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REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE C O M U N E D I T A V A G N A C C O PROGETTO PRELIMINARE data: titolo opera numero tavola luogo PROGETTISTI gri e zucchi architetti associati 1, vicolo Pulesi 33100 Udine Italia t.+39 0432 512990 f.+39 0432 298105 e-mail: geza@geza www.geza.it 2010 STUDIO DI FATTIBILITA' 0 2 2 0 1 3 P R E L I M I N A R E w w w . g e z a . i t Via Cotonificio, 96 33030 TORREANO DI MARTIGNACCO RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA R 1 STI Engineering s.r.l. Soluzioni Tecnologiche Integrate Italia (Udine, Milano, Roma) Russia (Moscow) Kazakhstan (Almaty) Oman (Masqat) www.sti-engineering.it

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1.

titolo disegno

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIAPROVINCIA DI UDINECOMUNE DI TAVAGNACCO

PROGETTO PRELIMINARE

data:

titolo opera

numero tavola

scala

luogo

PROGETTISTIgri e zucchi

architetti associati1, vicolo Pulesi

33100 Udine Italiat.+39 0432 512990f.+39 0432 298105e-mail: geza@geza

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2010 STUDIO DI FATTIBILITA'02 2013 PRELIMINARE

w w w . g e z a . i t

Via Cotonificio, 96 33030 TORREANO DI MARTIGNACCO

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

R1STI Engineering s.r.l.

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2.

Sommario

INTRODUZIONE 3RELAZIONE ILLUSTRATIVA ARCHITETTONICA 3RILIEVO FOTOGRAFICO 8RELAZIONE IMPIANTISTICA 12RELAZIONE STRUTTURALE 18

3.

RELAZIONE ILLUSTRATIVA ARCHITETTONICA

INTRODUZIONE

L’area oggetto di intervento rientra nel comprensorio del Quartiere Fieristico in Località Torreano di Martignacco. Tale area è individuata dal PRGC come Zona per Servizi e Attrezzature fieristiche. Gli interventi principali si collocano entro il perimetro della Fiera ad eccezione delle opere da realizzare nella piazza esterna. Tale area infatti risulta di proprietà comunale ed è stata pertanto redatta una apposita convenzione in sede di Piano Attuativo Comunale.La superficie dell’ambito territoriale di riferimento è pari a 200.254 mq.L’area è collocata a sud est del territorio comunale di Martignacco ed è caratterizzata da un ampio pianoro destinato prevalentemente ad uso agricolo, scavato ad est dal torrente Cormor. Un ulteriore elemento di pregio ambientale è costituito dal canale Ledra che entra nell’ambito fieristico valorizzandone l’intero ambito insieme alle importanti preesistenze verdi. Proprio il salto idraulico di 5 ml del canale Ledra ha stimolato la costruzione del Cotonificio Udinese nel 1884. Questa presenza importante dell’acqua e del verde rende oggi il quartiere fieristico carico di valenze naturalistiche

Il presente progetto preliminare vuole recepire e attuare le previsioni progettuali del PAC denominato “Quartiere Fieristico” sito a Torreano di Martignacco.In particolare i focus del presente progetto preliminare tratteranno la progettazione di un nuovo complesso polifunzionale costituiato da una sala polivalente da 1200 persone, un ristorante/area ristoro e da un nuovo spazio espositivo aperto e coperto. Inoltre il presente progetto preliminare prevede il nuovo riassetto dell’area antistante l’ingresso principale mediante la creazione di una piazza pubblica con la valorizzazione del verde interno alla Fiera e ad essa limitrofo.

