riflessologiaplantare m lorusso

14
MARCOLO RUSSO Riflessologia Plantare l..rlìilìesrnogir l'hnr.rc ù oaqi un.rdcllc dsciplLnc pìir !r''(\!" r{ ! l)r'Lrr' rr' ,l!lL Nru(,p.úir. in gr.rlo di rurrc in nrrn;.r'r 'Lrl'"J 'tlì' " rrLrr' '"' p.rtolr,gic..rnchc gnvt Questo DVD proponc una lczione csauricllte lrlrul'ì da uno dei piìr noti riflessologi italiani' \larco lo llrrss.' docentc della "scuola di Medicin:r Natureledi Lirbirrri lr le?ione i su.l,lnisr in ùt |rtrL: r un inroduzi,,nt rigurr.ìrnrc h Nrntop,rti.r irr stntr'rlc r 'r l{rll'*"1"r: t " r ì,r cosmuiont rltlh n,.ypr Llcl!r pi.rrrr ùl pitrlt. r{'ì I f(ìtr ì/i.rr' lirr'r\'l di irrt! l. .orat)ondcn/.lir $pcrlìcit r or'.rrnr rntrttr r un.r rlimtr.rzrnt prrti.r d' nì.b\.'!rg!J N.l 1ibrc.ht r..omPr'.rnr il l)\'l). i fonJ.rrurri 'lcllr lìirltslì|'gL ì l'l L'ìr rrL '1l.srti d.ì l\hr.o I o RùsÒ. Ma,ro La Rbv i il.r 0r0 ,t1t)4,ttI th l'ti lì )t t)t)11 \kltr | !t't.t"ì rl lk!,ltgú.1n1 1t1a.Nl 1')- si:tanalltotli ttr"tn t: Ita)'l\a !tttl't 'tl'tttr It /'d 1tu otldlnro l)al t91t5al tgttil h stitu ilù'\o 'tu"Lt| llt \tlthtut Iiàìztnntt { ttl LAgopnîua Ú' \-r'iÙ t'r clìì N'! t\uo'rlùl'Úlk; ruto rìi Rilìcsolouir rlr arg,niza,o,t tli ùt"agqb utdL t îrrl'(l'L!ù1" a liulh rrzrtuL. Hr iih4tlrto tr n'kur /lt lì4,'tì ùfi drutt l)trtli:ì tllh tnnun l.l lL/L .l.l w dtltút thr'ùt ltt tLiltt') 'tù1u(l atllriri. trht, tntonot) Ht tuLtÌo nr Dùl'Y 'bltu l'tu4L1't I lìt t't /tt l.:at til,k ùtl. ù0i . ,u /'tti DVD + libreno Durata: 50 min. + contenuti spcciali Funzionalmente connesso con il libro Rillessologia Plantnz Non vendibile separatamente ,lilililullliltxilLn ^ol reH >9É -îb3!m lstituto ' di Medicino Noturole di Urbino € 19,50 -'.!i6 WpW

Upload: riflessologia-plantare

Post on 23-Oct-2015

49 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

Marco Lo Russo

TRANSCRIPT

Page 1: RiflessologiaPlantare M LoRusso

MARCO LO RUSSO

Riflessologia Plantarel . . r l ì i l ìes rnog i r l ' hnr . rc ù oaq i un . r dc l l c dsc ip lLnc p ì i r ! r ' ' ( \ ! " r { ! l ) r 'L r r ' � r r ' �

, l ! l L Nru( ,p .ú i r . in g r . r lo d i ru r rc in n r rn ; . r ' r ' L r l ' " J ' t l ì ' " r rL r r ' ' " '

p . r to l r ,g ic . . rnchc gnv t

Questo DVD proponc una lczione csauricl l te lr lrul ' ì

da uno dei piìr noti r i f lessologi i tal iani ' \ larco lo l lrrss. '

docentc della "scuola di Medicin:r Naturele di Lirbirrr i

l r le? ione i su . l , ln is r in ù t | r t rL :r un in roduz i , ,n t r igur r . ì rn rc h Nrn top , r t i . r i r r s tn t r ' r l c r ' r l { r l l ' * "1 " r : t "

r ì , r cosmuion t r l t lh n , .ypr L lc l ! r p i . r r r r ù l p i t r l t . r { ' ì I f ( ì t r ì / i . r r ' l i r r ' r \ ' l

d i i r r t ! l . .o ra t )ondcn/ . l i r $pcr l ì c i t r o r ' . r rn r rn t r t t r

r un.r rlimtr.rzrnt prrti.r d' nì.b\.'!rg!J

N. l 1 ib rc .h t r . .omPr ' . rn r i l l ) \ ' l ) . i fonJ . r ru r r i ' l c l l r l ì i r l t s l ì | ' gL ì l ' l L ' ì r r rL

'1l.srti d.ì l\hr.o I o RùsÒ.

Ma,ro La Rbv i il.r 0r0 ,t1t)4,ttI th l'ti lì )t t)t)11 \kltr | !t't.t"ì rl

lk!,ltgú.1n1 1t1a.Nl 1')-� si:tanalltotli ttr"tn t: Ita)'l\ a !tttl't 'tl'tttr

It /'d 1tu otldlnro l)al t91t5 al tgttil h stitu ilù'\o 'tu"Lt| llt \tlthtut

Iiàìztnntt { ttl LAgopnîua Ú' \-r'iÙ t'r clìì N'! t\uo'rlùl'Úlk;

ruto rìi Rilìcsolouir rlr arg,niza,o,t tli ùt"agqb utdL t îrrl'(l'L!ù1"

