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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ASSOCIAZIONE MANI TESE ONG ONLUS
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
NESSUNO ESCLUSO! LA SFIDA DEL CAMBIAMENTO NEGLI
OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:
E10 – Educazione e promozione culturale – Interventi di animazione territoriale.
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili;
identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
PREMESSA
“Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e
complessa crisi socio-ambientale”: queste parole, tratte dal n. 139 della Enciclica “Laudato
si”, sono uno dei tanti modi per dire che non è possibile separare la preoccupazione per
la giustizia sociale e la cura per l’ambiente. Il testo prosegue affermando: “Le direttrici
3ª
NZ00104
Albo Regionale della Regione Lombardia
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per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire
la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”.
Occorre superare la contrapposizione ideologica tra l’obiettivo dello sviluppo, inteso come
crescita, e quello della salvaguardia della natura, o meglio quella impostazione che ritiene
che non sia possibile perseguirli entrambi allo stesso tempo. Il dibattito tra chi pensa che la
tutela dell’ambiente sia un “lusso” a cui prestare attenzione solo una volta che la crescita
economica abbia garantito condizioni di vita dignitose per tutti, e chi invece la ritiene una
priorità più urgente del miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità non è più
all’ordine del giorno. Nel nostro mondo, che pure complessivamente viene da decenni di
crescita economica spettacolare, miseria e degrado ambientale continuano ad andare mano
nella mano.
Insieme all’Enciclica di Papa Francesco, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, le Conferenze
Mondiali sul Clima (con vicende e risultati alterni, opportunità colte e occasioni perdute,
COP21 a Parigi, COP22 a Marrakesh, fino a COP23 tenutasi a Bonn nel mese di novembre
2017) hanno tutte un elemento in comune: l’idea di un futuro sostenibile, quale capacità
chiave per l’essere umano di vivere entro i limiti di un solo pianeta, garantendo
simultaneamente un ambiente sano, una prosperità economica e una giustizia sociale per
tutti. Per comprendere la sostenibilità è necessario tenere insieme queste tre dimensioni, in
modo da assicurare il benessere e la qualità della vita non solo alle generazioni presenti ma
anche a quelle future.
“Transforming Our World: the
2030 Agenda for Sustainable
Development”, l’Agenda 2030 per
lo Sviluppo Sostenibile è un
programma d’azione per le
persone, il pianeta e la prosperità
adottato dall’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite e sottoscritto
nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa vara 17 Obiettivi per
lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma
d’azione per un totale di 169 obiettivi specifici che segneranno per i prossimi 15 anni gli
sforzi della comunità internazionale alla ricerca di un orizzonte di sviluppo sostenibile.
L’avvio ufficiale degli SDGs ha coinciso con l’inizio del 2016 e si configura come il
percorso che dovrà guidare il mondo fino al loro raggiungimento nel 2030.
I governi di tutto il mondo si sono dunque dati degli obiettivi universali. La sfida è quella
di concretizzare l’Agenda 2030 attraverso politiche che siano realmente
“trasformative” nell’interesse di tutti, che mettano in discussione il concetto di crescita
macroeconomica, che si prendano cura delle nostre risorse naturali con una prospettiva a
lungo termine e che rafforzino i diritti umani con l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro.
La vera novità degli SDGs è infatti il concetto di universalità.
Nessuno escluso. Non ci troviamo più davanti a obiettivi di riduzione della povertà o della
mortalità infantile da raggiungere solo nei cosiddetti Paesi del Sud del mondo. Non si parla
più di un’azione di aiuto dei Paesi ricchi a beneficio dei Paesi poveri. Gli obiettivi e i target
identificati sono universali e riguardano anche casa nostra, i nostri poveri, il nostro
ambiente, la nostra salute. Questa nuova logica è destinata a smontare definitivamente
l’impianto che vedeva i problemi di sviluppo come appartenenti a un solo particolare gruppo
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di Paesi. Oggi si riconosce che anche i Paesi ad alto reddito non sono immuni da disordini
sociali, emarginazione e povertà, dalle sfide della governance, della crescita inclusiva e
della creazione di lavoro dignitoso.
Obiettivi che dunque riguardano tutti e che interpellano tutti.
Lo scopo ultimo di questa nuova sfida è infatti coinvolgere le comunità di tutto il mondo
nel gettare le basi per prospettive migliori per il pianeta ed i suoi abitanti, in un presente in
cui le conoscenze e gli strumenti necessari per raggiungere questi obiettivi sono accessibili.
Raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile richiede allora una partnership
globale, che presuppone l’ampia partecipazione e il coinvolgimento di numerosi attori di
livello internazionale, nazionale e locale: istituzioni, governi, parlamenti, città, aree rurali,
aziende, imprese, organizzazioni della società civile, studiosi e scienziati sono invitati a fare
ciascuno la propria parte per garantire il successo della missione.
Il coinvolgimento dei cittadini e della società civile in questo impegnativo percorso è
decisivo. Dipende da questo la reale possibilità di superare una visione che rischia ancora
una volta di restare imprigionata nei paradigmi della crescita infinita dei consumi e del
Prodotto Interno Lordo, elementi che fino ad oggi hanno guidato uno sviluppo diseguale e
carico di ingiustizie.
Secondo i calcoli del Global
Footprint Network, il 2
agosto 2017 l’umanità ha
usato l’intero budget
annuale di risorse naturali,
impiegando ormai meno di
otto mesi per consumare lo
stock di ‘capitale naturale’
di pertinenza dell’anno; per
gli ultimi quattro mesi di
ogni anno l’umanità
consuma ‘a credito’,
scavando un fossato che qualcun altro dovrà riempire: attualmente a pagare il prezzo è
quella metà di mondo la cui ricchezza è pari ad un sessantacinquesimo di quella in mano
all’1% più ricco. Ma la parte più consistente del conto dovrà essere saldata da coloro che
abiteranno il pianeta nelle generazioni future e che con esso dovranno imparare a convivere
in modo meno distruttivo di quanto facciamo ora.
Il degrado ambientale intensifica la povertà e la vulnerabilità sociale provocando forme
estreme di esclusione sociale, come le nuove forme di schiavitù, il traffico di esseri umani,
il lavoro forzato, la prostituzione, il traffico di organi, tutti “effetti collaterali” fortemente
connessi al sistema economico mondiale. È pertanto necessario superare le crescenti crisi
di esclusione sociale, povertà, marginalizzazione, degrado climatico pensando a un solo
mondo e ad un progetto comune, e agire un cambiamento cogliendo l’opportunità
dell’analisi offerta a livello internazionale.
AREA DI INTERVENTO
La geografia della povertà globale sta cambiando. Allo schema tradizionale che suddivideva
il mondo in Nord e Sud, si sta sostituendo una globalizzazione dell’ingiustizia, in cui vaste
aree di povertà coesistono accanto a isole di ricchezza, in ogni parte del pianeta. Intorno a noi
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si sta disegnando una nuova mappa delle diseguaglianze globali. Mentre alcuni settori delle
economie “in via di sviluppo” crescono rapidamente, milioni di persone lasciano ogni anno
quelle stesse regioni in cerca di una vita migliore. Mentre nelle città occidentali nascono nuovi
quartieri che attraggono le elite globali, in quelle stesse città si producono nuove povertà.
Mentre poche grandi imprese multinazionali ridisegnano i territori e i paesaggi rurali globali,
movimenti contadini del “Nord” e del “Sud” si battono per un diverso modello agro-
alimentare.
Oggi nel mondo un miliardo di persone vive in una situazione di povertà estrema. Nell’arco
di una sola generazione, la popolazione del pianeta passerà da 7 a 9 miliardi di persone. Il
90% di questi nuovi 2 miliardi di abitanti è altamente probabile che nasca in una condizione
di povertà. Il rapporto ONU-FAO sullo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo (SOFI)
delinea un trend positivo che vede la riduzione del numero di persone che soffrono la fame a
livello globale: 100 milioni in meno negli ultimi dieci anni e 209 milioni rispetto ai primi anni
’90. Ma nonostante questi numeri positivi sulla riduzione della fame e della povertà, si assiste
all’ accentuarsi delle disuguaglianze all’interno di singoli Paesi o tra Paesi ricchi e Paesi
più poveri. I Paesi classificati ad “alto reddito” hanno un reddito medio 70 volte superiore a
quello dei cosiddetti Paesi a basso reddito. Attualmente più della metà della ricchezza globale
è in mano all’1% della popolazione del mondo e questa quota aumenta in maniera costante
dal 2009.
Le profonde diseguaglianze economiche e sociali provocano esclusione e discriminazioni e
schiacciano i più poveri in una posizione d’impotenza, negando loro la dignità e il diritto a
un futuro migliore. Da queste condizioni trae origine una grande e crescente spinta alla
migrazione. Oggi nel mondo sono più di 65 milioni le persone costrette a fuggire da violenze,
guerre, ingiustizie, povertà e disastri ambientali. Si tratta di persone comuni – uomini e donne,
bambine e bambini – la cui vita è stata distrutta da circostanze che sfuggono al loro controllo
e i cui diritti fondamentali sono stati violati. Lasciando il loro Paese d’origine alla ricerca di
un futuro e di nuove opportunità, diventano persone più vulnerabili e soggette a trafficking,
tratta di esseri umani e sfruttamento lavorativo.
La sfida è grande in un mondo in cui sono molti i soggetti, più o meno organizzati, che
costruiscono muri materiali e simbolici tra culture e religioni, tra l’Europa e il resto del
mondo, dentro l’Europa stessa, nelle città, tra generazioni. Questi soggetti vendono
l’illusione che l’uscita dalla crisi comporti inevitabilmente una selezione: chi ce la fa, i più
forti, i più furbi contro i deboli o i più svantaggiati. L’impegno di Mani Tese va da sempre
nella direzione opposta, nella costruzione di relazioni, di legami tra le persone e di
contaminazione di idee e esperienze.
Nel 2017 Mani Tese ha approvato il Piano Strategico “Mani Tese 2022” che, per
rispondere ai mutamenti globali, aggiorna e reindirizza il suo impegno sia nel campo
della cooperazione internazionale, che in quelli dell’educazione, della sensibilizzazione e
dell’advocacy. Da una parte le periferie che erano lontane si trovano ora accanto a noi e
dunque occorre affrontare in modo efficace le sfide poste da queste nuove povertà che
arrivano da lontano e da vicino. Dall’altra, anche grazie al lavoro delle Organizzazioni Non
Governative, la situazione sociale ed economica di molti Paesi che si dicevano “in via di
sviluppo” è migliorata e oggi è possibile e necessario affermare una cooperazione
internazionale incentrata su partenariati paritari con organizzazioni locali ormai consolidate.
Da alcuni anni ormai il modello di cooperazione allo sviluppo nato negli anni ‘70 e
consolidatosi fino ai primi anni 2000 è fortemente messo in discussione dai profondi
cambiamenti del contesto globale. Terzo Mondo, Paesi in via di sviluppo, Sud del mondo,
sono concetti ormai superati dalla storia e dall’economia globale. Allo stesso modo è sempre
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più difficile parlare di Nord ricco e donatore e Sud povero e ricevente. Oggi la povertà e
l’ingiustizia sociale sono presenti da nord a sud secondo una geografia ben diversa da
quella del passato. Per questo anche il lavoro di cooperazione allo sviluppo non guarda più
esclusivamente ai Paesi del Sud ma si apre al concetto di universalità, ormai sancito anche a
livello internazionale. In questo contesto, combattere la povertà estrema e la fame significa
riconoscere più diritti alle persone, ridistribuire la ricchezza, fare un uso equo delle risorse
naturali del mondo a casa nostra come nei Paesi partner, rafforzare la società civile, i processi
democratici, lo sviluppo di attività economiche sostenibili.
Dal punto di vista tematico Mani Tese persegue un criterio d’innovazione nelle tre aree che
caratterizzano il suo lavoro: il cibo (sovranità alimentare), l’ambiente (giustizia
ambientale) e i diritti umani (schiavitù moderne). Si tratta di tre aree profondamente
legate tra loro, ma riconoscibili attraverso alcune parole chiave. L’agroecologia, come
pratica che possa garantire un futuro di abbondanza per tutti; la giustizia ambientale, come
chiave di lettura delle diseguaglianze contemporanee e come orizzonte di equità nel rapporto
tra gli uomini e la natura; la liberazione dalle forme moderne di schiavitù come condizione
imprescindibile per affermare tutti gli altri diritti. Dal punto di vista geografico l’elemento
chiave è costituito dal focus sul continente africano come luogo simbolo delle
contraddizioni del sistema economico contemporaneo. Cooperare in Africa, infatti, significa
oggi non solo, come un tempo, sostenere gli sforzi di comunità sfruttate o impoverite, ma
affrontare in modo strutturale e non emergenziale il tema delle migrazioni internazionali
che è arrivato, in modo tardivo e scomposto, nel dibattito pubblico italiano.
L’area di intervento che attiene al presente progetto riguarda appunto queste tre aree
di lavoro, nello specifico:
1. Sovranità Alimentare e Agroecologia
Mani Tese è stata tra le prime ONG italiane a raccogliere la proposta politica della Sovranità
Alimentare come il diritto di incidere sulle politiche pubbliche del cibo da parte di chi lo
produce e da parte di chi lo consuma. La proposta della Sovranità Alimentare è stata avanzata
da La Via Campesina, il principale movimento contadino del mondo (200 milioni di associati
in quattro continenti) che ha dimostrato tutti i limiti dell’approccio meramente quantitativo
della “sicurezza alimentare” nella lotta alla fame.
Due i filoni di lavoro complementari:
1. la promozione e la sperimentazione dei cosiddetti sistemi alternativi del cibo (alternative
food systems), coniugando la dimensione di sensibilizzazione politica locale ed europea con
quella della cooperazione allo sviluppo;
2. lo sviluppo di reti internazionali della società civile impegnate nella promozione della
Sovranità Alimentare. In occasione di Expo 2015, attraverso il coordinamento di Expo dei
Popoli, Mani Tese ha promosso un forum di associazioni e movimenti contadini che ha
radunato a Milano 150 delegati da oltre 50 Paesi del mondo.
Il lavoro di elaborazione interna delle analisi e delle proposte emerse dall’Expo dei
Popoli ha condotto l’Associazione a mettere al centro del suo lavoro l’agroecologia.
Attorno a questa, Mani Tese ha sviluppato la capacità di leggere la complessità dei fenomeni
sui territori, sia in Italia che all’estero, e di facilitare la costruzione di reti multi-attore in difesa
della terra, dell’acqua e delle foreste. L’agroecologia è sia una scienza che un metodo pratico.
Come scienza, si tratta dell’applicazione dell’ecologia allo studio, alla progettazione e alla
gestione di sistemi agricoli sostenibili. Come metodo pratico indica i modi di far avanzare i
sistemi agricoli secondo i processi naturali, riducendo così la povertà rurale.
2. Giustizia Ambientale
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La strategia di giustizia ambientale rielabora e declina l’attenzione che Mani Tese ha sempre
dedicato al tema dell’impatto delle attività umane sul pianeta, sotto due punti di vista: in
termini di equità, per cui adottare uno stile di vita sobrio e sostenibile significa mettere in
discussione il modello consumistico e ripensare la cooperazione e la solidarietà
internazionale come strumenti di cittadinanza attiva; in termini di sovranità, difendendo il
diritto di tutti i popoli a decidere le modalità di accesso, gestione e controllo delle proprie
risorse naturali e affermando che alcune di queste sono beni comuni, né pubblici né privati
ma di proprietà collettiva delle comunità insediate.