4.

inattese.Architettonicamente il quartire fieristico è caratterizzato dalla presenza storica dell’ex Cotonificio, affiancato nel tempo dalla genesi di nuovi padiglioni, spesso molto dissimili tra loro, che sono stati realizzati per incrementare il potere espositivo globale. La configurazione attuale della fiera si struttura con due ingressi principali (Sud e Ovest)e 9 padiglioni. In prossimità dell’ingresso sud, inoltre, è posto il centro congressi e verso Nord si trova il Palaaste. Proprio il Palaaste risulta un edificio dall’uso ormai obsoleto e alla sua dismissione seguirà la demolizione (opera prevista nel presente progetto preliminare).In questo contesto edilizio e naturalistico si inserisce il progetto preliminare che verrà di seguito descritto e che prevede i seguenti interventi:

- Nuovo fabbricato polifunzionale Pala Expo e collegamento ipogeo al Pad. 9- Ristrutturazione del padiglione 9 da adibirsi a cucina/ristorante- Opere di sistemazione della piazza interna e sistemazioni verdi- Piazza esterna e nuova facciata della fiera tra ingresso Sud e ingresso Ovest- Pavillon espositivo aperto coperto- Demolizione Palaaste- Demolizione edifici a Sud e muro di cinta limitrofi.

Le linee guida del progetto preliminare, in accordo con il PAC di riferimento, collocano le nuove opere da realizzare in corrispondenza dell’area interessata dalla demolizione del Palaaste in modo da

VISTA generale dell’ambito fieristico

5.

utilizzare meno suolo possibile per la realizzazione delle opere. In particolare, consapevole del valore generato dal vuoto ottenuto con la demolizione del Palaaste, il progetto prevede la realizzazione di un volume polivalente semi ipogeo in modo da poterne sfruttare la copertura come area espositiva. In questo modo il vuoto generato non viene totalmente riempito ma viene al contrario accentuata l’apertura visiva verso lo scenario montano e agricolo che si apre a nord.Oltre a sfruttare la copertura dell’edificio polifunzionale come “piazza” espositiva aperta, il progetto preliminare prevede una parziale copertura di tale piazza mediante un Pavillon che permetterà esposizioni coperte all’aperto. Il Pavillon vuole coprire parte della piazza collegando al coperto gli accessi al PalaExpo con l’ingresso principale.Per rendere totalmente fruibile la piazza sopraelevata con il sovrastante padiglione coperto, si prevedono due rampe di accesso carrabile e pedonale (di pendenza adeguata per l’accessibilità e per la fruibilità da parte di persone a ridotta capacità motoria). L’accesso agli spazi polivalenti del PalaExpo avviene mediante scala di accesso aperta e coperta dal Pavillon di collegamento con l’ingresso principale. Il PalaExpo essendo un volume semi ipogeo sfrutta per l’illuminazione naturale e per le vie di fuga, tre patii di cui due verdi; il terzo patio si struttura come una grande scalinata intesa come accesso principale.Il PalaExpo sviluppa inoltre un collegamento ipogeo con il nuovo ristorante ottenuto ristrutturando il padiglione 9. Tale collegamento ipogeo trova sfogo con scale e ascensori nel nuovo volume di collegamento tra il padiglione 9 e 8. Questo articolato sistema di volumi e collegamenti costituisce in definitiva un nuovo centro polivalente per l’Ente Fiera, con la possibiltà di potenziare la superficie fieristica espositiva e di offrire nuove possibilità di fruizione degli spazi. Con il generale riassetto degli spazi aperti limitrofi alle aree di intevento, senza in alcun modo inficiare le movimentazioni merci e i percorsi di servizio per l’allestimento delle fiere, si vuole ricercare una nuova immagine degli spazi aperti della fiera che ne migliori la percezione complessiva.Anche la progettazione della piazza esterna e il riassetto del muro di cinta tra l’ingresso Sud e l’ingresso Ovest rientrano nella logica di generale miglioramento dell’immagine fieristica.