a liulh rrzrtuL. Hr iih4tlrto tr n'kur /lt lì4,'tì ùfi

drutt l)trtli:ì tllh tnnun l.l lL/L .l.l w dtltút thr'ùt ltt tLiltt') 'tù1u(l

atllriri. trht, tntonot) Ht tuLtÌo nr Dùl'Y 'bltu l'tu4L1't I lìt t't /tt

l.:at til,k ùtl. ù0i . ,u /'tti

DVD + librenoDurata: 50 min. + contenuti spcciali

Funzionalmente connesso con il libro

Rillessologia PlantnzNon vendibile separatamente

,lilililullliltxilLn

^ o l

reH> 9 É

-îb3!m

lstituto 'di MedicinoNoturoledi Urbino

€ 19,50 -'.!i6 W p W

Page 2: RiflessologiaPlantare M LoRusso

l ' r ' r rrr, tgl l iot i inl irnttarbni su questo autoreriritrrtc if nrrrtrrr ritrr utuat maooedhioni.tt

l ir l l thrg(i4rflt i | |dlìl{||rIlr

nc mano )005gcnnaio 2007

Itonr 66{f0ll Dlcgrro di Cesena (FC)f*'*m&rocdizioni.itls!N 978.88.7t07-784-6

Iipografa ()LS - Cesena, (FC)

PenrE pntrrae

Cos'è e cosa s'intende per riflessologia?Usando questo termine ci si riferisce a un panorama ditematiche piuttosto diîferenti accomunate, tuttavia, daun atteggiamento che ha come fondamento la ricercadelle situazioni del corpo e la volontà di manipolaÌlotramite sistemi che potremmo chiàmarc "a distanza"

lcorredatr da a"siomi fondrmenlal i che garanti, 'cono. inquesto senso, la coerenza dell'agire). Partendo da talepresupposto, tra le molteplici tecniche a disposizione, cioccuperemo principalmente della riflessologia plantarecoinvolgendo anche la riflessologia palmare e dellacalotta cranica, in quanto questi sono i tre luoghi prin-cipali di osservazione e di azione. Quantunque la prati-ca venga fondamentalmente attuata sui piedi, è utile farriferimento a un quadro più ampio per saper affrcntarecircostanze nelle quali potrebbe essere indispensabileun'azione di tipo diverso. Il problema di fondo non saràtanto quello di fomire mappe metodiche, quanto soprat-tutto quello di riuscire a icreare ceÍi procedìmenti chepofano alla comprensione del come e deÌ perché dellascelta di un tipo d'azione o di un altro.Si può osseNare e studiare il corpo da più punti di vistae uno di questi è dato dalle tematiche riflessologiche.Per la comune ndice orientale. si hanno consonanzc odissonanze con altre tecniche come lo shiatsu, I'ago-puntura o altre. Uno stesso punto, ad es., può riferirsinel sistema plantare o nello shiatsu ad organi diversi e

Page 3: RiflessologiaPlantare M LoRusso

sorye il dubbio dcl conrc sia possibile che entrambi isistemi possano luDZk)narc. Lorganismo è una struttu-ra molto complessa c, coùìe tutte le strutture comples-se, ammette nppuDto rna molteplicità di punti di vista.La ri f lessolugiir non. rrnr lecnica migl iore o peggiore.ma, come le altre che ci giungono dalla cultura odenta,le, è un sistema iD sè cocrente che sulla base di presupposti teoricigiungc a svi luppare conclusioni molto pre-cise e praliche. E' importante, per non cadere in errore,rimanere coerenli col sistema scelto. Se si ragiona intermini riflessologici. si deve agire coerentemente siaper cìò che riguarda la valutazione di una situazioneorganica, sia per ci(ì che riguarda la pratica terapeutica:non ha senso. quindi. dire in termini di shiatsu che ilmeridiano dei rcni maùifesta uno stato di vuoto e volerpoi intervenire ultruverso iriflessi p]antari conispon-denti. Quantunque lutt i isistemi oriental i siano dotatisia di un aspctb leorico che di un aspetto pratico, ognipntica ha corne supporto una teoria ben precisa che,all'interno della suù coerenza, ci consente di analizzaree studiarc tutta la natura e, in quanto parte integrante diessa, I 'uomo.Sipua), con questi sistemi, osservare I'uomo nel funzio-namento dci suoì meccanismi e riuscire a valutare rego-larmenle c costantemente le eventuali difformità. Qui sisituà la diffèrenza tra I'impostazione occidentale e quel-la oricnlr le. in quanto quest ult ima \a r iconoscerecostùnlemente lo stato di armonia e intervenire contempestività. prima che le malattie stesse si manifesti-no. Opera, cioè, in termini di prevenzione, all'esordio

dello stato di squilibrio, evitando che questo stato giun-ga a manifestarsi come forma patologica e come prelu-dio di ciò che chiamiamo malattie croniche. difficil-mente oÍnai recuperabili. Se in Oriente queste sonotecniche integrate nel modo di vita originario e nellaprassi dell'igiene quotidiana, da noi, data la mentalitàvigente e la mancanza di seri studi che porgano atten-zione alle dinamiche del corpo, questi sistemi sono collocati nel quadro classico della medicina occidentale intefmini semplicemente riparativi. Di fronte a un distur-bo - e questo, conosciuto ed espresso secondo accezio-ni fomalizzate dalla medicina, implica qualcosa di giàstrutturato e patologico - si può intervenire secondo laprassi tradizionale oppure. da vari anni ormai, secondole tecniche orientali, delle quali tuttavia si elude l'impo-stazione di fondo, perdendo gran parte della validità delsistema e utilizzandolo in un'accezione estremamenteriduttiva. La nostra medicina è patologica, studia cioè ilsoggetto malato e tutte le sue manifestazioni, e il suoerore è quello di considerare e di strutturarsi quasiesclusivamente su tali forme di non-salute. Mî se non siconosce proîondamente I'uomo sano, come individuare imomenti nei quali egli comincia a non essere più tale?Una volta poi riconosciuta la malattia del soggetto, èancor piÌr difîcile ricondurlo a uno stato di normalità, seè la normalità stessa con i suoi meccanismi di attuazioneche sfugge alla nostra indagine. Non è sufficiente indivi-duare uno stato di malattia per essere in grado di elimi-narlo. se non si conosce lo stato di salute con Ie situazio-ni panicolari di vita che ne consentono il perdurare.

