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Risurrezione di Cristo è una nuova crea- zione, come un innesto che può rigenerare tutta la pianta. E’ un avvenimento che ha modificato l’orientamento profondo della storia, sbilanciandola una volta per tutte dalla parte del bene, della vita, del perdono. Siamo liberi, siamo salvi! Ecco perché dall’intimo del cuore esultiamo: “Cantiamo al Signore: è veramente glo- rioso!” (Benedetto XVI, 4 aprile 2010). Anche in questa Pasqua l’invito alla gioia della festa sembra stridere con le situazioni di crisi e di difficoltà che sono presenti nel Aprile 2011 n. 19 PASQUA: INNO ALLA VITA “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!” Q uesto è il giorno che ha fatto il Signore. Esultiamo insieme”. Per i cristiani il motivo della gioia pasquale è la Risurrezione di Gesù Cristo. Con la sua morte e risurrezione ha scon- fitto il peccato e ha inserito l’umanità nella creazione nuova. “Sì, fratelli, la Pasqua è la vera salvezza dell’umanità! Se Cristo – l’Agnello di Dio – non avesse versato il suo Sangue per noi, non avremmo alcuna speranza, il destino nostro e del mondo intero sarebbe inevitabilmente la morte. Ma la Pasqua ha invertito la tendenza: la mondo e nella nostra comunità. Proprio in questo periodo sono riecheggiati i rumori e le tragedie della guerra e della violenza nella vicina Libia e in tutto il Nord Africa, il dramma di tante persone costrette a lasciare la loro terra in cerca di sicurezza e di lavoro. Sono presenti le immagini di devastazione nel Giappone con l’incubo del disastro nucleare, le violenze contro i cristiani in varie parti del mondo. Le dif- ficoltà e la crisi del mondo del lavoro nella nostra terra. La Pasqua ci assicura che l’in- giustizia, la violenza, la morte, sono state vinte dalla forza dell’amore. La sequenza pasquale ha una significativa immagine per comunicare questa realtà: ”Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora vivo trionfa”. Come credenti dobbiamo essere capaci di trasmettere questa fede nella vita nuova, questa luce proveniente dalla Pasqua, capace di disperdere le tenebre del mondo. Certo “La Pasqua non opera alcuna magia. Come al di là del Mar Rosso gli ebrei trovarono il deserto, così la Chiesa, dopo la Risurrezione, trova sempre la sto- ria con le sue gioie e le sue speranze, i suoi dolori e le sue angosce. E tuttavia, questa storia è cambiata, è segnata da un’allean- za nuova ed eterna, è realmente aperta al futuro. Per questo, salvati nella speranza, proseguiamo il nostro pellegrinaggio, por- tando nel cuore il canto antico e sempre nuovo: “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!” (Benedetto XVI). Con questi sentimenti vi auguriamo Buona Pasqua! Don Giuseppe Mattana Don Luciano Monni Don Tomaso Puddu Pietro e Giovanni trovano il sepolcro vuoto. Particolare vetrate Seminario Vescovile

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Notiziario della Parrocchia Sant'Ignazio di Loyola di Oliena - Aprile 2011

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Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19 pag. 1

Risurrezione di Cristo è una nuova crea-zione, come un innesto che può rigenerare tutta la pianta. E’ un avvenimento che ha modificato l’orientamento profondo della storia, sbilanciandola una volta per tutte dalla parte del bene, della vita, del perdono. Siamo liberi, siamo salvi! Ecco perché dall’intimo del cuore esultiamo: “Cantiamo al Signore: è veramente glo-rioso!” (Benedetto XVI, 4 aprile 2010). Anche in questa Pasqua l’invito alla gioia della festa sembra stridere con le situazioni di crisi e di difficoltà che sono presenti nel

Aprile 2011 n. 19

PASQUA: INNO ALLA VITA“Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!”

Questo è il giorno che ha fatto il Signore. Esultiamo insieme”. Per i cristiani il motivo della gioia

pasquale è la Risurrezione di Gesù Cristo. Con la sua morte e risurrezione ha scon-fitto il peccato e ha inserito l’umanità nella creazione nuova. “Sì, fratelli, la Pasqua è la vera salvezza dell’umanità! Se Cristo – l’Agnello di Dio – non avesse versato il suo Sangue per noi, non avremmo alcuna speranza, il destino nostro e del mondo intero sarebbe inevitabilmente la morte. Ma la Pasqua ha invertito la tendenza: la

mondo e nella nostra comunità. Proprio in questo periodo sono riecheggiati i rumori e le tragedie della guerra e della violenza nella vicina Libia e in tutto il Nord Africa, il dramma di tante persone costrette a lasciare la loro terra in cerca di sicurezza e di lavoro. Sono presenti le immagini di devastazione nel Giappone con l’incubo del disastro nucleare, le violenze contro i cristiani in varie parti del mondo. Le dif-ficoltà e la crisi del mondo del lavoro nella nostra terra. La Pasqua ci assicura che l’in-giustizia, la violenza, la morte, sono state vinte dalla forza dell’amore. La sequenza pasquale ha una significativa immagine per comunicare questa realtà: ”Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora vivo trionfa”. Come credenti dobbiamo essere capaci di trasmettere questa fede nella vita nuova, questa luce proveniente dalla Pasqua, capace di disperdere le tenebre del mondo. Certo “La Pasqua non opera alcuna magia. Come al di là del Mar Rosso gli ebrei trovarono il deserto, così la Chiesa, dopo la Risurrezione, trova sempre la sto-ria con le sue gioie e le sue speranze, i suoi dolori e le sue angosce. E tuttavia, questa storia è cambiata, è segnata da un’allean-za nuova ed eterna, è realmente aperta al futuro. Per questo, salvati nella speranza, proseguiamo il nostro pellegrinaggio, por-tando nel cuore il canto antico e sempre nuovo: “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!” (Benedetto XVI). Con questi sentimenti vi auguriamo Buona Pasqua!

Don Giuseppe Mattana Don Luciano Monni Don Tomaso Puddu

Pietro e Giovanni trovano il sepolcro vuoto. Particolare vetrate Seminario Vescovile

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pag. 2 Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

Cronaca di Vita Parrocchiale

NOTIZIARIO dellaParrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA

Direttore Responsabile:GIUSEPPE MATTANA

Gruppo Redazione:LUCIANO MONNIANTONELLO PULIGHEDDUPEPPINO NIEDDUFRANCO GARDUANNA FRANCA PAU

Stampa: SERISTAMPA - OLIENA

Aprile 2011 - n. 19Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004del 20 Ottobre 2004

Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal 19 settembre 2011 al mese di marzo 2011

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tu-tela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

- Il 19 settembre hanno inizio le celebrazioni in vista del Con-gresso Eucaristico Diocesano.

- Il 26 settembre solenne Con-celebrazione a Nuoro, presso l’Anfiteatro Comunale, per la conclusione del Congresso Euca-ristico Diocesano. Presiede la Ce-lebrazione il Card. Salvatore De Giorgi. Sono presenti i Vescovi della Sardegna e i sacerdoti della diocesi. Nutrita la partecipazione della comunità di Oliena.

- Il 10 ottobre si svolge nel Santuario di N.S. di Monserrata il Ritiro parrocchiale per l’ini-zio del nuovo Anno Pastorale: “Dio è il vero educatore del suo popolo”.

- Il 19 ottobre si riunisce il Consiglio parrocchiale di Azione Cattolica.

- Dal 29 al 30 ottobre l’ACR parrocchiale partecipa al raduno nazionale a Roma per incontrare Benedetto XVI.

- Il 30 ottobre Don Giuseppe Mattana benedice il campo della Protezione Civile a Lanaittu, in occasione delle esercitazioni di pronto intervento.

