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COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA CONCORSO DI PROGETTAZIONE IN DUE FASI PER LA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA BRACCI E AREE LIMITROFE II FASE RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA CONCORSO DI PROGETTAZIONE IN DUE FASI PER LA RIQUALIFICAZIONE DI

PIAZZA BRACCI E AREE LIMITROFE

II FASE

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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INDICE:

AMBITO GENERALE:

- LE RAGIONI DELL’URBAN DESIGN E LA RICONNESSIONE URBANA PAG.3

- IL SISTEMA DELLE PIAZZE PAG.4

- IL SISTEMA DELLA MOBILITA’ E DELLA SOSTA PAG.6

- TAVOLE SINOTTICHE DELL’ARREDO URBANO PAG.7

- TAVOLE SINOTTICHE DEI MATERIALI PAG.8

- TAVOLE SINOTTICHE DELLE ESSENZE ARBOREE PAG.9

SCHEDE TECNICHE DETTAGLIATE DEI SINGOLI INTERVENTI:

- SCHEDA n°1- PIAZZA BRACCI PAG.12

- SCHEDA n°2- PARCO 2 AGOSTO 1980 PAG.15

- SCHEDA n°3- VIA SAN LAZZARO PAG.19

- SCHEDA n°4- VIA RIMEMBRANZE PAG.21

- SCHEDA n°5- PARCHEGGIO VIA REPUBBLICA PAG.23

- SCHEDA n°6- PARCHEGGIO VIA RIMEMBRANZE PAG.24

- SCHEDA n°7- VIA EMILIA PAG.25

- SCHEDA n°8- CORTE INTERNA AL MUNICIPIO PAG.28

- PIANO PRELIMINARE DI MANUTENZIONE DELL’OPERA PAG.29

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LE RAGIONI DELL’URBAN DESIGN E LA RICONNESSIONE URBANA

Il progetto cerca di indagare le trasformazioni che le città stanno subendo negli ultimi decenni. La perdita d’identità urbana è legata alla continua messa in discussione dei cardini relazionali e sociali da sempre attribuiti alla “società civile”. Le persone si sentono sempre meno parte di una comunità e di conseguenza si allontanano sempre di più dai luoghi dove la civiltà dovrebbe raggiungere la sua massima espressione. Le dinamiche contemporanee obbligano a immaginare luoghi nei quali le comunità possano nuovamente condividere gli orizzonti di vita. Occorre ridare forma alla città in modo da garantire equilibrio relazionale tra collettività e individuo. La costruzione di nuove possibili trame relazionali passa attraverso lo sviluppo attento e misurato di fulcri e di tramiti: la teatralità che ne consegue è arricchita dalla forza degli sguardi possibili, dal chiamarsi tra le parti, dal ritmo rassicurante, ma anche dall’inatteso, dalla regola e dalla trasgressione di essa. Piazza Bracci è un luogo d’incontro dalle grandi potenzialità civiche e sociali, ad oggi probabilmente ancora inespresse. La riqualificazione di questo ambito è un’operazione non esclusivamente geometrica e formale. Essa infatti è sopratutto ridefinizione funzionale e sociale, tesa a valorizzare gli elementi esistenti e a dare continuità ai sistemi urbani. Presupposto del progetto è la continuità delle trame urbane che, ad oggi, risultano frammentate e continuamente interrotte. Piazza Bracci è considerata come centro di un sistema più ampio che va da via della Repubblica a sud fino al parcheggio di via Gramsci a Nord. In un ambito urbano disconnesso, fatto per aggiunta di parti eterogenee, il progetto propone tre semplici operazioni per legare l’ambito di intervento ad un sistema urbano continuo e interconnesso.

DILATAZIONE Per riconnettere le due parti di città separate dal passaggio della via Emilia, il progetto propone la dilatazione spaziale, formale e funzionale dell’invaso della piazza a Nord oltre la strada e del parco “2 Agosto 1980” a Sud fino a via della Repubblica. Il sistema degli spazi pubblici assume immediatamente un respiro più ampio e diviene effettivo cuore dell’insediamento. La piazza scavalca la via Emilia e diventa struttura connettiva fra ambiti fino ad oggi distinti. RITMO Dilatare o allargare la piazza oltre la via Emilia non è solo una operazione geometrica e formale. Essa infatti per essere realizzata ha bisogno di essere supportata da un disegno leggibile e chiaro che la renda riconoscibile. Per questo il disegno delle pavimentazioni nasce dal luogo ed è già presente in esso e con esso si misura e si confronta. Il ritmo dei portici diventa struttura urbana, riconoscibile e chiara. PIANO INCLINATO Le foto storiche mostrano come originariamente la piazza si presentasse come un grande invaso unitario, un piano leggermente inclinato che collegava e metteva in relazione tra loro il municipio, la (futura) chiesa, i monumento e la piazza stessa.

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La realizzazione della chiesa ma sopratutto la logica pervasiva/invasiva che vede l’automobile come protagonista principale dello spazio urbano, hanno fatto sì che negli anni la piazza si trasformasse e con questo venisse meno la relazione tra il monumento (inteso anche come edificio storico) e la piazza. Attualmente viviamo il paradosso di avere i due edifici dal più alto valore civile, il municipio e la chiesa, divisi dalla piazza, separati da una strada e da un parcheggio. Le strade ritagliano piazza Bracci ma sopratutto disuniscono le parti che per loro natura erano unite. Il progetto prevede l’eliminazione della strada e del parcheggio interno alla piazza e la realizzazione di un piano inclinato, a riproposizione del piano storico, sovrapposto alla quota attuale che lega le parti e risalda gli elementi. Il nuovo piano inclinato, sul sedime di quello storico, permette di ritrovare un grande spazio collettivo adibito a piazza. Liberando l’ambito dalla circolazione automobilistica ed eliminando i dislivelli esistenti, ora colmati da scale e rampe assolutamente non integrate, si restituisce continuità e dignità allo spazio aperto. Il luogo nasce dal luogo stesso, da esso ne prende i ritmi e le proporzione e ad esso solo può appartenere. Il progetto diviene unitario, non solo nella forma ma anche nei modi d’uso dei luoghi. Si raccordano le quote d’ingresso del municipio e della chiesa facendo della piazza e delle aree limitrofe un grande spazio continuo e riconoscibile ma allo stesso tempo complesso, ricco di relazioni determinate dalla varietà dei possibili modi d’uso. Il chiostro comunale diventa spazio protetto, oltre che cerniera fra la piazza e il parco 2 Agosto, di cui si dirà in seguito. Il progetto si compone per parti riconoscibili: obiettivo principale è quello di valorizzare gli elementi architettonici che compongono la piazza, oltre che ridefinire con misura, regola e proporzione l’invaso.

Per dare proporzione all’invaso e per collegare gli ambiti urbani vengono introdotti due elementi costruiti, un “coperto” a est tra piazza e via Emilia e un “portico” tra piazza e parco. Il “coperto” riprende le proporzioni dimensionali della corte del municipio, ma questa operazione vuole riproporre in modo particolare il valore urbano del chiostro. Il chiostro è inteso come il luogo della vita civile e dell’incontro sociale per eccellenza. Con lo stesso significato lo si ripropone al margine nord-est della piazza, come a segnarne il limite e determinarne la misura. Sotto il “coperto” trovano spazio la fermata degli autobus con le relative sedute e l’edicola. Inoltre previo accordo con l’amministrazione comunale è possibile prevedere la “casetta dell’acqua” per la distribuzione libera dell’acqua potabile. Il portico, inserito tra piazza Bracci e parco 2 Agosto, riprende per proporzioni i portici storici presenti sulla via Emilia. Il progetto rivisita in chiave architettonica contemporanea questo elemento ma non ne cambia il significato profondo, anzi ne ribadisce la sua duplice funzione di passaggio coperto protetto e luogo di socialità lungo un percorso, unendo in questa maniera in un unico elemento i modi dello stare e della quiete con quelli dell’attraversamento. Il portico, collocato a cavallo tra la piazza e il parco, è da un lato fondale scenico delle rappresentazioni che si svolgeranno nella radura del parco, e dall’altro si riconette con la piazza, creando un nuovo accesso al parco e

