scoordinati news 39

24
Magazine a diffusione telematica a cura della Redazione del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com. Non in vendita. No scopo di lucro. Contiene l’inserto C’erano una volta, piloti coraggiosi

Upload: giovanni-iodice

Post on 07-Apr-2016

224 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Magazine del Motoclub Scoordinati a cura di Giovanni Yoyo Iodice

TRANSCRIPT

  • Magazine a diffusione telematica a cura della Redazione del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com. Non in vendita. No scopo di lucro.

    Contiene linserto

    Cerano una volta, piloti coraggiosi

  • Editoriale

    5Italia, Ex bel paese (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)

    WSBK 2015

    La grande attesa(a cura di Giovanni Yoyo Iodice)

    INSERTO

    Cerano una volta piloti coraggiosi (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)

    Rievocazioni Auto

    Fiat 127(a cura di Giovanni Yoyo Iodice)

    Driver History

    La storia di Fabrizio Pirovano (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)

    Passi Montani

    Il Passo del Muraglione (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)

    Circuiti Mondiali

    Il Corkscrew di Laguna Seca (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)

    NUMERO PRECEDENTE

    PUBBLICATO IL: 28 GENNAIO 2015 FOLLOWERS: 6

    LIKES: 5 NUMERO DI LETTORI: 2561

    VISITE SUL NOSTRO SITO WEB - WWW.MCSCOORDINATI.COM AGGIORNAMENTO AL 09/02/2015 ALLE ORE 16:13

    646.465 (+ 38.872 in 1 mese)

    Redattore Responsabile,

    Impaginazione e Stesura Articoli

    Giovanni Yoyo Iodice

    Copertina di questo numero

    Franca Maria Toga Preziosi

    (Toga Design)

    Autori articoli di questo numero

    Giovanni Yoyo Iodice

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice, fonte blog.casa.it

    Chi di noi non ha sognato almeno una volta di trascorrere il freddo inverno in un rifugio accogliente dalla calda atmosfera intima e familiare, rilassandosi davanti ad un camino dopo una lunga passeggiata? Nel Montana questo sogno si realizzato per la famiglia che acquistato e ristrutturato questo splendido rustico. Lo studio Dan Joseph ha progettato e

    realizzato questo magnifico chalet di montagna seguendo quanto i committenti desideravano: una casa per le vacanze in montagna che fosse un caldo rifugio per linverno e allo stesso tempo unaccogliente nido per tutta la famiglia. Dominano legno e pietra, elementi e materiali che caratterizzano tutta la casa, negli arredi e per gli ambienti. Tutti gli arredi

    sono stati scelti con gusto e grande attenzione per creare la giusta atmosfera di montagna. A rendere ancor pi spettacolare questa casa sono un fienile guest house, il laghetto artificiale su cui si affaccia profondo circa 20 piedi e usato come massa geotermica per riscaldare la casa in inverno, utilizzando pochissima energia, e 22 ettari di terreno.

  • Editoriale a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Mai alcuna vignetta fu pi

    azzeccata per descrivere

    lattuale situazione politica

    italiana.

    Quello che accade qui da noi

    da almeno una ventina di anni,

    una continua inesplicabile

    ipocrisia che la nostra classe

    politica attua nei confronti di

    chi dovrebbe essere

    veramente tutelato, il

    cittadino.

    Ci sentiamo, defraudati,

    sfruttati, messi da parte, anzi

    presi in considerazione solo

    per il pagamento delle tasse,

    tante tasse, troppe tasse.

    Decisioni prese in Parlamento

    senza troppi scrupoli a scapito

    di quei italiani, fortunati, che

    sgobbano dalla mattina alla

    sera per riuscire ad arrivare a

    fine mese. Fortunati perch

    c anche chi senza lavoro,

    costretto a vivere alla giornata

    perch le Aziende chiudono

    con la facilit di un battito dala

    di una farfalla.

    E loro cosa fanno, aumentano

    le tasse, inventano nuove

    contribuzioni, e cosa che fa

    ancor pi rabbia non si

    preoccupano di dare il buon

    esempio, ma di tutelarsi per

    prima il proprio bel culetto, mi

    scuso per il francesismo.

    La libert di stampa mi

    permette di dire e scrivere

    tutto ci che penso a riguardo,

    ma mi limiter nel dire che

    lItalia, il bel paese, lItalia delle

    invenzioni, delle grandi

    Aziende, del sole e del

    benessere, non esiste pi.

    Ultimamente hanno messo

    mano anche su quello che ci

    tocca pi da vicino, ovvero la

    passione per i motori,

    allungando la vita dei mezzi

    storici imponendo il

    pagamento pieno della tassa

    di possesso fino al 30esimo

    anno di et del mezzo in

    questione, il famoso bollo

    E cosa dire della benzina,

    mentre scrivo questo

    Editoriale il costo del Petrolio

    al barile sceso ai minimi

    storici, 45 Dollari al barile.

