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Magazine del Motoclub Scoordinati a cura di Giovanni Yoyo IodiceTRANSCRIPT
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Magazine a diffusione telematica a cura della Redazione del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com. Non in vendita. No scopo di lucro.
Contiene linserto
Cerano una volta, piloti coraggiosi
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Editoriale
5Italia, Ex bel paese (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
WSBK 2015
La grande attesa(a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
INSERTO
Cerano una volta piloti coraggiosi (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
Rievocazioni Auto
Fiat 127(a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
Driver History
La storia di Fabrizio Pirovano (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
Passi Montani
Il Passo del Muraglione (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
Circuiti Mondiali
Il Corkscrew di Laguna Seca (a cura di Giovanni Yoyo Iodice)
NUMERO PRECEDENTE
PUBBLICATO IL: 28 GENNAIO 2015 FOLLOWERS: 6
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Redattore Responsabile,
Impaginazione e Stesura Articoli
Giovanni Yoyo Iodice
Copertina di questo numero
Franca Maria Toga Preziosi
(Toga Design)
Autori articoli di questo numero
Giovanni Yoyo Iodice
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice, fonte blog.casa.it
Chi di noi non ha sognato almeno una volta di trascorrere il freddo inverno in un rifugio accogliente dalla calda atmosfera intima e familiare, rilassandosi davanti ad un camino dopo una lunga passeggiata? Nel Montana questo sogno si realizzato per la famiglia che acquistato e ristrutturato questo splendido rustico. Lo studio Dan Joseph ha progettato e
realizzato questo magnifico chalet di montagna seguendo quanto i committenti desideravano: una casa per le vacanze in montagna che fosse un caldo rifugio per linverno e allo stesso tempo unaccogliente nido per tutta la famiglia. Dominano legno e pietra, elementi e materiali che caratterizzano tutta la casa, negli arredi e per gli ambienti. Tutti gli arredi
sono stati scelti con gusto e grande attenzione per creare la giusta atmosfera di montagna. A rendere ancor pi spettacolare questa casa sono un fienile guest house, il laghetto artificiale su cui si affaccia profondo circa 20 piedi e usato come massa geotermica per riscaldare la casa in inverno, utilizzando pochissima energia, e 22 ettari di terreno.
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Editoriale a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Mai alcuna vignetta fu pi
azzeccata per descrivere
lattuale situazione politica
italiana.
Quello che accade qui da noi
da almeno una ventina di anni,
una continua inesplicabile
ipocrisia che la nostra classe
politica attua nei confronti di
chi dovrebbe essere
veramente tutelato, il
cittadino.
Ci sentiamo, defraudati,
sfruttati, messi da parte, anzi
presi in considerazione solo
per il pagamento delle tasse,
tante tasse, troppe tasse.
Decisioni prese in Parlamento
senza troppi scrupoli a scapito
di quei italiani, fortunati, che
sgobbano dalla mattina alla
sera per riuscire ad arrivare a
fine mese. Fortunati perch
c anche chi senza lavoro,
costretto a vivere alla giornata
perch le Aziende chiudono
con la facilit di un battito dala
di una farfalla.
E loro cosa fanno, aumentano
le tasse, inventano nuove
contribuzioni, e cosa che fa
ancor pi rabbia non si
preoccupano di dare il buon
esempio, ma di tutelarsi per
prima il proprio bel culetto, mi
scuso per il francesismo.
La libert di stampa mi
permette di dire e scrivere
tutto ci che penso a riguardo,
ma mi limiter nel dire che
lItalia, il bel paese, lItalia delle
invenzioni, delle grandi
Aziende, del sole e del
benessere, non esiste pi.
Ultimamente hanno messo
mano anche su quello che ci
tocca pi da vicino, ovvero la
passione per i motori,
allungando la vita dei mezzi
storici imponendo il
pagamento pieno della tassa
di possesso fino al 30esimo
anno di et del mezzo in
questione, il famoso bollo
E cosa dire della benzina,
mentre scrivo questo
Editoriale il costo del Petrolio
al barile sceso ai minimi
storici, 45 Dollari al barile.
Italia, ex bel paese
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Solamente un anno fa, in piena
estate, il prezzo del greggio al
barile faceva toccare i 115
Dollari al barile, ed il prezzo
della benzina oscillava
mediamente tra 1,75 e
1,85 al litro, ora che il
greggio calato del 60% non
mi spiego perch il carburante
non costi 0,80 centesimi al
litro, come facile attendersi.