- Nuovo fabbricato polifunzionale Pala Expo e collegamento ipogeo al Pad. 9

In dettaglio il nuovo PalaExpo è concepito con una grande sala da 1200 persone circa, frazionabile in tre sale minori da 600, 200 e 200 persone. Inoltre il PalaExpo prevede una sala minore da 50 persone, 2 salette riunioni da 12/20 persone, una zona ristoro e i relativi servizi igienici per il pubblico e per gli addetti. Tali sale possono all’occorrenza essere utilizzate come sala congressi, ma anche come sale per esposizioni fieristiche, mostre, eventi di rappresentanza, gala dinner, proiezioni cinematografiche ecc. Per questo motivo la flessibilità impiantistica e spaziale è una caratteristica fondamentale per i criteri di progettazione definitiva ed esecutiva. Di grande importanza risulta inoltre l’accesso carraio di servizio per il PalaExpo in modo da rendere facilmente allestibile lo spazio interno a seconda dei vari eventi.Il cuore del Pala Expo è collegato mediante un tunnel ipogeo dotato di filtro a prova di fumo, con il volume di collegamento del padiglione 8 e 9 in cui si trova il ristorante e la cucina per lo stesso. Il collegamento tra i padiglioni 8 e 9 si configura con un volume vetrato ad un piano che raccoglie le

6.

scale e l’ascensore che provengono dal tunnel ipogeo. Inoltre in sua prossimità si collocano le scale di emergenza aperte per l’evacuazione in sicurezza del collegamento ipogeo.

- Ristrutturazione del padiglione 9 da adibirsi a cucina/ristorante

Il padiglione 9 ha attualmente uso espositivo; il progetto preliminare prevede il suo cambio di uso in ristorante e cucina. A tal fine dovranno essere previsti al suo interno gli spogliatoi per gli addetti e tutti i vani necessari per l’organizzazione e il funzionamento di una cucina per la ristorazione, comprese le necessità impiantistiche che vengono descritte nella relazione impiantistica dedicata. La stessa cucine dovrà prevedere il layout funzionale necessario per ottimizzare il ciclo di refrigerazione e stoccaggio, preparazione, cottura, servizio e lavaggio.Tutti i vani esistenti e quelli di nuova creazione sfruttano l’illuminazione naturale delle finestre esistenti collocandosi perimetralmente e lasciando il centro del volume per la distribuzione e disimpegno.Il soppalco al piano primo verrà adibito al collocamento dei tavoli per i fruitori del ristorante.

- Opere di sistemazione della piazza interna e sistemazioni verdi

Per quanto concerne gli spazi limitrofi al PalaExpo viene prevista la riorganizzazione degli stalli espositivi con il rifacimento delle pavimentazioni, la creazione di una segnaletica orizzontale dedicata, le regolarizzazioni delle aree verdi, il riassetto del regime di smaltimento delle acque piovane e la riorganizzazione del sistema di illuminazione del verde. Il tutto nell’ottica di valorizzazione del volume verde esistente accentuandone l’evidente pregio. Il nuovo sistema di illuminazione del verde con pali di altezza superiore ai 12 m vuole ottenere contemporaneamente la valorizzazione del verde esistente insieme all’ottenimento di un segno distintivo e visibile dall’esterno del perimetro fieristico. In particolare il sistema di pali di illuminazione si dovrà sviluppare internamente e portarsi verso l’esterno come illuminazione della piazza esterna, ottenendo così un collegamento visivo tra la piazza e l’ambito fieristico.

- Piazza esterna e nuova facciata della fiera tra ingresso Sud e ingresso Ovest

La creazione della piazza esterna prevede le demolizioni dei volumi e del muro di cinta presenti a Sud e che attualmente insistono sul parcheggio esterno della fiera. La nuova piazza potrà creare lo spazio necessario alla collocazione di una nuova insegna della fiera per ottenere una nuova immagine di maggior visibilità rispetto ai suoi fruitori.La nuova piazza potrà contenere sedute e spazi verdi e all’occorrenza la presenza di vasche d’acqua potrà risolvere problemi di regolamentazione degli accessi.Il muro perimetrale prospiciente la nuova piazza verrà demolito liberando il porticato retrostante e ottenendo una assoluta permeabilità con il verde interno alla fiera. In questo modo la permeabilità visiva accentua e valorizza la presenza del verde anche per i fruitori della piazza.A coronamento del porticato, rivolgendosi verso la piazza, potrà trovar collocazione un sistema di

7.

pannelli quali supporti per insegne, indicazioni, pubblicità o altro.Oltre alla creazione di un nuovo spazio pubblico antistante la fiera, la nuova piazza porterà alla modificazione della viabilità attuale individuando una zona per lo stazionamento dei bus urbani e dei taxi. Attualmente la fermata dell’autobus è prevista a ridosso del muro di delimitazione attuale della fiera in prossimità dell’ingresso Ovest.

