vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · segni premonitori, sintomi, come comportarsi in...

65
UG1 Vivere dopo l’ictus cerebrale Guida per i pazienti che hanno subito un ictus cerebrale e i loro congiunti Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale Fondazione Svizzera di Cardiologia

Upload: duongnguyet

Post on 18-Feb-2019

225 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

UG1

© F

onda

zion

e Sv

izze

ra d

i Car

diol

ogia

, dic

embr

e 20

17

Vivere dopo l’ictus cerebrale

Guida per i pazienti che hanno subito un ictus cerebralee i loro congiunti

Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale

Fondazione Svizzera di Cardiologia

UG_Leben_nach_Hirnschlag_2017_IT.indd 1 22.03.18 12:00

Page 2: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

Editrice:Fondazione Svizzera di CardiologiaDufourstrasse 30Casella postale 3683000 Berna 14Telefono 031 388 80 80Telefax 031 388 80 88info@swissheart.chwww.swissheart.chwww.swissheartgroups.chConto per offerte CP 69-65432-3IBAN CH80 0900 0000 6906 5432 3

© Fondazione Svizzera di Cardiologia3a edizione, dicembre 2017

Immagine ottenuta per risonanza magnetica dell’encefalocome elemento della rappresentazione graficaNella tomografia per risonanza magnetica (MRI), con potenti magneti si produce un segnale degli atomi di idrogeno che può essere captato mediante antenne e localizzato ed elaborato da computer molto efficienti per ottenere un’immagine. Con una ripresa a strati di que-sto tipo si riesce a rappresentare più o meno tutte le parti del corpo in modo indolore per il paziente e senza esporlo a sollecitazioni inauspi-cate. Si può raffigurare anche il sangue in movimento e quindi i vasi san-guigni. Nell’immagine MRI riprodotta sopra, la superficie chiara a destra mostra un infarto cerebrale nella metà sinistra dell’encefalo.

UG_Leben_nach_Hirnschlag_2017_IT.indd 2 22.03.18 12:00

Page 3: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

Rendere la vita degna di essere vissuta 2

L’ictus cerebrale: diagnosi e terapia 4

Ritornare alla vita con la riabilitazione 8

Organizzare la vita dopo l’ictus cerebrale 13

Assistenza e cure a domicilio 20

La vita di tutti i giorni dopo l’ictus cerebrale 32

Prevenire adattando lo stile di vita 35

Medicamenti e controlli medici 45

Segni premonitori, sintomi, come comportarsi

in caso d’emergenza 49

Domande frequenti 52

Indirizzi utili 56

I n d i c e

Parlando di persone si usano soltanto le espressioni di genere maschile. Le denominazioni delle professioni si riferiscono al sesso della maggioranza delle persone che le svolgono. Naturalmente in ogni ambito ci rivolgiamo in ugual misura sia alle donne che agli uomini.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 1 22.03.18 12:12

Page 4: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

R e n d e r e l a v i t a d e g n a d i e s s e r e v i s s u t a

Un ictus cerebrale può colpire chiunque, in qualsiasi momento. In Svizzera è

la terza causa di morte in ordine di frequenza decrescente e la causa più fre-

quente di una menomazione acquisita. L’ictus cerebrale (chiamato anche colpo

apoplettico, insulto apoplettico, apoplessia) è un evento drammatico per chi

lo ha subito e anche per i suoi congiunti. In pochi minuti una persona prima

sana e vitale si ammala molto gravemente. Le conseguenze dell’ictus cere-

brale, come ad esempio paralisi, disturbi del linguaggio o depressioni reattive,

cambiano radicalmente tutta la situazione della vita di molti pazienti e dei loro

famigliari.

2

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 2 22.03.18 12:12

Page 5: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

Nelle prime ore e nei primi giorni dopo l’ictus cerebrale al centro dell’atten-

zione c’è l’assistenza medica ottimale. Ma presto i pazienti ed i loro congiunti

si pongono delle domande che vanno oltre la situazione attuale all’ospedale:

guarirò perfettamente? D’ora in poi dovrò vivere con una menomazione?

Potrò tornare a casa? Cosa avverrà poi?

Con questo opuscolo ci proponiamo di spiegarle che cosa succede dopo

un ictus cerebrale e come si svolgerà il ritorno alla vita di tutti i giorni. Tra

l’altro verrà a sapere quali persone competenti la assisteranno, quali mezzi

ausiliari sono a sua disposizione e dove potrà rivolgersi per avere consigli,

aiuto e sostegno. L’opuscolo risponderà ad alcune delle sue domande ma

non a tutte. Perciò alla fine dello stesso trova indirizzi di organizzazioni

d’assistenza e di fonti d’informazione che potranno esserle d’aiuto se ha

delle domande e in caso di difficoltà. Può e deve discutere i suoi problemi

anche col medico curante. Non esiti a fare domande e chiedere informazioni.

Abbia il coraggio di affrontare in modo attivo il periodo della sua vita succes-

sivo all’ictus. Anche dopo l’ictus la vita è degna di essere vissuta e offre più

della sola sopravvivenza. Come sarà la sua vita non dipende solo dalla malat-

tia. Con un atteggiamento positivo, volontà e costanza potrà contribuire note-

volmente a ricuperare le funzioni corporee perdute ed a vivere in modo posi-

tivo la quotidianità.

Le auguriamo di cuore buona guarigione e buon ristabilimento.

Fondazione Svizzera di Cardiologia

3

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 3 03.04.18 10:05

Page 6: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

4

L ’ i c t u s c e r e b r a l e : d i a g n o s i e t e r a p i a

Ha subito un ictus cerebrale. Sicuramente questo evento lascerà delle tracce nella sua vita. Lei ed i suoi congiunti si domanderanno com’è potuto accadere, che misure sono state prese dopo il ricovero all’ospedale e che cosa succe-derà in seguito.

Come succede l’ictus cerebrale

Il cervello regola e controlla tutte le funzioni dell’orga-nismo. A tal fine gli occorrono grandi quantità di energia, che gli sono fornite col sangue sotto forma di zucchero e di ossigeno. Il cervello non può praticamente immagaz-zinare energia e perciò dipende da un apporto permanente di sangue. Se esso viene interrotto in seguito a un ictus le cellule cerebrali muoiono in pochi minuti.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 4 22.03.18 12:12

Page 7: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

5

Ogni zona del cervello ha un determinato compito. Se una parte del cervello è lesa vengono a mancare le funzioni da essa regolate. Se sono colpite cellule della corteccia cere-brale motoria si verificano delle paralisi e per esempio una difficoltà di deambulazione. Se sono lese cellule cerebrali della corteccia visiva possono conseguirne dei disturbi della vista. E se è colpito il centro del linguaggio si mani-festano disturbi del linguaggio e dell’articolazione delle parole.

Tre diverse forme di ictus cerebrale

• Nell’infarto cerebrale ischemico un coagulo di san-gue occlude un vaso sanguigno. Le regioni del cervello approvvigionate da quest’ultimo non ricevono più ossi-geno a sufficienza e muoiono. Un coagulo di sangue di questo genere si forma direttamente nel vaso sangui-gno (trombosi) oppure viene trasportato al cervello dal sangue e proviene dal cuore, dall’aorta o da una caro-tide (arteria del collo): si parla allora di embolia. Una sua causa frequente è la fibrillazione atriale. Dato che in questa aritmia, il più frequente disturbo del ritmo car-diaco, il flusso del sangue nell’atrio sinistro del cuore è molto rallentato può formarvisi un coagulo di sangue che viene trascinato nei vasi sanguigni cerebrali. L’80 a 85 % degli ictus cerebrali sono dovuti a un infarto cere-brale ischemico.

• Nell’emorragia cerebrale un vaso sanguigno si rompe. Il sangue si riversa nel tessuto cerebrale danneggiandone le cellule. Circa il 10 % degli ictus cerebrali sono causati da un’emorragia cerebrale. Una forma speciale di emor-ragia cerebrale è la cosiddetta emorragia subaracnoi-dea, in cui si verifica la rottura di un vaso sanguigno nello spazio meningeo. Il sangue non fuoriesce nel cervello ma sotto le meningi cosiddette «molli». Le emorragie suba-racnoidee sono responsabili del 5 % in cifra tonda degli ictus cerebrali.

L ’ i c t u s c e r e b r a l e : d i a g n o s i e t e r a p i a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 5 22.03.18 12:12

Page 8: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

6

Diagnosi dell’ictus cerebrale

In caso di sospetto di ictus cerebrale si cercano anzitutto i sintomi tipici della malattia quali turbe della coscienza, paralisi o difficoltà a parlare e si domanda ai congiunti o ad altre persone che cosa hanno osservato. Se lo stato del paziente è critico si prendono subito dei provvedimenti per mantenerlo in vita, specialmente assicurando la respira-zione e stabilizzando la circolazione.

Poi si deve accertare se l’ictus è stato causato da un infarto cerebrale ischemico o da un’emorragia cerebrale. In questa fase si impiegano diversi metodi diagnostici:• Tomografia computerizzata (TAC) / tomografia per

risonanza magnetica (MRI): visualizzazione per sezioni del cervello e dei vasi sanguigni cerebrali

• Ultrasuoni / sonografia Doppler: esame del flusso del sangue nei vasi sanguigni e nel cuore

• Angiografia: rappresentazione in immagini dei vasi sanguigni cerebrali

• Elettrocardiogramma (ECG): registrazione dell’attività cardiaca

• ECG di lunga durata: registrazione del ritmo cardiaco per un determinato lasso di tempo

• Radiografie, per esempio del torace• Esami di laboratorio, per esempio dei valori relativi al

sangue e di quelli che indicano l’attività dei reni e del fegato

L ’ i c t u s c e r e b r a l e : d i a g n o s i e t e r a p i a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 6 22.03.18 12:12

Page 9: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

7

Terapia dell’ictus cerebrale in fase acuta

Nell’infarto cerebrale ischemico si dispone di una possibi-lità di terapia chiamata trombolisi, in cui si iniettano diret-tamente nel circolo sanguigno dei medicamenti che disgre-gano il coagulo e possono ripristinare il flusso del sangue. Se la trombolisi ha successo le paralisi e altre conseguenze dell’ictus cerebrale possono in massima parte regredire. Nel migliore dei casi scompaiono completamente. Però la trombolisi può essere efficace soltanto se la si effettua entro poche ore dall’inizio dei sintomi. Trascorse 4 ore e mezza questa terapia è possibile solo in determinati casi. Nelle occlusioni vasali di dimensioni notevoli anche i cosid-detti trattamenti meccanici (endovascolari) possono essere molto efficaci. In questo caso si introduce un catetere nel vaso sanguigno colpito, disciogliendo così il coagulo.

Purtroppo sono ancora molti i pazienti che arrivano troppo tardi all’ospedale e non possono beneficiare della trom-bolisi. La Fondazione Svizzera di Cardiologia si è prefissa il compito di informare ripetutamente la popolazione in merito ai sintomi d’allarme e alla reazione rapida in caso di sospetto di ictus cerebrale.

Già nei primi giorni si prendono delle misure per scongiu-rare il pericolo di un nuovo ictus cerebrale o di altre compli-cazioni come una polmonite. Anzitutto si tratta di regolare in modo ottimale i parametri della circolazione (valori della pressione, della glicemia, dei lipidi sanguigni, tasso dell’os-sigeno) e cercare le cause dell’ictus, che può essere dovuto per esempio a un’aritmia (fibrillazione atriale) o ad ostru-zione a livello delle carotidi (arterie del collo). Medicamenti speciali impediscono l’aggregazione delle piastrine o ini-biscono la coagulazione del sangue affinché non si formi un altro coagulo. Già in questa fase iniziano inoltre delle misure di riabilitazione quali la fisioterapia e la logopedia.

