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SALUTE, SANITÀ, PROFITTO di Giancarlo Ugazio & Xenia Tkacova Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale G. Edward Griffin “The fact that these great medical teaching universities and teaching centers are so great is because they‘ve had a lot of money given to them if you follow the money you’ll find out that most of it come from the pharmaceutical industry” Il fatto che queste grandi università e grandi centri d’insegnamento di medicina siano così importanti è perché hanno ricevuto tanti quattrini & se si traccia l origine del denaro si troverà che proviene prevalentemente dall industria farmaceutica. G. Edward Griffin QUADERNI TEMATICI DELL’ONA QTO n. 127

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SALUTE, SANITÀ, PROFITTO di

Giancarlo Ugazio & Xenia Tkacova Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale

G. Edward Griffin

“The fact that these great medical teaching universities and teaching centers are so great is because they‘ve had a

lot of money given to them … if you follow the money you’ll find out that most of it come from the pharmaceutical industry”

Il fatto che queste grandi università e grandi centri d’insegnamento di medicina siano così importanti è perché hanno ricevuto tanti quattrini

… se si traccia l’origine del denaro si troverà che proviene prevalentemente dall’industria farmaceutica.

G. Edward Griffin

QUADERNI TEMATICI DELL’ONA QTO n. 127

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Curatore: dott. Michele Rucco, Segretario Generale dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus.

©Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Proprietà letteraria riservata

ISBN 978-88-99182-31-1

Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Via Crescenzio, 2 – 00193 – Roma

http://osservatorioamianto.jimdo.com/ Email [email protected]

Copyright © 2018 by Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus, Roma. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali. Sono vietate in tutti i Paesi la traduzione, la riproduzione, la memorizzazione elettronica e l’adattamento, anche parziali, con qualsiasi mezzo effettuate, per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale senza la specifica autorizzazione dell’Editore. Le fotocopie e le stampe per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del volume.

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INDICE

0. Prefazione 4

1. G. Edward Griffin:La salute tra i Cartelli imprenditoriali internazionali.

1a. Il Dr. Hans A. NIEPER, ha qualcosa da dire sulla B-17 ... 10 36

2. Mathias Rath: Guglielmo II, Hitler & due guerremondiali. Affari dalla Malattia.

2a. I due burattini guerrafondai 2b. Vietate da sempre, usate da sempre. Storia delle armi chimiche 2c. Fritz Haber 2d. Fritz Haber ed il primo attacco chimico della storia moderna 2e. IG Farben 2f. IG Farben e la storia del “Business with disease” 2g. Storia della tirannia della salute: il Codex Alimentarius

40 45 48 52 54 62 66 75

3. Elizabeth Holmes, Theranos & H. Kissinger.Nuovo tipo di Profitto? 79

4. Governo Mondiale Invisibile, Bilderberg & Trilateral.4a. Dalla padella nella brace

87 97

5. Postfazione 104

Appendice 112

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PREFAZIONE Alcuni anni fa (18 gennaio 2010) il primo autore prese parte alla riunione per la fondazione del Forum “Ambiente, Sanità, Legalità” organizzata da un parlamentare della Repubblica Italiana. Lo stesso parlamentare diffondeva, quotidianamente, on-line, comunicati stampa per informare i destinatari degli aspetti più importanti dei problemi politico-economici che interessavano i popoli europei di fronte alla crisi economico-finanziaria che, insorta qualche anno prima, stava giugulando il benessere di diverse collettività nazionali d’Europa, Grecia ed Italia comprese. Allora, fui particolarmente colpito da un comunicato dal titolo “L’Italia potrebbe far la fine della Grecia” e volli approfondire le mie scarse conoscenze, per mezzo di Google. Mi resi conto del significato di signoraggio bancario, del Gruppo Bilderberg, del prepotere delle banche a livello mondiale, dello spread. Tra l’altro, mi affrettai ad acquistare e a leggere l’opera di Daniel Estulin, sul Club Bilderberg. Così lessi la conferenza di Edward Griffin, con la puntuale trattazione dei due principali temi: 1) l’impiego controverso, a tutti i livelli, della vitamina B-17 e 2) le immani ricadute della formazione del cartello industriale tra la Standard Oil del New Jersey (J. D. Rockefeller, Jr) e la germanica I.G. FARBEN. In occasione della prima lettura, fui particolarmente colpito dall’affermazione riportata dall’autore, secondo la quale, chi paga il musicista suonatore ha il diritto di scegliere lo spartito da sentir suonare. Mi limitai a ritornare indietro col pensiero, nella mia carriera accademica, ai primi passi dopo la laurea, quando evitai a concorrere alle borse Rockefeller di ricerca in USA, obbedendo a un’istintiva diffidenza nei confronti di un’operazione di copertura di drenaggio dei cervelli. In seguito, andai a studiare in USA (Pittsburgh, 1963 e Cleveland, 1970) a carico dei fondi governativi del NIH. Col passare del tempo, trascorso il 2010, con un progressivo aggravamento della crisi economica del gruppo dei paesi europei economicamente più deboli (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna: piigs) poi, nel 2011, la manovra finanziaria, attuata efficacemente da Angela Merkel (Germania) e Nicolas Sarcozy (Francia), che portò i livelli dello spread da circa 150-200 a più di 500, dimostrò chiaramente lo strapotere delle lobbies bancarie a scapito della fatica di tanti lavoratori e del diritto di scelta di tanti elettori. Il 2011 finì, prima, con la nomina di Mario Monti a senatore a vita, poi col passaggio di consegne da Silvio Berlusconi al Presidente della Bocconi per Palazzo Chigi. Quest’avvicendamento tra i capi dell’esecutivo riuscì ad accendere una certa aspettativa e del consenso tra le fila degli eletti nei due rami del Parlamento, titolari del potere legislativo. Il Belpaese arrivava a questo passaggio piuttosto malconcio, considerati i precedenti, e molti speravano di cuore. Tuttavia, l’esordio dell’esperto di banche si presentò da subito impostato al programma di “lacrime e sangue”, sia per le rinunce (ricordiamo gli esodati, ancora in circolazione), sia per il pesante impegno finanziario per far quadrare il bilancio (quaranta miliardi), sia per il forsennato programma di petrolizzazione delle coste marine del Belpaese. Nello stesso tempo, i miei occhi di medico-non-pentito e di scienziato-non-in-vendita mi facevano pensare che nulla era previsto per 1) tentare d’inertizzare le tantissime tonnellate di asbesto disseminate su tutto il territorio nazionale e/o 2) ripianare una grave lacuna della medicina ufficiale che considera e

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tratta i malati di Sensibilità Chimica Multipla come dei mentecatti – malati immaginari – e non come vittime del progresso e del relativo profitto. Alla fine di quell’anno vidi, nel capo dell’esecutivo e nei titolari dei suoi dicasteri, altrettante pedine di una macchina governativa perversa motivata al pareggio del bilancio, secondo i diktat dell’Ue, e incurante delle necessità dei sudditi. I risultati delle operazioni portate a compimento dai ministri del lavoro, dello sviluppo economico, dell’ambiente, dell’istruzione, della sanità, della difesa parlano chiaro da soli. In aggiunta, il capo dell’esecutivo vantava un’appartenenza a una società segreta, il Club Bilderberg (secondo Estulin). Del resto, non a caso, qualche anno prima, il legislatore italiano aveva arricchito l’ordinamento giuridico del Belpaese con la legge Anselmi, n. 17, del 25 gennaio 1982, con norme di attuazione dell’Articolo 18 della Costituzione Repubblicana in materia di associazioni segrete.

Il Professor Mario Monti, assiduo frequentatore delle riunioni del Club Bilderberg

MARIO MONTI, soprannominato Super Mario dalla stampa, è un economista italiano, presidente dell'Università Bocconi di Milano e Presidente del think tank europeo Bruegel. In particolare, ha prestato servizio nell'Europa, dove a volte era chiamato uno zar antitrust. Il signor Monti ha combattuto contro una proposta di fusione tra General Electric e Honeywell nel 2001. L'Unione Europea alla fine ha bloccato questa fusione, ottenendo critiche dai regolatori statunitensi.

Il Professor Mario Monti fu un assiduo frequentatore delle riunioni annuali del Club Bilderberg, con 25 presenze, secondo solo alle 32 di Giovanni Agnelli.

Henry Kissinger, un altro membro importante del Club, uno dei fondatori del 1954.

Ingenuamente, dall’età della ragione, avevo sempre prestato fede alla filastrocca scritta sulla parete frontale delle aule di giustizia ”La legge è uguale per tutti”. Le trentadue presenze di Super Mario al Club mi fecero ricredere amaramente, essendomi reso conto che, la legge talvolta è, per qualcuno, più uguale che per altri. In quello scorcio di 2011, a questa cocente delusione, si sommò la preoccupazione

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che metà del capitale sottratto al benessere degli Italiani, era programmato per l’acquisto di 131 speciali aerei da combattimento, gli F35, prodotti dalla Lockheed-Martin. Tutte queste considerazioni mi portarono a stendere, il 10 gennaio 2012, quel pezzo intitolato “Dalla padella nella brace”, riportato alla fine del capitolo 4 (ibidem).

Esso riporta la dura condanna di una ricercatrice italiana in California, al programma del ministro dello sviluppo economico, l’auspicio di un novello CLN di un articolo de Il Fatto Quotidiano, oltre ad una carta d’identità dell’I.G. FARBEN. Intanto, i cingoli del tank di Super Mario, e dei vari titolari dei dicasteri del suo esecutivo, non sempre tra i manager più astuti, alcuni innegabilmente disonesti, mietevano vittime, tra i comuni cittadini o tra i piccoli imprenditori, in quei tempi furono sempre più frequenti i fallimenti delle imprese e i suicidi. Poi, non fu necessario un rinnovato CLN, alla successiva sfida elettorale tra Berlusconi, Bersani e Monti, la nostra testa d’uovo fu ridimensionata, politicamente, dall’elettorato, e reinviata alle sue naturali attività accademiche. Allora, fortunatamente, non occorse la rivolta di piazza che eliminò il governo di Ferdinando Tambroni, così come, in tempi recenziori, il 4 dicembre 2016, un referendum popolare impedì lo stravolgimento della Carta Costituzionale. Una croce tracciata con la matita copiativa nella casella della scheda elettorale più opportuna è un’arma insuperabile, meglio dire, ineguagliabile.

Fatte queste premesse, utili per una miglior comprensione del contenuto del lavoro, e delle finalità divulgative di esso, possiamo passare a una succinta descrizione dei capitoli del QTO.

Capitolo primo. Contiene un’interessantissima conferenza pubblica tenuta da Edward G. Griffin, a metà degli anni 1970, presso la sede del Comitato per la Libertà di Scelta nella Terapia del Cancro. L’intervento di Griffin si occupa di due diverse realtà, la numero uno e la numero due, che, a prima vista, potrebbero apparire del tutto eterogenee tra loro, ma sono entrambe tali da corrispondere alla naturale esigenza di onestà morale e sociale dell’autore. Nella prima parte, è descritta la profonda disonestà etica e scientifica dell’opposizione all’uso della vitamina B-17 nella lotta contro il tumore. Il conferenziere trova tutta la mia considerazione, come persona ben informata dei fenomeni biomedici che tratta, tuttavia, in base alle mie personali esperienze scientifiche, non sono in grado di condividere la sua affermazione perentoria che: “…. il cancro è semplicemente una malattia da carenza, come lo scorbuto, la pellagra e l'anemia perniciosa. È causato dalla mancanza di un composto alimentare essenziale nella dieta dell'uomo moderno. Non è causato da un virus o da qualche tossina misteriosa. È causato dalla mancanza di qualcosa. E la soluzione definitiva per il controllo del cancro, quindi, è semplicemente quello di ripristinare questo elemento alimentare essenziale nel nostro apporto giornaliero”. A mio avviso, questa formulazione è troppo semplicistica, troppo meccanicistica, che non tiene conto delle tante variabili che costellano il divenire dei fenomeni biologici della nostra vita, comprese la cancerogenesi, la sua prevenzione e la lotta al cancro. Non è questo il luogo opportuno per dimostrare in dettaglio perché è sconveniente alimentare una visione “monoteistica” del problema cancro, però è doveroso offrire al lettore comune di questa nota, rimandandolo allo schema del “Tiro alla Fune” riportato nel capitolo 1 di “Patologia Ambientale, Passato-Presente-Futuro” (App.501, ONA, 2017, ISBN 978-88-99182-19-9). Il contributo di Nieper interessa, nello specifico, proprio la realtà numero uno trattata da Griffin. Il conferenziere termina la trattazione della realtà numero uno affermando: “Queste, ovviamente, sono bugie. Bugie pronunciate da scienziati di tutto rispetto che sono leader nella lotta contro il cancro. E non è certo esagerato affermare che la cosiddetta base scientifica per l'opposizione alla

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vitamina B-17 è stata palesemente disonesta. Perché, perché questi uomini mentivano? Perché i fatti scientifici sono stati distorti? Perché stanno manovrando per coprire le loro tracce? Questo conduce alla realtà numero due. La realtà numero due è un collegamento politico-finanziario che costituisce il cartello più grande e più potente che questo mondo abbia mai conosciuto. Poi, con l’inoltrarsi della conferenza, la tensione morale si acuisce sempre più, fino a raggiungere un calor bianco, caratteristico di una specie di big-bang storico ed etico, realizzato tra il XIX e XX secolo, a cavallo dell’Atlantico, con la macabra combinazione tra gli interessi del cartello Standard Oil New Jersey e I.G. Farben. E Griffin aggiunge: “Quindi, vedete, queste persone non erano americane, o tedesche, erano cartellisti. Erano pronti a fare profitti da entrambi i lati della guerra. Con buona pace dei milioni e milioni di morti, militari e civili, coevi del nonno e del babbo di Mathias Rath che servirono, in divisa, i due burattini manovrati dai cartellisti, com’è descritto nel secondo capitolo. Del resto, tali eccessi di crudeltà morale trovano degno riscontro nella pseudo-filantropia di maniera, o esibizionistica, messa in atto dai due John D. Rockefeller, senior & junior, secondo i “saggi” insegnamenti di molti maestri. Su questo specifico aspetto, Griffin riferisce, tra l’altro: Rockefeller e Carnegie, associati nella filantropia hanno sempre ricavato il doppio del valore dai loro quattrini. Un vecchio sogno di John D. Rockefeller prevedeva che, per ogni dollaro donato in filantropia, dovresti essere in grado di realizzare almeno un centinaio di dollari di ritorno, altrimenti devi non darlo. Un altro principio di base che ha sempre ispirato quei benefattori è che “Colui che paga il suonatore sceglie lo spartito". Perché è lì che i donatori della fondazione filantropica recuperano tutto il denaro elargito, nel rapporto di cento a uno. Sempre dalla parte non formalmente correlata con le attività belliche di quei furfanti, l’elaborazione del Flexner Report, commissionata da Rockefeller e Carnegie, non è stato un intervento pubblico di filantropia, ma un sondaggio di mercato sulle scuole mediche di USA e di Canada per scrollarsi di dosso l’antica millenaria medicina estremo-orientale che, mai avrebbe permesso, o reso possibile, l’astronomico guadagno della medicina di stampo teutonico, leggi I.G. Farben, in ossequio ai principi di “Businnes with disease”. Così, la medicina classica, di caratura umana, a causa dello scarso rendimento, rimpannucciata da “medicina alternativa”, dovette lasciare il posto – nel teatro mondiale (ONU, WHO) - alla “medicina tradizionale di nuovo conio”. In conclusione, personalmente, ho la sensazione che la conferenza di Edward Griffin, della metà degli anni 1970, abbia anticipato ciò che, nei decenni successivi, ha poi rivelato David Estulin in “Club Bilderberg” (Arianna, Bologna, 2007). A questi due documentaristi onesti e coraggiosi è rivolta tutta la mia ammirazione e la mia riconoscenza.

Capitolo secondo. Un ruolo fondamentale – introduttivo - è svolto dall’intervento pubblico del Dottor Mathias Rath a Berlino il 3 marzo 2012. Questo medico ha esordito affermando con profonda chiarezza: “Per ben due volte nella sua storia, la nostra nazione (Germania) è stata vittima d’interessi commerciali il cui scopo dichiarato era conquistare con la forza l’Europa e il mondo. Per ben due volte nella storia, spronato dall’insaziabile cupidigia dell’industria chimica e farmaceutica, e dalla brama di potere dei politici, il popolo della Germania ha fatto soffrire milioni di persone in Europa e nel mondo. Durante la Prima Guerra Mondiale, mio nonno ha combattuto in Italia. Si trattava del primo tentativo di conquista militare del mondo da parte del cartello farmaceutico e chimico. I piani di tale cartello per il dominio mondiale economico sono stati abilmente nascosti dietro la facciata della fedeltà al Kaiser, il nazionalismo sciovinista e la polemica su “un

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posto al sole”. Durante la Seconda Guerra Mondiale, mio padre ha combattuto in Francia, in Russia e nel Nord Africa. Il Kaiser era stato sostituito da Adolf Hitler, il nuovo burattino politico del cartello. Mathias Rath continua: “Mio padre e mio nonno si sono rifiutati di parlare della guerra con noi bambini, avendo entrambi trascorso molti anni a sopportarne i terrori. Per me, la cosa più terribile è che nessuno di loro abbia mai avuto la possibilità di capire di essere stato vittima di questi interessi commerciali e del loro tentativo di conquista militare del mondo. E conclude: “E’ anche per questo motivo che sono qui stasera. Signora Merkel e Signor Sarkozy, e tutti gli altri burattini politici del cartello, questa moderna Europa che cercate di propinarci, ………PUZZA! Sentiamo odore di muffa, come se fosse stata riesumata dai cassetti del vecchio kaiser e del nazismo, epoche in cui furono concepiti i piani disumani di sottomissione dell’Europa da parte del cartello farmaceutico e chimico. Il discorso di Mathias Rath è molto chiaro ed onesto. Ho ritenuto conveniente per il lettore far seguito ad esso con un medaglione dei due burattini citati nell’intervento, il Kaiser Guglielmo II e il Führer Adolf Hitler, corredato dal bilancio dei morti dei rispettivi conflitti mondiali. La trattazione dell’immane problema storico, a mio avviso, ha meritato una dettagliata descrizione di un peculiare aspetto tecnico-organizzativo legato al contributo della componente europea del cartello descritto in precedenza cioè l’I.G. Farben. In un modo o nell’altro, l’I.G. ha preso parte attiva all’allestimento dell’iprite (BASF), del Cyclon-B, e poi, in tempi recenziori, del Sarin. Questi sono stati tre veleni micidiali, capaci di sterminio di massa per il genere umano. Il fatto che l’iprite sia derivata dalla folle mente di Fritz Haber, prima o dopo la sua conversione dall’ebraismo al cristianesimo, fa poca differenza nel bilancio morale di queste terribili tappe di progresso tecnologico dell’industria chimico-farmaceutica.

Capitolo terzo. In questa parte dell’opera è illustrata l’ingegnosa “trovata” di una scienziata di Silicon Valley (USA) Elizabeth Holmes che, attraverso l’opportuna applicazione di un microscopico dispositivo di raccolta e di trasferimento di un minuscolo campione di sangue di pazienti bisognosi di diagnosi veloce, il “nanotainer”, che, collegato a elaborati dispositivi, ancora in via di perfezionamento, che implicano la automatizzazione e la miniaturizzazione di più di 1000 prove di laboratorio, dall’analisi del sangue di routine alle analisi genetiche più avanzate. A questo prodigioso sistema diagnostico, destinato a dare adeguato accesso in tutte le località, anche quelle rurali, entro un raggio di cinque km, è stata data una collocazione attraverso l’istituzione Theranos. Il complesso di questa innovazione sanitaria, visto con l’occhio del medico, non può non riscuotere la più completa ammirazione da parte di chiunque, uomo della strada compreso: la presentazione del suo potenziale, a prima vista, non fa una grinza. Però, all’osservatore smaliziato non sfuggono due aspetti peculiari. Il primo è dato dall’estrema segretezza che ha accompagnato l’l’iniziale attività organizzativa della Theranos, e fin qui, tutto può essere giustificato dal rischio di fuga di informazioni utili ad eventuali rivali commerciali. Tuttavia, un aspetto, per se stesso preoccupante, consiste nella comparsa, nell’amministrazione della Theranos, non solo di una figura che corrisponde al nome di Henry Kissinger, con tutto il suo passato (fondatore del Club Bilderberg), ma anche di una folta schiera di personaggi veterani dal servizio attivo nelle forze armate degli USA. Lo stesso articolista, che presenta l’interessante innovazione tecnologica, mette in guardia il lettore del pezzo nei confronti dei rischi correlati con l’abbondante presenza di ex militari in una posizione amministrativo-tecnologica (sanitaria) che potrebbe non richiederli istituzionalmente. Ciononostante, la narrazione dei capitoli primo, secondo e quarto, potrebbe indurre il lettore comune a reiterare la diffida rivolta a Merkel e a Sarcozy che l’Europa da loro offerta PUZZA.

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Nella fattispecie, potrebbe olezzare di sospetto l’applicazione su larga scala del nanotainer della Theranos.

Capitolo quarto. La sezione finale del QTO riporta, in esordio, un articolo scritto da una giornalista spagnola nel 2011. In esso è scritto, tra l’altro: “L’umanità è sottomessa a un Governo Mondiale Invisibile composto di banchieri, petrolieri, finanzieri, proprietari d’immense fortune e proprietari della Banca privata della Federal Reserve USA. E’ il governo onnipotente che impone e ordina agli stati nazionali. Lo statista inglese Benjamin Disraeli che sapeva di cosa parlava ha detto: "Il mondo è governato da personaggi molto diversi da quelli che immaginano coloro che non si trovano dietro le scene". Il Senato degli Stati Uniti nel 1913 ha approvato un progetto con il quale la celebre e potente famiglia Rothschild fu autorizzata a unire le sue ricchezze e obiettivi economico-finanziari alla famiglia Morgan, proprietaria della banca e immensamente influente e ai famosi Rockefeller. Queste famiglie, insieme ai gruppi che esercitano un innegabile potere, trafficano con armi di distruzione di massa o seminano morte e distruzione in tutto il mondo. Questi gruppi sono Carlyle, Bechtel, Lockheed Martin, Raytheon, General Dynamics, McDonnell Douglas, Boeing, Northrop Grumman. I padroni del potere mondiale, cioè i potenti tra i potenti e che agiscono - non sempre nel rispetto della legge - ma come vere famiglie con pratiche in stile mafioso e, in qualità di proprietari della Federal Reserve sono i seguenti:

1. - Famiglia Rothschild con sede negli Stati Uniti e tentacoli in Inghilterra, Germania e Israele.

2. Famiglia Rockefeller sviluppata negli Stati Uniti e con forte influenza nell’impero e in Israele.

3. - Famiglia Morgan, proprietaria anche di potenti Banche negli Stati Uniti, Gran Bretagna e altri paesi.

4. - Famiglia Warburg con sede in America e potenti estensioni in Germania. 5. - Famiglia Lazard degli Stati Uniti con grandi influenze e investimenti in Francia. 6. - Famiglia Mosés Israel Seif di origine ebraico-ortodossa, con poteri economici e

politici negli Stati Uniti, Italia e Israele. 7. - Famiglia Kuhn, Loeb con sede negli Stati Uniti e forti interessi in Germania. 8. - Famiglia Lehman Brothers con sede e influenza negli Stati Uniti. 9. - Famiglia Goldman d’indiscusso potere negli Stati Uniti.

Queste famiglie devono essere aggiunte al Gruppo Bilderberg, come descritto da Daniel Estulin, così il quadro dei padroni, non tanto invisibili, del mondo è completo.

L’articolista continua elencando numerosi potenti dei mezzi d’informazione che rendono possibile il condizionamento dell’opinione pubblica mondiale. Infine è citata una nutrita serie di misfatti o di avvenimenti registrati nel corso degli ultimi anni, di origini “strane” per l’opinione pubblica, anche di tipo terroristico o doloso.

Alla fine di questa sezione, è riportato un pezzo personale, di delusione-illusione, correlate all’incarico di reggere l’esecutivo conferito al Presidente dell’Università Bocconi, intitolato “Dalla padella nella brace”, non perché fossi un fautore dei folli tempi appena passati sotto Silvio Berlusconi, ma giacché condividevo le critiche sia della ricercatrice italiana in California sia del pezzo de Il Fatto Quotidiano. Da ultimo, ho chiuso la trattazione con una buffa immagine bonaria presa a prestito da un periodico satirico italiano.

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1. G. Edward Griffin. La salute tra i Cartelli imprenditoriali internazionali. CONFERENZA del Sig. G. Edward Griffin1 2 Autore di "World Without Cancer: The Story of Vitamin B-17" PRESENTAZIONE Il tema per cui ci vede riuniti questa sera, signore e signori, è un modo sobrio in modalità uniche. Qualsiasi fattore che potrebbe causare una morte certa, dolorosa e prematura dovrebbe essere un fattore che fa riflettere e uno contro il quale metteremmo in atto ogni risorsa a nostra disposizione. Il cancro non causerà solo una morte prematura. Sta per interessare uno su quattro di noi che siamo qui questa sera, e potenzialmente, tutti in questi Stati Uniti, salvo che la ricerca scientifica non scopra un mezzo per un controllo, che può produrre un mondo senza cancro. Molti di voi sono consapevoli di ciò; probabilmente non c'è nessuno in questo pubblico o in questo mondo la cui vita non sia stata profondamente toccata dalla perdita di una persona cara a causa del cancro, e alcuni potrebbero essere qui proprio nella speranza che possa essere rivelato loro, qui stasera, un mezzo per cui potrebbe essere salvato un amico o un parente che ora sta soffrendo. Il Comitato per la Libertà di Scelta nella Terapia del Cancro crede che un materiale scientifico, ampiamente testato, abbia mostrato grandi promesse come arma principale contro il cancro. In effetti, ciò dimostra grandi promesse, come un rinomato agente di controllo del cancro. Sto parlando, naturalmente, del Laetrile, noto anche come Amigdalina o Vitamina B-17. Ma questo Comitato è stato formato perché, come suggerisce il titolo, ci è negata la libertà di scelta nei test e lo sviluppo del potenziale totale del Laetrile che l'esperienza suggerisce, è lì per essere sviluppato, e ci viene negato il diritto di usare il Laetrile adesso a quel livello di beneficio salvavita già noto che esista con certezza. Stasera, il nostro conferenziere è il signor G. Edward Griffin, che è stato uno dei fondatori del Comitato per la Libertà di Scelta nella Terapia del Cancro. Questo difficilmente sorprenderà molti di voi che si aspettano di trovare Ed Griffin in prima linea in ogni speciale battaglia che riguarda la tutela delle libertà individuali. Mr. Griffin è diventato famoso per il suo singolare talento nella ricerca di argomenti oscuri e difficili e poi li presenta in termini chiari e concisi affinchè tutti possono comprendere. Tuttavia, forse, non siete consapevoli di quanto fosse giovane quando ha mostrato per la prima volta il suo talento per il lavoro in questioni serie che riguardano il paese.

1 Nota del redattore: a metà degli anni 1970, un ex membro dell'intelligence dell'aeronautica militare mi portò un'audiocassetta. Mi disse che il nastro era stato sabotato e mi chiese di recuperare le informazioni su di esso. Giacché stavo costruendo elettronica avanzata per studi di registrazione e concerti all'aperto, avevo le conoscenze e le capacità per affrontare la sfida. Quanto segue è una trascrizione di quel nastro.

Tommy Cichanowski <[email protected]> 2 Le immagini derivano dal libro: "Medicina di Rockefeller, medicina degli uomini e capitalismo in America" di E. Richard Brown

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Ed aveva solo 15 anni quando tenne un discorso su Patrick Henry, al concorso annuale nazionale oratorio sponsorizzato dai giornali del gruppo Hearst, e vinse il primo premio. Durante il suo ultimo anno di liceo, è stato maestro delle cerimonie del suo programma della rete radio CBS, "Make Way For Youth". Poi è stato premiato con il "Regions Alumns Scholarship" all'Università del Michigan, dove ha conseguito il Bachelor of Arts Degree. In seguito a due anni di servizio nell'esercito, Griffin è stato commentatore radiofonico, commentatore televisivo e assistente assicurativo prima di iniziare la sua carriera come autore, narratore e produttore di documentari e libri, che hanno consolidato la sua reputazione a livello nazionale. Tra questi, molti noti per la maggior parte di voi, sono la "Controversia OSHA", "La cospirazione capitalista più letale della guerra", "Il grande disegno", "La grande prigione", "Il Maestro fifone" e, più recentemente, "Un mondo senza cancro". Ora è il presidente di "American Media", una società di produzione editoriale e cinematografica nel sud della California, dove vive con sua moglie e quattro figli. Stasera, ci parlerà della Politica della Terapia del Cancro. Signore e signori, è mio onore e privilegio presentare il signor Ed Griffin. CONFERENZA La prima volta che mi si è presentato il tema del Laetrile o della terapia vitaminica per il controllo del cancro, è stato quando mi trovai in un breve viaggio di pesca con il dott. John Richardson [<richardson_h.html>], un medico di San Francisco, che, come probabilmente sapete, è in prima linea nella battaglia legale per stabilire il diritto del medico di usare la Laetrile-terapia o una terapia vitaminica o qualsiasi cosa d’altro desidera usare, nel trattamento dei suoi pazienti. Poiché, lo scorso anno, stava usando il Laetrile, è stato arrestato dalla FDA e sta portando questo caso giudiziario in tribunale. Penso che abbia ottime possibilità di vincere ma, ovviamente, ciò non è ancora stato costatato. Lo scopo generale, l'innesco iniziale della formazione del Comitato per la Libertà di Scelta nella Terapia del Cancro era di raccogliere il sostegno a livello nazionale non solo a favore del dott. Richardson ma ad altri medici che, si spera, potrebbero avere il coraggio di unirsi a lui e di sfidare le istituzioni, se lo farai, la burocrazia, nel diritto per un medico di avere la libertà di scelta in questo senso. In ogni modo, conosco John da un bel pò di tempo e siamo stati insieme in questa escursione di pesca in Oregon. Se mai aveste la possibilità di incontrare quest'uomo, riconoscereste immediatamente che è una persona molto profonda. Stavo cercando di godermi il mormorio dell’acqua, l'aria fresca, gli alberi verdi, il cielo blu e lui aveva portato con sé la sua valigetta. Posso assicurarvi che la sua valigetta non era stata riempita con attrezzi da pesca. Portava documenti e manoscritti, libri, grafici e statistiche, e continuava a parlarmi di un mezzo di controllo per il cancro che aveva scoperto e lo stava usando sui suoi pazienti e basso costo ed ecco che stava salvando vite di uomini e donne per cui, in precedenza, avrebbe dovuto dire che erano malati terminali e non c'era più niente che si potesse fare. Continuava a parlarmene, e non mi interessava particolarmente. Mi ha fatto piacere sentirlo, ma ho avuto tanto interesse nell’apprendere i dettagli tecnici della medicina come noi potremmo avere nell'ascoltare un ingegnere che parla di stress

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interni nelle travi dei ponti. Sai, queste sono cose di grande fascino per l'ingegnere o il medico, ma per il laico non era molto interessante. Finalmente ha iniziato a parlarmi del fatto che ?Essi? stavano sopprimendo questo. non gli avrebbero permesso di usarlo, ?loro? lo stavano molestando. Ho pensato, tutto a un tratto, buon dolore, John. Perché sta diventando paranoico e io mi sono rivolto a lui, e ricordo molto distintamente, ho detto, "Aspetta un minuto, chi sono ?Loro? John? Vuoi dire che ci sono persone nella professione medica o nel governo o ovunque nel mondo a un livello così basso e così grossolano, così meschino da rifiutare deliberatamente un controllo per il cancro? "E non me ne resi conto, al momento ma, con la formulazione di quella domanda, la mia curiosità era già suscitata e fui lanciato anche in seguito su un progetto di ricerca investigativa che doveva occuparmi per due o due anni e mezzo, e mi ha portato alla scoperta di una delle storie più sorprendenti del ventesimo secolo. Questa è una storia in cui la Scienza della Terapia del Cancro non è così complicata come la Politica della Terapia del Cancro. Stasera sono costretto, a causa dei limiti di tempo, a presumere che voi abbiate familiarità con la scienza della vitamina B-17 o del Laetrile. Ora mi rendo conto che questo potrebbe non essere un presupposto sicuro per molti di voi perché sono sicuro che non tutti voi abbiate visto il nostro film "World Without Cancer". Se non avete visto il film, o se non avete familiarità con la domanda scientifica, tutto ciò che posso fare è suggerirvi di farlo il prima possibile. Ma proprio così noi iniziamo su una base comune, e lasciate che vi dia, in una frase o due, una descrizione sommaria di ciò che implica la Scienza della Terapia del Cancro. La nostra ricerca ci ha portato alla consapevolezza che il cancro è semplicemente una malattia da carenza, come lo scorbuto, la pellagra e l'anemia perniciosa. È causato dalla mancanza di un composto alimentare essenziale nella dieta dell'uomo moderno. Non è causato da un virus o da qualche tossina misteriosa. È causato dalla mancanza di qualcosa. E la soluzione definitiva per il controllo del cancro, quindi, è semplicemente quello di ripristinare questo elemento alimentare essenziale nel nostro apporto giornaliero. Ora questo, in poche parole, è ciò di cui tratta questa Scienza. [Questa mancanza di nutrienti adeguati, che sono responsabili del mantenimento del nostro sistema immunitario naturale o di altre fonti di stress, attiva un virus "pleomorfo" che è stato dimostrato in modo definitivo come causa della maggior parte delle condizioni cancerose? Tommy Cichanowski] Questa sostanza è conosciuta con diversi nomi come già detto nelle osservazioni introduttive di questa sera. È conosciuto come Amigdalina quando si trova in natura. Come tale, sotto il nome di Amigdalina, è stato elencato nella Standard Pharmathera per oltre cento anni. È stato identificato e conosciuto per tutto questo tempo, elencato come non tossico. È stato usato sperimentalmente su un'ampia varietà di disturbi in ogni paese del mondo. È particolarmente noto in Asia, ma è conosciuto anche negli Stati Uniti e in Europa. Quando è descritto dai nutrizionisti, di solito si parla di nitrososidi. Nella sua forma purificata e concentrata utilizzata specificamente per la terapia del cancro, la forma sviluppata dal Dr. Ernest T. Crebb, Jr [<../ v / beard.html>]., È conosciuta come Laetrile. Penso che il modo migliore per descrivere questa sostanza sia chiamarlo semplicemente ciò che è realmente. È una vitamina, ed è la vitamina B-17. È così che sarà conosciuto in futuro? Vitamina B-17, perché si trova in quel gruppo di vitamine noto come complesso B, di cui ci sono circa ventiquattro tipi. Si trova in

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quel gruppo di vitamine quando si trova in alimenti naturali. E poiché era il diciassettesimo a essere isolato e identificato, è comunemente noto come Vitamina B-17, e un'ultima cosa, solo per darvi qualche informazione in più, si trova in oltre 12000 piante commestibili in tutto il mondo, la maggior parte delle quali non mi sogno di mangiare: erba, erba di Johnson, erba di Tunisi, erba di freccia e cose del genere. Si trova anche negli alimenti dell'uomo primitivo, in culture primitive che ancora oggi sono note per la loro assenza di cancro. Ci sono molte culture nel mondo tra cui gli Accadici (?) sul Mar Nero, gli Hunzakut del Pakistan nord-occidentale, i nativi americani Hopi e Navaho, gli eschimesi aborigeni, e gruppi come questi in Africa, America Latina e in tutto il mondo che, tradizionalmente, sono liberi dal cancro, o relativamente senza cancro. E in ogni caso, signore e signori, quando esaminate le diete naturali di queste popolazioni libere dal cancro trovate sempre che il grado in cui sono esenti dal cancro è lo stesso grado in cui i loro alimenti sono ricchi di vitamina B-17. Non ci sono eccezioni a tale affermazione. Ora, la Scienza della Terapia del Cancro, come ho detto, è un caso aperto e anche chiuso. Potremmo, nel film "World Without Cancer" e in altri studi, entrare nei laboratori e negli esperimenti che sono stati eseguiti. Potremmo spiegare la teoria che sta dietro ad essi, potremmo analizzare le anamnesi dei casi clinici di uomini e donne che sono stati letteralmente ricuperati al bordo della tomba, casi quasi senza speranza, con tutto il resto. Questo è un caso aperto e chiuso. Non c'è davvero più, o non dovrebbe più esserci alcuna controversia al riguardo. La polemica ora ruota intorno alla politica ed è a questo proposito che vorrei rivolgere il resto delle mie osservazioni, stasera. Quindi, per ripetere, lo scopo di questa presentazione non è discutere la Scienza della Terapia del Cancro, ma di rivedere almeno i punti salienti della Politica della Terapia del Cancro e di rispondere al meglio delle mie capacità a questa domanda molto interessante, "Chi sono ?Loro? John? " Ora la Politica della Terapia del Cancro può essere compresa solo alla luce di due realtà oscure e scioccanti, ed eccole qui. Questi sono i due blocchi in cui saranno divise le mie osservazioni: Una: la base scientifica per l'opposizione al Laetrile o B-17 è stata palesemente disonesta? E lo dimostreremo. E la seconda realtà è che la fonte nascosta di questa corruzione scientifica è un intreccio politico- finanziario che costituisce il cartello più grande e potente che il mondo abbia mai conosciuto. Iniziamo quindi con la realtà numero uno. La base scientifica per l'opposizione alla Laetrile, o alla vitamina B-17, è stata palesemente disonesta. Nessun medico su mille ha mai avuto la possibilità di usare personalmente Laetrile o vitamina B-17. Eppure, la maggior parte dei medici, se chiedi loro se il Laetrile funziona, diranno di no, non è così. È una frode; è ciarlataneria. E se chiedi loro come lo sanno, dicono bene, è stato analizzato da fonti attendibili e questo è il verdetto delle indagini scientifiche ufficiali. E tu dici? Bene, e chi lo dice? Bene, loro non ricordano correttamente. Molti di loro pensano di averne letto sull'American Medical Association Journal o su una ricerca pubblicata dall'American Cancer Society o da una dichiarazione fatta dai funzionari della FDA o qualcosa del genere. Quindi vai da queste prestigiose organizzazioni e chiedi loro dove hanno preso le loro informazioni e di nuovo scopri che le persone coinvolte nella American Cancer Society, l'American Medical Association e la FDA non hanno testato la Laetrile da soli. Sono, quasi tutti, riferiti a un progetto di ricerca originale condotto nello Stato della California nel 1953. È noto come il California Report ed è