- Pavillon espositivo aperto coperto

Il nuovo Pavillon ha la principale funzione di essere contemporaneamente padiglione coperto e collegamento coperto tra l’ingresso e il PalaExpo. Tale struttura, pensata in acciaio per ridurre i carichi strutturali, avrà caratteristiche di leggerezza e semplicità e dovrà essere insieme alla piazza esterna un nuovo simbolo di riconoscibilità per l’Ente Fiera.

- Demolizione Palaaste e Demolizione edifici a Sud e muro di cinta esistente

Queste demolizioni propedeutiche alla realizzazione delle nuove opere fanno parte integrante del progetto preliminare. In particolare il Palaaste con struttura prevalente in cemento armato potrà essere demolito con metodo selettivo in modo da poter riutilizzare i materiali, tritati e riciclati, in altre lavorazioni.Le opere da demolire a Sud sono propedeutiche alla realizzazione della piazza e della nuova viabilità.

8.

RILIEVO FOTOGRAFICO

VISTA del muro di recinzione in prossimità dell’ingresso Ovest

VISTA del muro di recinzione

9.

PANORAMICA dell’area interna limitrofa al Palaaste

VISTA del verde interno al perimetro della Fiera

10.

VISTA del Palaaste dall’ingresso Ovest

VISTA del Palaaste

11.

VISTA da Sud del Padiglione 9

VISTA da Est del Padiglione 9

12.

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RELAZIONE IMPIANTISTICA

SOMMARIO RELAZIONE IMPIANTISTICA:

1. OGGETTO

2. IMPIANTI ELETTRICI

2.1. PREMESSA

2.2. NUOVO FABBRICATO PALA EXPO

2.3. NUOVO FABBRICATO AL PIANO TERRA E INTERRATO DI COLLEGAMENTO TRA IL

PALA EXPO E IL PADIGLIONE 9

2.4. RISTRUTTURAZIONE DEL PADIGLIONE 9 DA ADIBIRSI A CUCINA/RISTORANTE

2.5. PAVILLION ESPOSITIVO APERTO COPERTO

2.6. NUOVA PIAZZA ESTERNA

3. IMPIANTI MECCANICI

3.1. PREMESSA Enti Tutori

3.2. IMPIANTO TERMICO E DI CLIMATIZZAZIONE 5

3.2.1. Generalità

3.2.2. Nuovo fabbricato Pala Expo

3.2.3. Ristrutturazione del padiglione 9 da adibirsi a cucina/ristorante

3.3. IMPIANTO IDRICO-SANITARIO

3.4. PREVENZIONE INCENDI

13.

1. OGGETTO La presente relazione è relativa alle opere di progettazione impiantistica del nuovo Pala Expo da

realizzarsi presso il quartiere fieristico di Torreano di Martignacco (UD).

L’intervento è costituito da:

- Nuovo fabbricato polifunzionale Pala Expo e collegamento ipogeo al Pad. 9

- Ristrutturazione del padiglione 9 da adibirsi a cucina/ristorante

- Opere di sistemazione della piazza interna e sistemazioni verdi

- Piazza esterna e nuova facciata della fiera tra ingresso Sud e ingresso Ovest

- Pavillon espositivo aperto coperto

- Demolizione Palaaste

- Demolizione edifici a Sud e muro di cinta limitrofi.

2. IMPIANTI ELETTRICI2.1. PREMESSAL’alimentazione elettrica delle opere oggetto di intervento sarà derivata dalla cabina esistente MT/bt

posta a fianco del nuovo fabbricato Pala Expo.

