11. mappa corporea di reich

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MAPPA CORPOREA DI W. REICH

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MAPPA CORPOREA DI W. REICH

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7) Livello degli occhi

Comprende la fronte, le tempie e il capo e coinvolge i sensi della vista, dell’udito e dell’odorato. Negli occhi si accumula la paura del mondo, il sospetto e le ossessioni.

E’ il livello della consapevolezza e dell’attenzione (vederci chiaro). I reichiani dicono che gli occhi rappresentano il grado di presenza nel contatto con se stessi e con il mondo. Ogni disturbo della vista (che non sia congenito) esprime un disturbo nella relazione. Il miope tiene il mondo lontano da sé, l’astigmatico è confuso, ha difficoltà a fare il punto della situazione, l’ipermetrope ha difficoltà a vedere se stesso e tende a vedere lontano, fuggendo dal qui ed ora.

Ogni psicosi è collegata ad un blocco di questo primo livello. Ad esso sono associate le allucinazioni visive e auditive. Le psicosi si strutturano nella vita intrauterina e nei primi giorni di vita. Il blocco può essere iper o ipo. Gli atteggiamenti paranoici si manifestano con una forte carica negli occhi, occhi che sono irrigiditi nel controllare. Di contro ci sono gli occhi scarichi, vuoti, persi, come nel catatonico.

Il primo livello entra in funzione fin dalla nascita è dà l’impronta di tutto lo sviluppo successivo. Cefalea, otiti, riniti e vertigini sono segnali ben precisi di un disturbo arcaico neonatale.

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6) Livello della bocca

Comprende le labbra, la mascella, la mandibola e l’occipite. In genere il segmento orale trattiene il desiderio di mordere o di succhiare. E’ immediatamente collegato al livello degli occhi. E’ il livello dei bisogni, inerente al rapporto con la madre (oralità, fame d’amore, “lo mangerei di baci”).

Tutte le tematiche affettive sono collegate a questa fase perché la bocca, con le labbra e la lingua permette fin dall’inizio di prendere contatto con la realtà in termini di piacere, frustrazione, gratificazione, disgusto e rifiuto. Inoltre da qui hanno origine tutti i disturbi alimentari. C’è sempre un evidente collegamento tra sessualità orale e genitale (secondo e settimo livello), essendo la bocca una zona erogena fondamentale. La fame si può tramutare in fame di sesso, come avviene nei caratteri falliconarcisiti ed isterici. La depressione spesso nasce da un blocco di questo livello.

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5) Livello del collo

Comprende i muscoli profondi del collo, il platisma, gli sternocleidomastoidei, la gola, la nuca e l’attaccatura delle spalle. La corazza nel collo principalmente reprime il pianto . Il blocco del collo crea una separazione tra la testa ed il corpo, tra mente ed emozioni. Si privilegia l’aspetto sociale da quello esistenziale. Ad esso sono collegati l’orgoglio, la vanità e l’ambizione. E’ il livello della comunicazione e del narcisismo primario e secondario. (avere la gola secca o chiusa, andare a testa alta, piegare la testa, avere la testa sulle spalle). In esso troviamo i temi del complesso d’inferiorità e di superiorità , il complesso di Atlante (reggere il mondo sulle spalle), la necessità del controllo, l’incapacità di lasciarsi andare.

Patologie legate a questo blocco sono le artrosi cervicali, il torcicollo e le disfunzioni della tiroidee, le laringiti, le faringiti, il senso di soffocamento, l’afonia e la difficoltà di gridare.

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4) Livello del torace

Comprende le spalle, le braccia, le mani e anche il cuore, i polmoni, le scapole e la colonna vertebrale inerente quella zona. Il blocco del torace, collegato al blocco del diaframma e quindi del respiro, è il modo più efficace per reprimere le emozioni . L’energia vitale non giunge alle mani e l’abbraccio è freddo; il cuore è imprigionato. E’ il livello dell’affettività e dell’identità (avere il cuore come una pietra, avere un peso sul cuore, essere di ampio respiro). Tutte le malattie cardiache e polmonari e l’asma bronchiale, sono collegate al blocco di questo livello. Quando si dice “io” la mano va spontaneamente verso il cuore. A questo livello si collega l’ambivalenza (amore-odio).

