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CLASSE IV A QUI COMINCIA L’AVVENTURA DI TURISTI E PELLEGRINI CHE PER ROMA VAN PASSEGGIANDO, PRIMA, PERÒ, CHE DAL PAPA PER LE STATUE SI AGGIRERAN E TANTE PASQUINATE LEGGER DOVRAN… CLASSE IV SEZ. A I.C. “E.Q. VISCONTI”- SC.PRIMARIA “E.GIANTURCO” ROMA Ins. Porzia Cesareo

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  • CLASSE IV A

    QUI COMINCIA L’AVVENTURA DI TURISTI E PELLEGRINI CHE PER ROMA VAN

    PASSEGGIANDO, PRIMA, PERÒ, CHE DAL PAPA PER LE

    STATUE SI AGGIRERAN E TANTE PASQUINATE LEGGER

    DOVRAN…

    CLASSE IV SEZ. A I.C. “E.Q. VISCONTI”- SC.PRIMARIA “E.GIANTURCO”

    ROMA Ins. Porzia Cesareo

  • RIONE CAMPITELLI

    MARFORIO

    PRESUNTUOSO MARFORIO, RIPULITO E SISTEMATO

    IN UN FAMOSO E IMPORTANTE PALAZZO T’HANNO ALLOCATO. PERFETTO ED ELEGANTE

    COME UN RE SEI DIVENTATO E DIVERSAMENTE DA ABATE LUIGI DA TUTTI SEI ONORATO,

    OSSERVATO , MA MAI TOCCATO! IL DIO OCEANO RAPPRESENTI

    I VISITATORI GUARDI, MA PIÙ NON PARLI

    PERCHÉ COME IL PAPA ED I SIGNORI SEI DIVENTATO, QUINDI QUESTI STESSI CRITICARE

    T’ È VIETATO. PASQUINO HAI DIMENTICATO

    TANTE ARIE ORMAI TI SEI DATO E DEL POPOLO ROMANO CHE TI ACCLAMAVA ED USAVA,

    TI SEI COMPLETAMENTE SCORDATO…!

  • MARFORIO

    Si Chiama Marforio: Mars Forum che dal latino vuol dire Foro di Marte. Fu rinvenuta nel foro di

    Augusto dove era situata originariamente. Raffigura Oceano Dio di tutte le acque. E’ fatta di marmo

    e non se ne conosce l’autore. È rappresentata da una figura intera, ha i capelli e la barba lunga e

    folta, è nudo e ha una conchiglia in mano. Sembra che la statua sia in mezzo al mare ed il corpo,

    contrariamente alle statue dei fiumi, è tutto rivolto verso l’osservatore.

    La sua bocca è semiaperta anche se non era particolarmente chiacchierona. Morforio fa parte delle

    sei statue parlanti di Roma ed è quella che rispondeva a distanza alle “pasquinate” (messaggi di

    protesta che i romani attaccavano alla statua di Pasquino)

  • RIONE PIGNA

    MADAMA LUCREZIA POVERA MADAMA LUCREZIA.

    UNA VESTALE DEL TEMPIO SEI STATA

    ADESSO IN QUEST'ANGOLO TI SEI RITROVATA…

    SENZA BRACCIA E MANCO UN PIEDE!

    LA GUERRA PURTROPPO T’HA “BUTTATO GIÙ”

    E COSA TI È RIMASTO?

    UNA VESTE, UN NODO ISIACO E NIENTE PIÙ!

    DAL PAPA REGALATA

    DALLO STESSO ABBANDONATA!

    SEI STATA FAMOSA, MA ADESSO NESSUNO PIÙ

    DAVANTI A TE SI INCHINA COME PRIMA

    ANZI IL POPOLO PASSA

    E NEANCHE TI RINGRAZIA...

    PARLAVI POCO, MA QUANTO EFFICACI E MORDACI ERANO LE TUE

    PASQUINATE

    CHE ANCHE DALLA MORTE SONO STATE TOCCATE!

  • MADAMA LUCREZIA

    Questa statua è di marmo e non si sa chi sia lo scultore.

    La figura rappresenta Madama Lucrezia, era una vestale del tempio della dea Iside.

    È una statua rovinata dalle intemperie, inoltre durante la guerra venne buttata giù.

    La figura non è intera,ma si vede solo il busto.

    Ha i capelli raccolti in uno chignon e la bocca semiaperta;

    non parlava molto, ma rispondeva con pasquinate brevi ed efficaci.

    Il suo vestito ha dei drappeggi racchiusi in un nodo asico.

    Questa statua è stata regalata dal Papa al re di Napoli che aveva come amica una signora che si

    chiamava Lucrezia.

    Davanti a Madama Lucrezia si svolgevano dei balli: “Polo dei Disgraziati”, durante i quali veniva

    truccata e abbellita.

    Prima di cominciare le danze tutti le si inchinavano davanti.

  • RIONE PIGNA

    ABATE LUIGI POVERO “ABBATE LUIGGI!”…

    INGABBIATO L'ABBIAMO TROVATO

    TRA LA SPAZZATURA MALEODORANTE

    E DI CACCA ADORNATO..

