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GGGrrraaazzziiieee,,,
DDDooonnn FFFeeerrrdddiiinnnaaannndddooo!
Sabato 14 giugno 2008, ore 21
Il Coro e gli Organisti della Basilica,
con Davide Bonetti (tromba)
si uniscono nel ringraziare
con una serata musicale
il parroco don Ferdinando
per i suoi trent’anni di ministero in parrocchia
Il Parroco con alcuni coristi e amici
nella Chiesa madre dei SS. MM.Nereo e Achilleo in Roma
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bÜztÇÉM Torquato Mussini e Paolo Tuci gÜÉÅutM Davide Bonetti
\Ä VÉÜÉ wxÄÄt Utá|Ä|vt wx| ftÇà| `tÜà|Ü| axÜxÉ x Tv{|ÄÄxÉ
fÉÑÜtÇ| `xééÉáÉÑÜtÇ| x VÉÇàÜtÄà|
Anna Gervasoni Annamaria Caselli
Antonella Garofalo Beatrice Pontari
Bruna Colla Daniela Saggin
Patrizia Mussini
Giovanna Laudani
Letizia Giovanazzi
Nicole Illoni
gxÇÉÜ| UtÜ|àÉÇ| x Utáá| Carlo Invernizzi Domenico De Cillis
Giuseppe Giorgi Lionello Rocca
Paolo Tuci Vincenzo Arlotta
Angelo Canci Daniele Polini
Maurizio Piana Nicola Labori
Pier Luigi Melis
W|Ü|zx |Ä VÉÜÉM Patrizia Mussini
cÜxáxÇàtÇÉM Renato Invernizzi, Susanna Rainoldi, Ferdinando Vecchi
bÜztÇ|éété|ÉÇx x ÄÉz|áà|vtM Giuseppe Giorgi e Danilo Repalam
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DAVIDE BONETTI Nato a Chiari (Brescia) il 30 marzo 1987,
ha iniziato gli studi musicali all’età di dieci anni frequentando
la Scuola di musica presso il Corpo Musicale di Cologne, sotto
la guida del Mo Angelo Fontana e del Mo Walter Pezzoni, suo-
nando fin da allora la tromba e partecipando a numerosi
concerti e concorsi bandistici. Dal 1999 ha intrapreso lo studio
dell’organo sotto la guida del Mo Tarcisio Pasquali, che lo ha
portato a divenire organista di ruolo presso la Parrocchia dei
Santi Gervasio e Protasio in Cologne, accompagnando le
celebrazioni liturgiche. Nel 2005 ha intrapreso lo studio di
perfezionamento in tromba sotto la guida del direttore
d’orchestra Mo Giuseppe Orizio, prendendo parte come primo
trombettista all’attività della Libera Accademia Città di Palazzolo sull’Oglio. E’ ora allievo,
presso la Scuola Musicale di Milano, del celebre trombettista Mo Vito Calabrese, per
quarant’anni professore dell’Orchestra del Teatro alla Scala.
IL CORO DELLA BASILICA DEI SANTI MARTIRI NEREO E ACHILLEO IN MILANO è costituito da non
professionisti, uomini e donne che hanno le più diverse età e che svolgono le attività più di-
sparate, ma che sono accumunati dall’amicizia, dall’amore per la musica, e dal desiderio di rende-
re la Santa Messa sempre più viva e partecipata. Infatti, lo scopo primario del Coro della Basilica,
accompagnato dai suoi due organisti, TORQUATO MUSSINI e PAOLO TUCI, è l’animazione musicale
della Santa Messa domenicale delle 11.30: perché il lato musicale della celebrazione non sia un
puro abbellimento estetico, ma costituisca un commento e una meditazione coerentemente
integrati ad essa, nella scelta dei canti cerchiamo di sottolineare fedelmente i momenti dell’anno
liturgico e i temi delle letture del giorno; inoltre, privilegiamo brani di buona qualità musicale ma
ben noti e facilmente eseguibili dall’Assemblea, con l’aggiunta di qualche pezzo più complesso e
suggestivo eseguito di solito durante la distribuzione dell’Eucaristia o al termine della Messa.
