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Piacentini maggio 2013 1

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Verde domani per Indacoo

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Indacoo ‘green’per le Smart CitiesLa cooperativa è pronta a giocare un ruolo importante nell’ambito del modellodi sviluppo ecosostenibile promosso dall’Agenda politica dell’Unione Europea

Indacoo è pronta a giocare un ruoloimportante nell'ambito del modellodi sviluppo economico “green” pro -mosso dall’Agenda politica dell’U-nione Europea, all'interno del qualeè compreso anche l'ambizioso pro-

getto comunitario che sostiene ed incen-tiva tutte le iniziative che mirano a renderele città del nostro continente “intelligen -ti”, ossia a farne delle Smart Cities. Il riccoe qualificato know-how di Indacoo, leprofessionalità e gli obiettivi perseguitidalla cooperativa piacentina sono infattida tempo indirizzati nel senso della sfidaproposta dalla UE, che chiede la messa inatto di opportune strategie per il rilanciodell’economia e il conseguimento degli o-biettivi indicati dal Protocollo di Kyotoche, con la scadenza ormai vicina del2020, impegna i Paesi industrializzati a ri-durre del 20% le emissioni di gas serra allaluce di una rinnovata concezione della re-lazione clima-energia. Lo slogan “Città fu-ture nuovi cittadini”, lanciato qualche an-no fa per sintetizzare contenuti e obiettivi

del quotidiano lavoro di quella che oggi èIndacoo, si sposa perfettamente conquanto previsto dalla Commissione Euro-pea per il progetto Smart City: investimen-ti importanti sono destinati alle “comuni -tà intelligenti”, definite dal CommissarioEuropeo per l’energia Günther Oettingercome “Comunità che vadano verso la rea-lizzazione di città sostenibili, capaci di in-cidere positivamente sulla qualità urbanae migliorare la qualità della vita dei suoi a-bitanti, impegnandosi a incrementare l’ef -

ficienza energetica dei propri edifici, del-le reti energetiche e dei sistemi di traspor-to, rendendole competitive e dinami-che”.La sintetica definizione “Smart City”,in effetti, è un distillato di parecchie tema-tiche: equivale infatti ad una interazione

tra i concetti di Smart economy, Smartpeople, Smart governance, Smart mobili-ty, Smart environment e Smart living, conl'obiettivo di migliorare la vita dei cittadiniattraverso l’impiego delle nuove tecnolo-gie che possono anche significare unanuova chance di ripresa economica dopoanni di crisi che purtroppo, in Paesi comel'Italia, ancora non è stata superata ma staanzi richiedendo tempi inopinatamentelunghi per essere messa alle spalle.Con lavolontà politica necessaria può essere pe-

rò possibile far scattare anche dal territo-rio piacentino, che può essere uno deicentri pulsanti anche grazie all'attività edalle proposte di Indacoo, i meccanismiche possono incentivare un nuovo svilup-po economico: con il Patto dei Sindaci UE,

Professionalità e obiettivi perseguiti dalla realtàpiacentina sono da tempo indirizzati nel senso

delle sfide alle quali guardano i Paesi più avanzati

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lanciato nel 2008 al fine di sostenere glisforzi degli enti locali nell’attuazione dellepolitiche nel campo dell’energia sosteni-bile, e con quanto avviato dal governo ita-liano con il lancio del Progetto “Smart-Ci -ty”, che recepisce le direttive dell’UE, ilpercorso di innovazione può essere final-mente intrapreso con la “benzina”dei fon-di comunitari.Si tratta di preziosissimi de-nari che, per gli enti locali, devono funge-re da incentivo alla riprogettazione dellecittà, in modo che le realtà urbane diven-tino non solo sostenibili ma anche tecno-logicamente intelligenti con servizi di piùalto livello in tutti i settori: dall'energia allasicurezza, dalla sanità alla mobilità, l’utiliz -zo delle nuove tecnologie innovative con-sentirà di mettere in rete non soltanto ser-

