rassegna 27.10.2012

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 27.10.2012 Regionale Pagina 1 di 41

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rassegna 27.10.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

27.10.2012Regionale

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Bologna

Piacenza

Parma

Modena

Ferrara

Ravenna

INDICE

Cassero, striscione anti-gay Tutti contro Forza Nuova27/10/12 Corriere di Bologna 4

Unità, collaboratori in sciopero27/10/12 Corriere di Bologna 6

Meno negozi in centro va meglio fuori porta27/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 7

«Il mercato resterà qui, mail cantiere non ci aiuta»27/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 8

Casalecchio e la Strada dei Sapori: La mortadella fa il pieno a costro zero27/10/12 Il Resto del Carlino Bologna 11

Lo sfregio di Forza Nuova al Cassero “Le perversioni vanno curate”27/10/12 La Repubblica Bologna 13

“Non sono una ladra” Lo sfogo della Bartolini27/10/12 La Repubblica Bologna 15

Trattativa Stato-mafia,il governo si costituirà parte civile al processo27/10/12 Libertà 16

La legalità viene mangiando27/10/12 Libertà 17

Tre progetti per la piazza nel parco27/10/12 Libertà 18

«Arriva il parco divertimenti?»27/10/12 Libertà 19

Unioni civili, un coraggioso passo27/10/12 Polis 20

«La giunta Pd-Sel? Adotta le politiche di Monti»27/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 21

“I lunedì del verde” per parlare di ambiente27/10/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 23

UNA CONDANNA CHE FA RIFLETTERE27/10/12 La Nuova Ferrara 24

La rabbia, l'impotenza e il grillismo25/10/12 Sabato Sera 25

In consiglio la petizione contro l’area logistica27/10/12 Corriere Romagna Ravenna 26

Quando la bellezza disturba la mediocrità27/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 27

«Perché non fare una sperimentazione sul semaforo all’incrocio?»27/10/12 Il Resto del Carlino Ravenna 28

Sci L’Orso Bianco Ravenna presenta la nuova stagione27/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 29

Cittadinanza agli stranieri Passa la linea del Pd27/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 30

I “grillini”: orire agli indigenti il cibo invenduto dei supermercati27/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 31

Furti di rame al cimitero comunale “Necessaria la video sorveglianza”27/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 32

Furti di rame al cimitero comunale27/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 33

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Forlì Cesena

Rimini

La bici è meglio condividerla27/10/12 Il Corriere Romagna Forlì 34

«Conigli malati, spesi già 36mila euro»27/10/12 Il Resto del Carlino Forlì 35

Arriva a quota mille firme la petizione per far tornare i bus in centro27/10/12 La Voce di Romagna forlì 36

Scoperto garage pieno di bici rubate27/10/12 Corriere Romagna di Rimini 37

Blitz dei carabinieri in un garage: era una ‘rivendita’ di biciclette rubate27/10/12 Il Resto del Carlino Rimini 38

Astolfi-Idv E’ scontro27/10/12 La Voce di Romagna Rimini 39

Buste paga Carta e bolli27/10/12 La Voce di Romagna Rimini 40

Nel garage di casa avevano aperto un negozio di rivendita biciclette, rubate27/10/12 La Voce di Romagna Rimini 41

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Arigrione auli-guv Tatti rentr, sorso 10110 0

27/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Il caso Blitz dell'estrema destra contro il festival Gender [3ender: «Le perversioni vanno curate». L'Arcigay: «Agiscono come ladri di galline»

Cassero, striscione anli-gay Tutti contro Forza nuova Sul posto la Digos, il sindaco: gesto disgustoso

Il blitz é stato compiuto nel-la notte. lin gruppo di militanti di Forza nuova ha affisso da-vanti all'ingresso del Cassero, la sede dell'Arcigay di via don Minzoni, uno striscione con una scritta in caratteri neri: «Le perversioni vanno curate». Sot-to, in rosso, la firma del partito che non ha mai nascosto le pro-prie simpatie fasciste. Ieri mat-tina, quando lo striscione è sta-to scoperto, sono intervenuti gli investigatori della Digos per un sopralluogo e la Procura va-luterà eventuali denunce.

L'episodio ha suscitato la condanna di tutte le forze poli-tiche, dal Pd ai Pdl, dalla Lega Nord all'Udc, passando per Ffi, Sel e Idv. Forza nuova ha poi diffuso un comunicato per at-taccare la manifestazione Gen-der Bender, il festival sulle identità sessuali che si terrà da oggi al 3 novembre, con il pa-trocinio del Comune di Bolo-gna e della Regione, dell'Olan-da, dell'ambasciata d'Israele, di Coop Adriatica e Fondazio-ne del Monte. La formazione di estrema destra se la prende con «gli assessorati che con-fondono il significato del ter-mine "cultura" con un'altra pa-rola che con la prima condivi-de solo le prime tre lettere». Per questo Fn «invita tutte le persone sane ed oneste a far sentire la propria indignazione

contro quest'offesa patrocina-ta dalle istituzioni». Segue l'ap-pello alle autorità ecclesiasti-che, «sempre attente a non ur-tare la suscettibilità delle co-munità ebraiche, a chiedersi perché l'ambasciata d'Israele abbia appoggiato questa ker-messe che offende il sentimen-to religioso».

presidente del Cassero Vin-cenzo Branà ha reagito senza. farsi intimidire: «Questo è il re-galino che ci siamo trovati. Che dire?», ha commentato a caldo. E poi; «Noi facciamo un resti-vai per spiegare i nostri conte-nuti e pretendiamo lo stesso da un partito che si presenta alle elezioni. Se Roberto Fiore (lea-der nazionale di Mi ncir) ver-rà in città noi siamo pronti a di-scutere pubblicamente di quel messaggio anche se lo stile si commenta da solo». Nel pome-riggio, il Cassero ha affidato a una nota queste parole: «Forza Nuova agisce nottetempo co-me chi sa di essere nel torto, è una pratica da ladri di galline, sarà materiale sul quale lavore-

remo con ironia». Nelle ore successive sono ar-

rivati decine di messaggi di so-lidarietà al Cassero. Il sindaco Virginio Merola ha. definito «di-sgustoso» lo striscione che non può «passare sotto silen-zio a Bologna, città medaglia d'oro della Resistenza». La pre-sidente della Provincia Beatri-ce Draghetti ha parlato di «ge-sto ignobile». E diverse condan-ne sono arrivate anche dal Pd, con il segretario provinciale Raffaele Donini che ha definito «anelir più gravi le parole di ri-vendicazione» contenute nel comunicato di Fn.

Secondo il capogruppo Pd in Comune Sergio Lo Giudice, ex leader di Arcigay, «i toni del co-municato ricordano le più far-neticanti argomentazioni nazi-ste». «Un gesto inqualificabi-le», ha commentato il deputato Ude Gianluca. Galletti, «certo che la magistratura individuerà presto gli ideatori e gli autori materiali Il con-sigliere regionale della Lega Nord Manes Ber condan-na «senza se e senza il gesto a danno dei gay», pur non con-cordando con molte loro richie-ste «come il matrimonio o l'adozione di bambini. Ma di-fenderò sempre la dignità dei-l'essere umano, in qualunque modo si manifesti», conclude Bernardini. Sono fioccati i com-

menti anche da parte di espo-nenti politici nazionali. A parti-re dalla deputata Pd Anna Paola Concia, attivista per i diritti dei gay, che si augura ora una leg-ge ad hoc: «Davanti ad atti così disgustosi il parlamento italia-no ha per la terza volta l'oppor-tunità di dimostrare che vuole

per davvero arginare l'ornofo-bia». Idern Mara Carfagna (Pdp, ex ministro per le Pari Opportunità, convinta che «epi-sodi come questo devono farci riflettere sui passi che il nostro Paese deve compiere per defi-nirsi moderno e inclusivo». Franco Grillini , già presidente di Arcigay e ora nell'ldv, chiede «l'applicazione della legge Man-cino e lo scioglimento delle or-ganizzazioni neo-fasciste». Mo-nica Cerutti, responsabile nazio-ne diritti di Sei è sicura che «nessuno si farà intimidire».

Pierpaolo Velonà

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La frase

Viale Aldo Moro Silvia Noè

no anche dentro Forza nuova. Non capisco che senso abbi-a alza-re i toni. Temo che tutto questo non serva a nessuno: non serve, soprattutto, ad aprire una discus-sione seria sugli omosessuali ma

Tutti rentr,

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CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Armando Nanni

>> Untervista La consigliera: sono per il dialogo, però quando dovevo essere eletta io alle Pari opportunità in Regione...

Noè (I de riprovevole, ma ognuno pensi, ad abbassare i toni. Silvia Noè, consigliere regio-

nale delEllde, come giudica il blitz di Forza nuova davanti alla sede del Cassero?

«Un gesto riprovevole. Ho pen-sato subito: ecco, si rico:nacia con la logica del muro contro mu-ro».

Che cosa intende? «Sono molto critica verso quel-

lo che ha fatto Forza nuova, co-me sono stata critica, in passato, verso certi toni utilizzati dagli at-tivisti dell'Arcigay contro la. Chie-sa e contro il mio stesso partito».

Che messaggio vuole manda-re al Cassero?

«Ci sono molte persone intelli-genti lì, come credo che ce ne sia-

solo ad • lzare l'a.sticella dello scontro».

Il suo partito, sui matrimoni gay e le adozioni, la pensa in modo diametralmente opposto rispetto alla comunità gay. Co-me si fa a trovare trAl punto d'in-contro?

«lo ho molti amici omosessua-li. Sono persone che meritano ri-spetto. PIÙ volte ho chiesto al mondo omosessuale di abbando-nare la logica dello scontro e del-la provocazione, altrimenti il dia-logo è impossibile».

E disponibile a fare un'inizia-tiva pubblica sui diritti civili dei

«Io sono sempre disponibile a

un incontro. Sebbene, quando fu proposta la mia candidatura alla presidenza Pari opportunità del-la Regione, dal mondo gay arriva-rono diverse voci contrarie. Non mi sottrarrò in ruturo. Però vo-glio aggiungere un'ultima co-sa...».

Quale? «Le persone omosessuali sono

convinte che i loro diritti siano le-si. Lo stesso accade a tante altre persone, dai disabili agli esodati. Viviamo tempi difficili: per que-sto bisogna aprire un confronto serio su certi temi, senza cedere alla logica della provocazione».

P. V. .1.170ttl !CHE 1,,FRV4TA

Hanno detto

M. Carfagna, Ikll

P. Con& o Pd Padmeam dinlosfi

con nna

sonlorm)ia

M. Bernardini, Lega 1)ffifnderò wnìpw

dìgniù deireseR wiamo4u..,

nuaúl'egi

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Ok. S01.0

27/10/2012 press LinE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

or( lope

de in sciopero e

fio d.al lavoro settimana per

contro i "ali pagamenti (

silita arretrate»), Bna, a incTociate nelle redazio si di Roma Bologia, Firenze e vell i regioni dove il quoiidi" non è presente come Calabria, Campania e Sicilia. Solidarietà ai giornalisti in sciopero e arrivatti dalla Fasi, dal leader di. Sei Nielli tandola dal segyetari

regionale pd Stefano Bonaccirti e dalla parlameidare Sandra Zampa, (la Cathy La Tc (Sel), dai consiglieri Id Franco Grilli , Liana

armati e Sandro Mandini. RIn,

■! ■ PRC.D ■iZ■ CNZ Rf:Le ■!'0,TA

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

27/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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eno negoz i e ra meglio fuori poria

le mura iudo no 'in negozi di glianti no .

prano. I dati del 2012 o ìair t i che, Ia fronte dei

erLizi conlinercittlì che chiuso ì battenti, le aperture e i cambi dì ie sono stati soltanto

Restano in saldo positi-i dati che fanno ti-

tutta la cima: 508 aperture. e cambi dì ge. su 496 cessazioni,

diverso da quello dell'ari-orso, quando entrambi

si erano attestati su un positivo. A fornii-li è

ssore al commercio Na-`, in risposta a un'in-one del consigliere

Daniele Carella.

