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Avvenimenti, curiosità e tradizioni nel mese più atteso dell’anno SETTEMBRE 2012

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Tutti gli eventi del settembre lucchese

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Avvenimenti, curiosità e tradizioni nel mese più atteso dell’anno

SETTEMBRE 2012

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Impaginazione:Kidstudio - Firenze

Stampa:Grafica Editoriale

Printing srl

Pubblicità:Società Pubblicità

Editoriale spa

DIREZIONE GENERALE:V.le Milanofiori Strada, 3

Palazzo B10 20094 Assago (MI)

Agenzia di Lucca:Piazza del Giglio, 5Tel. 0583/469069

Supplemento al numero odiernode LA NAZIONE a cura della SPE

Direttore responsabile:Gabriele Canè

Vicedirettori:Mauro Avellini

Marcello Mancini

Coordinamento:Remo Santini

A cura di:Paolo Bottari

Direzione redazionee amministrazione:

50100 Firenze - Via Paolieri, 3V.le Giovine Italia, 17

Il Volto Santo nella leggenda

Lucchesi nel mondo, una risorsa preziosa

Il saluto del vescovo:

La Santa Croce una storia straordinaria

Banca del Monte di Lucca e il territorio

I simboli del Volto Santo

Eventi: Nuova vita per la Casa di S.Francesco

Il calendario del Settembre lucchese

Storia: la città del Volto Santo

Camera di Commercio: Il Polo Tecnologico

Artigianato tra crisi e voglia di riscatto

Il presidente della Provincia: la festa della lucchesità

Il sindaco Tambellini: “Settembre”, che festa per Lucca

Ascom: Valorizzare il turismo

Teatro del Giglio: Il cartellone della stagione

Confesercenti: Il turismo come priorità

CNA: Adeguarsi per sopravvivere

Lucca Comics & Games 2011: La profezia dei Maya

Basket: ArcaAnthea bella e ambiziosa

Coldiretti: “Campagna Amica”, dal mercato alla bottega

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Una semplice e affascinante leggenda o una sublime manife-stazione del disegno divino? E’ il fascino del mistero che circonda da sempre il Volto Santo, l’icona della fede dei lucchesi, partito dal-la Palestina e approdato misteriosamente nella nostra città. Quel crocifisso ne ha di storie da raccontare, a partire da quel viaggio avventuroso che lo ha visto protagonista nell’attraversata, che oggi si direbbe “in solitaria”, del Mar Mediterraneo, senza una gui-da, senza una bussola e senza un equipaggio a bordo.

STorIA

IL VoLTo SANTo NELLA LEGGENDA

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scampato alle ire fUneste degli infedeli che stavano mar-toriando la Palestina, a caccia di cristiani e di ogni simbolo di fede da distruggere, quel crocifisso scolpito dalla mano di Nicodemo e dal volto disegnato dalla mano divina, era destinato a diffondere il cristianesimo e a proteggere i fedeli in Europa. Ma non bastava quel viaggio avventuroso a renderlo immortale nell’immaginario dei luc-chesi, così, in un lungo succedersi di eventi miracolosi, il crocifisso ha conquistato tutti, a partire dall’approdo al largo del porto di Luni, difeso da un mare minaccioso, diventato mansueto solo al cospetto del vescovo lucchese, chiamato in sogno per venire a recuperarlo. Cominciarono così le fortune dei lucchesi mentre continuarono a succedersi avvenimenti miracolosi attorno alla sua figura, tanto da elevarlo, da subito, a protettore della città. Ma la “conquista” del Volto Santo dovette passare anche da una contesa tra gli abitanti di Luni e i lucchesi, avvenuta oltre tredici secoli fa e risolta dal destino con le sembianze di due animali.

Un sogno e dUe bUoi, infatti, furono gli artefici del suo destino e inevitabilmente anche della nostra città che da allora e anche per quel ritratto fattoci dal sommo poeta Dante, è diventata la “città del Volto Santo”. E non si potrebbe dire diversamente visto che non è mai stata una presenza silenziosa e insignificante ma più simile a quella di un imperatore calato in città per caso, che poi l’ha elevata a sua residenza abituale. Solo così si può spiegare l’interminabile flusso di pellegrini e turisti che, in ogni epoca, sono venuti a ren-dergli visita per manifestare il proprio affetto ma anche la propria devozione richiamando persino papi e re che sono venuti a pregare davanti a lui.

per qUesto, i lUcchesi non potevano non dedicare la festa più bella dell’anno al loro angelo custode, un misto tra sacro e profa-no, tra storia, tradizione e realtà. Tutto questo, oggi, racchiude la processione del Volto Santo e la luminara che si consumano nella vigilia della festività, la sera del 13 settembre, per le vie cittadine. Migliaia di lumini accesi e un pullulare di stendardi, bandiere e sim-boli religiosi puntati verso il cielo e un fiume di persone che dalla chiesa di S.Frediano si incamminano verso il duomo di S.Martino a simboleggiare il percorso che il crocifisso ha fatto prima di erigere la sua residenza definitiva.

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ASSoCIAzIoNE LuCChESI NEL MoNDo

LuCChESI NEL MoNDo uNA PrEzIoSA rISorSA

il primo compito istituzionale dell’Associazione Lucchesi nel Mondo è quello di creare e mantenere i contatti con i nostri conterranei e di rappresentare per loro un “ponte ideale di collegamento”. In tale ottica, l’Associazione cura molto l’accoglienza di tutti coloro che nel corso dell’anno le fanno visita. Soprattutto nel mese di settembre, con le festività di S. Croce, giungono come sempre in lucche-sia, migliaia di conterranei da tutte le parti del mondo e, principalmente, dagli USA con le associazioni di San Francisco, Chica-go, Pittsburgh e Washington, dall’Australia con le associazioni di Perth e di Melbuorne il cui presidente Dinelli accompagna ol-tre 30 persone che hanno già prenotato alberghi e ristoranti, dal Sud Africa con l’associazione di Città del Capo e, infine, dal Canada con le associazioni di Toronto e Montreal. Il legame dei conterranei, infatti,

con il territorio è ancora intatto ed esprime l’amore per la patria di origine, per le pro-prie radici, per i familiari e gli amici rimasti in Italia. Le varie associazioni dei lucchesi all’estero costituiscono ancor oggi, dopo tanti anni, realtà molto vive che svolgono attività culturale e ricreative capaci di rin-saldare il senso di comunità.