Il tema della giustizia ambientale nella visione di Mani Tese si basa sul principio che
l’ambiente è un imprescindibile elemento di equità e giustizia sociale, ipotesi largamente
confermata dall’attualità che vede i rischi ambientali connessi al cambiamento climatico,
alla perdita di biodiversità e all’interruzione dei cicli biogeochimici comparire sempre più
spesso nell’agenda dei governi e dei summit internazionali. Il principio di giustizia
ambientale nasce come denuncia della diseguale distribuzione del danno ambientale tra
ricchi e poveri, o viceversa di una forma di tutela ambientale selettiva che privilegia solo
alcuni a scapito di altri. In altre parole, a subire le conseguenze più gravi derivanti dallo
sfruttamento intensivo delle risorse naturali sono soprattutto le comunità messe ai margini
dall’attuale modello di sviluppo, mentre chi gode maggiormente della produzione di beni e
ricchezze tende a creare delle isole ecologiche dove gli impatti sull’ambiente creati dal
sistema economico non si vedono o non sembrano rilevanti. Questo fenomeno può essere
configurato come una sorta di vero e proprio apartheid ambientale, alimentato dall’aumento
dei conflitti ecologici che, spinti dalla domanda crescente di materie prime, si stanno
diffondendo in tutto il mondo. Mani Tese fa propria questa accezione declinandola in azioni
e interventi in favore dei soggetti e dei gruppi sociali che chiedono il riconoscimento del
diritto di esercitare il controllo sulle risorse in termini di accesso e distribuzione o una
riparazione dei danni ambientali derivanti dallo sfruttamento di terzi.
3. Schiavitù Moderne
L’insostenibilità del sistema produttivo e la debolezza delle istituzioni nazionali e
internazionali incrementano le fragilità personali e sociali in maniera direttamente
proporzionale con l’aumentare di povertà, discriminazione, emarginazione. L’ aumento di
vulnerabilità personali e sociali significa un aumento del rischio di diventare schiavi. Tra i
21 e i 35 milioni di persone nel mondo sono vittime di lavoro minorile, di traffico di esseri
umani e di sfruttamento del lavoro all’interno delle filiere produttive. Questo
sfruttamento genera profitti che si aggirano intorno ai 140 miliardi di euro. Mani Tese ha
scelto di adottare il concetto di schiavitù moderne come chiave di lettura di questi fenomeni,
denunciando le ingiustizie connesse con l’attuale sistema produttivo mondiale e la scarsa
efficacia delle istituzioni preposte a tutelare le persone maggiormente vulnerabili.
Dalla metà degli anni 2000, gli abusi sui minori e il traffico di esseri umani (il trasporto,
reclutamento e sfruttamento di persone a scopo di profitto, in condizioni equiparabili alla
schiavitù) sono andati crescendo e si sono imposti all’attenzione dell’Associazione,
spingendola a mettere in campo azioni volte a informare e sensibilizzare le comunità locali.
La prevenzione e la tutela delle vittime è andata dunque di pari passo con progetti di
sostegno al reddito familiare, alla formazione professionale e all’istruzione.
Con riferimento a queste aree di intervento, il presente progetto intende coinvolgere i
volontari in servizio civile in affiancamento ai volontari e agli operatori di Mani Tese
nei ruoli che gli stessi sono chiamati a giocare: quello di “altro-educatori” in ambito
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scolastico e nei confronti di giovani e adulti nei contesti educativi non formali; quello di
“altro-informatori” nelle piazze e nelle iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento
della cittadinanza; quello di “sperimentatori” dell’agroecologia, sia attraverso i partner
di cooperazione internazionale con i progetti di sviluppo rurale e lotta alla povertà, sia
attraverso il volontariato in Italia coinvolto in iniziative di produzione, distribuzione e
consumo alternativo; quello di “attivisti” nella ricerca e denuncia dei casi di ingiustizia
ambientale e di forme moderne di schiavitù; infine quello di “aggregatori” di reti di
soggetti diversi, di italiani e stranieri presenti nelle nostre comunità, complementari tra
loro a livello locale, nazionale e internazionale.
In questo contesto il presente progetto intende incidere:
- sull’ informazione e l’educazione dei giovani e in particolare degli studenti in
relazione alle aree di lavoro della sovranità alimentare e dell’agroecologia, della giustizia
ambientale e del contrasto alle moderne forme di schiavitù;
- sul coinvolgimento dei cittadini di Milano e dei cittadini italiani nell’azione verso il
raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso comportamenti virtuosi
legati alla sostenibilità delle proprie scelte di consumo;
- sull’affiancamento dei partner di cooperazione internazionale di Mani Tese nel Sud
del mondo, affinchè l’occasione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile rappresenti
un’opportunità per riaffermare la necessità della globalizzazione della giustizia e delle
opportunità.
Sulla base delle proprie esperienze e dei precedenti progetti di Servizio Civile, attraverso il
presente progetto Mani Tese si propone di inserire i giovani volontari in un programma di
interventi che si sviluppi lungo queste direttrici:
- attività di ricerca e elaborazione di contenuti inerenti ai tre focus dell’azione di
sensibilizzazione e educazione di Mani Tese, sovranità alimentare, giustizia ambientale e
contrasto alle schiavitù moderne;
- sensibilizzazione della cittadinanza attraverso campagne di comunicazione, iniziative di
informazione e proposte di attivazione diretta;
- educazione alla cittadinanza globale dei giovani attraverso percorsi didattici nelle scuole
e in ambito non formale;
- sviluppo della rete di comunicazione e scambio di buone prassi di sovranità alimentare,
agroecologia, giustizia ambientale e lotta alle moderne schiavitù tra le comunità coinvolte
dall’azione di cooperazione internazionale e di co-sviluppo in Italia.
Questi interventi hanno potuto beneficiare in Lombardia del progetto di Servizio Civile “LA
NUOVA SFIDA DEGLI OBIETTIVI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE E L’IMPEGNO DEI
GIOVANI PER LA GIUSTIZIA AMBIENTALE, ECONOMICA E SOCIALE” conclusosi il 6
novembre 2017 con l’impiego di 7 volontari. Il presente progetto risente dell’approccio
positivo di questi volontari alle tematiche proposte e ponendosi in continuità con esso ne
sviluppa gli obiettivi e le azioni. Questo progetto possiede inoltre caratteristiche simili al
progetto “I NUOVI OBIETTIVI PER UN FUTURO SOSTENIBILE E UN IMPEGNO GLOBALE
PER LA GIUSTIZIA” che verrà avviato a partire da novembre 2017. I parametri di riferimento
usati per misurare i risultati delle attività proposte in questo progetto in parte si riferiscono
quindi all’ultimo anno di attività (2016-2017), in parte riguardano una stima che poggia
sull’andamento degli ultimi anni e sui cambiamenti intercorsi.
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Gli obiettivi e le attività descritte, dunque, sviluppano e consolidano quelle enunciate nei
progetti citati e già avviate grazie all’impegno dei volontari in servizio civile. Si tratta del
proseguimento e rafforzamento dell’azione complessiva dell’Associazione per la giustizia
economica, sociale e ambientale, sul territorio di Milano e Provincia e a livello nazionale.
IL CONTESTO TERRITORIALE
Mani Tese è una delle prime organizzazioni non governative che più di cinquant’ anni fa si
sono attivate in Italia per sconfiggere la fame e la povertà chiamando l’opinione pubblica
italiana non solo alla “solidarietà” ma soprattutto a un “impegno di giustizia”. Fin dalle sue
origini ha proposto una visione non assistenzialista della cooperazione e dello sviluppo, oggi
ancora più attuale a seguito dei cambiamenti dello scenario economico globale oltre che in
linea con il richiamo delle Nazioni Unite ad un’attivazione globale, di tutta la società civile.
Presso la Sede nazionale e le Sedi Mani Tese all’estero è attiva un’équipe di 30 operatori e
circa 10 volontari impegnati a realizzare gli obiettivi di missione di Mani Tese, in Italia e nel
Sud del mondo, coordinare l’azione delle Sedi territoriali dell’Associazione e interagire con
il territorio di Milano per il coinvolgimento della cittadinanza sulle principali campagne di
sensibilizzazione e attivazione diretta.
Il presente progetto si realizzerà dunque in questo specifico contesto, di operatori e volontari
coinvolti nelle diverse aree di lavoro nella Sede centrale di Mani Tese. Il raggio di azione del
progetto è inerente al territorio di Milano e Provincia per quanto riguarda singoli eventi e
iniziative e con un’influenza nei confronti di tutto il territorio nazionale e delle regioni
interessate dalla cooperazione internazionale per quanto concerne attività di ricerca,
campagne nazionali, programmi e azioni di coordinamento. Il progetto beneficia della
pluriennale competenza nel campo dell’azione per lo sviluppo che l’Associazione ha e
realizza attraverso:
- le campagne di sensibilizzazione e advocacy, per veicolare un’informazione corretta e
sostenere il diritto universale dei popoli ad un cibo giusto, denunciare l’accaparramento delle
risorse della Terra, tutelare il diritto ai beni comuni e contrastare tutte le forme di schiavitù
moderna;
- i programmi di cooperazione internazionale volti al sostegno a reti di partner locali in
grado di attuare e capitalizzare buone pratiche in relazione alla sovranità alimentare, alla
giustizia ambientale e alla prevenzione e contrasto delle moderne schiavitù;
- il coinvolgimento della cittadinanza in azioni finalizzate a sostenere concretamente i
progetti di lotta alla povertà e promozione della sovranità alimentare, della giustizia
ambientale e della lotta alla schiavitù moderne nel Sud del mondo e a promuovere il
volontariato e l’attivazione personale e collettiva funzionale ad innescare comportamenti
virtuosi in relazione ai consumi, agli stili di vita e alle scelte di solidarietà;
- l’educazione alla cittadinanza globale in ambiti formali (scuole) e non formali per far
crescere la consapevolezza e l’attivazione tra i giovani.
LE ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE E DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
GLOBALE PROMOSSE DA MANI TESE
“Non ci sono passeggeri sul “Battello Terra”. Siamo tutti membri dello stesso equipaggio”.
Questa immagine del sociologo McLuhan mette in discussione due tesi, oggi confutate dai
fatti: che il Pianeta Terra possa essere sfruttato all’infinito e che in esso vi possano essere
passeggeri di prima, seconda e terza classe. Un’immagine questa che offre una chiave di
interpretazione dei due grandi cambiamenti che caratterizzano il mondo contemporaneo e
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dai quali non è possibile prescindere: da un lato il cambiamento climatico, del quale oramai
tutta la comunità scientifica ha riconosciuto l’urgenza e la responsabilità umana; dall’altro
le migrazioni, ossia gli spostamenti di uomini, donne e bambini che da una parte all’altra
del mondo sfuggono alle guerre, alla miseria, alle ingiustizie per trovare un futuro più
giusto. Questi due fenomeni, che tra loro sono fortemente correlati, ci obbligano a
ripensare il nostro modo di stare al mondo e la nostra relazione con il Pianeta Terra e
gli altri esseri viventi. L’urgenza di questo cambiamento non è un’esigenza sentita solo
dalle ONG come Mani Tese e dalle Associazioni ambientaliste, bensì è riconosciuta
ampiamente tanto da aver determinato l’uso frequente del termine “antropocene” per
definire l’epoca nella quale stiamo vivendo: un’era geologica per la prima volta segnata
dalle alterazioni prodotte sul Pianeta Terra da una sola specie, l’essere umano appunto, che
aumentato di circa 10 volte il suo numero rispetto ai livelli del XVIII secolo, ha stravolto
gli ecosistemi della Terra dai quali tutti dipendiamo.
Alcuni importanti progetti nazionali e internazionali hanno messo l’azione di Mani Tese in
rete con molte altre realtà italiane e internazionali:
dal 2013 al 2016 Mani Tese ha realizzato, in collaborazione con i partner italiani
Acra-Ccs e Fondazione Legambiente Innovazione, il progetto “Hungry for Rights” con
l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle filiere agroalimentari alternative, lavorando in rete sul
piano locale ed europeo per poter influire sulle scelte che riguardano la produzione, la
distribuzione e il consumo di cibo.
nel 2015 grazie ai progetti “Expo dei Popoli: informazione ed educazione alla
sicurezza e alla sovranità alimentare verso il 2015” e “Food Smart Cities for
Development”, Mani Tese ha promosso Expo dei Popoli, un’azione volta a sensibilizzare
l’opinione pubblica italiana e mobilitare la società civile italiana e internazionale sulle
politiche di lotta alla fame e alla povertà. Nel mese di febbraio 2016 si è svolta l’ultima
attività di follow up in Italia del Forum della società civile e dei movimenti contadini
tenutosi a Milano a giugno 2015. In collaborazione con la Campagna per l’Agricoltura
Contadina si è realizzata una manifestazione di due giorni, denominata “Semi al Vento”,
dedicata a tutti coloro che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro
contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta.
Nell’ambito di “Semi al Vento” sono stati realizzati momenti di sensibilizzazione dedicati
alla cittadinanza milanese e la conferenza “Il futuro del cibo nel rapporto città-campagna”,
in collaborazione con il progetto “Food Smart Cities for Development” del Comune di
Milano.
sempre nel 2015 il progetto “Seminiamo il futuro” realizzato in Lombardia da Mani
Tese nell’ambito del coordinamento Co.Lomba (Cooperazione Lombardia), ha permesso di
coinvolgere bambini, ragazzi e adulti in attività di educazione e sensibilizzazione sul tema
del cibo giusto e sostenibile.
il 2 maggio 2016 all’interno del coordinamento Co.Lomba ha lanciato la campagna
#SDGspertutti per promuovere il dibattito e il confronto dei ragazzi e delle ragazze in
particolare sui temi legati ai diritti umani, alla parità di genere e all’educazione come
strumento di lotta alla povertà e alle disuguaglianze.
l’8 febbraio 2016 ha lanciato la campagna “Iexist – say no to modern slavery” con
lo scopo di comunicare e sensibilizzare sui tre focus identificati all’interno del programma
Schiavitù Moderne: lavoro minorile, trafficking e sfruttamento nelle filiere. L’iniziativa è
coincisa con la II Giornata Internazionale contro la tratta e lo sfruttamento delle persone
promossa dalla Chiesa Cattolica e ha visto l’organizzazione di tre giorni di eventi a Roma e
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Milano con la presenza di Kailash Satyarthi, vincitore del Premio Nobel per la Pace nel
2014 e partner di Mani Tese in occasione della “Global March Against Child Labour”.
fino a maggio 2017 è proseguito il progetto “Agroecologia in Martesana” per la
creazione di una rete agroecologica all’interno dell’area della Martesana (ventotto comuni
a est di Milano) per contrastare la crescente cementificazione del territorio attraverso la
promozione di un’agricoltura sostenibile, ovvero in grado di produrre cibo di qualità, di
conservare e rigenerare la fertilità del suolo e di favorire la coesione sociale. Oltre a
coordinare un partenariato eterogeneo fatto da aziende agricole, associazioni di promozione
sociale, amministratori locali e ricercatori universitari, Mani Tese ha realizzato in
particolare la prima “Scuola di Attivismo Agricolo” a livello nazionale, perseguendo un
obiettivo di carattere educativo volto a formare nei giovani una consapevolezza ecologica
in grado di favorire l’occupazione nell’agricoltura di prossimità.
nel 2017 sono stati realizzati tre Laboratori di Idee a Milano, Faenza e Napoli sui
temi della giustizia ambientale e dell’ Educazione alla Cittadinanza Globale con la
partecipazione di circa cento giovani attivisti e educatori.
nelle estati 2016 e 2017 Mani Tese ha promosso e coordinato complessivamente
14 campi di volontariato estivi, tra cui due campi internazionali in Kenya e una Summer
School dal titolo “Obiettivo Giustizia Ambientale” che ha affrontato il tema della giustizia
ambientale concentrandosi in particolare sulle tecniche di rilevazione, documentazione e
promozione di casi studio di violazione dei diritti ambientali.