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

27/10/2012 press unE

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TIMORI I lavori per la Casa della Salute sono iniziati: ambulanti e commercianti temono un calo negli affari

«Il mercato resterà qui ma il cantiere non ci aiuta»

Dalla scorsa settimana le 48 bancarelle sono disposte su due file anziché 4. «Il principio — spiega soddisfatta L'assessore Brunetti — è ridurre al minimo l disagi»

Tiziana Bongiovanni CASALECCH1 O

UNA NUOVA disposizione per il mercato del mercole-dì mattina di piazza Toti. A partire dal 17 ottobre, infatti, i 48 ambulanti del mercato principale di Casa-lecchio, precedentemente disposti su quattro file, so-no stati posizionati su due. Motivo? Agevolare i lavo-ri per la realizzazione della Casa della Salute, dove in un'unica sede troveranno spazio la guardia medica, l'ambulatorio infermieristico e quelli specialistici, consultori, i medici di medicina generale e i pediatri. «La modifica ha richiesto un lungo lavoro di propo-sta e verifica delle possibili soluzioni assieme alle as-sociazioni di categoria — dichiara l'assessore alle At-tività Produttive, Carmela Brunetti —. Il principio

fondamentale che abbiamo seguito è stato quello di non spostare il mercato dall'attuale postazione, in modo da ridurre al minimo il disagio di operatori e clienti». Cambiano anche gli ingressi. Oltre a quello tradizionale da via Marconi si potrà usufruire anche di quello pedonale dalla rotonda Biagi, sulla Porretta-na. «Al momento è solo tracciato — continua la vice-sindaco —, ma nei mesi a venire sarà reso più fruibi-le e attraente, Siamo soddisfatti: abbiamo raggiunto un equilibrio tra le necessità di cantiere di un'opera importantissima e le esigenze lavorative degli ambu-lanti». Però, tra di loro, l'entusiasmo latita e prevalgo-no i timori o, al massimo, la speranza. «Sei lavori du-reranno a lungo, con i conseguenti disagi, si rischia di perdere la propria clientela», dicono Massimo Za-nichelli e Davide Venturi dal loro banco di abiti ma-schili. «A lungo andare il cantiere ci danneggerà», gli fa eco Massimo Cernera, «La gente è abitudinaria —interviene Luigi d'Aniello, che vende :pelletteria e calzature da una vita , se non trova le sue cose si spazientisce e rischia di andarsene». Eppure, più che il nuovo ordine, ciò che gli sta cuore è ben altro e si chiama parcheggio, servizi igienici e plateatico. Tuo-

na il macellaio Natalino Veronesi, un negozio nei pressi: «E" inutile, la gente viene in macchina, non a piedi, A causa della carenza di parcheggio i miei clienti al merco-ledì qui davanti non trovano posto e così vanno via. Il mercato ci ha sfavoriti». «All'anno paghiamo la bellezza di 850 euro di plateatico — si lamentano Simone Dagia-io e Antonio Ginosa, due ragazzi con un'attività di smer-cio di indumenti sportivi —, eppure per andare in bagno dobbiamo far conto ancora sul bar dove paghiamo la con-sumazione di tasca nostra».

LAVORI IN CORSO Via al cantiere per la costruzione della nuova. Casa della Salute in piazzale "roti

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tuia , di abiti spiar in 4 avoraremercato

ente, anche se non è it numero glateatico annuale di 850 curo, n sono inclusi i servizi ig enici, ai bar e fare una consumazione e una toilette

ridiamo frutta e verdura. E° tut perché proviene dalla nostra azienda ag Libero Nicol l. L arnbient è un po" cantico, e concorrenza, ma abbiamo un buon posto e di gen ce n'è. Però la crisi si sente, io per andare incentr i agli acquirenti regalo il sacchetto., i supera ercati non ci fanno , paura: puntiamo sulla fideLizzazione.

ido,,c'è molta g no, Paghiamo un a in tale cifra no

ohi:nanna andare er poter utilizzar

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27/10/2012 il Resto del Carlino

BOLOGNA

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Mara Pilati Alessandro Stancari Anna Maria Pressi Maurizio Cernera

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Luigi D'Anello Michele Pietrantuono Massimo e Davide

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il Resto del Carlino

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La gente d troverà Assieme a mio marito gestisco la rosticceria ambulante Elfo da 7 an-ni. Qui C'è buona gente, si lavora e nonostante cantieri ci hanno sposta-to solo di una fila. Con la nuova disposizione la gente non troverà più le bancarelle secondo le vecchie disposiz ioni, ma sarà più curiosa di rintracciarle

L'unico neo sono i parcheggi Sono 32 anni che Ihe-do l'ambulante. Com-mercio in biancheria per la casa e pizzi Ho un bel posto, di gente ne passa, ma la crisi si fa sentire. Questo è l'unico mercato dì piazza a Casalecchio e quindi non ha concor-renza. Se ci fossero più parcheggi la gente sarebbe più stimolata a venire

Ogni rnercotedì torno qui Prima abitavo a Casalec-chio e ora vivo ad Anzo-la, ma ogni mercoledì torno al mercato di piaz-za Toti perché sono affe-zionata. La nuova dispo-sizione è molto bella, c'è più spazio tra le ban-carelle e posso visionam meglio ciò che viene venduto. Per questo mi sono complimentata col sindaco

Questo è un punto dì ritrovo Questo è un mercato che piace perché è di-ventato un punto di ri-trovo, dove la gente do-po aver fatto la spesa si ritrova a fare due chiac-chiere. Però le cose co-stose le lasciano da par-te, prendono la merce a poco prezzo. Spero che il cantiere non duri a lungo, perché ci dan-neggerebbe

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Marisa e Tiziano Giorgio Picchioni Natalino Veronesi

Non temiamo La concorrenza Abbiamo un banco di ortofrutta e (mesto mer-cato é uno dei migliori tra quelli che facciamo, La gente e molto atten- ta- alla freschezza, ecco perché la concorrenza di supermercati non e: fa paura. Ci vorrebbe un parch.eggio, spetta-. ino .che a fine lavori sia ritagliato dello spazio per realizzarne ILUO

Lavorano di più gtí alimentaristi Nel suo piccolo è un,

buon mercato perche ti. sente poco della con-correnza dei negozi. Però al giorno d'oggi rionali hanno perso po :

polarità. Chi lavora di più sono gli ' alimentari- sti. Sono un po' dispia- c 'nA° che mi abbiano spostato, perché ave-vo un buon posto, ma la gente verrà lo stesso

Troppo caos, la gente Latita Sono il proprietario del-la macelleria e gastrono-mia Da Natalino. il mercato non ci :favori-sce, prima portava gen- te, ma ora che sanno che al mercoledì c'è un ,,ran caos, nessuno vie-- ne più da noi. Poi non c'è parcheggio, tutti si lamentano per questo. Una volta si beccava an-che sempre la multa

Ancora presto per un giudizio Vendo scarpe e borse da 35 anni. Non so va- lutare se lo spostamen-to sarà un bene o un...

male. La speranza e che a lungo andare non ci siano riscontri negativi. Prima anda-va bene, la paura è che non sarà più così per-ché purtroppo la gente.

è abitudinaria e se SI

trova spiazzata non sa più dove andare

in prospettiva andrà meglio Gestisco l'Edicola del Mercato. li mercato non si può toccare per-ché per me è urta fonte di reddito, ma non e u quello di una volta, oggi in maggioranza so- no- stranieri. Si vedono Sempre facce nuove. I la-vori in corso durato to inizialmente dei disagi, ma a lungo termine por-teranno più gente

Spiazzati dai cinesi Vendiamo abiti da uo-mo, Il made in China ha colpito duro il made in Italy. Una volta ven-devamo pantaloni a 50 mila lire, ora 20 etico sono troppi. Sta cam- bem iando tutto in peggio, perché se la merce è più scadente la gente più povera. I lavori? Se dureranno troppo per-deremo la clientela

La disposizione incuriosirà Sono la titolare dell'ani- ca . Style. Sono vent'an-ni che conosco il merca-to ed è cambiato molto. Una volta c'erano seno italiani, oggi sono C1:lia-

si- tutti extracomunna- ri. Mi piacciono le ben-- car elle di alimentari, ma Ogni tanto passo 015-che da quelli delle scar-pe. La nuova disposizio-ne incuriosirà

LAVORI IN CORSO 1, al cantiere per la costruzione C'zla della Salute in piazzale Toti

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il Resto del Carlino

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27/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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IL FESTIVAL Successo di pubblico per la kermesse organizzata a Zota, dedicata alla mitica 'Bologna'. Il Comune l'ha organizzata senza spendere nulla

«La mortadella fa il pieno e tutto a costo zero»

Tiziana Bongiovanni ZOLA PREDOSA

PUÒ UN COMUNE organizzare un mega evento che lo riguardi. senza spendere un euro? A quan-to pare sì. E' il caso di Mortadella Please, il festiva! internazionale della mortadella, fiore all'occhiel-lo dell'assessore alle Attività pro-duttive di Zola, Marco Landucci che, a forza di 'spingere' sulla ker-messe, è riuscito a far convergere sulla 'Cittadella del Gusto' la bel-lezza di trentamila persone. «Di sicuro ci ha messo lo zampi-

,,Ss.,,S5,5 ESSO RE LAN DUCCi

«Sono arrivati da ogni parte Un ritorno d'immagine che non ha precedenti»

no il bel tempo — ammette —, ma rispetto all'anno scorso l'au-mento è stato impressionante. La gente ha fatto code di quaranta minuti ai Mortadella Point e so-no arrivati pullman fin dalle Mar-che, così come un gruppo di ottan-ta camperisti entusiasti. Il ritorno di immagine è stato enorme». E il

tutto a budget azzerato, o quasi. «Le uniche spese che abbiamo so-stenuto — dichiara il politico — sono state quelli di 'ordine pubbli-co', come la raccolta dei rifiuti o la chiusura delle strade. Il mini-mo dovuto, insomma».

SONO le 'delibere a costo zero Landucci', come le chiama lui. «Me ne hanno dette di tutti i colo-ri — esclama ma non sarà la prima né l'ultima che farò». il suo segreto è stato lavorare con gli. sponsor. «Le due aziende produt-trici leader presenti sul territorio,

Alcisa e Felsineo, sono state le pri-me attrici. Hanno contribuito con 37 mila curo più la mortadel-la, circa il 50% della copertura. Il resto è derivato dai vari sponsori-ni, chi 1.000, chi 1.500 curo e dai pass per accedere alla Cittadella, 12 euro l'uno (30-35%)». Cifra in-clusiva di sei assaggi dislocati in altrettante postazioni dedicate su. tutto il Quadrilatero, disposizio-ne pensata anche per far circolare la gente. Ben diverso dagli anni scorsi, quando i Mortadella Point erano delle capannine ammassate su via Risorgimento. Degustazio-

LE SPESE Le uniche sostenute sono state quelle di ° ordine pubbtico'

M, naturalmente, di tutto rispet-to: dalla mousse di mortadella al tartufo al risotto tricolore fino al-la crescentina alla mortadella, quest'ultima particolarmente get-tonata. E, dato che l'assessore è un grande amante dei vini, non poteva mancare nella Città del Vi-no l'abbinamento del salume no-

strano con il Pignoletto dei Colli Bolognesi, un bianco autoctono che di recente ha ottenuto la I)o-gc nella versione classico.

«ABBIAMO invitato ancht l'Accademia della Muffa No-bile, un'associazione di som- nieliet' che ha servito agli in-tervenuti un calice per ogni piatto», dice Landucci che, ' dopo aver ottenuto il patroci-nio europeo, l'anno prossimo ha già in niente, dopo il tartufo, di fa-re un gemellaggio con la patata di Bologna dop e la sua rassegna Pa-tata in Bo.

IN SELLA In alt. aiuto cuoco in se

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BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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BRINDISI Sopra Gialuigi Veronesi, Paolo Grazia, Marco Landucci, Nadia Monti, Graziano Prantoni, Paolo Bonferoni, Fabio Federici e a sinistra Donatella Scardovi tra cuochi rnedagliati Pietro Bruni detto 'Paolone', Sergio Ferrarini e Mirlano Baldacci

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MOTORINI BRUCIATI Giovedì notte sono stati bruciati due motorini davanti al cinema Lumière (nella foto), ma Forza Nuova nega ogni responsabilità su questo atto vandalico

GAY PRIDE 2008 Già nel 2008, in occasione del Gay Pride nazionale che si tenne a Bologna, i militanti di Forza Nuova minacciarono presidi e sit in contro la sfilata dei carri di Arcigay

IL MURO DEL '99 Nel '99, l'ingresso del Cassero di Porta Saragozza, ex sede di Arcigay, fu trovato murato. Accanto, uno striscione anonimo che recitava: "Si entra solo da dietro"

L'assessioneomfoba dei pochi fascisti limasti "Siamo per la fiuniglia"

27/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Lo sfregio di Forza Nuova al Cassero "Le perversioni vanno curate" Stn'scione sulla sede dell'Arcigay Il sindaco: gesto vile. L 'Udc: inqualificabile

SILVIA BIGNAMI

«LA perversione va curata». Fir-mato: Forza Nuova. Un lungo stri-scione issato durante la notte sul-la facciata del Cassero, storica ca-sa della comunità Lesbo -Gay-Bi-sex- Trans. E due motorini brucia-ti davanti al cinema Lumière (un atto vandalico sul quale Forza Nuova declina però ogni respon-sabilità: «Non siamo stati noi») . Di certo l'obiettivo dei militanti della destra è duplice. Contro la comu-nità omosessuale, ma anche con-tro l'ambasciata israeliana che sponsorizza Gender Bender, il fe-stival e di cinema, teatro e danza sull'identità di genere che si inau-gurerà proprio oggi alle 18 al Cas-sero. «Quella kermesse offende il sentimento religioso e il mondo cattolico», si legge nel comunica-to diffuso dalla stessa Forza Nuo-va, dove si invitano le «autorità ec-clesiastiche» a reagire.

Un gesto che ricorda il '99, quando le porte del Cassero di Porta Saragozza furono murate e ricoperte da scritte offensive, e che non è sfuggito all'attenzione della procura, pronta a valutare un'eventuale denuncia contro gli esponenti di Forza Nuova. La Di-gos ha effettuato già ieri un so-pralluogo. Unanime l'indigna-

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LO STRISCIONE Lo striscione issato sulla facciata del Cassero, e sostituito in serata da una scritta ironica: "Le doppie punte vanno curate"

L'assessioneomfoba dei pochi fascisti limasti "Siamo per la fiuniglia"

27/10/2012 pressunE

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zione del mondo politico. «Gesto vile e disgustoso», dice il sindaco Virginio Merola, «che offende la città». Condanna il blitz anche l' Udc di Gianluca Galletti: «Inqua-lificabile». Seppure, aggiunge la casiniana Silviallo è, «bisogna che tutti abbassino i toni». «Provoca-zione inaccettabile», annuisce il deputato Pdl Fabio Garagnani. «Condanna senza se e senza ma», dice il le ghista Manes Bernardini. Mentre da Roma si moltiplicano gli appelli del centrosinistra ad approvare una legge contro l'o-mofobia. «Uno striscione balor-

z:1,ssraeZz- sz:zusser 3ender,

che dk' la Ciesa?

do, un gesto meschino, una prati-ca da ladri di galline», dice il presi-dente Arcigay Vincenzo Branà, che invita i militanti della destra a uscire allo scoperto: «Al di là di queste manifestazioni di vigliac-cheria, Forza Nuova si presenta come una forza politica. Si assu-ma l'onere di rivendicare le pro-prie posizioni in sedi pubbliche».