Particolare cura è dedicata alla preparazione delle liturgie solenni, ed alla riscoperta, in armonia
con le esortazioni del Santo Padre, di inni, antifone e sallende fondamentali della nostra liturgia,
in lingua italiana e latina; e siamo felici di constatare la crescente partecipazione dell’Assemblea
specialmente al canto degli inni, che danno una bella sensazione di continuità della Chiesa nello
spazio e nel tempo. Il Coro propone anche appuntamenti extra-liturgici, sia in Parrocchia sia al di
fuori di essa: in particolare, il concerto di Natale, nel quale, oltre alla classica sezione di canti
popolari vengono eseguiti canti di maggiore impegno, quali una serie di celebri Gloria, ed
un’ampia antologia della sezione natalizia dello splendido oratorio Messiah di G. F. Haendel.
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INTRODUZIONE
Marco Enrico Bossi
(Salò, 1861 – Oceano Atlantico, 1925)
Entrée Pontificale Organo: Torquato Mussini
Lorenzo Perosi
(Tortona, 1872 – Roma, 1956)
Ecce Sacerdos Tromba: Davide Bonetti
Organo: Torquato Mussini e Coro
Ecce Sacerdos noster, qui in diebus suis placuit Deo, et inventus est iustus!
(Ecco il nostro sacerdote, che nei suoi giorni piacque a Dio, e fu trovato giusto!)
PARTE PRIMA: 2008, anno pucciniano
Nel 2008 ricorre il 150mo anniversario della nascita di Giacomo Puccini e anche il coro vuole
ricordare il grande maestro lucchese con l’esecuzione del suo splendido “Gloria”. Esso è tratto
dalla “Messa a Quattro voci” che Puccini, discendente da generazioni di organisti liturgici e
maestri di cappella, compose ad appena ventidue anni, come prova finale al Conservatorio.
Eseguita il 12 luglio 1880, in occasione della festa di San Paolino, il santo protettore delle
campane, questa Messa ottenne al suo autore un largo successo. Essa è il primo capolavoro
pucciniano di grandi dimensioni, nel quale il compositore, partendo dalle solide tradizioni
musicali della sua famiglia, si cimentava apertamente con le espressioni più avanzate del suo
tempo. La dimestichezza con la solenne scrittura corale e con le forme più severe del contrap-
punto “osservato” si sposa con una personale rimeditazione dello stile sacro (aperto in particolare
alle suggestioni verdiane), con una sensibilità melodica ormai del tutto definita nei suoi contorni
originali e con un gusto timbrico che rivela le straordinarie capacità del futuro grande
orchestratore. Benché questa composizione giovanile di Puccini fosse da tempo nota agli studiosi,
la partitura fu pubblicata solo nel 1951, e nell’anno successivo se ne realizzò un’incisione disco-
grafica. Da allora essa è nota come “Messa di Gloria” perché il Gloria ne costituisce sicuramente
non solo la parte più estesa e complessa, ma anche quella più bella e coinvolgente.
Il “Gloria” di Puccini si divide in diverse sezioni, tutte corali con l’eccezione di una per tenore
solo, caratterizzate ora da un’esplosione di gioia travolgente, ora da momenti di dolcissima
commozione, che si spengono nel sussurro di un’accorata preghiera. In questo pezzo, della
complessiva durata di un quarto d’ora circa, il fascino e la capacità suggestiva della musica
pucciniana si fondono ammirevolmente con i più rigorosi canoni della musica sacra: esemplare in
questo senso è il contrappunto della bellissima fuga della sezione “Cum Sancto Spiritu” che
precede la maestosa conclusione.
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Giacomo Puccini (Lucca 1858−Bruxelles 1924)
Gloria in excelsis Deo Dalla “Messa a 4 voci ‘di Gloria’” (1880)
Organo: Torquato Mussini Tromba: Davide Bonetti
Tenore: Domenico De Cillis e Coro I. Gloria in excelsis Deo! (Allegro) Gloria a Dio nell’alto dei cieli!