I programmi realizzati dall’Associazione nell’ultimo anno, grazie anche al citato
progetto di Servizio Civile, hanno permesso il coinvolgimento di circa 2.000 cittadini
in 10 eventi di sensibilizzazione promossi a Milano e di 8.000 attraverso l’azione di
comunicazione sui temi dell’ Associazione.
Per quanto concerne l’Educazione alla Cittadinanza Globale, l’azione di Mani Tese è
finalizzata a rendere protagoniste le persone nel loro processo di crescita affinché siano in
grado di impegnarsi, agire come cittadini e innescare cambiamenti. L’Educazione alla
Cittadinanza Globale (ECG) sperimenta una narrativa diversa, ribalta i punti di vista e dà gli
strumenti per guardare oltre, insieme, verso qualcosa di nuovo, da inventare e da scoprire
come protagonisti. È una strada che passa attraverso il riconoscimento della complessità, la
comprensione dell’interdipendenza tra ambiente, economia e società, l’indignazione per i
diritti fondamentali ancora negati a milioni di persone, la riscoperta che le azioni e i pensieri
di tutti contano ben più di quanto non ci facciano credere. In questo senso mira a sviluppare
quelle competenze di cittadinanza attiva, che sono già tra i requisiti da raggiungere alla fine
dell’obbligo scolastico (come da indicazioni ministeriali 2007). Si scrive Cittadinanza
Globale, si legge processi di attivazione delle reti sociali e percorsi educativi/formativi per
studenti, insegnanti, attivisti, volontari e animatori. Mani Tese lavora con l’obiettivo di
sviluppare le conoscenze, le capacità e i valori per cooperare nella risoluzione delle sfide
interconnesse del ventunesimo secolo, per ripensare la nostra relazione con il Pianeta Terra e
gli altri esseri viventi e per costruire un futuro sostenibile. Le nostre proposte formative
educano alla pratica concreta degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite
che i Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.
L’azione educativa dell’Associazione in ambito scolastico si rivolge tanto agli insegnanti
quanto agli studenti ed è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca (MIUR) presso cui Mani Tese è accreditata come ente per la formazione del personale
della scuola. L’azione si struttura in percorsi di apprendimento per temi e problemi strategici,
capaci di collegare le discipline alle educazioni e promuovere l’integrazione dei saperi e delle
11
metodologie per costruire nuove conoscenze. Povertà, diritti e migrazioni, diritto al cibo,
sovranità alimentare, beni comuni, schiavitù moderne, giustizia ambientale sono stati i temi
proposti nell’anno scolastico 2015 - 2016, perché le grandi sfide a livello internazionale sono
molte e ciascuno può avere un ruolo per trasformare il sistema in cui viviamo. Nello specifico
nel 2016 le attività di Educazione alla Cittadinanza Globale di Mani Tese sono consistite in:
4 percorsi di ricerca-azione sulla filiera del pane nella scuola primaria
un seminario di formazione e scambio tra insegnanti italiani e beninesi, portando in
Benin una delegazione di 5 insegnanti italiani
un corso di formazione per animatori ECG e una Summer School per attivisti sul tema
della Giustizia ambientale
incontri con 19 classi della scuola secondaria
il percorso “La terra mi sta stretta” per 10 classi
mostre, convegni ed eventi pubblici per portare il tema dell’educazione alla
cittadinanza globale a conoscenza dei territori nei quali lavoriamo e al centro del dibattito
nelle istituzioni pubbliche. Mani Tese promuove attività di Educazione alla Cittadinanza Globale anche in ambito
non formale. L'educazione non formale è quella che ha luogo al di fuori del curriculum
previsto dall’istruzione formale. I sistemi di educazione non formale, riconosciuti come
adeguati per raggiungere le otto competenze chiave di cittadinanza, permettono ai
partecipanti di apprendere attraverso metodologie innovative e percorsi di learning by doing
(imparare facendo). La metodologia consiste nell’interazione tra i discenti e le concrete
situazioni di cui fanno esperienza, permette ai partecipanti di maturare una maggiore
consapevolezza delle proprie capacità e consente uno scambio con altre persone provenienti
da culture e esperienze diverse. Le attività di apprendimento non formale si svolgono su base
volontaria e sono accuratamente progettate per favorire lo sviluppo personale, sociale e
professionale dei partecipanti. Il volontariato, i progetti di mobilità giovanile, l’animazione
territoriale, gli scambi internazionali, sono tutti ambiti di educazione non formale attraverso
cui le persone acquisiscono le competenze necessarie per divenire cittadini attivi e
responsabili.
Mani Tese ha una tradizione radicata nel tempo in relazione all’organizzazione di campi di
volontariato, laboratori di idee e summer school, attività di educazione non formale rivolte
ad adolescenti, giovani e adulti. Si tratta in particolare di esperienze di formazione,
sperimentazione di nuovi stili di vita, lavoro pratico a sostegno delle attività di cooperazione
dell’Associazione, attività di informazione e sensibilizzazione del territorio, volte a
promuovere una cittadinanza informata e consapevole e potenzialmente in grado di agire
processi di trasformazione dei contesti in cui vive nel senso della giustizia e della solidarietà.
Nell’estate 2017 appena trascorsa sono state cinque le proposte di educazione in ambito non
formale realizzate da Mani Tese, con la partecipazione di circa 150 persone, giovani e non
solo, sui temi della giustizia ambientale, delle moderne schiavitù, degli stili di vita e dei
comportamenti sostenibili, della cooperazione internazionale.
Nel 2016 Mani Tese ha coinvolto complessivamente oltre 1.000 studenti, 106 insegnanti
e 150 tra volontari e attivisti.
Mani Tese ritiene di possedere i contenuti, la metodologia e le risorse economiche ed umane
necessarie per realizzare il progetto indicato, sulla scia di un’azione di sensibilizzazione e
di animazione della società civile già avviata da anni, che con il presente progetto si intende
proseguire e rafforzare. Si sottolinea inoltre che alcune delle azioni realizzate anche grazie
12
a questo progetto e all’apporto dei volontari in Servizio Civile, potranno avere ricadute
sull’intero territorio italiano, attraverso l’azione delle 30 sedi periferiche di Mani Tese e
degli oltre 500 volontari dell’Associazione.
DESTINATARI DEL PROGETTO
Il presente progetto mira a raggiungere direttamente nella città e nella provincia di Milano:
- oltre 10.000 cittadini, destinatari dell’azione di informazione e comunicazione specifica
sui temi sottesi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e in particolare sul tema del diritto al
cibo e della sovranità alimentare, della giustizia ambientale, dei diritti e delle moderne
forme di schiavitù;
- circa 6.000 cittadini, destinatari di campagne dirette all’attivazione e alla promozione di
scelte responsabili in tema di sviluppo sostenibile e di giustizia;
- circa 1.500 giovani e 100 insegnanti ai quali sono rivolte le attività a carattere educativo
e formativo, in ambito formale e non formale, finalizzate anche ad attivare un potente fattore
moltiplicatore all'interno delle proprie comunità in termini di informazione e
sensibilizzazione;
- reti associative e contadine del Sud del mondo e di migranti in Italia, delle quali il
progetto cercherà di sostenere l’azione di diffusione e condivisione di buone pratiche ed
esperienze di sovranità alimentare, giustizia ambientale e contrasto alle moderne schiavitù.
BENEFICIARI DEL PROGETTO
Beneficiari di effetti moltiplicatori delle attività del progetto saranno tutti i cittadini
coinvolti dalle attività promosse nel territorio di Milano e Provincia, dei quali il progetto
intende curare l’interesse e la disponibilità:
- a sostenere attraverso la partecipazione a campagne di informazione, advocacy e fund
raising un impegno verso l’eliminazione della povertà e dell’esculsione sociale dalle
periferie del mondo;
- a ricercare informazioni e chiavi di lettura che, nel connettere i comportamenti individuali
e delle comunità ai temi dell’ingiustizia globale, individuino e propongano prassi
alternative, concrete e possibili di cui essere diretti protagonisti.
Oltre a quanto previsto dal programma di formazione specifica del presente progetto,
gli stessi volontari in servizio civile saranno beneficiari diretti delle attività presentate,
potendo acquisire contenuti e buone pratiche in tema di sostenibilità ambientale utili
per accrescere le proprie conoscenze e competenze e influenzare i propri personali
comportamenti.
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7) Obiettivi del progetto:
Il progetto curerà il raggiungimento dei seguenti obiettivi.
OBIETTIVO 1: INFORMARE I CITTADINI E EDUCARE I GIOVANI
ALL’IMPEGNO PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, LA GIUSTIZIA
AMBIENTALE E IL CONTRASTO ALLE SCHIAVITÙ MODERNE
Questo obiettivo riguarda lo sviluppo di una conoscenza e di una consapevolezza di
cittadini, giovani e studenti in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e alle
tematiche area di intervento del presente progetto: il diritto al cibo e la sovranità alimentare,
la giustizia ambientale, le forme moderne di schiavitù.
Nell’anno di svolgimento del progetto si prevede che i volontari in servizio civile vengano
coinvolti nelle azioni di informazione e di educazione che Mani Tese realizzerà per
promuovere la sensibilità, la conoscenza e l’attivazione dei cittadini di Milano e Provincia
sugli SDGs. L’educazione e la sensibilizzazione giocano in questo senso un ruolo cruciale
affinché ognuno possa essere parte di un futuro più sostenibile e giusto.
Queste azioni saranno supportate dalla elaborazione di ricerche e documenti che
permetteranno di aggiornare i dati e le riflessioni sulle tematiche al centro della proposta di
cambiamento che l’organizzazione intende promuovere.
Per quanto concerne le attività di informazione, verrà rafforzato il piano di comunicazione
con il potenziamento del sito, che è stato rinnovato nel 2017 con l’ampliamento delle pagine
relative ai temi del cibo, dell’ambiente e dei diritti, del periodico, dei principali social
network e della newsletter.
In relazione all’Educazione alla Cittadinanza Globale Mani Tese intende offrire percorsi in
ambito formale e non formale, avvicinando i contenuti teorici alle esperienze concrete dei
destinatari della formazione. Ai percorsi didattici svolti in collaborazione con gli insegnanti
e le scuole del territorio si affiancheranno laboratori di idee, summer school, campi di
volontariato aperti alla partecipazione di attivisti e in particolare giovani.
I cittadini che verranno coinvolti nelle attività comprese nell’Obiettivo 1 del presente
progetto nell’anno di realizzazione dello stesso, si prevede potranno essere circa 12.000 tra
quelli interessati da un piano di comunicazione e informazione sulle tematiche degli SDGs
e quelli coinvolti da percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale in ambito scolastico
e in ambito non formale.
Tabella 1 – indicatore 1
numero di cittadini coinvolti
nelle attività di educazione e
informazione 2016-2017
numero di cittadini
coinvolti nelle attività di
educazione e informazione
a progetto
percentuale di
crescita
10.000 12.000 20%
14
Tabella 2 – indicatore 2
giovani coinvolti da
percorsi educativi in ambito
non formale a progetto
studenti coinvolti dai
progetti didattici
numero ore di
formazione a
progetto
2016-2017 2018-2019 2016-
2017
2018-
2019
2016-
2017
2018-
2019
300 500 1.000 1.500 100 200
+ 66,6% +50% +100%
Tabella 3 – indicatore 3
Piano di comunicazione Cittadini coinvolti
dalle attività di
comunicazione
Web 8.000 accessi mensili
al sito
Social Network 40.000 followers
Newsletter 7.000 iscritti
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L'ATTIVISMO PER IL CAMBIAMENTO
ATTRAVERSO SPECIFICHE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE SUI
PRINCIPALI ASSI TEMATICI DELL’ASSOCIAZIONE
Mani Tese si impegna a svolgere un ruolo di catalizzatore delle istanze di cambiamento per
quanto riguarda i propri assi tematici, incrementando le campagne di sensibilizzazione che
prevedano la possibilità per singoli cittadini, giovani, associazioni e realtà collettive non
formali di attivarsi mediante azioni specifiche.
Al momento di conoscenza seguirà dunque la possibilità di attivarsi concretamente, come
singoli e come comunità, maturando comportamenti e scelte in grado di innescare
cambiamenti virtuosi per l’intera collettività, nell’ottica di quella partnership globale
richiamata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite come pre-requisito per il
raggiungimento degli SDGs.
Attraverso l’organizzazione di 12 eventi nella città di Milano e nella Provincia, le attività
proposte mirano a promuovere la possibilità concreta di mobilitarsi e in questo modo:
- sostenere i partner e i progetti di cooperazione internazionale
- sperimentare pratiche alternative riguardo alla produzione, alla distribuzione e al
consumo
- agire un volontariato inteso come habitus civico
15
- attivarsi per produrre il rinnovamento delle società e delle istituzioni a favore di
scelte più responsabili per uno sviluppo sostenibile.
L’obiettivo 2 interesserà inoltre anche le comunità partner dei progetti di cooperazione
internazionale di Mani Tese. I volontari in Servizio Civile verranno aiutati a seguire i tre
focus (sovranità alimentare, giustizia ambientale e contrasto alle schiavitù moderne) anche
nell’azione di cooperazione internazionale che Mani Tese promuove nel Sud del mondo con
i suoi partner. In linea con gli obiettivi progettuali del precedente progetto di Servizio Civile,
che verrà realizzato a partire da novembre 2017, il presente progetto cercherà di consolidare
la rete comunicativa tra i diversi partner di Mani Tese in Burkina Faso, Benin, Kenya,
Mozambico, Guinea Bissau, Ecuador, Guatemala e Nicaragua nell’ottica della condivisione
delle esperienze e delle buone prassi.
Infine una parte di questa azione verrà realizzata in Italia attraverso uno sviluppo delle
attività sul tema delle migrazioni, attraverso la prosecuzione delle attività con le dispore di
migranti, in un’azione volta a promuovere la pratica del co-sviluppo, vale a dire una
relazione di cooperazione che valorizzi il ruolo dei migranti nell'ottica di operare insieme
per il miglioramento delle condizioni di vita nel paese di origine e facilitare la
capitalizzazione delle buone pratiche.
Tabella 4 - indicatore 4
numero di
campagne a
progetto
numero di eventi a
Milano e Provincia
numero di
cittadini coinvolti
partner di Mani Tese
coinvolti dalle
attività del progetto
2016
2017
2018
2019
2016
2017
2018
2019
2016
2017
2018
2019
Kenya, Mozambico,
Guinea Bissau,
Burkina Faso, Benin 2 3 10 12 5.000 6.000
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio
civile, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
Il progetto qui presentato si articola in macro azioni e attività specifiche che permetteranno grazie
anche all’inserimento di giovani volontari in Servizio Civile, di raggiungere gli obiettivi sopra descritti
e che attengono
- alla promozione degli SDGs presso i cittadini, con riferimento particolare ai temi della sovranità
alimentare, della giustizia ambientale e del contrasto alle schiavitù moderne
- all’ educazione dei giovani alla sostenibilità e alla giustizia economica, sociale e ambientale
attraverso percorsi didattici nelle scuole e azioni di educazione in ambito non formale;
- all’ attivazione di cittadini, studenti, consumatori per un impegno diretto volto ad innescare
cambiamenti virtuosi nelle comunità interessate
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- allo sviluppo della rete di comunicazione e scambio di buone prassi sui temi temi della sovranità
alimentare, della giustizia ambientale e del contrasto alle schiavitù moderne tra le comunità coinvolte
dall’azione di cooperazione internazionale e di co-sviluppo di Mani Tese.