Detto questo, Arcigay sceglie di ri-spondere con ironia, e sul web ri-tocca così lo striscione: «Le dop-pie punte vanno curate», firmato: «Forza Vuota». Piovono intanto altri attestati di solidarietà alla co-munità Lgbt. «Inqualificabile il gesto di Forza Nuova, e ancor più grave la rivendicazione», boccia il segretario bolognese Pd Raffaele Donini «Gesto ignobile, tutti lo condannino», dice la presidente della Provincia Beatrice Draghet-ti. «Stile fascista» dice il segretario regionale Pd Stefano Bonaccini. «Gesto da squadrismo fascista e farneticazioni naziste», attacca l'ex leader di Arcigay e capogrup-po Pd Sergio Lo Giudice. L'Idv Franco Grillini chiede discioglie-re i gruppi neofascisti». Cresce la richiesta di una legge contro l'o-mofobia. Lo dice per prima la de-putataPd P aola C oncia su Twitter: «Il Parlamento si muova, o i vio-lenti si sentiranno impuniti». Una richiesta cui si unisce Sel, con la responsabile nazionale diritti Monica Cerutti, poi anche il capo-gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. Mentre anche l'ex mini-stro Pdl Mara Carfagna, a nome dell'associazione "Diritti in Cam-mino", parla di dichiarazioni «vio-lente e insultanti».

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27/10/2012 press LinE

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La presidente della Consulta attacca Idv, Udc e la vicepresidente Saliera

"Non sono una ladra" Lo sfogo della Bartolini MARCO BETTAZZI

«L'UNICO risparmio che si stafa-cendo è sul mio stipendio». Ha una reazione risentita Silvia Bar-tolini, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, al progetto di riforma della giunta Errani che riduce i costi dell'organismo: oltre 3 mi-lioni di euro in quattro anni. «È nato un gran dibattito, si è parla-to di carrozzone, di stipendi da favola, mi hanno anche chiama-to Cat Woman. Ma Cat Woman è unaladra e un' assassina: è un po' pesante», protesta la presidente in un lungo sfogo ai microfoni di Radio Tau. Poi attacca lavicepre-sidente della Regione Simonetta Saliera e i partiti che propongono da tempo di abolire o ridurre la consulta, come l'Idv e l'Udc, ma aggiunge di non sentirsi scarica-ta dal Pd. La riforma prevede di assegnare la carica di presidente a un consigliere regionale senza compensi aggiuntivi, poi di ri-durre da 52 a 35 i consultori nel mondo e portare da 7 a 5 i mem-bri del comitato esecutivo, usan-do le videoconferenze per evita-re costose trasferte. «Mi pare un dibattito un po' originale perché in fondo l'unico risparmio che si stafacendo è sullamiaindennità, mi si poteva chiedere di rinun-ciare a questa», commenta la Bartolini, che prende 45mila eu-ro lordi all'anno. «Ovvero 2.150 euro dodici volte l'anno senza contributi —s otto linea—Se il ta-glio della presidenza va bene al Pd ok, saranno gli iscritti a deci-dere se è giusto ». A lei piacerebbe invece che si valutasse «se lo sti-pendio è adeguato al risultato»,

Silvia Bartolini

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anche perché la proposta di fare presidente un consigliere non può funzionare. E già che c'è si toglie qualche sassolino e attacca Lana Barbati dell'Idv che voleva chiudere la co nsulta. «Le ho chie-sto due volte un incontro senza risposte. Evidentemente non mi vuole parlare», dice, prima di passare a Silvia Noè, dell'Udc, che avrebbe nei suoi confronti «un accanimento speciale». Ma ne ha anche per la vicepresiden-te Saliera. «A metà settembre ha avuto parole di apprezzamento, poi in un'intervista ha detto che era un problema. Una contrad-dizione» racconta. E Saliera re-plica: «Nessuna contraddizione. Anche se hafatto cose molto bel-le, con la crisi è impensabile che non cambi anche la Consulta».

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

pressunE 27/10/2012

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Ergastolo a Parolisi <■ Ammazzò Melania»

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto Diffusione: 26.480

Trattativa Stato-mafia, il governo si costituirà parte civile al processo PALERMO -il Governo si costituirà parte civile all'udienza prelimi-nare nel procedimento sulla trattativa Stato-mafia che si a- prirà lunedì prossimo. Dopo 'giorni di polemiche e un'inter-rogazione parlamentare presen- tafa dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro, il Consiglio dei Mini-stri ha deciso.

«Può essere un segnale impor-tante di effettiva attenzione alla ricerca della verità su cosa ac-cadde in uno dei periodi più o-scuri della nostra storia recen-te», ha commentato il pm Nino Di Matteo, uno dei titolari del-l'inchiesta sul patto che pezzi dello Stato avrebbero stretto con Cosa nostra negli anni delle stra-gi mafiose del '92 e del '93.

La decisione di palazzo Chigi è stata apprezzata dalla politica:

da Nichi Vendola, leader di Sei, al Pdci e a Fli. «L'Italia può spera-re», ha detto il vice coordinatore nazionale di Futuro e Libertà Fa-bio Granata.

Ma la costituzione di parte ci-vile del Governo, unica istituzio-ne indicata dalla Procura di Pa-lermo come persona offesa nel-la richiesta di rinvio a giudizio dei 12 imputati, non sarà la sola ad essere valutata dal gup Pier-giorgio Morosini.

Se alle dichiarazioni d'intenti dei giorni scorsi seguiranno i fat-ti, il giudice si troverà davanti a numerosissime istanze di parte-cipazione al processo. Partiti po-litici, associazioni e i familiari dell'eurodeputato dc Salvo Li-ma, ucciso dalla mafia a marzo del 1993: il delitto, di cui è accu-sato il boss Bernardo Provenza-

no, è stato inserito nel procedi-mento perchè avrebbe segnato l'inizio della trattativa.

La lista lunghissima di aspi-ranti parti, dunque, impegnerà tutta la prima udienza, fissata nell'aula bunker del carcere Pa-gliarelli di Palermo. Poi, proba-bihnente un rinvio dettato an-che dall'ultima novità proces-suale: l'istanza di ricusazione del gup presentata dal legale di uno degli imputati, l'ex carabiniere del Ros Giuseppe De Donna.

Secondo l'avvocato, il giudice sarebbe incompatibile in quan-to avrebbe «anticipato una valu-tazione» sulla vicenda nel suo li-bro «Attentato alla giustizia». Sulla richiesta di ricusazione si pronuncerà la corte d'appello vi-sto che il giudice non ha alcuna intenzione di astenersi.

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Page 17: rassegna 27.10.2012

La legalità viene mangiando

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

27/10/2012 press LinE

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La legalità viene mangiando Sulle mense scolastiche comunali torna la pasta prodotta da Libera Terra nelle aree confiscate alla mafia. «Un bell'esempio di cittadinanza attiva» mm: Buona lo è di nome e di fatto. Un toccasana per lo stomaco, ma anche per il cuore. La pasta di Libera Ter-ra è in effetti ben di più di un nutrimento per il corpo, da-to che mette sotto i riflettori il prodotto lodevole che na-sce dalle terre confiscate alla mafia e dall'impegno delle tante cooperative di Libera che se ne occupano: ben lo sa il Comune di Piacenza che con il coordinamento pro-vinciale di Libera ha avviato da anni una serie di collabo-razioni e progetti sotto l'egi-da della manifestazione "Le loro idee camminano sulle nostre gambe".

Ma in questo caso non solo camminano, ma arrivano dritte dritte negli stomaci dei

piacentini più giovani: è ri-partita infatti ieri, all'ora di pranzo in tutte le mense del-le scuole materne, elementa-ri e medie della città, la con-suetudine di servire una vol-ta al mese la pasta di Libera Terra. L'iniziativa, avviata qualche anno fa sotto l'egida dell'allora assessore Giovan-ni Castagnetti, è stata ricon-fermata anche quest'anno e accolta con soddisfazione dal nuovo assessore alle Politiche Scolastiche e alla Legalità Paola Beltrani, che ieri a -mez- zogiorno ha voluto sedersi a tavola con gli scolari e la diri-gente scolastica della scuola 9dberoni" Paola Vincenti per gustare un ottimo piatto di pasta targata "Libera 'l'erra".

«Già da qualche anno il Co-

mune sostiene questa inizia-tiva» ha confermato Beltrani a margine del pranzo insieme alla dirigente Vincenti, alla responsabile dei Servizi Sco-lastici del Comune Mirella Donati, ai rappresentanti di Copra Elior Alessandro Maffi e Cirfood Silvia Palmiroli che hanno in gestione il servizio Mense e alla nutrizionista Monica Maj, «anche que-st'anno dunque l'ammini-strazione ha voluto riconfer-mare, con l'attuale capitolato d'oneri, questa caratterizza-zione etica e sociale degli ali-menti per sottolineare come una concreta adesione al principi() della legalità possa essere espressa anche attra-verso un gesto semplice co-me il mangiare».

Così ecco che da oggi fino a giugno, una volta al mese, le mense delle scuole materne, elementari e medie della città metteranno in tavola la pasta di Libera: «Si tratta media-mente di 5.500 pasti - hanno spiegato Maffi e Palmiroli, - a tanti ammontano infatti quelli che quotidianamente vengono serviti nelle realtà scolastiche cittadine».

Particolare soddisfazione infine è quella espressa da Vincenti: «Per noi è un piace-re ospitare l'assessore Beltra-ni servendole la pasta di Li-bera Terra - ha confermato la dirigente scolastica, - ed è un progetto, questo, che rappre-senta un buon esempio di cit-tadinanza attiva».

Betty Paraboschi

- Una volta al mese per i 5.500 pasti degli scolari la scelta di offrire un cibo speciale

Anche l'assessore Paola Beltrani (prima a destra nella foto) ha voluto partecipare al pranzo della legalità che si è svolto nella scuola Alberoni, come nelle altre scuole piacentine (foto LUIlinì)

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Sopra particolare del progetto che si è aggiudicato il secondo premio:la piazza viene divisa in ambienti dove domina il verde che crea uno spazio artistico; sotto a sinistra le bio-piscine previste dal progetto terzo classificato e, nella foto a destra, il particolare del "cuneo verso il Trebbia" del progetto numero uno

PREWAZW.Will - Domani pomeriggio nell'auditorium Casa del Popolo con il famoso critico d'arte Philippe Daverio

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Tre progetti perla :gira. l:

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

27/10/2012 press LinE

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Tre progetti per la piazza nel parco Il primo classificato prevede un "cuneo" e gradini verso il Trebbia

EININI C'è chi ha immaginato spiagge, mandorli in fiore, fon-tane o teatri lungo ilTrebbia: so-no state tante le idee che sono confluite all'interno del concor-so d'idee "La Piazza nel Parco" per immaginare la nuova piazza Paolo di Rivergaro e le zone limi-trofe (piazza Dante e il lungo Trebbia).

Domani è il grande giorno: al-le ore 16, all'auditorhun Casa del Popolo di via don Veneziani, ci sarà la premiazione ufficiale dei primi tre progetti migliori tra i 12 pervenuti nell'estate e visionati dalla commissione. E i vincitori

che si aggiudicano rispettiva-mente un premio d.i 8.500, 4.500 e 2mila euro — riceveranno il loro premio dalle mani del famoso critico d'arte Philippe Daverio, il quale s'intratterrà con il pubbli-co regalando una delle sue origi-nali e accatti- vanti "lezioni . di storia del- l'arte che il pubblico ha già avuto modo di apprezzare in questi anni in televisione, in programmi co- me Passepar- tout, su Raitre. Assieme a lui e all' ammini- strazione co- munale, sarà presente anche l'assessore re- gionale alla Ri- qualificazione Urbana Sabrina Preda: proprio grazie alla Re- gione ed ad un bando specifico, il Comune di Rivergaro ha ottenu-to 50mila euro per organizzare la progettazione della nuova piaz-za. Un percorso dove i cittadini hanno avuto una certa voce in capitolo, presentando ai proget-tisti le loro idee a seguito di un percorso partecipato.

UN "CUNEO"VERSO IL TREBBIA Il primo classificato tra i vari pro-getti è stato quello coordinato dall'architetto Filippo Albonetti, con Daria Ghezzi, Marta Piana, Marco Plebani e Carlotta Ribec-chi. «Come molti altri progetti, il gruppo ha recepito il bisogno della popolazione di avere un ac-cesso diretto al fiume dal centro e di far sì che piazza Dante non

sia solo un parcheggio» spiega l'architetto Sara Scaringella che assieme all'assessore Fabrizio Narboni e al resto dell'ufficio tec-nico ha portato avanti con deter-minazione il complesso iter del concorso. «in questo caso, si è andati oltre, creando un nuovo spazio pubblico in piazza Dante che poi si allunga "a punta" ver-so il Trebbia, consentendo con dei gradini di scendere sul gre-to». Qui si prevede la creazione di un punto di sosta con la pos-sibilità di essere convertito in teatro o cinema all'aperto. Da h, si ritorna in centro seguendo una linea di acciaio inserita nella strada (in linea col Santuario) che passa per via Matteotti e che,

in piazza Paolo, si solleva e di-venta una fontana.

