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Primaria – Racconti 1 III° Concorso letterario Primaria Racconti

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Racconti primaria

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Primaria – Racconti 1

III° Concorso letterario

Primaria Racconti

Primaria – Racconti 2

PRIMARIA - RACCONTI

PRIMARIA - RACCONTI ................................................................................................................................................. 2

UNA PARTITA SPECIALE ............................................................................................................................................. 3

NON IMPORTA VINCERE ............................................................................................................................................. 5

L’IMPORTANTE NON È VINCERE, MA PARTECIPARE ......................................................................................... 6

CHE BELLO IL CALCIO ................................................................................................................................................. 8

UNA PARTITA PERFETTA .......................................................................................................................................... 10

NO,NO, LO SPORT NO! ............................................................................................................................................... 11

IL GRANDE GIORNO! .................................................................................................................................................. 13

LA STORIA DI OGU ...................................................................................................................................................... 14

UN TORO CHE NON SA PERDERE .......................................................................................................................... 16

QUATTRO SPORT DIVERSI ....................................................................................................................................... 17

UN PREMIO PER CILINDRO ...................................................................................................................................... 18

UN CAMPIONATO SPECIALE .................................................................................................................................... 19

UN BAMBINO CHE GIOCA A CALCIO ...................................................................................................................... 21

FIFA RANE 2012 ........................................................................................................................................................... 23

RACCONTI CLASSE 2B PRIMARIA BUSCATE ...................................................................................................... 26

Primaria – Racconti 3

UNA PARTITA SPECIALE

“LE SPORTIVE”

LOCATI MICHELA - PINCIROLI GIORGIA

PRIMARIA ARCONATE 4C

Zack quel pomeriggio era emozionatissimo, la mamma lo aveva portato allo stadio e salutandola le

aveva detto :-Vai a casa tornerò fra tre ore. –

Zack era pronto per giocare con gli Angels; finalmente gli avevano dato la divisa: maglietta

azzurra, pantaloni gialli, casco bianco con ali azzurre. Negli allenamenti aveva sfondato tre paia di

pattini, strappato tre magliette e due paia di pantaloni e spaccato una mazza, ma ora si sentiva

pronto.

Jason gli aveva detto : - Andrà tutto bene!-

Le squadre erano entrate in campo Zack e i suoi compagni avevano guardato gli avversari:

maglietta rossa, pantaloni neri, casco arancio con fiamma gialla… che paura!

Si erano posizionati; il giudice fischiò, la ruota iniziò a girare e uscì cristallo: se avessero fatto goal

avrebbero guadagnato 15 punti. Un avversario rubò il dischetto a Zack, mentre era distratto e

guardava tra gli spettatori per controllare se c’era la mamma. Goal… i Devil avevano fatto 15

punti.

L’allenatore urlò: _Forza che stiamo perdendo!- Zack si concentrò e si mise nella sua posizione:

era carico, il giudice fischiò, lui prese il dischetto e cercò di schivare gli avversari.

Jason gli gridò: - E’ uscita scarpa tira! -

Se ci fosse riuscito avrebbe guadagnato 5 punti, tirò e fece un goal straordinario.

I suoi compagni lo abbracciarono urlando:- Zaack , Zaack…-. Il primo tempo era finito 15 a 5.

Durante l’intervallo l’allenatore entrò negli spogliatoi e disse guardando Zack:-Sei stato veramente

bravo!-. All’inizio del secondo tempo Cody, il capitano dei Devil lo spinse per terra e gli sussurrò: -

Buona fortuna … perdente!- L’ arbitro fischiò e la ruota girò, mentre i Devil tiravano per fare goal

uscì fulmine ( fulmine = 7 punti), segnarono, ma non sembravano molto felici. Zack e i suoi

compagni risero, Cody si arrabbiò. Scoppiò una rissa. Per fortuna Jason intervenne per proteggere

Zack , ma Cody si infuriò con Jason ,che si tolse il casco e Cody gli diede una mazzata in faccia, fu

portato subito in infermeria e Jake, l’allenatore, diede il cambio. L’arbitro fischiò di nuovo e sulla

Primaria – Racconti 4

ruota uscì diamante ( diamante = 40 punti). Zack rubò il dischetto a Cody e fece goal. L’arbitro

fischiò e la ruota iniziò a girare uscì di nuovo diamante. I Devil presero il dischetto e schivarono

tutti fino alla porta. Cody fece una finta e il portiere cadde. I Devil fecero i 40 punti. Il secondo

tempo stava per finire erano 45 a 48, nel campo tutti erano tesi… e l’arbitro fischiò per l’ultima

volta: ancora diamante. Zack prese il dischetto, schivò tutti e fece goal. Dagli spalti si sentì il grido

dei tifosi degli Angels:-Bravo, bravo , bravo!!!-

Cody, sconfitto, gli strinse la mano e disse :- Mi inchino ai vostri poteri-.

Il giudice consegnò il trofeo. Tutta la squadra andò in infermeria per farlo vedere a Jason, che per

fortuna stava bene e quando vide il trofeo esclamò:-Siete stati bravissimi!- ma Zack rispose :-Non

è stato lo stesso giocare senza di te.-

Fecero una fotografia: Jason aveva il trofeo in mano.

Arrivò la mamma di Zack lo abbracciò e gli disse:-Siete stati bravissimi, per essere la tua prima

partita hai fatto più goal di tutti- .

Zack tornò a casa con sua mamma e durante la strada sentirono i complimenti di tutta la città.

Primaria – Racconti 5

NON IMPORTA VINCERE

CATTANEO GUGLIELMO

PRIMARIA ARCONATE 4C

Sabato a mezzo giorno avevo la partita di basket.

Mi sono svegliato e ho fatto colazione, ero felice: giocare a basket mi diverte molto.

Mi sono allenato prima della partita, ho pranzato poi sono andato in palestra.

I miei compagni mi hanno accolto gridando: << Marco, Marco… finalmente sei arrivato !>>

Abbiamo iniziato la partita, avevo la palla in mano, ho palleggiato, ho passato la palla al mio

compagno Francesco che ha tirato in terzo tempo e ... ha fatto canestro.

L'avversario ha preso la palla, poi l'ha tirata al suo compagno davanti, ma io l’ho spinto e ho

fatto fallo: l’arbitro ha fischiato e gli ha assegnato due tiri liberi.

Ha fatto canestro due volte. Alla fine del primo tempo eravamo in parità.

All’inizio del secondo tempo, abbiamo fatto la contesa e la palla è andata all’avversario

che si è avvicinato al canestro, ma io l’ho bloccato e gli ho rubato la palla, poi l’ ho

passata a Fabrizio, continuavamo a passarcela finché l’ho passata a Mario che ha tirato,

ma ha sbagliato. L’avversario ha preso la palla, Mario si è avvicinato e gliel’ha buttata via, l’ho

presa io.