Le troppe accise stangano
incredibilmente il prezzo dei
carburanti, ma questo solo
lennesimo sopruso di cui
siamo vittime.
Potrei elencare tantissime
altre sconfitte per noi Italiani
del ceto medio, come ad
esempio la giustizia, non
sempre uguale per tutti,
oppure il problema
immigrazione, la mala sanit,
la troppa burocrazia in
qualsivoglia campo, i
salatissimi pedaggi
autostradali, i troppi politici a
cui diamo stipendi da capogiro
e pensioni doro per pochi
mesi di lavoro, e molto altro
ancora
Tempo fa girava in rete il
paragone della classe politica
tra Italia e Usa. I dati sotto
riportati sono davvero
imbarazzanti, e a stento si
riesce a credere su come
siano riusciti a metterci i
paraocchi e la museruola per
cos tanti anni.
Mi ero promesso di non
enfatizzare argomenti di tipo
politico in questo Magazine,
ma qui non si sta parlando di
destra, centro o sinistra, tanto
indipendentemente da dove di
pende, la risultante sempre
stata la stessa
Sconforto!
Fine
-
Per noi tutti appassionati di
competizioni sportive a due
ruote, questo periodo dellanno
non da considerarsi proprio il
massimo.
Attendere due mesi prima che
i motori delle derivate di serie
comincino a ruggire davvero
snervante. Ma anche
questanno cercheremo di
sopravvivere attendendo con
trepidazione il 1 week end di
gare, che con molta
probabilit, vedr Phillip Island
come prima candidata per lEni
2015 FIM Superbike World
Championship.
Intanto in questo articolo
possiamo dare una prima
occhiata al Calendario
Provvisorio che, se
confermato, vedr ben 14
gare allattivo per un totale di
28 manche, non male per
limmagine della WSBK, e
soprattutto non male per noi
tutti appassionati.
Le manche saranno tante cosi
come i punti in palio, non
mancheranno di certo
emozioni e delusioni, ma anche
e soprattutto entusiasmanti
colpi di scena come quelli
vissuti nel 2014.
Questanno la Ducati si sar
notevolmente rafforzata come
prestazioni e affidabilit,
mentre le moto da battere
saranno sicuramente ancora
una volta Kawasaki ed Aprilia.
Ma non dimentichiamoci che
WSBK 2015 La grande attesa
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Questanno sar il primo
anno in cui le versioni EVO
saranno schierate da tutti
i Team, quindi chi lo scorso
anno ha fatto i primi passi
con questa nuova versione
ne sar sicuramente
avvantaggiato.
I piloti sul quale puntare
nel 2015 saranno
nellordine: Sykes, Rea,
Giugliano, Davies ed il
fresco campione del
mondo Guintoli, ma noi
tutti ci auguriamo che
nella lotta al vertice, anche
la Suzuki ed i suoi piloti
cosi come Honda, facciano
progressi per veleggiare
nei primi posti.
Non ci resta che contare i
giorni che ci separano dal
22 Febbraio, giorno in cui
Phillip Island ospiter la
gara inaugurale della
WSBK 2015.
Fine
Una delle prime coppie che potrebbe scoppiare quella formata dal nuovo duo Sykes-Rea entrambi sulle Kawasaki Ninja. Anche se Tom Sykes sar con molta probabilit la prima guida del Team, non ci vorr molto prima di vedere un Rea provare a star davanti al suo compagno di Team. Noi tutti ce lo auguriamo, ma sempre per il bene dello sport e dello spettacolo.
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Non che i piloti di oggi siano
meno coraggiosi, ma
correre nelle condizioni in
cui gareggiavano i piloti
degli anni 60 e 70 ha
davvero dellaudace,
probabilmente del folle.
I sistemi di sicurezza come
tuta, casco, guanti e
stivaletti erano semplici
indumenti che oggi
farebbero impallidire anche
per una singola uscita
domenicale. Eppure i piloti
di allora correvano, e lo
facevano in condizioni di
pista incredibili; allinizio non
cerano i cordoli, molte
volte si correva in circuiti
cittadini con guard rail ai
lati della carreggiata, o
addirittura in circuiti dove si
attraversavano veri e
propri binari.
Le uniche protezioni che i
piloti potevano avere in
caso di scivolata, erano
delle balle di paglia poste
fuori dalle curve pi
pericolose, ma questo
sistema non era presente
su tutti i circuiti e
nemmeno in tutte le curve.