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sopratutto regge il percorso nord sud che collega via Repubblica al parcheggio di via Gramsci. L’introduzione di questi due elementi nella configurazione dello spazio pubblico permettono da un lato la ridefinizione dello “spazio fisico” urbano in favore di soluzioni che puntano a conferire qualità ai luoghi, dall’altro permettono di arricchire lo “spazio delle relazioni” prestandosi a modi d’uso molteplici, interagendo con le dinamiche di vitalità della piazza e del parco, restituendoli a luoghi centrali dell’intero abitato di San Lazzaro. Inoltre questi due elementi sono attrezzati con access point con connessione Wi – Fi, per contrastare il Digital Divide. La dilatazione del parco a sud fino a via della Repubblica rappresenta l’operazione determinante per la ricucitura delle parti di città in senso nord-sud. Il percorso pavimentato (attrezzato e adeguatamente illuminato), che parte dal parcheggio a nord e raggiunge il limite sud del parco, diventa elemento di connessione fra i diversi ambiti. I percorsi nel parco sono pensati per garantire la separazione fra flussi pedonali e ciclabili. Tra piazza Bracci e il parco viene introdotta la fontana “abitabile”, simbolo del giardino e memoria collettiva degli eventi del 2 Agosto 1980. Oltre a questo, il porticato, esile struttura in cemento armato, diventa luogo d’ombra che svolge il ruolo di cerniera fra parco, piazza e percorso nord-sud. Il dialogo ideale fra questo nuovo spazio porticato, il grande coperto affacciato sulla via Emilia e gli edifici esistenti, costruisce la scena teatrale entro cui prende forma la vita comunitaria. Il parco viene suddiviso in tre grandi aree principali. Verso il municipio si trova la radura o “la stanza”, uno spazio in erba a disposizione delle attività all’aperto a carattere di manifestazioni pubbliche come eventi o rappresentazioni teatrali, nella parte centrale rispettando le alberature esistenti vi è una zona maggiormente ombreggiata, nella parte sud invece si trova l’area più ludica. In questa fascia viene introdotto un piccolo elemento formale costruito,riservato ai giochi dei bambini, destinando a loro una zona dedicata e protetta. Il parcheggio su via della Repubblica e il parcheggio attualmente collocato tra il parco e il municipio verranno ricollocati con lo stesso numero di posti auto sul lato lungo del parco, con accesso da via Rimembranze. Il SISTEMA DELLE PIAZZE

Attualmente l’area oggetto di concorso appare come un insieme frammentato di varie soluzioni urbane. Non si coglie un’unitarietà di intenti negli elementi che compongono un luogo urbano dalle grandi potenzialità. Gli arredi, le alberature, ma in particolare le pavimentazioni trasmettono l’idea del “fatto per parti”, che evidenzia la frammentarietà del luogo.

Il progetto propone di uniformare gli ambiti, e di legare tra di loro le parti. Tuttavia si ritiene importante mantenere alcune peculiarità dei luoghi che fino ad oggi li hanno caratterizzati. Allo schema semplice si contrappone una sequenza di spazi complessi e articolati che interagendo tra loro creano un ambito urbano dalle grandi potenzialità.

La piazza si distingue in tre ambiti specifici: - Lo spazio fra chiesa e municipio, a ovest, che diventa sagrato continuo e luogo polivalente

per la vita comunitaria (manifestazioni, fiere, mercati, funzioni religiose, ecc.); - Il giardino “attrezzato”, a est, costituito dal grande coperto, dalla vasca d’acqua, dal

monumento ai caduti e dal sistema delle sedute mobili che, ombreggiate dagli alberi, diventano salotto urbano mutevole e spazio disponibile all’incontro e al dialogo;

- L’area in prossimità dell’edificio porticato a nord della via Emilia che viene riconfigurata attraverso il raccordo fra le differenti quote, l’introduzione di sedute ergonomiche e piccole alberature.

Il “coperto” che si specchia sulla vasca d’acqua, qualificandosi come luogo privilegiato di quiete, diventa cardine attorno al quale i tre ambiti ruotano e si raccordano, definendo insieme un unico grande centro civico.

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Alla grande piazza si affianca un ambito minore, in apparenza defilato ma prezioso quasi segreto, che comprende l’attuale piazzetta “Libertà” e lo spazio fra il municipio e il parco (attualmente destinato a parcheggio) che viene liberato e che, insieme allo spazio interno al chiostro, completa il sistema delle piazze. La piazzetta Libertà diventa il luogo della sorpresa e della scoperta. Si prevede infatti il frutteto urbano, ovvero uno spazio alberato con alberi da frutto colorati e profumati che donano unicità al luogo. Il gioco degli sguardi collega il monumento al frutteto urbano attraverso i portoni del municipio. Per annunciare che qualche cosa di prezioso avviene in quell’ambito progettualmente si prevede di inserire una sottile banda di bronzo nella pavimentazione della piazza che collegherà visivamente e fisicamente il monumento ai caduti al frutteto urbano (attraverso il municipio). I profumi e i colori che si scopriranno in piazzetta libertà saranno una sorpresa straordinaria. Un luogo al margine dell’area viene coinvolto nella composizione e diviene cardine di essa. IL SISTEMA DELLA MOBILITA’ E DELLA SOSTA

La via Emilia è l’ambito di maggiore interesse e di maggior presenza automobilistica. Per limitarne la pericolosità si è deciso di intervenire in maniera mirata adottando soluzioni di traffic calming, sulla scia delle innovazioni introdotte dalle scuole di urban design europee.

Il percorso della via Emilia viene rivisto introducendo un andamento leggermente inclinato per eliminare la continuità visiva del rettilineo; il grande coperto, insieme con gli spruzzi d’acqua identificano una sorta di soglia d’ingresso alla piazza che induce naturalmente al rallentamento. Il ritmo della pavimentazione viene intensificato in modo da far percepire all’automobilista una velocità di percorrenza maggiore inducendo, anche in questo caso, al rallentamento. In direzione Imola (da ovest a est) viene spostato il semaforo all’ingresso della piazza, in modo da non avere veicoli in coda lungo il lato nord. Questa soluzione, insieme alla dilatazione della piazza oltre la via Emilia, dà forza e continuità al percorso di connessione fra il parcheggio a nord e la piazza stessa. Inoltre, un nuovo sincronismo dei sistemi semaforici permetterà in direzione Imola il passaggio in contemporanea sia per chi procede verso Imola e sia per chi svolta a sinistra. Questa operazione consente di eliminare la corsia della svolta a sinistra, riducendo la sezione stradale e di conseguenza la presenza dell’automobile a vantaggio del pedone. Il semaforo ricollocato, l’andamento leggermento inclinato, la sezione stradale ridotta (e comunque conforme a quanto stabilito da legge per questa categoria di strada), sono operazioni che permettono al pedone di vivere in maggiore sicurezza non solo la piazza, ma in particolare l’attraversamento della via Emilia.

In piazza Bracci vengono eliminate le strade davanti al municipio e alla chiesa. La piazza diventa completamente pedonale. È garantito comunque l’accesso carraio su piazza solo in particolari occasioni e per particolari categorie di persone, quali ad esempio l’utenza debole, le funzioni religiose, le necessità istituzionali e le necessità di manifestazioni, fiere e mercati. L’accesso carraio alla piazza avviene da via San Lazzaro.

Su via San Lazzaro e su via Rimembranze (descritte in seguito) vengono riordinati i sistemi della sosta. La razionalizzazione dei parcheggi permette di passare dagli attuali 150 parcheggi regolari esistenti ai 182 parcheggi regolari in progetto (il computo sia esistente sia in progetto è fatto considerando i parcheggi su via San Lazzaro, via Rimembranze, parcheggio via Rimembranze e parcheggio via Repubblica. Non viene computato nel calcolo il parcheggio Nord di via Gramsci sul quale comunque, il progetto non apporta nessuna modifica). In prossimità del comune, nell’ampliamento a nord ovest del parcheggio di via Rimembranze vengono predisposti 14 posti auto riservati al comune. Questa operazione permette di liberare dalle auto piazzetta Libertà e il collegamento tra essa e piazza Bracci.

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Il parcheggio attualmente collocato su via Repubblica, viene ricollocato sul lato ovest del parco senza diminuirne la capacità di parcamento. Questa operazione consente la dilatazione di parco 2 agosto fino a via Repubblica. Su tale via, in continuità con il bike sharing vengono mantenuti alcuni posti auto riservati a particolari categorie di utenti.

Non vengono alterate le linee di trasporto pubblico. L’unica modifica apportata è la ricollocazione (possibili visto il percorso del mezzo pubblico) della fermata della linea 127 da via Rimembranze al “coperto” in via Emilia.

Il ridisegno della sezione stradale di via San Lazzaro e di via Rimembranze permette di ottenere percorsi pedonali e ciclabili protetti e sicuri. Le piste ciclabili esistenti vengono ampliate introducendo il tratto di via rimembranze e di via San Lazzaro. Questo permette di collegare quelle esistenti e in progetto ultimando l’anello ciclabile.

Il progetto prevede inoltre la presenza di un percorso ciclabile che partendo dal bike sharing in realizzazione su via Repubblica, attraversando il parco, si connette a nord con la via Gramsci oltrepassando la via Emilia in maniera sicura in prossimità del semaforo ricollocato.

La nuova configurazione della piazza dilatata permette di occupare solo lo spazio della piazza per la realizzazione del mercato comunale. In questo modo si eliminano i disagi ai cittadini che possono parcheggiare ed usufruire sempre e senza interruzioni delle vie laterali.

Inoltre la piazza ritrova il suo ruolo di luogo del commercio che nella storia ha spesso ricoperto.

Il mercato attuale prevede n°46 bancarelle, in questa nuova configurazione di progetto ne sono previste n°47.

Se l’amministrazione comunale lo ritenesse opportuno è comunque sempre possibile occupare via San Lazzaro, aumentando notevolmente il numero di postazioni da dare in concessione.

TAVOLE SINOTTICHE DELL’ARREDO URBANO

Allo stato attuale l’arredo urbano non è particolarmente interessante. Esso cintribuisce a creare quel senso di difformità che si legge in tutto l’ambito di intervento. Per questo si propongono alcuni elementi, scelti a catalogo, con il medesimo linguaggio formale. Tutto questo sarà approfondito nelle ulteriori fasi di sviluppo e concordato con l’organo competente.

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A) Panchine. Possono essere di vario tipo, quella raffigurata è collocata al di sotto del “coperto” e serve per chi è in attesa dell’autobus. Un elemento leggero e dal profilo semplice.

