welcome to the entreprecariat – silvio lorusso @ sos - 04/01/2017

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Welcome to the Entreprecariat Silvio Lorusso, January 2017

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Welcome to the Entreprecariat

Silvio Lorusso, January 2017

The precariat consists of those who feel their lives and identities are made up of disjointed bits, in which they cannot construct a desirable narrative or build a career, combining forms of work and labour, play and leisure in a sustainable way.

- Guy Standing

Procrastination:

● counterproductive● unnecessary● it causes delay

Given that it is well know that the great majority of people work, and that said work is, despite the strongest repulsion, imposed on the near totality of workers by a crushing constraint, the slogan NEVER WORK can in no way be considered 'superfluous advice.'

- Guy Debord

Precarity ↭ Entrepreneurialism

Externalization

Would you describe yourself publicly as precarious?

Changing the cultural consensus about the work ethic will mean taking actions at an everyday level, translating these medium-term goals into slogans, memes and chants.

- Nick Srnicek, Alex Williams

Emotional Precariat as lowest common denominatorof the Precariat

Ironic attachment: an ironic attitude that doesn't lead to immobilization, irony that produces proximity, irony that becomes action

Sul saper vivere: tracce Bio/Pop da mixare in condivisione PreCog singolare/comune(tratto dal Manifesto Bio/Pop del precariato metroradicale, aprile 004)

Il precario/cognitario non si accontenta di essere nel giusto ma vuole una buona vita. Vogliamo essere felici!

Non si può vivere d’incertezze ma neanche di tempo indeterminato. Vogliamo nuovi diritti! Vogliamo reddito!

Per un@ precari@, è insopportabile dover destinare l’80% del reddito all’affitto. Occupiamo! Squattiamo! Liberiamo!

Dato che le loro paghe reali si sono ridotte del 20/30%, i PreCog gradirebbero fare la spesa con meno euri. Autoriduciamo la spesa in centri commerciali e ipermercati!

I PreCog non smettono mai di muoversi nelle metropoli per lavorare. Accesso gratuito alla mobilità collettiva!

I PreCog la sanno più lunga: liberano l’informazione, producono conoscenza. Diffondiamo ricerca, autogestiamo saperi!

Informazione e conoscenza devono essere universalmente riproducibili, scambiabili, condivisibili: il software progredisce se è libero e aperto al lavoro mentale di tutte e di tutti. I PreCog collettivamente creano e quindi rifiutano di pagare cultura, tecnologia, informazione.

Open Source, p2p, mp3, DVX: copiamo, masterizziamo e diffondiamo liberamente, passiamo di mano in mano, di testa in testa!

La comunicazione dai pochi ai molti ha i giorni contati: Murdoch e Gates perderanno il controllo delle menti. Creiamo media! Moltiplichiamo reti! Facciamo la tv!

I PreCog producono a partire dai mondi di vita eteronomi delle metropoli, non c’è più la città-fabbrica sincronica, neanche le quattro mura dei centri sociali bastano più per contenerne le passioni e la nomadicità. Lo spazio globale dei flussi di merci, denaro, informazioni, desideri è lo spazio dello sciopero metropolitano, dello sciopero del precariato. Riprendiamoci la città! Riprendiamoci l’Europa!

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