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1 Reazioni Redox ed Elettrochimica Copyright © The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.

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1

Reazioni Redox ed Elettrochimica

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2

2Mg (s) + O2 (g) 2MgO (s)

2Mg 2Mg2+ + 4e-

O2 + 4e- 2O2-

Ossidazione semi-reazione (perdita e-)

Riduzione semi-reazione (acquisto e-)

I processi elettrochimici sono reazioni di ossido-riduzione in cui:

•  l’energia prodotta da una reazione spontanea è convertita in elettricità o

•  l’energia elettrica viene usata per indurre una reazione nonspontanea

0 0 2+ 2-

3

Numero di Ossidazione E’ la carica formale che un elemento assume in una molecola (o un composto ionico) considerando i legami a completa separazione di carica (ionici).

1.  Gli elementi (allo stato naturale) hanno numero di ossidazione zero.

Na, Be, K, Pb, H2, O2, P4 = 0

2.  In ioni monatomici, il numero di ossidazione è uguale alla carica dello ione.

Li+, Li = +1; Fe3+, Fe = +3; O2-, O = -2 3.  Il numero di ossidazione dell’ ossigeno è normalmente –2.

In H2O2 e O22- è –1.

4

4.  Il numero di ossidazione dell’ idrogeno è +1 eccetto quando è legato a metalli in composti binari. In questi casi, il numero di ossidazione è –1.

6. La somma dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi in una molecola o ione è uguale alla carica della molecola o ione.

5.  I metalli del Gruppo IA hanno +1, i metalli del IIA hanno +2 e il fluoro è sempre –1.

HCO3−

O = −2 H = +1

3x(−2) + 1 + ? = −1

C = +4

Trova i numeri di ossidazione di tutti gli atomi in HCO3

− ?

5

Bilanciare le Reazioni Redox

1.  Scrivere la reazione in forma ionica.

L’ossidazione di Fe2+ a Fe3+ per mezzo di Cr2O72- in soluzione

acida?

Fe2+ + Cr2O72- Fe3+ + Cr3+

2.  Separare le due semi-reazioni.

Ossidazione:

Cr2O72- Cr3+

+6 +3 Riduzione:

Fe2+ Fe3+ +2 +3

3.  Bilanciare gli atomi diversi da O e H in ciascuna semi-reazione.

Cr2O72- 2Cr3+

6

Bilanciare le Reazioni Redox

4.  Aggiungere elettroni a ciascuna semi-reazione.

6e- +14H+ + Cr2O72- 2Cr3+

6e- + 14H+ + Cr2O72- 2Cr3+ + 7H2O

5.  Per le reazioni in ambiente acido, aggiungere H+ per bilanciare le cariche elettriche e H2O per bilanciare atomi di O e H

Fe2+ Fe3+ + 1e-

6e- + 14H+ + Cr2O72- 2Cr3+ + 7H2O

6.  Se necessario, rendere uguale il numero di elettroni scambiati nelle due semi-reazioni.

6Fe2+ 6Fe3+ + 6e-

6e- + Cr2O72- 2Cr3+

7

Bilanciare le Reazioni Redox

7.  Sommare le due semi-reazioni e semplificare I termini comuni. Il numero di elettroni nei due lati deve scomparire.

6e- + 14H+ + Cr2O72- 2Cr3+ + 7H2O

6Fe2+ 6Fe3+ + 6e- Ossidazione:

Riduzione:

14H+ + Cr2O72- + 6Fe2+ 6Fe3+ + 2Cr3+ + 7H2O

8.  Verificare che il bilanciamento di massa ed elettronico sia corretto.

14x1 – 2 + 6 x 2 = 24 = 6 x 3 + 2 x 3 9.  Per reazioni in soluzioni basiche, si usa OH- invece di H+ per

bilanciare le cariche. 10. Bilanciare la reazione in forma molecolare.

La cella elettrochimica

9

Celle Galvaniche La differenza di potenziale elettrico fra anodo e catodo è chiamata:

•  voltaggio di cella

•  forza elettromotrice (fem)

• potenziale di cella Zn (s) + Cu2+ (aq) Cu (s) + Zn2+ (aq)

[Cu2+] = 1 M e [Zn2+] = 1 M

Zn (s) | Zn2+ (1 M) || Cu2+ (1 M) | Cu (s)

anodo catodo ponte salino

10

Celle Galvaniche

Reazione redox spontanea

anodo ossidazione

catodo riduzione

La cella elettrochimica

Le reazioni Redox possono essere usate per generare corrente elettrica

I processi Elettrodici

I processi elettrodici L’elettrodo metallico è immerso in una soluzione contenente un sale del metallo. Alcuni atomi del metallo possono lasciare l’elettrodo e formare il catione in soluzione, lasciando elettroni nel metallo. Questo forma un doppio strato di cariche di segno opposto sula superficie dell’elettrodo. Il potenziale elettrochimico del metallo e del suo ione deve essere lo stesso all’equilibrio.

M(s) Mn+(aq) + ne-

Questo porta alla formazione di un potenziale elettrico proporzionale alla concentrazione dello ione in soluzione

+ -

+ + + + + +

+ + + + + + + +

- - - - -

- - - - - - -

I potenziali Elettrodici Legge di Nernst

M+(aq) + e- M(s)

GM = G°M + RTlnaM GM+ = G°M+ + RTlnaM+

ΔG = G°M + RTlnaM - G°M+ + RTlnaM+

ΔG = ΔG° + RTln(aM/aM+)

ΔG = -nFE

-nFE = ΔG° + RTln(aM/aM+)

E = -ΔG°/nF + RT/nF ln(aM+/aM) aM = 1

E = E° + RT/nF ln aM+

L’equazione di Nernst

Il potenziale di un elettrodo è espresso dalla legge di Nernst:

dove Ox e Red sono la specie in forma ossidata e ridotta della

coppia Red-Ox in equilibrio: Oxn+ + ne- Red0

!