UNO SPAZIO "POETICO" Ippoca- stani, mandorli, platani e sorbi sono invece i protagonisti del secondo progetto dell'architet-to Marco lacopini, al quale as-sieme a Enrico De Benedetti, Massimo Ferrari, Chiara Genoc-chi, Giosiana Ferrari e Giovan-na Fontana — si nota l'influsso di importanti artisti come Roma-no Bertuzzi, Giorgio Milani, Wil-liam terra e Alfredo Casali. La piazza viene divisa in ambienti (come un piano soprelevato di "accoglienza") dove domina il verd.e e dettati da diverse visio-ni artistiche; in più, si rendono omogenee le strutture per i pla-

teatici dei bar e ristoranti. PONTILI E SPIAGGE Punto forte

del terzo progetto sono invece le rive: si prevede di creare tre pontili che si allungano sul Trebbia e la creazione di "bio - piscine" di acqua naturale fito-depurata. Nel Progetto di Chiara Locardi (con 'Chiara Borghini, Marco Civardi, Claudio Burgaz-zi, Filippo Losi, Veronica Capri-no, Giacomo Ardesie e l'artista Je D acortona) piazza Paolo si trasforma in un salotto urbano dove le macchine scorrono tra dissuasori sferici di pietra, men-tre in piazza Dante arrivano del-le tettoie a pannelli solari per proteggere le auto parcheggiate.

Tutti i progetti saranno visibili

già nella mattinata in audito-rium, in una mostra dedicata che aprirà dalle ore 10 fino alle 12, per poi riaprire alle 15 e sfociare nella premiazione vera e propria. E proprio per il suo iter "virtuoso" nella progettazione della piazza, Rivergaro sarà uno dei comuni prescelti per mettere in mostra gli importanti risultati in Regione: ii prossimo 8 novembre a Bologna, alla sede regionale, verrà allestita una mostra e una conferenza, nelle quali i rappresentanti dei comuni che hanno partecipato ai bando e si sono distinti per la qualità della loro gestione, po-tranno esporre i progetti dei ri-spettivi concorsi d'idee,

Cristian Brusamonti

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LIBERTA QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

pressunE 27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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«La legge sul bicentenario è una boccata d'ossigenoa

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Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto Diffusione: 26.480

«Arriva il parco divertimenti?» Caorso, Idv: forte impatto. Il sindaco: occasione di sviluppo

CAORSO E' il consigliere provin-ciale Luigi Gazzola a svelare il no-me del futuro parco divertimen-ti, che dovrebbe sorgere nei terri-tori dei comuni di Caorso e Mon-ticeili, e di chi vorrebbe realizza-re il progetto. Attraverso un'inter- rogazione scritta, l'esponente di Italia dei Valori dichiara di essere a conoscenza della proposta, da parte della ditta bresciana "Vale 91 srl", di realizzare un parco te-matico denominato Adventure - land, e ne chiede conferma al-l'amministrazione provinciale. Lo scorso dicembre, il consiglio comunale di Caorso aveva ap-provato a maggioranza un accor-do con il Comune di Monticelli relativo ad un'area di sviluppo territoriale che conta -più di 3 mi-lioni di metri quadrati in buona parte già edificati sul confine tra San Nazzaro e Caorso, con circa 660mila metri quadrati di com-petenza caorsana ancora "vergi-ni". Già in quell'occasione aleg-giava, su tale superficie, la possi-bilità che la zona fosse destinata ad ospitare un grande parco di-vertimenti. Nessuna smentita né conferma da parte dell'ammini-strazione comunale. Niente di definito, anzi, nella seduta con-siliare l'architetto Giorgi Tansini aveva lasciato intendere che non erano pervenuti progetti che in-teressassero la zona.

A distanza di quasi un anno la situazione potrebbe essere cam-biata, ma ancora oggi nessuno si sbilancia sulla sorte del parco divertimenti: si farà o no. n si farà? Non ci è dato saperlo per ora, tutt'al più ci si può affidare alla cultura popolare che sugge-risce: 'Aspetta e spera che poi si avvera".

Il consigliere provinciale Gaz-zola, però, rompe l'attesa, non vuole restare a guardare e avanza le sue preoccupazioni dichiaran-do che: «L'intervento proposto comporterebbe presum. ibilmen- te lo . sviluppo di nuove urbaniz-

Il consigliere provinciale Luigi Gazzola (Idv) e il sindaco di Caorso Fabio Callori

zazioni incidendo in una zona già ampiamente antropizzata, andrebbe ad interessare una consistente estensione di terre-no agricolo compromettendone il pregio anche dal punto di vista naturalistico per il mantenimen- to delle biodh.Tersità e determine-rebbe un aumento notevole del traffico veicolare in grado di cau-sare un notevole impatto anche sul sistema viabilistico sovraco-

munale». «Ancora una volta il gruppo

dell'Idv si conferma essere disfat-tista schierandosi contro tutto a tutti i livelli funzionali - ha com.- mentato Fabio Callori, sindaco di Caorso -. Gli amministratori non sono degli sprovveduti, conosco-no il territorio e lavorano per af-frontare e risolvere i problemi laddove si -presentano. Se questo progetto andasse avanti sarebbe un'opportunità per tutto il terri-torio piacentino, sia in termini di posti di lavoro che di economica locale. Nella situazione attuale, credo che le opportunità vadano colte, se invece Fidv vuole agire per allontanare un possibile in- \.Testitore sul territorio piacenti-no, se ne deve assumere la re-sponsabilità, così facendo però si potrebbe perdere un'occasione di sviluppo».

v. p.

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oti inno Direttore Responsabile: Emilio Piervincenzi

press unE 27/10/2012

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

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Unioni civili, un coraggioso passo FEDERICA BARBACINI Coord. provinciale Sel Parma Salutiamo con soddisfazione, l'adozione del registro delle coppie di fatto da parte del Comune di Parma e ringraziamo il consigliere Manno per aver portato avanti una battaglia che è anche la nostra. Il riconoscimento del-le coppie di fatto è per Sinistra Eco-logia e Libertà diritto irrinunciabile in una società che voglia definirsi ci-vile e che sappia tutelare tutti i suoi componenti, alla luce anche dei mu-tati parametri sociali e sociologici, che vedono oggi una diversa composizio-ne dei nuclei famigliari, i quali risulta-no spesso accompagnati da discrimi-nazioni non più accettabili. Parma si allinea dunque, alle altre città che hanno fatto lo stesso corag-gioso passo, contribuendo a dare un segnale forte affinché anche il Parla-mento legiferi in materia, garantendo così uguali diritti a tutti i cittadini ita-liani, in piena attuazione di quella li-bertà di scelta individuale, che fa da sfondo ad una laicità dello Stato per noi elemento fondamentale. Sottoli-neiamo, che pur se lontani dal Consi-glio, a fianco di battaglie come queste, ci saremo con le nostre idee ed il no-stro appoggio.

Ma questo registro serviva proprio? ALFREDO CALTABIANO Premessa: sono fermamente convin-to che debbano essere riconosciuti i diritti delle persone rispetto alle pro-prie scelte affettive, senza discrimina-zione alcuna. A fronte della approva-zione del Consiglio Comunale (con maggioranza bulgara: 30 sì, 2 no) per l'istituzione a Parma del registro sul-le unioni civili, mi sorgono tuttavia spontanee alcune considerazioni e, in particolare, alcuni quesiti. 1) A Parma, le delibere della pre-cedente Giunta rispetto agli acces-si ai vari benefici (tra cui il Quozien-te Parma) prevedono che beneficiaria sia la famiglia anagrafica (quindi, an-che le famiglie di fatto). Molte coppie con figli hanno interesse a non spo-sarsi e, soprattutto, evitano di dichia-rare di convivere insieme, per evitare un cumulo dei redditi che togliereb-be loro dei benefici in termini di paga-menti di rette o altre assistenze. Siamo a conoscenza di casi di 'finte separa-zioni finalizzate ad ottenere significa-tivi risparmi economici. Come se non bastasse, il far del Veneto, con una sentenza fortemente discriminatoria rispetto alle coppie sposate, ha ricono-sciuto che le coppie non ufficialmen-te sposate possano godere di rette ri-dotte. Visto anche che nelle città dove è stato finora istituito il registro del-le unioni civili, le adesioni sono state praticamente inesistenti, la domanda è: era proprio necessario istituire que-sto registro? 2) La famiglia fondata sul matrimo-nio è riconosciuta come tale dall'art. 29 della Costituzione. Con il matri-monio (a differenza delle coppie di fatto), la coppia si assume degli obbli-ghi e dei doveri. E' corretto riconosce-re gli stessi diritti della famiglia fonda-ta sul matrimonio (civile o religioso) anche alle coppie che non si assumo-no questi obblighi e questi doveri? 3) A fronte delle difficoltà quotidia-ne che vivono le famiglie, in partico-

lare quelle con figli; a fronte delle di-scriminazioni che vive oggi la famiglia con figli in Italia rispetto a quelle delle altre nazioni; a fronte del progressivo invecchiamento della popolazione e della sempre minore propensione de-gli italiani a fare figli (con un indice di natalità di 1,4 figli per donna contro i 2.0 della Francia), che già diversi stu-diosi indicano come una delle cause del nostro declino economico, la ter-za domanda è: non era forse più prio-ritario prevedere prima degli interven-ti a favore della famiglia in generale, a cominciare da quelle con figli? Mi rendo conto che i consiglieri che hanno votato a favore del registro lo abbiano fatto soprattutto per evita-re discriminazioni nei confronti delle coppie di fatto. Chiedo però loro di riflettere su quante siano le discrimi-nazioni presenti in Italia, e anche nel-la nostra città, rispetto alle coppie spo-sate, in particolare quelle con figli. E chiedo loro anche di riflettere sul ri-schio di parificare i diritti tra le cop-pie che hanno dei doveri, e quelle che non li hanno. Perché questa sarebbe una discriminazione ancora più gros-sa e devastante. Auspico da parte dei 30 consiglieri che hanno votato favorevolmente una ri-sposta ai tre quesiti e alla riflessione fi-nale.

• I registri non servono ON. MAURO LIBÉ (UDC) Le Unioni civili e i relativi registri non servono e rischiano solo di crea-re confusione su un istituto giuridi-co di grande valore sociale, forse il più importante che ci sia, com'é il matri-monio. Altra cosa sono ovviamente i diritti individuali, che vanno difesi e accresciuti in un ottica di assoluto ri-spetto per la libertà di tutti noi. Il Comune di Parma, dunque, si occu-pi delle tante emergenze che non ven-gono affrontate e non pensi di muo-versi fuori dal tracciato segnato dalle leggi dello Stato e, soprattutto, dalla

Costituzione.

• Un gesto di civilta ITALIA DEI VALORI PARMA Un gesto di civiltà. l'approvazione in Consiglio Comunale del Registro del-le Unioni Civili. Sì tratta dì un pas-so fondamentale sulla strada dei dirit-ti civili, diritti che, nonostante la loro importanza e la presa di posizione di molte grandi città, àncora non trova-no un riconoscimento a livello nazio-nale. Da questo punto di vista, l'Ita-lia dei Valori può vantare un impegno non solo a livello cittadino, in quanto la costituzione di tale registro era pre-vista dal nostro programma, ma anche a livello parlamentare. Proprio Anto-nio Di Pietro, infatti, si é fatto porta-voce di questa battaglia, presentando anche, insieme a Franco Grillini, una proposta di legge per estendere il ma-trimonio civile alle coppie omosessua-li. Si tratta di una richiesta che giunge ormai da più parti e che un Paese che ha la pretesa di definirsi civile non può più ignorare. Per questo plaudiamo ad un provvedimento che va ad aggiun-gere un tassello al puzzle dei diritti ci-vili, puzzle che ci auguriamo possa es-sere completato al più presto.

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le politiche di »ffith,

7 N.OVEMSRE OPEN DAY

27/10/2012 pressunE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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'STA li segretario provinciale di Rifondazione, Stefano Lugli, alla vigilia della manifestazione di oggi contro il Governo

«la giunta Pd-Sei? Adotta le politiche di Monti» «L'inganno della fondazione Cresciamo è solo un esempio»

ggi pomeriggio a ma si terrà il «no Mon-

ti day», una manifestazione organizzata per protestare contro le politiche dell'at-tuale governo. In corteo ci. saranno anche rappresen-tanti di Rifondazione co-munista di Modena.

Alla vigilia del corteo il segretario provinciale Ste-fano Lugli spiega le ragioni della adesione senza trala-sciare la posizione del suo partito sulle primarie di centrosinistra e sulla giun-ta Pighi.

Lugli, con che spirito vi apprestate alla manife-stazione contro Monti?

«Assieme a tante realtà politiche e sociali abbiamo promosso questa manife-stazione per dare voce al va-sto dissenso che c'è nel Pae-se contro le politiche inique e recessive che porta avanti Monti, con. il sostegno di P-dl, Udc e Pd. Politiche che producono precarietà, di-soccupazione e povertà e che, in continuità con Ber-lusconi, fanno pagare la cri-si sempre ai soliti».

