reazioni redox ed elettrochimica -...
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Reazioni Redox ed Elettrochimica
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2Mg (s) + O2 (g) 2MgO (s)
2Mg 2Mg2+ + 4e-
O2 + 4e- 2O2-
Ossidazione semi-reazione (perdita e-)
Riduzione semi-reazione (acquisto e-)
I processi elettrochimici sono reazioni di ossido-riduzione in cui:
• l’energia prodotta da una reazione spontanea è convertita in elettricità o
• l’energia elettrica viene usata per indurre una reazione nonspontanea
0 0 2+ 2-
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Numero di Ossidazione E’ la carica formale che un elemento assume in una molecola (o un composto ionico) considerando i legami a completa separazione di carica (ionici).
1. Gli elementi (allo stato naturale) hanno numero di ossidazione zero.
Na, Be, K, Pb, H2, O2, P4 = 0
2. In ioni monatomici, il numero di ossidazione è uguale alla carica dello ione.
Li+, Li = +1; Fe3+, Fe = +3; O2-, O = -2 3. Il numero di ossidazione dell’ ossigeno è normalmente –2.
In H2O2 e O22- è –1.
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4. Il numero di ossidazione dell’ idrogeno è +1 eccetto quando è legato a metalli in composti binari. In questi casi, il numero di ossidazione è –1.
6. La somma dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi in una molecola o ione è uguale alla carica della molecola o ione.
5. I metalli del Gruppo IA hanno +1, i metalli del IIA hanno +2 e il fluoro è sempre –1.
HCO3−
O = −2 H = +1
3x(−2) + 1 + ? = −1
C = +4
Trova i numeri di ossidazione di tutti gli atomi in HCO3
− ?
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Bilanciare le Reazioni Redox
1. Scrivere la reazione in forma ionica.
L’ossidazione di Fe2+ a Fe3+ per mezzo di Cr2O72- in soluzione
acida?
Fe2+ + Cr2O72- Fe3+ + Cr3+
2. Separare le due semi-reazioni.
Ossidazione:
Cr2O72- Cr3+
+6 +3 Riduzione:
Fe2+ Fe3+ +2 +3
3. Bilanciare gli atomi diversi da O e H in ciascuna semi-reazione.
Cr2O72- 2Cr3+
6
Bilanciare le Reazioni Redox
4. Aggiungere elettroni a ciascuna semi-reazione.
6e- +14H+ + Cr2O72- 2Cr3+
6e- + 14H+ + Cr2O72- 2Cr3+ + 7H2O
5. Per le reazioni in ambiente acido, aggiungere H+ per bilanciare le cariche elettriche e H2O per bilanciare atomi di O e H
Fe2+ Fe3+ + 1e-
6e- + 14H+ + Cr2O72- 2Cr3+ + 7H2O
6. Se necessario, rendere uguale il numero di elettroni scambiati nelle due semi-reazioni.
6Fe2+ 6Fe3+ + 6e-
6e- + Cr2O72- 2Cr3+
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Bilanciare le Reazioni Redox
7. Sommare le due semi-reazioni e semplificare I termini comuni. Il numero di elettroni nei due lati deve scomparire.
6e- + 14H+ + Cr2O72- 2Cr3+ + 7H2O
6Fe2+ 6Fe3+ + 6e- Ossidazione:
Riduzione:
14H+ + Cr2O72- + 6Fe2+ 6Fe3+ + 2Cr3+ + 7H2O
8. Verificare che il bilanciamento di massa ed elettronico sia corretto.
14x1 – 2 + 6 x 2 = 24 = 6 x 3 + 2 x 3 9. Per reazioni in soluzioni basiche, si usa OH- invece di H+ per
bilanciare le cariche. 10. Bilanciare la reazione in forma molecolare.
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Celle Galvaniche La differenza di potenziale elettrico fra anodo e catodo è chiamata:
• voltaggio di cella
• forza elettromotrice (fem)
• potenziale di cella Zn (s) + Cu2+ (aq) Cu (s) + Zn2+ (aq)
[Cu2+] = 1 M e [Zn2+] = 1 M
Zn (s) | Zn2+ (1 M) || Cu2+ (1 M) | Cu (s)
anodo catodo ponte salino
I processi elettrodici L’elettrodo metallico è immerso in una soluzione contenente un sale del metallo. Alcuni atomi del metallo possono lasciare l’elettrodo e formare il catione in soluzione, lasciando elettroni nel metallo. Questo forma un doppio strato di cariche di segno opposto sula superficie dell’elettrodo. Il potenziale elettrochimico del metallo e del suo ione deve essere lo stesso all’equilibrio.
M(s) Mn+(aq) + ne-
Questo porta alla formazione di un potenziale elettrico proporzionale alla concentrazione dello ione in soluzione
+ -
+ + + + + +
+ + + + + + + +
- - - - -
- - - - - - -
I potenziali Elettrodici Legge di Nernst
M+(aq) + e- M(s)
GM = G°M + RTlnaM GM+ = G°M+ + RTlnaM+
ΔG = G°M + RTlnaM - G°M+ + RTlnaM+
ΔG = ΔG° + RTln(aM/aM+)
ΔG = -nFE
-nFE = ΔG° + RTln(aM/aM+)
E = -ΔG°/nF + RT/nF ln(aM+/aM) aM = 1
E = E° + RT/nF ln aM+
L’equazione di Nernst
Il potenziale di un elettrodo è espresso dalla legge di Nernst:
dove Ox e Red sono la specie in forma ossidata e ridotta della
coppia Red-Ox in equilibrio: Oxn+ + ne- Red0
!
