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Page 1: Via Torino rinasce con il nuovo iper «Cos Mestre combatte ... CORRIERE VENETO VE.pdf12 VENEZIA E MESTRE Venerd 28 Novembre 2014 Corriere del Veneto Si accende il ponte della Libert

VE12 VENEZIA E MESTRE Venerdì 28 Novembre 2014 Corriere del Veneto

Si accende il ponte della Libertà

Riga e flash, la nuova luce per Veneziafarà risparmiare oltre 70 mila eurodi Alice D’Este

VENEZIA Si risparmieranno 70 mila euro perché le nuove lampadine installate sul ponte della Libertà consumano meno di quelle che c’erano con i vecchi «fiammiferoni» (87 mila kw all’ora invece che 475). Dice Margherita Süss che si è occupata del progetto di illuminazione: «I corpi illuminanti consumano meno e permette di vedere Venezia nel modo giusto». Sono le 18.05 quando si acceso ieri sera per la prima volta il nuovo impianto. Un filo di luci al led corre lungo il muretto della pista ciclopedonale, il guard rail che delimita le corsie è illuminato a spot da dei «marker» che permettono all’automobilista di avere la percezione completa della strada. Poi, nell’arrivo a Venezia, 42 lampioni rendono più facile l’immissione nelle corsie. Il costo, nullo per il Comune è stato sostenuto dalla società che ha vinto l’appalto per l’illuminazione pubblica. Ora non resta che smaltire i «fiammiferoni»: non possono essere riutilizzati in nessun modo, verranno venduti come ferro vecchio. (Foto Errebi)

Via Torino rinasce con il nuovo iper«Così Mestre combatte il degrado»Confcommercio: chiusi 277 negozi in 9 mesi. Interspar: ma noi crediamo nel centro città

La storia La verdura portata a remi, la carta fatta con il kiwile due aziende che trasformano lo spreco in risorsa

VENEZIA Uno consegna la verdu-ra in barca a remi, l’altro produ-ce carta con kiwi, agrumi, la-vanda e caffè. Due realtà tra lo-ro molto diverse, ma animateda uno stesso obbiettivo: la lot-ta allo spreco alimentare. Sitratta due imprese venete,Donna Gnora, un’azienda agri-cola di Noale, e Favini, una car-tiera di Vicenza protagoniste di«Avanti gli avanzi. Come tra-sformare lo spreco in risorsa»,la conferenza organizzata dal-l’università Ca’Foscari in occa-sione della Settimana europeaper la riduzione dei rifiuti.Donna Gnora è una piccolaazienda agricola a conduzionefamiliare che ha fatto della so-stenibilità la propria filosofia, non solo nella produzione maanche nella consegna: «Il no-stro obiettivo è ridurre al mini-mo lo spreco — spiega Federi-co Mantovan, direttore di Don-na Gnora — per questo abbia-

mo inventato l’orto in cassetta.Il cliente ordina la verdura dalnostro sito web, poi noi conse-gniamo porta a porta la casset-ta con gli ortaggi richiesti, tuttiprodotti ovviamente a chilo-metro zero». Dal martedì al ve-nerdì passano a Mestre, Vene-

zia, Mirano, Spinea e Noale. »Ea Venezia ci andiamo in barca aremi»m dicono. Una consegnasu misura che riduce il numerodi rifiuti quasi all’1% rispetto al-la quantità di prodotti conse-gnata. Racconta Mantovan:«Dei 900 chili di verdura che

ogni settimana consegniamo,infatti, solo 10 diventano rifiuti.Tuttavia, nemmeno questi so-no davvero uno spreco perchéli utilizziamo per farne compo-staggio». Altrettanto green, è laFavini, storica azienda vicenti-na produttrice di carta dal 1736che da sempre si distingue peri suoi prodotti ecosostenibili.Dopo l’alga carta, creata con lealghe della laguna, ha fatto de-gli scarti alimentari un mate-riale per una carta che rispettal’ambiente. «La carta Crush vie-ne prodotta con un quantitati-vo inferiore di cellulosa— spie-ga il direttore commercialeMarco Bertolo —. Al posto del-la cellulosa vengono usati gliscarti dell’industria alimenta-re». Crush kiwi, Crush mais,Crush ciliegia, caffè, lavanda oarancia, sono i nomi di questonuovo prodotto.

Diletta Rostellato© RIPRODUZIONE RISERVATA

La vicenda

Ieri c’è stata la conferenza organizzata da Ca’ Foscari contro lo spreco alimentare.

Tra le esperienze anche quelle di due aziende venete: la Donna Gnora (che porta a remi la verdura porta a porta ai veneziani) e la Favini, storica impresa vicentina che produce carta dagli scarti alimentari

Porto off shore

Ncd plaude a Moretti e chiama ZaiaVENEZIA Tra la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il «loro» presidente Luca Zaia, per ora l’Ncd veneto plaude a Alessandra Moretti del Pd; perlomeno sul destino del porto offshore «Rubinato dice no — spiegano i consiglieri regionali del partito di Alfano Nereo Laroni e Carlo Alberto Tesserin — mentre Moretti