L ’ i c t u s c e r e b r a l e : d i a g n o s i e t e r a p i a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 7 22.03.18 12:12

Page 10: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

8

Anche se dopo l’ictus cerebrale è stato portato rapida-mente all’ospedale, purtroppo una guarigione rapida e completa non è garantita. Di solito alla degenza in ospedale fa perciò seguito la fase della riabilitazione al fine di per-metterle di reinserirsi per quanto possibile durevolmente nella famiglia, nella società e nel mondo del lavoro. Per lei in quanto paziente che ha subito un ictus cerebrale ciò significa concreta mente che nella riabilitazione imparerà a riappropriarsi di funzioni che erano andate perse od a com-pensarle il meglio possibile.

Un programma su misura

La riabilitazione inizia già all’ospedale. Alla degenza, se necessario, seguirà una permanenza in una clinica specia-lizzata in riabilitazione.

R i t o r n a r e a l l a v i t a c o n l a r i a b i l i t a z i o n e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 8 22.03.18 12:12

Page 11: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

Grazie alla Sua donazione la Fondazione Svizzera di Cardiologia può

• sostenere i ricercatori in Svizzera affinché acquisiscano nuove conoscenze sulle cause delle cardiopatie.

• dare il suo supporto a progetti di ricerca per sviluppare nuovi metodi d’esame e di trattamento.

• consigliare le persone colpite e i loro familiari e mette a loro disposizione opuscoli informativi sulla patologia, sul trattamento e sulla prevenzione

• informare la popolazione sulla prevenzione efficace delle malattie cardio- vascolari e dell’ictus cerebrale e la motiva ad adottare uno stile di vita sano per il cuore.

I nostri servizi per Lei quale sostenitrice/sostenitore:• Consulenza al telefono del cuore 0848 443 278 da parte dei nostri

specialisti (in tedesco o in francese).

• Risposta scritta alle Sue domande nella nostra consultazione su www.swissheart.ch/consultazione.

• Test del cuore pesonale CardioTest® gratuito (a partire da un contributo di sostenitore di CHF 60.– all’anno).

• Rivista «Cuore e ictus cerebrale» (4 volte all’anno).

La Fondazione Svizzera di Cardiologia è certificata dalla ZEWO dal 1989.

Sì, vorrei diventare sostenitrice / sostenitore!

Sì, inviatemi per favore senza impegno, per conoscenza, un esemplare della rivista per i sostenitori «Cuore e Ictus cerebrale»!

Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale

Fondazione Svizzera di Cardiologia

Page 12: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

9

Nella clinica di riabilitazione si mette a punto un piano di terapia adeguato personalmente al suo caso. È quasi impossibile prevedere quanto durerà la sua permanenza. A seconda del suo stato di salute e della gravità dell’ictus cerebrale la riabilitazione può durare settimane, mesi o persino anni. Importante è che lei e i suoi congiunti siano e restino pazienti e che lei si eserciti continuamente, perché anche se dopo l’ictus i progressi sono lenti, dei miglioramenti delle funzioni colpite sono sempre possibili.

Le possibili conseguenze di un ictus cerebrale

• Paralisi: paralisi di un braccio o di una gamba, di un’in-tera metà del corpo (emiparesi) o di metà del viso (paresi facciale).

• Difficoltà di deambulazione: a causa di paralisi, di aumentata tensione muscolare (spasticità) o anche di disturbi della sensibilità la capacità di camminare è ridotta.

• Disturbi della sensibilità: disturbi della percezione della temperatura o di quella tattile, di solito nel lato del corpo paralizzato.

• Disturbi della vista: veder doppio (diplopia) o perdite di campo visivo e raramente diminuzione dell’acuità visiva. La più frequente è l’emianopsia, in cui non si percepi-sce più metà del campo visivo.

• Disturbi del linguaggio (afasia): a causa di una lesione del centro del linguaggio situato nel cervello, le persone colpite hanno difficoltà a comprendere quanto vien detto (afasia sensoria), a parlare (afasia motoria) o entrambe (afasia globale).

• Disturbi dell’articolazione delle parole e della deglutizione (disartria): a causa di paralisi nell’ambito della bocca, della gola o della lingua la funzione masti-catoria e quella di deglutizione sono perturbate. Solita-mente i pazienti hanno anche difficoltà nel parlare.

R i t o r n a r e a l l a v i t a c o n l a r i a b i l i t a z i o n e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 9 22.03.18 12:12

Page 13: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

10

• Disturbi della percezione: le persone colpite, pur vedendo e udendo, non sono in grado di interpretare e ordinare correttamente le percezioni. Di conseguenza è possibile che il paziente, per esempio, non si ritrovi in un ambiente a lui familiare o non riconosca più dei conoscenti.

• Aprassia: in questo caso non è possibile effettuare determinati movimenti o atti pur non essendoci paralisi. Per esempio non si adoperano correttamente degli attrezzi.

• Cambiamenti emozionali: la lesione cerebrale può causare un cambiamento dello stato d’animo, per esempio sotto forma di disturbi dell’adattamento quali depressioni o paure, ma anche delle reazioni di aggressività, irritazione.

• Disturbi della memoria: vuoti di memoria (amnesia) o perdita della capacità di ricordare, dopo vari ictus anche demenza.

• Stanchezza: molti pazienti si lamentano anche di maggior stanchezza, mancanza di energia e di stimoli.

La riabilitazione è un lavoro di squadra

Nella riabilitazione sarà assistito secondo le sue esigenze. Se per esempio è colpita la capacità di parlare le sarà fatta della logopedia, in caso di disturbi dei movimenti della fisioterapia o ergoterapia. Si stimolano in modo mirato anche funzioni ancora intatte. Per questa assistenza glo-bale un’intera squadra di persone competenti collabora con lei ed i suoi congiunti.

Assistenza medica: all’assistenza medica parteci-pano diversi specialisti, per esempio neurologi e interni-sti. I medici controllano il suo stato di salute, coordinano le diverse terapie e si occupano del trattamento di eventuali fattori di rischio e altre malattie.

R i t o r n a r e a l l a v i t a c o n l a r i a b i l i t a z i o n e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 10 22.03.18 12:12

Page 14: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

11

R i t o r n a r e a l l a v i t a c o n l a r i a b i l i t a z i o n e

Cure: il personale curante provvede affinché lei sia curato come si deve. A seconda della menomazione, le infermiere la aiutano a vestirsi, a svolgere l’igiene personale ed a man-giare. In questo contesto si presta attenzione a stimo lare la sua autonomia. Il personale curante esegue anche le tera-pie farmacologiche prescritte dal medico, per esempio la somministrazione di medicamenti, per infusioni e iniezioni.

Fisioterapia: nella fisioterapia esercita le capacità sensi-tive e motorie, cosa particolarmente importante se è col-pito da paralisi o altri disturbi dei movimenti. Per esempio impara tipi di movimenti adeguati per poter tornare a cam-minare anche con una emiparesi.

Ergoterapia: l’ergoterapia ha lo scopo di ottenere, miglio-rare o mantenere la maggior autonomia possibile in atti-vità della vita di tutti i giorni quali curare l’igiene perso-nale, mangiare, spostarsi, sbrigare i lavori di casa, andare a scuola, svolgere la propria professione e dedicarsi alle occupazioni del tempo libero. In questo contesto è essen-ziale tradurre le funzioni e le capacità sensomotorie e cognitive recuperate in importanti attività della vita quoti-diana.

Logopedia: la logopedista cura i disturbi del linguaggio, dell’articolazione delle parole e della voce, tra l’altro anche un’afasia o una disartria, allo scopo di migliorare le sue capacità di espressione verbale se sono state colpite dall’ictus cerebrale. Non si tratta soltanto del parlare come tale, ma anche di comprendere quanto vien detto e di leggere e scrivere. Anche in presenza di disturbi della deglutizione l’esercizio può essere utile.

Neuropsicologia: è possibile che, come molti pazienti, dopo l’ictus abbia problemi di memoria e di percezione. Essi sono accertati dal neuropsicologo con dei test partico-lari. Mediante speciali esercizi imparerà a migliorare delle funzioni perturbate come la memoria, la concentrazione e l’attenzione.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 11 22.03.18 12:12

Page 15: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

12

R i t o r n a r e a l l a v i t a c o n l a r i a b i l i t a z i o n e

Terapie creative: attività creative come la musica, la pittura o i lavori di ceramica non servono soltanto ad occupare il tempo libero, ma permettono anche di sco- prire nuove attitudini, di conoscere altre persone o sem- plicemente di rilassarsi. Se ha un disturbo del linguaggio, con un lavoro creativo potrà eventualmente esprimersi meglio che a parole.

Consulenza dietetica: un’alimentazione sbagliata aumenta il rischio di ictus cerebrale. Perciò forse è oppor-tuno apportarvi dei cambiamenti. La dietista analizza con lei ed i suoi congiunti le abitudini alimentari che aveva finora, vi informa sui singoli nutrienti e alimenti, prepara dei menu sani e dà suggerimenti per gli acquisti e per cucinare.

Psicologia, psichiatria e psicoterapia: dopo un ictus cerebrale alcuni pazienti o i loro congiunti entrano in crisi. Sentimenti quali dolore, disperazione o perdita dell’auto-stima possono costituire un grave peso. La psicologa, lo psichiatra o la psicoterapista la sosterranno nell’affrontare questi sentimenti e nel superarli.

Consulenza sociale: in tutte le cliniche di riabilitazione c’è un servizio sociale in cui lei ed i suoi congiunti pos-sono farsi consigliare su problemi di carattere sociale. Può trattarsi per esempio di questioni di tecnica assicurativa e finanziarie quali la domanda di prestazioni all’assicura-zione invalidità (AI), la copertura dei costi da parte dell’as-sicurazione malattie, la ricerca di un’abitazione accessibile in sedia a rotelle ecc.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 12 22.03.18 12:12

Page 16: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

13

Dopo la fase acuta dell’ictus cerebrale si chiederà probabil-mente cosa succederà ora. È possibile che le funzioni cere-brali lese richiedano un cambiamento dello stile di vita. È comprensibile che la mutata situazione le causi un grande disorientamento. Perciò già durante la degenza in ospedale e la riabilitazione lei e i suoi congiunti dovreste cominciare ad organizzare la vita dopo l’ictus.

Consulenza e sostegno

In ogni ospedale e centro di riabilitazione c’è un servizio sociale che consiglia i pazienti che hanno subito un ictus cerebrale e i loro congiunti. Non esiti ad approfittare delle conoscenze dei consulenti sociali ed a farsi assistere. Consulenza e sostegno offrono anche una serie di altre istituzioni, ad esempio• Assicurazioni malattie• AVS/AI

O r g a n i z z a r e l a v i t a d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 13 22.03.18 12:12

Page 17: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

14

• Servizi d’assistenza e sociali dei comuni• Organizzazioni sanitarie, organizzazioni di handicappati,

fondazioni e leghe• Gruppi d’autoaiuto per pazienti• Associazioni di anzianiUn elenco con indirizzi di istituzioni di questo genere si trova alla fine dell’opuscolo.

Abitare: da solo o assistito

È possibile tornare a casa?Dopo l’ictus cerebrale certamente vorrebbe tornare a casa. Se è possibile dipende da molti fattori, per esempio:• Gravità della menomazione: Per svolgere quali attività ha bisogno d’aiuto? È in grado

di camminare da solo, soltanto coll’aiuto di qualcuno o è costretto in sedia a rotelle? Ha bisogno d’aiuto per l’igiene personale?

