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Prof.ssa Donatella Gargano
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)riconosce come droga una sostanza che possiede tre
caratteristiche:
L’alcol possiede queste caratteristiche e quindi può essere considerato una droga.
Cos’è l’Alcol ?
- Potere psicoattivo(effetti sul sistema nervoso)
- Capacità di indurre assuefazione (adattamento alla sostanza: > assunzione <effetti)
- Capacità di indurre dipendenza: psichica (desiderio continuo di assumere la sostanza)fisica (malessere se non la si assume)
I PERICOLI CAUSATI DAL CONSUMO DI ALCOL
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena, capace di causare numerosepatologie, traumi gravi, incidenti, turbe mentali e del comportamento, e capace di indurredipendenza superiore alle sostanze o droghe non legali più conosciute.
In Italia e in Europa le bevande alcoliche costituiscono il terzo più importante fattore dirischio per la salute, dopo il tabacco e l’ipertensione, e rappresentano attualmente la primacausa di morte tra i giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni.
Ogni anno sono attribuibili, in modo diretto o indiretto, al consumo di alcol: Il 10% di tutte le malattie;
Il 10% di tutti i tumori;
Il 63% delle cirrosi epatiche;
Il 41% di tutti gli omicidi;
Il 45% di tutti gli incidenti;
Il 9% delle invalidità e delle malattie croniche.
Una volta assunto, l’alcol è assorbitodallo stomaco e dall’intestino,giunge nel sangue circolante
e viene trasportato in tutto l’organismo.L’alcol in eccesso giungecon il sangue al cervello
Il 95% dell’alcol ingerito viene rimosso
dal fegato, il restante 5% viene
eliminato attraverso l’urina, le feci, il
sudore, il latte materno.
Il Destino dell’Alcol !
I PERICOLI CAUSATI DAL CONSUMO DI ALCOL
I giovani, le donne e gli anziani sono generalmente più vulnerabili agli effetti delle bevandealcoliche a causa della carente presenza di un enzima epatico, chiamato alcol deidrogenasi(ADH), e della seguente ridotta capacità dell’organismo di metabolizzare la bevanda alcolica,che viene assorbita per il 20% dallo stomaco e per il restante 80% dall’intestino tenue.
Pur apportando circa 7 chilocalorie per grammo, l’alcol non è considerato nutriente e il suoconsumo non risulta utile all’organismo.
L’alcol risulta, invece, fonte di danno diretto alle cellule di molti organi e sistemi. Tra i piùvulnerabili vi sono il sistema cardiocircolatorio, il sistema nervoso centrale e periferico, gliorgani di senso e il sistema digerente.
Nel caso del SNC e periferico l’abuso di alcol tende ad alterare il processo di memorizzazionee la capacità di comunicazione attraverso i centri nervosi, a modificare il comportamento con lacomparsa di psicosi, a determinare un aumento dell’aggressività, a compromettere la facoltà digiudizio e di autocontrollo.
COSA SIGNIFICA ESSERE ETILISTA
Secondo l’OMS è alcolista chi soffre di un disturbo comportamentale cronico, che si manifesta
nell’ingestione ripetuta di bevande alcoliche in misura eccedente gli usi dietetici e sociali della
comunità, e tale da interferire sia con la salute del bevitore che con le sue funzioni sociali ed
economiche.
Nella terapia e nell’aiuto concreto portato all’alcolista è bene differenziare il bevitore in
eccesso, che sotto l’influenza della ragione e di una certa pressione psicologica può smettere
senza danno, e l’alcolista dipendente che, al contrario, non appare capace di smettere di
propria iniziativa. In questo caso il trattamento, quasi sempre di lunga durata, può essere
svolto in ospedale o presso un servizio specialistico partendo da una terapia di svezzamento.
Un appropriato trattamento della sindrome di alcol-dipendenza ha come scopo quello di
eliminare o almeno ridurre la sofferenza fisica e psichica provocata dalla sindrome stessa. La
farmacoterapia prevede l’utilizzo delle BENZODIAZEPINE.
DANNI FISICI INDOTTI DAL CONSUMO DI ALCOL
Induce in chi lo assume:
Un bisogno incontrollabile di continuare a farlo (DIPENDENZA); La necessità di assumere quantità sempre maggiori e frequenti di alcol per produrre lamedesima azione(TOLLERANZA);
In caso di mancata assunzione sviluppa una SINDROME DA ASTINENZA(delirio,tremore,convulsioni)
Stato di euforia, è stimolante, disinibente, calmante.
FASE DI INTOSSICAZIONE ACUTA
L’ubriachezza si manifesta con vomito,stato confusionale, e può portare al comaetilico (occasionale)
INTOSSICAZIONE CRONICA O ABUSO PROLUNGATO
Porta alla dipendenza, con manifestazini fisiche e psichiche.
• VASODILATAZIONE• GASTRITE• TUMORI• EPATITE ALCOLICA• STEATOSI (modificazione reversibile delle cellule epatiche, che si
riempiono di grasso)• CIRROSI EPATICA (degenerazione irreversibile delle cellule epatiche)
La capacità di metabolizzare l’alcolè diversa in ogni individuo
ALCOL E GUIDA Nell’ambito della guida degli autoveicoli e del consumo delle bevande alcoliche, secondo il
Codice della strada (art.186 e successive modifiche) il limite legale di alcolemia
(concentrazione di alcol nel sangue) durante la guida non deve superare gli 0,5 grammi per litro.