Mancavano cinque secondi alla fine della partita e ho provato a tirare 4-3-2-1 : ho fatto canestro

allo zero.

L’arbitro mi ha dato ugualmente il punto. Sono tornato a casa e ho detto alla mamma che avevamo

vinto 4 a 2. La mamma ha detto: <<Ti sei divertito?>> Le ho risposto: <<Sì, molto e anche gli

avversari. Non importa vincere importa divertirsi e partecipare!>>

Primaria – Racconti 6

L’IMPORTANTE NON È

VINCERE, MA

PARTECIPARE “AMICHE SEMPRE”

ARTALE SILVIA – MEZZALIRA ALICE

PRIMARIA ARCONATE 4C

In un campo da tennis, in mezzo all’oceano, una mattina c’era la resa dei conti tra Hom-Boys,

uomini forzuti che vogliono solo vincere e Bau-dogs, cani con la passione per lo sport che amano

soprattutto partecipare.

Il cielo era di un azzurro scintillante, l’oceano di un blu smeraldo. Gli spettatori cominciarono ad

arrivare; la platea si riempì.

-La partita abbia inizio!-disse il telecronista ed iniziò a commentare:

-La palla passa agli Hom-Boys: -Skyflash tira ed è punto!!-

-La palla va ai Bau-Dogs:Way tira ! Lightsun risponde al tiro. Oh no, è un fuori campo! Punto per i

Bau-Dogs.

-Il Pesce Andrino riporta la palla in campo e la passa ai Bau-Dogs:-Luna tira, ed è punto!!

-Gli Hom-Boys sono arrabbiatissimi!

-Fine del primo set-

I Bau-Dogs e gli Hom-Boys si riposarono.

Gli Hom-Boys parlarono per escogitare un piano:

-Pssh,pssh ,mettiamo un chip nella palla, così il nostro allenatore potrà telecomandarla e …

vinceremo!!

-Inizio secondo set , uno a due per i Bau-Dogs.-

La palla va agli Hom-Boys, Carinson tira, Black risponde al tiro, ma Lightsun para il tiro e fa punto!-

-È pari !-

Primaria – Racconti 7

-La palla passa ai Bau-Dogs, Luna tira, Idromas risponde, Toby para, ma cade nell’oceano: Why,

Luna e Black si tuffano per prenderlo e lo portano sul campo. Idromas viene squalificato e Toby

viene portato in infermeria.

-La palla torna ai Bau-Dogs:-Luna tira ed è punto!-

L’allenatore degli Hom-Boys accese il chip, ma poi si addormentò.

-Punto per i Bau-Dogs!-.

-Fine della partita, i Bau-Dogs vincono 4 a 2 !-

I Bau-Dogs si avvicinarono agli Hom-Boys e dissero:-L’ importante non è vincere , ma partecipare

ed essere amici nella squadra!-

Gli Hom-Boys capirono e, da quel giorno, tutti impararono che l’importante non è vincere, ma

partecipare lealmente.

Primaria – Racconti 8

CHE BELLO IL CALCIO “SPIRITOSI”

ALOISIO ALESSANDRO – GRANDE EMANUELE

PRIMARIA ARCONATE 4C

Un giorno avevo la partita di calcio, ero andato con il pullman al campo nel paese della squadra

avversaria: il Canassa .

Arrivati al campo siamo entrati nello spogliatoio ci siamo messi la divisa gialla e blu.

Finalmente, dopo un breve riscaldamento, è iniziata la partita, avremmo giocato 3 tempi da 15

minuti.

Nel primo tempo avevamo segnato un goal. Abbiamo esultato gridando: << Evviva abbiamo

segnato!>>. Risultato: 1-0.

La squadra avversaria ha detto:<< Avete giocato bene, vediamo se il risultato cambierà nel

secondo tempo. Buona fortuna!>>

Nel secondo tempo ciascuna squadra aveva segnato 1 goal, eppure l’arbitro aveva assegnato un

rigore al Canassa, il giocatore si è preparato per il tiro sul dischetto del rigore, ha tirato e il nostro

portiere è riuscito a respingere la palla. La gente in panchina ha esultato e ha detto:<< Bravo!>>.

Risultato: 2-1.

Nel terzo tempo la nostra squadra ha segnato 2 goal, la squadra avversaria ha fatto un solo goal.

La nostra squadra ha vinto 4-2!!!

Alla fine tutti ci siamo stretti la mano e i giocatori avversari ci hanno detto:<< Bravissimi, avete

giocato una partita bellissima!>>

Il nostro mister dopo la splendida partita ha detto:<< Avete giocato davvero bene!>>

Per ricompensarci ci ha regalato un pacchetto grandissimo pieno di caramelle e noi lo abbiamo

ringraziato:<< Grazie mille mister!>>.

Dopo la giornata faticosa al campo siamo ritornati a casa e abbiamo raccontato tutta la partita ai

nostri genitori.

Io ero orgoglioso e ho detto:<< Mamma, papà, lo sapete, oggi abbiamo sfidato il Canassa, che è

la prima squadra in classifica e l’abbiamo sconfitta 4-2!>>

Primaria – Racconti 9

I miei genitori hanno detto:<< Bravissimi, tu, però hai segnato?>>

Io ho risposto:<< Certo ho segnato ben 2 goal.>>

Primaria – Racconti 10

UNA PARTITA PERFETTA “I TRE SCIENZIATI”

ERCOLI DAVIDE – MARIANI FEDERICO – MORANDI RICCARDO

PRIMARIA ARCONATE 4C

C’ era una volta a Tebe Giò, un bambino di 8 anni, che non riusciva a divertirsi.

Un giorno entrò in una piramide, per riprendersi il suo gatto, ma incontrò una mummia che gli

disse:

-Non puoi passare di qui !- Giò si spaventò a morte e cercò di scappare, ma la mummia, più

veloce di lui, gli lanciò una sfera magica multicolore. Giò prese la sfera e la rilanciò alla mummia e

nello stesso istante gli venne un’ idea :–Inventerò un nuovo gioco, lo chiamerò palla al piede.-

Il giorno dopo, appena sveglio, andò dai suoi amici e disse:- Ho inventato un nuovo gioco!-

Continuò:- Si chiama palla al piede, si gioca in un campo rettangolare in cui due squadre si

sfidano, per vincere bisogna lanciare in porta il pallone. Nel campo di gioco ci sono botole

nascoste sotto la sabbia da evitare, se qualcuno cade nella botola la sua squadra perde

automaticamente la partita.