B) Le sedie, sono un elemento particolare. Verranno collocate ancorate e sparse nel frutteto urbano, rievocando il senso domestico della casa e dello stare in giardino. D) C) E) i dissuasori, gli stalli delle bici, i paletti per la delimitazione delle aree hanno tutti un profilo semplice e non articolato per passare inosservati. Il colore nero fa da sfondo ai toni rossastri delle pavimentazioni. A2) Una approfondimento più dettagliato meritano le panchine previste per il parco e per la piazza. Un problema emerso dello stato di fatto è quello che vi siano panchine scomode, in particolare per alcune utenze, e mal collocate. Per ovviare a questo problema il progetto prevede di introdurre, sulla scia di alcune esperienze internazionali gia consolidate nel tempo, elementi di arredo mobili. Tali panchine, in legno rivestite (comode) e leggere, possono scorrere o ruotare in posizioni prefissate su alcuni binari. La sicurezza è garantita da sblocchi a doppio comando eseguibili solo da persone adulte. Le panchine mobili permettono di migliorare il livello di comfort e di socialità: comfort, in quanto ogni persona potrà muovere l’elemento in base alla ricerca del sole o dell’ombra, a proprio piacimento, e socialità in quanto avvicinando due elementi un gruppo di persone potrà sedersi in maniera conviviale. La conformazione ergonomica (negli schemi semplicemente

accennata e che verrà approfondita nelle successive fasi) permette una seduta comoda. I binari su cui scorrono inoltre, oltre a essere inseriti nel disegno della trama delle pavimentazioni, sono strumenti che permetto di limitare il peso da muovere, rendendo l’operazione possibile anche alle persone anziane.

ILLUMINAZIONI.

F) il sistema luminoso puntuale. Una scultura luminosa, viene collocata tra il frutteto urbano e i tigli a delimitazione del parco. Come un punto focale della composizione

G) spot e faretti integrati, collocati a terra segnano il passo nei vari percorsi

H) faretto appeso, sopra il nuovo portico e sul “coperto”, illumina la piazza in maniera omogenea e continua

I) elemento singolo appeso, illumina in maniera puntuale i portici, valorizzando l’architettura

L) elemento puntuale, collocato sul portico in progetto, illumina completamente la facciata della chiesa e collocato su via san Lazzaro, illumina il campanile, valorizzandone l’aspetto e enfatizzando l’architettura del luogo.

TAVOLE SINOTTICHE DEI MATERIALI

Attualmente questo ambito urbano è caratterizzato da una moltitudine di materiali che non fa percepire l’unitarietà dei luoghi. Per questo il progetto prevede tre materiali per tutta l’area di intervento e per le superfici pavimentate.

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PIAZZA BRACCI e VIA EMILIA, la pavimentazione principale sarà fatta in pietra, di colore rosa-marrone per riprendere i colori delle architetture predominanti. Con spessore idoneo a sopportare carichi non perrmanenti (minimo 4cm), quale per esempio il mercato, le manifestazioni etc...., antiscivolo e posata a trama irregolare, a pezzamenti differenti.

Per la via san Lazzaro, via Rimembranze e per il percorso di collegamento al parcheggio di via Gramsci è previsto l’utilizzo del porfido, in parte recuperando quello esistente, in parte integrandolo con nuovi acquisti con caratteristiche dimensionali e di colore medesime. Si ipotizza uno dimensione di 10x10 o 12x12 in base alle effettive esigenze.

Queste due pavimentazioni saranno unite visivamente tra loro da una trama di pavimentazione secondaria composta da inserti in pietra antiscivolo e di spessore idoneo (minimo 4cm), di colore neutro, ovvero grigio chiaro. Tale materiale sarà utilizzato anche per i cordoli di demarcazione e di separazione tra le parti, ad esempio tra pista ciclabile e marciapiede, tra strada e parcheggi etc....

Le strade sono previste in asfalto. Anche per la via Emilia è difficile ipotizzare un differente materiale vista la quantità di traffico presente. Una scelta diversa comporterebbe dei costi di gestione e manutenzione difficilmente ammortizzabili. Tuttavia se per le vie laterali si prevede un asfalto semplice, a lunga durata, per la via Emilia si ipotizza un asfalto speciale resistente, a lunga durata e bassa manutenzione, e sopratutto colorato, in modo da non contrastare visivamente con i colori della piazza.

I Materiali utilizzati, al pari degli arredi sono caratterizzati da alti livelli di durabilità. Questo permette di non avere eccessivi costi di gestione e di mantenere invariata nel tempo l’immagine e il carattere dell’intervento.

TAVOLE SINOTTICHE DELLE ESSENZE

Gli interventi più importanti sulle essenze arboree riguardano principalmente la rimozione degli elementi non autoctoni e non qualificanti rispetto al contesto su cui insistono. Attualmente l’area di concorso presenta una diversificata tipologia di speci, eccessivamente varia che non contribuisce all’unitarietà di insieme. La scarsa qualità del verde e la sua conseguente gestione precaria, offrono una immagine non idonea alla qualità del luogo.Per questo il progetto propone interventi mirati e specifici atti a eliminare tali problemi e discrasie che deturpano l’ambiente pubblico. Si prevede la rimozione delle speci non autoctone e di quelle ammalorate e l’introduzione di nuova piantumazione di pregio. Stesso trattamento è riservato alle aiuole e agli arbusti. Sulla piazza tali elementi saranno rimossi in quanto alterano l’ambiente e non apportano specifiche quaità.

Al pari della piazza, anche nel parco 2 agosto 1980 saranno effettuate le stesse operazioni di pulizia dei luoghi. Le piante e gli arbusti non idonei, autoctoni o ammalorati saranno rimossi per lasciare spazio a nuova piantumazione qualitativamente adeguata. Le aiuole e il prato nel parco saranno riorganizzate e migliorate. Verranno introdotti parti colorate, composte da fiori con differenti colori per appagare lo sguardo e qualificare il luogo.

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Le grosse alberature presenti sulle strade laterali saranno mantenute e su di esse effettuate operazioni di pulitura, taglio e rinforzo. Il progetto del verde tiene conto di due fattori determinanti. Le piante sono scelte oltre che per la loro presenza anche per i colori. La presenza determina la quantità di sole che filtra tra i rami. In estate la chioma ampia e voluminosa protegge e ripara dal sole, in autunno le foglie caduche lasciano passare in parte la luce e il sole. In inverno invece la pianta completamente spoglia lascerà filtrare i raggi del sole che scalderanno la piazza e chi siederà sulle panchine. Inoltre ultima caratteristica molto importante, le speci selezionate avranno una crescita lenta e controllata in modo da non necessitare di continua e dispendiosa cura.

Per questo sono state selezionate alcune essenze in grado di assolvere a questo compito, suddivise per classificazione in base alle caratteristiche botaniche. Sono stati individuati specie arboree appartenenti alle associazioni vegetali autoctone e particolarmente idonee all’ambiente locale. Acer s.p.p., o in particolare Acer pseudoplatanus (Acero) e Fraxinus excelsior (Frassino maggiore) appaiono particolarmente idonei al luogo con caratteristiche conformi a quelle ricercate in progetto. Per questo tale piantumazioni verranno collocate sul lato nord della via Emilia e nella piazza.

L’Acer pseudoplatanus ha una forma massiccia e a cupola con fitto fogliame (diametro massimo 6-7metri). Può raggiungere altezze notevoli anche vicine ai 30mt. Tali altezze sono raggiunte in alcuni casi e a distanza di 30-35 anni dalla piantumazione. La corteggia è rosata o gialla, caratteristica che si associa ai colori predominanti del contesto. I fiori giallo-rossastri appaiono insieme alle foglie in primavera, punteggiando la pianta. In autunno le foglie assumono il classico colore rossastro. E’ specie rustica, resiste alle temperature rigide, non presenta particolari esigenze per tipo di terreno e cresce anche in posizioni ombreggiate. Ha la grande capacità di proteggere dal sole in estate creando una fitta ombra ed invece di lasciar passare la luce dai rami spogli in inverno. Per queste caratteristiche appare idoneo nella parte nord est di via Emilia.

Il Fraxinus excelsior ha una forma meno massiccia e più contenuta. Il suo fogliame mediamente fitto consente la piantumazione anche più ravvicinata non intaccando la screscita e la salute delle piante. Può raggiungere altezze prossime ai 15-18 metri con una chioma di diametro vicino ai 3-4metri. Le dimensioni massime vengono raggiunte dopo 10-12 anni dalla piantumazione. La corteccia ha un colore rossastro-marrone idoneo ai colori predominanti nel luogo. In primavera assume un colore generale che tende alle sfumature dell’arancione e del giallo, mentre in autunno è caratterizzato dal classico colore rossastro. E’ una specie rustica non esige particolari tipi di terreni e resiste senza soffrire alle temperature invernali. Se la piantumazione avviene con pianta già a crescita avanzata non richiede particolare cura, invece se viene piantumato alla nascita occorre ipotizzare fitocella o altre soluzioni per permettere la protezione dagli insetti. In estate la chioma produce un ombra importante e fresca, mentre in inverno i rami spogli permettono al sole di riscaldare i luoghi. Per le sue caratteristiche dimensionali e di crescita lo si ritiene particolarmente indicato per piazza Bracci.