Riflessologia Plaùtare

Page 4: RiflessologiaPlantare M LoRusso

Studiando le situazioni di turbamento unicamente comesituazioni conclamate in termini clinici ed effettiva-mente percepibili (comc uno stomaco perfbrato, unfegato ingrossab o, ancora. cnzimi estranei presenti nelsangue ecc.), la nostra ottica limita drasticamente I'uo-mo a cosc mollo spcssc. a malattie soprattutto organi-che , ' f unz i r r r r i r l i . r r cn t r c o rmr i anche da no i \ r comin -cia a riconosccrc chc I'uomo è qualcosa di molto piùesteso di comc conruncmente lo si intende. L uomo hain sè dellc rcallà piuttosto varie c le prime sfcre chcvengomr coinvollc nelle situazioni di turbamento nonsono quelle grossolane, fisiche o îunzionali, ma benaltre. Tutt

una scrie di patologie non organiche sonotrascurate dalh Dostra medicina che, non considerandola pos.ibi l i rLr Ji altre strul lure inler\ iene con terapie nonadeguate. incrpace di impedire il progresso della malat-tia che da 'sottile" e "energetica" giungerà ad essereanche organicu (dopo l0 anni di cure per "disturbi ner-vosi ' è ben pu:.sibi le che un pazienre r isconbi comeeffetto collaterale di tale "disturbo" la presenza, ad es.,di un tumore intestinale). Le dottrine orientali, ben lon-lane dall usrre espressioni come malalo immaginario.malato psichico e così via, non fanno alcuna distinzio-ne tra le malattie, se non in termini di gradualità.

Quando un sogeetto e turbato. lo squil ibrio sus\isle \ iache egli solo pensi di essere turbato o che lo sia eftetti-vamente. tanto che non c'è addirittura difTerenza di"tral lamento" quando i l male abbia un origìne organicao quando sia, ad es., mal d'amore. Anche la nostra cul-tura è ormai abbastanza cosciente di questi aspetti e una

Marco Lo Russo

nuova branca - la psicosomatica - porta avanti lo studiodelle interazioni tra corpo e mente e delle malattie,appunto, psicosomatiche. Le capacità di interventosulle malattie di origine psichica sono però ancora, tuttosommato, molto Iimitate dal momeùto che non sl consl-dera che tutte le mrlalt ie implicano necessariamenteentrambi gli aspetti.D'aftra pafe, anche nel caso di interventi finalizz Li allemalart ie somatiche. i r i .ulrat i rono piurosro approssi-mativi per la non conoscenza della complessità deimeccanismi dell'organismo. Ciò che sfugge è soprattut-to la conoscenza delle cause dei turbamenti che aftlig-gono la nostra struttura e non si possono rivendicare,allora, capacità diagnostico-terapeutiche. Una imposta-zione medica non sostenuta dà un sostrato teorico difbndo va incontro a grossi eÍori: farmaci che si rivela-no dannosi, pratiche. specie chirurgiche, che invece diaiutare indeboliscono l'organismo, hanno tuttì comefattore comune un itteggiamento che, trascurando laricerca delle cause e della complessa unità deli'organismo, avanza sulla base di una pratica esclusivamenteempirica che procede per tentativi. Ma questa imposta-zione non caratterizza solo Ia medicina, come corposeparato: tutti noi condividiamo la stessa mentalità eabbiamo contratto l'abitudine di voler eliminare leeventuali situàzioni problematiche con prodotti o siste-mi fittizi in luogo di analizzare e neutralizzare le callseche ne determinano I'insorgenza.ln tal senso, ricollegandoci alla specificità del nostrodiscorso, le tematiche riflessologiche sona state cattura-

Rìflcssologia Planlare

Page 5: RiflessologiaPlantare M LoRusso

le e uti l izzate al l ' interno di questo habitus mentale e, seè \,ero chc possono aiutare ù supcrarc pcsanti problemi.è anche vcro che una loro utilizzazione parcellizzantecomponr glr \ le\: i \ \rntuppi delle ir l tre impo.l l / ioninel momento in cui vengono aggrcdit i isintomi inluogo dclle c use. Una causa che lavora nellu strutturacompìcssa dell 'or-ranismo e si manifesta, ad es.. comegastrite non vicne rimossa da un massaggio che pureriesce ad allcnlrrc il lìstidio diquesta manifestazione econtinua a nrinare l 'equil ibrio armonico dell ' insieme. I lnoslro,nlcrlerì lr ' hx rùrnpfe\\o unrcrmenlc un.intomoche. comc prima manilèstazione. îorniva indicazionichiare c prccise sulla causa e sul suo andnmento. Tuttigl i intcrventi di t ipo sintomatico, come un massagglo oun qualsiasi prockrtto. pur ristabilendo apparentementcla situazione di tranquil l i tà, nel momento in cui el imi-nano i segnali lasciundo sussislcre inalterata la causacrea situazioni pericolose che poÍano a patologie di piitgrave entità.Schemlticamente. il corpo umano può essere considerato co[ìe uDa slrlrttura "chiusa" di cui non vediamol rntern,r: : . i lppiumo pero che que\tu inlemo può invi:rrealla periferia dei segnali ed è ciò che succede quando unsinknno si fa presente. Un sintomo che si ia prescntetcstimonia un mutamento al nostro interno, e un clemento di iìllarme.

