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Silvia Viola IV°F 2005/2006

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1814, 27 Gennaio - Eugène Emmanuel Viollet Le Duc nasce a Parigi. 1825 - Iscritto all'Istituto Morin a Fontenay-aux-Roses. 1829 - Torna a Parigi; continua gli studi classici presso il collegio Bourbon dove si diploma. 1830 - Lavora presso lo studio di un amico del padre, l'architetto Jean Huvé, per apprendere il mestiere. 1830 - Approfondisce le sue conoscenze nel campo dell'architettura leggendo molte opere presenti nella fornitissima biblioteca del padre. 1831 - Viaggio con lo zio attraverso la Francia durante il quale esegue quarantasette opere (disegni e acquarelli) seguendo un programma da lui stesso stabilito. 1831 - Il re Luigi Filippo, suo protettore, lo invita ad eseguire alcuni schizzi per i saloni delle Tuileries, palazzo nel quale si trasferisce la sua famiglia, essendo diventato il padre governatore per nomina del re. 1834 - Riceve una medaglia per i suoi acquarelli. 1834 - E' nominato professore supplente al Corso di Composizione ed Ornamento presso la scuola di Disegno di Parigi, che diventerà in seguito Scuola di Arti Decorative.

1834 - Il re Luigi Filippo gli ordina tre acquarelli delle Tuileries. 1835 - Il re gli offre l'opportunità di realizzare un grande acquarello, "Le Banquet des Dames aux Tuileries", con il cui ricavato si recherà in Italia. 1836/37 - Viaggio in Italia, durante il quale realizza oltre 450 disegni. Rientrato a Parigi ricomincia a dare lezioni alla Scuola di disegno.

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1838 - Comincia a collaborare ai "Voyages pittoresque et romantiques dans l'ancienne France" del barone Taylor, predisponendo tra il 1838 e il 1844 più di 250 disegni delle architetture gotiche francesi. 1838 - E' nominato membro del 'Conseil des Batiments Civils'. 1838 - E' vice ispettore per i lavori dell'Hotel des Archives del regno, e comincia così a lavorare come tecnico e come architetto, occupandosi sempre più di tutela e restauro. 1838 - E' nominato vice ispettore dei lavori di restauro della Sainte-Chapelle di Parigi, per la quale realizza le vetrate. 1838 - Disegna le vetrate per la chiesa di Amboise. 1840/42 - Viene incaricato di preparare un rapporto sulla chiesa della Madeleine di Vézelay, della quale poi gli verrà affidato l'incarico per il restauro.1843 - Comincia una intensa collaborazione,con Mérimée. Insieme a Lassus partecipa al concorso per il restauro di Notre-Dame, che l'anno successivo riceve l'approvazione da parte della commissione giudicatrice. In questo momento la sua attività come restauratore e decoratore aumenta notevolmente.

1846 - E' nominato Capo dell'ufficio dei Monumenti storici. Mérimée, in qualità di ispettore generale, lo incarica di redigere una relazione sulla "Porte Narbonnaise" della cinta fortificata di Carcassonne. 1847 - Dal momento che i suoi numerosi cantieri sono molto distanti l'uno dall'altro chiama Emile Millet a collaborare con lui nella sorveglianza dell'esecuzione dei lavori. 1848 - E' membro della Commissione delle arti ed edifici religiosi, sezione dei vetri dipinti, ornamenti religiosi e sezione di architettura. 1849 - Riceve la Legion d'Onore.

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1849 - E' componente della Commissione che deve scegliere gli artisti che devono eseguire le sculture esterne del Louvre, disegnate dall'architetto Duban.1850 - Viaggio con Mérimée in Inghilterra, dove visitano Londra, Cambridge, Oxford. 1851 - E' nominato amministratore dei beni e degli affari della Casa d'Orléans, ed esegue numerose stime e compila il catalogo dei tappeti messi all'asta. 1852 - Inizia a collaborare con la rivista "Bullettin du Comité historique des arts et monuments". 1853 - E' nominato Ispettore generale degli edifici diocesani per una circoscrizione comprendente 81 edifici e 27diocesi. 1853 - Inizia a collaborare all''Encyclopédie d'architecture', per la quale lavorerà fino al 1874.

1854 - Insieme a Lassus è designato architetto dell'arcivescovado e del Seminario di Parigi, ma si rifiuta di succedere a Visconti come architetto dell'Imperatore.