    Italia, ex bel paese

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Solamente un anno fa, in piena

    estate, il prezzo del greggio al

    barile faceva toccare i 115

    Dollari al barile, ed il prezzo

    della benzina oscillava

    mediamente tra 1,75 e

    1,85 al litro, ora che il

    greggio calato del 60% non

    mi spiego perch il carburante

    non costi 0,80 centesimi al

    litro, come facile attendersi.

    Le troppe accise stangano

    incredibilmente il prezzo dei

    carburanti, ma questo solo

    lennesimo sopruso di cui

    siamo vittime.

    Potrei elencare tantissime

    altre sconfitte per noi Italiani

    del ceto medio, come ad

    esempio la giustizia, non

    sempre uguale per tutti,

    oppure il problema

    immigrazione, la mala sanit,

    la troppa burocrazia in

    qualsivoglia campo, i

    salatissimi pedaggi

    autostradali, i troppi politici a

    cui diamo stipendi da capogiro

    e pensioni doro per pochi

    mesi di lavoro, e molto altro

    ancora

    Tempo fa girava in rete il

    paragone della classe politica

    tra Italia e Usa. I dati sotto

    riportati sono davvero

    imbarazzanti, e a stento si

    riesce a credere su come

    siano riusciti a metterci i

    paraocchi e la museruola per

    cos tanti anni.

    Mi ero promesso di non

    enfatizzare argomenti di tipo

    politico in questo Magazine,

    ma qui non si sta parlando di

    destra, centro o sinistra, tanto

    indipendentemente da dove di

    pende, la risultante sempre

    stata la stessa

    Sconforto!

    Fine

  • Per noi tutti appassionati di

    competizioni sportive a due

    ruote, questo periodo dellanno

    non da considerarsi proprio il

    massimo.

    Attendere due mesi prima che

    i motori delle derivate di serie

    comincino a ruggire davvero

    snervante. Ma anche

    questanno cercheremo di

    sopravvivere attendendo con

    trepidazione il 1 week end di

    gare, che con molta

    probabilit, vedr Phillip Island

    come prima candidata per lEni

    2015 FIM Superbike World

    Championship.

    Intanto in questo articolo

    possiamo dare una prima

    occhiata al Calendario

    Provvisorio che, se

    confermato, vedr ben 14

    gare allattivo per un totale di

    28 manche, non male per

    limmagine della WSBK, e

    soprattutto non male per noi

    tutti appassionati.

    Le manche saranno tante cosi

    come i punti in palio, non

    mancheranno di certo

    emozioni e delusioni, ma anche

    e soprattutto entusiasmanti

    colpi di scena come quelli

    vissuti nel 2014.

    Questanno la Ducati si sar

    notevolmente rafforzata come

    prestazioni e affidabilit,

    mentre le moto da battere

    saranno sicuramente ancora

    una volta Kawasaki ed Aprilia.

    Ma non dimentichiamoci che

    WSBK 2015 La grande attesa

    a cura di Giovanni Yoyo Iodice

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Questanno sar il primo

    anno in cui le versioni EVO

    saranno schierate da tutti

    i Team, quindi chi lo scorso

    anno ha fatto i primi passi

    con questa nuova versione

    ne sar sicuramente

    avvantaggiato.

    I piloti sul quale puntare

    nel 2015 saranno

    nellordine: Sykes, Rea,

    Giugliano, Davies ed il

    fresco campione del

    mondo Guintoli, ma noi

    tutti ci auguriamo che

    nella lotta al vertice, anche

    la Suzuki ed i suoi piloti

    cosi come Honda, facciano

    progressi per veleggiare

    nei primi posti.

    Non ci resta che contare i

    giorni che ci separano dal

    22 Febbraio, giorno in cui

    Phillip Island ospiter la

    gara inaugurale della

    WSBK 2015.

    Fine

    Una delle prime coppie che potrebbe scoppiare quella formata dal nuovo duo Sykes-Rea entrambi sulle Kawasaki Ninja. Anche se Tom Sykes sar con molta probabilit la prima guida del Team, non ci vorr molto prima di vedere un Rea provare a star davanti al suo compagno di Team. Noi tutti ce lo auguriamo, ma sempre per il bene dello sport e dello spettacolo.

  • Non che i piloti di oggi siano

    meno coraggiosi, ma

    correre nelle condizioni in

    cui gareggiavano i piloti

    degli anni 60 e 70 ha

    davvero dellaudace,

    probabilmente del folle.