E = E 0 +2.3RTnF

log [Ox][Red]

R is the universal gas constant, T is the absolute temperature in Kelvins, n is a number of electrons transferred in reaction, F is Faraday constant (~ 96500 C)

La forza elettromotrice

•  E’ utile considerare la reazione redox complessiva in due processi separati: le due semi-reazioni di ossidazione e di riduzione.

•  Nella cella elettrochimica ci sono due elettrodi: al Catodo avvengono le riduzioni ed all’Anodo le ossidazioni. •  La forza elettromotrice (EMF) della cella è la differenza di potenziale elettrico fra catodo ed anodo.

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Potenziali di Riduzione Standard

Il potenziale di riduzione Standard (E°) è il voltaggio associato ad una reazione di riduzione ad un elettrodo quando tutti i soluti sono 1 M e tutti i gas sono ad 1 atm.

E° = 0 V

Elettrodo Standard ad idrogeno (SHE)

2e- + 2H+ (1 M) H2 (1 atm)

Reazione di Riduzione

L’ Elettrodo Standard a Idrogeno

Non possiamo conoscere il valore assoluto del potenziale di un singolo elettrodo (non è possibile misurare mezza reazione), così il valore E° = 0 V è stato

assegnato alla semi-reazione

2 H3O+ + 2e- H2

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Potenziale di Riduzione Standard

Zn (s) | Zn2+ (1 M) || H+ (1 M) | H2 (1 atm) | Pt (s)

2e- + 2H+ (1 M) H2 (1 atm)

Zn (s) Zn2+ (1 M) + 2e- Anodo (ossidazione):

Catodo (riduzione):

Zn (s) + 2H+ (1 M) Zn2+ + H2 (1 atm)

20

E0 = 0.76 V cell

Standard fem (E° ) cell

0.76 V = 0 - EZn /Zn ° 2+

EZn /Zn = -0.76 V ° 2+

Zn2+ (1 M) + 2e- Zn E° = -0.76 V

E° = EH /H - EZn /Zn cell ° ° + 2+

2

Potenziali di Riduzione Standard

E° = Ecathode - Eanode cell ° °

Zn (s) | Zn2+ (1 M) || H+ (1 M) | H2 (1 atm) | Pt (s)

21

Potenziali di Riduzione Standard

Pt (s) | H2 (1 atm) | H+ (1 M) || Cu2+ (1 M) | Cu (s)

2e- + Cu2+ (1 M) Cu (s)

H2 (1 atm) 2H+ (1 M) + 2e- Anode (oxidation):

Cathode (reduction):

H2 (1 atm) + Cu2+ (1 M) Cu (s) + 2H+ (1 M)

E° = Ecathode - Eanode cell ° °

E° = 0.34 V cell

Ecell = ECu /Cu – EH /H 2+ + 2

° ° °

0.34 = ECu /Cu - 0 ° 2+

ECu /Cu = 0.34 V 2+ °

22

•  E° è per la reazione come scritta

•  Più l’ E° è positivo, maggiore è la tendenza per la sostanza ad essere ridotta

•  Le reazioni di semi-cella sono reversibili

•  Il segno di E° cambia quando la reazione è scritta in senso inverso

•  Cambiare i coefficienti stechiometrici di una reazione di semi-cella non cambia il valore di E°

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What is the standard emf of an electrochemical cell made of a Cd electrode in a 1.0 M Cd(NO3)2 solution and a Cr electrode in a 1.0 M Cr(NO3)3 solution?

Cd2+ (aq) + 2e- Cd (s) E° = -0.40 V

Cr3+ (aq) + 3e- Cr (s) E° = -0.74 V

Cd is the stronger oxidizer

Cd will oxidize Cr

2e- + Cd2+ (1 M) Cd (s)

Cr (s) Cr3+ (1 M) + 3e- Anode (oxidation):

Cathode (reduction):

2Cr (s) + 3Cd2+ (1 M) 3Cd (s) + 2Cr3+ (1 M)

x 2

x 3

E° = Ecathode - Eanode cell ° °

E° = -0.40 – (-0.74) cell

E° = 0.34 V cell

Elettrodi di Riferimento: Ag/AgCl e SCE

Elettrodi Metallici

•  Secondo – elettrodo di metallo ricoperto da un precipitato di un suo sale

poco solubile: M/Mn+ (Ag/AgCl for instance) •  Terzo – elettrodo di metallo inerte (Pt, Au, etc)

3 gruppi: •  Primo – Elettrodo di metallo immerso in una soluzione che contiene suoi ioni (Cu, Zn, Co, Fe, etc)

Pt electrode

Al, Cu, Sn, inox, brass and Fe electrodes

26

Spontaneità delle Reazioni Redox ΔG = -nFEcell

ΔG° = -nFEcell °

n = numero di moli di elettroni nella reazione

F = 96,500 J

V • mol = 96,500 C/mol

ΔG° = -RT ln K = -nFEcell °

Ecell ° = RT nF

ln K (8.314 J/K•mol)(298 K)

n (96,500 J/V•mol) ln K =

= 0.0257 V n ln K Ecell °

= 0.0592 V n log K Ecell °

27

Spontaneità delle Reazioni Redox

ΔG° = -RT ln K = -nFEcell °

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2e- + Fe2+ Fe

2Ag 2Ag+ + 2e- Oxidation:

Reduction:

What is the equilibrium constant for the following reaction at 25°C? Fe2+ (aq) + 2Ag (s) Fe (s) + 2Ag+ (aq)

= 0.0257 V n ln K Ecell °

E° = -0.44 – (0.80)

E° = -1.24 V e

0.0257 V x n E° cell

K =

n = 2

= e 0.0257 V

x 2 -1.24 V

K = 1.23 x 10-42

E° = EFe /Fe – EAg /Ag ° ° 2+ +

29

Will the following reaction occur spontaneously at 250C if [Fe2+] = 0.60 M and [Cd2+] = 0.010 M? Fe2+ (aq) + Cd (s) Fe (s) + Cd2+ (aq)

2e- + Fe2+ 2Fe

Cd Cd2+ + 2e- Oxidation:

Reduction: n = 2

E° = -0.44 – (-0.40)

E° = -0.04 V

E° = EFe /Fe – ECd /Cd ° ° 2+ 2+

- 0.0257 V n ln Q E ° E =

- 0.0257 V 2 ln -0.04 V E = 0.010

0.60 E = 0.013

E > 0 Spontaneous

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Pile a Concentrazione

Celle Galvaniche formate da due semi-celle composte dallo stesso materiale ma in differente concentrazione.

ELETTROLISI

Una cella elettrolitica è una cella nella quale una corrente fa avvenire una reazione chimica che altrimenti non avverrebbe in quanto non spontanea. Il processo che avviene in una cella elettrolitica è detto elettrolisi. L’elettrolisi è un processo molto utile per la preparazione di alcuni elementi fortemente riducenti difficilmente ottenibili per via chimica, quali

Na+ + e- → Na(s) E0

Na+/Na=-2,71V

Mg2+ + 2e- → Mg(s) E0

Mg2+/Mg=-2,36V

Al3+ + 3e- → Al(s) E0Al3+/Al=-1,68V

Una cella elettrolitica è generalmente più semplice di un cella voltaica, in quanto: - non è necessario far avvenire separatamente le due semireazioni -  La polarità degli elettrodi è imposta dalla sorgente esterna di corrente elettrica

Possiamo distinguere due tipi di elettrolisi: -  elettrolisi di sali fusi -  elettrolisi di soluzioni acquose di sali

Elettrochimica

Elettrolisi Energia elettrica → Energia chimica

Potenziale di decomposizione

conduttore di prima specie

conduttore di seconda specie

V = R ! ILegge di Ohm

Cella elettrolitica

Catodo: elettrodo negativo (reazione di riduzione)

Anodo: elettrodo positivo (reazione di ossidazione)

Polarizzazione chimica d.d.p. < Vd Non si osservano reazioni agli elettrodi

H3O+ → Catodo (-) 2H3O+(aq) + 2e- → H2(g) + 2H2O

Cl- → Anodo (+) 2Cl-(aq) → Cl2(g) + 2e-

H2(g) e Cl2(g) rimangono adsorbiti sulla superficie degli elettrodi che si

trasformano in un elettrodo a idrogeno e in un elettrodo a cloro, rispettivamente,

formando la seguente pila:

(-) Pt⏐H2(g)⏐H3O+(aq) , Cl-(aq)⏐Cl2(g)⏐Pt (+)

la cui f.e.m. si oppone alla d.d.p. applicata dall’esterno (forza

controelettromotrice, f.c.e.m.). Il fenomeno da cui si origina la f.c.e.m. prende il

nome di POLARIZZAZIONE CHIMICA.

f.c.e.m. = EC ! EA = E°Cl2 /Cl ! -0.0591

2Log

aCl!2

aCl2

"

# $

%

& ' ! E°H3O+ /H2

-0.0591

2Log

aH2aH2O

2

aH3O

+2

"

# $

%

& '

E°Cl2 /Cl! = +1.358V

E°H3O

+ /H2= 0.0V

Elettrochimica

La f.c.e.m. aumenta all’aumentare di aCl2 e aH2

fino a raggiungere il valore di d.d.p. applicata, impedendo l’elettrolisi.

Quando d.d.p. > f.c.e.m.max si neutralizza il fenomeno della polarizzazione

chimica e inizia il processo di elettrolisi con sviluppo di Cl2 e H2 gassosi.

Calcolo di f.c.e.m.max: quando la pressione dei gas adsorbiti sugli elettrodi

uguaglia la pressione esterna (sviluppo di gas)

Pesterna = 1 atm PCl2 = PH2 = 1 atm

aCl- = aH3O+ = aH2O = 1

Polarizzazione chimica

f.c.e.m.MAX = E°Cl2 / Cl! ! E°H3O+ / H2

= +1.358V

Potenziale termodinamico di decomposizione (Ed) In assenza di altri fenomeni Ed = Vd

Elettrochimica

Sovratensione Vd - Ed = η sovratensione La sovratensione ha origine cinetica → Sovratensione di attivazione Processo di trasferimento di elettroni tra elettrodo e specie chimica; dipende da: - natura delle sostanze che si scaricano

- natura della superficie dell’elettrodo - densità di corrente - temperatura η (V) Elettrodo H2 O2 Pt platinato 0.05 0.77 Pt liscio 0.67 1.49 Au 0.80 1.63 Ag 1.09 1.13 Cu 1.25 0.79 Hg 1.11 0.85 Grafite 1.22 1.24

Sovratensione di concentrazione Forti variazioni di concentrazione degli ioni durante i processi di scarica sugli elettrodi → aumento della f.c.e.m.

