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2020 2030 2050 2020 2030 2050 2020 2030 2050 2020 2030 2050 2020 2030 2050 2020 2030 2050 Scenari di Sviluppo Resilienza Economica 4/5 Q2X5ML41 ¥ Città Globale L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad altre funzioni. Capitale Europea Super Milano Milano Manifattura 2030 Fase 1 Fase 2 Fase 3 2040 2050 Casa Dolce Casa Italexit Fase 1 - 2030 Fase 2 - 2040 Fase 3 - 2050 Fase 0 - 2020 Bruxelles e altre località europee trasferiscono a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, amministratori pubblici e manager privati si insediano a Milano che si trasforma in un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo si concentra sulle attività terziarie, sulla residenza di fascia alta e sui servizi per una società benestante. La città mantiene il proprio primato economico in Italia e si conferma leader internazionale in ambiti diversi quali la moda ed il design. L’area soddisfa una domanda residenziale sia per la middle class che per fasce più solvibili. Le multinazionali scelgono Farini proseguendo il successo di Porta Nuova. Politiche locali e nazionali favoriscono la trasformazione dell’area verso un modello originale in cui le attività manifatturiere e quelle di servizio si integrano in modo crescente qualificando lo Scalo come polo di una manifattura ad alta intensità di cultura e tecnologia. L’appeal di altre città europee emergenti come sede di headquarters spiazza Milano e lo Scalo Farini si trasforma progressivamente in una zona residenziale per la costante domanda insediava che la città deve soddisfare. L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano affronta una fase impegnativa: il mondo delle imprese locali si trasferisce in altre città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona). Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive. Si avvia il cantiere del primo lotto. Man mano che il processo di fitodepurazione bonifica l’area, i terreni depurati accolgono palchi e strutture temporanee per eventi musicali degli allievi della Scuola Civica di musica Claudio Abbado. Gli studenti e docenti della nuova Accademia di Brera Farini colonizzano gli spazi del parco con mostre ed installazioni open air. I primi alberi del parco vengono piantati. I terreni ormai depurati divengono lotti su cui sorge il parco e si costruiscono spazi pubblici e sviluppi immobiliari. Il tracciato del tram 2 costituisce la spina dorsale di trasporto pubblico dell’area. I lavori ancora in corso possono essere visitati grazie alle giornate dei “cantieri aperti”. L’infobox sopraelevato diviene piattaforma di scambio tra gli abitanti e gli stakeholders per condividere progetti e sviluppi futuri. Le attività sviluppate in forma temporanea nelle fasi precedenti, si sedimentano negli spazi commerciali, nelle attività produttive e culturali alimentando la vitalità degli spazi pubblici. A lavori completati lo Scalo Farini mantiene una vocazione di quartiere sperimentale in grado di rinnovarsi adattandosi alle diverse energie provenienti dalla città. Viene tracciata la nuova griglia e su di essa vengono piantatati arbusti e fiori scelti per le loro proprietà di fitodepurazione. Tra i nuovi lotti seminati sorgono serre didattiche e vivai con bar e ristoranti. La BUGA (biennale internazionale di giardinaggio) dei Paesaggi della fitodepurazione, sarà organizzata per attivare socialmente il parco e per diffondere i principi di fitodepurazione. Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione Parco Fitodepurazione GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA GFA 453.680 mq 920.860 mq 1.230.340 mq 434.110 mq 508.400 mq 434.110 mq 198.090 mq 304.640 mq 198.090 mq 190.850 mq 300.170 mq 190.850 mq 140.100 mq 270.050 mq 140.100 mq 89.160 mq 160.000 mq 89.160 mq 307.210 mq 41.270 mq 307.210 mq 41.270 mq 307.210 mq 0 mq 332.430 mq 54.550 mq 332.430 mq 54.550 mq 332.430 mq 0 mq 307.210 mq 90.440 mq 307.210 mq 90.440 mq 307.210 mq 0 mq 307.210 mq 90.440 mq 307.210 mq 90.440 mq 307.210 mq 0 mq 307.210 mq 81.020 mq 307.210 mq 81.020 mq 307.210 mq 0 mq 307.210 mq 84.560 mq 307.210 mq 84.560 mq 307.210 mq 23.100 mq