t l a

2 ) a + b3 ) a + b + c

Conunemente il nostro atteggiamento nei suoi confron_

ti è quello di cercare comunque di sospenderlo. Mai inquesto modo, l ' interruzione del sintono. che testimoniava uno stato di squilibrio al noslro interno, non ha

eliminato Ia causa di questa pressione che dall ' internospinge verso I'estemo, e questa causa. ripiegandosi suse stessù. successiv mente si mîniîesterà in allre forme.. oinvolpendo rl lrr ùrpani in \t lua,/ iùni : .cmpre f lu tùm-plesse: il sintomo successivo sarà allora determinalon,'n pi ir da un \ol, ' . rna dc due o pi ir elementj.PeNistendo nell 'atteggiamento di una el imìnazione deisinlomi che lascia però sussistere le cause di fìrndo, colpassare del tempo (anche molt i anni..), non solo i l qua-

dro diventa scmpre più complicato e sotto il scgno tlelprogres.i\ o pesFroramento. mr lclto ancoru prù gravc

l'organismo tenderà a perdcre in gran parte le cipacita dei suoi mecclnismi di autoriparazionc, poiché loabbiamo costanlenente inibito. Se stabil issimo unparallelo con il nostro compofamento nci conlronti. adesempio. dell 'automobilc, vedremmo l ' i l logici là diquesto farc. Laddove nei confronti dell'auto seglliamoun procedimento logico che dai "sintomi" ponn al l 'el i-minazione delle cause. nei confionti del nostro corpoprocediamo per via sintomatica, non essendo stati edu-cati a considerurlo come un meccanismo logico, mapiuttorLo comc una slrul luri | Ja govemJre J nÙ\lro pi i l-

rere e di l piePiìre a tul l i i (o\ l ial le no.lre e.igenleSi giunge, al lora. a quelle strutturazioni che possiamo

ormai chirmare malattie.Ma ciò che chiamiamo ora malattia non è altro che unasomma di cose, dovuta alla nostra incapacità di com

Rifl essoì('gir Plantarel 0

Page 6: RiflessologiaPlantare M LoRusso

prendere e valutare quei disturbi che, nella lorc manife-stazione iniziale, si presentano in maniem semplice ediretta. lr malattie, in quanto molteplicità di causeorrnai strutturate, son ben più difficili da trattare: e nontaDto, o non solo, per la loro maggiore complessia chesi innesta, d'altra parte, in un organismo gia turbato edepotenziato, quanto piuttosto - perché le possibilità diguarigione sono legate ad un cambiamento di mentalitàche consenta di ripercorrere all'invelso il processo cheha portato a quella data situazione, Non ha senso cerca-re spasmodicamente il faîmaco miracoloso, perdurandonegli stessi comportamenti che hanno generato lamalattia. Non esiste assolutamente alcun farmaco osituazione che possa far sparire i disturbi (sono spesso,arizi, ulteriori elementi di disturbo che si assoÍrmano):esiste soltanto la possibilta di ritrovare quell'equilibrioche produce lo stato di salute.La mentalità occidentale, quando c'è un disturbo oqualcosa che non va, pone il problema nei termini del"che cosa devo farc?". mentre nel 90% dei casi ladomanda dovrebbe essere invece "che cosa non debbofare?" Molto spesso un disturbo sorge perché facciamoqualcosa di foppo (mangiare, bere, dormire o vegliare,ecc.) Solo se, individuato ed eliminato il "troppo", ilproblema dovesse perdurare, solo allora ci si può porrela domanda del "che fare", considerando che non sem-pre I'organismo è in grado di reagire da solo e che puòaver bisogno di un piccolo aiuto. Per capire quali sonogli elementi che turbano l'organismo, devo preliminar-mente conoscerlo nel suo stato di eouilibdo in modo

12 Marco Lo Russo Rinessologia Plantare

che lo studio sia soprattutto oîientato sull'uomo nellostato di salute e sulle condizioni e il sistema di vita checonsentono di mantenerlo tale.

Page 7: RiflessologiaPlantare M LoRusso

Panre secoNoe

Assiomi fondamentalill primo assioma della riflessologia aîîerma che ì'ester-no manifesta I'interno. Ne deriva che dall'esterno èpossihi le rgirc .ul l interno. Se si accetla questo assio-ma, si può eìiminare ogni sistema di r i levamentomediato in quanto la perif'eria (tutta la condizione dellapelle) è come un libro apefo che parla della costituzio-ne e della struttum interna, e, in quanto ststema lmme-diato, risponde momento per momento alle condizioniinteme dell 'organismo.L'estrema periferiù, inoltre, è il Iuogo della piìr specifica e ràpida manifestazione dell'interno e, conseguentemente, il luogo dellà più specifica e rapida manipolazione. Rispetto ùlla centralità del corpo, i piedi sono lapiù estrema periferia ed è per questo che la loro piantaè il luogo di specifica indagine rispetto alla diagnosi edi specif ica applicazione ri : .pe[o al la lerapia.ll mondo circostante nel suo insieme (acqua. aria. glialtri, il cosmo, i batteri, etc.) circonda come esterno ilnostro interno o organismo e i rapporti tra estemo edintemo si rispecchiano costantemente sulla pelle. nostraperifèria e luogo di incontro-scontro tra intemo edesterno. Se analizziamo attentamente la natura delnostro intemo, vediamo che non c'è in realtà alcuna dif-fererza tra interno ed esterno: I'interno non è altro cheuna "specifica organizzazlone" degli stessi elementiche compongono I'esterno.

