bollettino pasqua 2011

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Bollettino parrocchiale san giacomo bs

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Page 1: Bollettino Pasqua 2011
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SOMMARIOCari Parrocchiani pag. 3Dal Battesimo alla Comunione... pag. 4La notizia che cambia pag. 9Cena povera 2011 pag. 10Emergenza freddo pag. 11Il Vescovo Luciano pag. 12

Anagrafe Parrocchiale pag. 14Mese di Maggio pag. 15Estate 2011 pag. 16Internetsiti pag. 17News Gruppo Sportivo pag. 18Un’esperienza nella Grande Mela pag. 19

ORARIO DELLE S.MESSE dalla domenica 15 Maggio

FESTIVO Ore 9,00 al monastero

ore 10,30 e 18,30 in parrocchia

FERIALE (dal 13 Giugno) dal lunedì al venerdì: ore 8,00

Sabato: ore 8,30 e 18,30 in parrocchia

CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI PASQUALIDomenica 17 Aprile: Le Palme ore 9,00 S.Messa al monastero ore 10,30 Benedizione dei rami d’ulivo in oratorio processione verso la chiesa e S.Messa ore 15,00 Prime Confessioni GIOVEDI’ SANTO ore 8,30: Preghiera delle Lodi ore 20,30 S.Messa in “Coena Domini” – lavanda dei piedi segueadorazioneEucaristicafinoalleore24,00 VENERDI’ SANTO ore 8,30: Preghiera delle Lodi ore 15,00 Via Crucis ( dalle 15,00 alle 17,00 Confessioni) ore20,30LiturgiadellaCroceebacioalCrocifisso SABATO SANTO ore 8,30: Preghiera delle Lodi dalle ore 9,00 alle 11,00 e dalle 15,00 alle 19,00 Confessioni ore 22,00 VEGLIA PASQUALE DOMENICA 24 APRILE PASQUA DI RISURREZIONE ore 9,00 S.Messa al monastero ore 10,00 - 11,15 e 18,30 S.Messa in parrocchia LUNEDI’ DI PASQUA S.Messa ore 10,30 e 18,30

In copertina: (Chiesa Parrocchiale)

“Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in festa”Dal Preconio Pasquale “Exultet”

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CARI PARROCChIANI,La primavera, nei giorni scorsi, ha fatto sentire con forza la sua presenza; ne avevamo bisogno; ma abbiamo ancor più bisogno di essere raggiunti dallo spirito della Pasqua nella sua verità essenziale; un annuncio di gioia e di vita per tutta l’umanità: Cristo è risorto! Niente di magico; eppure la nostra vita, con le sue gioie e le sue speranze, con i suoi dolori e i suoi tempi di gioia è certamente segnata dalla Risurrezione di Gesù.

L’abbiamo imparato nel cammino del-la quaresima: non basta sentire, bisogna aprirsi per ascoltare e accogliere, non ba-sta l’acqua del pozzo abbiamo bisogno di un’acqua che disseti la nostra sete di vita e di amore; non basta la splendida luce del sole, cerchiamo quella luce che orienta la nostravitaelescelte,avoltedifficili,chedobbiamo fare, non basta respirare per dire di essere vivi, abbiamo bisogno di vivere bene! Nei giorni scorsi sia-mo stati raggiunti da va-langhe di notizie e tante volte notizie di morte, di violenza, di guerra. E abbiamo anche scoperto che tante volte hanno at-tirato la nostra attenzio-ne e i nostri sentimenti con notizie non vere. Anche in una piccola comunità come la nostra si avverte spesso un senso di smarrimento e di spaesamento.

E il carico dei problemi, che la vita quotidiana impone, è sempre più pesante: la crisi dell’economia, a livello internazionale, non è una realtà lontana, ma si rende presente nei molti disagi che si riversano sulle fami-glie; la terribile catastrofe che ha colpito il Giappone e sull’altra sponda del Mediterra-neo, i venti della rivolta dei Paesi del Nord Africa e il fenomeno della migrazione, li

sentiamo come eventi che ci appartengono e che, anzi, sollecitano una risposta; non possiamo liberarcene senza esserne toccati. Eppure la Pasqua ci spinge a guardare dal punto di vista di Cristo Risorto una situazione che, in quell’orizzonte, appa-re tutta diversa, perché sarà sempre uno sguardo che non lascia in ombra la speranza. Ho voluto aprire la quaresima 2011 con una

lettera indirizzata ad ogni battezzato; e non sono mancati, cammin facendo, segni impor-tanti quali la visita del nostro Vescovo alla no-stra comunità, la cena povera organizzata dal gruppo missioni-caritas con testimonianze si-gnificative ed ancora la preghiera quotidiana del Vespro e tanti altri piccoli segni che uniti all’impegno personale di ciascuno sono di-ventati terreno fertile, pronto ad accogliere il messaggio della Pasqua e trasformarlo in ulte-

riore impegno per testimoniare una speranza grande nonostante il tempo di incertezza se non di confusione che stiamo vivendo. Il mio augurio è che l’incontro con Cristo Risorto possa farci vivere riconciliati con noi stessi e tra di noi. Buona Pasqua!