• Assistenza dei congiunti: Ha dei congiunti che possono assisterla nella vita di tutti

i giorni o vive da solo?• Situazione dell’abitazione: La sua abitazione è a pianterreno o accessibile solo con

le scale? Vi si può accedere con la sedia a rotelle e c’è posto abbastanza per un letto attrezzato tipo ospedale o un montascale? È possibile organizzare un’assistenza da parte di persone esterne?

Nella fase acuta dell’ictus cerebrale non è sempre possibile dire se lei potrà tornare a casa o no. Spesso si deve aspet-tare il decorso della malattia e della riabilitazione. Durante la riabilitazione, nella misura del possibile, trascorrerà delle giornate o dei fine settimana a domicilio. In queste occa-sioni lei e i suoi congiunti potranno giudicare se il ritorno definitivo a casa è possibile.

O r g a n i z z a r e l a v i t a d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 14 22.03.18 12:12

Page 18: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

15

Quali possibilità alternative di abitare ci sono?Se dopo l’ictus non può più tornare a casa bisogna trovare un’altra possibilità di abitare. Ci sono per esempio delle forme di abitazione assistite e adattatie dove potrà usu-fruire di semplici forme di assistenza come servizi di pasti a domicilio o di pulizia. Se ha bisogno di maggiore assistenza e cure una casa per anziani o di cura risponde eventual- mente meglio alle sue esigenze. In certi casi è possibile anche traslocare, per esempio in un’abitazione acces sibile con la sedia a rotelle. Il servizio sociale dell’ospedale o della clinica di riabilitazione la informerà in merito alle pos-sibilità esistenti nelle sue vicinanze.

Quali adattamenti richiede la mia abitazione?A seconda della menomazione, nella sua abitazione biso-gnerà procedere a degli adattamenti o delle trasfor mazioni per migliorare la sua autonomia e facilitare le cure. Ecco alcuni esempi:• Applicare delle ringhiere alle scale o delle maniglie di

sostegno• Eliminare fonti di pericolo come soglie rialzate delle

porte o tappeti che scivolano• Procurarsi dei mezzi ausiliari adeguati come un letto

attrezzato tipo ospedale o un rialzo per la tazza del gabinetto

• Installare delle rampe o un montascale se ha bisogno di una sedia a rotelle

Nei centri di riabilitazione le fisioterapiste e le ergotera piste accerteranno per tempo con lei ed i suoi congiunti quali trasformazioni fare nell’abitazione.

Assistenza e cure

Di quanta assistenza ho bisogno?A seconda della gravità della menomazione le occorrerà più o meno assistenza nella vita di tutti i giorni. In questo

O r g a n i z z a r e l a v i t a d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 15 22.03.18 12:12

Page 19: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

16

contesto è importante stabilire se può bastarle un piccolo aiuto, per esempio per fare le pulizie o la spesa, oppure se ne avrà bisogno anche per alzarsi, per l’igiene personale e per mangiare.

Come si possono organizzare le cure?Molte mogli, mariti, partner e figli grandi assistono o curano a domicilio dei congiunti con menomazioni. Prima di far ritorno a casa, lei ed i suoi congiunti dovreste avere un’idea chiara dell’impegno che le cure comportano e di come intendete organizzarle:• Per far che cosa ha bisogno d’aiuto? Che cosa può fare

da solo?• Quali membri della famiglia si incaricano di quali compiti

e quando?• L’assistenza è garantita anche durante la notte, nei fine

settimana e durante le vacanze?• Chi e come allevia ogni tanto il lavoro dei suoi congiunti?

Quanta assistenza da parte di persone esterne è necessaria?Se ha bisogno d’aiuto anche per le necessità di tutti i giorni, non è possibile che i suoi congiunti assumano da soli in permanenza il compito di assisterla e curarla. Perciò deve usufruire delle possibilità di assistenza e d’aiuto disponibili:• servizi di cura a domicilio (spitex)• servizi di pasti a domicilio• centri d’assistenza diurna• cure di breve durata in una casa di cura• servizi di sgravioI servizi sociali dell’ospedale, della clinica di riabilitazione o del comune in cui è domiciliato possono informarla delle possibilità disponibili. Alla fine dell’opuscolo trova degli indirizzi in merito.

O r g a n i z z a r e l a v i t a d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 16 22.03.18 12:12

Page 20: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

17

Cura medica

Quando e da che medico si svolgeranno i controlli medici?Ogni paziente che ha subito un ictus cerebrale ha bisogno di un medico di famiglia che effettui regolarmente le visite di controllo e sorvegli la terapia medicamentosa. Il medico di famiglia è pure il suo interlocutore in caso di problemi medici o di cura. È consigliabile prendere il primo appunta-mento dal medico di famiglia prima ancora di rientrare a casa.

Mi occorreranno ancora delle terapie regolari?Dopo il ritorno a casa, molti pazienti che hanno subito un ictus cerebrale hanno ancora bisogno di ergoterapia, logo-pedia o fisioterapia. Ancora durante la riabilitazione con permanenza i medici e le terapiste discuteranno con lei quali terapie dovrà fare in futuro e con che frequenza. Pensi anche a organizzare il trasporto dalla terapista.

Quali medicamenti dovrò prendere?Quasi tutti i pazienti che hanno subito un ictus cere-brale devono prendere dei medicamenti per prevenire un secondo ictus. Si informi dal medico quando e perché deve prendere i singoli farmaci. Non esiti a far domande finché le sarà chiaro lo scopo di ciascun medicamento.

Situazione professionale

È possibile tornare a svolgere il proprio lavoro abituale? Se al momento dell’ictus esercitava una professione biso-gna chiedersi se potrà riprenderla. Non sempre è possibile, per esempio se un conducente di autobus dopo l’ictus ha dei disturbi della vista. Durante la riabilitazione si possono esaminare queste domande e rispondervi.

O r g a n i z z a r e l a v i t a d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 17 22.03.18 12:12

Page 21: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

18

Che cosa succede se non potrò più lavorare come prima?Eventualmente la sua situazione professionale dopo l’ictus dovrà essere riorganizzata, per esempio• riducendo la mole di lavoro• cambiando posto di lavoro (anche all’interno della

stessa ditta)• con una riqualificazione professionale• con il pensionamento (anticipato)• con una rendita dell’AIQual è la miglior possibilità nel suo caso dipende dalla sua situazione personale.

Aspetti finanziari: redditi e spese

Come cambierà la mia situazione finanziaria?Spesso un ictus cerebrale cambia anche la situazione finan-ziaria del paziente e della sua famiglia: l’interruzione dell’at-tività lavorativa, le cure e i mezzi ausiliari costano. Pensi per tempo ai costi dovuti alla malattia e ne chiarisca la coper-tura con le istituzioni competenti (assicurazione malattie, AVS/AI ecc.). Dato che le questioni finanziarie sono sovente molto complicate, si faccia consigliare per esempio dal ser-vizio sociale del centro di riabilitazione.

Potrò ricevere una rendita dell’AI o altri sostegni finanziari?Se potrà ricevere una rendita o un altro sostegno finanzia-rio dipende dalla sua situazione personale e assicurativa. Orientarsi nella «giungla» delle diverse prestazioni assicura-tive può essere difficile. Per domande a questo riguardo si rivolga al servizio sociale dell’ospedale o del centro di ria-bilitazione.

O r g a n i z z a r e l a v i t a d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 18 22.03.18 12:12

Page 22: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

19

Mezzi ausiliari per una maggior autonomia

Di quali mezzi ausiliari avrò bisogno?I mezzi ausiliari possono permetterle di affrontare più facil-mente la vita di tutti i giorni e aumentare la sua autonomia. Ce ne sono per quasi ogni ambito dell’attività quotidiana: posate di forma speciale, apparecchi per aiutare a vestirsi, rialzi per la tazza del gabinetto, elevatori per la vasca da bagno, bastoni da passeggio, sedie a rotelle, letti attrezzati tipo ospedale ecc. Prima di rientrare a casa chiarisca con la fisioterapista o l’ergoterapista quali mezzi ausiliari le occor-rono.

Dove ci si può procurare i mezzi ausiliari?La maggior parte dei mezzi ausiliari sono in vendita nei negozi di articoli sanitari. Spesso anche organizzazioni sani-tarie o di pazienti (per esempio Pro Infirmis o la Lega contro il reumatismo) ne offrono una scelta. Trova i relativi indirizzi alla fine dell’opuscolo.

Chi paga i mezzi ausiliari?I costi dell’acquisto o del noleggio di mezzi ausiliari, ma non di tutti, sono coperti in parte dall’assicurazione malattie o dall’AI. Rivolgendosi a loro potrà sapere se e in che misura può ricevere un contributo.

O r g a n i z z a r e l a v i t a d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 19 22.03.18 12:12

Page 23: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

20

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Ecco che quello che si è atteso a lungo con ansia si è rea-lizzato: finalmente a casa! Per lei ed i suoi congiunti ini-zia un nuovo periodo della vita. Può darsi che dopo l’ictus cerebrale lei debba dipendere dall’assistenza di altre per-sone. Per cose che prima faceva da solo ora ha bisogno di aiuto e di sostegno. Per lei e per i suoi congiunti può essere difficile accettarlo. Ci vorranno molta comprensione reci-proca e molta buona volontà per venire a capo della nuova situazione.

Il meno possibile, tanto quanto occorre

Di quanto aiuto hanno bisogno nella vita di tutti i giorni i pazienti che hanno avuto un ictus cerebrale varia molto da una persona all’altra e dipende soprattutto dalle lesioni subite. I danni maggiori sono difficoltà di movimento e para-lisi, come pure disturbi della vista e del linguaggio. Questemenomazioni influiscono su tutta la vita d’ogni giorno: le difficoltà di movimento, per esempio, non costituiscono

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 20 22.03.18 12:12

Page 24: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

21

un ostacolo soltanto per andare a passeggio ma anche per alzarsi dal letto o andare alla toilette.

In linea di principio lei dovrà far ricorso all’aiuto di altre per-sone soltanto dove ne ha effettivamente bisogno. Cerchi di fare tutto quanto possibile da sé, anche se richiede più tempo di prima. Solo così potrà esercitare le funzioni com-promesse. Un miglioramento delle sue con dizioni e capa-cità è sempre possibile!

Adoperi dei mezzi ausiliari, quali ad esempio un letto attrezzato tipo ospedale o un montascale, se le danno maggior autonomia o facilitano le sue cure. Eviti però un uso eccessivo di mezzi ausiliari perché potrebbe portarla a trascurare di esercitare le capacità perse. Eventualmente un mezzo ausiliario le occorrerà soltanto per un certo tempo: ad esempio, molti pazienti che immediatamente dopo l’ictus possono spostarsi solo in sedia a rotelle reim-parano col tempo a camminare.

Quanto esposto in seguito va inteso come indicazioni di carattere generale: non entra nei particolari dei diversi danni funzionali ed è destinato a chi ha subito un ictus cerebrale, ai suoi congiunti che lo assistono e ad altre per-sone di riferimento. Nel caso specifico si deve sempre tener conto anche della situazione personale del paziente.

Difficoltà di movimento e paralisi

Stare coricato• Per i pazienti la cui mobilità è molto limitata è consiglia-

bile procurarsi un letto attrezzato tipo ospedale, la cui altezza e forma si possono regolare automaticamente. Esso facilita le cure, l’alzarsi e coricarsi e il passaggio in sedia a rotelle.

• Per i pazienti con emiparesi il comodino e gli oggetti di uso comune dovrebbero essere collocati accanto al letto sul lato della paralisi, affinché il paziente sia co stretto a includere nei propri movimenti il lato paralizzato del

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 21 22.03.18 12:12

Page 25: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

22

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

corpo e lo eserciti automaticamente, sempre che la gra-vità della paralisi lo consenta.