vizi, utenze, trafficoed energia ma, soprat-tutto, gli abitanti – inprimis i nuovi abitan-ti, quelli verso i qualiguarda con grande at-tenzione Indacoo -con la città.Ecco cheallora l'auspicio è chequesti obiettivi sianoperseguiti non solocon i necessari inve-stimenti in infrastrut-ture, ma anche attra-verso la riqualificazio-ne urbana ed architet-tonica che si basi an-che su nuovi materialie su tecnologie più a-vanzate in grado di ri-

spondere alle richieste del costruire effi-ciente. Indacoo ha il dna giusto per inserir-si da protagonista in un contesto nel qualetrovi finalmente spazio un’edilizia soste-nibile che consumi poche risorse (acqua,energia, suolo) e che riutilizzi per quantopossibile il patrimonio esistente, ma ha an-che le professionalità e le competenze perdire parole importanti al fine di svilupparestrategie per il rilancio dell’economia edelle eccellenze del territorio a partire dal-le persone: non si può infatti concepire u-na Smart City senza la partecipazione e ilcoinvolgimento delle sue migliori for-ze.In uno scenario nel quale le Smart Citysaranno un cocktail di infrastrutture e po-tenziale umano, dato che dovrà essere ilcittadino a dettare le linee di indirizzo su

cui sviluppare la propria città intelligentein una logica partecipativa, troverannospazio tutte le figure professionali che in-teragiscono in e con Indacoo e che saran-no protagoniste del cambiamento, so-prattutto in realtà di dimensioni medie co-me quella di Piacenza.Coniugare sosteni-bilità e competitività è infatti più facile inquesto tipo di città, nelle quali la ridotta e-stensione territoriale può diventare pun-to di forza nella possibilità di incidere po-sitivamente sulla qualità urbana: ecco allo-ra che know-how e progettualità di Inda-coo possono giocare un ruolo importantein qualsiasi realtà – a partire da Piacenza,ma anche nel resto d'italia e oltre –che vo-glia proporsi come “intelligente, amica,sostenibile”.Andare con decisione verso un futuro da

Smart City, nella quale anche il social hou-sing deve poter avere lo spazio e il rilievoresi indispensabili dalle trasformazioni giàavvenute e da quelle in atto nella società,appare quindi una scelta non solo oppor-tuna, ma irrinunciabile: Indacoo, con isuoi soci, hanno di fronte a sé un’occasio -ne straordinaria per incidere, qualitativa-mente e determinatamente, sulle scelteper il futuro della città e la salvaguardia delterritorio e della sua identità secondo unfuturo smart di città i cui “nuovi abitanti”siano cittadini inseriti in una comunità piùsolidale, abitanti di contesti urbani soste-nibili ricchi di “edifici passivi”e attori di uncambiamento possibile che si muovonocon mezzi ad emissioni zero, in un conte-sto ambientale caratterizzato da spazi ver-di condivisi e da orti urbani.

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“Dalla riqualificazioneenergetica il rilancioper l’edilizia abitativa”

La riqualificazione energetica delpatrimonio edilizio esistente è lastrada da seguire per riscattare l’e-dilizia abitativa: 'Siamo in attesa diuna normativa nazionale ad hocin ambito di efficientamento e-

nergetico e recupero edilizio', afferma Lu-cilla Meneghelli architetto e direttore tec-nico della cooperativa Indacoo (Innova-zione di abitanti e costruttori-cooperatori)che auspica 'direttive premianti e premialiche incentivino il risparmio energetico’sia nel settore pubblico che privato. ‘Sullacarta, il nuovo Governo ha inserito il temadel recupero energetico tra i primi obiet-tivi del mandato ma in queste prime setti-mane abbiamo ascoltato messaggi con-tradditori’, aggiunge Meneghelli che criti-ca 'l'ennesimo tentativo di ricorrere alcondono edilizio da parte di alcune forze