Don Fulvio

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AUGURILa Redazione del bollettino augura Buona Pasqua a tutta la parrocchia e a tutti i grup-pi che la animano. Vi auguriamo che la Resurrezione di Gesù porti a tutti la Grazia di Dio e nuovo entusiasmo nella testimonianza della Fede.Don Fulvio, Pino, Lucia, Ornella e Alberto

DAL BAttESIMO ALLA COMUNIONEAttRAvERSO LA FORZA DELLO SPIRItO SANtO

L’esperienza dei genitori del gruppo Emmaus (quinto anno dell’iniziazione cristiana)

Quest’anno giunge alla fine del cammino il primo gruppo della nuova iniziazionecristiana e il 22 maggio 26 fra ragazzi e ragazze riceveranno il sacramento della cresima e contestualmente la prima comunione. Il percorso fatto dai cresimandi e dai loro genitori rifletteesattamenteiltemachevogliamopresentareperquestaPasqua2011:dalbattesimoalla comunione sostenuti dallo Spirito Santo.

Il percorso dei genitori (i primi ad intraprenderlo) non è stato facile ma, dopo un inizio titubante dove per molti non è stato semplice riprendere un cammino di fede (forse da

tempo in “stand by”) e dove non erano chiari obiettivi e modalità, abbiamo ingranato e si è creato un gruppo affiatato che condivide un percorso di fede e allostessotemposiconfrontasulledifficoltàeducativeesullesfidechecilancianoognigiornoinostrifigli.Inuno dei nostri ultimi incontri è uscita un’espressione che indica sinteticamente la strada percorsa: “… il nostro percorso è iniziato in bianco e nero, ma poi si è trasformato in un cammino a colori …”

Di seguito voglio riportare alcune frasi frutto dell’ultimo incontro tra di noi. Il tema dell’incontro era focalizzato sull’Eucarestia e sulla Santa Messa.

SEGNI DELLA PASQUA – SEGNI DELLA vItATra gli obblighi del cristiano il Codice di Diritto Canonico al n° 920 dice “1. Dopo che è stato iniziato all'eucaristia, ogni fedele è tenuto all'obbligo di ricevere almeno una volta all'anno la sacra comunione durante il tempo pasquale”Per i nostri anziani l’espressione “ Fare Pasqua” traduceva il precetto.La Pasqua è l’avvenimento centrale della nostra fede perché da essa deriva la nostra salvezzaediSacramentipossiamodefinirlicomeazionidelSignoreGesù,attraversole quali egli, nelle varie circostanze e necessità della nostra vita, ci fa partecipare alla sua Pasqua.CiaiutanoinquestariflessioneigenitorideiragazzidelgruppoEmmaus;ragazzichisi preparano, dentro il nuovo cammino di catechesi, a ricevere la Cresima e la Prima Comunione domenica 15 Maggio. E ritorniamo alla Pasqua del Signore attraverso alcuni brani del nuovo libro di Benedetto XIV.

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Ladomandapostaper lariflessioneera:“Perché andare a Messa?”. Le risposte sono state varie e hanno evidenziato diversi aspetti dell’esperienza cristiana di oggi. Spero che essepossanoessered’aiutopertuttalacomunità,affinchésiriscopralacentralitàdellacelebrazione eucaristica domenicale, che è ricordo della resurrezione di Gesù e momento di incontro con Lui.

RISPOSTE dei GENITORI

“… Per me la Messa è Comunione; è essere insieme per celebrare il Signore …”

“… Per me la Messa è una necessità, è una fonte di speranza e di felicità. Ascoltando la Parola di Dio ottengo un arricchimento personale: incontro Gesù e da questo ricevo forza per la mia vita quotidiana. Rinuncio anche ad altre iniziative domenicali pur di non saltare questo incontro settimanale. Sento di voler andare …”

“… Mi manca la Messa quando non riesco ad andarci; spesso riesco a “trascinare” anche mia figlia e sono contenta di averla vicino …”

“… Oggi tanti non vanno a Messa perché hanno perso la fede e il senso dell’Eucarestia. Si preferisce un percorso individuale. Altre volte sono le fatiche di tutti i giorni ad allontanarci dall’impegno domenicale della Messa. Per qualche inconveniente è l’impegno della Messa il primo a saltare …”

“…E’ davvero un momento particolare, molto arricchente. La struttura della Messa si conosce eppure è come se ci fosse sempre qualcosa di nuovo, arriva sempre un messaggio indirizzato a me personalmente: un regalo nuovo e in-atteso ogni volta… Poi però si dimentica, si rientra nel quotidiano e la fatica, la pigrizia ci allontanano dalla novità…”

“… Quando sei a Messa, Lui dice una parola per te. Ne ho provate tante, ma Gesù Cristo mi disseta come nessun altro. …”

“… Non riesco sempre a cogliere nella Messa il messaggio rivolto da Gesù alla mia personale esistenza: spesso la Parola è difficile e lontana dalla quotidianità. Vivo la messa come un sacrificio, ma alla fine esco sempre dalla celebrazione con un dono, qualcosa che non so definire …”

“… Alcune volte si dimentica di andare a Messa, ma quando vai è un momento che ti aiuta a riflettere e a misurarti con te stesso e con la Parola di Dio. E’ un momento edificante, di condivisione e per riconoscersi cristiani …”

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“Gesù di Nazaret:la Settimana Santa. Dall’ingresso in Gerusalemme alla resurrezione”

La nuova opera di Benedetto XVI è’intitola “Gesù di Nazaret: la Settimana Santa. Dall’ingresso in Gerusalemme alla resurrezione” ed è la continuazione del primo volume nel quale Papa Ratzinger aveva presentato la prima parte della vita di Cristo. Benedetto XVI prende per mano tutti ed ognuno - esperti e non, credenti e non - per accompagnare all’incontro con un uomo in carne ed ossa che è più di un uomo e la cui tomba trovata vuota, oggi come ieri, è un avvenimento che può ragionevolmente soddisfare le speranze e le aspettative più vere di ognuno di noi.