- Il 4 novembre, con la presenza dell’Amministrazione Comunale, delle autorità militari e dei rap-presentanti della Scuola, viene celebrata la S. Messa in suffragio

dei Caduti di tutte le guerre.

- Il 7 novembre, nel Santuario di N.S. di Monserrata, si svolge l’incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale per la presentazione degli Orientamenti Pastorali dell’Episcopato Italiano per il prossimo decennio: “Educare alla vita buona del Vangelo”.

- Il 13 novembre si svolge a Ma-moiada l’incontro dei sacerdoti della Forania.

- Dal 21 al 26 novembre il Par-roco è a Foligno per partecipare agli Esercizi Spirituali.

- Il 29 novembre inizia la Nove-na in preparazione alla Solennità dell’Immacolata.

- Il 13 dicembre si tiene in par-rocchia la Celebrazione comuni-taria della Penitenza.

- Il 13 dicembre si riunisce il Comitato di N.S. di Monserrata per l’accoglienza delle nuove coppie: Giuseppe Manca e Ros-sana Onnis, Gian Lussorio Pische e Pierina Ritzu, Giuseppe Secchi e Manuele Putzu, Efisio Piras e Pasquina Cugusi, Antonio Gab-bas e Pina Congiu.

- Il 18 dicembre viene celebrato il Natale degli uomini.

- Il 21 dicembre i bambini della Scuola Materna Parrocchiale, accompagnati dalle insegnanti e dal personale della scuola, nella Biblioteca Comunale svolgono la rappresentazione di Natale.

- Il 26 dicembre, nella Chiesa Parrocchiale, la Polifonica Olia-nese presenta il Concerto di Na-tale insieme al coro di Torpè.

- Il 31 dicembre si celebra nella Chiesa Parrocchiale il Te Deum di Ringraziamento.- L’otto gennaio inizia il Corso di preparazione al matrimonio.

- L’11 gennaio si svolge l’incon-tro unitario di Azione Cattolica in vista del rinnovo del Consiglio Parrocchiale.

Il 14 gennaio il P. Umberto Zucca, Assistente Regionale del Terz’Ordine Secolare, visita la fraternità di Oliena.

- Il 15 gennaio viene benedetto il fuoco nel cortile della Scuola Materna di “Predu Murta” e in vari altri rioni.

- Il 15 gennaio vengono bene-detti i nuovi mezzi di soccorso dell’ASO.

- Il 23 gennaio si svolge la que-stua per il Santuario di N.S. di Monserrata.

- Il 23 gennaio si svolgono le votazioni per il rinnovo del Consiglio Parrocchiale di Azio-ne cattolica e per l’elezione del Presidente parrocchiale. Al termine delle votazioni risulta

Sono Stati Battezzati in Cristo

Manca ElenaPische Giovannantonio

Mula RiccardoCorrias Giovanni Antonio

Fele NicolaCorrias AliceLei Antonio

Tedde MatteoSoddu Gloria

Langiu GabrieleFenu Cristian

Manca EdoardoZanda SofiaSini Greta

Deiana MartinaFele MarcelloCarai Matteo

Zola Maria ChiaraNieddu MatteoPala Samuele

Carente MichelaMula Martina

Gaia FrancescoAresu Sebastiano

2011 Chiefalà Nicholas

Piu LorenzoSolinas Marianna

Tuffu Giovanni PaoloCabboi BenedettaSanna AntonellaLande MicheleCapeddu IsaiaSanna ChiaraMula Alessia

Picca RiccardoFele Chiara

Puddu Pier Davide

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICIParrocchia Sant’Ignazio di LoyolaPiazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu)Tel. e Fax 0784.285655Indirizzo e-mail: [email protected]

Don Mattana tel. 0784.285655 - 340.7661593Don Luciano tel. 338.3310434Don Puddu tel. 0784.288707Suore tel. 0784.287555

Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

Page 3: Su Patiu n. 19

Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19 pag. 3

Sono ritornati alla casa del Padre

Fele PietroForzinetti Maria

Fele Giuseppa RaimondaPalimodde Assunta

Cappeddu RaimondoSalis MariantoniaRubanu Angelo

Cucca Maria AgataBettarelli GiacintaTicca Anna Rosa

Manconi Carmine (Tomaso)Ticca MariangelaGarippa Antonio

Piga GrazianoFele Francesco

Pulloni Antonio MariaCongiu PietroSalis Grazia

Fele NunziataCarrone Giuseppe

Costa AntoninaCucca Giovanni

Palimodde CesareFadda giovannaMassaiu Antonio

(2011)Sotgia Maria Antonietta

Salis StefanoCongiu Graziano

Nonne MarioSalis AntoniangelaPuddu SalvatoreBiscu Mathias

Columbu GiovannaPettorru Salvatore

Secchi Antonio MonserratoCatte GiovannaFele Giovanna

Carrone SalvatoreTicca Giuseppa

Tupponi Maria IgnaziaFele Sebastiano

Corbeddu Antonio MichelePutzu Peppina RaffaelaMassaiu Pietro Antonio

Biscu GiuseppaMassaiu Francesco

Cronaca di Vita Parrocchiale

Si sono uniti in matrimonio

Carmelo Cucca e Maria Giuseppina ElceAndrea Mastrone e Simonetta Fancello

Salvatore Zola e Gianfranca CongiuGraziano Corrias e Cristina Porcu

Francesco Curreli e Giovanna CongiuGiancarlo Musella e Pamela Congiu

Tomaso Carai e Rossana Di Domenico

settembre.

- Il 29 gennaio viene benedetta e inaugurata la Fiera degli sposi.

- Il 31 gennaio si svolge nei locali della Provincia l’incontro dei gestori delle Scuole Materne non statali.

- Il 3 febbraio inizia il Corso parrocchiale per la formazione dei lettori.

- L’11 febbraio viene celebrata in Parrocchia la Giornata del Malato con la partecipazione e la collaborazione dei volontari dell’ADI.

- Il 13 febbraio viene celebrata la Giornata della Pace da parte dell’ACR parrocchiale con la partecipazione dell’ACR di Or-gosolo.

- Il 20 febbraio si svolge a Nuoro l’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica Italiana e a Gavoi la Giornata del Pensiero da parte dell’AGESCI.

- Il 21 febbraio si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale per programmare gli impegni quaresimali e per prendere visio-ne della situazione della Scuola materna parrocchiale.

- Il 26 febbraio, su iniziativa dei gruppi coppia della parrocchia, si tiene nel salone della Casa del giovane un incontro conferenza sugli aspetti positivi e negativi di Internet, tenuto dal Dott. Piero Luigi Sanna della Polizia Postale.

- Mercoledì 9 marzo, inizio della Quaresima con l’imposizione delle Ceneri.

- Il 10 marzo inizia la novena in preparazione alla festa di S. Giuseppe

- L’11 marzo, venerdì, si svolge la Via Crucis nella zona di Monte Mannu.

- Il 12 e il 13 marzo i gruppi cop-pie della parrocchia si ritrovano

Arredamenti classici e moderni “arredo bagno”

Sede Commerciale e Esposizione: Via Nuoro, 128 - Tel. 0784/288717Nuovo punto espositivo: Via Ferracciu, 45 - NUORO

E-MAIL: [email protected] (Nu)

per una giornata di Ritiro Spiri-tuale presso la Casa di Spiritualità delle Suore Figlie di S. Giuseppe a Donigala (Oristano).

- Il 19 marzo, festa di S. Giusep-pe, inizia il suo cammino un nuo-vo gruppo di giovani coppie.

- Dal 25 al 27 marzo si svolgono in Parrocchia le Sante Quaran-tore.

- Il 26 e il 27 marzo si svolge nel

Santuario di N.S. di Monserrata un Ritiro spirituali per i ragazzi del catechismo.

