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PIANIFICARE L’EMERGENZA
EMERGENZA
Emergenza può essere definita come qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa per le persone e/o dei beni e che richiede interventi eccezionali, particolari ed urgenti per essere gestita e riportata alla normalità.Non è una definizione assoluta, la emergenza deve essere contestualizzata in base allo scenario in cui accade (luoghi di lavoro, emergenze sanitarie, emergenze di protezione civile ecc.).In genere le emergenze possono essere definite in base:- alle caratteristiche con cui si manifesta (comportamenti umani, guasti tecnologici, eventi naturali);
- al contesto (luoghi di lavoro, luoghi pubblici ecc.)- alla gravità ed estensione;- al danno (immediato e/o differito - potenziale e/o effettivo);
LA GESTIONE DELL’EMERGENZA I CONCETTI BASE
q Non esiste emergenza senza valutazione e riduzione dei rischi
q L’emergenza riguarda la gestione del rischio residuo
q Gestire l’emergenza è un obbligo di norma
q La emergenza deve essere congrua con l’organizzazione
q L’emergenza richiede risorse, capacità e competenze particolari
q L’emergenza determina delle responsabilità di tipo gestionale
EMERGENZA – LA PIANIFICAZIONE
La gestione delle emergenze deve essere preparata.
Richiede una pianificazione con le seguenti caratteristiche:
- individuare le caratteristiche dell'evento e la sua gravità;
- indicare le azioni utili per ridurre i danni;
- indicare i soggetti incaricati alla gestione;
- indicare le procedure di azione ed i risultati
- indicare le modalità di controllo e verifica (esercitazioni, simulazioni ecc.);
PIANI EMERGENZA - IL CONTESTO
q Luoghi di lavoro
q Luoghi con affollamento (Sagre, pubblico Spettacolo ecc.)
q Grandi manifestazioni
q Attività soggette ai controlli di Prevenzione incendi
q Rischi industriali
q Piani protezione civile (Calamità Naturali – Eventi antropici)
Le normative
q D.Leg.vo 81/08 – Testo Unico Salute e Sicurezza sul lavoroq D.M. 10 Marzo 1998 – (Criteri generali di sicurezza
antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi dilavoro)
q Norme di Prevenzione Incendi per singole attivitàq DM 3 Agosto 2015 - Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi art.15 D.Leg.vo 8.03.2006 n. 139.q SGSA – Sistemi di Gestione Sicurezza Antincendio
q Modelli organizzativi di gestione (UNI-INAIL – BS 18000 ....)
q Norme volontarie sicurezza (ISO 22301 - Business continuity )
Luoghi di lavoro D.Leg.vo 81/08 - Sezione VI – Gestione emergenze
Il datore di lavoro: 1. organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo
soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza;2. designa preventivamente i lavoratori addetti antincendio e gestione emergenza;3. informa tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa
le misure predisposte e i comportamenti da adottare;4. programma gli interventi, prende i provvedimenti e da istruzioni affinché i lavoratori, in
caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loroattività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro;
5. adotta i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave edimmediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilita dicontattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate perevitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzitecnici disponibili.
6. garantisce la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello dirischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cuipossono essere usati. …..
Luoghi di lavoro D.M. 10 Marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro.
Art. 5 - Gestione dell'emergenza in caso di incendio1. All'esito della valutazione dei rischi d'incendio, il datore di lavoro adotta lenecessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendioriportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri di cuiall'allegato VIII.2. Ad eccezione delle aziende di cui all'articolo 3, comma 2, del presentedecreto, per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, ildatore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, fermarestando l'adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali daattuare in caso di incendio.
Luoghi di lavoro
D.M. 10 Marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro.
Allegato VIIIPianificazione delle procedure da attuare in caso di incendio § azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendio;
procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro che devono essere § attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti; § disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e per fornire le
necessarie informazioni al loro arrivo; § specifiche misure per assistere le persone disabili.
DM 3 agosto 2015 - Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
Capitolo S. 5 Gestione della sicurezza antincendioLivello di
Prestazione Preparazione dell’emergenza
I
La pianificazione dell’emergenza può essere limitata all’informazione al personale ed agli occupanti sui comportamenti da tenere. Essa deve riguardare:• istruzioni per la chiamata del soccorso pubblico e le informazioni da fornire per consentire un efficace soccorso;• istruzioni di primo intervento antincendio, attraverso:
◦ azioni del responsabile dell’attività in rapporto alle squadre di soccorso;◦ azioni degli eventuali addetti antincendio in riferimento alla lotta antincendio ed all’esodo, ivi compreso l’impiego di dispositivi di protezione ed
attrezzature;◦ azioni per la messa in sicurezza di apparecchiature ed impianti;
• istruzioni per l’esodo degli occupanti, anche per mezzo di idonea segnaletica.