1855 - E' nominato corrispondente onorario del Real Istituto degli Architetti Britannici (R.I.B.A.). 1858 - Collabora con la rivista "L'Artiste". 1858 - E' nominato Socio d'arte dell'Accademia di Belle Arti di Milano. 1858 - E' fatto ufficiale della Legion d'onore. 1858 - Riceve da Napoleone III l'incarico di restaurare il castello di Pierrefonds, e così ha anche l'opportunità di frequentare la famiglia imperiale e la corte. 1859 - Inizia a collaborare alla "Gazette des Beaux-Arts". 1860 - E' nominato architetto della diocesi di Reims.

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1860 - E' membro onorario della Società di Storia e Archeologia della Savoia, dell'Istituto degli architetti americani, dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, dell'Accademia di Belle Arti di Milano, della Commissione dei Monumenti storici di Francia. 1861 - E' nominato Ufficiale dell'Ordine della Corona della Quercia (Lussemburgo). 1861 - E' membro della Commissione dei Monumenti storici. 1863 - In seguito alla riorganizzazione della Ecole des Beaux-Arts viene nominato professore di Storia dell'arte e di Estetica. 1864 - Continua a ricevere molti titoli e riconoscimenti: è nominato membro dell'Accademia di Belle Arti di Amsterdam, della società di scienze storiche e naturali di Semur, dell'Accademia reale spagnola, dell'Accademia reale di Belle Arti di Lisbona. 1864 - Collabora alla preparazione di una spedizione scientifica nel Messico e nell'America centrale.

1864 - Breve viaggio in Italia, durante il quale visita gli scavi di Pompei. 1865 - Viaggio in Corsica per l'inaugurazione del monumento a Napoleone I. 1865 - Rifiuta l'offerta di Haussmann di essere membro della Commissione di Sorveglianza dell'insegnamento del disegno nelle scuole pubbliche. 1867 - Collabora per la voce "chiese e templi" alla pubblicazione di una guida di Parigi "Les ènglises de Paris", redatta dai maggiori scrittori e artisti francesi.

1868 - Per sottrarsi alla vita frenetica di Parigi si reca a Chamonix. 1869 - E' nominato Segretario della Commissione incaricata di assegnare il gran premio di Belle Arti dell'Impero.

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1870 - Dopo la caduta dell'Impero, con l'aiuto di circa 1200 uomini ai suoi ordini, sovrintende alle opere di fortificazione di Parigi, assediata dalle truppe prussiane. 1871 - Parigi capitola ed egli partecipa alla difesa della città, ma poiché la Comune sale al potere egli, condannato dagli insorti, deve lasciare la città. 1871 - Viaggio in Italia: visita Venezia, Firenze, Pisa, La Spezia. 1873 - E' membro della giuria per la ricostruzione del palazzo municipale di Parigi e per la scelta dei progetti delle cattedrali di Nevers e di Strasburgo. 1873 - Viaggio in Italia, a Roma e Napoli. 1873 - A partire da quest'anno inizia a pubblicare alcuni suoi studi riguardanti l'architettura.1874 - Acquista un terreno a Losanna e vi costruisce lo chalet "La vedette". 1874 - Decide di intraprendere l'attività politica e si presenta alle elezioni al Consiglio Comunale per il partito repubblicano. 1875 - E' eletto al Consiglio municipale di Parigi e si impegna molto seriamente nel suo nuovo ruolo. 1876 - E' nominato membro del Consiglio della Camera degli Architetti di Parigi. 1877 - E' nominato membro titolare della Società di antropologia di Parigi. 1877 - Si presenta per la seconda volta alle elezioni municipali e verrà nuovamente eletto. 1878 - E' nominato nella Commissione superiore degli Edifici civili e palazzi nazionali. 1878 - Collabora con le riviste "L'Art" e "La philosophie positive". 1879 - Collabora con la rivista "La science politique". 1879 - Si interessa della creazione di un museo di sculture e copie di dipinti su muro. 1879, 17 Settembre - muore a Losanna.