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Il “frutteto urbano” previsto in piazzetta Libertà invece è la parte più colorata e vivace delle alberature, ad esclusione del parco. In questo ambito progettualmente si vuole ricreare un luogo che ricordi e rievochi l’appartenenza dell’uomo alla terra e il legame che li ha sempre contraddistinti. Nella cartografia storica si apprende come i chiostri del convento fossero usati come orti. Non si vuole qui riproporre un orto urbano, difficile da gestire e non idoneo al luogo, invece si vuole introdurre l’albero da frutto, ricordo domestico e citazione dei chiostri legati all’agricoltura.

Gli alberi immaginati sono vari, da identificare nei livelli successivi della progettazione.

Si ipotizzano tuttavia alcune caratteristiche principali che queste piantumazioni devono avere, ed in particolare dei colori vivaci e belli nei momenti delle fioriture e dei profumi intensi.

Si ritiene che si possano prevedere sia speci arbustive autoctone, come per esempio il Prunus armeniaca (Albicocco), il Prunus amygdalus (Mandorlo), il Prunus avium (Ciliegio) o il Prunus domestica (Susino), sia speci arbustive importate, capace di resistere ai luoghi e dalle caratteristiche richieste, come ad esempio il pesco, il pero, da individuare dopo una analisi maggiormente approfondita.

Per il parco 2 agosto 1980 invece gli interventi maggiori riguardano il miglioramento della qualità del luogo. Le alberature esistenti saranno mantenute a meno di quelle ammalorate. I nuovi innesti avverranno con speci presenti nel parco per non modificare il microsistema boschivo presente. Gli innesti maggiori riguarderanno invece i fiori, il prato e in parte gli arbusti, per creare quell’insieme di colori giocoso e efficace che dovrebbe caratterizzare questo tipo di luogi. Pertanto si ipotizzano innesti in grado di assumere diverse colorazioni in tutte le stagioni, in modo da mantenere sempre tale caratteristica di parco colorato.

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SCHEDA N° 1

PIAZZA BRACCI

01- PREMESSA GENERALE

Come gia descritto in precedenza, piazza Bracci diventa un unico grande luogo continuo, nel quale il pedone torna ad essere il principale fruitore dello spazio aperto.

Ad oggi il problema principale che appare sulla piazza è sicuramente la presenza costante delle automobili e a questo vanno aggiunti una serie di elementi che non contribuiscono a rendere straordinario un luogo dalle enormi potenzialità.

Il progetto si pone dunque l’obiettivo principale di eliminare l’automobile dalla piazza, garantendo tuttavia un accesso veicolare per particolari categorie (da via san Lazzaro).

La piazza riacquista la sua unitarietà, in primo luogo formale ma non solo.

Un leggero piano inclinato della pendenza del 2% unifica le quote esistenti, connettendo in un unico spazio, come un grande sagrato continuo, gli accessi del municipio e della chiesa. Tale operazione permette oltre ad avere un rapporto diretto tra gli edifici e la piazza di eliminare i dislivelli e quindi le barriere architettoniche. Ogni persona può tranquillamente accedere ad ogni ambito progettato, senza trovare ostacoli e godendo appieno dello spazio aperto. La dilatazione della piazza, in particolare verso nord, ha permesso di ampliare anche il piano inclinato e di conseguenza di diminuirne la pendenza, fino a raggiungere quella in progetto appunto del 2%. Tale pendenza lieve, quasi impercettibile, non compromette il normale uso quotidiano della piazza, ne tantomeno un suo utilizzo particolare; ad esempio il mercato non risente di tale minima pendenza come tutte le altre attività che su essa troveranno spazio. Il grande spazio aperto, protetto dal traffico urbano, sicuro e riparato, diventa il luogo ideale per lo svolgimento di qualunque attività.

Il piano inclinato viene collocato al di sopra del piano attuale della piazza, adattando e rialzando dove necessario i punti di smatimento acqua. Si prevede il recupero del porfido esistente per un suo riutilizzo.

La piazza si estende oltre la via Emilia, e questo è ribadito dalla trama delle pavimentazioni che si ritrova anche in prossimità dei portici a nord. Tuttavia per separare e proteggere il cuore di piazza Bracci si sono disposti una fila di spruzzi d’acqua che mediano il rapporto tra la strada trafficata e la piazza.

Lo spostamento del semaforo prima di piazza Bracci permette di non avere le macchine in coda sulla via Emilia nel tratto frontale della piazza, ma solo di averle in movimento. Questo comporta due fattori positivi. Si diminuisce l’inquinamento rumoroso, costante e continuo e si permette ai pedoni di attraversare completamente la piazza verso nord in modo sicuro e protetto, senza dover trovare spazio di passaggio tra le auto ferme in coda.

La fascia est della piazza è quella maggiormente costruita. Sul lato nord est infatti troviamo il grande “coperto”, un elemento leggero che protegge gli elementi collocati al di sotto. La dimensione si rifà ai rapporti tra le parti della corte del municipio. L’altezza riprende il filo dei portici esistenti sulla via Emilia per dare una continuità visiva. Sotto questa grande copertura trovano alloggiamento la fermata dell’autobus con le relative panchine, l’edicola, rivisitata nell’architettura. Inoltre, se l’amministrazione comunale vorrà portare avanti questa suggestione, si prevede uno spazio per disporre la casetta dell’acqua potabile per la distribuzione libera. Nel progetto è previsto lo spazio idoneo per l’alloggiamento dei filtri e dei rubinetti di distribuzione.

A fianco del grande “coperto”, nella posizione attuale, è presente il monumento ai caduti che conduce a una parte alberata con la presenza di panchine. Le sedute previste sono di tipo

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scorrevole, con la possibilità di movimento su binario, come gia sperimentato in altri esempi europei. Questa decisione permette al fruitore di collocare la panchina sotto la pianta, in ombra oppure di ricercare una parte soleggiata. La piazza in questo modo può vivere in tutto l’anno, grazie alla presenza di fruitori alla ricerca dell’ombra o del sole.

02- VIABILITA’ E PARCHEGGI

La strada e i parcheggi che attualmente separano il municipio e la chiesa dalla piazza vengono rimossi. In parte verranno ricollocati sul margine est, su via san Lazzaro. In questo modo è possibile garantire un numero minimo di posti auto. Alternati ai parcheggi dei veicoli, si trovano sempre su via san Lazzaro i parcheggi dei motocicli. Gli stalli delle biciclette sono previsti sul lato sud est della piazza.

Il percorso che in senso nord sud collega il parco 2 agosto alla piazza e rimanda al parcheggio di via Gramsci è matericamente distinto (si dirà di questo in seguito) e assicura un attraversamento protetto sulla via Emilia in prossimità del nuovo semaforo ricollocato.

La piazza ha comunque un ingresso carraio, da via San Lazzaro, riservato esclusivamente a particolari categorie di utenti e/o per particolari manifestazioni. Il mercato si svolge completamente nella piazza.

03 – ELEMENTI VEGETAZIONALI

Attualmente nella fascia nord della piazza e in parte anche ad est sono presenti delle essenze arboree non autoctone e che presentano uno stato di conservazione non idoneo al luogo. In particolare non appaiono di evidente pregio e per questo motivo si prevede la loro rimozione.

Si ritiene che gli arbusti non siano idonei all’immagine del luogo e che invece in esso debbano essere piantumate delle alberature importante, che con il tempo diventeranno essi stessi dei monumenti.

La rimozione degli arbusti comporta anche la rimozione delle aiuole presenti in quanto di bassa qualità; anche la fontana sul lato nord risulta un elemento non compatibile con il disegno generale previsto dal progetto.

Gli alberi previsti in progetto dunque saranno piantati su terra, protetti da apposite griglie integrate nel disegno della pavimentazione, di speci autoctone e di pregio quali ad esempio Tigli.

Scelta differente invece viene fatta per il frutteto urbano. In questo caso si metteranno a dimora alberi da frutto colorati e vivaci e in grado di resistere al luogo, come ad esempio il pesco, il ciliegio, il pero, etc etc....

04 – COLORI E MATERIALI

Le architetture che dominano la piazza hanno un colore caldo, rossastro. Per questo motivo il colore principale che introduce il progetto, ovvero la pavimentazione generale avrà dei toni più chiari ma rossastri. Nella piazza è costituita da due materiali principali.

La pietra delle pavimentazioni ovvero una pietra da esterno, resistente di colore rosa-marrone che accompagna lo sguardo confondendosi con i toni dell’architettura. La pietra prevista dovrà essere resistente, posata in spessori idonee al passaggio occasionale delle automobili.

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Il percorso invece che unisce il parco al parcheggio è in porfido. Per realizzare questo percorso verrà posato il materiale precedentemente recuperato dalla piazza.

Infine una pavimentazione in pietra grigia, riprende la trama dei portici e unifica tutte le pavimentazioni in un unico grande disegno che collega visivamente le parti e le parti con il tutto.

05 – ARREDO URBANO, ILLUMINAZIONE E RIFIUTI

Sono previsti due tipi differenti di sedute.

Le panchine a disegno semplice di monoblocchi di granito vengono collocate al di sotto del “coperto”. Utilizzate in particolare da chi aspetta l’autobus grazie al loro disegno semplice riescono a conferire la necessaria monumentalità al luogo.