qUando tornano in italia l’attività commerciale delle nostre zone si vivacizza: ne fruiscono alberghi e ristoranti e negozi di ogni genere ove gli acquisti si moltiplica-no. A ciò aggiungasi il fatto che dalle varie parti del mondo, le nostre associazioni organizzano gite turistiche in lucchesia e in altre parti d’Italia. Di notevole rilevanza poi l’esportazione di nostri prodotti tipi-ci e di macchinari richiesti da operatori economici lucchesi. Per mantenere viva e costante la propria attività, l’Associazione,

di concerto con le istituzioni della città, studia le più adeguare sinergie alla ricerca di sempre più concrete iniziative. Anche la nostra attività di censimento continua senza sosta e ci consente di “scoprire” centinaia di nuovi conterranei dei quali non conoscevano l’esistenza e con i quali instauriamo subito proficui rapporti di col-legamento. Dobbiamo essere fieri ed orgo-gliosi dei nostri lucchesi nel mondo per le loro conquiste e per il loro comportamen-to di instancabili ambasciatori delle terre di lucchesia. E il prossimo 15 settembre alle ore 10.30 presso la Camera di Commercio, si terrà l’annuale premiazione dei “Lucche-si che si sono distinti all’estero”.

Alessandro Pesi, presidentedell’Associazione Lucchesi nel Mondo

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approfitto di questo spazio, per ricordare il senso di questa festa, il Vol-to Santo che attira tutti a sé; è Lui che richiama i lucchesi da ogni angolo della diocesi e dall’estero, in modo che vedia-mo compiersi le parole di Gesù: “E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). Questo appello alla essenzialità della Festa Grande dei Luc-chesi è indispensabile per non perderci in aspetti, pur importanti ma secondari che possono rendere questo momento di grande spiritualità e di identità per la no-stra gente solamente un evento folklorico o commerciale. Per l’uomo odierno, anche nel contesto affatto facile di questi tempi, levare lo sguardo verso l’immagine del Volto Santo diventa un gesto di speranza e, per i credenti, di richiamo a quello che è il fondamento della nostra fede, il Crocifis-so Risorto: in lui scopriamo l’azione di Dio

IL SALuTo DELL’ArCIVESCoVo

LA SANTA CroCEuNA STorIA STrAorDINArIA

il progetto “casa s. francesco”L’opera sociale Santa Croce 2012 intende sostenere il progetto denominato “Casa S.Francesco” destinato alla prima accoglienza di ex detenuti che si trovano senza alcuna abitazione e detenuti ammessi a godere di misure alternative alla detenzione anche in vista di avviamento al lavoro per un aiuto concreto a verificare l’imposta-zione della propria vita. Questo progetto è stato promosso dall’Arcidiocesi di Lucca, per volontà dell’ Arcivescovo Giuliano Agresti, e dall’Associazione “Gruppo Volontari Carcere – Lucca”. L’Arcidiocesi con questa iniziativa continua a promuovere e sostenere nella Chiesa particolare l’impegno del laicato cattolico per l’animazione e la realizzazione di opere sociali a sostegno delle necessità dei più bisognosi.

che trasforma la morte in vita, la condanna in salvezza, la disperazione in speranza, la sfiducia in certezza ed affidamento. Con voi, invitando tutti “vicini e non ancora avvicinati” a vivere i giorni della festa della Santa Croce nello spirito giusto, chiedo di metterci sempre più in ascolto dei segni di speranza che lo Spirito di Dio suscita nella nostra Città, nel nostro territorio, in questo ambiente straordinario che è la “lucchesi-tà”, per un grande rinnovamento spirituale e civile e per poter essere così strumento

Italo Castellani, Arcivescovo

di speranza per tutti. Quest’anno la festa della Santa Croce si pone in prossimità dell’inizio di un anno che il Santo Padre ha chiesto di dedicare all’approfondimento della Fede, in coincidenza con i cinquanta anni dall’inizio del Concilio Vaticano II.

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È soddisfacente il bilancio degli ultimi dodici mesi per la Banca del Monte di Lucca. E’ cresciuto il risparmio com-plessivamente raccolto (+3,8%) ma sono aumentati anche gli impieghi a clientela, (+2%) permettendo la tenuta dell’utile netto, pari a 3,1 milioni di euro. E’ pro-seguita l’azione di sostegno al tessuto economico locale attraverso i crediti alle famiglie (+0,5%), i mutui (+1,1%) e il credi-to al consumo (+9,7%). Nei primi sei mesi dell’anno anche la gamma dei prodotti a disposizione della clientela è stata arric-chita con nuove offerte, personalizzate e innovative, dirette a soddisfare le esi-genze delle famiglie e delle imprese: tra questi Carige SoloTuo, totalmente com-ponibile e personalizzabile nei contenuti e per ogni singolo cliente, che offre un servizio base a cui si aggiungono prodotti o servizi, con un prezzo, completamente trasparente, modulato in base a sconti

BANCA DEL MoNTE DI LuCCA

LA BML È SEMPrE PIù PrESENTE SuL TErrITorIo

predefiniti; CarigeOnDemand il nuovo servizio di banca telematica studiato dal Gruppo Banca Carige per le esigenze di imprese, liberi professionisti e ammini-stratori di condominio che consente lo scambio di informazioni e disposizioni in modalità elettronica. La Banca, inoltre, sta proseguendo il progetto di integrazio-ne con il territorio mediante l’apertura di nuovi sportelli. A fine dello scorso anno è stata completata la presenza nell’area produttiva della piana con la filiale di Marlia e fra alcuni mesi sarà potenziata l’area della Versilia con una nuova Filiale a Viareggio. Ha sempre operato raffor-zando la propria identità di banca locale, concentrando principalmente la propria attenzione al territorio, migliorando le re-lazioni con la clientela costituita da fami-glie e piccole/medie imprese. Un modo di fare banca premiato, quest’anno, anche con un importante riconoscimento da

parte di una testata finanziaria nazionale con l’assegnazione del Premio “Creatori di Valore” in quanto banca toscana che ha raggiunto i migliori parametri a livello regionale (Milano Finanza Global Awards, realizzati da MF in collaborazione con Borsa Italiana), ma soprattutto, da sem-pre apprezzato dalla propria clientela, come confermato dai recenti risultati emersi dall’Osservatorio ABI sulla Custo-mer Satisfation.”