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1838 –Restauro della Sainte-Chapelle, Parigi. 1839 - Completamento della chiesa di Saint-Just, Narbonne 1839 - Progetto per il restauro della chiesa di Moissac 1840/42 - Restauro della chiesa della Madeleine di Vézelay 1843 - Restauro del'Arcivescovado di Narbona 1843 - Restauro della chiesa di Caussade 1844 - Progetto di restauro per la chiesa di Notre Dame, Beaune 1844 - Progetto di restauro per la chiesa, Semur en Auxois 1845 - Restauro di Notre-Dame, Parigi 1845 - Lavori alla chiesa di S. Nazaire, Carcassonne 1845 - Chiesa, Montrèal 1845 - Hotel de Ville, Saint Antonin 1845 - Chiesa di Saint Thibault 1845 - Chiesa, Belloy 1846 - Lavori alla chiesa di Saint-Denis, Parigi 1846 - Casa Courmont, Parigi 1847 - Decorazioni interne per la cattedrale, Troyes 1847 - Restauro della porta di Saint André d'Autun

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1849/75 - Restauro della cattedrale di Amiens 1850 - Lavori per l'altare maggiore della cattedrale di Clermont Ferrand 1850 - Monumento della famiglia Montalembert al cimitero di Picpus 1851 - Lavori per la riparazione delle vetrate di Saint Germain du Sault 1852/79 - Lavori di restauro delle fortificazioni di Carcassonne 1856 - Progetto per una piccola cappella per il cimitero di Napoléon Vendée, La Roche sur Yon 1856 - Lavori di restauro del castello di Coucy 1856 - Edificio per polonceau, Parigi 1857 - Tomba per Lassus 1858 - Progetto per il restauro del castello di Pierrefonds 1860 - Lavori di restauro della cinta fortificata di Avignone 1861 - Progetto per il concorso per il Teatro dell'Opera 1864/68 - Chiesa S. Denis de l'Estrée, Saint Denis 1865 - Monumento a Napoleone I ed ai suoi 4 fratelli, Aiaccio 1866 - Casa per la sua famiglia in rue Condorcet, Parigi 1866 - Chiesa di S. Pierre de Chaillot, Parigi

1870 - Torrione del Capitolo, Tolosa 1874 - Chalet 'La vedette', Losanna 1878 - Restauro del chiostro del convento degli Agostiniani, Tolosa

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Non ci fosse stato Eugene Viollet-le-Duc, forse non avremmo mai goduto dello splendore della Sainte-Chapelle di Parigi. Fu voluta da Luigi IX il Santo per custodirvi la reliquia della corona di spine che il sovrano aveva comprato a Venezia nel 1239, qui trasportatavi da Costantinopoli. Probabilmente l'architetto che la progettò fu Pierre de Montreuil, che in questo caso ideò due cappelle sovrapposte l'una all'altra e che furono consacrate nel 1248. La chiesa inferiore corrisponde ad un alto basamento, al di sopra del quale si aprono ampie finestre con coronamento a cuspide. Il tetto, a forti spioventi, è arricchito da una balaustra in marmo: una slanciatissima guglia traforata di 75 metri è il degno coronamento di questa leggiadra architettura.

Ancora due torri a guglia stringono la facciata preceduta da un portico: lo sormonta un grande rosone cuspidato, che risale alla fine del Quattrocento, con temi dell'Apocalisse. Qui tutto si alleggerisce: ogni elemento strutturale perde la sua consistenza, diventando un sottile ricamo e un delicato merletto. Le nervature si assottigliano, i pinnacoli si affinano, insomma l'architettura scompare quasi per lasciare il posto alle grandi vetrate. Le 15 vetrate della Sainte Chapelle, che coprono con le loro 1134 scene una superficie di 618 metri quadrati, appartengono al XIII secolo e illustrano, nello splendore dei colori e nello stile concitato e febbrile, scene bibliche ed evangeliche. ALTRE IMMAGINI

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Gli studi di Viollet le Duc sul Medio Evo e sul Rinascimento non si limitarono all’architettura ma, si interessò anche ai mobili, all’abbigliamento, agli strumenti musicali, agli armamenti,ecc.

Il suo punto di vista sul restauro è notevole, si oppose alla semplice conservazione: “Restaurare un edificio, non è solo mantenerlo, ripararlo, o ricostruirlo, è riportarlo ad una condizione completa che potrebbe non essere mai esistita”. In applicazione a questi principi, Viollet le Duc modificò irrimediabilmente molti monumenti ma, permise sovente di salvarli, questo spiega il perché la sua opera è così controversa.