- Il 27 marzo si svolge la Que-stua per la festa di S. Giovanni, a cura del Comitato.

- Il 26 e il 27 marzo si svolge a Oliena la Giornata del FAI (Fondo Ambientale Italiano) con visita alla riaperta Casa Calamida e al Palazzo ex Gesuitico con il Museo parrocchiale.

eletta Presidente Parrocchiale Immacolata Piga.

- Dal 26 al 28 gennaio Don Giu-seppe Mattana, come rappresen-tante della Diocesi, partecipa ad Ancona al Convegno Nazionale in preparazione del Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà proprio ad Ancona dal 4 all’11

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pag. 4 Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

Vita parrocchiale

Incontrarsi, gioire, riflettere e cono-scersi meglio, queste sono le prero-gative che caratterizzano ogni ap-

puntamento con l’acr. Quasi 400 ragazzi, circa 50 edu-catori: questi i numeri della giornata, le cui attività sono state ispirate dallo slogan di quest’anno “La pace ha tutti i numeri”, l’obiettivo era far capire che la pace si deve e si può fare con i numeri diventando tutti protagonisti. La cono-scenza tra i ragazzi di parrocchie diver-se concorre a nutrire sentimenti comuni quali la speranza e la gioia nello stare insieme. Quest’anno la festa della pace si è svolta nel nostro paese assieme al gruppo ACR di Orgosolo.Era il 13 febbraio 2011 e ci siamo ri-trovati tutti assieme grandi e piccini ad accogliere il gruppo dei ragazzi di Orgo-solo, che è arrivato di buon mattino in piazza San Giuseppe accompagnato da-gli educatori . Dopo la S. Messa celebrata dai sacerdoti delle due comunità sono sta-te svolte le attività in programma per la giornata nelle varie piazze.Arrivata l’ora di pranzo e ci siamo spo-stati alla Casa del Giovane che si è di-

mostrata capace di contenere la grande folla di bambini, ragazzi e educatori ac-compagnati dalla preziosa presenza dei Sacerdoti Don Mattana, Don Luciano e Don Antonello . Nel pomeriggio allietato dalla giornata di sole abbiamo continuato con le attività suddivise per arco di età. I ragazzi festosi in giro per le strade han-no saputo coinvolgere diversi passanti giovani e meno giovani. Molto apprezzato il lavoro svolto dal gruppo medie di Orgosolo assieme alle educatrici: “Il Murales della Pace”, un significativo ricordo di una giornata trascorsa assieme; interessante anche il lavoro svolto dal gruppo 12/14 che ha vi-sitato 14 famiglie che hanno visto le loro case invase dai ragazzi pieni di entusia-smo. Un ringraziamento particolare ai genitori che come sempre hanno dimo-strato grande spirito di collaborazione per la riuscita della festa, preparando go-losità di ogni genere. A chiusura della giornata non poteva mancare la fiaccolata della Pace, alla quale erano presenti tutte le associa-zioni e gruppi della comunità che hanno partecipato numerosi portando per le vie

OLIENA CON ORGOSOLO PER LA PACEQuasi 400 ragazzi, circa 50 educatori: questi i numeri della giornata

del paese una luce nuova di unità e con-divisione. Per concludere i ragazzi si sono salutati scambiandosi messaggi di pace da loro preparati per l’occasione su fiori, girandole e matite colorate in ricordo di una giornata indimenticabile.L’AC ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della FESTA.

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Molte volte il ritiro spirituale è necessario per assestare la propria co-scienza; per ritemprarsi nel fervore; per vivere un’intimità spirituale con il pro-prio coniuge intensamente; è necessario, perché è una grazia preziosa, rara, spe-ciale. S. Gregorio Magno osservava che siccome l’acqua fermata nel suo corso da una chiusa, cresce e s’innalza, così l’anima umana, chiusa nel ritiro, s’innal-za verso il cielo; mentre lasciata libera, si divaga in mille inutilità e frivolezze e si perde. In un ritiro spirituale la coppia, se vuole, ritrova la forza, la speranza, la luce, la libertà, la riconciliazione, il con-

forto della grazia, la gioia. Con pazienza e amore riuscirà ad introdurre un filo di novità, tenerezza, sorpresa nella relazione coniugale. Con questi sentimenti i Gruppi Famiglie del-la nostra comunità si sono ritrovati nel centro di spiritualità N.S.del Rimedio di Donigala – Oristano, per vivere un mo-mento di preghiera e condivisione. Un momento in cui fare, per ogni gruppo, sia il punto nel proprio cammino di cresci-ta, sia per condividere i propri percorsi all’interno dell’unica realtà parrocchiale in cui si è chiamati a dare il proprio servi-zio e testimonianza. L’alternanza di mo-

menti di preghiera e confronto, in questi due giorni ci ha reso consapevoli che tutti siamo dei chiamati, ognuno secon-do i propri talenti, sia nella vita di ogni singola famiglia che come gruppi-fami-glia. Del resto la famiglia, consacrata da Cristo, si configura come prima e vitale cellula della società. E’ protagonista del-la civiltà dell’amore. Trasmette in modo vitale i valori che vive (cultura dell’esse-re, della persona, dell’amore, della vita, della comunione). Promuove la società umanizzandola e personalizzandola, as-sume impegni concreti di servizio. Tuttavia, nella diversità dei per-corsi, delle proposte o delle iniziative che ogni gruppo porta avanti, si veda altro articolo in questo stesso numero, abbiamo la consapevolezza che vivendo all’ombra dello stesso campanile, siamo chiamati a dare la nostra testimonianza ed il nostro servizio per e nella parroc-chia. Perché la famiglia cristiana ha un impegno preciso: partecipare alla vita e alla missione della Chiesa come comu-nità coniugale e familiare, attraverso la concretezza dell’amore coniugale e fa-miliare. L’amore coniugale è un bene da coltivare per tutti. Gli sposi possono do-nare alla Chiesa un volto più umano, anzi sono il paradigma di essa. Essi possono aiutare la società a diventare famiglia. Mario Mula

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pag. 6 Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

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INTERNET UN NUOVO AMBIENTE EDUCATIVO TRA UTILITA’ e PERICOLINuova iniziativa del Gruppo Coppie in seno alla comunità di Oliena

criminalità che prima si trovava per strada ora si sta progressivamente riversando sulla rete, perché internet consente dei guadagni abnormi con rischi minimi, evitando conflitti a fuoco e perpetrando azioni criminose dalla

propria scrivania. È rilevante la non corretta percezio-ne della gravità delle proprie azioni da parte dei giovani, cui si aggiunge un atteggiamento disinformato e superficiale dei genitori anche a fronte di reati gravi e pene particolarmente severe. La famiglia, frequentemente igna-ra, non riconosce i figli in quella condotta, sottovalutando la pericolosità del mezzo e la gravità di comportamenti che costituiscono reato. Pirateria audiovisiva e pedopornogra-fia non sono nate con internet, ma hanno tro-vato nel web il più potente e capillare mezzo di diffusione. Lo scambio di video e foto di ragazze e ragazzi nudi sul web o con sms sui cellulari, spesso barattate per pochi euro, ab-braccia in pieno questo reato nonostante tali azioni sono condotte con estrema superficia-lità. Così si è parlato di cyber-bullismo, di siti, blog e forum pro-anoressia (PRO-ANA e PRO-MIA) e di altri che inneggiano al sui-cidio, al razzismo, alla xenofobia, ecc… Poi le frodi on line attraverso i siti e-commerce, gli incauti acquisti in rete e le vincite a fin-