E = E 0 +2.3RTnF
log [Ox][Red]
R is the universal gas constant, T is the absolute temperature in Kelvins, n is a number of electrons transferred in reaction, F is Faraday constant (~ 96500 C)
La forza elettromotrice
• E’ utile considerare la reazione redox complessiva in due processi separati: le due semi-reazioni di ossidazione e di riduzione.
• Nella cella elettrochimica ci sono due elettrodi: al Catodo avvengono le riduzioni ed all’Anodo le ossidazioni. • La forza elettromotrice (EMF) della cella è la differenza di potenziale elettrico fra catodo ed anodo.
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Potenziali di Riduzione Standard
Il potenziale di riduzione Standard (E°) è il voltaggio associato ad una reazione di riduzione ad un elettrodo quando tutti i soluti sono 1 M e tutti i gas sono ad 1 atm.
E° = 0 V
Elettrodo Standard ad idrogeno (SHE)
2e- + 2H+ (1 M) H2 (1 atm)
Reazione di Riduzione
L’ Elettrodo Standard a Idrogeno
Non possiamo conoscere il valore assoluto del potenziale di un singolo elettrodo (non è possibile misurare mezza reazione), così il valore E° = 0 V è stato
assegnato alla semi-reazione
2 H3O+ + 2e- H2
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Potenziale di Riduzione Standard
Zn (s) | Zn2+ (1 M) || H+ (1 M) | H2 (1 atm) | Pt (s)
2e- + 2H+ (1 M) H2 (1 atm)
Zn (s) Zn2+ (1 M) + 2e- Anodo (ossidazione):
Catodo (riduzione):
Zn (s) + 2H+ (1 M) Zn2+ + H2 (1 atm)
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E0 = 0.76 V cell
Standard fem (E° ) cell
0.76 V = 0 - EZn /Zn ° 2+
EZn /Zn = -0.76 V ° 2+
Zn2+ (1 M) + 2e- Zn E° = -0.76 V
E° = EH /H - EZn /Zn cell ° ° + 2+
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Potenziali di Riduzione Standard
E° = Ecathode - Eanode cell ° °
Zn (s) | Zn2+ (1 M) || H+ (1 M) | H2 (1 atm) | Pt (s)
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Potenziali di Riduzione Standard
Pt (s) | H2 (1 atm) | H+ (1 M) || Cu2+ (1 M) | Cu (s)
2e- + Cu2+ (1 M) Cu (s)
H2 (1 atm) 2H+ (1 M) + 2e- Anode (oxidation):
Cathode (reduction):
H2 (1 atm) + Cu2+ (1 M) Cu (s) + 2H+ (1 M)
E° = Ecathode - Eanode cell ° °
E° = 0.34 V cell
Ecell = ECu /Cu – EH /H 2+ + 2
° ° °
0.34 = ECu /Cu - 0 ° 2+
ECu /Cu = 0.34 V 2+ °
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• E° è per la reazione come scritta
• Più l’ E° è positivo, maggiore è la tendenza per la sostanza ad essere ridotta
• Le reazioni di semi-cella sono reversibili
• Il segno di E° cambia quando la reazione è scritta in senso inverso
• Cambiare i coefficienti stechiometrici di una reazione di semi-cella non cambia il valore di E°
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What is the standard emf of an electrochemical cell made of a Cd electrode in a 1.0 M Cd(NO3)2 solution and a Cr electrode in a 1.0 M Cr(NO3)3 solution?