• Le persone degenti a letto vanno mosse regolarmente per evitare l’insorgenza di ulcere da decubito. I pazienti colpiti da emiparesi vanno coricati alternativamente sul lato sano e su quello paralizzato.

Alzarsi• Alzarsi dal letto o dalla sedia a rotelle dev’essere

esercitato. Ci si dovrebbero far mostrare e spiegare i singoli movimenti da personale curante con la neces-saria esperienza.

• Alzandosi, anzitutto il paziente si siede sul bordo del letto. Chi lo aiuta lo sostiene per le ginocchia, il sedere e le braccia. Il paziente deve collaborare quanto possibile con gli arti sani.

• Prima di alzarsi i mezzi ausiliari di cui si avrà bisogno, come il bastone o la sedia a rotelle, devono essere messi a portata di mano.

Camminare• Per camminare il paziente deve calzare scarpe stabili,

antisdrucciolevoli.• Gli oggetti in cui si può inciampare come cavi, tappeti che

scivolano o soglie rialzate devono essere tolti dall’abita-zione o coperti in modo da non più costituire un ostacolo.

• Per le persone con difficoltà di movimento ci sono parecchi mezzi ausiliari come girelli con e senza ruote e diversi tipi di bastoni. Per tutti i mezzi ausiliari per

camminare si deve prestare attenzione che siano adeguati alle capacità del paziente e che l’impugnatura sia all’altezza giusta.

• Salire le scale va esercitato in modo speciale, perché sulle scale il pericolo di cadere è particolarmente grande. Le ringhiere danno sicurezza e facilitano sia la salita che la discesa. Eventualmente si può installare un montascale.

Aiuto per alzarsi

Girello senza ruote

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 22 22.03.18 12:12

Page 26: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

23

Star seduto• Per star seduto sono adatte le sedie stabili con schie-

nale e braccioli; da mobili imbottiti soffici e bassi spesso i pazienti con difficoltà nei movimenti non riescono ad alzarsi.

• Nella sedia a rotelle il paziente dovrebbe se possibile star seduto con la schiena diritta. Utile è un tavolino per la sedia a rotelle su cui poter appoggiare un braccio paralizzato.

Vestirsi e svestirsi• Con un’emiparesi vestirsi e svestirsi è una vera e

propria impresa. Nell’ergoterapia si esercitano tecniche particolari a questo scopo.

• Di norma si veste prima il lato paralizzato del corpo, poi quello sano.

• Abbigliamento ampio con chiusure semplici (bottoni grandi, chiusura col velcro) e indumenti con elastici facilitano il vestirsi e lo svestirsi.

• Ci sono dei mezzi ausiliari per facilitare il vestirsi e lo svestirsi, come ad esempio speciali apparecchietti per abbottonare e sbottonare.

Afferrare e tener stretto• Lavorando con le mani si dovrebbe includere per quanto

possibile anche il lato paralizzato: per esempio, la mano paralizzata può tener fermo un oggetto, per cui viene stimolato anche il lato paralizzato del corpo.

• Diversi mezzi ausiliari rendono più facile l’atto di affer-rare, per esempio delle impugnature più grosse (in matite e posate) o delle forbici speciali.

• Un telefono con vivavoce facilita il telefonare.

Mangiare e bere• In presenza di una paralisi della muscolatura della gola e

di quella che provvede alla deglutizione c’è pericolo che del liquido «vada di traverso» nella laringe e nei polmoni. Perciò masticare e deglutire devono essere esercitati con la guida di uno specialista (logopedista, fisioterapista).

Vestirsi e svestirsi passo per passo

Tener fermo un oggetto col braccio paralizzato

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 23 22.03.18 12:12

Page 27: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

24

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

• Mangiando il paziente deve star seduto diritto e fare con calma.

• In caso di emiparesi ci sono molti mezzi ausiliari che faci-litano il mangiare da sé, per esempio posate di forma speciale, tazze a beccuccio per bere o protezioni anti- scivolo per i piatti.

Igiene personale• Il bagno e il gabinetto dovrebbero essere attrezzati in

modo che il paziente vi si possa muovere con sicurezza. Molto utili sono le maniglie per tenersi, le stuoie anti-sdrucciolevoli e le possibilità di star seduti (davanti al lavabo, nella doccia, nella vasca da bagno).

• Con un elevatore per la vasca da bagno le persone con difficoltà nei movimenti possono entrare nella vasca e uscirne autonomamente.

• In caso di emiparesi diversi mezzi ausiliari facilitano l’igiene personale, per esempio forbicine per le unghie con impugnature speciali e rasoi elettrici.

• I pazienti costretti a letto si lavano «dall’alto al basso»: prima il viso e il collo, poi le mani, le braccia, il torace e le gambe, alla fine i piedi e le parti intime.

Urinare e andar di corpo• Dopo un ictus cerebrale parecchi pazienti hanno difficoltà

a controllare la minzione e la defecazione. Con una disci-plina adeguata (andare regolarmente alla toilette a inter-valli fissi) spesso si riesce a migliorare questo controllo.

• Rialzare il sedile della toilette e sistemare delle maniglie facilitano l’urinare e l’andar di corpo, in particolare sedersi ed alzarsi. Inoltre è opportuno che il paziente abbia un abbigliamento facile da mettere e da togliere (chiusure col velcro, indumenti con elastici).

• Per la notte e per i pazienti costretti a letto sono dispo -nibili dei mezzi ausiliari come il pappagallo e la comoda.

• Per le persone incontinenti nei negozi di articoli sanitari, nelle farmacie, nelle drogherie e in parte anche nei grandi magazzini sono in vendita assorbenti, pannolini, traver-sine e altri mezzi ausiliari ad hoc.

Tazza del gabinetto con rialzo

Elevatore per vasca da bagno

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 24 22.03.18 12:12

Page 28: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

25

Disturbi del linguaggio

AfasiaSe i centri cerebrali del linguaggio sono lesi la capacità di capire e di parlare è compromessa. Le persone colpite non possono più comprendere il senso del linguaggio o della scrittura e non possono più esprimersi verbalmente e per iscritto. Hanno difficoltà a trovare le parole, confondono le parole e parlano in un modo difficilmente comprensibile. La gravità ed i sintomi di questo disturbo, che gli specialisti chiamano afasia, variano da un paziente all’altro. Talvolta la difficoltà riguarda soprattutto il parlare, talvolta soprat-tutto il comprendere e talvolta entrambe le funzioni sono compromesse in ugual misura.

L’esperienza di non potersi esprimere correttamente è fru-strante e può portare ad accessi di collera o depressioni. Anche per i congiunti, capirsi con un paziente afasico è spesso difficile: occorrono tempo e pazienza.• Le persone colpite da afasia hanno un’efficienza normale

negli ambiti non attinenti al linguaggio: in presenza di un afasico non parlare come se lui non ci fosse.

• Nei colloqui aver cura di escludere i rumori collaterali che disturbano.

• Lasciare al paziente il tempo di parlare e non interrom-perlo.

• Fare frasi brevi e usando parole semplici.• Integrare quanto si sta dicendo con gesti e disegni,

oppure scrivere singole parole.• Porre domande a cui si possa rispondere «sì» o «no»

(rispettivamente annuendo o scuotendo il capo).

Dall’associazione per l’afasia (aphasie suisse) si possono ottenere ampie informazioni sull’afasia.

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 25 03.04.18 16:27

Page 29: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

26

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

DisartriaI pazienti con disartria non possono usare col necessa-rio controllo la muscolatura che permette di parlare (lingua, muscoli della gola e della laringe). Ciò determina disturbi della pronuncia e dell’articolazione delle parole. Il lin-guaggio è sconnesso, confuso, rauco o troppo sommesso e sovente quasi incomprensibile. Spesso le persone col-pite soffrono contemporaneamente anche di disturbi della deglutizione. Diversamente dall’afasia, i pazienti con disar-tria non hanno però difficoltà di comprensione e a trovare le parole.• Con i pazienti affetti da disartria si può parlare normal-

mente: la loro efficienza mentale non è compromessa.• Lasciare al paziente il tempo di parlare e non interrom-

perlo.• Chiedere se non si è sicuri di aver capito tutto bene.

Disturbi della vista e della percezione

In molti pazienti che hanno subito un ictus cerebrale si manifestano dei disturbi della vista. La forma più frequen te è l’emianopsia, in cui va persa metà del campo visivo. In caso per esempio di perdita di campo visivo verso destra, gli oggetti situati nella metà destra si possono vedere solo girando a destra il viso e gli occhi.

Nella vita di tutti i giorni i pazienti che soffrono di disturbi della vista corrono gravi rischi di infortunarsi, perché su un lato del corpo vedono gli ostacoli meno rapidamente e pos-sono non accorgersi in tempo della loro presenza. Bisogna tenerne conto nel contesto ambientale del pa ziente. Per esempio, per chi soffre di emianopsia sarebbe da irrespon-sabile guidare un veicolo a motore.

Un gravissimo disturbo della percezione è il cosiddetto «hemineglect» (letteralmente «trascuranza emilaterale»): i pazienti non possono più elaborare gli stimoli provenienti da un lato del campo visivo o del corpo. Può conseguirne

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 26 03.04.18 11:30

Page 30: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

27

che il paziente non percepisca più metà dello spazio che lo circonda oppure che non consideri più come parte del suo corpo un lato dello stesso. Ai pazienti affetti da hemineglect bisogna avvicinarsi dal lato colpito per stimolarlo.

Modificazioni psichiche

La lesione cerebrale può provocare delle reazioni emozio-nali che la persona colpita non è in grado di controllare. Esempi di queste reazioni sono aggressioni, pianto immoti-vato, paure o molto frequentemente depressioni.

Sintomi tipici di una depressione

• Umore depresso per lungo tempo • Difficoltà di concentrazione e smemoratezza• Incapacità di prendere delle decisioni• Perdita di interessi e di piacere• Sensazioni di angoscia e di colpa• Pensare alla morte o al suicidio• Stanchezza• Inappetenza, diminuzione di peso• Disturbi del sonno• Sintomi fisici come mal di testa e dolori alle membra o

disturbi digestivi

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 27 22.03.18 12:12

Page 31: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

28

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Nell’assistenza a un paziente depressivo sono d’aiuto le seguenti regole di comportamento:• Interessarsi delle paure e dello stato d’afflizione e

mostrare sempre disponibilità a parlarne. Anche dei gesti di attenzione come tenere la mano del paziente o semplicemente star seduti accanto a lui possono avere un effetto tranquillizzante, soprattutto se la comunica-zione è resa difficile da un’afasia.

• Ascoltare pazientemente e pieni di comprensione quando il paziente parla delle sue preoccupazioni. Non è opportuno dissuaderlo dall’esprimere sensazioni negative.

• In presenza di sfoghi emotivi e di comportamenti aggres sivi restare calmi e aspettare. Non si dovrebbe sopravvalutare quello che un paziente dice durante un accesso di collera.

• In caso di sospetto di depressione consultare un medico. Le depressioni si possono curare bene con medicamenti e colloqui psicoterapeutici.

Evitare le complicazioni

Come conseguenze di un ictus cerebrale possono manife-starsi diverse complicazioni di carattere medico che aggra-vano lo stato generale. Spesso queste complicazioni si pos-sono evitare con mezzi semplici.