Fabrizio Cerbioni e Umberto Sebastianomentre ritirano il premio “Creatori di Valore”

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tante sono le curiosità che riguardano il crocifisso più amato dai lucchesi, temuto e onorato dai popoli di tutto il mondo. Un crocifisso, approdato in città, secondo le ricostruzioni storiche, nell’anno 782, spo-glio di tutti quei preziosi ornamenti che, oggi, nel giorno della festa, lo ricoprono fino a fargli acquisire un’immagine regale.Ma la prima cosa che incuriosisce è quel Cristo “nero” immortalato nel legno e non in linea con le ricostruzioni storiche fatte dell’immagine di Gesù e che nemmeno il suo scultore, Nicodemo, gli avrebbe con-ferito. Quel colore nerastro della pelle del viso e delle mani sarebbe dovuto ai fumi e alla fuliggine depositata dai tantissimi ceri che per secoli sono rimasti accesi inin-terrottamente ai suoi piedi, come simbolo delle preghiere e delle richieste di grazie che i fedeli in pellegrinaggio in città gli ri-volgevano. Un colore che però si attenua

CuLTurA STorICA

I SIMBoLIDEL VoLTo SANTo

molto e che è più verosimile alla versione originale, per i suoi piedi che per tradizio-ne vengono baciati dal pellegrino in segno di devozione, contribuendo così a non far attecchire il fumo. Un Cristo che rimane visibile per gran parte dell’anno, spoglia-to di tutto e che solo in due occasioni, il 3 di maggio e il 13 settembre, nella festa della Croce, viene ricoperto di preziose decorazioni e vesti. Il Volto Santo è anche un grande crocifisso in legno di noce di notevoli dimensioni, 2,24 x 2,65 metri che, dal 1484, è sistemato e protetto in un tem-pietto realizzato in suo onore nel duomo di Lucca, dallo scultore Matteo Civitali per conto di Domenico Bertini, suo mecenate. Una cappella decorata con il marmo e ar-ricchita dai tanti ex-voto lasciati dai fedeli, in occasione delle grazie ricevute. Sono tanti, infatti, i miracoli attribuitogli dal suo arrivo in città, a partire da quel “calzare

d’oro” fatto scivolare nella borsa del pove-ro pellegrino che aveva donato i suoi pochi averi al Volto Santo e che poi venne accu-sato ingiustamente di furto sacrilego e per questo condannato alla prigione. Ma tutti i tentativi fatti per rimettere al suo posto quella ciabatta al piede destro del “Cristo” fallirono, come a rifiutare quella “forza-ta” restituzione, convincendo le autorità a rilasciare quel povero pellegrino con tanto di scuse e ancora oggi, per tenerla agganciata al piede del Volto Santo vi è a sorreggerla un calice dorato.

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per la fondazione Cassa di Rispar-mio di Lucca, Settembre è un mese “fe-lice”. Se nel 2011, infatti, ha potuto inau-gurare la casa natale di Giacomo Puccini, acquistata dalla Fondazione, restaurata e adibita a casa-museo, quest’anno si avvia a completare – e quindi a restituire alla città – il Complesso Conventuale di San Francesco, al centro di un importante progetto di restauro e di adeguamento funzionale e destinato a diventare sede del Campus universitario di IMT Alti Stu-di Lucca. Una destinazione che prevede spazi residenziali, a completamento dell’intervento già realizzato nella por-zione del complesso denominata “la Stecca”, spazi per la didattica, spazi di rappresentanza, per l’amministrazione

oltre a spazi tecnici e di servizio.Per quanto riguarda la chiesa di San

Francesco non è previsto alcun adegua-mento funzionale né cambio di destina-zione d’uso; gli interventi, esclusivamente di restauro e risanamento conservativo, si sono realizzati in due fasi: la prima per il consolidamento strutturale complessi-

vo; l’altra, per il restauro e la ricollocazio-ne di tutte le opere d’arte e arredi. Negli ambienti annessi all’abside della chiesa di S. Francesco, in corrispondenza dell’ac-cesso al Giardino degli Osservanti, sarà allestito un piccolo museo archeologico dove saranno esposti gli esiti della cam-pagna di scavo.

EVENTI

SAN FrANCESCouN GIoIELLo rITorNA ALLA CITTà

gli spazi del campus imtIl progetto prevede una macrozonizzazione planimetrica: la residenza, con camere e appartamenti a completamento degli spazi già realizzati nella Stecca, sarà realizzata nella parte che si affaccia al grande giardino a nord del complesso, mentre gli spazi per la didattica saranno organizzati attorno al primo e secondo chiostro e nel cortile. Una seconda organizzazione per livelli prevede la sistemazione a piano terra di tutti gli spazi “collettivi” (aula magna, sale conferenze-seminari, laboratori e aule), al piano primo degli uffici e di parte della residenza, e infine al piano secondo solo residenza.

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IL CALENDArIo

I PrINCIPALIEVENTI IN CITTà

fiera piazzetta dell’arte 15-16 settembre - 20-21 ottobrePiazzetta dell’Arancio e Vicolo S. Carlo

dal palazzo dUcale alle sorgenti aUto e moto d’epoca23 settembrePiazza del Giglio e strade della piana lucchese

on the road 28-29-30 settembre XVI edizione Mostra espositiva di principali marchi automobilistici Piazza Napoleone

tipico italiano 28-30 settembreMostra mercato delle specialità eno-gastronomicheCorso Garibaldi

nei nostri paesi

Visita gUidata alle roVine del castellaccio di aqUilea 29 settembreAquilea ore 10.30

tra fede

lUminara di santa croceProcessione del Volto Santoper le vie del centro storico. 13 settembre ore 20

solenne pontificaleEsaltazione della Santa Croce14 settembre ore 10.30Cattedrale di San Martino.

solenne pontificaleFesta di San Michele29 settembre ore 18Chiesa di San Michele in Foro

tradizione

spettacolo pirotecnicodella santa croce13 settembre ore 23.30Mura Urbane

mercati

in fiera14-23 settembrePolo Fieristico Sorbano

fiera degli Uccelli14 settembreParco Fluviale

mercatino dell’antiqUariato15, 16 settembre - 20-21 ottobrePiazze Antelminelli e S. Giovanni

festa della carne e della macelleria tradizionale 16 settembreForo Boario

pane e…22-23 settembrePiazza Napoleone

fiere – mercato nel centro storico e fiera di borgo giannotti14 settembre santa croce21 settembre san matteo29 settembre san michele

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lUcca e i lUcchesi nel mondo

assemblea dei lUcchesi nel mondo 13 settembreVilla Bottini

concerto di s. croce 14 settembre Auditorium S. Romano

gUardando le stelle

osserVazione telescopica didattica pUbblica della lUna 22 settembre 19.30-23.30Piazza del Giglio

mostre

cose di Un altro mondoSensazioni e Visioni dei Viaggiatori Lucchesi nel Continente Africano fino al 4 novembre Palazzo Guinigi – Via Guinigi