Tra i promotori della manifestazione c'è anche il comitato terremotati Sisma.12. Gos'è che non

va nella gestione del ter-remoto?

«Per noi poi c'è una moti-vazione in pifi ad andare al-la manifestazione: andia-mo come abitanti di un ter-ritorio terremotato che ri-vendicano il diritto ad una ricostruzione partecipata e finanziata al 100% dallo Stato. F, la prima volta nella storia di questo Paese che un governo non sostiene un territorio vittima di una ca-lamità naturale e che la-scia, consapevolmente, tan-te famiglie e aziende nell'impossibilità di rico-struirsi la casa o il ca.pan.- none perché non hanno suf-ficiente denaro per farlo. È inaccettabile».

Venendo alla politica perchè non partecipate alle primarie?

«Perch.è non ci interessa una competizione che sta-bilirà chi si candida a por-tare avanti le politiche di

SMSTRA

Stefano Lugli:

Afogliamo dare

voce al vasto

dissenso che c'è

nel Paese contro

le politiche

inique e

recessive che

porta avanti

Monti

Monti. Le decisioni assunte da questo governo non val-gono solo per l'oggi ma an-che per il domani e sono de-stinate ad aggravare la crisi e a modificare in peggio le condizioni materiali di la-voratori e pensionati. Dalla manomissione dell'artico-lo 18, alla riforma delle pen-sioni, al Fiscal Compact. Il nodo è quindi se nella pros-sima legislatura si mettono

in discussione le scelte fatte da Monti o si governa den-tro quelle compatibilità. Tutto il resto è aria fritta perché vuoi dire continua-re nei fatti la politica di que-sto governo, al di là di chi sarà il Presidente del Con-siglio».

Quindi dalle prossime elezioni cosa vi aspetta-te?

«Molti stanno lavorando

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27/10/2012 press LinE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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per dare continuità alle po-litiche di Monti e anche la. carta d'intenti sottoscritta da Pd, Sei e Psi prevede che questi partiti si impegnino a promuovere un patto di le-gislatura con le forze cen-triste. Noi, al contrario, la-voriamo a costruire uno schieramento alternativo e di sinistra che si candida al governo del paese per evita-re che il niontisino continui anche dopo Monti».

Ma come pensate di contrastare le azioni del governo Monti?

«Con la mobilitazione po-litica e sociale. Intanto sia-mo impegnati con Fiom, Sel e kW nei referendum sul la-voro. Stiamo raccogliendo le firme per portare al voto gli italiani e abolire la nor-ma con cui Berlusconi ha svuotato di valore i contrat-ti nazionali di lavoro e recu-perare l'art.18 e il reintegro dei lavoratori licenziati

senza giusta causa cancel-lato dalla contro-riforma del lavoro del governo Mon-ti. E poi da domani (oggi n-dr) partono i referendum promossi da Rifondazione per abolire la riforma pen-sioni della Fornero, perché è incivile pensare di far la-vorare la gente fino a 70 an-ni con un tasso di disoccu-pazione giovanile al 35 %».

Come giudicate le diffi-coltà della giunta Pighi?

«Il Pd non ha mai avuto un gruppo consiliare così numeroso ma ad ogni prov-vedimento emergono divi-sioni interne così forti da mettere in pericolo la stes-sa tenuta della maggioran-za. Lo abbiamo visto con il "caso Sitta" e il rimpasto di giunta e con la fusione di Hera con Acegas e Aps che va nella direzione di un'ul-teriore privatizzazione dei beni comuni tradendo il re-ferendum. E lo stiamo ve-derido in questi giorni con l'esternalizzazione di 4 scuole dell'infanzia comu-nali con l'inganno della Fondazione Cresci@mo. Tutto questo avviene per-ché anche la giunta mode-nese Pd-Sel porta avanti po-litiche che nei fatti sono i-spirate al montismo».

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, .

pota Pd.S.ffilideta politiche 5ffiti,

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27/10/2012 press LinE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

Periodicità: Quotidiano

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FO3M:SME Partono il 29 al centro di educazione ambientale le lezioni

) rende il via lunedì 29 ottobre al centro di educazione ambientale "Il Picchio"

la rassegna dal titolo "I lunedì del verde" promossa dal Servizio ambiente del Co-mune di Formigine.

Si tratta di una serie di incontri serali a

"I lunedì del verde" per parlare di ambiente tema, rivolti ai cittadini interessati alla venuti sarà offerto materiale informativo cura e alla gestione del verde ornamentale sugli argomenti trattati. «Dopo la positiva. nel rispetto dell'ambiente. Le serate a- esperienza con le scolaresche, abbiamo vranno inizio alle 20.45 e a tutti gli inter- pensato di estendere il progetto anche agli

adulti - sostiene l'assessore all'ambiente Renza Bigliardi -. Con questo ciclo di in-contri intendiamo fornire alle famiglie e agli amanti del verde, l'opportunità di do-cumentarsi e di rendersi quanto più pos-sibile indipendenti nella realizzazione dei propri giardini, dei propri orti e nel riuti-lizzo del rifiuto organico come compost».

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"Dindssiani protette": un documta in i professimisti &Sia savdtà

Scooù F,oì Do Te

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27/10/2012 pressunE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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IL COMMENTO

UNA CONDANNA CHE FA RIME r rdIZF

orto piene di commenti le pagine dei giornali, dopo la sentenza che condanna i tecnici della Commissione

L,3 grandi rischi per non aver saputo preannunciare la scos-sa di terremoto che ha distrutto l'Aquila.

Sembra che i colpevoli di ciò che è successo a l'Aquila siano loro e la loro incapacità di prevedere.

Ricordo che a luglio quando gli stessi misero in guardia i ter-ritori dell'Emilia, Mantova, Rovigo annunciando un'ulteriore probabile terremoto, che poi non avvenne, regnò un'indigna-zione diffusa per l'allarmismo che si venne a creare.

Un "al lupo, al I up o" senza riscontro reale, P quella di questi_ giorni urta sentenza che fa discutere e che inquieta, per le ri-percussioni che può avere sulla ricerca, sulla scienza, sull'evo-luzione delle conoscenze, sulle responsabilità vere e su chi le deve assumere e ne deve conseguentemente rispondere.

Mi limito ad esporre altre considerazioni. La scienza ha bisogno di indagare e di essere libera; la scien-

za per sua natura E. neutrale, la tecnologia che può generarsi dalla scienza e a supporto della scienza stessa dovrebbe esser-lo. Una al servizio dell'altra e viceversa. Al servizio anche della politica che le deve usare per le scelte che è tenuta a compiere. Scienza e tecnologie sono necessarie all'innovazione ed all'evolvere della conoscenza e delle applicazioni della cono-scenza. Dico ciò perché il te-

ma importante che si pone è \ La s a ha come evitare catastrofi.

Come la scienza, senza di- bisogno di n N

ventare alchimia o veggenza L Indagare possa essere un e filie2h7 stru- mento nelle mani di chi è te- e di essere libera. rimo, ognuno per il ruolo che Invece di cercare riveste, ad adottare decisio- ni. Ci hanno spiegato in que- colpevoli dovremmo

sti mesi in cui il nostro terri- investire di più nella torio è stato colpito dal terre- moto, che difficilmente (im- ricerca e nella sicurezza possibile) possono essere previsti gli eventi sismici.

Le conseguenze di una scossa di terremoto sono retta-mentete proporzionali all'intensità del sisma ed alla capacità di tenuta del costruito abitativo, produttivo, i nfrastrutturale.

Piìr il costruito è vulnerabile, pii; i danni saranno importan-ti. Se la possibilità di prevedere oggi è ancora lontana, quello che invece si dovrebbe fare sta nel procedere nella conoscen-za dettagliata del sottosuolo e delle sue caratteristiche. E nel costruire in sicurezza. Come già succede ín Giappone, Antille, ecc. Paesi sismici preparati ad affrontare questo tipo di cala-mità naturale. Anche fi gli scienziati probabilmente si stanno misurando con la possibilità di trovare il modo per prevedere i terremoti ma, nel frattempo, si è affrontato il problema agen-do su lin altro versante. Quello della sicurezza delle costruzio-ni e del territorio. Invece che cercare i colpevoli dovremmo procedere investendo in ricerca ed innovazione dei materiali e delle tecnologie del costruire; imparare ad applicare la mul-fidisciplinarietà degli studi e dell'agire. Guardare al migliora-mento delle infrastrutture destinate al consolidamento ed al-la sicurezza del territorio.

E richiamare la politica affinché non si adottino rimozioni strumentali di conoscenze già acquisite, ma si operi in nome della sicurezza e del miglioramento dell'ambiente e di chi lo abita. Questa criticità può diventare veicolo di nuove cono-scenze, competenze, innovazione, lavoro e qualità del Paese. Se ci dovessero indicare che una violenta scossa di terremoto può colpire il bacino padano tra il 2012 ed il 2013, che l'area potrebbe essere individuata tra X e Y territorio, che la magni-tudo potrebbe oscillare tra X ed Y gradi, quali azioni dovrem-mo mettere in campo?

Evacuare tutto il territorio ed attendere? Meglio essere preparati avendo scelto la sicurezza. La scien-

za faccia la sua parte, i tecnici pure, la politica anche.

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sabato sera 25/10/20/2

Periodicità: Settimanale

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press LinE

Direttore Responsabile: Fulvio Andalò

La rabbia, l'impotenza e il grillismo Era il 1946, c'erano le elezioni, per votare occorrevano 21 anni, io ne avevo 17. In un'assemblea, assieme ad altri coetanei, affermai: «Le generazioni che ci hanno dato fascismo e guerra (o che non li hanno saputi evitare) lascino alla nostra il compito di costruire un'Italia nuova». In teoria non avevamo torto; in pratica se, con la Costituzione, non si fossero unite più generazioni e culture, non avremmo riscattato l'Italia. Certo, oggi è decisivo mandare a casa ladri e ciarlatani, ma non basta: come allora servono progetti e forze per guidare, in una Europa riformista, l'Italia del lavoro, delle imprese, dell'innovazione. Ho ascoltato Grillo in Tv: molti mali che denuncia sono reali. Ma non propone soluzioni convincenti. Anche nel 1968 si chiedeva «l'immaginazione al potere», ma alla fine il vecchio potere non fu mandata a casa e seguì il disincanto fra stragi e anni di piombo. E' rabbia velleitaria quella che pesca nella demagogia. Governo a 5 Stelle? Con chi, con quale progetto per l'Italia, lavorando assieme a quale Europa? La protesta pone i problemi, ma per risolverli servono due cose: una proposta credibile e un percorso che possa rea-lizzarla. Un percorso che deve unire selezionando, non rottamando o, come dice Grillo, seppellendo tutto e tutti. Vede lontano chi , sale sulle spalle dei padri; e per fortuna non abbiamo avuto solo Berlusconi e Bossi, Polverini e Formigoni, ma anche coloro che ci diedero la Costituzione e l'idea di un'Europa federata.

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ant, «Il porto ci salverà dalla essione»

(ilitA .5> i\ L\ 111 27/10/2012

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

In consiglio la petizione contro l'area logistica Raccolte quasi 2mila firme; lunedì la discussione con tre commissioni riunite

RAVENNA. C'è qualcuno che forse non gioisce per i sessanta milioni statali stanziati per il porto di Raven-na. I fondi significano un'accelerazione nei lavori e quindi anche una spinta in più per la realizzazione della nuova area logistica tra il Candiano e Porto Fuori, lun-

go la Classicana, a servizio dello scalo portuale: per rag-giungere il livello del terreno necessario per avviare le opere di urbanizzazione infatti si utilizzeranno in gran parte i fanghi prelevati dal fondale del canale nelle o-pere di approfondimento. Contro questa nuova area lo-gistica che andrà a coprire 170 ettari di campagna, oggi occupati da verde e laghetti con la stessa estensione cir-ca dell'abitato di Porto Fuori, è nato da tempo il comi-tato Vitalaccia Dura (via Vitalaccia è una delle strade che ricadono nell'area) che ha raccolto quasi duemila firme. La petizione arriverà lunedì in consiglio comu-nale quando sarà discussa da tre commissioni riunite.

I 170 ettari sono suddivisi in quattro comparti. I due più vicini al canale rappresentano circa cento ettari ed erano già stati previsti come aree di pertinenza del por-to intermodale dal piano regolatore generale (Prg) del Comune di Ravenna del 1983. In pratica è da quasi trent'anni che il destino di quella campagna è segnato per diventare cemento. Nel terzo comparto, circa ses-santa ettari di proprietà della Cmc, andrà a insediarsi il bitumificio ex Sic, inglobata l'anno scorso dalla società Acr, che vede la partecipazione al 50 percento di Cmc e Acmar. Acr oggi si trova nella darsena di città, in via Bosi Maramotti e ogni giorno deve fare i conti con le proteste dei residenti per rumori e polveri. «I nuovi im-pianti - ha dichiarato Dario Foschini, amministratore delegato di Cmc, al settimanale Ravenna&Dintorni - u-tilizzeranno tecnologie avanzate di ultima generazione. Abbiamo fatto analisi rassicuranti per i rumori e gli odori».