    ERI UN SENATORE ROMANO,

    COMUNQUE LA TESTA T’HANNO MOZZATO

    E IL NOME DI UN PARROCO

    T’ HANNO ASSEGNATO…

    ORMAI SILENZIOSO SEI DIVENTATO

    PERCHÉ NASCOSTO TI SEI RITROVATO.

    LA GENTE NON TI HA PIÙ NOTATO

    E NEMMENO ASCOLTATO…

    POVERO ABATE LUIGI

    SOLO CON DUE TARGHE T’HANNO LASCIATO…

  • ABATE LUIGI Il nomignolo gli è stato assegnato dalla fantasia della gente, perché lo trovavano molto somigliante

    al sacerdote della chiesa vicina, conosciuto appunto con quel nome.

    È una statua di marmo a figura intera, indossa una toga romana con drappeggi; forse rappresenta

    un senatore o un magistrato romano.

    Non si sa chi sia lo scultore.

    Si trova nel rione IX Pigna in piazza Vidoni sul muro della Basilica di Sant’Andrea della Valle; non è

    la sua collocazione originaria, la statua è stata ritrovata nelle fondamenta di palazzo Vidoni, nell’

    area del Teatro di Pompeo.

    Era usanza decapitare le statue dei romani, infatti le è stata collocata una testa diversa, che in

    seguito le è stata nuovamente rubata.

    Come le altre statue era una messaggera di “Pasquinate” anche se non parlava molto perché non

    era in vista.

    Alla base della statua c’ è questa iscrizione:

    “fui dell’antica Roma un cittadino

    ora Abate Luigi ognun mi chiama

    conquistai con Marforio e con PASQUINO

    nelle satire urbane eterna fama

    ebbi offese, disgrazie e sepoltura

    ma qui vita novella e al fin sicura”

  • BABUINO

    BABBUINO O BABUINO,

    PURE BRUTTO

    MA DOVE SEI FINITO?

    IN UN BEL PUNTO T’ HANNO MESSO

    TRA I RICCHI DI ROMA

    MO’ CHI TI DISTURBA?

    IN UNA FONTANELLA

    TI’HANNO TRASFORMATO

    E SOLO AD ABBEVERARE

    IL POPOLO ROMANO SEI IMPEGNATO.

    LA TESTA T’ HANNO CAMBIATO

    COSÌ TI SEI MUTATO

    E MAI PIÙ T’ HANNO TOCCATO

    E NEMMENO DEI PROBLEMI DEGLI

    ITALIANI TI SEI POTUTO IMPICCIARE... !

    RIONE CAMPO MARZIO

  • BABUINO (BABBUINO) In marmo, spostata varie volte e poi collocata in una via elegante di Roma.

    Scultura informe, nella tradizione popolare così chiamata perché pelosa, scura, brutta (assomigliante ad un

    babbuino).

    Addossata ad un muro in via del Babbuino con una fontana, ha una testa che però non è congrua alla

    statua.

    Il Babuino è una delle sei statue parlanti.

    È la raffigurazione di un sileno giacente su una base rocciosa, chiamato dal popolo di Roma “ Babbuino “

    perché così brutto e deforme da poter essere paragonato a una “scimmia”.

    Sotto il papa Pio V fu realizzata la fontana con la statua posta come ornamento alla vasca.

    Tra gli ornamenti vi erano pure due delfini, simbolo della famiglia del nuovo papa Gregorio XIII che aveva

    comprato il palazzo.

    La statua era talmente particolare che cambiò perfino il nome della strada che da via Paolina cambiò in via

    del Babuino.

    Nel 1877 a causa di lavori per costruire le fogne, la vasca fu portata in via Flaminia, mentre la statua fu

    riposta dentro il palazzo.

    Solo nel 1957 il sileno è tornato al suo posto, la vasca è stata recuperata, ma dei delfini e dell’ antica

    cornice non si hanno più tracce.

    Oggi intorno alla fontana vi è un’ inferriata sorretta da due colonnine di pietra.

  • RIONE PIGNA

    FACCHINO

    MICHELANGELO O JACOPO DEL CONTE?

    CHI TI HA FATTO?

    SEI BELLO E IMPORTANTE

    CON LA BOTTE IN MANO

    SOLO IL NASO UN POCHINO

    TI SI È SCHEGGIATO…

    LA NOTTE DI ACQUA LA BOTTE RIEMPIVI

    E DI GIORNO LA VENDEVI

    PORTA A PORTA

    E MO’ CHE TE NE FAI?

    GUARDI COLORO CHE TI PASSAN DAVANTI

    PRESI DALLA FRETTA E DALL’ARROGANZA

    LO SHOPPING A LORO PIACE FARE

    A TE OGGI SOLO SCONTRINI TI DAN

    E NON PAROLE PER PROTESTARE.

    INTANTO TU PENSI:

    “ORMAI SON LORO I MATTI DA LEGARE…!”

  • IL FACCHINO La statua parlante del “Facchino” è situata sulla facciata laterale del palazzo De Carolis Simonetti a

    Roma in via lata.