II. Et in terra pax hominibus
bonae voluntatis (Andante intenso)
E pace in terra agli uomini
di buona volontà!
III. Laudamus Te, benedicimus Te,
adoramus Te, glorificamus Te! (Maestoso)
Noi Ti lodiamo, Ti benediciamo,
Ti adoriamo, Ti glorifichiamo,
IV. Gratias agimus Tibi propter magnam
gloriam Tuam (Arioso per tenore)
Ti rendiamo grazie
per la Tua gloria immensa!
V. Gloria in excelsis Deo!(ripresa: Allegro) Gloria a Dio nell’alto dei cieli!
VI. Domine Deus, Rex caelestis,
Deus Pater omnipotens, Domine Deus, Agnus
Dei, Filius Patris! (Andante meditativo)
Signore Dio, Re del Cielo, Dio Padre
Onnipotente, Signore Dio,
Agnello di Dio, Figlio del Padre!
VII. Qui tollis peccata mundi, miserere nobis. Qui
tollis peccata mundi, suscipe deprecationem
nostram. (Andante sostenuto)
Tu che togli i peccati del mondo, abbi
pietà di noi! Tu che togli i peccati del
mondo, accogli la nostra supplica!
VIII. Quoniam tu solus Sanctus. Tu solus
Dominus. Tu solus Altissimus,
Iesu Christe, (Largo maestoso)
Perché Tu solo il Santo, Tu solo il Signore,
Tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo,
IX. Cum Sancto Spiritu in gloria Dei Patris.
Amen. (fuga: Allegro)
con lo Spirito Santo,
nella gloria di Dio Padre, Amen!
X. Gloria in excelsis Deo!Amen!
(ripresa conclusiva: Allegro; Largo maestoso)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli!
Amen!
Quasi contemporanea alla “Messa di Gloria” del giovane Puccini, un’altra celeberrima prova
d’esordio di un giovane e dotato compositore: “Cavalleria Rusticana”, di Pietro Mascagni.
L’opera, che ebbe un clamoroso successo, contiene questo suggestivo coro pasquale che è entrato
anche nel nostro repertorio.
Pietro Mascagni (Livorno, 1863 – Roma, 1945)
Inneggiamo al Signore risorto da “Cavalleria Rusticana” (1890)
Adattamento per Organo e Tromba: Torquato Mussini e Paolo Tuci
Organo: Paolo Tuci Tromba: Davide Bonetti e Coro
Regina Caeli laetare, alleluia! Quia Quem meruisti portare,
Alleluia! Resurrexit, sicut dixit! Alleluia!
Inneggiamo, il Signor non è morto, Ei fulgente ha dischiuso l’avel:
inneggiamo al Signore risorto, oggi asceso alla gloria del Ciel! Alleluia!
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PARTE SECONDA
2008, anno paolino Il 28 giugno 2008 si apriranno anche i festeggiamenti per il bimillenario della nascita
di San Paolo, lo straordinario, appassionato annunciatore del Vangelo a tutte le genti.
Il coro vuole oggi onorarlo con alcuni canti dedicati a lui e a San Pietro, cui è
inscindibilmente legato, in quanto “con carismi diversi operarono per un’unica
causa: la costruzione della Chiesa di Cristo”» (Benedetto XVI, Omelia, 28.06.07).
I. Per San Paolo
Hymnus Sancti Pauli Testo: San Pier Damiani, Vescovo e teologo del XI secolo
Melodia: Salterio di Ginevra, 1551 (attr. Loys Bourgeois)
Arrangiamento: Ralph Vaughan Williams (per l'incoronazione di
Elisabetta II nell'Abbazia di Westminster, martedì 2 giugno 1953)
Adattamento per coro, tromba e organo: Paolo Tuci
Organo: Paolo Tuci Tromba: Davide Bonetti e Coro
1. Paule, Doctor egregie,
tuba clangens Ecclesiae
nubs volans ac tonitruum
per amplum mundi circulum.
1. O Paolo, esimio dottore,
della Chiesa tromba sonora,
nube che ti spandi e possente tuoni
nei vasti spazi del mondo!