Se poi a tutto questo
aggiungiamo il fatto che le
motociclette dellepoca
montavano degli
pneumatici molto, ma
molto lontani dalle gomme
attuali in termini di resa, le
gesta dei campioni del
passato diventano
addirittura epiche.
Giacomo Agostini, Renzo
Pasolini, Mike Hailwood,
Jim Redman, Dave
Simmonds, Angel Nieto,
Jarno Saarinen, Walter
Villa e ancora John
Williams, Barry Sheene,
Marco Lucchinelli, Franco
Uncini fino ad arrivare a
Kenny Roberts Sr, Eddie
Lawson, Sito Pons, Wayne
Gardner, Carlos Lavado,
Fausto Gresini, Luca
Cadalora. Questi sono solo
alcuni celebri nomi che
hanno sfidato la sorte con
INSERTO Cerano una volta, piloti coraggiosi
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
audacia e follia. Gli ultimi nomi
menzionati gi potevano
contare su sistemi di
sicurezza notevolmente evoluti
come; casco integrale,
protezioni tuta e saponette
alle ginocchia, ma tra gli anni
60 e 70 guidare una moto da
corsa al limite era follia pura,
pazzia per pochi.
Se poi ci catapultiamo ancora
pi indietro nel tempo, dove
una curva veniva affrontata
con un ginocchio sul bordo di
un marciapiede, ed un elmo
come casco che lasciava
scoperta viso e mascella, la
follia si tramuta in gesta
epiche. Molti di noi oggi
nemmeno si sognano di
prendere una motocicletta,
entrare in pista, senza un
buon equipaggiamento al
seguito, beh allepoca il
massimo della tecnologia era
questo, e poco altro ancora, e
cadere significava il pi delle
volte rialzarsi con le ossa rotte
e la pelle bruciata, sempre se
la fortuna ti assisteva
Erano i tempi in cui una gara ti
poneva nellOlimpo degli Dei, e
se riuscivi ad arrivare integro
al traguardo eri considerato
un eletto. Non ci saranno stati
i duelli spalla a spalla come
quelli odierni, ma il duello per
la gloria, e la vittoria contro la
morte era sempre presente,
ad ogni gara, ad ogni curva, e
vincerlo voleva dire molto!
Tra il 1949 ed il 1979, nel
solo Motomondiale sono
deceduti 27 piloti, pochi se
consideriamo in quali
condizioni correvano, ma
moltissimi se si pensa che
questo, seppur pericoloso,
pur sempre uno Sport.
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A sinistra una bellissima immagine del trio
motoristico nipponico Honda, Yamaha e Suzuki, a
rappresentarli cerano un giovanissimo Wayne
Gardner, il veterano Kenny Roberts Sr, ed il talento
italiano Franco Uncini,
Entravamo negli anni 80 e le moto cosi come gli
equipaggiamenti subivano notevoli cambiamenti
facendo passi da giganti per quanto riguardava la
sicurezza.
Durante il Gp di Assen del 1983 proprio a Franco
Uncini, oggi Responsabile della Safety Commission
sulla sicurezza dei piloti del motomondiale, capit un
incidente che rimase memorabile negli annali del
Motomondiale. Dopo un High Side alluscita di una
curva cade in piena traiettoria in mezzo alla pista
mentre da dietro sopraggiungevano altri piloti. Una
volta arrestatosi per la troppa foga di uscire di pista
e togliersi dal centro della pista, centra in pieno un
pilota che nel frattempo stava provando a schivarlo
sulla sinistra.
Nel terribile urto Uncini perde il casco e sviene. I
soccorritori con tanto di ambulanza accorrono sul
posto dellincidente, mentre paradossalmente a
meno di 3 metri la gara ancora in pieno
svolgimento. Cose davvero di altri tempi.
Qui a sinistra altri due volti dei celebri anni 70 80
Graziano Rossi (padre del pluricampione del mondo
Valentino Rossi) e Marco Lucchinelli, entrambi nel
Team Suzuki. Tempi memorabili che furono,
emozioni incredibili che vissero, vizi fuori dalle
competizioni che consumarono e sicuramente anni
indimenticabili per gli appassionati delle due ruote
sportive che ci regalarono.
Cerano una volta, piloti coraggiosi
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Dal 1980 ad oggi il dato
statistico sugli incidenti
mortali nel solo Motomondiale
calato notevolmente, solo, si
fa per dire, 19 piloti hanno
perso la vita durante un Gran
Premio.