L’alimentazione elettrica di riserva sarà derivata da un nuovo gruppo elettrogeno entro container

da esterno insonorizzato secondo le Norme e Leggi vigenti posizionato a fianco della cabina MT/bt

esistente.

Le utenze per le quali ci sarà la necessità di realizzare una alimentazione preferenziale saranno

alimentate tramite UPS.

In generale gli impianti dovranno assicurare la massima affidabilità sotto l’aspetto tecnico ed in

particolare per quanto riguarda l’illuminazione, in modo tale che siano contemporaneamente poco

energivori, adattabili alle esigenze dei vari fabbricati e, almeno per la sala Pala Expo, controllati con

sistema dimmerabile.

Dovranno essere fatte le denunce agli Enti preposti necessarie per l’installazione e la messa in

funzione dei nuovi impianti.

2.2. NUOVO FABBRICATO PALA EXPOIn linea generale gli impianti elettrici e speciali dovranno essere studiati per permettere il

funzionamento ottimale nelle varie configurazioni della sala: plenaria con 1200 posti; oppure

suddivisa in una sala da 600 posti e due sale da 200 posti. In particolare il sistema di illuminazione

dimmerabile dovrà permettere varie modulazioni dei livelli di illuminamento per zone al fine

di adattarsi alle diverse utilizzazioni della sala, plenaria o suddivisa che sia. Tutti gli impianti fissi

dovranno essere studiati per poter essere integrati con gli impianti audiovisivi multimediali, fissi o

allestiti di volta in volta per i vari eventi.

Le prese di corrente dovranno essere uniformemente distribuite al fine di evitare l’uso di

prolunghe e devono essere scelte ed installate in modo da prevenire i danneggiamenti che possono

14.

presumibilmente derivare dalle condizioni ambientali e di uso.

All’impianto domotico sarà demandata la gestione centralizzata degli impianti di: illuminazione,

automazione e controllo degli impianti di climatizzazione, tende e tapparelle comandate

elettricamente e degli impianti speciali come l’impianto antintrusione, l’impianto di rivelazione

e segnalazione automatica di incendio e l’impianto di messaggistica di allarme (EVAC). Oltre alla

gestione locale, il sistema domotico dovrà essere in grado di riportare tutti gli allarmi all’ufficio

presidiato dell’Ente al fine di permettere la supervisione degli allarmi e degli stati di funzionamento a

distanza in particolare nei periodi di inattività della struttura.

Anche l’impianto di trasmissione dati, realizzato in cat. 6, dovrà essere integrato nella più ampia rete

di trasmissione dati dell’Ente Fiera.

Nell’ambito dell’intervento dovranno essere realizzati anche gli impianti audiovisivi multimediali

per le varie sale, costituiti da sistemi di videoproiezione professionale FULL HD, da sistema di

amplificazione e diffusione sonora, da impianti luci dedicati all’illuminazione dei palchi. Come per

gli altri impianti anche gli impianti multimediali dovranno poter essere gestiti in funzione della

configurazione della sala regia, o con la predisposizione di zone di regia dedicate per ogni possibile

suddivisione della sala.

2.3. NUOVO FABBRICATO AL PIANO TERRA E INTERRATO DI COLLEGAMENTO TRA IL PALA EXPO E IL PADIGLIONE 9Gli impianti di questo fabbricato dovranno essere la prosecuzione funzionale ed estetica di quelli del

Pala Expo e quindi saranno realizzati con la stessa filosofia pur adattati alle esigenze specifiche dei

vari ambienti.

2.4. RISTRUTTURAZIONE DEL PADIGLIONE 9 DA ADIBIRSI A CUCINA/RISTORANTEAttualmente il padiglione è adibito ad espositivo ed è completo di impianti elettrici di illuminazione

e di forza motrice e degli impianti di rilevazione e segnalazione automatica di incendio. La nuova

destinazione d’uso del padiglione comporta, necessariamente la ristrutturazione e integrazione

degli impianti elettrici di illuminazione e di forza motrice e degli impianti speciali di rivelazione

e segnalazione automatica di incendio, ed inoltre la realizzazione dei nuovi impianti speciali di

trasmissione dati, antintrusione e messaggistica di allarme (EVAC).