Cd2+ (aq) + 2e- Cd (s) E° = -0.40 V
Cr3+ (aq) + 3e- Cr (s) E° = -0.74 V
Cd is the stronger oxidizer
Cd will oxidize Cr
2e- + Cd2+ (1 M) Cd (s)
Cr (s) Cr3+ (1 M) + 3e- Anode (oxidation):
Cathode (reduction):
2Cr (s) + 3Cd2+ (1 M) 3Cd (s) + 2Cr3+ (1 M)
x 2
x 3
E° = Ecathode - Eanode cell ° °
E° = -0.40 – (-0.74) cell
E° = 0.34 V cell
Elettrodi Metallici
• Secondo – elettrodo di metallo ricoperto da un precipitato di un suo sale
poco solubile: M/Mn+ (Ag/AgCl for instance) • Terzo – elettrodo di metallo inerte (Pt, Au, etc)
3 gruppi: • Primo – Elettrodo di metallo immerso in una soluzione che contiene suoi ioni (Cu, Zn, Co, Fe, etc)
Pt electrode
Al, Cu, Sn, inox, brass and Fe electrodes
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Spontaneità delle Reazioni Redox ΔG = -nFEcell
ΔG° = -nFEcell °
n = numero di moli di elettroni nella reazione
F = 96,500 J
V • mol = 96,500 C/mol
ΔG° = -RT ln K = -nFEcell °
Ecell ° = RT nF
ln K (8.314 J/K•mol)(298 K)
n (96,500 J/V•mol) ln K =
= 0.0257 V n ln K Ecell °
= 0.0592 V n log K Ecell °
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2e- + Fe2+ Fe
2Ag 2Ag+ + 2e- Oxidation:
Reduction:
What is the equilibrium constant for the following reaction at 25°C? Fe2+ (aq) + 2Ag (s) Fe (s) + 2Ag+ (aq)
= 0.0257 V n ln K Ecell °
E° = -0.44 – (0.80)
E° = -1.24 V e
0.0257 V x n E° cell
K =
n = 2
= e 0.0257 V
x 2 -1.24 V
K = 1.23 x 10-42
E° = EFe /Fe – EAg /Ag ° ° 2+ +
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Will the following reaction occur spontaneously at 250C if [Fe2+] = 0.60 M and [Cd2+] = 0.010 M? Fe2+ (aq) + Cd (s) Fe (s) + Cd2+ (aq)
2e- + Fe2+ 2Fe
Cd Cd2+ + 2e- Oxidation:
Reduction: n = 2
E° = -0.44 – (-0.40)
E° = -0.04 V
E° = EFe /Fe – ECd /Cd ° ° 2+ 2+
- 0.0257 V n ln Q E ° E =
- 0.0257 V 2 ln -0.04 V E = 0.010
0.60 E = 0.013
E > 0 Spontaneous
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Pile a Concentrazione
Celle Galvaniche formate da due semi-celle composte dallo stesso materiale ma in differente concentrazione.
ELETTROLISI
Una cella elettrolitica è una cella nella quale una corrente fa avvenire una reazione chimica che altrimenti non avverrebbe in quanto non spontanea. Il processo che avviene in una cella elettrolitica è detto elettrolisi. L’elettrolisi è un processo molto utile per la preparazione di alcuni elementi fortemente riducenti difficilmente ottenibili per via chimica, quali
Na+ + e- → Na(s) E0
Na+/Na=-2,71V
Mg2+ + 2e- → Mg(s) E0
Mg2+/Mg=-2,36V
Al3+ + 3e- → Al(s) E0Al3+/Al=-1,68V
Una cella elettrolitica è generalmente più semplice di un cella voltaica, in quanto: - non è necessario far avvenire separatamente le due semireazioni - La polarità degli elettrodi è imposta dalla sorgente esterna di corrente elettrica
Possiamo distinguere due tipi di elettrolisi: - elettrolisi di sali fusi - elettrolisi di soluzioni acquose di sali
Elettrochimica
Elettrolisi Energia elettrica → Energia chimica
Potenziale di decomposizione
conduttore di prima specie
conduttore di seconda specie
V = R ! ILegge di Ohm
Cella elettrolitica
Catodo: elettrodo negativo (reazione di riduzione)
Anodo: elettrodo positivo (reazione di ossidazione)
Polarizzazione chimica d.d.p. < Vd Non si osservano reazioni agli elettrodi
H3O+ → Catodo (-) 2H3O+(aq) + 2e- → H2(g) + 2H2O
Cl- → Anodo (+) 2Cl-(aq) → Cl2(g) + 2e-
H2(g) e Cl2(g) rimangono adsorbiti sulla superficie degli elettrodi che si
trasformano in un elettrodo a idrogeno e in un elettrodo a cloro, rispettivamente,
formando la seguente pila:
(-) Pt⏐H2(g)⏐H3O+(aq) , Cl-(aq)⏐Cl2(g)⏐Pt (+)
la cui f.e.m. si oppone alla d.d.p. applicata dall’esterno (forza
controelettromotrice, f.c.e.m.). Il fenomeno da cui si origina la f.c.e.m. prende il
nome di POLARIZZAZIONE CHIMICA.
f.c.e.m. = EC ! EA = E°Cl2 /Cl ! -0.0591
2Log
aCl!2
aCl2
"
# $
%
& ' ! E°H3O+ /H2
-0.0591
2Log
aH2aH2O
2
aH3O
+2
"
# $
%
& '
E°Cl2 /Cl! = +1.358V
E°H3O
+ /H2= 0.0V
Elettrochimica
La f.c.e.m. aumenta all’aumentare di aCl2 e aH2
fino a raggiungere il valore di d.d.p. applicata, impedendo l’elettrolisi.
Quando d.d.p. > f.c.e.m.max si neutralizza il fenomeno della polarizzazione
chimica e inizia il processo di elettrolisi con sviluppo di Cl2 e H2 gassosi.
Calcolo di f.c.e.m.max: quando la pressione dei gas adsorbiti sugli elettrodi
uguaglia la pressione esterna (sviluppo di gas)
Pesterna = 1 atm PCl2 = PH2 = 1 atm
aCl- = aH3O+ = aH2O = 1
Polarizzazione chimica
f.c.e.m.MAX = E°Cl2 / Cl! ! E°H3O+ / H2
= +1.358V
Potenziale termodinamico di decomposizione (Ed) In assenza di altri fenomeni Ed = Vd
Elettrochimica
Sovratensione Vd - Ed = η sovratensione La sovratensione ha origine cinetica → Sovratensione di attivazione Processo di trasferimento di elettroni tra elettrodo e specie chimica; dipende da: - natura delle sostanze che si scaricano
- natura della superficie dell’elettrodo - densità di corrente - temperatura η (V) Elettrodo H2 O2 Pt platinato 0.05 0.77 Pt liscio 0.67 1.49 Au 0.80 1.63 Ag 1.09 1.13 Cu 1.25 0.79 Hg 1.11 0.85 Grafite 1.22 1.24
Sovratensione di concentrazione Forti variazioni di concentrazione degli ioni durante i processi di scarica sugli elettrodi → aumento della f.c.e.m.