te lotterie che unite al phishing (il furto dei dati personali) svuotano le tasche e il conto in banca a ignari utenti senza che questi pos-sano rendersene conto. Rilanciamo la Speranza. Questo il bellissimo messaggio lanciato nel secondo incontro dalla prof.ssa Clotilde che ha esor-dito parlando dell’evoluzione dei sistemi di comunicazione, di insegnamento e di appren-dimento. La trasformazione del mondo gio-vanile e dei media caratterizzato da una cul-tura prontamente disponibile, ma allo stesso tempo veloce ed effimera. Ciò è causato da un sovraccarico cognitivo che è direttamente proporzionale alla limitazione della capacità di concentrazione. Come già fatto dal dott. Sanna, la prof.ssa Merlin ha sottolineato che come nel-le favole non bisogna avere paura del bosco (internet), ma dei lupi e degli orchi (i mal-fattori) che vi si nascondono. Bisogna saper scegliere la giusta strada e non deviare nei percorsi alternativi, spesso più accattivanti e ammalianti. Il desiderio di appartenenza ad un gruppo e di condivisione delle idee è una propensione naturale, ma è fondamentale che questo avvenga con il gruppo giusto e non con uno deviato o deviante. È qui che è mol-to importante la presenza dei genitori e degli educatori, anche per individuare prontamen-te i sintomi di un eventuale disagio. Gli edu-catori devono essere consapevoli dell’utiliz-zo che si fa dello strumento internet, devono porre regole e limiti, che non devono essere spostati troppo in là al fine di non perdere il senso del limite e della realtà. Risulta quindi basilare crescere in famiglia ed educare con i media ai media. Nei due incontri sono stati ricorrenti due concetti: Responsabilizzazione e Consa-pevolezza. Si è evitato di demonizzare inter-net, strumento versatile e dalle enormi poten-zialità, esortando ad una corretta educazione per un uso consapevole e responsabile della rete, ribadendo che è meglio consentire l’ac-cesso e l’utilizzazione di internet in ambito familiare, ove i ragazzi possono essere gui-dati e controllati. Antonio Massaiu

Il Progetto Famiglia Genitorialità Educazione. Un nuovo progetto orientato ai problemi della famiglia moderna ha preso il via ad Oliena. Una serie di incontri-dibatto, tenuti da relatori scelti e preparati, mirati a tutti coloro che nella nostra comunità si oc-cupano di educazione e formazione. Il Progetto Famiglia Genitorialità Educazione si ispira ai principi che hanno portato alla formazione dei gruppi coppie nella nostra comunità e, pertanto, intende proporre e testimoniare un modello di fami-glia e di educazione orientato agli insegna-menti del Vangelo, mantenendo tuttavia uno stretto contatto con la realtà della comunità e con le esigenze dell’odierna società.Internet, un nuovo ambiente educativo tra utilità e pericoli. Per primo è stato affrontato un sog-getto molto interessante: INTERNET. Un tema molto ampio che ha richiesto l’orga-nizzazione di ben due incontri. Con essi si è cercato di informare e creare una consistente consapevolezza sulle enormi potenzialità di questo strumento e avere una giusta perce-zione dei pericoli e delle insidie che si posso-no celare nella rete. L’intenzione non è quin-di quella di demonizzare internet, ma quella di educare ad un uso corretto e responsabile delle nuove tecnologie, sfruttandone le po-tenzialità e limitandone i pericoli. I relatori sono stato il dott. Piero Luigi SANNA, So-stituto Commissario della Polizia di Stato e dal 2005 responsabile provinciale per la Po-lizia delle Comunicazioni e la prof. Clotilde Merlin, pedagogista esperta di educazione e tecniche di comunicazione. I relatori hanno parlato di internet come di un mondo parallelo, un mondo vir-tuale che, come il quello reale, ha personag-gi, storie, leggi e regole, reati e criminali. Pertanto accingendosi ad entrare in questo mondo bisogna essere ben consapevoli di ciò che si può incontrare. È importante che genitori ed educatori facciano le opportune raccomandazioni, come per il mondo reale, quando un ragazzo si appresta a navigare in questo ambiente. Il dott. Sanna ha evidenziato che la

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SU PATIUragazzi INSERTO A “SU PATIU” PARROCCHIALE a cura di don Peppe e don Luzianu

N. 6Aprile 2011

Concorso a PremiREGOLAMENTO: fai una fotocopia di questa pagina e spediscila in busta chiusa con i tuoi dati a: Redazione “Su Patiu” - Piazza Collegio 7 - 08025 OlienaVerranno premiati i primi 3 classificati ad estrazione.

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Page 8: Su Patiu n. 19

pag. 8 Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

2

OLIE

NA

GIO

RNATA

DELLA

PACE 2

011

I Com

men

ti dei ra

gazzi

1- Il 13 febbraio 2011 è stato un giorno bellissimo non ho m

ai provato un emozione così

, è stato interessante e abbiamo conosciuto anche ragazze della nostra età.

Elisa C. 2- M

i sono divertita moltissim

o ho fatto nuove amicizie e nuovi am

ori. E’ stato bello anche perché abbiam

o fatto giochi molto divertenti soprattutto quando siam

o andati nelle case altrui e poi qualche caram

ella ricevuta dalle signore vecchie.

M

arzia3- La giornata di dom

enica è stata bellissima abbiam

o fatto nuove amicizie con le ragaz-

ze dell’acr di Orgosolo….. Ci siam

o divertiti tantissimo, ed è stato bellissim

o il mom

ento della fiaccolata…… era uno spettacolo. D

aniela S.4- Q

uesto incontro con l’acr di Orgosolo è stato bellissim

o.. Mi sono divertita tantis-

simo abbiam

o fatto amicizie con un sacco di ragazze che si sono dim

ostrate troppo sim

patiche. Abbiam

o conosciuto anche un paio di ragazzi con cui ci siamo divertite

molto. Q

uesto ricordo rimarrà per sem

pre, è stata un’esperienza bellissima e spero di

ripeterla in futuro.

Sara5-

Il 13 febbraio 2011 è stata una giornata bellissima un esperienza unica…. Q

uesta unione è stata m

olto utile e inoltre abbiamo conosciuto m

olta gente della nostra età e anche più grandi, non è stata nem

meno stancante!! Ci siam

o divertite un mondo!! Spero

che rifaremo questa esperienza.

Mara

6- Il 13 febbraio è venuta l’acr di O

rgosolo. E’ stato bellissimo ci siam

o divertite m

olto e abbiamo fatto am

icizia con ragazzi e ragazze della nostra età. Abbiam

o fatto m

olte attività e giochi e infine la fiaccolata che è stata splendida. Spero di farne tante altre.

Chiara7-

Il 13 febbraio insieme ai ragazzi dell’azione cattolica di O

rgosolo abbiamo tra-

scorso insieme la giornata della pace. A

bbiamo conosciuto tantissim

i ragazzi di ogni età, è stata davvero un’esperienza unica passata giocando parlando divertendoci in ogni m

odo. Questi incontri ci danno sem

pre più gioia e felicità.

Elisa C.

8- Il 13 febbraio abbiam

o fatto un convegno a Oliena con l’acr di O

rgosolo, è stata un’esperienza bellissim

a, abbiamo conosciuto ragazzini e ragazzine troppo sim

patiche spero proprio che rifacciam

o un convegno con loro.

Eliana

9- Il 13 febbraio è stata festeggiata la giornata della pace, era bellissim

o ci siamo

divertiti molto e abbiam

o conosciuto tante persone. Dop essere andati a m

essa abbiamo

fatto tante attività e anche una fiaccolata dove uno dei mom

enti più significativi è stato quando siam

o passati davanti a casa di Mathias. E’ stata una giornata fantastica.