La nostra struttura è semplicemente un coagulato dotato di una serie di meccanismi atti a mantenerlo integro,nonostante le continue pressioni delle realtà esteme, e

sino a quando i meccanismi intrinseci ci mantengononel nostro stato di coesione, r imaniamo noi ste\si e instato di salute. Morire signifìca soltanto togliere le bar-r iere, lomare el l e.temo. dore i l nostro interno \ ieneriassorbito, ma non per questo l'estemo è il negativo.La periferia riveste un ruolo impofante sia perché rive-la le condizioni dell'intemo, sia perché permette diosservare e valutare lo strutturarsi dei suoi rappofi conI'estemo costantemente e in termini dinamici. Allevariazioni dinamiche dell'esterno devono corrisponde_re le variazioni dinamiche dell'intemo. Agire in modospecilìco sulla perifèria significa anche facilitare lerealtà interne e solo un sistema dinamico di osservazio-ne può essere considerato un "sistema". Al di la di que-

sto c'è solo l'astrazione teorica.I sistemi isolati - gli organi iù sè - non esistono e di con-seguenza non esistono neppure le malattie specifiche diquesti sistemi e organi, così come siamo abitu:rti a con-siderarle. Esistono, come abbiamo già visto. solo perso-

ne che porlano, integrati totalmente in tutte le loro altrepafi, un apparato digerente più debole o un fegato per-

turbato. Come tutte le parti sono pafi di un sistemaorganizzato e la "malattia" è sempre e solo manitèstazione, sia pure localizzata in una parte più specilìca, diun turbamento generale dell'organismo, così non esistel' "uomo" a sè stante. ma esiste soltanto I'uomo integrato nel suo ambiente.

Rilìcssologia Planlarc I 5

Page 8: RiflessologiaPlantare M LoRusso

suggerite dall'immagine, vediamo che: I'orecchio, par-

ticolare esterno, manifesta il rene, particolare intemo: il

volto, nella sua totalità, manifesta tutto I'organismo, ma

anche la situazione del cuore; e così vale per la lingua;gli occhi, in quanto particolare, manifestano, oltre a

tutto il corpo, la condizione del fegato: il piede, in quan

to particolàre ìegato al generale manifesta anch'esso il

tutto, ma. in quanto paficolare esterno che manifesta ilparticolare interîo, palesa le condizioni dei reni.Se non ci si t uol l imilare aJ apprendere meccanicrmen-te una mippa, è importante discutere e chiarire questipresupposti, perché essi possono condurre ad un appro_fondimento del discorso e. in casi di estrema difficoltà,alla possibilità di lavorare con gli stessi concetti, anchesenza mappa. su altre parti come le mani, la testa, etc

Questiconcetti non sono speculazioni teoriche, ma con-

statazioni del tinzionamento reale delle cose. Questeleggi, ricavate dalla semplice osservazione, hanno però

come riscontro il îatto di essere valide per ogni aspetto

della realtà e di lunzionare ancor più per iJ corpo. I rap-porti di destra-sinistra, alto-basso, davanti-dietro, inter-no-esterno esistono e le pafi sono relazionate secondoleggi molto precise e rappofi che legano tra loro ancheparti molto distanti.

Pnnte renze

L'uomo, i suoi cicli biologici e I'ambienteTutta Ia realtà si scandisce su ritmi ciclici, ma limiteremo la nostra attenzione a quelli immediatamente vissu-ti dall'uomo per focalizzarell) ll ciclo della vita, caratterizzato nelle sue fasi da:nr\citr, maluri là. decl ino e morle. Noi cono\cirmubene queste realtà e sappiamo che cos è un urgani\moche nasce o un organismo maturo. Conosciamo anche irapporti che interconono tra questo organismo, le sueattivilà e le sue manifestazioni esterne.La prima fase, ascendente. iniziata con la úascita, ha poitermine nel momento in cui, con i l decl ino, l 'uomo èsempre meno interessato alle attività esterne, alla mate-ria. Questo è il momento ormai della fase discendente.del ripiegarsi su se stessi, dei ripensamenti. CominciaI'autunno.... e vi sono altre mete da raggiungere. Ci siprepara, inoltre, a morire fisicamente e a rinascere,forse. in altro modo. Nella nostm cultura amiamo moltola prima îase del ciclo, ma non altrettanto la seconda neiconfronti della quale si attua una serie di rituaìi esorci-stici (massaggi, pliLstiche. cosmesi....) perché non cono-sciamo in alcun modo quali siano i valori sottesi aldeclinare delle nostre forze. Viviamo in una dimensione schizofienica nel momento in cui non vogliamoaccettare questa realtà e la viviamo come un tabù.Manca dunque nel nostro orizzonte culturale la quartafase che ci riporterebbe dalla morte alla vita.

Rilìessologia Planlare { l 9

Page 9: RiflessologiaPlantare M LoRusso

2) l l ciclo annuale è un'altra dimensione temporale, cheviviamo. La primavera rappresenta I'inizio dell'anno,I 'estate la sua maturità, I 'autunno i l suo declino e I ' in-vemo ne è, infine, la morte. La saggezza antica coglie-va le analogie esistenli tra cicli umani e i cicli terrestri:se la nascita dell'anno è la primavera, la primavera delI 'uomo è la giovinezza, la maturità ne è l 'estate e I 'autunno il suo declino. Nascita , crescitir, freschezza,espansione, rinnovamenlo sono caratteristiche della primavera ( tut l i noi le \ iviamo comc reallù omogenee. siJpure in cicìi diversi. Le stesse considerazioni valgonoper I'estate identificata da fruttificazioùe, maturità,calura, massima espressione: o per I'aulunno con le suemanitcstazioni di declino, riduzione. raccolta (anchecome immagazzinamento), ritiro, tesaunzzazrone.In primavera le correnti energetiche. le energie organi-che dal protbndo emergono alìa superficie della terra esi espandono negli eìementi dclla natura: foglie, frutti,nascite...che ci parìano di un' intensa att ività che conti-nua nell'estate e che caratterizza questo ciclo comeascendente. Discendente invcce, daì punto di vista ener-getico, è i l ciclo dell 'autunno e dell ' inverno. Cadono leal l i \ i là eslerne e gl i elementi che producono espansio-ne, l'energia si ritrae verso la terra e, con I'inverno.dalle estremità si riimmerge nelle radici dellc piante. Ilquadro è quello di un'apparente morte della natura.Morte e inverno hanno, appunto, caratteristiche simili;e l'energia dell'uomo, una volta giunta al suo apice,comincia a decrescerc conducendolo progressivamenteverso la morte. Nell'organismo giunto àl termine sub-