Elettrochimica

d.d.p. applicata alla cella

Vd = Ed + η + R • I R: resistenza interna della cella (dipende dalla resistività ρ dell’elettrolita e dalla distanza fra gli elettrodi) η: sovratensione complessiva (di attivazione e di concentrazione) Per diminuire Vd (lavoro fatto sul sistema = costo di esercizio): - uso di opportuni catalizzatori sulla superficie dell’elettrodo - agitazione della soluzione - vicinanza degli elettrodi

Elettrochimica

Scarica delle specie agli elettrodi

Difficilmente in una soluzione è presente una sola coppia redox. Allora, quale coppia si scarica per prima agli elettrodi? Al catodo si scarica per prima la coppia con in potenziale di riduzione più alto All’anodo si scarica per prima quella che ha il potenziale di riduzione più basso Prevale il PROCESSO che avviene con la minor spesa di Lel

Elettrolisi di sali fusi L’elettrolisi di sali fusi è semplice da trattare perché le possibili semireazioni sono solo quelle che coinvolgono i due ioni che sostituiscono il sale. Consideriamo ad esempio una cella elettrolitica per l’elettrolisi di NaCl fuso

Due elettrodi inerti, platino o grafite, sono immersi in una soluzione di NaCl fuso (costituito da ioni Na+ e Cl- liberi di muoversi) e connessi ad un generatore di corrente elettrica (batteria). All’elettrodo connesso al polo positivo della batteria si ha la semireazione di ossidazione del Cl-

Cl-(l) → ½Cl2(g) + e- ossidazione anodo mentre all’elettrodo negativo si ha la riduzione dell’Na+

Na+(l) + e- → Na(s) riduzione catodo

Le definizioni di anodo (elettrodo al quale avviene l’ossidazione) e catodo (elettrodo al quale avviene la riduzione) rimangono le stesse ma in una cella elettrolitica le polarità sono invertite rispetto ad una cella voltaica.

+

La reazione globale che avviene nella cella elettrolitica è:

Cl-(l) → ½ Cl2(g) + e- Na+(l) + e- → Na(s)

Na+(l) + Cl-(l) → Na(s) + ½ Cl2(s) ed ha direzione opposta rispetto alla reazione spontanea. Affinchè tale elettrolisi possa avvenire, la differenza di potenziale della batteria deve essere superiore (ed opposta) alla fem della cella voltaica corrispondente alla reazione spontanea, cioè:

½ Cl2(g) + e- → Cl-(l) E0Cl2/Cl-=1.36V

Na(s) → Na+(l) + e- -E0Na

+/Na=2.71V

Na+(l) + Cl-(l) → Na(s) + ½ Cl2(s) E0cella=4.07V

In realtà i valori numerici suddetti si riferiscono a condizioni standard con [Na+]=[Cl-]=1M in soluzione acquosa e non a Na+ e Cl- liquidi, per cui essi sono solo una grossolana approssimazione.

Essi sarebbero i valori esatti in soluzione acquosa 1M di NaCl, ma in questo caso la reazione catodica è diversa come vedremo ora.

Elettrolisi di soluzioni acquose Nel caso di elettrolisi di soluzioni acquose di un sale disciolto in acqua la situazione è complicata dal fatto che bisogna considerare anche le possibili reazioni che coinvolgono, ad entrambi gli elettrodi, l’acqua.

L’acqua può dare sia una semireazione di riduzione

2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) E0H2O/H2=-0,83V

che una di ossidazione

2H2O(l) → O2(g) + 4H+(aq) + 4e- -E0O2/H2O=-1,23V

Ricordiamo che in tabella è riportato solo la corrispondente semireazione di riduzione

O2(g) + 4H+(aq) + 4e- → 2H2O(l) E0O2/H2O=+1,23V

Per valutare cosa succede agli elettrodi dobbiamo considerare tutte le possibili semireazioni di riduzione al catodo e tutte le possibili semireazioni di ossidazione all’anodo.

-  Al catodo si osserva solo la riduzione delle specie col potenziale di riduzione maggiore -  all’anodo si osserva solo l’ossidazione della specie col potenziale di ossidazione maggiore (o equivalentemente col potenziale di riduzione minore). Tale considerazione può essere applicata al caso di soluzioni acquose di due più sali. Consideriamo ad esempio l’elettrolisi di una soluzione acquosa di NaCl in cui le possibili specie coinvolte sono Na+, Cl- e H2O. Sia al catodo che all’anodo si possono avere due semireazioni di riduzione o ossidazione

In condizioni standard ci si aspetterebbe l’ossidazione dell’ossigeno dell’acqua, ma la piccola differenza di potenziale può essere annullata da differenze di concentrazione (si applica l’equazione di Nernst ai due elettrodi e si confrontano –ECl2/Cl- e EO2/H2O).

Le possibili semireazioni all’anodo sono:

Cl-(aq) → ½Cl2(s) + e- -E0Cl2/Cl-=-1,36V

2H2O(l) → O2(g) + 4H+(aq) + 4e- -E0O2/H2O=-1,23V

Le possibili semireazioni di riduzione al catodo sono:

Na+(aq) + e- → Na(s) E0Na+/Na=-2,71V

2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) E0H2O/H2=-0,83V

l’H2O ha potenziale di riduzione maggiore e sarà quindi l’idrogeno dell’acqua ad essere ridotto ad H2 e non l’Na+ a Na.

Questo viene sfruttato industrialmente nel processo industriale per la produzione di cloro e soda, infatti in tal caso si ha:

2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) 2Cl-(aq) → Cl2(g) + 2e-

2H2O(l) + 2Cl-(aq) → Cl2(g) + H2(g) + 2OH-(aq) Poiché il catione presente è Na+, dall’evaporazione della soluzione catodica si ottiene idrossido di sodio NaOH.