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3) Livello del diaframmaMotore della respirazione. Comprende le costole

inferiori della decima, undicesima e dodicesima vertebra toracica, lo stomaco, il plesso solare, pancreas, fegato, cistifellea e il duodeno. La lordosi è il segno di una forte corazzatura. Trattiene una violenta e crudele collera. E’ il livello delle emozioni viscerali, ma anche della forza di realizzazione. (Sentire con la pancia, mi sta sullo stomaco).

Il diaframma separa il cuore (emozioni nobili) dal ventre (emozioni ignobili). L’emozione fondamentale collegata al diaframma è l’ansia (mi si mozza il fiato). Vi si trova anche l’ostilità legata ad un’educazione colpevolizzante. Le patologie inerenti al blocco del diaframma sono le affezioni dell’apparato digestivo, le gastriti, l’ulcera.

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2) Livello addominale

Comprende i muscoli larghi dell’addome, il retto, i muscoli del dorso, dell’ano e i reni. In questo livello c’è il tema del trattenere o del dissipare, dell’avarizia o dell’eccessiva prodigalità. Le patologie collegate sono le coliti, le emorroidi, le costipazioni, la diarrea, l’appendicite e la peritonite, l’insufficienza renale. La personalità dei soggetti che hanno questo blocco è ossessiva-compulsiva , legata alla pulizia ed alla fobia dello sporco. Anche la sessualità è considerata sporca.

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1) Livello pelvico

Comprende la pelvi, i genitali, l’utero, la vescica, i glutei, le gambe e i piedi. Il blocco pelvico riduce la potenza sessuale in ogni sua manifestazione. In questo livello sono bloccate principalmente emozioni di collera e di disprezzo e di angoscia (angoscia orgastica). E’ il livello degli impulsi sessuali e del rapporto con la terra e con le proprie radici (fallicità, stare con i piedi per terra, non avere radici) La patologia di questo livello comprende tutte le disfunzioni sessuali, le cistiti, le uretriti, le prostatiti, le cisti ovariche e le altre affezioni agli organi genitali, l’eiaculazione precoce, le vaginiti, la frigidità.

Il tema psicologico fondamentale è la paura della castrazione .

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COSA VI HA RICORDATO?

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COSA VI HA RICORDATO?

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Fasi dello sviluppo e genesi dei blocchi energetico-muscolari

1. Concepimento 2. Fase intrauterina3. Fase orale (allattamento)4. Fase anale o muscolare (controllo dello

sfintere)5. Fase fallica (si entra nella tematica edipica)

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1- Fase intrauterinaQuesta fase condiziona in maniera determinante lo sviluppo dell’individuo e deve sempre più essere

presa in considerazione nei trattamenti di psicologia integrale. Essendo una fase preverbale, non può essere analizzata ed è quindi accessibile tramite interventi sul corpo.

Fattori traumatici per il feto: 1) minaccia d’aborto, 2) depressione materna, 3) ansia materna, 4) psicosi materna, 5) traumi materni, 6) utero molto contratto, 7) blocco energetico al sesto e al settimo livello della madre.

Patologie conseguenti nell’adulto: La minaccia d’aborto crea una predisposizione all’allarme, un senso di pericolo, una necessità di

aggrapparsi. La stessa cosa avviene, se la madre ha subito uno shock. La depressione materna predispone alla depressione e all’anoressia. L’utero molto contratto predispone alla claustrofobia. Il blocco al sesto e al settimo predispone alla rigidità ed a scarsa vitalità. La psicosi materna predispone ad una confusione dell’identità ed a una scarsa definizione di sé.

Livelli reichiani interessati nell’adulto: 1, 2, 7

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2- Momento del partoQuesta fase determina le tematiche di separazione.

Fattori traumatici per il nascituro: 1) passaggio molto faticoso attraverso un utero stretto, 2) nascita col forcipe, 3) ritardo nella nascita,4) cordone ombelicale intorno al collo, 5) parto cesareo, 6) parto in anestesia, 7) incubatrice.

