rossettibikenews 2010.2

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una prova del Romagna Chal- lenge e la cosa un po’ dispia- ce. Vedremo. Intanto, visto che in tra- sferta ci divertiamo tanto, pensavamo ad una gara da fare fuori e ci stanno solleti- cando idee ambiziose e me- ravigliose….. Intanto chiudiamo questo anno con auguri speciali a tutti ma in particolare a due di noi che per motivi diversi hanno avuto un 2010 più dif- ficile. In primis Giorgio, la new entry, a cui la vita ha riservato una delle prove più difficili. Se il 2011 ti deve ripagare anche solo in parte delle sofferenze del 2010 sarà un anno stratosferico. L’altro festeggiato speciale è il nostro Capitano che da mega imprenditore quale ormai è diventato, speriamo possa trovare di nuovo il piacere di frequentare assi- duamente i suoi amici. Scala- re le montagne senza le note delle canzoni di Giacobazzi o senza chiedersi “il Coccodril- lo come fa” non è la stessa cosa. Buona lettura a tutti voi dal Capo Redattore, Giornalista Presidente, Lentociclista e chi più ne ha più ne metta… Beppe Il quinto anno di vita del Team si chiude con la consa- pevolezza che non è stata una stagione qualsiasi, ma che abbia segnato una svol- ta importante nella nostra storia., Abbiamo ufficial- mente fondato la A.S.D. Team Rossetti della quale sono onorato di essere il Presidente. Quello si scollegarci della Asd Acropolis era ormai un passo inevitabile e dovero- so; ci hanno accolto quando siamo nati ma la nostra cre- scita non andava di pari pas- so con il loro status ed era giusto per entrambi sepa- rarsi. In questo 2010 spiccano i grandi risultati sportivi ottenuti tra i quali il suc- cesso di Wilmer nella classi- fica finale categoria Vete- rani del Romagna Challenge. Lo stesso Wilmer è il primo elemento del Team a vince- re una Granfondo nella clas- sifica di categoria grazie alla splendida affermazione nella Granfondo del Capita- no di Bagno di Romagna. Il livello agonistico della squadra è mediamente cre- sciuto tantissimo e tutti hanno contribuito a realiz- zare quello che solo pochi anni fa sembrava impensabi- le. Siamo ancora cresciuti in famiglia, sono infatti entrati a fare parte a pieno titolo del gruppo due nuovi ragazzi, fantastiche persone prima che ottimi e appassionati ciclisti. Benvenuti a Cristiano e Giorgio che in pochissimo tempo hanno già cominciato a dare il loro importante con- tributo. Cristiano, ottima e fantasio- sa penna sarà anche una vali- da spalla per la redazione del Rossetti Bike News, Giorgio lo dobbiamo anche ringraziare per averci fatto far un ulteriore salto di qua- lità, Da ottobre infatti è attivo su internet il nostro Blog. A giudicare dai contat- ti la cosa è piaciuta molto e ci voleva proprio. E ora siamo già con la testa al 2011. In questo sonnac- chioso tardo autunno arriva- no con il contagocce le noti- zie relative alle granfondo del nuovo anno. L’idea era quella di tornare in Versilia per ripetere la bella esperienza della Crono- squadre ma lo slittamento in avanti della stessa (causa Carnevale) probabilmente la matte in concomitanza con Che anno il 2010…. Organo ufficiale del Team Rossetti Dicembre 2010 Anno 5– Numero 2 In questo numero: Giro dei Castelli Malate- stiani. Missione Compiuta! pag. 2 La mia prima volta in maglia Rossetti…… pag.6 Granfondo Pantanissima. Una gara pazzesca pag.10 3^ Granfondo Città di Cervia. Un sogno sfiorato... pag.13 Dedicato al Capitano……. pag.17 Quelli che…..pedalano die- tro ai Rossetti Sixs pag.18 Expobici Una fiera che promette bene pag.20 Beppe for president pag.23 Crescere insieme pag.23 Siamo anche su internet!! pag.24 Montaggio Sprint!! pag.24 Maratona, sempre più dif- ficile….. pag.25 5STARS League Un pro- getto che merita rispetto pag.25 E il 2011? pag.26 Quelli che…. pag.27 www.rossettibike.blogspot.com

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Page 1: RossettiBikeNews 2010.2

una prova del Romagna Chal-lenge e la cosa un po’ dispia-ce. Vedremo.

Intanto, visto che in tra-sferta ci divertiamo tanto, pensavamo ad una gara da fare fuori e ci stanno solleti-cando idee ambiziose e me-ravigliose…..

Intanto chiudiamo questo anno con auguri speciali a tutti ma in particolare a due di noi che per motivi diversi hanno avuto un 2010 più dif-ficile. In primis Giorgio, la new entry, a cui la vita ha riservato una delle prove più difficili. Se il 2011 ti deve ripagare anche solo in parte delle sofferenze del 2010 sarà un anno stratosferico. L’altro festeggiato speciale è il nostro Capitano che da mega imprenditore quale ormai è diventato, speriamo possa trovare di nuovo il piacere di frequentare assi-duamente i suoi amici. Scala-re le montagne senza le note delle canzoni di Giacobazzi o senza chiedersi “il Coccodril-lo come fa” non è la stessa cosa.

Buona lettura a tutti voi dal Capo Redattore, Giornalista Presidente, Lentociclista e chi più ne ha più ne metta…

Beppe

Il quinto anno di vita del Team si chiude con la consa-pevolezza che non è stata una stagione qualsiasi, ma che abbia segnato una svol-ta importante nella nostra storia., Abbiamo ufficial-mente fondato la A.S.D. Team Rossetti della quale sono onorato di essere il Presidente.

Quello si scollegarci della Asd Acropolis era ormai un passo inevitabile e dovero-so; ci hanno accolto quando siamo nati ma la nostra cre-scita non andava di pari pas-so con il loro status ed era giusto per entrambi sepa-rarsi.

In questo 2010 spiccano i grandi risultati sportivi ottenuti tra i quali il suc-cesso di Wilmer nella classi-fica finale categoria Vete-rani del Romagna Challenge. Lo stesso Wilmer è il primo elemento del Team a vince-re una Granfondo nella clas-sifica di categoria grazie alla splendida affermazione nella Granfondo del Capita-no di Bagno di Romagna.

Il livello agonistico della squadra è mediamente cre-sciuto tantissimo e tutti hanno contribuito a realiz-zare quello che solo pochi

anni fa sembrava impensabi-le.

Siamo ancora cresciuti in famiglia, sono infatti entrati a fare parte a pieno titolo del gruppo due nuovi ragazzi, fantastiche persone prima che ottimi e appassionati ciclisti. Benvenuti a Cristiano e Giorgio che in pochissimo tempo hanno già cominciato a dare il loro importante con-tributo.

Cristiano, ottima e fantasio-sa penna sarà anche una vali-da spalla per la redazione del Rossetti Bike News,

Giorgio lo dobbiamo anche ringraziare per averci fatto far un ulteriore salto di qua-lità, Da ottobre infatti è attivo su internet il nostro Blog. A giudicare dai contat-ti la cosa è piaciuta molto e ci voleva proprio.

E ora siamo già con la testa al 2011. In questo sonnac-chioso tardo autunno arriva-no con il contagocce le noti-zie relative alle granfondo del nuovo anno.

L’idea era quella di tornare in Versilia per ripetere la bella esperienza della Crono-squadre ma lo slittamento in avanti della stessa (causa Carnevale) probabilmente la matte in concomitanza con

Che anno il 2010….

Organo uf f ic ia le

de l Team

Rossett i

D i c e m b r e 2 0 1 0 A n n o 5 – N u m e r o 2 In questo numero:

Giro dei Castelli Malate-stiani. Missione Compiuta!

pag. 2

La mia prima volta in

maglia Rossetti…… pag.6

Granfondo Pantanissima.

Una gara pazzesca pag.10

3^ Granfondo Città di Cervia. Un sogno sfiorato...

pag.13

Dedicato al Capitano…….

pag.17

Quelli che…..pedalano die-tro ai Rossetti Sixs

pag.18

Expobici Una fiera che

promette bene pag.20

Beppe for president

pag.23

Crescere insieme pag.23

Siamo anche su internet!!

pag.24

Montaggio Sprint!! pag.24

Maratona, sempre più dif-

ficile….. pag.25

5STARS League Un pro-getto che merita rispetto

pag.25

E il 2011? pag.26

Quelli che…. pag.27

www.rossettibike.blogspot.com

Page 2: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2

Giro dei Castelli Malatestiani

Missione compiuta!! Dopo più o meno un paio di mesi senza competizioni, tor-

niamo a gareggiare a fine e-state in quel di Rimini. Si cor-

re il Giro dei Castelli Malate-stiani, gara giunta alla sua

17esima edizione, facente parte del Romagna Challenge

del quale è la settima e penul-

tima prova.

Nel frattempo quasi tutti han-

no fatto un po’ di ferie, qual-cuno come il sottoscritto par-

tirà tra poco ma durante l’e-state ci siamo sempre allenati

con costanza privilegiando le passeggiate non agonistiche

ma mettendo sempre assieme

giri di un certo impegno.

Per questo arriviamo a questa impegnativa gara sufficiente-

mente preparati per fare bel-la figura. Qui Wilmer ha buo-

ne possibilità di chiudere ma-tematicamente il discorso

classifica generale: tra lui e il meritato trionfo circa 150

chilometri, quasi 2600 metri

di dislivello e un certo Alberto Pontellini (sempre lui…) che

tra l’altro gioca in casa essen-do della società (CBR Rimini)

che organizza la manifestazio-ne. Ma vincere a casa del riva-

le ha sempre un grande fasci-

no!!

La partenza alle 7 dalla Fiera

di Rimini ci impone una tre-menda alzataccia nel cuore

della notte. Quando chi “ha fatto serata” deve ancora

andare a letto, noi siamo sve-gli, prondi a buttare giù una

robusta colazione e via in mac-

china.

Quando arriviamo a Rimini è ancora buio e forse è meglio

che l’oscurità nasconda quello che accade nel parcheggio,

perché se la mattina è dura svegliarsi, non facile fare una

colazione simil-pranzo, ancora di più lo è andare in bagno e

molti provvedono…. a cielo

aperto!!

Entriamo in griglia con buon

anticipo o meglio ci entrerem-mo perché a poco più di mezz’-

ora dal via le stesse sono an-cora chiuse. Strano contrat-

tempo per una prova che do-vrebbe essere ben rodata e

che deve gestire i soliti 6-700

partenti.

La gara è di quelle che si defi-

niscono super competitive, il livello dei partecipanti è alto,

e la partenza non si discosta dal copione solito per questo

tipo di gare: si pedala a tutta verso la collina, si vedono nu-

mer i d i ogni genere (spartitraffico saltati al volo,

bici nel fosso) e si cerca di stare davanti se uno è riuscito

a sgusciare (e noi in questo

abbiamo dei maghi….), recupe-rare posizioni se qualcuno (a

caso….) è rimasto indietro.

La prima salita è anche la più lunga di giornata, si sale a

S.Marino Borgomaggiore dal versante di Faetano. Nulla di

trascenden-(continua a pag.3)

Turbo-Wilmer in piena azione. Il primo posto nella Challenge è suo!!