politiche facenti parte del Governo’. Se-condo l’architetto Meneghelli – inoltre - lastabilizzazione delle detrazioni fiscali del55% ‘è un intervento marginale che incen-tiva in minima parte il risparmio energeti-co e coinvolge solo i privati: serve maggio-re coraggio e una strategia mirata all'intro-duzione di incentivi economici capaci difavorire grandi interventi di riqualificazio-ne urbana e di recupero di aree dismesse'.E' in questa direzione – infatti - che si muo-ve da tempo la cooperativa Indacoo che hafatto del risparmio energetico la chiave divolta per il rilancio. A fine anno – lo ricor-diamo – Indacoo si è aggiudicata il 'Bandoregionale per l'Edilizia residenziale sociale2012', che comporta la realizzazione di100 alloggi sociali a Fiorenzuola (zona Sudin direzione Castellarquato): ‘Abbiamo ot-tenuto un finanziamento dalla Regione E-

milia Romagna (pari al 50% dell'interven-to) in virtù delle qualità prestazionali inambito energetico della proposta presen-tata: oggi stiamo cercando nuovi partnerper procedere con l'intervento'. Gli allog-gi offrono il 20% in più del rendimento diClasse A, sono realizzati con materiali eco-compatibili (hanno come base una strut-tura in legno) e dispongono di elevata coi-bentazione. Altra grande sfida di Indacoo èla riqualificazione dell'ex Manifattura ta-bacchi di via Montebello: 'Prevediamo dicostruire alloggi sociali basati su tecnolo-gie all'avanguardia in termini di risparmioenergetico, contribuendo al contempo –precisa Meneghelli - a non consumare ul-teriore suolo e a riqualificare un'area di-smessa, già cementificata ma che necessi-ta di bonifica e di recupero edilizio per es-sere restituita alla città’.

Social housing, presente e futuroPotrebbe interessare diverse iniziative di

Indacoo una parte dei circa 450 milioni dieuro che, secondo le stime dei managerdel maxi fondo di Cdp Investimenti Sgr,saranno sbloccati grazie all'eliminazionedel tetto del 40% al coinvestimento di Cdpin progetti di social housing.Lo confermail presidente di Indacoo Fabio Salotti, par-tendo dalle cifre.“Guardando al futuro, intermini di social housing Indacooha100alloggi a Fiorenzuola in località Ma-donna delle 5 strade già finanziati dalla Re-gione Emilia Romagna e cofinanziati dallaCassa Depositi e Prestiti. E' un'iniziativaper cui anche la Fondazione di Piacenza eVigevano - durante il mandato del presi-dente Marazzi - ha deliberato un cofinan-ziamento. I 100 alloggi di Fiorenzuola so-no quindi interamente finanziati, con untotale di 15 milioni di euro a Indacoo”.“Loscenario –prosegue Salotti - può però am-pliarsi: Piacenza è per ora fuori dall'elencodelle città premiate dal ministero delle In-

frastrutture e Trasporti per il“Piano Città”,il progetto lanciato dal governo l’annoscorso per dare impulso alla crescita, ma ètra le prime escluse e quindi - con l'allenta-mento del Patto di stabilità - potrebbe go-dere di parte dei fondi aggiuntivi che sa-ranno resi disponibili: ciò significherebbepoter finanziare i 180 alloggi previsti nel-l'ex Manifattura Tabacchi nell'ambito delprogetto “Smart City” presentato dal Co-mune di Piacenza, che comprende –oltrealla riqualificazione di quell'area –anche ilrecupero del complesso architettonicodell’ex collegio San Vincenzo e dell’ex ca-serma Cantore in Stradone Farnese”.“In sospeso, sempre nell'ambito del de-

creto 'Cresci Italia', "in pancia" a Indacooci sono poi – aggiunge il presidente di In-dacoo - 200 alloggi a Brescia e 60 a Manto-va che, alla luce dell'accordo tra Cdp e Fer-rovie che prevede mille alloggi su tre areeferroviarie dismesse, potrebbero - la no-stra scadenza è il 31 dicembre 2013 - esse-