150 – come eraVamo… Mostra fotografica organizzata dall’Archivio Fotografico Lucchese Arnaldo Fazzi fino al 31 dicembrePalazzo Guinigi – Via Guinigi

mUsica

cose di Un altro mondoSensazioni e Visioni dei Viaggiatori Lucchesi nel Continente Africano fino al 4 novembre Palazzo Guinigi – Via Guinigi

sUoni di lUcca Musica a Palazzo Pfanner Concerti di musica da camera organizzati dall’Associazione Orchestra da Camera L. Boccherini7, 14, 28 settembre e 6 ottobreore 21.15Palazzo Pfanner

credo in UsMusiche per piano preparato, voce e percussione presentate dall’Associazione Culturale dello ScompiglioLucca14 settembre 21.00Auditorium San Micheletto

gran gala’ lirico per la santa croce Evento organizzato dal Puccini e la sua Lucca Festival in collaborazione con English World Lucca15 settembre 21.15Chiesa di San Giovanni

concerto di mUsica sacra Organizzato dall’Accademia di Musica SacraCoro Santa Cecilia di Firenze28 settembre ore 21.00Chiesa di San Michele

a (pUre) floWer Lo Spirituale nell’arte Performance musicali presentate dall’Associazione Culturale dello Scompiglio28 settembre ore 21.00Chiesa di San Cristoforo

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la città di Lucca non sarebbe più la stessa se non ci fosse stato il Volto Santo. Suo protettore e anche suo migliore am-basciatore nel mondo e, da sempre, polo di attrazione di milioni di fedeli e turisti. E la città se ne accorse molto presto, elevan-dolo a proprio simbolo, imprimendo la sua figura sui sigilli e nelle insegne che rappre-sentavano la città, battendo monete con la sua effige, stabilendo nel 14 settembre la data della sua festa e imponendo con la forza dello statuto cittadino a tutte le comunità soggette al suo controllo, di partecipare la sera della vigilia della festa alla processione. Se ne era accorto anche il divin poeta che, agli inizi del 1300, nel XXXI° “Canto dell’inferno” descrisse i luc-chesi devoti al loro crocifisso, definendo Lucca “la città del Volto Santo”. Migliore incoronazione di questa non poteva ave-

STorIA

LA CITTà DEL VoLTo SANTo

re, il resto lo fecero i miracoli che gli sono stati attribuiti e che hanno avuto l’effetto di moltiplicare la curiosità attorno alla sua storia, facendo diventare la città di Lucca e la visita al crocifisso, tappa obbligata per milioni di pellegrini, lungo la via Francige-na, lungo il cammino di espiazione che da Santiago di Compostela portava a Roma. “Parcheggiato” per poco tempo nella chie-sa di S.Frediano, i lucchesi costruirono per il Volto Santo la chiesa “Domini et Salvato-ris”, poi demolita, in piazza S.Martino, pro-prio di fronte al duomo, prima di assegnar-gli una degna sistemazione in cattedrale. Il suo culto ormai era celebrato in tutto il mondo ed erano tantissimi i pellegrini che venivano ad inginocchiarsi ai suoi piedi, cosicchè fu deciso di sistemarlo nel tempio della fede dei lucchesi. È, invece, dal XV° secolo che il Volto Santo riposa all’interno

del prezioso tempietto esagonale realizza-to con il marmo dal celebre scultore luc-chese Matteo Civitali. Non poteva, quindi, esimersi, il popolo di Lucca dall’effettuare l’ultimo e più significativo gesto di ricono-scenza verso il suo protettore e nel 1655 procedette alla sua incoronazione con l’ef-fetto di moltiplicarne il culto e diffonderne l’effige anche nelle chiese di campagna per un nuovo bagno di folla e di popolarità che non si è mai esaurito.

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settembre è sempre un mese specia-le per la Camera di Commercio di Lucca. È il mese della cerimonia che premia i “luc-chesi che hanno onorato l’Italia nel mon-do” e della tradizionale mostra dei prodotti della nostra agricoltura. Ma quest’anno c’è un motivo in più per festeggiare il Settem-bre Lucchese: proprio in queste settimane, infatti, si completa l’insediamento delle im-prese nell’incubatore del Polo Tecnologico Lucchese, nell’area ex Bertolli di Sorbano. Finalmente, dunque, prende vita la strut-tura realizzata dalla Camera di Commercio per contribuire allo sviluppo socio-econo-mico del territorio, valorizzare le compe-tenze di alto profilo presenti all’interno della comunità e radicare a Lucca centri di competenza sull’innovazione e sul tra-sferimento tecnologico a supporto della competitività e della creazione di nuove

CAMErA DI CoMMErCIo

IL PoLo TECNoLoGICo PEr rILANCIArE L’ECoNoMIA

imprese nei settori ad alta tecnologia. “Il Polo Tecnologico – sottolinea il presiden-te della Camera di Commercio, Claudio Guerrieri - è pensato come ‘motore di innovazione’ a favore del sistema econo-mico provinciale ed è una scelta strategica legata alla convinzione che il futuro delle imprese dipende dalla loro competitività. Il nostro compito è appunto di aiutarle ad essere più competitive. Nel nostro Pa-ese non si può certo operare riducendo i salari, derogando alle norme di sicurezza, non rispettando le norme sull’impatto ambientale: possiamo mantenere alta la qualità solo migliorando in modo continuo i processi, i prodotti e i servizi, attraverso la ricerca ed il trasferimento tecnologico”. Il Polo Tecnologico Lucchese ha l’obiettivo di attrarre imprese innovative operanti essenzialmente nei seguenti settori: In-

formation & Communication Technologies; Edilizia Sostenibile e Tecnologie Energe-tiche. Inserito in un’ampia area che com-prende anche il Polo Fieristico ed Espositi-vo, è composto da due edifici destinati ad ospitare uffici, aziende in fase di start-up o di sviluppo, organismi di ricerca e trasferi-mento tecnologico.

il primo edificio, di superficie com-plessiva di 2.600 mq, ospita, oltre alla sede di Lucense, laboratori di qualità e un or-ganismo di ricerca. Il secondo, progettato dalla Provincia, ha una superficie di oltre 4.200 mq complessivi ed è destinato ai laboratori per la ricerca e il trasferimento tecnologico, all’incubatore di imprese e all’insediamento di imprese in fase di ac-celerazione e sviluppo.