Si giocò il primo torneo di palla al piede e, dopo molte partite contro le squadre delle città vicine,

arrivarono alla finale: Tebe contro Piramesse.

La squadra di Piramesse era forte e il loro simbolo era la fascia rossa.

Tebe aveva come simbolo la fascia blu. Incominciò la partita, gli avversari si portarono subito in

vantaggio e vinsero il primo tempo :7 a 1.

Nel secondo tempo la squadra di Giò recuperò 5 goal, ormai il tempo era quasi terminato, nella

clessidra

c’ erano solo pochi granelli di sabbia, quando … un giocatore degli avversari cadde nella botola.

Il paese portò i vincitori del Tebe in trionfo.

Fu, e ancora adesso è ,lo sport preferito dai maschietti.

Primaria – Racconti 11

NO,NO, LO SPORT NO! “STARS”

GREGGIO MICHELA – ORO SARA – RENDINA MARTINA - ZIA SARA

PRIMARIA ARCONATE 4C

C’ era un bambino un po’grassottello di nome Stefano, che non voleva mai fare sport.

Per non essere più obeso provò tutti gli sport, ma nessuno gli piaceva.

Un giorno, si svegliò più grasso del solito e quando andò a scuola, come sempre, tutti

i suoi compagni lo scherzarono dicendo: - Guardate è arrivato il bimbo cannone!-

Quando tornò a casa, si mise sul letto a piangere, ma il letto non reggeva più il suo

peso e si sfondò. Stefano andò dalla mamma e disse:

-Mamma, mamma! Il letto si è spaccato! –

La mamma gli chiese:- Ma come è successo? Sei più grasso?- e aggiunse:

-Perché non provi a fare uno sport?-

Il bambino, triste, rispose:- Ma se ci ho già provato tantissime volte!

La mamma lo incoraggiò dicendo:

-Vedrai, se trovi uno sport che ti piace, scommetto che ci andrai tutti i giorni volentieri.

-Va bene, ma qual è lo sport adatto a me?

-Ginnastica?

- No -

-Basket?

-No –

-Atletica?

- Sii! Proviamo atletica!

La mamma lo iscrisse ad atletica e la sera iniziò gli allenamenti, quando la mamma andò a

prenderlo, non voleva più tornare a casa, perché aveva fatto amicizia con gli altri bambini ed era

molto contento, ma soprattutto era felice di aver trovato uno sport adatto a lui.

Primaria – Racconti 12

Dopo qualche mese di atletica, non era più grasso come prima, gli oggetti non si spaccavano

quando si appoggiava: era di nuovo magro. I suoi compagni non lo prendevano più in giro, andava

anche a scuola volentieri.

Ora, era di nuovo un bambino felice e contento.

Primaria – Racconti 13

IL GRANDE GIORNO! MAZZONETTO MARTINA

PRIMARIA ARCONATE 5C

Oggi è il grande giorno!

Finalmente dopo un anno di allenamenti dovrò giocare l'ultima partita.

E' stato un anno molto impegnativo ma che mi ha dato anche molte soddisfazioni. Il mio sport è la

pallacanestro. Per me lo sport più bello e divertente che potevo scegliere.

La mia squadra è composta da 5 bambine: ci sono io soprannominata "saetta" perché quando le

mie compagne mi passano la palla sfreccio a fare canestro, c'è Sabrina detta "spilungona" che sta

sotto al canestro pronta a stoppare gli avversari, c'è Elisa soprannominata "armadio" che sta al

centro pronta a difendere il nostro campo, c'è Sara detta " falco" perché riesce sempre a passare

la palla al momento giusto poi c'è Lucia "fenomeno" che sa fare di tutto ed è il capitano. Tutte in

squadra siamo d'accordo oggi dobbiamo divertirci e mettercela tutta.

Ecco è ora di entrare in campo! Luca il nostro allenatore ci fa mettere in cerchio attorno a lui. Ci dà

gli ultimi consigli dice che dobbiamo passare la palla alle compagne e fare gioco di

squadra..collaborare.. questo è il trucco per essere una squadra vincente.

Caricate dalle sue parole entriamo in campo. L'arbitro fischia l'inizio della partita e lancia in aria la

palla davanti ai due capitani. Lucia con un balzo salta e prende la palla la passa a Elisa poi a

Sabrina che palleggiando corre verso canestro la passa a Sara che subito mi vede libera quindi la

passa a me, io corro e con un salto faccio canestro. La partita continua tra canestri nostri e loro. Si

suda, ci si chiama a squarciagola, si ride, si urla, si cade e ci si aiuta a rialzarsi. La partita finisce

con la loro vittoria ma non importa perché sappiamo d’avercela messa tutta. Tutte noi stringiamo

la mano alle avversarie perché il nostro allenatore ci ha insegnato che l’importante non è solo

vincere ma riuscire a divertirsi tutte insieme.

Ci vediamo per la rivincita. Questo è il gioco!

Primaria – Racconti 14

LA STORIA DI OGU MALVONE GIACOMO

PRIMARIA ARCONATE 5C

Sul pianeta Otoun, nel 12112, viveva Ogu insieme a mamma Aga e a babbo Ugo. Ogu era un

ragazzino solitario, non aveva amici perché sul pianeta Otoun ormai non c’erano più scuole. Tutti

imparavano utilizzando comunicazioni interplanetarie, computer super avanzati e tecnologie al

massimo livello. Come tutti i ragazzini di Otoun, anche Ogu era un bravissimo nuotatore,

anzi il migliore! Infatti il pianeta era ricchissimo di acqua ruscelli, fiumi, laghi, mari, oceani e

pozzanghere. Nuotare era per gli abitanti il massimo divertimento. Su Otoun si viveva bene.

Da qualche tempo però Aga e Ugo erano molto preoccupati: Ogu era bravissimo nello studio

e nel calcolo, ma il suo comportamento lasciava molto a desiderare. Capitava spesso che i

ragazzini di Otoun si riunissero per disputare partite di pallanuoto, lo sport nazionale: “ Non

voglio quel mattone nella mia squadra!” Urlava Ogu all’allenatore parlando di un compagno poco

bravo :” Uffa! Sei più lento di una lumaca infortunata” borbottava pensando di essere il più

veloce. “ E tu?! credi di essere un capitano, ma vali meno di una cicca masticata! “ gli

rispondeva il compagno offeso. Così dopo 5 secondi, se le davano di santa ragione. Quasi

sempre al pestaggio partecipava tutta la squadra.