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stato pubblicato dalla Commissione consultiva sul cancro della California Medical Association. [<California_medical_association.html>] Dunque, ora diamo un'occhiata al California Report poiché questa è la molla del 99% dell'opposizione scientifica e legale al Laetrile d’oggi. È un'esperienza molto interessante guardare quel rapporto della California. Era stato scritto da due uomini, il dottor E. McDonald, presidente del comitato, e il dott. Henry Garland, il segretario del comitato. Il Comitato per il cancro era composto da altri sette importanti medici, ma non avevano preso alcuna parte nella scrittura di quel rapporto. È stato scritto solo da McDonald e Garland. Nessuno di questi uomini, signore e signori, tra cui McDonald e Garland, ha mai usato il Laetrile. Tutto ciò che avevano fatto era di riassumere e interpretare le registrazioni scritte di medici che avevano eseguito varie fasi, diversi tipi di sperimentazione sul Laetrile. Hanno letto questi rapporti che sono stati sottoposti a loro, quindi li hanno riassunti e pubblicato il loro rapporto, che doveva dirci cosa avevano trovato per davvero. Ora, fermiamoci per un secondo e domandiamoci: che tipo di soggetti erano queste persone? E i loro giudizi scientifici? Sono uomini di cui ti puoi fidare? Beh, potresti non ricordarli per nome, ma McDonald e Garland erano i due medici che a quel tempo stavano facendo notizia in tutto il paese, sostenendo pubblicamente e rumorosamente che non c'era assolutamente alcun legame tra il fumo di sigaretta in particolare e il cancro ai polmoni. Ora, per esempio, il Dr. Garland ha tenuto un discorso nel 1964 intitolato "Fumo e salute". Questo è stato consegnato al Commonwealth Club in California a San Francisco il 9 luglio 1964, ed ecco cosa ha detto, in parte: "Un'ipotesi ampiamente diffusa è che il fumo di sigarette è correlato al cancro, l'ipotesi non è provata. Considerato da molti uno dei migliori tranquillanti, è probabile che l'obesità rappresenti un pericolo maggiore per la salute americana rispetto alle sigarette ", afferma il dott. Garland. E poi, il dottor McDonald era ancora più specifico; Ecco una fotocopia di un articolo, un articolo tratto da "US News and World Report" datato 3 agosto 1957, dal titolo "Ecco un altro punto di vista, il tabacco può essere innocuo" E, in quest’articolo, eccovi una foto del Dr. McDonald, lì seduto, molto felice con una sigaretta in mano, che emette fumo, e sotto la didascalia, citano il dottor McDonald come dicendo: "La prova finale non riesce a stabilire una relazione tra causa e effetto tra fumo e cancro ". E poi, nello stesso articolo, descrive il fumo come un’innocua esperienza fino a 24 sigarette il giorno e poi dice: "Si potrebbe modificare un vecchio slogan, un pacchetto al giorno tiene lontano il cancro ai polmoni". Ora, questi sono i due soggetti che hanno scritto il rapporto della California. È interessante notare che se la gente avesse seguito generalmente il consiglio medico di questi due uomini, oggi ci sarebbero stati ulteriori milioni di morti per cancro al polmone negli Stati Uniti. Ora, come interessante fatto correlato a tutto ciò, il Dr. McDonald morì pochi anni dopo. Fu bruciato da un incendio innescato dalla sua sigaretta mentre dormiva. Il dottor Garland, che si era vantato di provare che il fumo era sicuro perché era un fumatore accanito da quando era ragazzo, disse: "Eccomi, perfettamente in salute, è la prova che non dovete preoccuparvi del fumo". Naturalmente, è poi morto lui stesso di cancro ai polmoni. Ora, ma più importante di questo, signore e signori, è che McDonald e Garland, più importanti della loro inettitudine scientifica, è che hanno falsificato il loro riassunto degli esperimenti sul Laetrile e intendo esattamente che quando uso la parola falsificata, non c'è altra spiegazione per questo fatto. La ragione per cui

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posso dire che è perché dieci anni dopo, quasi per caso, i documenti originali che McDonald e Garland analizzavano e su cui basavano il loro riassunto erano pubblicati e resi parte del registro pubblico. Dieci anni dopo, e per la prima volta, siamo stati in grado di dare un’occhiata ai lavori originali e vedere cosa hanno veramente detto questi esperimenti. Non dovevamo più fare affidamento solo sulla parola di McDonald e Garland su ciò che dicevano. Nel 1963, il Dipartimento della sanità pubblica dello stato della California rivide il suo rapporto originale della California, l’aggiornò, aggiunse alcune altre cose e ristampò l'intera faccenda, compresi gli studi originali in questo libro intitolato "Rapporto del Consiglio consultivo sul cancro sul trattamento del cancro con glucosidi beta-cianogeni", o Laetrile, ed ecco, quando si va all’appendice e si guardano quei vecchi rapporti di dieci anni prima, si scopre che McDonald e Garland avevano mentito. Ad esempio, nel rapporto originale della California del 1953, McDonald e Garland citarono in modo esplicito alcuni estratti di un medico che disse che non era in grado di ottenere il cianuro dal Laetrile. Ora per quelli di voi che non hanno familiarità con la chimica qui coinvolta, dovrebbero sapere che, a questo punto, almeno, il cianuro è una parte essenziale dell'azione anti-cancro del Laetrile o della vitamina B-17. Ora non lasciate che vi spaventi, perché so che abbiamo un'antipatia culturale nei confronti del cianuro in qualsiasi forma, perché in un modo o nell'altro sappiamo che uccidono persone con cianuro nella camera a gas ed è velenoso. In effetti, se assunti sotto forma gassosa e assunti in quantità eccessive, ma il cianuro in tracce, come vedrete, quando si arriva alla domanda scientifica in tracce, non solo è sicuro, ma essenziale per la salute. In effetti, molti medici non hanno pensato al fatto che la cianocobaltina [vitamina B12] abbia un radicale cianidrico nella molecola. Inoltre, il fatto che il cianuro sia nella vitamina B-17 è quasi lo stesso che dire al goloso di non osare di mangiare sale da cucina perché il sale da cucina è cloruro di sodio, e tutti voi sapete che il gas cloro è mortale. Va bene, la vitamina B-17 è acido cianidrico. Contiene un radicale di cianuro. E il fatto che McDonald e Garland avessero detto di non averne ricavato alcun cianuro quando hanno cercato di inattivarlo chimicamente è stato usato come potente prova per indicare che l'intera teoria alla base della vitamina B-17 era una frode. Bene, ora passiamo all'Appendice IV, dove troviamo un documento curioso etichettato come il rapporto del laboratorio AMA n. 72W13371. È datato 14 gennaio 1953. E in questo rapporto si dice, "Dopo un riflusso di tre ore, l'odore del cianuro di idrogeno potrebbe essere rilevato." Poi dice "l'acido cianidrico è stato distillato su idrossido di sodio e determinato dalla tecnica del blu di Prussia". Avevano recuperato il cianuro da esso. Perciò, era quello che potreste chiamare un'affermazione inesatta per indicare che non erano riusciti a farlo. Ora, un altro fattore fuorviante di questo rapporto è che McDonald e Garland avevano affermato, nel loro rapporto originale, che le biopsie del tessuto canceroso prelevate dai malati di cancro trattati con vitamina B-17 non mostravano assolutamente alcuna traccia di azione chimica positiva su quei tumori. Che gli operatori che hanno eseguito gli esami li avevano studiati attentamente e non erano assolutamente in grado di trovare alcuna traccia di affetto benefico; non era vero. Vi rimando ora all'Appendice III. Ecco un referto di laboratorio intitolato "Risultati dell'autopsia nei pazienti trattati col Laetrile". È datato 10 settembre 1952. Il primo proviene dal dottor J.L. Zandell, MD, ed ecco quello che dice, ricordando che questo è ciò che è stato presentato a McDonald e Garland, ha riferito: "Di

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seguito sono riportate le impressioni ottenute dalla revisione delle diapositive sui casi di autopsia, numero di serie da M-1 a M-6. Queste diapositive sono state esaminate con l'intenzione di rilevare possibili cambiamenti istologici che avrebbero potuto essere interpretati come dovuti ad agenti chemioterapici o al Laetrile ", e quindi li descrive," Caso M-1, dice, dopo aver descritto ciò che ha osservato al microscopio in termini molto tecnici, "questo potrebbe rappresentare un effetto chimico?" e quindi per il caso M-3, descrive i cambiamenti e poi conclude: "Considererei questo come un possibile risultato degli effetti chimici". Quindi riassume: "Due casi hanno mostrato moderati cambiamenti che potrebbero essere considerati cambiamenti cellulari dai chemioterapici tossici." Quindi, nella stessa appendice, c'è il rapporto di John W. Budd, MD, datato 15 dicembre 1952, descrive il caso M-11, dicendo: "I cambiamenti spontanei potrebbero produrre tutte le prove di degenerazione viste qui, ma potrebbe essere proposta un'interpretazione dell'effetto chemioterapico." E poi, il caso M-6, dice, "La marcata reazione desmoplastica è probabilmente indotta in parte dalla terapia, presumerei dall'irradiazione". Ora, dimenticando ciò che sospetta che sia stata la causa, ha osservato cambiamenti da chemioterapici. Vedete, questi soggetti erano così motivati contro la vitamina B-17, che quello che stavano veramente dicendo è che, "Oh, non credo che il Laetrile possa fare meno di qualsiasi effetto benefico che vediamo essere dovuto a radiazioni o a precedenti trattamenti con farmaci oppure a una remissione spontanea o a qualcos'altro." Però è chiaro che hanno segnalato quattro diversi casi di un’azione favorevole contro le cellule tumorali. E così, quando si torna al rapporto originale della California, che ho qui, dato che è stato pubblicato su "California Medicine", che è la pubblicazione mensile della California Medical Association, e voi avete letto questo, McDonald e Garland avevano riferito l'opinione unanime di questi consulenti secondo i quali in nessun caso si poteva osservare alcun effetto riconducibile dell'agente chemioterapico nell'istologia di queste varie neoplasie; nessuna prova di cambiamenti cianotossici era stata osservata da nessuno dei consulenti. Questo, onorevoli colleghi, è una bugia e questo è il documento, il Rapporto della California, che è il fondamento dell'intero caso scientifico e legale contro il Laetrile. Bene, è ancora peggiore di così. È peggio delle semplici menzogne nel rapporto. Per prima cosa, le dosi, in questi esperimenti, erano troppo piccole. Oggi è comune usare fino a due o tre grammi di vitamina B-17 in ciascuna iniezione e, in genere, richiede in totale tra 30 e 40 grammi nel corso di una settimana a dieci giorni prima che un malato medio di cancro sia in grado di manifestare segni tangibili di progresso. Trenta a quaranta grammi in totale. Negli esperimenti della California Medical Association, la dose massima era di due grammi. Quello era il dosaggio totale. Due grammi suddivisi in dodici iniezioni con una dose massima, per ogni singola iniezione, inferiore a 1/10 di quella impiegata oggigiorno. Cinque pazienti hanno ricevuto solo due iniezioni e cinque ne hanno ricevute solo una, pertanto non è stato affatto sorprendente che non fossero in grado di ottenere risultati significativi dalla vitamina B-17. Ciò che sorprende è che l'esame di quei tumori ha mostrato qualche effetto benefico. Questo è davvero sorprendente, considerando i dosaggi veramente bassi utilizzati in tali esperimenti.

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Bene, dal rapporto della California, ci sono stati altri studi meno pubblicizzati. Ce n'erano uno eseguito alla Stanford University, uno al National Cancer Institute, uno all'Università della California a Berkeley, uno al Diablo Laboratories a Berkeley e uno alla McGill University per l'Associazione Medica Canadese. Ora, ho letto tutto questo. Ci vuole una certa dose di tenacia per superare tutti i grovigli in queste cose, ma ecco cosa troverete. Alcuni di questi studi hanno ammesso apertamente che esisteva un'attività antitumorale ma tutti l’hanno attribuito ad altre cause. Hanno detto bene, poiché la teoria è sbagliata con il Laetrile, sappiamo che non può essere il Laetrile a fare queste cose, quindi deve essere stata una remissione spontanea o benefici ritardati di una radiazione o qualcosa del genere. La maggior parte di questi pazienti aveva già avuto altri trattamenti prima di iniziare il trattamento con Laetrile - così li hanno spiegati con altre cause. Alcune di queste ricerche erano solo studi di tossicità, il che significa che stavano solo controllando per vedere quanta parte del materiale potevano somministrare ai piccoli topi prima che si ammalassero o morissero. Non stavano controllando per niente gli effetti anti-cancro ma solo i livelli di tossicità. Tutti questi studi riguardavano i tumori trapiantati piuttosto che i tumori spontanei, e sono stati trapiantati sui topi piuttosto che sugli esseri umani e alcuni di loro hanno coinvolto tumori in piastre di laboratorio che potrebbero essere incubati e che non erano nemmeno collegati a creature viventi. Non si deve essere uno scienziato per rendersi conto che i tumori trapiantati sono diversi da quelli spontanei. I topi sono diversi dagli esseri umani, poi certamente i tumori in piastra Petri reagiscono in modo diverso rispetto ai tumori di un organismo vivente. Ora, in quasi tutti questi casi, signore e signori, il criterio usato per stabilire se il Laetrile fosse efficace stava nel fatto di quanto il tumore si fosse ridotto di dimensioni. Il criterio di valutazione era la riduzione del volume del tumore. A prima vista potrebbe sembrare molto plausibile. Tendiamo a pensare che il cancro sia un tumore e se curiamo il cancro vorremmo vedere che il tumore sia scomparso, ma il fatto è che la maggior parte dei tumori è costituita da una mescolanza di tessuti benigni e di tessuti maligni e alcuni tumori hanno in se stessi un’esigua frazione di tessuto canceroso, per lo più ci sono tessuti benigni, il tentativo dell’organismo, apparentemente, é di bloccare i tessuti maligni. Ora, sono sicuro che tutti voi sappiate dei casi in cui quando un paziente è entrato in sala chirurgica e ha avuto la rimozione di un tumore piuttosto grande, e poi gli è stato detto dal medico che è stato molto fortunato perché quel tumore era benigno e non aveva tessuto canceroso nella massa, o pochissimo, o non erano stati in grado di trovarne affatto. Probabilmente ce n'era un poco, ma era così piccolo da non riuscire a esser individuato. Ora è ovvio che i tumori che sono costituiti da tessuti non cancerosi, non si riducono quando si uccidono tutte le cellule tumorali, e questo è particolarmente vero per i tumori trapiantati. Gli unici fattori che funzioneranno in un trapianto, come sapete, sono che il corpo ha meccanismi di rigetto, gli unici che possono generalmente rimanere attaccati, si potrebbe dire, o rimanere o sopravvivere, sono quelli che generalmente hanno il cancro al due o tre per cento del tessuto in essi. Quindi, in questi casi, quello che voglio dire è che anche se la vitamina B-17 è efficace al 100%, la riduzione della dimensione del tumore sarebbe al massimo del due o tre percento. Quindi, naturalmente, quel criterio non ha prodotto risultati positivi e, in alcuni casi, in questi esperimenti, i materiali utilizzati potrebbero non essere stati Laetrile nemmeno dall'inizio.

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Questo è un tremendo difetto, signore e signori, contro un esperimento di laboratorio o un esperimento pseudo scientifico. Ora lo dico, non con superficialità, che il Laetrile potrebbe anche non essere stato usato. Ad esempio, questo è un articolo che ho trovato nel "Bio-Medical News" del luglio 1971, dal titolo "Il valore del Laetrile come cura del cancro è ancora infondato". Ecco quello che si dice nell'articolo: "Il Dr. Dean Burke, Direttore del Laboratorio di Chimica della Bio-chimica del National Cancer Institute, e biochimico molto rispettato dai suoi colleghi, sostiene che gli animali sono stati trattati a concentrazioni inadeguate con un farmaco di discutibile origine e autenticità chimica." Il dott. Bayard Morrison, assistente del dott. Carl G. Baker, direttore del NCI, che considera il Laetrile senza valore, e sebbene non convinto che il farmaco abbia valore, tuttavia concorda con la dottoressa Burke che "sono state utilizzate concentrazioni inadeguate del farmaco". Il dott. Morrison ha dichiarato a Bio-Chemical News: "Non possiamo dire che il Laetrile non è buono senza ulteriori prove". Bene, almeno c'è uno scienziato, anche se è prevenuto contro la vitamina B- 17, che non ha mai lavorato con se stesso? Naturalmente, non avrebbe motivo di pensare che avrebbe funzionato, ma almeno aveva l'onestà di ammettere che le cosiddette prove contro la B-17 finora erano del tutto inadeguate, ed era impossibile dire che non funziona senza test aggiuntivi. Bene, l'ultima prova di queste lunghe serie, poi mi rilasso un po’, è stata condotta allo Sloan-Kettering. Lo Sloan-Kettering Cancer Institute, come sapete, è molto rinomato in tutto il paese per il suo lavoro di ricerca sul cancro. Alla fine sembrava che l'istituzione stesse per entrare nel problema del Laetrile e tutti erano molto eccitati giacché si sarebbero finalmente fatti dei test. Certamente, quelli di noi che stavano guardando quello che era successo nel passato non erano così entusiasti, come alcuni dei miei più ingenui compatrioti, ma comunque, abbiamo guardato la situazione con grande interesse e abbiamo poi ricevuto, non dirò che fosse sfuggito dallo Sloan-Kettering, ma abbiamo ottenuto, attraverso canali non ufficiali, una copia del loro rapporto. Questo è un rapporto dello Sloan-Kettering, datato 13 giugno 1973. Gli esperimenti furono condotti dal dott. Hiyamitsu Sugiura. Egli elenca tutti i suoi esperimenti di laboratorio sui topi e così via, ed ecco in parte cosa dice: "I risultati mostrano chiaramente che l'amigdalina inibisce in modo significativo la comparsa di metastasi polmonari nei topi portatori di tumori mammari spontanei". Ora ciò è rilevante. Fatemi solo fermare un momento. Questi erano tumori mammari spontanei. Non erano trapianti. Questi erano quelli difficili da ottenere e così ha detto che il composto in studio ha inibito in modo rilevante la comparsa di metastasi polmonari o la diffusione del cancro nei topi con tumori mammari spontanei, e ciò aumenta significativamente l'inibizione della crescita dei tumori primari. Sembrava anche che il Laetrile prevenisse lievemente la comparsa di nuovi tumori e poi affermava che il miglioramento della salute e dell'aspetto degli animali trattati rispetto a quelli del gruppo controllato è sempre un'osservazione comune. Questo era il rapporto interno del Dr. Sugiura allo Sloan-Kettering e questo ci è stato dato nel settembre del 1973. Ci è stato detto che, a novembre, lo Sloan-Kettering avrebbe mandato un rappresentante a una convention, o conferenza internazionale, sul cancro a Baden-Baden, Germania, per pubblicare ciò che avevano trovato e si riferivano a questo rapporto. L’hanno poi fatto. Nel novembre 1973, un rappresentante dello Sloan-Kettering si alzò a Baden-Baden e, prima di tutti al mondo, prima degli esperti di cancro di molte nazioni del mondo, descrisse i

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risultati di questo test e, naturalmente, molte persone favorevoli al Laetrile furono estatiche per la gioia. Alla fine, dissero, era arrivata una svolta. Io ero meno che estatico. Sono paranoico, se ricordate, e non ero pronto a dire che la battaglia era finita. Non c'è niente di peggiore, o meno umile, di una persona che si cita, ma ora lo farò. Ho scritto un articolo per "Il Comitato per la Libertà di Scelta nella Terapia del Cancro", che è stato inviato nell'ottobre del 1973, e questo avveniva prima dell'annuncio dello Sloan-Kettering, se ricordate. Così abbiamo scritto questo articolo per "Il Comitato per la Libertà di Scelta" e, tenete presente, un mese prima dell'annuncio pubblico a Baden-Baden. Ho intenzione di leggervi solo una parte di esso. Lo Sloan-Kettering è, naturalmente, l'epitomo dell'istituzione medica ortodossa. Con incalcolabili milioni di dollari incanalati attraverso le sue strutture nella guerra contro il cancro sarebbe imbarazzante, per non dire altro, solo finire per servire la funzione di confermare ciò che una manciata di ricercatori indipendenti senza un centesimo di denaro delle tasse per sostenerli, sono andati dicendo per oltre vent’anni. Un trionfo di tale portata della libera impresa non deve essere semplicemente riconosciuto dall'istituzione, che è così profondamente impegnata con i sussidi governativi, nei programmi governativi e nei controlli governativi. Poi, ho avuto un sacco di altre cose cattive da dire sullo Sloan-Kettering. Termino dicendo: "Possiamo guardare avanti verso le prospettive di una produzione di massa della B-17 sotto il nome di amigdalina o in combinazione con un composto creato dall'uomo sotto un nome completamente diverso, e quindi distribuita attraverso i canali di prescrizione esistenti, in questa distribuzione la concorrenza sarà minima o inesistente e sebbene il prezzo effettivo non sembrerà irragionevole, considerando i conseguenti vantaggi, vi sarà un margine di profitto troppo grande per i produttori, ma soprattutto non sarà considerato un fattore nutrizionale o come una vitamina e quindi il prestigio generale e il mercato di vendita per i farmaci non saranno messi in pericolo. Di conseguenza, l'attuale impulso alla medicina contro le vitamine può continuare senza ostacoli? Tutto questo fa parte dello scenario prevedibile, che inizia con i test dello Sloan-Kettering? In questo modo, si rivelerà? Naturalmente, solo il tempo ve lo dirà. Forse anche questa previsione, se considerata da un sufficiente numero di persone, potrebbe mettere in moto una serie di eventi che potrebbero far sì che non si realizzi. In realtà, è proprio la previsione che è fatta. È assiomatico che l'inganno non possa avere successo se le persone da ingannare sono avvertite in anticipo, chiarendo in anticipo ciò che è previsto. È la speranza di quest’autore è di contrastare del tutto gli ingannatori o almeno per costringerli a cercare un percorso alternativo che sia meno dannoso o più genuino. Bene, onestamente credo che avremmo potuto fare qualcosa di buono costringendoli verso un percorso alternativo, che era certamente più genuino. Mi si è avvicinata una persona che aveva una traccia all'interno dello Sloan-Kettering, molto vicino a quelle persone migliori. Mi disse che lo Sloan-Kettering era molto turbato dai toni aspri, da questo tipo di discorsi su cospirazioni, profitti da smercio di droga e persone che frenavano deliberatamente i controlli, e così via. Mi ha detto che la gente dello Sloan-Kettering stava ricevendo pressione dall'alto per uscire completamente da questa faccenda del Laetrile, che le è stato suggerito di dimenticarla, di lasciarla cadere e ha detto che sono soggetti buoni. Vogliono aiutarti, scelgono di essere dalla tua parte ma stai solo procurando loro delle difficoltà, di chiamare lo Sloan-Kettering, e così via. Rincuoralo in modo che possano avvicinarsi alla tua posizione senza perdere la faccia!

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Che incredibile affermazione è stata. Perché, vi rendete conto che si tratta di uomini che sono titolari della gravissima responsabilità di trovare un controllo o una cura per il cancro il più presto possibile. Milioni di persone stanno soffrendo e muoiono a causa di questa malattia e loro sono preoccupati di salvare la faccia e di farlo in modo che sia politicamente conveniente. Sono preoccupati per chi critica chi e quali termini usano. Sono preoccupati per il loro lavoro. Sono preoccupati per le pressioni dall'alto, invece di chiamare le cose per quello che sono e dire "guarda che roba si deve incontrare". Beh, non l'ho mitigato perché non pensavo che avrebbero avuto il coraggio di farlo. Non pensavo questo, speravo di sbagliarmi, ma non pensavo che sarebbero stati in grado di resistere a questa pressione dall'alto, di cui discuteremo più tardi, e non lo fecero. Questa è la copia del Los Angeles Times del 10 gennaio 1974. C'era un articolo che recitava "Un farmaco controverso" e in esso c'era il dottor Robert A. Goode, presidente e direttore dello Sloan-Kettering Institute of Cancer Research, "in questo momento non ci sono prove che il Laetrile abbia qualche effetto sul cancro." Sono passati due mesi dal loro rapporto a Baden-Baden, in Germania. Due mesi dopo aver annunciato al mondo, a tutti gli esperti del mondo che il Laetrile era efficace. Ora, due mesi dopo, hanno invertirono la loro posizione e hanno affermato: "Al momento non ci sono prove che la Laetrile abbia qualche effetto sul cancro". E riguardo a quel rapporto del dottor Sugiura, ha detto, "Una perdita prematura lo scorso autunno, delle informazioni sui test dal laboratorio, ha dato a migliaia di vittime del cancro la falsa speranza che il Laetrile potesse funzionare". Fuga prematura che indica il proprio annuncio pubblico in un forum internazionale. Queste, ovviamente, sono bugie. Bugie pronunciate da scienziati di tutto rispetto che sono leader nella lotta contro il cancro. E non è certo esagerato affermare che la cosiddetta base scientifica per l'opposizione alla vitamina B-17 è stata palesemente disonesta. Qual è la nostra realtà numero uno. Perché, perché questi uomini mentivano? Perché i fatti scientifici sono stati distorti? Perché stanno manovrando per coprire le loro tracce? Questo conduce alla realtà numero due. La realtà numero due è un collegamento politico finanziario che costituisce il cartello più grande e più potente che questo mondo abbia mai conosciuto. Ora, signore e signori, questa sarà una novità per molti di voi, credo. Sicuramente era nuova per me. Ancora due anni fa, pensavo fosse roba solo un po’ eccitante. Sapevo molto sulle cospirazioni e sulla politica mondiale. Avevo passato molto del mio tempo a leggere di questi argomenti. Non sapevo ancora nulla di quello che sto per dirvi ora. Non ne avevo neanche il minimo sospetto. Le informazioni che seguono sono prese principalmente dalle rivelazioni governative che sono trapelate tra il 1928 e il 1946. Tutto lì. Alcune di quelle rivelazioni sono polverose e ingiallite, ma esistono. Si tratta di rivelazioni che sono state condotte su particolari argomenti, quali la propaganda nazista, l'industria delle munizioni, i cartelli imprenditoriali, la difesa nazionale, i brevetti, le lobby, le banche e la valuta, i registri giudiziari dei Processi di Norimberga, e sono inserite con informazioni in dozzine di volumi di comune riferimento in qualsiasi biblioteca. In altre parole, quello che sto dicendo è che mentre l'informazione che sto per darvi ora non è molto conosciuta, ma non è nemmeno un segreto. È semplicemente una questione di pubblico dominio per chiunque voglia prendersi la briga di ricercare. Ora eccovi quella storia. Dopo la prima guerra mondiale, sorse un cartello localizzato in Germania, ma diffuso in tutto il mondo. Era conosciuto come I. G. Farben. I. G. sta per Interessen Gemeinschaft, che in tedesco sta per "Community of Interests" o un cartello, se

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vuoi dire il cartello. [o Interessengemeinschaft? "Associazione degli interessi comuni"] Farben è la parola tedesca per definire i coloranti. Questa è una parola ingannevolmente innocente perché nasconde l'intero campo della chimica, comprese tutte le sostanze chimiche industriali e commerciali, ma incluse in particolare le munizioni e i farmaci. Storicamente, quando Farben ha iniziato l'industria chimica, era principalmente con coloranti e quindi la parola Farben era una specie di riferimento storico delle sue origini. Ma la parola Farben oggi è usata per definire o coprire l'intero campo della chimica, in particolare le munizioni e i farmaci. Questo cartello è noto oggigiorno come I. G. Farben. Per quelli di voi che viaggiano in Europa, possono incontrare l'I. G. Farben dappertutto. Ora definiamo un “cartello”. A volte c'è una comprensione confusa di cosa significhi questa parola. Un cartello entra in azione quando due o più società o gruppi di società attraversano le linee nazionali, firmando un accordo contrattuale per ridurre la concorrenza tra di loro. Immaginiamo di possedere una gigantesca società in America, che ne possiede una in Europa, e ci uniamo e diciamo, perché dovremmo tagliarci le spalle ai prezzi dei nostri prodotti. Io mi specializzerò in automobili, tu sei specializzato in trattori. Accettiamo di non competere. Tu non produrrai automobili, io non produrrò trattori, e andremo d'accordo. Questo è un accordo che noi cerchiamo e, se entrambi lo firmiamo, siamo entrambi d'accordo, così ora diventiamo un “cartello”. I cartelli si formano con grandi compagnie che accettano di non competere sul prezzo, di non competere su prodotti divisi tra i mercati mondiali dicendo che tu puoi avere l'America Latina, io mi occupo dell’America Settentrionale. Si fanno davvero queste cose con accordi di cartello. E il risultato finale, quindi, non è una singola società, una società ancora separata, ma poiché aggiungono sempre più accordi per non competere in questo campo o in quel campo, finalmente cominciano a comportarsi più come una singola azienda, e forniscono un fronte unificato al consumatore. Il consumatore ha sempre meno scelte. Potresti aver notato, ad esempio, che mentre le tue stazioni di servizio locali possono competere in termini di prezzo con le rivalità sui carburanti che facevano nei tempi andati, le stesse compagnie petrolifere non lo fanno più. Non c'è più concorrenza tra Shell, Texaco e Standard Oil. Questo vale anche per tutto il campo della chimica. Non solo il petrolio, ma tutta la chimica. Dupont non compete con nessuna delle altre compagnie chimiche. L'Aspirina Baier non compete con gli altri e così via. Possono competere con la pubblicità e dirne bene, guarda che la mia aspirina è una qualità migliore dell'aspirina dell'altro, ma questa è il limite della competizione. Quindi, il punto è che i cartelli sono semplicemente accordi contrattuali per ridurre o per eliminare la concorrenza. Il risultato finale di questo è un aumento dei prezzi per il consumatore e una minore scelta dei prodotti. È importante tenere presente questo fatto perché la maggior parte della gente pensa che i cartelli siano monopoli. Questo è quello che mi è stato insegnato a scuola. Questi monopoli sono il prodotto del sistema capitalistico di libera impresa. La competizione ha generato monopoli e, naturalmente, è vero il contrario. I monopoli non sono il risultato della competizione ma la fuga dalla competizione. Il vecchio John D. Rockefeller è stato citato molte, molte volte in tutte le sue biografie perchè affermava: "La concorrenza è un peccato". Rockefeller ha costruito tutto il suo impero su quel concetto. La competizione era un peccato. La libera impresa era un peccato. Perché competere? Perché tagliarsi la gola a vicenda? Ha preso i più forti dei suoi concorrenti e li ha portati con sé. Li ha resi partner nelle sue imprese. I

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concorrenti più deboli li ha incorporati come azionisti. Coloro che non volevano cooperare, li schiacciò. Questa è la costruzione del monopolio, non della competizione. Figura 1 . John D. Rockefeller e John D. Rockefeller, Jr.

John D. Rockefeller, le cui fortune della Standard Oil finanziarono le vaste attività filantropiche eseguite a suo nome, e John D. Rockefeller Jr, che subentrò al padre nell’impero finanziario e nelle attività filantropiche (1921). È importante sapere anche prima di passare agli altri aspetti dell’I. G. Farben, che questa era la forza che controllava e produceva dietro ad Adolf Hitler e al regime nazista. Questo è un fatto ampiamente documentato ma che non è ancora completamente noto, però non è certamente un segreto. Hitler era semplicemente una delle tante figure politiche della Germania pre-nazista e c’era la politica di Farben orientata a finanziare tutti i partiti, per avere legami con tutti i partiti politici. La stessa operazione è stata eseguita dove spesso è utilizzata nella politica locale in questo paese, dove gli appaltatori contribuiscono con grandi somme di denaro a tutte le parti politiche del consiglio comunale. Tutti ricevono la stessa quantità di denaro, quindi indipendentemente da chi vince, hanno un amico nel consiglio comunale. L’I.G. Farben stava facendo questo tra i partiti politici nazionali in Germania. Ma, nel momento cruciale della storia tedesca ci fu una decisione presa nei più alti livelli di Farben per dedicare l'intero peso di questa gigantesca impresa a favore di Hitler. Hanno ritirato il loro sostegno agli altri candidati. Hanno donato

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milioni e milioni di marchi tedeschi a Hitler. Costui divenne una figura importate durante una notte. Tutti i giornali in Germania, che erano di proprietà di Farben o saldamente legati a Farben a causa della pubblicità o degli investimenti, all'improvviso, tutti hanno trasformato le loro politiche editoriali a favore di Hitler e creato l'immagine di un grande candidato popolare e Hitler è stato creato dall’I.G. Farben. Tutto questo è venuto fuori dai registri dei processi di Norimberga, da nessun’altra fonte. Fu rivelato, per esempio non ai processi di Norimberga, ma a un'audizione al Senato, che un individuo di nome I.V. Lee, noto negli Stati Uniti a quel tempo come esperto di pubbliche relazioni, fu assunto dal vecchio John. D. Rockefeller per migliorare la sua immagine pubblica. I.V. Lee fu l'uomo che disse a Rockefeller di iniziare a dar via un po' del suo denaro in modo appariscente per cominciare a sembrare un filantropo. Lee gli suggerì di regalare denaro, soprattutto per gli edifici pubblici dove il suo nome avrebbe potuto essere inciso nel cemento sulla facciata dell’edificio, come un ospedale o una biblioteca, in modo che migliaia di persone che passavano ogni giorno vedessero la biblioteca Rockefeller, gli ospedali Rockefeller, ecc. Solo pochi centesimi destinati a Rockefeller in confronto, ma guardate le buone relazioni pubbliche che sarebbero state realizzate. I.V. Lee è il tizio che ha suggerito a Rockefeller di portare attorno a sé oscurità scintillanti, rotoli di fioca oscurità ogni volta che faceva apparizioni pubbliche e quando c’erano presenti dei giornalisti, doveva gettare queste luci scintillanti tra il pubblico e i bambini scorrazzavano per ottenere il buio e, naturalmente, questa sarebbe stata una notizia diversa, quindi i fotografi avrebbero scattato delle foto, e l’hanno fatto, e questo approccio ha funzionato magnificamente. I giornali di tutto il paese mostravano sempre le fotografie di Rockefeller che proiettavano le lucenti tenebre. E attraverso questo tipo di tecnica l'immagine di Rockefeller gradualmente è stata trasformata dalla figura di uomo avaro, vecchio e cattivo in quella di un filantropo che amava i bambini. Questo era la fissazione mentale di I. V. Lee. I.V. Lee testimoniò che fu assunto da I.G. Farben per andare in Germania e intervistare Adolf Hitler, Goehring e il resto dei gerarchi nazisti per valutare il loro potenziale per le pubbliche relazioni e per dare suggerimenti su come poter mettere un'immagine pubblica favorevole di fronte ai tedeschi e agli americani. I.V. Lee è stato assunto da I.G. Farben per fare questo. Non c'è dubbio quando si legge nei registri che il regime nazista è stato creato da Farben. Ora, anche questo è un po’ diverso da quello che è scritto nei libri di storia. Ci è stato detto che, nella Germania nazista, i grandi industriali hanno fatto un grosso errore collaborando con Hitler e che sono stati controllati da Hitler. Questo è quello che si legge. La verità è che Hitler è sempre stato un burattino dei grandi industriali. Fu presentato come una facciata, un alibi per controllare l'economia. L'economia della Germania era rigidamente controllata e alla gente fu detto che era controllata dal governo fascista, quando in realtà era il cartello che prendeva le decisioni e utilizzava il governo come uno strumento per far rispettare all'economia tutti i regolamenti e controlli che esso, il cartello, aveva deciso di stabilire. Questi controlli hanno fatto diverse cose. Hanno eliminato tutta la concorrenza contro il cartello. Hanno spremuto il piccolo cittadino. Hanno spremuto il piccolo uomo d'affari. L’hanno distrutto completamente e, in secondo luogo, hanno irreggimentato l'intera popolazione tedesca. Queste erano decisioni prese dal cartello. Bene, torniamo al cartello stesso. Esso era operativo in 93 paesi, in tutti i continenti del mondo e, signore e signori, se si dovesse consultare l'elenco delle

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società con cui erano stati stipulati accordi, o accordi di cartello, ci sarebbe voluto tutto il giorno solo per leggere la lista. C'erano, infatti, oltre 2.000 aziende nel mondo con accordi interconnessi con l’I.G. Farben. Farben possedeva o controllava direttamente tutta l'industria pesante della Germania. Si pensa subito alle Krupp Steel Works. E. G. Krupp è stato uno dei membri del consiglio di I.G. Farben. Ecco come funzionava, tutto faceva parte di una grande famiglia felice. Attraverso tutta la Germania, la maggior parte dell'Europa e molto negli Stati Uniti. Vorrei leggervi ora solo alcune aziende, che erano chiaramente nell'orbita di proprietà o di controllo, che erano buone vecchie società americane. La Baer Company, a proposito, il professor Baer fu uno dei fondatori di I.G. Farben. Baer Company, American IG Chemical Corporation, Agfa Ansco Corporation, Sterling Drugs, Winthrop Chemical, Metts Labs, JT Baker Chemicals, Hoffman-La Roche, Jensen Salisbury Labs, Taylor Chemicals, Oxilite Chemical, Alba Pharmaceutical, Bristol Meyers Drug Inc., Vegets Inc., Sentower Co., Groselle Chemical, General Dye Stuff, American Magnesium, Life Savers Corp, Vicks Chemical, United Drugs, Cooke Labs, Rexall-Liggett Drug Stores, General Analine e Film Corp, GAF, Farmaci etici e molti, molti altri. Ci vorrebbe troppo tempo per leggere l'elenco completo. Alcuni di questi riconoscono che GAF è di per sé una gigantesca holding, che controlla centinaia di altre grandi aziende sotto di sè. Questi erano tutti (parte di) dell’I.G. Farben. Ora, la Germania scoprì, alla fine della prima guerra mondiale, quando fu sconfitta, che mai più si sarebbe trovata nella posizione di combattere una guerra senza benzina. I leader della Germania sentivano che uno dei motivi per cui avevano perso la guerra era perché non avevano una fonte nazionale di benzina. E così, dopo la guerra, misero i loro migliori chimici dell’I.G. Farben a lavorare per trovare un modo per produrre benzina dal suolo della Germania, e inventarono quello che è noto come processo d’idrogenazione. Potreste averlo in mente quando vi sedete su una tubazione di benzina. Hanno scoperto un modo di produrre benzina di prima scelta con carbone di bassa qualità. Lo definirono il processo d’idrogenazione e inviarono un comunicato alla Standard Oil of New Jersey e li invitarono a mandare un rappresentante nella loro fabbrica di Baldish per vedere cosa avevano inventato. Fino a quel momento, l’I.G. Farben si occupava principalmente di prodotti chimici, farmaci e munizioni. Non era ancora entrata nell'area del petrolio. La Standard Oil of New Jersey aveva un buon mercato limitato e quindi c'era una possibilità che progettassero di unire questi due cartelli giganteschi in un enorme cartello, ma dovevano avere qualcosa su cui barattare. Così la Standard Oil of New Jersey inviò un rappresentante, Frank Howard, un vicepresidente, allo stabilimento Baldish in Germania. E quello che vide il signor Howard fece sì che gli occhi gli si sporgessero fuori dalla testa. Ha inviato una lettera al presidente della Standard Oil che, in quel momento, era il signor Walter Tegal, e qui in parte è ciò che ha detto in quella lettera: "Basandomi sulle mie osservazioni e sulle discussioni d’oggi, penso che questa sia la questione più importante che abbia mai affrontato la nostra azienda: il Baldish è in grado di produrre combustibile di alta qualità per motori a benzina dalla lignite e altri combustibili di bassa qualità in quantità pari alla metà del peso del carbone, il che significa l'assoluta indipendenza dell'Europa in materia di fornitura di benzina La concorrenza sui prezzi è tutto ciò che è rimasto." Potreste quasi vedere le lacrime che scendono lungo la sua guancia, la mia parola; dovremo competere sul prezzo. La concorrenza dei prezzi è tutto ciò che è rimasto. Non tenterò di coprire alcun dettaglio. Penso che questo sarà evidente del mio stato d'animo. Era una vera

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rivoluzione? Era il marzo 1926. Sapete che la Germania ha combattuto tutta la seconda guerra mondiale sulla benzina prodotta dal carbone: era una tecnologia molto fattibile anche oggi. Non ho dimenticato. Ora, come risultato, l’I. G. Farben e la Standard Oil si sono riunite su questo progetto. Hanno deciso che non volevano competere sul prezzo, quindi è successo l'inevitabile. Dopo tre anni di negoziati, i due cartelli si erano sposati, una frase o un termine, che loro stessi usavano. Si sposarono il 9 novembre 1929, i cartelli formarono un super cartello e l'accordo che firmarono conteneva tre disposizioni principali. Esse erano: 1. La Standard Oil ha ricevuto la metà dei diritti di idrogenazione in tutto il mondo, tranne che in Germania. Non avrebbero dovuto competere contro di essa. 2. La I.G. Farben ha ricevuto 546.000 azioni della Standard Oil, per un valore di 30 milioni di US dollari. Era allora il 1929. Potete immaginare quanti sarebbero i 30 milioni di dollari oggi. E ... 3. Entrambi i cartelli hanno concordato di non competere mai l'uno contro l'altro per sempre. Hanno stabilito che ogni volta che l’I.G. Farben avesse voluto entrare in un mercato relativo al petrolio l’avrebbero fatto insieme alla Standard Oil e ogni volta che la Standard Oil avesse voluto entrare nel campo delle sostanze chimiche o dei farmaci, o qualcosa del genere, l’avrebbe fatto insieme con l’I.G. Farben. Ma soprattutto, non dovevano mai competere e quindi sono stati sposati e da lì è derivato il cartello letteralmente più grande e potente che il mondo abbia mai conosciuto, anche se molte persone non ne hanno mai sentito parlare. Ora, mentre i nazisti si preparavano alla guerra, divenne ovvio che un certo gruppo di membri del cartello sarebbe stato da una parte e un altro gruppo dall'altra parte. Ora essi non avevano particolari doveri di lealtà verso la Germania o verso gli Stati Uniti o verso l'Inghilterra o verso nessuno degli altri paesi che sarebbero stati coinvolti nella guerra. La loro principale lealtà era per il cartello. Quello era la loro madre, il loro padre, il loro protettore e quello era la loro vita. Così iniziarono a prendere accordi per nascondere la loro proprietà di interconnessione in questi diversi paesi, così che quando arrivò la guerra i paesi coinvolti non avrebbero confiscato le loro proprietà. Quindi quello che hanno fatto è stato creare un labirinto di proprietà attraverso le banche svizzere. Si chiamava il cerchio di Stoccarda ed era un labirinto brillante. Ci sono voluti anni per risolverlo. Ogni azienda è stata acquistata da un'altra società e il Consiglio di amministrazione era membro di un'altra società e occorreva essere un mago Houdini per capire cosa era stato trasportato, a dove. Ad esempio, tutte le partecipazioni americane di I. G. Farben furono alla fine riunite nella General Analine and Film Corporation. In precedenza era stato sotto la direzione generale dell’I. G. Americana. Bene, quella "I.G." non suonava bene, essa rappresentava Interessen Gemeinschaft, quindi dovettero liberarsene. Hanno cambiato il nome da I.G. Americana a General Analine and Film Corporation. Pensate: "Dolce Adelina". Ecco com’era conosciuta sul mercato azionario. E poi si sbarazzarono di tutti i nomi tedeschi nel Consiglio di amministrazione come Schmidt, e li sostituirono con nomi come Tegal, buoni vecchi nomi americani, e poi la General Analine and Film fu venduta ad una compagnia svizzera, l’I. G. Chemy.