    Il Facchino è una fontana di travertino alimentata dall' acqua Vergine . La fontana rappresenta un

    uomo che sorregge una botticella.

    In passato si pensava fosse un opera di Michelangelo, ma il vero scultore fu Jacopo del Conte.

    La fontana era stata commissionata dalla corporazione degli “Acquaroli”, di cui la statua porta gli

    abiti e viene quindi impropriamente chiamata: la fontana del Facchino.

    Gli acquaioli avevano, all’epoca, un’ importanza fondamentale perchè rifornivano le famiglie romane

    di acqua potabile, di cui Roma era scarsamente fornita, a causa della distruzione degli acquedotti da

    parte dei Goti durante il loro assedio.

    Questa statua dal volto irriconoscibile è stata la " voce" di molteplici "Pasquinate"

  • PASQUINO TRA LE STATUE PARLANTI,

    MENO MALE CHE ANCORA C'È PASQUINO!

    IMBELLETTATO ANCHE LUI,

    RIPULITO, SISTEMATO E SOPRA DEI BLOCCHI COLLOCATO.

    POVERO PASQUINO ,

    ADDIRITTURA NEL FIUME LO VOLEVANO ANNEGARE

    PER NON FARLO PIÙ PARLARE.

    MA IL POPOLO ROMANO ED ITALIANO

    ARRABBIATO ANCOR DI PIÙ

    SI È RIBELLATO AL PAPA STRANIERO CHE TANTO LO ODIAVA.

    RAPPRESENTI MENELAO CHE REGGE IL CORPO DI PATROCLO

    COME TU SOSTENEVI LE PAROLE DEI CITTADINI CHE

    PROTESTAVANO CONTRO LE INGIUSTIZIE DEI RICCHI.

    PASQUINO SEI DIVENTATO PERCHÉ UN ARTIGIANO

    DI LÌ È PASSATO E T’HA BATTEZZATO

    NELLA PIAZZA DOVE PASSAVA TU SEI RIMASTO

    TANTA GENTE T’HA ACCLAMATO

    E DA ALLORA NON TI HA PIÙ DIMENTICATO

    PERCHÉ LA PIÙ CHIACCHIERONA

    “STATUA PARLANTE” SEI DIVENTATA

    CON LE TUE FAMOSE, SPIETATE E PUNGENTI “PASQUINATE”

    TANTI BIGLIETTINI T’ HANNO ATTACCATO

    ANCORA OGGI IN VISTA SEI POSIZIONATO.

    UTILE A FAR PARLARE, PER MODO DI DIRE,

    I CITTADINI ROMANI E TURISTI ITALIANI

    CHE DI SORPRUSI, INGIUSTIZIE E TASSE

    SI SONO “PIENI” LE TASCHE...

    RIONE PARIONE

  • PASQUINO

    Di marmo-travertino, molto antica e rovinata, non si sa chi l’abbia scolpita, ma sicuramente uno

    scultore molto bravo perché la statua è in posizione di torsione del busto. È di profilo, indossa una

    armatura. Figura a metà senza braccia, viso ormai senza forma e rovinata… perché posizionata da

    tempo all’aperto, intaccata dal guano (cacca) dei piccioni, dalle intemperie e dalla colla usata per

    attaccare i fogli. Recentemente è stata ripulita da batteri e dall’inquinamento e per proteggerla

    sono stati inseriti, sotto la statua, dei blocchi di marmo.

    Anche i perni che servivano per reggere le braccia sono stati ricoperti da una sostanza che evita il

    formarsi della ruggine.

    Si pensa rappresenti Menelao che regge suo fratello Patroclo ucciso da Ettore – guerra di Troia.

    Probabilmente si trovava nello stadio di Domiziano sotto piazza Navona, è stata poi spostata varie

    volte. Prende il nome da un ristoratore o da un sarto che si aggirava nella zona.

    Originariamente era situata a ridosso del palazzo della famiglia Braschi/Orsini in un posto molto

    frequentato dai cittadini romani.

    Pasquino era quello che “parlava” di più perché si trovava in un punto visibile ed accessibile a tutti,

    infatti è la statua più chiacchierona e famosa tra tutte.

  • Venivano attaccate le “pasquinate” (messaggi di protesta contro il papa e i governanti) dai cittadini

    romani in “romanesco” (dialetto romano).

    Chi veniva trovato ad affiggere fogli veniva imprigionato e, a volte, anche condannato a morte.

    Per evitare le critiche un papa (straniero) pensò addirittura buttarla nel fiume Tevere.

    Un altro decise di mettere la polizia a fare la ronda (sorvegliare di continuo la statua).

    Una delle pasquinate più famose rivolta verso i Barberini è: “quello che non hanno preso i barbari,

    l’hanno preso i Barberini” (famiglia molto importante di Roma che rubava i marmi e ciò che gli

    occorreva dai palazzi e dalle statue di epoca antica in città, per abbellire e costruire le case di

    proprietà privata della famiglia).

    Ancora oggi a questa statua vengono attaccati dei messaggi ironici e polemici contro il governo.