Viollet le Duc

Rifacimento della facciata della chiesa di Saint-Just

Narbonne

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Costruita a partire dal 1096 circa, la chiesa abbaziale della Madeleine, a Vézelay (Borgogna), presenta impianto strutturale romanico con aggiunte gotiche nella parte absidale. Dopo il disastroso incendio del 21 luglio 1120, la navata centrale fu ricostruita interamente, secondo criteri architettonici che prendevano le distanze dalle soluzioni messe a punto nell'abbazia di Cluny: piuttosto elevata, è coperta da una volta a botte, scandita in campate da archi a tutto sesto in conci neri e bianchi. L'interno dell'edificio è illuminato da ampie finestre aperte nella parete sopra le arcate che introducono alle navate laterali. L'abside gotica, realizzata a partire dal 1180 circa, riprende il modello dell'abbazia parigina di Saint-Germain-des-Près.

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La Chiesa di Notre Dame, basilica dal 1958, è situata nel centro della città,al posto del castrum romano di Belena. È il tesoro più significativo della città con il famoso Hôtel-Dieu. Il fondamento della Notre Dame risale al decimo secolo. La chiesa attuale è costruita durante la corrente del dodicesimo secolo da Etienne de Bagé, il famoso vescovo di Autun. Notre Dame è uno dei più grandi edifici romani della Borgogna ed è stata costruita sul modello dell’abbazia di Cluny e, più vicino, di Autun.

L'architettura sontuosa del collegiale mostra le caratteristiche dell’arte romana della Borgogna: è situata su tre piani secondo il modello di Cluny, ha alte finestre doppie, colonne a forma di croce con i pilastri scanalati. La costruzione del collegiale è iniziato circa nel 1120 ed è stato completato soltanto all'inizio del tredicesimo secolo con la costruzione delle prime due portate della nave. Il tredicesimo e quattordicesimo secolo hanno modificato la costruzione con alcune aggiunte gotiche: le più alte parti dell’apside e del campanile sono ricostruite, due campanili sorgono sulla facciata e un portico aperto è costruito nel quattordicesimo secolo. Un serie di cappelle laterali completano la costruzione del collegiale,donando una grande armonia. Parecchie altre opere d'arte fanno di Notre Dame un museo: si possono ammirare gli affreschi del quindicesimo secolo, statue e tappezzerie famose. Le vecchie costruzioni canoniche che fiancheggiano la chiesa sono state costruite pricipalmente nel tredicesimo secolo.

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Nel 1843, Mérimée fa appello a Eugène Viollet-le-Duc per affidargli lo studio e la perizia della chiesa, il che costituisce di fatto il primo intervento del giovane architetto a Carcassonne. I lavori di restauro iniziano sotto la responsabilità di Viollet le Duc a partire dall'anno 1844. Egli si circonda di una squadra di muratori, maestri vetrai, scultori e dell'imprenditore Jean Magné, che lo accompagnerà lungo tutti i lavori sulle fortificazioni della città. Il cantiere prosegue fino al 1864. Viollet-le-Duc ricostruisce la facciata occidentale, rinnova le vetrate, i pilastri della navata, i contrafforti e le murature del coro. Per conservare le sculture originali, i doccioni e i cornicioni che ornano le parti alte della chiesa sono deposti e riprodotti.

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Viollet-Le-Duc progetta e realizza la guglia mancante (quella attualmente sulla cupola centrale di Notre-Dame), mettendo in pratica il suo concetto che, quando si debba aggiungere una parte nuova, bisogna mettersi al posto dell'architetto primitivo (cioè colui che ha creato l'opera) e supporre che cosa egli farebbe. La sua opera è così ardita e impeccabile dal punto di vista costruttivo, da amalgamarsi perfettamente al complesso monumentale. Egli pose sulla facciata e sulle strombature dei portali statue nuove che costituiscono uno dei maggiori falsi stilistici in grado di ingannare chi volesse prendere a testimonianza di scultura gotica, ma che nelle intenzioni di Viollet dovevano solo servire a ripristinare l'unità corale. Ha inoltre ricostruito le statue della Galerie du Roi distrutte durante la rivoluzione; una di queste statue porta il suo volto come firma.