Benedetta7

BARZELLETTANDO!!!- Pierino e la nonna vanno al superm

ercato. Dopo un po’ che

camminano Pierino vede un soldatino e lo vuole prendere, m

a la nonna lo ferm

a e gli dice:<<Le cose a terra non si raccolgono.>>Al ritorno la nonna casca a terra ed urla: <<Pierino aiuta-

mi!>>

Pierino risponde:

<<No

nonna, tu

mi hai

detto che

le cose

per terra non si raccolgono!

Una bam

bina fa saltellare in mano una pallina e canta:

“Io ho la caramellina! Io ho la caram

ellina! Io ho la caramelli-na!”

Il fratello arriva da dietro, agguanta la caramella al volo e la

mangia:

“Adesso non ce l’hai piùùù!”

La piccola, senza scomporsi, si m

ette un dito nel naso:“E io m

e ne faccio un’altra ...”

- Pierino chiede alla maestra: <<M

aestra, chi è il Dio del

Mare?>>

La maestra: <<N

ettuno>><<N

on è POTTIBILE qualcuno dovrà pur ETTERE>>

Lo psichiatra domanda a un suo paziente:

Le capita mai di sentire voci senza vedere nessuno?

Il paziente: Sì, piuttosto spesso.Lo psichiatra: E quando in particolare?Il paziente: Q

uando parlo al telefono!

Pilato agli ebrei: “Chi volete libero Gesù o Barabba?”Gli ebrei: “Barabba... Barabba”Pilato: “Ok, Barabba libero e Gesù in porta!!!”

Pierino chiede al professore: cosa vuol dire: <<I don’t know?>>Il professore risponde: <<N

ON

LO SO

>>.Pierino: <<A

llora lo chiederò a qualcun’altro!!!>>

Passando per

una strada

parallela alla

ferrovia, un

automobilista

assiste ad

una scena

alquanto curiosa.

Sul prato

antistante c’è

un gruppo di m

ucche distese sulla schiena con le zampe all’aria.

Oh Dio, pensa, sono m

orte? Stanno male?

Li vicino c’è un pastore che indifferente succhia un filo d’erba. A

llora l’autom

obilista frena e preso dalla curiosità s’inform

a:“Scusi, m

a che è successo? C’è stata una moria, il virus della m

ucca pazza?”“M

a no - risponde flem

matico il pastore - Siccom

e oggi c’è lo scio-pero dei treni, per non annoiarsi guardano gli aerei”

Page 9: Su Patiu n. 19

Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19 pag. 9

6

 

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Page 10: Su Patiu n. 19

pag. 10 Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

4

GIORNATA DELLA PACE 2011 - OLIENA

Gruppo Gialli:Tutti insiem

e andate nelle case e pace portate, e se insieme

staremo un nuovo m

ondo costruiremo.

Gruppo Verdi:All’acr noi siam

o e insiem

e festa facciamo

Se nelle strade passerai La pace troverai

Vorrei essere un lumicino

Per illuminare il tuo cam

mino.

Gruppo Rossi:La brace ci riscalda com

e la brace di un fuoco vivaceSe l’am

ore vuoi portare con gli amici devi cantare

Se la pace vuoi costruire non devi stare a dormire

Ma ti devi im

pegnare se la pace vuoi provareLa pace è una cosa m

eravigliosa ma fragile com

e una rosa Si distrugge facilm

ente e per questo devi esse re prudente.Orgolesi e Olianesi stiam

o assieme

e se uniti noi saremo la pace porterem

o.

“Poesie”com

poste dai ragazziil giorno della Pace

Passione eucaristicaLa vita di Carlo Acutis è interam

ente eucaristica: non solo ama e adora pro-

fondamente il Corpo e il Sangue di Gesù, m

a ne accoglie in sé l’aspetto oblativo e

sacrificale. Prim

a ancora della

sua Prima Com

unio-ne, poi sem

-pre di più, alim

enta una grande

devozione al

SS.mo

Sacramento

dell’altare, in

cui sa

e crede

che Gesù è realmen-

te presente

accanto alle sue cre-ature. Par-

tecipa alla Messa e

alla Comu-

nione – incredibile, m

a vero,

anche per un ragaz-zo

di oggi

– tutti i giorni. De-

dica molto

tempo alla preghiera

silenziosa davanti al Taberna-

colo, dove

sembra

come

rapito dall’am

ore. Già, proprio così: dal M

istero eucaristico, impara a com

prendere l’infinito amore

di Gesù per ogni uomo.

Tutto questo è per lui una continua scuola di amore così che non gli basta essere

onesto e buono, ma sente che deve fare assai di più: deve donarsi a D

io e servire i fratelli. Essere santo! Tendere alla santità.N

asce di lì il suo zelo per la salvezza delle anime. N

on si limita a pregare, ciò che è

già grande cosa, ma parla spesso di Gesù, della M

adonna, dei Novissim

i (= le cose ultim

e: morte, giudizio, inferno e paradiso) e del rischio di perdersi con il peccato

Carlo Acutis

(1991-2006) era un adolescente del nostro tem

po, simile a m

olti altri. Impegnato nella scuola,

tra gli amici, grande appassionato di personal com

puters.A

llo stesso tempo era un grande am

ico di Gesù Cristo, partecipava ogni giorno all’Eucaristia e si affidava alla Vergine M

aria.M

orto a soli 15 anni per una leucemia fulm

inante, ha offerto la sua vita per il Papa e per la Chiesa.La sua vicenda ha suscitato profonda am

mirazione da parte di chi l’ha conosciuto.

Carlo cerca di aiutare soprattutto coloro che vivono lontani da G

esù, imm

ersi nell’indifferenza per Lui e nel peccato. Spesso si offre, prega e ripara i peccati e le offese com

piute contro l’amore divino, contro il C

uo-re di G

esù, che sente vivo e palpitante nell’Ostia consacrata. Si com

unica tutti i

primi venerdì del m

ese per riparare i peccati e meritarsi il Paradiso. Tra i suoi scritti, le

sue “note di anima”, forse l’afferm

azione più bella è proprio questa: “L’Eucarestia? È la m

ia autostrada per il Cielo!”.

Gesù gli fa bruciare le tappe nel suo cam

mino di ascesa. O

ra ne conosciamo il perché: la

sua esistenza sarebbe stata breve e la via della perfezione doveva essere percorsa da lui in poco tem

po. Carlo non si sottrae e non si tira indietro e, pur sapendo di essere così diverso

dalla società che lo circonda, sa anche che la santità è in realtà la norma della vita: si lascia

condurre per mano, sicuro che G

esù ha scelto per lui la parte migliore che non gli verrà

tolta. Prova dentro di sé la certezza di essere amato da D

io e tanto gli basta per essere a sua volta apostolo della Verità e dell’A

more, che è G

esù.

 

L’autostrada per il cielo5

Page 11: Su Patiu n. 19

Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19 pag. 11

NOTE STORICHE

Il Vicario della Parrocchia di Oliena è Salvatore Giu-seppe Lovicu, dell’età di anni 60, della Diocesi di Galtellì, nominato Vicario perpetuo da Monsignor Delbequi nell’anno 1770. In questo Comune ci sono 9 Curati:Sebastiano Dezola di anni 69; Giuseppe Maria Salis di 62; Giovanni Maria Fenu di 60; Giovanni Nicola Pes di 40; Gio-vanni Giuseppe Cossu di 56; Giovanni Battista Solinas di 48; Salvatore Pau di 45; Costantino Cossu di 38 e Antonio Miche-le Boi di 33.Tutti sono nativi della diocesi di Galtellì.………. Si conservano i quinque libri nella stessa forma e ordi-ne del rituale romano.Il volume che attualmente c’è nella Parrocchia inzia nell’anno 1763Ci sono oltre che i menzionati curati altri due sacerdoti, uno dell’età di 69, l’altro di 61 entrambi nativi di Oliena. Inoltre ci sono tre sacerdoti ex gesuiti, due Olianesi e l’altro proveniente dalla Riviera di Genova. Uno degli Olianesi si chiama Gabriele Pau, l’altro Antonio Pirella, il terzo Ferro.Un’altro sacerdote è Francesco Querenti nativo di Oliena ma proveniente da Cagliari. In questo comune ci sono tre sacerdoti senza carica specifica tutti e tre nativi di Oliena: Francesco Boi di 69 anni, Biagio Boi di 61 e Francisco Guerenti (dal 1779 fu curato ad Orgoso-lo dove morì nel 1780)