Ma a volte, malgrado si pensi
continuamente alla ricerca
della sicurezza, allo studio di
nuovi materiali e alla
progettazione e realizzazione
di piste sempre pi sicure, il
fato sempre l, beffardo,
inevitabile e inaspettato.
Un destino bastardo che
nellultimo decennio ci ha
portato via Daijiro Kato, Shoya
Tomizawa e lindimenticato e
sempre vivo nei pensieri,
Marco Simoncelli.
Gli eroi della velocit del
passato, con le loro gesta,
hanno tracciato la strada
verso un futuro pi sicuro e
sempre pi veloce. Grazie a
loro oggi possiamo vantare
una tecnologia sicuramente
migliore, che anno dopo anno
si perfeziona sempre pi. A noi
non resta che guardare le
fotografie vintage delle
competizioni dellepoca e
rimanere abbagliati da
cotanto coraggio.
Fine
Un nastro dasfalto sicuramente non eccellente, un guard rail che gira come una ghigliottina lungo la curva, lassenza totale di cordoli, gomme fine e protezioni ridotte alla sola tuta in pelle, se questi non sono eroi non saprei quale altro aggettivo usare.
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Rievocazioni Car Concept
FIAT 127
Chi di voi non conosce la mitica Fiat 127, auto prodotta dalla Fiat nel lontano 1971? Vettura compatta, economica, dallo stile inconfondibile e dal peso ridottissimo, appena 700 Kg. Oggi c chi si divertito a darle una fisionomia Restyling, personalmente molto riuscita a parte un frontale troppo vicino alla Bravo. La scheda tecnica della primissima versione recitava cos: Motore: 4 cilindri in linea ciclo Otto Cilindrata: 903 cm Alesaggio x corsa: 65 x 68mm Distribuzione: a 2 valvole con albero a cammes laterale Alimentazione: a carburatore Weber 32 IBA 20 Potenza: 47 CV a 6.200 giri/min Accensione: Impianto elettrico a 12 V, dinamo 230 W, batteria 34 Ah Frizione: monodisco a secco Cambio: 4 rapporti + RM Telaio: Scocca metallica autoportante Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti, bracci triangolari trasversali oscillanti, barra trasversale stabilizzatrice, mollone elicoidale, ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: a ruote indipendenti, bracci triangolari trasversali oscillanti, balestra trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici Dimensioni in mm: (L L H): 3.590 1.520 1.390 Diametro minimo sterzata: 9,60 m Interasse: 2.225 mm Carreggiate: anteriore 1.280 mm - posteriore 1.295 mm Posti totali: 4 Serbatoio: 30 l Masse: a vuoto 705 kg Freni: anteriori a disco; posteriori a tamburo; con comando idraulico, doppio circuito, servofreno a depressione e correttore di frenata al retrotreno. Pneumatici: 135-SR x 13 Velocit: 140 km/h Accelerazione: 35,2 sec. sul km da fermo Consumi medio: 18 Km/lt
La somiglianza della nuova Concept con la nonnina di 40 e pi anni fa davvero imbarazzante, forse il frontale avrebbe richiesto un approccio pi tradizionale, ma anche questo stile si accomuna bene allo sguardo inconfondibile della 127.
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Allepoca serviva davvero poco per marciare, a tutto scapito della sicurezza e del confort di guida. Pesi ed ingombri erano ridottissimi, cosi come gli interni, semplici ed un po scarni. Eppure cera tutto quello che serviva, certo, aria condizionata, finestrini elettrici, airbag, sedili riscaldati, poggiatesta e molto altro ancora, erano solo utopia per lepoca, eppure senza queste componentistiche si viaggiava ugualmente, con la differenza che uno spostamento superiore ai 50 Km poteva causare uno stress fisico non indifferente.
Ma erano altri tempi, tempi in cui lItalia era la regina indiscussa del mercato automobilistico europeo, sperimentando nuove soluzioni con ingegneri e tecnici che divennero poi famosi in tutti il mondo. Peccato non poter dire la stessa cosa oggi, oggi che le aziende italiane si fondono con quelle esterne per non soccombere. Ma erano altri anni, anni spensierati, gli anni della Fiat 127
Fine
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a cura di Giovanni Iodice
LA STORIA di FABRIZIO PIROVANO Fabrizio Pirovano, nasce a
Biassono, il 1 febbraio del 1960.
Rimane ancora oggi uno dei
migliori ed indiscussi talenti
italiani, uno di quei piloti vecchio
stampo, con cuore e grinta oltre
ogni cosa.