    I sistemi di sicurezza come

    tuta, casco, guanti e

    stivaletti erano semplici

    indumenti che oggi

    farebbero impallidire anche

    per una singola uscita

    domenicale. Eppure i piloti

    di allora correvano, e lo

    facevano in condizioni di

    pista incredibili; allinizio non

    cerano i cordoli, molte

    volte si correva in circuiti

    cittadini con guard rail ai

    lati della carreggiata, o

    addirittura in circuiti dove si

    attraversavano veri e

    propri binari.

    Le uniche protezioni che i

    piloti potevano avere in

    caso di scivolata, erano

    delle balle di paglia poste

    fuori dalle curve pi

    pericolose, ma questo

    sistema non era presente

    su tutti i circuiti e

    nemmeno in tutte le curve.

    Se poi a tutto questo

    aggiungiamo il fatto che le

    motociclette dellepoca

    montavano degli

    pneumatici molto, ma

    molto lontani dalle gomme

    attuali in termini di resa, le

    gesta dei campioni del

    passato diventano

    addirittura epiche.

    Giacomo Agostini, Renzo

    Pasolini, Mike Hailwood,

    Jim Redman, Dave

    Simmonds, Angel Nieto,

    Jarno Saarinen, Walter

    Villa e ancora John

    Williams, Barry Sheene,

    Marco Lucchinelli, Franco

    Uncini fino ad arrivare a

    Kenny Roberts Sr, Eddie

    Lawson, Sito Pons, Wayne

    Gardner, Carlos Lavado,

    Fausto Gresini, Luca

    Cadalora. Questi sono solo

    alcuni celebri nomi che

    hanno sfidato la sorte con

    INSERTO Cerano una volta, piloti coraggiosi

    a cura di Giovanni Yoyo Iodice

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    audacia e follia. Gli ultimi nomi

    menzionati gi potevano

    contare su sistemi di

    sicurezza notevolmente evoluti

    come; casco integrale,

    protezioni tuta e saponette

    alle ginocchia, ma tra gli anni

    60 e 70 guidare una moto da

    corsa al limite era follia pura,

    pazzia per pochi.

    Se poi ci catapultiamo ancora

    pi indietro nel tempo, dove

    una curva veniva affrontata

    con un ginocchio sul bordo di

    un marciapiede, ed un elmo

    come casco che lasciava

    scoperta viso e mascella, la

    follia si tramuta in gesta

    epiche. Molti di noi oggi

    nemmeno si sognano di

    prendere una motocicletta,

    entrare in pista, senza un

    buon equipaggiamento al

    seguito, beh allepoca il

    massimo della tecnologia era

    questo, e poco altro ancora, e

    cadere significava il pi delle

    volte rialzarsi con le ossa rotte

    e la pelle bruciata, sempre se

    la fortuna ti assisteva

    Erano i tempi in cui una gara ti

    poneva nellOlimpo degli Dei, e

    se riuscivi ad arrivare integro

    al traguardo eri considerato

    un eletto. Non ci saranno stati

    i duelli spalla a spalla come

    quelli odierni, ma il duello per

    la gloria, e la vittoria contro la

    morte era sempre presente,

    ad ogni gara, ad ogni curva, e

    vincerlo voleva dire molto!

    Tra il 1949 ed il 1979, nel

    solo Motomondiale sono

    deceduti 27 piloti, pochi se

    consideriamo in quali

    condizioni correvano, ma

    moltissimi se si pensa che

    questo, seppur pericoloso,

    pur sempre uno Sport.

  • A sinistra una bellissima immagine del trio

    motoristico nipponico Honda, Yamaha e Suzuki, a

    rappresentarli cerano un giovanissimo Wayne

    Gardner, il veterano Kenny Roberts Sr, ed il talento

    italiano Franco Uncini,

    Entravamo negli anni 80 e le moto cosi come gli

    equipaggiamenti subivano notevoli cambiamenti

    facendo passi da giganti per quanto riguardava la

    sicurezza.

    Durante il Gp di Assen del 1983 proprio a Franco

    Uncini, oggi Responsabile della Safety Commission

    sulla sicurezza dei piloti del motomondiale, capit un

    incidente che rimase memorabile negli annali del

    Motomondiale. Dopo un High Side alluscita di una

    curva cade in piena traiettoria in mezzo alla pista

    mentre da dietro sopraggiungevano altri piloti. Una

    volta arrestatosi per la troppa foga di uscire di pista

    e togliersi dal centro della pista, centra in pieno un

    pilota che nel frattempo stava provando a schivarlo

    sulla sinistra.

    Nel terribile urto Uncini perde il casco e sviene. I

    soccorritori con tanto di ambulanza accorrono sul

    posto dellincidente, mentre paradossalmente a

    meno di 3 metri la gara ancora in pieno

    svolgimento. Cose davvero di altri tempi.