2. Nobis potenter intona
ruraque cordis irriga,
caelestis imbre gratiae
mentes virescant aridae.
2. In noi risuona con forza,
irriga le terre del cuore
con l’acqua della Grazia celeste;
rinverdiscano le aride menti.
3. O magnum Pauli meritum!
Caelum conscendit tertium,
audit verba Mysterii
quae nullis audet eloqui!
3. Grande merito di Paolo!
Sale al terzo cielo,
ode parole del Mistero
che non osa dire ad alcuno.
4. Dum Verbi spargit semina
seges surgit uberrima
sic caeli replent horreum
bonorum fruges operum
4. Mentre sparge il seme del Verbo
germoglia copiosissima la messe,
riempiono i granai del Cielo
i frutti delle opere buone
5. Micantis more lampadis
perfundet orbem radiis
fugat errorum tenebras
ut sola regnet Veritas
5. Come lampada splendente
inonda il mondo di luce,
scaccia le tenebre degli errori,
perché sola regni la Verità
6. Sit Patri laus ingenito,
sit decus Unigenito,
sit utriusque parili
maiestas summa Flamini
6. Gloria al Padre ingenerato,
onore al Figlio Unigenito,
somma maestà allo Spirito
che procede da entrambi ed è loro pari!
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San Paolo nel “Messiah” di Haendel. La terza parte del celebre “Messiah” di
Haendel, quella dedicata alla Resurrezione e alla Vita eterna in Cristo, è tratta in gran
parte dalle lettere di San Paolo. Presentiamo una celebre e suggestiva sequenza tratta
dalla lettera ai Corinzi e coronata dal maestoso coro tratto dall’Apocalisse, che
conclude l’intero meraviglioso oratorio.
Dall’oratorio “Messiah” (1742) musica di Georg Friedrich Haendel (Halle, 1685 – Londra, 1759)
parole di Charles Jennens
Organo: Torquato Mussini Tromba: Davide Bonetti e Coro
1Corinthians 15:21,22
Since by man came death,
by man came also
the resurrection of the dead.
For as in Adam all die,
even so in Christ
shall all be made alive.
1 Corinzi 15, 21-22 [21] Poiché se a causa di un uomo
venne la morte,
a causa di un uomo verrà anche la
risurrezione dei morti; [22] e come
tutti muoiono in Adamo, così tutti
riceveranno la vita in Cristo.
1Corinthians 15:51,52
Behold, I tell you a mystery;
we shall not all sleep,
but we shall all be changed in a
moment, in the twinkling of an eye,
at the last trumpet.
1 Corinzi 15, 51-52 [51] Ecco io vi annunzio un mistero:
non tutti, certo, moriremo, ma tutti
saremo trasformati, [52] in un
istante, in un batter d'occhio, al
suono dell'ultima tromba.
1Corinthians 15:52b-53
The trumpet shall sound,
and the dead shall be raised
incorruptible, and we shall be
changed.For this corruptible must put
on incorruption and this mortal must
put on immortality.
1 Corinzi 15, 52-53 [52] Suonerà infatti la tromba e i
morti risorgeranno incorrotti e noi
saremo trasformati. [53] E’ ne-
cessario infatti che questo corpo
corruttibile si vesta di incorrut-
tibilità e questo corpo mortale si
vesta di immortalità.
Revelation 5:12, 13
Worthy is the Lamb that was slain,
[and hath redeemed us to God by
His blood,] to receive power, and
riches, and wisdom, and strength,
and honour, and glory, and
blessing.Blessing and honour, glory
and power, be unto Him that sitteth
upon the throne, and unto the
Lamb, for ever and ever. Amen.
Apocalisse 5, 12-14 [12] "L'Agnello che fu immolato
è degno di ricevere potenza e
ricchezza, sapienza e forza, onore,
gloria e benedizione". [13] "A Colui che siede sul trono e
all'Agnello lode, onore, gloria e
potenza, nei secoli dei secoli". [14] "Amen"[...]