Vincitore del Mondiale Supersport
nel 1998, viene ricordato come
uno dei piloti pi rappresentativi
del mondiale Superbike, essendo
inserito nella hall of fame del
campionato.
Esordisce come crossista,
vincendo il titolo italiano Cadetti
nella classe 50 nel 1977 su TGM
ed il titolo di vice campione
italiano nella 125 juniores nel
1980.
Nel 1986 passa alla velocit, per
problemi fisici causati dalle
frequenti cadute sulle piste da
cross. Inizia pertanto una nuova
fase della sua carriera,
partecipando nel 1987 al
campionato Europeo Velocit in
250, chiudendolo 13esimo nella
generale con 15 punti alla guida
di una Yamaha. Sempre nel 1987
avviene l'esordio internazionale
nella classe 250 del
Motomondiale al GP delle
Nazioni, che non porta a termine
a causa di un ritiro.
Nello stesso anno ottiene il 7
posto nella gara tedesca del
Campionato Mondiale Formula
TT, posizionandosi 28esimo con
4 punti nella classifica piloti.
In seguito partecipa alla 24 ore
del Bol d'Or su una Bimota YB4
ufficiale ed uno dei primi italiani
a credere nel nascente
Campionato Mondiale Superbike,
correndo dal 1988 al 1993 con
una Yamaha OW01.
Si piazza due volte 2 nel
Mondiale, nel 1988 e 1990, e
vince ben 5 titoli italiani nel 1987,
1990, 1992, 1993 e 1994 (il primo
su Bimota, l'ultimo con la Ducati e
tutti gli altri su Yamaha).
DRIVER HYSTORY
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Nel 1994, stanco di essere
considerato un pilota di secondo
piano rispetto a Carl Fogarty,
Scott Russell e Giancarlo
Falappa, passa alla Ducati ma la
fragilit meccanica della nuova
Ducati 916 lo costringe alla 9
posizione in classifica finale.
L'anno successivo corre con una
Ducati di un team privato e si
piazza settimo.
Nel 1996 passa alla Supersport
vincendo il Campionato Europeo
di categoria con una Ducati 748
del team Alstare. L'anno
successivo esordisce nel neonato
Campionato Mondiale, ma a
causa di diverse cadute, finisce
solo 8. Nel 1998 continua con il
team Alstare Corona che per
lascia la Ducati 748 per passare
alla Suzuki GSX 600R, Pirovano
con la nuova moto vince 5 gare
sulle 10 in calendario e si
aggiudica il titolo Mondiale
Supersport.
Nel 1999 si classifica 7 e 9 nel
2000 ancora su Suzuki GSX
600R del team Alstare.
Nel 2001 passa al team DMR
Suzuki Italia piazzandosi 10 a
fine stagione.
In seguito al suo ritiro dalle
competizioni, rimane legato al
team Alstare Suzuki come
consulente tecnico.
In definitiva possiamo dire che
Yamaha, Ducati e Suzuki sono
state le tre mogli con cui Pirovano
si sposato, tirando fuori sempre
il meglio da ogni situazione, o
almeno cercando sempre il limite,
quel limite spesso oltrepassato
che molte volte lo ha gettato in
terra.
Ma non si vincono gran premi o
titoli mondiali senza cercare il
limite, e per questo motivo, e per
le numerose impennate che ci
regalava a fine gara, noi tutti
appassionati ci togliamo il
cappello e ringraziamo a gran
voce questo pilota che ci ha fatto
divertire moltissimo!
Grazie Pirovano!
Fine
Con i colori Alstare Fabrizio Pirovano ha suggellato un connubio molto importante della sua carriera, e se il matrimonio con Ducati non stato del tutto soddisfacente, quello con Suzuki lo ha esaltato sicuramente. E incredibile vedere come lo stile del pilota sia leggermente cambiato dal passaggio tra Ducati e Suzuki, in fin dei conti ogni motocicletta ha i suoi pregi ed i suoi difetti, e mote volte il pilota doveva sopperire alle due cose.
In questo caso Pirovano, facente parte della vecchia scuola di piloti tutto cuore e grinta, si adattava al mezzo come meglio poteva, tirando fuori da essa sempre il massimo risultato. Il connubio con Suzuki fu quello fu azzeccato, anche se ogni volta che si parla di Pirovano, mi vengono sempre in mente i suoi duelli in sella alla Yamaha OW01!