Il povero allenatore era assai sconsolato: come avrebbe potuto partecipare al grande

concorso intergalattico in quelle condizioni? Esasperato si lamentava con i genitori. Questi allora

incaricarono Aga e Ugo di risolvere il problema. Ugo, che non sapeva cosa fare, chiese aiuto agli

abitanti delle altre galassie. Gli risposero dalla Terra un pianeta del sistema solare molto simile

ad Otoun. Anche la Terra era ricca di fiumi, mari, alti monti, erbose pianure e grandi città. Alla

periferia di una grande città viveva Gigi con mamma Pierina e babbo Ernesto . Frequentava la

scuola con profitto e aveva un’ infinità di amici. Era un campione nel nuoto ed era stato scelto

con alcuni compagni per formare una squadra di pallanuoto. I componenti erano tutti

volenterosi, infatti sopportavano bene i faticosi allenamenti, nel gioco erano corretti,

commettevano pochissimi falli e per questo venivano portati ad esempio. Quando però

disputavano gare, difficilmente segnavano: avevano proprio bisogno di un buon attaccante.

Ogu arrivò, a bordo della sua navicella spaziale, una sera all’inizio dell’estate. Venne accolto

molto affettuosamente da mamma Pierina , da babbo Ernesto e dal figlio Gigi . La vita in

Primaria – Racconti 15

famiglia era piena zeppa di regole da rispettare; non urlare, non litigare, aiutare con piccole

faccende, rispettare il lavoro altrui e moltissime altre. In casa tutti facevano quello che dovevano e

così la vita passava tranquilla. Passò così una bella settimana. Un bel giorno Gigi portò Ogu

agli allenamenti. La piscina era molto ampia, l’acqua era molto limpida ed invitante. Una

quindicina di bambini si rincorrevano e urlavano come matti, ma nessuno era in acqua. Ogu

stava già pensando di tuffarsi, quando un fischio tremendo lo fece sobbalzare, Gigi lo trascinò

velocemente a sedersi sulla panchina in mezzo a tutti gli altri. A fischiare era stato l’allenatore

Luciano: un omone alto 2 metri e forte come Ercole. Si rivolse ad Ogu con voce seria e gli

disse : “ Fammi vedere cosa sai fare !” Ogu non era abituato a ricevere ordini, ma l’allenatore era

troppo grosso e serio………. perciò entrò in vasca e provò alcuni tiri. Il primo tiro di destro finì in

porta, il secondo di sinistro finì in porta e in porta finì anche il terzo. In pochi aveva vinto la

resistenza del miglior portiere sulla piazza “Bravo! Bravo ! “ gridavano i compagni. Anche

l’allenatore fu soddisfatto. Così Ogu entrò nella squadra. Non tutto andò subito benissimo. Quando

era in acqua Ogu tornava ad essere il ragazzino di Otoun : il pallone doveva essere sempre suo

a qualunque costo, anche a costo di rubarlo ai compagni. Quando questo succedeva il

gioco diventava una gran confusione . Solo però per alcuni minuti perché Luciano interveniva

subito: toglieva Ogu dall’ acqua e lo catapultava sulla panchina. Poi lo fissava serio e gli

ordinava : “ Stai lì ! tu non sai giocare, impara dagli altri!” Successe una volta, successe due

volte, Ogu alla fine capì.

Veramente avrebbe potuto essere un campione, occorreva accettare l’aiuto dei compagni e

aiutarli quando avevano bisogno. Ogu si impegnò a collaborare, così non finì più sulla

panchina. Quando disputarono la finale grazie all’ aiuto indispensabile di Ogu, la

squadra vinse il “ Trofeo Nazionale ragazzi” per la prima volta.

Era finita l’ estate ed era arrivato per Ogu il momento di tornare a Otoun. Era molto cambiato:

aveva imparato, grazie a Gigi, ai compagni e a Luciano, cosa significa essere amici leali e

appartenere ad una squadra. Dopo aver salutato tutti e promesso di tornare, salì sulla sua

navicella e partì per Otoun.

Primaria – Racconti 16

UN TORO CHE NON SA

PERDERE MALTAGLIATI DANIEL

PRIMARIA ARCONATE 4C

C’era una volta un toro di nome Bull-e che era anche l’allenatore della squadra di calcio della

Raymond

Un giorno persero contro una squadra di nome Zeus ventisette a zero e l’ allenatore andò su tutte

le furie urlando: «Come potete perdere se siete allenati dal migliore?!».

Axel, un drago che era l’attaccante, andandosene dallo spogliatoio, gli disse: «Tu non sei il

migliore perché non sai perdere».

Mark, un gorilla che era il portiere , se ne andò anche lui arrabbiato.

Jude un leone centrocampista se ne andò offeso per le parole dell’allenatore.

Il giorno dopo vinsero contro la squadra della Ticinia dieci a zero, così diventarono quarti in

classifica e l’allenatore disse: «Così mi piacete: belli freschi e grintosi; dopo domani giocheremo

contro la squadra della Royal, non deludetemi!>>

Due giorni dopo giocarono contro la Royal, vinsero con quattro goal di Axel e due di Jude.

Il giorno successivo Shon, che era il difensore, si ammalò.

Nella partita contro i Socierboys misero in difesa Austin , una tigre. Vinsero tre a due.

Arrivati alla finale dovevano giocare contro la temuta squadra della Zeus.

Quattro giorni dopo giocarono contro la Zeus, ovvero la prima in classifica, vinsero di poco: sedici

a quindici e conquistarono il campionato.

Shon guarì e tutti felici continuarono a giocare a calcio.

Primaria – Racconti 17

QUATTRO SPORT DIVERSI “RAGAZZE SCHOOL”

DA LISCA CHIARA - LOALDI CAMILLA - MEREGHETTI MARTA - MERLOTTI

DANIELA

PRIMARIA ARCONATE 4B

Ciao, siamo quattro amiche, anche se abbiamo gusti e pratichiamo sport diversi, andiamo

d’accordo. Noi siamo: Marta, Chiara, Camilla e Daniela.

Mi chiamo Marta, il mio sport preferito è equitazione, mi diverto tanto. La prima volta che ho

montato a cavallo mi hanno detto che ero brava. Non avevo paura di niente. Ora, dopo tanto

impegno, sono più esperta nelle gare di salto e di dresage.

Io sono Chiara, il mio sport preferito è danza classica. La prima volta che sono andata alla scuola

di danza, non conoscevo nessuno, ma ho fatto amicizia subito. La mia maestra di danza, quando

mi ha visto ballare, mi ha fatto molti complimenti perché ero sciolta nei movimenti.