entra il freddo che è testimone dell'ormai accentuatoesaurimento della vita con il suo calore. L analogiadella vicenda umana con i ritmi naturali potrebbe, forse.suggerire qualche considerazione sulla quarta fase chein noi sembra mancare. Il freddo, la morte, la discesadell'energia a livello di radici obbedisce a una necessl-tà di rigenerazione. Se non ci fosse questa sorta di' ' implo\ione". questo moto sotteÍaneo. a primaveranon si avrebbe la rinascita della natura. L invemo, cheall'estemo sembra la stagione della morte, è la stagionedella r igenera/ìone e costantemente la primirvera seguel invemo. Ma se in natura tutto e cicl ico. tutto r i toma,non ha senso che questo non avvenga unìcamente perl'uomo il cui ciclo resterebbe perciò apeno. contraddi-cendo I'essenza stessa del divenire naturale.3) Ciclo mensile. Tutta la natura. dal punto di vista bio-logico. è legata al ciclo mensile della luna: le maree. latena. la produzione delle piante.... Se si fa attenzione aitermini usati per designare le quattro fasi (primo quar-to, luna piena. ultimo quafo e luna nuova), notiamo checon "luna nuova" viene indicato il momento nel qualela luna è "morta", i l cielo è vuoto. E' I ' inverno delmese, periodo nel quale la luna si r innova, come I 'organismo si r innova durante i l sonno notturno o l 'annodurante I ' inverno. I l ciclo mensile condiziona le nostrerlt ivi là. che son(r mollo pi ir r l le r i due e\lremi: ma.mentre nella luna nuova predominano le attività inter-ne, nella luna piena sono quelle esterne ad avere unmaggior impulso. Dal punto di vista fisico la donni èlegata più profondamente dell'uomo ai mutamenti lunà-

Riflcssologir Plnnrare20 2 l

Page 10: RiflessologiaPlantare M LoRusso

ri per il suo ciclo mestruale. Le mestruazioni, in condi-zione di buona salute, dovrebbero coincidere con la îasedi luna piena o con quella di luna nuova, momenti dimassima influenza sull'organismo, e il loro manifestar-si dovrebbe seguire I'altemanza dei 28 giorni di ciclo edei trc giorni di rinnovamento.Seguendo il principio che regola lo strutturarsi delcormo - slesso modello per scale di!er.e - e ci consen-te di passare dall'infìnitamente grande all'infinitamentepiccolo, possiamo giungere al ciclo quotidiano.4) Ciclo quotidiano, ritmato sempre dai quaitro momenti: alba, mezzogiorno, tramonto e mezzanotte. Ancorauna volta c'è un rapporto di similitudine che lega loscandirsi dei diversi cicli. Se la parola chiave della pri-mavera è esordio, inizio. I'alba, con la sua freschezza eil risvegliarsi della vita, è la prìmavera del giomo. llmezzogiorno rappresenta I'apice, l'estate del giornodove tutto e maturo, tutto è tumulto e lavoro, a differen-za del tmmonto quando la giomata comincia a imbruni-re e I'uomo, stanco, ritorna e si chiude in se sresso ols-ponendosi ad attività diverse da quelle che ha svoltonella parte attiva della giomata. La notte è, poi, la mortedel giomo e il sonno stesso, con la totale labilizzazionedella coscienza, è simile alla mone. Dobbiamo dormire"morire", con la consapevolezza di rinascere nel giomoseguente. Non è casuale il îatto che spesso soffrano diinsonnia coloro che hanno paura della mone. Per quan-to questa sia stata esorcizzata e si cerchi di esorcizzareanche il sonno (il suo momento è sempre piùl procrasti-nato e si vuole con le luci artificiali replicare a tutti i

Marco Lo Russo

costi il giomo), I'organismo lo impone e si riappropriadei suoi ritmi.Dal punto di vista delle problematiche inerenti al rap-porto intemo-estemo, le considerazioni sinora svolteconcemono soprattutto I'estemo e le sue pressioni sulI'intemo. Il rappono non è paritetico: le influenze delI'estemo sono predominanti ed è, quindi, I'intemo chedeve adeguarsi ad esso. Se analizziamo come I'estemoinfluenza I'intemo e come quest'ultimo riesca a mante-nere il proprio equilibrio nei suoi confronti, osserviamoinnanzitutto che l'estemo si caÍallerizza in temini sta-gionali. Sappiamo, ad es.. che la primavera sicaràtteriz-za come inizio, rigenerazione. esplosione della natura eche l estemo. segnato da una verrle energia. premesull'interno che, a sua volta, deve adeguarsi e divenire"verde". Nell 'ott ica dei cicl i interni, se esistonoin|uenze esterne che I'interno deve essere in grado direcepire. devono allora esistere strlrtture analoghe aquelle esterne che siano in grado di poter assorbire I'a-zione di queste polarità.L influenza "primavera" si concretizza a livello organi-co con una struttura ben precisa: il fegato. Si può quin-di affermare che il fegato non è altro che la primaverainterna o, ancora, che la pdmavera non è altro che ilfegato esterno. Percapire la realtà diquesto organo, nonlrnro in termini biochimici quanto piuttosto in termininaturali, occorre riferirsi alla qualità della primavera: ilfegato sarà per il nostro organismo ciò che dà inizio,germoglio, movimento, potenza creativa, riproduzione,stimolo alla rigenerazione (govemata poi daì reni). ll

22 Riflcssologir Planrare 23

Page 11: RiflessologiaPlantare M LoRusso

fegato è ancora, per analogia col ciclo quotidiano, I'al-ba, la nascita e crescita dell'organismo (un bambino èsotto il suo dominio), e tutti gli inizi dovrebbero esseresotto i suoi auspici. E' I'organo che si rigenera e che sedannepgiato o in prne asponato. r icre\ce proprio per-ché dotato di una grande energia di spinta. Tutto ciò chenell'organismo manca di spinta manca di fegato e, vice-versa, ciò che ha troppa spinta ha troppo fègato.Uorganismo può dunque rimanere nel suo stato di salu-te solo se ha la possibilità di restare in equilibrio conqueste realtà esterne, e ogni contrasto genera squilibri emalattia.