Page 3: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 3 tale, ma dopo che si è pedala-to a tutta col rapportone per

più di mezz’ora non è facile

cambiare ritmo.

La salita è di quelle non par-

ticolarmente ripide ma all’ini-zio è piuttosto costante at-

torno al 7-8% e non lascia tratti di respiro. E’ qui che

un parte del gruppo Rossetti si ricompatta. Davanti ci sono

Wilmer e Nelson, dietro, poco distanti Gianni, Giorgio

(che avevano fallito per poco il tentativo di agganciarsi al

gruppo davanti), Paolo e il sottoscritto. Siamo nel grup-

po Bandini e questo è già un buon risultato. Più indietro

Davide e Raffo che comunque

sono assieme e fanno corsa

parallela.

Dopo qualche dolce saliscendi

e il passaggio dal paese di Verucchio di scende decisi di

nuovo verso la pianura. Il primo terzo di gara è alle

spalle, questo è il momento giusto per alimentarsi e rac-

cogliere le energie per il re-sto della gara che sarà molto

impegnativo.

La giornata è meravigliosa, di

quelle fatte apposta per pe-

dalare….

Seconda salita di giornata è

la Cornacchiara, che una vol-ta era la nona salita della

Nove Colli. Tutt’altra roba rispetto al Gorolo, questa è

una salita regolare e pedala-bile che nel finale addirittura

spiana leggermente e si rie-sce a salire di buona lena. Ho

le gambe che girano a mera-viglia e senza forzare mi av-

vantaggio di qualche metro sul gruppo. Davanti non si

vede nessuno quindi non vale la pena di insistere e spreca-

re energie preziose ma mi sento davvero bene: bella

sensazione!!

Arriviamo a Sogliano alla di-visione dei percorsi. Per for-

tuna nel nostro gruppo tutti o quasi proseguono per il lun-

go. Si percorre a ritroso una parte della strada che scen-

de dal Barbotto e Giorgio si

mette in testa alla fila impo-nendo un bel ritmo regolare.

Oggi, come quasi sempre è successo quest’anno, la gam-

ba gli gira a meraviglia.

Si arriva più o meno a metà gara nella Valle del Savio

dopo la discesa di Bivio Mon-te Gelli e ci apprestiamo a

salire sul Montevecchio. Una salita che conosciamo metro

a metro per averla scalata tante volte sia in gara sia in

allenamento.

A differenza di altre occa-

sioni questa volta mi sembra che il gruppo salga piano. Una

fortuna, penso, davanti c’è Giorgio che va regolare e si

pedala tranquilli. Sarà poi il

Garmin a dirmi che non era-vamo saliti poi così lentamen-

te: circa 17 minuti, almeno 2

in meno di quelli impiegati per lo stesso tratto alla Selle

Italia in aprile….

Il nostro quartetto perde

Gianni e Paolo che però non mollano e dopo la discesa su

(segue da pag.2)

(continua a pag. 4)

Nelson nonostante soffra le partenze a tutta, oggi è

davvero in palla...

Page 4: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 4 Sorrivoli sono di nuovo con noi. Ce ne accorgiamo bene anche

per il rumore dei freni di Gian-ni che sembrano quelli di un

treno degli anni 60!!!! Accidenti

allo sgrassante….

Appena finita la discesa e vali-

cato il ponte di legno sul fiume Pisciatello torniamo a salire

per Monteleone, salita impe-gnativa soprattutto nella parte

iniziale. Pur non forzando mi trovo in breve in testa al grup-

po a scandire il ritmo, il gruppo si assottiglia con Gianni che

perde contatto quasi subito e

Paolo poco dopo.

In vetta al Monteleone (bello il passaggio sotto lo stretto arco

che porta alla piazzetta in por-fido molto caratteristica)

quando passiamo io e Giorgio nel gruppo Bandini, Wilmer è

già passato da 8 minuti ed ha staccato il suo diretto avver-

sario in classifica di oltre 3 minuti. Infatti è nel gruppo di

Nelson, che ci precede di meno di 5 minuti. Ormai il successo è

vicino….

Quello che fa specie è che

Giorgio ed io con il nostro gruppo siamo a meno di 15 mi-

nuti dai “mostri” davanti e di chilometri (e salite) ne abbia-

mo già messi assieme 103.... Non stanno andando male nean-

che Paolo (che passa a 1’27” circa da noi) e Gianni (che è a

3’25”). Più indietro, rispettiva-mente a 9’25” e 9’58” Davide e

Raffo separatisi perché Raffo ha sbagliato strada alla divisio-

ne percorsi ed è stato costret-

to a tornare indietro.

Viaggiamo comunque tutti ab-

bondantemente nella prima metà del gruppo, il livello della

squadra si è decisamente alza-

to. Bravi ragazzi.

Discesa e saliscendi attraver-sando Santa Paola e su di nuovo

verso Sogliano per la Ciocca. Pur non tenendo un’andatura

troppo alta, si viaggia a bel ritmo e da dietro non riescono

più a rientrare.

Sogliano, discesa verso Ponte Uso e giù per la stessa strada

della Nove Colli nella direzione che porta al Gorolo. Qui giria-

mo prima, verso Torriana: nulla a che vedere con la salita al

Gorolo ma anche questi 2 km o poco più sono una coltellata che

fa male. Pendenze costante-mente superiori al 10%, abbia-

mo più di 125 chilometri nelle gambe e si cominciano a senti-

re.

Per fortuna di birra in gruppo

non ce n’è tanta e la fine salita è una iniezione di fiducia. Or-

mai caro Giorgio non ci stac-

chiamo più.

A Torriana il gruppo dei primi è

passato in 3.32’55”, Wilmer è attorno alla 30esima posizione

a 8’41”, Nelson è nei 50 a 12’

45”, Giorgio e Beppe a 19’, Pao-lo rimasto solo con Francesco

Abela è a 23’24”, Gianni a 29’ 09”, Davide a 32’17” e Raffo

poco dietro a 34’30”. Siamo ancora tutti più o meno nei

primi 100.

Arrivati a Ponte Verucchio si attacca l’ultima salita, risalen-

do a Verucchio paese per la strada percorsa in discesa ad

inizio gara. Appena la strada s’impenna Monica Bandini parte

a tutta e mette in fila il grup-po. “Quanto c…. ne ha questa

st…..” mi viene da pensare, ma chissene frega, stringo i denti

e mi butto alla sua ruota.

Il gruppo in fila indiana, qual-

cuno (gregari della stessa Ban-dini compresi) si lamenta e

quando la stessa si gira e dice “Adesso basta, dai...” verrebbe

voglia di scattargli in faccia ma la fatica è tantissima e l’armi-

stizio è ben presto firmato.

Arrivati in cima il gruppo si è ricompattato ma siamo in pochi

a tirare nel tratto di ritorno verso Rimini, noi Rossetti ci

siamo e questo ci fa onore.

L’arrivo è al Parco Galvanina e

c’è un ultimo chilometro e mez-zo di salita. Come è ovvio tutti

spendono tutto per arrivare in cima più avanti possibile. Io so

di averne ancora un po’ e allun-go nel primo tratto per evitare

di restare imbottigliato, poi parte la volata vera e propria,

mi accodo a Giorgio e nono-stante si sia lavorato più di

molti “velocisti” ci piazziamo nei primissimi del gruppo che

nel frattempo si è frantumato.

Scopriamo all’arrivo della

splendida prestazione di Wil-mer, di poco fuori dalla zona

(segue da pag. 3)

(continua a pag.5)

Gianni a Verucchio

Paulinho nel pezzo duro della salita di

Torriana

Beppe a Verucchio con Monica Bandini

Page 5: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 5

(segue da pag.4)

premio ma nettamente davanti al suo diretto avversario che è

saltato e quasi lo raggiungeva-mo noi….. La matematica gli dà

ragione e la vittoria nel Roma-gna Challenge è un vero lustro

per lui e per tutti noi!! Grandis-

simo.

Nelson è arrivato poco dietro e

non è troppo soddisfatto per aver perso il treno del gruppo

di Wilmer in partenza e aver inseguito tutto il giorno vana-

mente. Ma, caro Maestro, av-vremmo mai pensato di non

essere contenti di un 49esimo assoluto e 11esimo di categoria

in una gara come questa solo

qualche anno fa?

Di lì a poco arriviamo tutti e ci

aspetta un supplemento di im-pegno per trovare il Parco “Don

Pippo” sede del Pasta Party e festeggiare degnamente que-

sta grande giornata. La festa vera e propria la faremo, osto

se la faremo….

E adesso per qualcuno meritate

ferie! Beppe

Giorgio a Torriana

22/08/2010 Giro dei Castelli Malatestiani Rimini (Rn)

Percorso lungo km 151,80 — Totale classificati 265

1° Kairelis Dainius (Giordana Cipollini) in 4h12’20” media 36,97 km/h

34° GHETTI Wilmer in 4h24’16” media 34,47 km/h (6°cat.VET)

49° FENATI Nelson in 4h28’45” media 33,89 km/h (11° cat.VET)

63° FRANCHI Giorgio in 4h35’12” media 33,10 km/h (19° cat.VET)

64° POGGI Giuseppe in 4h35’13” media 33,09 km/h (20° cat.VET)

79° MAZZAVILLANI Paolo in 4h44’20” media 32,03 km/h (25° cat. VET)

96° CONTI Gianni in 4h50’10” media 31,39 km/h (29° cat. VET)

103° GUARDIGLI Davide in 4h52’40” media 31,12 km/h (32° cat.VET)

112° VALENTINI Raffaele in 4h56’05” media 30,76 km/h (37° cat.VET)

Davide

Raffo

nel pezzo più duro della

salita di Torriana

Page 6: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 6 La prima volta in maglia Rossetti...

L’ultima domenica di

agosto è tradizional-

mente riservata ad un

appuntamento particola-

re, decisamente affa-

scinante e di assoluto

spessore: l’austriaca

Oetztaler Radmara-

thon, che quest’anno è

giunta alla 30^ edizione.

E’ una corsa che, assie-

me alla Sportful di Fel-

tre e alla Marmotte

francese, si contende il

primato di più dura d’-

Europa, per via del percorso di

238 km attraverso 4 salite

alpine, a cavallo tra Austria e

Italia, che assieme fanno un

dislivello di 5500 metri. Ma

sono soprattutto i 28 km e i

2509 metri slm del Passo Rom-

bo a fare da spauracchio per i

4500 granfondisti provenienti

da tutta Europa (e qualcuno

pure da fuori) che ogni anno si

ritrovano su queste strade per

una sfida con se stessi, più che

con gli altri.

Anche qui, come alla Maratona

di Corvara, i posti sono limitati.

Certo, non si raggiungono quei

numeri, ma al comitato organiz-

zatore arrivano comunque ri-

chieste per 13-15000 parteci-

pazioni e pertanto occorre sot-

tostare al sorteggio. Agli italia-

ni sono riservati circa 1000

pettorali. Finora mi è andata

bene, questa è infatti la mia 5^

partecipazione.