L'Acr si trasferirà quanto prima ma oltre a questa sono in programma capannoni a servizio dei traffici portuali, nuove strade e rotatorie, attività commerciali, ristoranti, mense, bar, uffici, sportelli bancari e postali, e un albergo che si dovrà affacciare sulla Classicana. Tutto da fare secondo i tempi di sviluppo del porto. Ma cosa spaventa i cittadini al punto da portarli alla pe-tizione di cui si parlava prima? Innanzitutto c'è una sorta di ribellione contro l'espansione del cemento che divora il verde. Ma c'è anche il timore che i fanghi da utilizzare per rialzare il piano campagna non siano del tutto puliti come appare dai controlli fatti finora dalle autorità. Perché Arpa ha già analizzato i fanghi che do-po essere stati dragati sono stati collocati nelle casse di colmata e non risultano valori fuori legge. Per fugare i dubbi anche dei più scettici è intervenuto nei giorni scorsi Pietro Vandini, consigliere comunale del Movi-mento 5 stelle e presidente della commissione Ambien-te: con una lettera aperta a sindaco, Autorità portuale e Arpa propone di consentire ai cittadini un'analisi su-per partes dei materiali.

Il 30 ottobre alle 20.30 alla sala Kojak di via Staggi a Porto Fuori è in programma un'assemblea pubblica do-ve Provincia, Comune, Cmc, Arpa e Ausl spiegheranno ai cittadini i dettagli del progetto.

Andrea Alberizia

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Pagina 5 Cronaud Raverna

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:11 PRONTO :11 CRONACA

DEGRADO E INCURIA IN cui\ Inviate le vostre segnalazioni a il Resto del Garllno

27/10/2012 press LinE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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UTTERE E

Quando la bellezza disturba la mediocrità HO LETTO con attenzione l'intervento a firma dell'archi-tetto Casalboni che esprime una serie di opinioni che lascia-- no intuire toni sopra le righe e che lasciano percepire una grande approssimazione. La de-finizione 'archistar' non nasce da me, e ritengo che sia inade-guata rispetto alle responsabili-tà del mio ruolo e delle mie competenze. Tuttavia condivi-do con lui, che questa definizio-ne sia non opportuna ed imiti-le. Ma si sa, si fa presto a :fare della polemica, purtroppo, noti sempre genuina né costruttiva. E' comunque sorprendente che nel commento dell'architetto Casalborti si glorifichi là mediocrità del costruito di Mi-lano Marittima, definendola addirittura una vecchia signo-ra. 11 suo commento è dimostra-zione di come, anche molti ar-chitetti si siano convinti che la bellezza sia qualcosa da rifiuta-. re perché paradossalmente di-sturba, appunto, una mediocrità consolidata, alla quale quasi tutti si sono abitua-ti. Per continuare a prendere spunto (dall'intervento pubbli-cato, è effettivamente cambiato qualcosa nella pianificazione urbanistica e ne sono lieto. Per-ché attraverso quella cultura so-no state costruite città invivibi-li, distrutte coste e litorali, do-- ve nell'assoluta mancanza di sensibilità e qualità dei proget-ti di architettura, sono stati co-struiti luoghi estranei all'am-biente e alle persone. Si potreb-be supporre dunque che l'archi-tetto Casalboni ed i suoi colle-ghi, consapevolmente, apprez-zino di fatto questa estraneità e mediocrità. In realtà ricordo loro che il ruo-lo di un architetto dovrebbe es-sere un altro, invece che asse-condare la mediocrità, si do-vrebbe avere la responsabilità di combatterla quotidianamen-te a tutti i livelli. Invece che es-sere partecipe e complice, si do-

vrebbe avere uno spirito critico e propositivo, lavorando appun-to su progetti di qualità. Ma per fare quello che l'architetto Ca-salboni impropriamente, defini-sce patetico, ci vogliono molte competenze. Bisogna investire quotidianamente nella propria formazione e nella creatività, bi-sogna avere un'organizzazione cori persone competenti in di-verse materie, essere capaci di lavorare in maniera integrata, conoscere temi ambientali, avere la consapevolezza del pro-prio lavoro e delle proprie re-sponsabilità, oltre che coltivare la bellezza e la cultura. L'edifi-cio in questione rappresenta tutto questo ma soprattutto la ri-cerca costante di costruire edifi-ci di qualità in modo che qual-cuno, pure l'architetto Casalbo-ni si accorga di quanta mediocrità c'è in giro e comin-ci davvero a pensare che è ora di cambiare.

Mario 03.cinella

CITTADINANZA

Va concessa a chi la merita

NELLA discussione di giovedì in consiglio comunale sul pro-blema della cittadinanza italia-na agli stranieri, il sindaco ha

lanciato la sua ennesima frase ad effetto: bambini che na-scono in Italia sono italiani'. Noi abbiamo aggiunto: 'se i lo-ro genitori sono italiani'. Sta qui la differenza sostanziale tra l'ordine del giorno proposto dal Pd e,quello dì Lista per Ra-venna. E importante precisare che questa discussione, attinen-te a competenze dei legislatori nazionali, che nulla hanno a che fare con le funzioni del Co-mune di Ravenna, è stata impo-sta dal Pd. Lista per Ravenna evita da sempre di portare in consiglio temi su cui nulla può decidere il Comune. Ma quan-do altri lo fanno, e siccome non è senza idee, non .rinuncia a di-mostrare di averle. Di fronte al-la maggioranza, diretta a bac-chetta dal Pd (Pri compreso), con l'inutile soccorso dei grilli- ni, Lista per Ravenna ha p- refe-- rito presentare una proposta al-ternativa, ritenendo mortifi-cante per l'assemblea elettiva. della città un balletto (durato quasi due ore) di sì e di no sulla sola voce del partito padrone. Dunque, abbiamo detto no alla cittadinanza italiana concessa automaticamente ai bambini che nascono in Italia da genito-ri stranieri e ai minori stranieri che arrivano successivamente in Italia. Ma abbiamo indicato quali potrebbero essere i crite-ri, che spetta alla legge definire e mettere a punto, perché i mi-norenni stranieri possano ac-quisire la cittadinanza italiana: un'effettiva accertata integra-zione sociale, che richiede uno stabile radicamento sul territo-rio italiano, la conoscenza e condivisione del sistema di leg-gi e di norme che regolano la convivenza civile nel nostro pa-ese, e in particolare dei doveri che, unitamente al riconosci-mento dei diritti, fanno capo ai cittadini italiani. Insomma, la cittadinanza italiana dev'essere meritata, non regalata.

Aivaro Aracisi capogruppo Lista per Ravenna

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27/10/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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V;S:Z.Tik LA LE ERA

«Perché non fare una sperimentazione

sul semaforo all'incrocio?»

«PERCHE' togliere il semaforo senza nemmeno aver provato a modificarne i tempi?». Il piano da 120mila euro per la fase 2 degli interventi su Corso Mazzini e via Oberdan (dopo le tante polemiche sulla prima parte del riordino della viabilità) che abbiamo riportato ieri raccoglie la prima reazione. Secondo il progetto descritto dall'assessore Claudia Zivieri sarà tolto il semaforo al discusso incrocio di Corso Mazzini con via Gallo Marcucci e sarà realizzata una rotonda all'incrocio con via Tolosano (la terza in poche centinaia di metri) raccoglie la prima reazione che rilancia una proposta già avanzata nelle scorse settiman. Un'ipotesi che non piace a un nostro anonimo lettore, già intervenuto più volte sull'argomento: «Perché prima di costruire una barriera e una rotonda perché non si prova a sdoppiare il tempo semaforico della direttrice via Gallo Marcucci-Fontanone in quest'ordine per evitare ad esempio — che chi, provenendo dal centro, deve svoltare a sinistra in via Giovanni da Oriolo debba dare la precedenza, una volta scattato il verde? Il semaforo al termine di Corso Saffi ha da tempo cinque tempi semaforici e non crea polemiche. Perché il comando della polizia municipale non promuove un esperimento così poco costoso prima che vengano commessi danni irreparabili come è già accaduto in via Oberdan?»

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE 27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

Sci L'Orso Bianco Ravenna presenta la nuova stagione RAVENNA Come ogni anno, a ridosso dell'inizio dell'at-tività invernale, lo Sci Club Ravenna presenta la propria stagione agonistica e ricreativa. L'appuntamento è per questa sera, alle ore 21, al Centro Bosco Baronio: alla serata saranno presenti l'assessore allo sport del Co-mune della città bizantina, Guido Guerrieri, alcuni pre-sidenti di sci club provinciali, il C.A.I. (Club Alpino Italia-no) ravennate che a sua volta presenterà le proprie ini-ziative e i suoi programmi, e l'Ente Turismo di Tarvisio che presenterà le novità riguardanti il proprio territorio e le promozioni per l'imminente stagione sciistica. Anche quest'anno il programma di iniziative dello Sci Club Orso Bianco si annuncia particolarmente ricco e vario suia sotto l'aspetto agonistico-sportivo sia sotto quello turistico-ricreativo, ideali per gareggiare e socia-lizzare, ma soprattutto divertirsi.

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Balsa, una scorta di entusiasmo per

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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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QUESTIONE 'IUS SOLI' IN CONSIGLIO

Cittadinanza agli stranieri Passa la linea del Pd Si è svolta in consiglio comu-nale la discussione relativa a due ordini del giorno in ma-teria di cittadinanza ai bam-bini nati da genitori stranieri, uno di Matteo Cavicchioli (Pd), l'altro di Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna. Il primo è stato approvato con i voti fa-vorevoli di Pd, Idv, Sel, Fds e anche di un partito dell'oppo-sizione, il Movimento 5 Stelle; contrari Lega Nord, Pdl e Li-sta per Ravenna. Il secondo è stato respinto (voti favorevoli di Lista per Ravenna, contrari di tutti gli altri). "Chi nasce in Italia è Italiano - ha commen-tato il sindaco Matteucci su-bito dopo la discussione in consiglio —. Lo dicono la ci-viltà, l'umanità, i moderni principi giuridici. Lo dice per-fino il buon senso. Ma non lo prevede la legislazione italia-na. L'approvazione avvenuta oggi in consiglio comunale dell'ordine del giorno che 'ci

impegna ad attivare tutti gli atti e procedure necessarie a sostegno del riconoscimento della cittadinanza italiana per Ius Soli ai figli nati in Italia da entrambi genitori stranieri re-golarmente residenti e ai ra-gazzi arrivati in Italia adole-scenti, figli di cittadini non i-taliani regolarmente residen-ti, che abbiano qui compiuto un ciclo scolastico' è il nostro contributo ad una battaglia di civiltà che tutte le persone di buon senso non possono non sostenere. È un contributo che vogliamo dare per fare crescere quella cultura del-l'accoglienza insita nella no-stra Costituzione, perché ai figli degli immigrati che han-no scelto di vivere in Italia, che frequentano le nostre scuole e crescono insieme ai nostri figli non possiamo ne-gare il diritto di sentirsi parte del Paese nel quale sono nati e cresciuti".

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Una tentala estorsionedipulizie

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27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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MOZIONE della lista Fatti Sentire: adottiamo il progetto 'Last Minute Market' anche a Faenza: si recuperano anche i pasti non somministrati nelle mense

I "grillini": offrire agli indigenti il cibo invenduto dei supermercati

Lode ai consiglieri comunali Maurizio Montanari e Vin-cenzo Barnabè (Lista Civica 5 Stelle "Fatti sentire"): han-

no presentato una mozione al sin-daco per l'adozione nel Comune di Faenza del progetto 'Last Minute Market' (Lmm). Cosa fa Lmm? Per-mette ad organizzazioni non lucra-tive il recupero dei beni rimasti in-venduti nel circuito produttivo e commerciale (che include imprese, mercati all'ingrosso, enti no -profit, multiutility, Asl, associazioni, citta-dini) attivando una rete solidale e sostenibile. Risultato: il recupero delle derrate alimentari non più vendibili ma ancora commestibili provenienti da supermercati e iper-mercati; e il recupero dei pasti non somministrati nelle mense.

Non ci si poteva pensare prima? Pazienza, meglio tardi che mai. Que-sto sistema permetterà di sostenere gli enti assistenziali sul territorio co-munale.

"Secondo la Fao - ci spiegano - nel mondo ogni anno si buttano 1,3 mi-liardi di tonnellate di cibo, ossia un terzo degli alimenti prodotti, con u-

"Lo sperpero alimenta-re: una perdita di 1.693 euro l'anno per famiglia"

no spreco insostenibile di suolo, ac-qua ed energia. In Europa finisce nella spazzatura quasi la metà del cibo acquistato: 89 milioni di ton-nellate all'anno di alimenti, ovvero 179 kg pro-capite l'anno. Ciò avvie-ne nonostante 79 milioni di cittadini europei vivano sotto la soglia di po-vertà, e 16 milioni di persone dipen-dano dagli aiuti alimentari.

Da un punto dì vista economico per una famiglia italiana lo sperpero alimentare significa una perdita di

1.693 euro l'anno". Conclusione: "Visto che Irnm' è

una società spin-off dell'Università di Bologna e opera in tutto il territo-rio sviluppando progetti per il recu-pero dei beni invenduti, o non com-mercializzabili, a favore di enti cari-tativi; e tenuto conto che la Regione Emilia Romagna ha già in essere una collaborazione con Lmm (nell'anno 2009/10 ha portato al recupero di beni per un valore di 693.200 euro), e che sul nostro territorio esiste una rete di solidarietà (mensa del pove-ro, parrocchie, associazioni carita-tevoli, cooperative) interessata a ini-ziative che coinvolgano Gdo, mense comunali, scolastiche, ospedali, al recupero di generi alimentari, pasti pronti e generi No food (parafarma-ci, libri ecc, che non hanno più va-lore commerciale perché prossimi alla scadenza o per difetti estetici nell'imballaggio)

"invitiamo il Consiglio comunale e la Giunta ad aderire alla dichiara-zione di spreco di cibo di Lmm, e ad attivare una studio per attuare il progetto Last Minute Market anche a Faenza".