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L’I.G. Chemy era di proprietà di svizzeri, tutto di proprietà svizzera, per lo più membri di determinate banche in Svizzera, e poi ci si supera, oh, queste sono le banche istituite da I.G. Farben, e finalmente si ritorna alla situazione che tutto questo fu camuffato solo per nascondere il fatto che nulla era cambiato, tranne i nomi e le tracce. Era ancora tutto di proprietà dell’I.G. Farben. Alla fine della seconda guerra mondiale, quando le forze di occupazione entrarono a Francoforte in Germania, Francoforte fu spianata da una serie di pesanti bombardamenti, ma miracolosamente al centro di queste macerie vi era un alto edificio rimasto senza un graffio. Quello era il quartier generale internazionale di I. G. Farben. In un modo o nell'altro, i bombardieri avevano ricevuto l'ordine di trascurare quell'edificio, e lo fecero, e poi ci fu detto, all'epoca; beh, avremmo avuto bisogno di un edificio per uffici per la nostra sede d’occupazione quando si sono trasferiti a Francoforte e hanno scelto proprio quell'edificio. Certo, la verità è che il Segretario alla Guerra, a quel tempo, era un agente finanziario di Rockefeller che aveva contribuito a finanziare la costruzione di quell'edificio, a Francoforte. Questo è il punto della questione. Gli interessi dei Rockefeller, negli Stati Uniti, in quel periodo, dominavano il governo federale. Avevano circondato il Presidente Roosevelt e il Segretario alla Guerra, il Segretario di Stato e tutti i più alti livelli decisionali che erano detenuti da persone che appartenevano alla sfera d'influenza di Rockefeller o della Standard Oil, che era esattamente il braccio americano di questo cartello, e stavano proteggendo i propri interessi laggiù. Per inciso, la Ford Motor Company aveva stabilimenti in Germania e nella Francia occupata dai nazisti, che producevano per i nazisti, durante la guerra. IT & T aveva una grande quota di proprietà nello stabilimento di Fasoldt in Germania, che produceva aerei da combattimento nella Germania nazista. Quindi, vedete, queste persone non erano americane, o tedesche, erano cartellisti. Erano pronti a fare profitti da entrambi i lati della guerra. Erano disposti a bombardare fabbriche ed edifici ma volevano conservare la loro parte dei profitti. La stessa ragione, per esempio, che le raffinerie di petrolio e i serbatoi di petrolio della Standard Oil non sono mai stati bombardati nel Vietnam del Nord mentre altri obiettivi lo erano. Quelle piccole ruote a pale prendevano un terrificante battito nelle risaie ma non per le ragioni delle raffinerie della Standard Oil. Ma, torniamo ora al filone principale. Quando ci siamo trasferiti e occupato il quartier generale di Francoforte della I.G. Farben, abbiamo ereditato tutti questi documenti nei relativi schedari. Ne avevano distrutti molti ma, naturalmente, molti di loro sono rimasti intatti. Alcuni di questi finirono per essere letti nelle udienze del Congresso, aile quali ho fatto riferimento in precedenza. Uno di quei documenti catturati recitava come segue: "Dopo la prima guerra siamo sempre più riusciti a camuffare le nostre società straniere in modo tale che la partecipazione di I.G. in queste ditte non fosse dimostrata, nel corso del tempo il sistema divenne sempre più perfezionato per una serie di motivi: è della massima importanza che i funzionari che dirigono le società di agenti, che sono particolarmente qualificati per fungere da copertura, dovrebbero essere cittadini del paese in cui risiedono. Quindi, chi possiede queste aziende? La Securities and Exchange Commission ha iniziato le indagini sulla I.G. Farben nel 1938 e ha girato per un po' le ruote, ma una delle cose interessanti che è emersa da queste audizioni è stata la testimonianza di Walter Tegal che era, se si ricorda, il Presidente della Standard Oil. Walter Tegal era anche nel consiglio dell’I.G Americana., naturalmente lo era anche Edsel Ford, ma questo non è il punto.

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Walter Tegal, membro del consiglio di amministrazione della I.G. Americana, presidente della Standard Oil, fu chiamato al banco dei testimoni. Gli domandarono se sapesse chi possedeva l’I.G. Americana, il principale azionista dell’I.G. Americana, la compagnia di cui era membro del consiglio di amministrazione e disse: "Non lo so." Non sapeva chi la possedeva! Non sapeva quante azioni della I. G. Americana fossero di proprietà dell’I.G. Chemy o della ditta svizzera. Non sapeva chi possedesse la I.G. Chemy. Infatti, gli fu fatto notare che oltre 500 azioni di I.G. Americana erano state emesse a suo nome, proprio col nome di Walter Tegal. Chi possedeva quelle azioni? Ha detto: "Non lo so". Lui non sapeva nulla. Oppure, così ha detto. I fatti sono venuti fuori dopo, ovviamente, che stava mentendo. Agiva come agente confidenziale del cartello I.G. Rockefeller, per questa ragione era presidente della Standard Oil. Non pensate che persone come queste possano diventare presidenti di queste multinazionali perché sono in grado di essere super-dirigenti a causa di accordi come questo. Non che siano dei dirigenti sciatti, perché sono dei buoni dirigenti, ma la qualità primaria per essere a capo di queste organizzazioni super nazionali è essere al loro interno ed essere disposti e in grado di effettuare transazioni riservate come questa. Il cartello prosperò, e dalla seconda guerra mondiale e con la vendita di General Analine and Film nel 1962. Dovrei spiegare qualcosa al riguardo? Nonostante tutto il camuffamento fu generalmente accettato che, in generale, la General Analine and Film erano in realtà di proprietà di cittadini della Germania, che a quel tempo era una potenza straniera e una potenza nemica. General Analine and Film fu posta in amministrazione controllata dai custodi della proprietà straniera. In altre parole, è stato messo in amministrazione controllata dal governo federale. Alla fine della guerra sorse il problema di cosa fare della General Analine and Film. Era decisione del Congresso di non restituirlo ai cittadini tedeschi. Quindi, dopo molti anni di contrasti, fu deciso di venderla all'asta pubblica sotto la direzione del Procuratore Generale, Robert Kennedy. Fu messa in blocco nel 1962 e fu venduta al miglior offerente, e l'intera cosa emanava un odore paradisiaco. Il miglior offerente rappresentava un consorzio di società di investimento di Wall Street, tutte appartenenti alla sfera d'influenza di Rockefeller. Erano tutte aziende di Rockefeller in Wall Street. Hanno dominato l'intera transazione e quindi quello che è successo è che Rockefeller si è semplicemente ripreso quello che era sempre avuto e nulla era cambiato. Tranne che agli Americani fu detto che la General Analine and Film era stata messa in vendita e non era più nell'ambito del cartello. Ma, rimase dove era sempre stata. Torniamo ora all'argomento principale di questa presentazione. Il meccanismo per il collegamento tra il cartello I.G. Rockefeller e la politica della terapia del cancro stava su una base esentasse. Non voglio addentrarmi troppo in quest’aspetto perché qui ci sono così tanti argomenti che non possiamo permetterci di spender tempo per tutti, ma la fondazione esentasse è stata sperimentata da Rockefeller e Carnegie. Questi due uomini erano amici (molto) intimi. Hanno lavorato insieme in questo modo attraverso tutte le loro imprese, anche nelle loro iniziative filantropiche che usano la stessa vecchia politica di non competere. Hanno sempre lavorato insieme nei loro contributi filantropici per non sovrapporsi o competere in quel modo. Hanno ricavato sempre il doppio del valore dai loro quattrini. Le fondazioni esentasse sono state pionieristiche per realizzare tre cose per questi uomini:

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1. Migliorare la loro immagine pubblica attraverso la presunta filantropia; 2. Preservare le loro enormi fortune dalle tasse di successione e dalle imposte sul reddito che il resto della popolazione deve pagare; 3. Finanziare obiettivi commercialmente o ideologicamente redditizi sotto le spoglie della filantropia. Figura 2. Andrew Carnegie & Henry S. Pritchett

Andrew Carnegie, il re dell’acciaio, la cui fondazione finanziò il Flexner Report, supporto fondamentale della riforma delle scuole mediche.

Henry S. Pritchett, il primo presidente della Fondazione Carnegie (1925).

Ora, una simile proficua avventura commerciale, che possono realizzare attraverso la filantropia, è la ricerca sui farmaci. Voglio precisare che il gruppo di Rockefeller è il principale punto di riferimento americano dell'industria farmaceutica d’oggi, anche se non posso provarlo, a causa dei modi in cui si sono camuffati e hanno nascosto la loro proprietà. L'unico modo in cui posso esprimere questa affermazione è dandovi la lunga storia per cui devo chiedervi di sedervi, perché senza quel retroscena non credereste che i Rockefeller abbiano qualcosa a che fare con i farmaci. Se andate alle stesse aziende, quali La Roche o Winthrop Chemicals e domandate "Chi possiede queste aziende?" non vi mostreranno una lista di azionisti, ma anche se lo facessero, non trovereste il nome di Rockefeller lì. Troverete società fittizie. Troverete banche svizzere. Troverete nomi come i discendenti di Walter Tegal, che lo possiedono in nome di qualcun altro, ma non troverete i nomi di Standard Oil o di Rockefeller. Ma le prove sono chiare. Le tracce sono sparse tutte intorno. Quelli sono i circuiti di Rockefeller in giro per l'industria farmaceutica, e loro ce l'hanno. Quindi, ogni volta che una fondazione esentasse come la Rockefeller Foundation o il Carnegie Fund inizia a pompare denaro in un'università, e insistono sul fatto che quei soldi saranno spesi per la ricerca sui farmaci, la luce continua! Ricerca sui farmaci, certo! Perché da questa ricerca provengono nuovi farmaci miracolosi che possono portare a un grande profitto, ed era il vecchio sogno di John D. Rockefeller: che, per ogni dollaro donato in filantropia, dovresti essere in

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grado di realizzare almeno un centinaio di dollari di ritorno, altrimenti non darlo. Così funziona. Figura 3. I membri del consiglio originale del Rockefeller Institute for Medical Research.

Il Consiglio originale dei Direttori dell’Istituto Rockefeller per la Ricerca Medica. Da sinistra a destra: Simon Flexner (Direttore), Theobold Smith, Hermann M. Biggs, William H. Welch (il primo Preside della Scuola Medica John Hopkins), T. Mitchell Prudden, Hemmett Holt, Christian A. Herter. Ferdinand Lemberg, nel suo mostruoso libro intitolato "The Rich and The Super Rich" ha questo da dire sull'argomento. Ora il signor Lemberg ed io non siamo d'accordo su quasi tutto tranne questo, ha picchiato il chiodo sulla testa quando ha detto: "I beneficiari del denaro devono essere ideologicamente accettabili dai donatori". Vi è una registrazione positiva che dimostra che con questi mezzi gli elementi puramente aziendali sono in grado di influenzare la ricerca e molte politiche universitarie, in particolare nella selezione del personale. Alla base sono i sostenitori convinti delle scienze fisiche, i cui risultati hanno avuto molte applicazioni di profitto nella sfera aziendale e, in effetti lo fanno. Ora la mente che era dietro a questo intero metodo di filantropia non era in realtà I. V. Lee, di cui ho parlato poco fa, ma era un uomo con il nome di Fred Gates. Si chiamava il reverendo Fred Gates. Ha iniziato il ministero, ma il suo forte è stato raccogliere fondi, e aveva fatto un servizio molto interessante per George Pillsbury, della fama di Pillsbury Flour. Pillsbury aveva una reputazione quasi peggiore di quella di Rockefeller? E Fred Gates andò da lui un giorno e gli disse: "Pillsbury, se mi dai un po' del tuo

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denaro, lo spenderò in un modo che diventerai improvvisamente un grande soggetto negli occhi di molte persone. " E da lì è nato quello che Fred Gates ha definito la Formula Pillsbury. Figura 4. Reverendo Fred Gates

Frederick T. Gates, ministro Battista che divenne architetto delle attività filantropiche di Rockefeller e capo dell’impero finanziario di Rockefeller (1922). Ed era semplicemente questo. Ha detto a Mr. Pillsbury, se hai intenzione di costruire un ospedale, solo non devi dare tutti i soldi per l’ospedale, devi dargliene metà. "Fondi di scambio". Ne dai la metà, con la condizione che l'ospedale recuperi l'altra metà dalla comunità, dai dirigenti della comunità. In questo modo, ha detto, hai ancora il merito di questo, perché il tuo nome è sempre presente. Hai dato la parte più grande ma solo la metà dei soldi. Ottieni lo stesso valore per la sola metà dell'investimento, non solo quello, ottieni centinaia, forse migliaia di persone che si affrettano a raccogliere gli altri soldi in quote di $ 5,00, $ 10,00, $ 100 o mille dollari e per tutti quelli che sono coinvolti nella raccolta di fondi il programma ora è impegnato a tuo favore. S’identificano con te, psicologicamente. Fanno parte della tua squadra. E, pensa a tutta la buona volontà che otterrai in questo modo. Questa era la formula di Pillsbury. Il vecchio John D. Rockefeller si stava torcendo i baffi mentre lo guardava con profonda attenzione. Si è impadronito di Fred Gates, e l’ha portato dentro la sua squadra e ha apprezzato il suo cervello. Alla fine decise di assumerlo e metterlo a capo di tutte le iniziative della fondazione Rockefeller. Lo stesso Rockefeller ha scritto su Gates come segue, ha detto: "Mi sono reso conto di aver incontrato un genio commerciale e ho convinto il signor Gates a diventare un uomo d'affari che ha fatto". Una delle prime basi create da Fred Gates per John Rockefeller è stata chiamata il “Forum di Educazione Generale”. Ora, il nome vi porterebbe a credere che ciò riguardasse il miglioramento del livello d’istruzione. Ma, non era così. Lo scopo era di programmare gli atteggiamenti delle persone, plasmare le menti delle persone e cambiare la società per conformarsi agli obiettivi commerciali ideologici di Gates e Rockefeller. La prima

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pubblicazione del General Education Board è stata diffusa nel 1904 ed è stata scritta da Fred Gates. Ed ecco cosa ha scritto: "Nei nostri sogni, noi abbiamo risorse illimitate, e le persone si abbandonano con perfetta docilità alle nostre mani di modellatori: le presenti convenzioni educative svaniscono dalla nostra mente e, non ostacolate dalle tradizioni, operiamo la nostra buona volontà su una gente rurale grata e reattiva! Non tenteremo di trasformare queste persone o qualcuno dei loro figli in filosofi o uomini di cultura, o uomini di scienza. Non dobbiamo creare tra loro autori, editori, poeti o letterati. Non cercheremo embrioni di grandi artisti, pittori, musicisti, avvocati, dottori, predicatori, politici, statisti, di cui abbiamo un'ampia disponibilità. Il compito che ci siamo posti davanti è molto semplice e molto bello, addestrare queste persone nel trovarle in una vita perfettamente ideale proprio dove sono. Quindi organizzeremo i nostri figli e insegneremo loro a fare in modo perfetto le cose che i loro padri e madri stanno facendo in modo imperfetto, nelle case, nei negozi e nelle fattorie." Figura 5. Fiduciari del Consiglio generale per l'educazione.

Fiduciari del Consiglio per l’Educazione Generale, la prima Fondazione di Rockefeller, a un ritiro tenuto a Rockland, Maine, nel luglio 1915.

Prima fila, da sinistra: Edwin A. Alderman, Frederich T. Gates, Charles W. Eliot (già Presidente dell’Università di Harvard), Harry Pratt Judson (Presidente dell’Universita’ di Chicago), Wallace Buttrick (Capo Esecutivo del Consiglio), Seconda fila, da sinistra: Wickliffe Rose (Capo dei programmi di Salute Pubblica di Rockefeller), Hollis B. Frissel, John D. Rockefeller, Jr., E. C. Sage, Albert Shaw, Abraham Flexner. Terza fila, da sinistra: George E. Vincent (Presidente della Fondazione Rockefeller), Anson Phelps Stokes, Starr J. Murphy, Jerome D. Greene. Ecco di cosa si tratta, signore e signori. Non sbagliatevi su di esso. L'istituzione della fondazione delle "American Medical Schools" è seguita quasi immediatamente dopo che Gates è andato a lavorare per Rockefeller. E’ stata un’operazione veloce ed è stata semplice. Ha avuto luogo in tre fasi. La prima fu quando Rockefeller e Carnegie insieme finanziarono il famoso Rapporto Flexner del 1910 scritto da Abraham Flexner, assunto da Rockefeller e Carnegie. Flexner ha viaggiato in tutto il paese e ha fatto un'analisi molto accademica di quanto fosse pessimo il livello dell’educazione medica in America e aveva ragione. Non l’ha alterato. Per quanto ne so, non ha distorto nessuno di

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questi problemi. Non doveva. C'erano numerosissimi diplomi. C'erano alcune scuole buone. Ma c'erano molte scuole mediocri e c'erano molte scuole cattive. E le persone potevano ottenere una laurea in medicina semplicemente pagando abbastanza soldi e così Flexner ha riferito tutto questo in complesso nel Rapporto Flexner. È stato pubblicato dalla fondazione come servizio pubblico e tutti erano molto preoccupati. Qualcosa doveva essere fatto. Rra vedete, il problema è stato cristallizzato con i quattrini della fondazione. Figura 6. Frederick T. Gates, Simon Flexner & Abraham Flexner

Rispettivamente, Frederick T. Gates (seduto) e il Dr. Simon Flexner (Fondatore e primo Direttore, dell’Istituto Rockefeller per la Ricerca Medica.

Abraham Flexner, autore del famoso Rapporto della Fondazione Carnegie sulle Scuole Mediche e primo Direttore dei programmi filantropici di Rockefeller nell’educazione medica.

Il passo successivo era risolvere i problemi. Rockefeller e Carnegie hanno poi fornito i soldi per risolvere il problema. Hanno offerto sovvenzioni esentasse. Tremende infusioni di milioni e milioni di dollari a quelle scuole mediche selezionate che erano collaborative e che erano disposte ad accettare le raccomandazioni formulate da Rockefeller e Carnegie. Quelli che non erano disposti a sottomettersi all'influenza dei soldi non ne avevano, e caddero per strada. Coloro che hanno partecipato hanno ottenuto questo denaro e sono stati in grado di costruire grandi edifici per attirare insegnanti qualificati. Sono stati in grado di ottenere l'attrezzatura necessaria e sono diventati le grandi scuole mediche nell’America d’oggi, attraverso i quattrini di Rockefeller e Carnegie. Ora, c'è un vecchio detto secondo cui "Colui che paga il suonatore sceglie lo spartito". E questo è esattamente quello che è successo. Gates e Flexner, e quelli che abbiamo nominato, sono diventati membri del consiglio di amministrazione e consulenti per tutte queste scuole. E si può essere sicuri, signore e signori, che se siete nel Consiglio di amministrazione della scuola e state lottando per aver

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quattrini e qualcuno viene da voi e dice che qui ci sono 10 milioni di dollari e poi dicono, comunque, o dal In un certo senso, suggeriamo che, la prossima volta in cui cercherete un presidente vi suggeriamo di guardare a Mr. Smith, è un uomo buono e rispettabile. Ascolterete molto attentamente quando vi daranno questo suggerimento e Mr. Smith diventerà il prossimo presidente. Il signor Smith ascolta molto attentamente quando il signor Gates, il signor Rockefeller o il signor Carnegie dicono "Adesso, signor Smith, hai bisogno di persone per il tuo personale docente con queste qualifiche, e ti suggeriamo di guardare il dottor Jones, Il dottor Radcliff e così via: tutti ascoltano, il denaro ha un suono peculiare, è lo sviluppo di un migliaio di dollari, qui non c'è corruzione, non è necessario stabilire e dire che noi controlleremo la scuola, vogliamo che tu faccia quello che ti diciamo, è tutto molto confacente con i gentiluomini e fatto con gentilezza, ma tuttavia è fatto. E così potete essere sicuri che quelle scuole che erano disposte a collaborare erano quelle che hanno ottenuto i quattrini. Le relazioni mostrano che, in effetti, questo è vero. Ora il risultato di tutto questo quindi, la terza parte, il terzo passo è il risultato. Uno dei risultati è che la qualità tecnica dell'educazione medica in America è stata migliorata enormemente e per questo dovremmo essere grati. Il secondo risultato è che il personale di queste scuole e i suoi curricula, di tutti loro, si occupano prevalentemente della ricerca sui farmaci, e i farmaci d’oggi. Perché è lì che i donatori della fondazione recuperano il tutto, cento a uno. Il medico medio oggi non ha avuto alcuna formazione nella nutrizione di base. Sua moglie sa più di nutrizione di lui, e non voglio che i medici siano arrabbiati con me, ma la maggior parte dei medici ti dirà onestamente che questo è un dato di fatto. Trascorreranno centinaia, centinaia e centinaia di ore di lavoro per conoscere i farmaci, le loro azioni e tutto il resto, e sono fortunati ad avere anche la possibilità di dedicare una o due ore allo studio della nutrizione di base. Questo non avviene a caso e quindi quello che scopriamo è che lo studente di medicina oggi, senza nemmeno sospettarlo, e sarebbe sicuramente l'ultimo ad ammetterlo, certamente non ci crede, ma senza sospettare che sia stato accuratamente programmato dal sistema educativo come venditore di farmaci. Abraham Flexner Vai dal tuo medico, e di certo farò arrabbiare alcuni medici contro di me, ma tu vai dal tuo medico, e lui ti esaminerà e se riuscirà a tagliare qualcosa lo farà, e se lui ti può mettere a posto un osso rotto, lo farà. Riparerà qualcosa, ma oltre a ciò l'unica cosa che può fare è scrivere una prescrizione. Tu dici, non mi sento bene, lui ti dice, acquista questa prescrizione nella tua farmacia e, se non funziona, ritorna a trovarmi tra due settimane e ti scriverò un'altra prescrizione di diverso tipo e, se questa non funziona, lavoriamo ancora, abbiamo una lista completa di farmaci da prescrivere finché non troviamo qualcosa che funzioni. Questo è quello che succede, e così la professione medica oggi è stata sovvertita, io mi sottometto ad una forza, che loro stessi non sospettavano nemmeno esistesse. Ora, di là dalle scuole di medicina, ci sono naturalmente l'AMA (American Medical Association), la FDA (Food and Drug Administration) e altre istituzioni di questo tipo. È possibile che il cartello abbia raggiunto anche queste istituzioni. Ora consideriamole molto brevemente, comincerò a muovermi molto rapidamente, considero l'AMA. Quasi la metà del suo reddito, ogni anno, deriva non dalle quote associative, ma dal medico medio che non sa nulla di ciò che l'AMA sta facendo e

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non è in grado di avere voce in capitolo. La metà delle entrate proviene da aziende farmaceutiche di cartello, sotto forma di pubblicità nel "Journal of the American Medical Association". Dieci milioni di dollari l'anno confluiscono nell'AMA dalle aziende farmaceutiche. Inoltre, dieci milioni di dollari di denaro dell’AMA vengono investiti nella proprietà azionaria di queste grandi aziende farmaceutiche. Questo è ciò che potreste chiamare “conflitto di interessi”. Ora, un'altra cosa da considerare: nel 1972, il Consiglio sul farmaco della AMA completò uno studio sui farmaci attualmente usati. Era un'analisi tanto attesa e, quando arrivò, colpì come una bomba perché non disse quello che tutti si aspettavano che dicesse. Il comitato ha affermato che molti farmaci allora in uso erano irrazionali e sarebbero dovuto essere rimossi dal mercato. Eresia! Questo non sarebbe potuto essere permesso. E per peggiorare le cose, il presidente e il vicepresidente del Consiglio dell’AMA sul farmaco hanno testimoniato davanti a una sottocommissione del Senato e hanno affermato che "il reddito che l'AMA aveva ricavato dalle aziende farmaceutiche aveva reso l'AMA un braccio prigioniero e comandata dall’industria farmaceutica." Ora, se la prima era un’eresia, questa era una doppia eresia. Qualcosa doveva essere fatto ed era necessario. L'AMA ha abolito il comitato del Consiglio sul farmaco proprio in quel momento. La scusa data era una mossa economica. Ora quelli erano solo due piccoli articoli che potrebbero darvi un saggio sull’ipotesi che l'AMA sia o meno influenzata dall'industria farmaceutica. Per quanto riguarda la FDA, questa è una storia gigantesca. È noto, ad esempio, che l'industria farmaceutica costituisce una delle lobby più grandi e potenti di Washington e può ottenere una legislazione attraverso attività di lobbismo. C'è anche una grande quantità di prove di corruzione totale. Per esempio, nel 1940, il signor Theodore Klump, che era il capo della FDA, non ha perseguito Winthrop Chemical dopo diciassette morti avvenuti in seguito all'uso di zolfo tiazoide. Ora, normalmente, se queste fossero state morti provocate dalla vitamina B-17, potreste immaginare cosa sarebbe successo. L'intero arsenale del governo federale sarebbe stato mobilitato contro di esso, ma nulla è stato fatto contro la Winthrop Chemical dopo che c'erano stati diciassette morti. In effetti, c'è stato un tentativo per metter tutto a tacere. Bene, dovete sapete, gli incidenti accadono e Winthrop Chemicals è una compagnia eccellente, ecc. L'unica cosa che è stata fatta è stata la sospensione per tre mesi della vendita di quel farmaco. Si trattava di un divieto di tre mesi dopo che il farmaco era già stato ipervenduto, in eccesso in tutti i negozi di farmaci della nazione, quindi non c'era nemmeno un'interruzione nelle vendite. L'anno successivo, signore e signori, il dottor Theodore Klump è diventato il presidente della Winthrop Chemicals. Questo è stato il risultato finale. Alcuni anni piu’ tardi, il dottor Joseph Sadusk, che era il direttore della FDA Bureau of Medicine, difese Park Davis dopo diversi decessi verificatisi con il cloramfenicolo. Non c'era alcun richiamo del farmaco. Non erano nemmeno necessari avvertimenti sulle etichette e non passò molto tempo dopo che il dott. Saduak divenne vicepresidente della Park Davis. Nel 1960, ci fu un'inchiesta del Congresso che rivelò che il dottor Henry Welch, che era il direttore del Dipartimento di Antibiotici della FDA, che era stato pagato oltre un quarto di milione di dollari in onorari, dalle pubblicità per i farmaci nelle riviste mediche e acceso, acceso e acceso. La stessa inchiesta ha rivelato che oltre il 10 per cento degli alti funzionari della FDA riceveva una sorta di ricompensa

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dall'industria farmaceutica, di solito un bel lavoro di pensionamento con un assegno mensile per cui non dovevano fare molto. Per rompere la pressione del cartello, tutto ciò che dobbiamo fare è rompere la pressione sul governo, ridurre le dimensioni del governo, in modo che non abbia più il potere di irreggimentare l'economia. In un colpo solo, senza distruggere il cartello in sé, abbiamo fatto quasi la stessa distruzione del cartello. Abbiamo preso da loro la leva del potere di cui hanno bisogno. Senza governi grandi, potenti e centralizzati, i cartelli si ridurrebbero al livello della concorrenza, al prezzo diretto di gara tra loro, alla fine lo farebbero. Potrebbe non accadere subito, ma alla fine accadrebbe, perché se ciò non accadesse, so solo che molte persone si riunirebbero per mettere insieme le loro risorse e formare un'altra grande società e andare dove ci sono i super profitti. Quando ci sono dei super profitti (da realizzare) è lì che gli investitori e gli speculatori vanno sempre se sono autorizzati dal governo ad andarci, quindi tutto ciò che dobbiamo fare è far uscire il governo da questo campo di competenze. Ora, per far questo, significa ovviamente molta educazione. Come ho detto un momento fa, tutto questo, due anni fa, è stato per me una novità, presumo che questa sia una notizia per molti di voi che sono qui stasera e posso assicurarvi che è notizia nuova di zecca per la maggior parte delle persone comuni. Dobbiamo portare questa notizia al popolo americano. Dobbiamo spiegargli i cartelli. Dobbiamo spiegare loro la corruzione nella scienza e nel governo. Abbiamo un grande lavoro tra le mani. Per farlo nel modo più efficace, dovremmo unirci gli uni agli altri. Non possiamo fare tutto così bene da soli, anche se possiamo fare qualche cosa da soli. Moltiplichiamo la nostra efficacia quando ci uniamo gli uni agli altri, in gruppi che hanno una guida buona e positiva. Vi raccomando per questo specifico compito che abbiamo discusso qui, questa sera, non posso raccomandarvi un'organizzazione più alta di quella che sponsorizza questo incontro, il Comitato per la Libertà di Scelta nella Terapia del Cancro. Una cosa buona di questa organizzazione, la sua guida sa di cosa si tratta. Ci sono molte organizzazioni in questa lotta contro il cancro che possono vedere solo una parte dell'immagine, semplicemente andando in giro cercando di generare supporto per slogan come "FDA, Please Test Laetrile". Perché, è come chiedere al lupo di dare un'occhiata al pranzo nel cestino della Little Red Ridinghood. Non vogliamo che la FDA collaudi il Laetrile, se lo fa, lo mancherà. Ci mentiranno, come hanno sempre fatto. Non chiediamo alla FDA di testare o darci l'approvazione. Diciamo alla FDA, esci dal campo. Fa strada alla libera impresa. Fai in modo che le persone oneste entrino nel campo della ricerca medica e abbiamo bisogno che i politici prendano posizione dietro lo slogan del Comitato che è "Fa uscire il governo dalla ricerca privata e dal campo della pratica medica!" E quindi signore e signori, in conclusione, vorrei dire che la soluzione definitiva sia per la scienza che per la politica del cancro si troverà solo quando i poteri politici di questo cartello si spezzeranno permettendo un ritorno alla libertà di scelta. Quindi vi invito a unirvi al "Comitato per la Libertà di Scelta nella Terapia del Cancro". Diventate attivi nel suo lavoro. Portate questo messaggio ai vostri amici. Aiutate a costruire un esercito alla base dell'opinione pubblica. Un esercito così potente che i politici e i burocrati non possano più ignorarlo. Potete salvare alcune vite ma, altrettanto importante, la libertà che salvate sarà la vostra libertà. Molte grazie.

http://www.hbci.com/~wenonah/history/griffin.htm

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1a. Il Dr. Hans A. NIEPER, ha qualcosa da dire sulla B-17 …

"Nel 1848, fu presentata alla Società di Medicina di Mosca, una sostanza che apparentemente aveva un evidente effetto su alcune forme di cancro. Mentre ero a Friburgo, nel 1951, per il mio esame di stato come medico, dovevo valutare un paziente con un tumore allo stomaco. Uno dei principali medici della commissione medica d’esame presenti chiese che questa sostanza fosse testata sul paziente: era una sostanza estratta dalla mandorla amara, uno dei cosiddetti glucosidi beta-cianogeni. In natura, il più noto è l'amigdalina, la vitamina B-17, il prunasin, la cassavin, il ficin, ma sfortunatamente, attorno a queste sostanze, negli Stati Uniti, si era sviluppata la più grande e deprimente commedia della medicina moderna. la storia del cosiddetto affare laetrile negli Stati Uniti, anche se, naturalmente, conosco bene i dettagli: come un problema interno esplosivo, l'affare laetrile ha quasi raggiunto l'ordine di grandezza del Conflitto in Vietnam. Continuo a non vedere come alcuni esponenti della medicina ufficiale americana per il cancro, e certe burocrazie di Washington, stiano per uscire da questa faccenda con mani pulite. L'effetto di questa sostanza dalla mandorla amara non è forte e può essere osservato solo se i meccanismi di difesa sono in funzione. In ogni caso, ciò è stato chiaramente dimostrato, sia clinicamente sia sperimentalmente, con risultati positivi, sia presso il famoso Sloan-Kettering Institute di New York, sia presso l'Istituto Pasteur di Parigi. Una pesante storia di soppressione è stata divulgata alla stampa da un membro dell'istituto di New York. Un "test" piuttosto misterioso eseguito in cinque cliniche, inclusa la famosa Mayo Clinic, ha portato al forte sospetto che alcune dosi orali (non endovenose) di laetrile siano state testate dopo essere state in precedenza e intenzionalmente "contaminate" al National Cancer Institute di Washington, con una certa combinazione di ciano-urea altamente velenosa. Ufficialmente, è stata ammessa una "purificazione". Il "puntino sulla i", all'intero affare, è stato fornito dall'ingegno giapponese. All'interno dell'organismo, la sostanza della mandorla amara (vitamina B-17, amigdalina, laetrile) si decompone in cianuro, che viene immediatamente detossificato e (quindi) in benzaldeide. Da una prospettiva completamente diversa, i giapponesi hanno scoperto che la benzaldeide ha avuto un effetto molto positivo contro le cellule tumorali, il che è inoltre molto interessante dal punto di vista del suo meccanismo biochimico. Il giapponese fornì ampie informazioni di base, ed entrambi i risultati sperimentali e clinici furono piuttosto notevoli. Nel 1980, una rivista ufficiale del National Cancer Institute degli Stati Uniti riportò la notizia, ben confezionata, degli eccellenti risultati ottenuti in Giappone con la benzaldeide. Il fatto che questo sia il principio attivo nel famigerato "laetrile" fu presumibilmente notato solo più tardi. Ancora una volta, l'ortodossia ha il suo elemento di stupidità. Il punto di tutta questa faccenda non è se la preparazione sia particolarmente efficace o meno. È una questione di integrità scientifica e morale. Oggi la benzaldeide e il mandelonitrile sono strumenti importanti nelle mani degli specialisti del tumore, anche se non eseguono miracoli. La medicina ortodossa, ovviamente, non ha tali offerte. Per inciso, durante la degradazione della sostanza della mandorla amara da parte dell'organismo, si forma una seconda sostanza con un effetto inibitore del cancro, il tiocianato. Sia chimicamente sia nella sua azione, è correlato all'allicina (dall'aglio) e all’allil-isotiocianato (dal rafano). Forse è dovuto al fatto che il cancro

