specialitÀ gastronomiche a base di pasta

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Chiunque sia andato in un super- mercato, in un centro commerciale o abbia voluto assaporare un primo piatto in un bar, avrà sicuramente notato l’enorme varietà di prodotti e ricette a base di paste alimentari condite nel pieno rispetto delle nostre tradizioni o con una notevole fantasia di accostamenti culinari più o meno graditi al buon palato. Negli ultimi anni la pasta è un prodot- to che ha goduto, e godrà ancora per molto tempo, dell’evoluzione tecno- logica e tecnica che la riguarda diretta- mente: nuove modalità produttive, nuove tecnologie di conservazione e, non da ultima, tanta fantasia nel convogliare l’innovazione nell’ambi- to del purismo gastronomico, fanno della pasta un prodotto in veloce e rapida diversificazione commerciale. Ciò la rende vincente nei nuovi mercati, da cui può trarre un notevole arricchimento ed adattarsi nel rispetto delle tradizioni locali. Se da un lato la tecnica del confezio- namento in atmosfera protettiva è stata di notevole vantaggio sia per il produttore che per il consumatore, di cui ne ha evidentemente riconosciuto i molteplici vantaggi, un successo ancor più strepitoso riscuote da qual- che tempo la pasta “vestita” da piatto pronto surgelato (quindi già condito). Mentre per questa tipologia di prodotto alimentare, come vedremo dettagliatamente in seguito, la pasta precotta viene tranquillamente confe- zionata in associazione diretta con il condimento finale (che rimane comunque separato fisicamente dalla pasta corta o avvolta a matassa), il piatto pronto refrigerato prevede l’utilizzo di un ulteriore imballaggio, al fine di creare una separazione netta tra la pasta precotta e il condimento; il fine principale è quello di impedire l’assorbimento di condimento e quin- di di coloranti nonché di acqua da parte della pasta, che assumerebbe così un aspetto poco attraente. Recentemente nel nostro mercato stanno ottenendo quote sempre maggiori alcuni prodotti che tende- rebbero a somigliare alla pasta, deno- minati “instant noodles”, in cui la base ed il condimento vengono liofi- lizzati; la conservazione sullo scaffale ovviamente è fatta a temperatura ambiente, e la preparazione del piatto non richiede altro che l’ag- giunta di acqua bollente. Rimane il dubbio amletico: se per risparmiare del tempo (e far del male alle papille gustative, che non crescono come l’erba) una volta messa a bollire dell’acqua e contemporaneamente fatta saltare una cipollina con alcuni gamberi sgusciati (il peperoncino è facoltativo!), non sia meglio cuocere della pasta, piuttosto che scoperchia- re una scatola di polipropilene (provate a scuoterla e suonerà come una maracas) e seguire le seguenti istruzioni (dopo aver preso la lente di ingrandimento): aprire parzialmente il coperchio del barattolo; aggiungere il contenuto della bu- sta di condimento; aggiungere acqua bollente sino al livello indicato ai lati; richiudere il barattolo ed atten- dere tre minuti; aprire il barattolo e mescolare bene; attendere altri due minuti; mescolare - il piatto è pronto. A parte lo stress da “mescolatore dell’ultimo minuto” e la penosa presentazione, in effetti il tempo di preparazione non risulta poi così breve (stimato in circa otto minuti, rispetto ai tre dichiarati). In ultimo, evitando ulteriori commen- ti, vi mostriamo la lista degli ingre- dienti del prodotto che abbiamo preso in esame: “Primo piatto orientale al gusto di gamberetto”. Ingredienti: farina di frumento, amido di mais, sale; ingredienti busta di condimento: sale, zucchero, esal- tatore di sapidità E621 E631, aromi naturali e artificiali, proteine vegetali idrolizzate, spezie, caramello, aglio selvatico disidratato. Saranno contenti gli animalisti per la buona sorte che è toccata ai gambe- retti! Trend dei consumi dei prodotti alimentari surgelati I dati raccolti dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (I.I.A.S.) nel 1999 indicano un consumo di beni non durevoli praticamente stagnante; il consumo di alimenti surgelati ha continuato a crescere rispetto all’anno precedente con un tasso stimabile at- torno al 3% in volume, avvicinandosi alle 650 mila tonnellate. Un dato molto interessante è quello che ripor- ta essere circa 19 milioni le famiglie italiane assidue consumatrici di prodotti surgelati, con un acquisto medio di 15 kg all’anno. I dati del 2000 (fonte: Massmarket Information Resources-Food, Pasta & Pastai n. 26/2001) riportano un volu- me di mercato delle specialità gastro- nomiche surgelate di circa 31.000 tonnellate, con una dinamica dei consumi in notevole crescita (+27%); i primi piatti hanno riscosso le miglio- ri performance, ottenendo una quota di mercato del 53% in valore (54% sul volume delle vendite). L’innovazione risulta essere la chiave di lettura dell’interesse sempre crescente dei consumatori nei confronti del mercato dei prodotti surgelati; in effetti la Aziende che producono e distribuiscono speciali- tà gastronomiche surgelate hanno cercato di far confluire l’impegno della ricerca innovativa verso due risultati principali: il continuo mi- glioramento della qualità organolet- tica, percepita come prestazione identificativa tra le diverse proposte presenti sul mercato, e l’incremento del contenuto di servizio. Un altro aspetto che emerge dall’ analisi I.I.A.S. è che gli elevati stan- dard qualitativi che connotano il mondo dei sottozero influiscono in Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.38 SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI PASTA di Alessio Marchesani