re ricollocati a Milano: ho già intrapresorapporti con alcune cooperative lombar-de per andare in questa direzione”.“Som -mando i 200 alloggi in proprietà indivisagià esistenti ai 100 alloggi già finanziati aFiorenzuola e ai 180 nell'ex ManifatturaTabacchi che sono in pole per essere fi-nanziati, si arriva –conclude Salotti - ad untotale di 480 alloggi nella provincia di Pia-cenza: i già esistenti potrebbero essere in-clusi - anche attraverso la specificaprocedura prevista dalla CDP di con-certo con il ceto bancario - con quelli diMadonna delle 5 strade, o anche con quel-li di Piacenza, in un pacchetto inserito inun progetto speciale ad hoc che si coniu-gherebbe perfettamente con quanto pre-visto per le Smart Cities dall'Europa, che e-sclude ulteriore consumo di suolo. Comeprova anche il credito che ci siamo guada-gnati dal livello locale a quello europeo,abbiamo le carte per essere protagoni-sti”.

Meneghelli: “Serve normativa nazionale ad hoc”

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Assemblea ordinaria dei sociI Soci di INDACOO – innovazione di abi-

tanti e Costruttori-Cooperatori - Soc.Coop. per azioni con sede in Via Bolzoni n.14 a Piacenza, iscritta al R.E.A. Pc 176552 –C.F. e Reg. Imprese Pc 01602380337, so-no invitati a partecipare alle Assemblee deiSoci Ordinarie, ai sensi degli artt. 26 e 29dello Statuto, per discutere e deliberare sulseguente

ORDINE DEL GIORNO

1.Bilancio al 31.12.2012: delibere conse-guenti;2.Presentazione del piano di ristruttura-

zione aziendale da attuarsi mediante con-ferimento ramo di azienda lavori in costi-tuenda società detenuta al 100%;3.Redazione e approvazione del proget-

to di scissione parziale della Indacoo – In -novazione di abitanti e costruttori-coope-ratori soc. coop. per azioni con trasferi-mento dei beni alla società di nuova costi-tuzione Olmo Gran Ducato S.r.l. ai sensidell’art. 2506-bis del Cod. Civ.;4.Redazione ed approvazione della rela-

zione dell’organo amministrativo che ac-compagna il progetto di scissione parzialedella Indacoo – Innovazione di abitanti ecostruttori-cooperatori soc. coop. per a-zioni nella società nuove costituzione Ol-mo Gran Ducato S.r.l. ai sensi degli artt.2501-quiquies e 2506-ter del Cod. Civ.;5.Modifiche ai regolamenti interni sui

rapporti con i soci lavoratori e sulla raccol-ta di prestiti da soci;6.Programma aziendale di mobilità e con-

tratti di solidarietà: delibereconseguenti.7.Nomina di un Consigliere: proposta di

ratifica;8.Proposta di riduzione del numero dei

Consiglieri di Amministrazione;9.Risoluzione consensuale del Contratto

con la Società di Certificazione e sua even-tuale surroga;10.Elezione dei Delegati all’Assemblea

Generale;11.Varie ed eventuali.

L’Assemblea per la Sezione produttoriè prevista in prima convocazione giovedì16 giugno 2013 alle ore 15.00 presso la se-de amministrativa a Fiorenzuola D’Arda inVia Sardegna 2/4 ed in seconda convoca-zione

LUNEDI’ 17 GIUGNO 2013ALLE ORE 17.00

presso la sede amministrativa a Fioren-zuola D’Arda in Via Sardegna 2/4

Le Assemblee Separate per la Sezione abi-tanti avranno luogo secondo il presentecalendario:

ZONA OCCIDENTALEVal Tidone-Val Nure-Val Trebbia-

Piacenza Quartiere 1-2-3 –Basso Lodigiano-Pavese

In prima convocazione lunedì 17giugno 2013 alle ore 10.00 pressola Sala Riunioni posta a Piacenza –