In particolare è possibile dimostrare che per concentrazioni elevate di Cl- avviene l’ossidazione del Cl- mentre per concentrazioni diluite si ossida l’H2O come previsto sulla base del confronto dei potenziali standard di riduzione.

Cella elettrolitica per NaCl in soluzione acquosa

Problema - Dati i seguenti potenziali di elettrodo E0Cu

2+/

Cu=0,34V ; E0H2O/H2=-0,83V ; E0

S2O82-

/SO42-=2,01V ; E0

O2/

H2O=1.23V , determinare quali sono i prodotti dell’elettrolisi di una soluzione acquosa di solfato di rame CuSO4 1M:

A) Cu e S2O82- B) Cu e O2

C) H2 e S2O82- D) H2 e O2

Le possibili reazioni all’anodo sono:

2SO42-(aq) → S2O8

2- + 2e- -E0S2O8

2-/SO4

2-=-2.01

2H2O(l) → O2(g) + 4H+(aq) + 4e- -E0O2/H2O=-1.23

Le possibili reazioni al catodo sono

Cu2+(aq) + 2e- → Cu(s) E0Cu

2+/Cu=0.34V

2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) E0H2O/H2=-0.83V

e quindi poiché il potenziale di riduzione del rame è maggiore si avrà la riduzione del Cu2+ a Cu(s).

Stechiometria dell’elettrolisi I calcoli stechiometrici dell’elettrolisi sono basati sul fatto che per produrre ad un elettrodo un numero di moli di una sostanza pari al coefficiente stechiometrico nella semireazione corrispondente, in cui sono in gioco n elettroni, sono necessari n moli di elettroni e quindi una carica di nF coulomb dove F è il numero di Faraday (96500 C)

E quindi sarà l’H2O (col potenziale di ossidazione maggiore) ad essere ossidata ad O2.

I prodotti dell’elettrolisi sono quindi Cu e O2 per cui la risposta giusta è la (B).

Ad esempio, nel caso dell’NaCl fuso in cui le semireazioni sono Na+(l) + e- → Na(s) catodo Cl-(l) → ½ Cl2(g) + e- anodo Il passaggio di una mole di elettroni cioè di 1 Faraday di carica, produce una mole di sodio al catodo e mezza mole di Cl2 all’anodo. La carica totale che passa nella cella può essere calcolata conoscendo la corrente i che è passata per un certo tempo t dalla relazione:

Nel SI se i è espresso in ampère (A) e t in secondi (s) si ottiene direttamente la carica in coulomb (C).

tiQ ⋅=

Moli = i x t nF

Problema – Nell’elettrolisi di una soluzione acquosa di KI la semireazione anodica è

2I-(aq) → I2(g) + 2e-

Quanti grammi di I2 sono prodotti quando una corrente di 8.52x10-3A fluisce nella soluzione per 10.0 minuti?

Le moli di elettroni sono

Le moli di I2 prodotte sono

La massa di I2 è

5.11C600sA108.52tiQ 3 =××=⋅= −

mol105.30molC96500

5.11Cn 5el

−×==

22

I5

el

Iel

52 mol102.65

2mol1mol

mol105.30I moli −− ×=××=

g106.73mol

g254mol102.65PMI moliI massa 35I22 2

−− ×=××=×=

La carica totale che passa nella soluzione è

Elettrodeposizione di metalli È possibile rivestire un metallo con un sottile strato di un altro metallo in una cella elettrolitica. Ad esempio, un oggetto di ferro può essere immerso in una soluzione contenente un sale di zinco e fatto funzionare da catodo di una cella elettrolitica.

La reazione catodica è Zn2+

+ 2e- → Zn(s) e si ha quindi deposizione di zinco sulla superficie dell’oggetto di ferro (zincatura). Si può usare anche Cu o Cr: Cu2+

+ 2e- → Cu(s)

Cr3+ + 3e- → Cr(s)

Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.

53

Elettrolisi

Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.

54

(a) Una brocca “argentata”. (b) Schema sperimentale per la ricopertura

elettrochimica di un cucchiaino.

Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.

55

Schema sperimentale per la ricopertura elettrochimica di

un cucchiaino.

AgNO3(aq)

Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.

56

L’elettrolisi dell’acqua produce idrogeno gassoso al catodo (sulla destra) ed ossigeno gassoso all’anodo

(sulla sinistra).

Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.

57

Elettrolisi dell’acqua

58

Batterie

Pila Leclanché

Pile a secco

Zn (s) Zn2+ (aq) + 2e- Anodo:

Catodo: 2NH4 (aq) + 2MnO2 (s) + 2e- Mn2O3 (s) + 2NH3 (aq) + H2O (l) +

Zn (s) + 2NH4 (aq) + 2MnO2 (s) Zn2+ (aq) + 2NH3 (aq) + H2O (l) + Mn2O3 (s)

Ba#erie  Alcaline  •  L’ele#rolita  è  una  soluzione  concentrata  di  KOH  

•  L’anodo  è  all’interno  della  ba#eria  come  una  pasta  in  polvere  

•  MnO2  è  mescolato  con  la  grafite  intorno  all’anodo  di  Zn  e  conta#ato  con  l’ele#rodo  esterno  di  acciaio.    