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relativamente modesto inibisce l'azione protettiva di queste sostanze che la medicina ortodossa non offre loro. Per completare il quadro, è stato pubblicato un documento tecnico proveniente dalla Columbia University di New York, in cui si afferma che il cianuro rilasciato dalla sostanza dalla mandorla amara è stato trasformato all'interno della cellula cancerosa in un metabolita che inibisce specificamente il cancro. La cellula normale non è in grado di realizzare questa particolare trasformazione. Il tentativo di utilizzare il bilanciamento ionico deviante della cellula cancerosa, come punto di partenza per la terapia del cancro, ha avuto un discreto successo, e in una direzione diversa da quella dell'eliminazione di sodio dalla cellula tumorale attraverso la già citata taurina. La cellula cancerosa contiene molto più ioni d’idrogeno rispetto a una cellula normale. Pertanto, il suo valore di pH è inferiore a quello delle cellule normali. Se si riuscisse a rimuovere gli ioni d’idrogeno in eccesso e quindi a innalzare il valore del pH, ciò potrebbe arrestare molti dei processi metabolici che sostengono la malignità della cellula tumorale. Sarebbe come rimuovere le candele dalle cellule cancerogene. Infatti, il fisico e chimico americano di lunga data e molto rispettato, Keith Brewer, è riuscito a tradurre questo concetto in un programma di trattamento concreto. La cellula cancerosa assume il rubidio e in particolare il cesio, entrambi elementi che, a causa delle caratteristiche speciali dei loro gusci elettronici, assorbono gli ioni di idrogeno liberi. Il cesio è particolarmente efficace. Per il resto dell'organismo, il cesio è molto innocuo nelle dosi utilizzate nel trattamento, anche dopo una prolungata applicazione. Gli esperimenti sugli animali e i risultati clinici con questo trattamento, che è diventato noto solo negli Stati Uniti durante la seconda metà del 1981, sono, di fatto, straordinariamente buoni. A causa della natura non tossica del metodo, i suoi effetti sui tumori cancerosi nell'uomo sono ovviamente migliori e più interessanti degli effetti delle ben note misure chemioterapiche tossiche. Bisogna tuttavia fare attenzione con questa terapia di neutralizzazione degli ioni idrogeno nella cellula tumorale, per assicurare che il sistema immunitario e di disintossicazione dell'organismo sia pienamente operativo, e il più possibile. In ogni caso, questa terapia è appropriata anche quando i tumori hanno già un volume considerevole. I risultati in Germania confermano quelli ottenuti negli Stati Uniti. Certamente la terapia con cesio richiede una supplementazione giornaliera di potassio, e spetta alle mani di specialisti ben addestrati - come è stato spesso sottolineato negli Stati Uniti. Il fisico e chimico Keith Brewer fu un fattore decisivo nell'attuazione della separazione isotopica richiesta per la fabbricazione della bomba atomica americana durante la seconda guerra mondiale. È comprensibile che questo grande risultato nella battaglia contro il cancro sia psicologicamente molto soddisfacente per lui. Non dovrebbe essere necessario menzionare che questo importante sviluppo non è nemmeno un'offerta della medicina ortodossa. Al contrario, il famoso fisico Brewer è mortificato dall'organismo ortodosso americano del cancro, nonostante i suoi grandi successi. Anche l'urea nella quantità di 7-15 grammi al giorno ha ovviamente effetti spettacolari su alcune forme di cancro - in particolare il cancro avanzato del fegato. Anche se nel 1974 il dott. Danopuolos, professore presso la Clinica greca per i tumori, ne parlò dettagliatamente nella rivista britannica "Lancet", questo percorso

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non fu ulteriormente perseguito dalla medicina ortodossa. Questa terapia è molto economica, per lo più è innocua e può essere somministrata per un periodo prolungato. Il principio di base sembra essere un effetto antivirale. L'effetto della terapia dell'urea è limitato ai tumori, che sono noti per essere iniziati dalle precedenti infezioni virali. Questo è vero per i tumori del fegato (epatite B) e per i tumori orali (virus dell'herpes). Un ulteriore metodo per disintossicare le cellule tumorali dall'interno consiste nell'introduzione di L-glutatione, un composto con amminoacidi solforati. I risultati, noti fino ad ora, consentono di prevedere i benefici di questo trattamento. Le conoscenze acquisite, che comprendono il già citato ritardante del cancro o steroidi "supervisory" che prevengono il cancro, DHEA (didroepiandrosterone), sono conoscenze nuove e affascinanti per gli esperti e per i non professionisti. Circa il 60% di tutte le persone ha abbastanza di questa sostanza nel sangue perchè siano sufficientemente protette dall'insorgenza del cancro nel loro organismo; sebbene, come accennato in precedenza, alcuni altri fattori, ad es. il tipo di sangue, i livelli del complemento e l'attività del tumo-ronolo legata alle cellule linfatiche, contribuiscono ulteriormente al risultato. Nel frattempo, è diventato possibile determinare il livello di DHEA nel sangue. Se è troppo basso, può essere aumentato. La società americana Searle produce DHEA sinteticamente. Più elegante, forse, è un metodo per attivare la produzione di DHEA del corpo stesso. Apparentemente, questo può essere realizzato con un ritardo di diverse settimane, dallo squalene, già menzionato. Quando il livello di DHEA nel siero (sangue) sale ad un valore superiore a 3,3 mg / litro, anche i tumori minacciosi del cancro vanno incontro a remissione, ovviamente, solo nel presupposto che la complessa catena di ulteriori meccanismi di difesa sia ancora funzionale o riparata. Il DHEA ha, per essere precisi, solo un effetto ritardante sul metabolismo della cellula tumorale e dei "piccoli corpi" extracellulari menzionati. Un ulteriore lavoro spetta al sistema di eliminazione del corpo. Alcune osservazioni suggeriscono che il solfato di DHEA, che circola con il sangue, deve prima essere de-solfatato da un fattore speciale in modo che possa diventare efficace contro le cellule tumorali. Questo fattore desolfato ha origine forse dalla ghiandola pineale, un'appendice del cervello e / o dalla ghiandola del timo. Circa il 40% delle persone probabilmente ha insufficiente DHEA nel sangue, relativamente o assolutamente. Poco meno della metà di questi sviluppa un cancro latente che, tuttavia, durante la loro vita non raggiungerà l'importanza di una malattia manifesta. Circa il 22% di tutte le persone muore per una manifesta malattia cancerosa. La carenza di DHEA, e una carenza aumentata dovuta all'insorgenza del cancro, sono correlate con interessanti peculiarità della personalità. Tali persone sono, di regola, non molto aggressive, sì, decisamente "carine". Sono per lo più un po’ depresse, o almeno in qualche modo inattive. E soprattutto, spesso soffrono di "capacità decisionali deboli", specialmente nel campo degli affari. L'estremo opposto di una capacità decisionale debole non è la forza decisionale, come sembrerebbe essere il caso. È imprudenza. Desidero presentare ancora un altro commento. Nella mia esperienza totale di osservazione di diversi pazienti con cancro, mi sono stati resi noti solo due casi, che hanno manifestato potenziale criminale. D'altra parte, senza dubbio, l'incoscienza va di pari passo con l'attività criminale. Sarà un giorno possibile

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eliminare il potenziale criminale nelle persone afflitte attraverso la manipolazione con steroidi (come il DHEA) all’interno del loro organismo? Questo sarebbe troppo bello, e si applicherebbe così perfettamente nella nuova e fiduciosa Età del Tachion. Sono abbastanza fiducioso sul fatto che si possa tenere sotto controllo questa malattia, qualcosa che fino ad oggi, sfortunatamente, non è stato possibile. È importante iniziare la terapia protettiva immediatamente dopo un'operazione di tumore, per un periodo indefinito, anche se all'inizio non è evidente nessun altro tumore. Questa terapia protettiva dovrebbe basarsi parzialmente sulle considerazioni di cui sopra. La medicina naturalmente ortodossa di regola non offre tali proposte e, al contrario, spesso disinforma i pazienti quando sorgono queste domande. "... ... "La clinica per la ricerca sui tumori a Essen, in Germania, considerata abbastanza ortodossa, implica che la continua chemioterapia, a causa del suo effetto tossico, possa danneggiare il sistema immunitario di sorveglianza del corpo." Le misure terapeutiche come la chemioterapia e l'irradiazione compromettono certe funzioni cellulari che sono decisive per la difesa contro i tumori. Questo fatto dovrebbe essere considerato nel concetto della terapia. "...

"Dr. Nieper's Revolution in Technology, Medicine and Society" ISBN 3-925188-07-X

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2. Mathias Rath: Guglielmo II, Hitler & due guerre mondiali. Affari dalla Malattia INTERVENTO DI MATTHIAS RATH A BERLINO, 3 marzo 2012

Siamo giunti alla fine di questa presentazione. Ci tengo a terminare con delle ultime riflessioni. Qui a Berlino vorrei lanciare un appello al popolo della Germania, invitandolo

a farsi avanti e ad assumersi le sue responsabilità. Per ben due volte nella sua storia, la nostra nazione è stata vittima d’interessi

commerciali il cui scopo dichiarato era conquistare con la forza l’Europa e il mondo. Per ben due volte nella storia, spronato dall’insaziabile cupidigia

dell’industria chimica e farmaceutica, e dalla brama di potere dei politici, il popolo della Germania ha fatto soffrire milioni di persone in Europa e nel mondo.

Durante la Prima Guerra Mondiale, mio nonno ha combattuto in Italia. Si trattava del primo tentativo di conquista militare del mondo da parte del cartello farmaceutico e chimico.

I piani di tale cartello per il dominio mondiale economico sono stati abilmente nascosti dietro la facciata della fedeltà al Kaiser, il nazionalismo sciovinista e la polemica su “un posto al sole”.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, mio padre ha combattuto in Francia, in Russia e nel Nord Africa.

Il Kaiser era stato sostituito da Adolf Hitler, il nuovo burattino politico del cartello.

Mio padre e mio nonno si sono rifiutati di parlare della guerra con noi bambini, avendo entrambi trascorso molti anni a sopportarne i terrori.

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Per me, la cosa più terribile è che nessuno di loro abbia mai avuto la possibilità di capire di essere stato vittima di questi interessi commerciali e del loro tentativo di conquista militare del mondo.

E’ anche per questo motivo che sono qui stasera. Noi, cittadini della Germania, abbiamo ora l’opportunità unica di mostrare ai

cittadini d’Europa e del mondo che abbiamo imparato le lezioni della storia. Non consentiamo più agli interessi finanziari di raggirarci o soffocarci e non possiamo nemmeno stare a guardare indifferenti mentre cercano di realizzare il loro scopo di sottomissione commerciale e politica di intere nazioni sacrificando milioni di vite umane. Da questo palco mando un messaggio alla signora Merkel e a tutto il parlamento: “E’ finito il tempo in cui si poteva ingannare le persone con lo slogan come “se crolla l’euro, crolla anche l’Europa”

Signora Merkel e Signor Sarkozy, e tutti gli altri burattini politici del cartello, questa moderna Europa che cercate di propinarci, ………PUZZA! Sentiamo odore di muffa, come se fosse stata riesumata dai cassetti del vecchio kaiser e del nazismo, epoche in cui furono concepiti i piani disumani di sottomissione dell’Europa da parte del cartello farmaceutico e chimico.

Cara Signora Merkel, è chiaro che la strada verso il modello europeo è pavimentata dei corpi di quasi cento milioni di vittime delle due guerre mondiali, vittime uccise nei tentativi del cartello di dominare l’Europa e il mondo. A nome di milioni di persone in tutta Europa, vi diciamo, qui, a pochi passi dalla vostra sede, che non ci sarà più un’Europa che soggioga la sua gente per generazioni, rendendola schiava degli interessi finanziari delle multinazionali.

MAI PIU’. Invitiamo i cittadini Europei a costruire con noi un’Europa democratica fatta

dal popolo e per il popolo! Enfaticamente diciamo alla signora Merkel e agli altri burattini politici del

cartello: non abbiamo bisogno del vostro euro! Questa moneta svolge una sola funzione: quella di catena che rende milioni di cittadini Europei schiavi della dittatura economica.

A tutte le nazioni, tra cui la Grecia, l’Italia, la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda, alle quali i commissari del cartello infliggono la minaccia di bancarotta qualora esse non sottopongano le loro nazioni alle imposizioni di Bruxelles, diciamo: non permettete loro di strumentalizzarvi! I politici che vi fanno questo sono marionette del ”business della malattia” fraudolento e multi-multimiliardario, chi per decenni ha agito come una sanguisuga nel vostro paese e ha contribuito a causare la crisi finanziaria.

Vi diciamo: spazzate le catene schiavizzanti dell’euro nei vostri paesi. Re-introducete le vostre monete nazionali.

Alle persone nei paesi che non hanno ancora introdotto l’euro, diciamo: mantenete la vostra valuta nazionale, perchè altrimenti schiavizzerete le generazioni future! Non sarà possibile riparare immediatamente i danni finanziari e sociali provocati nel nostro paese dal cartello chimico e farmaceutico e dalla politica di Bruxelles.

Ma con la valuta nazionale, almeno avrete la possibilità di preservare l’indipendenza e la dignità del vostro Paese tramite i vostri sforzi. Ogni giorno di più

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che permetterete di continuare ad essere ricattati dai commissari di Bruxelles, porrete un altro ostacolo sulla strada che porta verso la vostra indipendenza, il risanamento finanziario e la pace sociale.

Gli abitanti di Berlino, della Germania e dell’Europa si sono svegliati e riconoscono che l’Unione Europea di Bruxelles non è altro che un terzo tentativo da parte dell’industria chimica e farmaceutica di soggiogare tutta l’Europa e imporre la propria dittatura finanziaria.

A tutti i partiti rappresentati nel parlamento dell’Unione Europea a Bruxelles, in Germania la CDU, SPD, FDP, i Verdi e la Sinistra, dico che continuare a sostenere la dittatura di Bruxelles, appoggiando il trasferimento di settori chiave di competenza finanziaria e altri diritti nazionali alla “politica dei commissari di Bruxelles”, i cui membri rimangono in carica senza elezioni e non possono essere rimossi con voto democratico, equivale a un suicidio politico.

Signora Merkel e signori della politica del cartello, i cittadini d’Europa non tollereranno più il vostro attacco ai diritti democratici duramente conquistati nei secoli. Mi appello ai cittadini di Berlino a cui dico: già due volte nella storia questa città é stata causa di indicibili sofferenze per tutto il mondo.

Questa sera i politici della Cancelleria di Berlino e del parlamento ci devono sentire dire: MAI PIU’.

Invitiamo i cittadini europei a non credere a qualsiasi politico che prometta libertà da pressioni economiche sottoponendovi a condizioni imposte dalla Commissione dell’Unione Europea. Non crediate mai che ciò premetterà di preservare la dignità del vostro paese.

Quando i politici del cartello a Bruxelles e nelle vostre capitali parlano di “democrazia “, in realtà ciò che intendono è la dittatura.

Quando parlano di “prosperità”, non parlano di ricchezza generale, ma dei profitti del cartello delle industrie chimiche, farmaceutiche, del petrolio e delle banche. E quando parlano di difesa della pace in Europa, stanno già consolidando il loro obiettivo di dominio del mondo per mezzo di sortite militari in diversi continenti. Ora che i piani fraudolenti del cartello farmaceutico sono davanti agli occhi di tutti, è solo una questione di tempo prima che la gente del mondo chieda ai responsabili conto delle loro azioni. I rappresentanti dello status quo, cioè i gruppi di interesse economici e politici, lo sanno e naturalmente hanno paura. E questa paura li rende molto pericolosi.

E’ per questo che dobbiamo affrontare un altro punto importante. La storia dal medioevo all’età moderna ci ha insegnato che le classi

dirigenziali non hanno alcuna riluttanza a trascinare interi continenti nel baratro quando il loro potere è in pericolo. 400 anni fa, re e baroni, preoccupati per i loro privilegi feudali, trascinarono l’intera Europa in guerra, nel disperato tentativo di conservare la loro struttura medievale di dominio e di privilegi feudali ad essa connessi. Invano. La gente del tempo aveva deciso di passare dalle condizioni disumane dell’epoca medievale all’età moderna.

Allo stesso modo si rileverà essere profondamente fuorviante per i circoli finanziari che gravano intorno all’industria chimica e farmaceutica e i loro politici, pensare che grazie a una qualche “esplosione” da qualche parte del mondo, ad esempio una nuova guerra atomica, potranno ritardare la propria rovina.

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Diciamo a Sarkozy e agli altri politici che minacciano apertamente un primo attacco nucleare: il piano di perpetuare il dominio del cartello sul pianeta, mettendo in cantiere una terza guerra mondiale, da questo momento in poi, non è più un’opzione. Le vostre motivazioni e piani sono evidenti a tutti, e quindi non potrete più realizzarli. Ai cittadini della Francia diciamo: se scegliete Sarkozy alle prossime elezioni, sceglierete un politico che, con o senza guerra nucleare, attuerà gli interessi del cartello delle industrie chimiche e farmaceutiche con la forza delle armi. Se scegliete Sarkozy, votate a favore della guerra! E se sostenete Sarkozy, come sta facendo il cancelliere tedesco Angela Merkel, condividerete con loro la responsabilità di tale guerra.

Ecco perché, in vista delle elezioni parlamentari tedesche dell’anno prossimo, mi appello al popolo della Germania invitandolo a non eleggere dei guerrafondai.

Al momento il mondo sta guardando con ansia verso il Medio Oriente. Molti politici si focalizzano sul programma atomico dell’Iran come punto

d’innesco di questa crisi. Quasi nessuno però parla di Benjamin Netanyahu, che non è solo il Primo Ministro d’Israele ma anche il ministro della salute, ovvero il responsabile dell’intero bilancio nazionale farmaceutico, con stretti legami quindi con la miliardaria industria farmaceutica. Esiste dunque un legame molto pericoloso nelle mani di un solo uomo politico, tra il business d’investimenti farmaceutici in lotta per la sopravvivenza e l’ordine di lanciare missili nucleari. Non si tratta di prendere una delle parti. Sto sollevando la questione qui perchè è un altro esempio di come noi stasera possiamo rendere molto più difficile il lancio di un primo attacco nucleare.

Dobbiamo parlare apertamente di queste cose, perché se non lo facciamo, le forze in gioco useranno senza dubbio tutti i mezzi a loro disposizione per cercare di annientare la possibilità di liberare l’umanità dal cancro e da altre malattie. Il compito di liberarci da queste malattie richiede il nostro impegno incondizionato.

Non possiamo permetterci di essere sviati da poteri che vogliono continuare a usare il corpo umano come se fosse un mercato da miliardi di dollari. Certo, questi poteri non hanno possibilità di sopravvivenza in quanto non hanno moralità, non sono etici o credibili.

Per noi è fondamentale porre fine alle malattie. Si deve sviluppare un nuovo sistema sanitario focalizzato sulla prevenzione e sull’eradicazione delle malattie in tutto il mondo.

Da questo palco a Berlino, lancio un appello a tutte le persone del mondo perchè ci aiutino in questo storico compito!

I nostri obiettivi sono chiari: vogliamo salvare milioni di vite umane dal cancro e da altre malattie croniche largamente diffuse. Vogliamo porre fine al fraudolento business miliardario farmaceutico della malattia, che vive perpetuando ed aumentando le malattie quali mercati di vendita dei farmaci brevettabili. Vogliamo quindi utilizzare le risorse finanziarie recuperate, un imprecisato numero di miliardi di euro solo nei prossimi anni, per affrontare i problemi più urgenti dell’umanità, tra cui la fame, le epidemie, l’analfabetismo, la disoccupazione di massa, la tutela dell’ambiente e altre sfide globali.

Vogliamo poter guardare in faccia i nostri figli e nipoti e poter dire: “quando abbiamo riconosciuto la portata distruttiva del business farmaceutico fraudolento della malattia, abbiamo preso provvedimenti. L’indifferenza non era più un’opzione

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per noi. Siamo entrati in azione, per poter consegnare a voi, la prossima generazione, un mondo sano, equo, pacifico”.

Proprio come scienziato che ha saputo dare un contributo decisivo al porre fine all’epidemia del cancro, vi dico: l’eradicazione dell’epidemia del cancro è solo l’inizio. I risultati di ricerche scientifiche sui rimedi naturali hanno già dimostrato che l’applicazione medica di queste soluzioni ridurrà la frequenza di molte malattie a una frazione minima del loro livello attuale. Tali malattie includono: indurimento delle arterie o aterosclerosi con le complicazioni diffuse quali infarto e ictus, ipertensione, deficienza cardiaca, disturbi della circolazione dovuti al diabete, osteoporosi, asma, allergia, artrite, malattie da immunodeficienza e malattie largamente diffuse come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la demenza. Applicando le conoscenze già disponibili, i progressi nella medicina possono diventare realtà in questo decennio, garantendo salute e longevità a milioni di persone e contribuendo nel contempo a risparmiare miliardi di euro in costi sanitari.

Questo splendido “mondo senza malattie” non ci verrà consegnato su un piatto d’argento, poiché ciascuno di questi mali é un mercato multi-miliardario.

Se vogliamo creare questo mondo per noi e per i nostri figli, dobbiamo agire ora!

Vi invito a informarvi sui progressi scientifici effettuati in merito ai rimedi naturali e al loro ruolo nella battaglia contro il cancro e le altre malattie croniche.

Informazioni anche sulle questioni di politica sanitaria di cui abbiamo discusso questa sera. Questa conoscenza e queste informazioni vi serviranno per superare simili ostacoli nel luogo in cui vivete.

Aderite ad un’iniziativa esistente o fondate il vostro gruppo di persone impegnate, con l’obiettivo di rendere la vostra città una zona “libera dal cancro”.

Affrontiamo questo compito storico insieme. Solo così lasceremo ai nostri figli un mondo in cui vivere con dignità! Facciamolo! Facciamolo adesso! Grazie per essere venuti!

Collegamento per aprire la presentazione in lingua: ATTACCO DIRETTO AL NWO (New World Order) di Matthias Rath https://www.youtube.com/watch?v=ic85gngIe5Y

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2a. I due burattini guerrafondai IL KAISER GUGLIELMO II DI GERMANIA

Guglielmo II di Prussia e Germania (Friedrich Wilhelm Viktor Albrecht von Hohenzollern; Berlino, 27 gennaio 1859 – Doorn, 4 giugno 1941) è stato il terzo e ultimo Imperatore tedesco (in tedesco: Deutscher Kaiser) e l'ultimo re di Prussia (König von Preußen). Noto anche con l'appellativo Kaiser, rimase sul trono con entrambi i titoli dal 1888 al 1918. Il suo regno fu contraddistinto dal riarmo, soprattutto navale, e da una politica estera che portò la Germania ad allontanarsi sempre di più oltre che dalla Francia anche dalla Gran Bretagna e dalla Russia. Guglielmo II abbandonò il sistema bismarckiano e attuò una politica estera contraddittoria accompagnata da iniziative personali che lo misero in contrasto soprattutto con il Cancelliere Bernhard von Bülow.

Conservatore, era un convinto sostenitore del militarismo e della tradizione monarchica prussiana. Per l'appoggio dato all'Austria nella sua politica nei Balcani e per l'assenso dato all'apertura delle ostilità della Germania contro la Russia nel 1914, è considerato fra i principali responsabili dello scoppio della prima guerra mondiale. Dopo la sconfitta fu costretto a vivere in esilio in Olanda. La stima del numero totale di vittime della prima guerra mondiale non è determinabile con certezza e varia molto: le cifre più accettate parlano di un totale, tra militari e civili, compreso tra 15 milioni e più di 17 milioni di morti, con le stime più alte che arrivano fino a 65 milioni di morti includendo nel computo anche le vittime mondiali della influenza spagnola del 1918-1919. Il totale delle perdite causate dal conflitto si può stimare a più di 37 milioni, contando più di 16 milioni di morti e più di 20 milioni di feriti e mutilati, sia militari che civili, cifra che fa della "Grande Guerra" uno dei più sanguinosi conflitti della storia umana. Il numero dei militari uccisi nel conflitto viene di solito stimato tra gli 8 milioni

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e mezzo e più di 9 milioni, con le stime più alte che arrivano oltre i 12 milioni e mezzo[2]; le potenze Alleate ebbero all'incirca tra i 5 e i 6 milioni di soldati uccisi, mentre gli Imperi centrali ebbero più di 4 milioni di caduti militari. Le stime sui morti civili, causati sia direttamente dalle azioni belliche che da cause collegate come malattie, malnutrizione e incidenti vari, sono molto più difficili da calcolare, variando da un minimo di 5 milioni a quasi 13 milioni con valori medi attestati tra i 6 milioni e mezzo (una delle cifre generalmente più accettate) e i 9 milioni: il calcolo delle morti civili varia molto a seconda che si consideri nel computo una parte più o meno ampia delle vittime causate da eventi correlati al conflitto ma non ricompresi totalmente in esso, come la guerra civile russa o il genocidio armeno.

IL FÜRER ADOLF HITLER DEL TERZO REICH

Adolf Hitler (Braunau am Inn, 20 aprile 1889 – Berlino, 30 aprile 1945) è stato un politico austriaco naturalizzato tedesco, Cancelliere del Reich dal 1933 e dittatore, col titolo di Führer, della Germania dal 1934 al 1945. Capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, nonché il principale ideatore del nazionalsocialismo, Hitler conquistò il potere cavalcando l'orgoglio ferito del popolo tedesco, dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale e la grave crisi economica che affliggeva la Repubblica di Weimar. Sfruttando la sua abilità oratoria e l'insoddisfazione delle classi medie, presentò un manifesto politico intriso di nazionalismo, anticomunismo e antisemitismo e dopo alterne vicende (fallito Putsch nel 1923 e conseguenti otto mesi di carcerazione, durante i quali iniziò la stesura del Mein Kampf), arrivò alla Cancelleria nel gennaio del 1933. Nel 1934, dopo la morte del presidente Paul von Hindenburg, si attribuì per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich, accentrando nelle sue mani i poteri dello Stato e instaurando un regime dittatoriale. Grazie a un possente ed efficace programma di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler perseguì una politica estera estremamente aggressiva, volta principalmente a espandere il Lebensraum (spazio vitale) tedesco a spese delle popolazioni dell'Europa orientale. In un susseguirsi di atti di sfida alla comunità internazionale, giunse a invadere la

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Polonia il 1º settembre del 1939, provocando lo scoppio della seconda guerra mondiale. Da quel momento Hitler diresse personalmente le operazioni di guerra, esercitando un'influenza determinante nelle scelte strategiche e nella conduzione operativa. Grazie anche alle sue decisioni e alla sua determinazione i primi anni del conflitto furono caratterizzati da impressionanti vittorie, che permisero al Terzo Reich di dominare gran parte dell'Europa e sembrarono dimostrare l'invincibilità della Wehrmacht. Tuttavia a partire dal 1942, col formarsi della potente coalizione degli Alleati anglo-americano-sovietici, la Germania dovette passare sulla difensiva e subire gli attacchi sempre più efficaci dei suoi nemici. Abbandonato dagli alleati, logorato dalle continue sconfitte e in condizioni fisiche e psichiche sempre più precarie, Hitler rifiutò di cedere le armi e continuò a resistere ostinatamente. Rimasto bloccato con le truppe a lui fedeli in una Berlino ormai accerchiata dall'Armata Rossa, si suicidò nel suo bunker il 30 aprile 1945 insieme alla compagna Eva Braun, che aveva sposato il giorno prima. Responsabile della morte di milioni di persone, Hitler fu propugnatore di un'ideologia nazionalista e razzista, e di una politica di discriminazione e sterminio che colpì vari gruppi etnici, politici e socialiː popolazioni slave, etnie romane, testimoni di Geova, omosessuali, oppositori politici, membri della Massoneria, prigionieri di guerra, disabili fisici e mentali, e in particolar modo gli ebrei. Segregati sin dal 1933 dalla vita sociale ed economica del Paese, gli ebrei e le altre minoranze furono oggetto dal 1941 di un piano d'internamento e sterminio noto con il nome di soluzione finale, al quale ci si è riferiti sin dall'immediato dopoguerra con il termine di Shoah od Olocausto. La parola genocidio fu coniata dall'ebreo polacco Raphael Lemkin in un'opera del 1944 sulle politiche di sterminio naziste.

Le vittime complessive, su ogni fronte, della seconda guerra mondiale furono 54 milioni di persone. Per la prima volta il numero delle vittime civili (30 milioni di persone) fu superiore a quello delle vittime militari (24 milioni). Si veda anche quanto riportato al seguente link: https://it.wikipedia.org/wiki/Conteggio_delle_vittime_della_seconda_guerra_mondiale_per_nazione

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2b. Vietate da sempre, usate da sempre. Storia delle armi chimiche

Tutte le volte che in guerra si sono usate armi chimiche. Dall'Italia fascista all'attacco israeliano in Libano

https://www.agi.it/estero/vietate_da_sempre_usate_da_sempre_storia_delle_armi_c

himiche-1655546/news/2017-04-05/ 05 aprile 2017, 21:47

VIETNAM USA URSS ITALIA IRAQ Da sempre vietate, da sempre utilizzate: le armi chimiche provocano una morte atroce e distruggono per anni l'ambiente. Nell'immaginario collettivo gli armamenti chimici sembrano uno strumento militare tanto diabolico quanto moderno. In realtà, hanno ormai più di cento anni. L'attacco chimico su Idlib di due giorni fa, preceduto da quello sulla Ghouta, vicino a Damasco, nell'agosto 2013, è l'ultimo capitolo di una triste storia che ancora si sta scrivendo, e che affonda le sue radici all'inizio del secolo scorso. In principio fu Ypres, una cittadina fiamminga in Belgio. E' qui che il 22 aprile 1915, fu realizzato dai tedeschi il primo attacco chimico su vasta scala, nei confronti delle truppe francesi. Il “film dell'orrore” descritto dal Times nel 1915 Fu il giornale britannico Times, per primo, a diffondere la notizia attraverso i suoi inviati al fronte, che descrissero una scena lugubre, da film dell'orrore: una nube acre, di color verdognolo, accompagnava le urla, via via più flebili, dei soldati francesi, che cadevano al suolo come mosche asfissiate. La scoperta e il collaudo dei primi armamenti chimici si deve ad un chimico tedesco dell'epoca: FRITZ HABER, che nel 1918 vinse anche il premio Nobel, per aver appunto sviluppato un metodo per sintetizzare direttamente l'ammoniaca dai suoi elementi costituenti, l'idrogeno e l'azoto, ad alta pressione e temperatura. Cinque anni dopo l'attacco di Ypres, nel 1920, le tribù arabe e curde si rivoltarono contro l'occupazione britannica dell'attuale Iraq, scaturita dal Trattato di Sevres in seguito al collasso dell'Impero ottomano. Fu Winston Churchill, come Segretario delle Colonie, ad autorizzare a quel punto l'utilizzo di armi chimiche sui ribelli locali. Celebre la sua frase: "Sono a favore dell'uso di gas velenosi contro tribù non civilizzate". Qualche anno dopo, tra il 1921 e il 1927, nel Marocco occupato dalla Spagna,

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le forze franco-spagnole lanciarono bombe all'iprite nel tentativo di spegnere la ribellione guidata dalle tribù berbere. Nel 1921 anche i sovietici utilizzeranno armi chimiche per sedare una rivolta di braccianti a Tambov, nella Russia sud-occidentale. L'uso del fosgene dell'Italia fascista in Etiopia Nel 1928 tocca all'Italia fascista, che utilizzò gas asfissianti come il fosgene - o cloruro di carbonile - e bombe di iprite per reprimere i ribelli in Libia. L'iprite fu poi usata anche in Etiopia nel 1935, sul fiume Tacazzè. Sia l'azione franco-spagnola che quella italiana ignorarono la Terza convenzione di Ginevra, un protocollo firmato nel 1925 dalle sedici maggiori nazioni del mondo - gli Stati Uniti lo ratificarono solo nel 1975 - in cui si vietava l'utilizzo di gas tossici. L'ammissione formale italiana sull'impiego di armi chimiche in Etiopia avvenne soltanto nel 1996, durante il governo di Lamberto Dini. Durante la seconda guerra sino-giapponese (1937-45) e la seconda guerra mondiale le truppe giapponesi agli ordini del generale Shiro Ishii usarono contro i cinesi l'iprite e la lewisite, oltre ad armi batteriologiche che diffusero gravi malattie epidemiche come colera, tifo e dissenteria. Anche il Giappone violò la Convenzione del 1925, di cui era firmatario. Nell'ambito della ricerca scientifica la guerra chimica deve il proprio "salto di qualità" alla Germania nazista: gli scienziati del Terzo Reich scoprirono infatti agenti chimici devastanti come il soman, il tabun - scoperto da Gerhar Schrader nel 1937 - e il sarin, che sono inodori e incolori, per cui molto difficili da individuare. L'intelligence tedesca, nell'erronea convinzione che i paesi nemici dell'Asse fossero a conoscenza dei loro progressi nella ricerca sulle armi chimiche, non le utilizzarono mai, convinti di andare incontro a dure rappresaglie. Gli Stati Uniti in Vietnam Durante gli anni '60, gli Stati Uniti sperimentarono durante la guerra in Vietnam il BZ (3-chinochidlinile benzilato), un composto inodore e solubile che agisce sul sistema nervoso, compromettendo funzioni come la memoria, il pensiero logico, la comprensione. Secondo alcuni, il BZ fu utilizzato anche dalle Forze armate russe contro i militanti ceceni durante la crisi del Teatro Dubrovka nel 2002.

Bombardamenti Usa durante la guerra in Vietnam (Afp)

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Dopo che nel 1980 le Nazioni Unite iniziarono a lavorare a un programma di disarmo chimico, nel 1984 il presidente americano Ronald Reagan chiese una moratoria internazionale sulle armi chimiche. A ciò fece seguito, nel 1990, la firma - da parte del presidente statunitense G.W. Bush e di quello sovietico, Mikhail Gorbaciov - di un trattato bilaterale sulla cessazione della produzione di agenti chimici e sulla distruzione graduale di quelle già stoccate. Nel 1993 fu firmata la Convenzione delle Armi chimiche, che ebbe effetto a partire dal 1997. La guerra Iran-Iraq

Un importante sequenza di episodi di utilizzo di armamenti chimici avvenne durante la guerra Iran-Iraq, durata dal 1980 al 1988. All'inizio del conflitto, l'Iraq utilizzò il tabun e l'iprite attraverso bombe lanciate da aerei, di cui secondo le stime rimasero vittime circa 100.000 soldati iraniani. Il gas nervino utilizzato, secondo report ufficiali, uccise 20000 di essi, mentre degli 80000 sopravvissuti, circa 5000 ricevono ancora oggi regolare assistenza medica.

L'atto finale si verificò però a guerra terminata: nel marzo 1988, infatti, l'Iraq utilizzò sarin, iprite e tabun in dosi massicce sul villaggio curdo di Hallabjah, uccidendo circa 5000 civili residenti. Nonostante la rimozione di Saddam nei primi anni del nuovo millennio, in Iran persiste tuttora un forte risentimento nei confronti dell'Occidente, poichè fu grazie a compagnie occidentali basate in Germania, Francia e Stati Uniti che l'Iraq potè sviluppare e usare armi chimiche.

L'esplosione di una bomba al fosforo bianco in una foto d'archivio (Afp) Un articolo del New York Times uscito nel 2003 si intitolava "Iraq chemical arms condemned, but West once (in occasione dell'attacco di Hallabjah, ndr) looked the other way". È del 1995, invece, l'uso di agenti chimici da parte di attori non statali, e nella fattispecie di gruppi terroristici: nel marzo di questo anno, infatti, la setta religiosa degli Aum Shinrikyo, rilasciò grandi quantità di sarin nella metropolitana di Tokyo, uccidendo 12 persone e ferendone circa 5000. Per questo atto, il fondatore del movimento, Shoko Asahara, fu condannato a morte tramite impiccagione nel 2004, e gli altri autori condannati a morte o all'ergastolo.

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L'uso israeliano del fosforo bianco in Libano Infine, il fosforo bianco, un agente tossico per inalazione o ingestione, che provoca necrosi ossea e ustioni se entra a contatto con l'aria. Il fosforo bianco è stato usato dalle Forze israeliane contro obiettivi militari in Libano nel 2006 e durante l'Operazione Piombo fuso sulla Striscia di Gaza, a cavallo tra il 2008 e il 2009. Come afferma Amnesty International, così come l'indagine avviata dal CS dell'Onu in seguito al bombardamento di una sede dell'Unrwa a Gaza, Israele ha utilizzato missili a base di fosforo bianco, colpendo anche altri obiettivi civili, come l'ospedale al Quds di Gaza.

Un pezzo di bomba al fosforo ancora fumante dopo un bombardamento a Beit Lahia,

nella striscia di Gaza. Anno 2006. (Afp)

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2c. Fritz Haber. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Fritz Haber Premio Nobel per la chimica 1918

Il diploma del Premio Nobel conservato al museo dell'Università di Breslavia

Fritz Haber (Breslavia, 9 dicembre 1868 – Basilea, 29 gennaio 1934) è stato un chimico tedesco.

Fra il 1886 e il 1891 studiò all'Università di Heidelberg sotto la direzione di Robert Bunsen. In seguito fu attivo all'Università di Berlino nel gruppo di August Wilhelm von Hofmann e infine all'Ecole technique di Charlottenburg con Carl

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Liebermann. Prima di cominciare la sua carriera accademica, lavorò nell'impresa chimica del padre e al Politecnico federale di Zurigo con Georg Lunge. Si trasferì a Karlsruhe e nel periodo fra il 1894 e il 1911 sviluppò assieme a Carl Bosch il processo di sintesi dell'ammoniaca ad alta temperatura e pressione, a partire da idrogeno e azoto con ferro come catalizzatore (in seguito noto come processo Haber-Bosch), che gli fece vincere il premio Nobel per la chimica nel 1918 con la motivazione "per la sintesi dell'ammoniaca dai suoi elementi". Durante la prima guerra mondiale convinse lo Stato Maggiore ad impiegare gas tossici. Sotto la sua direzione fu creata nel 1915 la prima unità di Gastruppe, nel seno dei Reggimenti Pionieri Nr. 35 e Nr. 36; nell'unità militavano tra gli altri James Franck, Otto Hahn, Gustav Hertz, Wilhelm Westphal, Erwin Madelung e Hans Wilhelm Geiger. I tedeschi impiegarono i gas per la prima volta contro i russi nel 1915, ma non ottennero un effetto decisivo. Per questi meriti gli fu attribuito il grado di capitano dell'esercito, e da allora la costante di Haber indica la dose minima di gas fatale per l'uomo. Si occupò anche delle reazioni di combustione, della separazione dell'oro dall'acqua di mare e di elettrochimica. Nel periodo fra le due guerre mondiali Haber si interessò di insetticidi e mise a punto il procedimento per la sintesi dell'acido cianidrico, denominato commercialmente Zyklon B, che era destinato in origine alla disinfestazione di pidocchi ed altri parassiti e che fu poi utilizzato per uccidere i prigionieri dei campi di sterminio nazisti. La maggior parte del suo lavoro ebbe luogo fra il 1911 e 1933 presso l'Istituto di Fisica e Elettrochimica della Società Kaiser Wilhelm di Berlino, ma, poiché di famiglia ebrea, fu costretto alle dimissioni quando i nazisti promulgarono le prime leggi razziali nell'ambito della politica razziale e antisemita. Max Planck tentò inutilmente di salvare la carriera di Haber in un incontro diretto che riuscì ad ottenere con lo stesso Hitler. In tale incontro Planck rammentò al Führer i grandi meriti che le scoperte di Haber avevano procurato all'apparato militare tedesco durante la Prima guerra mondiale, ma Hitler si adirò e Planck fu costretto a tacere. Fu in tale occasione che Hitler pronunciò la famosa frase: "Se la scienza non può fare a meno degli ebrei, noi in pochi anni faremo a meno della scienza"[ Fritz Haber dovette emigrare in Gran Bretagna dove trovò un incarico presso l'Università di Cambridge. Nel 1934 decise di trasferirsi in Palestina nella cittadina di Rehovot (ora Israele), ma morì durante il viaggio per un attacco cardiaco in un albergo di Basilea. Nel 1953, l'Istituto di Fisica ed Elettrochimica ricevette il nome di "Istituto Fritz Haber", divenuto poi parte della Società Max Planck. Opere: Thermodynamics of technical gas-reactions: seven lectures, Londra, Longmans, Green and co., 1908.