dice sì al terminal fuori dalla laguna. Ma l’aspetto grave è l’ingerenza di Debora Serrachiani e dei deputati triestini che hanno tentato di bloccare i 100 milioni di intervento pubblico, per una struttura utile all’intero sistema portuale dell’Alto Adriatico. Zaia ora intervenga». (e.bel.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MESTRE «Gli interventi di riqua-lificazione della città sono lachiave della rinascita. La pub-blica amministrazione, anchesenza fondi, può diventare unvolano per gli investimenti deiprivati. E quando ci si riesce sicombatte il degrado». A trac-ciare le linee della rinascita di Mestre è stato ieri il sub com-missario con la delega all’urba-nistica Michele Scognamiglio,durante l’inaugurazione delnuovo Interspar in via Torino.«Questo è uno dei tanti proget-ti attivi in questo momento –ha detto - e anche grazie agli al-tri la città farà grandi passi inavanti». Primo tra tutti è il pro-getto di recupero dell’Arsenale,a partecipazione privata, concirca 200 milioni di euro di spe-sa (non comunale ovviamen-te), che permetterà di far rina-scere uno spazio a lungo sot-toutilizzato. Poi ci sono tre pro-getti in terraferma, oltre all’exdeposito Actv: il primo, avviatoda tempo, è lo spostamento delMercato ortofrutticolo, che davia Torino si sposterà a Mar-ghera. «In quel caso la Munici-palità “guadagnerà” una pisci-na pubblica per i residenti – di-ce Scognamiglio – mentre nellariqualificazione della stazione,

nella zona di via Ulloa potrà es-sere realizzato il distretto sani-tario unico». Infine c’è il pro-getto Venice Campus che por-terà residenze in via porto diCavergnago. Gli interventi nonprevedono spese per il Comu-ne, ma permetteranno di recu-perare spazi oggi abbandonati.

«Se il capitale privato riescea finanziare opere così sottraequote al degrado – ha dettoScognamiglio - alla base peròdev’esserci tempestività delleprocedure». Sia sul fronte delle

istituzioni che su quello deiprivati. Come nel caso dell’In-terspar, che ha ricevuto l’ulti-mo via libera l’8 aprile. «La si-nergia tra pubblico e privato hapermesso di dare nuove strut-ture alla città in tempi velocis-simi – dice Francesco Fracassodi Cervet srl – l’investimento èstato doppio rispetto al proget-to iniziale. Sono stati bonificatitutti i terreni per un costo totaledi circa 3 milioni di euro. Oratocca alla torre». Dei 75 metriprevisti in altezza, si è arrivati a

quota 57. La struttura esternadovrebbe essere «chiusa» en-tro Pasqua poi verranno pro-gettati gli spazi interni. Peraprile dovrebbero essere com-pletate anche le altre opere pre-viste nel Masterplan, compresigli appartamenti in social hou-sing. «Questo di via Torino è unesempio concreto di riqualifi-cazione urbana – dice France-sco Montaldo, direttore venditeInterspar – per noi significa da-re la dimostrazione di credereancora nel centro città. Molteaziende escono nelle zone ex-traurbane. Noi abbiamo inve-stito qui». Aspiag Service (con-cessionaria Despar per il Nor-dest) ha messo 35 milioni, altri20 milioni sono stati finanziatida Cervet, società di promozio-ne e sviluppo immobiliare diMirano. La superficie comples-siva è di circa 3200 metri qua-dri su due piani, servita da 13casse. Un dato in controten-denza visti i dati di Confcom-mercio che parlano di 277chiusure di attività commercia-li nei primi nove mesi del 2014ai quali se ne aggiungono 118sul fronte alloggi e ristorazio-ne.

A.D’E.© RIPRODUZIONE RISERVATA

55milioni di euro l’investimento sul progetto di via Torino: 35 di Aspiag Service e 20 di Cervet

75metri l’altezza della torre ancora in costruzione: ad oggi si è arrivati a quota 57 metri Dall’alto Un’immagine del nuovo iper, sorto al posto dell’ex deposito (Errebi)

Sul webSul sito internet del Corriere del Veneto il video del trasporto della verdura in barca a remi contro lo spreco

Sul webGuarda le immagini dell’inaugurazione del nuovo ipermercato Intespar suwww.corriereveneto.it

Il futuroA Venezia l’Arsenale, a Mestre il Mof, la stazione e Venice Campus

Allarme Confapi

«Uso impropriodei voucher»Turismo, seimilaoccupati in meno

JESOLOUso improprio dei voucher, la Confapi ammonisce gli operatori del turismo. Gli stessi che pochi giorni fa erano stati sanzionati dall’Inps che riteneva che il metodo di pagamento non fosse stato utilizzato in maniera conforme alla legge. «Abbiamo rilevato un abuso di questo strumento — spiega Orlando Roccato, direttore regionale Confapi, l’associazione delle piccole e medie imprese — E questo purtroppo si riversa in tutto il settore. Forse dovrebbe essere ricalibrato». Da un’analisi sugli andamenti economici e occupazionali del Veneto Orientale, infatti, è stato rilevato un 200 per cento in più dell’utilizzo dei voucher rispetto all’anno precedente. Pur essendo il turismo uno dei settori che registrano un andamento positivo, il tasso di occupazione già sfavorito dalla stagionalità è diminuito. E una delle cause potrebbe essere proprio l’utilizzo improprio dei voucher da parte degli operatori economici. Solo per il settore turistico è stata registrata una flessione dell’1,5 per cento sull’occupazione complessiva, pari a oltre seimila unità lavorative in meno rispetto al 2013. Un dato allarmante, se si pensa che il turismo traina altri comparti del Veneziano. Senza contare il calo degli investimenti. Dall’inizio della crisi nel Veneto orientale sono un migliaio le aziende che hanno chiuso, di cui 700 artigiane. Dal manifatturiero all’edilizia, fatta eccezione in alcuni casi per l’alimentare e i servizi alla persona. L’agricoltura, ad esempio, al contrario dell’edilizia che ha registrato un crollo, ha un andamento stabile, soprattutto per l’agroalimentare. Nello specifico nel Sandonatese dal 2013 hanno chiuso 319 imprese (da 3728 a 3409), mentre nel Portogruarese 353 (da 2973 a 2623).

E.Bir.© RIPRODUZIONE RISERVATA