CaduteLe persone con difficoltà di deambulazione cadono (troppo) sovente provocandosi dei traumi. Perciò si deve ridurre al minimo il rischio di caduta:• Eliminare dall’abitazione tutte le possibilità di inciam -

pare, per esempio cavi o tappeti che scivolano.• Le maniglie di sostegno, gli stuoini antiscivolo e le possi-

bilità di sedersi (per esempio davanti al lavabo o in corri-doio) permettono di muoversi più sicuri.

• Il paziente deve portare scarpe solide con suola anti-scivolo e utilizzare un mezzo ausiliario per camminare adatto alle sue esigenze.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 28 22.03.18 12:12

Page 32: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

29

• Diverse malattie e condizioni, per esempio disturbi del ritmo cardiaco, vertigini, pressione sanguigna troppo bassa, sono dei fattori di rischio di caduta. Se si manife-stano occorre un accertamento da parte del medico.

• Con un apparecchio per allarme in caso di emergenza (teleallarme), da portarsi al polso o al collo, il paziente può chiedere via telefono aiuto in caso di caduta. I segnali dell’apparecchio sono trasmessi a una centrale per le emergenze o a numeri scelti dal paziente. Que-sti apparecchi si possono noleggiare per esempio dalla Croce Rossa Svizzera o dalla Swisscom.

TrombosiLa sedentarietà e malattie dei vasi sanguigni come l’arte-riosclerosi aumentano il rischio di formazione di coaguli di sangue e delle relative conseguenze (trombosi ed embo -lie). Misure preventive sono:• Attività fisica regolare (camminare, esercizi di movi-

mento).• Bere a sufficienza.• Prendere regolarmente i medicamenti per la preven-

zione.

Ulcere da decubitoNei pazienti immobilizzati, restando a lungo seduti o cori-cati, c’è il rischio che si formino delle ulcere da decu bito. Esse compaiono in zone del corpo sottoposte a pressione e che perciò hanno una cattiva irrorazione sanguigna, per esempio i talloni o il sedere. Per impedire la formazione di ulcere da decubito:• Evitare di stare a lungo seduto o coricato nella stessa

posizione: muovere regolarmente le persone costrette a letto, motivare quelle che sono in grado di camminare ad alzarsi e fare un po’ di moto.

• Imbottire bene il letto, le sedie e la sedia a rotelle, per esempio con materassi particolarmente soffici o cuscini di gommapiuma.

Apparecchio per teleallarme

Sedia a rotelle imbottita

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 29 22.03.18 12:12

Page 33: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

30

• Aver cura della pelle (lavare, asciugare bene, applicare una crema, frizionare) e controllarla, specialmente nelle zone a rischio, nelle parti intime e dove forma delle pieghe.

• Badare che il paziente si alimenti correttamente e beva a sufficienza.

DoloriDopo un ictus cerebrale possono manifestarsi dei dolori per diversi motivi, per esempio perché la schiena e le articolazioni sono sottoposte a sollecitazioni sbagliate.• Attività fisica regolare, esercizi di fisioterapia ed evitare

le sollecitazioni sbagliate possono prevenire i dolori.• Nessun paziente deve essere costretto a soffrire di dolori.

Se essi si manifestano il medico deve accertarne la causa e curarli; generalmente i dolori si possono curare bene con medicamenti e altri trattamenti (fisioterapia, agopun-tura, massaggi ecc.)

Altre informazioni sulle cure

Per ragioni di spazio le indicazioni riguardanti l’assistenza e le cure date in questo opuscolo non possono entrare nei dettagli. Fonti di informazioni più ampie su questo argo-mento sono:• Guide sull’argomento cure a domicilio. In libreria è dispo-

nibile una gamma di libri di questo genere. Molto ric-cho di informazioni è l’opuscolo «Curare e assistere a domicilio – Una guida pratica per assistere una persona anziana» (che si può richiedere gratuitamente alla Croce Rossa Svizzera).

• Corsi di cure a domicilio organizzati per esempio dalla Croce Rossa.

• Informazioni dei servizi generali di cure a domicilio (spitex).

• Gruppi di autoaiuto e comunità d’interessi di pazienti.Trova i relativi indirizzi nelle ultime pagine di questo opuscolo.

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

30

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 30 22.03.18 12:12

Page 34: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

31

A s s i s t e n z a e c u r e a d o m i c i l i o

Assistenza del paziente da parte di congiunti

Se in qualità di congiunto assiste a domicilio un paziente che ha subito un ictus cerebrale svolge un enorme lavoro. Questo impegno può dare grande soddisfazione ma contemporaneamente essere gravoso:• Prima di assumere questo compito si domandi se è

all’altezza della situazione. Pensi concretamente a quali sforzi fisici e psichici sarà esposto e come cambieranno la sua vita e quella della sua famiglia.

• Non le si chiede di essere in grado di risolvere da solo tutti i problemi che possono presentarsi. Domandi infor-mazioni, consigli e assistenza. Non si vergogni di far ricorso a servizi che possono alleviare il suo impegno.

• Partecipi all’attività di un gruppo di autoaiuto, per esem-pio a quella dell’organizzazione di pazienti «Fragile Suisse» (Associazione svizzera per i traumatizzati cranio-cerebrali). Parlare con altre persone che fanno esperienze simili può essere un arricchimento e arrecare sollievo.

• Si occupi comunque delle sue esigenze e dei suoi inte-ressi personali. Organizzi l’assistenza del paziente in modo che le resti regolarmente del tempo libero e che possa dedicarsi ai suoi hobby. E vada anche in vacanza.

• Badi alla sua capacità di sollecitazione e stia attento a non superarne i limiti. È anche nell’interesse del paziente di cui si occupa che lei resti sano e motivato.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 31 22.03.18 12:12

Page 35: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

32

Anche se dopo l’ictus cerebrale tornerà a vivere a casa sua, probabilmente la sua vita di tutti i giorni sarà cambiata. Eventualmente avrà bisogno d’aiuto per svolgere delle atti-vità che prima poteva svolgere da solo, oppure non potrà più dedicarsi alle stesse occupazioni del tempo libero e agli stessi hobby che prima dell’ictus. Particolarmente incisivi saranno i cambiamenti se prima dell’ictus era professional-mente attivo e adesso non potrà più lavorare. Ma malgrado queste limitazioni è possibile rendere variata la vita quoti-diana.

Organizzare il corso della giornata

Anche se non potrà più essere attivo come prima dell’ictus e per molte cose le occorrerà più tempo, organizzando la giornata è comunque possibile e opportuna una vita quoti-diana normale. Parecchi pazienti non vorrebbero più alzarsi dal letto o uscir di casa, sono passivi e svogliati. In quanto congiunto si deve combattere questo comportamento e

L a v i t a d i t u t t i i g i o r n i d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 32 22.03.18 12:12

Page 36: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

33

incoraggiare continuamente il paziente a svolgere delle attività. Organizzare il corso della giornata aiuta a restare attivo fisicamente e mentalmente. Le varie fasi della gior-nata sono:• Svegliarsi, alzarsi• Igiene personale (bagno, doccia, lavarsi i capelli ecc.)• Pasti regolari (compresi un piccolo spuntino a mezza

mattina e la merenda)• Terapie, per esempio fisioterapia o logopedia• Organizzazione delle attività della giornata: curare i

rapporti con altre persone, dedicarsi a hobby, andare a passeggio, svolgere attività fisica (se possibile), leggere o farsi leggere, guardare la TV, fare delle gite ecc.

• Pause di riposo per riprendersi e rilassarsi, tempo dedicato al sonno

Nel corso della giornata i pasti hanno particolare impor-tanza, soprattutto per le persone che non possono più essere molto attive. I pazienti che dopo l’ictus sono rimasti menomati possono partecipare ai preparativi e alla prepa-razione dei pasti:• Pensare ai menu, fare la lista della spesa, andare

assieme a far la spesa• Preparare i cibi (lavarli, cucinarli, condirli, metterli in

forno e decorarli)• Apparecchiare la tavola• Mangiare assieme agli altri componenti della famiglia• Lavare e asciugare stoviglie e posate

Continuare ad esercitarsi dopo la riabilitazione

Col ritorno a casa la riabilitazione non è ancora terminata. È possibile che lei necessiti ancora di terapie speciali, come ad esempio logopedia in caso di disturbi del linguaggio o fisioterapia in caso di paralisi. Queste cure sono importanti anche se le funzioni compromesse migliorano soltanto len-tamente e non può constatare un progresso dopo ogni ora di terapia. I miglioramenti sono però sempre possibili,

L a v i t a d i t u t t i i g i o r n i d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 33 22.03.18 12:12

Page 37: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

34

anche mesi e anni dopo l’ictus! Non si lasci scoraggiare e si eserciti non solo alle sedute di terapia ma anche a casa e nella vita di tutti i giorni.

Curare gli hobby e i rapporti con altre persone

Dopo un ictus cerebrale, in un primo momento nella vita dei pazienti e dei loro congiunti ci sono soltanto poche cose importanti: cure mediche, guarire, tornare a casa, organizzare l’assistenza ecc. Ma anche dopo un ictus la vita ha da offrire di più che «solo» buone cure. Malgrado la menomazione lei può• porsi degli obiettivi e perseguirli• imparare cose nuove• cercare e curare dei rapporti con altre persone• variare gli aspetti della quotidianità• dedicarsi a un hobby• fare sport• fare delle gite e andare in vacanza

Molte persone colpite si isolano perché a causa della loro menomazione si vergognano o temono delle reazioni nega-tive, sovente senza motivo. Dopo l’ictus cerchi perciò di proposito delle occupazioni del tempo libero che la diver-tano e curi i rapporti con altre persone. Di possibilità ce ne sono tante, per esempio frequentando corsi, associazioni, club per anziani, organizzazioni ecclesiastiche o un gruppo di autoaiuto.

L a v i t a d i t u t t i i g i o r n i d o p o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 34 03.04.18 10:08

Page 38: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

35

In metà in cifra tonda degli ictus cerebrali una delle con-cause è uno stile di vita malsano. Se in lei ci sono dei fat-tori di rischio quali ipertensione, fumo, iperlipidemie, sovrappeso, sedentarietà o stress si aspetti quindi un ulte-riore compito: con uno stile di vita consapevole delle esi-genze della salute e, se necessario, con una terapia medi-camentosa deve far di tutto per eliminarli o quantomeno per ridurli. Per fortuna la maggior parte dei fattori di rischio dipendono dal suo comportamento e quindi vi si può influ-ire. Approfitti di questa opportunità e acquisisca uno stile di vita più sano. Ne sarà abbondantemente ricompensato. Il pericolo di un nuovo ictus o di complicazioni si riduce net-tamente e si sentirà meglio sia fisica mente che psichica-mente.

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 35 22.03.18 12:12

Page 39: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

36

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Alimentazione equilibrata, peso adeguato

Piramide alimentare svizzera

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 36 22.03.18 12:12

Page 40: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

37

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

La piramide alimentare illustra come si compone un’alimentazione sana. Gli alimenti situati alla base della piramide dovrebbero costituire quantitativamente la maggior parte dell’alimentazione, mentre quelli situati al vertice vanno usati solo con parsimonia.

Altri suggerimenti in materia di alimentazione• Dia la preferenza agli alimenti di origine vegetale: la sua

alimentazione dovrebbe essere costituita prevalente-mente da verdure, insalata, frutta, prodotti a base di cereali, patate e leguminose.

• Riduca il consumo di grassi e adoperi se possibile grassi vegetali (olio di colza, olio d’oliva). Stia attento ai grassi «nascosti» negli insaccati, nel formaggio, nelle salse, nei dolciumi, nelle patatine chips e in altri snack.

• Consumi carne non tutti i giorni. Due volte alla settimana inserisca nel menu al suo posto una pietanza a base di pesce.