Le altre panchine invece, in particolare quelle scorrevoli, saranno in legno, leggere per poterle ricollocare, e, soprattutto, maggiormente ergonomiche. In questo caso adatte a una sosta più lunga, magari anche per fruitori più anziani. Nella piazza le parti contribuiscono e si richiamano tra di loro.

I cassonetti dei rifiuti presenti vengono eliminati e in piazza collocati cestini portarifiuti, differenziati per materiali.

L’illuminazione avviene in vario modo. I faretti incassati nella pavimentazione illuminano il percorso nord sud, mentre degli elementi integrati nel “coperto” e nel portico in progetto illuminano la piazza nella sua interezza, eliminando qualunque zona buia. Infine le strade, via Emilia e via San Lazzaro, saranno illuminate con elementi alti, puntuali e a doppia testa, in modo da illuminare sia la strada che la piazza.

Il progetto ricerca nel dettaglio l’unitarietà dei luoghi.

Le tombinature esistenti vengono, dove possibile mantenute e in caso di necessità integrate. La differenza di quota tra il piano della piazza esistente e il nuovo piano comporta il rialzamento di alcune tombinature. Per il recupero dell’acqua del piano inclinato si prevede una fessura nella pietra che, con apposito canale, convoglia l’acqua nei punti di raccolta esistenti.

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SCHEDA N° 2

PARCO 2 AGOSTO 1980

01- PREMESSA GENERALE

Il parco oggi appare come un elemento scarsamente vitale, privo di quella qualità che lo dovrebbe caratterizzare. Il provvisorio stato di manutenzione e l’esclusione di qualunque attività a supporto dello spazio verde comporta una perdita di vitalità del luogo. Questa sommatoria di eventi attribuisce al fruitore del parco un senso di insicurezza. La scelta progettuale di estendere il parco fino a via Repubblica è la prima operazione che cerca la ricucitura urbana necessaria al comparto. Un luogo per essere fruito in sicurezza deve essere sorvegliato e presidiato dalle attività. Ad oggi il parco non ha le necesarie interazioni con il contesto. Le villette a ovest ne sono escluse, il municipio a nord mostra il fianco e non ha rapporto, a sud, il parcheggio lo esclude completamente dalle attività di via Repubblica, condizione questa accentuata dalla collinetta a conclusione del parco sul parcheggio che, se da un lato ha il pregio di nascondere l’auto al visitatore del parco, dall’altro ha l’enorme difetto di nascondere e escludere il parco dalla città. Solo il lato est ha un rapporto con delle attività.

Il progetto del parco si pone come obiettivo principale la ricucitura delle trame urbane. Lavorando sul parco in realtà si è intervenuto sui perimetri e sulle connessioni in uno schema di fulcri e tramiti che riconnettono il tessuto ridonando al parco la vitalità necessaria.

La prima operazione è di estendere il parco fino a via Repubblica. Per fare questo il parcheggio esistente deve essere ricollocato dentro l’area oggetto di intervento. L’estensione a sud del parco permette la connessione con le attività sotto i portici della via. Il parco si allunga e anche gli edifici di via repubblica sono coinvolti in questo schema urbano. Un nuovo sistema di attraversamento della via e alcuni piccoli interventi mirati, al di fuori dell’area di concorso e quindi non proposti in questa sede, consentirebbero la fruizione immediata di tutta questa parte di città. In ogni caso l’ampliamento del parco da subito genera una serie di relazioni urbane e di dinamiche atte a migliorare il luogo.

Il parcheggio viene ricollocato e posto lungo il margine ovest del parco. Attualmente il parco confina con le recinzioni delle case e in parte con il parcheggio di via Rimembranze. Il nuovo parcheggio ricollocato, anche se non considerato ovviamente una funzione nobile, grazie alla dimensione e quindi alla costante presenza di utilizzatori, contribuisce a presidiare il parco.

Il lato est del parco, già ad oggi l’unico che presenta attività, viene ulteriormente caratterizzato. Come prima operazione il collegamento esistente che connette con via San Lazzaro oggi non è visibile e non è curato. Il progetto prevede di rendere evidente questo ingresso dalla via e di trattare con la stessa cura dei materiali questa parte al pari di tutte le altre. La seconda operazione ancora più determinante è la scelta di collegare lungo questo margine l’asse nord-sud che porta da via Repubblica al parcheggio di via Gramsci. Un asse che diviene una passerella vitale e che costeggia e presidia tutto il lato lungo del parco.

Ma è a Nord dove il progetto presenta la connessione più importante. L’asse precedentemente descritto passa dal parco alla piazza, e nell’ultimo tratto, a cavallo tra i due elementi, vi è il portico in progetto. Con questa architettura, leggera e sobria si annuncia la presenza del parco per chi fruisce la piazza e dalla piazza stessa trae vitalità. Piazza e parco si saldano assieme, in maniera congiunta, in un cardine che, come una cerniera, mostrandosi tra la chiesa e il municipio, lega le parti. La presenza magnifica dei tigli esistenti sul alto nord assume ancora più importanza. Il portico in progetto si conclude con la fontana abitata, ovvero una vasca d’acqua a diverse altezze con la possibilità di sedute. Un luogo intimo quasi protetto e raccolto, che diventa il monumento a ricordo della strage del 2 agosto e che segnala la presenza del parco.

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Ma il parco non è costituito soltanto dai suoi margini. Il progetto prevede la ridefinizione dei percorsi. Ai percorsi “veloci” in linea retta di attraversamento ai margini si contrappongono dei percorsi “lenti”, curvi e sinuosi, per chi vuole passeggiare in relax nel parco.

I percorsi attreversano le tre zone in cui è diviso il nuovo sistema verde.

La prima zona posta a nord, è considerata come una stanza a cielo aperto, luogo polifunzionale ideale anche per manifestazioni all’aperto. Il lato lungo della chiesa, i cipressi e il nuovo porticato in progetto fanno da fondale scenico a questa stanza a cielo aperto attribuendole un forte valore simbolico.

La seconda zona, centrale, corrisponde alla parte che attualmente è maggiormente alberata. È la parte più naturalistica del parco. Ombreggiata d’estate e soleggiata attraverso i rami degli alberi spogli in inverno è anche la parte più colorata del parco. Il progetto prevede la presenza di una grande area in vicinanza alle sedute, composta da fiori colorati e profumati.

La terza zona, che coincide con la parte di parco allungata, è quella maggiormente attiva. Si prevede infatti di collocare l’area del gioco dei bambini e le attrezzature per soddisfare il tempo libero di diverse categorie di utenti. Viene introdotto un elemento costruito. Un corpo circolare destinato al gioco, composto da un grande muro abitato, forato in diverse parti, dove i bambini possono salire e scendere, entrare ed uscire. Esempi orientali, con sperimentazioni simili, hanno dimostrato come i diversi colori, le forme differenti dei passaggi, le parti alte e le parti basse, sempre fruibili in sicurezza, sviluppino le capacità dei bambini. La protezione rispetto alla strada e la presenza delle sedute per i genitori fanno si che la fruizione dei giochi da parte dei bambini avvenga in totale sicurezza. Il muro abitato inoltre potrebbe, dopo verifiche maggiormente approfondite e in accordo con gli organi competenti, contenere anche un servizio igenico pubblico e un bancone, sempre all’aperto per la vendita estiva dei gelati.

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02- VIABILITA’ E PARCHEGGI

Come precedentemente descritto, il parcheggio di via Repubblica viene ricollocato per consentire la dilatazione del parco. Tuttavia su via Repubblica si è deciso di mantenere una sola fila di parcheggi, destinati a particolari categorie di utenti. Nell’angolo sud ovest è in corso di realizzazione il bike sharing che diventa il punto iniziale del percorso ciclabile nel parco. I percorsi sinuosi che caratterizzano il disegno del verde sono destinati ai pedoni e alle biciclette. Anche se nella stessa sede i due percorsi sono ben distinti per garantire la fruizione in completa sicurezza a tutti gli utenti. Il parcheggio ricollocato sul lato ovest è protetto rispetto al parco. Le alberature esistenti e gli alberi di nuovo impianto, schermano il parcheggio e le auto proteggendo inoltre il pedone.

03 – ELEMENTI VEGETAZIONALI

Come prima operazione occorrerà eseguire una attenta analisi delle piante ammalorate e di quelle in buono stato di conservazione. In seguito si provvederà alla sostituzione delle piante ammalorate. Per la realizzazione del parcheggio sul lato ovest è necessario rimuovere alcune alberature. In particolare si tratta di un gruppo di betulle a ridosso delle case esistenti. La betulla, avendo una crescita veloce, è facilmente sostituibile e quindi si prevede che questa operazione possa essere fatta senza nessun particolare impedimento.

La parte arbustiva e le aiuole che presentano scarso pregio e scarsa manutenzione verranno rimosse.

A completamento del sistema alberato esistente saranno piantate delle speci autoctone o comunque gia presenti nel parco, in modo da completare e rafforzare la presenza arborea in particolare sul margine ovest. La piantumazione verrà fatta per gruppi simili e in maniera irregolare per attribuire un aspetto meno geometrico e formale a crescita completata. La messa a dimora di nuove piante verrà fatta in fitocella per gli alberi minori o a crescita media per gli alberi maggiori, per velocizzarne la crescita.

L’aiuola fiorita e colorata invece sarà un insieme di essenze variegato e profumato, il tutto però a bassa manutenzione per limitare i costi di esercizio.