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La Basilica di Saint-Denis, meglio conosciuta come la « necropoli dei re di Francia »è situata nel luogo in cui fu sepolto il primo vescovo di Parigi. La leggenda racconta che il santuario originario sia stato edificato per volere di Santa Genoveffa nel V sec. d.C.Il primo re a farsi consacrare in questa basilica fu Pipino il Breve.Da Ugo Capeto in poi che tutti i reali di Francia, tranne poche eccezioni, vengono inumati in questa basilica. Numerose statue ricordano i defunti sovrani di Francia. Da segnalare le belle vetrate, tra le più antiche di Francia, che invadono di luce il coro. Per la sua particolare luminosità, questa basilica fu denominata « Lucerna » (la lanterna).

Il fascino di questa chiesa deriva dalla commistione dei generi : alla purezza delle linee del romanico, si aggiungono elementi innovativi, particolare, il grande rosone, primo nel suo genere, ed il coro in stile gotico. Il transetto, di dimensioni notevoli, è stato così riadattato in epoca successiva proprio per ospitare le monumentali tombe reali. Le bianche statue giacenti, seppur imponenti, sembrano sperdersi nella grandiosità della basilica. Il candore del loro marmo, riscaldato dalla luce colorata che filtra attraverso le vetrate, restituisce un’idea di calore e consolazione. ALTRE IMMAGINI

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Costruita nel 1220, Nôtre Dame di Amiens è di evidente derivazione da Nôtre Dame di Parigi, come attestano le torri laterali, che sono però asimmetriche: a destra la più antica, a sinistra la più alta. I portali sono più strombati rispetto a Nôtre Dame di Parigi. La facciata è divisa in parti verticali. Rispetto a quella di Parigi, la cattedrale di Amiens appare più alta, slanciata e più decorativa, data la presenza di pinnacoli, guglie, doccioni, sculture. Inoltre è più luminosa: pertanto gli effetti chiaroscurali che vengono a crearsi accentuano e danno risalto all'apparato decorativo. Nell'interno si susseguono pilastri a fascio più leggeri e slanciati. Nel transetto, fasci di colonne si sviluppano sino al soffitto, accentuando il senso dello slancio verso l'alto. Viene abolita la parete a favore di ampie finestre ornate da colonnine. Nelle volte a crociera a sesto acuto, contrariamente alla tendenza del gotico, i costoloni suddividono solo 4 vele.

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Al centro di Clermont Ferrand si trova questa stupefacente cattedrale in pietra lavica nera (andesite). Perfetto esempio di gotico riadattato che si ritrova anche in altre cattedrali delle regioni meridionali della Francia.Vista in lontananza la cattedrale spicca sopra il piatto panorama cittadino circostante, come un iceberg infernale che galleggia sinistramente sopra un mare di tetti. Il Duomo venne costruito dal 1248 in poi, sopra due edifici precedenti. L'aggiunta di arredi delle cappelle e del transetto sono proseguite per secoli, fino ai giorni nostri. Da una parte all'altra della navata centrale ci sono le navate laterali, doppie. Da tale architettura viene il senso di una "foresta" di colonne.

Alcune delle pregevoli vetrate (del XII, XIII, XV e XX) che si trovano nelle cappelle che circondano il Coro (l'altare).ALTRE IMMAGINI

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In base al progetto e al preventivo proposto da Viollet-le-Duc nel 1853, i lavori di restauro delle fortificazioni iniziano dal fronte ovest del bastione interno, il più visibile dalla bastia Saint-Louis. Cinque anni più tardi, vengono terminate sei torri e le cortine corrispondenti, dalla torre della Giustizia alla torre Mipadre. Nello stesso settore, il Genio militare si occupa della cinta muraria esterna.

PARTE NORD

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Del suo studio archeologico, Viollet-le-Duc si impegna con particolare attenzione alle proposte di trattamento delle torri del fronte nord, che chiama le "torri visigote", e che corrispondono di fatto alle false torri della fine dell'epoca romana. Egli distingue le due vedute restaurate secondo i diversi stati: tetti piatti, coperti di tegole canale, per illustrare lo stato originale, tetti a forte inclinazione ricoperti di ardesia, per illustrare lo stato della fine del XIII secolo. Al momento dei lavori, Viollet-le-Duc sceglie infine di riprodurre i tetti scoscesi, per conservare nella fortezza l'omogeneità del suo profilo dell'epoca reale. Dal 1872 alla sua morte nel 1879, egli interviene con questo spirito sulle tre torri del Mulino del Connestabile, di Vieulas e della Marquière.

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