I discepoli hanno, certamente, parlato del ritorno di Gesù, ma soprattutto hanno testi-moniato che Egli è Colui che ora vive, che è la Vita stessa in virtù della quale anche noi diventiamo viventi.Ma come si realizza questo? Dove lo troviamo? Lui, il Risorto, l’«Innalzato alla destra di Dio» non è forse, di conseguenza, del tutto assente? O è invece in qualche modo raggiun-gibile?Possiamonoiinoltrarcifino«alladestradelPadre»?Esiste,tuttavia,nell’assenzaanche una reale presenza? Non viene forse a noi solo in un ultimo giorno non noto? Può venire anche oggi?

“…E’ un momento di incontro con la comunità. E’ sentirsi comunità e Corpo di Cristo …”

“… I nostri figli ora ci seguono a Messa, ma la società li spinge in altre direzioni. Nella Messa troviamo i valori che ci danno la forza di affrontare la vita, ci indicano una direzione, una linea di vita. Speriamo che il nostro esempio faccia germogliare la fede nei nostri figli …”

“… La vita mi ha costretto da bambino ad una frequentazione assidua della Messa, che poi è sfociata in un rifiuto. Successivamente mi sono riavvicinato e ora la sento come una necessità. Quando vado a Messa penso che non sia completa se non partecipo anche all’Eucarestia …”

“… Vivo l’Eucarestia come il naturale completamento della Messa. E’ un segno della presenza di Gesù: «ti sto mangiando: questo è il segno della Tua presenza». Sento che Lui c’è! …”

SperodiaverriportatocorrettamenteinquestefrasileriflessionideigenitoridelgruppoNazaret (quinto anno dell’iniziazione cristiana) da me sommariamente annotate durante il confronto insieme. Ringrazio tutti per aver condiviso le proprie idee, sensazioni e riflessionisullafedeesullavitainquesticinqueannidicamminocomune.

Grazie in particolare a nostro catechista Alessandro e a Don Fulvio per averci offerto questa occasione per incontrarci e condividere un cammino di fede.

Alberto

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Queste domande caratterizzano il Van-gelo di Giovanni, e a che le Lettere di san Paolo offrono ad esse una risposta. L’essenziale di tale risposta è però trac-ciato anche nei racconti sull’«ascensio-ne» con cui si conclude il Vangelo di Luca e cominciano gli Atti degli Apostoli.Volgiamoci dunque alla conclusione del Vangelo di Luca. Lì si racconta come Gesù appare agli apostoli che, insieme ai due discepoli di Emmaus, sono radunati a Gerusalemme. Egli mangia con loro e dà alcune istruzioni. Le ultime frasi del Vangelo dicono: «Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li bene-disse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi torna-rono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio».Questa conclusione ci stupisce. Luca ci dice che i discepoli erano pieni di gioia dopo che ilSignoresieraallontanatodefinitivamenteda loro.Noiciaspetteremmoilcontrario.Ci aspetteremmo che essi fossero rimasti sconcertati e tristi. Il mondo non era cambiato, Gesùsieradefinitivamenteallontanatodaloro.Avevanoricevutouncompitoapparente-mente irrealizzabile, un compito che andava al di là delle loro forze.Come potevano presentarsi davanti alla gente in Gerusalemme, in Israele, in tutto il mondo e dire: «Quel Gesù, apparentemente fallito, è invece il Salvatore di tutti noi»? Ogni addio lascia dietro di sé un dolore.Anche se Gesù era partito da Persona vivente, come poteva non renderli tristi il suo con-gedodefinitivo?EppuresileggecheessitornaronoaGerusalemmecongrandegioiaelodavano Dio. Come possiamo noi capire tutto questo?Ciò che in ogni caso si può dedurre è che i discepoli non si sentono abbandonati; non ritengono che Gesù si sia come dileguato in un cielo inaccessibile e lontano da loro.Evidentemente sono certi di una presenza nuova di Gesù. Sono sicuri che il Gesù che si congeda non va da qualche parte su un astro lontano. Egli entra nella comunione di vita e di potere con il Dio vivente, nella situazione di superiorità di Dio su ogni spazialità. Per questo non è « andato via », ma, in virtù dello stesso potere di Dio, è ora sempre presente accanto a noi e per noi.Nei discorsi di addio nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice proprio questo ai suoi discepoli: «Vado e vengo a voi». Qui è meravigliosamente sintetizzata la peculiarità dell’«andare via» di Gesù, che al contempo è il suo «venire», e con ciò è anche spiegato il mistero