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
a. Avvio e fasi comuni a tutte le sedi coinvolte nel progetto
Fase 0: presentazione e promozione dei progetti a livello territoriale, dal momento
dell’approvazione degli stessi fino al bando di selezione. Tale azione è legata agli obiettivi di
sensibilizzazione dell’Ente verso il volontariato giovanile in modo particolare; i volontari iniziano
servizio presso la sede di progetto dalla Fase 2 del grafico.
Fase 1: reclutamento e selezione dei volontari.
Fase 2: avvio del progetto a partire dall’accoglienza e dall’osservazione dei volontari; al
raggiungimento degli obiettivi di progetto si affiancheranno per tutta la durata del servizio, obiettivi
legati alla crescita delle potenzialità del giovane volontario, nella continua ricerca di un rapporto
virtuoso tra le sue aspirazioni, capacità e interessi e le finalità del progetto stesso. In questa fase
pertanto si avrà cura di impostare un servizio capace di valorizzare al massimo l’apporto personale di
ciascun volontario.
Fase 2: somministrazione del 70% della Formazione Specifica.
Fase 3: somministrazione del 100% della Formazione Generale.
Fase 4: somministrazione del restante 30% della Formazione Specifica
Fase 5: monitoraggio del progetto in itinere al 3° - 6° - 9° e 12° mese.
Fase 6: valutazione delle competenze acquisite dai volontari durante l’anno di servizio.
-2 -1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Fase 0
Fase 1
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5
Fase 6
Legenda: promozione del progetto selezione avvio del progetto e formazione specifica
formazione generale monitoraggio valutazione competenze acquisite
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b. Lo sviluppo del progetto nelle sedi di servizio
Accoglienza
Questa fase, prevista di circa 30 giorni, è finalizzata all’accoglienza dei volontari, dopo averli
conosciuti nel momento della selezione.
In questi giorni si condivideranno aspettative ed aspirazioni dei volontari introducendo a obiettivi e
attività del progetto così come descritto. Verranno inoltre precisati orari di servizio e aree di lavoro
così come previsti dal progetto.
Conosciuti gli OLP di riferimento per l’intero progetto, in questo periodo i volontari verranno inoltre
portati a conoscenza delle regole base per lo svolgimento del servizio e riceveranno le prime
informazioni su diritti e doveri annessi al servizio civile.
I volontari in servizio civile verranno presentati ai volontari e ai dipendenti della Sede nazionale di
Mani Tese a Milano, sede interessata dal progetto, favorendo la conoscenza di chi fa che cosa nei
rispettivi contesti di riferimento.
Osservazione
Dopo la fase dell’accoglienza e della destinazione alle aree di servizio, ciascun OLP prenderà in carico
i propri volontari e si adopererà per introdurli nell’attività vera e propria anche attraverso la conoscenza
del gruppo di volontariato e dei “colleghi” di lavoro.
Gli OLP avranno cura a provvedere ad una attenta osservazione dei volontari del Servizio Civile per
poter meglio possibile introdurli nell’attività e ricercare il punto di incontro tra aspettative dei volontari
e progetto, pur senza modificare obiettivi e attività previste.
In questo senso, attraverso la diretta conoscenza dei volontari, verranno adattate le attività previste alle
reali possibilità di giovani che, pur correttamente selezionati, potrebbero possedere una media-bassa
scolarizzazione, non possedere le conoscenze adeguate o appartenere alla categoria dei giovani con
minori possibilità di collocazione nel mondo del lavoro (NEET), al fine di garantire a tutti i giovani
interessati dalle tematiche del progetto le stesse opportunità di crescita attraverso il servizio civile.
Questo pur nel rispetto degli obiettivi e delle attività previste dal progetto.
Il responsabile del Monitoraggio nel frattempo curerà i contatti sia con i volontari che con l’OLP per
andare a raccogliere le informazioni utili all’esplicazione del suo ruolo.
L’attività di servizio
La fase è relativa al servizio vero e proprio che si realizza per l’intero anno.
Le attività di lavoro diretto sugli obiettivi progettuali non verranno quindi mai a mancare, quello che
cambierà è l’atteggiamento, l’autonomia e conseguentemente la responsabilità del volontario, che non
verrà mai lasciato svincolato dal suo OLP di riferimento.
Infatti sin dopo le prime settimane il volontario avrà già delle consegne e degli incarichi da effettuare,
ma se all’inizio sarà accompagnato, man mano che trascorrerà il tempo egli raggiungerà una maggiore
autonomia e quindi una maggiore responsabilità nell’attività stessa.
Certamente il grado di autonomia ed il conseguente carico di responsabilità verrà soppesato da ciascun
OLP di concerto col responsabile del Servizio Civile Nazionale e il responsabile del Monitoraggio e
con il coinvolgimento del volontario stesso attore protagonista del progetto.
Il servizio e l’attività saranno corrispondenti al ruolo esplicitato al punto 8.3 seguente.
Assunzione del ruolo ed incremento della qualità e quantità dei servizi
18
La fase è particolarmente importante per delineare in maniera inequivocabile i successivi mesi di
servizio. Questo dopo la prima verifica ad opera degli OLP.
Dopo tale operazione verranno dati incarichi formali al volontario facendo sì che egli inizi da questo
momento ad assumere un maggiore protagonismo e un ruolo pressoché paritetico con l’intera equipe
di lavoro, con le conseguenti responsabilità annesse e connesse.
A partire dal terzo mese verrà quindi incrementata la qualità e la quantità dei servizi realizzati.
Valutazione conclusiva
In questa fase Olp, volontari e responsabili di progetto verificheranno i risultati dell’attività svolta, le
criticità emerse e i prodotti del servizio.
Stileranno report conclusivi che aiuteranno l’Associazione a verificare la possibilità di ripresentare o
meno il progetto, adducendo nel caso le modifiche opportune.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Accoglienza
Osservazione
Attività di servizio
Assunzione del ruolo
Valutazione conclusiva
Nello specifico del progetto si esplicitano a seguire le azioni che si realizzeranno per il
raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 7.
OBIETTIVO 1: INFORMARE I CITTADINI E EDUCARE I GIOVANI ALL’IMPEGNO
PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, LA GIUSTIZIA AMBIENTALE E IL
CONTRASTO ALLE SCHIAVITÙ MODERNE
ATTIVITÀ 1: Ricerca e produzione di documentazione sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
I volontari verranno inseriti nell’ATTIVITÀ 1 per approfondire i principali “goals” degli Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile alla luce dell’impegno dell’Associazione per combattere le ingiustizie associate
al mondo della produzione e del consumo di cibo, alla distribuzione diseguale del danno ambientale
e all rispetto dei diritti umani da parte delle imprese. I volontari saranno coinvolti in attività di
ricerca, traduzione laddove richiesto e produzione di materiale atto a documentare attraverso il
web (“web journalism”) e il periodico “Mani Tese” casi studio che l’Associazione ha interesse a
mettere a fuoco per promuovere l’informazione, la conoscenza e l’attivazione dei cittadini. Questa
attività servirà inoltre a preparare dal punto di vista tematico le attività di formazione proposte
dall’Associazione in contesti di educazione non formale.
ATTIVITÀ 2: Realizzazione di un piano di comunicazione sugli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile
L’ATTIVITÀ 2 è volta a promuovere tra l’opinione pubblica un’informazione corretta e stimolare l’
“engagement”, vale a dire il coinvolgimento attivo per il sostegno del diritto universale dei popoli ad
19
un cibo giusto, per la tutela dell’accesso alle risorse e ai beni comuni, per la prevenzione delle nuove
schiavitù, la denuncia e la protezione delle vittime. Il piano di comunicazione sarà finalizzato a
consolidare l’impegno di giustizia di Mani Tese attraverso la creazione di un posizionamento chiaro
dell’Associazione in qualità di attivatrice di cambiamento culturale per un mondo piu’ giusto.
A questo scopo verrà rafforzata la comunicazione digitale e il suo strumento cardine, il sito web,
quale centro nevralgico dei flussi di ricezione e distribuzione dei contenuti che andrà a interagire
online con circa 10.000 cittadini per organizzare, strutturare e incentivare il loro coinvolgimento
attraverso il cyberattivismo e creare flussi virtuosi tra il sito web e i social networks.
In particolare i volontari verranno coinvolti nella realizzazione della strategia di storytelling
diversificata dei progetti di cooperazione internazionale, letti attraverso i focus tematici sopra
descritti. In particolare i volontari sosterranno il lavoro di esperti e svilupperanno le fasi di:
- personalizzazione (i progetti verranno narrati dalla viva voce dei cooperanti e dei partner per
avvicinare al pubblico il tema della cooperazione)
- engagement (si cercherà di incentivare il coinvolgimento del pubblico attraverso la ricerca
di modi efficaci e innovativi con cui raccontare il progetto)
- positioning (per permettere di comprendere l’attitudine alla partnership -e non “all’aiuto”-
da parte di Mani Tese)
- periodicità (per mantenere un aggiornamento costante della narrazione dei progetti).
ATTIVITÀ 3: Progettazione e realizzazione di percorsi di Educazione alla Cittadinanza
Globale in ambito scolastico
Mani Tese è accreditata presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR)
come ente per la formazione del personale della scuola. L’azione educativa dell’Associazione in
ambito scolastico si rivolge tanto agli insegnanti quanto agli studenti attraverso la proposta di
percorsi di apprendimento per temi e problemi strategici, capaci di collegare le discipline alle
educazioni e promuovere l’integrazione dei saperi e delle metodologie per costruire nuove
conoscenze. L’ ATTIVITÀ 3 si rivolge a studenti della scuola primaria e secondaria di primo e
secondo grado. Mani Tese offre percorsi formativi per alunni ed insegnanti volti a riempire di
significato gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e educare ai cambiamenti in atto, attraverso la
metodologia della ricerca-azione e la creazione di mappe orientative per “navigare” nel mondo
contemporaneo. I volontari saranno coinvolti nelle attività di:
- studio dei contenuti alla base dei principali percorsi didattici
- rielaborazione degli stessi ai fini degli incontri con gli studenti, unitamente all’individuazione delle
metodologie più adeguate
- individuazione di testi, video e preparazione degli strumenti di supporto agli incontri nelle scuole
- preparazione dei percorsi didattici, anche mediante simulazioni degli interventi in classe e
partecipazione come uditori a percorsi di educazione allo sviluppo tenuti da animatori Mani Tese
esperti
- scelta e preparazione delle metodologie più adatte a ciascun percorso
- realizzazione di circa 200 ore di formazione in aula per studenti delle scuole primarie e secondarie
di primo e secondo grado
- valutazione degli incontri sotto il profilo metodologico e contenutistico
ATTIVITÀ 4: Progettazione e realizzazione di percorsi di Educazione alla Cittadinanza
Globale in contesti non formali
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L’ATTIVITÀ 4 prevede il coordinamento e il supporto all’attività dei campi di volontariato per
adolescenti e giovani sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e sui temi del diritto al cibo, della
sovranità alimentare e dell’agroecologia; della giustizia ambientale; delle moderne forme di
schiavitù. Nell’ anno di realizzazione del progetto si prevede la realizzazione di 8 proposte per i
giovani, tra campi di volontariato, stage estivi per studenti delle scuole secondarie di secondo grado,
summer school e campi internazionali.
OBIETTIVO 1: INFORMARE I CITTADINI E EDUCARE I GIOVANI ALL’IMPEGNO
PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, LA GIUSTIZIA AMBIENTALE E IL
CONTRASTO ALLE SCHIAVITÙ MODERNE
Attività Mesi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Ricerca e produzione di documentazione
sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Realizzazione di un piano di
comunicazione sugli Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile
Progettazione e realizzazione di percorsi
di Educazione alla Cittadinanza Globale
in ambito scolastico
Progettazione e realizzazione di percorsi
di educazione alla cittadinanza globale
in contesti non formali
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L'ATTIVISMO PER IL CAMBIAMENTO ATTRAVERSO
SPECIFICHE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE SUI PRINCIPALI ASSI TEMATICI
DELL’ASSOCIAZIONE
ATTIVITÀ 5: Realizzazione di iniziative e campagne per l’attivazione dei cittadini di Milano e
Provincia.
L’ATTIVITÀ 5 mira a coinvolgere i cittadini di Milano e Provincia sui temi della sovranità alimentare
e del diritto al cibo, della giustizia ambientale e della lotta alle schiavitù moderne, con focus particolari
sui temi del lavoro minorile, della tratta di esseri umani e dello sfruttamento nelle filiere di produzione
agricole e industriali. In particolare i volontari in servizio civile supporteranno la realizzazione delle
seguenti campagne dell’Associazione:
1. “Molto più di un pacchetto regalo!” sul tema della prevenzione del lavoro minorile e della tratta di
esseri umani e del sostegno alle vittime di abusi;
2. “Quando mangio mi sento un re” sul tema del diritto al cibo e della sovranità alimentare
3. “I Exist – say no to modern slavery” sul tema delle schiavitù moderne.
4. “Una mano per la scuola” sul tema dell’alfabetizzazione e del diritto allo studio.
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L’ attività è finalizzata a creare un’attivazione solidale dei cittadini milanesi sulle tematiche proposte,
a sostegno dei progetti di cooperazione internazionale realizzati dai partner di Mani Tese in Africa,
America Latina e Asia in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Le campagne si
struttureranno durante l’anno attraverso oltre 12 eventi a Milano e Provincia con il coinvolgimento
di circa 6.000 cittadini. I volontari in servizio civile saranno coinvolti dalla preparazione delle
campagne dal punto di vista tematico, dall’ideazione dei materiali di comunicazione,
dall’organizzazione e dalla mobilitazione degli attivisti nonché dalla realizzazione degli eventi
previsti.
ATTIVITÀ 6: Sostegno all’azione dei partner locali di cooperazione internazionale per lo
scambio e la capitalizzazione delle buone pratiche.
I volontari realizzeranno l’ATTIVITÀ 6 che prevede un’azione di consolidamento e di sviluppo
della messa in rete delle principali esperienze dei partner di Mani Tese in Burkina Faso, Benin,
Kenya, Mozambico, Guinea Bissau, Ecuador, Guatemala e India per quanto riguarda:
- le buone prassi per il diritto al cibo e la sovranità alimentare: sostegno all’agricoltura
familiare e ai piccoli produttori, approccio di filiera, formazione per le organizzazioni contadine,
micro finanza
- la valorizzazione e la protezione delle ricchezze ambientali del territorio attraverso la
realizzazione di piccole infrastrutture e il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle
comunità locali
- la prevenzione e la lotta al lavoro minorile: supporto alle vittime di schiavitù,
sensibilizzazione e la protezione delle vittime di trafficking.