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II.Per San Pietro
Hymnus Sancti Petri
Testo: San Pier Damiani, Vescovo e teologo del XI secolo
Musica: Jacob Hintze (1678) (“At the Lamb’s high feast we sing”)
Adattamento per coro, tromba e organo: Paolo Tuci
Organo: Paolo Tuci Tromba: Davide Bonetti e Coro
1. Senatus Apostolici princeps et praeco Domini,
Pastor prime fidelium, custodi gregem creditum,
per pascua virentia nos Verbi fruge recrea,
refectas oves praevius caulis infer caelestibus.
1. Principe del Senato degli Apostoli e araldo del
Signore, dei fedeli primo pastore, custodisci il
gregge a te affidato. Sui pascoli verdeggianti
ristoraci con la messe della Parola, alla guida del
gregge sazialo, introducilo nell’ovile del Cielo.
2. Umbra tua cum graderis fit medicina languidis;
textrinis usa vestium sprevit Tabitha feretrum.
Catena vinctum gemina virtus solvit angelica:
veste sumpta cum caligis patescunt fores carceris.
2. L’ombra tua, mentre cammini, sui malati si fa
guarigione; esperta tessitrice di vesti è sfuggita
alla morte Tabita. La forza dell’angelo ti scioglie
dalla doppia catena: presa la veste e i calzari ti si
spalancano le porte del carcere.
3. Supernae claves ianuae tibi, Petre, sunt traditae,
tuisque patent legibus terrena cum caelestibus.
Tu petram verae fidei, tu basim aedificii
fundas, in qua catholica fixa surgit Ecclesia.
3. A te, Pietro, sono affidate le chiavi della porta
dei Cieli; si aprono ai tuoi decreti la terra ed il
cielo. Tu la pietra, fondamento della vera fede,
base dell’edificio, poni, su cui ancorata s’innalza
la Chiesa cattolica!
Sit Patri laus ingenito,sit decus Unigenito,sit utriusque parili maiestas summa Flamini !
Lorenzo Perosi
(Tortona, 1872 – Roma, 1956)
Tu es Petrus Organo: Paolo Tuci e Coro
Tu es Petrus,
et super hanc petram
aedificabo Ecclesiam meam,
et portae inferi non praevalebunt
adversus eam,
et tibi dabo claves Regni caelorum!"
"Tu sei Pietro,
e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa,
e le porte degli inferi non prevarranno
contro di essa,
e ti darò le chiavi del Regno dei Cieli!"
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Charles Gounod (Parigi, 1818 - Saint-Cloud, 1893)
Inno pontificio (1869)
su testo latino di Mons. Raffaello Lavagna
Organo: Paolo Tuci Tromba: Davide Bonetti e Coro
O felix Roma, o felix Roma nobilis!
Sedes es Petri, qui Christi vicem gerit, sedes es
Petri, qui apostolus est pacis! Pontifex, tecum
erimus omnes nos; Pontifex, es magister qui
tuos confirmas fratres. Pontifex, fundamentum
ac robur nostrum, hominumque piscator pastor
es gregis, ligans terram et caelum.
Petre, tu Christi es vicarius super terram,
rupes inter fluctus, tu es pharus ac veritas.
Tu Christi es caritas, tu es caritatis custos,
promptus libertatis defensor, in te auctoritas.
O Roma felice, o Roma felice e nobile! Sei la sede di
Pietro, del vicario di Cristo, sei la sede di Pietro,
dell’apostolo della pace! Pontefice, tutti noi saremo
con te; Pontefice, sei il maestro che dai fiducia ai
tuoi fratelli; Pontefice, sei il nostro fondamento, la
nostra forza, sei pescatore di uomini e pastore del
gregge, legando la terra e il cielo. Pietro, tu sei il
vicario di Cristo sulla terra, roccia tra i marosi,
tu sei faro e verità; tu sei il tramite
dell’amore di Cristo, tu ne sei il custode,
risoluto difensore della libertà, in te è l’Autorità.
PARTE TERZA
2008: Don Ferdinando compie 30 anni come nostro Parroco! Con filiale affetto e tanta gratitudine dedichiamo a Don Ferdinando una serie di canti
scelti tra quelli che ricordano la sua missione di sacerdote e pastore della nostra
comunità, e tra quelli che più ama. GRAZIE, DON FERDINANDO!