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riguardante la croce, la risurrezione e l’ascensione. Il suo andarsene è proprio così un venire, un nuovo modo di vicinanza, di presenza permanente...Ora non si trova più in un singolo posto del mondo come prima dell’«ascensione»; ora, nel suo potere che supera ogni spazialità, egli è presente accanto a tutti ed invocabile da parte di tutti – attraverso tutta la storia – e in tutti i luoghi.C’è nel Vangelo un piccolo racconto molto bello, in cui Gesù anticipa durante la sua vita terrena questo modo di vicinanza, e lo rende così più facilmente comprensibile per noi.Dopo la moltiplicazione dei pani, il Signore ordina ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull’altra riva, verso Betsàida, mentre Egli stesso licenzierà la folla. Poi Egli si ritira « sul monte » a pregare. I discepoli sono quindi soli sulla barca. C’è il vento con-trario, il mare è mosso.Sono minacciati dall’impeto delle onde e della tempesta. Il Signore sembra essere lon-tano, in preghiera sul suo monte. Ma siccome è presso il Padre, Egli li vede. E perché li vede, viene da loro camminando sul mare, sale sulla barca con loro e rende possibile la traversatafinoallameta.È questa un’immagine per il tempo della Chiesa – destinata proprio anche a noi.Il Signore è « sul monte » del Padre. Per questo Egli ci vede.Per questo può in ogni momento salire sulla barca della nostra vita. Per questo possiamo sempre invocarlo e sempre essere sicuri che Egli ci vede e ci sente... «Vado e vengo a voi»–èquestalafiduciadeicristiani,laragionedellanostragioia.... Il rapporto precedente col Gesù terreno non è ormai più possibile. Si tratta qui della stessa esperienza a cui Paolo allude : «Anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così. Se uno è in Cristo, è una creatura nuova ». Il vec-chio modo dell’umano stare insieme ed incontrarsi è superato. Ora si può toccare Gesù ormai soltanto «presso il Padre ». Si può toccarlo soltanto salendo. A partire dal Padre, nella comunione col Padre, Egli ci è accessibile e vicino in maniera nuova.Questa nuova accessibilità presuppone anche una novità da parte nostra: mediante il battesimo, la nostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio; nella nostra vera esistenza siamo già «lassù», presso di Lui, alla destra del Padre (cfr Col 3,1ss).Ritorniamo ancora una volta alla conclusione del Vangelo di Luca. Gesù condusse i suoi vicino a Betània, ci viene detto. «Alzate le mani, li benedisse.Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo » (24,50s). Gesù parte benedicendo.Benedicendo se ne va e nella benedizione Egli rimane. Le sue mani restano stese su que-sto mondo. Le mani benedicenti di Cristo sono come un tetto che ci protegge. Ma sono alcontempoungestodiaperturachesquarciailmondoaffinchéilcielopenetriinessoepossa diventarvi una presenza.Nel gesto delle mani benedicenti si esprime il rapporto duraturo di Gesù con i suoi disce-poli, con il mondo. Nell’andarsene Egli viene per sollevarci al di sopra di noi stessi ed aprire il mondo a Dio. Per questo i discepoli poterono gioire, quando da Betània tornaro-no a casa. Nella fede sappiamo che Gesù, benedicendo, tiene le sue mani stese su di noi.È questa la ragione permanente della gioia cristiana.

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LA NOtIZIA ChE tI CAMBIA

LA NOtIZIA ChE CAMBIA

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CENA POvERA 2011

Quando le iniziative si ripetono, non sempre vanno bene, ma non sembra così per la Cena Povera, momento di incontro e riflessione quaresimale organizzato dal GruppoMissionario.Quest’anno, il 6^ appuntamento ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e della rappresentanza della comunità Cingalese che vive nella nostra Parrocchia.La serata è stata animata anzitutto dal racconto dell’esperienza di Joseph Mwaniki, seminarista del Kenia che con semplicità ha testimoniato cosa è per lui la missione.Grazie ai Padri della Consolata, presenti nella sua zona, Joseph si è avvicinato al Vangelo lasciandosi coinvolgere completamente e ci ha ricordato, grazie a toccanti immagini, qual è ancora oggi la realtà africana: ad esempio, riparasi i piedi con bottiglie di plastica schiacciate e legate con lo spago, quando noi ci lamentiamo se le scarpe sono strette, se sono larghe o se non sono del colore o della marca “giusta”…. Pensiamoci !Bella inoltre la testimonianza di una ragazza tredicenne del gruppo dei cingalesi, Elisa, che, in modo molto spigliato, ha risposto alla domanda che avevamo posto loro: come loro vedono la nostra fede. C’è da dire che sembra ci tengano di più alla Quaresima, visto che per quaranta giorni fanno rinunce di vario genere che forse non tutti noi sappiamo fare.Infine don Raffaele ci ha parlato di Kiremba, una zona del Burundi dove da quasiquarant’anni opera un ospedale offerto in dono a Paolo VI quando fu proclamato Papa, guidato da bresciani e sostenuto tutt’oggi dalla nostra Diocesi.Questo ospedale è di vitale importanza per la zona, in quanto le cure hanno un costo simbolico e la maggior parte è sostenuta dalle offerte della Diocesi ancora oggi.Per concludere, tutti i momenti sono stati sottolineati dalle belle e toccanti musiche di Angelo e del suo gruppo di giovanissimi: Daniele, Gioele, Giulio e Nicolò si sono esibiti con spigliatezza e impegno davanti al pubblico. Li ringraziamo, sperando di poterli avere ancora con noi.Un grazie, come sempre, a tutti quelli che hanno partecipato e a chi si è impegnato per la riuscita della serata.Vi aspettiamo per sostenere le prossime iniziative del Gruppo Missionario !