Raggiungere Solden, località di

partenza e arrivo della corsa, è

già un’impresa. La via più como-

da, ma molto lunga, è quasi tut-

ta in autostrada, valica il Bren-

nero, raggiunge e supera In-

nsbruck, e prosegue sulla fon-

dovalle della Oetztal. Da Ra-

venna ci vogliono almeno 6 ore.

La più breve (o meno lunga, a

seconda dei punti di vista…)

raggiunge invece la val Passiria

da Merano, per poi svalicare il

Passo Rombo (croce e delizia

della stessa granfondo), da

dove scendere infine a Solden.

Totale 5 ore, quasi 100 km in

meno e strade sicuramente più

suggestive.

La località turistica tirolese di

Solden, celebre per la consueta

annuale apertura di coppa del

mondo di sci che si tiene a fine

ottobre sui 3000 m del sovra-

stante ghiacciaio del Rettem-

bach, è una vera chicca: pulita,

ordinata e curata, sia nelle abi-

tazioni dei residenti, sia negli

alberghi e negli innumerevoli

negozi, in gran parte sportivi,

le cui vetrine, addobbate e

ricolme delle ultime uscite,

invogliano ad entrare ed acqui-

stare.

Appena arrivati, si capisce su-

bito che c’è fermento e tensio-

ne: insomma si respira l’aria dei

grandi eventi. Il ritrovo dei

granfondisti per le operazioni

preliminari è nella piazzetta del

centro, che è anche il luogo di

arrivo della corsa, con gli stand

espositivi tutt’intorno e il ritiro

dei pacchi gara all’interno della

“Freizeit Arena”, struttura su

più piani, non proprio bella a

vedersi da fuori, ma che rac-

chiude al suo interno il palaz-

zetto dello sport con un campo

da basket, un paio di campi da

tennis, una meravigliosa piscina

con zona benessere, bar, risto-

ranti, ufficio turistico ed altri

servizi.

Di contorno alla granfondo, per

tutta la settimana che precede

la corsa, il comitato organizza-

tore ha saggiamente predispo-

sto tutta una serie di agevola-

zioni, appuntamenti, visite gui-

date e manifestazioni collate-

rali, non solo a Solden ma anche

nelle località vicine, che con-

sentono di ingannare l’attesa di

granfondisti e accompagnatori/

trici.

Parlando di meteo, se la vigilia

della granfondo il tempo si è

mantenuto discreto, le previ-

sioni per la domenica non sono

entusiasmanti: parlano infatti

di calo termico e, soprattutto,

possibilità di pioggia. Ahia… E

invece, la mattina della parten-

za, in barba alle gufate dei

metereologi, il cielo è solo leg-

germente coperto da nuvole

alte e non minacciose, e la tem-

peratura è tutto sommato ac-

(continua a pag.7)

Page 7: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 7 cettabile, ritenendo accetta-

bili i 6 gradi ai 1300 metri di

altitudine di Solden.

Al raduno di partenza non esi-

stono griglie. Tutti i partenti

si sistemano ordinatamente e

tranquillamente sul vialone

principale. Nessuno scavalca o

tenta di fare il furbo. D’al-

tronde non servirebbe a nulla:

vuoi per il chilometraggio e-

stremo, vuoi per il sistema di

cronometraggio, fornito dall’-

eccellente Datasport, che pre-

vede una classifica stilata in

base al real time, quello vero e

proprio, e non come in certe

granfondo nostrane, anche

blasonate.

Mezz’ora prima del via mi ac-

codo anch’io, emozionato per il

mio esordio in gara con la divi-

sa Rossetti-Sixs.

Si parte alle 6.45 che ancora il

cielo non si è rischiarato del

tutto. Le giornate si stanno

accorciando, segno tangibile

che l’estate è agli sgoccioli.

Ultimo controllo prima della

partenza. Sembra tutto a po-

sto: i tubolari li ho gonfiati la

sera prima, le tasche della

maglia sono ricolme di ogni

cosa, la borracciona da 75cl è

piena e salda al suo posto, i

pattini non toccano i cerchi, e

il Garmin mi controlla come la

telemetria di una F1.

L’adrenalina cresce, lo speaker

urla e sbraita in tedesco, si

alza l’elicottero dalla tv, si

accendono i fumogeni a bordo

strada, sparo del cannone. Ok

si va.

I primi chilometri filano via

velocissimi, con la strada in

perfette condizioni che tende

leggermente a scendere. Me-

glio non guardare il contachilo-

metri. Fa una certa impressio-

ne vedere che si viaggia in

gruppo, uno a fianco dell’altro,

spesso ben oltre i 70 km/h!!

Purtroppo, subito dopo il via

sono costretto ad una sosta

fuori programma: il tubolare

posteriore sta lentamente

sgonfiandosi. Mi fermo a lato

della strada, mentre l’intermi-

nabile serpentone sfreccia

verso valle. Se questo è l’ini-

zio, mi dico, oggi sarà una lun-

ga giornata… Cerco di non pen-

sarci e, con po’ di schiuma e

una bomboletta d’aria, sono

pronto per ripartire dopo qual-

che minuto.

Il primo ostacolo della corsa si

chiama Kuthaipass, salita lunga

(17km) e tosta (spesso al 13-

15%) che attacco in 1400ma

posizione. All’inizio trovo l’im-

mancabile imbottigliamento

delle retrovie, poi, tempo due

chilometri, il gruppo inizia a

sfaldarsi e gli spazi si allarga-

no. La salita è molto bella, per

metà nel bosco e metà allo

scoperto, alternando lunghi

drittoni a tornanti in succes-

sione. Verrebbe voglia di spin-

gere a fondo, ma è meglio con-

servare le gambe: più avanti ce

ne sarà bisogno. Eccome...

La scalata dura poco più di

un’ora. In cima fa decisamente

freddo (brina sull’erba…). Mi

concedo una rapida sosta per

un te caldo e poi giù verso In-

nsbruck, con gli occhi ben a-

perti per evitare le mucche

che pascolano in mezzo alla

strada (si è saputo che uno dei

partecipanti ne ha centrata

una, in una galleria…). La disce-

sa è velocissima, il fondo stra-

dale è in perfette condizioni e

così in più di un’occasione si

sfiorano i 100 km/h. Mezz’ora

più tardi si entra in una sonno-

lenta Innsbruck, toccandola

però solo di striscio su strade

di periferia, in fila allungata e

a testa bassa. Ma è un attimo

(segue da pag.6)

(continua a pag.8)

Page 8: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 8 e subito inizia la risalita verso

il Brennero. Risalita si fa per

dire, visto che in 35km si co-

pre un dislivello di

neanche 1000m, però

tutti da pedalare, e

proprio la loro facili-

tà può trarre in in-

ganno, invitando a

spendere più del do-

vuto su falsopiani

interminabili, pane

per i passisti, croce

per gli scalatori.

Il gruppo dove mi

trovo è abbastanza

nutrito, siamo almeno

una trentina, viaggia-

mo sempre sopra i 35 km/h e

strada facendo raggiungiamo

altri corridori e gruppetti iso-

lati. Oltrepassati vari paeselli

con molto pubblico a bordo

strada (fa sempre effetto),

arriviamo sul Brennero, comun-

que belli sgranati: infatti gli

ultimi 5 km puntano verso l’al-

to, e chi in precedenza si è

fatto prendere dall’entusia-

smo, ora paga pegno.

Evito il ristoro – si trova in un

piazzale esterno alla sede

stradale con l’obbligo, fatto

rispettare teutonicamente, di

scendere dalla bici mentre ci

si rifornisce – e inizia la disce-

sa verso Vipiteno, dove si arri-

va con nelle gambe 140 km,

2000 m di dislivello ed una la

media di 34km/h!!

Qui inizia la scalata verso i

2090 m del Passo Giovo. Salita

fantastica per i panorami moz-

zafiato sulle cime innevate del

confine italo austriaco. Pen-

denza regolarissima del 7,5%

lungo tutti i suoi 15 km e fre-

quenti tornanti per rilanciare

l’azione. Vado bene fino a me-

tà, da dove accuso un principio

di crisi di fame. Mi maledico,

pensando al ristoro del Bren-

nero, che ho saltato…! Il rifor-

nimento sul passo, dove arrivo

con 5 minuti in più del previsto,

giunge quindi come una grazia

divina.

La successiva discesa verso

San Leonardo in Passiria è

quanto di più tecnico ci possa

essere: strada stretta, curve

cieche, avvallamenti improvvisi,

contropendenze ecc ecc. Vo-

lendo, ci sarebbe la possibilità

per recuperare posizioni, ma

visto quel che mi è appena ac-

caduto, decido saggiamente di

scendere con calma e mangia-

re. Meglio recuperare energie

per dopo, piuttosto che ag-

guantare qualche insignificante

posizione, col rischio poi di

rimanere a secco.

E così si arriva a San Leonardo

in Passiria. Praticamente fini-

sce una corsa e ne inizia una

nuova. Da qui in avanti, infatti,

saranno 2 ore di salita. A volte

più dura, a volte meno dura, ma

sempre di salita si tratta. D’al-

tronde ci troviamo a 780m slm

e dobbiamo arrivare ai 2509

del Passo Rombo e in mezzo ci

sono 28km.

La strada del Passo Rombo ha

un fascino particolare. Dopo un

tratto iniziale non particolar-

mente impegnativo, nei pressi

di Moso, ultimo luogo abitato,

si incontra una rampa micidia-

le: è il primo avvertimento. I

chilometri che seguono avran-

no infatti pendenze che tocca-

no il 12%. Solo molto più avan-

ti, verso metà dei 28 chilome-

tri di ascesa, la strada si farà

un po’ più dolce. Lì l’organizza-

zione ha predisposto un risto-

ro.

Nel frattempo si transita per

luoghi di confine, quasi disabi-

tati. Il paesaggio che si incon-

tra diviene via via più aspro,

solitario e selvaggio, la vegeta-

zione sempre più rada, scompa-

re quando si superano i 2000

metri di quota: da una parte si

tocca con mano la roccia viva,

con la strada letteralmente

aggrappata al fianco della mon-

tagna, dall’altra impressionanti

e scoscesi burroni solcano la

vallata, scavati dai torrenti

che nascono dai ghiacciai del

Similaun e dello Stubai.

La distanza coperta finora

(siamo sul filo dei 200km) e il

dislivello (i 4000 metri sono

superati da un pezzo) hanno

svuotato le riserve. Il proce-

dere è diventato un esercizio

di testa, oltre che di gambe,

visto che il Passo Rombo non lo

si scorge fin quando mancano

10 km allo scollinamento. Gli

ultimi 5 sono i più duri. Vuoi

per la pendenza, oltre l’8%,

vuoi per il fatto che la strada

Passo Rombo...un mostro

(segue da pag.7)

Page 9: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 9 presenta tratti diritti, di lun-

ghezza prossima, se non supe-

riore al chilometro.

Quando finalmente si passa la

galleria che porta al confine

austriaco, si è dato tutto e

anche di più. Si è allo stremo,

fanno male le gambe, la schiena

e le braccia, tanto che si fatica

pure ad alzarsi in piedi per

cambiare posizione. D’altronde

non esistono allenamenti per

salite di oltre 2 ore. Ma allo

stesso tempo si è pervasi da

un’euforia indescrivibile. Ed è

proprio questa sensazione im-

pagabile il succo e il concentra-

to di tutta l’Oetztaler.