Il rafforzamento delle partnership con attori locali passa anche attraverso la crescita delle loro
competenze gestionali e/o organizzative, con l’obiettivo di poter gestire progetti e attività in
autonomia. Oltre agli aspetti gestionali, Mani Tese mira a rafforzare le competenze locali sui temi
prioritari per l’ONG, per condividere e diffondere i saperi e creare una contaminazione reciproca. A
tal fine i volontari supporteranno l’elaborazione di documenti comuni e manuali formativi da
condividere tra Mani Tese e i suoi partner. La promozione dello scambio tra soggetti della società
civile di Paesi così diversi permetterà di proseguire nel processo di capitalizzazione, vale a dire di
conoscenza e riproduzione delle pratiche riconosciute “buone” dalle comunità, in quanto efficaci,
durature e, fatti salvi i diversi contesti, replicabili.
Con riferimento alle diverse tematiche interessate e inerenti alle tre aree di intervento di Mani
Tese, il progetto impegnerà i volontari anche nell’ attività di preparazione di schede sintetiche
a beneficio delle attività di comunicazione, di animazione territoriale e di educazione.
ATTIVITÀ 7: Sviluppo di partenariati con le comunità straniere in Italia
In linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, Mani Tese crede che questa nuova
cooperazione abbia una portata universale, non più solo pensata e realizzata nel Sud del mondo.
Ritiene quindi importante rafforzare la propria azione anche in Italia a partire dai territori in cui
l’organizzazione è presente con le sue associazioni locali, gruppi e cooperative, valorizzando i temi
fondativi. Il contesto socio-economico rende più che mai attuali questi temi, a cui si affianca quello
delle migrazioni. Attraverso l’ ATTIVITÀ 7 i volontari supporteranno l’impegno di Mani Tese a
costruire partenariati con le comunità di stranieri residenti in Italia e con soggetti che favoriscano
l’integrazione e la formazione professionale di migranti, profughi e richiedenti asilo anche attraverso
la realizzazione di specifiche attività e progetti sul territorio italiano. In particolare, l’attività prevede
una collaborazione sempre più strutturata con le associazioni della diaspora burkinabé in Italia al
fine di:
- facilitare la capitalizzazione di buone pratiche
- rafforzare le capacità organizzative
22
- realizzare in partenariato iniziative in Italia
- coprogettare e realizzare in partenariato le attività in Burkina Faso.
La funzione di coordinamento di questa azione, che avverrà in tutta Italia, apparterrà alla Sede
nazionale di Milano e i volontari in servizio civile qui assegnati, nell’ambito dell’ attività 7 del
presente progetto, saranno interessati anche da compiti di ricerca, contatto e organizzazione in
supporto ai processi che verranno avviati.
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L'ATTIVISMO PER IL CAMBIAMENTO
ATTRAVERSO SPECIFICHE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE SUI
PRINCIPALI ASSI TEMATICI DELL’ASSOCIAZIONE
Attività
Mesi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Realizzazione di iniziative e campagne
per l’attivazione dei cittadini di Milano
e Provincia.
Sostegno all’azione dei partner locali di
cooperazione internazionale per lo
scambio e la capitalizzazione delle
buone pratiche
Sviluppo di partenariati con le
comunità straniere in Italia
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Relativamente alle risorse umane coinvolte nella realizzazione del progetto, nelle tabelle che seguono
vengono riportate oltre alla quantità, le funzioni, i titoli, le qualifiche e le esperienze delle risorse umane
coinvolte. Viene inoltre riportata l’indicazione circa il numero di volontari in Servizio Civile che si
prevede di impiegare in ogni singola attività.
OBIETTIVO 1: INFORMARE I CITTADINI E EDUCARE I GIOVANI ALL’IMPEGNO PER
LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, LA GIUSTIZIA AMBIENTALE E IL CONTRASTO ALLE
SCHIAVITÙ MODERNE
Attività
Quantità risorse
umane coinvolte
Funzione risorse
umane coinvolte
Titoli, qualifiche ed esperienze
attinenti
Ricerca e produzione di
documentazione sugli Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile.
2 dipendenti di
Mani Tese
Ricerca e
elaborazione
documenti
Master di II livello in
Peacekeeping Management;
responsabile ufficio Advocacy e
Campagne di Mani Tese
23
Editing
Master in Web Communication
conseguito presso l’Accademia di
Comunicazione di Milano;
responsabile comunicazione e
ufficio stampa di Mani Tese
3 volontari SCN
Realizzazione di un piano di
comunicazione sugli Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile
3 dipendenti di
Mani Tese
Realizzazione
attività web
Master in Web Communication
conseguito presso l’Accademia di
Comunicazione di Milano;
responsabile comunicazione e
ufficio stampa di Mani Tese
Progettazione e
contenuti
Laurea in Scienze Politiche;
responsabile Educazione alla
Cittadinanza Mondiale di Mani
Tese; più di 13 anni di esperienza
nella progettazione di percorsi
didattici;
Master di II livello in
Peacekeeping Management;
responsabile ufficio Advocacy e
Campagne di Mani Tese
2 volontari SCN
Progettazione e realizzazione di
percorsi di Educazione alla
Cittadinanza Globale in ambito
scolastico
2 dipendenti di
Mani Tese
Progettazione,
coordinamento e
realizzazione
Laurea in Scienze Politiche;
responsabile Educazione alla
Cittadinanza Mondiale di Mani
Tese; più di 12 anni di esperienza
nella progettazione di percorsi
didattici;
Ricerca e
realizzazione
Laurea in Filosofia; operatore da
due anni dell’Ufficio ECM di
Mani Tese;
2 volontari SCN
Progettazione e realizzazione di
percorsi di educazione alla
cittadinanza globale in contesti
non formali
2 dipendenti
Mani Tese
Progettazione,
coordinamento e
realizzazione
Laurea in Scienze Politiche.
Responsabile da da oltre 20 anni
dell’area volontariato di Mani
Tese;
24
Laurea in Scienze Politiche;
responsabile Educazione alla
Cittadinanza Mondiale di Mani
Tese; più di 12 anni di esperienza
nella progettazione di percorsi
didattici;
10 volontari di
Mani Tese
Realizzazione
territoriale
Titoli di studio diversi; esperienza
pluriennale nell’organizzazione di
campi di volontariato
dell’Associazione; volontariato
nelle realtà territoriali di Mani
Tese;
2 volontari SCN
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L'ATTIVISMO PER IL CAMBIAMENTO ATTRAVERSO
SPECIFICHE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE SUI PRINCIPALI ASSI TEMATICI
DELL’ASSOCIAZIONE
Attività Quantità risorse
umane coinvolte
Funzioni risorse
umane coinvolte
Titoli, qualifiche ed esperienze
attinenti
Realizzazione di iniziative e
campagne per l’attivazione dei
cittadini di Milano e Provincia
3 dipendenti di
Mani Tese
Progettazione e
coordinamento
Laurea in Economia e gestione
aziendale con indirizzo marketing
e comunicazione; responsabile
area raccolta fondi di Mani Tese
Progettazione e
realizzazione
Laurea in Sociologia; responsabile
ufficio volontariato e raccolta
fondi di Mani Tese; volontariato
presso l’Associazione.
Comunicazione
per l’attivazione
dei cittadini
Master in Web Communication
conseguito presso l’Accademia di
Comunicazione di Milano;
responsabile comunicazione e
ufficio stampa di Mani Tese
10 volontari di
Mani Tese Realizzazione
Scuole secondarie di secondo
grado; Laurea e/o frequenza
universitaria in Scienze Politiche,
Sociologia, Pedagogia e
Ingegneria; appartenenza ai gruppi
di volontariato di Mani Tese da
oltre 2 anni.
3 volontari SCN
25
Sostegno all’azione dei partner
locali di cooperazione
internazionale per lo scambio e
la capitalizzazione delle buone
pratiche
2 dipendenti di
Mani Tese
Coordinamento
Laurea in Scienze Politiche,
Indirizzo Politico
Internazionale; responsabile
area cooperazione di Mani
Tese
Realizzazione
Laurea in Antropologia
Sociale; project manager
campagna contro le schiavitù
moderne di Mani Tese
3 volontari SCN
Sviluppo di partenariati con le
comunità straniere in Italia
2 dipendenti di
Mani Tese
Coordinamento e
realizzazione
Laurea in Scienze Politiche,
Indirizzo Politico Internazionale;
responsabile area cooperazione di
Mani Tese
Laurea in Scienze Politiche,
responsabile Ufficio progettazione
di Mani Tese
2 volontari SCN
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I volontari verranno coinvolti nelle attività sopraindicate, sia come operatività individuale, sia in
collaborazione con le altre figure, operatori e volontari, impegnate nel progetto.
Ai giovani in Servizio Civile verrà chiesto di mettere in gioco competenze pratiche, organizzative e
relazionali, supportando nella realizzazione delle attività progettuali gli operatori e i volontari dell’Ente.
A tal fine l’inserimento dei volontari nei vari contesti operativi avverrà in successive fasi di formazione,
affiancamento e sperimentazione.
Nella tabella che segue sono dettagliati i compiti previsti per i volontari in relazione alle singole azioni
progettuali.
OBIETTIVO 1: INFORMARE I CITTADINI E EDUCARE I GIOVANI ALL’IMPEGNO
PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, LA GIUSTIZIA AMBIENTALE E IL
CONTRASTO ALLE SCHIAVITÙ MODERNE
ATTIVITÀ DEL
PROGETTO
ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI IN SERVIZIO
CIVILE
Ricerca e produzione di
documentazione sugli Obiettivi
di Sviluppo Sostenibile.
Supporto nella ricerca e rielaborazione di documenti sul tema del
diritto al cibo e delle ingiustizie associate alla produzione e al
consumo di cibo, alla distribuzione diseguale del danno ambientale e
al rispetto dei diritti umani.
26
Supporto nell’attività di traduzione dei documenti da cui estrarre i
contenuti.
Supporto alla realizzazione di articoli e documentazione sui casi
studio in materia di diritto al cibo, giustizia ambientale e schiavitù
moderne.
Realizzazione di un piano di
comunicazione sugli Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile
Supporto nella realizzazione dell’attività di comunicazione attraverso
la stesura/revisione di articoli e documenti.
Supporto nelle attività legate alla comunicazione via web (sito e
social).
Supporto alle attività di rafforzamento della comunicazione digitale.
Supporto alle attività di storytelling per quanto riguarda i progetti di
cooperazione internazionale.
Progettazione e realizzazione di
percorsi di Educazione alla
Cittadinanza Globale in ambito
scolastico
Supporto nelle relazioni con scuole, insegnanti e circoli didattici per
promuovere e organizzare i percorsi didattici di educazione alla
sostenibilità ambientale.
Studio dei contenuti e delle metodologie da proporre negli interventi
scolastici e negli eventi di sensibilizzazione a livello locale, sotto la
supervisione degli operatori e dei volontari dell’équipe nazionale di
Educazione alla Cittadinanza Globale.
Supporto alla realizzazione di percorsi didattici e laboratori sui temi
della sovranità alimentare, della giustizia ambientale e delle schiavitù
moderne rivolti agli studenti.
Progettazione e realizzazione di
percorsi di educazione alla
cittadinanza globale in contesti
non formali
Supporto nei contatti con le realtà delle società civili locali, altre
associazioni di volontariato, gruppi giovanili, Università, Enti
Locali.
Supporto all’organizzazione dei campi di volontariato di Mani Tese,
per quanto riguarda gli aspetti logistici, di promozione e di raccolta
iscrizioni e per quanto concerne le parti formative.
Supporto alla realizzazione di laboratori, scuole di formazione e
progetti di educazione non formale alla cittadinanza globale
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L'ATTIVISMO PER IL CAMBIAMENTO ATTRAVERSO
SPECIFICHE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE SUI PRINCIPALI ASSI TEMATICI
DELL’ASSOCIAZIONE
ATTIVITÀ DEL
PROGETTO
ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI IN SERVIZIO
CIVILE
27
Realizzazione di iniziative e
campagne per l’attivazione dei
cittadini di Milano e Provincia.
Supporto all’ ideazione e progettazione delle iniziative di
sensibilizzazione della cittadinanza.
Supporto organizzativo per la preparazione e la realizzazione delle
iniziative previste.
Attività di ricerca volontari, promozione e diffusione attraverso i social
network.
Sostegno all’azione dei partner
locali di cooperazione
internazionale per lo scambio e
la capitalizzazione delle buone
pratiche
Supporto nella raccolta di esperienze e buone pratiche di sovranità
alimentare, giustizia ambientale e contrasto alle schiavitù moderne
presso i partner di cooperazione internazionale di Mani Tese.
Supporto nella stesura di manuali informativi per realizzare lo scambio
di buone prassi fra i partner di cooperazione internazionale.
Supporto logistico nell’organizzazione degli incontri con i partner.
Supporto nella ricerca e nella stesura di schede sulle principali
esperienze dei partner di cooperazione di Mani Tese in materia di
sovranità alimentare, giustizia ambientale e contrasto alle schiavitù
moderne.
Sviluppo di partenariati con le
comunità straniere in Italia
Supporto nella pianificazione, realizzazione e monitoraggio delle
attività con le comunità di stranieri con cui Mani Tese collabora.
Supporto alla ricerca, contatto e organizzazione nei processi di
collaborazione con le realtà di migranti interessate da attività
territoriali dell’ Associazione su tutto il territorio nazionale.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
1440 ore annue, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie
8
0
8
0
5
28
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
- Le attività si svolgeranno normalmente dal lunedì al venerdì, ma potranno comportare
un impegno serale, di sabato o in giorno festivo in occasione di eventi locali, di
campagne nazionali Mani Tese o di programmazione delle attività in altre Sedi
dell’Associazione.
- Si richiede una buona flessibilità negli orari di servizio.
- Si richiede la disponibilità a spostamenti sul territorio nazionale, con costo a carico
dell’Associazione, per la realizzazione di attività del progetto, di campagne nazionali
Mani Tese, di campi di volontariato e dei momenti formativi previsti dal presente
progetto nell’ambito della formazione specifica.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente
Accreditato:
Vedi format Helios allegato.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Il progetto verrà pubblicizzato a livello nazionale con un impiego di circa 100 ore tra
preparazione del materiale promozionale e attività di promozione vera e propria. Verrà
inoltre pubblicizzato nella Regione Lombardia e in particolare nel Comune e nella Provincia
di Milano prevedendo un impiego di circa 25 ore nell'attività di sensibilizzazione in loco.
Verranno utilizzati i seguenti canali di promozione:
- volantino sul Servizio Civile, messo a disposizione di tutte le sedi locali Mani Tese
per la promozione territoriale;
- video spot sul Servizio Civile, diffuso attraverso web e social network;
- radio spot sul Servizo Civile, diffuso attraverso radio a trasmissione locale e
nazionale;
- sito internet http://www.manitese.it (sezione dedicata al servizio civile volontario),
che registra circa 300 visualizzazioni al giorno;
- pagina Facebook dell’Associazione con post quotidiani in occasione dell’uscita del
Bando
- mailing list destinata a Soci, gruppi, Associazioni territoriali e volontari di Mani
Tese (oltre 200 destinatari);
- newsletter dell’Associazione (circa 7.000 destinatari);
29
- partecipazione di volontari ad incontri sul Servizio Civile presso scuole superiori,
eventi particolari con stand e banchetti informativi organizzati dal centro servizi per
il volontariato o dagli sportelli informagiovani;
- apposite campagne d’informazione in occasione dell’uscita del bando;
- volantinaggio presso le sedi universitarie di Milano, le biblioteche di Milano, il
Centro Servizi per il Volontariato di Milano
- volantinaggio presso luoghi di facile accesso ai giovani;
- attività di sportello per i giovani che chiedono informazioni presso la Sede
Nazionale di Milano;
- comunicati stampa e radio da veicolare attraverso i media locali della Regione
Lombardia e i principali media nazionali.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
MODALITÀ DI SELEZIONE
La selezione degli aspiranti volontari prevede due fasi:
- una fase di esame da parte dei selezionatori dei curricula e della documentazione
presentata all’atto della domanda di cui si valutano in particolare il titolo di studio, le
competenze informatiche, le competenze linguistiche e le esperienze maturate.