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dUrante il 2011, l’Artigianato lucchese, ma in generale anche quello toscano e nazionale, ha dovuto proseguire la sua lunga battaglia contro la crisi economica e fi nanzia-ria, pur facendo registrare un aumento del fatturato (+9,4%), in controtendenza rispetto alla media regio-nale, con il raddoppio degli investimenti. Ma i dati del primo semestre 2012 non sono incoraggianti, con le retribuzioni calate del 18% di pari passo ai consumi mentre è aumentato il ri-

corso alla cassa integrazione anche da parte delle medie e piccole imprese. Purtroppo, nell’ultimo anno abbiamo anche registrato la chiusura di tante ditte, tanto che il saldo negativo delle iscrizioni all’Albo delle Imprese Artigiane ha raggiunto le 246 unità, con un calo consistente nell’edilizia, e poi nel settore del legno, della nautica e dell’autotrasporto. Per la nautica ha inciso la mancata realizzazione di opere di adeguamento del Porto di Viareggio e di opere di scavo del fondale marino per impedire alle imbarcazioni di arenarsi mentre a Lucca si ritarda nella realizzazione di assi viari, quanto mai neces-sari, che allentino la morsa del traffi co intorno al Comune capoluogo di provincia ed anche al Comune di Capannori. Figuriamoci ora cosa succederà con l’accorpamento delle province…

per qUanto rigUarda l’offerta creditizia, la Confartigianato

attraverso la collaborazione con l’Artigiancredito Toscano sta cer-cando di facilitare l’accesso al credito alle aziende che ne facciano richiesta per consentire al settore di risollevarsi prontamente. Il tessuto provinciale, che poggia, essenzialmente, sul manifatturiero ha subito in questi ultimi anni un lento ma inesorabile calo e questo è, sicuramente, per la provincia di Lucca il dato più inquietante che deve farci rifl ettere. Eppure consentitemi di dirlo Lucca non merita tutto questo.

per tornare all’artigianato c’è da dire che, sicuramente, alla ripresa autunnale, le diffi coltà non mancheranno, ma noi vo-gliamo rassicurare i nostri imprenditori che continueremo la nostra battaglia sul fronte delle infrastrutture ed anche su quello della ri-cerca, dell’innovazione,del credito e della sburocratizzazione. Come molti economisti ritengono, la ripresa autunnale non sarà facile, ma Confartigianato e gli Artigiani lucchesi sono pronti a dare battaglia.

CoNFArTIGIANATo

ArTIGIANATo TrA CrISI E VoGLIA DI rISCATTo

Roberto Favilla, Direttore Confartigianato Lucca

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IL PrESIDENTE DELLA ProVINCIA

LA SANTA CroCE È LA FESTA DELLA LuCChESITà

“festa della “lucchesità” per ec-cellenza, la Santa Croce è un momen-to privilegiato per tutti noi, grazie al quale, ogni anno, rinnoviamo e rinsal-diamo il nostro rapporto con la città. Le celebrazioni religiose, la Luminara, le fiere, i mercati, le tante iniziative legate all’arte, alla musica, allo spet-tacolo, alla solidarietà, all’artigianato e al folklore e, ancora, le manifesta-zioni sportive, il luna park, come i tradizionali fuochi d’artificio, sono gli “immancabili” ingredienti di una festa vera, sentita e popolare, che, di gene-razione in generazione, contribuisce a rafforzare e trasmettere il senso di appartenenza ad una comunità e ad i suoi valori.

ma la santa Croce è ancora di più, è il momento in cui la città, terra d’emigranti per eccellenza, accoglie i tanti lucchesi che oramai vivono lontani e che vengono a Lucca per rivedere i luoghi della loro giovinezza o dove sono nati i genitori, ritrovare

parenti, avere contatti con persone importanti per la loro vita.

È dUnqUe un’occasione unica e speciale di incontro, ma anche di arricchimento, di scambio con l’al-tro, quell’altro che in tempi lontani, andandosene, ha portato Lucca nel mondo e che adesso, tornando, è mo-tivo per tutti di crescita, spirituale ma anche intellettuale. In questi momenti la città svela la sua capacità di aprirsi all’esterno, di essere approdo per chi torna e scrigno di preziosi gioielli da far conoscere a chi arriva. Convinto che tutto questo rappresenti un pre-zioso patrimonio civico, capace di rendere migliore e più ricca la nostra convivenza, auguro a tutti, quindi, un buon Settembre Lucchese. Con l’au-spicio che questa voglia di esserci e di sentirsi parte di un destino comune, che fa la nostra comunità più viva e solidale, non si esaurisca in questo tempo di festa e di allegria, ma ci ac-compagni ogni giorno”.Stefano Baccelli, presidente Provincia di Lucca

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lUcca vive il suo momento più im-portante nel mese di settembre, oramai diventato il fulcro di sinergie e vitalità. Il punto culmine di questo splendido periodo prolifico di iniziative è la cele-brazione della Santa Croce, l’evento di carattere religioso che porta con se, rin-novandosi di anno in anno, un profondo significato che accomuna in primo luogo tutti i lucchesi. Questo appuntamento si lega in maniera imprescindibile all’im-magine del Volto Santo, l’icona sacra più importante della nostra città, custodita nella Cattedrale di San Martino. Credo sia importante ricordare che Lucca è

IL SINDACo DI LuCCA

SETTEMBrE LuCChESEMoMENTo DI FESTA PEr LA CITTà

stata nel Medioevo tappa fondamenta-le dei pellegrini in viaggio verso Roma proprio per la presenza del Volto Santo sul quale anche tanti Re stranieri hanno fatto il proprio giuramento. Un’icona che ha rappresentato anche in passato un punto di riferimento della religiosità di tutta Europa. La festa religiosa, che an-cora oggi è percepita in maniera molto forte da tutti i cittadini, è diventata poi la festa della città intera. Intorno ad essa si è sviluppato il Settembre Lucchese che è diventato il periodo in cui la città si mo-stra al meglio delle proprie potenzialità, esprimendo a pieno la capacità di essere

un nevralgico punto di riferimento. Le fiere soprattutto legate all’attività rurale portano con sé il fascino di una lunga tradizione che ha il sapore del passato e la vitalità del presente. Il Settembre diventa quindi un momento atteso da tutto il territorio oggi come ieri in cui gli appuntamenti legati alle fiere regalava-no a Lucca una vivacità ricca e profonda. In questo periodo più di altri la città si sente unita a partire dalla Santa Croce e dalla Luminara del 13 settembre. Si tratta di un momento particolarmente sugge-stivo in cui nel centro storico spariscono le luci artificiali per lasciare spazio alle gentili fiammelle delle candele regalan-do un prezioso momento di raccoglimen-to. Questa non è soltanto una tradizione che annualmente si rinnova, ma un mo-mento intenso in cui la città ritrova la sua identità, grazie alla partecipazione dei cittadini. La festa fa convergere su di sé all’unisono l’identità dei lucchesi, anche di coloro che sono lontani dalla propria città, che a partire dalla celebra-zione religiosa vedono l’energia della cit-tà svilupparsi poi nei tanti eventi legati al Settembre Lucchese. Il periodo diventa infatti un ricco filone di manifestazioni a carattere culturale, sportivo e di spetta-colo grazie alla vitalità delle associazioni del territorio.

Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca(FOTO ALCIDE)

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torna anche quest’anno, gradito come non mai, il “Settembre”, il mese più atteso e amato da ogni lucchese. Gradito, dicevo, perché mai come in questo periodo economico generale così difficile e complicato, c’è bisogno di valori forti a cui aggrapparsi per trovare forza e sostegno.

la crisi, paventata con anni di an-ticipo, vive oggi la sua fase più acuta, senza ancora lasciare intravedere la fine del tunnel. Ecco perché questo mio personale saluto al “Settembre Lucchese”, il quinto da quando sono stato prima eletto e poi confermato alla presidenza di Confcommercio, è forse il più difficile sotto il punto di

vista emotivo. La nostra associazione, in questi mesi, ha profuso il massimo sforzo per cercare soluzioni a soste-gno delle imprese, e continuerà a far-lo nella convinzione che venirne fuori, oltre che una speranza, sia un dovere. Confcommercio Lucca ha individuato da tempo nel turismo la risorsa e la strada principale e fondamentale per risollevare l’economia locale. La no-stra ricetta per questo settore è sem-plice: concertazione, programmazione ed eventi di richiamo. La Lucchesia vive da un paio d’anni un autentico boom di visite, con la città capoluogo che è rimasta una delle pochissime in Italia a tenere botta fra quelle cosid-dette “d’arte”. Ci sono alcune eccel-

ASCoM

VALorIzzArE IL TurISMo CoME rISorSA PEr LA CITTà

lenze, come ad esempio il Summer Fe-stival, che stanno esportando il nome di Lucca in tutto il mondo e che meri-tano di essere valorizzate sempre più.

e natUralmente, restano anco-ra alcuni aspetti da migliorare: ecco perché chiediamo agli enti un tavo-lo di lavoro permanente, che veda Confcommercio nelle vesti di attore attivo. Agli eventi già consolidati (lo stesso Summer, ma anche i Comics, la cui sede naturale è e deve restare quella del centro storico e dei suoi dintorni), ne vanno affiancati altri capaci di attirare pubblico: ai “Giovedì di luglio” dello shopping, che anche quest’anno hanno riscosso grande successo, la nostra associazione ha aggiunto pochi giorni fa la “Notte Bianca”. Una sfida affascinante e per certi versi rischiosa, ma certamente importante e che, pur nata soltanto all’inizio di giugno in concomitanza con l’insediamento della nuova am-ministrazione comunale, auspichiamo possa diventare un appuntamento fis-so per la città.

a chiUdere, mi riallaccio al gran-de dibattito che ha caratterizzato le ultime settimane sull’accorpamento delle Province: Confcommercio è sce-sa in campo con decisione da subito, fermamente convinta che la tradi-zione, la cultura e la storia di Lucca siano un qualcosa che vada difeso e preservato ad ogni costo. E la magia del “Settembre” è ogni anno a dimo-strarci il perché.

Ademaro Cordoni, presidente ASCOM

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sarà una stagione impegnativa per il Teatro del Giglio, che ha predisposto un programma di grande spessore e ricco di eventi. Saranno presentate due nuove produzioni liriche (Tosca di Giacomo Puc-cini e Napoli milionaria di Nino Rota), due prime nazionali di prosa (Il discorso del Re, regia di Barbareschi, e Miranda, regia di Koršunovas), la nuova produzione dei Momix (Alchemy, al Giglio in prima tosca-na) e un ricco carnet di proposte artico-late in un cartellone che comprende la Stagione Lirica, la Prosa (suddivisa negli spazi del Teatro del Giglio e del Teatro San Girolamo) e la Danza, per un totale di ventisei titoli, cui andranno sicuramente ad aggiungersi il Teatro Ragazzi, i Concer-ti Aperitivo, gli ormai tradizionali Buon compleanno, Maestro! (il 22 dicembre, in occasione dell’anniversario della nascita

di Puccini) e Concerto di Capodanno, e I teatri nascosti, itinerario alla scoperta dei luoghi teatrali a Lucca (in collaborazione con Turislucca Consorzio guide).

l’apertUra d’anno è affidata alla Stagione Lirica, firmata dal Direttore Artistico del Teatro del Giglio, Julian Kovatchev, che il 29 e 30 settembre (an-teprima dedicata alle scuole il 28) porta sulla scena Tosca di Giacomo Puccini con la regia di Renzo Giacchieri. Seguirà La traviata di Giuseppe Verdi, in scena il 24 e 25 novembre con la direzione musicale di Bruno Aprea e la regia di Paolo Trevisi.La Stagione di Prosa Teatro del Giglio si aprirà con la prima nazionale di un allesti-mento teatrale della sceneggiatura di Da-vid Seidler, già alla base del pluripremiato successo cinematografico Il discorso del

TEATro DEL GIGLIo

ArTE E oPErE ProTAGoNISTE

Re (19, 20 e 21 ottobre) diretto da Luca Barbareschi. Seguirà uno dei più noti society dramas di Wilde, Un marito idea-le, in scena il 9, 10 e 11 novembre per la regia e l’interpretazione di Roberto Vale-rio, e l’intramontabile Macbeth di William Shakespeare. La stagione Prosa Teatro San Girolamo offre otto titoli (tre in più rispetto allo scorso anno), organizzati in due serie tematiche, dedicate la prima al Teatro al femminile, la seconda al Teatro di impegno civile. La Stagione di Danza si aprirà il 17 gennaio con il Balletto di Mo-sca che porta in scena Lo schiaccianoci, con la partecipazione straordinaria di André De La Roche; seguito poi il 26 feb-braio, dalla Compañia Española de Danza con Mudéjar, di e con Miguel Angel Berna.