Altri sacerdoti di Oliena in servizio in altre Parrocchie e Diocesi sono: Pietro Deledda Vicario in Teulada; Sebastiano Lovicu rettore in Lodè; Pietro Leone Solinas nella chiesa di San Giacomo in Cagliari; Antonio Francesco Biancu curato in Orgosolo; Giovanni Nicola Manca curato in Galtellì; Giovanni Nicola Massaiu e Pietro Maria Salis curati in Orosei; Antonio Ignazio Salis curato in Lodè; Ignazio Salis che vive a Bosa. Il primo dei sopraddetti avrà 72 anni e manca da Oliena da oltre 40 anni, il secondo 58,Il terzo manca da questo comu-ne da quando era fanciullo, ne avrà 48.Il quarto 45 e manca da 15 anni. Il quinto ne avrà 58 e manca da quando era fanciullo.Il sesto ne ha 44 e manca da 1 anno. Il settimo ne ha 48 e manca da 2 anni. L’ottavo ne ha 34 e manca da 10 anni. Il nono ha 30 anni ed abita ad Oliena. L’ultimo ha 43 ed è a Bosa di cui è oriundo e manca da Oliena da 8 anni. Di tutti questi che vivo-no nella diocesi prestando servizio di curato hanno la dovuta licenza del superiore. Quelli che sono in altra Diocesi non mi risultano che abbiano tale licenza.

QUESTIONARIO CORONGIU - quinta parteContinua la pubblicazione di un vecchio documento in lingua spagnola, datato 1777 noto come “questionario Corongiu” dal nome del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Cagliari che a suo tempo aveva formulato un questionario sulla consistenza delle parrocchie e chiese dei villaggi e delle risposte scritte dal Vicario perpetuo Salvatore Lovico riguardante la villa (villaggio) di Oliena.Libera traduzione dallo spagnolo del Prof. Stefano Deledda

SACERDOTI IN OLIENA

Note redazionali : Ai complessivi 17 sacerdoti residenti in Oliena (Parroco Compreso) è da aggiungere anche il Sacer-dote Canudu Juan Battista, nativo di Oliena, che sarà nomi-nato Parroco nel 1782; morrà nel settembre del 1805e verrà sepolto in Parrocchia. Durante il suo vicariato farà erigere il campanile della Parrocchiale di S.Ignazio.-

Page 12: Su Patiu n. 19

pag. 12 Su Patiu - Aprile 2011 - n. 19

AMMENTOS

STORIE DI PRETI ASSASSINATIdi scomuniche e di sentieri di montagna

Non oseranno! Non oseranno stendere le mani sul consacrato del Si-gnore (Samuele 24,7) avrà pensato il Sacerdote, Paolo Canudu, allorquando quattro individui armati e mascherati en-trati a viva forza nella sua abitazione, lo trascinano fuori, nei pressi della scuola pubblica ed in mezzo ad una folla tu-multante con ripetuti colpi di bastone e con “istrumentu de ferru” lo trucidano . Oliena, Giovedì grasso, 21 febbraio 1805, alle ore sette di sera.(1) Le popolazioni della diocesi Galtellì-Nuoro, in quegli anni, erano at-

tanagliate da crescenti difficoltà; annate agrarie disastrose, moria di bestiame e malessere diffuso sovente erano sfociati in episodi di violenza. Non erano certo infrequenti atti intimidatori e spari con-tro le abitazioni di Religiosi; il Vescovo Mons. Solinas con l’intento di riportare il clero all’esatta osservanza dell’eccle-siastica disciplina, manda la sua prima circolare ai parroci della Diocesi, poiché; ”non pochi gravi abusi frequentemente venivano commessi da parte di molti sa-cerdoti e chierici, con notevole scandalo dei fedeli…” Ed è in questo clima che si

inserisce forse l’omicidio di Don Paolo Canudu.- Le indagini, allora subito intra-prese, non portarono ad alcun risultato utile, complici l’atavica omertà della gente, che forse in quell’esecrando ge-sto, aveva colto un atto, tra virgolette, di giustizia. In questo contesto Il Vescovo Mons. Solinas-Nurra volendo scuotere violentemente le coscienze, prende una tremenda decisione, e da Mamoiada il 20 Marzo 1805, promulga una solenne scomunica ordinando che la stessa ven-ga fulminata in Cattedrale il 25 Marzo e nelle altre parrocchie, Oliena compre-sa, il giorno 31 dello stesso mese, a sas deghe de manzanu de dittu die festivu e santu, declaramus, iscomunicados e anatematizzados tottu sos supradittos occisores cun sas maledissiones in limba sarda vulgare. Il terrificante rituale pre-vedeva che i parroci vestiti del “Piviale” nero, assistiti da due collaterali rivestiti con Dalmatica nera, con il volto coperto da un velo, esso pure nero, con avanti, la croce Parrocchiale coperta di drappo nero e 3 candele accese poste vicino ad un bacile colmo d’acqua, dovevano ful-minare la scomunica, mentre il popolo e tutto il restante clero in Nigris, dovevano rispondere Amen a cada maledissione :Maledittos sian, dittos iscomunicados e anatemattizzados, dae Deus nostru Se-gnore e dae sa Beneitta Mamma Maria Santissima-Amen;Maledittos siana custos tales dae sa San-tissima Trinidade, Babbu, Fizzu e Ispiri-du Santu, de manera chi sa potenzia de su Babbu los destruat, sa Sapienza de su Fizzu los confundat, s’amore de s’Ispiri-du santu los aborrescat dae custu istante pro ttottu s’eternidade- Amen;Sian maledittos dae tottus sos Santos de su Chelu-Amen;Su samben de Nostru Segnore Gesus der-ramadu in sa Santa passione Sua servat pro cundennassione insoro- Amen;Orfanos si bidan sos fizzos ei sas muzze-re insoro viudas- Amen;Pedinde sa lemusina anden de porta in porta e non tenzan chie lis fagat bene- Amen;Sas pragas chi imbiesit Deus, Segnore

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AMMENTOS

Nostru, supra de su rennu de Egittu ben-zan supra de issos-Amen;Maledittos sian sos fruttos de sas’intra-gnas insoro-Amen;Sa maledissione de Sodomia, Gomorra, Datania e Albirone benzat supra de is-sos, chi pro sos peccados insoro si los ait ingurtidos sa terra bivos- Amen;Maledittos sian intrende e bessende dae sas domos insoro- Amen;Inbiet su Segnore supra de issos famene, sidiu, peste, povertade, frittu e calentura in estremu-Amen;Sa aèra chi respiran siat infettada e cor-rumpia- Amen;Su chelu supra de issos siat brunzu e i sa terra chi los sustenet de ferru- Amen;Sos Animales terrestres e i sas Aves si che los mannichene bivos e den sepoltu-ra a sos corpos insoro-Amen;Frabbichen domos e no las’abiten- Amen;Pranten binzas e olivarios e collan nes-sunu fruttu- Amen;Sian Ulcerosos, flagados e pudios in tot-tus sos membros insoro, copertos dae testa a pes de lebra e pragas senza chi tenzan remediu ne alleviu – Amen;Permitat Deus nostru chi inghiriados dae sos inimicos insoro e opprimidos dae su famine si che mandichen sas carres de sos propios fizzos- Amen;

e finalmente dopo un’altra decina di ma-ledizioni che tralascieremo di pubblicare, l’anatema terminava con :finalmente ruan e benzan supra de issos, tottu sas maledissiones de su bezzu e nou testamentu e sian maledittos comente a Giudas traittore e sos diaulos de s’infer-ru isten sempre a manu destra de issos- AmenPromulgadas chi sian qustas maledis-siones, sonende sempre sas campanas,(a mortu) e ghettende sa supra dittas, can-delas in s’abba, nerzat su Parrachu, “co-mente s’istudan e morin custas candelas in s’abba, morgian sas animas de custos iscomunicados e anatematizzados e ruan in s’inferru comente a Giudas aposta-ta”- AmenDe sa propria manera cumandamus, chi luego pubblicadas dittas maleddisiones, si cantet dae tottus sos Parrachos e Cle-ru a paga a pagu, su Salmu “Deus lau-de mea ne taccueris”in su corpus de sa Ecclesia senza chi cessen de sonare sas campanas finzas a sa conclusione.