Eccomi sono Camilla, il mio sport è danza moderna. La prima lezione di danza è stata un po’ un

disastro: non sapevo fare niente, nemmeno la spaccata! Poi con il passare dei giorni ci sono

riuscita e la mia maestra mi ha fatto i complimenti e mi ha incoraggiato a proseguire.

Io mi chiamo Daniela, lo sport che pratico è calcio. Ho giocato tante partite e adesso sono molto

brava. Il mio ruolo è centrocampista.

Abbiamo capito che le cose più importanti sono l’impegno, la lealtà e un po’ di fatica.

Primaria – Racconti 18

UN PREMIO PER CILINDRO “RAGAZZE SCHOOL”

DA LISCA CHIARA - LOALDI CAMILLA - MEREGHETTI MARTA - MERLOTTI

DANIELA

PRIMARIA ARCONATE 4B

C’era un coniglio, di nome Cilindro.

Cilindro amava molto lo sport, e un giorno, sulla rivista della sua mamma, trovò un volantino che

invitava alla partecipazione di una gara di corsa.

Cilindro letta la notizia corse fino al campo sportivo per parteciparvi.

All’inizio della gara Cilindro era un po’ stanco.

Arrivò ultimo. Andò a casa triste, ma la mamma, saputo della sconfitta, gli preparò una sorpresa

con i suoi fratelli. Cilindro entrò in casa e vide la mamma e i suoi fratelli con in mano una torta di

carote: il suo premio!

Quando la mamma gliela diede, era molto felice.

Dopo qualche giorno, ci fu un’ altra gara; questa volta di calcio: coniglietti ”BLUNERI” contro

coniglietti “ ROSSOBLU”.

Per Cilindro era la prima partita di calcio, ma andò bene! Fece goal e la sua squadra vinse,

ricevette anche la coppa!

Cilindro faceva parte dei “BLUNERI”.

Quando Cilindro tornò a casa festeggiò insieme alla sua famiglia e capì che non si può sempre

vincere, l’importante è partecipare”.

Primaria – Racconti 19

UN CAMPIONATO

SPECIALE “I CALCIATORI”

AHMED MOHAMED – CALLINI TOMMASO - DE CHIARA FEDERICO -

DONATO LORIS – ZOLLA FLAVIO

PRIMARIA ARCONATE 4B

Era il primo giorno di scuola, Federico incontrò i suoi amici di nome Mohamed, Tommy, Flavio e

Loris. Un mese dopo decisero di allenarsi e formare una squadra di nome PK.

Avevano deciso i ruoli: Mohamed portiere, Flavio difensore, Loris fascia attaccante, Tommy

centrocampista e Federico attaccante centrale. Avevano deciso che il capitano era Flavio. Si

allenarono duramente, giorno dopo giorno.

Dopo un po’ di tempo, mentre si allenavano passò di lì un allenatore di nome Davide, che portava

in giro il suo cane e li vide giocare. Chiese loro se volevano partecipare a un campionato. I

ragazzi erano felicissimi, non aspettavano altro. Solo che ognuno doveva chiederlo ai propri

genitori. Così gli diedero appuntamento per il giorno dopo alle 16:30 al campo sportivo.

Chiesero il permesso ai genitori che accettarono la proposta, ma ricordarono loro:<< L’ importante

è partecipare, non vincere!>>. Alle 16.00 finì la scuola, andarono in bici al campo sportivo dove

incontrarono l’allenatore e gli dissero che potevano giocare. Iniziò il campionato. La 1^ partita era

contro i Ranger.

Nella prima partita Flavio passò la palla a Tommy che aveva davanti Francesco dei Ranger, fece

un assist a Loris che fece goal. La partita continuò e vinsero 1 – 0. Davide disse:<< Siete stati

bravissimi, ma la prossima partita sarà contro i Gufi Rossi. La partita sarà più difficile quindi

impegnatevi di più>>.

La seconda partita stava per incominciare. Iniziò la partita e Federico segnò un goal su punizione,

Simone uno dei Gufi Rossi tirò un rigore e Mohamed lo parò. Loris la tirò in centro campo a

Tommy, mentre Federico correva in attacco, ma aveva davanti Marco, il difensore dei Gufi Rossi

allora passò la palla a Tommy che scartò due avversari e tirò di rovesciata, gol!!! La partita finì 2 a

0 per la squadra dei PK.

Primaria – Racconti 20

La prossima partita era contro i Socer Boys, i ragazzi non credevano di essere arrivati a quel

traguardo. Incominciò la partita. Terminato il primo tempo perdevano 5 a 0, però nel secondo

tempo fecero 6 goal. Il primo fu segnato da Loris dal centro campo, il secondo lo fece Tommy di

testa e il terzo lo realizzò ancora Loris che alzò la palla, fece un palleggio, poi la prese con il

ginocchio e tirò di spalla. Il quarto lo fece Federico di pallonetto al portiere, il quinto Flavio di

rovesciata, il sesto lo segnò di nuovo Federico perché un giocatore dei Socer Boys fece fallo a

Flavio in aria di rigore, Federico tirò il rigore e…gol!

Quel campionato fu davvero speciale!!!!!

Primaria – Racconti 21

UN BAMBINO CHE GIOCA A

CALCIO “GLI STRAMPALATI”

AMATO SIMONE – CATIZZONE MARCO - FINOTTI CHRISTIAN – TALLARICO

CRISTIAN - UKMAR MORLACCHI FEDERICO

PRIMARIA ARCONATE 4B

Un bambino di nome Fabio giocava a calcio, ma non era bravo e il suo allenatore, molto

pretenzioso, continuava a sgridarlo e inoltre non lo faceva giocare durante le partite. Fabio voleva

giocare a tutti i costi, quindi dopo la scuola si allenava sempre, anche quando non aveva gli

allenamenti.

A lui piaceva veramente tanto questo sport, purtroppo, però, l’ allenatore non lo faceva mai

giocare, così decise di cambiare squadra. In questa squadra, il nuovo allenatore gli fece giocare la

sua prima partita: quasi alla fine, la squadra di Fabio stava pareggiando due a due e tutti

pensavano che fosse il risultato finale, ma Fabio segnò un goal. La sua squadra vinse grazie a lui.

Era felicissimo.

Negli spogliatoi i suoi compagni di squadra gli fecero i complimenti e fecero anche amicizia.

Quando uscì dagli spogliatoi trovò i suoi genitori e suo fratello minore che erano andati a vedere la

sua partita. Rimase sorpreso e li abbracciò dalla gioia.

Tre giorni dopo sul suo letto trovò le foto della sua partita. Poi andò in cucina e guardando il

calendario delle partite vide che la prossima partita era contro la squadra dove Fabio giocava

prima. Era preoccupato di fare brutta figura col suo primo allenatore, ma poi tra sé pensò che

doveva metterci tutta la buona volontà per dimostrare che non era un perdente.