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il tUrismo è la migliore chiave per ri-partire, in una fase di gravissima crisi come quella che stiamo attraversando, e per so-stenere la crescita dell’economia locale. Aumentare i flussi sul nostro territorio si-gnifica favorire le imprese del settore, ma anche l’indotto commerciale e l’economia diffusa. Occorre essere consapevoli che si tratta di un comparto che vale meno del 10% del PIL, ma i dati di analisi ci dicono che si può arrivare al 20%. Il turismo si-gnifica valorizzazione dell’identità locale (perché altrimenti siamo perdenti), signifi-ca innalzare la qualità dei servizi (perché altrimenti non siamo competitivi), signi-fica attrarre risorse e denari dall’esterno per trasformarli in capacità di spesa per le imprese sul territorio; il turismo non si delocalizza, il turismo aiuta la salvaguardia delle colline, stimola e sostiene le pro-duzioni tipiche… Insomma è una risorsa

CoNFESErCENTI

LA PrIorITà DEL 2012PEr rIPArTIrE È IL TurISMo

strategica». Noi crediamo molto nel ruolo sia della Camera di Commercio, che delle categorie economiche che se imparano a lavorare insieme possono veramente aiu-tare la crescita del comparto». E sempre a proposito di turismo, abbiamo alcune proposte concrete: Primo: un sistema integrato per la promozione web dei no-stri territori, che usi un’unica piattaforma tecnologica capace di interfacciarsi con i vari “media” (internet, app, mobile, totem, ecc.). Secondo: una regia degli eventi, che operi una calendarizzazione pluriennale, relazione e promozione reciproca. Terzo: un progetto per la bassa stagione basato su valorizzazione degli eventi esistenti, individuazione di qualche iniziativa ag-giuntiva, qualche attività convegnistica di qualità e iniziativa fieristica di livello. Quarto: una lotta vera all’abusivismo. Bene stanno facendo le nostre organizzazioni a

Giuliano Cesaretti, presidente Confesercenti Lucca

spingere su questo tema. Nell’epoca dei controlli fiscali esasperati sulle imprese, tollerare ampie sacche di abusivismo ri-cettivo è intollerabile. Ultimo: una diversa lettura delle città dal punto di vista del tu-rista: cartellonistica, servizi igienici, finirla con le multe continue ai turisti, ticket unici, servizi di mobilità, accessibilità.

E sempre più strategica sarà la colla-borazione tra i vari enti di categoria attra-verso l’innovativo patto di RETE IMPRESE ITALIA tra noi, Confcommercio, CNA e Con-fartigianato».

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“sopraVViVe chi si adatta”. Le imprese che non sapranno cambiare, migliorare, innovare prodotti e servizi sono destinate ad un futuro più diffi-cile di altre. La crisi ha spazzato via e messo in difficoltà piccole e grandi imprese che si sono dimostrate poco capaci di reagire allo sconvolgimento dei mercati e al cataclisma della glo-balizzazione che ha, è vero, aperto le porte di un mercato unico a livello mondiale espandendo le opportuni-tà, ma costretto a cambiare, a volte anche drasticamente, l’identikit di

imprese con un “core business” ben definito. “Sopravvive ed ha un futuro chi saprà intercettare i nuovi bisogni del mercato globale – analizza Ugo Da Prato, Presidente Provinciale Cna – la crisi ha rafforzato le imprese che avevano propensione e dimestichezza a lavorare con l’estero, e penaliz-zato quelle invece con un target di prodotto molto locale, poco distintivo e di basso valore aggiunto. Chi fa impresa deve ripartire dal rimettere in discussione, se necessario, tutto e dall’analizzare lucidamente l’evoluzio-ne del mercato e dei bisogni del consumatore”.

Un’analisi, quella del numero uno degli artigiani, che parte dalla crisi (“ci siamo ancora dentro – sottolinea”). “La crisi, ed ancora l’impos-sibilità di accesso al credito – spiega Da Prato – sono due elementi che hanno esercitato una forte azione di selezione naturale della popolazio-ne di imprese. Se nel primo caso possiamo poco, nel secondo, quello del credito, stiamo esercitando una forte azione di controllo sulle banche. Gli istituti di credito sono uno strumento centrale per far ripartire le impre-se e proprio per questo stiamo monitorando e controllando il costo del denaro applicato su prestiti e mutui. È un tassello centrale, ed è stato, in alcuni casi, un capitolo davvero imbarazzante per chi fa impresa. Le banche sono mancate nel momento del bisogno: ora dobbiamo evitare una nuova stretta del credito. Sarebbe devastante”. Ma qualcosa Cna, anche a livello locale ha intenzione di innescare accogliendo una delle proposte della nuova giunta del comune di Lucca e facendola propria. Secondo una recente stima la burocrazia ha un costo medio per impresa pari a quello di un dipendente, circa 1200 euro al mese, pari a 76 giorni lavorativi all’anno. “Tagliare la burocrazia e le inefficienze che si insidiano negli ingranaggi della pubblica amministrazione per recuperare risorse per la gestione delle imprese sfruttando le esperienze e la rete di uffici delle associazioni di categoria: l’idea del Sindaco Tambellini di by-passare alle associazioni di categoria parte del carico amministrativo, e penso ai “Durc” e a tutta una serie di atti che richiedono rapidità e celerità nell’emissione, può essere dirottato sugli uffici e sul personale delle as-sociazioni. Il Comune avrebbe solo un compito ispettivo e di controllo e avrebbe risorse da destinare ad altri ambiti”.

CNA

ADEGuArSIPEr SoPrAVVIVErE

Ugo Da Prato, presidente Cna Lucca

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il festiVal internazionale del Fumetto, del Gioco e dell’Illu-strazione torna quest’anno alla sua consueta durata di quattro giorni, dal 1° al 4 novembre.