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Chiunque sia andato in un super-mercato, in un centro commerciale oabbia voluto assaporare un primopiatto in un bar, avrà sicuramentenotato l’enorme varietà di prodotti ericette a base di paste alimentaricondite nel pieno rispetto dellenostre tradizioni o con una notevolefantasia di accostamenti culinari piùo meno graditi al buon palato.Negli ultimi anni la pasta è un prodot-to che ha goduto, e godrà ancora permolto tempo, dell’evoluzione tecno-logica e tecnica che la riguarda diretta-mente: nuove modalità produttive,nuove tecnologie di conservazione e,non da ultima, tanta fantasia nelconvogliare l’innovazione nell’ambi-to del purismo gastronomico, fannodella pasta un prodotto in veloce erapida diversificazione commerciale.Ciò la rende vincente nei nuovimercati, da cui può trarre un notevolearricchimento ed adattarsi nel rispettodelle tradizioni locali.Se da un lato la tecnica del confezio-namento in atmosfera protettiva èstata di notevole vantaggio sia per ilproduttore che per il consumatore, dicui ne ha evidentemente riconosciutoi molteplici vantaggi, un successoancor più strepitoso riscuote da qual-che tempo la pasta “vestita” da piattopronto surgelato (quindi già condito).Mentre per questa tipologia diprodotto alimentare, come vedremodettagliatamente in seguito, la pastaprecotta viene tranquillamente confe-zionata in associazione diretta con ilcondimento finale (che rimanecomunque separato fisicamente dallapasta corta o avvolta a matassa), ilpiatto pronto refrigerato prevedel’utilizzo di un ulteriore imballaggio,al fine di creare una separazione nettatra la pasta precotta e il condimento; ilfine principale è quello di impedirel’assorbimento di condimento e quin-di di coloranti nonché di acqua daparte della pasta, che assumerebbecosì un aspetto poco attraente.Recentemente nel nostro mercato

stanno ottenendo quote sempremaggiori alcuni prodotti che tende-rebbero a somigliare alla pasta, deno-minati “instant noodles”, in cui labase ed il condimento vengono liofi-lizzati; la conservazione sullo scaffaleovviamente è fatta a temperaturaambiente, e la preparazione delpiatto non richiede altro che l’ag-giunta di acqua bollente. Rimane ildubbio amletico: se per risparmiaredel tempo (e far del male alle papillegustative, che non crescono comel’erba) una volta messa a bolliredell’acqua e contemporaneamentefatta saltare una cipollina con alcunigamberi sgusciati (il peperoncino èfacoltativo!), non sia meglio cuoceredella pasta, piuttosto che scoperchia-re una scatola di polipropilene(provate a scuoterla e suonerà comeuna maracas) e seguire le seguentiistruzioni (dopo aver preso la lente diingrandimento):

• aprire parzialmente il coperchiodel barattolo;

• aggiungere il contenuto della bu-sta di condimento;

• aggiungere acqua bollente sino allivello indicato ai lati;

• richiudere il barattolo ed atten-dere tre minuti;

• aprire il barattolo e mescolarebene;

• attendere altri due minuti;• mescolare - il piatto è pronto.