Durante la partita stavano perdendo due a uno e così terminò la partita. Fabio andò dal suo primo

allenatore e gli disse: << La tua squadra è davvero forte! >> e l’allenatore gli disse: <<Grazie, ma

non è stato facile vincere contro di voi. >>

Dopo settimane, guardando ancora il calendario delle partite, Fabio vide che era di nuovo contro la

sua vecchia squadra. Alla fine della partita vinse la squadra di Fabio due a uno. Adesso fu l’

allenatore dell’ altra squadra andare da Fabio per congratularsi e gli propose di ritornare ad

allenarsi con lui. Fabio ne fu lusingato, ma rispose che ora si trovava bene nella nuova squadra ed

Primaria – Racconti 22

era nata una bella amicizia con i suoi compagni di gioco. L’ allenatore non aveva creduto nelle

capacità, forse un po’ nascoste, di Fabio, così ora se ne dispiaceva.

Primaria – Racconti 23

FIFA RANE 2012 FERRO CAMILLA

PRIMARIA ARCONATE 5A

Nonno, nonno, devo partecipare con la mia squadra ad un torneo ed il mister ci ha detto “ragazzi

prima che il torneo inizi vi devo spiegare i veri principi dello spirito di squadra”. Dato che tu sai tutto

me le puoi spiegare? E il nonno rispose:- Simone, non puoi aspettare domani che te lo spiega il

mister? Simone disse:- Noooo!!! Ti prego, dimmelo tu ed il nonno replicò:- va bene ... vediamo

come posso spiegartelo ...

C’erano 11 rane che giocavano a calcio; ogni rana aveva il proprio ruolo: BERTOLA giocava in

attacco con RUCOLA e GERMOGLIO; i difensori erano quattro: CICERO, ROBERTOLA,

RANOCCHIA e ROKI.

Al centro campo giocava CRICRÀ e i laterali erano SBUFFO e BARRUFFO, mentre il portiere era

FROGGY.

La squadra si chiamava LE BERTOLE, come il nome del capitano, BERTOLA. La squadra di

intrepide rane era allenata da CRISMONGERA CHRISTIAN, ma tutti lo chiamavano CRI.

Manteneva la squadra unita e quando qualcuno litigava faceva da paciere. Si allenavano il lunedì,

il giovedì ed il sabato.

Il loro grande sogno era di partecipare al torneo più importante del mondo, il TANGRAM MUNDIAL

CUP e … vincerlo.

Una volta iscritti la prima partita fu contro i leoni (THE LIONS GO).

Fu una “lotta” molto intensa, ma vinsero grazie alla doppietta di Ranocchia, 2-1.

Successivamente giocarono contro altre due squadre, prima i CANGURONES, poi i TIG-TIGHRO,

vinsero anche grazie alla fortuna, infatti entrambe le squadre erano fortissime.

Dopo quest’ultima partita Cri sentì Roki che diceva a Ranocchia:- Mi raccomando, dobbiamo

vincere ad ogni costo e per farlo dobbiamo sostituire ...

Ma non fece in tempo a finire la frase che Cri intervenne:

- Niente sostituzioni e comunque tentiamo di vincere, ma non ad ogni costo!!!

Così il nostro allenatore e la squadra andarono a dormire ma l’indomani ...

Primaria – Racconti 24

- Cri, Cri, i miei compagni mi prendono in giro perché ho paura degli elefanti!!!

Cri corse immediatamente da loro e disse:- Perché lo prendete in giro?! Tutti avete le vostre paure

e scommetto che non vi piacerebbe se qualcuno vi prendesse in giro, o no? Beh vi dico di più, non

riuscirete mai a giocare con chi vi sta accanto se non vi fidate di lui … Detto questo cominciate ad

allenarvi su, su!

Povero Germoglio, quel giorno dovevano giocare contro gli Elefanti (Elefant-animals).

La partita fu dura ed alla fine erano 0-0, così si andò ai calci di rigore: Le BERTOLE ne segnarono

7, mentre gli avversari 5 e così vinsero!

L’allenatore, a termine della partita, negli spogliatoi fece il solito discorso, ma questa volta

leggermente diverso:- Ho notato che non salutate l’avversario ed a volte lo prendete in giro, per

esempio: Barruffo non fare le linguacce, Roberto la “frena la lingua”!!!

Cicero chiese:- mister ho capito, ma questo deve avvenire anche tra di noi?

- Ma Certo!- rispose Cri – Il rispetto degli avversari e dei compagni viene prima del gioco e del

divertimento, se non c’è rispetto non c’è gioco né divertimento ed è questo che conta davvero!

Bertola intervenne dicendo:- mister abbiamo capito, ora però siamo stanchi lasciaci riposare.

Cri, soddisfatto, disse:- Ok, allora a domani.

Andarono a cena e poi, da bravi calciatori, subito a dormire perché il giorno successivo avrebbero

dovuto giocare prima contro i Panda e poi contro le Lucertole! Furono due grandi vittorie.

I giorni successivi si allenarono moltissimo e riuscirono a battere i Barboncini New Bork ed i Pitbull

Sho-Sho.

Si impegnarono fino in fondo: fiduciosi, rispettosi, leali e uniti più che mai, insomma dei veri amici,

avevano creato una vera squadra!!!

Il mister Cri prima della partita fece il suo discorso e parlò di amicizia, fiducia e rispetto e poi della

tattica di gioco. La partita iniziò.

Fiduciosi e consapevoli della loro forza giocarono la partita contro dei bulli koala di nome

Kollyspaccacolli.

Giocarono e tennero fino all’ultimo secondo e il loro impegno fu … fu …

Simone impaziente di sapere come andò a finire la Finale intervenne: - E poi nonno, e poi hanno

vinto?

Primaria – Racconti 25

Il nonno rispose: - Fammi ricordare … vediamo … vinsero … 4-3 grazie alla loro forza e soprattutto

ai quei principi che il loro mister aveva saputo insegnargli:

- L’AMICIZIA E LA LEALTÀ FRA DI LORO E PER IL PROSSIMO;

- IL SOSTEGNO ED IL RISPETTO L’UN L’ALTRO E DELL’AVVERSARIO;

- LA VOGLIA DI VINCERE, MA NON AD OGNI COSTO;

- ESSERE SEMPRE UNITI ED AFFRONTARE INSIEME LE SFIDE!!!!!

- Ora hai capito Simone? Disse il nonno.

Simone rispose: - Certo nonno, ho capito che per vincere, oltre ad essere calciatori forti, serve lo

spirito di squadra, l’amicizia, la lealtà e la fiducia in se stessi!