• Nel latte e nei latticini dia la preferenza ai tipi con poco grasso.

• Usi con parsimonia il sale e lo zucchero. Lo zucchero ha molte calorie «vuote», il sale può far salire la pressione sanguigna. Invece del sale adoperi erbe aromatiche fresche e spezie.

• Svolga attività fisica, che la aiuta a tenere sotto controllo il peso.

> Per maggiori informazioni sull’alimentazione sana richieda l’opusc o- lo «Alimentazione sana per il cuore» (talloncino d’ordinazione a metà di questo opuscolo).

> Trova indirizzi di riferimento per la consulenza dietetica alla fine dell’opuscolo.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 37 22.03.18 12:12

Page 41: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

38

Restare attivi fisicamente

La sedentarietà è un fattore di rischio per un ictus cere-brale o una cardiopatia e favorisce altri fattori di rischio quali il sovrappeso e il diabete mellito. Ci sono però anche altri motivi per svolgere regolarmente attività fisica pure dopo la riabilitazione.

L’attività fisica ha solo vantaggi• La pressione arteriosa, i tassi sanguigni del colesterolo e

dello zucchero migliorano. Il peso resta nell’ambito nor-male: se è in sovrappeso può ridurlo.

• La fluidità del sangue migliora, diminuendo così il rischio di trombosi ed embolia.

• Mantiene la sua mobilità, aumenta la resistenza e la forza muscolare, stimola la sensibilità del corpo e la destrezza, prevenendo così le cadute e i traumi.

• Può prevenire complicazioni quali disturbi articolari, mal di schiena e ulcere da decubito.

• Il suo sistema immunitario si rafforza. Sarà meno soggetto a infreddature e altre malattie.

• Si sente meglio, più equilibrato e il suo umore migliora.

La ricetta: con moderazione e regolarmentePer mantenere in forma la circolazione basta svolgere mezz’ora al giorno di attività fisica, per esempio cam-minando a passo spedito o facendo delle passeggiate, andando in bicicletta, facendo dei lavori domestici e di giardinaggio ecc. Inoltre può trar profitto da un programma di attività fisica regolare, ad esempio dalla fisioterapista, in un gruppo del cuore, nella società di ginnastica (gruppo anziani) o in un gruppo sportivo per handicappati.

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 38 22.03.18 12:12

Page 42: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

39

I gruppi del cuore della Fondazione Svizzera di Cardiologia

Nei gruppi del cuore, ex pazienti si riuniscono almeno una volta alla settimana per svolgere un programma di attività fisica con la guida di una persona competente con forma-zione speciale (fisioterapista o insegnante di educazione fisica).

La maggior parte dei gruppi del cuore sono aperti anche ai pazienti che hanno subito un ictus cerebrale che possono partecipare ad un allenamento fisico. Si informi presso la Fondazione Svizzera di Cardiologia se nelle sue vicinanze c’è un gruppo del cuore.

> Trova informazioni sui gruppi del cuore su www.swissheartgroups.ch o richieda la documentazione scritta (talloncino d’ordinazione a metà dell’opuscolo).

> Trova indirizzi di riferimento per altre possibilità di attività fisica alla fine dell’opuscolo.

Smettere di fumare: il suo maggior profitto

Fumare danneggia notevolmente i vasi sanguigni. Per i fumatori il rischio di ictus cerebrale è il doppio di quello per i non fumatori. Le sostanze tossiche assorbite col fumo induriscono e restringono i vasi sanguigni, favo- rendo l’arteriosclerosi e l’ipertensione arteriosa.

Molte sono le vie che portano alla metaSe fuma, per la sua salute la sola cosa efficace da fare è smettere! Già dopo un anno il rischio di ictus cerebrale diminuisce del 50 % e dopo 5 anni si riduce al livello di quello di un non fumatore. Quale sia il metodo migliore per smettere di fumare varia molto da una persona all’altra.

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 39 03.04.18 10:08

Page 43: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

40

• Smettere di colpo o gradualmente? Nel primo caso, il «giorno X» fuma intenzionalmente l’ultima sigaretta, poi getta via le sigarette e tutto l’occorrente per fumare. Per smettere gradualmente riduce la quantità di sigarette giorno per giorno, fino a non fumare più del tutto.

• Assistenza e gruppi d’autoaiuto: se da solo non ce la fa domandi aiuto al medico di famiglia, frequenti un corso ad hoc o un gruppo di autoaiuto. Trova indirizzi di riferi-mento alla fine dell’opuscolo.

• Sostegno mediante medicamenti: ci sono diversi medica-menti per facilitare la disassuefazione dal fumo. Di libera vendita in drogheria e in farmacia sono i prodotti di sosti-tuzione della nicotina, disponibili sotto forma di cerotti, gomme da masticare, compresse o spray da inalare. È importante assumerli in dose sufficientemente elevata per raggiungere il livello di nicotina di quando si fumava. Si faccia consigliare dal farmacista o dal medico. Dal medico, in presenza della relativa indicazione, può farsi prescrivere del bupropione (Zygan®), un leggero antide-pressivo che riduce comprovatamente i sintomi da asti-nenza e la voglia di fumare. Più recente è il medicamento vareniclina (Champix®), che è in grado di ridurre drastica-mente le sensazioni di piacere e di ricompensa date dal fumare.

La premessa più importante per smettere di fumare è essere motivato. Se vuole, può farcela e ce la farà!

> Trova indirizzi di riferimento per ulteriori informazioni e corsi per smettere di fumare alla fine dell’opuscolo.

> Maggiori informazioni sull’argomento nell’opuscolo «Vivere senza tabacco – vivere meglio» (talloncino d’ordinazione a metà dell’opu-scolo).

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 40 22.03.18 12:12

Page 44: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

41

Lo stress si può vincere

Abbattimento, paura di un nuovo evento, del futuro incerto e rimozione della malattia sono reazioni tipiche dopo un ictus cerebrale. Lo stress cronico già presente prima della malattia, i cambiamenti dello stile di vita resisi necessari e situazioni gravose nella vita privata possono costituire ulte-riori fattori stressanti che hanno conseguenze sfavorevoli sulla sua ripresa. Se pensa che lo stress sia corre sponsabile dell’ictus e sia anche adesso un elemento importante nella sua vita deve analizzare la sua situazione e cercare delle possibilità di eliminarlo.

Misure antistress efficaci• Pensi a quello che la stressa di più e cerchi il modo di

rilassarsi.• Inserisca delle pause di distensione nella vita di tutti i giorni.• Badi ad un’alimentazione sana. Limiti il consumo di

bevande alcooliche e di quelle contenenti caffeina.• Cerchi i contatti con persone con cui si trova bene e parli

con loro dei suoi problemi.• Cerchi di equilibrare il tran tran quotidiano con l’attività

fisica. Impari un metodo di rilassamento come lo yoga, il training autogeno, la tecnica di respirazione, il rilassa-mento muscolare.

• Accetti le cose che non può cambiare e si occupi di quelle che può migliorare.

• Eviti le situazioni stressanti (guidare l’automobile nelle ore di punta ecc.)

• Impari a conoscere il suo comportamento in determinate situazioni ed elimini le reazioni negative. Nella misura del possibile cerchi di reagire in modo positivo e rilassato.

• Non rimuova i problemi che le si presentano, ma ne parli apertamente.

> Trova indirizzi di riferimento per eliminare lo stress alla fine dell’opuscolo.

> Maggiori informazioni sull’argomento nell’opuscolo «Vivere meglio e più a lungo grazie a una buona prevenzione» (talloncino d’ordinazio ne a metà dell’opuscolo).

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 41 22.03.18 12:12

Page 45: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

42

Ipertensione arteriosa, iperlipidemie, diabete

L’ipertensione arteriosa, le iperlipidemie («troppo cole-sterolo») e il diabete mellito sono fra i principali fattori di rischio per l’ictus cerebrale e le cardiopatie. Uno stile di vita sano e, se non basta, l’assunzione di medicamenti riducono nettamente il rischio di malattia e la aiutano a normaliz-zare i valori anormali. Anche una cardiopatia già esistente e i disturbi del ritmo cardiaco (fibrillazione atriale) aumentano il rischio di ictus e naturalmente bisogna curarli.

Tenere sotto controllo la pressione sanguignaUn’ipertensione arteriosa non curata o curata in misura insufficiente costituisce indubbiamente il maggior rischio per l’ictus cerebrale. La pressione troppo alta nei vasi san-guigni ne danneggia la sensibile tonaca interna, favorisce l’arteriosclerosi e la formazione di coaguli di sangue.

Valori pressori

I valori indicativi sono i seguenti:

sistolica diastolicaValori ottimali della pressione arteriosa 120 mmHg 80 mmHgValori pressori che richiedono una terapia con medicamenti 140 mmHg e/o 90 mmHgoltre

Che cosa può fare contro l’ipertensione• Riduca il sovrappeso.• Badi ad un’alimentazione sana.• Limiti il consumo di sale.

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 42 03.04.18 10:10

Page 46: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

43

• Svolga regolarmente attività fisica.• Consumi poche bevande alcooliche o non ne consumi

affatto.• Si conceda un sufficiente rilassamento.• Misuri la pressione arteriosa regolarmente (da due a tre

volte alla settimana) e ne iscriva i valori in un libretto di controllo.

• Prenda regolarmente i medicamenti antiipertensivi.

Abbassare i tassi sanguigni troppo elevati dei lipidiIl colesterolo è il costituente principale dei lipidi (grassi) del sangue. Il colesterolo in eccesso si accumula nelle pareti dei vasi sanguigni e favorisce l’arteriosclerosi. Perciò inter-venire con costanza sui tassi sanguigni dei lipidi quando sono fuori norma, cioè abbassare il coleste rolo LDL e i tri-gliceridi (grassi neutri) aumentando invece il colesterolo HDL se è troppo basso, è un’importante misura preventiva dell’ictus cerebrale.

I valori ideali dei lipidi sanguigni

Per la maggior parte dei pazienti che hanno subito un ictus cerebrale i valori indicativi sono i seguenti:

Colesterolo totale meno di 5,0 mmol/lColesterolo LDL meno di 2,6 mmol/l*

* In certi pazienti i medici raccomandano anche un valore inferiore a 1,8 mmol/l.

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 43 22.03.18 12:12

Page 47: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

44

Che cosa può fare contro le iperlipidemie• Mangi molta verdura e frutta (almeno 5 porzioni al

giorno, cioè 500-600 g).• Consumi pochi grassi saturi di origine animale come la

carne, gli insaccati o il burro, dando la preferenza ai grassi vegetali mono- o polinsaturi (olio d’oliva, olio di colza).

• Faccia molto moto.• Si faccia controllare regolarmente i tassi del colesterolo

e prenda regolarmente i medicamenti ipolipidemizzanti.

Diabete mellitoRispetto alle persone sane, i diabetici hanno un rischio tri-plo di ictus cerebrale. Se è diabetico, un buon controllo e una buona regolazione della glicemia (tasso sanguigno dello zucchero) costituiscono l’alfa e l’omega della tera-pia. Se la glicemia è ben regolata si possono evitare le gravi conseguenze tardive della malattia. Per tenere sotto con-trollo la glicemia deve• eliminare il sovrappeso,• badare ad un’alimentazione equilibrata, con pochi grassi

e ricca di sostanze inerti,• svolgere regolarmente attività fisica,• prendere con costanza i medicamenti prescritti.

> Per informazioni più approfondite sulla terapia dell’ipertensione arteriosa e delle iperlipidemie le consigliamo i due opuscoli per i pazienti su questi argomenti (talloncino d’ordinazione a metà dell’opuscolo).