Da qui all’arrivo a Solden è solo

discesa tranne uno strappo di 3

km, fastidiosi certo, ma che

nel complesso rappresentano

solo una formalità.

L’entrata in paese è da brividi,

con l’ultimo chilometro tran-

sennato, il pubblico festante

che applaude, e lo speaker che

annuncia uno per uno il nome

dei corridori che arrivano.

Il tempo? 8h 37’. Un minuto in

meno rispetto l’anno scorso.

Chissà che non sia stato merito

della divisa Rossetti…

Cristiano

(segue da pag.8)

Bravissimo Cristiano al debutto in maglia Rossetti e come “ penna ” del Rossetti Bike News.

Il tuo contributo sarà prezioso sui pedali e anche fuori.

La Redazione sentitamente ringra-zia!!

Page 10: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 0

La giornata comincia con la solita alzataccia alle 5 del

mattino per arrivare al classi-co ritrovo “del Fumista” ed

andare a Cesenatico. Quest’-anno è la 12esima gara con il

numero sulle spalle…

L’adesione della squadra anche questa volta è buonissima dato

che siamo in 8 (Giorgio, Wil-mer, Nelson, Beppe,

Davide, Denis, il sottoscritto e uno

dei “nuovi acquisti”

Cristiano.

Mancano solo il mio amico Gianò, alle

prese con il “gnocco fritto”, Raffone e l’altra new entry

Giorgio Emiliani che in questo momento è impegnato in una

Granfondo molto più dura di tutte le nostre messe assieme.

Conoscendolo siamo sicuri che ne uscirà ancora più forte di

prima. Forza Giorgio, sei un

grande!

Ma veniamo alla gara. Andiamo

in griglia e ci troviamo per una volta in seconda fila. A farci

compagnia c’è il solito “Bricò”

al secolo Adriano Selci del Pedale Bianconero di Lugo. Lui

è alla 19esima granfondo sta-

gionale e ha come al solito tan-te (troppe?) cose da racconta-

re.

La voglia sinceramente sta-mattina non è tanta e anche gli

altri non mi sembrano troppo carichi, invece da lì a poco, non

appena viene dato il via la Ros-setti Sixs Frw scatenerà come

al solito l’inferno…. Non appena l’ammiraglia della Mercatone

Uno si sposta, in testa al grup-po si porta il nostro Beppone

che ad un certo punto sembra anche accennare un tentativo

di fuga.

Dopo 20 chilometri inizia la

prima asperità, il Carpineta, che ci porta a scollinare a

Montevecchio. La salita viene presa “di petto” e mi accorgo

con sorpresa di riuscire a sta-re con Wilmer e Giorgio come

da un pezzo non mi capitava.

Scolliniamo e ci troviamo in 4 Rossetti, con noi c’è infatti

anche Cristiano e nel gruppo (di testa) si trova anche Da-

niele Valentini che di lì a poco girerà per il medio arrivando

ottimo 8° assoluto.

Inizia il lungo falsopiano (41

km!!) che ci porterà fin sotto la seconda salita, il Passo del

Carnaio da S.Piero in Bagno. Ora nel gruppo siamo in una

ventina e siamo riusciti a stac-care il “gruppo Bandini” dove si

trovano Beppe e Nelson, più dietro Davide e il Capitano che

poi girerà per il medio e ci aspetterà all’arrivo. E’ stato

comunque bello rivederlo final-

mente insieme a noi.

Si viaggia veloci verso S.Piero

in Bagno tra scatti ai 50 all’ora e rallentamenti ai 30. Scopria-

mo qui che davanti c’e una fuga con 6 ciclisti e poi ci siamo noi

ad inseguire. Non ci posso cre-dere, sono insieme ai cosiddet-

ti fenomeni ed ex (?) dopati; mi volto e in gruppo vedo Ersi-

lio Fantini!

Finalmente inizia il Carnaio e

posso impostare il mio ritmo, mi trovo subito ultimo del mio

gruppo…. Wilmer e Giorgio salgono così bene che è un

piacere vederli, peccato che io li veda sempre più piccoli fino

a sparire. Ci rivedremo solo

all’arrivo.

Cristiano è davanti a me di

poco e mi sembra pedali bene,

invece quando lo raggiungo e lo supero non mi segue, mi accor-

go che inizia a calare.

Domenica

28

Marzo

(continua a pag.7)

Domenica

12

Settembre

Granfondo Pantanissima

Una gara “pazzesca”

Page 11: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 1 Scollino assieme ad altri due ciclisti e il gruppo “Ghetti—

Franchi” è lì a 100 metri. Pro-viamo a tornare sotto in disce-

sa ma il tentativo risulterà vano: non ci resta che sperare

che da dietro arrivi il gruppo Bandini ma non vediamo nessu-

no. Ci toccano 30 chilometri in 3 e questo tratto anche se per

buona parte in discesa ci to-

glierà molte energie.

Iniziamo la terza ed ultima

salita di giornata, di nuovo Montevecchio ma questa volta

dal versante di Borello. Sag-giamente decidiamo di restare

tutti assieme e proprio men-tre scolliniamo veniamo final-

mente raggiunti dal gruppo

Bandini.

Vedo Nelson che mi fa un ca-loroso saluto mostrandomi il

dito medio, chiedo notizie di Beppe e mi dice che è anche

lui in gruppo. Purtroppo aveva perso contatto ad un chilome-

tro circa dalla vetta pagando il fatto di aver dormito la sve-

glia e non aver fatto colazione e forse di essere stato troppo

generoso nei primi chilometri quando si era messo in testa al

gruppo.

Iniziamo la tortuosa discesa

del Carpineta e all’ultima curva penso bene di andare per un’-

altra volta ancora un incontro ravvicinato con un guard-rail.

Riesco a salvare la bici dall’im-patto ma io l’abbraccio come

se fosse una bella donna.

Riparto velocemente ma mi accorgo di avere la catena giù.

E vai!!! Già mi era successo quest’anno di essere staccato

per colpa della catena ma sta-volta no, con uno sforzo incre-

dibile nonostante abbia le gambe in preda a crampi rie-

sco a rientrare.

Filiamo verso Cesenatico e mi

faccio trasportare dal gruppo senza mettere più il becco

davanti. Nelson invece è anco-ra in palla e da una mano a

tirare.

Finalmente l’ultimo chilometro e non appena accenno a fare la

volata, un altro morso di cram-pi mi consiglia di stare calmo.

Sono contentissimo lo stesso della mia gara anche quando

poi scopro che siamo arrivati a solo 2 minuti dal gruppo del

“mostro” Wilmer e del tena-

cissimo Giorgio, anche lui sci-

volato sul Carpineta.

Lui è un po’ più sbucciato di me

e insieme andiamo all’ambulan-

za per farci medicare.

Da lì a poco arriva anche Bep-

pe che non ha mollato ma si è f a t t o M o n t e v e c c h i o—

Cesenatico da solo. Bravo co-munque. Dopo di lui arriva Da-

vide che ha fatto la sua one-stissima gara mettendoci tut-

to quello che aveva da dare. In ultimo Cristiano che dopo il

Carnaio gli ha dato su ferman-dosi e gustandosi pure i risto-

ri.

Andiamo tutti insieme al pasta

party fatto malissimo nono-stante il fatto che a fare le

piadine ci fosse niente meno che la mamma di Marco Panta-

ni…. Ci resta di dare un’occhia-ta alle classifiche e vedere

che anche stavolta Wilmer porta a casa un premio come

5° di categoria, Giorgio 6°

resta beffato, peccato.

Insomma anche questa dome-

nica ci siamo fatti onore con tutti e 7 lunghisti nei primi

100 e con il Capitano bravo al rientro dopo mesi di inattività

e crisi mistiche. Denis, sai

cosa ti dico? Ma va aff….

Ciao a tutti!

Paolino

(segue da pag. 6)

12/09/2010 G.F. Pantanissima—Mercatone Uno Cesenatico (FC)

Percorso lungo km 153 — Totale classificati 205

1° Fioretti Luca (Team Nautilus) in 4h20’19” media 35,28 km/h

25° GHETTI Wilmer in 4h36’37” media 33,20 km/h (5°cat. M3)

26° FRANCHI Giorgio in 4h36’37” media 33,20 km/h (6° cat. M3)

37° FENATI Nelson in 4h38’37” media 32,97 km/h (10°cat. M3)

60° MAZZAVILLANI Paolo in 4h38’41” media 32,96 km/h (17° cat. M3)

75° POGGI Giuseppe in 4h47’01” media 32,00 km/h (19° cat. M3)

82° GUARDIGLI Davide in 4h47’41” media 31,93 km/h (12° cat. M4)

104° GARDINI Cristiano in 4h59’06” media 30,72 km/h (16° cat. M2)

Percorso corto km 88 - Totale classificati 356

1° Mondaini Mauro (Ped.Santarcangiolese) in 2h24’41” media 36,52 km/h

137° FRESCHI Denis in 2h46’50 media 31,69 lm/h (17° cat. M4)

Ecco l’autore del pezzo

impegnato sul Carpineta.

Che grinta!!

Page 12: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 2

Ecco altre foto dei no-

stri eroi alla gara di

Cesenatico.

In senso orario:

Beppe, Giorgio F., Cri-

s t i a n o , N e l s o n ,

“Settemmezzo”Wilmer,

il Capitano, D&G

Page 13: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 3

Aria da ultimo giorno di scuola per la 3^ edizione della Gran-

fondo Città di Cervia. E’ l’ulti-ma delle 8 prove del Romagna

Challenge e quest’anno rappre-senta anche la prova unica di

Coppa del Mondo di Fondo.

Niente di meglio per chiudere una stagione che ci ha visto

protagonisti lungo tutti questi

6 mesi abbondanti di gare.

Che siamo all’ultimo impegno lo si capisce dalle nostre facce in

attesa di partire all’insolito orario delle 10,30. Siamo tutti

molto rilassati, qualcuno forse troppo: forse invidioso della

mia sveglia dormita in occasio-ne della Pantanissima di Cese-

natico, Nelson riusciamo a ti-rarlo giù dal letto quando noi

siamo praticamente già a Cer-via….. Grazie alla partenza in

ora tarda riuscirà a raggiun-

gerci in griglia ancora in tempo.

Dei 9 iscritti al Romagna Chal-

lenge oggi manca solo Davide che non ha trovato il sostituto

per il turno di lavoro. Assenza

diciamo “normale”, può capitare a tutti di avere un impegno

improvviso) ma mai come sta-volta sarà pesante. Al lavoro è

anche la new entry Cristiano ma non avrebbe fatto punti per

la squadra. Per lui dobbiamo

aspettare il 2011.

Recuperiamo per l’occasione

anche il Capitano che non è al top della forma ma oggi ha

promesso di fare il lungo “per

la squadra”.

Wilmer è già sicuro della vitto-ria finale nella Challenge

(categoria Veterani) ma come al solito è pronto al via per

dare il meglio di se.