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Sul margine sud saranno riproposti dei tigli, copia di quelli del margine nord. Questa operazione ha il compito di definire come una sorta di ambito del verde, protetto da mestose presenze.

04 – COLORI E MATERIALI

I colori dominanti e sicuramente più interessanti saranno quelli delle alberature nei loro periodi di fioritura. Per questo i percorsi sono il più possibile neutri. Per quelli interni al parco si prevede di utilizzare un calcestre, colore chiaro. L’unico percorso matericamente distinto è l’asse di collegamento nord sud. Tale percorso sul margine est è realizzato in porfido al pari dei percorsi su via San Lazzaro, su via Rimembranze e sulla parte di via Repubblica che costeggia il parco.

05 – ARREDO URBANO, ILLUMINAZIONE E RIFIUTI

L’arredo urbano è in continuità con quello previsto per gli altri stralci di intervento. Le panchine nel parco, comode ed ergonomiche saranno di legno. Gli stalli per le biciclette sono collocati in prossimità del bike sharing e principalmente in prossimità dell’area gioco bimbi.

Attualmente il parco presenta una scarsa illuminazione notturna, si prevede pertanto di migliorare questo aspetto in modo da poter rendere fruibili il parco non solo nelle notti d’estate ma nei bui pomeriggi invernali. Prevedendo l’importante attraversamento nord sud è compito del progetto assicurare che la fruizione avvenga nella maggiore sicurezza. Tale percorso verrà quindi illuminato a terra con dei faretti incassati segnapasso. Inoltre nel portico verranno integrate delle luci che illuminano il lato est dall’alto. Ad ovest, lungo tutto il lato, saranno previsti dei punti luci singoli su palo, a doppia testa, per illuminare da un lato il parcheggio e dall’altro il parco. L’illuminazione avverrà quindi dai due lati lunghi per garantire il necessario livello di luminosità.

I rifiuti sono un problema evidente dello stato attuale. Su via Rimembranze l’ingresso al parco è ostruito per la presenza dei cassonetti. Questa condizione non è accettabile e quindi se ne prevede la rimozione. La ricollocazione dei cassonetti verrà descritta nella scheda successiva n°3.

Per il parco si prevede un sistema di cestini differenziati per raccolta da collocare in prossimità dell’area gioco bimbi delle panchine sui percorsi e del portico. Tali elementi del tipo già descritto al capito arredo urbano sono i medesimi che si ritroveranno in tutta l’area. Questo contribuisce a dare un’immagine unitaria di tutto l’ambito.

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SCHEDA N° 3

VIA SAN LAZZARO

01- PREMESSA GENERALE

Via San Lazzaro è un asse urbano dalle grandissime potenzialità ad oggi inespresse. Nasce direttamente dalla piazza e termina in prossimità del parco progettualmente dilatato. Oggi la via presenta delle criticità. La larghezza della sede stradale indefinita permette il parcheggio non regolamentato di molti veicoli. Il percorso pedonale segnato a terra si interpone tra la strada e i parcheggi, non protetto e pericoloso, la pista ciclabile non è presente. La larghezza della strada e il suo andamento rettilineo invogliano l’automobilista a raggiungere una velocità non idonea al luogo. L’interessante passaggio sotto l’edificio che connette direttamente al parco non solo non è evidenziato ma presenta ulteriori e differenti materiali che contribuiscono a danneggiare l’immagine urbana.

02- VIABILITA’ E PARCHEGGI

Viene mantenuto il senso unico esistente e introdotta la zona 30 per limitare la velocità veicolare. Inoltre viene modificato, ridisegnando i parcheggi, l’andamento rettilineo della strada. La porzione di asfalto a disposizione del passaggio delle auto è ristretta a mt.4,50. Questa operazione consente di ricavare il marciapiede su entrambi i lati e la pista ciclabile su un lato. Tali elementi sono distinti tra loro. Il parcheggio si interpone tra strada e marciapiede, separando l’ambito pedonale da quello veicolare. Si prevede l’introduzione di due attraversamenti pedonali protetti rialzati su dosso, uno in prossimità dell’intersezione con via Roma e l’altro in continuità con il passaggio sotto l’edificio e l’ingresso al parco. Il marciapiede continuo da piazza Bracci a via Repubblica e la relativa pista ciclabile, permettono al pedone e al ciclista di attraversare l’area in totale sicurezza, riequilibrando il rapporto di forze che, attualmente, vede il pedone sopraffatto dall’automobile.Viene ridisegnata e ricollocata

l’area taxi mantenendo invariato il numero di postazioni. In prossimità della piazza i parcheggi veicolari sono intervallati da parcheggi per cicli e motoclicli.

03 – ELEMENTI VEGETAZIONALI

Le piante esistenti hanno un importante valore simbolico e una notevole presenza urbana. Ad eccezione delle alberature minori presenti in prossimità di piazza Bracci (gia descritte nella

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scheda n°1) che verranno rimosse, le alberature principali verranno mantenute. Il disegno dei parcheggi e della viabilità tiene conto della loro presenza. Il progetto integra e uniforma disegno urbano e sistema verde esistente. Le aiuole che contengono attualmente gli alberi vengono riviste e integrate nel disegno generale del marciapiede. Su entrambi i lati il marciapiede e la pista ciclabile sono impostati alla quota attuale più alta, in modo da separarli fisicamente dalla strada pur rispettando le quote degli accessi esistenti.

04 – COLORI E MATERIALI

Due sono i colori principali che vengono introdotti e che contribuiscono alla sicurezza del luogo. Marciapiedi, piste ciclabili e parcheggi sono previsti in porfido, assumendo il colore rosato predominante di tutta la zona. In netto contrasto l’asfalto che, con il proprio colore scuro, occupa la corsia. La forte differenza cromatica contribuisce alla sicurezza stradale. I parcheggi in porfido infatti, riducono visivamente la porzione di asfalto, in questo modo il guidatore diminuirà automaticamente la propria andatura aumentando la sicurezza stradale.Oltre questi due materiali principali ne viene introdotto un terzo, cioè una pietra di colore grigio chiaro. Tale materiale è posato longitudinalmente per i cordoli di separazione tra le parti. Trasversalmente invece serve nella fascia dei parcheggi a delimitare i posti auto, e sul percorso pedonale e ciclabile a disegnare quella trama di pavimentazione secondaria che caratterizza tutto l’ambito di progetto, ridando unitarietà al luogo.

05 – ARREDO URBANO, ILLUMINAZIONE E RIFIUTI

La collocazione attuale dei cassonetti risponde solo ad una logica funzionale non tenendo conto del’immagine (scarsa) urbana che attribuiscono al luogo. Per questo si ipotizzano due soluzioni. Da una parte una loro ricollocazione in ambito più idoneo, protetto e nascosto, dall’altra, ma solo dopo verifica con gli appositi uffici competenti, prevedere delle apposite isole ecologiche, meno invasive e più idonee all’ambiente urbano (come da foto).

L’illuminazione della via è fondamentale per la sicurezza notturna del luogo. Sono previsti pali alti della luce a doppia testa per illuminare da un lato la strada e dall’altro pista ciclabile e marciapiedi. Inoltre per distinguere la pista ciclabile verranno incassati a terra dei piccoli led lampeggianti. In prossimità della piazza sono previsti gli stalli per il parcheggio biciclette.

Confronto tra lo stato attuale e lo stato in progetto

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SCHEDA N° 4

VIA RIMEMBRANZE

01- PREMESSA GENERALE

La scarsa qualità che attualmente caratterizza via Rimembranze è essenzialmente dovuta a due fattori. Il primo è il sistema della sosta “selvaggio” e incontrollato che oltre ad essere pericoloso crea disagi, non rispettando gli accessi pedonali e carrai esistenti. Il secondo è l’insufficiente presenza o totale assenza in alcuni tratti di spazi protetti per pedoni e biciclette. Oltre a questo si aggiunge una immagine della via fatta per somma di parti disorganiche tra loro. Il progetto si pone l’obiettivo di ridare unitarietà alla via e di risolvere le criticità evideziate.

02- VIABILITA’ E PARCHEGGI

Viene mantenuto il senso unico esistente. Il percorso dell’autobus di linea n°127 permette di ricollocare la fermata attuale, spostandola su via Emilia, eliminando la fermata presente su via Rimembranze. In questo modo è possibile calibrare la sede stradale destinata al transito veicolare portando la sua dimensione ad una larghezza di mt.3,80 (larghezza minima). Rispettando gli accessi carrai esistenti vengono disegnati dei parcheggi in linea sul lato destro. Su entrambi i lati viene introdotto il marciapiede, mentre solo sul lato sinistro la pista ciclabile. Pista ciclabile e marciapiede separati e ben distitnti tra loro sono presenti in tutta via Rimembranze, partendo da via Repubblica arrivando fino a via Emilia, e riconnettendosi all’anello di piste ciclabili e di passaggi pedonali previsti in progetto. Per la sicurezza pedonale e ciclabile si prevede l’introduzione di due attraversamenti pedonali protetti su dosso, oltre quelli di inizio e fine via. Il primo in prossimità dell’accesso laterale del parco, il secondo in prossimità della connessione con via Rodriguez. Tali interruzioni visive del nastro asfaltato, oltre all’introduzione della zona 30, portano automaticamente l’automobilista a rallentare, aumentando la sicurezza stradale a favore degli utenti più deboli. Questi elementi di traffic calming già sperimentati in altre aree europee hanno contribuito a rendere trascurabile il dato degli infortuni stradali.