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2d. Fritz Haber ed il primo attacco chimico della storia moderna. https://www.focus.it/cultura/storia/fritz-haber-il-primo-attacco-chimico-della-storia-moderna Prima guerra mondiale: 22 aprile 1915, fronte delle Fiandre. Per la prima volta nella storia militare è lanciato un attacco su vasta scala con armi chimiche. Si alza una nube verdastra: inizia così l’era dei mezzi di distruzione di massa. Il nome di Ypres, in Belgio, teatro della battaglia, diventa tristemente famoso in tutto il mondo per l’uso in combattimento dei gas asfissianti a base di cloro, sviluppati da un diabolico ma geniale chimico tedesco: Fritz Haber.

Prima guerra mondiale: inizia l’era delle armi chimiche. In aprile del 1915 le truppe tedesche attaccano per la prima volta con i gas asfissianti, che gli inglesi cominceranno a utilizzare nel settembre dello stesso anno. Autunno 1914: i fronti occidentali vivono una situazione di stallo. L’avanzata dei tedeschi si è fermata, gli avversari stanno rintanati nelle trincee. Il conflitto è una guerra di posizione suicida dalla costa della Manica fino ai Vosgi. La conquista del terreno è resa quasi impossibile da un’innovazione tecnica a fuoco continuo: la mitragliatrice. Come la tedesca MG 08, la francese Hotchkiss o l’inglese Vickers, che durante gli attacchi in campo aperto falciano migliaia, decine di migliaia di soldati. Il 22 aprile 1915 tuttavia avviene qualcosa d’inaspettato: davanti alla città fiamminga di Ypres il fronte si apre. I francesi si ritirano senza opporre resistenza, le loro mitragliatrici non sparano più e le truppe tedesche avanzano. In Germania i giornali esultano, ma non scrivono una sola parola sui veri motivi dello sfondamento. Sul britannico Times invece gli inviati al fronte raccontano una cosa finora inconcepibile: una nube acre, di colore verde e alta come una muraglia si è propagata sul campo di battaglia, sospinta dal vento di nord-est. “In un attimo si udirono strane grida levarsi dalla nebbia verde, le quali a poco a poco diventavano sempre più flebili e sconnesse. Veniva avanti una massa di soldati barcollanti, che, raggiunti i nostri schieramenti, crollavano al suolo”. Il Daily Chronicle scrive: “Molti francesi erano intossicati e morivano; alcuni

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riuscivano a farcela, ma poco dopo diventavano neri in volto, tossivano sangue e cadevano a terra”. Erano le vittime del primo impiego massiccio di armi chimiche nella storia militare. Il 22 aprile 1915 segna un punto di svolta nella strategia bellica. Ha inizio l’epoca delle armi di distruzione di massa, legata al nome di uno scienziato tedesco: FRITZ HABER.

Premio Nobel, criminale di guerra ricercato, scienziato visionario: Fritz Haber

è il chimico geniale e diabolico che ha trasformato i gas in un'arma devastante.

LA COPPIA MALEDETTA. Nato il 9 dicembre 1868 a Breslavia (nell’odierna Polonia), figlio di un venditore di colori ebreo, Haber si iscrive all’Università di Berlino, dove consegue la laurea in chimica nel 1891; tre anni dopo diventa assistente al Politecnico di Karlsruhe. È l’inizio di una folgorante carriera e Haber si dimostra un giovane di grande ambizioni. A 23 anni si converte al cristianesimo. La Costituzione dell’Impero tedesco equipara le religioni dal 1871, ma il giovane chimico sa, vede e sperimenta che le posizioni importanti rimangono in genere precluse agli ebrei in tutto il Paese. Si presenta al servizio militare come volontario, cerca di diventare ufficiale, ma non è scelto. Anche Clara Immerwahr ha studiato chimica. È la prima donna laureata a Breslavia e tra le prime in tutti gli altri atenei tedeschi. Lega molto con Fritz Haber, è l’amore della sua giovinezza, e lui cercherà disperatamente di dimenticarla per dieci anni, senza riuscirci. Nel 1901, quando Haber è già professore a Karlsruhe, la coppia si sposa. L’anno successivo nasce il figlio Hermann. Una donna e un uomo fuori del comune. La prima coppia di accademici del Reich. La dottoressa Immerwahr e il dottor Haber: una relazione in nome dell’amore per la scienza, che finirà in tragedia.

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IL LABORATORIO DELLE GRANDI SCOPERTE. Marzo 1909. Si spalanca una porta e Haber entra nella stanza. Trafelato, grida ai suoi colleghi: «Venite, scendete tutti! Dovete vedere cosa sta succedendo!». Gli uomini abbandonano le loro attività, corrono nel laboratorio di Haber e guardano incantati l’apparecchiatura, in particolare il recipiente in cui è raccolto un liquido: ammoniaca. Vengono subito portate delle bottiglie di spumante. Si tratta di una scoperta sensazionale di Haber, un momento magico per la chimica. L’umanità è liberata da un grande peso, perché l’ammoniaca liquida, il composto azotato che gocciola nel laboratorio di Haber a Karlsruhe, è la base del concime chimico, sostanza in grado di garantire la sopravvivenza di milioni di persone. Nel corso dell’Ottocento vi è stata un’esplosione della popolazione a livello mondiale: solo in Germania, tra il 1800 e il 1900, il numero degli abitanti è raddoppiato, raggiungendo i 55 milioni. L’umanità rischia di andare incontro a una catastrofe causata dalla carestia se, in futuro, i contadini saranno costretti a incrementare i raccolti solo con l’aiuto di letame e compost o con il guano degli uccelli marini, che è ricco di azoto e fa crescere le piante, ma deve essere importato dal Sudamerica.

Il piccolo reattore sperimentale utilizzato da Haber per ottenere ammoniaca dall'azoto e ossigeno contenuti nell'aria.

LA CHIMICA CHE SCONFIGGE LA FAME. Le riserve di guano non sono infinite, mentre l’azoto è un componente essenziale dell’aria. Il problema è che finora nessuno è riuscito a fissarlo chimicamente, almeno su scala industriale, ma nel 1909 diventa possibile grazie al genio visionario di Fritz Haber, all’arte ingegneristica (supportata da ingenti capitali) di Carl Bosch della BASF, a un bravo assistente, Alwin Mittasch, che, dopo una serie infinita di esperimenti, mette a punto il catalizzatore perfetto, e infine ai progressi nel settore metallurgico: infatti il “processo Haber-Bosch” funziona solamente con tubi d’acciaio in grado di sopportare l’enorme pressione che si sprigiona durante questo metodo di sintesi. Facendo reagire l’azoto dell’aria con l’ossigeno ad alta pressione e a una temperatura di diverse centinaia di gradi, Haber riesce a ottenere un composto

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stabile: l’ammoniaca. Bosch sviluppa i reattori per la prima fabbrica a Ludwigshafen. Haber diventa ricco, partecipando ai milioni di utili della BASF fino alla metà degli anni Venti, ma soprattutto famoso. Il figlio di un commerciante ebreo di Breslavia andrà a dirigere il neonato Istituto di Chimica fisica ed Elettrochimica di Berlino. Clara e Fritz Haber acquistano una villa accanto all’Istituto nel quartiere di Dahlem; presto diventa il punto d’incontro dell’élite accademica, che il padrone di casa intrattiene con i suoi modi affascinanti, affabili e spiritosi, mettendo in versi lettere, comunicati e addirittura domande informali. Incoraggia i suoi studenti e invita i colleghi ad allegre gite aziendali. DOPPIA PERSONALITÀ. Haber tiene banco fumando il sigaro e la comunità scientifica pende dalle sue labbra. Il chimico tedesco aiuta Einstein a trasferirsi a Berlino. Sembra una missione impossibile: trasformare l’individualista, l’internazionalista, il socialista, l’estremista Einstein in uno zelante funzionario prussiano. Ma Haber ci riesce e tra questi due uomini così diversi nasce addirittura un’amicizia. Tuttavia il carattere di Haber ha anche dei lati oscuri: può essere lunatico, arrogante, presuntuoso. Un’indole irrequieta, che mostra sempre più spesso i sintomi di quella che oggi si chiama sindrome da burnout. Deve prendersi una vacanza perché è prossimo all’esaurimento nervoso, ma non può partire perché nel frattempo è scoppiata la guerra: la nuova vocazione di Haber e, d’ora in poi, la sua grande passione. Dalle stazioni iniziano a partire treni carichi di soldati e Haber, come tanti a quel tempo, si infiamma di un ardente spirito patriottico. Tuttavia è consapevole di un grande problema: l’Impero tedesco potrà combattere solo per qualche mese, di certo non oltre l’anno 1914, perché presto finiranno le munizioni a disposizione delle truppe. Il motivo è semplice: la polvere da sparo è prodotta con il salnitro, che viene dall’America Latina, ma le vie marittime sono bloccate dalle navi britanniche. Il suo laboratorio chimico, però, offre una soluzione anche a questo problema: dall’ammoniaca infatti è possibile ottenere non solo fertilizzanti, ma anche acido nitrico, la base degli esplosivi. Haber ideò un metodo per rilasciare il gas dalle trincee germaniche e soffiarlo verso quelle avversarie: i soldati dovevano attaccare le postazioni nemiche stando sempre dietro alla nube tossica. LA CHIMICA CHE SCONFIGGE IL NEMICO. Inizia una congiuntura favorevole per l’industria chimica tedesca. Nascono nuove fabbriche, come gli stabilimenti di Leuna, nella Germania Centrale. Le aziende chimiche registrano un’enorme domanda per soddisfare il fabbisogno dell’artiglieria. Milioni di granate esplodono al fronte, ma né i tedeschi né gli Alleati riescono a bombardare efficacemente le posizioni nemiche. Haber sa che non è possibile continuare così. Bisogna uscire dall’impasse, altrimenti l’umore della popolazione potrebbe crollare. Così lo scienziato trova di nuovo una soluzione: con la chimica ha sconfitto la fame, ha impedito l’arrestarsi della macchina bellica tedesca e ora, sempre grazie alla chimica, vuole porre fine alle ostilità e regalare la vittoria al Reich. L’idea della guerra chimica non è nuova. La Gran Bretagna ha fatto esperimenti con armi chimiche qualche anno prima, utilizzandole forse già nella Seconda guerra boera, mentre nell’agosto 1914 i francesi attaccano, senza successo, le postazioni tedesche con lo xilil bromuro, una sostanza prodotta per la polizia di Parigi che ha lo stesso effetto del gas lacrimogeno. Questo episodio verrà

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sfruttato da Haber come giustificazione per dimostrare che sono stati i francesi a dare il via alla guerra chimica.

La maschera antigas diventa presto parte integrante

della dotazione standard dei soldati.

CAVIA. Ma lo scienziato tedesco ha in mente un progetto molto più ambizioso: armi che hanno il potere di scioccare il nemico a tal punto da demoralizzarlo e costringerlo alla resa. I primi esperimenti non producono esiti soddisfacenti. Haber opta per il gas di cloro, rilasciato da recipienti in pressione, e fa da cavia per un esperimento: durante un’esercitazione militare si lancia a cavallo nella nube tossica, barcolla, viene assalito da una tosse spasmodica e, alla fine, portato via in barella. Le autorità militari restano impressionate: 6 mila bombole d’acciaio, riempite con 150 tonnellate di cloro, vengono trasportate, sotto il controllo di Haber, nelle trincee di una zona larga sei chilometri sul fronte delle Fiandre. IL PRIMO ATTACCO CHIMICO. Il 22 aprile, verso le 18, con il vento a favore, i soldati aprono le valvole. Un gas giallo-verde si propaga nella terra di nessuno e invade le buche nemiche. Cinque minuti dopo è tutto finito: appena la nube si dirada, 1.200 francesi, forse anche di più, giacciono avvelenati nelle loro trincee. Il gas ha bruciato occhi e polmoni di migliaia di uomini. Chi riesce fugge in preda al panico. I tedeschi assaltano il varco che si è aperto, ma non riescono a dare una svolta decisiva alle sorti del conflitto. Le truppe disponibili sono troppo poche per estendere l’attacco e incalzare gli avversari, consolidando il terreno conquistato. Ma ora l’idea di vincere la guerra con i gas non è più considerata folle. Haber viene convocato dal Kaiser, che lo nomina capitano. Pare che il chimico tedesco abbia pianto di gioia. LA MORTE BUSSA ALLA PORTA DI CASA. Anche la dottoressa Clara Haber, nata Immerwahr, piange, ma per disperazione. Fritz è appena rientrato a Berlino dopo il primo attacco con i “suoi” gas a Ypres e festeggia il trionfo con alcuni ospiti. Quella stessa notte Clara si uccide con la pistola del marito nel giardino della villa a Dahlem.

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La chimica Clara Immerwahr, moglie di Haber.

Si suicidò con la pistola del marito dopo il primo attacco con i gas a Ypres. La Immerwahr accusa il marito di abusare della scienza, ma lui si giustifica dicendo che la guerra costa troppe vite ogni giorno e va conclusa. Lei replica che senza il suo metodo per produrre gli esplosivi, il conflitto sarebbe già finito da tempo. Un’affermazione che per Haber equivale al tradimento della patria. Ma la guerra chimica di Fritz Haber non è il motivo principale del suicidio di Clara, anche se la donna era una pacifista contraria all’impiego dei gas tossici in combattimento. Sicuramente aborriva la guerra chimica, ma soprattutto odiava vivere all’ombra del marito, che nel frattempo era diventato famoso, ricco e potente. «Ciò che Fritz ha conquistato io l’ho perso», ammette otto anni dopo il suo matrimonio. Il confronto tra i due è impietoso: Haber è un astro nel firmamento della scienza, la moglie solo un’assistente di laboratorio del marito. In Germania una Marie Curie, iscritta alla Sorbona di Parigi con altre 200 donne e vincitrice di due premi Nobel, è impensabile. Hermann, il figlio di 12 anni, che quella notte di primavera scopre il corpo senza vita della madre in giardino, si suiciderà nel 1946 alla stessa età di Clara, 44 anni. Ma Haber non può perdere tempo, deve vincere una guerra mondiale. Subito dopo la morte della moglie parte per il fronte orientale, dove è previsto un nuovo attacco con i gas. SCIENZA E FANATISMO. Lavora come un indemoniato. È un fanatico, un genio organizzativo dotato d’intelligenza diabolica: addestra le unità speciali, sta sempre in prima linea, a Ovest come a Est, siede al tavolo dei negoziati, intorno al quale riunisce scienziati, industriali e militari, e dirige il suo Istituto a Berlino, dove svolge attività di ricerca fino a tarda notte per fare nuove e letali scoperte, come la cosiddetta “regola di Haber”, una formula che consente di confrontare la tossicità di varie sostanze velenose se inalate. L’uso di gas asfissianti a base di cloro dipende dalle condizioni del tempo, aspetto particolarmente rischioso sul fronte occidentale, dove il vento soffia quasi sempre in direzione contraria ai tedeschi. Quale generale può permettersi di lasciare

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le truppe nelle retrovie per settimane prima che i meteorologi diano il via libera? Haber ha imparato la lezione del successo solo parziale di Ypres ed è convinto che vadano impiegati agenti chimici più potenti. GAS INGLESI E FRANCESI. E si dimostra lungimirante, perché la risposta degli Alleati non si fa attendere: il 25 settembre 1915 le forze britanniche lanciano il primo attacco con i gas nella battaglia di Loos, in Francia, liberando ben 140 tonnellate di cloro in una giornata senza vento; il gas ristagna nella terra di nessuno e una parte torna addirittura indietro verso le posizioni inglesi. Ciononostante, Loos segna un momento cruciale. La speranza di Haber di porre fine alla Prima guerra mondiale con le armi chimiche non si realizza. I gas tedeschi non hanno scioccato né piegato il nemico, bensì suscitato un rabbioso desiderio di rivalsa. Inizia la corsa ad armamenti chimici sempre più atroci e in quantità sempre maggiori. Per Haber il vaso di Pandora è un cilindro in acciaio da cui si sprigiona gas di cloro. Nel febbraio 1916 i francesi utilizzano il fosgene, che è sei volte più letale. GAS MOSTARDA. L’escalation culmina con l’iprite (il famigerato “gas mostarda”), impiegata dai tedeschi due anni dopo il primo attacco chimico, ancora una volta, presso Ypres, città da cui prende il nome. In origine l’iprite era chiamata Lost, dalle iniziali dei cognomi di Wilhelm Lommel e Wilhelm Steinkopf, due collaboratori di Haber. Non si tratta di un gas ma di un liquido, il cui impiego è meno legato alle condizioni del vento. Il Lost risulta mortale sotto forma di goccioline oppure si raccoglie nelle pozzanghere del terreno, che diventano così trappole micidiali. Fa effetto attraverso il contatto con la pelle o per inalazione dei vapori. È una sostanza subdolamente tossica, perché all’inizio i soldati avvertono solo un leggero odore di senape e quindi non si proteggono, poi però l’effetto cutaneo è paragonabile a quello di ustioni o irritazioni gravi. Le ferite difficilmente guariscono e i vapori provocano cecità e lesioni polmonari. Le conseguenze si ripercuotono sull’intero sistema sanitario del Paese: spesso le vittime dell’iprite devono essere sottoposte a mesi di terapia intensiva. Si stima che durante la I guerra mondiale i morti per gli attacchi con gas siano stati almeno 80 mila. TATTICHE CHIMICHE. Ogni veleno ha il suo impiego strategico in battaglia. Il Lost serve per eseguire attacchi intossicanti contro nemici ignari. Un’altra tattica particolarmente insidiosa prevede l’uso combinato di granate (contrassegnate con croci di colore bianco, verde, giallo o azzurro) che rilasciano sostanze in sospensione non mortali, ma irritanti e sufficientemente fini da penetrare attraverso i filtri antigas e innescare attacchi di tosse così violenti che i soldati devono togliersi la maschera; a questo punto viene sferrato l’attacco con il gas letale. Anche questa è un’invenzione del laboratorio di Haber. Di lì a poco inizia l’impiego su larga scala di fosgene, cloropicrina, arsenico e iprite, contenuti in bombe e mine rilasciate contro le postazioni nemiche. «Gas!» diventa un grido di battaglia sempre più frequente. Negli ultimi due anni di guerra circa un terzo di tutti i proiettili di artiglieria contiene agenti chimici. Si sviluppa anche una nuova forma di combattimento ravvicinato, in cui si cerca di strappare via la maschera antigas al nemico in mezzo alla nube tossica. È difficile stabilire il numero esatto di vittime.

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VITTIME DEL GAS. Durante la Prima guerra mondiale oltre un milione di soldati sarebbe stato colpito da armi chimiche, provocando almeno 80 mila morti, ma forse molti di più. Non è possibile calcolare quanti siano i militari deceduti dopo la fine del conflitto per i postumi delle lesioni causate da sostanze tossiche. Un bilancio terribile, eppure irrilevante se paragonato al numero totale di vittime della Grande guerra: circa 10 milioni di morti e 20 milioni di feriti. Le armi chimiche non saranno comunque sufficienti per assicurare la vittoria, è l’entrata in guerra degli Usa, che mandano al fronte forze fresche, a segnare la disfatta dell’Impero tedesco. Nel 1918 Fritz Haber vince il Nobel per la chimica per la sintesi dell’ammoniaca. Ritirerà il premio solo nel 1920 e in seguito l’Accademia di Stoccolma definirà il riconoscimento una “gravissima offesa per tutta l’umanità”. CRIMINALE DI GUERRA E PREMIO NOBEL. È anche la sconfitta personale di Fritz Haber. La sua guerra, le sue scoperte non hanno avuto alcun senso. Il Kaiser abdica e l’impero sprofonda nel caos. Per le potenze vincitrici Haber è un criminale di guerra e lo scienziato tedesco fugge in Svizzera. L’uso dei gas tossici è una violazione della Convenzione dell’Aia, ratificata anche dalla Germania, ma in seguito Haber cercherà di addurre varie scuse davanti a una commissione d’inchiesta parlamentare: «Non mi sono mai curato dell’ammissibilità delle armi chimiche sul piano del diritto internazionale», ha ripetuto più volte. Sulla base delle udienze, il nuovo Stato democratico tedesco, sorto sulle macerie del Reich, giustifica la condotta di Haber. Gli Alleati hanno già ritirato la domanda di estradizione nei suoi confronti, così Haber torna a occuparsi di gas chimici, che continua a reputare l’arma del futuro: economica ed efficiente. In patria il suo lavoro è ostacolato dalle limitazioni sugli armamenti imposte alla Germania dal Trattato di Versailles, perciò Haber presta la sua opera ad altri Paesi, per esempio la Spagna, che impiega l’iprite per reprimere le insurrezioni in Nordafrica nel 1924. O all’ex nemico russo, che sotto la direzione di Haber costruisce fabbriche di armi chimiche. Haber in patria non è più un eroe, ma una canaglia, e si lascia crescere la barba per non essere riconosciuto. Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva la sua riabilitazione ai massimi livelli: nel 1918 Fritz Haber vince il Nobel per la chimica per la sintesi dell’ammoniaca. Ritirerà il premio solo nel 1920 e in seguito l’Accademia di Stoccolma definirà il riconoscimento una “gravissima offesa per tutta l’umanità”. VITTIMA DELL'ODIO RAZZIALE. Arriviamo al 1933. Improvvisamente Haber è di nuovo un ebreo. Agli occhi dei fanatici della razza il battesimo non è sufficiente per essere ariani, quindi il suo Istituto a Berlino diventa bersaglio della diffamazione nazista. Haber rinuncia al suo posto, prima di essere licenziato. Emigra in Inghilterra, dove si rifugia presso l’Università di Cambridge; nel 1934, durante un viaggio muore in un albergo di Basilea. Negli ultimi anni di vita aveva fatto in modo che i suoi collaboratori ebrei a Berlino trovassero lavoro all’estero. In questo modo molti riescono a sottrarsi alle persecuzioni razziali, a differenza di chi non ha potuto espatriare e ha trovato la morte ad Auschwitz. Come la figlia della sorellastra di Haber, per esempio, uccisa insieme al marito e ai figli dallo Zyklon B, il gas velenoso utilizzato nelle camere a gas dei campi di sterminio nazisti. Un insetticida a base di acido cianidrico, sviluppato negli anni Venti proprio dallo stesso Haber, genio diabolico della chimica.

Fred Langer per Geo Italia 113

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2e. IG FARBEN. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La IG Farben (abbreviazione di Interessen-Gemeinschaft Farbenindustrie AG, e chiamata anche I.G. Farbenfabriken) è stata una multinazionale tedesca.

LA STORIA La IG Farben fu un conglomerato di aziende tedesche formato nel 1925, alcune delle quali attive dalla I guerra mondiale. Farben è una parola tedesca che significa "vernici", "tinture", o "colori", e inizialmente molte di queste aziende producevano tinture, ma ben presto iniziarono a dedicarsi a una chimica sempre più avanzata. Prima della guerra, le aziende tedesche produttrici di coloranti per tessuti avevano praticamente il monopolio del mercato mondiale, che persero durante il conflitto. Una soluzione per riottenere questo primato fu quella di effettuare una grossa fusione. La fondazione della IG Farben fu una reazione alla sconfitta della Germania nel primo conflitto mondiale. La IG Farben detenne un monopolio quasi totale sulla produzione chimica durante il periodo della Germania Nazista. L'azienda chimica tedesca fu il cuore finanziario del regime di Hitler e fu la principale fornitrice dello Zyklon-B (la sostanza mortale utilizzata nelle camere a gas dei lager) al governo tedesco, durante l'Olocausto. La IG Farben fu anche una delle società che più richiesero deportati come cavie per esperimenti e test di medicinali di vario genere, grazie ai quali furono inventati il gas nervino, l'eroina, il metadone e altre sostanze (specialmente a opera della Bayer, una delle società costitutive). La IG Farben consisteva delle seguenti grandi aziende e di diverse altre più piccole.

• AGFA • Cassella • BASF (Badische Anilin und Soda Fabrik) • Bayer • Hoechst • Huels • Kalle

Il Palazzo IG Farben, quartier generale del conglomerato a Francoforte sul Meno, fu

progettato dall'architetto tedesco Hans Poelzig nel 1928 e terminato nel 1931. Oggi è sede dell'Università di Francoforte

Durante la pianificazione dell'invasione di Cecoslovacchia e Polonia, la IG Farben cooperò strettamente con gli ufficiali nazisti e indicò quali stabilimenti chimici dovessero essere catturati e consegnati alla IG Farben. Nel 1941, un'inchiesta negli USA svelò un matrimonio tra l'americana Standard Oil Co. e la IG Farben. Inoltre, fornì nuove prove a riguardo di complessi accordi su

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prezzi e commercializzazione tra la DuPont, uno dei suoi maggiori investitori e produttore di carburante, la U.S. Industrial Alcohol Co. e la loro sussidiaria, Cuba Distilling Co. L'inchiesta venne infine abbandonata, come dozzine di altre riguardanti diverse industrie, a causa della necessità di ottenere il supporto dell'industria nello sforzo bellico. Comunque, i principali dirigenti di molte compagnie petrolifere accettarono di dimettersi e le partecipazioni azionarie delle compagnie petrolifere in società produttrici di melasse vennero vendute come parte di un compromesso. La IG Farben nel 1941 costruì ad Auschwitz la più grande industria chimica dell'epoca, utilizzando la manodopera del vicino campo di concentramento. Si trattava di un impianto per la produzione di petrolio sintetico e di gomma (detta Buna) dal carbone ad Auschwitz, il ché segnò l'inizio dell'attività delle SS e dei campi di questo luogo durante l'olocausto[1]. Nel 1944 questa fabbrica faceva uso di 83.000 schiavi. Il pesticida Zyklon B, del quale la IG Farben deteneva il brevetto, e che veniva usato nelle camere a gas per gli omicidi di massa, era fabbricato dalla Degesch (Deutsche Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung), una società posseduta al 42,2% dalla IG Farben e che aveva manager della IG Farben nel suo consiglio di amministrazione. Dei 24 consiglieri della IG Farben indiziati nel cosiddetto processo all'IG Farben (1947-1948), davanti a un tribunale militare statunitense al Processo di Norimberga, 13 vennero condannati alla prigione con pene dai 6 mesi agli otto anni. Al processo di Norimberga i responsabili della IG Farben furono dichiarati colpevoli di genocidio, di schiavitù ed altri crimini. Però un anno dopo la condanna, nel 1952, tutti i responsabili furono liberati, grazie alla mediazione dell'ex-ministro delle Finanze Schacht, e s’infiltrarono nell’economia tedesca. A causa della gravità dei crimini di guerra commessi dalla IG Farben nel corso della II guerra mondiale e dell'ampio coinvolgimento della direzione nelle atrocità naziste, la compagnia fu ritenuta troppo corrotta per poter continuare ad esistere e pertanto gli alleati considerarono l'ipotesi di confiscarne tutti i beni e chiuderla. Invece, nel 1951, la compagnia fu divisa nelle componenti originali. Le quattro più grosse comprarono rapidamente quelle più piccole e oggi restano solo Agfa, BASF e Bayer, mentre la Hoechst si è fusa con la francese Rhône-Poulenc, dando vita alla Sanofi Aventis, con sede a Strasburgo, in Francia. Dopo l'Olocausto, la IG Farben ha partecipato a progetti americani per la creazione di agenti chimici per l'uso bellico. Fondò la Chemagrow Corporation a Kansas City, Missouri, che impiegava specialisti tedeschi e americani per conto dell'U.S. Army Chemical Corps. Il dottor Otto Bayer coprì la posizione di direttore della ricerca della IG Farben, dove sviluppò e testò numerose armi chimiche insieme al dott. Gerhard Schrader. Secondo The Crime and Punishment of I.G. Farben, di Joseph Borkin, la IG Farben, prima della guerra, strinse degli accordi segreti con i maggiori vertici delle forze armate americane perché non fossero bombardati i suoi stabilimenti in Germania[2]. Alla fine della guerra, il 93% delle fabbriche non era stato bombardato. Nel 1967, la Monsanto entrò in una joint venture con la IG Farben. Nonostante la compagnia sia stata ufficialmente liquidata nel 1952, continuò a essere trattata alla Borsa di Francoforte come un trust, che conteneva alcune proprietà immobiliari, e venne dichiarata in bancarotta il 10 novembre del 2003 dai suoi liquidatori, dopo aver versato 500.000 marchi (circa 200.000 euro) a una

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fondazione per gli ex-lavoratori forzati del regime nazista. Le restanti proprietà, del valore di 21 milioni di marchi (circa 9 milioni di euro) sono state messe all'asta. Durante tutto questo periodo la compagnia è stata soggetta a continue critiche per non aver pagato il lavoro dei prigionieri, unico motivo per cui sarebbe stata mantenuta in vita dopo il 1952. La compagnia da parte sua imputava all'esistenza delle dispute legali derivanti dalla questione la colpa dell'impossibilità dello scioglimento, distribuendo così a ricompensa i beni fallimentari come compenso agli aventi diritto. Ogni anno per 49 anni consecutivi la sede della compagnia è stata sede di dimostrazioni da parte di centinaia di manifestanti.

APPARATO BUROCRATICO DELLA IG FARBEN L'apparato burocratico della IG Farben si può suddividere in tre parti: il livello superiore, le fabbriche e i servizi centrali. La Farben controllava una holding, la I.G. America, fondata nel 1926 per gestire le attività americane della tedesca IG Farben. Membri del suo Direttivo: Edsel Ford, Charles Mitchell (Rockfeller Bank), Walt Teagle (Presidente di Standard Oil), Paul Warburg (capo della Federal Riserve), Herman Metz, direttore della Bank of Manhattan, controllata da Warburg. Direttore era Max Warburg, fratello di Paul.

IL LIVELLO SUPERIORE Si trattava dell'apparato burocratico responsabile dell'organizzazione, ed era costituito da 3 centri direttivi ben distinti:

• l'ufficio di Krauch, da dove veniva diretto l'espansione di tutta l'industria chimica;

• il TEA o Technischer Ausschuss o Comitato tecnico; era diretto dal dott. Fritzter Meer, e si occupava della produzione;

• la KA-Krauch o Kaufmannischer Ausschuss o Comitato commerciale; era diretto dal dott. Georg von Schnitzer e trattava questioni commerciali e aspetti finanziari.

LE FABBRICHE In tutto all'epoca c'erano 56 fabbriche, che erano suddivise in:

• 3 sparten o divisioni, a seconda della specializzazione della loro produzione, • Betriebsgemeinschaften o settori di attività che erano raggruppati

territorialmente.

I SERVIZI AMMINISTRATIVI CENTRALI Erano suddivisi in dipartimenti i quali a loro volta erano raggruppati in due uffici principali, che erano a Berlino, dove venivano trattati problemi del personale, il protocollo, le questioni giuridiche, le esportazioni e l'economia politica, e a Francoforte, dove ci si occupava di contabilità centrale, dei servizi centrali di assicurazioni e della gestione degli elenchi della clientela.

CITAZIONI IN ARTE E CINEMATOGRAFIA • La vicenda della IG Farben e dei suoi rapporti con la Standard Oil furono

ricostruiti nel film del 1950 Der Rat der Götter (in inglese The Council of the Gods, «Il concilio degli dèi»), tratto dall'omonimo libro di Friedrich Wolf; la vicenda sarà poi ripresa anni dopo nel documentario Zeitgeist: The Movie (2007), di Peter Joseph.

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• La IG Farben svolge un ruolo importante nel romanzo L'arcobaleno della gravità, di Thomas Pynchon.

• La IG Farben è citata in modo estremamente negativo nella decalogia di Ron Hubbard Missione Terra per la sua produzione di anfetamine.

• La IG Farben e i suoi ipotetici prodotti futuri sono spesso menzionati da Philip K. Dick nel racconto The Man in the High Castle.

• La IG Farben viene nominata nel libro di Primo Levi Il sistema periodico (1975), nel capitolo dedicato al Vanadio.

• La IG Farben è citata in Notorious - L'amante perduta (1946), di Alfred Hitchcock. • I.G. Farben è il nome su un biglietto da visita usato da Bud (Harry Dean Stanton)

nel film Repo Man - Il recuperatore (1984), di Alex Cox. • La IG Farben diventa un personaggio recitato da Dennis Hopper nel film Straight

to Hell (1987), di Alex Cox. • La IG Farben viene citata nel film Schindler's List (1993), di Steven Spielberg,

quando il protagonista Oskar Schindler, interpretato da Liam Neeson, chiede al generale nazista che il treno con i suoi operai diretto al lager di sterminio sia riportato indietro alla fabbrica di Cracovia.

• La IG Farben viene citata nel romanzo autobiografico Deviazione di Luce d'Eramo (Milano, Mondadori, 1979), dove si racconta la fuga della giovane italiana come operaia volontaria nel III reich.

NOTE 1. ^ Nel libro Critical Mass, di Carter Hydrick, citato a proposito in un articolo di

Liberazione del 20 agosto 2000, si sostiene che l'impianto era destinato alla produzione di uranio arricchito e non di gomma, e che aveva consumi elettrici simili a quelli dell'americano di Oak Ridge. Il libro è stato il primo a portare alla luce come il progetto Manhattan ebbe contributi decisivi per la costruzione dell'atomica grazie al carico di materiale e scienziati del sommergibile Unterseeboot 234 XB. Parte di questo materiale sarebbe stato l'uranio arricchito di Auschwitz.

2. ^ L'esistenza di questi accordi è ben documentata anche da un ufficiale americano (I.G. Farben di Richard Sasuly, Boni & Gaer Publ., N.Y. N.Y, 1947).

VOCI CORRELATE • Gas nervino • Processo all'IG Farben

BIBLIOGRAFIA • Borkin, Joseph - The Crime and Punishment of IG Farben - New York: Free

Press (1978) -ISBN 0029046300. (Questo libro è liberamente scaricabile in Australia poiché non più in stampa da questo sito).

• Zaffiri, Gabriele; Kaiser Wilhelm Gesellschaft; Nicola Calabria Editore, Patti (ME), 2006, ISBN 978-8888-010458-109

• Zaffiri, Gabriele; SS-Vorgerucktenstudien - Studi avanzati e ricerche di una divisione speciale occulta delle SS; Boopen Editore, Pozzuoli (Napoli), 2007

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2f. IG FARBEN e la storia del “Business with disease”

“Il loro scopo fu di trasformare la nazione tedesca in un apparato militare che

potesse imporre il suo dominio sull’Europa, e, poi, su altre nazioni d’oltremare. Essi erano la trama e l’ordito del nero mantello della morte che avvolse l’Europa.

(Telford Taylor, Procuratore Capo degli Stari Uniti nel suo discorso d’apertura del processo a carico dei dirigenti dell’I.G. Farben (BAYER, BASF, HOECHST) al Tribunale di Norimberga per i Crimini di

Guerra, nel 1947.)

La più potente azienda economica tedesca della prima metà di questo secolo fu l’Interessengemeinschaft FARBEN o, abbreviata, I.G. FARBEN. Interessen-Gemeinschaft sta per "Association of Common Interests" e non era altro che un potente cartello di BASF, BAYER, HOECHST e altre aziende chimiche e farmaceutiche tedesche. I.G. Farben è stato il maggior finanziatore singolo della campagna elettorale di Adolph Hitler. Un anno prima che Hitler s’impadronisse del potere, la I.G. Farben donò 400.000 marchi a Hitler e al suo partito nazista. Di conseguenza, dopo la presa del potere da parte di Hitler, l’I.G. Farben fu il più grande singolo profittatore della conquista tedesca del mondo, con la Seconda Guerra Mondiale. CONTENUTO: La nascita dell’I.G. Farben e il sostegno a favore di Hitler L’I.G. Farben e il campo di concentramento di Auschwitz Esperimenti medici ad Auschwitz condotti dall’I.G. Farben Il tribunale di guerra di Norimberga I manager disonorati dell’I.G. Farben Da "Arbeit macht frei" al "Codex Alimentarius" LETTERATURA Il cento per cento di tutti gli esplosivi e di tutte le benzine sintetiche proveniva dalle fabbriche dell’I.G. Farben. Ogni volta che la Wehrmacht tedesca ha conquistato un altro paese, l’I.G. Farben le ha fatto seguito, impadronendosi sistematicamente delle industrie di quei paesi. Attraverso questa stretta collaborazione con la Wehrmacht di Hitler, l’I.G. Farben ha partecipato al saccheggio di Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Norvegia, Olanda, Belgio, Francia e tutti gli altri paesi conquistati dai nazisti. Un'indagine del governo degli Stati Uniti su tutti i fattori che avevano portato alla seconda guerra mondiale, eseguita nel 1946, arrivò alla conclusione che, senza l’I.G. FARBEN la Seconda Guerra Mondiale sarebbe stata semplicemente

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impossibile. Dobbiamo fare i conti con il fatto che non è stato lo psicopatico, Adolph Hitler, o i geni cattivi del popolo tedesco, che hanno provocato la Seconda Guerra Mondiale. L'avidità economica di aziende come BAYER, BASF e HOECHST è stato il fattore chiave per la realizzazione dell'Olocausto.