A parte lo stress da “mescolatoredell’ultimo minuto” e la penosapresentazione, in effetti il tempo dipreparazione non risulta poi cosìbreve (stimato in circa otto minuti,rispetto ai tre dichiarati).In ultimo, evitando ulteriori commen-ti, vi mostriamo la lista degli ingre-dienti del prodotto che abbiamo presoin esame: “Primo piatto orientale algusto di gamberetto”.Ingredienti: farina di frumento,amido di mais, sale; ingredienti bustadi condimento: sale, zucchero, esal-tatore di sapidità E621 E631, arominaturali e artificiali, proteine vegetali

idrolizzate, spezie, caramello, aglioselvatico disidratato.Saranno contenti gli animalisti per labuona sorte che è toccata ai gambe-retti!

Trend dei consumi dei prodottialimentari surgelatiI dati raccolti dall’Istituto ItalianoAlimenti Surgelati (I.I.A.S.) nel 1999indicano un consumo di beni nondurevoli praticamente stagnante; ilconsumo di alimenti surgelati hacontinuato a crescere rispetto all’annoprecedente con un tasso stimabile at-torno al 3% in volume, avvicinandosialle 650 mila tonnellate. Un datomolto interessante è quello che ripor-ta essere circa 19 milioni le famiglieitaliane assidue consumatrici diprodotti surgelati, con un acquistomedio di 15 kg all’anno.I dati del 2000 (fonte: MassmarketInformation Resources-Food, Pasta &Pastai n. 26/2001) riportano un volu-me di mercato delle specialità gastro-nomiche surgelate di circa 31.000tonnellate, con una dinamica deiconsumi in notevole crescita (+27%);i primi piatti hanno riscosso le miglio-ri performance, ottenendo una quotadi mercato del 53% in valore (54% sulvolume delle vendite).L’innovazione risulta essere la chiavedi lettura dell’interesse semprecrescente dei consumatori neiconfronti del mercato dei prodottisurgelati; in effetti la Aziende cheproducono e distribuiscono speciali-tà gastronomiche surgelate hannocercato di far confluire l’impegnodella ricerca innovativa verso duerisultati principali: il continuo mi-glioramento della qualità organolet-tica, percepita come prestazioneidentificativa tra le diverse propostepresenti sul mercato, e l’incrementodel contenuto di servizio.Un altro aspetto che emerge dall’analisi I.I.A.S. è che gli elevati stan-dard qualitativi che connotano ilmondo dei sottozero influiscono in

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.38

SPECIALITÀ GASTRONOMICHE A BASE DI

PASTA

di Alessio Marchesani

modo determinante sullapositiva dinamica deiconsumi. Una indagineeffettuata nella comunitàeuropea ha fatto emergereche, nel nostro Paese, oltreil 46% dei consumatoriassocia il boom dei surgela-ti al notevole miglioramen-to della qualità intrinsecadei prodotti.In questo settore assumeuna notevole rilevanza ilmantenimento della cate-na del freddo, che devegarantire l’integrità dellecaratteristiche peculiari delprodotto surgelato, portan-dolo ad assomigliare sem-pre più ad un prodottofresco o appena cotto (se sitratta di un prodottoprecotto).La creazione di nuovi edefficaci sistemi di gestionedella tracciabilità dellaproduzione ha permessoin particolare ai surgelati dientrare a pieno titolo tra iprodotti di alta qualità,grazie al monitoraggiocontinuo e alla conoscenzaa largo spettro di tutto ilpercorso che va dalla indi-viduazione della materiaprima alla distribuzionefinale del prodotto. Ricercascientifica e innovazionetecnologica sono total-mente coinvolte in tutte lefasi del processo industria-le, dalla materia prima alsistema di congelamento,dalla catena del freddo alloscongelamento e riattiva-zione.Sono stati così ridefiniti glistili di vita che incidonoprofondamente sulle abi-tudini alimentari degliindividui: compressionedei tempi di fruizione,spostamenti sempre piùdifficoltosi, interessi cultu-rali in aumento e un coin-volgimento sempre mag-giore in attività sociali nonstrettamente collegate adun impegno lavorativo. Èil palinsesto alimentare diognuno ad essere statoridisegnato.