- una fase di valutazione attraverso un colloquio individuale con uno o più
rappresentanti dell’Ente nel quale vengono approfondite le informazioni contenute nel
curriculum e indagate le competenze relazionali, cognitive e personali. Il colloquio
conoscitivo e motivazionale tra il candidato e i referenti dell’Ente incaricati della
selezione è teso a valutare l’idoneità a svolgere il progetto di Servizio Civile scelto.
Ad ogni colloquio parteciperanno almeno due selezionatori. Uno di essi sarà l’ OLP
incaricato dal progetto per quell’area di lavoro all’interno della sede nazionale di Mani Tese.
Tale scelta è dovuta alla consapevolezza del ruolo centrale svolto dall'OLP nel percorso di
servizio civile, e quindi dalla necessità che lo stesso si impegni fin da subito e
irrevocabilmente nel suo ruolo di “maestro” sin dalla fase di selezione.
Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori
Il sistema di selezione punta ad individuare il candidato migliore attraverso un sistema di
“vagli” progressivi costituiti da:
- prerequisiti richiesti dal bando condizione necessaria per partecipare al processo di
selezione
- variabili fondamentali la cui presenza può garantire un più efficace inserimento del
candidato nel settore di competenza di Mani Tese e dell’argomento del progetto; esse sono:
o pregressa esperienza presso Mani Tese;
o pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego;
o condivisione da parte del candidato dei valori a cui si ispira l’azione di Mani Tese e
degli obiettivi del progetto;
30
o interesse e disponibilità nei confronti del volontariato e dell’impegno civile e sociale;
o motivazioni del candidato per la prestazione del servizio civile;
o interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste
dal progetto;
- a questi si aggiungono alcuni requisiti specifici richiesti dalla posizione che Mani Tese
intende ricoprire e che il candidato deve possedere per garantire un livello di operatività:
o titoli di studio attinenti al progetto;
o titoli professionali e/o esperienze attinenti al progetto;
- accanto ai prerequisiti richiesti dal bando verrà accertata la presenza di alcuni elementi
misurati sulla base del giudizio degli esaminatori (che avranno a disposizione un range
di valutazione) sostenuto dai parametri indicati in una griglia di valutazione:
o disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del
servizio;
o particolari doti umane, relazionali e comunicative.
I selezionatori calcoleranno i punteggi per ognuna delle competenze oggetto di osservazione
attraverso la griglia di valutazione sotto riportata. Si precisa che per ciascuna delle 10
variabili riportate non sarà possibile sommare più range, mentre verrà conteggiato il
punteggio più alto valutabile attraverso la suddetta griglia.
PUNTEGGI
0 PUNTI DA 1 A 3
PUNTI
DA 4 A 6
PUNTI
DA 7 A 10
PUNTI VARIABILI
Pre
gre
ssa
esp
erie
nza
pre
sso
Ma
ni
Tes
e
nessuna
esperienza di
volontariato
presso Mani
Tese
partecipazione
ad una iniziativa
presso Mani
Tese negli ultimi
tre anni
partecipazione
occasionale ad
alcune iniziative
di Mani Tese
negli ultimi tre
anni
volontariato
presso Mani Tese
in forma
occasionale o
continuativa
Pre
gre
ssa
esp
erie
nza
nel
lo s
tess
o o
in
an
alo
go
set
tore
d'i
mp
ieg
o
nessuna
esperienza
nello stesso o
in analoghi
settori di
impiego
partecipazione
ad una attività
o iniziativa
promossa da
altri sui temi
della
sostenibilità
ambientale o
della giustizia
mondiale negli
ultimi tre anni
partecipazione
ad alcune
iniziative o
campagne
promosse da
altri sui temi
della
sostenibilità
ambientale o
della giustizia
mondiale negli
ultimi tre anni
esperienza di
volontariato e/o
impegno
continuativo,
attuale o
passato, in
ambito riuso,
sostenibilità
ambientale e/o
cooperazione
internazionale
31
Tit
oli
di
stu
dio
att
inen
ti a
l
pro
get
to
diploma di
licenza media
inferiore
diploma di
scuola
secondaria di
secondo grado,
laurea (di
primo o di
secondo
livello) o titolo
superiore non
attinenti al
progetto
diploma di
scuola
secondaria di
secondo grado
e/o frequenza
universitaria
attinente al
progetto
laurea (di
primo o di
secondo livello)
o titolo
superiore
attinente al
progetto
Tit
oli
pro
fess
ion
ali
e/o
esp
erie
nze
att
inen
ti a
l
pro
get
to
nessun titolo
e/o esperienza
professionale
attinente al
progetto
presenza di titoli e/o esperienze professionali attinenti al
progetto; per ogni esperienza professionale attinente
alle tematiche di progetto (stage, tirocini,
collaborazioni, ...) verranno assegnati 2 punti fino ad un
massimo di tre esperienze considerate; un punteggio
aggiuntivo, fino ad un massimo di 4 punti verrà
assegnato in considerazione del tipo e della durata
dell’esperienza svolta.
Co
nd
ivis
ion
e d
a p
art
e d
el
can
did
ato
dei
va
lori
a c
ui
si
isp
ira
l’a
zio
ne
di
Ma
ni
Tes
e
e d
egli
ob
iett
ivi
del
pro
get
to
mancata
conoscenza del
progetto e
nessuna
informazione
sull’ambito di
attività di Mani
Tese
conoscenza degli
obiettivi
progettuali e
dell’azione
dell’ente senza una
riflessione
personale
aggiuntiva
condivisione
degli obiettivi
progettuali e dei
valori che
ispirano
l’azione
dell’Ente
condivisione
degli obiettivi
progettuali e dei
valori che
ispirano l’azione
dell’Ente
suffragata da
un’esperienza
personale diretta
Inte
ress
e e
dis
po
nib
ilit
à n
ei
con
fro
nti
del
vo
lon
tari
ato
e
del
l’im
peg
no
civ
ile
e
soci
ale
nessun interesse
verso l’impegno
civile e sociale
a supporto della
candidatura
interesse nei
confronti
dell’impegno
sociale e civile non
suffragato
dall’esperienza
diretta
interesse nei
confronti
dell’impegno
sociale e civile
suffragato da
un’esperienza
occasionale
interesse nei
confronti
dell’impegno
sociale e civile
suffragato
dall’esperienza
diretta
Mo
tiv
azi
on
i d
el
can
did
ato
per
la
pre
sta
zio
ne
del
serv
izio
civ
ile
vo
lon
tari
o
mancanza di
conoscenza del
servizio civile,
significato,
valore, impegno
motivazioni
legate in
prevalenza
all’occupazione
di tempo non
impiegato in
attività lavorative
presenza di
motivazioni per
la prestazione
del servizio
civile
presenza di
motivazioni per
la prestazione
del servizio
civile presso
Mani Tese
32
Inte
ress
e d
el c
an
did
ato
per
l'a
cqu
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art
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lari
ab
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fess
ion
ali
tà
pre
vis
te d
al
pro
get
to
nessun interesse
ad acquisire
competenze o
professionalità
negli ambiti
toccati dal
progetto
interesse ad
apprendere una
professione non
supportato dalla
conoscenza
dell’ente, delle sue
attività e degli
obiettivi
progettuali
interesse ad
acquisire
competenze in
ambito sociale e
civico
interesse ad
acquisire
competenze o
professionalità
specifiche negli
ambiti toccati
dal progetto
Dis
po
nib
ilit
à d
el c
an
did
ato
nei
con
fro
nti
di
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diz
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i ri
chie
ste
per
l'e
sple
tam
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to d
el s
erv
izio
nessuna
disponibilità nei
confronti delle
condizioni
richieste per il
servizio
scarsa flessibilità
oraria e
disponibilità nel
fine settimana o
per gli spostamenti
qualora richiesto
dalle attività
previste dal
progetto
buona
flessibilità
oraria e
disponibilità nel
fine settimana o
per gli
spostamenti
qualora
richiesto dalle
attività previste
dal progetto
massima
disponibilità per
le condizioni
richieste dal
servizio
Pa
rtic
ola
ri d
oti
um
an
e,
rela
zio
na
li e
co
mu
nic
ati
ve mancanza di
capacità di
comunicazione,
scarsa
disponibilità per
l’apprendimento
e il “mettersi a
servizio”
difficoltà nel
trasmettere
interesse e
disponibilità,
scarsa empatia
buona capacità
comunicativa e
interesse a
vivere
l’esperienza
anche sotto il
profilo
relazionale
empatia, ottime
capacità
comunicative,
atteggiamento
curioso,
interessato e
disponibile a
mettersi in
gioco.
Durante il colloquio verrà data al candidato la possibilità di conoscere la realtà nella quale
si potrebbe trovare a operare: confrontandosi con i selezionatori potrà avere informazioni
aggiuntive rispetto al progetto e chiarire dubbi e perplessità. Da parte sua l’OLP avrà la
possibilità di conoscere i possibili candidati, in relazione alle attività e agli obiettivi previsti
dai progetti, avendo anche a disposizione il curriculum vitae del candidato e la griglia
descrittiva dei fattori di valutazione sulla base della quale stendere la sua valutazione.
Al termine di tale percorso il responsabile della selezione procederà alla stesura della
graduatoria finale per singola sede di attuazione del progetto.
I punteggi attribuiti al candidato per la graduatoria saranno così distribuiti:
- informazioni derivanti dal curriculum vitae: punteggio da 0 a 40.
- variabili rilevabili dal colloquio individuale: punteggio da 0 a 60.
Per essere considerato idoneo ed inserito in graduatoria, il candidato dovrà ottenere un
punteggio minimo di 60/100.
Per riassumere:
- valutabili da cv
33
o Pregressa esperienza presso Mani Tese: giudizio max. 10 punti.
o Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego: giudizio max. 10
punti.
o Titoli di studio attinenti al progetto: giudizio max. 10 punti.
o Titoli e/o esperienze professionali attinenti al progetto: giudizio max. 10 punti.
- valutabili dal colloquio
o Condivisione da parte del candidato dei valori a cui si ispira l’azione di Mani Tese e degli
obiettivi del progetto: giudizio max. 10 punti.
o Interesse e disponibilità nei confronti del volontariato e dell’impegno civile e sociale:
giudizio max. 10 punti.
o Motivazioni del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio max.
10 punti.
o Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste
dal progetto: giudizio max. 10 punti.
o Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del
servizio: giudizio max. 10 punti
o Particolari doti umane, relazionali e comunicative: giudizio max. 10 punti.
Nel colloquio ciò che soprattutto si cercherà di misurare saranno non soltanto le pregresse
capacità specifiche in possesso del candidato per svolgere al meglio le attività previste dal
progetto, ma anche la voglia di partecipazione, di essere formato, di crescere e la
disponibilità ad apprendere e a mettersi in gioco. L'intento è quello di valutare anche le
“potenzialità” del giovane, nel rispetto di quanto indicato nei fini e negli obiettivi della
normativa in tema di servizio civile volontario.
CRITERI DI SELEZIONE
I criteri di selezione sono una diretta conseguenza delle variabili che si intendono misurare
e degli indicatori utilizzati per tale misurazione.
Fatto 100 il punteggio massimo ottenibile:
a) il percorso professionale e scolastico incide in maniera minoritaria;
b) un peso notevole viene dato al colloquio diretto, con relativa valutazione espressa sulla
base della griglia sopra presentata.
I predetti criteri di valutazione saranno resi noti ai candidati, con adeguate forme di pubblicità,
prima delle prove selettive quale la pubblicazione sul sito internet http://www.manitese.it
(sezione dedicata al servizio civile).
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
34
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
Per il presente progetto di servizio civile l’Ente ha predisposto un piano di monitoraggio
interno i cui risultati verranno verificati e condivisi di volta in volta dal responsabile di Mani
Tese per il servizio civile e dal responsabile per il monitoraggio dell’ Ente; il piano prevede
le seguenti fasi.
MONITORAGGIO
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
scv 2 4 6 olp 1 3 5 7
1. colloquio a un mese dall’avvio dei progetti e del servizio con gli OLP di riferimento,
per accertamento dell’adeguamento alle procedure previste e per valutare il primo impatto dal
punto di vista dell’accoglienza, della formazione specifica e dell’inizio del progetto; questa
prima verifica serve inoltre per risolvere i primi problemi a carattere organizzativo in
particolare per i “nuovi OLP”; questa fase corrisponde a quella che per i volontari in servizio
civile è la fase dell’accoglienza, a cura prevalentemente degli OLP delle sedi di riferimento.
2. questionario per i volontari in servizio civile dopo tre mesi dall’avvio del servizio, con
l’obiettivo di monitorare attività, orari, livello di soddisfazione, contenuti formativi, rapporto
con gli altri volontari in servizio civile, rapporto con l’OLP, rapporto con gli altri volontari
Mani Tese della sede di servizio, rapporto con gli esterni alla sede, criticità eventuali e aspetti
da valorizzare; da notare che in questi primi tre mesi avverranno già una buona parte degli
incontri di formazione specifica e generale, occasioni che verranno inoltre sfruttate per
monitorare informalmente gli elementi di cui sopra;
3. questionario per gli OLP dopo tre mesi dall’avvio dei progetti, con l’obiettivo di fornire
una prima valutazione complessiva riguardo alla realizzazione dei progetti (formazione
specifica e attività) e al servizio dei volontari (organizzazione del lavoro, autonomia,
responsabilizzazione, livello di soddisfazione, criticità), oltre che all’impatto del servizio
civile volontario sulle attività della sede Mani Tese interessata e ai bisogni formativi dell’OLP
alla luce dei mesi effettivi di gestione locale del servizio civile;
Le fasi 2 e 3 del monitoraggio verranno realizzate in contemporanea per una visione
complessiva dei primi tre mesi di servizio sia dal punto di vista del volontario che dal punto
di vista dell’ OLP.
4. incontro e questionario per i volontari in servizio civile al sesto mese dall’inizio del
servizio; agli obiettivi precedenti (che permangono proprio in funzione dell’attività di
monitoraggio) si aggiungono obiettivi legati al mettere in luce il cambiamento di ruolo che li
ha visti protagonisti, verso una maggiore autonomia organizzativa e progettuale in relazione
alle diverse attività previste;
5. questionario di verifica per gli OLP dopo sei mesi di servizio per rilevare l’andamento
delle attività del progetto;
6. incontro e questionario di fine servizio somministrato ai volontari in servizio civile al
dodicesimo mese, in particolare per una verifica dell’esperienza e delle competenze acquisite.
7. questionario di fine progetto per gli OLP e incontro volto a valutare gli obiettivi di
progetto in relazione alla propria sede, l’adeguamento alle modalità gestionali, l’impatto sulle
attività e gli obiettivi futuri legati ad un’eventuale riprogettazione.