+ fra Albertu Maria Episcopi de Galtellì e Nuoro.

Dopo questi accadimenti i paren-ti del defunto Don Canudu, convinti da testimonianze e delazioni che continua-mente venivano loro suggerite, denun-ciano alla “giustizia” quali uccisori del loro congiunto tali, Antonio Boi Marras, Pietro Corrias, Pietro Salis e Pietro Lo-che che ovviamente si danno alla lati-tanza. Gli stessi verranno condannati in contumacia, alla pena di morte i primi due e gli altri al carcere a vita poiché mi-norenni. Malgrado le condanne, emesse, i congiunti di Don Canudu, la madre Maria Castellana Congiu ed il figlio Francesco, forse non paghi o convinti della giustizia ottenuta, non si danno pace e continuano le indagini per conto loro e dopo tre lun-ghi anni vengono a convincersi con loro grande sorpresa che: … i su accennati inquisiti e condannati, sebbene presenti all’atto del commesso delitto, trovandosi in mezzo al tumulto della gente, non sa-

rebbero stati autori, complici o esecutori di detto clericidio ma che si sarebbero fatti risultare in causa, piuttosto per sug-gestioni persuasive e suborni degli stes-si delinquenti e loro emuli..per queste motivazioni ( i parenti) presi da rimorso della propria coscienza, mal soffrendo di vederli condannati innocenti, vogliono che siano liberi da ogni pena e colpa…..accordano e concedono in loro favore il presente desistimiento(remissione di querela) non per altro fine particolare, ma per la loro scoperta e verificata in-nocenza e perchè il presente(atto) possa servire di titolo giustificativo e difensivo ai su accennati inquisiti, ed in tal guisa possano del medesimo avvalersi presso il superiore Governo in ogni modo lecito .. .affermano e giurano.-

Ed a tal fine la sig.ra Congiu Ma-ria Castellana (vedova Canudu) ed il suo figlio Francesco, per dare valore giuridi-co e probatorio, alle argomentazioni di cui sopra, alla presenza di due testimo-ni tali, Francesco Ignazio Salis chirurgo

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e Pietro Giuseppe Corrias agricoltore, in data 14 Marzo 1808 le redigono con-fermano e sottoscrivono in forza di atto notarile:- Documento rogato da Josephus Manca, regio notaro: -

EPILOGODopo tale coraggioso ed umanitario atto, si è appreso che i condannati furono sca-gionati e tornarono a circolare liberi, ma per Antonio Marras la ruota del destino, ormai, si era messa in moto; aveva in serbo per Lui qualcosa di ineluttabile, era sfuggito miracolosamente alla forca che gli aveva preparato il Regio Governo, per cadere vittima, per mano assassina, sul sentiero di montagna che da “sas pun-tas de Mancosu” porta al Supramonte di Oliena. Quello stesso sentiero che miglia-ia di volte aveva sceso, durante la lunga latitanza, per incontrare persone amiche e care oppure aveva dovuto ascendere, molte volte col fiato in gola, per mettersi al riparo dai molti nemici che lo volevano privare della vita in nome di una Legge venuta da lontano; sentiero che per iro-nia della sorte, da quel giorno porta il suo nome “S’ishala è Marras” appunto.-

Alcune note.-1.a)-Dopo anni di indagini riusciamo a collocare l’abitazione del Sacerdote Pa-olo Canudu sicuramente nell’attuale Via Dott. Puligheddu angolo Via Massaua, nel gruppo di domos oggi di proprietà della Fam. Salis- Canudu-Fancello ed ex Curcighesu. Lo stesso Sacerdote risulta-va essere Curato (V.Parroco) della Chiesa di Nostra Segnora ( N.S. d’Itria)-1.b)-Don Paolo venne barbaramente as-sassinato, durante il carnevale da persone ignote, “nella contrada posta nel vicina-to del Collegio ex Gesuitico dentro que-sta popolazione” lo si evince dall’atto notarile sopra menzionato; Per cui la scuola citata all’epoca dei fatti, poteva essere collocata: -o nella piazzetta an-ticamente denominata “sa untanedda de su salihe”dove insisteva il vecchio Municipio- oppure più verosimilmente –nelle vecchie aule ex gesuitiche, oggi demolite, poste a ridosso dell’abitazione delle sorelle Puligheddu (su Boia) deno-minate “sa domo de su daziu” sulla cui parete esterna, fino agli anni sessanta era collocata la lapide dei Caduti in Guerra,

questo si evince da una rara fotografia dei primi anni del secolo, sulla cui sommità si intravede ancora l’arco dove certamen-te insisteva una campana per il richiamo degli alunni.-

Peppino Nieddu

L’Associazione culturale “Centro Studi Ricerche e Documentazione Padre G.A. Solinas” organizza e allestisce una col-lettiva di Arte Sacra intitolata “Sulla Su-perficie della Croce”.L’intento è quello di rappresentare ap-punto “Sulla Superficie della Croce” la massima espressione della nostra cultu-ra religiosa, coinvolgendo artisti prove-nienti da ogni parte dell’isola.La mostra si terrà ad Oliena, presso i locali dell’ex collegio dei gesuiti, in via canonico P. Bisi, nel periodo della setti-mana santa 2011. Gli artisti avranno a disposizione un sup-

finito e delimitato nella “Superficie della Croce”, in cui linea, forma, dimensione e colore traggono linfa vitale dalla inter-pretazione soggettiva del gesto: spazio sacro di tortuosi percorsi, di cadute, di morte e rinascita, di immenso dolore e infinita gioia.

Vanna Solinas

porto ligneo appositamente predisposto dall’associazione e si potranno esprime-re con i materiali e le tecniche che riter-ranno più opportune. “La superficie della Croce” è intesa come spazio simbolico, in cui le forze espressive si concentrano e si contraggono come nello sforzo rap-presentativo dell’attimo della passione, attimo dilatato nel tempo, tanto da esse-re eterno, spazio infinito nell’anima ma

MOSTRA COLLETTIVA DI ARTE SACRAAllestita nell’ex Collegio dei Gesuiti

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SPAZIO ASSOCIAZIONI

Il 26 e 27 marzo tre classi di cate-chismo (2 quinte e 1 prima media ) hanno partecipato ad un ritiro di preghiera nel santuario di Monserrata per compiere il primo passo di un itinerario quaresima-le che sarà centrato sulla preghiera, sulla carità e sulla riscoperta del nostro batte-simo. Grazie di cuore ai nostri sacerdoti che hanno incoraggiato l’iniziativa e ai ragazzi che hanno partecipato con grande entusiasmo.