    Qui a sinistra altri due volti dei celebri anni 70 80

    Graziano Rossi (padre del pluricampione del mondo

    Valentino Rossi) e Marco Lucchinelli, entrambi nel

    Team Suzuki. Tempi memorabili che furono,

    emozioni incredibili che vissero, vizi fuori dalle

    competizioni che consumarono e sicuramente anni

    indimenticabili per gli appassionati delle due ruote

    sportive che ci regalarono.

    Cerano una volta, piloti coraggiosi

    a cura di Giovanni Yoyo Iodice

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Dal 1980 ad oggi il dato

    statistico sugli incidenti

    mortali nel solo Motomondiale

    calato notevolmente, solo, si

    fa per dire, 19 piloti hanno

    perso la vita durante un Gran

    Premio.

    Ma a volte, malgrado si pensi

    continuamente alla ricerca

    della sicurezza, allo studio di

    nuovi materiali e alla

    progettazione e realizzazione

    di piste sempre pi sicure, il

    fato sempre l, beffardo,

    inevitabile e inaspettato.

    Un destino bastardo che

    nellultimo decennio ci ha

    portato via Daijiro Kato, Shoya

    Tomizawa e lindimenticato e

    sempre vivo nei pensieri,

    Marco Simoncelli.

    Gli eroi della velocit del

    passato, con le loro gesta,

    hanno tracciato la strada

    verso un futuro pi sicuro e

    sempre pi veloce. Grazie a

    loro oggi possiamo vantare

    una tecnologia sicuramente

    migliore, che anno dopo anno

    si perfeziona sempre pi. A noi

    non resta che guardare le

    fotografie vintage delle

    competizioni dellepoca e

    rimanere abbagliati da

    cotanto coraggio.

    Fine

    Un nastro dasfalto sicuramente non eccellente, un guard rail che gira come una ghigliottina lungo la curva, lassenza totale di cordoli, gomme fine e protezioni ridotte alla sola tuta in pelle, se questi non sono eroi non saprei quale altro aggettivo usare.

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Rievocazioni Car Concept

    FIAT 127

    Chi di voi non conosce la mitica Fiat 127, auto prodotta dalla Fiat nel lontano 1971? Vettura compatta, economica, dallo stile inconfondibile e dal peso ridottissimo, appena 700 Kg. Oggi c chi si divertito a darle una fisionomia Restyling, personalmente molto riuscita a parte un frontale troppo vicino alla Bravo. La scheda tecnica della primissima versione recitava cos: Motore: 4 cilindri in linea ciclo Otto Cilindrata: 903 cm Alesaggio x corsa: 65 x 68mm Distribuzione: a 2 valvole con albero a cammes laterale Alimentazione: a carburatore Weber 32 IBA 20 Potenza: 47 CV a 6.200 giri/min Accensione: Impianto elettrico a 12 V, dinamo 230 W, batteria 34 Ah Frizione: monodisco a secco Cambio: 4 rapporti + RM Telaio: Scocca metallica autoportante Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti, bracci triangolari trasversali oscillanti, barra trasversale stabilizzatrice, mollone elicoidale, ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: a ruote indipendenti, bracci triangolari trasversali oscillanti, balestra trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Dimensioni in mm: (L L H): 3.590 1.520 1.390 Diametro minimo sterzata: 9,60 m Interasse: 2.225 mm Carreggiate: anteriore 1.280 mm - posteriore 1.295 mm Posti totali: 4 Serbatoio: 30 l Masse: a vuoto 705 kg Freni: anteriori a disco; posteriori a tamburo; con comando idraulico, doppio circuito, servofreno a depressione e correttore di frenata al retrotreno. Pneumatici: 135-SR x 13 Velocit: 140 km/h Accelerazione: 35,2 sec. sul km da fermo Consumi medio: 18 Km/lt

    La somiglianza della nuova Concept con la nonnina di 40 e pi anni fa davvero imbarazzante, forse il frontale avrebbe richiesto un approccio pi tradizionale, ma anche questo stile si accomuna bene allo sguardo inconfondibile della 127.

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Allepoca serviva davvero poco per marciare, a tutto scapito della sicurezza e del confort di guida. Pesi ed ingombri erano ridottissimi, cosi come gli interni, semplici ed un po scarni. Eppure cera tutto quello che serviva, certo, aria condizionata, finestrini elettrici, airbag, sedili riscaldati, poggiatesta e molto altro ancora, erano solo utopia per lepoca, eppure senza queste componentistiche si viaggiava ugualmente, con la differenza che uno spostamento superiore ai 50 Km poteva causare uno stress fisico non indifferente.