35
Anche se di per sé la comunicazione non significa monitoraggio, l’Ente ha predisposto da
tempo un sistema di comunicazione interna che farà capo al responsabile del Servizio
Civile e garantirà il flusso continuo di informazioni Ente/OLP/Volontari volto
all’esemplificazione dei compiti discendenti dalla normativa, alla risoluzione tempestiva di
problemi e criticità e, non ultimo, alla creazione di un vero e proprio gruppo di lavoro legato
alla realizzazione dei diversi progetti.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Pur non costituendo elemento di selezione in grado di assegnare priorità tra le diverse
candidature, ai fini della realizzazione delle attività di progetto sarà considerata con
attenzione la candidatura di ragazzi e ragazze che risulteranno in possesso dei seguenti
requisiti:
- cultura di scuola superiore di secondo grado (certificabile mediante il possesso di
diploma);
- conoscenze informatiche di base: Ambiente Windows, Programmi Microsoft Word, Excel,
Power Point; Navigazione in Internet Explorer (dimostrabile attraverso il possesso di
diploma, attestati, qualifiche), utilizzo dei principali social network;
- capacità di utilizzo dei sistemi di posta elettronica (dimostrabile attraverso
autodichiarazione nel curriculum);
- buone competenze relazionali e capacità di lavorare in gruppo;
- precedenti esperienze di volontariato.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
OBIETTIVO 1: INFORMARE I CITTADINI E EDUCARE I GIOVANI
ALL’IMPEGNO PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE, LA GIUSTIZIA
AMBIENTALE E IL CONTRASTO ALLE SCHIAVITÙ MODERNE
Attività/altre voci Risorse tecniche e strumentali
necessarie Costi
produzione documentazione
sui temi sovranità alimentare,
giustizia ambientale e
schiavitù moderne
grafica e stampa
900 €
realizzazione attività di
educazione non formale viaggi 400 €
36
TOTALE
1.300 €
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L'ATTIVISMO PER IL CAMBIAMENTO
ATTRAVERSO SPECIFICHE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE SUI
PRINCIPALI ASSI TEMATICI DELL’ASSOCIAZIONE
Attività/altre voci Risorse tecniche e strumentali
necessarie Costi
realizzazione eventi materiale divulgativo (grafica e stampa) 1.200€
realizzazione incontri con i
partner logistica/viaggi 600€
realizzazione attività con le
associazioni di migranti viaggi 400€
TOTALE 2.200 €
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
E’ partner copromotore del presente progetto la seguente realtà appartenente al mondo del
no profit:
- COOPERATIVA SOCIALE MANI TESE ONLUS (Vedi ALLEGATO )
Detta collaborazione servirà per realizzare alcune delle attività indicate in progetto potendo
usufruire di un supporto in termini di consulenza, diffusione e strumentazioni disponibili nel
territorio considerato.
COOPERATIVA
SOCIALE MANI
TESE ONLUS
supporto alla realizzazione di attività
di educazione alla cittadinanza
globale in ambito non formale
OBIETTIVO 1, ATTIVITÀ 4
supporto alla realizzazione delle
iniziative e campagne di
sensibilizzazione e attivazione dei
cittadini
OBIETTIVO 2, ATTIVITÀ 5
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
OBIETTIVI RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI
NECESSARIE
Obiettivo 1: Informare i
cittadini e educare i
giovani all’impegno per
- Una unità immobiliare adibita ad uffici e attrezzata
- Quattro computer e due stampanti
- 4 postazioni telefoniche e linea ADSL
37
la sovranità alimentare,
la giustizia ambientale e
il contrasto alle schiavitù
moderne
- 1 videoproiettore e 1 computer portatile per interventi
in ambito scolastico o altri ambiti
- L’accesso al data base dell’Associazione
Obiettivo 2: Promuovere
l'attivismo per il
cambiamento attraverso
specifiche campagne di
sensibilizzazione sui
principali assi tematici
dell’Associazione
- Una unità immobiliare adibita ad uffici e attrezzata
- Quattro computer e due stampanti
- 4 postazioni telefoniche e linea ADSL
- 1 videoproiettore e 1 computer portatile per incontri
con i partner e le comunità territoriali di migranti
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
NO
28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante
l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae
RICONOSCIMENTI DA MANI TESE
Mani Tese, nella veste di promotore del progetto, riconosce e attesta le conoscenze
acquisibili attraverso il presente progetto:
- COMPETENZE DI CARATTERE SOCIO-CULTURALE:
conoscenza delle tematiche relative alla giustizia economica, sociale e ambientale e
capacità di collegare a questi contenuti proposte di attivazione personale e collettiva
conoscenza di tecniche di animazione volte a favorire processi di aggregazione,
integrazione, socializzazione delle persone e valorizzazione delle risorse territoriali;
capacità di progettare e gestire attività animative, eventi, e iniziative di
valorizzazione del territorio, attraverso la gestione di risorse umane e l’utilizzo di
dotazioni strumentali.
38
- COMPETENZE RELAZIONALI:
saper lavorare in équipe;
saper comunicare in modo partecipativo in tutte le attività del progetto;
saper rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo i
destinatari del progetto;
saper interagire con operatori, volontari e soggetti esterni, individuando le
componenti psicologiche presenti nei soggetti dell’équipe di lavoro e nei propri
interlocutori;
saper coinvolgere le reti informali;
saper rapportarsi con i soggetti istituzionali e della società civile dei territori;
saper sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla
partecipazione a iniziative culturali e ricreative.
- COMPETENZE PEDAGOGICHE:
gestire l'esperienza acquisita;
incrementare le conoscenze in relazione ai temi dello sviluppo sostenibile e della
giustizia ambientale, economica e sociale;
favorire il cambiamento in un processo circolare.
RICONOSCIMENTI DA ALTRI ENTI
Il presente progetto prevede l’attestazione delle conoscenze acquisite da parte dell’ ENTE
PARCO NORD DI MILANO, grazie ad un accordo di collaborazione stipulato con Mani
Tese Ong Onlus.
L’accordo prevede il riconoscimento e la certificazione delle seguenti competenze
acquisibili:
1. conoscenza delle tematiche relative alla giustizia e sostenibilità ambientale e capacità di
collegare a questi contenuti proposte di buone pratiche per la riduzione dell’impatto sociale
e ambientale.
2. capacità di progettare, realizzare e valutare attività di animazione territoriale sul tema
della giustizia ambientale.
Il riconoscimento delle competenze sarà raggiunto attraverso la seguente metodologia:
- questionario di ingresso, finalizzato alla ricognizione delle competenze trasversali e
specifiche in essere
- questionario di uscita, finalizzato alla identificazione delle competenze trasversali e
specifiche acquisite secondo la percezione del volontario
- questionario di uscita finalizzato alla identificazione delle competenze trasversali e
specifiche acquisite secondo la percezione dell’OLP
- colloquio individuale, finalizzato alla valorizzazione delle competenze trasversali e
specifiche acquisite durante l’espletamento del progetto e al loro inserimento in curriculum
al fine dell’orientamento verso la ricerca di un lavoro o di un nuovo percorso formativo.
A seguito del percorso di riconoscimento delle conoscenze acquisite verranno prodotti i
seguenti documenti:
39
o una scheda riassuntiva delle autovalutazioni e valutazioni prodotte nel corso
dell’anno di servizio civile e relative alle competenze trasversali e specifiche
rilevate
o un aggiornamento del curriculum vitae attestante l’esperienza di servizio civile
trascorsa
o un attestato a certificazione delle competenze acquisite attraverso il progetto di
Servizio Civile.
FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI
29) Sede di realizzazione:
La sede di realizzazione della formazione generale dei volontari in Servizio Civile è la Sede
Nazionale di Mani Tese, sita a Milano in Piazzale Gambara 7/9.
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale è effettuata in proprio, con formatori dell’Ente. Per alcuni moduli
si utilizzeranno, in affiancamento ai formatori accreditati, esperti dei temi trattati,
supporti audio video, testimonianze.
Le classi saranno composte da un numero massimo di 25 partecipanti.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il piano relativo alla formazione generale per i volontari in Servizio Civile prevede l’utilizzo
di tecniche e metodologie atte a costruire un gruppo di volontari disponibile alla crescita, ad
acquisire competenze di cittadinanza, all’ apprendimento e al confronto, obiettivo questo
trasversale alle finalità principali espresse nelle Linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale (D.P.C.M. 160 del 19 luglio 2013). Il gruppo si costituirà
quale strumento per condividere ed elaborare senso, scopo e obiettivi comuni in relazione
al ruolo e al significato del Servizio Civile; ma sarà anche un fine, in un’ottica di educazione
globale che privilegia l’ambito della comunità, dell’ “educarsi insieme” più che quello della
formazione individuale.
Attraverso l’analisi delle motivazioni e dei valori di ognuno e l’accompagnamento dell’Ente
volto a potenziare le capacità già in essere, si costruirà inoltre un’identità di “giovani in
servizio civile”.
La metodologia usata prevede quindi un elevato grado di interazione, al fine di facilitare
l’apprendimento tramite l’esperienza diretta. Tutte le fasi che prevedono metodologie più
40
frontali (lezione, filmati, testimonianze), saranno sempre integrate da modalità più
interattive.
Affinché la formazione risulti efficace si utilizzeranno metodologie diverse che terranno
inoltre conto della disomogeneità di età ed esperienze professionali pregresse di ciascun
volontario. La disomogeneità stessa verrà utilizzata come laboratorio di condivisione delle
differenze e come facilitazione all’apprendimento a partire dalle risorse di ognuno.
Si utilizzeranno quindi metodi attivi in cui il volontario sarà stimolato alla partecipazione
diretta, il continuo feed back da parte del formatore permetterà la rielaborazione dei
contenuti ed il reale apprendimento in termini di “saper fare” e “saper essere”.
I metodi e le tecniche utilizzate, peraltro riconducibili alle Linee guida per la formazione
generale dei giovani in servizio civile nazionale (D.P.C.M. 160 del 19 luglio 2013),
varieranno a seconda del contenuto dei singoli moduli.
Sarà quindi prevista un’alternanza tra le diverse tecniche previste, elencate di seguito:
1. la lezione frontale
2. i filmati;
3. le testimonianze;
4. i laboratori creativi;
5. le esercitazioni ed i lavori di gruppo;
6. le simulazioni ed i role play.
Complessivamente le lezioni frontali copriranno il 50 % del monte ore, il restante 50 % sarà
realizzato utilizzando dinamiche non formali.
I formatori saranno affiancati in alcuni momenti da personale esperto su tematiche
specifiche. Il personale potrà essere interno all’Ente o esterno. Nell’ultimo caso ci si avvarrà
di persone attive sul territorio nell’area del volontariato e della protezione civile.
La formazione generale avrà durata di 42 ore, si concluderà entro i primi 180 giorni
di servizio e verrà suddivisa in 9 moduli.
I moduli di formazione generale verranno intervallati con il programma di formazione
specifica al fine di aumentare nel volontario la consapevolezza, anche attraverso
l’integrazione con le attività peculiari di ogni servizio, del significato e del valore del
servizio civile.
33) Contenuti della formazione:
I contenuti della formazione generale si atterranno alle Linee guida per la formazione
generale dei giovani in servizio civile nazionale (D.P.C.M. 160 del 19 luglio 2013), che
attribuiscono un ruolo strategico alla formazione.
Attraverso il percorso di formazione generale il volontario sarà portato a consolidare la
propria identità sociale maturando la consapevolezza di partecipare, attraverso il proprio
servizio, agli obiettivi che animano la legge sul Servizio Civile.
41
La conoscenza dei diritti e doveri del volontario e degli aspetti organizzativi e operativi
forniranno un’utile “cassetta degli attrezzi” per permettere al volontario di muoversi
operativamente nel rispetto delle norme e dello spirito del servizio.
Uno dei fili conduttori della formazione partirà dalla conoscenza della Carta
Costituzionale per introdurre il concetto di Patria e di difesa della stessa, che si concretizza
anche attraverso la prestazione di attività di impegno sociale non armato.
Si parlerà pertanto di difesa civile prendendo le mosse dalla storia dell’obiezione di
coscienza, si recupererà quindi l’eredità trasmessa dagli obiettori di coscienza anche
attraverso l’analisi dell’evoluzione della legislazione che ha portato alla costituzione del
Servizio Civile Nazionale.
Si aiuterà il volontario a riflettere sul termine “Patria” inteso come patrimonio storico,
artistico e culturale che in quanto tale va difeso.
Attraverso esempi concreti sarà possibile individuare con i volontari come le istituzioni e
l’Ente presso il quale prestano servizio adempiano alla difesa della Patria e come la loro
stessa esperienza di Servizio Civile e il loro operato sia inserito nel sistema di difesa del
principio di solidarietà e di uguaglianza dettato dalla nostra Costituzione.
Il passaggio al concetto di cittadinanza attiva evidenzierà ancor meglio il senso del
progetto di servizio come diritto-dovere di appartenere ad una collettività e di attivarsi per
diffondere la partecipazione democratica di tutti i cittadini.
Attraverso il confronto con le motivazioni, le aspettative ed i valori che hanno ispirato la
scelta di partecipare al progetto, i volontari potranno inoltre ragionare sul tema del
diritto/dovere di cittadinanza che, nell’ottica di Mani Tese, è anche una cittadinanza
planetaria.
Il percorso proposto intende infatti riferire il piano nazionale anche ad alcune delle sfide
che riguardano i nuovi cittadini planetari, a partire dal piano personale (sapere, saper fare,
saper essere) per arrivare a definire la partecipazione come imprescindibile strumento di
pace. Il tutto mantenendo uno sguardo attento al contesto, alle possibili chiavi di lettura per
leggere le povertà, alla cooperazione come esempio del mettersi in gioco in prima persona,
nella consapevolezza che l’unico modo per non perdere la propria identità di fronte a sfide
che si fanno sempre più globali è avere una coscienza globale da coltivare con attenzione.
Il percorso formativo prevede che i moduli sotto riportati siano collegati concettualmente
tra di loro, al fine di costruire nel volontario la consapevolezza di tutti gli aspetti del senso
del Servizio Civile.
Il contenuto dettagliato di ciascun modulo viene riportato qui di seguito.
Modulo 1 (6 ore) - Io e il servizio civile. Costruzione dell’identità di gruppo e del ruolo
sociale del volontario.
Modulo 2 (4 ore) - La difesa della Patria. La difesa civile non armata.
Modulo 3 (3 ore) - Evoluzione storica del Servizio Civile Nazionale.
Modulo 4 (5 ore) - La formazione civica. La cittadinanza attiva e le risorse del
volontariato. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile.
Modulo 5 (2 ore) - La protezione civile. Interventi in situazioni di emergenza e
prevenzione.
42
Modulo 6 (6 ore) - La normativa vigente e la Carta di impegno etico. L’organizzazione
del servizio civile e le sue figure. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio
civile nazionale
Modulo 7 (6 ore) – Presentazione dell’Ente. Gli obiettivi di mission e il tema della
giustizia. Organizzazione e programmi per l’anno in corso.
Modulo 8 (4 ore) – L’ente e i suoi progetti di Servizio Civile. Lavorare per progetti.
Modulo 9 (6 ore) - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.
34) Durata:
Durata complessiva: 42 ore, strutturate in nove moduli, erogate entro il 180° giorno
dall’avvio del progetto
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL PROGETTO) DEI VOLONTARI
35) Sede di realizzazione:
Presso la sede di progetto: Milano (MI).
Alcuni moduli o parte di moduli di formazione specifica potranno svolgersi presso le sedi
dell’Associazione Mani Tese interessate dalle attività di progetto; le sedi suddette sono le sedi
territoriali Mani Tese di Bulciago, Gorgonzola, Firenze, Faenza (RA), Verbania, Finale
Emilia (MO), Padova, Mestre (VE), Rimini, Treviso, Pratrivero (BI), Catania (CT), sedi che
nell’anno di progetto saranno presumibilmente interessate anche dall’iniziativa dei campi di
volontariato e di cui si darà precisa comunicazione.