Adattabilità e tolleranza del terreno alle variazioniLo stato di buona salute è caratterizzato da "îorza" ed"adattabilità". La rnaggiore o minor ampiezza dell'indi-ce di adattabilità, caratteristica costitltzionale, determi-na la maggiore o minore tolleranza nei conîronti dellevariazioni ambientali.Indubbiamente il clima (quantunque possa essere par-

zialmente mitigato con sistemi tecnici o naturali diriscaldamento. refiigerazione, ecc.) è la realtà estemapiù immediata e incombente. ll cibo. Ie piante, generatie strutturati nella loro specificità dal clima e specificaconcretizzazione di esso, sono una forma di pressionesul corpo piÌr mediata. L uomo per vivere ha necessitàdi mangiafe, ma il cibo che ingerisce è, a sua volta, unaconcretizzazione delle pressioni climatiche e ha lacapacità, se assunto in maniera regolare. di equilibrareautomaticamente I'organismo nei confronti delle situa-

zioni esteme. E' diversa, ad es., la pressione esercitatadalt'estàte o dall'invemo, ma I'uno e I'altra producono

cibo "estate" o cibo "invemo", cibi cioè che generano

fieschezza o calore proporzionati alle necessità poste

dall'ambiente climatico estemo. Contrastando gli equi-

libri offerti dai sistemi naturali, spesso le nostre abiu-

dini ci portano a nutrirci di cibi estivi d'inverno o di cibi

invemali d'estate. Se, ad es., la stagione esterna è quel-

la invernale, il mio invemo interno, i miei reni, devono

essere àttivi pcrché si mantenga lo stato di equilibrio e

di saluter dovrei mangiare cibo che scalda e non cibo

che, raffreddandomi (insalate, agrumi), inibiscono

anche l att ivi ta dei reni e creano discrepan/e lra stagio-ne intema e stagione esterna. Lo stesso principio valcper l'estate e per le stagioni intermedie.

Esperimenti coúdotti in scuole e ospedali constatanoquotidianamente la validità degli antichi principi chesono alla base della cromoterapia: i colori che ci circondano - ambienti, abii, etc. - agiscono dircttamente sul

nostro interno. Il color verde, ad es., è il colore dellanatura ed esercita un'azione calmante e placante, men-

tre il rosso, che dà giovamento nelle situazioni di fred-

do e di stato influenzale, induce un peggioramento neSli

stati infiammntori; il blu e il viola sono colori che rin-

fìescano I'organismo nelle febbri alte... e via dicendo. ll

rapporto non si configum però solo nei termini di una

influenza passivamente subita, in quanto è la nostra

stessa natura che tende verso determinate realtà, sianoesse fisiche o psichiche.

Ritlcssologia PlantarcMÍco Lo Russo 25

Page 12: RiflessologiaPlantare M LoRusso

Anche un ambiente psichìco, un pensiero positivo onegativo, possono influire sull'intemo e mutare l'equi-librio di una persona. Se, ad es., si intende la magiacome I'arte di modiîicare gli stati mentali, essa puòinsegnare come imporre un particolare ambiente psichi-co che delermina nel soggetto situa,,ioni e reazioniorìentate; anche la compagnia di persone con atteggia-menti mentali diversi comporta nel tempo dei muta-menti per il soggetto. In un ambiente psichico partico-larmente pressante è ben difficile conservare la propriaindividualità, come ben sapevano e sanno coloro che,nel passato o oggi, si sono isolati e si isolano dal conte-sto sociale volendo sviluppare idee personali o ricerchesu se stessr,

APPENDICE

L'Istituto di M€dicina Naturale di UrbinoTel. O'l 22-35 | 42Oa Fax. 0'722-350590E - mai I : i nfo @ i rnn- í ta I i u. c onrSito: inn-italia.comSEDE AMMINISTRATIVAI61029 - Urbino (PU) - C.P ló6SEDE DELLE LEZIONI:Rimini - Sale convegni. Hotel Tiberius

Attività sYolt€* L attività didattica dell'lstituto di Medicina Naturaleha inizio nel febbraio 1983 promuovendo, principal-mente. attività divu]gative nel settore dell'educazionealla salute e della prevenzione primaria.x Contemporaneamente, sono stati promossl corsr alivello nazionale, selezionando programmi e docentisempre più qualificati, aJcuni dei quali provenientianche dall 'estero.* Le attività culturali promosse hanno spaziato in setto-ri ed ambiti molto diversificati, pur avendo come basecomune quella dell'educazione e della formazione sutemi riguardanti la salute e la prevenzione primaria.* Questa linea operativa, finalizzata a realizzare unasempre più ampia coscienza a livello sociale, rispecchialo spirito, la convinzione e le scelte di vita personali deifondatori e direttori didattico-orSanizzativi dell'lstitutodi Medicina Naturale di Urbino: Dott.ssa Maria Assunta