Il concetto di servizio cheha da sempre segnato lastoria dei prodotti surgelatista mutando: si passa oradalla semplice richiesta diprodotti puliti, facilmenteconservabili e soprattuttopresenti al di fuori dellestagioni, al desiderio di unprodotto che possa esserefulcro di un pasto a pienogusto, ricco in termini dicompletezza organoletticae nutrizionale, che quindiassoci alle esigenze origina-rie dell’alimento (nutrizio-nali) quelle più ludiche esocializzanti del “piacere atavola”.L’affermazione della quali-tà nutrizionale della pastacondita nel pieno rispettodella tradizionale dietamediterranea, confermatadai maggiori esperti mon-diali di nutrizione umana,rientra a pieno titolo nelfavore dei consumatoripiù attenti e desiderosi amantenersi in forma (Pasta

& Pastai n. 31/2003).Così la crescita vigorosadelle categorie di surgelati“ricettati” surclassa quellecosiddette “semplici”, il cuitrend è praticamente installo.Le specialità gastronomichea base di pasta che riscuoto-no il maggiore consensosono quelle che apparten-gono alla categoria “stir fry”(+30% dati ‘98/’99): si trattadi una tecnologia capace dimantenere inalterate leproprietà organolettichedegli ingredienti e di pro-porre ampie varietà di ricet-tazione; il prodotto nonviene surgelato in blocchi,ma per singoli pezzi, così daridurre notevolmente itempi di riattivazione erendere la confezione fa-cilmente porzionabile.I consumi di alimenti surge-lati nel comparto della risto-razione professionale conti-nuano a crescere sia in rela-zione all’espansione di

questo settore sia per la rico-nosciuta idoneità deglialimenti surgelati a soddi-sfare esigenze di qualità,sicurezza igienica e praticitàd’impiego, tutte peculiaritàqueste sempre più tenute inconsiderazione dagli ope-ratori del settore.Sembra del tutto evidenteche nel prossimo futuro glialimenti surgelati potran-no registrare importantitassi di crescita, special-mente nella ristorazioneveloce e nella ristorazionecollettiva, in relazione aglisforzi che produttori edistributori destinerannoall’evoluzione dei prodottidestinati a questo canale eall’avanzamento del siste-ma logistico ad essi dedica-to.

Tecnologia per lasurgelazione, aspettiigienici e microbiologiciLa normativa italiana ecomunitaria fa riferimentoad alcuni parametri di inte-resse nell’ambito dellasurgelazione dei prodottialimentari; il decreto legi-slativo del 27 gennaio 1992n. 110 riguarda la determi-nazione dei tempi massimida impiegare per il proces-so di surgelazione, l’impie-go dei mezzi criogenici(aria, azoto, anidride carbo-nica), l’autorizzazione perla produzione e l’imma-gazzinamento, il confezio-namento e l’etichettatura,le istruzioni per il traspor-to.L’Istituto Italiano AlimentiSurgelati ha dato una defi-nizione del processo disurgelazione e dei suoiprincipal i effett i sulprodotto: “Mediante lasurgelazione, gli alimentivengono portati in tempibrevi (da un minimo dipochi minuti a un massi-mo di poche ore) ad unatemperatura uguale o infe-riore a -18°C.”Questo raffreddamento èestremamente accurato in

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.39

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STIMA DEI CONSUMI DI PRODOTTI SURGELATIANDAMENTO DEI CONSUMI DAL 1982 AL 1999

CONSUMI VARIAZIONE(In tonnellate) SUL PRECED.