Patologie conseguenti nell’adulto: Senso di soffocamento, di insabbiamento, di claustrofobia per il punto 1 e 4. Mal di testa per il punto 1 Emicrania per il punto 2 Sensazione di essere trattenuto per il punto 3 Sensazione di essere sbalzati fuori, vertigini, agorafobia per il punto 5 Difficoltà di contatto per il punto 6 e 7 Rapporti a distanza ed isolamento per il punto 7

Livelli reichiani interessati nell’adulto: 1, 2, 6, 7

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3 - Fase orale (allattamento)

Questa fase determina le modalità affettive di base.

Fattori traumatici: 1) mancanza di allattamento o allattamento carente o irregolare, 2) mancanza di contatto con o della madre, 3) latte senza sostanza o latte cattivo, eccesso di allattamento,

madre invasiva.

Patologie conseguenti nell’adulto: anoressia, bulimia, dipendenza affettiva, fame d’amore, bisogno di rassicurazione, alcoolismo, droghe, sigarette.

Livelli reichiani interessati: 7, 6, 4, 1

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4 -Fase anale-muscolare (controllo degli sfinteri)

In questa fase dice Lowen che il sistema muscolare del bambino in crescita viene sovvertito dalla sua naturale funzione del movimento alla funzione nevrotica del trattenere.

Fattori traumatici: • Educazione coercitiva, • forte inibizione al gioco e al movimento, • genitore minaccioso.

Patologie conseguenti nell’adulto: a causa della forte rigidità muscolare c’è la tendenza alle cardiopatie e a disturbi muscolari ed ossei, costipazione, emorroidi.

Livelli reichiani interessati: 3,4,5, (1 per il masochista)

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5 - Fase fallica (tematica edipica)

In questa fase entrano in gioco le pulsioni sessuali ed affettive rivolte al genitore di sesso opposto.

Fattori traumatici: • genitore castrante o seduttivo.

Patologie conseguenti nell’adulto: • disturbi nella sfera sessuale e genitale, per eccesso o

per difetto.

Livelli reichiani interessati: 4, 3, 1.

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I 7 TIPI DI EGO Le sette identificazioni della mente

L’ego, o più comunemente l’io, è il centro della mente e della nostra personalità sociale. Personalità deriva da persona: la maschera che i greci usavano nelle tragedie. La personalità, l’ego, è quindi una maschera sociale in cui ci caliamo per essere accettati e riconosciuti dagli altri.

Ogni persona nella nostra società desidera di possedere un ego forte, ammirato e stimato. Di fatto il livello di evoluzione estremamente basso della nostra "società dello spettacolo" basata sulla divisione e il potere, impone che le persone si selezionino per la loro personalità. E’ un processo narcisistico collettivo che si attua forzando ogni essere umano a rappresentare un personaggio. Essendo identificata con la realtà esteriore, la nostra società crea esseri umani identificati con il lato esteriore del loro essere. Questo capitolo intende fornire una rapida panoramica dei sette livelli o tipi di personalità tipici della nostra società attuale. Queste sette tipologie nascono semplicemente dall’identificazione della mente con l’attività più bassa ed esteriore di uno dei sette chakra.

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I 7 TIPI DI EGO Le sette identificazioni della mente

Alcune considerazioni per terminare questo capitolo: un essere umano completo dovrebbe avere tutti e sette i tipi di ego e, nel suo processo di evoluzione e disidentificazione, potrebbe via via abbandonare queste identificazioni e questi atteggiamenti esteriori giungendo ad un suo "centro di gravità permanente", come Gurdjieff chiamava il sé stabilizzato.

Tuttavia osserviamo che spesso le persone si cristallizzano su un particolare tipo di ego e polarizzano lì tutte le loro energie. Si creano così automi che "pensano solo al lavoro", "che non possono stare senza un uomo", "che sono tutti per la parrocchia", "che vivono per lo sport", "che hanno in mente solo..." Questi sono ego cristallizzati e per questo più difficili da distogliere dalla loro eccessiva polarizzazione e da riorientare verso aspetti più profondi ed evoluti del loro essere.

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L’ego fisico Nasce dall’identificazione della mente con il primo chakra. L’ego di primo chakra è tipico qui ndi di chi si identifica con il proprio corpo fisico, n el bene e nel male. Atleti, culturisti, sportivi, miss , attrici, modelle spesso sono esempi chiari di quest o tipo di ego, identificato in positivo con gli aspet ti fisici della forza o della bellezza. L’ego, ossia l a personalità identificata, può anche essere negativa : abbiamo così le persone ossessionate dalla propria magrezza o grassezza, dalla pancia, dalla cellulite o dalle rughe.