La giornata è splendida e il sole già alto prima della partenza,

cosa insolita per noi abituati a partire all’alba, quasi ci cucina.

Quasi fastidiosa la presenza di una vocalist di Radio Pinco Pallo

che cerca di inscenare giochet-ti stile villaggio turistico tipo

“su le mani” “fatevi sentire”,

ecc. ecc. Mavvattela a piglià…

Finalmente si fa l’ora e proba-bilmente per effetto della lun-

ga attesa, le molle dei gran fondisti si sono caricate a mol-

la e la partenza sembra ancora

più veloce del solito.

Se gli altri anni nei primi chilo-

metri si riusciva ad arrivare in testa al gruppo, questa volta

pur partendo abbastanza vicini

alla linea dei primi, riesco solo a vedere in lontananza il grup-

po allungatissimo alla cui cima pur facendo più dei 50 all’ora

non riesco ad avvicinarmi. Sono i primi grovigli di

gente che cade a spezzettare il

plotone.

Davanti ho tutti i nostri eccetto

Denis che è no-toriamente an-

cora più pruden-te di me in par-

tenza e per il quale in questo

momento è normale

risparmiare qualcosa.

L’andatura è soste-

nutissima fino a Sa-vignano quando la

strada comincia a salire. La prima dif-

ficoltà è il dentino di Montal-bano, assolutamente nulla di

trascendentale ma che si af-

fronta a tutta e con le gambe ancora intossicate dal rappor-

tone spinto in pianura.

La difficoltà di questa gara sta

anche nel fatto che da Savignano

si percorreranno 80 chilometri

tutti in salita e discesa dove è

concentrato tut-to il dislivello

della gara, circa

2000 metri.

La selezione si è già fatta e le (continua a pag.14)

Un sogno sfiorato…

Col Capitano c’è più gusto!!

Page 14: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 4 salite a Roncofreddo e Borghi-delineano i vari gruppetti. In

cima alla secca rampa di Ronco-freddo Wilmer e Nelson sono

t r a i p r im i s s im i c on “settemmezzo” che scollina per

ottavo assoluto ad un 1’30” circa dalla coppia di testa già

in fuga determinato a lasciare il segno con una grande presta-

zione anche oggi, Nelson 8” dietro di lui, ad una trentina di

secondi Paolo, Gianni e Giorgio ad un paio di minuti Beppe, con

Raffo a 15” e il Capitano un

altro minutino dietro.

Al chilometro 66 in località

Ponte Uso, poco dopo metà gara i gruppi si sono stabilizza-

ti. Si percorre a ritroso la

strada che porta al Gorolo alla Nove Colli e la leggera salita

consiglia di trovare compagnia per non spendere troppo. Fa la

differenza essere in un grup-po “attivo” o avere compagni

che sperano di essere porta-

ti……

Le posizioni dei “Rossetti”

prima della salita che porta a Sogliano vedono Wilmer anco-

ra impegnato in piena bagarre nel primo gruppo inseguitore a

poco più di 4’ dalla coppia Ca-valli-Fantini e in 11esima posi-

zione assoluta. Nelson è a 3’ circa da Wilmer e poco più di

un minuto davanti al terzetto Gianni Giorgio e Paolo. A 1’45”

da loro ci sono io e un po’ più

indietro Raffo seguito a di-stanza dal Capitano. Siamo

tutti nei primi 150.

Da questo momento si entra in un segmento di gara piuttosto

difficile e in poco più di 40 chilometri andremo ad affron-

tare ben 6 salite. Dalla

più pedala-bile Soglia-

no al duro ed irregola-

re Monte Farneto, poi

Monteleone, Mont i ano ,

Roncofred-

do e Montalbano dalla cui som-mità in poco meno di 30 chilo-

metri si farà ritorno a Cervia passando per Savignano e Ce-

senatico.

Nella impegnativa e molto dis-sestata discesa del Monte Far-

neto una crepa dell’asfalto por-ta alla doppia foratura di Gior-

gio, che dopo aver riparato la ruota anteriore si accorge di

aver forato anche dietro. Man-tre già vedeva il fantasma del

carro scopa, il passaggio di San Nino con la seconda camera

d’aria gli consente di ripartire. Il bel risultato è ormai com-

promesso ma già arrivare è un

successo.

Km 80, siamo in vetta a Monte-leone che con i suoi strappi al

16% ha fatto ulteriore selezio-ne. Wilmer è sempre tra i pri-

missimi e transita 16esimo as-soluto a meno di 5 minuti dai

leader della corsa, Paolino in giornata super ha agganciato il

gruppo Bandini con Nelson ottenendo il solito gentile

“gesto di saluto”. Gianni non ha retto il ritmo e sto per

raggiungerlo, poi Raffo che è 3 minuti circa davanti a Gior-

gio che per la sfortuna ha perso circa un quarto d’ora….

Anche Denis al rientro tiene in maniera orgogliosa e sarà

protagonista di un finale in

crescendo.

Le gambe cominciano ad esse-re stanche e certo la rasoiata

di Montiano con i suoi ultimi 400 metri al 18% non porta la

primavera nei cuori ma questa gara è così, una sorta di Giro

delle Fiandre in miniatura fat-to però a fine stagione e non è

cosa da poco.

Gianni è in difficoltà e si stacca dal nostro

gruppetto, provo a

convincere gli altri ad aspettare ma non si

vede e si riparte.

Penultimo scoglio la dura rampa che ripor-

ta a Roncofreddo. Neanche 3 chilometri

ma con diversi tratti sopra al 12%. Nel nostro gruppo non si

battaglia più, si cerca di salire regolari per non perdere pezzi

che posso servire nella lunga

pianura di ritorno.

In cima, al chilometro 96 c’è

l’ultimo tappeto di rilevamento e le posizioni vedono Wilmer in

18esima a meno di 7’ dal duo Cavalli—Fantini, nel gruppo

Bandini e dentro ai 50 Paolo e Nelson e 5’30” circa da Wil-

mer, a 6 minuti da loro il mio sparuto gruppetto, mentre

Gianni ha altri 2 minuti di ri-tardo. Giorgio ha raggiunto e

superato Raffo che sta per essere raggiunto da un buon

Denis.

Da lì all’arrivo le posizioni non

cambiano più, nei gruppi si af-filano le armi per le varie vola-

te che oggi contano più del solito visto che c’è la classifica

a squadre valevole per la Coppa

del Mondo!!

(segue da pag.13)

Giorgio oggi sfortunato

Nelson concentrato in discesa

(continua a pag.15)

Page 15: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 5

E infatti si lotta all’interno di ogni gruppo si lotta per conqui-

stare le migliori posizioni.

Wilmer chiude 3° del suo grup-po, 20° assoluto e la volata gli

vale anche il 3° posto in cate-goria veterani. Oltre a salire

sul gradino più alto del podio per la conquista (già sicura) del

Romagna Challenge, salirà an-che su quello della Coppa del

Mondo individuale. Giornata da incorniciare!!! L’unico neo resta

il fatto che a vestirsi con l’iri-de è il pluridopato Ersilio Fan-

tini arrivato 8’30” circa prima (il secondo posto era a 4’39”…).

Bravissimo Wil!!!

Buono il successo della gara visto che in questa stagione è

difficile replicare i numeri del-la primavera. Quasi 600 gli

arrivati sui 2 percorsi di cui 277 sul lungo con tutti i nostri

in posizioni di rilievo.

Mentre assistiamo al la “logorroica” premiazione pre-

sieduta da un indisponente Bruno Achilli, Gianni comincia a

fare due conti (e chi meglio di lui) e comincia a paventare l’i-

potesi che visti piazzamenti di tutti ci si possa piazzare da-

vanti nella classifica a squa-

dre….

E alla fine così è, siamo terzi in

Coppa del Mondo!!! La targa che ci spetta non c’è, piccolo

particolare (ce la faranno avere come promesso?), ma

la soddisfazione è tantissi-ma. Chissà senza la foratura

di Giorgio e con Davide……

Ma va bene cosi!

E così festa doppia per la

nostra punta di diamante e

per tutta la squadra.

Degno finale di una grandis-sima stagione agonistica.

Ragazzi, grazie a tutti!!!

Beppe

(segue da pag.14)

Beppe

26/09/2010 G.F. Città di Cervia Cervia (RA)

Percorso lungo km 128— Totale classificati 277

1° Cavalli Gianluca (Team Maggi FRW) in 3’31’’15” media 36,36 km/h

20° GHETTI Wilmer in 3h39’42” media 34,96 km/h (3°cat. Vet)

34° FENATI Nelson in 3h43’46” media 34,32 km/h (8°cat. Vet)

40° MAZZAVILLANI Paolo in 3h43’47” media 34,32 km/h (12° cat. Vet)

78° POGGI Giuseppe in 3h52’51” media 32,98 km/h (22° cat. Vet)

90° CONTI Gianni in 3h55’33” media 32,60 km/h (24° cat. Vet)

111° FRANCHI Giorgio in 4h01’49” media 31,76 km/h (35° cat. Vet)

156° VALENTINI Raffaele in 4h10’02” media 30,72 km/h (50° cat. Vet)

158° FRESCHI Denis in 4h10’02” media 30,72 lm/h (22° cat. Gen)

Raffo in azione

COPPA DEL MONDO A SQUADRE

1° Classificata TEAM CBR RIMINI

2° Classificata GS CICLI MATTEONI FRW

3°Classificata ROSSETTI SIXS FRW

Che spettacolo!!!

Page 16: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 6

Ecco le foto della festa

Wilmer sul podio di Coppa del Mondo

E su quello del Romagna Challenge

Page 17: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 7

L’abbiamo quasi perso per un anno, chi lo aspettava in monta-gna e non veniva, chi lo aspettava a Madonna e non c’era….Tra

i pensieri e il lavoro fisico il Capitano ci è mancato molto (come noi a lui) ma chiunque abbia visto il risultato ha capito

che era per una giusta causa.

La frase più ricorrente che capitava di sentire nei giorni di inaugurazione era: “Ma questa è una boutique!”. Gli altri ne-

gozianti di via G.Rasponi ringraziano ancora per l’indotto!

Insomma il macellaio più IN di Ravenna corre per la Rossetti, siamo sicuri che questo risultato professionale gli darà anco-

ra più stimolo per tornare a pedalare come e più forte di

prima.

Intanto sono stati presi contatti in Spagna con il fornitore di

bistecche di Contador. Se alla prima Granfondo del 2011 De-

nis sarà là davanti capiremo che il “test” è andato bene!!!

Vaaaaaaai Deeeeeenis!!!!

Page 18: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 8 Quelli che…….. pedalano dietro ai Rossetti SIXS

Finalmente trovo il tempo per scrivere ciò che era doveroso

farvi sapere; questo articolo vuole rappresentare tutto

quello che Stefano pensa di voi in maniera sincera ed ironica,

considerando anche tutto il gruppo allargato di cui poi farò

citazioni.