Il nonno disse: - Bravo, vedo che hai capito! Bravissimo! Ora vai che il papà ti chiama, ciao

Simone, ciao, ciao!

Simone felice esclamò: - Ciao nonno, alla prossima, ciao!

Primaria – Racconti 26

RACCONTI CLASSE 2B

PRIMARIA BUSCATE

JAMIL ADIL

“LO SPORT” A me piace il calcio i tiri in porta, i rigori, i giocatori e i difensori e i portieri.

Il calcio è questo e vi dico tutto il resto!

Simpatia, impegno, stare insieme divertendoci.

BOTTINI ANGELO

“IL BAMBINO SPORTIVO”

C’era una volta un bambino di nome Leonardo, gli piacevano gli sport. Il suo preferito era correre.

Ci fu una gara. Lui fece il furbo invece di correre si fece portare dal taxi di suo amico e si fece

accompagnare fino al traguardo credendo di essere primo, ma sorpresa: era arrivato ultimo! E capì

che non si deve mai barare. Perché prima o poi si viene scoperti.

Primaria – Racconti 27

LATTANZIO AURORA

Cara Sara,

ti scrivo per dirti che il mio sport preferito è il pattinaggio mi piace molto perché c’è tanta musica.

Posso andare veloce come il vento, faccio delle figure come l’angelo, la caffettiera, il seggiolino e

la statua.

Quando pattino mi rilasso, è un po’ come ballare, solo che ci sono i pattini che mi fanno scivolare

sulla pista. Ci vuole tanta concentrazione altrimenti si cade.

Quando pattino sono veramente io, molto felice e proprio brava.

A presto!!!

Ciao,

Aurora

QUODDIMA CAMILLA

“UNA STORIA DI SPORT”

Alessia oggi ha giocato a una partita di pallavolo ed ha vinto.

Si è meritata una preziosa coppa.

Alessia era così contenta che piangeva dalla felicità.

Dopo tanti sacrifici aveva raggiunto un importante risultato.

PAGANINI MILENA

“LA MIA ESPERIENZA DI SPORT”

Ciao Vera, come stai? Io bene. Grazie al tuo consiglio di fare uno sport mi sono iscritta a pallavolo

.Devo allenarmi due volte alla settimana. Da gennaio faremo le partite con un’altra squadra e

sicuramente ci divertiremo moltissimo. Anche se sono la più piccola, quando faccio un bel lancio le

mie compagne sono molto contente e mi ringraziano. Sono contenta della mia squadra. Adesso

devo correre all’ allenamento ti saluto!

Ciao,

Milena

Primaria – Racconti 28

MASCAZZINI LAURA

“UNA STORIA SULLO SPORT”

Cara Gaia,

voglio raccontarti la mia passione per lo sport.

A tre anni ho iniziato ad andare in piscina poi ho dovuto fermarmi, ora per fortuna ho ripreso

e ho imparato tante cose con la mia insegnante e amica Francesca. Lei mi ha insegnato a

nuotare a stile, a fare i tuffi a candela. Qualche volta possiamo andarci insieme? Ci vediamo

presto

Ciao,

Laura

CARMINATI NOEMI

“LETTERA”

Cara Ludovica,

è da tanto tempo che non ci vediamo. Come stai? io bene. Ti volevo raccontare di quella volta in

cui feci una gara di atletica a Cortina. Prima della gara avevo un po’ di paura, ma in seguito mi

tranquillizzò. Alla fine la gara si concluse con la mia vittoria. Ed ero molto felice spero di incontrarti

al più presto e magari mangiare un gelato insieme.

La tua amica

Noemi

Primaria – Racconti 29

VICCIANTUONI PAOLO

Ciao Matteo sono Paolo.

Lunedì inizia la scuola e basket.

La mia squadra si chiama (Stella Azzurra) la mia maglia è la 22.

Il mio allenatore si chiama Federico ci fa fare le partite e le gare di canestro.

Ci spiega le regole del basket. Si gioca 5 contro 5 , quando si corre si deve sempre palleggiare,

non si fanno falli, i canestri valgono da 1,2,3 punti la palla non deve uscire dal campo.

Ho incontrato tanti amici nuovi e mi diverto molto.

Adesso devo andare a giocare! Non vedo l’ora di scatenarmi!

Ciao,

Paolo

MERLOTTI JACOPO

“LO SCI: IL MIO SPORT PREFERITO!”

Caro Isacco,

ti voglio raccontare la magnifica giornata di ieri sugli sci. Sono partito con mio papà alle 10 e 30 e

siamo arrivati a Cervinia a mezzogiorno. Dopo avere messo gli scarponi e il casco andiamo a

comprare i biglietti per la funivia. Arriviamo in cima abbiamo messo gli sci e abbiamo sciato fino la

chiusura degli impianti. Sono tornato a casa che ero stanco morto, ma ero contentissimo.

DEL VECCHIO SABRINA

“UNA BELLA STORIA DI SPORT”

C’era una volta una bambina di nome Simona. A questa bambina piaceva tanto lo sport e ogni

volta che c’era una gara di atletica andava a guardarla con la mamma. Piano piano si è

innamorata di questo sport e crescendo ha incominciato ad allenarsi e a

partecipare alle gare di atletica. Adesso la mamma va a guardare lei alle

gare di atletica. Simona è diventata una grande campionessa.

Primaria – Racconti 30

CERAOLO GAIA

“LO SPORT”

Il mio sport preferito è il nuoto.

Mi piace tuffarmi e fare le bollicine sotto l’acqua quando mi tuffo faccio tanti schizzi e lavo tutti i

pavimenti della piscina.

La mia mamma quando arriva per prima mi applaude e io le mando un bacino.

PISONI FABIO

“LETTERA PER UN AMICO”

Caro Nicolò ti volevo dire che io faccio uno sport: nuoto.

Ogni sabato io e mio cugino Daniele andiamo a nuotare a Castano Primo.

Il mio istruttore si chiama Luciano.

Ho imparato a nuotare a stile libero e a dorso.

Spero di diventare un campione.

Anche se non sarò un campione di sicuro mi divertirò e diventerò più sano e robusto.

A presto.

Ciao,

Fabio.

Primaria – Racconti 31

PAIELLI NICOLÒ

“IL MIO SPORT PREFERITO IN RIMA”

La divisa ho già indossato scendo in campo un po’ gasato.

Giocherò da difensore

Voglio proprio farmi onore.

Anche in piscina è bello stare

con gli occhialini mi piace nuotare,

faccio un tuffo e imito il delfino

poi tante bracciate come un pesciolino.

Amo anche il ciclismo, che forza la bici!