Elettrochimica
d.d.p. applicata alla cella
Vd = Ed + η + R • I R: resistenza interna della cella (dipende dalla resistività ρ dell’elettrolita e dalla distanza fra gli elettrodi) η: sovratensione complessiva (di attivazione e di concentrazione) Per diminuire Vd (lavoro fatto sul sistema = costo di esercizio): - uso di opportuni catalizzatori sulla superficie dell’elettrodo - agitazione della soluzione - vicinanza degli elettrodi
Elettrochimica
Scarica delle specie agli elettrodi
Difficilmente in una soluzione è presente una sola coppia redox. Allora, quale coppia si scarica per prima agli elettrodi? Al catodo si scarica per prima la coppia con in potenziale di riduzione più alto All’anodo si scarica per prima quella che ha il potenziale di riduzione più basso Prevale il PROCESSO che avviene con la minor spesa di Lel
Elettrolisi di sali fusi L’elettrolisi di sali fusi è semplice da trattare perché le possibili semireazioni sono solo quelle che coinvolgono i due ioni che sostituiscono il sale. Consideriamo ad esempio una cella elettrolitica per l’elettrolisi di NaCl fuso
Due elettrodi inerti, platino o grafite, sono immersi in una soluzione di NaCl fuso (costituito da ioni Na+ e Cl- liberi di muoversi) e connessi ad un generatore di corrente elettrica (batteria). All’elettrodo connesso al polo positivo della batteria si ha la semireazione di ossidazione del Cl-
Cl-(l) → ½Cl2(g) + e- ossidazione anodo mentre all’elettrodo negativo si ha la riduzione dell’Na+
Na+(l) + e- → Na(s) riduzione catodo
Le definizioni di anodo (elettrodo al quale avviene l’ossidazione) e catodo (elettrodo al quale avviene la riduzione) rimangono le stesse ma in una cella elettrolitica le polarità sono invertite rispetto ad una cella voltaica.
+
–
La reazione globale che avviene nella cella elettrolitica è:
Cl-(l) → ½ Cl2(g) + e- Na+(l) + e- → Na(s)
Na+(l) + Cl-(l) → Na(s) + ½ Cl2(s) ed ha direzione opposta rispetto alla reazione spontanea. Affinchè tale elettrolisi possa avvenire, la differenza di potenziale della batteria deve essere superiore (ed opposta) alla fem della cella voltaica corrispondente alla reazione spontanea, cioè:
½ Cl2(g) + e- → Cl-(l) E0Cl2/Cl-=1.36V
Na(s) → Na+(l) + e- -E0Na
+/Na=2.71V
Na+(l) + Cl-(l) → Na(s) + ½ Cl2(s) E0cella=4.07V
In realtà i valori numerici suddetti si riferiscono a condizioni standard con [Na+]=[Cl-]=1M in soluzione acquosa e non a Na+ e Cl- liquidi, per cui essi sono solo una grossolana approssimazione.
Essi sarebbero i valori esatti in soluzione acquosa 1M di NaCl, ma in questo caso la reazione catodica è diversa come vedremo ora.
Elettrolisi di soluzioni acquose Nel caso di elettrolisi di soluzioni acquose di un sale disciolto in acqua la situazione è complicata dal fatto che bisogna considerare anche le possibili reazioni che coinvolgono, ad entrambi gli elettrodi, l’acqua.
L’acqua può dare sia una semireazione di riduzione
2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) E0H2O/H2=-0,83V
che una di ossidazione
2H2O(l) → O2(g) + 4H+(aq) + 4e- -E0O2/H2O=-1,23V
Ricordiamo che in tabella è riportato solo la corrispondente semireazione di riduzione
O2(g) + 4H+(aq) + 4e- → 2H2O(l) E0O2/H2O=+1,23V
Per valutare cosa succede agli elettrodi dobbiamo considerare tutte le possibili semireazioni di riduzione al catodo e tutte le possibili semireazioni di ossidazione all’anodo.
- Al catodo si osserva solo la riduzione delle specie col potenziale di riduzione maggiore - all’anodo si osserva solo l’ossidazione della specie col potenziale di ossidazione maggiore (o equivalentemente col potenziale di riduzione minore). Tale considerazione può essere applicata al caso di soluzioni acquose di due più sali. Consideriamo ad esempio l’elettrolisi di una soluzione acquosa di NaCl in cui le possibili specie coinvolte sono Na+, Cl- e H2O. Sia al catodo che all’anodo si possono avere due semireazioni di riduzione o ossidazione
In condizioni standard ci si aspetterebbe l’ossidazione dell’ossigeno dell’acqua, ma la piccola differenza di potenziale può essere annullata da differenze di concentrazione (si applica l’equazione di Nernst ai due elettrodi e si confrontano –ECl2/Cl- e EO2/H2O).