1. EGO FISICO

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L’ego affettivo Nasce dall’identificazione con il secondo centro. L’ego di secondo chakra è tipico di tutti coloro che vivono per un altra persona, per cui le relazioni affettive rappresentano il nodo principale della vita. La grande maggioranza delle canzoni, dei film, dei programmi televisivi sono orientati a questo tipo di ego. Una persona che vive la fine di una relazione può entrare in uno stato di estrema depressione e perdita di senso del vivere se il suo ego era fortemente orientato sul secondo. Il senso di abbandono e le ferite infantili da carenza di contatto fisico con la madre e il padre sono responsabili della creazione di un enorme "buco" sul secondo centro che porterà l’individuo a restare ossessivamente orientato su questo livello e quindi schiavo delle relazioni.

2. EGO AFFETTIVO

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L’ego sociale Nasce dall’identificazione con il ter zo chakra che gestisce il potere e la paura. Ogni persona nella s ocietà esprime un suo proprio ego, ossia la sua identifica zione con il proprio lavoro, posizione, valore, grado, livello o stato. L’ego si identifica con il denaro guadagnato o posseduto dalla famiglia, con le amicizie influenti, con il prestig io e i riconoscimenti ricevuti, con la nobiltà del casato o con qualsiasi altra condizione ritenuta buona a livello di massa. Più la posizione è elevata più l’ego deve essere fo rte e maggiore sarà la pressione. L’ego di terzo chakra n egativo si identifica con la sua debolezza o impotenza di agir e o di essere "qualcuno" nella società.

3. EGO SOCIALE

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L’ego esteso Nasce dall’identificazione con il cent ro del cuore, viene chiamato "self-extension", estensione del self. In questo tipo di ego si ritro vano tutti coloro che si identificano in una squadra, in un club, in un partito, in una religione, in uno stato o razza. C’è un profondo senso di compiacimento in questa identificazione che a volte può portare al fanatismo, ancora comune nelle discussioni politiche e religiose come negli scontri tra tifose rie avversarie.

4. EGO ESTESO

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L’ego creatore Nasce dall’identificazione con l’att ività del quinto centro. E’ caratterizzata dall’identificazione con l’attività creatrice o con l’oggetto creato. Artisti, "creativ i", poeti, scienziati, ma anche semplici pittori, artigiani, a gricoltori o casalinghe possono avere questo tipo di ego. Normal mente chi riesce a creare, dal compositore, al grande sci enziato o all’eccelso pittore, e a vivere di ciò, sarà ovviam ente identificato con la sua scienza o arte. Ma, per qua nto riguarda l’ego, non ha la minima importanza che l’oggetto cr eato sia una crosta o una poesia dozzinale: l’ego non vede e non sente, chi non apprezza la sua creazione non compre nde.

5. EGO CREATORE

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L’ego mentale o di comando Questo tipo di ego nasce dall’identificazione con l’attività del sesto centro. La caratteristica essenzialmente generale e universale di questo centro, che nella sua reale espressione porta alla coscienza planetaria, nei suoi risvolti inferiori crea una visione mentale allargata e onnicomprensiva, un sistema di pensiero. Sono le doti dei veri statisti, dei grandi filosofi, scienziati, ecologi, umanisti, letterati, psicologi che hanno allargato gli orizzonti del loro lavoro alla massima estensione possibile o ad un livello internazionale. Questa visione spesso contraddistingue i grandi personaggi, così che la loro attività si ripercuote universalmente. Al suo livello inferiore troviamo gli intellettuali, i pensatori, i sognatori, gli idealisti, i teorici, ecc....

6. EGO MENTALE DI COMANDO

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L’ego superiore Nasce dall’identificazione con l’at tività del settimo centro. E’ caratterizzato dal desiderio di passare alla storia o comunque di essere ricordati anche dopo la propria morte per le proprie azioni o qualità. E’ quindi un tipo di personalità che confo nde l’esperienza di immortalità o sopravvivenza della propria coscienza dopo la morte con la fittizia sopravvivenza del proprio ego nella società futura.

7. EGO SUPERIORE

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