Pedalo con grinta e conosco nuovi amici.

Ho vinto la coppa,

quanta emozione!

Da solo al traguardo

mi sento un campione.

Ma il mio sport preferito sapete qual è?

Far nascere un sorriso in chi è vicino a me.

È il mio goal più riuscito, il mio tuffo più bello,

la gara che vinco anche senza fatica,

una vittoria importante…

…per tutta la vita!

MARTINONE ELISA

“IL SOGNO DI SARA”

C’era una volta una bimba che ogni giorno diceva alla mamma: “ Voglio diventare ballerina”. Ma la

mamma le faceva praticare tutti gli sport che a lei non piacevano.

Sara era sempre più triste.

Così cercò di far capire alla mamma che la danza classica era il suo

sogno e iniziò a danzare e a volteggiare su se stessa in un modo

elegante ed aggraziato.

In quel momento la madre vide i suoi occhi brillare e un dolce sorriso sul

suo bel viso e allora capì che stava sbagliando tutto e decise di iscrivere

la bimba a un corso di danza classica.

Dopo qualche tempo iniziarono i saggi di danza e la mamma fu

orgogliosa di vedere la sua bambina danzare felice.

Primaria – Racconti 32

CELI RICCARDO

LA MIA ESPERIENZA CON LO SPORT

Il mio sport preferito è il calcio.

Io gioco a calcio da quando avevo cinque anni.

La mia squadra preferita è l’Inter.

In camera mia mio nonno ha disegnato sul muro lo scudetto dell’Inter.

Io gioco nell’ A.C. Buscate insieme a tanti miei compagni di scuola e mi diverto molto.

FERRARO FILIPPO

UNA BELLA STORIA DI SPORT

C’era una volta un campione di calcio che doveva giocare la finale di Champions League.

Lui era il portiere della squadra e in quella partita aveva sbagliato tutte le parate.

La sua squadra perse la partita.

Giunti nello spogliatoio i suoi compagni lo abbracciarono lo stesso con affetto perché gli volevano

bene.

BERRA SARA

UNA STORIA DI SPORT

Io martedì scorso ho giocato con lo zio Robi a pallatennis contro Sara e Andrea due miei amici.

Dopo tanta fatica io e lo zio Robi abbiamo vinto dieci a nove . Ero molto stanca , ma contenta.

Lo sport è fatica, ma anche soddisfazione !

Primaria – Racconti 33

GALLAZZI GAIA

LA MIA STORIA SULLO SPORT

Cara Laura,

vorrei parlare del mio sport preferito: il nuoto.

Ho iniziato da piccola senza mai smettere, ora sono diventata molto brava e nuoto nella vasca

grande nella corsia numero due.

E’molto faticoso, però mi impegno molto e sto imparando tante cose.

Che ne dici se qualche volta andiamo insieme a fare una bella nuotata?

A presto Gaia!!!

SPINIELLO MARCO

UN GIORNO SPECIALE

Quest’anno siamo andati nel box di un motociclista di nome Marco Melandri. Noi abbiamo fatto la

foto insieme a lui e dopo essere andati a mangiare abbiamo visto correre in moto Marco meandri.

La gara è stata emozionante, con tanti sorpassi a gran velocità.

E’ stata una bella giornata.

GIANNINI MARCO

LA GARA D‘ ATLETICA

C’ è una gara di corsa su strada, due corridori Sergio e Pietro sono davanti al gruppo. A un certo

punto Pietro scatta davanti a tutti e mentre nessuno lo scompare. Il suo

amico taxista lo fa salire in auto e lo porta quasi vicino al traguardo. Alla

fine del percorso ricompare per tagliare il traguardo

e pensa di essere arrivato primo.

Ma mentre sta per prendere la medaglia i giudici lo squalificano per

aver imbrogliato! Uno dei giudici si è accorto che a un certo punto

Pietro è scomparso per un po’ per poi ricomparire al traguardo.

Pietro viene squalificato davanti a tutti CHE VERGOGNA!!!

Il vincitore è Sergio perché è arrivato secondo senza barare.

Non bisogna fare i furbi nella vita

Primaria – Racconti 34

ESTEFI DIEGO

UNA STORIA DI SPORT

C’era una volta un bambino di nome Alex.

Alex è un bambino molto allegro, a cui piace saltare. Un giorno andò nel bosco con il suo

amichetto

Decisero di correre ma lui non voleva e allora si è messo a saltare e ha vinto la gara. Da quel

giorno si è iscritto ad atletica e ha vinto tutte le gare di salto in lungo.

TALLERICO LUIGI

LO SPORT

Lo sport è allegria lo sport è stare insieme

Lo sport è fatica

Lo sport è vincere

Lo sport è saper perdere

Lo sport è gioire insieme Lo sport è vita.

TIANI ROSSELLA

A ME PIACE IL BASKET

Mi piace lo sport tipo il basket fare i canestri quanto è bello! Passare le palle che emozione!

Lo sport è questo ma è tutto sportivo anche se è vivo!

Primaria – Racconti 35

NEGRONI SAMUELE

Io vado a cavallo.

Il mio cavallo si chiama Pippy. E’ bianco e marrone.

La prima volta mi ha morso il dito perché profumavo di brioche.

Con lui cavalcherei per ore e ore purtroppo però lo vedo solo una volta alla settimana, il mercoledì

quando mi porta il mio papà!

SALEEM USMAN

LA MIA PASSIONE PER IL CALCIO

Ho iniziato da piccolo.

Dapprima non sapevo come si giocava, dopo un po’ ho capito e facevo tanti goal. Il mio maestro

di calcio ha visto come ero bravo e mi ha detto: “ Non ho mai visto un bambino bravo come te

Usman : mi raccomando vieni sempre a calcio.

Ti aspetto”.

Io sono felice di giocare e non pedo un allenamento.

MESSENITI GINEVRA

AMORE PER LO SPORT

Michela e Giulia, finito l’anno scolastico, decidono di iscriversi a dei corsi sportivi.

Michela vuole far nuoto perché il suo sogno è diventare una nuotatrice, mentre Giulia vuol far

pallavolo perché è già il terzo anno che frequenta .

Sognano di diventare famose e grandi campionesse soprattutto di esempio alle altre.

Primaria – Racconti 36

RAQUID ALÌ

UN’ESPERIENZA DI SPORT

Un bambino di nome Marco era il campione di una squadra di calcio.

Un giorno andò a fare l’allenamento con i suoi compagni e l’allenatore disse: “Domani ci sarà la

partita”.

Impegnatevi per un buon risultato.

Marco si sentì emozionato e promise di mettercela tutta e di aiutare la squadra a vincere.