radio emergenza
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RADIOCOMUNICAZIONIIN EMERGENZA
Corso base per volontari
di Protezione Civile
Relatori:
Guido Ardizzone IT9FKM
Giuseppe Cipriano IT9BXO
Boccadifalco – (PA) 22 Aprile 2014
Una massima per cominciare
…..La radio in emergenza serve ad accorciare le distanze e non ad allungare le chiacchiere.........
Cos'è il C.I.S.A.R.?
Il "Centro Italiano di Sperimentazioni ed Attività Radiantistiche è una Associazione Nazionale senza fini di lucro i cui iscritti operano nell'ambito del più totale volontariato.
C.I.S.A.R.CENTRO ITALIANO SPERIMANTAZIONE
ATTIVITA RADIANTISTICHE
E' nata allo scopo di riunire i radioamatori, radioascoltatori debitamente autorizzati, e tutti coloro che desiderano approfondire od hanno interesse per la radiotecnica, l'elettronica e le radiocomunicazioni in generale.
Tra le attività correnti la "Associazione C.I.S.A.R. Cura la divulgazione di tutte le attività culturali e scientifiche connesse alle sperimentazioni nel mondo della radio:
C.I.S.A.R.CENTRO ITALIANO SPERIMANTAZIONE
ATTIVITA RADIANTISTICHE
L'organizzazione di mostre temporanee di tipo didattico, lezioni, incontri, conferenze, proiezione di diapositive sia presso le proprie sezioni italiane sia presso le scuole di ogni ordine e grado,
supporto scientifico di base per chi si avvicina per la prima volta al mondo della radio, supporto alle comunicazioni d'emergenza in ambito di
Protezione Civile
Diciamo subito che questo corso è rivolto essenzialmente agli operatori TLC di protezione civile Non faremo un discorso eccessivamente tecnico Non parleremo di propagazione ionosferica, di onde hertziane o di come costruirsi una radio.
Per l’attività di protezione civile la radio è un mezzo di comunicazione non di studio
Premessa
Marconi intuendo la possibilità di utilizzare le onde elettromagnetiche per inviare segnali a distanza, si interessò di telegrafia senza fili. Verso il 1895, dopo numerosi esperimenti realizzati nella villa paterna di Pontecchio, mise a punto un’apparecchiatura con cui riuscì a inviare segnali intelligibili a una distanza di circa 2400 km, usando un’antenna direzionale. Dopo aver brevettato il sistema telegrafico in Gran Bretagna (1896), fondò a Londra la Marconi’s Wireless Telegraph and Signal Company, nella quale lavorarono diversi scienziati a un ulteriore perfezionamento dei progetti. Nel 1899 inviò segnali radio in Francia attraverso la Manica e nel 1901 realizzò la prima comunicazione attraverso l’oceano Atlantico tra Poldhu, in Cornovaglia, e St John’s, nell’isola di Terranova (Canada)
LA PRIMA COMUNICAZIONE RADIO IN EMERGENZA
…..Il servizio reso dai due ufficiali marconisti sicuramente ha aiutato a salvare molte vite umane nella tragedia ….
Naufragio del Titanic
14/04/1912
I SISTEMI DI COMUNICAZIONE
IN CASO DI EMERGENZA I SISTEMI DI COMUNICAZIONE COLLASSANO
Cellulare
Internet
Telefono
Durante un alluvione i sistemi telefonici a filosono pressochè inutilizzabili
Inizia il panico, tutti telefonano pressoché contemporaneamente e le linee si saturano;
Spesso si hanno interruzioni di energia elettrica: dopo qualche ora il sistema si spegne...
In molte zone di operazione,anche in situazioni normali non c'ècopertura del segnale Cellulare
IN ITALIA L'USO DELLA RADIO ÈSOGGETTO A PRECISE
Rispettare questa legge ci consente un uso ottimale del mezzo di comunicazione, rendendolo disponibile per tutti
Codice delle Comunicazioni Elettroniche
Normative di Legge:
Nel nostro paese le radiocomunicazioni in libero uso sono solo quelle che utilizzano i piccoli apparecchi LPD, i radiocamondi, i segnalatori di soccorso e pochi altri.