Via Monticelloang. Via Di Vittorio

in seconda convocazione

MARTEDI’ 18 GIUGNO 2013ALLE ORE 20.30

presso la Sala Riunioni posta a Piacenzain Via Monticello - ang. Via Di Vittorio

ZONA ORIENTALEVal D’Arda-Valle Ongina-Piacenza

Quartiere 4-Emilia estIn prima convocazione martedì 18

giugno 2013 alle ore 10.00 presso la SalaRiunioni posta a Piacenza - Via Monticelli

ang. Via Di Vittorioin seconda convocazione

MERCOLEDI’ 19 GIUGNO 2013ALLE ORE 20.30

presso la Sala Riunioni posta a Piacenzain Via Monticello - ang. Via Di Vittorio

L’Assemblea Generale di Indacoo è in programmavenerdì 28 giugno, dopo le Assemblee Separate

I delegati eletti nelle AssembleeSeparate, sono convocati alla

ASSEMBLEA GENERALE

In prima convocazione giovedì27 giugno 2013 alle ore 8.00presso la Sala Riunioni postaa Piacenza – Via Monticello

ang. Via Di Vittorioed in seconda convocazione

VENERDI’ 28 GIUGNO 2013

alle ore 17.00 presso la SalaRiunioni posta

a Piacenza – Via Monticelloangolo Via Di Vittorio

per discutere e deliberare sulmedesimo ordine del giornodelle Assemblee Separate,

fatta eccezione del punto 10,valido solo per le medesime.

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Salotti: “Valori e progetti,per Indacoo è già domani”

Valori e progetti: due parole d'or-dine che corrispondono ad al-trettanti punti di forza grazie aiquali Indacoo può contribuire alsalto nel futuro di cui Piacenzaha assoluta necessità.“I valori di

sempre della cooperazione - ricorda il pre-sidente, Fabio Salotti - sono solidarietà e im-pegno civile. Solidarietà perchè quello di In-dacoo - 200 alloggi già esistenti e 280 in pro-gramma - è un patrimonio intergenerazio-nale che non si ferma a un... Poc, ma cheguarda ad un molto che si chiama futuro, neldisegno solidaristico lungimirante di unmodello d’impresa che mira a riscattare, neltempo, le fasce deboli”.Quali sono gli obiettivi principali?“Oggi Indacoo - spiega Salotti - unisce soci

costruttori e soci abitanti: punta ad offrirelavoro ai primi e risposte sociali alle esigen-ze dei secondi tramite il social housing. Te-mi oggi più che mai attuali, anche alla lucedella necessità di fare integrazione socialepartendo dalle periferie- pensiamo anchealle recenti dichiarazioni di papa France-sco -e da un tipo di convivenza propositivae non ghettizzante che anche il social hou-sing favorisce”.Visioni di una prospettiva migliore che,

già nelle radici di Indacoo (Piacenza 74 eCoop Valdarda), si sono tramutate nel cor-so degli anni in una serie di progetti in an-

ticipo sui tempi - basti pensare alla “città delferro”, alla “Baia sul Po”(la Baia di San Sisto)o alle iniziative per favorire la riqualificazio-ne e l'efficientamento energetico - che han-no traguardato un futuro che adesso, però,è qui e che per certi aspetti si è rivelato im-ponderabile: un tesoro che va quindi rein-terpretato e riconfigurato alla luce di un deltutto diverso - e più complesso - quadro e-conomico, politico e sociale.Know-how e capacità di elaborare

nuove idee: che stimoli può dare e cheruolo può giocare in questo contestoIndacoo?“Pensiamo alla nuova stazione di Reggio E-

milia firmata da Calatrava, che è concepitacome un metrò. Senza dover dipendere dauna nuova linea del ferro, anche Piacenza(pure nell'ottica di Expo 2015) può dotarsidi una stazione - Indacoo si candida a farla!- dalla quale, giocando sugli orari, far partireper Milano, lungo la linea ad alta velocità, u-na metropolitana leggera. Sarebbe la solu-zione per le migliaia di pendolari che ognigiorno vanno in Lombardia a lavorare, chein questo modo vedrebbero finalmentecancellati molti disagi”.Il progetto della “Baia sul Po” potreb -