03 – ELEMENTI VEGETAZIONALI

Gli interventi non prevedono la rimozione di nessuna delle piante presenti. La vegetazione anche se molto imponente rispetto al calibro della strada è predominante rispetto al luogo e

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consolidata nel tempo. Inoltre la presenza massiccia data dalle notevoli dimensioni dei tronchi, protegge i camminamenti pedonali. Per ovviare al problema delle radici sporgenti, la quota del marciapiede viene rialzata rispetto alla sede stradale della dimensione necessaria a creare un camminamento in piano sicuro. La quota del marciapiede ritroverà la quota attuale in presenza degli ingressi esistenti che non saranno modificati.

04 – COLORI E MATERIALI

Per i colori e i materiali via Rimembranze viene trattata allo stesso modo di via San Lazzaro, descritta alla precedente scheda n°3. (si rimanda alla scheda n°3 per una specifica spiegazione)

L’asfalto per la parte stradale, sottoposta a maggior usura permette oltre ai benefici gia descritti, di limitare i costi di gestione e manutenzione. Il porfido usato per le parti a minore usura diviene un materiale a durata pressochè illimitata.

L’unitarietà di trattamento e di materiali nelle due vie distinte contribuisce a ricreare l’unitarietà urbana che ad oggi non è presente e di cui San Lazzaro necessita.

05 – ARREDO URBANO, ILLUMINAZIONE E RIFIUTI

La localizzazione attuale dei cassonetti all’ingresso del parco appare una scelta inopportuna, che risponde solo ad esigenze funzionali. Per questo si prevede di ricollocare i cassonetti dei rifiuti in area più protetta e nascosta. Inoltre, come previsto anche per via San Lazzaro ma solo dopo verifica con gli appositi uffici competenti è possibile prevedere delle apposite isole ecologiche, meno invasive e più idonee all’ambiente urbano.

L’illuminazione è conforme a quanto previsto per la via San Lazzaro. Si ipotizzano pali alti della luce a doppia testa per illuminare da un lato la strada e dall’altro pista ciclabile e marciapiedi. Inoltre per distinguere la pista ciclabile e segnalarne la presenza verranno incassati a terra dei piccoli led lampeggianti. In prossimità dell’ingresso del parco e del parcheggio di via Rimembranze sono previsti gli stalli per il parcheggio biciclette.

Confronto tra lo stato attuale e lo stato in progetto

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SCHEDA N° 5

PARCHEGGIO DI VIA REPUBBLICA

01 –PREMESSA GENERALE

Come precedentemente descritto, la decisione di estendere il parco a sud fino a via Repubblica ha comportato la necessità di ricollocare il parcheggio.

In questo senso si è deciso di collocare il parcheggio sul lato ovest del parco. Su via Repubblica si è mantenuta una fila di posti auto riservata a particolari categorie di utenze.

Particolare attenzione è stata posta al rispetto degli accessi esistenti.

02- VIABILITA’ E PARCHEGGI

Il parcheggio ricollocato è riorganizzato in maniera razionale, prevedendo gli accessi da via Rimembranze e l’uscita su via Repubblica. Questo crea un sistema della mobilità e della distribuzione circolare ad anello. Nella parte più a nord, sempre con accesso da via Rimembranze vi sono, come da richiesta, 14 posti auto riservati al comune.

03 – ELEMENTI VEGETAZIONALI

Il progetto prevede la piantumazione di un filare alberato collocato tra le due file di parcheggi delle auto. Questo ha la duplice funzione di riparare l’auto e di mediarne visivamente la presenza.

04 – COLORI E MATERIALI

Il parcheggio sottrae al parco una parte di suolo, per questo la pavimentazione del parcheggio è prevista come una serie di inserti di pietra autobloccanti intervallati da parti di erba.

05 – ARREDO URBANO, ILLUMINAZIONE E RIFIUTI

Nel parcheggio sono previsti dei cestini portarifiuti del modello già descritto in precedenza e che caratterizza l’intero intervento.

L’illuminazione prevista è composta da faretti incassati a terra per segnalare gli ingressi e da luci isolate poste su palo a doppia testa. Tali corpi luminosi saranno collocato sul margine del parco per illuminare sia il parco sia il parcheggio. Questo garantirà un adeguato livello di illuminazione e di sicurezza al comparto urbano.

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SCHEDA N° 6

PARCHEGGIO DI VIA RIMEMBRANZE

01 –PREMESSA GENERALE

Il parcheggio di via Rimembranze è progettualmente integrato al parcheggio ricollocato di via Repubblica, pertanto i due elementi si uniscono a formarne uno unico.

02- VIABILITA’ E PARCHEGGI

Il parcheggio viene ridisegnato in maniera più razionale e questo permette di ricavare lo spazio per parcheggio di moto e bici in prossimità dell’edificio che ospita la banda musicale.

L’ingresso al parcheggio avviene da via Rimembranze e la distribuzione ad anello consente la completa accessibilità all’ambito.

03 – ELEMENTI VEGETAZIONALI

Come per la parte ricollocata del parcheggio di via Repubblica, il progetto prevede la piantumazione di un filare alberato collocato tra le due file di auto in sosta. Questo ha la duplice funzione di riparare l’auto e di mediarne visivamente la presenza.

04 – COLORI E MATERIALI

Per mantenere la continuità materica visiva del parcheggio di via Repubblica ricollocato, anche per questa parte è prevista una pavimentazione composta da una serie di inserti di pietra autobloccanti intervallati da parti di erba.

05 – ARREDO URBANO, ILLUMINAZIONE E RIFIUTI

Nel parcheggio sono previsti dei cestini portarifiuti del modello già descritto in precedenza e che caratterizza l’intero intervento.

L’illuminazione prevista è composta da faretti incassati a terra per segnalare gli ingressi e da luci isolate poste su palo a doppia testa. Tali corpi luminosi saranno collocato sul margine di vi a Rimembranze per illuminare sia la via che il parcheggio. Questo garantirà un adeguato livello di illuminazione e di sicurezza al parcheggio.

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SCHEDA N° 7

VIA EMILIA

01 –PREMESSA GENERALE

La via Emilia è senza dubbio una delle strade di maggior carattere storico del nostro paese, tuttavia adesso appare inappropriata ad ospitare il volume di traffico che oggi caratterizza le nostre strade. Interventi andrebbero proposti dal piano del traffico comunale per cercare quantomeno di limitare, se non eliminare del tutto, il passaggio dei mezzi pesanti almeno nel centro del paese, magari prevedendo una piccola circonvallazione o appoggiandosi al sistema infrastrutturale esistente.

Anche non considerando il problema dei mezzi pesanti, la via Emilia presenta altre difficoltà, che vedono il pedone sempre sottomesso al sistema dell’automobile.

Il tratto rettilineo e molto largo della carreggiata in prossimità della piazza consente velocità di percorrenza non idonee al luogo. Inoltre la presenza del semaforo nei portici est subito dopo la piazza comporta la presenza di veicoli costantemente incolonnati sulla via. Questo comporta un notevole aumento del disturbo acustico e dell’inquinamento.

Dato per scontato che le automobili dalla via Emilia devono passare e dato per certo anche che non è semplice e forse nemmeno corretto limitarne il transito solo a particolari categorie, il progetto prevede delle operazioni per ovviare a questi due problemi principali emersi.

In primo luogo il tratto rettilineo viene in parte modificato. Prendendo esempio da altre fortunate esperienze europee si è deciso di lavorare sulla sezione della strada e sul sedime. In particolare si introduce un andamento leggermente inclinato, una sorta di spezzata che interrompe il rettilineo. Inoltre la riduzione della parte asfaltata alla pura corsia e la continuità della trama della pavimentazione della piazza, riducono visivamente la porzione di asfalto a disposizione dell’automobile. Queste operazioni inducono automaticamente il guidatore a rallentare, con un notevole vantaggio in termini di sicurezza per tutti i fruitori della strada.

Il secondo problema riguarda invece la presenza delle automobili incolonnate. Per ovviare a questo si è immaginato di spostare il semaforo a est, responsabile delle code e collocarlo all’inizio ovest della piazza, anticipando così le auto incolonnate. Inoltre un semaforo con il conta secondi potrebbe, oltre a velocizzare le operazioni di partenza e rendere sicuro l’arresto, diminuire l’inquinamento sia acustico che ambientale, spegnendo il motore in caso di sosta prolungata.

Lo spostamento del semaforo fa sì che sulla piazza non vi siano mai auto incolonnate ma sempre e solo auto in transito a velocità moderata, ovvero nella condizione in cui l’automobile arreca il minor fastidio.

Inoltre il semaforo ricollocato permette di fermare le auto prima della piazza e consente al pedone un attraversamento libero e senza fastidiose gincane tra auto in attesa.

In questo modo e grazie anche alla continuità delle pavimentazioni, è possibile stabilire che il nuovo limite di piazza Bracci non è più la via Emilia, ma i portici dell’edificio posto a nord.

Piazza Bracci si estende anche lateralmente alla via Emilia sia a nord che a sud della stessa.