Ad oggi non esiste una frequenza radio specifica riservataalle'attività di Protezione Civile
APPARATO : la radio portatile
L'antenna
ON/OFF Volume
Il trasmettitore
La batteria
Il ricevitore
L’antenna è l’elemento indispensabile per la corretta trasmissione e ricezione dei segnali
Il circuito ricevente capta i segnali radio attraverso l’antenna, permettendo l’ascolto delle comunicazioni in corso
Il circuito trasmittente genera il segnale radioche si diffonde nello spazio attraverso l’antenna
La batteria di ogni apparato ricetrasmittentepermette il funzionamento di tutte le parti della radio
C'È UNA SOLA COSA CHE BISOGNA
PTT(Push To Talk)
Premi per parlare.....si preme….....si attende un attimo e si parla
SAPERE PER INIZIARE A USARE
E SI CHIAMA
Le onde radioLe onde radioLe comunicazioni via radio avvengono mediante onde elettromagnetiche
L’onda radio emessa dall’apparato si diffonde nello spaziotrasportando a distanza l’informazione (voce, testo,
immagini…)
BANDA HF (0,3 – 30 MHz High Freq.)COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
BANDA VHF (30 – 300 MHz Very High freq.)TRASMISSIONI RADIO LOCALI E NAZIONALI
BANDA UHF (300 – 3000 MHz Ultra High freq.)TRASMISSIONI RADIO LOCALI E NAZIONALI
Onde a radio frequenza
Guglielmo Marconi (1874/1937), realizza un
sistema pratico ed intelligente di
comunicazione a distanza senza l’impiego di fili o
cavi elettrici.
Onde a radio frequenza
Marconi inventa, il sistema antennaterra e finalmente
la trasmissione supera l’ostacolo di una collina;
questo esperimento storico celebra la “nascita”della
radio.
Onde a radio frequenza
Il giorno dopo la sua morte, le stazioni radio di tutto il mondo interrompono le trasmissioni per due minuti in
memoria dell’uomo le cui invenzioni conquistano il mondo.
LE COMUNICAZIONI RADIO
Si basano sulla trasmissione di energia che viene irradiata nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche dette onde radio o Hertziane che si propagano alla velocità della luce.
circa 300.000 Km/sec
TRASMISSIONE RADIO
SISTEMI DI COMUNICAZIONI
MIC.
MOD. Tx
VOCE ( frequenza modulante)
FREQUENZA PORTANTE
Rx DEM.
ALT.
SCHEMA SISTEMA TLC VIA ETERE
• Ogni trasmissione radio via etere, utilizza due stazioni ( trasmittente e ricevente) separate dall’etere come schematicamente indicato in figura.
TRASMISSIONI RADIO
I segnali di radio frequenza vengono irradiati dall’antenna trasmittente in ogni direzione
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si può definire come la distanza massima (D) alla quale è possibile stabilire una comunicazione fra due apparecchi radio
ponte radio
area di influenza P.R.
D
PORTATA DEL COLLEGAMENTO
PORTATA DEL COLLEGAMENTO
viene limitata in maniera drastica da:•dagli ostacoli;•dalla curvatura terrestre.
la portata D max teorica del collegamento fra due stazioni situate in terreno pianeggiante, dipende essenzialmente dalla quota delle rispettive antenne.
PORTATA DEL COLLEGAMENTO
In pratica, però, le cose vanno un pò meglio per l’intervento di diversi fattori quali:• riflessioni;• diffrazioni;• rifrazioni.
PORTATA DEL COLLEGAMENTO
• su terreno pianeggiante la portata utile del collegamento radio diretto risulta: 25 Km. per le stazioni fisse; 15 Km. per le stazioni veicolari; 5 Km. per le stazioni portatili.
la distanza può variare leggermente, in funzione di:• condizioni atmosferiche;• consistenza del terreno.
Nelle città si possono avere forti variazioni di segnale anche fra punti situati a breve distanza a causa della presenza di caseggiati che riflettono in vario modo i segnali radio che arrivano all’antenna ricevente con fase diversa.
PORTATA DEL COLLEGAMENTO
DISTURBI DEI COLLEGAMENTI
Possono essere di varia natura: radioelettrici di natura impulsiva, generati da:
autoveicoli; macchine utensili, lampade fluorescenti;
dovuti a emittenti radiotelevisive, se vicine alle stazioni radio.