II, III
Il piano di emergenza deve contenere le procedure per la gestione dell’emergenza. In particolare:• procedure di allarme: modalità di allarme, informazione agli occupanti, modalità di diffusione dell’ordine di evacuazione;• procedure di attivazione del centro di gestione delle emergenze;• procedure di comunicazione interna e verso gli enti di soccorso pubblico: devono essere chiaramente definite le modalità e strumenti di
comunicazione tra gli addetti antincendio e il centro di gestione dell’emergenza, individuate le modalità di chiamata del soccorso pubblico e le informazioni da fornire alle squadre di soccorso;
• procedure di primo intervento antincendio, che devono prevedere le azioni della squadra antincendio per lo spegnimento di un principio di incendio, per l’assistenza degli occupanti nella evacuazione, per la messa in sicurezza delle apparecchiature o impianti;
• procedure per l’esodo degli occupanti e le azioni di facilitazione dell’esodo;• procedure di messa in sicurezza di apparecchiature ed impianti: in funzione della tipologia di impianto e della natura dell’attività, occorre definire
apposite sequenze e operazioni per la messa in sicurezza delle apparecchiatura o impianti;• procedure di rientro nell’edificio al termine dell’emergenza: in funzione della complessità della struttura devono essere definite le modalità con le
quali garantirne il rientro in condizioni di sicurezza.
PIANIFICAZIONE
Processo di preparazione ed organizzazione di una emergenza
Evento
Azione
Descrizione degli eventi e delle azioni
conseguenti con le istruzioni necessarie
per garantire e valutarne l’efficacia
La pianificazione di emergenza deve considerare:
q Lo scenario organizzativo (in cui si manifesta l’emergenza)
q Gli eventi
q I soggetti interessati
q Gli obiettivi
q Come si affronta/gestisce
q La documentazione (pianificazione, istruzioni ecc.)
La pianificazione di emergenzaLe istruzioni / procedure devono essere:
q Semplici
q Congrue con il contesto organizzativo - Intuitive
q Processabili (verifica, addestramento…)
q Complete/esaustive (non lasciare/creare dubbi)
Elementi di pianificazione
q Evento (Descrizione)§ L’evento deve essere credibile§ Evento atteso/attendibile
q Azioni§ Semplici/Credibili§ Alla portata (addestrabili)§ Di tipo semplice / complesso / che richiedono competenza§ Singole o in gruppo/squadra§ Deve essere valutato il pericolo potenziale relativo
Elementi di pianficazione Gli eventi – tipologia
• Emergenze mediche• Incendio/esplosione/fuga di gas ….• Terremoto• Evento atmosferico (uragani, danni d’acqua ecc.)• Emergenze tipo chimico/biologico• Emergenze ambientali• Incidente industriale• Minaccia (aggressività, telefonate minatorie ecc…)• Eventi tecnici in genere (Crolli,black-out, rottura tubazione )• Eventi legati alla continuità produttiva (black-out ecc.)
La pianificazione di emergenzaI soggetti
q L’organizzazione (e la sua capacità di reagire )
q Gli addetti al pronto intervento (spegnimento ecc.)
q Addetti all’esodo
q Personale di supporto (tecnici ecc.)
q Servizi esterni di soccorso e assistenza (VVF, 118 …)
La pianificazione di emergenzaGli obbiettivi
q Intervento (Spegnimento ecc.)
q Esodo
q Svolgimento altre azioni utili
q Favorire il veloce ripristino dell’attività
La pianificazione di emergenzaGli scenari Incendio
§ Segnalazione/ Allarme
§ Controllo – Spegnimento
§ Smaltimento fumi
§ Ripristino precoce
§ Intervento con attrezzature esistenti (estintori, naspi ecc.)
§ Intervento con dispostivi evoluti (previo addestramento)
La pianificazione di emergenzaGli scenariEsodo
§ Immediato
§ Progressivo
§ Percorso verso luogo sicuro con mezzi propri
§ Percorso verso luogo sicuro assistito
§ Mantenimento in luogo sicuro
La pianificazione di emergenzaGli scenari possibiliTerremoto
q Caratteristiche: è un evento rapido che riguarda la comunità
§ Richiede azioni immediate (es. mettersi sotto il banco)
§ A fine scossa occorre mettersi in salvo
La pianificazione di emergenzaGli scenari possibiliEventi atmosferici o Danni d’acquao Uragani trombe d’ariao Esondazioni
q Caratteristiche: rapidità ; prevedibilitàSono spesso improvvisi e limitati nel tempoDifficilmente possono comportare dei pericoli diretti per lepersone all’interno di edifici, ma possono invece causareproblemi non trascurabili:Allagamento locali tecnici, con possibili danni agli impianti edisagi legati ai disservizi che ne possono derivare.
La pianificazione di emergenzaL’applicazione
Il piano di emergenza deve trasformarsi in azioni utiliquindi, per poter essere efficace occorre:- Informare, Formare ed Addestrare i soggetti interessati- Avere strumenti agili di supporto all’emergenza (schede ecc.)- Provare, esercitarsi, valutare (debreifing)
Il piano di emergenza resta nel cassetto del RSPP, quello cheserve per metterlo in atto deve essere a conoscenza di tutti.
La pianificazione di emergenzaLe Esercitazioni
§Da progettare§Da programmare§Da eseguire§Da rendicontare
Tipologia§ Simulazione di procedure (in bianco – sit down)§ Attivazione di procedure con modalità limitata(es: segnalazione/conferma /allarme)
§ Esercitazione realistica (es. con abbandono dei locali)