Ba#erie  Alcaline  

•  Bassa  polarizzazione  •  Lunga  durata  •  Bassa  autoscarica  

Ba#erie  Alcaline  Ricaricabili  

•  Pile  Ricaricabili  Alcalino  Manganese  (RAM)    •  L’  interesse  è  dovuto  all’alto  A:  

Alcaline  manganese  2  –  3  Ah  Nickel  /  cadmio  0.5  –  1.0  Ah  Nickel  /  MH              1  –  1.5  Ah  

Il   numero   di   cicli   carica-­‐scarica   è   più   basso  delle  pile  al  Ni/Cd  o  Ni/MH  

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Pile a Bottone

Zn(Hg) + 2OH- (aq) ZnO (s) + H2O (l) + 2e- Anodo:

Catodo: HgO (s) + H2O (l) + 2e- Hg (l) + 2OH- (aq)

Zn(Hg) + HgO (s) ZnO (s) + Hg (l)

Pila a Mercurio (Ossido d’Ag)

Elevata energia e potenziale di scarica stabile, sono ideali per lunghi tempi di utilizzo con basso A

Elettrochimica

Pile a elettrolita solido (litio-iodio) potenza ridottissima ma lunghissima durata Impieghi: pacemakers, orologi, smoke detectors, microfoni senza fili, calcolatrici. Primi modelli: Ag/I2, ΔE ≈ 0.6 V, ma più soggette alla rottura dell’elettrolita solido

Pile commerciali

Anodo (-): 2 Li → 2 Li+ + 2 e- Catodo (+): I2 + 2 e- → 2 I- Reazione totale: 2 Li + I2 → 2 LiI

ΔE ≈ 2.8 V

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Batterie acide

Anodo:

Catodo:

Accumulatori al Pb

PbO2 (s) + 4H+ (aq) + SO2- (aq) + 2e- PbSO4 (s) + 2H2O (l) 4

Pb (s) + SO2- (aq) PbSO4 (s) + 2e- 4

Pb (s) + PbO2 (s) + 4H+ (aq) + 2SO2- (aq) 2PbSO4 (s) + 2H2O (l) 4

Ba#erie  Acide  •  Gli  accumulatori  al  Pb  sono  staT  preparaT  per  la  prima  volta  nel  first  1859  

•  Reazioni  Ele#rodiche  :    Pb  +  H2SO4                PbSO4  +  2H+  +  2e-­‐      (  -­‐0.356  V)    PbO2  +  H2SO4  +  2H+  +  2e-­‐                PbSO4  +  2H2O    (1.685  V)    Reazione  totale:    Pb  +  PbO2  +  H2SO4                2PbSO4  +  2H2O  (2.041  V)  

Accumulatori  al  Pb  

•  Vantaggi:    Basso  costo    Tecnologia  ben  consolidata      Buon  Ah  

•  Svantaggi:    Bassa  densità  di  energia      Deposizione  di  PbSO4  poco  solubile  

Ni-­‐Cd  

Cd  +  2NiOOH  +  4H2O      Cd(OH)2  +  2Ni(OH)2.H2O  e.f.m.  =  1.20  V    Elevato  numero  di  cicli,  affidabile,    bassa  manuntenzione  Densità  di  Energia  non  elevata  Il  Cd  è  tossico  e  costoso  

Ni-­‐MH  •  AlternaTva  alle  ba#erie  Ni-­‐Cd    •  Sviluppate  dopo  le  pile  Ni-­‐H2,  per  applicazioni  militari    

•  Reazioni  Ele#rodiche  :    H2  +  2OH-­‐              2H2O  +  2e    2NiOOH  +  2H2O  +  2e                2Ni(OH)2  +  2OH-­‐  

e.f.m.  =  1.2  –  1.3  V  Gli  idruri  metallici  sono  usaT  come  fonte  di  idrogeno  

Ba#erie  al  Li  

   •  E’  il  metallo  più  leggero;      •  Potenziale  standard  fra  i  più  negaTvi      

 ma:    

   •  Facile  da  ossidare        •  Instabile  e  non  compaTbile  con  l’acqua  

Ba#erie  al  Li  

Necessitano  di  solvenT  non  acquosi    •  Vantaggi:  •  Alto  voltaggio  (  >4V)  •  Uniforme  T    di  scarica  •  Lunga  shelf-­‐life  •  Perdita  di  capacità  <  10%  •  Ampio  campo  di  T  di  lavoro  

Ba#erie  al  Li  •  Catodo  MnO2  

•  Lungo  tempo  di  auto-­‐scarica  (fino  a  10  anni)  •  T  di  lavoro  fra  -­‐40  °C  e  60  °C    

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Batterie

Batterie al Li a Stato Solido

Ba#erie  al  Li-­‐ione    

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Celle Elettrochimiche

Una cella a combustibile è una cella elettrochimica che richiede una fornitura continua dei reagenti per continuare a funzionare

Anodo:

Catodo: O2 (g) + 2H2O (l) + 4e- 4OH- (aq)

2H2 (g) + 4OH- (aq) 4H2O (l) + 4e-

2H2 (g) + O2 (g) 2H2O (l)

Storia

•  Le celle a combustibile furono ideate nel 1839 dal ricercatore inglese Mr. William Grove.

•  Sono state sviluppate per applicazioni

pratiche dalla NASA negli anni 60 e 70.

•  Gli astronauti americani hanno bevuto l’acqua prodotta dai generatori elettrici della navicella spaziale.

•  Questi generatori sono stati la prima applicazione delle celle a combustibile.

Che cosa sono… •  Celle Elettrochimiche che convertono energia chimica in energia elettrica;

•  Possono avere un’efficienza che raggiunge il 90%;

•  Catodo + anodo + elettrolita + catalizzatore;

•  Es.: Combustibile H2 e ossidante O2

Anodo – H2(g) → 2H+(aq) + 2e-

Catodo – 1/2O2(g) + 2H+(aq) + 2e- → H2O(g)

•  E’ importante la scelta dell’elettrolita, le dimensioni di questo e gli elettrodi.