G.M.C.S.G.

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EMERGENZA FREDDO: L’ENtUSIASMO DEI GIOvANI ChE hANNO PARtECIPAtO

“E’ stata un’esperienza per me completamente nuova. Alcune volte anche divertente, ma soprattutto impressionante. Mi ha molto colpito la forte presenza di persone giovani e di gente ben vestita, normale, che poteva benissimo far parte della mia famiglia (la mia idea iniziale di “senzatetto” era molto diversa!!).Comunque è un’esperienza che rifarei ancora perché mi ha fatto sentire, per così dire, utile e mi sta facendo riflettere molto. FrancescaIl cambiamento dopo solo un anno che ho visto in un ragazzo giovanissimo,è quello l’immagine che mi resterà impressa nella mente,ma anche il fatto che prendesse per tre volte un piatto di minestrone,cosa che tra i giovani è difficile trovare.Riuscire a ridere e scherzare anche quando si è tutti sporchi, quando si hanno le mani e le labbra viola o quando si trema di freddo,credo sia quello che dia loro la forza di andare avanti e affrontare,giorno dopo giorno,le difficoltà che incontrano.Credo che quindi ognuno di noi debba riuscire ad apprezzare quello che ha e ciò che lo circonda senza lamentarsi perché siamo davvero fortunati a vivere nel benessere e ad avere ancora qualcuno che ci vuole bene.

IlariaL’esperienza per l’emergenza freddo è stata positiva e mi ha aiutato a conoscere una nuova realtà. In particolare sono rimasta colpita dal fatto che molte persone erano giovani e non avrei mai pensato che potessero essere dei senza tetto.

SilviaE’ sull’entusiasmo di queste ragazze che sarebbe bello organizzare un Gruppo Missionario Giovanile, visto che nella nostra Parrocchia ci sono tante persone giovani con ideali grandi e belli.

E’ proprio a loro che ci rivolgiamo perciò:Se vuoi sentirti utile;- Se vuoi, come Gesù, aiutare i più - deboli;Se vuoi uscire dallo solita routine;- Se vuoi essere testimone del tuo - tempo;Se vuoi fare esperienze forti,- Se vuoi provare a venire con - noi….Fatti sentire e contatta Gianfranco - o qualcuno del Gruppo Missionario che ti dirà di più.Ti aspettiamo !... -

Gianfranco

Domenica 10 aprile 2011“Fai fiorire la missione”

iniziativa primaveriledel Gruppo Missioni Caritas

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DALL’OMELIA DEL vESCOvO LUCIANOIl racconto del miracolo è brevissimo…Gesù sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse:” Va a lavarti alla piscina di Siloe, quegli andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. Punto! Qui il miracolo è già fatto, chiuso e invece il racconto va avanti per un capitolo intero, perché sembra che l’essenziale non sia la guarigionefisicadelcieco…ilraccontoculminanelmomentoincuiquestociecoguaritosi prostra davanti a Gesù e gli dice: “Credo! Signore!” e questa parolina “Signore” con-tiene tutto il riconoscimento della grandezza di Gesù e il fatto che attraverso Gesù, Dio, si è fatto vicino alla vita di quest’uomo …. Credo che attraverso di te io ho incontrato la potenza e l’amore misericordioso di Dio.Perché questo racconto così lungo? Perché vuole insegnare che Gesù è Lui la luce delmondo, la guarigionefisica del cieco è un segno, lo scopo è che io e voi ci ren-diamo conto che incontrare Gesù vuol dire avere la nostra vita illuminata, riuscire a vedere con de-gli occhi sani, puliti la realtà del mondo e della vita. “Chi segue me avrà la luce della vita!” Ma che cosa vuol dire? Perché Gesù pretende di essere la luce del mondo?Se volete incontrare davvero Gesù dovete partire dalla convinzione di essere ciechi e fare l’esperienza di un incontro che vi illumina, che vi permette di vedere il mondo meglio, più profondamente, più correttamente.... Che cosa impariamo incontrando Gesù? 1) Impariamo che Dio è Padre, che il volto di Dio non è un volto misterioso, un punto interrogativo che non si sa se sia buono o cattivo, se sia favorevole all’uomo o indifferente: no! Il volto di Dio è un volto di Padre, di Diovipotetefidare,anchesenellavitapossonocapita-

IL vESCOvO LUCIANO CELEBRA L’EUCARIStIA NELLA NOStRA ChIESA PARROCChIALEDomenica 10 Aprile, nella IV domenica di Quaresi-ma, il Vescovo Luciano celebra per la prima volta la S.Messa nella nostra Chiesa parrocchiale.Non per particolari anniversari o circostanze, sem-plicemente perché era bello e importante che anche la nostra comunità parrocchiale avesse presente que-sto segno di comunione.Alle ore 10,30 ha celebrato la S.Messa (riportiamo parte dell’omelia trascritta da registrazione) e di se-guito ha incontrato il gruppo dei ragazzi che si stan-no preparando alla Cresima.