Lorenzo Perosi (Tortona, 1872 – Roma, 1956)
Iuravit Dominus
Organo: Paolo Tuci, Tromba: Davide Bonetti e Coro
Iuravit Dominus, et non poenitebit Eum:
tu es sacerdos in aeternum, secundum ordinem Melchisedech!
(Il Signore ha giurato, e non si pentirà:
tu sei sacerdote per sempre, al modo di Melchisedek!)
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T. Guarneri
Ecce venio ad Te Organo: don Angelo Bonalumi e Coro
Ecce, venio ad Te, dulcissime Domine,
quem amavi, quem quaesivi, quem semper optavi,
dulcissime Domine!
Ecco, vengo a Te, dolcissimo Signore,
che ho amato, che ho cercato, che ho sempre desiderato,
dolcissimo Signore!
Qui presso a Te, Signor
Testo attr. al card.Giovanni Colombo arcivescovo di Milano
Musica attr. a Wolfgang Amadeus Mozart
Organo: Paolo Tuci e Coro
1. Qui presso a Te, Signor, restar vogl’io:
è il grido del mio cuor: l’ascolta o Dio!
La sera scende oscura sul cuor che s’impaura:
mi tenga ognor la fe’ qui presso a Te.
2. Più presso a Te, Signor, venir vogl’io:
è il grido del mio cuor: l’ascolta o Dio!
Dissipa nel mio cielo di nubi il tristo velo,
e tienmi Tu, mio Re, più presso a Te!
Dell’aurora tu sorgi più bella
Organo: Paolo Tuci Tromba: Davide Bonetti e Coro
1. Dell’aurora tu sorgi più bella coi tuoi raggi a far lieta la terra,
e fra gli astri che il Cielo rinserra non v’è stella più bella di te!
Bella tu sei qual sole, bianca più della luna,
e le stelle più belle non son belle al par di te!
2. T’incoronano dodici stelle, ai tuoi piedi hai l’ali del vento
e la luna si curva d’argento; il tuo manto ha il colore del ciel!
Bella tu sei qual sole, bianca più della luna,
e le stelle più belle non son belle al par di te!
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A don Ferdinando Musica: Marc-Antoine Charpentier (1636?-1704)
(Ouverture del celebre “Te Deum”)
Testo: Torquato Mussini
Organo: Torquato Mussini, Tromba: Davide Bonetti e Coro
A don Ferdinando inneggia l’unanime nostra comunità
in un festoso augurio di serena longevità.
1. O Dio, dall’alto dei cieli il nostro pastor proteggi,
additagli il cammino, in salute conservalo.
2. Festoso e grato saluto accompagni il nostro pastore,
con lui cantiamo ad una voce le lodi del Signore.
A don Ferdinando inneggia l’unanime nostra comunità
in un concerto grande di canti e giocondità!
Hallelujah!
Dall’oratorio Messiah di Georg Friedrich Haendel
Organo: Torquato Mussini , Tromba: Davide Bonetti e Coro
Hallelujah! For the Lord God Omnipotent
reigneth. The kingdom of this world is
become the kingdom of our Lord, and of His
Christ; and He shall reign for ever and ever.
King of Kings, and Lord of Lords.
Hallelujah!
(Revelation 5:12, 13)
Alleluia! Ha preso possesso del Suo regno
il Signore, il nostro Dio, l’Onnipotente. Il
regno del mondo appartiene al Signore
nostro e al suo Cristo: Egli regnerà nei
secoli. Re dei re e Signore dei signori.
Alleluia!
(Ap 5, 12-14 [testo CEI])
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FERDINANDO RIVOLTA PAROCHO
BASILICALIS CHORUS
SANCTORUM MARTYRUM NEREI ET ACHILLEI
FILIALI PIETATE ATQUE GRATO ANIMO
PROPTER OMNIA BENEFICIA
COPIOSE IN PAROECIA REGENDA LARGITA
DEO GRATIAS AGENS
A.D. MCMLXXVIII – MMVIII