E come funzionano…

Tipi di Celle a Combustibile •  Polymer Electrolyte Fuel Cell (PEMFC) •  Alkaline Fuel Cell (AFC) •  Phosphoric Acid Fuel Cell (PAFC) •  Molten Carbonate Fuel Cell (MCFC) •  Intermediate Temperature Solid Oxide Fuel Cell (ITSOFC) •  Solid Oxide Fuel Cell (SOFC)

PEMFC •  Temperatura operativa: 50-100ºC

•  Appropriate per veicoli elettrici (Automobile Industry)

•  Anodo – Platino (0.4mg/Pt cm2)

H2(g) → 2H+ + 2e-

•  Catodo – Platino (0.4 mg/Pt cm2)

1/2O2(g) + 2H+ + 2e- → H2O(aq)

•  Elettrolita: - Polimeri organici solidi: poly- perfluorosulfonic acid;

- Membrane di Nafion.

•  Potenza erogata: < 1kW - 250kW

•  Efficienza Elettrica: - 53-58% (transportation) - 25-35% (stationary)

[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm

Polymer Electrolyte Fuel Cell (PEMFC)

Applicazioni:

•  Potenza di Backup

•  Potenza portatile

Vantaggi:

•  L’elettrolita solido riduce la corrosione & problemi di manutenzione

•  Bassa temperatura

•  Avvio veloce

Svantaggi:

•  Richiede un catalizzatore costoso

•  E’ molto sensibile alle impurezze del combustibile

•  Bassa temperatura del calore disperso

•  Non compatibile per questo a produzioni combinate di calore e potenza (CHP)

•  Generazione distribuita

•  Transporto

AFC

•  Temperatura operativa: 90-100ºC

•  Anodo – Zn H2(g) + 2OH-(aq) → 2H2O + 2e-

•  Catodo – MnO2 1/2O2(g) + H2O + 2e- → 2OH-(aq)

•  Elettrolita: - Soluzione acquosa di KOH impastata in

una matrice

•  Potenza erogata: 10kW - 100kW

•  Efficienza Elettrica: 60%

[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm

Alkaline Fuel Cell (AFC)

Applicazioni:

•  Militari •  Spazio

Vantaggi:

• Reazioni Catodiche più veloci nell’elettrolita alcalino, prestazioni più elevate.

Svantaggi:

•  Costosa rimozione della CO2 dal combustibile e dall’aria (CO2 degrada

l’elettrolita).

PAFC

•  Temperatura operativa: 150-200ºC

•  Anodo – Platino (0.1 mg/Pt cm2) H2(g) → 2H+ + 2e-

•  Catodo – Platino (0.5 mg/Pt cm2) 1/2O2(g) + 2H+ + 2e- → H2O(aq)

•  Elettrolita: - Acido fosforico liquido impregnato in

matrice

•  Potenza erogata: 50kW – 1MW (250kW modulo tipico)

•  Efficienza Elettrica: 32-38%

[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm

Phosphoric Acid Fuel Cell (PAFC)

Applicazioni:

•  Generazione distribuita

Vantaggi:

•  Elevata efficienza totale con CHP

•  Tolleranza maggiore ad impurezze nell’idrogeno

Svantaggi:

•  Richiede catalizzatori di Pt costoso

•  Bassa corrente e bassa potenza

•  Grande rapporto dimensioni/peso

MCFC

•  Temperatura operativa: 600-700ºC

•  Anodo: Nickel

H2(g) + CO32- → H2O(g) + CO2(g) + 2e-

•  Catodo: Nickel

•  1/2O2(g)+CO2(g)+2e-→ CO32-

•  Elettrolita: - Carbonati

•  Potenza erogata: < 1kW – 1MW (250kW modulo tipico)

•  Efficienza Elettrica: 45-47%

[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm

Molten Carbonate Fuel Cell (MCFC)

Applicazioni:

•  Dispositivi Elettronici •  Generazione distribuita per grandi impianti

Vantaggi:

•  Alta efficienza •  Flessibilità nell’utilizzo del combustibile •  Può usare diversi catalizzatori •  Compatibile per CHP

Svantaggi:

•  L’elevata temperatura accellera la corrosione e la rottura di componenti della

cella

•  Complicata manutenzione dell’elettrolita

•  Avvio lento

TSOFC

•  Temperatura operativa: 800 -1000ºC

•  Anodo: Co-ZrO2 or Ni-ZrO2 cermet •  H2(g) + O2- → H2O(l) + 2e-

•  Catodo: Sr-drogato LaMnO3 •  1/2O2(g) + 2e- → O2-

•  Elettrolita: - Ossido di zirconio solido a cui sono

aggiunte piccole quantità di ossido di Ittrio

•  Potenza erogata: 5kW – 3MW

•  Efficienza Elettrica: 35-43%

[2] http://www.treehugger.com/files/2007/06/biogas-powered_fuel_system.php

Solid Oxide Fuel Cell (SOFC)

Applicazioni:

•  Potenza Ausiliare •  Dispositivi Elettronici •  Generazione distribuita per grandi impianti

Vantaggi:

•  Alta efficienza •  Flessibilità nell’utilizzo del combustibile •  Può usare diversi catalizzatori

Svantaggi:

•  L’elevata temperatura accellera la corrosione e la rottura di componenti della

cella

•  Avvio

•  Fragilità dell’elettrolita ceramico durante i cicli termici

•  Compatibile per

CHP

•  Cicli Ibridi/GT

•  L’elettrolita

solido diminuisce i

problemi di

manutenzione

ITSOFC •  Temperatura operativa: 600-800ºC

•  Anodo: Co-ZrO2 or Ni-ZrO2 cermet •  H2(g) + O2- → H2O(l) + 2e-

•  Catodo: Sr-drogato LaMnO3 •  1/2O2(g) + 2e- → O2- •  Temperature più basse⇒ aumenta la resistenza

interna della cella

•  Elettrolita: Ossido di zirconio solido a cui sono aggiunte

piccole quantità di ossido di Ittrio

•  Potenza erogata: 5kW – 3MW

•  Efficienza Elettrica: 35-43% [1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm

Applicazioni

La  Corrosione  è  un  processo  ele#rochimico  spontaneo  ed  irreversibile,  che  provoca  il  degrado  di  un  materiale  metallico,  in  seguito  all’interazione  con  l’ambiente.    La  corrosione  può  avvenire  in  presenza  o  in  assenza  dell’acqua:  la  prima  è  chiamata  corrosione  umida,  la  seconda  corrosione  secca    In  comune  con  tuo  i  processi  chimici,  la  corrosione  dipende  da  fa#ori  sia  termodinamici  (spontaneità  del  processo)  che  cineTci  (velocità  del  processo)    

Corrosione  

L’interazione  con  l’ambiente  può  portare  a:    1.   La  corrosione  del  metallo  (condizione  aova):  il  processo  è  favorito  sia  dalla  termodinamica  che  dalla  cineTca.    ΔE  >  0  

2.   La  formazione  di  un  film  proteovo  (condizione  passiva):  il  processo  è  favorito  dalla  termodinamica,  ma  è  inibito  cineTcamente.  

3.   Nessuna  modifica  del  metallo:  il  processo  non  è  favorito  dalla  termodinamica.  ΔE  <  0  

La  corrosione  è  un  processo  ele#rochimico,  in  cui  si  formano  un  catodo  ed  un  anodo.  Il  metallo  si  ossida  nella  regione  anodica  e  perde  gli  ele#roni  che  migrano  nella  regione  catodica,  la  regione  corrosiva,  dove  l’ossigeno  molecolare  viene  rido#o  

Processo  Anodico:    Me    Men+  +  ne-­‐    

Processo  Catodico:    O2  +  2H2O  +  4e-­‐    4OH-­‐    

or    O2  +  4H+  +  4e-­‐    2H2O          

L’ossigeno  molecolare  è  più  concentrato  in  superficie  che  all’interno  della  goccia,  formando  una  pila  a  concentrazione.  La  riduzione  dell’ossigeno  produce  gli  ioni    idrossido  che  portano  alla  formazione  della  ruggine  

Questo  effe#o  produce  la  morfologia  ad  anello  della  corrosione  

 La  corrosione  può  essere:      Generalizzata:  la  zona  anodica  è  grande,  mentre  la  zona  catodica  è  piccola      Localizzata:  è  il  caso  opposto  alla  corrosione  generalizzata.  E’  la  più  pericolosa  

Corrosione  Generalizzata    Questa  corrosione  interessa  tu#a  la  superficie  metallica  e  porta  alla  riduzione  dello  spessore  del  metallo  

Uniforme        Non  uniforme  

Corrosione  Localizzata    Questa  corrosione  interessa  solo  piccole  parT  della  superficie  metallica  ed  è  la  più  pericolosa  perché  è  impossibile  valutare  la    the  gravità  dell’a#acco  corrosivo  mediante  ispezione  esterna.  

Evoluzione  Temporale  della  corrosione    Processo  Costante:  es.  Fe  in  HCl    Processo  auto-­‐cataliTco:  l’idrolisi  del  ferro  in  presenza  di  ioni  Cl-­‐  produce  protoni  nella  zona  anodica  che  aumentano  la  velocità  di  corrosione    Processo  auto-­‐inibente:    la  formazione  di  carbonaT  nella  regione  alcalina  può  portare  a  sali  poco  solubili  che  proteggono  parzialmente  la  superficie  metallica    Processo  Passivante:  la  formazione  nella  zona  anodica  di  un  film  compa#o  di  ossido  che  protegge  il  metallo:  es.  Al  

Corrosione  Galvanica    La  corrosione  è  prodo#a  dalla  giunzione  di  due  metalli  avenT  E  differenT:  il  metallo  con  l’E  più  basso  si  ossida.  Più  basso  è  il  rapporto  della  zona  anodo/catodo,  maggiore  e  più  penetrante  sarà  la  dissoluzione  del  metallo  meno  nobile.  

Esempio  di  corrosione:  il  bronzo    Il  bronzo  è  una  lega  di  rame  e  zinco:  lo  zinco  si  ossida  ed  il  rame  forma  la  cara#erisTca  polvere  colorata  

Metodi  di  Protezione    Protezione  Catodica:  corrente  catodica  o  anodo  sacrificale    Applicazione  di  film  resistenT  alla  corrosione:  metallici,    non-­‐metallici,  polimerici  

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Protezione Catodica di un serbatoio in ferro

Protezione  con  film  metallici    Deposizione  calda:  immersione  o  spray  coaTng    Deposizione  Galvanica:  deposizione  ele#rochimica  (problemi:  spessore  non  omogeneo)    Deposizione  Chimica:  deposizione  del  film  mediante  reazione  redox  

Protezione  con  fim  non-­‐metallici    Strato  di  conversione:  il  film  si  forma  in  situ  per  formazione  di  un  legame  chimico  con  la  superficie  metallica    Es.:  cromatura    

Protezione  con  straT  organici    Film  spessi:  gomme  o  polimeri    Film  sooli:  vernici