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re delle esperienze che sono dolorose, espe-rienze di fallimento in cui a uno verrebbe da dire: Dio si è dimenticato di me, Dio è indif-ferente, non è attento alla mia vita. Se voi incontrate Gesù scoprirete che, nonostante tutto, Dio è ricco di amore e di tenerezza proprio verso di voi. E che voi al mondo non ci siete per caso, ci siete chiamati da Dio, per rispondere al suo amore…2) Gesù rivela agli uomini il modo in cui dobbiamo vedere gli altri. Chi sono gli altri? Gli altri sono amici, ma ci sono anche i nemi-ci; sono simpatici ma sono anche antipatici; sono un aiuto ma sono anche una minaccia.Come li dobbiamo vedere gli altri? Se uno va con la sua saggezza istintiva dice quello che trovatespessonellaletteraturaofilosofiagrecaantica:dovete,senonsietestupidi,amarei vostri amici e dovete combattere i vostri avversari, i vostri nemici. Gesù ha un’ottica diversa; dice che dovete amare i vostri amici e che dovete fare del bene ai nemici in modo che poco alla volta anch’essi diventino amici. Non è garantito! Però voi impegnatevi in questo: a fare del bene a tutti; a fare del bene agli amici perché sono amici, a fare del bene ai nemici per sgretolare il loro odio e il loro astio e costruire in loro un cammino di con-versione verso il bene. Oh! Se voi vedete la gente così, questa è una luce diversa, questo vuoldireaverelavitailluminata,riuscireavedereinemicicomepersonedabeneficare.3)Ancora,abbiamounavitabella….checosacontanellavita?Siccomedevefinirebiso-gna che in questo tempo, che tu hai, tu riesca ad avere successo, perché se hai successo allora la tua vita è bella. Se in questa vita fai fallimento è fallita per sempre... ma se voi imparate a conoscere Gesù imparate a conoscere uno che non ha avuto successo in que-sta vita: è morto giovane, in modo violento, umiliante, per una accusa falsa: imparare a vedere in quell’uomo, che sembra un fallito, la rivelazione dell’amore di Dio, vuol dire cambiare prospettiva; lo scopo della vita non è più l’avere successo , lo scopo della vita è amare.

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SONO FIGLI DI DIO NEL BAttESIMO MARIO CRISCUOLO di Gaspare e Nina Solotchi Nato il 16 – 04 – 2010 Battezzato il 05 – 12 – 2010SARA PALAZZANI di Riccardo e Elena Pini Nata il 05 – 09 - 2010 Battezzata il 13 – 03 - 2010SARA LANZANI di Matteo e Michela Mazzacani Nata il 06 – 11 - 2010 Battezzata il 13 – 03 - 2011

ANAGRAFE PARROCChIALE (dal 01 – 12 – 2010 al 17 – 04 2011)

STEFANIA DELBONO di Giovanni e Fabianna Timelli Nata il 29 – 11 - 2010 Battezzata il 13 – 03 – 2011SIMONE FRIZZA di Paolo e Mara Lancini Nato il 16 – 01 - 2010 Battezzato il 13 – 03 – 2011ANDREA BONOMI di Michele e Barbara Pancrazio Nato il 08 – 10 - 2010 Battezzato il 20 – 03 – 2011

CLELIA ZUBANI Nata il 26 – 11 – 1918 Morta il 28 – 12 – 2010

FAUSTO MOMBELLI Nato il 27 – 02 – 1927 Morto il 01 – 01 -2011

INES GIULIANI Nata il 20 – 11 - 1924 Morta il 08 – 01 – 2011

CARLO PIETRA Nato il 05 – 10 - 1933 Morto il 11 – 01 - 2011

ANCILLA REMONDINA Nata il 09 – 02 - 1944 Morta il 21 – 01 - 2011

DIANA REGALATI Nata il 30 – 08 - 1938 Morta il 06 – 02 – 2011 LETIZIA BERTOLETTI Nata il 23 – 11 - 1926 Morta il 14 – 03 – 2011

MARGHERITA BALDANZA Nata il 22 – 10 - 1924 Morta il 17 – 03 – 2011

ANITA GALIZZI Nata il 20 – 08 - 1917 Morta il 18 – 03 - 2011

ANTONIETTA VASTARELLA Nata il 21 – 05 - 1953 Morta il 09 – 04 - 2011

DONA LA PACE, SIGNORE, AI DEFUNtI

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PELLEGRINAGGIO SERALEA CARAVAGGIO

Lunedì 30 MaggioPartenza ore 19,15

(da via Vallecamionica)A Caravaggio

recita del S.Rosario e S.MessaIscrizioni in Oratorio

RECItA DEL S.ROSARIONEL QUARtIERE

Mercoledì 4 Maggio ore 20,30Al Parco Rovetta

condomini di via Tangenziale

Mercoledì 11 Maggio ore 20,30in Via Sorbana – giardino Fam. Mazzeo

Mercoledì 18 Maggio ore 20,30alla scaletta

Mercoledì 25 Maggio ore 20,30via Testi 20/a –giardino casa Fenaroli

Madre della Chiesa, e Madre nostra Maria,raccogliamo nelle nostre maniquanto un popolo è capace di offrirti;l’innocenza dei bambini,l’entusiasmo dei giovani,la sofferenza dei malati,gli affetti più veri delle famiglie,la fatica dei lavoratori,le angustie dei disoccupati,la solitudine degli anziani,l’angoscia di chi ricerca il senso vero dell’esistenza,il pentimento sincero di chi si è smarrito nel peccato,i propositi e le speranze,di chi scopre l’amore del Padre,la fedeltà e la dedizione,di chi si spende nell’apostolatoe nelle opere di misericordia.Vergine Santissima, noiciaffidiamoaTee Ti invochiamo, perchè ottenga alla Chiesadi testimoniare in ogni sua scelta il Vangelo,per far risplendere davanti al mondoil volto del tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo.Amen!