    Ma erano altri tempi, tempi in cui lItalia era la regina indiscussa del mercato automobilistico europeo, sperimentando nuove soluzioni con ingegneri e tecnici che divennero poi famosi in tutti il mondo. Peccato non poter dire la stessa cosa oggi, oggi che le aziende italiane si fondono con quelle esterne per non soccombere. Ma erano altri anni, anni spensierati, gli anni della Fiat 127

    Fine

  • a cura di Giovanni Iodice

    LA STORIA di FABRIZIO PIROVANO Fabrizio Pirovano, nasce a

    Biassono, il 1 febbraio del 1960.

    Rimane ancora oggi uno dei

    migliori ed indiscussi talenti

    italiani, uno di quei piloti vecchio

    stampo, con cuore e grinta oltre

    ogni cosa.

    Vincitore del Mondiale Supersport

    nel 1998, viene ricordato come

    uno dei piloti pi rappresentativi

    del mondiale Superbike, essendo

    inserito nella hall of fame del

    campionato.

    Esordisce come crossista,

    vincendo il titolo italiano Cadetti

    nella classe 50 nel 1977 su TGM

    ed il titolo di vice campione

    italiano nella 125 juniores nel

    1980.

    Nel 1986 passa alla velocit, per

    problemi fisici causati dalle

    frequenti cadute sulle piste da

    cross. Inizia pertanto una nuova

    fase della sua carriera,

    partecipando nel 1987 al

    campionato Europeo Velocit in

    250, chiudendolo 13esimo nella

    generale con 15 punti alla guida

    di una Yamaha. Sempre nel 1987

    avviene l'esordio internazionale

    nella classe 250 del

    Motomondiale al GP delle

    Nazioni, che non porta a termine

    a causa di un ritiro.

    Nello stesso anno ottiene il 7

    posto nella gara tedesca del

    Campionato Mondiale Formula

    TT, posizionandosi 28esimo con

    4 punti nella classifica piloti.

    In seguito partecipa alla 24 ore

    del Bol d'Or su una Bimota YB4

    ufficiale ed uno dei primi italiani

    a credere nel nascente

    Campionato Mondiale Superbike,

    correndo dal 1988 al 1993 con

    una Yamaha OW01.

    Si piazza due volte 2 nel

    Mondiale, nel 1988 e 1990, e

    vince ben 5 titoli italiani nel 1987,

    1990, 1992, 1993 e 1994 (il primo

    su Bimota, l'ultimo con la Ducati e

    tutti gli altri su Yamaha).

    DRIVER HYSTORY

  • Nel 1994, stanco di essere

    considerato un pilota di secondo

    piano rispetto a Carl Fogarty,

    Scott Russell e Giancarlo

    Falappa, passa alla Ducati ma la

    fragilit meccanica della nuova

    Ducati 916 lo costringe alla 9

    posizione in classifica finale.

    L'anno successivo corre con una

    Ducati di un team privato e si

    piazza settimo.

    Nel 1996 passa alla Supersport

    vincendo il Campionato Europeo

    di categoria con una Ducati 748

    del team Alstare. L'anno

    successivo esordisce nel neonato

    Campionato Mondiale, ma a

    causa di diverse cadute, finisce

    solo 8. Nel 1998 continua con il

    team Alstare Corona che per

    lascia la Ducati 748 per passare

    alla Suzuki GSX 600R, Pirovano

    con la nuova moto vince 5 gare

    sulle 10 in calendario e si

    aggiudica il titolo Mondiale

    Supersport.

    Nel 1999 si classifica 7 e 9 nel

    2000 ancora su Suzuki GSX

    600R del team Alstare.

    Nel 2001 passa al team DMR

    Suzuki Italia piazzandosi 10 a

    fine stagione.

    In seguito al suo ritiro dalle

    competizioni, rimane legato al

    team Alstare Suzuki come

    consulente tecnico.

    In definitiva possiamo dire che

    Yamaha, Ducati e Suzuki sono

    state le tre mogli con cui Pirovano

    si sposato, tirando fuori sempre

    il meglio da ogni situazione, o

    almeno cercando sempre il limite,

    quel limite spesso oltrepassato

    che molte volte lo ha gettato in

    terra.

    Ma non si vincono gran premi o

    titoli mondiali senza cercare il

    limite, e per questo motivo, e per

    le numerose impennate che ci

    regalava a fine gara, noi tutti

    appassionati ci togliamo il

    cappello e ringraziamo a gran

    voce questo pilota che ci ha fatto

    divertire moltissimo!

    Grazie Pirovano!

    Fine

    Con i colori Alstare Fabrizio Pirovano ha suggellato un connubio molto importante della sua carriera, e se il matrimonio con Ducati non stato del tutto soddisfacente, quello con Suzuki lo ha esaltato sicuramente. E incredibile vedere come lo stile del pilota sia leggermente cambiato dal passaggio tra Ducati e Suzuki, in fin dei conti ogni motocicletta ha i suoi pregi ed i suoi difetti, e mote volte il pilota doveva sopperire alle due cose.