In questi due giorni di ritiro mi sono divertita molto. Era tutto bellissimo, abbiamo giocato molto ma siamo stati anche seri nei momenti di preghiera. Le catechiste hanno saputo tirar fuori il loro lato giocoso e si sono divertite insieme a noi. Persino don Luciano si è “mime-tizzato” con noi, sembrava veramente un ragazzino (in senso buono). Nicole

Questo ritiro aveva lo spirito di gioco ma anche di preghiera, ringrazio le catechiste e soprattutto don Luciano per-ché non solo si è reso simpatico e diver-tente con tutti ma ci ha fatto capire che la preghiera non è una cosa noiosa ma di-vertente e che Gesù ci ama perché siamo gioiosi. Se lo rifate alle Medie sarò più felice che mai! Alessandro

Questi due giorni non sono sta-ti solo di giochi ma anche di riflessione perché abbiamo creato delle piccole pre-ghiere riguardo ai sacerdoti, ai bambini libici e giapponesi che poi abbiamo letto

FLASH... DAL RITIRO DI CATECHISMOLa famiglia cristiana ha l’impegno partecipare alla missione della Chiesa

durante la messa. Silvia

Giochi, letture, salti, bevute e mangiate non sono mancate nel nostro ritiro. Ciò che però ha veramente segna-to queste due giornate sono state le pre-ghiere e le nostre intenzioni. Sono stati 2 giorni veramente fantastici!!! Pietro F.

All’inizio con la parola “ritiro spirituale” pensavo si intendesse solo preghiere, chiesa, ecc, invece è stata pro-prio un’esperienza da ricordare, abbiamo giocato, parlato, e inventato preghiere: una vera lezione di catechismo all’aper-to! Chiara

A me è piaciuto molto soprattutto quando abbiamo giocato a calcio e letto la storia del pallone rosso e del pallone blu. Abbiamo mangiato cose buonissime e fatto giochi bellissimi. In pratica un ri-tiro indimenticabile. Giuseppe

Questi due giorni di ritiro mi sono veramente serviti; infatti mi sono diverti-to molto e ho pregato per tutti. Consiglio a tutti di partecipare quando capiterà di nuovo. Salvatore

Mi è piaciuto molto inventare le preghiere dei fedeli e ho scoperto che mi piace il calcio. Rita

Abbiamo trascorso due belle gior-nate. Abbiamo giocato, mangiato e pre-gato. Mi sono divertito molto e un’espe-rienza simile la vorrei ripetere. Pietro P.

Mi sono piaciute tanto le attività e soprattutto la caccia al tesoro dei dodici apostoli. E’ stato veramente divertente. Greta

Mi sono divertita un sacco ed è stata un’esperienza fantastica, abbiamo pregato, giocato e mangiato cose deli-ziose. Spero che si ripeta più di una volta però che sia un ritiro più lungo. Martina

Sono stata molto bene in questi due giorni, ero molto felice, è stato stu-pendo! Dorothy

Mi sono divertita un sacco, non volevo più andarmene. Le camere erano fantasti-che. Annalisa Don Luciano era impazzito giocando a calcio Loredana

…e mi sono anche stupita della pazienza immensa delle catechiste che sono riusci-te a sopportare noi, insopportabili bambi-ni di dieci anni… Lisa Maria

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PREPARAZIONE ALLA SETTIMANA SANTAverso la quale la processione è diretta.29. I fedeli partecipano a questa processione portando rami di palma o di altri alberi. Il sacerdote e i ministri precedono il popolo portan-do anch’essi le palme. La benedizione delle palme o dei rami si fa per portarli in processio-ne. Conservate nelle case, le palme richiamano alla mente dei fedeli la vittoria di Cristo celebrata con la stessa processione.I pastori si adoperino affinché questa processione in onore di Cristo re sia preparata e celebrata in modo fruttuoso per la vita spirituale dei fedeli.30. Il Messale romano, per celebrare la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme, oltre la processione so-

L’imminenza delle celebrazioni pasquali sollecita i fedeli a preparasi con cura e impegno a questo momento centrale della vita ecclesiale. Da parte del popolo, in questo periodo c’è un forte coinvolgimento che porta ad accostare momenti e tradizioni tipici della pietà popolare con le celebrazioni liturgiche. Basti pensare alla grande partecipazione di fedeli al pio esercizio della Via Crucis per le varie vie del nostro paese e alle celebrazioni del venerdì santo con la Processione dei Misteri e i riti del “S’Incravamentu” e del S’Iscravamentu”. Ritorna sempre opportuno, in questo ultimo pe-riodo della quaresima, prepararsi in modo conveniente per vivere e celebrare bene la Settimana Santa e il Triduo pasquale. A questo scopo è di grande attualità rileggere la “Lettera Circolare sulla pre-parazione e celebrazione delle feste pasquali” della Congregazione del Culto Divino. Prima di tutto viene ricordato che:“27. Nella settimana santa la chiesa celebra i misteri della salvezza por-tati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a comin-ciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme.Il tempo quaresimale continua fino al giovedì santo. Dalla messa ve-spertina «nella cena del Signore» inizia il triduo pasquale, che conti-nua il venerdì santo «nella passione del Signore» e il sabato santo, ha il suo centro nella veglia pasquale e termina ai vespri della domenica di risurrezione.«Le ferie della settimana santa, dal lunedì al giovedì incluso, hanno la precedenza su tutte le altre celebra-zioni». È opportuno che in questi giorni non si celebri né il battesimo né la cresima.

28. La settimana santa ha inizio con «la domenica delle palme del-la passione del Signore» che unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l’annunzio della passione. Nella ce-lebrazione e nella catechesi di que-sto giorno venga messo in luce l’uno e l’altro aspetto del mistero pasqua-le. Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalem-

lenne sopra descritta, presenta altre due forme, non per indulgere alla co-modità e alla facilità, ma tenuto conto delle difficoltà che possono impedire la processione.La seconda forma di commemorazio-ne è l’ingresso solenne, quando non può farsi la processione fuori della chiesa. La terza forma è l’ingresso semplice che si fa in tutte le messe della domenica, in cui non si svolge l’ingresso solenne. 33. La storia della passione rive-ste particolare solennità. Si provveda affinché sia cantata o letta secondo il modo tradizionale, cioè da tre per-sone che rivestono la parte di Cristo, dello storico e del popolo. La passio-ne viene cantata o letta dai diaconi o dai sacerdoti o, in loro mancanza, dai lettori; nel qual caso la parte di Cristo deve essere riservata al sacerdote.La proclamazione della passione si fa senza candelieri, senza incenso, sen-za il saluto del popolo e senza segna-re il libro; solo i diaconi domandano la benedizione del sacerdote, come le altre volte prima del Vangelo.Per il bene spirituale dei fedeli è op-portuno che la storia della passione sia letta integralmente e non vengano omesse le letture che la precedono.34. Finita la storia della passio-ne, non si ometta l’omelia…

37. È opportuno che il tempo

me con la solenne processione, con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei, andati incontro al Signore al canto dell’«Osanna».

La processione sia una soltanto e fatta sempre prima della messa con maggiore concorso di popolo, anche nelle ore vespertine, sia del sabato che della domenica. Per compierla si raccolgano i fedeli in qualche chiesa minore o in altro luogo adatto fuori della chiesa,

quaresimale venga concluso, sia per i singoli fedeli che per tutta la comunità cristiana, con una celebrazione penitenziale per prepararsi a una più intensa partecipazione del mistero pasquale. Nella nostra comunità di Oliena questa indicazione viene recepita con la celebrazione del sacramento della Riconciliazione nelle varie chiese, la settimana precedente il Triduo Pasquale.

A cura di Giuseppe Mattana

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento per la

PASQUA degli UOMINISabato 16 Aprile - dalle ore 18.30 - Confessioni • ore 20.30 - Santa Messa

NON MANCARE!!!