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Page 1: Resilienza Economica 4/5 Q2X5ML41 - Scali Milano...Resilienza Economica 4/5 Q2X5ML41 ¥ Città Globale L’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie

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Scenari di SviluppoResilienza Economica 4/5 Q2X5ML41

¥Città GlobaleL’Asia e la Cina scelgono l’Italia come hub per le loro sedi aziendali grazie a scelte politiche e di sostegno alle imprese internazionali che l’hanno resa un paradiso fiscale. Scalo Farini diventa sede di numerose multinazionali e i nuovi headquarters lasciano poco spazio ad altre funzioni.

Capitale Europea

Super Milano

Milano Manifattura

2030Fase 1 Fase 2 Fase 32040 2050

Casa Dolce Casa

Italexit

Fase 1 - 2030 Fase 2 - 2040 Fase 3 - 2050Fase 0 - 2020

Bruxelles e altre località europee trasferiscono a Milano agenzie e uffici direzionali: eurocrati, amministratori pubblici e manager privati si insediano a Milano che si trasforma in un grande pivot dell’Unione. Lo sviluppo si concentra sulle attività terziarie, sulla residenza di fascia alta e sui servizi per una società benestante.

La città mantiene il proprio primato economico in Italia e si conferma leader internazionale in ambiti diversi quali la moda ed il design. L’area soddisfa una domanda residenziale sia per la middle class che per fasce più solvibili. Le multinazionali scelgono Farini proseguendo il successo di Porta Nuova.

Politiche locali e nazionali favoriscono la trasformazione dell’area verso un modello originale in cui le attività manifatturiere e quelle di servizio si integrano in modo crescente qualificando lo Scalo come polo di una manifattura ad alta intensità di cultura e tecnologia.

L’appeal di altre città europee emergenti come sede di headquarters spiazza Milano e lo Scalo Farini si trasforma progressivamente in una zona residenziale per la costante domanda insediava che la città deve soddisfare.

L’Italia decide di uscire dall’Europa e Milano affronta una fase impegnativa: il mondo delle imprese locali si trasferisce in altre città (Monaco di Baviera, Lione, Barcellona). Milano non rappresenta più un mercato in grado di attrarre grandi investimenti nazionali e internazionali e Farini si sviluppa attraverso piccole operazioni residenziali e produttive.

Si avvia il cantiere del primo lotto. Man mano che il processo di fitodepurazione bonifica l’area, i terreni depurati accolgono palchi e strutture temporanee per eventi musicali degli allievi della Scuola Civica di musica Claudio Abbado. Gli studenti e docenti della nuova Accademia di Brera Farini colonizzano gli spazi del parco con mostre ed installazioni open air. I primi alberi del parco vengono piantati.

I terreni ormai depurati divengono lotti su cui sorge il parco e si costruiscono spazi pubblici e sviluppi immobiliari. Il tracciato del tram 2 costituisce la spina dorsale di trasporto pubblico dell’area. I lavori ancora in corso possono essere visitati grazie alle giornate dei “cantieri aperti”. L’infobox sopraelevato diviene piattaforma di scambio tra gli abitanti e gli stakeholders per condividere progetti e sviluppi futuri.

Le attività sviluppate in forma temporanea nelle fasi precedenti, si sedimentano negli spazi commerciali, nelle attività produttive e culturali alimentando la vitalità degli spazi pubblici.A lavori completati lo Scalo Farini mantiene una vocazione di quartiere sperimentale in grado di rinnovarsi adattandosi alle diverse energie provenienti dalla città.

Viene tracciata la nuova griglia e su di essa vengono piantatati arbusti e fiori scelti per le loro proprietà di fitodepurazione. Tra i nuovi lotti seminati sorgono serre didattiche e vivai con bar e ristoranti. La BUGA (biennale internazionale di giardinaggio) dei Paesaggi della fitodepurazione, sarà organizzata per attivare socialmente il parco e per diffondere i principi di fitodepurazione.

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GFAGFAGFA 453.680 mq 920.860 mq 1.230.340 mq

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