> Trova indirizzi di riferimento per informazioni e consulenza sul diabete alla fine dell’opuscolo.

P r e v e n i r e a d a t t a n d o l o s t i l e d i v i t a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 44 22.03.18 12:12

Page 48: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

45

Dopo l’ictus cerebrale dovrà prendere regolarmente dei medicamenti. Essi contribuiscono a diminuire le compli-cazioni della malattia e inoltre la proteggono da un nuovo ictus e da altre malattie dei vasi sanguigni.

Medicamenti sovente prescritti

Quali farmaci vengono prescritti e a che posologia varia da una persona all’altra.

Inibitori delle piastrine(antiaggreganti dei trombociti)Gli antiaggreganti diminuiscono l’aggregazione delle pia-strine (trombociti) e quindi la formazione di coaguli di san-gue. In tal modo questi medicamenti possono impedire un ictus cerebrale, un infarto cardiaco o altri disturbi dell’irro-

M e d i c a m e n t i e c o n t r o l l i m e d i c i

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 45 22.03.18 12:12

Page 49: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

46

M e d i c a m e n t i e c o n t r o l l i m e d i c i

razione sanguigna. Praticamente tutti i pazienti che hanno subito un ictus prendono una piccola dose di un farmaco di questo gruppo per prevenire le trombosi e le embolie.

Anticoagulanti (inibitori della coagulazione)In determinate circostanze il medico prescriverà un antico-agulante (inibitore della coagulazione), per esempio in pre-senza di aritmie (fibrillazione atriale) o dopo un’embolia pol-monare. La posologia degli anticoagulanti viene adeguata individualmente e controllata spesso (valore dell’INR). Può imparare ad eseguire il controllo da sé. Da qualche tempo è in commercio una nuova generazione di principi attivi che non richiede più dei rigorosi controlli di laboratorio per l’adeguamento della dose. Inoltre con questi farmaci le interazioni con alimenti o altri medicamenti sono più rare.

AntiipertensiviC’è una gamma di principi attivi che si possono impiegare per abbassare la pressione arteriosa, come ad esempio i beta-bloccanti, gli inibitori dell’ACE, gli antagonisti dell’an-giotensina II, i diuretici e gli antagonisti del calcio. Occasio-nalmente è necessario associare due o tre di questi medi-camenti per abbassare la pressione al livello auspicato.

Ipolipidemizzanti (statine)Ipolipidemizzanti è il termine generale per designare diversi principi attivi capaci di ridurre i tassi sanguigni troppo ele-vati dei lipidi (colesterolo e trigliceridi). Gli ipolipidemizzanti più importanti sono le statine, che abbassano le lipidemie rallentando così l’arteriosclerosi. In parecchi studi di vasta portata si è potuto dimostrare che le statine diminuiscono il rischio di ictus cerebrale.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 46 03.04.18 10:11

Page 50: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

47

M e d i c a m e n t i e c o n t r o l l i m e d i c i

L’uso corretto dei medicamenti

Nessuno prende volentieri medicamenti. Ed è comprensi-bile, perché complicano la vita di tutti i giorni. Ma i farmaci oggi disponibili costituiscono una protezione importante e migliorano in misura determinante la qualità della vita e la prognosi.

Suggerimenti per l’assunzione dei medicamenti

• Si faccia spiegare dal medico quali principi attivi contiene un farmaco e perché gliel’ha prescritto.

• Si attenga alle istruzioni e prenda i medicamenti secondo la prescrizione e regolarmente.

• Parli col medico se ha difficoltà a prendere i farmaci, dimentica spesso di prenderli, fa fatica a deglutirli o ha altri problemi. Sovente si trovano delle soluzioni molto semplici.

• Certi medicamenti causano degli effetti collaterali. Se ha dei disturbi che ritiene correlati con un farmaco si faccia consigliare dal medico. Spesso è possibile passare ad un altro medicamento o ridurre la dose.

• Non prenda altri farmaci, anche non soggetti a prescri-zione, senza aver consultato il medico.

• Vivere in modo consapevole delle esigenze della salute ha effetti positivi sul benessere e talvolta permette di ridurre la dose dei medicamenti.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 47 22.03.18 12:12

Page 51: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

48

Controlli medici

Si presenti regolarmente ai controlli medici. Con che fre-quenza sono necessari dipende dai suoi disturbi, dalle malattie concomitanti e dai medicamenti che le sono pre-scritti. Nei primi tempi dopo l’ictus presumibilmente il suo medico di famiglia le farà dei controlli relativamente fre-quenti. Col tempo generalmente è possibile allungare gli intervalli tra i controlli. È opportuno fissare già all’ospedale o nella clinica di riabilitazione il primo appuntamento col medico di famiglia.

Se il suo stato di salute cambia non esiti a consultare il medico. Egli potrà esserle d’aiuto anche per questioni riguardanti le cure oppure di carattere tecnico assicurativo o sociale.

M e d i c a m e n t i e c o n t r o l l i m e d i c i

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 48 22.03.18 12:12

Page 52: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

49

S e g n i p r e m o n i t o r i , s i n t o m i , c o m e c o m p o r t a r s i i n c a s o d ’ e m e r g e n z a

Anche se ha già subito un ictus cerebrale non è immune da un secondo evento del genere. Se si manifestano di nuovo dei sintomi di ictus, lei stesso o i suoi congiunti devono chiamare senza indugio l’autoambulanza 144. Un ictus cerebrale è un’emergenza che mette la vita in pericolo. Ogni minuto guadagnato sul momento dell’arrivo all’ospe-dale aumenta le sue probabilità di sopravvivenza e di guarigione.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 49 03.04.18 10:11

Page 53: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

50

S e g n i p r e m o n i t o r i , s i n t o m i , c o m e c o m p o r t a r s i i n c a s o d ’ e m e r g e n z a

Sintomi tipici dell’ictus cerebrale

ParalisiParalisi improvvisa, disturbi della sensibilità o debolezza, per lo più soltanto a un lato delcorpo (volto, braccio o gamba)

Disturbi visiviCecità improvvisa (spesso solo un occhio) o visione doppia

Disturbi del linguaggioAnomalie del linguaggio o difficoltà di capire quanto viene detto

VertigineForte vertigine con incapacità di camminare

Mal di testaMal di testa improvviso, insolito, fortissimo

Che cosa fare in caso d’emergenza?

• Mantenere la calma e agire rapidamente.• Chiamare subito l’autoambulanza numero di pronto

soccorso 144.• Al telefono indicare l’indirizzo dove intervenire, nome,

cognome ed età del paziente, descrivere brevemente i disturbi.

• Annotare e comunicare il momento dell’inizio dei sintomi.• Adagi il paziente che ha subito un ictus cerebrale sul

dorso con il busto piano su una superficie dura o sul pavimento.

• Slacci gli indumenti che stringono, la cravatta o il reggi-seno.

• Restare accanto al paziente e tranquillizzarlo.

I

.I.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 50 03.04.18 10:12

Page 54: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

51

Attacco ischemico transitorio

In circa un terzo dei pazienti che subiscono un ictus cerebrale l’ictus si preannuncia con un cosiddetto TIA, abbreviazione a livello internazionale di attacco ischemico transitorio, un disturbo passeggero dell’irrorazione sangui-gna cerebrale. Il TIA causa sintomi come quelli dell’ictus ma che, diversamente dal «vero» ictus, durano solo pochi minuti. Sintomi tipici sono per esempio un disturbo passeg-gero della vista o una paralisi di breve durata di un braccio.

Dato che i sintomi del TIA durano poco, spesso non ven-gono presi sul serio quali segni premonitori. Sovente il TIA è un precursore di un vero ictus cerebrale. Per questa ragione, dopo un TIA si deve consultare senza indugio un medico o recarsi al pronto soccorso di un ospedale. Con delle misure preventive si potrà eventualmente evitare un ictus.

S e g n i p r e m o n i t o r i , s i n t o m i , c o m e c o m p o r t a r s i i n c a s o d ’ e m e r g e n z a

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 51 22.03.18 12:12

Page 55: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

52

D o m a n d e f r e q u e n t i

Può verificarsi un secondo ictus cerebrale?È possibile. Nei pazienti che hanno già subito un ictus, il rischio di un secondo ictus è maggiore: nello spazio di un anno dopo il primo, in circa il 5 – 14 % dei pazienti si veri-fica un secondo ictus. Per questo motivo sono importanti le misure di prevenzione, con le quali si può ridurre netta-mente il rischio di un nuovo ictus cerebrale. Esse compren-dono uno stile di vita sano (alimentazione adeguata, attività fisica, smettere di fumare ecc.), controlli medici regolari e l’assunzione di medicamenti ad azione preventiva.

Chi paga la riabilitazione?In linea di principio la riabilitazione è pagata dall’assicu-razione malattie. Quali prestazioni vengono rimborsate dipende da un’eventuale assicurazione complementare. Inoltre ci sono differenze tra le singole assicurazioni. Chia-risca perciò per tempo le questioni inerenti ai costi. Si fac-cia consigliare dal servizio sociale dell’ospedale o domandi direttamente alla sua assicurazione malattie.

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 52 22.03.18 12:12

Page 56: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

53

Chi paga i costi di cura e di assistenza?I costi di cura sono assunti in parte dall’assicurazione malattie. Se vengono pagati contributi per ulteriori presta-zioni dipende dall’assicuratore e da eventuali assicurazioni complementari. Si rivolga alla sua assicurazione malattie e si informi anche in merito ad altre possibilità di finanzia-mento, per esempio presso la cassa di compensazione AVS, la spitex o un’organizzazione sanitaria o di pazienti. Trova i relativi indirizzi alla fine di questo opuscolo.

Chi paga la partecipazione a un gruppo del cuore?La partecipazione a un gruppo del cuore è sovvenzionata da alcune assicurazioni malattie se lei dispone di un’assi-curazione complementare. Domandi alla sua assicurazione malattie. Anche la Fondazione Svizzera di Cardiologia può darle informazioni sulla partecipazione ai costi delle casse malati.

Quando potrò riprendere a guidare l’automobile?Se potrà riprendere a guidare l’automobile dipende dalla misura in cui si riprenderà dall’ictus. In ogni caso la sua ido-neità alla guida dev’essere valutata dal medico. Dopo l’ictus non torni a guidare veicoli a motore senza aver prima con-sultato il medico, perché potrebbe essere pericoloso per lei e gli altri utenti della circolazione. In presenza di meno-mazioni permanenti quali disturbi della vista o difficoltà di concentrazione può darsi che non possa più guidare l’auto-mobile. Se è stato colpito da paralisi o difficoltà di movi-mento potrà eventualmente essere possibile dopo aver apportato degli adattamenti tecnici al suo veicolo.

D o m a n d e f r e q u e n t i

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 53 22.03.18 12:12

Page 57: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

54

D o m a n d e f r e q u e n t i

Potrò ancora fare dei viaggi? E prendere l’aereo?Se si è ripreso dall’ictus cerebrale e il suo stato di salute è stabile potrà tornare a viaggiare. Anche prendere l’aereo è possibile senza pericolo. Discuta in ogni caso col medico i suoi piani di viaggio. Egli le consiglierà i preparativi di carat-tere medico da fare per il viaggio.

Se a causa dell’ictus è menomato, presumibilmente in pre-parazione ad un viaggio sorgeranno molte domande, per esempio se l’albergo ha un bagno accessibile con la sedia a rotelle o come salire a bordo dell’aereo, ecc. Ci sono alcune istituzioni e agenzie di viaggi specializzate nell’organizzare viaggi per persone handicappate. Si procuri lì le informa-zioni che le occorrono e si faccia consigliare sui prepara-tivi del viaggio. Trova i relativi indirizzi nelle ultime pagine di questo opuscolo.