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
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a cura di Giovanni Iodice
Contributo Wikipedia
Il passo del Muraglione un
valico dell'Appennino tosco-
romagnolo, altitudine 907 m
s.l.m., sito in provincia di
Firenze, nel comune di San
Godenzo, 6 chilometri a sud del
confine amministrativo fra
Toscana ed Emilia-Romagna
(provincia di Forl-Cesena).
attraversato dalla strada statale
67 Tosco-Romagnola. Separa la
valle di San Godenzo e il
Mugello dalla vallata del fiume
Montone. Anticamente percorso
da mulattiere, il valico divenne
carrozzabile nel 1836 per volere
del granduca di Toscana
Leopoldo II. Con l'aiuto delle
mine furono scavati una serie di
tornanti sul fianco della
montagna che permisero di
raggiungere il crinale alla Colla
dei Pratiglioni. Una grande
lapide al centro del muro ricorda
la data di realizzazione e come
fu ripartita la spesa.
Contemporaneamente alla
strada, furono costruiti sul passo
una casa cantoniera, un
alberghetto e un muro di pietre
che offrisse ai viandanti un
riparo dal forte vento di crinale
(da qui l'origine del nome).
Il Passo del Muraglione
A destra una suggestiva immagine del Muraglione
completamente innevato. Anche se in pieno
inverno il Passo del Muraglione quasi sempre
imbiancato, non mancano temerari motociclisti in
sella alle loro Enduro stradali che svettano i 907
metri di altitudine. Il premio una tazza di t o
cioccolato caldo presso lunica Osteria del valico.
La particolarit del Passo del Muraglione sono i
forti venti che sferzano lintero valico, la Muraglia quindi un ottimo riparo in caso di bufera di neve.
Passi montani
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Questanno ci riandremo, il Consiglio Direttivo in accordo con la Presidenza ed i Collaboratori Esterni al Turismo del Motoclub Scoordinati, stanno vagliano lipotesi fondata di rimettere le gomme sul nastro dasfalto del Passo del Muraglione. Anni fa ci andammo con entusiasmanti commenti da parte dei partecipanti, questanno conteremo di riproporre una Tappa del TTS proprio sulla Muraglia che segna il confine
tra Emilia Romagna e Toscana. Un indiscusso ed importante baluardo di storia italiana
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a cura di Giovanni Yoyo Iodice
IL CORKSCREW DI LAGUNA SECA
La fotografia in alto non un
artefatto grafico per simulare
quello che non esiste, il fatto
nudo e crudo e che il tratto di
pista in questione esiste davvero,
e la pendenza qui in alto
raffigurata alquanto veritiera.
Lorizzonte dellobiettivo perfettamente in asse orizzontale,
quello che invece letteralmente
curvo e terribilmente in discesa
il circuito.
Il tratto di pista in questione si
percorre sia con auto che con
moto da corsa, e la difficolt
aumenta considerevolmente se si
pensa che si percorre in discesa.
In fin dei conti affrontarla in salita
non sarebbe stata la stessa cosa,
paragonabile da chi ha avuto il
privilegio di metterci le gomme,
ad un vero e proprio salto nel
vuoto.
Il circuito venne inaugurato nel
1957, e da allora sub una sola
modifica, con la realizzazione
della sezione che va dalla curva 2
alla curva 5, necessaria per
raggiungere la lunghezza minima
richiesta dalla FIM. E considerato da molti piloti uno dei circuiti pi
ardui, e i sorpassi molto difficili da
effettuare.
Il mitico cavatappi in questo ha
avuto il privilegio di ospitare duelli
incredibili, come quello tra Rossi
e Stoner nel 2008, o quello pi
recente tra Marquez e Rossi nel
2013, senza dimenticare un altro
bel sorpasso che il nostro pilota
italiano Alex Zanardi realizz ai
danni di Brian Herta allultimo giro della Indy Car del 1996.
Storicamente il Corkscrew era
una semplice sede stradale, con
erba alta ai lati della carreggiata e
delle poco rassicuranti balle di
paglia poste ai lati della prima
curva. Bench sia stato fatto
molto per la sicurezza negli anni,
come ad esempio ladozione di cordoli per delimitare la
carreggiata o gomme ai lati della
curva per meglio attutire i fuori
pista, resta il fatto che la
conformazione della collina, non
permette una via di fuga
adeguata.