Nessuno che abbia visto il film di Steven Spielberg "Schindler's List" dimenticherà le scene del campo di concentramento di Auschwitz. Zyclon-B

Lo Zyclon-B, un gas prodotto dalla HOECHST per sterminare, fu impiegato per uccidere milioni di esseri umani innocenti, prima che i loro cadaveri fossero inceneriti. La nascita di I.G. FARBEN e il supporto per Hitler (dal libro "Sword And Swastika" di Telford Taylor). Dopo la prima guerra mondiale, nel 1926, tutte le principali preoccupazioni chimiche furono unite in un unico gigantesco fondo: l'I.G. Farbenindustrie A.G. - sotto la guida di Carl Duisberg e Carl Bosch. I coloranti, i prodotti farmaceutici, le forniture fotografiche, gli esplosivi e una miriade di altri prodotti confluiscono in una quantità e in una varietà in continua crescita. Subito dopo l'elezione del luglio 1932, in cui i nazisti avevano raddoppiato i loro voti, Heinrich Buetefisch [capo dell'I.G. FARBEN – fabbrica di Leuna] e Heinrich Gattineau [un dirigente della FARBEN, che era anche un ufficiale della SA e che conosceva personalmente sia Rudolf Hess sia Ernst Roehm]. aspettò il futuro del Fuehrer per sapere se FARBEN avesse potuto contare sul sostegno del governo per il suo programma della benzina sintetica nel caso in cui i nazisti dovessero conquistare il potere. Hitler accettò prontamente che a FARBEN fosse dato il sostegno necessario per giustificare l'espansione dello stabilimento di Leuna. Dopo la presa del potere, FARBEN non perse tempo per dar seguito a questa impostazione di buon auspicio. Significativamente, il canale scelto da Farben non era il "Heeresleitung" (comando), ma il nuovo Ministero dell'Aeronautica di Hermann Goering. In una lunga lettera al vice di Goering, Erhard Milch, Carl Krauch della Farben illustrò un "piano quadriennale" per l'espansione della produzione di carburante sintetico. A questo punto, Milch chiamò il generale von Vollard Bockelberg, capo dell'ufficio per l’armamento dell'esercito, e fu concordato che l'esercito e il ministero dell'Aria avrebbero sponsorizzato insieme il progetto Krauch. Pochi mesi dopo Farben ricevette un contratto formale dal Reich che chiedeva l'ampliamento di Leuna affinchè la produzione raggiungesse trecentomila tonnellate all'anno entro il 1937, con le vendite della FARBEN garantite per dieci anni - fino al 30 giugno 1944 - sulla base del costo maggiorato.

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Auschwitz era la più grande fabbrica di sterminio di massa nella storia umana, ma il campo di concentramento era solo un'appendice. Il progetto principale era l’I.G. Auschwitz, un’azienda controllata al 100% dall’ I.G. Farben, il più grande complesso industriale del mondo per la produzione di benzina sintetica e gomma finalizzate alla conquista dell'Europa. Il 14 aprile 1941, a Ludwigshafen, Otto Armbrust, membro del consiglio dell’ I.G. Farben, responsabile del progetto di Auschwitz, dichiarò ai suoi colleghi di bordo dell’I.G. FARBEN: "La nostra nuova amicizia con le SS è una benedizione." Abbiamo preso tutte le misure che integrano i campi di concentramento a beneficio della nostra compagnia".

I.G. Farben e il campo di concentramento di Auschwitz

1 marzo 1941, il comandante del Reich delle SS, Heinrich Himmler, ispezionò il luogo della costruzione del campo.

I dipartimenti farmaceutici del cartello dell’I.G. Farben usavano le vittime dei campi di concentramento a modo loro: migliaia di loro morirono durante esperimenti umani come la sperimentazione di vaccini nuovi e sconosciuti. Non c'era un piano di mantenimento per i prigionieri dell’I.G. Auschwitz. Quelli che erano troppo deboli o troppo malati per lavorare furono selezionati al cancello principale della fabbrica di I.G. Auschwitz e inviati alle camere a gas. Anche il gas chimico Zyklon-B utilizzato per l'annientamento di milioni di persone è stato derivato dai tavoli da disegno e dalle fabbriche della I.G. FARBEN.

Gli esperimenti medici ad Auschwitz erano condotti da I.G. FARBEN (dal libro "I.G. Farben - da Anilin ai lavori forzati" di Jörg Hunger e Paul Sander) Esperimenti scientifici sono stati fatti anche in altri campi di concentramento. Un fatto decisivo è che il dipendente IG SS maggiore Dr. Med. Helmuth Vetter, di stanza in diversi campi di concentramento, partecipò a questi esperimenti per ordine della BAYER di Leverkusen. Contemporaneamente al dottor Joseph Mengele, sperimentò ad Auschwitz farmaci che erano stati designati col nome "B-1012", “B-1034"," 3382 "o" Rutenol ". I test non furono applicati solo a quei prigionieri che erano malati. Queste persone sono state inizialmente infettate con le pillole, le sostanze in polvere, le iniezioni o i clisteri, molti dei quali hanno causato il vomito o la diarrea sanguinolenta, ma nella maggior parte dei casi i prigionieri sono morti a seguito degli esperimenti .

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Mappa del campo di sterminio dell’I.G. Auschwitz

La mappa del campo di Auschwitz parla da sé. Le dimensioni della fabbrica I.G. Auschwitz (area rossa) erano maggiori di quelle di tutto il campo di concentramento complessivo (area blu).

Negli archivi di Auschwitz, è stata scoperta la corrispondenza tra il comandante del campo e la Bayer Leverkusen. Si è occupata della vendita di 150 detenute per scopi sperimentali: "In vista degli esperimenti programmati con un nuovo farmaco che induce il sonno, apprezzeremmo se potessi mettere un numero di prigionieri a nostra disposizione (...)" - "Noi confermate la vostra risposta, ma considerate che il prezzo di 200 RM per donna sia troppo alto. Proponiamo di non pagare più di 170 RM per donna, se questo è accettabile, le donne saranno messe in nostro possesso. donne (...)" - " Confermiamo la vostra approvazione dell'accordo, preparate per noi 150 donne nella migliore salute possibile (...)" - "Ricevuto l'ordine per 150 donne, nonostante le loro condizioni macerate erano considerate soddisfacenti. tieniti informato degli sviluppi riguardanti gli esperimenti (...)" - "Gli esperimenti sono stati eseguiti. Tutti i test sono morti, ti contatteremo a breve di una nuova spedizione (...)" Un ex prigioniero di Auschwitz testimoniò: "C'era un grande reparto di tubercolotici sul blocco 20. La Compagnia BAYER inviò medicazioni in ampolle anonime e senza nome. Soggetti tubercolotici furono iniettati con questo preparato. Questi sfortunati non furono mai uccisi nelle camere a gas. S’aspettava che morissero, cosa che non durò a lungo (...) 150 donne ebree che erano state comprate dall’economo del campo dalla BAYER, (...) servirono per esperimenti con preparati ormonali sconosciuti." Parallelamente agli esperimenti della BEHRINGWERKE e della BAYER di Leverkusen il dipartimento chimico-farmaceutico e sierologico-batteriologico di Hoechst ha iniziato a sperimentare sui prigionieri di Auschwitz con la loro nuova preparazione al tifo "3582". La prima serie di test ha avuto risultati tutt'altro che soddisfacenti. Delle 50 persone testate, 15 sono morte; il farmaco per la febbre tifoide ha portato al vomito e all'esaurimento. Una parte del campo di concentramento di Auschwitz fu messa in quarantena, il che portò all'estensione dei test al campo di concentramento di Buchenwald. Nel diario del "Dipartimento per la febbre tifoide e la ricerca virale del campo di concentramento di Buchenwald" troviamo il 10 gennaio 1943: "Come suggerito dalla IG Farbenindustrie AG i seguenti sono stati testati come farmaci per la febbre tifo: a) preparazione 3582 < Akridin> del chem chem e sero-bact Dipartimento HOECHST - Prof. Lautenschläger

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e Dr. Weber - (test terapeutico A), b) blu di metilene, precedentemente testato sui topi dal Prof. Kiekuth, Elberfeld (test terapeutico M)". La prima e anche la seconda serie degli esperimenti terapeutici, svoltisi a Buchenwald tra il 31 marzo e l'11 aprile 1943, furono negativi a causa dell'insufficiente contaminazione dei prigionieri testati. Né gli esperimenti di Auschwitz hanno avuto evidenti successi. Il valore scientifico di tutti questi esperimenti, ordinati o meno dalla IG Farben, era in realtà zero. Le persone in prova erano in cattive condizioni fisiche, causate da lavori forzati, nutrizione insufficiente e errata e malattie nel campo di concentramento. Inoltre, nei laboratori c'erano generalmente cattive condizioni igieniche. "I risultati dei test nei campi di concentramento, come avrebbero dovuto sapere gli specialisti di laboratorio IG, non potevano essere paragonati ai risultati ottenuti in circostanze normali". Il medico delle SS Dr. Hoven ne ha testimoniato durante il processo di Norimberga: "Dovrebbe essere generalmente noto, e specialmente nei circoli scientifici tedeschi, che le SS non disponevano di scienziati degni di nota. È chiaro che gli esperimenti nei campi di concentramento con i preparativi dell'I.G. si è svolto solo nell'interesse dell'I.G., che ha cercato con tutti i mezzi di determinare l'efficacia di questi preparativi, lasciando che le SS si occupassero del lavoro sporco nei campi di concentramento. intenzione di rendere pubblico tutto ciò, ma piuttosto di creare una cortina fumogena attorno agli esperimenti in modo che (...) potessero mantenere qualche profitto per se stessi Non le SS ma l'I.G. prese l'iniziativa per gli esperimenti del campo di concentramento ". Il Tribunale penale di Norimberga ha condannato ventiquattro membri e dirigenti della I.G. Farben sulla base di omicidi di massa, della schiavitù e di altri crimini contro l'umanità. Tuttavia, sorprendentemente, nel 1951, tutti erano già stati rilasciati, continuando a svolgere attività di consulenza a favore di aziende tedesche. Il Tribunale di Norimberga ha suddiviso la IG FARBEN in BAYER, HOECHST e BASF. Il Tribunale penale di Norimberga

Ventiquattro dirigenti di HOECHST, BAYER e BASF furono accusati dal Tribunale penale di guerra di Norimberga, 1946/1947, di sterminio di massa, si schiavitù e di crimini contro l’umanità.

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Oggi, ognuna delle tre aziende affigliate all’I.G. FARBEN è venti volte più grande di quanto era l’I.G. FARBEN al tempo del suo apice, nel 1944, l'ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. Ingresso del Campo di Auschwitz

Arbeit macht frei Fatto ancora più importante, per quasi tre decenni dopo la Seconda Guerra Mondiale, BASF, BAYER e HOECHST (ora AVENTIS) hanno ricoperto la loro più alta posizione, presidente del consiglio di amministrazione, con ex membri del partito nazista, NSDAP: Carl Wurster, presidente del consiglio di amministrazione della BASF fino al 1974 era, durante la guerra, nel consiglio di amministrazione dell'azienda produttrice del gas Zyklon-B. Carl Winnacker, presidente del consiglio di amministrazione della HOECHST fino alla fine degli anni 1970, era membro della Sturm Abteilung (SA) ed era membro del consiglio di amministrazione della IG Farben. Curt Hansen, presidente del consiglio di amministrazione della BAYER fino alla fine degli anni 1970, fu co-organizzatore della conquista dell'Europa nel dipartimento per la "acquisizione di materie prime". Sotto la guida delle aziende figlie di IG Farben, BASF, BAYER e HOECHST, hanno continuato a sostenere i politici che rappresentano i loro interessi. Durante gli anni 1950 e 1960, costoro investirono nella carriera politica di un giovane rappresentante politico, originario di un sobborgo della città BASF di Ludwigshafen, il suo nome era: Helmut Kohl. Dal 1957 al 1967 il giovane Helmut Kohl fu un lobbista pagato della "Verband Chemischer Industrie", l'organizzazione centrale della lobby del cartello farmaceutico e chimico tedesco. Pertanto, l'industria chimica e farmaceutica tedesca ha proposto uno dei suoi rappresentanti politici, lasciando al popolo tedesco solo la scelta nell'approvazione finale. Il risultato è ben noto: Helmut Kohl è stato cancelliere della Germania per sedici anni e l'industria farmaceutica e chimica tedesca è diventata il principale esportatore mondiale di prodotti chimici, con filiali in oltre 150 paesi, più di quanto abbia mai fatto l’I.G. Farben. Diversi miliardi di persone moriranno prematuramente se l'industria farmaceutica riuscirà a farcela. La Germania è l'unico paese al mondo in cui un ex lobbista, pagato da un cartello chimico e farmaceutico, era a capo del governo. Riassumendo, il supporto della politica tedesca per i piani di espansione globale delle aziende farmaceutiche e chimiche tedesche ha una tradizione centenaria.

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Da questo, comprendiamo il sostegno di Bonn per i piani non etici della Commissione del Codex. (Nota redatta dalla Dr. Rath Health Foundation) Il procuratore capo degli Stati Uniti nel Tribunale penale di Norimberga contro l’I.G. Farben ha anticipato questo sviluppo quando ha detto: "Questi criminali dell’I.G. FARBEN, non i folli fanatici nazisti, sono i principali criminali di guerra: se la colpa di questi criminali non venisse portata alla luce e se costoro non fossero puniti, potrebbero rappresentare una minaccia molto più grave per la futura pace del mondo di Hitler se egli fosse ancora vivo." I MANAGER DISONORATI DELL’I.G. FARBEN Fritz ter Meer (1884-1967).Membro del comitato esecutivo dell’I.G. FARBEN 1926-1945, membro del comitato di lavoro e del comitato tecnico, direttore della II sezione 1943 plenipotenziario per l'Italia del Ministro del Reich per gli armamenti e la produzione bellica, capo industriale economista militare responsabile di Auschwitz. 1948, viene dichiarato colpevole di "saccheggio" e "schiavitù" e condannato a sette anni di detenzione. Rilasciato nel 1952. Membro del consiglio di amministrazione della Bayer del 1955. 1956-1964 presidente del consiglio di Bayer presidente del consiglio della Th. Goldschmidt AG, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Commerzbank, Bank-Association AG, membro del consiglio di amministrazione della Waggonfabrik Uerdingen, della Duesseldorfer waggonfabrik AG, dell'associazione bancaria West Germany AG e della United Industrial Enterprises AG (VIAG) Questo periodo oscuro della storia tedesca è inestricabilmente legato a un solo uomo, Fritz ter Meer: è stato membro del consiglio di amministrazione di IG FARBEN sin dal suo inizio fino allo scioglimento. Come direttore della guerra, era responsabile di IG Auschwitz. Al Tribunale di Norimberga, Ter Meer ha dichiarato: "Il lavoro forzato non ha causato danni, sofferenze o disagi ai detenuti, in particolare perché l'alternativa per questi lavoratori sarebbe stata la morte". Nel 1948, Ter Meer fu condannato dal Tribunale di Norimberga a sette anni di carcere per saccheggio e schiavitù. Nel 1952, la sua pena fu commutata (quattro anni), a causa dell'influenza di potenti amici. Dal 1956 al 1964, è stato reintegrato come membro del Consiglio direttivo della Bayer AG. Nel 1962, Ter Meer fu uno degli architetti del "Codex Alimentarius - Commission" e uno dei principali progettisti degli schemi che trarrebbero profitto dalla sofferenza umana. (Nota redatta dalla Dr. Rath Health Foundation) Il titolo ingannevole "Codex Alimentarius" non è un caso. Fu ideato dalle stesse compagnie e, in effetti, dagli stessi individui, che diedero ai detenuti del campo di concentramento di Auschwitz lo slogan ingannevole "Arbeit mach frei" ("Il lavoro ti rende libero"). (Nota redatta dalla Dr. Rath Health Foundation). Finché l'infezione nazista continua a funzionare, la sua influenza minaccia la vita di un incalcolabile numero di esseri umani, nessun tedesco ha il diritto di proclamare che l'era nazista è finita Otto Ambros (1901-1990): Membro del comitato esecutivo IG FARBEN 1938-1945, membro del comitato chimico e presidente della commissione K (agenti), consigliere speciale del dipartimento F + E di Krauch per il il piano quadriennale, direttore del comitato speciale C (agenti chimici), il principale comitato per polveri ed esplosivi nell'ufficio per le armi, leader industriale militare. Da "Arbeit macht frei" a "Codex Alimentarius"

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Appena quindici anni dopo essere stati condannati nel Tribunale per i crimini di guerra di Norimberga, Bayer, BASF e Hoechst sono ritornati ad essere gli architetti delle prossime gravi violazioni dei diritti umani. Nel 1962 stabilirono la Commissione del Codex Alimentarius. (Nota redatta dalla Dr. Rath Health Foundation) Hermann Schmitz (1881-1960): Membro del comitato esecutivo dell’I.G. Farben 1926-1935. Presidente del consiglio d’amministrazione, dal 1935 al 1945, e capo delle finanze all’I.G. Farben. Capo dell’Industria Militare, membro del partito nazista (NSDAP), Nel 1941, Croce al merito di 1° classe per il servizio speciale prestato in guerra. Nel 1948, ritenuto responsabile di saccheggio, condannato a quattro anni di carcere. Messo in libertà nel 1950 (due anni). Nel 1952, membro del consiglio d’amministrazione della Banca Tedesca Berlino Ovest. Nel 1956, presidente onorario del consiglio d’amministrazione della fabbrica d’acciaio Rheini. Fritz Gajewski (1888-1962): 1931-1945, capo della IIIa sezione (coordinamento con Dinamite Nobel). A Norimberga, ritenuto non colpevole degli addebiti. Nel 1949, direttore esecutivo e, nel 1952, presidente del consiglio di amministrazione di Dinamite Nobel AG. Nel 1953, croce al merito per distinzione del servizio da parte della Repubblica Federale Tedesca. 1959, pensionamento. Presidente onorario del consiglio di amministrazione di Dinamite Nobel AG. Presidente del consiglio d’amministrazione di Genshow & Co. & di Chemie-Verwaltungs AG. Membro del consiglio di Huels AG e di Gelsenkirchener mines. Heinrich Bütefisch (1894-1969): 1934-1945, membro del consiglio di amministrazione dell’I.G. Farben, direttore delegato della sezione Ia, direttora della sintasi della benzina per I.G. Auschwitz. Nel 1932, (insieme con Gattineau) ebbe la conversazione con Hitler che definì il patto del petrolio, nel 1936, collaboratore di Krauch nel piano quadriennale di produzione quale rappresentante del petrolio per il ministero dell’esercito. Obersturmbannfürer, capo dell’industria militare, fu insignito della croce di “capo SS amico del Reich”. Nel 1948, fu ritenuto colpevole di schiavitù e fu condannato a sei anni di reclusione. Liberato nel 1951 (tre anni), Nel 1952, membro del consiglio di controllo d Ruhr-Chemie e di Kohle-Öl-Chemie, tra gli altri. Nel 1964, croce per servizio distinto della Repubblica Federale di Germania. La consegna dell’onorificenza fu ritardata di 16 giorni a causa di violente proteste. Friederich Jåne (1869-1965): membro del consiglio di amministrazione della I.G. Farben dal 1934 al 1945, capo ingeniere della I.G. e direttore delegato di BG di Rhine/Maingau. 1943, capo dell’industria militare. Croce di 1a classe per servizio distinto. Nel 1948 fu ritenuto colpevole di saccheggio e condannato a diciotto mesi di prigione. Nel 1955, membro del consiglio di controllo della ”nuova” Farbwerke Hoechst. Nello stesso anno, promozione a presidente eletto dello stesso consiglio – Karl Winnacher, ingeniere capo disse: “Nel frattempo, fu approvata la legge per la conclusione della liquidazione e ci liberò dalle regole di discriminazione. Così noi possiamo aggiungere Friederich Jåne, capo ingeniere della vecchia I.G., al consiglio di controllo. Egli fu presidente di questo comitato fino al 1963. Nessuno di noi avrebbe immaginato nel 1945 che avremmo raggiunto tale collaborazione. Presidente del consiglio di controllo di Alfreda Messer GmbH (poi Messer Griesheim), come membro del consiglio con Linde. Nel 1962, medaglia per servizio della Bayer, senatore onorario del TH di Monaco, croce per servizio distinto da parte della Repubblica Federale Tedesca. Carl Krauch (1887-1968): Dal 1926 al 1940, membro del consiglio di amministrazione dell’I.G. Farben, presidente del consiglio dal 1940 al 1945, direttore

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del coordinamento del centro Ovest, direttore dell’ufficio del Reich per l’economia, plenipotenziario per i problemi speciali della produzione chimica, capo dell’industria militare. Nel 1943, croce al merito per la distinzione del servizio. Nel 1948, riconosciuto colpevole di schiavismo, fu condannato a sei anni di prigione. Liberato nel 1950 (due anni) Nel 1955, membro del consiglio di amministrazione di Huels GmbH. Nel 1956, nel processo su Auschwitz, al tribunale di Francoforte, egli affermò (descrivendo i prigionieri di Auschwitz-Monowitz): Loro erano elementi anti-sociali, i cosiddetti prigionieri politici. Carl Wurster (1900-1974): Dal 1938 al 1945, membro del consiglio di amministrazione dell’I.G. Farben, direttore di BG dl Rhine superiore, e membro del consiglio di DEGESCH. Capo dell’industria militare e della camera del Reich per il calcolo dell’economia. Nel 1945, croce al merito per servizio distinto. A Norimberga, nel 1948, ritenuto non colpevole delle accuse. Nel 1952, presidente del consiglio d’amministrazione della “nuova” BASF. Il termine sviante di Codex Alimentarius non capita per caso. Esso è stato coniato dalle medesime aziende e dagli stessi soggetti che avevano concepito il simbolo del campo di concentramento di Auschwitz: “Arbeit macht frei” – “Work makes you free” - “Il lavoro ti rende libero”. Fin quando l’infezione del nazismo continua ad influenzare e ad attentare alla vita di un numero imprecisato di esseri umani, nessun Tedesco ha il diritto di proclamare la fine del nazismo. LETTERATURA The Crime And Punishment of I.G. Farben by Joseph Borkin Thy Will Be Done, by Gerard Colby and Charlotte Dennett Sword and Swastika, by Telford Taylor Rockefeller Medicine Men - Medicine & Capitalism in America, by E. Richard Brown Auschwitz Chronicle 1939 – 1945, by Danuta Czech Auschwitz: 1270 to the Present by Debórah Dwork and Robert Jan van Pelt

(Nota redatta dalla Dr. Rath Health Foundation)

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2g. STORIA DELLA TIRANNIA DELLA SALUTE: IL CODEX ALIMENTARIUS https://comedonchisciotte.org/storia-della-tirannia-della-salute-il-codex-alimentarius/ di BRANDON TURBEVILLE Il Codex Alimentarius, il controllo sulla fornitura alimentare e il governo del mondo. Estratto da: Codex Alimentarius – The End of Health Freedom

Contrariamente a quanto viene comunemente creduto, il Codex Alimentarius non è né una legge, né una politica. È in effetti un ente funzionante, una Commissione, creato dall’Organizzazione per l’Alimentazione e per l’Agricoltura e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sotto la direzione delle Nazioni Unite. La confusione in merito a questo è dovuta in gran parte alle affermazioni fatte da molti critici che si riferiscono all’“attuazione” del Codex Alimentarius come se fosse una legislazione che aspetta di entrare in vigore. Un’espressione più accurata sarebbe l’“attuazione delle linee guida del Codex Alimentarius”, che descriverebbe più adeguatamente la situazione.

Il Codex è solo uno degli strumenti in mano di un gruppo elitario di individui il cui obiettivo è quello di creare un unico governo mondiale su cui esercitare il completo controllo. Il potere sulla fornitura alimentare è essenziale per raggiungere questo [scopo]. Come sarà discusso più avanti, il Codex Alimentarius sarà “attuato” quando verranno stabilite le linee guida e i governi nazionali incominceranno ad organizzare le proprie leggi interne in conformità degli standard stabiliti dall’organizzazione.

L’esistenza del Codex Alimentarius come ente che stabilisce la politica ha radici che risalgono ad oltre cento anni fa. Il nome stesso Codex Alimentarius in Latino significa “codice alimentare” e deriva direttamente dal Codex Alimentarius Austriacus, un insieme di standard e descrizioni di svariati alimenti nell’Impero Austro-Ungarico tra il 1897 e il 1911. Questo insieme di norme è il frutto sia dell’industria alimentare che dell’ambiente accademico ed è stato usato dai tribunali per determinare l’identità del cibo in maniera legale.

Persino dal 1897 le nazioni erano spinte all’integrazione delle leggi nazionali verso un insieme internazionale di standard che avrebbe ridotto le “barriere commerciali” create dalle differenze tra le leggi nazionali. Mentre il Codex Alimentarius Austriacus guadagnava terreno all’interno della sua area localizzata, anche l’idea di avere un unico insieme di standard per tutta l’Europa ha iniziato a prendere piede. Dal 1954 al 1958 l’Austria ha perseguito con successo la creazione del Codex Alimentarius Europaeus (il codice alimentare europeo). Quasi immediatamente la FAO (l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura) sotto la direzione dell’ONU è entrata in azione quando la Conferenza Regionale della FAO per l’Europa ha espresso il desiderio di un insieme internazionale globale di norme alimentari. La Conferenza Regionale della FAO ha successivamente inviato una proposta attraverso la catena di comando della FAO stessa con il suggerimento di creare un programma congiunto FAO/OMS che concernesse gli standard alimentari.

Proprio l’anno seguente, il Codex Alimentarius Europaeus ha adottato la risoluzione che il suo lavoro sugli standard alimentari fosse preso dalla FAO. Nel 1961 è stato deciso dall’OMS, dal Codex Alimentarius Europaeus,

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dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dalla Conferenza della FAO di creare un programma internazionale di standard alimentari noto come Codex Alimentarius. Nel 1963 per effetto delle risoluzioni approvate da queste organizzazioni due anni prima, è stato ufficialmente creato il Codex Alimentarius.

Sebbene sia stato creato con il patrocinio della FAO e dell’OMS, ci sono delle controversie in merito agli individui che potrebbero aver partecipato all’istituzione del Codex.

Molte organizzazioni contrarie al Codex hanno affermato che i criminali di guerra nazisti Fritz Ter Meer e Hermann Schmitz in particolare sarebbero stati i principali architetti dell’organizzazione.

Poiché molte di queste accuse vengono fatte con prove solamente indirette o del tutto senza prove, si potrebbe essere tentati di metterle da parte di primo impatto. Tuttavia, mentre le accuse guadagnavano sempre più sostenitori, il Codex ha tentato di confutarle. Nella sua sezione dedicata alle “Domande Frequenti”, il Codex risponde alla domanda “È vero che il Codex è stato creato da un ex criminale di guerra per controllare la fornitura alimentare mondiale?” e prosegue rispondendo quanto segue alle accuse:

No. È un’accusa falsa. Basta digitare le parole “Codex Alimentarius” in qualsiasi motore di ricerca per trovare tante di queste dicerie sul Codex. Di solito le persone che mettono in circolazione queste voci non danno alcuna prova ma chiedono di inviare donazioni o di firmare petizioni contro il Codex.

Le informazioni veritiere sul Codex http://www.codexalimentarius.net possono essere reperite su internet – non abbiamo nulla da nascondere da parte nostra – siamo un’istituzione pubblica che lavora in pubblico per il pubblico – se la gente vuole saperne di più sul nostro lavoro e fare domande ne siamo lieti. C’è un Contact Point ufficiale del Codex http://www.codexalimentarius.net/web/members/jsp in ciascuno stato membro, che sarà lieto di rispondere alle vostre domande sul Codex.

Ma come si può capire dall’affermazione sopracitata, la risposta del Codex fa ben poco per evadere questa domanda a parte che dissentire. Se è vero che molte persone che fanno questa accusa forniscono poche prove a sostegno dell’accusa stessa, la presentazione delle informazioni non nega necessariamente la loro veridicità. In effetti, il Codex offre il suo stesso sito internet come fonte di informazioni accurata sull’organizzazione; tuttavia, a parte la sezione sulle Domande Frequenti, non si può trovare niente altro che sia pertinente alle accuse in merito ai “criminali di guerra”.

Per di più il sito internet http://www.codexalimentarius.net/web/index_en.jsp è letteralmente indecifrabile, quasi al punto di essere completamente inutile. In ultima istanza, questa risposta solleva più dubbi che fornire certezze. Questo perché il Codex, se lo volesse potrebbe mettere a tacere queste voci semplicemente postando un elenco degli individui e delle organizzazioni che lo hanno fondato o che hanno svolto un ruolo integrante nella sua creazione. Tuttavia, non fa nulla del genere. A parte menzionare la FAO e l’OMS, che sono del tutto allo scuro di chi, o di come, o di quanti altri individui ed organizzazioni abbiano partecipato alla creazione del Codex Alimentarius.

L’accusa sui “criminali di guerra” è imperniata sul conglomerato chimico conosciuto come la I G Farben. La I G Farben era composta da svariate industrie

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chimiche comprese la BASF, la Bayer, la Hoechst e l’AGFA, che si sono fuse insieme. Era essenzialmente l’ala industriale del Terzo Reich ed era la forza motrice della macchina bellica del Nazismo. L’azienda forniva la vasta maggioranza degli esplosivi e della gasolina sintetica usati per la conquista militare e lo sterminio di milioni di persone. Ha inoltre prodotto l’adesso malfamato gas Zyklon-B usato nelle camere a gas. E non solo, è stata inoltre influente nella conduzione di esperimenti sulle vittime dei campi di concentramento. Infatti, le vittime dei campi venivano spesso comprate fin dall’inizio su ordine dell’azienda per gli espliciti scopi della sperimentazione da parte di molte branche diverse dell’azienda, particolarmente la Bayer e la Hoechst.

Senza la I G Farben le guerre tedesche non sarebbero state sostenibili. Durante i processi di Nurember la Corte ha condannato 24 amministratori e dirigenti dell’azienda, e l’ha smembrata in molte diverse “aziende-figlie”. Precisamente, la BASF, la Hoechst (più tardi nota come Aventis) e la Bayer. Entro il 1951, letteralmente tutti questi 24 dirigenti sono stati rimessi in libertà, compresi Fritz Ter Meer e Hermann Schmitz. Ter Meer era stato membro del comitato esecutivo della I G Farben dal 1926 al 1945 ed anche membro del comitato di lavoro e del comitato tecnico, nonché direttore della malfamata Sezione II. È stato inoltre ambasciatore per l’Italia con pieni poteri conferiti dal Ministero per gli armamenti e la produzione bellica ed è stato l’industriale più responsabile per Auschwitz. Anche Schmitz è stato membro del comitato esecutivo della I G Farben dal 1926 al 1935 ed è stato presidente del consiglio di amministrazione e “capo delle finanze” dal 1935 al 1945. È stato anche capo dell’economia militare e membro del partito nazista. Entrambi sono stati giudicati colpevoli dal tribunale di Nurember nel 1948, ma Schmitz è stato rimesso in libertà nel 1950 e Ter Meer è stato liberato nel 1952.

Dopo tutto ciò, Schmitz è stato nominato amministratore della banca tedesca di Berlino Ovest nel 1952, e nel 1956 presidente onorario del consiglio di amministrazione delle acciaierie della Renania. Tuttavia, Ter Meer ha avuto ancora più successo. Dopo il suo rilascio, è stato nominato amministratore della Bayer nel 1955 e nel 1956 è stato nominato presidente. Negli anni seguenti, ha assunto molti altri ruoli aggiuntivi, come presidente del consiglio di amministrazione della Theodore Goldschmidt AG, vice-presidente del consiglio della Commerzbank e della Bank-Association AG, nonché amministratore della Waggonfabrik Uerdingen, della Duesseldorfer Waggonfabrik AG, della associazione delle banche della Germania dell’Ovest e della United Industrial Enterprises AG. Queste sono connessioni documentate per entrambi gli individui. Infatti, le connessioni di Ter Meer con l’azienda farmaceutica Bayer gli hanno fatto guadagnare una fondazione a lui dedicata, la Fritz Ter-Meer Foundation. Tuttavia, mediante tutto questo l’autore non ha potuto confermare che né Ter-Meer né Schmitz abbiano avuto connessioni dirette con la creazione del Codex Alimentarius.

Ciononostante, il Codex non fa nulla per controbattere le accuse a parte semplicemente smentirle, e le connessioni non sono del tutto implausibili. Il Codex è molto riservato sulle sue origini, come è messo in evidenza dal suo sito, dove viene solo indicato che è stato creato su ordine della FAO e dell’OMS. È estremamente improbabile che una tale organizzazione possa essere stata creata senza l’ausilio, l’input, e persino i finanziamenti di corporazioni internazionali private. Grazie sia alla comunità contraria al Codex, che al Codex Alimentarius stesso non c’è prova (per lo meno per l’autore) che documenti quali persone né quali corporazioni siano state coinvolte nella sua formazione. Ci sono tuttavia altri

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legami che danno più credibilità alla teoria che dei criminali di guerra abbiano partecipato alla creazione del Codex.

Brandon Turbeville Fonte: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=21960 Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI

Brandon Turbeville è un autore originario di Mullins, South Carolina. Ha conseguito

la laurea presso la Francis Marion University, dove ha vinto il premio Pee Dee Electric Scholar’s Award quando non era ancora laureato. Sono stati pubblicati numerosi dei suoi articoli su svariati argomenti, come la salute, l’economia e le

libertà civili. È inoltre l’autore di Codex Alimentarius – the End of Health Freedom.

LEGGI ANCHE: FRANCO LIBERO MANCO – IL CODEX ALIMENTARIUS: UN INQUIETANTE PROGETTO IN CAMPO ALIMENTARE

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3. Elizabeth Holmes, Theranos & H. Kissinger. Nuovo tipo di Profitto?

di Michael Krieger

22 luglio 2014, dal Sito Web LibertyBlitzkrieg tradotto da Nicoletta Marino

"Kissinger merita di essere processato per crimini di guerra, per crimini contro l’umanità e per i delitti contro il diritto internazionale, vedi la cospirazione per assassinare persone, sequestri e torture. Un buon bugiardo deve avere una buona memoria e Kissinger è un magnifico bugiardo con una memoria straordinaria”.

Christopher Hitchens dal suo libro: Il Processo ad Henry Kissinger

(The Trial of Henry Kissinger)

La prima volta che ho sentito parlare di Theranos, Inc. è stato nell’autunno del 2013, quando il Wall Street Journal pubblicò un articolo intitolato: "Elizabeth Holmes: La Rivelazione di una diagnosi istantanea - Elizabeth Holmes: The Breakthrough of Instant Diagnosis".

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Elizabeth Holmes

Fu la prima volta in cui la gente ha sentito parlare di quest’azienda che nonostante fosse stata fondata dieci anni prima, nel 2003, fu mantenuta segreta come sono classificate tali alcune operazioni militari. Eccovi alcuni brani di quest’originale articolo: La Sig.ra Holmes, di 29 anni, chimico, ingegnere elettrico e donna d’affari, andò via da Stanford quando era ancora studentessa, per fondare una compagnia sulla scienza della vita chiamata Theranos nel 2003. Le sue invenzioni che ora esporremo dettagliatamente per la prima volta, potrebbero mandare gambe all’aria tutta l’industria sui test di laboratorio e potrebbero cambiare per sempre la metodologia per bloccare le malattie e il loro trattamento. Dieci anni prima, la Sig.ra Holmes lavorava nel seminterrato di un edificio universitario, qualcosa di molto diverso dalla sua sede attuale situata in un centro di ricerche fuori del campus. Questo edificio è una delle poche proprietà conosciute di questa compagnia in Silicon Valley, però esce allo scoperto quando si vede il suo prestigio nel mondo del business: questo stesso spazio fu prima la sede di Facebook e ancora prima della Hewlett-Packard. Il segreto che centinaia d’impiegati stanno perfezionando implica dispositivi che automatizzano e miniaturizzano più di 1000 prove di laboratorio, dall’analisi del sangue di routine alle analisi genetiche avanzate. I processi di Theranos sono più rapidi, più a basso costo e più precisi dei metodi convenzionali e richiedono solo un volume di sangue microscopico, diversi dalle pratiche attuali che richiedono numerosi campioni di sangue prelevati con aghi.

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Le tecniche di Theranos richiedono solo una minuscola puntura su un dito e un

tubicino che raccoglie il campione che si chiama "nanotainer".

Il sangue poi è analizzato in un laboratorio che ha le tecniche sviluppate da Theranos e i molteplici dati raccolti ed elaborati quasi istantaneamente sono inviati immediatamente al medico. E’ un tipo di servizio indolore moderno che raramente i pazienti ricevono nei centri medici.

Secondo la Sig.ra Holmes: "Siamo a Silicon Valley, in un mondo di tecnologia di consumo… e per questo stiamo creando la prima compagnia di test per il cliente. I pazienti saranno in grado di accedere facilmente alle loro informazioni sulla salute e disporre dei loro dati". Tra poco potremo trovare un laboratorio Theranos nelle farmacie più vicine a casa in tutto il nord America.. L’obiettivo a lungo termine della Sig.ra Holmes è offrire i servizi di "in aree a meno di cinque chilometri di tutte le case degli Stati Uniti." Tutto sembra preciso: chi può obiettare su un progresso come questo? Ci troviamo davanti a un giovane prodigio uscito da Silicon Valley che ha sviluppato un prodotto che può migliorare tutta l’industria sanitaria. Allora, qual è il trucco? Dove sta il brutto?

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E’ proprio il Wall Street Journal che ci mette sulla pista un po’ più avanti nel suo articolo. La Sig,ra Holmes non vuole parlare dei piani futuri di Theranos, anche se possiamo fare delle congetture. Per esempio potrebbero sviluppare delle applicazioni militari per la battaglia, soprattutto se consideriamo i numerosi membri che appartengono all’esercito che lavorano negli uffici della Theranos e la presenza nel consiglio di amministrazione dei generali in pensione Jim Mattis e Gary Roughead, l’ex Segretario alla Difensa Bill Perry e l’ex Segretario di Stato George Shultz.

I generali in pensione Jim Mattis e Gary Roughead

Questo dettaglio è passato inosservato fino a che un articolo recente di Robert Wenzel intitolato "Cosa stanno facendo adesso Henry Kissinger e i suoi gangsters? - What is Henry Kissinger and Gang Up To Now?", ci rivela che ci sono molti più membri nell’ombra di questa giunta direttiva di quelli riportati nell’articolo del Wall Street Journal. Adesso possiamo aggiungere questi alla lista:

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Henry Kissinger

Richard Kovacevich, ex direttore esecutivo di Wells Fargo & Company dal 1998 al 2007 e Presidente della Giunta dal 2001 al 2009.

Richard Kovacevich

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William Perry, Ex-segretario della Difesa degli Stati Uniti

William Perry

Riley P. Bechtel, Presidente del Consiglio e Direttore di Bechtel Group, Inc.

Riley Bechtel

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Bill Frist, Ex-leader della maggioranza del Senato degli Stati Uniti.