1982 203.815 9,8%1983 220.175 8,0%1984 241.010 9,5%1985 262.220 8,8%1986 299.710 14,3%1987 319.900 6,7%1988 338.500 5,8%1989 355.700 5,1%1990 380.300 6,9%1991 412.630 8,5%1992 449.530 8,9%1993 478.240 6,4%1994 507.100 6,0%1995 556.000 9,6%1996 576.750 3,7%1997 598.600 3,8%1998 625.470 4,5%1999 643.810 2,9%

1982

1983

1984

1985

1986

1987

1988

1989

1990

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

400.000

450.000

500.000

550.000

600.000

650.000

ton

nel

late

anno

CONSUMI DI ALIMENTI SURGELATI IN ITALIA

Fonte I.I.A.S.

quanto la temperatura deve essereomogenea in ogni punto, esterno edinterno dell’alimento. Temperaturae velocità del processo di surgelazio-ne sono essenziali per mantenereinalterate proprietà organolettiche enutrizionali dell’alimento. La rapidi-tà di raffreddamento previene inol-tre con efficacia variazioni chimichee organolettiche e alterazioni dovu-te a microbi, evitando così la perditadi valori nutritivi, sapore, odore ecolore. In particolare, viene fermatolo sviluppo di microrganismi, inquanto l’acqua contenuta neglialimenti, che favorisce la loro ripro-duzione, viene trasformata in ghiac-cio così da non essere più disponibi-le per le attività metaboliche.Questo trattamento è particolarmen-te importante per i prodotti moltoricchi d’acqua (il contenuto medio diacqua negli alimenti è di circa il75,9%, fino al 90% circa negli spina-ci).Per essere definito surgelato, quindi,un prodotto deve essere portato aduna temperatura di -18°C al cuoreentro 4 ore.Con le moderne tecnologie si riesce aprevenire quasi completamente losviluppo microbico ritardando inol-tre in maniera rilevante le attivitàenzimatiche causate da enzimi divaria origine presenti nel prodotto: sitratta in particolare di enzimi micro-bici o cellulari (propri delle materieprime utilizzate).Questa azione indesiderata, varicordato, continua inesorabilmentema con cinetiche molto basse anchea temperature negative. In effetti,nel caso che stiamo analizzando, iltrattamento termico di precotturacui sono sottoposti i prodotti, oltreche a garantire tempi di preparazio-ne delle pietanze notevolmenteridotti, serve anche ad inattivare talienzimi.Analizziamo ora quali sono gli effettiprincipali del freddo sui microrgani-smi.È intuitivo che, così come ogni esserevivente ha bisogno di acqua persopravvivere, anche i microrganismisiano sottoposti a questa regola “divita”. Infatti l’abbassamento dellatemperatura provoca il cosiddetto“shock da freddo”, cioè il rallenta-mento delle attività metaboliche deimicrorganismi presenti nell’alimen-to. Nel momento in cui l’acqua inizia

a congelare formando cristalli dighiaccio, questi provocano lesionialla struttura delle membrane cellu-lari, oltre che notevoli squilibri osmo-tici dei liquidi extra ed intracellulari.Attenzione però a quando si sconge-la il prodotto, che in questa fase ènuovamente sottoposto a stress dinatura meccanica, per cui si ottieneuna parziale fuoriuscita dei liquidicellulari, che si rendono disponibiliquali terreno di coltura dei microrga-nismi sopravvissuti o di seguitocontaminanti il prodotto.Infine, è bene sottolineare che propriole moderne tecnologie permettono diridurre i danni al prodotto surgelato,grazie all’alta velocità prevista perl’abbassamento termico.Le modalità con le quali effettuare lasurgelazione di un prodotto alimen-tare si differenziano, prima di tutto,per il mezzo che si utilizza per abbas-sare la temperatura. Le principalisono: la surgelazione medianteabbattitori termici e la surgelazionecriogenica, mediante utilizzo diazoto liquido o di anidride carbonicaliquida.Mentre l’azoto è un gas inerte, inodo-re e con bassa solubilità in acqua, percui non modifica le caratteristicheorganolettiche dei prodotti, l’anidri-de carbonica ha una solubilità rile-vante, per cui in determinati casi po-trebbe dare origine ad acido carboni-co nel prodotto trattato.La tecnologia di surgelazione piùrecente viene denominata Indivi-dually Quick Frozen (IQF), cioè surge-lato singolarmente e rapidamente.L’IQF prevede il trattamento diprodotti di piccole dimensioni(verdura e frutta a pezzi, frutti dimare, pasta condita e/o farcita, ecce-tera) in maniera che essi venganosurgelati velocemente ed indivi-dualmente, evitando così che ci siaformazione di agglomerati costituitida più pezzi. Questo è possibile pro-prio grazie all’utilizzo di ad azotoliquido in appositi tunnel.La produzione di specialità gastrono-miche a base di pasta si avvantaggianotevolmente di questa tecnologia,garantendo la surgelazione separatadi pellet (pelleting) di sugo o condi-mento che andranno poi aggiuntialla pasta precotta e surgelata primadel confezionamento. Durante ilriscaldamento finale si ottieneevidentemente una più omogenea