Marco Lo Ru*,' Rrne*olosir Plrnlare 2'�7

Page 13: RiflessologiaPlantare M LoRusso

Bordon e Antimo Zazzaroni (compagni anche nella vitadal 1970).Le iniziative più importanti promosse in oltre 2l anni diattività, sono:* 1983/1988 - Convegni Nazionali sul la MedicinaGlobale, con il pùtrocinio dell'Univcrsità di Urbino, edi Enti Pubblici locali e Nazionali.* 1983/1989 - Vacanze studio con att ività su sti l idivita,al imenta/ione. alt ivi t i psìco-l isìche. ecc.* I983/1990 - Att ività nelle scuole, in col laborazionecon distretti scolastici e provveditori agli studi. in parti-colare sui temi della prevenzione primaria e stili di vitaln senso tato.* dal 1983 - Corsi di massaggio shiatsu. riflessologiaplantare, ecc. per fisioterapisti.* 1983/1987 - Corsi su tecniche psicofisiche e psicodi-namiche.* dal 1985 - Corsi di erboristeria e filo-oligoterapia.* dal 1986 - Corsi di alimentazione bioenergetica* dal 1987 - Corsi di Iridologia per medici e paramedi-cl ,* dal l99l - Corsi di morfopsicologia.* dal 1997 - Corsi di psico-neurc-immunologìa (PNEI)per medici. psicologi. gru[olu6i. naluropali .* nel 1988 - Promotori del l ' lst i tuto di Medicina Olist icac/o I 'Università degli Studi di Urbino, che attualmenteorganizza corsi in veste di specializzazione posFlaureain Medicina Omeopatica. Medicina TradizionaleCinese, Ecologia.* 10-14 giugnolgSg => seminario di 5 giorni con i l

Dott. Bemard Jensen (c.Lposcuola dell'lridologia ameri-cana - iridologo e nutrizionista di fama mondiale).* dal 1989 - Seminari di lridologia Psicosomatica con

Harri'Jr'olf (California,/USA).* dal l99l - Corsi di Kinesìologia Applicata con i l Dr.

Joseph Shafer; riservati a mcdici e fisioterapisti.* l99l/1993 - Hanno realizzato e gestito una rivistà tr i-mestrale "lridologià & Naturopatia".* dal 1994 - Promotore della Scuola l tal iana diNaiuropatia; scuola quadricnnale che prevede L632 oredi didattica front.rle distribuite in quattro anni di lezio-ne. Questa rapprcsenta la sintesi e l esperienza di tuttele attività. i progrùmmi e i docenti selezionati in oltre 2lanni di lavoro.'k nel 2002 - Socio fondatore della FENA.l.(Federazione Nazionalc Italiana per ìa Natu|opatia).

Informazioni generali* La Scuola prevede l.ó32 ore di didattica fiontale'ìntegrata dar moduli di didattica intcr ttiva predispostaper l 'autoislruzione, da lavorì di r icerca. dal t ìrocinioguidato e dalla preparazione della tesi f inl l le.+ La Scuola si dist ingue per una lungî continuità didat-

tica dei docenti di riconosciuta fìma e protèssionalità(sclezionati in oltre 2l anni dì esperienza), nonchè perla scelta del numero chiuso di iscritti al fine di ottimiz-zare la didatt ica e lo svolgimenb delle esercitazionipratiche coadiuvate rnche da un laboratorio di iridolo-gia molto qualifìcato e modernlmenle attrezzato.I Lc d ida t t r ca \ i ( ne s \o l l r r n 4 ann i da Sennr io a p (n -

Rillessologia Plarure

Page 14: RiflessologiaPlantare M LoRusso

naio, con un'interuzione nei mesi di luglio e agosto, edè distribuita in fine settimana - mediamente uno ogni 14o 2l Siomi - più due settimane intensive di lezionea l l anno . d i cu i : una a ca r r l l o l r a l l ne g iugno e i p r im idi lugl io, ì 'altra agli inizi di gennaio.* Ammissione: diploma di maturità o titoli equiparati.* Numero chiusor al raggiungimento del numero mas-simo d'iscritti (massimo 60 posri disponibili) verrà sri-lata una graduatoria in base all'ordine di arrivo delledomande fatte pervenire alla segreteria della Scuola e inbase al curriculum personale fornito.* Inizio delle lezioni: l5 gennaio 2005. E'r ichiesta l ' i -scrizione entro il 30 novenbre 20(X.* Orad delle lezioni: da sabato ore 8,30 a domenica ore17,00 (16 ore di lezione, di 60', per ogni fine seffima-na).* Frequenza: la frequenza è obbligatoria. Sono ammes-se assenze pari al 257. delle ore previste.* Sede delle lezioni: Rimini - viene proposta un'unicasede operativa, con allievi provenienti da tutta I'Italia,per meglio g.Lrantire la continuità didattica ed il coordi-namento degli insegnamenti.* Sede delle lezioni per Io stage estivo: Istituto Emilianidi Fognano (RA).* Esami: I'allievo dovrà sostenere un esame di profittoper ogni materia prevista dal piano degli studi e discu-tere una tesi finale. Sono previsti esoneri per chi docu-menta esami sostenuti, a livello accademico, in matedepreviste nel piano degli studi.* Esonero dalla frequenza e dagli esami: I laureati in:

Medicina, Scienze Biologiche, Scienze Natural i ,Farmacia, Tecnologie farmaceutiche, Scicnzc Motoric,Scienze Infermielistiche, Osteopatia, Chiropratica, ccc.possono chiedere I'esonero dalla frequenza e dall'esa-me per le seguenti materie: anato fisiologia, bioìogia ebiochinica. La richiesta dell'esonero deve essere alle-gata alla documentazione attestante I'esito degli esamisostenuti. La frequenza alle lezioni dell'anatomo-fiso-logia dell'apparato osteo-muscolare è comunque obb]i-gatoria quale indispensabile propedeutica alle successive lezioni di Kinesiologia Applicata.* Cenifìcazione: dopo il superamento degli esami e ladiscussione della tesi venà rilasciato un "Cefificato diavvenuta formazione in naturopatia".* Gli interessati. previo appuntamento durante ifinesettimana previsti per Ie lezioni dell'anno rn corsopotranno fiequentare, gratuitamente, le lezioni di unagiornata da concordare con la segreteria della scuola. lntale occasione potranno essere fbmite ulteriori informa-zioni e chiarimenti sul piano degli studi e sull'imposta-zione della Scuola stessa.

30 Marco t-o Russo Riflessologia Plantar€ l l