    In questo caso Pirovano, facente parte della vecchia scuola di piloti tutto cuore e grinta, si adattava al mezzo come meglio poteva, tirando fuori da essa sempre il massimo risultato. Il connubio con Suzuki fu quello fu azzeccato, anche se ogni volta che si parla di Pirovano, mi vengono sempre in mente i suoi duelli in sella alla Yamaha OW01!

    a cura di Giovanni Yoyo Iodice

  • a cura di Giovanni Iodice

    Contributo Wikipedia

    Il passo del Muraglione un

    valico dell'Appennino tosco-

    romagnolo, altitudine 907 m

    s.l.m., sito in provincia di

    Firenze, nel comune di San

    Godenzo, 6 chilometri a sud del

    confine amministrativo fra

    Toscana ed Emilia-Romagna

    (provincia di Forl-Cesena).

    attraversato dalla strada statale

    67 Tosco-Romagnola. Separa la

    valle di San Godenzo e il

    Mugello dalla vallata del fiume

    Montone. Anticamente percorso

    da mulattiere, il valico divenne

    carrozzabile nel 1836 per volere

    del granduca di Toscana

    Leopoldo II. Con l'aiuto delle

    mine furono scavati una serie di

    tornanti sul fianco della

    montagna che permisero di

    raggiungere il crinale alla Colla

    dei Pratiglioni. Una grande

    lapide al centro del muro ricorda

    la data di realizzazione e come

    fu ripartita la spesa.

    Contemporaneamente alla

    strada, furono costruiti sul passo

    una casa cantoniera, un

    alberghetto e un muro di pietre

    che offrisse ai viandanti un

    riparo dal forte vento di crinale

    (da qui l'origine del nome).

    Il Passo del Muraglione

    A destra una suggestiva immagine del Muraglione

    completamente innevato. Anche se in pieno

    inverno il Passo del Muraglione quasi sempre

    imbiancato, non mancano temerari motociclisti in

    sella alle loro Enduro stradali che svettano i 907

    metri di altitudine. Il premio una tazza di t o

    cioccolato caldo presso lunica Osteria del valico.

    La particolarit del Passo del Muraglione sono i

    forti venti che sferzano lintero valico, la Muraglia quindi un ottimo riparo in caso di bufera di neve.

    Passi montani

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Questanno ci riandremo, il Consiglio Direttivo in accordo con la Presidenza ed i Collaboratori Esterni al Turismo del Motoclub Scoordinati, stanno vagliano lipotesi fondata di rimettere le gomme sul nastro dasfalto del Passo del Muraglione. Anni fa ci andammo con entusiasmanti commenti da parte dei partecipanti, questanno conteremo di riproporre una Tappa del TTS proprio sulla Muraglia che segna il confine

    tra Emilia Romagna e Toscana. Un indiscusso ed importante baluardo di storia italiana

  • a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    IL CORKSCREW DI LAGUNA SECA

    La fotografia in alto non un

    artefatto grafico per simulare

    quello che non esiste, il fatto

    nudo e crudo e che il tratto di

    pista in questione esiste davvero,

    e la pendenza qui in alto

    raffigurata alquanto veritiera.

    Lorizzonte dellobiettivo perfettamente in asse orizzontale,

    quello che invece letteralmente

    curvo e terribilmente in discesa

    il circuito.

    Il tratto di pista in questione si

    percorre sia con auto che con

    moto da corsa, e la difficolt

    aumenta considerevolmente se si

    pensa che si percorre in discesa.

    In fin dei conti affrontarla in salita

    non sarebbe stata la stessa cosa,

    paragonabile da chi ha avuto il

    privilegio di metterci le gomme,

    ad un vero e proprio salto nel

    vuoto.

    Il circuito venne inaugurato nel

    1957, e da allora sub una sola

    modifica, con la realizzazione

    della sezione che va dalla curva 2

    alla curva 5, necessaria per

    raggiungere la lunghezza minima

    richiesta dalla FIM. E considerato da molti piloti uno dei circuiti pi

    ardui, e i sorpassi molto difficili da

    effettuare.

    Il mitico cavatappi in questo ha

    avuto il privilegio di ospitare duelli

    incredibili, come quello tra Rossi

    e Stoner nel 2008, o quello pi

    recente tra Marquez e Rossi nel

    2013, senza dimenticare un altro

    bel sorpasso che il nostro pilota

    italiano Alex Zanardi realizz ai

    danni di Brian Herta allultimo giro della Indy Car del 1996.

    Storicamente il Corkscrew era

    una semplice sede stradale, con

    erba alta ai lati della carreggiata e

    delle poco rassicuranti balle di

    paglia poste ai lati della prima

    curva. Bench sia stato fatto

    molto per la sicurezza negli anni,

    come ad esempio ladozione di cordoli per delimitare la

    carreggiata o gomme ai lati della

    curva per meglio attutire i fuori

    pista, resta il fatto che la

    conformazione della collina, non

    permette una via di fuga

    adeguata.