Giovanni Paolo II

MESE DI MAGGIO: MESE DEDICAtO A MARIA

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EStAtE 2011Iniziative estive organizzate dall’oratorioGREStda “ SOTTOSOPRA” a ”BAttIBALENO”“Battibaleno”, come un fulmine che indica la velocità di un’azione o del tempo che passa: un tempo che vola via e a fatica ci permette di af-frontare le questioni più importanti. Eppure co-gliere il senso del tempo é questione chiave del vivere, è il Salmo 90 a ricordarcelo: “insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sa-pienza del cuore”. Il tempo corre rapido: ai bambini di quest’anno – attraverso l’espe-rienza estiva – vorremmo insegnare quanto è prezioso perché imparino a spenderlo bene. Un’estate quindi che, attraverso il grest, proverà a toccare quattro obiettivi fondamentali: lascopertadeltempo;iltempopersonale(nelqualescrivolamiabiografiaerealizzolamia vocazione); il tempo per gli altri (scoperta del tempo come dono ricevuto, che diventa a sua volta dono); il tempo della grazia (luogo dell’azione di Dio nel mondo).Il GREST si svolgerà dal 13 Giugno all’1 LuglioIniziativa per bambini e ragazzi dalla prima elementare alla seconda media Dal lunedì al venerdì, dalle ore 7,45 alle ore 17,00 (per chi si ferma anche in men-sa) – pausa pranzo, dalle ore 12,00 alle ore 14,00 (per chi non si ferma in mensa). Per le iscrizioni ….ATTENZIONE!!!!!Preiscrizione tramite il sito della parrocchia; la preiscrizione è obbligatoria anche per motivi organizzativi.Chi non avesse internet può fare la preiscrizione in oratorio sabato 7 maggio (pome-riggio) e domenica 8 (sarà presente un incaricato). Per la preiscrizione seguite le mo-dalità che vengono presentate aprendo il sito parrocchiale: www parrsangiacomo.it La preiscrizione dovrà poi essere confermata il 28 e 29 Maggio – 4 e 5 Giugno dopo la S.Messa della Domenica o il pomeriggio in oratorio.

CAMPO EStIvOPresso Pension Sieder a Falzes-Issengo (BZ) 1.022 mt. dal 4 al 10 LuglioPreviste escursioni e gita sulle Dolomiti (Fal-zarego – Funivia Lagazuoi – gallerie di guerra) Camere da 2- 3- 4 letti tutte con doccia e wc.Posti disponibili 35 ( più il personale)Preiscrizione entro il 15 Maggio – Quota di partecipazione € 195,00e... il mare? o altre iniziative per adolescen-ti e giovani?se ne sta parlando con gli interessati e le proposte verranno fatte conoscere in orato-rio, appena possibile.

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Felicissima Pasqua!Internet siti compie dieci anni di presenza sul bollettino parrocchiale ed ha rappresentato, nel tempo, un piccolo momento di collega-mento tra la realtà vissuta e il mondo “virtua-le” della comunicazione tramite la grande rete. Per la grande gioia del tempo pasquale pro-poniamo un raccontino diviso in due parti: una domanda e una risposta. Mentre la prima parte viene pubblicata di seguito, la seconda, ovvero risposta, la troverete cercandola nel sito parrocchiale (sarà in evidenza in “home page”). Per coloro che, per vari motivi, non possono accedere ad internet provvederemo a stampare qualche copia e lasciarla in fondo alla chiesa.La divertente storiella narra di un utente di computer alle prese con un problema e che, non sapendo più cosa fare, rivolge la propria richiesta al servizio tecnico.********************************Spett. Supporto tecnicoL’anno scorso ho aggiornato il mio programma da Fidanzata 7.0 a Moglie 1.0, e ho no-tato che il nuovo programma ha iniziato inaspettatamente un processo di produzione figli che prende un sacco di spazio e riduce drasticamente le risorse di sistema. Naturalmente sulla brochure del programma tutto questo non era menzionato. Come se non bastasse, Moglie 1.0 si auto-installa in tutti gli altri programmi, e si lancia da solo al momento dell’inizializzazione del sistema. Alcuni vecchi programmi come Po-kerino serale 6.3, Bevuta con gli Amici 2.5 e Domenica allo Stadio 5.0 non funzionano più, inchiodando il sistema non appena vengono lanciati.A quanto pare non riesco neppure a tenere Moglie 1.0 in background mentre tento di lanciare i miei programmi preferiti.Avevo pensato di tornare a Fidanzata 7.0, ma non riesco a fare funzionare il programma di disinstallazione.Potete aiutarmi?Grazie, Cliente Disperato.*****************************

La risposta del Servizio tecnico sarà pubblicata sul sito parrocchiale :www.parrsangiacomo.it Mi piace

ROGO DI MEtA’ QUARESIMAE’ vero che il tepore primaverile della sera del 31 Marzo non richiedeva una altissi-ma colonna di fuoco che si è sprigionata dal tradizionale rogo di metà quaresima in oratorio e che il vin-brulè poteva benissimo cedere il posto a bevande fresche; ma pur sempre attira quel segno luminoso collocato all’inizio della Primavera e nell’avvici-narci alla Pasqua. un rito di passaggio simbolico, nel quale si brucia tutto ciò che è negativo per rico-minciare daccapo. SaràlaPasqua,enonsololafinedell'inverno,lanuovarinascitaebisognaaffron-tarla liberi dai vecchi fardelli.