distribuzione del condimento.Allo stato attuale il problema chepossiamo individuare è quello dipoter porzionare con semplicità ilprodotto confezionato una voltaaperta la confezione, in modo tale daottenere nei successivi utilizzi unadistribuzione della pasta e dei pelletdi condimento omogenea.

Analisi e considerazioni sui prodottipresi in esame, presenti sul mercatodella grande distribuzioneI campioni di specialità gastronomi-che sono stati sottoposti a diversevalutazioni, in particolare riferite aicontenuti dei vari componenti edingredienti, ai costi per unità dinutriente, ai rapporti percentuali deimacronutrienti. La valutazione èstata calcolata esclusivamente basan-dosi sui dati riportati in etichettadalle aziende a cui il marchio fa riferi-mento.Di seguito sono riportate le formuleutilizzate per il calcolo dei fattori divalutazione:

• rapporto percentuale tra pasta econdimento (espresso in peso):%pasta / %totale ingredienti ca-ratterizzanti (ad esclusione dell’olio);

• costo medio per 100 g di prodot-to: costo confezione x 100 / pesototale;

• costo medio per 100 g di prodottosurgelato / contenuto in proteinein 100 g di prodotto (A): valuta-zione della spesa per grammo diproteine;

• costo medio per 100 g di prodottosurgelato / contenuto in carboi-drati in 100 g di prodotto (B): va-lutazione della spesa pergrammo di carboidrati.

Valutazione del bilanciamento deinutrienti dei prodotti surgelati:

• % P = P (g)x 4,2 x 100 / kcalTOT ;• % L = L (g)x 8,4 x 100 / kcalTOT ;• % C = C (g)x 4,2 x 100 / kcalTOT .

Nella lista che segue le indicazioni diprova di cottura o riscaldamento sonoriferite al contenuto intero dellaconfezione, mentre le immagini deipiatti pronti si riferiscono a circa metàdel contenuto.

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.40

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.41

Il prodotto è risultato nel complesso gradevole e di faci-le preparazione, con buona tenuta in cottura dellapasta; le istruzioni corrispondono in termini di tempoe di riuscita a quanto indicato in etichetta. Il quantitati-vo del condimento e la proporzione con la pasta risul-tano alquanto ridotti; buona la quantità di piselli, risul-tati però duri e con poco sapore, mentre i funghi e lospeck tendono a scarseggiare in termini di numero equantità. L’immagine in etichetta presenta, su un piat-to di pasta condita, un buon numero di fettine difunghi, nonostante nella lista degli ingredienti vengaindicato funghi champignon 2,6% e funghi porcini 1%.Lo stesso vale per lo speck, nonostante sia riportatonella lista degli ingredienti nella proporzione del 2%.

TAGLIATELLE ALLA BOSCAIOLA BARILLA (LOTTO N. 025053, T.M.C. 05/2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 120kj 505

PROTEINE 5,0

LIPIDI 3,0

CARBOIDRATI 18,2

A = 0,12 B = 0,032

Prezzo (Euro): 3,25Rapporto in peso pasta/ingredienti caratterizzanti la ricetta:65,4/(12,6+3,9+2,6+2+1) = 2,96Peso (g): 550Costo (Euro per 100 g): 0,59

Il prodotto è risultato ottimo al palato, in termini di texture edi gradevolezza dei gusti; facile preparazione, le istruzionicorrispondono in termini di tempo e di riuscita. L’immagine

del piatto prontorispecchia in mo-do attento il con-tenuto in terminidi quantità e diriuscita finale; in-fatti, si è riscon-trato un ottimalerapporto condi-mento / pasta,basato sulla pre-senza dei broccoli(31%), principale

ingrediente caratterizzante la ricetta.