Innanzitutto un ringraziamento a tutti i ragazzi ROSSETTI

SIXS per avermi accolto circa 2 anni addietro in maniera

tranquilla e disinteressata, facendomi sentire parte di voi

da subito senza nessun condi-zionamento. Lo so che per qual-

cuno aspettarmi i primi tempi è stata dura, a volte 5 minuti in

più fanno si che il coniglio in

forno si raffreddi, ma sappiate che è più dura rincorrervi, ar-

rivare in cima alla salita, sgan-ciare il pedale e senti-

re…”ANDIAMO?”. Chiedete ad

Alberto Rosetti per informa-

zioni sul caso.

Oggi penso di essere migliora-

to ed aver limato parte del gap, ma volevo ringraziarvi per

avermi insegnato a stare in bicicletta, a gestirmi durante il

percorso e ad affrontare le curve in discesa (una grazie

sentito ai fratelli Conti).

Passando in rassegna tutti i

componenti del gruppo in ordi-ne di grado, queste sono le

cose che mi rimangono impres-

se di ognuno di voi:

NELSON: ho capito perché

viene chiamato il maestro: in-segna tutte le tecniche del

ciclismo sia in strada che a tavola, anche se negli ultimi

tempi seguendo i suggerimenti di Conti Marco qualche sgarro

serale viene commesso (vedi salsicce e altri insaccati consu-

mati in quantità nelle sere del-l’estate romagnola 2010). Oc-

chio Nelson a non farti tra-sportare da certa gente, e

soprattutto grazie perché ogni tanto fai qualche salita al 60%,

e io andando al 100% fuori so-

glia riesco ad arrivare in cima

30 secondi prima.

DENIS: il Capitano, che quest’

anno ho visto troppo poco e di cui mi mancano i giri da 5 ore

in estate con urla nel bosco nei momenti di crisi più nera ed

anche il campionario musicale delle nostre stars nostrane

Castellina Pasi e Giuseppe Gia-

cobazzi.

BEPPE: direi l’organizzatore e il collante della squadra, con i

suoi modi pacati ma decisi, rie-sce sempre a sdrammatizzare

nei momenti difficili e a tenere la corda tesa nei momenti di

facile entusiasmo; quest’anno nemmeno una settimana di por-

ceddu e pecorino sardo è riu-scita a limitarlo nelle sue per-

formance in bicicletta. La prossime volta il pecorino ve-

drò di diluirlo nella borraccia

pre gara.

GIORGIO: poche parole molti

fatti. Ad inizio salita certe volte lo passo e sembra in dif-

ficoltà, poi inesorabilmente lo trovo in cima ad aspettarmi:

ma da dove è passato? Comun-que lui parte in vantaggio per-

ché in pausa pranzo si allena nell’anello degli 11 passi, pardon

cavalcavia, attorno a Ravenna.

PAOLO: la persona a cui sono

più legato perché è stato colui che mi ha permesso di cono-

scervi e considero un amico sincero. Che dire, in salita va

da matti nonostante qualche fisiologica zavorra (leggasi

pancetta) e quest’anno si è permesso il lusso di battere la

Bandini (anche se ti dico Paolo, che è un uomo travestito da

donna). Un solo consiglio: lascia stare il cronometro e vedrai

che nel 2011 farai una grande

Nove Colli.

GIANNI: tecnica e costanza

allo stato puro in bicicletta. Grazie per i mille consigli che

mi dai, ma mi permetto di dar-

tene uno io stavolta: ogni tanto al martedì fai un Bertinoro ai

20 km/h, non è peccato!

WILMER: ultimo acquisto, troppo forte per il sottoscrit-

to. Arriva dopo di me soltanto quando i suoi splendidi tubolari

mi fanno un favore….bucandosi.

RAFFO: un po’ come Beppe,

poche parole molti fatti e so-prattutto uno spirito di squa-

dra unico. Parla sempre del gruppo in maniera positiva. Un

grazie per lo splendido venerdì passato sul Barbotto a vedere

il Giro.

DAVIDE: se avessi il tempo di allenarmi con lui saprei cosa

sono le ripetute, i cambi di ritmo, il non andare sopra so-

glia, ecc ecc... Praticamente un

trainer perfetto.

(continua a pag.19)

Ecco il nostro Nino!!

Alle sue spalle “il lun-

go” Chicco

Page 19: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 1 9

(segue da pag.18)

FIAMMA: poche volte l’ho visto nel 2010, ma i suoi cambi di

ritmo del 2008-09 ancora me li

ricordo.

Accanto a voi come dicevo sono

potuto crescere io e le altre persone che vi fanno da satelli-

ti, formando un gruppo allarga-to di cui sono fiero di fare par-

te.

Vorrei ricordare il duo Classen-

se, forte sia in salita che in discesa ma purtroppo scisso in

due persone (Marco C. in salita e Alberto in discesa), Giorgino

detto “del Faro” che non è mai andato così forte come in que-

sti anni di seconda giovinezza, e Chicco l’uomo del coffee, che

per fortuna ha poco tempo di

allenarsi altrimenti…addio.

Come poi scordare Cristiano “Garmin Salieri”, con i suoi rap-

porti talmente agili che se a-vesse al posto delle pedivelle il

frustino da cucina monterebbe

chissà quanti zabaioni.

Ultimo, ma in cima ai miei pen-

sieri e penso anche ai vostri, Giorgio Emiliani registrato sul

telefonino come “Baldoni”, a cui

noi tutti auguriamo una pronta ripresa dell’attività ciclistica

dopo aver passato questo diffi-cile 2010. Passeremo un bellis-

simo 2011, tutti insieme.

Con ironia e sincerità

Stefano

PS: ovviamente l'articolo è sta-to scritto prima degli ultimi

acquisti Rossetti SIXS, cioè Giorgio "Baldoni" Emiliani e

Cristiano “Garmin Salieri”, che da oggi diventeranno per tutti

noi Giorgio e Cristiano della

Rossetti SIXS.

Ccomplimenti ragazzi, la maglia

ve la siete proprio meritata,

buon 2011 a tutti!!!

Mi permetto una n.d.r. particolare in qualità di Capo Redattore, Prima Firma e Opinionista del Rossetti

Bike News, di Socio Fondatore e Presidente della squadra, ma soprattutto da uomo e da tuo fiero

compagno di viaggio dei bellissimi momenti di svago

che viviamo tutti assieme in bicicletta.

Grazie Stefano, i tuoi occhi sono lo specchio di un

grande cuore e dobbiamo sentirci noi onorati che tu faccia parte del “nostro Gruppo” indipendentemente

dalla maglia che si indossa.

Dico questo a nome del Team perché so perfetta-

mente che tutti nutrono per te sincera ammirazione

e grande rispetto.

Il Capo Redattore- Presidente

Page 20: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 0

UNA FIERA CHE PROMETTE BENE Lunedì 20 settembre, pomerig-gio libero da impegni di lavoro.

Perché non approfittarne per fare un salto a Padova, in occa-

sione dell’ultima giornata di E-

XPOBICI?

Detto, fatto. Anche se, a dire il vero, raggiungere il quartiere

fieristico padovano è impresa tutt’altro che semplice. Le indi-

cazioni stradali infatti latitano. In autostrada, l’unico, piccolo e

isolato cartello con il classico simbolo delle fiere è posiziona-

to proprio in corrispondenza del bivio tra A13 e A4, con inevita-

bile inchiodone, brusca sterzata e conseguenti imprecazioni, mie

e di chi mi seguiva.

Non è finita qui. Ci si immette in

tangenziale e, una volta usciti, c’è il fai da te, con cartelli che

per la fiera indicano di svoltare a sinistra, ma anche di poter

tirare dritto. Boh…

Comunque in qualche maniera sono arrivato e, perlomeno, nel-

le vie circostanti la fiera si par-

cheggia bene (leggi gratis ndr.).

EXPOBICI è una manifestazio-ne fieristica che, in 3 anni dalla

prima edizione, si è conquistata un suo spazio ed un certo inte-

resse, soprattutto da quando la fiera novembrina di Milano ha

perso importanza in seguito all’anticipazione a settembre di

quella tedesca di Friedrichsha-fen, dove ormai tutte le maggio-

ri case mondiali presentano le

loro anteprime.

L’entrata costa la ragionevole cifra di 7 Euro, scontata a 5

per gli abbonati al tal circuito, per chi acquistava la tal rivista,

per i soci del tal club, per chi possedeva la tal bicicletta, per

chi compilava un tal questiona-rio, per Tizio, Caio, Mimì e Cocò.

Insomma per tutti.

Subito dopo l’ingresso, il primo stand che trovo è proprio quello

di FRW, uno dei più estesi di tutta la fiera (come sempre

Brusi ha fatto le cose in gran-de), equamente diviso tra stra-

da e MTB. Sotto i riflettori, fanno bella mostra di sé tutte

le anteprime 2011 e ovviamente mi sono fiondato alla ricerca

della “nostra” Napa Valley.

Con soddisfazione, ed una punta

d’orgoglio, ho visto che la spe-

cialissima esposta è proprio

quella con i colori bianco-giallo-

nero del Team Rossetti-Sixs-

FRW, equipaggiata con le Mavic

R-Sys che montiamo pure noi e

il Dura Ace Di-2 elettronico.

Foto d’obbligo (mamma mia che

panza che ho…) e poi via alla

ricerca di altre chicche negli

stand delle altre case.

Page 21: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 1 Ad essere sincero, non ho tro-vato chissà quali novità. La

maggior parte dei produttori di telai, di componentistica, di

accessori o di vestiario ha so-stanzialmente riproposto quan-

to già presente in catalogo, per lo più rinnovando la veste este-

tica o affinando le soluzioni già

adottate.

Qualcuno, ad esempio FRW, ha addirittura preferito fare un

passo indietro, reintroducendo, nella Sonoma 2011, il tradizio-

nale reggisella rispetto al can-

notto integrato.

Chi mi ha lasciato addirittura a

bocca aperta (anche e forse

soprattutto per il prezzo…) è

invece Cervélo, con il nuovissi-

mo frameset R5CA. Mai avrei

pensato di poter vedere realiz-

zato un kit telaio e forcella in

fibra di carbonio da 780 gram-

mi!!! L’ho toccato con mano e

l’ho sollevato: sembra delicato

come il cristallo e un comune

nastro del manubrio forse pesa

di più. Ma poi l’ho subito riap-

poggiato. Guai a romperlo… non

vorrei dover sborsare la bellez-

za di 8500 Euro!!! E Non sto

scherzando, guardate la foto

(anche se nel prezzo del kit è

comunque compresa la fascetta

del reggisella JJJ). Fate voi i

conti di quanto possa costare

una bici con questo telaio ed

equipaggiata di componentistica

ovviamente al top...

Quanto alla sua resistenza, i

Cervélo garantiscono assoluta

affidabilità avendolo testato

nelle volate del Tour con il neo

Campione del Mondo Hushovd,

ma rimango comunque perples-

so...

Sempre a proposito di Tour,

allo stand SRAM ho potuto am-

mirare la versione limitata del

RED, colorato di giallo in onore

della vittoria nella Grande

Boucle. Non cambia nulla dal

punto di vista della meccanica,

ma esteticamente è davvero

molto bello. Qualcuno di noi ci

ha anche fatto un pensierino,

vero?