Come ogni anno il festival si prefigge lo scopo di offrire al suo pubblico, sempre più nume-roso e affezionato (150 mila le presenze della passata edizio-ne), un palinsesto multicolore di eventi e personalità unico nel suo genere. Mai come in questa edi-zione le parole d’ordine saranno creatività e passione, l’unico vero

antidoto, al di là dei luoghi comuni, alle ricorrenti crisi del mondo con-

temporaneo. Il 2012 è anche l’anno della famigerata profezia Maya ma sfidando pubblicamente Nostradamus e gli altri profeti di sventura, Lucca si prepara non già a festeggiare la fine del mondo ma a mettere in scena un grande spettacolo, una manifestazione che sia, letteral-mente... “la fine del mondo”. I Maya sono anche il riferimento per il manifesto ufficiale nato dalla sinergia fra due autrici, Sara Pichelli e Laura Zuccheri, dalle personalità diverse ma complementari, che sa-ranno esplorate in una grande mostra a due voci in Palazzo Ducale. La sintesi perfetta fra le due artiste è evidente nell’immagine finale, che vede un demone dalle fattezze muliebri comodamente seduto che invita a godersi lo spettacolo, sullo sfondo di un calendario maya che si fonde con il labirinto scolpito nel portico del Duomo di San Martino, simbolo della città di Lucca. Oggi più che mai, è il momento di mettersi comodi e di prepararsi non ad assistere, ma a vivere in prima persona il grande spettacolo di Lucca Comics and Games 2012.

per l’area games saranno tre le anime riunite nel padiglione Carducci con presentazioni delle ultime novità del gioco e videogioco, mostre e tanti illustri ospiti: questo è Lucca Games! Il gioco tradizionale e il wargame, attività storiche della manifestazione, sono molto cresciute all’interno del festival; due esempi su tutti quello della casa editrice dV Giochi, che celebrerà in fiera il decennale di Bang! Gioco- gioiello divenu-to subito un best seller, e della Giochi Uniti, che da quest’anno curerà le edizioni italiane di Pathfinder, ospitando presso il proprio stand l’autore del celebre Gioco di Ruolo. Music & Cosplay, è invece il nuovo settore nato dalla fusione fra Music & Comics e Lucca Cosplay, che quest’anno presenta una serie di novità tematiche importanti. Per cui ad integrare il palinsesto musicale della manifestazione, come sempre incentrato sul mondo della Goldrake Generation, vi saranno due nuovi filoni tematici: l’Anime Pop e il Japan Rock , Di grande effetto sarà ancora una volta il fenomeno del Cosplay che animeranno e coloreranno le vie della città.

LuCCA CoMICS & GAMES 2012

LA ProFEzIA DEI MAyA

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dopo la brillante cavalcata conclusasi lo scorso giugno che ha portato alla promozione in DNA, l’ArcaAn-thea Lucca si presenta ai nastri di partenza anche di questa stagione con l’ambizione di essere protagonista. La società si è organizzata ancor meglio e, grazie anche all’arrivo del nuovo direttore generale Lorenzo Marruganti, la squadra è stata costruita in maniera organica e razionale per essere competitiva anche in questa dimensione superiore, sotto la guida del confermatissimo coach Roberto Russo.

tUttaVia il progetto ArcaAnthea non si esaurisce solo dentro i 28 metri del campo di basket ma è ben più complesso ed ambizioso: con la spinta propulsiva dei due proprietari, Alfredo Susanna e Camillo Auricchio, veri motori trainanti di tutta la struttura, la dirigenza che ho l’onore di presiedere si è prefissata altri obiettivi da raggiungere oltre a quello puramente sportivo. Questa estate abbiamo provveduto ad una nuova strutturazione del settore giovanile che ci consentirà di avere in pale-stra ancora più ragazzi, seguiti da tecnici seri e prepara-

ti: prima mossa necessaria per arrivare ad un vivaio che qualitativamente si metta sullo stesso piano di realtà di tradizione come Siena e Livorno. Inoltre siamo sensibili ed interessati a dialogare con l’amministrazione sul tema dell’edilizia sportiva per poter migliorare in maniera evi-dente la qualità degli impianti, vero presupposto per poter fare sport con la dovuta professionalità.

come gli anni scorsi un’attenzione speciale è dedi-cata al lavoro con i ragazzi disabili, il cui gruppo dell’Allegra Brigata è ormai un punto fermo della nostra attività ed il cui entusiasmo è per noi motivo di grande orgoglio e ulteriore motivazione. Tre piani di lavoro, tre diversi ambiti di cultura sportiva sui quali stiamo investendo tante energie, con la volontà di coinvolgere costantemente la città e tutte le sue componenti e far si che i quasi 2000 spettatori, che di me-dia hanno assistito alla serie finale dello scorso campionato, diventino una piacevole costante e Lucca possa diventare una delle piazze emergenti a livello non solo regionale ma anche nazionale.

BASKET

ArCAANThEA LuCCA BELLA E AMBIzIoSA

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segni di ripresa arrivano dall’a-gricoltura che sta conoscendo un vero e proprio rilancio. Merito della Coldiretti e conseguenza anche della crisi generale, si sta assistendo ad una riscoperta della terra come preziosa risorsa. Con il floro-vivaismo a favore da settore trainante dell’agricoltura lucchese, in buona compa-gnia con l’orticoltura, il vino e l’olio, il miele ma anche la pesca. Non solo industrie ma anche tanta agricoltura a sostenere l’eco-nomia lucchese che in certi campi vanta grandi eccellenze e una tradizione che la sostiene su tutti i mercati nazionali ed esteri. In questi settori c’è un nuovo dina-mismo e si registra anche una crescente occupazione, senza considerare l’indotto e gli agriturismi che uniscono alla valoriz-zazione della terra, anche la risorsa del tu-rismo. Per questo Dina Pierotti, presidente della Coldiretti di Lucca, dimostra fiducia e

CoLDIrETTI

“CAMPAGNA AMICA”DAL MErCATo ALLA BoTTEGA

ottimismo: “A livello locale, come a quello nazionale, la Coldiretti è impegnata a por-tare avanti il progetto di filiera corta e a chilometri zero, con l’iniziativa “Campagna amica” che sta riscuotendo successo in tutti i mercati dove andiamo. La possibilità di mettere in contatto il produttore con il consumatore e offrire una vasta gamma di prodotti tutti fatti sul territorio, ha genera-to nuovo interesse e stimolato i produttori. Maggiore qualità, garanzia e anche minor prezzo, visto che per regola, a questi mer-cati, i prodotti sono offerti ad un prezzo inferiore almeno del 30% rispetto a quello ministeriale di riferimento”.

ma ci sono altre iniziatiVe pron-te a partire mentre alla Fiera del Settem-bre Lucchese, quest’anno, insieme agli stand di rappresentanza della Coldiretti, ci saranno nei fine settimana anche i

Dina Pierotti, presidente Coldiretti Lucca

produttori che potranno vendere e far degustare i loro prodotti.

e dopo il sUccesso del progetto “Campagna amica”, “abbiamo in cantie-re - termina Dina Pierotti - di realizzare il progetto “botteghe di campagna ami-ca” dove si potranno trovare prodotti garantiti e tracciati di aziende collegate alla Coldiretti, che dovrebbe moltiplicare i risultati già ottenuti con i mercati della “Campagna amica”.

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