Le possibili semireazioni all’anodo sono:
Cl-(aq) → ½Cl2(s) + e- -E0Cl2/Cl-=-1,36V
2H2O(l) → O2(g) + 4H+(aq) + 4e- -E0O2/H2O=-1,23V
Le possibili semireazioni di riduzione al catodo sono:
Na+(aq) + e- → Na(s) E0Na+/Na=-2,71V
2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) E0H2O/H2=-0,83V
l’H2O ha potenziale di riduzione maggiore e sarà quindi l’idrogeno dell’acqua ad essere ridotto ad H2 e non l’Na+ a Na.
Questo viene sfruttato industrialmente nel processo industriale per la produzione di cloro e soda, infatti in tal caso si ha:
2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) 2Cl-(aq) → Cl2(g) + 2e-
2H2O(l) + 2Cl-(aq) → Cl2(g) + H2(g) + 2OH-(aq) Poiché il catione presente è Na+, dall’evaporazione della soluzione catodica si ottiene idrossido di sodio NaOH.
In particolare è possibile dimostrare che per concentrazioni elevate di Cl- avviene l’ossidazione del Cl- mentre per concentrazioni diluite si ossida l’H2O come previsto sulla base del confronto dei potenziali standard di riduzione.
Problema - Dati i seguenti potenziali di elettrodo E0Cu
2+/
Cu=0,34V ; E0H2O/H2=-0,83V ; E0
S2O82-
/SO42-=2,01V ; E0
O2/
H2O=1.23V , determinare quali sono i prodotti dell’elettrolisi di una soluzione acquosa di solfato di rame CuSO4 1M:
A) Cu e S2O82- B) Cu e O2
C) H2 e S2O82- D) H2 e O2
Le possibili reazioni all’anodo sono:
2SO42-(aq) → S2O8
2- + 2e- -E0S2O8
2-/SO4
2-=-2.01
2H2O(l) → O2(g) + 4H+(aq) + 4e- -E0O2/H2O=-1.23
Le possibili reazioni al catodo sono
Cu2+(aq) + 2e- → Cu(s) E0Cu
2+/Cu=0.34V
2H2O(l) + 2e- → H2(g) + 2OH-(aq) E0H2O/H2=-0.83V
e quindi poiché il potenziale di riduzione del rame è maggiore si avrà la riduzione del Cu2+ a Cu(s).
Stechiometria dell’elettrolisi I calcoli stechiometrici dell’elettrolisi sono basati sul fatto che per produrre ad un elettrodo un numero di moli di una sostanza pari al coefficiente stechiometrico nella semireazione corrispondente, in cui sono in gioco n elettroni, sono necessari n moli di elettroni e quindi una carica di nF coulomb dove F è il numero di Faraday (96500 C)
E quindi sarà l’H2O (col potenziale di ossidazione maggiore) ad essere ossidata ad O2.
I prodotti dell’elettrolisi sono quindi Cu e O2 per cui la risposta giusta è la (B).
Ad esempio, nel caso dell’NaCl fuso in cui le semireazioni sono Na+(l) + e- → Na(s) catodo Cl-(l) → ½ Cl2(g) + e- anodo Il passaggio di una mole di elettroni cioè di 1 Faraday di carica, produce una mole di sodio al catodo e mezza mole di Cl2 all’anodo. La carica totale che passa nella cella può essere calcolata conoscendo la corrente i che è passata per un certo tempo t dalla relazione:
Nel SI se i è espresso in ampère (A) e t in secondi (s) si ottiene direttamente la carica in coulomb (C).
tiQ ⋅=
Moli = i x t nF
Problema – Nell’elettrolisi di una soluzione acquosa di KI la semireazione anodica è
2I-(aq) → I2(g) + 2e-
Quanti grammi di I2 sono prodotti quando una corrente di 8.52x10-3A fluisce nella soluzione per 10.0 minuti?
Le moli di elettroni sono
Le moli di I2 prodotte sono
La massa di I2 è
5.11C600sA108.52tiQ 3 =××=⋅= −
mol105.30molC96500
5.11Cn 5el
−×==
22
I5
el
Iel
52 mol102.65
2mol1mol
mol105.30I moli −− ×=××=
g106.73mol
g254mol102.65PMI moliI massa 35I22 2
−− ×=××=×=
La carica totale che passa nella soluzione è
Elettrodeposizione di metalli È possibile rivestire un metallo con un sottile strato di un altro metallo in una cella elettrolitica. Ad esempio, un oggetto di ferro può essere immerso in una soluzione contenente un sale di zinco e fatto funzionare da catodo di una cella elettrolitica.
La reazione catodica è Zn2+
+ 2e- → Zn(s) e si ha quindi deposizione di zinco sulla superficie dell’oggetto di ferro (zincatura). Si può usare anche Cu o Cr: Cu2+
+ 2e- → Cu(s)
Cr3+ + 3e- → Cr(s)
Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.
54
(a) Una brocca “argentata”. (b) Schema sperimentale per la ricopertura
elettrochimica di un cucchiaino.
Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.
