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1 Produrre innovazione: esperienze e metodi Come trasformare l'innovazione da evento spot in un "processo sistematico di produzione dell'innovazione".

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slide workshop aprile 2011

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Produrre innovazione: esperienze e metodi

Come trasformare l'innovazione da evento spot in un "processo sistematico di produzione

dell'innovazione".

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INNOVAZIONE

INNOVAZIONE di valore (Oceano Blu)

INNOVAZIONE prodotto-processo TRIZ

INNOVAZIONE dirompente-business model

USCIRE DA SCHEMI MENTALI VINCOLANTI (CONSOLIDATI)

APPROCCIO OLISTICO SISTEMA DI MISURA NON DEVIANTE THINKING PROCESSES TOOLS DELLA TOC

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Che cosa hanno in comune Oceano Blu, la “disruptive innovation” e l’innovazione del modello di business di Chrystensen e TRIZ?

Oceano Blu e l’innovazione di valore; l’idea guida è creare "innovazione di valore": cambiare l'approccio mentale e superare così i confini tradizionali del proprio settore di riferimento per esplorare nuovi territori, guardando soprattutto ai non-clienti e creando nuovi spazi mercato incontaminati, l’Oceano Blu appunto.

Per Chrystensen l’innovazione consiste nel costruire un modello (di business) che fornisce al cliente reali vantaggi, tali da rivoluzionare le regole del gioco e che definisce il valore in modo nuovo.

TRIZ è l'acronimo della frase russa Teoriya Resheniya Izobreatatelskikh Zadatch, traducibile in Teoria per la soluzione dei problemi inventivi; rappresenta il risultato dell'applicazione del metodo scientifico alla soluzione di problemi inventivi.

Hanno in comune l’idea che per innovare in maniera efficace occorrano 2 cose, su tutte le altre:

la capacità sistematica di uscire da schemi mentali consolidati diventati “limitanti”

la capacità di trovare soluzioni che generino valore per il cliente

la TOC – Theory of Constraints - è il miglior “arsenale” di strumenti che, se usati nel modo adeguato, vi possono aiutare ad acquisire queste 2 capacità.

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Page 5: Produrre innovazione-2011

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Theory of Constraints - TOC

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A holistic management philosophy developed by Dr. Eliyahu M. Goldratt that is based on the principle that complex systems exhibit inherent simplicity, i.e., even a very complex system made up of thousands of people and pieces of equipment can have in any given time only a very, very small number of variables – perhaps only one (known as a constraint) – that actually limits the ability to generate more of the system’s goal.

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THEORY OF CONSTRAINTS

Part 1 5 Focusing

Steps

Part 2 Thinking

Processes

Part 3 Throughput Accounting

Part 4 TOC Generic

Solutions

Part 5 6 N&S questions

on Technology

1.  Identify the System’s Constraint 2.  Decide how to Exploit the

Constraint 3.  Subordinate everything to the

above decisions 4.  Elevate the System Constraint 5.  If in the previous steps a

constraint has been broken, Go back to step 1.

1.  UDE Evaporating Cloud (EC) 2.  Current Reality Tree (CRT) 3.  Core Conflict Cloud (CCC) 4.  Future Reality Tree (FRT) 5.  Negative Branch Reservations

(NBR) 6.  Pre-requisite Tree (PRT) 7.  Transition Tree (TrT) 8.  Strategy & Tactics (S&T)

1.  Throughput (T): The rate at which the system generates money through Sales (SR - VC)

2.  Investment (I): The money tied up in the organization

3.  Operating Expenses (OE): All the money spent by the system to convert investment into throughput

4.  Net Profit (NP) = T – OE 5.  Return on Investment (ROI) = NP/I

1.  Operation – Drum-Buffer-Rope 2.  Finance – Throughput Acct. 3.  Projects – Critical Chain 4.  Logistics – Pull Replenishment 5. Marketing – “Mafia” offers 6.  Sales – “Buy-in” Process 7.  People – “Empowerment” 8.  Strategy – “1+4x4 process”

1. What is the power of the technology?

2. What limitation does it diminish? 3. What old rules helped accommodate

the limitation? 4. What are the new rules that should

be used now? 5.  In light of the change in rules, what

changes are required to the technology?