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NEwS GRUPPO SPORtIvOBuone notizie dalle squadre di calcio della parrocchia. Juniores, Under 14 (’97), Allie-vi (’96) e Allievi (’95) sono passate tutte alla fasefinaledeirispettivicampionati C.S.I. Gli Under 14 (’99) parte-ciperanno alla Coppa Leonessa.Anche la squadra di Pallavolo Under 14 si è ben comportata: ha vinto il campionato C.S.I. risultando prima del suo combattutissimo gironeedèquindistataammessaallefinaliprovincialiperil1°-4°posto.Infine,lasqua-dra di Minivolley sta lottando per i primi posti del suo campionato C.S.I. A parte i risultati tutti i gruppi sono cresciuti nella capacità di giocare insieme, di sentirsi squadra e nella condivisionedellevittorieedellesconfitte.Con l’arrivo della primavera ricordiamo a tutti che sono in preparazione i tornei di Mag-gio. Per il torneo giovanile di calcio, giunto alla sua 8ª edizione, le partite inizieranno il 14 maggio. Anche quest’anno all’oratorio di San Giacomo si ospiteranno 32 squadre da tutta la provincia; sarà attivo l’ormai noto stand gastronomico: vi aspettiamo numerosi! Anche

la pallavolo avrà il suo torneo: si terrà nei giorni di pausa del torneo di cal-cio: mercoledì 18 maggio e martedì 24 maggio. Le finali si terranno nel po-meriggio di domenica 29 maggio. Nella stessa gior-nata si disputerà il torneo di Minivolley.Per chiunque volesse con-tribuire in qualche modo alle attività del gruppo

sportivo, sappiate che siamo sempre alla ricerca di nuovi allenatori e volontari per segui-re i sempre più numerosi iscritti alle squadre delle varie discipline sportive (contattare Umberto 3389263253).Per gli ultimi aggiornamenti sui tornei consultate il sito web della parrocchia:

http:/www.parrsangiacomo.it/wordpress/sport/tornei2011 Mi piace

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UN’ESPERIENZA NELLA “GRANDE MELA”Eccomi qua, tornato da un’esperienza di tesi all’estero a New York durata quattro mesi. New York è una giungla di cemento dove i sogni diventano realtà e le luci ispirano chi si ritrova a percorrere le sue strade, come recita una famosa canzone.La vita è frenetica e il tempo sembra scorrere sempre più veloce, non vi è spazio per la noia.Cisiritrovacosìinunmeccanismodoveilfareprevalesulriflettere:c’èinfattilostudio, le uscite la sera con gli amici, i locali da favola, i parties, i pomeriggi a visitare la città.Ladinamicitàdellasocietà,sempreincontinuatrasformazione,siriflettespessoanchenei rapporti sociali che risultano poco duraturi. Nei ragazzi e ragazze americane che ho conosciuto ho avvertito il bisogno del senso della famiglia(inAmericainfattiiragazzivannomoltospessoastudiareinaltrecittàfinitelesuperiori); gli Italiani sono molto ben accolti anche perché portano il calore nelle rela-zionidiamicizia,riflessodiquellofamiliare,chesicercadiricreareunavoltachesièdistanti da casa.Inuncontestosimile risultadifficilepotercoltivare lapropriaFede, le lucidellacittàabbagliano e attirano l’attenzione verso il mondo materiale. Tuttavia ecco che appena si ha il tempo per fermarsi ci si rende conto che qualcosa di importante manca: il contatto con Dio. Penso che la messa alla prova della nostra Fede non sia del tutto negativa, infatti concede di capire l’importanza in certi momenti di un sostegno che solo il Signore può darci, per-mettendo così di ritrovare un nuovo slancio.

Carlo

Le parrocchie di S. Anna, S. Antonio e S. Giacomo in pellegrinaggio in pullman a

LOURDES 19 – 23 SEttEMBRE

Lunedì 19 - 1° giorno: BRESCIA / NIZZA / MONtPELLIER.Martedì 20 - 2° giorno: MONtPELLIER / LOURDES. Mercoledì 21 - 3° giorno: LOURDES.Giovedì 22 - 4° giorno: LOURDES / NIMES.venerdì 23 - 5° giorno: NIMES / vENtIMIGLIA / BRESCIA.

Quota di partecipazione: - minimo 40 partecipanti € 540,00 - minimo 30 partecipanti € 570,00(Supplementi camera singola € 150,00)

ISCRIZIONI ENtRO IL 15 GIUGNO – QUOtA ISCRIZIONI 100,00 €DON FAUStINO 030311071 – 3398246049DON FULvIO 030315504 – 3389916178

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