Per l’alimentazione sia del nuovo impianto di climatizzazione che delle apparecchiature della cucina

sarà necessario provvedere ad aumentare la potenza elettrica disponibile, provvedendo alla gestione

centralizzata, tramite la domotica, degli impianti di illuminazione, automazione e controllo degli

impianti di climatizzazione e degli impianti speciali come l’impianto antintrusione, l’impianto di

rivelazione e segnalazione automatica di incendio e l’impianto di messaggistica di allarme (EVAC) e

relativo riporto di tutti gli allarmi all’ufficio presidiato dell’Ente.

15.

2.5. PAVILLION ESPOSITIVO APERTO COPERTOL’illuminazione del nuovo Pavillion espositivo aperto dovrà essere realizzata a norma

antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico e secondo i dettami della Legge

Regionale 18 giugno 2007, n° 15. Per quanto possibile per l’installazione dei corpi illuminanti si

potranno sfruttare le strutture della pensilina di raccordo tra il padiglione di ingresso e il nuovo Pala

Expo; l’illuminazione normale e di sicurezza verrà realizzata sia nel percorso di ingresso al Pala Expo

sia al Pavillion espositivo. L’impianto domotico di supervisore dovrà essere in grado di gestire gli

impianti presenti in questa zona.

2.6. NUOVA PIAZZA ESTERNA E OPERE DI SISTEMAZIONE DELLA PIAZZA INTERNA E SISTEMAZIONI VERDI

L’illuminazione della nuova piazza esterna, della piazza interna e delle aree verdi da valorizzare,

dovrà essere realizzata a norma antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico e

secondo i dettami della Legge Regionale 18 giugno 2007, n° 15. L’impianto di illuminazione potrà

essere realizzato con corpi illuminanti installati su strutture in acciaio da realizzarsi su disegno

architettonico specifico. L’impianto domotico di supervisore dovrà essere in grado di gestire gli

impianti presenti in questa zona.

3. IMPIANTI MECCANICI3.1. PREMESSA Enti TutoriPer il complesso “Ente Fiera Udine Esposizioni” si dovrà chiedere apposito Parere di Conformità al

Comando VVF di Udine con le modalità previste nel D.P.R.1/8/2011 n.151.

Si dovrà chiedere un parere all’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” per quel che riguarda

i presìdi sanitari.

Si dovrà inoltrare fare denuncia all’ISPELS per la nuova caldaia e per il nuovo gruppo frigorifero.

3.2. IMPIANTO TERMICO E DI CLIMATIZZAZIONE3.2.1. GeneralitàIl complesso “Ente Fiera Udine Esposizioni” dispone di una centrale termica alimentata a gas metano

con n. 2 caldaie della potenza di 813 Kw. ciascuna che alimentano i padiglioni a nord della roggia

(n.5,6,7,8,9 e ingresso). Il locale CT può accogliere ancora una caldaia ed i relativi equipaggiamenti

idraulici per alimentare il nuovo fabbricato “Pala Expo”.

Per quel che riguarda la produzione del fluido freddo per la climatizzazione estiva, è necessaria

l’installazione di un gruppo frigorifero della potenzialità orientativa di 400/500 kW da posizionare

nella corte delle centrali (termica ed elettrica) nei pressi del padiglione n.6.

Il gruppo frigorifero dovrà essere dotato di desurriscaldatore per la produzione del fluido caldo

necessario al post-riscaldamento delle unità di trattamento aria (UTA).

16.

Per quel che riguarda i percorsi delle tubazioni dell’acqua calda e dell’acqua refrigerata, si dovranno

utilizzare per quanto possibile i cunicoli praticabili esistenti.

3.2.2. Nuovo fabbricato Pala ExpoNel nuovo fabbricato Pala Expo verranno realizzati due locali tecnici rispettivamente per la

sottocentrale di pompaggio dell’acqua calda/refrigerata e per l’alloggiamento delle UTA.