Dovuti dall'orografia del terreno
Per superare ostacoli orografici, naturali e Per superare ostacoli orografici, naturali e umani, in modo da poter comunicare in un umani, in modo da poter comunicare in un ambito molto vasto vengono utilizzate stazioni ambito molto vasto vengono utilizzate stazioni automatiche ripetitrici, comunemente chiamate automatiche ripetitrici, comunemente chiamate
Ponti Ripetitori Ponti Ripetitori
Il ponte ripetitoreIl ponte ripetitore
Il ponte ripetitore è posizionato in luoghi elevati, così da essere lontano da ostacoli, per poter ricevere e trasmettere nelle migliori condizioni
Utilizza per il suo funzionamento due frequenze diverse (semiduplex), una per ricevere e una per trasmettere
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TIPOLOGIAStazione automatica
ripetitrice
Portata utile oltre 200 Km
A BC
D
15 Km
90 Km 136 Km
226 Km
STAZIONE RIPETITRICE
ALT. 1000 m
COPERTURA DEL TERRITORIO
1
4 3 2
La radio 1 trasmette sul canale del ponte ripetitore
Il ripetitore, riceve chiaramente il segnale e lo ritrasmette (lo "ripete").
Tutte le radio, anche se coperte o distanti dalla radio 1, ricevono un segnale potente: quello del ripetitore
Radio Radio portatileportatile(5W)(5W)
8-10 kmcirca
Radio Radio veicolareveicolare
(10W)(10W)
40-50 kmcirca
Radio Radio portatileportatile(5W)(5W)
3-5 kmcirca
Radio Radio veicolareveicolare
(10W)(10W)
7-10 kmcirca
OK!
KO!
Copertura del territorioCopertura del territorio
Quando sopravviene un disastro, non si limita a causare una distruzione ambientale ma induce alterazioni nelle normali condizioni di vita, ovvero vengono compromessi i sistemi sociali compresi quelli personali, in particolare:
➔Vengono a mancare i riferimenti usuali;➔si riduce la capacità di controllo sugli eventi e sull'ambiente;➔viene indotta incertezza esistenziale.
Le comunicazioni radio nella Gestione dell'emergenza
Per favorire la tempestività dei primi interventi e poter decidere la loro dimensione quantitativa e qualitativa, si possono individuare due parametri cruciali:
1. Ottenere l'informazione necessaria allo scopo di:➢mobilitare tutte le risorse e le strutture disponibili entro l'area colpita, considerando che la loro efficacia è comunque ridotta dall'inevitabile stress indotto dall'evento;➢far confluire forze dall'esterno.
2. Organizzare la comunicazione inter e intraorganizzativa.
Le comunicazioni radio nella Gestione dell'emergenza
Diventa indispensabile che ogni Ente coinvolto dall’emergenza possa disporre di un sistema di radiocomunicazioni di emergenza adeguato al tipo di intervento che l’ente è chiamato a svolgere, senza essere eccessivo e ridondante onde evitare di cagionare disturbi agli altri sistemi di radio comunicazioni.
Le comunicazioni radio nella Gestione dell'emergenza
comunicare la propria esistenza e lo stato di operatività;
comunicare per riferire i fatti come sono nella realtà , senza diffondere notizie false ed allarmistiche;
comunicare per dare direttive e per coordinare i soccorsi alla popolazione;
comunicare per creare un rapporto di fiducia con la popolazione e ricevere collaborazione.
Le comunicazioni radio nella Gestione dell'emergenza
Esse sostituiscono la rete telefonica e le reti di servizio normale (VVF; PS; CC; 118; CRI; ecc.) ovvero, si affiancano ad esse per avere maggiori canali di comunicazione sempre aperti senza il rischio di linee occupate a causa di eccessivo traffico o di avarie.
la maglia radio
Come comunicare: necessita
Una rete radio cosistituita da due o più stazioni che operano nella stessa frequenza con lo scopo di comunicare fra di loro;
Composta da una stazione “capo maglia” e da una o piùstazioni “sub”;
La stazione capo maglia è solitamente situata nella salaoperativa o nei pressi di essa ed è responsabile di tutta la rete in modo da assicurare la massima correttezza ed affidabilità dei collegamenti con tutte le altre stazioni.