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FAENZA

"In centro scuole con il 50% di stranieri"

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

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27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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inbianco e ner ->ea Libertv

Assegno non cambiato Querela la Imnea

Fotografie in bianco e nero dell'epoca Liberty LA MOSTRA Ai Magazzini del Sale la città giardino raccontata dalle cartoline e dai filmati degli anni '50

I costumi degli italiani nel seco-lo scorso in mostra al Magazzi-no del Sale. Fotografie d'epoca e documenti svelano la storia, la bellezza e l'identità della spiaggia di Milano Marittima. La mostra, che rimarrà aperta fino all'il novembre, presenta il titolo "Milano Marittima 100. La città e le architetture" a cura di Valentina Orioli ed Emanuele Dari, organizzata nell'ambito delle manifestazioni per la ce-lebrazione del Centenario di Milano Marittima, con il patro-cinio della Regione Emilia Ro-magna, della Provincia di Ra-venna, dell'Ordine degli Archi-tetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Ravenna e dell'Ordine degli In-gegneri della Provincia di Ra-venna. In mostra una ricostruzione, tramite materiali originali an- che inediti, provenienti, tra gli

altri, da collezioni private, dagli archivi del Comune di Cervia, dall'archivio fotografico Zan-gheri di Cesena e dell'Istituto Luce; foto e cartoline d'epoca, progetti architettonici, docu-menti e documentari filmati storici, dall'epoca del Liberty fi-no alla moderna età. L'esposi-zione restituisce l'identità del passato e dei costumi dell'Italia nel secolo scorso grazie al sug-gestivo bianco e nero: i ritratti delle famiglie milanesi, le ragaz-ze in bikini in spiaggia negli an-ni Cinquanta, i primi bar e i club, come la celebre discoteca Pineta o il Wood Pecker, una struttura avanguardistica per quegli anni. Inoltre le immagini che ritraggono il Duce in visita alle gigantesche colonie, le case delle vacanze del fascio, e i do-cumentari restaurati dell'epoca. Per la prima volta in mostra an-che il Piano Palanti appena re-

staurato: si tratta del piano re-golatore di Milano Marittima disegnato cento anni fa dal pit-tore milanese. Un pregiato cartellone di eventi accompagna i giorni di apertu-ra della mostra. Domani (ore 10) verrà presentata il libro di Renato Lombardi: "Milano Ma-rittima compie 100 anni (1912-2012). Rassegna di immagini dalla nascita alla grande trasfor-mazione". A seguire si può par-tecipare a una visita guidata alla mostra con i curatori Valentina Orioli ed Emanuele Dari. Mer-coledì (ore 16.30) sarà in pro-gramma la conferenza di Gian-carlo Dall'Ara e Ermanno Zat-toni sul tema: "Milano Maritti-ma e la Bellezza", mentre il 4 novembre alle 10 sarà presen-tato il libro di Luigi Tazzari "Il mare d'inverno" e si replica con la visita guidata alla mostra ac-compagnati dai curatori.

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

press unE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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IL MOVIMENTO 5 STELLE INTERVIENE SUI NUMEROSI EPISODI CRIMINOSI

Furti di rame al cimitero comunale "Necessaria la video sorveglianza" Il Movimento 5 Stelle presenta un'interpellanza al sindaco Ro-berto Buda sul "contrasto ai furti nel cimitero in viale Mazzini" "Ormai da tempo si susseguono con cadenza sempre più fre-quente furti di rame da parte di malviventi nelle ore notturne al cimitero in viale Mazzini, profa-nando numerose tombe per im-possessarsi di rivestimenti, plu-viali, grondaie in rame, ma anche sottovasi e vasi - spiega il consi-gliere comunale Alberto Pappe-rini - Questi gesti manifestano sdegno e insofferenza nella citta-dinanza per la mancanza di ri-spetto per un luogo di culto, non-ché creano un danno economico agli stessi che si vedono costretti a dover ripristinare i manufatti

"Eventi da condan- nare con fermezza"

danneggiati. Nonostante i nume-rosi e ripetuti furti, ad oggi nulla è stato fatto concretamente per contrastare questi eventi, che so-no da condannare con fermezza".

Il Movimento 5 Stelle chiede che il consiglio comunale impegni l'amministrazione e il sindaco "a mettere in atto con urgenza tutte le necessarie precauzioni, instal-lando sistemi di videosorveglian-za adeguati, per contrastare que-sto fenomeno malavitoso". Sono diversi infatti i furti di rame e non solo che vengono perpe-trati nei confronti delle tombe del cimitero cittadino e un pro-getto, firmato dalla Giunta Pan-zavolta, prevedeva l'installazione di videocamere nei pressi della struttura, da sempre nel mirino dei malviventi sia per l'oro rosso, ma anche per vasi e ornamenti, così come i furti all'interno delle auto parcheggiate nei pressi del cimitero.

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Il proge a ridurre

l'uso delle

t-to mira di molto

automobili

Lu bici è meglio condividerla

ciAtit'fiere di Forlì e Cesena

Direttore Responsabile: Pietro Caricato

27/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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La bici è meglio condividerla Attive da oggi 7 postazioni

per muoversi ovunque FORLÌ. Prenderà il via oggi il servizio di "Bike

sharing", ovvero quella "bicicletta condivisa" a disposizione in 7 differenti postazioni cittadine. I velocipedi (alcuni bianchi, elettrici, altri verdi tradizionali) sono agganciati a colonnine instal-late già da qualche giorno, utilizzabili da chiun-que abbia attivato il servizio recandosi negli uffici di "Forlì mobilità integrata" di via Lombardini

In questa sede si paghe-rà una tessera 25 euro, comprensiva di 5 euro di assicurazione e altrettan-ti per la tessera stessa; ci-fra, quest'ultima, che po-tranno risparmiare quan-ti sono abbonati al servi-zio di trasporto pubblico e quindi già in possesso di una tessera. A quel punto basterà appoggiare il do-cumento su una colonni-na perché il sensore sblocchi il gancio di si-curezza e li-beri la bici-cletta per il suo utilizzo.

Costi. La prima mezz'o-ra è sempre gratuita, poi, a seconda della tipologia di mezzo utilizzato - a "piede" o elettrico - si do-vranno versare, rispetti-vamente, 80 centesimi o 1,50 ogni mezz'ora fino al-la terza, per poi pagare -trascorso questo lasso di tempo - 2 o 3 euro l'ora. «L'obiettivo - come spiega Claudio Maltoni, tecni-co comunale di "Forlì mo-bilità integrata" - è favo-

rire un utilizzo rapido del mezzo per compiere un tragitto, non affidare per una giornata la bicicletta ad una persona». Le 7 sta- zioni del "Bike sharing" si trovano: di fronte alla stazione ferroviaria, in piazzale della Vittoria, in piazza Saffi, nel parcheg- gio "Da Montefeltro", a Porta Schiavonia, in via- le Vittorio Veneto e nel

parcheggio di viale Sali- natore, vici- no al parco pubblico. Insomma

chi parcheggia, ad esem- pio, in viale Salinatore, prende la bicicletta e la ri- consegna in piazza Saffi o a Porta Schiavonia; fa le cose che ha in program- ma, poi ne prende un'al- tra per tornare a recupe- rare l'automobile. «Non c'è posto in centro - con- ferma Gianluca Pin, re- ferente di "Comunicare" che ha realizzato il pro- getto - che non si possa raggiungere più veloce- mente in bicicletta rispet-

to all'auto». A fianco dei due, ieri mattina, di fron-te alla stazione ferrovia-ria, erano presenti anche: Roberto Balzani e Gian-carlo Biserna, sindaco e vice; Fabio Formentin, responsabile del servizio mobilità urbana e tra-sporto locale della Regio-ne; Giorgio Casadei, re-sponsabile di Fmi comu-nale. «L'obiettivo - ricor-da Balzani - è quello di spingere la gente ad uti-lizzare sempre di più i mezzi pubblici, favoren-do l'interscambio fra tre-no, autobus e bicicletta», Formentin ha, invece, ri-marcato, come la nostra città sia la prima a parti-re con questo progetto in regione. Da ricordare che chi perde o si fa rubare la bicicletta deve rifonder-ne il prezzo: 350 euro per la tradizionale e 2mila per quella elettrica.

Matteo Miserocchi

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il Resto del Carlino

FORLÌ Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

27/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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PARCO URBANO INTERROGAZIONE DI GAGLIARDI (PDL): «CI COSTANO 3 VOLTE PIÙ DEL ALETTO»

«Conigli malati, spesi già 36mila euro» PROBLEMA conigli infetti risolto, o quasi, al parco urbano. Lo conferma il vi-ce sindaco Giancarlo l3iserna. «Ci sono circa un centinaio di animali da control-lare. I conigli sani sono stati messi all'in-terno di un recinto per la sterilizzazio-ne». Nel giro di un mese o poco più an-che sugli animali ancora liberi verranno effettuati gli esami per capire se hanno contratto o meno la mixomatosi, la pato-logia che da questa estate ha provocato la morte di decine di conigli. A risollevare il tenia è il capogruppo del Pdl in consi-glio provinciale Stefano Gagliardi, che ha presentato una interrogazione in me-rito. Tra le domande che il pidiellino po-ne ce n'è anche una relativa ai costi.

«E' VERO — chiede — che i costi dell'operazione, ad oggi, siano di poco in-feriori a .36mila euro? E vero che per cat-turare un singolo coniglio è stata spesa una somma media pari a 54 euro? Tenu-

to conto del peso medio di 2 kg, questi animali costano ai forlivesi quasi tre vol-te di più del filetto. Questo quando ini-zialmente la prima cattura era stata effet-tuata senza onere alcuno per l'Ammini-strazione, grazie all'utilizzo dell'Atc (as-sociazione privata sotto il controllo pub-blico per la gestione dell'attività venato-ria) che gratuitamente e volontariamen-te ha prestato la sua opera. Perché non si è proseguito a costo zero? Forse per com-piacere gli animalisti o pseudo tali, senza pensare né ai costi a carico della colletti-vità, né ai poveri animali, in quanto am-malati, vengono soppressi?». Ancora: «Ma il Comune non era in crisi a causa dei tagli? L'amministrazione non aveva neppure 20.000 CUM per la festa di Radio Bruno in piazza, per non parlare di altri e più 'seri' e prioritari interventi nel cam-po dell'assistenza e del sociale?». Su que-sto punto Biserna si limita a dire che «stiamo facendo i conti, al momento non sono in grado di fornire cifre sui costi».

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Il parchimetro Oggi non in centro non sarà in funzione dalle 8 all Pagina 11

Sempre meno compiti Atrsarà ridimensionata

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I ROMAGNA L FORLÌ & Periodicità: Quotidiano VOCE CESENA

27/10/20/2 D

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Direttore Responsabile: Franco Fregni Diffusione: n.d.

pressunE

CAPOLINEA ALLA STAZIONE Aderiscono in massa anche i dipendenti del Comune che usano la mail interna per far sapere tutto il loro disappunto

Arriva a quota mille firme la petizione per far tornare i bus in centro

Supera quota mille la petizione per riportare in piazza il capo-linea degli autobus. La raccol-ta firme che ha visto mobilita-

ti negozianti e lavoratori del centro storico sarà consegnata nei prossimi giorni al sindaco e all'assessore alla mobilità e vice sindaco Giancarlo Bi-serna. Dalla fine di luglio le linee de-gli autobus urbani ed extraurbani non fanno più scalo in piazza ma hanno come capolinea la stazione dei treni. Per arrivare in centro storico è stato approntato un servizio di bus navette che però, fin dai primi giorni, si è dimostrato insufficiente special-mente nelle ore di apertura e chiusu-ra di uffici e scuole. Penalizzati gli studenti che, nei primi giorni di scuo-la, hanno chiesto in centinaia i per-messi per arrivare in classe in ritardo e pure i lavoratori che per arrivare al posto di lavoro in centro sono co-stretti a cambi di autobus in stazione

Petizione a quota mille

e spesso a camminate a piedi visto che salire sulle navette è quasi im-possibile.

Tra i più critici verso il nuovo siste-ma di mobilità cittadina ci sono pro-prio i dipendenti del Comune che hanno firmato in massa la petizione, disponibile in molti bar e uffici del centro, e che, nei giorni scorsi hanno persino usato la mail interna del Mu-

nicipio per esprimere tutto il loro di-sappunto. Una mail per tutte postata in risposta ad un comunicato del Co-mune che parlava di servizio efficien-te.

"Rispondo a questa e-mail, e mi scuso perchè uso l'everyone (la mail interna ndr) ed a molti questi proble-mi non interessano, perchè non so a chi rivolgermi, ma chi è che fa i mo-nitoraggi per vedere come funziona-no le cose? Queste persone hanno mai viaggiato come pendolari su un bus? A che orari vengono fatti questi monitoraggi? Questa mattina, come sempre sono partito da casa per fare i 18 km. che mi separano dall'ufficio alle 7 sono sceso dal "92" in viale del-la Libertà alle 7,35, c'era una navetta ferma che è partita prima che potessi attraversare la strada, la navetta suc-cessiva non si è fermata, sono arriva-to in piazza Saffi alle 7,48, questo sa-rebbe il grande servizio?".