  • Il bordo della pista troppo vicino

    alla fine della collina, certo

    anche vero che il tratto in

    questione si dovrebbe percorrere

    ad 80 Km/h, una velocit non

    eccessiva per un fuori pista, ma

    luso del condizionale dobbligo in quanto la staccata che porta al

    tratto in questione, avviene subito

    dopo una ripida salita con un

    piccolo scollinamento, facile

    quindi sbagliare il punto di frenata

    con innalzamento repentino della

    velocit!

    Nel Crash della foto in basso un

    chiaro esempio di quando o freni

    non funzionano a dovere, la

    Ferrari 458 di Ryan Ockey, tira

    dritto verso le protezioni in

    gomma rimbalzando come una

    palla di gomma. Incidente

    fortunatamente senza

    conseguenze.

    a cura di Giovanni Yoyo Iodice

    Ecco cosa vede il pilota al

    momento dellentrata in curva della prima svolta a sinistra. La

    gobba della collinetta,

    impedisce di vedere il punto di

    corda della traiettoria

    successiva a destra, della

    serie ti butti gi per linferno senza vedere dove realmente

    stai mettendo le gomme.

    Qui il coraggio non basta, ci

    vuole una buona dose di

    pazzia per guidare al limite in

    questo punto.

    Fine

  • STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo

    MAXIMILIANO MAX214 VITTORINI (Presidente)

    Email: [email protected]

    Telefono: 339/3674434

    MANSIONI: Organizzazione Logistica e Manageriali; Resp. Convenzioni; Intermediario FMI;

    Intermediario Presidenza altri Motoclub; Organizzazione Eventi; Supporto Tecnico TTS; Resp.

    Tesseramento Soci; Intermediario con gli Sponsor; Potere decisionale doppio nel CD.

    MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati

    GIOVANNI GIANDARK AMICO (Vice-Presidente)

    Email: [email protected]

    MANSIONI: Traffic Manager; Intermediario con gli Sponsor; Addetto agli articoli sportivi

    (motovelocit) del Forum; Consulenza Interna, Organizzazione Logistica; Capo della Sicurezza.

    MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati

    FRANCESCA PORCU (Segretaria)

    Email: [email protected]

    MANSIONI: Segreteria e Tesoriere del Motoclub Scoordinati; Tenuta del registro Verbali

    d'Assemblea e Consiglio Direttivo; Revisore Conti e Bilancio.

    MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati

    MICHELA PESCIOMANCINO PETRACCA (Comunicazione Interna ai Soci)

    Email: [email protected]

    MANSIONI: Intermediario con i Soci del Motoclub; Consulenza Interna; Responsabile alla

    comunicazione interna (notifiche, reclami, richieste ecc...); Organizzazione eventi; Collaboratore

    Logistica.

    MARCA MOTOCICLISTICA: Suzuki

    ELISABETTA ELIDUCATI CONTE (Revisore Conti)

    Email: [email protected]

    MANSIONI: Revisore Conti del Motoclub, Consulenza Interna, Intermediario Attivit Solidali,

    Responsabile ed Organizzatrice dello Scoordinati Flashmob Dance (corpo di ballo del

    Motoclub).

    MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati

  • STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo

    CLAUDIO CAPITAN UNCINO NEGRI (Responsabile al Turismo)

    Email: [email protected]

    MANSIONI: Responsabile ed Organizzatore TTS (uscite turistiche); Esperienza nel settore

    Turismo (Itinerari e percorsi); Collaboratore Web; Supporto Fotografia alla fotografa ufficiale

    (Delfina); Consulenza Interna.

    MARCA MOTOCICLISTICA: BMW

    ALESSANDRO DESMOSANDRO CARPANI (Turismo e Consulenza)

    Email: [email protected]

    MANSIONI: Collaboratore al Turismo; Consulenza Interna; Collaboratore Scoordinati

    News e Slide di presentazione eventi; Attivit extra (maestranza).

    MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati

    FABIO ZI8TTO VERDINI (Sicurezza Stradale e Relazioni Pubbliche)

    Email: [email protected]

    MANSIONI: Responsabile Sicurezza Stradale, Responsabile Staffette e Relazioni

    pubbliche con altri Motoclub.

    MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati

    GIOVANNI YOYO IODICE (Settore Artistico ed Immagine) Email: [email protected] MANSIONI: Redattore Scoordinati News; Grafiche Motoclub in collaborazione con TogaDesign; Aggiornamenti Web in collaborazione con Fiorenzo Fr3edom Francioli, Resp. FSS; Resp. Scoordinati United (squadra di calcio); Montaggi Video (Yes video production team). MARCA MOTOCICLISTICA: Kawasaki

    RICCARDO FUSO (Turismo e Media) Email: [email protected] MANSIONI: Collaboratore Esterno al Turismo, Videoriprese On Board Cam, Montaggi Video Uscite Sociali. MARCA MOTOCICLISTICA: Trimph

    COLLABORATORI ESTERNI

  • DAL PROSSIMO NUMERO

    SI CAMBIA PELLE!

  • Ovunque tu sia,

    qualsiasi moto tu abbia, ricordati

    Non sei solo!

    1. Ogni Socio del Motoclub responsabile in solido di danni

    arrecati a cose o persone, quindi consigliabile tenere un

    comportamento disciplinato e corretto durante le

    manifestazioni e/o percorsi organizzati.

    2. In fase di sorpasso di un altro Biker, sono tassativamente

    proibiti i passaggi radenti ad alta velocit e soprattutto a destra.

    3. Segnalare al Biker che ci segue eventuali pericoli lungo la

    strada previo alzata di mano o fuoriuscita della gamba dalla

    moto. Gamba destra se un pericolo proviene da destra (es:

    auto ferma ad un incrocio, ciclista, pietrisco ecc), viceversa se

    il pericolo viene da sinistra.

    4. In fase di allungo dal gruppo attendere questultimo in prossimit del primo incrocio principale utile, questo per

    ricompattare il serpentone evitando problemi di smarrimento.

    5. E vietato effettuare sorpassi in curva od in prossimit di essa (staccata), questo per evitare cambi repentini della linea di

    traiettoria di chi ci precede con conseguenti frenate al limite

    della sicurezza.

    6. La testa del gruppo deve sempre attendere la coda del

    serpentone in prossimit degli incroci principali.

    7. Il penultimo della fila del serpentone deve sempre sincerarsi

    della presenza dellultimo (coda).

    8. Nel traffico gettare lo sguardo sempre due o tre auto davanti a

    voi, il pericolo viene sempre da lontano.

    9. In viaggio in caso di caduta (scongiuri dovuti) o problematica

    alla moto, nostra abitudine fermare il gruppo per soccorrere il

    Socio. Se il problema risolvibile si riparte, altrimenti si

    formeranno 2 gruppi, il primo continuer il giro, il secondo

    rimarr sul posto fino alla risoluzione del problema.

    10. Come da Codice Stradale, il sorpasso di un veicolo, anche tra

    motociclette, deve essere eseguito rispettando la distanza

    laterale della moto che ci precede (almeno 1,5 mt.).

    11. E proibito il sorpasso del serpentone (gruppo) ad alta velocit. Si consiglia di effettuare un sorpasso alla volta a velocit

    consone alla strada, al gruppo e allandatura che si sta tenendo.

    12. Rispettare la puntualit negli appuntamenti, negli orari e con il

    pieno di benzina gi fatto. In caso di ritardo avvisare

    tempestivamente lorganizzatore di turno dellUscita Sociale.

    13. Nel parcheggiare la vostra moto assicurarsi di aver posizionato

    bene il cavalletto, questo per evitare un effetto domino con le

    moto parcheggiate accanto nel caso di caduta.

    14. Rispetto per s stessi, Rispetto per il Biker accanto, Rispetto

    per il Passeggero, Rispetto per la moto!

    a) Evitare di andare oltre il proprio limite fisico e

    mentale.

    b) Massimo riguardo e attenzione al Biker accanto.

    c) Ricordati che se sei in due, devi pensare per due

    persone.

    d) Se credi che le moto abbiano unanima, allora credi anche possano soffrire

    La mancata osservazione delle Norme sopra indicate

    comporter in primo luogo ad un Ammonimento, in

    secondo luogo allAllontanamento definitivo dal Motoclub Scoordinati.

    NORME COMPORTAMENTALI ON THE ROAD MOTOCLUB SCOORDINATI

    Queste sono regole comportamentali che il MC Scoordinati adotta dalla sua Costituzione (Dicembre 2008), ogni membro consapevole e

    responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che pu arrecare. Qui si va in motocicletta, la sicurezza quindi viene prima di tutto. In passato le

    Regole Comportamentali sopra riportate non erano Vincolanti, ma dal 2012 il Consiglio Direttivo, in accordo con la Presidenza, ha deciso di renderle

    obbligatorie in seguito a spiacevoli inconvenienti che si sono purtroppo verificati, pertanto, per una migliore convivenza allinterno del Motoclub, si consiglia calorosamente di osservarle. Non pecchiamo di presunzione, ma se sei giunto sino a noi e sei un nuovo iscritto un motivo deve pur esserci.

    Qui sei tra amici centauri non solo tra motociclisti.