ORECCHIETTE ALLA PUGLIESE FINDUS (LOTTO N. 3048CU079, T.M.C. 02/2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 160kj 670

PROTEINE 4,0

LIPIDI 8,0

CARBOIDRATI 18,0

A = 0,17 B = 0,038

Prezzo (Euro): 3,80Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:47/31 = 1,51Peso (g): 550Costo (Euro per 100 g): 0,69

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.42

Il prodotto è risultato ottimo al palato e ricco di condimen-to, facile preparazione. In fase di preparazione si esaltano iprofumi di pecorino e pancetta saltata in padella, mentre

la prova di assaggio haevidenziato un leggerodistacco di gusto dellapancetta dal resto delpiatto. Nel complesso ilcondimento supporta ilcarattere degli ingre-dienti caratterizzanti(prevalentemente peco-rino e pancetta, suppor-tati da rosmarino epeperoncino), grazieanche al buon contenu-

to in polpa di pomodoro (40%).

BUCATINI ALL’AMATRICIANA FINDUS (LOTTO N. 08MAG03CT, T.M.C. 05/2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 159kj 670

PROTEINE 5,5

LIPIDI 5,0

CARBOIDRATI 23,0

A = 0,13 B = 0,031

Prezzo (Euro): 3,95Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:50/(40+7+3) = 1Peso (g): 550Costo (Euro per 100 g): 0,72

Nonostante il lieve attributo di pasta precotta assimila-bile alle penne, il risultato in fase di preparazione delpiatto risulta ottimale. Il rapporto tra pasta e condi-mento, in particolare olive, capperi, melanzane, è otti-mo.La nota negativa è senza dubbio indirizzata al forte epoco apprezzabile gusto salato, dato probabilmentedall’elevata presenza di sale aggiunto alla pasta, allaricetta e proveniente dai capperi e dalle olive (forse insalamoia). Inoltre si registra una nota negativa perl’utilizzo nella formulazione della ricetta di olio dioliva, piuttosto che di extravergine di oliva.Sulla confezione viene riportata la utile indicazione delnumero di porzioni ottenibili.

PENNE ALLA MEDITERRANEA ESSELUNGA (LOTTO N. LT290A, T.M.C. 04/2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 146kj 616

PROTEINE 3,7

LIPIDI 3,0

CARBOIDRATI 26,0

A = 0,13 B = 0,019

Prezzo (Euro): 2,69Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:55/(20+10+5+3,5+1,5) = 1,375Peso (g): 550Costo (Euro per 100 g): 0,49

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.43

La preparazione del prodotto in padella è di sempliceesecuzione, anche se, nonostante il continuo mescola-mento, alcuni fusilli hanno avuto qualche difficoltà nelriscaldarsi, tanto che nel piatto sono risultati moltobianchi. Nel prodotto pronto, ben legato dal condi-mento, abbiamo notato alcuni fagiolini scuri, con unlieve ma accettabile decadimento dell’aspetto comples-sivo; da sottolineare l’utilizzo di Grana Padano e pinolinella formulazione della salsa al pesto, in cui mancanogli anacardi spesso utilizzati in molte formulazioni dipesto come surrogato ai pinoli (a causa probabilmentedegli elevati costi). Sulla confezione viene riportata lautile indicazione del numero di porzioni ottenibili.

FUSILLI AL PESTO CON FAGIOLINI ESSELUNGA (LOTTO N. LT344A, T.M.C. GIUGNO 2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 232kj 969

PROTEINE 5,7

LIPIDI 12,5

CARBOIDRATI 24,1

A = 0,09 B = 0,021

Prezzo (Euro): 2,79Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:77/23 = 3,35Peso (g): 550Costo (Euro per 100 g): 0,51

Il prodotto è di semplice preparazione, nonostante ven-ga meno la prerogativa della rapidità a causa del temporichiesto per il riscaldamento in forno; in compenso ilrisultato è molto gradevole, con un aspetto molto fedeleall’immagine presente in etichetta. Un particolare rile-vato a fine preparazione è che la lasagna al centropresenta una distribuzione della temperatura differenterispetto a quella dei bordi, creando una disomogeneità

di sapori poco apprezzabile. In compenso il prodottonon mostra cessioni strutturali, se non quelle normali eben accette per una classica lasagna, né formazioneeccessiva di liquidi originati dal sugo al ragù.