be far decollare una parte importantedella città.“Su questo si intravede una più concreta u-

nità d'intenti delle forze economiche e del-

le associazioni di categoria di Piacenza: seper esempio si liberasse uno spazio comequello della caserma Nicolai (ben conser-vata dai militari), potrebbero esservi riuni-te numerose funzioni pubbliche (uffici co-munali, ma anche spazi di una cittadella sa-nitaria) senza bisogno di costi di ristruttura-zione tanto ingenti quanto quelli che sareb-bero richiesti da altre strutture. Ovviamen-te la mano pubblica deve liberare risorseimportanti, perchè in questo momentoquasi nessun privato ha sufficienti disponi-bilità”.In questa complessa congiuntura e-

conomica ci possono essere concretesperanze di una svolta?"Qualcuno ha detto che siamo passati dal

governo dei professori al governo degli stu-denti fuori corso, ma io voglio essere fidu-cioso perchè credo nei giovani che hannoil coraggio e la voglia di cambiare. La giova-ne età, già di per sè, può portare la freschez-za necessaria per una spinta innovativa: hola speranza che dal caos di oggi possa nasce-re una stella. Naturalmente occorre la forzadi non limitarsi ad eseguire cosa ci imponeun'Europa dominata dalla Merkel, ma civuole anche la collaborazione di tutti; a li-vello locale, ripensando al ponte di barcheche facemmo sul Po, la sinergia a cui pensopuò esaltarsi nel progetto 'Baia sul Po' e far-ne un ponte sull'economia locale”.

Il presidente Salotti:“Baia sul Po, pontesull’economia locale”

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Chi siamo

Consigliod’amministrazione(aggiornato al 06-05-2013)

Salotti FabioPassera GiovanniSchiavi Maria PiaMareggi MarcoBussandri AntoninoCella LuciaAlbasi Pier RoccoAntelmi FlavioBerretta RobertoBarbieri CristinaSartori MelissaFerrari FabrizioNani CesareBerrueta Daniel AlbertoMinerba MarcoTrabacchi Giovanni

Comitato esecutivo

Salotti Fabio (presidente)

Nani Cesare (vice presidente)Flavio Antelmi (politiche abitative)Berretta Roberto (politiche sociali)

Presidente/dir. generaleSalotti FabioVice-presidente/dir. amm.voNani CesareDirettore immobiliareMeneghelli LucillaDirettore costruzioniTedaldi Carlo

Consiglieri delegati

Sartori Melissa (pari opportunità)Mareggi Marco (innovazione)

Collegio sindacale

Bodini Elena (presidente)Albanesi Riccardo (effettivo)Lombardelli Lucia (effettivo)Manera Antonella (supplente)

Meli Walter (supplente)

Commissionevalori e regole

Sbordi FabioBertani IvanoZola FabioFiore Antonio

Invitati

Maccari Claudio(direttore produzione)Tedaldi Carlo (direttore costruzioni)Tassini Pietro(consulente amministrativo)Meneghelli Lucilla(direttore immobiliare)

L’organigramma di Indacoo: nome per nome,ecco le persone alla guida della cooperativa

Prestito socialeA TUTTI I SOCI

Tassi finanziari in vigore dal 01/03/2013Delibera Consiglio di amministrazione del 27/02/2013

Per ritardati pagamenti: tasso del 4,00%

PRESTITI SOCIALIPrestito libero 1,50% (lordo) 1,20% (netto)

Importante:

Dal 25/06/2008 su tutti gli interessi pagati viene applicata la ri-tenuta del 20% ai sensi art. 82 d.l. 112/2008

Importo massimo prestito depositato per socio Euro 72.187,32(in vigore dal 01/01/2013)

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