Il conducente può essere sottoposto ad accertamento da parte delle forze dell’ordine
misurando la quantità di alcol che ha consumato nell’aria espirata (etilometro), e qualora il
limite di 0,5 g/l venga superato in base a due misurazioni consecutive effettuate a un intervallo
di cinque minuti l’una dall’altra, scatta:
Una sanzione amministrativa (multa pari a un minimo di 500 fino a 2000 Euro) e sospensione della
patente di guida da tre a sei mesi, quando il tasso alcolemico risulta superiore a 0,5 e non superiore a 0,8
g/l;
Ammenda da 800 a 3200 euro, la sospensione della patente (da sei mesi a un anno) e l’arresto fino a tre
mesi, quando il tasso alcolemico risulta superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 g/l.
ALCOL E GUIDA Ammenda da 1500 a 6000 euro, la sospensione della patente (da uno a due anni) e l’arresto fino a tre mesi,
quando il tasso alcolemico risulta superiore a 1,5 g/l.
Una concentrazione di 0,2 grammi di alcol ogni litro di sangue (0,2 g/l) si raggiunge in media in un
adulto con l’ingestione a stomaco pieno di circa 12 grammi di alcol puro, pari al consumo di:
Un bicchiere (300ml) di birra (5°);
Oppure un bicchiere (125ml) di vino (12°);
Oppure un bicchiere (80ml) di aperitivo (18°);
Oppure un bicchiere (40ml) di cocktail alcolico (36°).
Indicativamente, due bicchieri di vino sono sufficienti per le donne e i giovani a raggiungere il
limite legale per la guida, mentre per un uomo adulto il limite si raggiunge con circa tre
bicchieri di vino.
EFFETTI DELL’ALCOL SULLA VISTA!Offuscamento della vistaAlterazione della percezione delle immagini
Restrizione campo visivo laterale con "effetto tunnel "Rallentamento dell' interpretazione del segnale visivo
Il campo visivo periferico attiva
riflessi che permettono di
evitare oggetti che compaiono
d’improvviso nelle regioni visive
laterali.Ciò che si trova in posizione frontale è più facilmente
controllabile
Questa quantità è calcolata per una persona adulta sana e di sesso maschile, requisiti che non troviamo nella maggior
parte degli adolescenti che spesso hanno corporatura inferiore (specialmente le ragazze). Guidare in stato di ebrezza è reato
(art. 186 del Codice della strada), punibile con sanzioni.
Mancanza di riflessi Restringimento campo visivo
Problemi nella guida
Limiti previsti dalla legge: 0,5 grammi/litro
2 bicchieri di vino=
Lo start per la produzione di
testosterone è impartito dall’ipofisi che utilizza due messaggeri per
impartire ordini: l’ormone FSH e l’ormone LH. Quando il messaggio
dell’ipofisi, tramite questi 2 ormoni, giunge ai
testicoli, viene prodotto testosterone.
L’alcol agisce sia sui testicoli, riducendo la produzione di testosterone, sia
sull’ipofisi, riducendo la
produzione di LH.
•Riduzione del desiderio sessuale•Difficoltà di erezione•Impotenza•Frigidità.
Piccole dosi
Effetto disinibente
Facilita l’approccio ai rapporti sessuali
Abuso
Diminuisce il livello di testosterone
Come dimostrato in uno studio del 2006, il livello di testosterone presente nel sangue di alcuni pazienti in fase di disintossicazione da alcol cresce man mano che aumenta
il periodo di astensione dalle bevande alcoliche.
Ed allo stesso modo, in uno studio più recente, è stato dimostrato che l’assunzione quotidiana di alcol a dosi crescenti, rapportate al peso corporeo, provoca una
riduzione proporzionale dei livelli ematici di testosterone.
FALSI MITI SULL’ALCOL1. Non è vero che l’alcol aiuta la digestione: la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato
svuotamento dello stomaco.
2. Non è vero che il vino fa buon sangue: il consumo di alcol può essere responsabile di varie forme di
anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue.
3. Non è vero che le bevande alcoliche sono dissetanti, ma disidratano: l’alcol richiede una maggior
quantità di acqua per il suo metabolismo, in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico, quindi fa
urinare di più aumentando la sensazione di sete.
4. Non è del tutto vero che l’alcol ci riscalda: la vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto
una momentanea e ingannevole sensazione di calore in superficie che in breve comporta un ulteriore
raffreddamento del corpo e che, in un ambiente non riscaldato, aumenta il rischio di assideramento.
FALSI MITI SULL’ALCOL6. Non è vero che l’alcol aiuta a riprendersi da uno shock: provocando vasodilatazione periferica,
determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni e soprattutto al cervello.
7. Non è vero che l’alcol da forza: essendo un sedativo produce soltanto una diminuzione del senso
di affaticamento e di dolore. Inoltre solo una parte delle calorie fornite dall’alcol possono essere
utilizzate per il lavoro muscolare.
8. Non è vero che l’alcol rende sicuri: è un’idea comune che l’alcol sia un eccitante, invece dal punto
di vista farmacologico è un potente depressivo del sistema nervoso centrale. Agisce sulla parte del
cervello che controlla il comportamento, provocando una disinibizione e una diminuzione della
percezione del rischio e delle sensazioni di dolore.
9. Non è vero che la birra fa latte: la donna non ha bisogno di birra per produrre latte, ma
soltanto di liquidi: acqua, succhi di frutta e cibi nutrienti. L’alcol che la donna beve passa nel latte
materno e viene assunto dal bambino.