DIDADUEZEROLIBRIScienze della FormazioneUniversità di Padova

Girafaus viveva in mezzo alle colline, dove c’erano molti alberi ed un fitto bosco. Gli alberi in primavera erano pieni di fiori, in autunno erano ricchi di frutta molto buona che lui mangiava molto volentieri.

In quel posto era molto caldo però Girafaus non soffriva perché era riparato dagli alberi che gli facevano ombra.

Lui aveva due anni, aveva una sorella più piccola che si chiamava Oliconasus.

Aveva anche un fratello più grande che però non lo difendeva dai pericoli come facevano i suoi genitori, che lo proteggevano e gli volevano molto bene.

Quando si era schiuso l’uovo e Girafaus era nato i suoi genitori avevano chiamato gli amici della valle e avevano festeggiato il loro secondo figlio. Avevano festeggiato per tutta la notte, così quando era finita la festa tutti erano andati a dormire e avevano dormito anche tutto il giorno dopo.

Mamma e papà erano molto felici di questo secondo figlio che non si staccava mai da loro.

Tutti i giorni, al tramonto, si nascondeva nella caverna dietro ai suoi genitori, perché aveva paura che gli facessero del male.

Loro al mattino gli portavano foglie molto dolci e fresche: lui era molto fiero di loro.

Era orgoglioso dei suoi genitori ma non era contento di suo fratello, perché non giocava mai con lui e lo spaventava spesso. Un giorno mentre Girafaus dormiva era andato a svegliarlo facendogli prendere un grande spavento.

La sua sorellina Oliconasus era tutta un’altra cosa: era molto delicata e giocava molto con lui.

Con il passare del tempo Giraffaus era cresciuto fino a diventare più grande e più grosso di suo padre.

Era a macchie verdi, con i piedi lunghi cinque volte quelli di un bambino, con la coda lunga come quattro porte di due metri. I suoi occhi erano molto grandi e di colore rosso.

Il clima aveva iniziato a diventare molto secco ed il cibo a diminuire. I dinosauri avevano mangiato tutto senza tenere da parte nessuna provvista per l’inverno. Essi iniziarono ad avere una fame e una sete tremenda, così dovettero iniziare a spostarsi da un posto all’altro in cerca di cibo e acqua.

Anche la famiglia di Girafaus camminò per giorni e giorni senza mangiare e bere, e purtroppo i genitori di Girofaus morirono e lui si sentì solo. Prima di morire però i suoi genitori diedero ai figli la direzione per arrivare al Posto della Ricchezza. Per raggiungerlo dovevano seguire il Fiume Incantato.

Il fratello maggiore vedendo i fratellini così tristi prese in mano la situazione e per giorni procurò il cibo per tutti.

Nel tragitto Girafaus incontrò un Triceratopo e con il tempo diventarono amici.

Continuarono a seguire la stessa direzione, ma dopo un mese non avevano ancora trovato quella terra ricca di cibo e acqua…

Finalmente un bel giorno giunsero al Posto della Ricchezza.

La valle era vasta, con molto cibo. C’erano molti alberi carichi di frutta. Su questi alberi dei bellissimi uccelli multicolori svolazzavano tra i rami. I prati erano verdi e fioriti. Girafaus, i suoi fratelli e l’amico iniziarono a cercare un rifugio.  

Il Fiume incantato che i nostri amici avevano seguito finiva proprio in quella terra e formava un enorme lago, chiamato Millecolori perché le sue acque cambiavano spesso colore.

Intanto che i suoi fratelli dormivano Girafaus e il suo amico andavano in quel lago. Quando entravano in acqua il colore della loro pelle cambiava, perché il lago cambiava sempre colore.

Un giorno le acque diventarono tutte verdi e anche loro diventarono verdi.

Si mimetizzarono così bene tra gli alberi che nessuno riuscì a vederli, si accorsero di loro solo quando ritornarono nella grotta.

Dopo un po’ di tempo che i nostri amici erano lì un giorno l’acqua del fiume diventò tutta nera. Girafaus, che stava facendo il bagno da solo quasi affogò per la paura.

Per fortuna passava di lì un Diplodoco che lo salvò.

Girafaus e il Diplodoco diventarono amici e da quel giorno furono inseparabili.

Poiché uscivano sempre insieme dopo un po’ di tempo il Triceratopo si arrabbiò. Girafaus gli spiegò tutta la faccenda.

Gli disse che il nuovo amico lo aveva salvato dall’acqua del fiume e per questo erano diventati amici.

Sentita la storia il Triceratopo lo perdonò e diventò anche lui amico del Diplodoco.

Poiché il posto era stupendo ed avevano trovato amici preziosi Girafaus e i suoi fratelli non furono più tristi per la perdita del papà e della mamma.