-
Il bordo della pista troppo vicino
alla fine della collina, certo
anche vero che il tratto in
questione si dovrebbe percorrere
ad 80 Km/h, una velocit non
eccessiva per un fuori pista, ma
luso del condizionale dobbligo in quanto la staccata che porta al
tratto in questione, avviene subito
dopo una ripida salita con un
piccolo scollinamento, facile
quindi sbagliare il punto di frenata
con innalzamento repentino della
velocit!
Nel Crash della foto in basso un
chiaro esempio di quando o freni
non funzionano a dovere, la
Ferrari 458 di Ryan Ockey, tira
dritto verso le protezioni in
gomma rimbalzando come una
palla di gomma. Incidente
fortunatamente senza
conseguenze.
a cura di Giovanni Yoyo Iodice
Ecco cosa vede il pilota al
momento dellentrata in curva della prima svolta a sinistra. La
gobba della collinetta,
impedisce di vedere il punto di
corda della traiettoria
successiva a destra, della
serie ti butti gi per linferno senza vedere dove realmente
stai mettendo le gomme.
Qui il coraggio non basta, ci
vuole una buona dose di
pazzia per guidare al limite in
questo punto.
Fine
-
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo
MAXIMILIANO MAX214 VITTORINI (Presidente)
Email: [email protected]
Telefono: 339/3674434
MANSIONI: Organizzazione Logistica e Manageriali; Resp. Convenzioni; Intermediario FMI;
Intermediario Presidenza altri Motoclub; Organizzazione Eventi; Supporto Tecnico TTS; Resp.
Tesseramento Soci; Intermediario con gli Sponsor; Potere decisionale doppio nel CD.
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
GIOVANNI GIANDARK AMICO (Vice-Presidente)
Email: [email protected]
MANSIONI: Traffic Manager; Intermediario con gli Sponsor; Addetto agli articoli sportivi
(motovelocit) del Forum; Consulenza Interna, Organizzazione Logistica; Capo della Sicurezza.
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
FRANCESCA PORCU (Segretaria)
Email: [email protected]
MANSIONI: Segreteria e Tesoriere del Motoclub Scoordinati; Tenuta del registro Verbali
d'Assemblea e Consiglio Direttivo; Revisore Conti e Bilancio.
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
MICHELA PESCIOMANCINO PETRACCA (Comunicazione Interna ai Soci)
Email: [email protected]
MANSIONI: Intermediario con i Soci del Motoclub; Consulenza Interna; Responsabile alla
comunicazione interna (notifiche, reclami, richieste ecc...); Organizzazione eventi; Collaboratore
Logistica.
MARCA MOTOCICLISTICA: Suzuki
ELISABETTA ELIDUCATI CONTE (Revisore Conti)
Email: [email protected]
MANSIONI: Revisore Conti del Motoclub, Consulenza Interna, Intermediario Attivit Solidali,
Responsabile ed Organizzatrice dello Scoordinati Flashmob Dance (corpo di ballo del
Motoclub).
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
-
STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Consiglio Direttivo
CLAUDIO CAPITAN UNCINO NEGRI (Responsabile al Turismo)
Email: [email protected]
MANSIONI: Responsabile ed Organizzatore TTS (uscite turistiche); Esperienza nel settore
Turismo (Itinerari e percorsi); Collaboratore Web; Supporto Fotografia alla fotografa ufficiale
(Delfina); Consulenza Interna.
MARCA MOTOCICLISTICA: BMW
ALESSANDRO DESMOSANDRO CARPANI (Turismo e Consulenza)
Email: [email protected]
MANSIONI: Collaboratore al Turismo; Consulenza Interna; Collaboratore Scoordinati
News e Slide di presentazione eventi; Attivit extra (maestranza).
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
FABIO ZI8TTO VERDINI (Sicurezza Stradale e Relazioni Pubbliche)
Email: [email protected]
MANSIONI: Responsabile Sicurezza Stradale, Responsabile Staffette e Relazioni
pubbliche con altri Motoclub.
MARCA MOTOCICLISTICA: Ducati
GIOVANNI YOYO IODICE (Settore Artistico ed Immagine) Email: [email protected] MANSIONI: Redattore Scoordinati News; Grafiche Motoclub in collaborazione con TogaDesign; Aggiornamenti Web in collaborazione con Fiorenzo Fr3edom Francioli, Resp. FSS; Resp. Scoordinati United (squadra di calcio); Montaggi Video (Yes video production team). MARCA MOTOCICLISTICA: Kawasaki
RICCARDO FUSO (Turismo e Media) Email: [email protected] MANSIONI: Collaboratore Esterno al Turismo, Videoriprese On Board Cam, Montaggi Video Uscite Sociali. MARCA MOTOCICLISTICA: Trimph
COLLABORATORI ESTERNI
-
DAL PROSSIMO NUMERO
SI CAMBIA PELLE!