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02- VIABILITA’ E PARCHEGGI

Non sono previsti parcheggi sul tratto di via Emilia davanti a piazza Bracci. I parcheggi previsti sono collocati nel limite nord est dell’area di intervento. Sulla via Emilia viene mantenuto il doppio senso di marcia e la carreggiata ha la dimensione idonea prevista per legge per questa tipologia di strada.

Vengono ricollocate le due fermate del bus esistenti nell’area di intervento. Il bus ha lo spazio idoneo per uscire dalla carreggiata per effettuare la fermata in modo da non creare impedimenti al traffico.

In prossimità del semaforo ricollocato vi è il primo passaggio pedonale, ovvero il percorso nord sud che collega via Repubblica al parcheggio di via Gramsci. Il secondo passaggio pedonale, sempre protetto è in prossimità di via San Lazzaro.

Il tratto di via Emilia compreso tra questi due passaggi pedonali è rialzato rispetto al sedime attuale della strada. Questo permette di eliminare il dislivello tra piazza e via Emilia a nord. Tale dislivello viene colmato dal piano inclinato prima dei portici.

La pendenza della via Emilia che permette di alzarsi alla quota della piazza, varia dall’1,5 al 2%, quindi senza creare difficoltà al traffico veicolare.

03 – ELEMENTI VEGETAZIONALI

Gli elementi vegetazionali non idonei autoctoni e conformi saranno eliminati.

Vengono mantenute le alberature a protezione dell’edficio prospicente la piazza a nord, invece saranno eliminate le aiuole disomogenee e non ben conservate che fanno da supporto a tali alberature.

04 – COLORI E MATERIALI

La parte pedonale a fianco della via Emilia è intesa come una continuità di piazza Bracci, pertanto verranno utilizzati i medesimi materiali della piazza. Una pietra dalle tonalità rosa-marrone che riprende il colore delle architetture compone la pavimentazione principale, ad

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essa si sovrappongono delle lastre di pietra grigia a creare il disegno secondario che unifica tutte le pavimentazioni in progetto.

Per la via Emilia invece, nel tratto inerente all’ambito in progetto, si ipotizza un tappeto di asfalto colorato, leggermente rossastro. In questo modo vi è l’autonomia degli elementi ma allo stesso tempo la continuità tra essi. Il sedime stradale in asfalto appare ad oggi come l’unica scelta possibile vista la tipologia delle strada, in quanto se, di alta resistenza, necessiterà di limitata manutenzione e in ogni caso, in caso di sostituzione, il costo sarebbe inferiore rispetto a quello di pietre o altri rivestimenti.

05 – ARREDO URBANO, ILLUMINAZIONE E RIFIUTI

Nella parte in prossimità dei portici a nord est dell’area di intervento sono previsti spazi all’aperto per le attività commerciali, eventualmente da dare in concessione. Qui saranno presenti delle panchine della stessa tipologia di quelle presenti nel resto dell’area.

Allo stesso modo si collocheranno in numero opportuno i cestini per la raccolta dei rifiuti sempre differenziati per tipologia ed eventualmente nella parte nord est l’isola ecologia come precedentemente descritta.

L’illuminazione averrà con corpi luminosi alti, puntuali a doppia testa collocati in asse con il ritmo dei portici, tali così da garantire la giusta luminosità della sede stradale.

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SCHEDA N° 8

CORTE INTERNA AL MUNICIPIO

01 - PREMESSA GENERALE

La corte interna del municipio è un luogo molto affascinante e interessante. Il progetto vuole essere il meno invasivo possibile. Si prevede di introdurre nella pavimentazione esistente un inserto in bronzo, dello stesso tipo e dimensione già previsto per la piazza. Cosi facendo, non solo visivamente ma anche fisicamente, si collega l’interno con l’esterno. Tale inserto nella pavimentazione collega il monumento ai caduti con il frutteto urbano coinvolgendo il chiostro del municipio.

Ultima operazione prevista è l’installazione di un sistema di illiminazione capace di valorizzare l’architettura e gli archi del chiostro enfatizzando il senso di appartenenza al luogo che uno spazio con quelle caratteristiche esprime.

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PIANO PRELIMINARE DI MANUTENZIONE DELL’OPERA.

In seguito vengono riportati i costi delle opere suddivisi per stralcio di intervento, e i relativi costi di manutenzione annuali.

Il progetto è pensato per essere realizzato per parti successive ed in particolare per le 8 parti precedentemente descritte nelle schede. Ogni parte è quindi autonoma e realizzabile singolarmente. La decisione di progettare un insieme unitario, ma allo stesso tempo autonomo e divisibile è alla base di una sua facile realizzazione, in un “fatto per parti” che non graverà immediatamente e nella sua totalità sulle casse comunali. Allo stesso tempo però ogni parte realizzata è un insieme compiuto e funzionante.

Il piano preliminare di manutenzione dell’opera prevede e ipotizza quali siano le operazioni necessarie e le tempistiche e modalità di intervento, per permettere un perfetto stato di conservazione del progetto. Per questo si è deciso di suddividere i costi di manutenzione nei medesimi stralci funzionali previsti per i costi di realizzazione. In questo modo all’organo competente viene fornito uno strumento preciso e chiaro non solo dell’importo dello stralcio, ma della sua gestione annuale.

I costi di gestione prevedono le seguenti voci inerenti la manutenzione, suddivise per categorie similari. Sono previste inoltre le frequenze di opere di manutenzione. Le voci in seguito riportate riguardano tutto il progetto. Non tutti gli stralci funzionali prevedono la presenza annuale di tutte le opere di manutenzione. Il calcolo dell’importo dei costi di manutenzione è fatto sulla base di esperienze analoghe, del piano di manutenzione, e in percentuale di circa l’1,5% rispetto al costo delle opere.

Pertanto il costo medio annuo, tra manutenzioni ordinarie e straordinarie, può essere valutato seguendo i parametri della tabella alla pagina successiva, Tali importi saranno da rivalutare annualmente secondo le variazioni del costo della vita. Il costo è indicativo.

L'obbiettivo del progetto è di autosostenersi senza pesare sulle casse del comune, o comunque riducendo al minimo le spese di gestione.

Per fare questo è pensabile utilizzare i profitti ricavatii da eventuali concessioni di spazi pubblici per usi commerciali privati. In particolare si ritiene che aver predisposto l’allungamento della piazza a nord, fino alle attività commerciali oltre la via Emilia, possa creare la possibilità, del tutto probabile, di rendere commercialmente interessante quell’ambito e di darlo quindi in gestione alle attività commerciali presenti.

L’edicola ed eventualmente anche la casetta dell’acqua si comportano allo stesso modo.

L’eliminazione delle vie davanti al municipio e la chiesa permettono di ampliare la piazza e quindi essa potrà contenere all’interno tutto il mercato. In questo senso via san Lazzaro si libera ed eventualmente sono a disposizione dell’amministrazione nuove postazioni da poter offrire in concessione.

Inoltre la produzione di energia elettrica data dai pannelli fotovoltaici ipotizzati sul “coperto” e sul portico in progetto, se realizzati andranno a diminuire il costo annuale di energia elettrica acquistata dalla rete.

Il progetto non solo guarda alla sostenibilità energetica, ma anche alla non meno importante sostenibilità economica, fatto questo necessario a garantire la qualità nel tempo dei luoghi.

Per l’intervento si prevedono le seguenti voci del piano preliminare di manutenzione dell’opera.

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componente frequenza

(anni) lavori

strutture in c.a. 1

Ispezione e controllo e risanamento di eventuali fessure

con resina epossidica

impianto di

illuminazione 1 controllo e sostituzione lampade non funzionanti

impianti di scarico e raccolta acqua 2

controllo ed eventuale sostituzioni e riparazioni di parti

danneggiate

fontana e giochi

d'acqua 2 controllo filtri e pulizia ugelli e sostituzione di parti danneggiate

pavimentazione

lapidea 4 ispezione e controllo ed eventuale sostituzione parziale

pavimentazione in

porfido 4 ispezione e controllo ed eventuale sostituzione parziale

parti in asfalto 4 ispezione e controllo ed

eventuale sostituzione parziale

verde prato e parco 4 mesi

taglio delle piante maggiori e del prato a crescita lenta. Controllo dello stato generale dei luoghi

pulizia della piazza e del parco settimanale

pulizia settimanale con mezzo meccanico della strada e della

piazza e di tutto quanto necessario.

potatura alberi sulle strade 2 taglio delle piante maggiori e

verifica stato della pianta

casetta dell'acqua 1 controllo dei filtri e della qualità

del prodotto erogato

Costi di realizzazione suddivisi per stralci funzionali e relativi costi di manutenzione

LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO IMPORTO OPERE (€) COSTO MANUTENZIONE ANNUALE (€)

01 - OPERE IN PIAZZA BRACCI 496.200 6.699

02 - OPERE PARCO 2 AGOSTO 1980 282.421 3.813

03 - OPERE IN VIA SAN LAZZARO 282.524 3.814

04 - OPERE IN VIA RIMEMBRANZE 240.299 3.244

05 - OPERE PARCHEGGIO VIA REPUBBLICA 103.560

1.398

06 - OPERE PARCHEGGIO VIA RIMEMBRANZE 55.173

745

07 - OPERE IN VIA EMILIA 370.773 5.005

08 - OPERE CORTE INTERNA MUNICIPIO 11.400

154

TOTALE OPERE 1.842.350 24.872