55
Schema sperimentale per la ricopertura elettrochimica di
un cucchiaino.
AgNO3(aq)
Houghton Mifflin Company and G. Hall. All rights reserved.
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L’elettrolisi dell’acqua produce idrogeno gassoso al catodo (sulla destra) ed ossigeno gassoso all’anodo
(sulla sinistra).
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Batterie
Pila Leclanché
Pile a secco
Zn (s) Zn2+ (aq) + 2e- Anodo:
Catodo: 2NH4 (aq) + 2MnO2 (s) + 2e- Mn2O3 (s) + 2NH3 (aq) + H2O (l) +
Zn (s) + 2NH4 (aq) + 2MnO2 (s) Zn2+ (aq) + 2NH3 (aq) + H2O (l) + Mn2O3 (s)
Ba#erie Alcaline • L’ele#rolita è una soluzione concentrata di KOH
• L’anodo è all’interno della ba#eria come una pasta in polvere
• MnO2 è mescolato con la grafite intorno all’anodo di Zn e conta#ato con l’ele#rodo esterno di acciaio.
Ba#erie Alcaline Ricaricabili
• Pile Ricaricabili Alcalino Manganese (RAM) • L’ interesse è dovuto all’alto A:
Alcaline manganese 2 – 3 Ah Nickel / cadmio 0.5 – 1.0 Ah Nickel / MH 1 – 1.5 Ah
Il numero di cicli carica-‐scarica è più basso delle pile al Ni/Cd o Ni/MH
62
Pile a Bottone
Zn(Hg) + 2OH- (aq) ZnO (s) + H2O (l) + 2e- Anodo:
Catodo: HgO (s) + H2O (l) + 2e- Hg (l) + 2OH- (aq)
Zn(Hg) + HgO (s) ZnO (s) + Hg (l)
Pila a Mercurio (Ossido d’Ag)
Elevata energia e potenziale di scarica stabile, sono ideali per lunghi tempi di utilizzo con basso A
Elettrochimica
Pile a elettrolita solido (litio-iodio) potenza ridottissima ma lunghissima durata Impieghi: pacemakers, orologi, smoke detectors, microfoni senza fili, calcolatrici. Primi modelli: Ag/I2, ΔE ≈ 0.6 V, ma più soggette alla rottura dell’elettrolita solido
Pile commerciali
Anodo (-): 2 Li → 2 Li+ + 2 e- Catodo (+): I2 + 2 e- → 2 I- Reazione totale: 2 Li + I2 → 2 LiI
ΔE ≈ 2.8 V
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Batterie acide
Anodo:
Catodo:
Accumulatori al Pb
PbO2 (s) + 4H+ (aq) + SO2- (aq) + 2e- PbSO4 (s) + 2H2O (l) 4
Pb (s) + SO2- (aq) PbSO4 (s) + 2e- 4
Pb (s) + PbO2 (s) + 4H+ (aq) + 2SO2- (aq) 2PbSO4 (s) + 2H2O (l) 4
Ba#erie Acide • Gli accumulatori al Pb sono staT preparaT per la prima volta nel first 1859
• Reazioni Ele#rodiche : Pb + H2SO4 PbSO4 + 2H+ + 2e-‐ ( -‐0.356 V) PbO2 + H2SO4 + 2H+ + 2e-‐ PbSO4 + 2H2O (1.685 V) Reazione totale: Pb + PbO2 + H2SO4 2PbSO4 + 2H2O (2.041 V)
Accumulatori al Pb
• Vantaggi: Basso costo Tecnologia ben consolidata Buon Ah
• Svantaggi: Bassa densità di energia Deposizione di PbSO4 poco solubile
Ni-‐Cd
Cd + 2NiOOH + 4H2O Cd(OH)2 + 2Ni(OH)2.H2O e.f.m. = 1.20 V Elevato numero di cicli, affidabile, bassa manuntenzione Densità di Energia non elevata Il Cd è tossico e costoso
Ni-‐MH • AlternaTva alle ba#erie Ni-‐Cd • Sviluppate dopo le pile Ni-‐H2, per applicazioni militari
• Reazioni Ele#rodiche : H2 + 2OH-‐ 2H2O + 2e 2NiOOH + 2H2O + 2e 2Ni(OH)2 + 2OH-‐
e.f.m. = 1.2 – 1.3 V Gli idruri metallici sono usaT come fonte di idrogeno
Ba#erie al Li
• E’ il metallo più leggero; • Potenziale standard fra i più negaTvi
ma:
• Facile da ossidare • Instabile e non compaTbile con l’acqua
Ba#erie al Li
Necessitano di solvenT non acquosi • Vantaggi: • Alto voltaggio ( >4V) • Uniforme T di scarica • Lunga shelf-‐life • Perdita di capacità < 10% • Ampio campo di T di lavoro
Ba#erie al Li • Catodo MnO2
• Lungo tempo di auto-‐scarica (fino a 10 anni) • T di lavoro fra -‐40 °C e 60 °C
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Celle Elettrochimiche
Una cella a combustibile è una cella elettrochimica che richiede una fornitura continua dei reagenti per continuare a funzionare
Anodo:
Catodo: O2 (g) + 2H2O (l) + 4e- 4OH- (aq)
2H2 (g) + 4OH- (aq) 4H2O (l) + 4e-
2H2 (g) + O2 (g) 2H2O (l)
Storia
• Le celle a combustibile furono ideate nel 1839 dal ricercatore inglese Mr. William Grove.