Sosta e bus gratis Tornano oggi gli incentivi per chi vuole fare shopping Torna oggi, nell'ambito delle iniziative di promozione del centro storico, il servizio gratuito degli autobus della Linea 1 e della Linea 6 (linee a servizio del centro sto-rico). Oltre ai bus oggi saranno gratis, per l'intera giornata (dalle 8 alle 20) (con obbligo di esporre il disco orario per un massimo di due ore) le righe blu in tutte le aree di sosta gestite dalla società Porli Mobilità Integrata (sia parcheggi in strada, sia «lunga sosta»), iniziativa che proseguirà anche per i prossimi sabati fino al 15 febbraio prossimo. Occhio però perché nei parcheggi gestiti dalla società "Cofor-pol" il provvedimento non è valido e si continuerà a pagare la sosta con le tariffe ordinarie (questi parcheggi sono: piazza Montefeltro, interrato - XX Settembre -Carmine - Manzoni - Cavour - Matteucci). E approfittando della sosta gratuita oggi, a partire dalle 15 si può partecipare al laboratorio creativo ai Giardini Orselli incentrato sul tema del recupero. Ai piccoli artigiani alla prova con piccole e di-vertenti attività manuali, animatori ed educatori proporranno di inventare oggetti con colori, carta e materiale di uso quotidiani. Con "Porli Città dei Bimbi" torna anche il Trenino dei Piccoli, il divertente modo per attraversare il centro storico della città. Sempre dalle 15 alle 19, il mezzo partirà ogni 30 minuti da via delle Torri, proprio davanti ai Giardini Orselli, per fermarsi in diversi punti nell'ambito di un percorso circolare nel centro di Porli. I coupon validi per un giro a bordo possono essere ritirati in uno degli oltre 160 negozi aderenti a Porli nel Cuore.

FORLÌ

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Le bici

rubate

ritrovate

dai

carabinieri

all'interno

di un garage

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di Rimini e San Marino Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

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Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

pressunE

I carabinieri, che avevano intensificato i controlli dopo un'impennata di denunce, ne hanno trovate 13. Il consiglio del Comune: «Usate lucchetti più robusti»

Scoperto garage pieno di bici rubate C'era anche quella del vice sindaco Francolini: denunciati in quattro per ricettazione

di Emer Sani

RICCION E. Scoperti con il garage pieno di biciclet-te rubate. Una coppia di origine partenopea è sta-ta denunciata dai carabi-nieri per ricettazione, in-sieme ad altri due stra-nieri.

Tra la refurtiva è stata ritrovata anche la bici del vice sindaco Lanfranco Francolini, portata via nel pomeriggio di giovedì (attorno alle 18) mentre e-ra parcheggiata fuori dal Comune. Ieri mattina le forze dell'ordine hanno scovato il deposito con all'interno 13 biciclette e segnalato all'autorità giudiziaria B.S. 4lenne nato a Napoli ma residen-te Riccione, disoccupato, la moglie C.E. 42enne an-ch'ella partenopea e sen-za lavoro. Con loro sono stati denunciati K.V. 29enne cittadino russo e S.V. 28enne ucraino, en-trambi residenti a Riccio-ne e in attesa di occupa- 71MIP

I militari, dopo le de-nunce di furto delle bici, hanno avviato controlli precisi e individuato, nel garage in uso alla coppia, il luogo dove veniva oc-cultata la refurtiva. Al fi-ne di verificare se le bici fossero effettivamente ru-bate i carabinieri hanno effettuato un apposta-mento. E dopo aver nota-

to che i due giovani stra-nieri stavano soprag-giungendo nel garage, i carabinieri hanno deciso di intervenire, bloccan-doli mentre erano intenti ad acquistare, dai coniu-gi, una bicicletta risulta-ta poi rubata. All'interno del deposito i militari hanno rinvenuto e segue- c-1-,nxrn, n n l hininln+

te, tutte provento di furto, che ora sono in attesa di essere restituite ai legit-timi proprietari. In mat-tinata il vice sindaco è stato contattato e infor-mato del ritrovamento; i carabinieri sono risaliti a lui dai bigliettini da visi-ta contenuti nelle borse laterali della bici. «La mia bicicletta è stata tro-

vata prima ancora che fa-cessi denuncia - racconta Francolini -, sento il do-vere di ringraziare i cara-binieri che, a poche ore dal furto, l'hanno rintrac-ciata insieme a quelle di tanti altri. Il furto delle bici è una piaga di cui so-no vittime molte persone, e che fa percepire un sen-so di insicurezza. I cara-

binieri si sono attivati e hanno avuto ottimi risul-tati. Con il loro operato ci sentiamo tutti più tutela-ti». Francolini aggiunge un consiglio ai riccionesi: «Fornitevi di lucchetti e catene più robusti, i miei erano di quelli leggeri che gli autori del furto sono riusciti a scassinare con facilità».

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Scoperto garage pieno di luci. rubate

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deposito scoperto dai carabinieri e Francolini che ha subito riavuto

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il Resto del Carlino

~MI Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

27/10/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

RCC N DENUNCIATI UNA COPPIA DI NAPOLETANI E DUE STRANIERI

Blitz dei carabinieri in un garage era una 'rivendita' di biciclette rubate

SGOMINATA una banda di la-dri di biciclette. All'opera i carabi-nieri della stazione di Riccione che ieri hanno scoperto un deposi-to dove, tra una dozzina di bici, c'era pure quella rubata all'asses-sore alla Polizia municipale Lan-franco Francolini nel tardo pome-riggio di giovedì, mentre era in municipio (nelle foto). I militari hanno fatto scattare quattro denunce per ricettazione nei confronti di altrettanti disoc-cupati, residenti a Riccione: B.S., di 41 anni e C.E., di 42, coniugati, di origine partenopea, K.V., 29eii-ne celibe russo, e S.V., 28enn.e ucraino. I carabinieri hanno messo a segno il blitz, dopo una lunga serie di se-

gnalazioni e denunce di furto di biciclette, sparite in città negli ul-timi mesi. Fenomeno che ha in-dotto ad attivare una specifica atti-vità di controllo. Identificato il ga-

VITTIW. ILLUSTRE Pure &L'assessore Francolini sottratta La bici durante it consiglio comunale

rage, dove veniva nascosta la re-furtiva (deposito in uso alla cop-pia napoletana), i carabinieri han-no fatto degli appos lamenti e un servizio d'osservazione. Verificato che i mezzi erano stati. sottratti ai legittimi proprietari,

sono intervenuti bloccando i due giovani stranieri, che stavano arri-vando sul posto, proprio per ac-quistare una bici rubata. Entrati nel garage, i militari hanno seque-strato i mezzi, in attesa di resti-tuirli ai legittimi proprietari. Il primo a riavere la bici è stato l'assessore Francolini, che ha rice-vuto la buona notizia del ritrova-mento, proprio ieri mattina verso le nove, mentre stava per andare in caserma a denunciare il furto. «Giovedì , come sempre, ero anda-to in municipio con la mia bici-cletta racconta , ma alle 19,30, mi sono accorto che non c'era più. I militari sono risaliti a me at-traverso un documento che era cu-stodito nelle sacche della bici. De-

vo fare un encomio all'Arma che è stata davvero efficiente». I furti delle due ruote a Riccione, soprattutto quest'estate sono stati un tormentone. Bici sono sparite dai parcheggi„ ma anche dai gara-ge e dai giardini delle case con cancello chiuso. Ma c'è anche chi, come Aldo Terenzi, titolare della boutique Petronius, se l'è vista sparire sotto il naso in un battiba-leno. Il ladro, senza preoccuparsi di lucchetti e catene è fuggito con la bici sulle spalle. Tra luglio e agosto oltre cento per-sone con tanto di denuncia in ma-no, sono andate a cercare le loro bici ai magazzini comunali. Iro-nia della sorte, nessuno ha trova-to quella che gli è stata sottratta.

Nives Consolino

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LAWOCE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

'Foninni "in forvia" altri 6 incarichi

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POLITICA

Astolfi-Idv E' scontro Ancora scintille nella maggioranza che sostie-ne Gnassi. Ieri mattina durante la seduta della commissione Pianifica-zione e Controllo, riunita a discutere una mozione dell'Idv Brunori sulla semplificazione nell'Ausl (articolo in pagina, ndr), Bertino Astolfi si è reso protagonista di un nuovo battibecco con i dipietri-sti. Alla mozione Brunori, sostiene Astolfi, aveva già risposto in modo uf-ficiale l'assessore di par-tito Irina Imola dopo una verifica con il dg dell'Au-sl Marcello Tonini. E, dunque, convocare la se-duta di stamane non ser-viva. "Ma come, tra di voi non parlate?", ha sbotta-to il consigliere ex Pd prima di abbandonare i lavori ancora in corso. A margine dell'uscita dalla sala, Astolfi ha rincarato: "Avevo chiesto di annul-lare la commissione per-ché una risposta c'era già, avremmo evitato di buttare via 2.000 euro. L'atteggiamento dell'Idv in maggioranza? Non è da oggi che dico che ci sono dei problemi e an-che il sindaco lo sa", sor-ride l'esponente di Rimi-ni per Rimini, l'unica lista del centrosinistra a non avere un rappresentante in giunta. In realtà le se-dute costano circa 1.300 euro l'un. La Imola ha preso le distanze dal bi-sticcio parlando di "que-stioni che interessano i consiglieri".

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LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

Direttore Responsabile: Franco Fregni

RIMINI

'Fonini "in firma" altri 6 incarichi

gru NIRO SRA

e

SANITÀ

Buste paga Carta e bolli Ausl un po' arretrata e curiosa nei confronti dei dipendenti: le buste paga dell'azienda sa-nitaria pubblica, infatti, gira-no ancora su carta, con af-francamento di singoli fran-cobolli. Questo il problema sollevato dal consigliere co-munale dell'Idv Brunori, in-sieme a quello delle famose telecamere, in una mozione di un anno fa discussa solo ie-ri in commissione. Dove i rappresentanti del "Colosseo" non sono venuti, ma l'asses-sore Imola ha letto una lettera nella quale l'azienda chiarisce che entro l'anno tutto sarà informatizzato. La Imola ha fatto presente di aver segna-lato tutto e per tempo a Toni-ni, riportando ai consiglieri che "la digitalizzazione dei cedolini elettronici è partita nell'agosto scorso", che "non ci sono state sanzioni o pro-cedure disciplinari per i di-pendenti" con riferimento al-le telecamere e che queste ul-time sono state installate alla fine del 2011 "per motivi di si-curezza e per l'incolumità de-gli operatori", dato che nel cortile dell'edificio dell'Ausl si sono tenute in passato "gare motociclistiche abusive". L'as-sessore Idv ha ribadito anche a Brunori di essersi fatta "ri-petutamente portavoce delle istanze del Consiglio e dei suoi componenti nei confron-ti dell'Ausl: ho ricoperto un ruolo di coordinamento e lo ricoprirò anche in futuro". Brunori però non si è ritenuto del tutto soddisfatto delle ri-sposte, anche se ha accettato di chiudere la vicenda. Ma ciò non rasserena l'ambiente al-l'interno dei partiti della mag-gioranza.

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LAWOCE D I RO M AG NA RIMINI & SAN MARINO

27/10/2012

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Franco Fregni

ZONA ALBA Una coppia di napoletani e i due acquirenti stranieri denunciati per ricettazione

Nel garage di casa avevano aperto un negozio di rivendita biciclette, rubate

N on ho fatto neanche in tempo a fare la denuncia che già mi han-no restituito la bicicletta che mi avevano rubato, giovedì pomerig-

gio,mentre ero a una riunione in Comune. Per questo non posso che ringraziare i cara-binieri". Chi parla è il vicesindaco di Riccione, nonché assessore alla Polizia Municipale, Lanfranco Francolini e anticipa la notizia del-la scoperta - con tanto di 4 denunce per ri-cettazione - di un deposito di biciclette ru-bate. E operazione dei militari della locale sta-zione era iniziata tempo fa quando le denun-ce di furto di velocipedi si erano intensificate. Così i carabinieri hanno iniziato a tenere sott'occhio alcuni "luoghi caldi" e sono arri-vati a individuare un garage, in zona Alba. I militari hanno atteso l'arrivo di qualche ac-

Le biciclette rubate e ritrovate dai carabinieri

quirente e così, quando dal garage dell'abi-tazione di una famiglia napoletana (il 41enne S.N e la moglie 42enne E.C., ambedue disoc-cupati) sono usciti due giovani (il russo 29en-

ne V.K e l'ucraino 28enneV.S , ambedue resi-denti in città e senza lavoro) con una biciclet-ta praticamente nuova, sono intervenuti.

Nel garage della coppia i carabinieri hanno così trovato altre 12 biciclette, quasi tutte nuove e di gran valore (tanto che "usate" ve-nivano rivendute sui 200 euro l'una), di cui i due partenopei non hanno saputo dare spie-gazione. Per tutti è quattro è così scattata una denuncia per "ricettazione", reato che preve-de condanne più dure rispetto al furto.

Delle 13 biciclette rinvenute e sequestrate, già 4/5 sono state restituite ai proprietari. I carabinieri fanno sapere che, se si è subito un furto, si può andare (subito, prima che vengano trasferite "per mancanza di spazio") in caserma a vedere se tra le bici c'è anche la propria.

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RICCIO la

Il Comune estingue 5 milioni di mutui

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