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica sarà attuata in proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
1) Chiara Cattaneo nata a Bollate (MI) il 14/06/1976
2) Chiara Cecotti nata a Treviso (TV) il 21/09/1964
3) Renato Conca nato a Cremona (CR) il 01/04/1967
4) Giosuè De Salvo nato a Saronno (VA) il 29/08/1971
5) Elias Gerovasi nato a Alghero (SS) il 22/12/1972
6) Domenica Mazza nata a Tricarico (MT) il 28/06/1979
7) Giacomo Petitti di Roreto nato a Varese (VA) il 25/11/1979
8) Giovanni Sartor nato a Pordenone (PN) il 30/09/1971
9) Giovanna Tedesco nata a Milano (MI) il 13/02/1979
10) Giorgia Vezzoli nata a Sarnico (BG) il 10/05/1977
43
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
I formatori elencati nel punto precedente sono in possesso di esperienze negli ambiti previsti
dal progetto e hanno capacità e competenze relazionali e formative relative ai contenuti della
formazione specifica individuati nel punto 41.
Formatori Titoli, qualifiche, competenze ed esperienze attinenti la materia
Dott.ssa Chiara
Cattaneo
Master in gestione e comunicazione delle politiche culturali
Responsabile Campagna Nuove Schiavitù di Mani Tese
Dott.ssa Chiara
Cecotti
Laurea in Scienze Politiche
Responsabile Area volontariato di Mani Tese
Sig. Renato
Conca
Diploma di Maturità Tecnica Industriale.
Coordinatore Cooperativa Sociale Mani Tese Onlus
Dott. Giosuè De
Salvo
Laurea in Economia
Responsabile Area Advocacy e Campagne di Mani Tese
Dott. Elias
Gerovasi
Laurea in Scienze Politiche
Responsabile Ufficio progettazione cooperazione internazionale di
Mani Tese
Dott.ssa
Domenica Mazza
Laurea in Sociologia
Responsabile Ufficio Raccolta Fondi e Volontariato di Mani Tese
Dott. Giacomo
Petitti di Roreto
Laurea in Scienze Politiche.
Responsabile Educazione alla cittadinanza mondiale di Mani Tese
Dott. Giovanni
Sartor
Laurea in Scienze Politiche indirizzo Internazionale.
Responsabile area cooperazione internazionale di Mani Tese
Dott.ssa Giovanna
Tedesco
Laurea in Economia e Gestione Aziendale.
Responsabile Ufficio Raccolta Fondi di Mani Tese
Dott.ssa Giorgia
Vezzoli
Master in Web Communication conseguito presso l’Accademia di
Comunicazione di Milano; responsabile comunicazione e ufficio
stampa di Mani Tese
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione specifica verrà erogata per il 70% entro i 90 giorni dall’avvio del
progetto e per il rimanente 30% entro i 270 giorni dall’avvio dello stesso.
Questa scelta consentirà a Mani Tese di poter proporre alcuni contenuti formativi anche in
una fase avanzata del servizio, contando su una capacità di collegamento tra teoria e prassi
frutto dell’esperienza in corso e quindi su una capacità di interazione da parte dei volontari
più matura.
Le metodologie alla base del piano di formazione specifica per i volontari e le tecniche che
saranno impiegate per attuarlo, saranno di tipo modulare e si baseranno sul passaggio
progressivo dalla teoria alla pratica attraverso percorsi suddivisi nelle fasi tecniche seguenti:
- lezione frontale (che copriranno circa il 50% del monte ore)
44
- dinamiche non formali di apprendimento: discussioni, gruppi di lavoro, laboratori,
esercitazioni, incontri individuali, simulazioni;
- visione di filmati;
- apprendimento on the job;
- verifica sul campo accompagnata dal formatore;
- campi di volontariato e iniziative di educazione in ambiti non formali;
- convegni dell’Ente, preparati da momenti di introduzione e recupero dei contenuti
da parte del/dei formatore/i.
Anche nel caso di lezioni frontali verranno utilizzate metodologie attive (brainstorming, role
play,...) volte a favorire la partecipazione in prima persona dei giovani volontari e a renderli
protagonisti delle diverse fasi di apprendimento.
Costituendo il percorso di Servizio Civile un’esperienza formativa di per sé, Mani Tese
avrà cura, durante tutto l’arco dell’anno di progetto, di effettuare la preparazione
delle azioni previste utilizzando modalità come la progettazione partecipata, i focus
group, le discussioni interattive, di modo che anche l’operatività del servizio contenga
una dimensione di formazione dei volontari al lavoro di équipe.
40) Contenuti della formazione:
Sarà proposto un monte ore di 75 ore distribuito in 2 parti da realizzarsi come segue:
- prima parte, entro i primi 90 giorni di progetto
- seconda parte, entro i primi 270 giorni di progetto.
Moduli Formatore ore modulo
complessive
prima
parte/seconda
parte
1
Mission e organizzazione dell’Ente Mani
Tese.
Chiara Cecotti 3 ore prima parte
2
L’organizzazione del sistema Mani Tese:
le associazioni di volontariato, le
cooperative e i gruppi.
Chiara Cecotti
2 ore prima parte
3
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli
Obiettivi di sviluppo sostenibile
Giosuè De
Salvo
7 ore
prima parte
4 ore
seconda parte
3 ore
4
Il tema della giustizia nella vision
dell’Associazione: giustizia economica,
giustizia sociale e giustizia ambientale.
Giosuè De
Salvo 3 ore prima parte
5
Diritto al cibo e sovranità alimentare
Giosuè De
Salvo 4 ore prima parte
45
6 “La Terra mi sta stretta”: dall’ineguale
sfruttamento delle risorse ai beni comuni.
Giacomo
Petitti di
Roreto
4 ore prima parte
7
La campagna sulle schiavitù moderne di
Mani Tese. Filiere di produzione e di
consumo coinvolte nelle nuove schiavitù.
Chiara
Cattaneo
4 ore prima parte
8
La progettazione e la realizzazione di
progetti di educazione alla cittadinanza
globale.
Giacomo
Petitti di
Roreto
8 ore prima parte
9
Le nuove sfide della cooperazione
internazionale; povertà e esclusione
sociale nel Nord e nel Sud del mondo
Elias Gerovasi 3 ore prima parte
10 La cooperazione internazionale di Mani
Tese, obiettivi e organizzazione.
Giovanni
Sartor 2 ore prima parte
11
I focus principali e i partner dell’azione
di cooperazione internazionale di Mani
Tese.
Elias Gerovasi
Giovanni
Sartor
4 ore prima parte
12
La comunicazione negli enti no profit
come Mani Tese: le principali campagne
di comunicazione dell’Associazione
Giorgia
Vezzoli 4 ore prima parte
13
Primi elementi sulla sicurezza e i rischi
connessi alla realizzazione dei progetti di
servizio civile di Mani Tese.
Renato Conca 2 ore prima parte
14
La raccolta fondi per gli enti no profit: le
principali campagne di raccolta fondi di
Mani Tese.
Giovanna
Tedesco 4 ore
prima parte
15
L’organizzazione di iniziative di
sensibilizzazione e raccolta fondi
attraverso il volontariato.
Domenica
Mazza
8 ore
prima parte
2 ore
seconda parte
6 ore
16 Il riuso e le buone pratiche per la
sostenibilità ambientale. Renato Conca 3 ore seconda parte
17 I campi di volontariato
dell’Associazione. Chiara Cecotti 6 ore seconda parte
18
“S-cateniamoci”. I percorsi di educazione
alla cittadinanza mondiale su nuove
schiavitù e consumo critico.
Giacomo
Petitti di
Roreto
4 ore seconda parte
TOTALE MODULI FORMAZIONE SPECIFICA
75 ore
53 ore prima
parte
22 seconda
parte
46
Di seguito contenuti e metodologie dei singoli moduli:
Moduli Contenuti Metodologia
1
Mission e organizzazione
dell’Ente Mani Tese.
presentazione della storia e
della mission di Mani Tese
lezione frontale
filmati
2
L’organizzazione del sistema
Mani Tese: le associazioni di
volontariato, le cooperative e i
gruppi.
presentazione dell’
organizzazione del sistema
Mani Tese; il ruolo del
volontariato e dei gruppi
territoriali
lezione frontale
testimonianze
3
L’Agenda 2030 delle Nazioni
Unite e gli Obiettivi di sviluppo
sostenibile
dagli Obiettivi del Millennio
agli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile; i 17 SDGs e i
problemi che intendono
contrastare
lezione frontale
filmati
discussione
4
Il tema della giustizia nella vision
dell’Associazione: giustizia
economica, giustizia sociale e
giustizia ambientale.
i documenti di visione di Mani
Tese; il significato delle “tre
giustizie” nell’impegno di
advocacy dell’Ente;
lezione frontale
filmati
5
Diritto al cibo e sovranità
alimentare
dalla sicurezza alimentare alla
sovranità alimentare
lezione frontale
discussione
filmati
6
“La Terra mi sta stretta”:
dall’ineguale sfruttamento delle
risorse ai beni comuni.
gli squilibri tra Nord e Sud del
mondo nelle differenze
nell’accesso alle risorse naturali
dinamiche non
formali di
apprendimento
7
La campagna sulle schiavitù
moderne di Mani Tese. Filiere di
produzione e di consumo
coinvolte nelle nuove schiavitù.
le principali forme di schiavitù
moderna; la schiavitù nelle
filiere di produzione e nelle
scelte di consumo; la campagna
di Mani Tese
lezione frontale
esercitazioni
apprendimento on
the job
8
La progettazione e la
realizzazione di progetti di
educazione alla cittadinanza
globale.
il ruolo dell’educatore;
l’educazione al cittadino
planetario e il metodo della
ricerca-azione
dinamiche non
formali di
apprendimento
apprendimento on
the job
9
Le nuove sfide della
cooperazione internazionale;
povertà e esclusione sociale nel
Nord e nel Sud del mondo
come è cambiato l’aiuto allo
sviluppo e la cooperazione
internazionale, il caso di Mani
Tese; la nuova legge sulla
cooperazione internazionale e i
nuovi scenari; il fenomeno
lezione frontale
esercitazione
discussione
47
migratorio
10
La cooperazione internazionale di
Mani Tese, obiettivi e
organizzazione.
l’azione di cooperazione
internazionale di Mani Tese;
l’organizzazione, i paesi e i
partner; come si realizza il ciclo
di un progetto;
lezione frontale
filmati
testimonianze
11
I focus principali e i partner
dell’azione di cooperazione
internazionale di Mani Tese.
la sovranità alimentare, la
giustizia ambientale e il
contrasto alle schiavitù moderne
nei progetti di cooperazione di
Mani Tese
lezione frontale
filmati
campi di
volontariato
12
La comunicazione negli enti no
profit come Mani Tese: le
principali campagne di
comunicazione dell’Associazione
conoscenza dei principali
strumenti e tecniche di
comunicazione; conoscere e
agire attraverso i social network
lezione frontale
esercitazione
13
Primi elementi sulla sicurezza e i
rischi connessi alla realizzazione
dei progetti di servizio civile di
Mani Tese.
la sicurezza nel servizio civile e
nell’ambiente di lavoro di un
volontario
lezione frontale
14
La raccolta fondi per gli enti no
profit: le principali campagne di
raccolta fondi di Mani Tese.
le principali tecniche di fund
raising; i donatori e la
fidelizzazione; le aziende
lezione frontale
lavoro in gruppi
apprendimento on
the job
15
L’organizzazione di iniziative di
sensibilizzazione e raccolta fondi
attraverso il volontariato.
progettare un evento per la
cittadinanza, aspetti legati alla
definizione degli obiettivi, agli
strumenti e alle fasi di
preparazione e di valutazione
dinamiche non
formali di
apprendimento
filmati
esercitazione
campi di
volontariato
16 Il riuso e le buone pratiche per la
sostenibilità ambientale.
le quattro R; le attività di
riutilizzo e riuso;
dinamiche non
formali di
apprendimento
apprendimento on
the job
17 I campi di volontariato
dell’Associazione.
significato e aspetti
organizzativi dei campi di
volontariato; preparazione delle
attività formative e delle
proposte di sensibilizzazione
dinamiche non
formali di
apprendimento
apprendimento on
the job
18
“S-cateniamoci”. I percorsi di
educazione alla cittadinanza
mondiale su nuove schiavitù e
consumo critico.
i percorsi di ECM sul tema
delle schiavitù, approfondimenti
e metodologie
dinamiche non
formali di
apprendimento
simulazioni
48
41) Durata:
75 ore, di cui il 70% (53 ore) entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto e il 30% (22
ore) entro i 270 giorni dall’avvio del progetto.
Tale scelta è dovuta all’importanza di fornire entro i primi tre mesi di servizio gli strumenti
base che consentano ai volontari di comprendere i contesti in cui si sviluppano gli obiettivi
progettuali e le attività previste; la formazione specifica prosegue in seguito fino al 270°
giorno di servizio con moduli di approfondimento e consolidamento.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Riguardo al piano di formazione generale, a metà percorso verrà attuata una verifica
relativamente ai contenuti proposti e al metodo adottato. Al termine, verrà somministrato ad
ogni volontario un questionario per verificare la validità del percorso, la percezione della
sua efficacia e gli eventuali bisogni formativi non soddisfatti.
Per quanto riguarda la formazione specifica, il monitoraggio sarà incentrato
sull’andamento e la verifica della stessa, sulla valutazione periodica del gradimento da parte
dei volontari delle opportunità di apprendimento offerte, dell’acquisizione di nuove
conoscenze e competenze, nonché sulla crescita individuale dei volontari in relazione agli
obiettivi del servizio civile e dello stesso progetto.
In particolare si prevede un’unità di verifica approfondita a conclusione di ciascuna delle
due fasi dell’azione formativa, anche attraverso il coinvolgimento degli OLP di riferimento.
L’attenzione sarà posta in particolare:
- nella prima fase (dopo i primi 90 giorni): all’osservazione del processo di apprendimento
e dell’attivazione delle competenze dei singoli e dell’intero gruppo e alla verifica sul
gradimento per quanto concerne le metodologie formative adottate; la verifica in questa fase
verrà attuata attraverso il questionario di monitoraggio somministrato ai volontari al terzo
mese di servizio come previsto dal Piano di monitoraggio interno per la valutazione
dell’andamento delle attività del progetto prevedendo l’integrazione dello stesso con
domande specifiche.
- nella seconda fase (dopo i 270 giorni): alla valutazione dell’intera azione formativa
secondo criteri di efficacia, soddisfazione e trasferibilità degli apprendimenti/competenze,
attraverso l’utilizzo di una scheda appositamente predisposta e integrazioni in gruppo.
49
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Fa
se 1
70% formazione specifica
verifica intermedia del percorso formativo attraverso
questionario di monitoraggio dopo i primi tre mesi
(scv e OLP)
Fa
se 2
100% formazione generale
monitoraggio attraverso 2 questionari, al termine
delle due tranche in cui si divide il percorso di
formazione generale
Fa
se 3
restante 30% formazione specifica
monitoraggio attraverso una scheda di valutazione
specifica relativa a tutto il percorso formativo
Dopo aver raccolto tutti i dati sopra riportati, il responsabile della formazione si
incontrerà con il responsabile del monitoraggio.
L’incontro avrà la funzione di condividere quanto di volta in volta rilevato e di utilizzare le
diverse osservazioni e i dati raccolti per una più attenta progettazione e programmazione
degli interventi.
Milano, 24 Novembre 2017
Coordinatrice Generale
e Rappresentante Legale dell’Ente
Barbara Cerizza