LASAGNE AL FORNO BUITONI (LOTTO N. 110303, T.M.C. 05/2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 133kj 557

PROTEINE 7,0

LIPIDI 6,7

CARBOIDRATI 11,2

A = 0,08 B = 0,050

Prezzo (Euro): 4,20Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:23/(42,5+34,5) = 0,29Peso (g): 750Costo (Euro per 100 g): 0,56

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.44

Il prodotto risulta di semplice preparazione; la pasta afine preparazione ha assunto una consistenza ed una

struttura ottimale.Il condimento riccoin pinoli è risultatopovero di fagiolini(2 ,3%) e patate(2,3%); inoltre scar-seggia il gusto el’aroma del basili-co, fondamentalenel pesto.

BAVETTE AL PESTO ALLA GENOVESE BARILLA (LOTTO N. 015543 10:17, T.M.C. 06/2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 164kj 689

PROTEINE 4,0

LIPIDI 8,0

CARBOIDRATI 19,1

A = 0,18 B = 0,038

Prezzo (Euro): 3,99Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:63,2/(4+4+2,3+2,3+2,2+2+1,5) = 3,45Peso (g): 550Costo (Euro per 100 g): 0,725

La preparazione del prodotto in padella è di sempliceesecuzione e corrisponde fedelmente a quanto dichia-rato nelle indicazioni, che però non riportano immaginiillustrative; inoltre, data la presenza dei testi tradotti inaltre tre lingue, il corpo ridotto dei caratteri non neagevola la lettura. In etichetta viene riportato il logodella Goletta Verde di Legambiente poiché si dichiarache le specie ittiche sono pescate in acque salubri ed inaccordo con il codice di condotta per la pesca redattodalla FAO. Il piatto preparato risulta molto gradevolesia per l’aspetto che per il bilanciamento tra la pasta edil condimento; inoltre, a differenza di altri prodottipresentati, gli ingredienti caratterizzanti risultano inuna proporzione ottimale (con una percentuale totaledi condimento che supera il valore del 63%, tanto da

evidenziare una abbondanza di gamberetti e salmonein particolare). Una carenza poco invidiabile è l’assen-za della tabella con i valori nutrizionali, molto utile perpoter bilanciare la preparazione di un pasto basato suuna porzione di pasta di questo tipo.

TAGLIATELLE AL SALMONE CON GAMBERETTI E ZUCCHINE ARENA (LOTTO N. 3135A, T.M.C. GIUGNO 2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Non presenti

A = - - B = - -

Prezzo (Euro): 3,79Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:36,6/(5,5+2,7+2,5) = 3,42Peso (g): 600Costo (Euro per 100 g): 0,63

Pasta & Pastai n. 33/2003 - pag.45

Il prodotto, nonostante la facilità di preparazione, risul-ta immerso in brodo di verdure, con spiccato gusto dierba cipollina ed aglio, oltre al glutammato usato comeesaltatore di sapidità. Appartenente alla cultura culina-ria cinese, rispecchia fedelmente il profumo caratteristi-co dei ristoranti cinesi presenti in occidente.

NOODLES SAVE (LOTTO N. 0708, T.M.C. 01/2004)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 82kj 342

PROTEINE 4,5

LIPIDI 0,5

CARBOIDRATI 15

A = 0,78 B = 0,233

Prezzo (Euro): 1,40Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:non calcolabilePeso (g): 40Costo (Euro per 100 g): 3,5

La preparazione del prodotto, che è stata effettuata inpadella, ha mostrato una buona fedeltà rispetto alle

indicazioni di eti-chetta; il gusto è risul-tato alquanto distan-te da quello del clas-sico ragù di carne,probabilmente acausa della presenzanel condimento dimolteplici erbe aro-matiche che tendo-no a coprire il gustocaratterizzante ed at-teso della carne.

TAGLIATELLE AL RAGÙ BERETTA (LOTTO RAGÙ N. 157 VE, LOTTO , T.M.C. 24/07/03)

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100 g

VALORE ENERGETICO kcal 141kj 596

PROTEINE 9,0

LIPIDI 2,5

CARBOIDRATI 20,6

A = 0,07 B = 0,031

Prezzo (Euro): 1,90Rapportoinpesopasta/ingredienticaratterizzanti laricetta:50/50 = 1Peso (g): 300Costo (Euro per 100 g): 0,63