Dopo l’ictus potrò ancora svolgere attività sessuale?Parecchi pazienti che hanno subito un ictus cerebrale temono che l’attività sessuale potrebbe provocare un secondo ictus. Questo rischio è però molto ridotto. L’ec-citazione sessuale e anche l’orgasmo non costituiscono per l’organismo uno sforzo maggiore di una passeggiata a passo spedito. Perciò potrà riprendere la sua vita sessuale appena si sentirà abbastanza bene. Per molti pazienti che hanno avuto un ictus la sessualità è un argomento sca-broso. Non si sentono attraenti o hanno paura di non poter più dare la stessa «prestazione» di prima. Effettivamente, dopo l’ictus cerebrale l’efficienza sessuale può essere com-promessa per diverse cause, per esempio disturbi della sensibilità, paralisi, effetti collaterali dei medicamenti o umore depresso.

Non esiti a parlare col/la suo/a partner delle difficoltà ses-suali e si faccia consigliare dal medico. Tenga presente che la sessualità ha molti aspetti e non si limita al solo atto ses-suale. Per la maggior parte delle persone intimità e tene-rezza sono molto più importanti della «prestazione».

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 54 22.03.18 12:12

Page 58: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

55

Dove trovano aiuto e sostegno i congiunti del paziente?In quanto congiunto di una persona che ha subito un ictus cerebrale spesso il suo impegno è gravoso, soprattutto se assiste a domicilio un paziente menomato. Provveda ad avere un sostegno sufficiente. Le prime persone e servizi a cui rivolgersi sono per esempio:• il medico di famiglia• terapisti (logopedista, fisioterapista ecc.)• servizi di cura a domicilio comunali o consortili (spitex)• servizi sociali degli ospedali e dei comuni• uffici AVS/AI• Pro Senectute• Pro Infirmis• Gruppi di autoaiuto per pazienti e loro congiunti

> Trova indirizzi di riferimento alla fine di questo opuscolo.

D o m a n d e f r e q u e n t i

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 55 22.03.18 12:12

Page 59: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

56

I n d i r i z z i u t i l i

AVS/AI (assicurazione invalidità)Gli indirizzi delle Casse di compensazione AVS dei singoli cantoni figurano sull’ultima pagina dell’elenco telefonico o sottowww.ahv-iv.ch/itwww.iasticino.ch

La maggior parte delle organizzazioni qui menzionate offrono consulenza, servizi e materiale informativo. Molte sono presenti nei singoli cantoni e città con sezioni/centri/segretariati i cui indirizzi figurano nei rispettivi elenchi telefonici e su internet.

Ufficio federale delle assicurazioni socialiEffingerstrasse 203008 BernaTelefono 031 322 90 [email protected]

Autorità

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 56 03.04.18 10:13

Page 60: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

57

Fondazione Svizzera di CardiologiaDufourstrasse 30Casella postale 3683000 Berna 14Telefono 031 388 80 [email protected]

Gruppi del cuore in SvizzeraGruppi per pazienti cardio- vascolari, aperti anche a pazienti che hanno subito un ictus cere-brale senza menomazioni.Informazioni presso la Fonda-zione Svizzera di Cardiologiawww.swissheartgroups.ch

FRAGILE Suisse – Associazione svizzera per i traumatizzati cranio-cerebraliBadenerstrasse 69680 ZurigoTelefono 044 360 30 60www.fragile.ch

FRAGILE Ticino – Associazione ti-cinese per le persone con lesioni cerebrali Via Prada 66710 BiascaTelefono 091 880 00 [email protected]/ticino

aphasie suisse – quando le parole sfuggono.Spitalstrasse 46004 LucernaTelefono 041 240 05 [email protected]

I n d i r i z z i u t i l i

Organizzazioni di pazienti, di handicappati e di anziani

INSOS, Associazione nazionale di categoria delle istituzioni per persone con handicapZieglerstrasse 533000 Bern 14Telefono 031 385 33 [email protected]

Procap – per persone con handicapVia A. Ciseri 66900 LuganoTelefono 091 921 07 [email protected]

Pro Infirmis – L’organizzazione per le persone handicappateTIcino e MoesanoViale stazione 33casella postale 22966501 BellinzonaTelefono 091 820 08 [email protected]/it

Pro Senectute Svizzera – per la vecchiaiaLavaterstrasse 60Casella postale 8027 ZurigoTelefono 044 283 89 [email protected]

Associazione Alzheimer Sezione TicinoVia Vanoni 8/10 6900 LuganoTelefono 091 912 17 [email protected]/ti

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 57 03.04.18 11:30

Page 61: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

58

I n d i r i z z i u t i l i

Federazione svizzera dei ciechi e deboli di vista SBVKönizstrasse 233008 BernaTelefono 031 390 88 [email protected]

UNITAS - Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italianaVia San Gottardo 496598 TeneroTelefono 091 735 69 [email protected]

Lega svizzera contro il reumatismoJosefstrasse 928005 ZürichTelefono 044 487 40 [email protected]

Organizzazioni di pazienti, di handicappati e di anziani

FSCMA, Consulenza sui mezzi ausiliari per persone andicappateSede centraleSAHB - FSCMA Dünnernstrasse 324702 OensingenTelefono 062 388 20 [email protected]@sahb.chwww.sahb.ch/it

TI: Lega ticinese per la lotta contro il reumatismoVia Gerretta 3 6500 BellinzonaTelefono 091 825 46 [email protected]

diabetesvizzeraRütistrasse 3A5400 BadenTelefono 056 200 17 [email protected]/it

Mezzi ausiliari, trasforma-zione dell’abitazione

Centro svizzero per la costru-zione adatta agli andicappatiKernstrasse 578004 ZurigoTelefono 044 299 97 [email protected] www.hindernisfreie-architektur.ch

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 58 03.04.18 11:35

Page 62: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

59

Ferrovie federali svizzere FFSCall Center HandicapTelefono 0800 007 102 numero gratuito in Svizzera (dalle ore 6 alle ore 22)[email protected]/it/stazione-servizi/viaggiatori-disabili/call-center-handicap-ffs.html

Aeroporto di ZurigoCareport AG8058 Zurigo-AeroportoTelefono 043 812 62 35 [email protected]

I n d i r i z z i u t i l i

Mobilità, viaggi

Sostegno per i congiuntiServizio Sostegno Famigliewww.entlastungsdienst.chwww.pflege-entlastung.ch

Croce Rossa Svizzera CRSRainmattstrasse 103001 BernaTelefono 058 400 41 [email protected]

Siti Internet con informazioni e programmi per la disassuefazionewww.at-svizzera.chwww.stop-tabaccho.ch /itwww.nonfumatori.chwww.smokefree.ch

Disassuefazione dal tabacco

PluSport – Sport Handicap SvizzeraChriesbaumstrasse 68604 VolketswilTelefono 044 908 45 [email protected]

Associazione Svizzera per la prevenzione del tabagi smoHaslerstrasse 303008 BernaTelefono 031 599 10 [email protected]

Linea stop tabacco Telefono 0848 000 181

SCuDo – Servizio di assistenza e cura a domicilio di interesse pubblico del LuganeseVia Brentani 116904 LuganoTelefono 091 973 18 [email protected]

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 59 03.04.18 11:35

Page 63: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

60

I n d i r i z z i u t i l i

Società Svizzera di NutrizioneSchwarztorstrasse 87Postfach 83333001 BernaTelefono 031 385 00 [email protected]

nutrinfo – risponde a qualsiasi domanda sull’[email protected] 031 385 00 08 (lunedi-venerdi 8.30-12.00)

Attività fisica

Alimentazione e riduzione del peso

Fondazione Svizzera di [email protected]

Allez Hop Svizzera italianac/o Ufficio Aiuto Sport TicinoVia Pian Scairolo6915 Pambio NorancoTelefono 091 980 08 [email protected]

Sport e movimento per anzianiPro Senectute SvizzeraAnziani + SportLavaterstrasse 60Casella postale8027 ZurigoTelefono 044 283 89 [email protected]

Percorso VitaInformazioni su tutte le località con Percorsi Vitawww.zurichpercorsovita.ch

Associazione Svizzera delle-dei Dietiste/i Altenbergstrasse 29Postfach 6863000 Bern 8Telefono 031 313 88 [email protected]

Inhalt_Leben_n_Hirnschlag_2017_IT.indd 60 03.04.18 11:35

Page 64: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

C o n i m p e g n o c o n t r o l ’ i c t u s c e r e b r a l e

Questa guida le è stata offerta dalla Fondazione Svizzera di Cardiologia. La

Fondazione di Cardiologia pubblica regolarmente materiale destinato ad infor-

mare in modo approfondito e oggettivo i pazienti e i loro congiunti sulla tera-

pia, la riabilitazione e le misure di prevenzione. Inoltre la Fondazione Svizzera

di Cardiologia promuove dei progetti di ricerca nell’ambito delle malattie

cardiovasco lari e dell’ictus cerebrale.

Il programma Ictus cerebrale della Fondazione Svizzera di Cardiologia si

occupa delle esigenze speciali dei pazienti che hanno subito un ictus cere -

-brale e dei loro congiunti, fornendo loro assistenza. Inoltre questo programma

informa la popolazione in merito ai fattori di rischio, ai segni premonitori, ai

sintomi dell’ictus cerebrale e al modo giusto di comportarsi in caso

d’emergenza e la motiva ad una maggior prevenzione.

Nel nostro Paese l’ictus cerebrale è al terzo posto fra le cause di morte e la

causa più frequente di invalidità precoce. L’obiettivo della Fondazione Sviz-

zera di Cardiologia è di proteggere in futuro un maggior numero di persone

dall’ictus cerebrale e dalle sue spesso molto tragiche conseguenze. Solo con

la sua offerta ci sarà possibile avvicinarci anno per anno un po’ di più a questo

obiettivo. La ringraziamo di cuore del suo sostegno anche a nome delle molte

persone colpite dall’ictus cerebrale.

Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale

Fondazione Svizzera di Cardiologia

La Fondazione Svizzera di Cardiologia reca dal 1989 il marchio di qualità ZEWO. Esso attesta che la Sua offerta giunge nel luogo adatto e procura con efficienza buoni effetti.

La Sua offerta in buone mani.

UG_Leben_nach_Hirnschlag_2017_IT.indd 3 03.04.18 10:17

Page 65: Vivere dopo l’ictus cerebrale - swissheart.ch · Segni premonitori, sintomi, come comportarsi in caso d’emergenza 49 Domande frequenti 52 Indirizzi utili 56 Indice Parlando di

© F

onda

zion

e Sv

izze

ra d

i Car

diol

ogia

, dic

embr

e 20

17

xxxFondazione Svizzera di Cardiologia Dufourstrasse 30Casella postale 3683000 Berna 14Telefono 031 388 80 80Telefax 031 388 80 [email protected]

Conto per offerte CP 69-65432-3IBAN CH80 0900 0000 6906 5432 3

Ringraziamo la Società Cerebrovascolare Svizzera (SCS) – neurovasc.ch per la collaborazione specialistica e redazionale.

Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale

Fondazione Svizzera di Cardiologia

SHG – SCS – SSS

SAPERE · COMPRENDERE · VIVERE MEGLIO

Le seguenti ditte sono partner della piattaforma «Sapere – Comprendere – Vivere meglio» della Fondazione Svizzera di Cardiologia. Un impegno congiunto per informare i pazienti in modo completo e comprensibile e per promuovere la loro competenza.

UG_Leben_nach_Hirnschlag_2017_IT.indd 4 22.03.18 12:00