Bill Frist

Samuel Nunn, Ex-senatore degli Stati Uniti della Georgia per ventiquattro anni e ex presidente del Comitato delle Forze Armate

Samuel Nunn

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Sì, guardando tutto questo ogni volta sembra più strano ….

Possiamo accusare Henry Kissinger di molte cose, ma non di essere umanitario. Del resto uno potrebbe pensare che dovremmo avere più professionisti nell’ambito della medicina e della salute o industriali nel Consiglio di Amministrazione di una compagnia come questa, eppure quasi tutti sono militari e politici che hanno delle cariche in relazione col mondo militare.

Le cose peggiorano se leggiamo (tra le linee) una storia pubblicata recentemente da USA Today, intitolata "Agenti di Cambio: Elizabeth Holmes vuole il tuo sangue - Change Agents: Elizabeth Holmes Wants Your Blood", dove Kissinger afferma quanto segue: "La determinazione di ferro di Elizabeth Holmes e la sua grande capacità intellettuale mi hanno convertito da scettico sulla materia in un entusiasta". "Noi non siamo il tipo di persone che perdono tempo" afferma Kissinger con un sorriso, "siamo impressionati dal suo impegno sulla riduzione dei costi per la salute e dagli sforzi per portare questi progressi alle nazioni in via di sviluppo. Elizabeth può guadagnare un sacco di soldi, ma non è questa la sua motivazione”.

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4. Governo Mondiale Invisibile, Bilderberg & Trilateral.

GOVERNO MONDIALE INVISIBILE martedì 13 settembre 2011 di CEPRID Comité Independencia y Soberanía para América Latina (CISPAL) Traducido por Alba Canelli

L’umanità è sottomessa a un Governo Mondiale Invisibile composto di banchieri, petrolieri, finanzieri, proprietari d’immense fortune e proprietari della Banca privata della Federal Reserve USA. E’ il governo onnipotente che impone e ordina agli stati nazionali. Lo statista inglese Benjamin Disraeli che sapeva di cosa parlava ha detto: "Il mondo è governato da personaggi molto diversi da quelli che immaginano coloro che non si trovano dietro le scene". Il Senato degli Stati Uniti nel 1913 ha approvato un progetto con il quale la celebre e potente famiglia Rothschild fu autorizzata a unire le sue ricchezze e obiettivi economico-finanziari alla famiglia Morgan, proprietaria della banca e immensamente influente e ai famosi Rockefeller che possiedono incalcolabili fortune. Fino ad allora, era proibito che capitali esteri fossero coinvolti in banche statunitensi, come nel caso dei Rothschild, proprietari di capitale tedesco. Il 23 dicembre 1913, la Banca privata della Federal Reserve acquistata da queste tre famiglie, si è impossessata degli Stati Uniti. Per volontà di costoro si dichiareranno guerre, attentati terroristici con conseguenze disastrose come quelle delle Torri Gemelle, secondo alcune ipotesi, gli attentati di Londra e Madrid, o gli omicidi di presidenti come dell’ecuadoriano Jaime Roldos Aguilera, del panamense Omar Torrijos, di J.F. Kennedy, Warren Harding, McKinley, Jonas Garfield, dell’africano Patrice Lumumba o di decine di tentativi per porre fine alla vita di Fidel Castro. Queste famiglie, insieme ai gruppi che esercitano un innegabile potere, trafficano con armi di distruzione di massa o seminano morte e distruzione in tutto il mondo. Questi gruppi sono Carlyle, Bechtel, Lockheed Martin, Raytheon, General Dynamics, McDonnell Douglas, Boeing, Northrop Grumman. Nel 1913, il famoso aviatore Charles Lindbergh, che come senatore si oppose al progetto dei miliardari, riferendosi al progetto approvato, dichiarò: "... con questa legge si costituirà il Consorzio più gigantesco della Terra. Quando il presidente la firmerà, legalizzerà il Governo Invisibile dei padroni del mondo". Alcuni analisti sostengono che a causa di queste affermazioni, suo figlio fu rapito e assassinato. Alcuni anni fa, James Warburg, banchiere associato ai Rothschild e ai Rockefeller, con assoluta convinzione non esente da cinismo, ha annunciato al Senato USA che "piaccia o no, avremo un governo mondiale. La questione è, se sarà raggiunto per consenso o per imposizione". Sono nove le famiglie che hanno denaro ed esercitano un potere assoluto. Hanno sviluppato le infrastrutture necessarie affinché la macchina del controllo dell’umanità funzioni. Miliardi di dollari pagano l’infrastruttura umana e un’organizzazione che domina i media e controlla le informazioni. Nel suo libro "Tragedy and Hope", Carroll Quigley ha scritto, "la rete di cospirazione che tira le fila del mondo, è costituita da banchieri e capitalisti internazionali, cioè il mondo dell’alta finanza. Raccoglie intorno a sé un esercito di scienziati, tecnocrati, politici e attori burattini per fare da ombra alla sua alta politica". E aggiungendo alcuni dati molto interessanti, come se non bastasse che "gli imperi economici internazionali sono interessati a promuovere l’indebitamento dei Governi. Più alto è

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il debito, più costosi saranno gli interessi.” Ma essi possono anche richiedere al presidente di turno privilegi fiscali, monopoli di servizi o appalti di opere. Se questo non accetta, causeranno la sua caduta, promuovendo agitazioni e scioperi che, nell’impoverire la nazione, lo costringe a cedere di fronte a ciò che chiedono". Quando a George Bush padre chiesero dopo il crollo dell’Unione Sovietica cosa sarebbe successo, lui rispose: “What we says, goes” ("Quello che noi diciamo, accade"). Quel “we” (noi) non si riferiva specificamente al governo degli Stati Uniti, ma, secondo una teoria del ricercatore Garry Adler - al CFR, che è un ente finanziato dai Rockefeller noti dell’ "establishmen" americano, per "Il Governo invisibile". Lo stesso Adler sentì dalla bocca di uno dei suoi leader, la seguente affermazione: "non importa chi votano le persone, voteranno sempre per noi ..." Le principali "delegazioni" del CFR (Council on Foreign Relations) sono in Germania e a Tokyo. Un ex presidente del governo albanese in esilio ha anche dichiarato: "... un pugno di persone e il CFR prendono le decisioni. Si tratta di un potente "club privato" che domina tutti i governi del mondo. Sono in combutta. Piaccia o no, bisogna fare quello che dicono ... " I padroni del potere mondiale, cioè i potenti tra i potenti e che agiscono - non sempre nel rispetto della legge - ma come vere famiglie con pratiche in stile mafioso e, in qualità di proprietari della Federal Reserve sono i seguenti: 1. - Famiglia Rothschild con sede negli Stati Uniti e tentacoli in Inghilterra, Germania e Israele. 2. - Famiglia Rockefeller sviluppata negli Stati Uniti e con forte influenza nell’impero e in Israele. 3. - Famiglia Morgan, proprietaria anche di potenti Banche negli Stati Uniti, Gran Bretagna e altri paesi. 4. - Famiglia Warburg con sede in America e potenti estensioni in Germania. 5. - Famiglia Lazard degli Stati Uniti con grandi influenze e investimenti in Francia. 6. - Famiglia Mosés Israel Seif di origine ebraico-ortodossa, con poteri economici e politici negli Stati Uniti, Italia e Israele. 7. - Famiglia Kuhn, Loeb con sede negli Stati Uniti e forti interessi in Germania 8. - Famiglia Lehman Brothers con sede e influenza negli Stati Uniti 9. - Famiglia Goldman d’indiscusso potere negli Stati Uniti. Queste famiglie devono essere aggiunte al Gruppo Bilderberg. Tutti sono membri di selezionati "club" composti dai 500 uomini e dalle organizzazioni più ricche e influenti del mondo che si prefigge l’istituzione di un "Nuovo Ordine Mondiale", sosteneva Marta Gonzalez, giornalista e direttrice del Circolo Bolivariano della Galizia. Il "Club Bilderberg" è composto da burattinai che, a nome di nove famiglie, tirano le stringhe del Governo Mondiale Invisibile. La stessa giornalista, riferendosi a un documento sull’argomento ha dichiarato: "Ci sono stretti legami tra questi gruppi negli Stati Uniti e il mondo ebraico. L’enigmatica setta ebraica "B’Nai B’Rit" conta tra i suoi membri dell’élite tutti i "potenti" di cui sopra e, naturalmente, Henry Kissinger. I fondatori della "Trilaterale" o della stessa "Lyons Internazionale" estendono il loro potere in tutto il pianeta". Questi sono i più fedeli alleati nella lotta per sconfiggere gli arabi e i palestinesi. Inoltre, l’attuale stato di Israele è conosciuto con il soprannome di "la corazza di sabbia" in chiaro riferimento alla loro subordinazione strategica in Medio Oriente rispetto agli interessi dell’impero governato dalle nove famiglie e le loro tetre attività: Destabilizzare nazioni e Stati liberi, sovrani e indipendenti, rovesciare governi, pianificare ed eseguire omicidi, detenzioni, torture, sparizioni forzate di persone e, soprattutto di leader politici, sindacali, sociali, intellettuali, giornalisti e persino

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religiosi, sono le loro attività quotidiane. Queste attività sono costose, tanto quanto praticare il terrorismo di Stato contro altri Stati, popoli e i loro leader o organizzare atti di sabotaggio, pagare tangenti e corrompere civili, militari e polizia. Ma, il denaro è la loro abbondanza e questi investimenti immorali sono recuperati con interessi da usura dopo ogni atto criminale. Violare i diritti umani, causare genocidi, imporre blocchi come il violento e genocida blocco contro Cuba, causare altri genocidi ovunque sulla terra, burlarsi dei principi elementari del diritto internazionale e apparire, in cotanto impero, come custodi delle libertà, delle democrazie e difensori dei diritti umani, costa molto denaro e molto denaro è quello che avanza a queste famiglie. Scatenare guerre, commettere ogni sorta di crimini orrendi ed esecrabili che siano, anche crimini di lesa umanità e continuare a essere impuniti, costa molto così come creare, organizzare e mobilitare le forze per intervenire ovunque e contro qualsiasi Stato o mantenere più di mille basi militari, aeree e navali disperse nei cinque continenti, in mari e isole, costa molto e l’impero e i proprietari dell’impero hanno tutto il denaro del mondo, accumulato esattamente dal sistema di sfruttamento imposto a livello globale e dall’incessante e spietata depredazione delle risorse naturali e umane. L’impunità imposta dagli Stati Uniti in convenzioni e trattati con altri paesi è una garanzia per commettere tutti gli abusi e i crimini. Ricordate che gli Stati Uniti sono membri della Corte Penale Internazionale perché si rifiutarono di firmare il Trattato di Roma. I proprietari del mondo, capi del Governo Mondiale Invisibile, come banchieri, finanzieri, petrolieri sono, anche, proprietari dei media che formano i grandi monopoli, come FOX, CNN, NBC, ABC, CBS, BBC, delle agenzie transnazionali di stampa, tra cui, l’UPI, AP, Reuteres, AFP che vengono gestiti, anche con capitali ebraici, sono comproprietari di studi immensi studi cinematografici o dei giornali come il New York Times, Washington Post e molti altri. Il mini impero di Murdoch paragonato ad altri, serve molto bene agli interessi conservatori dei proprietari della terra. Tutti sono specializzati nell’uso di strategie per distrarre la popolazione con i tabloid, con scadenti programmi televisivi caratterizzati da superficialità, per offrire prodotti tecnologici di breve durata, reality show e cartoni animati violenti che mettono in ridicolo i valori fondamentali della famiglia o sottovalutano i valori fondamentali dell’umanesimo universale, inoltre, con la diffusione di notizie violente di aggressioni belliche che sono trasmesse dal vivo in diretta per dimostrare il "potere invincibile" delle forze imperiali o diffondono omicidi e crimini che riempiono la cronaca nera e che finiscono per distruggere a poco a poco la fiducia nel futuro, impedire l’unione, la solidarietà e la fraternità tra le persone e con le loro tecniche manipolatrici, cercano d’impedire una rivolta popolare in tutto il mondo. Le famiglie della Federal Reserve sono proprietarie della NSA, la CIA, il Pentagono e sono azioniste di maggioranza della Inter-American Development Bank, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, mentre i loro delegati e servi esercitano, anche, il diritto di voto nell’Organizzazione delle Nazioni Unite e nella NATO, nella prima con diritto di veto. Le nove mega-ricche famiglie e i loro discendenti sono intoccabili per la giustizia ed esonerate dalle tasse per la vita. Sono proprietarie della pace, della guerra e della finanza, per questo, ogni volta che "acutamente" fanno un "salvataggio economico"

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in realtà, acquistano le banche e le finanziarie del mondo, e così si appropriano a poco a poco del paese che "salvano", per poi appropriarsi delle risorse naturali che permettono loro di moltiplicare, all’infinito, le loro smisurate fortune. Gli Stati Uniti e le famiglie che li governano hanno le risorse economiche, tecnologiche, forze militari, sistemi d’intelligence con la CIA in testa, per realizzare tutti i tipi di operazioni pubbliche o clandestine, "legali" o criminali, con l’aggravante che il popoli del mondo, finiscono per pagare la corsa agli armamenti, gli interventi militari e i crimini imperiali, attraverso la rapina delle loro risorse. Assurda e infame ironia è che i popoli "salvati" dovrebbero essere grati per gli interventi e le ingerenze che liquidano "la barbarie, il caos, l’anarchia," in difesa dei diritti umani, delle libertà e delle democrazie di tipo occidentale e cristiane. I popoli pagano con morti e feriti questi salvataggi "selvaggi". Le nove famiglie e i loro servitori milionari e dipendenti anglosassoni costituiscono la "classe superiore" governante. A questo proposito, si potrebbe ben dire che la famosa rivista Forbes è una farsa perché mostra miliardari popolari di secondo livello come Bill Gates o Warren Buffet, riuscendo a distogliere l’attenzione dalle attività illecite che commettono i veri mega-ricchi all’interno della Federal Reserve. Il governo invisibile è una realtà innegabile ed è composto da miliardari e magnati che sono quelli che realmente governano gli Stati Uniti nel loro ruolo d’impero. Non esiste governo, presidente o esercito che è al di sopra di loro, perché in verità sono i capi del governo degli Stati Uniti. Loro a volte organizzano, altre gestiscono e controllano gruppi molto potenti come il Bilderberg, CFR, Tavistoke Institute, e la CIA. Sono la "classe superiore" nell’esercizio del potere reale e, naturalmente, sono le élite che decidono che guerra pianificare ed effettuare, che invasione realizzare o che paese attaccare, che presidente uccidere, che "attacco terroristico" per mostruoso o infame che sia, finanziare o commettere, che crisi economica pianificare e che scatenare "pandemia" inventare. Lo scrittore-ricercatore statunitense G. William Domhoff, nel suo libro "Who rules America" (Chi governa gli Stati Uniti, N.d.T), sostiene che la classe superiore anglosassone degli Stati Uniti è la classe di miliardari che sono sulla lista specializzata annuale "Social Register", di miglior qualità rispetto a Forbes. Questa "classe superiore" sociale, economica e politica è il potere del potere, ed esercita un rigido controllo sulla CIA stessa, e quindi, sull’agenzia transnazionale del crimine. Domhoff segnala: "Il rapporto tra i concetti di "classe dirigente" e "élite del potere" è perfettamente chiaro, ma è altrettanto vero che si può creare confusione a riguardo salvo che non si paragonano e si contrappongano. Ricapitolando: la "classe dirigente" fa riferimento alla classe sociale superiore che possiede una quantità sproporzionata di ricchezza del paese (Stati Uniti), riceve una quota sproporzionata di reddito annuo del paese e fornisce un numero sproporzionato di membri alle cariche del governo. Tuttavia, può accadere che alcuni dei membri di questo gruppo non si occupano di altro che di allevamento di cavalli, partecipare a corse di levrieri ed essere in stretti rapporti con la creme de la creme della colonia straniera. L’"élite al potere" d’altra parte, include tutti coloro che occupano posizioni di leadership nelle istituzioni controllate dai membri della classe superiore (dirigente). Ogni membro della "élite al potere" non può appartenere alla classe superiore. (Caso Obama). Ciò che conta è se l’istituzione che serve è o non è governata dai membri della classe ..." Per essere un membro della classe superiore statunitense, se non si appartiene alle

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nove sacre famiglie, bisogna essere anglosassone-uomo o donna professionista nella miglior tradizione dell’azienda privata; cioè senza principi etici, controllare alcuni settori industriali o finanziari, i sistemi di produzione e i mercati, le banche e le imprese d’importazione ed esportazione: e in particolare dirigere o controllare l’immenso complesso militare-industriale, possedere o essere parte delle compagnie auto-selezionate dal Dipartimento della Difesa o dal Pentagono per fabbricare e produrre tutti i tipi di armi, dalle convenzionali a quelle di distruzione di massa come le nucleari, armi chimiche e batteriologiche, armi satellitari, armi dotate di tecnologia di punta o di ultima generazione. Naturalmente, il Dipartimento della Difesa, come la totalità del governo è controllato dalla stessa "classe superiore" che governa saldamente il potere esecutivo, legislativo, giudiziario, elettorale, l’economia nazionale e transnazionale, le finanze pubbliche e private per questo contano sull’appoggio di politici, diplomatici, avvocati, giornalisti, scienziati e tecnici, così come è proprietario o azionista principale delle principali catene di radio e televisione, delle agenzie transnazionali di stampa e di giornali e riviste più influenti in tutte le lingue, media che controllano, anche, con miliardi di dollari erogati attraverso le più grandi agenzie mondiali di pubblicità di cui, curiosamente, sono proprietari o azionisti, o per lo meno le gestiscono economicamente attraverso i loro agenti. Così immenso è il potere economico e politico delle nove famiglie e i suoi gruppi che, se si facesse un piccolo calcolo intellettuale, solo la ricchezza delle famiglie Rothschild e Rockefeller ripartita tra i sei miliardi di persone dei più di 7 miliardi che popolano il pianeta terra, a ciascuno corrisponderebbe la somma di tre milioni di dollari. Per difendere questo potere economico, mantenerlo e rafforzarlo il Governo Mondiale Invisibile non conosce barriere di etica o di morale, e quindi, non c’è atto criminale, che non si decida di commettere, per aberrante che sia. La giornalista e direttrice del Circolo Bolivariano della Galizia, Martha González, nella sua corrispondenza dice che Thierry Meyssan, saltò alla ribalta quando è uscito il suo libro "The Big Lie". Egli sostiene che "gli attentati dell’11-9 sono stati effettuati da un segmento dell’Esercito degli Stati Uniti". Meyssan, il cui libro è stato uno dei best seller in tutto il mondo, ha diffuso foto aeree del Pentagono, dimostrando che nessun aereo si era schiantato là e sostiene che il 10 Settembre, 2001, Osama bin Laden è stato ricoverato in un ospedale in Pakistan, in dialisi, e che nello stesso giorno ha ricevuto la visita di un alto funzionario della CIA in quel paese. "Vorrei - dichiarò Meyssan in una conferenza stampa a Madrid - che i cittadini tornassero a svolgere un ruolo più attivo e pensare a ciò che accade, senza credere ad ogni assurdità che viene detta loro, anche dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti". Gonzalez afferma che il 1° agosto 1972, dopo "il sabato delle streghe" Philip von Rothschild annunciò nel Casino Building de San Antonio, Texas (lo stato di Bush) e di fronte agli "onorevoli" membri del "Consiglio dei Tredici" i piani stabiliti per dominare del mondo a partire dal 1980. La seguente dichiarazione segnava il punto di partenza: "Quando appariranno le luci di New York sapranno che il nostro obiettivo è stato raggiunto" casualità? No. Impossibile credere a tali coincidenze. Così, alcuni analisti e ricercatori scientifici dicono che il capolavoro dei proprietari della Federal Reserve è stato l’attentato alle Torri Gemelle di New York. Essi sostengono che "utilizzando il potere di persuasione della televisione, è stato mostrato un video falso, in cui un attore si fa passare per Osama Bin Laden, per autoproclamarsi autore dell’attentato, quando in verità, le Torri contenevano esplosivi ad alto potenziale, collocati da agenti specializzati della CIA e aerei

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precedentemente preparati dall’esercito statunitense affinché si schiantassero contro le Torri. Per riuscire a compiere fedelmente questa ipotesi, l’umanità avrebbe assistito ad uno degli atti di maggior brutalità e sanguinario della storia. Per abbondare in dettagli, i ricercatori che sostengono la teoria dell’auto-attentato, presentano le seguenti prove: 1. - Crollo stile demolizione controllata delle due torri. Questo crollo si può notare a colpo d’occhio. 2. - La scomparsa di video che mostrano esplosivi, ben al di sotto di dove gli aerei si schiantarono e dove si vede il metallo fuso. Il carburante incendiato degli aerei non scioglie mai l’acciaio, né polverizza il cemento che richiedono temperature di maggiore entità. 3. - Il crollo alle 5 del pomeriggio (ore 17) di una Terza Torre: il WWC 7, senza che nessun aereo l’avesse toccata, fatto che è quasi passato inosservato. 4. - Resti di "termite" potente esplosivo usato nel settore delle demolizioni, che sono stati trovati nell’ubicazione del sito delle Torri Gemelle. 5. - Al Qaeda è il nome dato dalla CIA al movimento dei mujaheddin che hanno combattuto le truppe sovietiche all’inizio degli anni ’80 l’accusa più ipocrita della storia! 6. - Gli Stati Uniti sono a corto di petrolio e pianificarono l’attacco per saccheggiare i campi di petrolio iracheni, commercializzare organi umani, appropriarsi dei campi di droga papavero/oppio dell’Afghanistan da esportare in Europa e in Asia. È stato riferito che aerei della NATO trasportano l’oppio verso i mercati europei. 7. - Ciò che ha colpito il Pentagono non era un aereo. Testimoni messi a tacere dalla CIA videro un missile teleguidato in una zona in costruzione del Pentagono, dove quasi non c’erano uffici. Per questo si è visto solo un buco e non i segni delle ali di un presunto aereo. Non hanno mai potuto presentare i resti dell’aereo precipitato né tantomeno i corpi dell’equipaggio o dei passeggeri. 8. - Dopo l’attentato alle Torri Gemelle che servì come pretesto perché Bush dichiarasse la guerra globale al terrorismo, lo stesso governo statunitense diede agevolazioni alla vera famiglia di Osama Bin Laden, partner, anche, nel business petrolifero di Bush, in modo che abbandonasse gli USA e che non si presentasse o si mettesse in contatto con la stampa. 9. - Presentazione in televisione di una lista fraudolenta di presunti "terroristi" che pilotarono gli aerei, quando la maggior parte di loro, nemmeno si trovava negli Stati Uniti, come verificato in seguito. 10. - La testimonianza del famoso regista e politico Aaron Russo sull’annuncio che gli fu fatto ad una festa, Nick Rockefeller lo informò di un "evento" ("attacco terroristico") che avrebbe aiutato gli Stati Uniti a prendere il petrolio iracheno, non meno di nove mesi prima che avvenisse la distruzione delle Torri Gemelle. La mafia bancaria-petrolifera della Federal Reserve è l’origine dei mali del nostro mondo attuale. Tutte le guerre, tutti gli attentati, provocazioni come ad esempio contro la Corea del Nord e l’Iran o la storia della pandemia dell’ influenza H1N1 per favorire l’industria farmaceutica Gileas Scienze di proprietà di Donald Rumsfeld che fu Segretario della Difesa di Bush II, la crisi economica globale anticipata dal super computer High Frecuency, con sede a Wall Street, sono opera delle famiglie della Federal Reserve. Tutti questi atti e molti altri che forse non sapremo mai, hanno le loro radici nelle decisioni prese dalle famiglie bancarie-petrolifere della Federal Reserve. "Sembra che gli eventi che oggi viviamo siano stati programmati da più di duecento anni da un élite di personaggi famosi, i cui sostenitori continuano ad operare nell’ombra". Il governo ombra è una realtà.

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L’ultimo libro dello scrittore statunitense, Daniel Estulin, “El Imperio Invisible. La auténtica conspiración del gobierno mundial en la sombra”, contiene informazioni scioccanti, ma a quanto pare ben documentate. "Estulin affronta diversi argomenti, tutti dalla stessa prospettiva di un governo mondiale nell’ombra, che controlla tutto e che il suo unico scopo è di tutelare gli interessi economici e di potere di un élite mondiale che è stata qui da sempre, e questa sembra essere la sua auto-legittimazione a fare tutto quello che fa. L’autore afferma: "Da questo punto di vista, i loro piani di distruzione della domanda e il cataclisma economico hanno un senso. Se l’Impero Invisibile non avesse realizzato questo tipo di intervento per rallentare il ritmo della crescita economica, gli Stati-Nazione impegnati nel progresso scientifico e tecnologico sarebbero diventati dominanti. Ciò avrebbe significato la morte dell’oligarchia. Implicherebbe la fine dell’Impero Invisibile. Le nazioni che promuovono lo sviluppo mentale e creativo dei loro popoli producono persone che non tollereranno all’infinito forme di governo oligarchico. I popoli analfabeti, intellettualmente e tecnologicamente arretrati, sì, lo faranno". Nell’ultimo capitolo del libro, il più inquietante, parla di terrorismo nucleare. Sostiene che sono state intrapresi negli ultimi anni, alcuni attentati con mini-atomiche, tra cui: 1. L’edificio federale Alfred P. Murrah, in Oklahoma nel 1995. 2. La discoteca a Bali (Indonesia), 12 ottobre 2002. 3. L’assassinio dell’ex primo ministro libanese Rafiq Hariri a Beirut (Libano) nel 2005. 4. Quello delle Torri Khobar a Dhahran (Arabia Saudita) nel 1996. 5. Quello del parcheggio del T-4 dell’aeroporto di Madrid-Barajas nel 2004. E menziona anche come attacchi nucleari il "disastro nucleare" di Chernobyl, le ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania nel 1998, l’11 settembre delle Torri Gemelle o l’ambasciata australiana a Jakarta nel 2004. Incredibile, raccapricciante, inquietante. Ci si chiede anche con un certo scetticismo: "E’ verità o finzione o lo scrittore delira? Però conoscendo l’Impero e le sue azioni criminali, tutto è possibile. Beatriz Navés, secondo uno studio realizzato, sostiene che il Gruppo Bilderberg è parte del governo mondiale ombra, che decide il futuro del mondo, in assoluta segretezza. Il Gruppo Bilderberg o Club Bilderberg è una conferenza annuale non ufficiale di circa 130 ospiti. Il gruppo d’élite si riunisce ogni anno nel mese di maggio in un esclusivo hotel a 4 o 5 stelle in Europa, e una volta ogni quattro anni lo fa negli Stati Uniti o in Canada. I partecipanti a questa conferenza sono banchieri, esperti in difesa, baroni dei media, ministri, primi ministri, finanzieri internazionali e leader politici, che s’incontrano per quattro giorni in totale isolamento, e non consentono l’accesso alla stampa. Il nome "Bilderberg" deriva dal nome dell’Hotel de Bilderberg in Oosterbeek, Paesi Bassi, dove si è tenuta la prima riunione nel 1954. Attualmente hanno una sede non ufficiale a Leiden, in Olanda. I fondatori furono il principe Bernardo d’Olanda e David Rockefeller ma fu Joseph Retinger, un consulente politico polacco preoccupato per il crescente anti-americanismo in Europa occidentale, che alla fine ha proposto una conferenza internazionale con l’obiettivo di promuovere la comprensione tra le culture degli Stati Uniti e dell’Europa occidentale. La lista degli invitati comprende due partecipanti per ogni paese per rappresentare

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le opinioni dei partiti conservatori e liberali. Il successo della riunione li portò ad organizzare una conferenza annuale. Fu costituito un Comitato Direttivo di 39 membri che nominarono Joseph Retinger come segretario permanente fino alla sua morte nel 1960, continuò nella carica Ernst van der Bengel. Il principe Bernardo d’Olanda fu il suo presidente fino alla sua morte nel 2004. Il Comitato tiene un registro dei partecipanti per creare una rete informale di persone importanti. I suoi partecipanti più famosi sono: Juan Carlos I e la Regina Sofia di Spagna, Henry Kissinger, la regina Beatrice d’Olanda, Tony Blair, Bill Clinton, David Rockefeller, Angela Merkel, George Soros, Jacques Chirac, Donald Rumsfeld, ma anche partecipare Presidenti del Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, la Federal Reserve e Banca Centrale Europea. Altri assidui visitatori sono i presidenti delle più grandi compagnie globali: Coca Cola, Pepsi, Ford, General Motors, Nokia, Motorola, American Express, Microsoft, Oracle, Ericsson, Shell, JP Morgan, Xerox, direttori della CIA e dell’FBI, segretari generali della NATO, e numerosi rappresentanti delle principali banche di tutto il mondo. Lo scopo dichiarato dei membri del Gruppo Bilderberg è di promuovere la cooperazione economica e lo sviluppo tra i paesi occidentali contro il pericolo comunista globale, ma si sa che realmente il loro fine è il petrolio e il gas naturale del pianeta, perché coloro che controllano il petrolio controllano la Terra. Il giornalista investigativo statunitense Daniel Estulin, uno studioso dei piani del Gruppo, dice che "tutto ciò è parte di un conflitto globale per il controllo dell’umanità: l’obiettivo finale è un futuro che trasformerà la terra in un pianeta con un mercato unico di mondo globalizzato, controllato da un unico Governo Mondiale". Nulla sfugge al potere del Governo Mondiale Invisibile che aspira a controllare tutto ciò che accade sull’epidermide terrestre e ai suoi abitanti umani. Così creò il famoso Istituto Tavistoke. In un documento presentato dal Dott. Byron T. Weeks, MD, si afferma che l’Istituto Tavistoke ha come obiettivo fondamentale sviluppare campagne d’insidiosa propaganda e la manipolazione dell’opinione pubblica a livello mondiale. Uno dei punti chiave della sua agenda è quello di sviluppare programmi scientifici che consentono il controllo mentale delle persone, per i quali conducono oscuri esperimenti che includono il lavaggio del cervello o facilitano conoscenze e tecniche alla CIA per svolgere i suoi esperimenti come il progetto segreto MK-ULTRA. Il fondatore della Rand Corporation, Herman Kahn ha anche fondato l’Hudson Institute nel 1961. In Educating for the New World Order (Educare al Nuovo Ordine Mondiale), B.K. Eakman racconta il manuale di formazione per gli "agenti del cambiamento", sviluppato per il governo degli Stati Uniti dalla Rand Corporation. L’autore John Quinn (NewsHawk) si riferisce ad un articolo di Byron Weeks, che riporta ciò che accade "esattamente a diversi livelli con gli straordinariamente estesi "viaggi di controllo" attualmente diretti contro le persone del mondo da elementi del governo globale ombra. Weeks, con molti documenti lascia intravedere il Tavistoke Institute, un istituto britannico attivo a livello globale che gestisce ogni movimento politico/governamentale di rilievo, nella maggior parte del mondo da 50 anni. Per esempio, non vi siete mai chiesti chi c’è "dietro" diciamo, la CIA? Bene. Non giurano fedeltà all’America, questo è sicuro. Provate con la famiglia reale britannica, diceva. Quinn affermava che "Fondato nel 1947, l’Istituto Tavistock (30 Tabernacle Street, London EC2A 4DD) è un’organizzazione che unisce la ricerca nelle scienze sociali

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con la pratica professionale. Affronta problemi di costruzione istituzionale e di progettazione e cambiamento organizzativo in tutti i settori: Governo, industria e commercio, salute e benessere, istruzione, ecc., sia nazionali sia internazionali, e i clienti vanno dalle grandi multinazionali ai piccoli gruppi comunitari. L’ideologia delle fondazioni americane fu creata dall’Istituto Tavistock di Relazioni Umane di Londra. Nel 1921, il duca di Bedford, Marchese di Tavistock, l’11° duca, donò l’edificio all’Istituto per lo Studio degli effetti traumatici causati dai bombardamenti, nei soldati britannici sopravvissuti alla prima guerra mondiale. Il suo scopo era di stabilire il "punto di rottura" degli uomini sotto stress, sotto la direzione del Dipartimento di Guerra Psicologica dell’Esercito Britannico. Sir John Rawlings-Reese segnala che il lavoro pionieristico del Tavistock è la scienza del comportamento, seguendo le linee freudiane di "controllo" degli esseri umani, lo collocò come centro mondiale dell’ideologia della fondazione. "La sua rete di lavoro si estende ora dall’ Università del Sussex negli Stati Uniti attraverso lo Stanford Research Institute, Esalen, il MIT, l’Hudson Institute, l’Heritage Foundation, il Centro per gli Studi Internazionali e Strategici presso la Georgetown, dove il personale del Dipartimento di Stato riceve formazione, il Servizio d’Intelligence dell’Air Force statunitense le corporazioni Rand e Mitre. Il personale delle corporazioni deve seguire l’indottrinamento in una o più delle istituzioni controllare dal Tavistock. Una rete di gruppi segreti, la Società Mont Pelerin, la Commissione Trilaterale, la Fondazione Ditchley, e il Club di Roma è gestita seguendo le istruzioni della rete di Tavistock. L’Istituto Tavistock sviluppò le tecniche del lavaggio del cervello massive che sono state utilizzate in via sperimentale sui prigionieri americani della guerra in Corea. I suoi esperimenti in metodi di controllo di masse sono stati ampiamente utilizzati sul pubblico statunitense, un attacco sottile ma comunque scandaloso alla libertà umana, modificando il comportamento individuale attraverso la psicologia positivista. Tutte le tecniche fondanti americane e del Tavistock hanno un unico obiettivo: rompere la forza psicologica dell’individuo, e renderlo incapace di opporsi ai dittatori dell’Ordine Mondiale. Qualsiasi tecnica che aiuta a rompere l’unità familiare, e i principi instillati alla famiglia circa la religione, la famiglia, l’onore, il patriottismo e il comportamento sessuale, viene utilizzata dagli scienziati di Tavistock come arma di controllo della folla". Come vedete, nulla sfugge il potere imperiale di governo mondiale invisibile. "Il Council on Foreign Relations (CFR) forma una discreta organizzazione di profilo pubblico molto basso, ed estremamente efficace, che comprende circa 3.600 membri di altissimo livello, prestigio e influenza nelle loro rispettive discipline ed ambiti di potere, sia negli Stati Uniti che in Europa. Riunisce i più alti dirigenti delle istituzioni finanziarie, colossi industriali e dei media, ricercatori, accademici, ufficiali militari, politici, funzionari pubblici, rettori di università e think tanks. Un vero governo mondiale invisibile. Il Council on Foreign Relations (CFR) è un’organizzazione poco conosciuta, ma molto influente negli affari internazionali che è cresciuta in potere, prestigio e ampiezza di ambiti d’azione, al punto che oggi possiamo dire che forma il vero "cervello del mondo" che indirizza il corso complesso e incerto verso il quale si spinge e si trascina l’intero pianeta. Non esiste popolo, regione o settore economico, sociale o politico che può essere estratto dalla sua influenza ed è, esattamente il fatto di essere riuscito a rimanere "dietro le quinte" ciò che dà al CFR la sua inusuale forza ed influenza. Il CFR riunisce alti dirigenti d’istituzioni finanziarie, colossi industriali e media, ricercatori e accademici, ufficiali militari di alto rango, e politici, funzionari pubblici e rettori di

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università, università e think tanks. I suoi obiettivi fondamentali consistono nell’identificare e valutare l’insieme di fattori politici, economici, finanziari, sociali, culturali e militari che coprono ogni aspetto immaginabile della vita pubblica e privata degli Stati Uniti, dei suoi alleati e del resto del mondo. Oggi, grazie all’enorme potere degli Stati Uniti, l’ambito di analisi del CRF riguarda l’intero pianeta. In verità, il CFR forma un potente centro di analisi e pianificazione geopolitica e strategica. Le sue ricerche e valutazioni sono condotte da vari ricercatori e gruppi di lavoro creati in seno al CFR, che si dedicano a identificare le minacce e le opportunità del contesto globale, valutare i punti di forza e di debolezza di interessi raggruppati all’interno del CFR, e intraprendere ampi piani strategici, tattici e operativi in tutti gli ambiti... Sono membri del CFR i massimi dirigenti delle grandi banche come la Chase Manhattan della famiglia Rockefeller, che si fuse con la banca J. P. Morgan, La Bank of America e l’attuale numero uno, Citigroup, la cui capitalizzazione oggi supera i 250.000 milioni di dollari, i dirigenti e opinion maker (formatori di opinioni, N.d.T.) degli otto monopoli dei media mondiali, i rettori e i presidi delle grandi università e facoltà come Harvard, MIT Massachusetts Institute of Technology, Columbia, Johns Hopkins, Princeton, Yale, Stanford e Chicago, e - fattore chiave in questa vera ruota di potere planetaria - le 150 posizioni chiave, del governo degli Stati Uniti incluse le cariche più rilevanti nelle loro forze armate". L’umanità nel suo insieme deve porre fine alle guerre. Se la Federal Reserve non erogasse i soldi, la CIA non potrebbe commettere tanti crimini che rimangono impuniti né tanto meno si avrebbero le crisi globali che lasciano così tanto dolore e lacrime tra i popoli poveri che sono quelli che pagano l’appetito economico di coloro che si credono padroni del mondo. Senza i proprietari della Federal Reserve sarebbero a disposizione dei bisognosi i farmaci che già esistono contro il cancro e l’AIDS, potrebbero essere messi in circolazione veicoli che non hanno bisogno di benzina derivata dal business del petrolio, ma siccome queste transnazionali della guerra e del crimine sono proprio business del petrolio, il globo terrestre continuerà ad inquinarsi fino alla fine della sua esistenza, ospitante la vita umana. È tempo di uscire dalla disinformazione. Bisogna distruggere l’isolamento.