6.  How to cause the change (the new win/win business model)?

After more than 25 years of Development and Evolution…

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8 1980 1990 1994 2000 2010

OPT e Syncronous manufacturing (metà anni ‘70 - metà anni ‘80)

La nascita dei TP tools (1985-1994)

Le nuove frontiere: project management, innovazione e mercato, ICT (1994-2000)

Distribution & Supply Chain (market constraint)

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9 1995 1999 2005 2006-2010

Gli inizi

Un primo bilancio (2005)

Applicazioni di successo (2006-2010)

Contaminazioni teorico - pratiche con Deming e Senge

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ROI

02468

101214

SANDVIKSSP-LI

SPEDALI CIVILI

THEORIA

APISOI

BETTONI PLA

STICA

GEMINI RX

ELMA

ASTRAL ITALIA

MERAS

MECOM

In  uno  studio  effettuato  su  un  centinaio  di  esperienze  TOC  sono  stati  registrati    i  seguenti  risultati:  

Incremento  medio  di  revenue/tput:        63%  

Riduzione  media  lead  time:          70%  

Riduzione  media  livello  di  inventory:        49%  

Miglioramento  medio  puntualità  consegna:      44%  

SOLO  il  15%  dei  progetti  TOC  avviati  non  ha  ottenuto  il  risultato  atteso  

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APPROCCIO OLISTICO

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Ricevimento e collaudo materiali

Distribuzione

Clienti Ricerche di mercato Progettazione

e sviluppo

A

D

C

B Produzione, assemblaggio, controllo

Fornitori di materiali e attrezzature

Test di processi, macchine, metodi, costi

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L’AZIENDA  –  STAMPIPERFETTI  SPA  

La  visione  gerarchica  

La  visione  sistemica  

direzione  

EE  FRESA/TORNIO  

PROTOTIPAZ   TAGLIO  

UfAicio  tecnico  

PROGETTAZ.  

ofAicina   acquisti  

APPROVVIG.  

RETTIFICA  

MONTAGGIO  

COLLAUDO  

INSTALL   MANUTENZ.  COLLAUDO  

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Per  massimizzare  la  velocità  di  generazione  di  valore  da  parte  di  un  vincolo  è  necessario:  

   identiTicare          determinare  il  vincolo     sfruttare      far  lavorare  il  vincolo  a  pieno  ritmo  e  sul  giusto  mix  di  prodotti     subordinare      costruire  il  sistema  intorno  al  vincolo     elevare      ampliare  la  capacità  del  sistema  (mantenendo  stabile  il  vincolo)     stop  inerzia      vincere  le  resistenze  al  cambiamento  

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SISTEMA DI MISURA NON DEVIANTE

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S = Vendite OE = Spese Operative TVC = Costi Totalmente Variabili I = Inventory T = Throughput

TVC

OE

S

I T = S – TVC

Il Throughput misura il ritmo/velocità a cui il sistema genera denaro attraverso le vendite.

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L’azienda è “sana e cresce” quando il Cash Profit è

maggiore di zero e il rendimento del denaro investito è buono (cioè quando il ROI è buono) T = S - TVC

CP = S - TVC - OE - I = T - OE - I

ROI = CP / (OE + I)

TVC OE

S

I

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L’AZIENDA  –  STAMPIPERFETTI  SPA  

RiclassiAicazione  del  bilancio  

Ricavi  netti  (tolte  provvigioni)  da  vendite  =  S  Acquisti  MP,  componenti,  materiali,  lavorazioni  esterne  =  TVC  

Personale  (tutto),  gestione,  oneri  passivi,  trasporti,  canoni,  manutenzioni,  …  =  OE  

Tput  di  uno  stampo:  

S  =  200.000  euro  TVC  =  acciaio  =  25.000  euro  TPUT  =  175.000  

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I ruoli: il CEO, il direttore commerciale, il direttore operations.