Le UTA previste saranno al servizio dei seguenti locali:

-sala grande da 600 posti

-sala piccola 1 da 200 posti

-sala piccola 2 da 200 posti

-foyer/reception

Per la saletta da 60 posti circa, viste le dimensioni, si dovrà utilizzare una macchina autonoma

provvista anche di produzione del fluido caldo e del fluido freddo per evitare l’accensione di una

caldaia o del gruppo frigorifero.

Per minimizzare i consumi dovranno essere messe in atto le soluzioni più idonee all’ottimizzazione

energetica di cui al D.Lgs. 192/05, del D.Lgs. 311/06, della L. 10/91 e successive modificazioni e del

relativo D.P.R. 412/93 nonchè le norme UNI recepite dal D.M. 26/8/94.

3.2.3. Ristrutturazione del padiglione 9 da adibirsi a cucina/ristorantePer la ristrutturazione del padiglione 9 esistente da adibirsi a cucina/ristorante, ora sprovvisto di

cucina si prevedono le seguenti opere:

a) Alimentazione fluido caldo dalla centrale termica con tubazioni in acciaio isolato.

b) Chiller per la produzione del fluido freddo da posizionarsi all’esterno del fabbricato.

c) UTA per l’aria di ricambio e controllo dell’umidità ambiente (aria primaria) del tipo da esterni da

posizionare nei pressi del fabbricato.

d) Estrattore d’aria cassonato da esterni.

e) Nuovi ventilconvettori con potenza e caratteristiche commisurate alle nuove esigenze termo-

igrometriche dei locali con eventuali recuperi di alcuni ventilconvettori esistenti.

f) Nuove canalizzazioni per la distribuzione dell’aria complete di bocchette di diffusione e di

estrazione.

g) Nuova linea del gas per la cucina con potenza fino a 35 Kw.

3.3. IMPIANTO IDRICO-SANITARIOLe opere riguarderanno l’installazione degli apparecchi sanitari del blocco dei servizi igienici.

Gli apparecchi sanitari saranno in ceramica e la rubinetteria della migliore qualità, provvista di

miscelatori termostatici. L’intero blocco dei servizi sarà provvisto di un impianto di estrazione

dell’aria pari a 10 volumi/h. L’energia necessaria alla produzione dell’acqua calda sanitaria dovrà

essere fornita da fonti rinnovabili.

17.

3.4. PREVENZIONE INCENDINel nuovo intervento verranno realizzate due nuove attività soggette a visita di prevenzione incendi

di cui all’allegato 1 al D.P.R 151/2011 e verrà aumentata la potenza nell’esistente centrale termica.

Tali attività sono individuate ai seguenti punti:

- n.65 - Locali di pubblico spettacolo.

- n.69 - Locali esposizione e vendita.

- n.74 - Impianti per la produzione del calore

Tali attività dovranno avere un equipaggiamento di impiantistica ed attrezzature finalizzate alla

prevenzione incendi come di seguito indicato:

L’impianto idrico-antincendio sarà diramato dall’esistente rete antincendio, con percorsi magliati

nei pressi del nuovo fabbricato. Le nuove diramazioni saranno eseguite tramite saracinesche di

esclusione posizionate nei cunicoli esistenti oppure in nuove camere di manovra. Dovrà essere

garantito lo sfiato delle tubazioni ed il loro scarico. Le tubazioni interrate dovranno essere provviste

di nastro segnaletico e targhe di segnalazione da posizionarsi sui manufatti o pareti vicine ai percorsi

stessi.

L’impianto di rivelazione incendi previsto (vedi capitolo impianti elettrici) avrà anche un adeguato

numero di rivelatori da canale posizionati sulla mandata e sulla ripresa delle macchine dell’aria

ambiente.

E’ previsto un sistema di allarme EVAC, (vedi capitolo impianti elettrici) costituito da un impianto di

altoparlanti da utilizzare in condizioni di emergenza.