Come comunicare: necessita
MAGLIA RADIO
Le stazioni sub si attengono strettamente alle istruzioni che ricevono dalla capomaglia ed intervengono solo quando vengono chiamate.
la maglia radio
CCSCAPOMAGLIA
COM1 COM2 COM3
Esempio:
MAGLIA RADIOMAGLIA RADIO
CCSCAPOMAGLIA
COM1 COM2 COM3
COC 1 COC 1
COC 2COC 2COC 3COC 3
MAGLIA COM1
Come comunicare: la maglia radio
MAGLIA RADIOMAGLIA RADIO
CCSCAPOMAGLIA
COM1COM1 COM2COM2 COM3COM3
COC 1
COC 2COC 3COC 3
Op 1Op 1
Op 2Op 2 Op 3Op 3Op 4Op 4
MAGLIA COC 3
MAGLIA COM 1
Sistema di Comando e Controllo
Collegamenti RadioD'emergenza
1° Fase MonitoraggioDi situazioni
di rischio
2°FaseTrasmissioneDi MessaggiDi Soccorso
3° FaseRete AlternativaDi CollegamentiRadio di C.O.M.
4° FaseCollegamenti
RadioPunto-Punto
Esempio:Monitoraggio di un Fiume,
si TrasemttonoInfromazioniSpecifiche
Generate dalOperatore stesso
Esempio:Incidente
IndustrialeSi cerca di
Trasmettere laRichiesta di Soccorso ad
Un'altra stazioneFuri dal
Territorio
Esempio:black-out
Telefonico, siTrasmettono
Messagi generatiDagli enti
E' indispensabileL'uso di moduliTrasmissione
Messaggi
Esempio:Collegamento fra
2 tendopoliSi trasmetton
Informazioni varieGenerati dai Responsabili
Delle tendopoli
A seconda delle circostanze, un volontario della protezione Civile può anche ricoprire mansioni di
“OPERATORE RADIO”
Con tale mansione si identifica in modo particolare un volontario che conosce i metodi, le tecnologie, le procedure per poter permettere un’unica importante mansione:
Il passaggio di informazione tra due o più punti.
L'OPERATORE RADIO
All’operatore radio di protezione civile durante un’emergenza,è affidato il compito di “verificare la situazione” sul campo; ovvero recarsi sul luogo teatro dell’emergenza per descrivere alla sala operativa la reale situazione.
La descrizione dell'evento è di estrema importanza per chi dovrà gestire l’emergenza.
Più precise ed immediate sono le informazioni, più correttamente si potrà valutare la situazione.
L'OPERATORE RADIO
● E’ importante ricordare di trasmettere il messaggio o l’eventuale richiesta di soccorso cercando di non tralasciare i dati fondamentali; un metodo efficace, come riferimento, è quello di ricordare le famose 5 W del giornalismo inglese
Who = chiWhat = cosaWhy = perché / come Where = doveWhen = quando
I dati trasmessi
Dall'operatore dovranno
Rispondere a a queste 5 basilari domande
IL TRIAGE
Non è necessario che siano esposte nell'ordine Il messaggio di richiesta soccorso non deve contenere suggerimenti di carattere operativo se non dettati da competenza specifica.
Ricordarsi che le informazioni inutili occupano la frequenza e creano confusione in chi riceve il messaggio, Vediamo cosa è possibile descrivere:
QUANDO? / DOVE? / COSA? / CHI? / COME ?
Giunti sul luogo del sinistro scrivere annotarsi la descrizione della zona (città o frazione, chilometro dell'autostrada, o della strada statale, provinciale, comunale).
Prestare attenzione anche ai particolari salienti della zona e della sede stradale (ponticelli, Fossi, chiesette Ecc. ) Utili All'individuazione su carte topografiche.
Descrivere il tipo di evento: Terremoto, scoppio alluvione, incidente stradale, crollo ecc..
A
B
C
Capire il numero delle vittime, la gravità dei feriti e la loro stabilità (sno sepolti, incastratim immersi in acqua, sispersi, ecc..
Controllare se vi sono pericoli collaterali ad esempio: spargimenti di liquido infiammibile, tossico, nocivo, cavi elettrici sospesi o danneggiati, materiale con etichette “sostanze pericolose”, luoghi con il simbolo della radioattività, pannelli di pericolo
Pianificare il percosso più semplice per gli eventuali soccorsi.
E
F
D
Qualunque sia la mansione per la quale venga impiegato, il volontario dovrà comunque acquisire, prima del suo intervento, Sei informazioni fondamentali.