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4a. DALLA PADELLA NELLA BRACE

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ALCUNI DATI PER UNA RIFLESSIONE

IPOTESI DI PROPOSTA PER UN IMPIEGO PACIFICO E MORALE DI 20 MILIARDI DI EURO SOTTRATTI AL

MINISTERO DELLA GUERRA (Krieg Ministerium) DEL GOVERNO DI TECNICI

(venti miliardi, più le tangenti di prammatica: come insegna il precedente della Lockheed, non ancora Lockheed Martin, degli anni 1970, con l’incauto acquisto di Hercules C-130, a credito dell’antelope cobbler del tempo, probabile ministro che giurò fedeltà alla Repubblica) 1) ASBESTO-AMIANTO = SOLUZIONE DEL PROBLEMA a) Un impianto d’inertizzazione dell’asbesto per ogni regione italiana = 500 milioni di Euro; b) Ventuno regioni = 10,5 miliardi di Euro 2) CURA DEI MALATI DI MCS = DOVERE DI STATO Una coppia di un malato più un medico accompagnatore in funzione di curante e di apprendista verso approcci diagnostici e terapeutici di reale eccellenza (1.500 Euro per doppio viaggio aereo; 50.000 Euro per soggiorno e terapia per un malato; 25.000 Euro per soggiorno e tuition per un medico accompagnatore-apprendista; totale per coppia 76.500 Euro) X 110.000 trasferte-coppie = totale voce 2): 8,415 miliardi di Euro Somma del preventivo di spesa 1) + 2) = 19.915 miliardi di Euro BILANCIO ECONOMICO-FINANZIARIO: residuo attivo di 85 milioni di Euro (fondo per imprevisti; tangenti escluse) BILANCIO MORALE E DI CIVILTÀ da 1) + 2): Tante vite risparmiate, Tanto benessere per molti esseri umani conservato, Tante vite non sprecate con i massacri di guerra peacekeeping.

gu 10.01.12

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Da Giuseppe Altieri 05.09.12 MARIA RITA D'ORSOGNA, ricercatrice italiana emigrata in California, ha scritto a Passera la lettera che tutti avremmo voluto scrivergli. Diciamole grazie e prendiamoci cinque minuti per leggerla, mezz'ora per meditarla e due mesi di lotta al rientro per cacciare questa gentaglia .. e ripristinare la legalità europea violata!!! Caro signor Passera, Stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui sono pianti amari, perché non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso. Lei non è stato eletto da nessuno e non può pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud in Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni d’idrocarburi. E la gente dove deve andare a vivere di grazia? Ci dica. Dove e cosa vuole bucare? Ci dica. I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti? Ci dica. Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte? Vorrei tanto sapere dove vive lei. Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perché la sua regione - quella che ci darà questo 20% della produzione nazionale - è la più povera d'Italia. Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c’è. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissà, amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere. Lo so che è facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non

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votano. Il cancro verrà domani, non oggi. I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia è corrotta. E' facile, lo so. Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non è etico, non è morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perché non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia. E no, non è possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non è successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai. Ma non vede cosa succede a Taranto? Che dopo cinquanta anni d’industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunità - la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine? E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale? E lei pensa che questo è il futuro? Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella. Qui il limite trivelle è di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed è dal 1969 che non ce le mettiamo più le trivelle in mare perché non è questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California. Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri. Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorerà nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi per rendere facile l'uso degli incentivi. Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente è? E gli italiani cosa faranno? Non lo so. So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguirà questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre.-- Il vero spirito è come l'acqua, lo spirito malcerto è come il ghiaccio

Lumachi Katia tel. 0039 392 50 62 554

via Marco Polo, 3 61030 Cartoceto PU Italy

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Per un nuovo Cln! di Fabio Marcelli | 27 agosto 2012

Ci tocca leggere ed ascoltare di tutto, in questi giorni. Perfino, il surreale Bersani che dà del fascista a chi considera lui e i suoi compari Alfano e Casini degli zombies. Si ha la netta impressione che non sempre in questo Paese si riesca a realizzare la propria vera vocazione. Bersani avrebbe dovuto fare il comico, Grillo avrebbe dovuto fare il leader politico. Quest’ultimo almeno in parte ci riesce. Speriamo che in futuro anche Bersani possa riuscirci.

Grottesca comicità a parte, parliamo seriamente di fascismo e antifascismo. La Resistenza antifascista costituì senza dubbio il momento più alto e importante nella vita della nostra nazione. Liberandosi con le armi dell’infame regime totalitario e dittatoriale che aveva stretto un orribile pactum sceleris con la Germania nazista, il popolo italiano affermò la propria volontà indefettibile di dar vita a un nuovo Stato basato su principi di giustizia consacrati dalla Costituzione repubblicana.

A quasi settanta anni di distanza da quei felici accadimenti non possiamo certo dire di essere contenti di quanto realizzato, né che lo sarebbero coloro che, a migliaia, dettero la propria vita per raggiungere quegli scopi. Il Paese è in mano a una casta di politici mediamente ignoranti, spesso corrotti, comunque autoreferenziali, i quali, incuranti del crescente disprezzo e discredito di cui godono in seno all’opinione pubblica, stanno redigendo una legge elettorale anti-democratica, concepita esclusivamente in base agli interessi di autoperpetuazione della casta, che prevede un premio di maggioranza che distorce il responso delle urne e impedisce al cittadino di scegliere il proprio rappresentante mediante il meccanismo della preferenza.

Queste forze politiche indegne del lascito della Resistenza stanno svendendo il nostro Paese ad affaristi e speculatori di ogni genere, che si accingono a nuove devastanti opere, dalla TAV, alle nuove ondate di cementificazione selvaggia che mettono a rischio quanto resta di quello che un tempo veniva definito il Bel Paese, con orgoglio di noi tutti. Tutto questo mentre si continuano a lesinare soldi alla cultura, all’istruzione e alla ricerca, e trecentomila volumi appartenenti alla biblioteca di una delle più importanti istituzioni culturali italiane, l’Istituto italiano di studi filosofici di Napoli, stanno marcendo in un capannone nella campagna campana.

Questo è il governo che esprime la convergenza tra la casta politica suddetta, mirabilmente esemplificata, nella sua sostanziale unitarietà, dai rapporti di parentela intercorrenti fra Letta zio e Letta nipote, e gli interessi più retrivi

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della finanza parassitaria che sgoverna il mondo, trascinandolo nell’abisso della miseria crescente per la stragrande maggioranza della sua popolazione, della devastazione ambientale senza ritorno e della guerra.

Con faccia tosta davvero invidiabile due esponenti di punta di questo governo, il banchiere Monti, già membro della Goldman Sachs, e il suo sodale Passera, indagato per frode fiscale, hanno annunciato l’”uscita dal tunnel” mentre sempre più aziende chiudono e un numero crescente di lavoratori corre il rischio della disoccupazione.

Costoro, in un empito di arroganza, non si peritano di gettarsi contro i giudici che, salvaguardando i principi dello Stato di diritto, costituiscono in qualche modo un argine alle loro mene: si tratti dei giudici antimafia di Palermo o della giudice Todisco che ha detto finalmente basta all’azione assassina di un’azienda come l’Ilva.

La misura è colma. I giuristi democratici devono assumere, insieme ad altre forze politiche e sociali l’onere di prendere la guida di un movimento di massa che spazzi via questo governo e si impegni, anche attraverso la partecipazione con una propria lista alle prossime elezioni politiche, anticipate o meno, a costruire un’alternativa alla fallimentare politica delle caste di qualsiasi genere. Questo perché la difesa della Costituzione repubblicana attaccata apertamente ieri da Berlusconi e oggi in modo meno aperto ma ancora più micidiale da Monti e ABC, insieme con quella dello Stato di diritto e delle intoccabili prerogative della magistratura, costituisce un elemento fondamentale.

Occorre peraltro anche saper superare logiche identitarie e di bottega che ci porterebbero sicuramente al fallimento. In questo senso mi pare sia da sostenere la proposta di una Lista civica nazionale, sostenuta fra gli altri da Giuliano Giuliani con la seguente motivazione: “Più che all’unità delle attuali formazioni politiche della sinistra occorrerebbe puntare alla messa insieme delle cittadine e dei cittadini che hanno un’idea, un’aspirazione, una convinzione di sinistra e chiedere loro di privilegiare, rispetto ai nomi, ai simboli, ai proclami ideologici, i contenuti programmatici, le cose da fare, le priorità: per cercare di garantire davvero una svolta e offrire alla società italiana la possibilità di garantire diritti dei deboli e giustizia sociale”.

Ma non ci serve solo una lista. Ci serve anche e soprattutto un Comitato di liberazione nazionale dalle banche e dalle caste, che sappia operare sul terreno elettorale ma anche su tutti gli altri terreni necessari a recuperare il consenso e la forza sociale e politica necessaria per mandare sanguisughe e parassiti a svernare permanentemente in altro luogo, lasciando finalmente l’Italia ai suoi cittadini onesti e lavoratori.

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POSTFAZIONE

Nel 2014, Il primo autore del presente QTO (GU) ha pubblicato, insieme con cinque collaboratori, il libro “Attualità Ambiente-Salute” (Aracne, Ariccia-Roma; ISBN 978-88-548-6958-5). Il secondo capitolo, intitolato “Il ping pong del malato di SCM nel mondo imprenditoriale in combutta con la prestazione sanitaria.” riferisce il seguente colloquio tra i due autori Giulia Lo Pinto (affetta da MCS) & Giancarlo Ugazio:

D, GLP: Con quale diritto hanno deciso che dovevamo diventare ancora più poveri, che dovevamo perdere le nostre case, il nostro lavoro, la nostra terra, i nostri diritti, i nostri sogni, le nostre vite? R, GU: Non è logico appellarsi al diritto di comandare, e di imporre scelte scellerate, perchè i capi dell’UE non sono stati eletti da nessuno ma si sono autonominati. L’UE è un progresso rispetto agli stati del vecchio continente che, per secoli, si sono sbudellati ferocemente, ma lo spirito del III Reich di Hitler rivive nell’attuale IV Reich, con la sua Führerin e con i Gauleiter periferici, anche se in un modo che sembra meno cruento. D, GLP: Ditemi se è giusto che la salute venga sempre dopo tutto. R, GU: No, non è giusto, però la scelta di privilegiare il profitto di pochi imprenditori a scapito della salute delle moltitudini di cittadini comuni, lavoratori o non lavoratori, risale ai tempi e alla filosofia del rapporto Flexner (1910) e poi agli obiettivi del Club Bilderberg fondato nel 1954 e finalizzato alla realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale.

Alcuni anni fa, ancora in vicinanza al salto “dalla padella nella brace” appena compiuto dal Belpaese, per opera della coppia Angela Merkel e Nicholas Sarcozy, sarebbe potuto apparire come un’interpretazione fantasiosa di precisi fatti storici. Ora la nota redatta dalla Dr Rath Health Foundation “Business with Disease” – “Affari dalla Malattia” ha il merito di avvalorarla pienamente.

Durante gli anni 1950 e 1960, costoro (i cartelli transatlantici d’affari: Rockefeller Standard Oil of New Jersey, più I. G. Farben & affiliate, i medesimi che, nei decenni precedenti 1920, 1930 e 1940, fecero tutto il possibile affinchè i loro profitti andassero al meglio, in entrambi gli scenari bellici) investirono nella carriera politica di un giovane rappresentante politico, originario di un sobborgo della città BASF di Ludwigshafen, il suo nome era: Helmut Kohl. Griffin così magistralmente ha descritto tale situazione: “Quindi, vedete, queste persone non erano americane, o tedesche, erano cartellisti. Erano pronti a fare profitti da entrambi i lati della guerra. Erano disposti a bombardare fabbriche ed edifici ma volevano conservare la loro parte dei profitti. (capitolo 1, ibidem).

Dal 1957 al 1967 il giovane Helmut Kohl fu un lobbista pagato della "Verband Chemischer Industrie", l'organizzazione centrale della lobby del cartello farmaceutico e chimico tedesco. Pertanto, l'industria chimica e farmaceutica tedesca ha proposto uno dei suoi rappresentanti politici, lasciando al popolo tedesco solo la scelta nell'approvazione finale. Il risultato è ben noto: Helmut Kohl è stato cancelliere della Germania per sedici anni e l'industria farmaceutica e chimica tedesca è diventata il principale esportatore mondiale di prodotti chimici, con filiali in oltre 150 paesi, più di quanto abbia mai fatto l’I.G. Farben. Diversi miliardi di persone moriranno prematuramente se l'industria farmaceutica riuscirà a farcela. La Germania è l'unico paese al mondo in cui un ex lobbista, pagato da un cartello

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chimico e farmaceutico, era a capo del governo. Riassumendo, il supporto della politica tedesca per i piani di espansione globale delle aziende farmaceutiche e chimiche tedesche ha una tradizione centenaria. Da questo, comprendiamo il sostegno di Bonn per i piani non etici della Commissione del Codex Alimentarius.

Ma, la storia c’insegna anche che al Nostro (HK) fu riconosciuto il maggior merito della riunificazione germanica, una tappa particolarmente rilevante della costituzione dell’Europa Unita. Proprio in quel periodo in cui era un lobbista dei cartelli chimico-farmaceutici tedeschi, certamente, Helmut Kohl non agì solo come uno spettatore passivo delle mene per la riduzione dei debiti bellici della Germania Federale, che sono precisamente documentate.

ECCO COME L’EUROPA CANCELLÒ IL DEBITO DELLA GERMANIA CON LE IMPLICAZIONI RECENZIORI

Pubblicato da keynes blog il 10 marzo 2015 in Economia, Europa, Storia

Gli accordi sul debito di Londra (1953) dimostrano che i governi europei sanno come risolvere una crisi da debito coniugando giustizia e ripresa economica. Ecco quattro lezioni esemplari, utili nell’attuale crisi del debito greco.

Il 27 febbraio 1953 fu siglato a Londra un accordo che cancellava la metà del debito della Germania (all’epoca la Germania Ovest). 15 miliardi su un totale di 30 miliardi di Deutschmarks3. Fra i paesi che accordarono la cancellazione c’erano gli Stati Uniti, l’Inghilterra e la Francia, assieme a Grecia, Spagna e Pakistan (paesi che sono oggi fra i più importanti debitori). L’accordo copriva anche il debito di privati e società. Dopo il 1953, altri paesi firmarono l’accordo per cancellare il debito tedesco: l’Egitto, l’Argentina, il Congo Belga (oggi Repubblica Democratica del Congo), la Cambogia, il Cameroun, la Nuova Guinea, la Federazione di Rodesia e il Nyasaland (oggi Malawi, Zambia e Zimbabwe).

Il debito Tedesco risaliva a due periodi storici: gli anni precedenti la prima

3 * La cancellazione del debito riguardò la Germania Ovest, che aveva ereditato la totalità del debito tedesco verso i paesi occidentali dopo la seconda guerra mondiale. Si trattò quindi dell’annullamento del debito della Germania pre-bellica, anche se le trattative furono fatte con la sola Germania Ovest.

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guerra mondiale e quelli immediatamente successivi alla seconda. Circa la metà derivava da prestiti che la Germania aveva contratto durante gli anni ’20 e i primi anni ’30 (prima dell’ascesa dei nazisti al potere), e che furono usati per pagare i danni di guerra imposti nel 1919 dal trattato di Versailles. Si trattava del lascito delle colossali riparazioni dei danni di guerra imposte al paese dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale. 4 L’altra metà del debito era legata alle spese di ricostruzione dopo il secondo conflitto mondiale.

Nel 1952, il debito della Germania detenuto da paesi esteri ammontava al 25% circa del reddito nazionale. Si tratta di un debito relativamente contenuto rispetto alle cifre di oggi: Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo hanno tutte un debito verso creditori esteri superiore all’80% del PIL. La Germania Ovest doveva affrontare enormi spese per la ricostruzione, ma le riserve di valuta estera erano scarse. La delegazione tedesca alla conferenza sostenne con successo la tesi che i rimborsi del debito sarebbero cresciuti vertiginosamente nell’immediato futuro, e che ciò avrebbe gravemente ostacolato la ricostruzione. In seguito all’annullamento del debito, la Germania Ovest visse un “miracolo economico” trainato da una vasta opera di ricostruzione, e forti incrementi del reddito e delle esportazioni. Questa stabilità contribuì alla pace e alla prosperità in Europa.

I creditori della Germania Ovest erano ben disposti a stabilizzare il quadro politico ed economico del paese, per rafforzare un “bastione contro il comunismo”. Questo sottinteso politico spinse i creditori ad affrontare con un approccio illuminato la questione del debito; approccio purtroppo assente nelle crisi di debito degli ultimi trent’anni – America Latina e Africa (anni ’80 e anni ’90); estremo oriente (metà anni ’90); Russia e l’Argentina (alla soglia del millennio) e oggi l’Europa. In tutte queste crisi, la Germania si è trovata fra i creditori, com’è crudamente emerso nel corso della crisi europea del debito.

Oltre all’entità del debito cancellato, molti altri aspetti degli accordi sul debito di Londra furono di sicuro vantaggio per la Germania; i principî che li ispirarono potrebbero essere applicati al caso degli attuali paesi debitori.

1) Imposizione di limiti espliciti al rimborso del debito. Innanzitutto fu abilmente richiesto (e ottenuto) che il rimborso del debito della Germania Ovest procedesse solo in caso di eccedenza commerciale. In caso di deficit commerciale, non sarebbe stato effettuato nessun pagamento. In altre parole, il governo avrebbe rimborsato il debito unicamente con risorse effettivamente disponibili, invece di ricorrere a nuovi prestiti o utilizzando riserve di valuta estera. Questo meccanismo evitò una nuova recessione o una lunga stagnazione. Inoltre, nell’ipotesi di una bilancia commerciale in passivo, la Germania Ovest era autorizzata a limitare le importazioni.

Se i paesi creditori volevano recuperare i loro prestiti, erano quindi indotti ad importare merci dalla Germania. Il meccanismo che permise di procedere in questo senso fu la rivalutazione contro il marco delle divise dei paesi creditori: con un marco ‘debole’ le merci prodotte in Germania erano più convenienti sui mercati esteri. L’effetto fu una rapida crescita delle esportazioni tedesche, che permise al paese di ripagare il debito residuo. D’altra parte, i paesi creditori riorientarono di fatto le loro politiche economiche interne, spingendo verso maggiori importazioni (e 4 Questa, e molte altre informazioni utilizzate nell’articolo, sono tratte da: Kaiser, J. (2003). Debts are not destiny! On the fiftieth anniversary of the London Debt Agreement. Erlassjahr.de (Jubilee Germany), e altri due testi da Erlassjahr.de : Double standards applied e About the London Debt Accord for Germany, 1953.

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quindi sostenendo i consumi), invece di costringere i debitori ad applicare politiche di austerità. [Quest’ultima è la via scelta dalla Germania attuale, che parallelamente insiste sul mercantilismo e deprime i consumi interni, n.d.t.]

Deficit, Surplus e Debito Se un paese esporta più di quello che importa, ha un’eccedenza commerciale (o surplus). Ciò comporta un reddito in eccesso, che non è speso in beni importati. Quest’eccesso servirà a riassorbire debito, oppure si trasformerà in credito verso altri paesi, che a loro volta s’indebiteranno. Se un paese è in deficit commerciale, importa più di quanto esporta. È quindi costretto a contrarre dei debiti con altri paesi, o a mettere in vendita il suo patrimonio. I debiti tra paesi sono insomma causati da (o causano a loro volta) deficit e surplus nelle bilance commerciali. Perché un paese possa essere in surplus, deve esisterne un altro con un deficit. Più le bilance commerciali sono in equilibrio, più stabile è l’economia mondiale.

Perché un debito possa essere rimborsato, i paesi debitori devono essere in surplus, e i paesi creditori devono trovarsi in deficit commerciale. È molto difficile per i paesi debitori raggiungere un’eccedenza di bilancia commerciale, se i creditori non sono disposti ad accettare disavanzi. Non è teoricamente possibile che tutti i paesi siano in surplus, salvo che il pianeta Terra non si metta a commerciare con un altro pianeta.

La bilancia commerciale della Germania Ovest fu ampiamente in attivo durante il periodo di rimborso del debito, e così la clausola limitativa non fu mai applicata. Ma, la sua sola esistenza permise di ricostruire l’economia tedesca e sostenere le esportazioni, creando un potente incentivo ad acquistare merci provenienti dalla RFT, e permettendo la svalutazione del marco rispetto ad altre divise. La competitività della Germania e la svalutazione del marco segnarono tutto il periodo del rimborso del debito, e finirono per vincolare gli altri paesi dell’Eurozona con la creazione dell’euro negli anni 1990. Negli anni 1950 e 1960, le eccedenze commerciali della Germania Ovest permisero il rimborso del debito; negli anni più recenti, hanno invece contribuito ad aumentare il debito di altri paesi, come la Grecia, l’Irlanda, la Spagna ed il Portogallo.

Grazie alla cancellazione del debito e alla riduzione dei tassi d’interesse, i pagamenti assorbiti dal rimborso costituivano il 2,9% delle esportazioni nel 1958 (il primo anno del risarcimento) e si ridussero con la crescita del surplus. A titolo di confronto, l’FMI e la Banca Mondiale considerano “sostenibili” per i paesi più poveri rimborsi del debito dell’ordine del 15%-25% del valore delle esportazioni. Nel 2015, l’FMI prevede che la Germania avrà un’eccedenza commerciale pari al 5,8% del PIL, quando invece potrebbe importare merci dai paesi creditori, per aiutarli ad uscire dalla crisi. [Il surplus commerciale tedesco ha violato ripetutamente i criteri della Macroeconomic Imbalance Procedures — MIP. Ma per ora le sanzioni non sono state applicate alla Germania, n.d.t.]

Inoltre, come ricordato prima, i rimborsi attuali del debito sono molto più elevati (in termini di percentuale rispetto al valore delle esportazioni) di quanto pagato dalla Germania Ovest al ritmo massimo dei pagamenti. Adesso, i rimborsi del governo greco sono dell’ordine del 30% delle sue esportazioni5. Situazioni simili si presentano per i paesi più indebitati del sud del mondo: il Pakistan, le Filippine, El Salvador e la Jamaica spendono fra il 10% e il 20% per cento delle loro

5 IMF, World Economic Outlook database.

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esportazioni per ripianare i loro debiti esteri6 . Questi valori non comprendono i rimborsi dei debiti privati.

2) Coinvolgimento di tutti i tipi di creditori. Tutti i creditori furono coinvolti nel programma di ristrutturazione, sia gli stati, sia i privati, ai quali furono applicati gli stessi criteri. Questo per limitare gli effetti dei contenziosi eventualmente aperti dai privati per disparità di trattamento.

Ben diverso è stato l’approccio delle ristrutturazioni del debito più recenti. Il programma di normalizzazione del debito dei paesi poveri (Heavily Indebted Poor Countries initiative, HIPC), che ha cancellato 130 miliardi di dollari di debiti a 35 paesi fra i più poveri del mondo (anni 2000), ha riguardato unicamente i debiti verso istituzioni internazionali o paesi terzi. I soggetti privati non sono stati coinvolti nell’accordo. Di conseguenza, paesi fra i più poveri al mondo, come Sierra Leone, Zambia, Repubblica Democratica del Congo, sono stati citati in giudizio presso tribunali occidentali dai ‘Vulture funds’ (fondi speculativi ‘avvoltoio’), per montanti colossali, che non sono in grado di rimborsare.

Alla fine del 2001, l’Argentina si dichiarò insolvente sul proprio debito, semplicemente perché era troppo elevato da rimborsare. Molti dei creditori privati sottoscrissero un nuovo accordo, che prevedeva uno sconto del 70% sul debito nominale. Alcuni creditori, fra i quali ‘fondi avvoltoio’ che avevano riacquistato parti del debito nel pieno della crisi, e a condizioni molto convenienti, esigono oggi - in sede legale - il rimborso totale del debito all’Argentina, oggi non più insolvente. Nel giugno 2014, la corte suprema USA confermò il giudizio del tribunale di New York in favore di due fondi speculativi (NML Capital e Aurelius Capital) che esigevano 1,3 miliardi di dollari di debiti contratti dall’Argentina durante la crisi del 2001. Il giudizio stabiliva che l’Argentina avrebbe dovuto dapprima rimborsare i debiti verso i due fondi prima di procedere a qualsiasi altro indennizzo. Il rifiuto di ottemperare dell’Argentina comportò un nuovo default sul debito e a uno stallo che dura ancora oggi.

In Grecia sono avvenute nel 2011 due ristrutturazioni, che hanno portato ad una riduzione del debito nominale di più del 50% per 9 creditori privati su 10. Malgrado questa ‘riduzione’ il valore del capitale da recuperare restava comunque superiore al prezzo di vendita dei diritti creditorî sul mercato. E i creditori insistettero perché il nuovo debito fosse sottoposto – nella maggior parte dei casi – al diritto britannico. Con limiti evidenti sul controllo futuro del proprio debito da parte del governo greco. Per di più, i creditori che detenevano il ‘vecchio’ debito sotto legislazione non greca (britannica o elvetica) sono rimasti fuori dall’accordo, e sono attualmente in grado di esigere il pagamento completo della somma originaria, più del doppio dei creditori ‘ristrutturati’. Molti di questi debiti sono detenuti da fondi speculativi che hanno comprato il debito a prezzi stracciati, e che stanno quindi speculando, con vasti profitti, a danno del popolo greco. Inoltre, i prestiti accordati alla Grecia per ricoprire il suo debito negli ultimi due anni lo hanno di fatto trasferito da creditori privati verso soggetti istituzionali, l’FMI e i governi dell’UE. Questa parte non ha subito alcuna riduzione, e quindi il debito detenuto da creditori esteri è oggi ben al di là del 100% del PIL.

3) Applicare la ristrutturazione a tutti i debiti, non solo quelli verso i governi. Gli accordi sul debito di Londra furono applicati a tutti i debiti contratti dalla Germania Ovest: verso privati, governi e società estere. Comprendeva quindi i debiti dei

6 World Bank, World Development Indicators database.

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privati e delle società tedeschi, oltre al debito pubblico. La maggior parte della crisi del debito odierna è scaturita da debiti inizialmente a carico di società private, soprattutto banche. Per esempio, i prestiti contratti dal settore privato in Irlanda hanno spinto nel 2007 il debito totale del paese al 1000% del PIL. Il governo irlandese, invece, ha potuto approfittare di un avanzo di bilancio in quegli stessi anni, e il suo debito totale (detenuto sia da risparmiatori irlandesi, sia da creditori esteri) era ‘appena’ l’11% del PIL nel 2007. Perché un’economia esca dalla stagnazione causata da debito eccessivo, devono essere ristrutturati tanto il debito detenuto dai privati quanto quello detenuto dai governi.

4) Negoziati piuttosto che sanzioni. Se la Germania Ovest non avesse voluto, o non fosse stata in grado di rimborsare il debito, l’accordo prevedeva consultazioni fra il debitore e i creditori, sotto la supervisione di un organismo internazionale terzo. Un approccio del tutto diverso da quello che ha ispirato i ‘negoziati’ più recenti sul debito, nei quali i governi e le istituzioni creditrici (il Club di Parigi, l’FMI, la BCE) hanno imposto i termini dell’accordo ai paesi debitori, obbligandoli a instaurare politiche di austerità e liberalizzazioni sui mercati. Come ci si poteva aspettare, la Germania Ovest non ebbe ulteriori problemi di debito, e anche questa clausola non venne mai applicata.

Il caso Grecia: spezzare le catene Ispirandosi all’antica idea del Giubileo, in occasione del quale i debiti erano annullati, gli schiavi erano liberati, e la terra ridistribuita, la Jubilee Debt Campaign lancia un appello per un nuovo ‘Giubileo del debito’ per risolvere l’attuale crisi economica globale. Quest’iniziativa costituirebbe il quadro per rompere l’attuale spirale della crisi debitoria e bancaria in Europa, e alleggerire il fardello perpetuo che grava sui paesi del sud del mondo.

In altre parole: – Cancellare i debiti ingiusti dei paesi più indebitati; – Promuovere una tassazione giusta e progressiva, piuttosto che ricorrere a nuovi prestiti; – Uscire dalla logica di nuovi prestiti che spingono i paesi poveri nella voragine del debito

La Grecia è indiscutibilmente fra i paesi che più hanno bisogno di una cancellazione del debito. Dopo più di quattro anni di austerità, il debito greco è salito dal 133% al 174% del PIL. Il salario minimo è caduto del 25%, la disoccupazione giovanile è oltre il 50%. E più del 20% della popolazione è sotto la soglia di povertà. È necessario che i creditori di Atene capiscano la lezione dell’accordo sul debito tedesco del 1953, e spezzino le catene del debito che attanagliano oggi la Grecia.

Traduzione: Faber Fabbris Fonte: jubileedebt.org.uk

LA MERKEL HA DIMENTICATO QUANDO L’EUROPA DIMEZZÒ

I DEBITI DI GUERRA ALLA GERMANIA» di Riccardo Barlaam, 15 ottobre 2014

«Scheitert Europa?», «L’Europa fallisce?» si chiede l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato, in Germania che è un durissimo atto di accusa contro le «politiche di euroegoismo» attuate dalla Cancelliera Angela Merkel e dal suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, la politica dell’«ognuno per sé», come la definisce l’ex leader dei verdi, politico-maratoneta, voce critica dell’attuale dirigenza tedesca.

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Angela Merkel e Wolfgang Schäuble

Fischer scrive che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico».

La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel- Schäuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti. Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco - attualmente è la Germania».

Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’Italia di De Gasperi, padre fondatore dell’Europa, e anche la povera e malandata Grecia, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedesche alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi.

L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino. Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia,

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Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto. L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.

Il resto della storia è noto. E’ scritto nei sacrifici imposti dalla rigida posizione tedesca ai Paesi del Sud Europa che da anni combattono con una crisi che sembra senza fine. Fischer non ha dubbi. E punta il dito contro la sua connazionale Merkel: «Né Schmidt e né  Kohl avrebbero reagito in modo così indeciso, voltandosi dall’altra parte come ha fatto la cancelliera. Avrebbero anzi approfittato dell’impasse causata dalla crisi per fare un altro passo avanti verso l’integrazione europea. La Merkel così distrugge l’Europa»-

CONCLUSIONE Nel loro complesso, le informazioni divulgate dal presente QTO 127 (XVI) “Sanità, Salute, Profitto” possono esser riuscite a far conoscere alla collettività due fatti sociali, veritieri ma generalmente misconosciuti dai più: 1) la Sanità è un’entità differente dalla Salute, che invece è un bene indisponibile e insostituibile: 2) il profitto smisurato di pochi imprenditori, a spese delle moltitudini di consumatori di presidi farmaceutici contro le malattie, vere o finte, può spazzare via la salute, il benessere, e la vita di molti.

Fortunatamente, la crudeltà della spending review, messa in atto dai gestori dell’I. G. Auschwitz nell’acquistare donne ebree deportate dai nazisti per destinarle alla sperimentazione umana, per abbassare il prezzo da 200 a 170 DM, non è più attuale.

Tuttavia, la visualizzazione del documentario di RAI3, trasmesso il 5 agosto 2009 (link = https://youtu.be/FSLHwhavvjuk) potrebbe provocare un’irreparabile delusione nello spirito di qualunque uomo della strada.

RINGRAZIAMENTO Gli autori desiderano esprimere la loro riconoscenza e l’apprezzamento per la collaborazione, acuta, puntuale, partecipativa, avuta dal Dr Michele Rucco, Segretario Generale dell’ONA Onlus, nella revisione del testo del presente lavoro.

G.U. & X.T.

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APPENDICE:

CANCRO LE CURE PROIBITE a cura di Massimo Mazzucco https://www.youtube.com/watch?v=1RUrIO3Emws&feature=youtu.be https://youtu.be/1RUrIO3Emws

Inventori di Malattie - Documentario RAI - C'era una volta (5 agosto 2009)https://www.youtube.com/watch?v=FSLHwhavjuk&feature=youtu.be http://www.informasalus.it/it/articoli/inventori-malattie.php (trascrizione) Il giornalista Silvestro Montanaro, conduttore del programma RAI "C'era una volta", racconta di come l'industria farmaceutica "crea" le malattie.

Knock o il trionfo della medicina (di Jules Romains) http://www.partecipasalute.it/cms/files/Knock.pdf

Nota del Curatore: i documenti sopra indicati sono raggiungibili ai link indicati e sono presenti sul CD ROM

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Edizioni ONA Onlus – il catalogo Atti dei Convegni (a cura di Fiumi Lorenza e Rucco Michele) 001 – Convegno Internazionale “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”, Camera dei deputati, Roma, 14

novembre 2012 002 - Convegno “Amianto tra scienza e diritto”, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa, 18 luglio 2013 003 - Secondo Convegno Internazionale “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”, Camera dei deputati, Roma,

20-21 marzo 2014 004 - Convegno “S.O.S. Amianto”, Aula Magna UNI ASTISS, Asti, 21 maggio 2014 005 - Conferenza Regione Abruzzo “Contro l’amianto”, Politeama Ruzzi, Vasto (CH), 27 settembre 2014 006 - Conferenza “Amianto nelle scuole, nelle caserme, negli ospedali e negli altri luoghi di vita e di lavoro: emergenza

sanitaria e tutela legale”, Aula consiliare del Comune di Livorno, 26 marzo 2015 007 - Convegno “Contaminazione ambientale da amianto e rischi sulla salute”, Acri (CS), 30 aprile 2015 008 – Convegno “La bonifica amianto: un’economia che nasce, un territorio che risorge”, Castello di Ceglie del Campo,

Bari, 11 luglio 2015 009 – Conferenza “Responsabilità penale per esposizione ad amianto”, Auditorium della Regione Toscana, Firenze, 21

novembre 2015 010 – Incontri di studio “Amianto, altri cancerogeni e patologie collegate”, Auditorium della Regione Toscana, Firenze,

15 aprile 2016; Palazzo dei Congressi, Cecina (LI), 16 aprile 2016 011 – Progetto “Conoscenza e Tutela della Salute Ambientale”, Cosenza, febbraio-maggio 2016 012 – L’azione sussidiaria dell’ONA Cosenza - 2016 013 – Convegno “Asbestos: closer than EU think”, Parlamento Europeo, Bruxelles, 8 dicembre 2015 014 – Convegno “Angeli del soccorso senza tutela”, Istituto Superiore Antincendi, Roma, 6 dicembre 2016 QTO – Quaderni tematici dell’ONA 101 – Bonanni Ezio, La storia dell’amianto nel mondo del lavoro 102 – Esposito Rita, L’educatore professionale come mediatore sistemico 103 – Bonanni Ezio, Lo stato dimentica l’amianto killer 104 – Infusini Giuseppe, La CTU come mezzo di prova di esposizione all’amianto 105 – Lonetti M. A., L’esposizione all’amianto: tutela del lavoratore e responsabilità dell’impresa 106 – Frendo Tommaso, Rischio amianto: la responsabilità del datore di lavoro 107 – Guzzo Silvana, Analisi delle misure di sicurezza nelle attività di bonifica dell'amianto 108 – Documenti: Le sentenze del processo Eternit 109 –Gordon Ronald E., Danni biologici asbesto correlati 110 –Pitotto Paolo, La datazione delle conoscenze dei rischi da esposizione all’amianto 111 –Soffritti Morando, Il mesotelioma quale patologia dose dipendente 112 –Ugazio Giancarlo, Patologie da esposizioni ambientali e lavorative 113 – Negrisolo Omero, Inquinamento da metalli pesanti: il caso della valle del Brenta 114 – Documenti: Primo rapporto sul mesotelioma in Italia 115 – Infusini Giuseppe, Esposizione ad amianto presso l’ex Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari 116 – Ugazio Giancarlo, Omertà pro asbesto contro la salute e la vita 117 – Ugazio Giancarlo & Xenia Tkacova, Ftalati – Alimenti – Salute 118 – Ruta Alessandro, Danni psicologici secondari ad esposizione all’asbesto 119 – Ugazio Giancarlo, Chiaroscuri della produzione e del consumo dell’olio di palma rossa 120 – Pitotto Paolo, Aspetti medico legali delle patologie asbesto correlate 121 – Bonanni Ezio, Secondo rapporto sul mesotelioma in Italia 122 - Ugazio Giancarlo, MSC - TILT 123 – Bonanni Ezio, Come curare e sconfiggere il mesotelioma 124 – Ugazio Giancarlo, Patologie neurodegenerative correlate con agenti nocivi ambientali 125 – Ugazio Giancarlo, Vaccinazioni sì? / Vaccinazioni no? 126 – Infusini Giuseppe, Condutture idriche in amianto e rischi per la salute 127 - Ugazio Giancarlo & Xenia Tkacova, Salute, Sanità, Profitto Approfondimenti 501 –Ugazio Giancarlo, Patologia Ambientale: Passato, Presente, Futuro

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La collana I QTO - Quaderni Tematici dell’ONA sono monografie pensate come contributo di approfondimento tecnico e scientifico. I temi affrontati sono quelli di più stringente attualità ed interesse per tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nella tutela della salute, intesa come benessere psicofisico ed esistenziale della persona, e nella tutela dell’ambiente, inteso come contesto ecologico naturale, mentale e sociale dell’esplicazione e dello sviluppo della personalità. I QTO - Quaderni Tematici dell’ONA sono sfogliabili online su Calameo e su SlideShare e sono acquistabili nella loro versione digitale su KDP Amazon e nella loro versione cartacea o su CD ROM richiedendoli a [email protected]. Salute, Sanità, Profitto Partendo dall’accorata domanda di una donna affetta da MCS “Ditemi se è giusto che la salute venga sempre dopo tutto”, le informazioni che gli autori divulgano con il presente lavoro ambiscono, nel loro complesso, a far conoscere alla collettività due fatti sociali, veritieri ma generalmente misconosciuti dai più: 1) la Sanità è un’entità differente dalla Salute, che invece è un bene indisponibile e insostituibile: 2) lo smodato desiderio di pochi imprenditori di conseguire un profitto smisurato a spese delle moltitudini di consumatori di presidi farmaceutici contro le malattie, vere o finte, può spazzare via la salute, il benessere, e la vita di molti. Giancarlo Ugazio Nato a Galliate (NO) l’11 agosto 1932, ha conseguito la maturità classica a Novara nel luglio 1951. Si è immatricolato nel Corso di Laurea in Medicina-Chirurgia dell’Università di Pavia nel novembre 1951 e si è laureato in Medicina-Chirurgia a Pavia nel luglio 1957. E’ stato: assistente straordinario (1959) e poi ordinario (1962), in Patologia Generale di Medicina a Cagliari, quindi a Siena (1964), infine a Torino (1966), Research Fellow in Pathology a Pittsburgh (PA) nel 1963, Libero docente in Patologia Generale nel 1964, Assistent Professor in Physiology a Cleveland (Ohio) nel 1970, Professore Incaricato di Patologia Generale in SMFN a Sassari nel 1971, Professore Aggregato di Patologia a Torino dal 1975, poi Straordinario dal 1976, infine Ordinario dal 1976 al 2007, fino al TFR (01.11.2007). È autore di più di 230 tra pubblicazioni scientifiche e scritti divulgativi. Xénia Tkáčová Nata a Karvina (Repubblica Ceca) il 24 marzo 1985. Nel 2008, si è trasferita in Italia, ha abitato a Roma e a Torino. In questo periodo abita a Como. Da alcuni anni collabora col primo autore nell’ambito delle attività scientifiche del G.Ri.P.P.A. Nel novembre 2013 ha partecipato al 29° Simposio Annuale Internazionale di Agopuntura e di Elettroterapia, organizzato dal Prof. Yoshiaki Omura presso la Scuola Medica della Columbia University di New York. E' coautrice del volume "Attualità su ambiente e salute" edito da Aracne nel 2014 e del volume " Ftalati - Alimenti -Salute", Edizioni ONA Onlus 2017. Edizioni ONA Onlus ISBN 978-88-99182-31-1