Selle Italia ha esposto il famo-

so sistema integrato cannotto-

sella con l’innovativo telaio mo-

nolink al posto di quello consue-

to a “forchetta”. Il sistema,

oltre a ridurre le dimensioni

complessive, eliminando defini-

tivamente i fastidiosi sfrega-

menti delle cosce con l’attacco

della sella ed il cannotto, con-

sente di aumentare la rigidità,

diminuire il peso e permette

una maggiore regolazione longi-

tudinale (avanzamento e arre-

tramento).

(continua a pag. 22

Page 22: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 2

(segue da pag.21)

Tra le altre novità tecniche

presenti a EXPOBICI, ho

visto che tra diversi co-

struttori stanno pren-

dendo piede le serie sterzo

coniche e i carri posteriori

asimmetrici. Questi ultimi au-

mentano la rigidità torsionale

del retrotreno, sottoposto a

sforzi differenti tra il lato

della catena e l’altro.

Altra curiosità riguarda TREK (io perlomeno ho

visto solo questa casa), che ha realizzato telai

con movimento centrale BB90, sistema consente

di utilizzare le guarniture

classiche, facendole ruotare all’interno di calotte esterne,

stile BB30. Come dire: non vuoi spendere altri soldi per acqui-

stare una guarnitura BB30? Ti compri il telaio nuovo della

TREK con movimento centrale

BB90 e ti tieni la tua guarnitu-ra classica. Non staremo esa-

gerando?

Passando tra gli stand di abbi-

gliamento, ho visto quello di SIXS e… della concorrenza.

Notate qualche somiglianza?

Le note dolenti della manife-stazione riguardano le assenze.

Tra i costruttori di biciclette, spiccava la mancanza di marchi

come Colnago, Pinarello e DeRo-sa. Mentre tra la componenti-

stica mancava Shimano. Sarà anche periodo di crisi globale,

ed è più che comprensibile che si cerchi di razionalizzare le

spese. Ma se è vero che la pubblicità è l’anima del com-

mercio, rinunciare allo stand alla seconda fiera di ciclismo in

una nazione ciclistica come l’Italia, di certo non contribui-

sce al buon nome del marchio.

Curiosità: nel mio pomeriggio

fieristico padovano mi sono imbattuto più volte in un noto

personaggio dell’-ambiente delle

due ruote, che, pur passeggiando

tra gli stand e i padiglioni della

fiera assieme ad un’altra persona

(a me sconosciu-ta), non si è mai

fermato ad osser-vare i prodotti

esposti. Vi dice niente il nome di

Di Luca? Ma che ci faceva lì? Non

era squalificato per 2 anni per le note vicende di doping al

Giro 2009? A metà ottobre si è poi saputo della sua riduzione

di pena ottenuta grazie alla collaborazione fornita agli in-

quirenti e la possibilità di tor-nare a correre dal prossimo

gennaio. Il fatto quanto meno curioso è che la fiera di Padova

si è tenuta a Settembre, ben un mese prima dello sconto di

pena. Che il corridore abruzze-se sappia predire il futuro? O

forse, più semplicemente, ci sono in ballo interessi economi-

ci e spinte occulte, che hanno poi consentito il regalone al

“Killer” da parte del tribunale

antidoping? Mah…

Meglio concludere con qualche

altra bellezza presente tra gli

stand. E ovviamente, non sto

parlando di quella in carbonio…

Cristiano

Page 23: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 3 Beppe for president

Il 4 ottobre il calendario ricor-

da San Francesco d’Assisi.

Almanacco alla mano, nella stessa data troviamo nel 1883

la prima corsa dell’Orient Express, nel 1957 il lancio dello

Sputnik, nel 1964 Aldo Moro che inaugura l’Autostrada del

sole.

E nel 2010…?

…Nel 2010 nasce l’A.S.D. Team

Rossetti.

E anche se quest’ultimo evento non dovesse essere riportato

sui libri di storia, per noi è co-munque una data da ricordare.

Con l’apertura della partita IVA e la sottoscrizione dell’atto

costitutivo, siamo infatti diven-tati a tutti gli effetti una so-

cietà sportiva indipendente, staccandoci dalla Polisportiva

Acropolis.

Per l’occasione, il ritrovo è nella

tavernetta di Gianò e, salvo qualche assente (chi più, chi

meno) giustificato, ci siamo

quasi tutti.

Mentre l’instancabile Beppe sistema e riordina gli ultimi

documenti relativi alla nascitu-

ra società sportiva (la burocra-zia italiana richiede tanta pa-

zienza e puntiglio), Wilmer sfoggia con orgoglio la maglia di

vincitore del Romagna Challen-ge (Che onore!!) e Nelson stuz-

zica Davide che, non sazio del

Power Tap, ora ha il pallino del-lo scatto fisso e delle tabelle

del preparatore che un Profes-sionista se le sogna. L’atmosfe-

ra, insomma, è quella giusta, come sempre con tanti argo-

menti di discussione: le ultime granfondo di stagione, gli sfot-

tò per chi ha pensato bene di finire in terrà proprio all’ultima

corsa e per chi “tira tira e poi salta in aria”, le anticipazioni

per gli obiettivi del 2011, ecc...

Poi Beppe ci richiama all’atten-

zione. Inizia la lettura dell’atto costitutivo societario (una to-

mella…) e poi passa ad illustrar-ci il funzionamento amministra-

tivo e burocratico di una socie-tà sportiva come la nostra. Ce

lo spiega una, due, tre volte, ma tra credito d’imposta e acconto

dell’IVA, tra regime forfetta-rio e ordinario, tra commercia-

listi, fornitori e compagnia bel-la, la maggior parte di noi, pur

annuendo, non ci ha capito un granché (ma non bastava peda-

lare?).

Infine c’è da eleggere il diret-

tivo, il “sancta sanctorum” del

Team, vale a dire Presidente, Vice presidente e Segretario. E

così, in quattro e quattr’otto, le alzate di mano decretano Davi-

de come Segretario, Nelson come Vice presidente e Beppe

come Presidente. Un po’ di fir-me sul documento da parte di

tutti ed è fatta.

A posteriori, ripensando a come

si è svolta la serata, mi sono reso conto che il tutto è avve-

nuto nella più assoluta normali-tà, senza chissà quali cerimo-

nie, applausi o strette di mano. Neanche una foto. Ma è giusto

che sia stato così. Pur nella sua intrinseca importanza, l’evento

non ha fatto altro che ratifica-re su carta quanto già era nella

realtà, ossia un gruppo di amici che condividono una forte e

sana passione per il ciclismo, un animo competitivo, il desiderio

di confrontarsi, di mettersi alla prova, sfidando se stessi prima

ancora che gli altri, ma ritro-

vandosi poi per “fare gruppo”.

E credetemi, visto da chi finora è stato al di fuori del Team, il

gruppo Rossetti appare bello, unito e compatto. E se proprio

questo valore può ingenerare invidia e pettegolezzi da parte

delle immancabili malelingue, il ben figurare all’esterno sarà

quindi una responsabilità che ora più che mai dovremo cerca-

re di tenere a mente, nell’inte-

resse nostro e degli sponsor Rossetti, SIXS e FRW, senza

l’apporto dei quali, ben difficil-mente avremmo raggiunto que-

sto importante traguardo.

Cristiano

In questo caso non posso pro-prio esimermi da scrivere qual-

cosa in merito.

Intanto un doveroso grazie a Cristiano a nome di tutto il

gruppo “storico” per le belle parole ed è bello che sia pro-

prio uno “dei nuovi a scrivere l’articolo della fondazione uffi-

ciale della A.S.D. Team Rosset-

ti.

Eravamo ormai maturi per il

grande passo; l’essere legati all’Acropolis ci rendeva tutto

più difficile, burocratico e me-no snello per il tipo di attività

che ci siamo trovati ad avere nei rapporti con quelli che non

chiamo sponsor ma amici che hanno creduto in noi e nel no-

stro progetto.

Progetto che vogliamo conti-nuare a portare avanti e fare

crescere piano piano ma senza

porre limiti, come abbiamo sempre fatto dal 2006 fino ad

ora.

Volevo dirvi per il momento che sono onorato di rappresentare

un gruppo meraviglioso come il nostro e ringrazio della fiducia

accordatami. Cercherò di ri-cambiare con il massimo impe-

gno che avrà però bisogno della

partecipazione di tutti!

Il Presidente

Crescere insieme...

Page 24: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 4 Siamo anche su internet!!

Era da un po’ che sentivamo

l’esigenza di avere uno spazio

nostro su internet.

Uno spazio da utilizzare come

bacheca per le comunicazioni di servizio, per scambiarci idee e

opinioni, per scrivere tutto quello che ci va anche semplici

battute o i fatti più divertenti.

E’ bastato caricare a molla

l’altra new entry di questo fine 2010, il nostro Giorgio 2, che

sapevo essere bravo dal punto

di vista informatico ma non

immaginavo tanto.

In pochi giorni si è materializ-zato il nostro Blog che è rag-

giungibile in rete con l’indirizzo

rossettibke.blogspot.com.

Una meraviglia, un giochino

molto divertente che cerche-remo di implementare per farlo

diventare il vero punto di rife-

rimento per tutti. Grande Gior-

gio.

Poi se un domani saremo maturi

potremmo creare un vero e

proprio sito internet, non ci poniamo alcun limite no? Ma

diamo tempo al tempo.

Per chi non l’ha già fatto consi-glio una visita perché già c’è

tanta roba da vedere e da leg-gere, poi se vi vengono nuove

idee basta dirle con Giorgino e

cercheremo di portarle avanti.

Io l’ho già fatto…..

Beppe

Montaggio

Sprint!!!

Finalmente sono arrivate…

Non che fossimo a piedi ma l’attesa per qualcuno di noi

cominciava a farsi insopporta-bile e si coglievano inequivoca-

bili segni di impazienza.

La domanda “allora, novità per le bici?” mi è stata posta un bel

po’ di volte e magari in altre, per pudore, mi è stata anche

risparmiata.

Così quando la fatidica telefo-

nata di Claudio è arrivata, le scatole con telai, gruppi e ruo-

te non hanno fato in tempo a toccare terra che sono state

prontamente ritirate e “messe

in opera”.

Record di montaggio veloce per

Cristiano che appena uscito da casa mia si è precipitato da

Ricci per prenotarsi per la mattina seguente (ma solo per-

ché erano già le 18 passate…). Vinta la resistenza del

“Professore” telefonata in uf-ficio per prendere la mattina

di ferie e il gioco è stato fatto.

Tempo cronometrato “ritiro

scatole-messa in strada meno di 18 ore e perché c’era la not-

te in mezzo.

Notte poi passata chissà come da Cristiano viste le foto sul

blog…. Ma era giustificato, per

lui è il debutto sulla Napa….

Ironia della sorte, tutte le bici

consegnate e montate ne man-

ca una…..la mia!

E’ solo per averla più nuova

delle vostre!!!!

Beppe

Page 25: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 5

E’ andata male anche stavolta. L’atteso sorteggione del 18

novembre ancora una volta si è rivelato sfortunato per noi e il

sogno di portare tutta la squa-

dra a Corvara resta tale.

Seremmo stati un bel po’: tutti

noi, 18 Classense e una decina di Surfing Shop ma la dea ben-

data ci ha voltato le spalle an-

cora una volta.