• Sono state sviluppate per applicazioni
pratiche dalla NASA negli anni 60 e 70.
• Gli astronauti americani hanno bevuto l’acqua prodotta dai generatori elettrici della navicella spaziale.
• Questi generatori sono stati la prima applicazione delle celle a combustibile.
Che cosa sono… • Celle Elettrochimiche che convertono energia chimica in energia elettrica;
• Possono avere un’efficienza che raggiunge il 90%;
• Catodo + anodo + elettrolita + catalizzatore;
• Es.: Combustibile H2 e ossidante O2
Anodo – H2(g) → 2H+(aq) + 2e-
Catodo – 1/2O2(g) + 2H+(aq) + 2e- → H2O(g)
• E’ importante la scelta dell’elettrolita, le dimensioni di questo e gli elettrodi.
Tipi di Celle a Combustibile • Polymer Electrolyte Fuel Cell (PEMFC) • Alkaline Fuel Cell (AFC) • Phosphoric Acid Fuel Cell (PAFC) • Molten Carbonate Fuel Cell (MCFC) • Intermediate Temperature Solid Oxide Fuel Cell (ITSOFC) • Solid Oxide Fuel Cell (SOFC)
PEMFC • Temperatura operativa: 50-100ºC
• Appropriate per veicoli elettrici (Automobile Industry)
• Anodo – Platino (0.4mg/Pt cm2)
H2(g) → 2H+ + 2e-
• Catodo – Platino (0.4 mg/Pt cm2)
1/2O2(g) + 2H+ + 2e- → H2O(aq)
• Elettrolita: - Polimeri organici solidi: poly- perfluorosulfonic acid;
- Membrane di Nafion.
• Potenza erogata: < 1kW - 250kW
• Efficienza Elettrica: - 53-58% (transportation) - 25-35% (stationary)
[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm
Polymer Electrolyte Fuel Cell (PEMFC)
Applicazioni:
• Potenza di Backup
• Potenza portatile
Vantaggi:
• L’elettrolita solido riduce la corrosione & problemi di manutenzione
• Bassa temperatura
• Avvio veloce
Svantaggi:
• Richiede un catalizzatore costoso
• E’ molto sensibile alle impurezze del combustibile
• Bassa temperatura del calore disperso
• Non compatibile per questo a produzioni combinate di calore e potenza (CHP)
• Generazione distribuita
• Transporto
AFC
• Temperatura operativa: 90-100ºC
• Anodo – Zn H2(g) + 2OH-(aq) → 2H2O + 2e-
• Catodo – MnO2 1/2O2(g) + H2O + 2e- → 2OH-(aq)
• Elettrolita: - Soluzione acquosa di KOH impastata in
una matrice
• Potenza erogata: 10kW - 100kW
• Efficienza Elettrica: 60%
[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm
Alkaline Fuel Cell (AFC)
Applicazioni:
• Militari • Spazio
Vantaggi:
• Reazioni Catodiche più veloci nell’elettrolita alcalino, prestazioni più elevate.
Svantaggi:
• Costosa rimozione della CO2 dal combustibile e dall’aria (CO2 degrada
l’elettrolita).
PAFC
• Temperatura operativa: 150-200ºC
• Anodo – Platino (0.1 mg/Pt cm2) H2(g) → 2H+ + 2e-
• Catodo – Platino (0.5 mg/Pt cm2) 1/2O2(g) + 2H+ + 2e- → H2O(aq)
• Elettrolita: - Acido fosforico liquido impregnato in
matrice
• Potenza erogata: 50kW – 1MW (250kW modulo tipico)
• Efficienza Elettrica: 32-38%
[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm
Phosphoric Acid Fuel Cell (PAFC)
Applicazioni:
• Generazione distribuita
Vantaggi:
• Elevata efficienza totale con CHP
• Tolleranza maggiore ad impurezze nell’idrogeno
Svantaggi:
• Richiede catalizzatori di Pt costoso
• Bassa corrente e bassa potenza
• Grande rapporto dimensioni/peso
MCFC
• Temperatura operativa: 600-700ºC
• Anodo: Nickel
H2(g) + CO32- → H2O(g) + CO2(g) + 2e-
• Catodo: Nickel
• 1/2O2(g)+CO2(g)+2e-→ CO32-
• Elettrolita: - Carbonati
• Potenza erogata: < 1kW – 1MW (250kW modulo tipico)
• Efficienza Elettrica: 45-47%
[1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm
Molten Carbonate Fuel Cell (MCFC)
Applicazioni:
• Dispositivi Elettronici • Generazione distribuita per grandi impianti
Vantaggi:
• Alta efficienza • Flessibilità nell’utilizzo del combustibile • Può usare diversi catalizzatori • Compatibile per CHP
Svantaggi:
• L’elevata temperatura accellera la corrosione e la rottura di componenti della
cella
• Complicata manutenzione dell’elettrolita
• Avvio lento
TSOFC
• Temperatura operativa: 800 -1000ºC
• Anodo: Co-ZrO2 or Ni-ZrO2 cermet • H2(g) + O2- → H2O(l) + 2e-
• Catodo: Sr-drogato LaMnO3 • 1/2O2(g) + 2e- → O2-
• Elettrolita: - Ossido di zirconio solido a cui sono
aggiunte piccole quantità di ossido di Ittrio
• Potenza erogata: 5kW – 3MW
• Efficienza Elettrica: 35-43%
[2] http://www.treehugger.com/files/2007/06/biogas-powered_fuel_system.php
Solid Oxide Fuel Cell (SOFC)
Applicazioni:
• Potenza Ausiliare • Dispositivi Elettronici • Generazione distribuita per grandi impianti
Vantaggi:
• Alta efficienza • Flessibilità nell’utilizzo del combustibile • Può usare diversi catalizzatori
Svantaggi:
• L’elevata temperatura accellera la corrosione e la rottura di componenti della
cella
• Avvio
• Fragilità dell’elettrolita ceramico durante i cicli termici
• Compatibile per
CHP
• Cicli Ibridi/GT
• L’elettrolita
solido diminuisce i
problemi di
manutenzione
ITSOFC • Temperatura operativa: 600-800ºC
• Anodo: Co-ZrO2 or Ni-ZrO2 cermet • H2(g) + O2- → H2O(l) + 2e-
• Catodo: Sr-drogato LaMnO3 • 1/2O2(g) + 2e- → O2- • Temperature più basse⇒ aumenta la resistenza
interna della cella
• Elettrolita: Ossido di zirconio solido a cui sono aggiunte
piccole quantità di ossido di Ittrio
• Potenza erogata: 5kW – 3MW
• Efficienza Elettrica: 35-43% [1] http://www.cogeneration.net/molten_carbonate_fuel_cells.htm
La Corrosione è un processo ele#rochimico spontaneo ed irreversibile, che provoca il degrado di un materiale metallico, in seguito all’interazione con l’ambiente. La corrosione può avvenire in presenza o in assenza dell’acqua: la prima è chiamata corrosione umida, la seconda corrosione secca In comune con tuo i processi chimici, la corrosione dipende da fa#ori sia termodinamici (spontaneità del processo) che cineTci (velocità del processo)
Corrosione
L’interazione con l’ambiente può portare a: 1. La corrosione del metallo (condizione aova): il processo è favorito sia dalla termodinamica che dalla cineTca. ΔE > 0
2. La formazione di un film proteovo (condizione passiva): il processo è favorito dalla termodinamica, ma è inibito cineTcamente.
3. Nessuna modifica del metallo: il processo non è favorito dalla termodinamica. ΔE < 0
La corrosione è un processo ele#rochimico, in cui si formano un catodo ed un anodo. Il metallo si ossida nella regione anodica e perde gli ele#roni che migrano nella regione catodica, la regione corrosiva, dove l’ossigeno molecolare viene rido#o
Processo Anodico: Me Men+ + ne-‐
Processo Catodico: O2 + 2H2O + 4e-‐ 4OH-‐
or O2 + 4H+ + 4e-‐ 2H2O
L’ossigeno molecolare è più concentrato in superficie che all’interno della goccia, formando una pila a concentrazione. La riduzione dell’ossigeno produce gli ioni idrossido che portano alla formazione della ruggine
Questo effe#o produce la morfologia ad anello della corrosione
La corrosione può essere: Generalizzata: la zona anodica è grande, mentre la zona catodica è piccola Localizzata: è il caso opposto alla corrosione generalizzata. E’ la più pericolosa
Corrosione Generalizzata Questa corrosione interessa tu#a la superficie metallica e porta alla riduzione dello spessore del metallo
Uniforme Non uniforme
Corrosione Localizzata Questa corrosione interessa solo piccole parT della superficie metallica ed è la più pericolosa perché è impossibile valutare la the gravità dell’a#acco corrosivo mediante ispezione esterna.
Evoluzione Temporale della corrosione Processo Costante: es. Fe in HCl Processo auto-‐cataliTco: l’idrolisi del ferro in presenza di ioni Cl-‐ produce protoni nella zona anodica che aumentano la velocità di corrosione Processo auto-‐inibente: la formazione di carbonaT nella regione alcalina può portare a sali poco solubili che proteggono parzialmente la superficie metallica Processo Passivante: la formazione nella zona anodica di un film compa#o di ossido che protegge il metallo: es. Al
Corrosione Galvanica La corrosione è prodo#a dalla giunzione di due metalli avenT E differenT: il metallo con l’E più basso si ossida. Più basso è il rapporto della zona anodo/catodo, maggiore e più penetrante sarà la dissoluzione del metallo meno nobile.
Esempio di corrosione: il bronzo Il bronzo è una lega di rame e zinco: lo zinco si ossida ed il rame forma la cara#erisTca polvere colorata
Metodi di Protezione Protezione Catodica: corrente catodica o anodo sacrificale Applicazione di film resistenT alla corrosione: metallici, non-‐metallici, polimerici
Protezione con film metallici Deposizione calda: immersione o spray coaTng Deposizione Galvanica: deposizione ele#rochimica (problemi: spessore non omogeneo) Deposizione Chimica: deposizione del film mediante reazione redox