Sono previste serrande tagliafuoco azionate dall’impianto di rivelazione incendi sui canali dell’aria

nei passaggi delle compartimentazioni antincendio.

Nei locali verranno posizionati estintori aventi capacità di estinzione di 21A, 89BC da kg. 6

omologati secondo il D.M. 20.12.1982.

L’attività sarà provvista di segnali conformi al D. Lgs. 493/96, attuazione delle direttive CEE 92/58 del

24.06.92.

Verranno predisposte planimetrie del fabbricato con indicati i principali presìdi antincendio, le vie di

fuga e le norme di comportamento per il pubblico.

E’ previsto un armadio metallico con bacino di contenimento degli spandimenti, per i liquidi di pulizia

degli ambienti tra i quali anche alcuni con modesta quantità alcoolica.

Sarà posizionato un armadio contenente materiale pompieristico.

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18.

RELAZIONE STRUTTURALE

Elementi strutturali PalaExpo

Le strutture prevedono

Fondazioni: plinti e travi rovesce in c.a

Elementi verticali: pilastri e setti in c.a

Solaio di piano costituito da travi da ponte prefabbricate in c.a.p. con sezione a “I” altezza cm140

base 125cm poste in opera accostate; a sostegno di tali travi si prevedono travi alte in c.a.

Schemi e modelli di calcolo

La struttura è stata analizzata modellandola con semplici schemi statici considerando la struttura

bloccata a livello del solaio di piano stradale.

Gli schemi adottati per il dimensionamento delle travi sono schemi di trave ad una o più campate

con vincoli di semplice appoggio; con le relative reazioni si sono dimensionati gli elementi verticali e

le fondazioni ad essi collegati.

Analisi dei carichi

Per il dimensionamento del solaio a livello stradale si sono considerati i carichi corrispondenti ai

ponti di prima categoria

Elementi strutturali collegamento e zona ristorante (volume di collegamento):

Le strutture prevedono

Fondazioni: plinti e travi rovesce in c.a

Elementi verticali: pilastri e setti in c.a

Solaio di piano in laterocemento e in cemento armato monolitico.

Criteri di verifica:

Per il calcolo viene applicato il

Decreto Ministeriale. del 14.01.08 - Nuove norme tecniche per le costruzioni.

Materiali impiegati:

Calcestruzzi:

per sottofondazioni: calcestruzzo CLASSE C12/15

per fondazioni: calcestruzzo CLASSE C25/30

per pilastri e cordoli: calcestruzzo CLASSE C25/30

19.

Acciai:

per le opere in c.a. barre ad aderenza migliorata B450C

per le opere in c.a. reti elettrosaldate controllate B450C

per carpenteria metallica S 275

Elementi strutturali del Pavillon:

La zona in corrispondenza del Pavillon prevede

Fondazioni: plinti in c.a. collegati da cordoli di fondazione in c.a.

Elementi verticali: pilastri costituiti da tubolari in acciaio

Copertura: travi principali costituite da reticolari in acciaio; travi secondarie costituite da travi reti-

colari in acciaio.

Schemi e modelli di calcolo

La struttura è stata modellata con l’elaboratore elettronico come un telaio tridimensionale in acciao

vincolato alla base con incastri.

Lo schema strutturale adottata è il seguente

Struttura:

Modello FEM:

20.

Analisi dei carichi:

Azione vento:

21.

Azione neve:

22.

Azione sismica

Si riportano i parametri principali per la determinazione dell’azione sismica

Criteri di verifica

Per il calcolo viene applicato il

Decreto Ministeriale. del 14.01.08 - Nuove norme tecniche per le costruzioni.

Materiali impiegati

Calcestruzzi:

per sottofondazioni: calcestruzzo CLASSE C12/15

per fondazioni: calcestruzzo CLASSE C25/30

per pilastri e cordoli: calcestruzzo CLASSE C25/30

Acciai:

per le opere in c.a. barre ad aderenza migliorata B450C

per le opere in c.a. reti elettrosaldate controllate B450C

per carpenteria metallica S 275