Tra le squadre di Ravenna risul-ta dentro il gruppo dei Forum

Bike e una buona fetta dei No-stromo che hanno rinunciato lo

scorso anno.

Piccola consolazione il fatto

che quest’anno non sarò solo, infatti una clausola del regola-

mento che non avevamo consi-derato ammette di diritto an-

che i Prestigiosi 2010 che non avessero disputato la Marato-

na. Cristiano quindi, prestigioso quasi per caso, è a sorpresa tra

i partecipanti.

Salvo acquisti di iscrizioni mag-giorate il nostro gruppo si fer-

ma qui, cercheremo oltre che goderci la magia di questa gara

di farci onore anche per chi

avrebbe voluto esserci.

Il prossimo anno, avendo già “bucato” tre sorteggi, anche in

caso di quarto tentativo vano, saremo dentro lo stesso ma non

tutti, quasi perché chi comun-que ha partecipato in questi

ultimi anni a qualsiasi titolo, iscrizioni maggiorate comprese,

perde questo diritto.

Insomma partecipare diventa

sempre più difficile…..

Beppe

P.S. In occasione del sorteggio è stata ufficializzata la squali-

fica di Michele Maccanti vinci-tore “fraudolento” della Mara-

tona 2010. Così sono diventato 86esimo assoluto… Troppa gra-

zia!!

Maratona, sempre più difficile….

5STARS LEAGUE

Un progetto che merita rispetto

Un motivo di rammarico in più per la mancata partecipa-

zione alla Maratona delle Dolomiti sta nel fatto che

quest’anno ci sarà il debutto del progetto Five Stars Lea-

gue, nato dalla collaborazio-ne delle 5 più importanti

Granfondo nazionali o almeno quelle che vantano i numeri

più importanti a livello di

partecipazione di massa.

Sull’onda della pessima im-

magine data a tutto il movi-mento dal “caso Maccanti”,

vincitore della Maratona 2010 e di altre gare pur es-

sendo stato pizzicato positi-vo all’antidoping nel mese di

maggio, gli organizzatori

della Maratona delle Dolo-miti, della Nove Colli, della

G.F. Sportful, de La Pina-rello Cycling Marathon, e

della G.F. Felice Gimondi, hanno stabilito un protocollo

d’intesa su norme che riguar-dano la tutela della salute e

dell’ambiente.

Il progetto nasce con l’inten-to di restituire le granfondo

agli amatori veri, ossia esclu-dendo dalla partecipazione

gli ex professionisti che ab-biamo cessato l’attività da

meno di cinque anni (escludendo quindi quelli che

vengono a corre le granfondo per acquisire visibilità e tor-

nare magari tra i pro…) e obbligando gli amatori top

del ranking nazionale a svol-gere opportuni esami antido-

ping preventivi prima di pre-sentare la richiesta di par-

tecipazione.

Detta così certo la cosa ri-sulta un po’ arrogante e pre-

suntuosa ma forse era il mo-

mento di fare qualcosa di concreto e qualcuno ha avuto

il coraggio. Coraggio che viene anche dai numeri (la

Maratona fa 25000 richie-ste di preiscrizione, la Nove

Colli chiude le iscrizioni per il raggiungimento del tetto

dei 12.000 in pochi giorni) ma che comunque merita

rispetto.

Coraggio vuol dire attirarsi anche le antipatie di molti

altri organizzatori lasciati fuori momentaneamente dal

progetto e di quelle squadre nelle cui fila militano gli

pseudo-amatori di cui sopra.

Qualsiasi idea in partenza ha bisogno di ritocchi dettati

dall’esperienza e gli aggiu-

stamenti in corso ci saranno, alla 5Stars o meglio alle sue

regole potranno aderire an-che altre manifestazioni che

non abbiano paura di perdere quei 20-30 corridori dal no-

me altisonante, io do il mio modesto parere che la curio-

sità va oltre le possibili lacu-

ne regolamentari.

In ogni caso bisogna esser

grati ed avere rispetto di chi si impegna e lavora per ren-

dere migliore e più credibile

il “nostro” sport.

Beppe

Page 26: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 6 E il 2011?

Al momento di chiudere questo giornalino sono in effetti anco-

ra poche le notizie certe sulle

gare della nuova stagione.

Le uniche certezze riguardano

le gare più grosse e se parteci-peremo di sicuro a Via Del Sale

e Nove Colli, non saremo, a parte un paio di fortunati, alla

Maratona delle Dolomiti.

Ancora tutto da definire il

programma del Romagna Chal-lenge che probabilmente verrà

svelato in occasione della pre-sentazione del programma del-

l’e Granfondo e Mediofondo Udace programmato per il

prossimo 12 dicembre a Ca-strocaro. Non so perché ma mi

aspetto che ci siano delle novi-tà importanti e che i consigli

che ho inviato agli organizzato-ri per mail possano essere a-

scoltati.

Si sa che il Prestigio di Ciclotu-rismo quest’anno avrà la prova

jolly in febbraio a Laigueglia in

Liguria, per la prima volta pre-senterà la G.F. Damiano Cune-

go, la prova alternativa alla Maratona delle Dolomiti sarà la

“quasi anonima” Prealpi Biellesi che come unico pregio credo

che abbia la data in concomi-tanza con la prova di Corvara, e

poi, udite udite, la prova stra-niera non sarà come da diversi

anni a questa parte la austriaca Oetztaler raccontata da Cri-

stiano in questo giornalino ma

la mitica Marmotte!!

Chiarisco subito che la formula

del Prestigio a mio avviso ha fatto il suo tempo, non è giusto

programmare la stagione sul Prestigio ma partecipare alla

Marmotte…… La leggenda delle

Alpi Francesi, Glandon, Tele-graphe, Galibier e Alpe d’Huez

sono per ogni ciclista la chiusu-ra di un cerchio, il posto dove

hai sempre sognato di essere.

Per essere al via ci sono da superare problemi di iscrizione

(serve un certificato particola-re di sana e robusta costitu-

zione scaricabile dal sito da compilare a cura del proprio

medico) e problemi logistici (viaggio e sistemazione alber-

ghiera). Poi la gara è di sabato e quindi servirebbe comunque

tutto il venerdì libero perché per arrivare alla partenza di Le

Bourg d’Oisans ci vogliono più

di 6 ore…..

Insomma bisogna lavorarci su

ma l’occasione è ghiotta e mi ricorda tanto la trasferta ad

hoc per lo Zoncolan.

Altre sono le idee per fare

qualcosa di nuovo: Straducale, qualche altra gara del calenda-

rio Udace, ma quel ronzio all’o-

recchio non sparisce...

In attesa di stilare il program-

ma più preciso accontentiamoci di passare questo inizio inverno

sognando ad occhi aperti.

Beppe

Page 27: RossettiBikeNews 2010.2

P a g i n a 2 7 Quelli che….. ...hanno la riga sulle gambe e sulle braccia tutto l’anno. …farebbero sempre e solo il Monte Cavallo.

…il Monte Cavallo proprio non lo digeriscono. …si depilano per l’uscita del sabato.

…non si depilano mai. …hanno il Gruber Assist (nelle gambe)

…vorrebbero il Gruber Assist… (quello vero) …hanno il cambio sregolato. Tutto l’anno.

…non li stacchi mai. …in bici non stanno mai zitti.

…hanno la divisa più bella. …si svegliano tutte le mattine alle 5 per il lavoro …e la dome-

nica fanno uguale per le granfondo. …non gli basta lavorare come un mulo. Devono fare anche 100

km in bici. …d’estate alle 8.30 sono già tornati da Bertinoro.

…la sera prima delle granfondo non dormono mai. …la sera prima delle granfondo dormono troppo …e poi arri-

vano tardi. …la moglie ha sempre qualcosa da dire.

…non dicono alla moglie tutto quello che spendono per la bici. …fanno 20000 km all’anno …di cui la metà sui rulli.

…fanno 2500 km in un mese …perché quello dopo stanno fer-mi.

…vanno forte in pianura. …vanno forte in salita.

…vanno forte in discesa. …vanno forte dappertutto (maledetti!!)

…hanno il Power Tap, l’SRM, il GPS, ma non guardano i dati scaricati.

…sanno tutto sugli sviluppi metrici dei rapporti. Ma non li

sanno smontare. …cadono in bici.

…forano. …forano 2 volte e allora sono c…i.

…hanno una bici da 6000 Euro, ma alla Porta d’Oro si girano. …hanno 11 rapporti, ma ne usano solo 2.

…fanno le ripetute. …fanno come Lance.

…hanno combattuto come Lance …possono uscire sempre.

…quando escono è un miracolo. …non li vedi mai, ma alle cene ci sono.

…non ci sono neanche alle cene. …escono anche con la pioggia (E poi si ammalano).

…fanno il diavolo d’inverno e a maggio sono cotti. …staccano a giugno (fino a dicembre).

…non staccano mai. …hanno il preparatore.

…si specchiano nelle vetrine. …sono sempre fuori soglia.

…in soglia non ci sono mai arrivati. …gli piacciono i lunghi.

…fanno le randonnè. …la piega bassa non sanno neanche cos’è.

…mettono il passamontagna già a settembre.

…vincono il Romagna Challenge. …li premiano alle granfondo.

…mangiano meno delle modelle. …mangiano di tutto e poi si lamentano.

…non mangiano e poi vanno in crisi di fame. …ai ristori sembrano delle locuste.

…succhiano le ruote. …hanno sbagliato sport.

…hanno fondato una squadra. …il coccodrillo come fa.

…agilità, questa sconosciuta. …Campagnolo tutta la vita.

…ma Shimano è più fluido. …SRAM. Non c’è confronto.

…pedalano a stantuffo. …vanno in palestra.

…hanno sempre la scusa pronta. …fanno il ventaglio, la catena, la doppia fila.

…hanno il casco da crono. …non si fidano dei tubolari.

…hanno il blog. …convivono con l’acido lattico.

…hanno due gambe così. …vanno in ritiro come i Prof alle Canarie o a Sharm.

…pagano 200 Euro, pur di esserci a Corvara. …a Corvara non li hanno mai presi.

…fanno lo scatto del morto. …fanno la volata al cartello di Madonna.

…comprano la macchina in funzione della bici. …si cambiano in macchina.

…gli hanno rubato la bici dalla macchina.

…donano il sangue solo per sapere quanto hanno di ematocri-to.

…domani ore 8.00 madonna, ciao. …sono la più bella squadra di Ravenna.

…sono la più bella squadra di Ravenna. E non solo!! …Hanno una Napa Valley nuova ogni anno.

…sono il treno Rossetti!!!

Cristiano

Una sorta di ripetizione rispetto al titolo del pezzo scrit-to da Stefanino ci sarà perdonato dai nostri attenti letto-

ri, troppo bello e divertente il pezzo inviato da Cristiano per non utilizzarlo come degna chiusura del Rossetti Bike

News del 2010!!!

A proposito di questo pezzo facciamo un concorso. Vedia-

mo chi si riconosce in più definizioni. Troppo forte.

Il Capo Redattore

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Cervia, 26 settembre 2010, podio di Coppa del Mondo

Pensieri in libertà….. Si vince anche senza doping!! (???)