-
Ovunque tu sia,
qualsiasi moto tu abbia, ricordati
Non sei solo!
1. Ogni Socio del Motoclub responsabile in solido di danni
arrecati a cose o persone, quindi consigliabile tenere un
comportamento disciplinato e corretto durante le
manifestazioni e/o percorsi organizzati.
2. In fase di sorpasso di un altro Biker, sono tassativamente
proibiti i passaggi radenti ad alta velocit e soprattutto a destra.
3. Segnalare al Biker che ci segue eventuali pericoli lungo la
strada previo alzata di mano o fuoriuscita della gamba dalla
moto. Gamba destra se un pericolo proviene da destra (es:
auto ferma ad un incrocio, ciclista, pietrisco ecc), viceversa se
il pericolo viene da sinistra.
4. In fase di allungo dal gruppo attendere questultimo in prossimit del primo incrocio principale utile, questo per
ricompattare il serpentone evitando problemi di smarrimento.
5. E vietato effettuare sorpassi in curva od in prossimit di essa (staccata), questo per evitare cambi repentini della linea di
traiettoria di chi ci precede con conseguenti frenate al limite
della sicurezza.
6. La testa del gruppo deve sempre attendere la coda del
serpentone in prossimit degli incroci principali.
7. Il penultimo della fila del serpentone deve sempre sincerarsi
della presenza dellultimo (coda).
8. Nel traffico gettare lo sguardo sempre due o tre auto davanti a
voi, il pericolo viene sempre da lontano.
9. In viaggio in caso di caduta (scongiuri dovuti) o problematica
alla moto, nostra abitudine fermare il gruppo per soccorrere il
Socio. Se il problema risolvibile si riparte, altrimenti si
formeranno 2 gruppi, il primo continuer il giro, il secondo
rimarr sul posto fino alla risoluzione del problema.
10. Come da Codice Stradale, il sorpasso di un veicolo, anche tra
motociclette, deve essere eseguito rispettando la distanza
laterale della moto che ci precede (almeno 1,5 mt.).
11. E proibito il sorpasso del serpentone (gruppo) ad alta velocit. Si consiglia di effettuare un sorpasso alla volta a velocit
consone alla strada, al gruppo e allandatura che si sta tenendo.
12. Rispettare la puntualit negli appuntamenti, negli orari e con il
pieno di benzina gi fatto. In caso di ritardo avvisare
tempestivamente lorganizzatore di turno dellUscita Sociale.
13. Nel parcheggiare la vostra moto assicurarsi di aver posizionato
bene il cavalletto, questo per evitare un effetto domino con le
moto parcheggiate accanto nel caso di caduta.
14. Rispetto per s stessi, Rispetto per il Biker accanto, Rispetto
per il Passeggero, Rispetto per la moto!
a) Evitare di andare oltre il proprio limite fisico e
mentale.
b) Massimo riguardo e attenzione al Biker accanto.
c) Ricordati che se sei in due, devi pensare per due
persone.
d) Se credi che le moto abbiano unanima, allora credi anche possano soffrire
La mancata osservazione delle Norme sopra indicate
comporter in primo luogo ad un Ammonimento, in
secondo luogo allAllontanamento definitivo dal Motoclub Scoordinati.
NORME COMPORTAMENTALI ON THE ROAD MOTOCLUB SCOORDINATI
Queste sono regole comportamentali che il MC Scoordinati adotta dalla sua Costituzione (Dicembre 2008), ogni membro consapevole e
responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che pu arrecare. Qui si va in motocicletta, la sicurezza quindi viene prima di tutto. In passato le
Regole Comportamentali sopra riportate non erano Vincolanti, ma dal 2012 il Consiglio Direttivo, in accordo con la Presidenza, ha deciso di renderle
obbligatorie in seguito a spiacevoli inconvenienti che si sono purtroppo verificati, pertanto, per una migliore convivenza allinterno del Motoclub, si consiglia calorosamente di osservarle. Non pecchiamo di presunzione, ma se sei giunto sino a noi e sei un nuovo iscritto un motivo deve pur esserci.
Qui sei tra amici centauri non solo tra motociclisti.