La mancanza anche di un solo elemento preclude l’efficacia dell’intervento.
E’ segno di professionalità richiedere queste informazioni !
L'OPERATORE RADIO
● Il primo approccio al parlar per radio è legato alle modalità per effettuare la chiamata al corrispondente radio.
● QUALSIASI sia il NOMINATIVO assegnato all’operatore radio, la sua chiamata verso un altro operatore o verso una stazione, sarà da effettuarsi secondo una PRECISA procedura in tre fasi:
LA CHIAMATA RADIO
NOMINATIVO
Il nominativo o sigla definisce come l’operatore sarà riconosciuto all’interno della rete radio.
Può cambiare in funzione di esercitazioni, emergenze o servizi esterni o abitudini interne all’associazione:
RUOLI COMPITI METODI
● CANALE RADIO o FREQUENZA OPERATIVA
Al fine di permettere un corretto instradamento delle INFORMAZIONI ed evitare una congestione della maglia radio, è necessario conoscere il canale radio o la frequenza assegnata.
RUOLI COMPITI METODI
CORRISPONDENTI RADIO
Per un corretto intervento di radiocomunicazioni, l’operatore radio deve conoscere anche i nominativi delle stazioni presenti nella maglia radio oltre ai nominativi degli altri volontari che sono attivi sulla frequenza assegnata.
In particolare, egli dovrà conoscere i nominativi dei corrispondenti ai quali rivolgerà le proprie chiamate e trasmetterà o riceverà i messaggi.
RUOLI COMPITI METODI
CONSEGNE
Prioritaria, per l’intervento del volontario, è la conoscenza delle consegne che gli verranno assegnate: con il termine consegne, infatti si intendono quelli che sono gli estremi della missione, ovvero il luogo di destinazione, la finalità dell’intervento, la durata, i nominativi degli eventuali volontari già presenti sul posto.
RUOLI COMPITI METODI
● Prima fase
chiamata chiamato da chiamante...- Sala regionale da CP TO 27- COM 15 da regione SICILIA 05
● Seconda fase
Risposta del chiamato AVANTI
oppure AVANTI per (proprio nominativo)
● Terza fase…
trasmissione del messaggio
LA CHIAMATA RADIO
● I dati trasmessi dall’operatore dovranno, nel limite del possibile, rispondere alle 5 basilari domande.
● Dopo aver ricevuto è fondamentale dare conferma della ricezione della comunicazione.
L’operatore radio dovrà perciò rispondere :
“Ricevuto” oppure “QSL”
Riepilogando
L'ALFABETO FONETICO
L’alfabeto fonetico radiotelegrafico, chiamato spesso anche alfabeto fonetico NATO, venne sviluppato negli anni ‘50 dall’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) per essere comprensibile (e pronunciabile) per tutti gli operatori dell’aviazione civile. Rimpiazzò tutti gli altri alfabeti fonetici.
Questo alfabeto viene utilmente impiegato nel caso in cui un operatore radio debba trasmettere dei dati particolarmente importanti che richiedano un alto grado di precisione nella loro trascrizione (come nomi, cognomi, targhe automobilistiche, ecc.).
E’ buona norma accertarsi che l’interlocutore abbia registrato correttamente i dati, possibilmente ripetendo il passaggio e chiedendo la conferma di ricezione.
Bisogna quindi trasmettere con molta calma, ma senza troppe esitazioni i dati interessati, avendo cura di dire ogni lettera come la corrispondente internazionale.
L'ALFABETO FONETICO
LETTERA INTERNAZIONALE PRONUNCIAA ALFA ALFAB BRAVO BRAVOC CHARLYE CIARLID DELTA DELTAE ECO ECOF FOXTROT FOCSTROTG GOLF GOLFH HOTEL HOTELI INDIA INDIAJ JULIET GIULIETK KILO CHILOL LIMA LIMAM MIKE MAICN NOVEMBER NOVEMBERO OSCAR OSCARP PAPA PAPAQ QUEBEC CHEBECR ROMEO ROMEOS SIERRA SIERRAT TANGO TANGOU UNIFORM UNIFORMV VICTOR VICTORW WHISKY UISCHIX X-RAY ICS-REIY YANKEE IENCHIZ ZULU ZULU
L'ALFABETO FONETICO