Il CEO risponde del profit, il direttore commerciale della quota di mercato, il direttore operations di efficienze e lead time.

Il direttore commerciale ha fornito le previsioni di vendita Il direttore operations ha fornito i dati sugli acquisti e di produzione (tempi, cicli) Il CEO ha definito costi fissi

Obiettivo del Game: definire dei target di vendita e mix di produzione che ottimizzino margine, efficienze, servizio al cliente + reward policies + suggerimenti per futuri miglioramenti

Impegno mutuo a rispettare i patti

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€ 100 al pezzo

100 pezzi a sett.

€ 120 al pezzo

50 pezzi a sett.

Reparto D

15 min/U

Reparto D

5 min/U

Reparto C

10 min/U

Reparto C

5 min/U

Reparto B

15 min/U

Reparto B

15 min/U

Reparto A

15 min/U

Reparto A

10 min/U

Componente a catalogo € 5/U

RM1 € 20/U

RM2 € 20/U

RM3 € 20/U

P Q

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Vendite

Prezzo vendita P = 100 Prezzo vendita Q = 120

% mercato P = 3,5 % mercato Q = 2,5

Qtà vendute /sett P = 100 Qtà vendute /sett Q = 50

Provvigioni nette = 10% prezzo vendita

Acquisti

Prezzo acquisto RM 1 = RM2 = RM 3 = 20 Prezzo acquisto componente = 5

Difettosità prodotti acquistati = 0%

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Produzione

Mdo disponibile a settimana = 2400 min

Mdo perfettamente skillata Efficienze di reparto = 100% Scarti di produzione = 0%

Lead Time prodotto P = 45 min/pezzo Lead Time prodotto Q = 35 min /pezzo

Tempo totale produzione prodotto P = 60 min Tempo totale produzione prodotto Q = 50 min

Costo totale diretti (4 persone) = 3.000 /sett

Indiretti e Fissi

Manutenzione = 500 / sett Canoni, ammortamenti industriali = 1500 / sett Costi commerciali = 500 / sett Spese generali (pulizie, ecc..) = 500 / sett

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USCIRE DA SCHEMI MENTALI «LIMITANTI»

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Miglioramenti drastici richiedono cambiamenti radicali nei comportamenti, prassi, politiche e

misure delle organizzazioni

La prima domanda è QUALI vanno radicalmente cambiati (identificare)

La seconda è CON QUALI sostituire quelli identificati al passo 1

La terza è COME mettere in atto I nuovi comportamenti, prassi, politiche e misure

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La   TOC   afferma   che   una   situazione   «limitante»   può   essere   rappresentata  tramite  un  conTlitto  tra  due  posizioni  inconciliabili.  

Un   conAlitto   è   una   situazione   in   cui   ci   si   trova   entrambi   intrappolati   tra   due  posizioni  senza  un  compromesso  accettabile  e  dalla  quale  non  si  trova  una  via  di  uscita  senza  rinunciare  a  qualcosa  di  veramente  importante  per  noi  

Questa  situazione  può  essere  un  conAlitto  tra  due  persone,  tra  due  componenti  del   sistema,   o   un   dilemma   interiore   di   una   persona   o   di   un   gruppo   facente  parte  di  un  sistema.  

Un  conTlitto  è  qualunque  cosa  ci  impedisce  di  raggiungere  il  ns.  obiettivo.  

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UN  «CONSTRAINT»  E’  SEMPRE  RAPPRESENTABILE  TRAMITE  UN  

CONFLITTO/DILEMMA  

IL  CASO  ALEX  E  SHARON  

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CHE COSA CAMBIARE 1. Disaccordo sul problema

Conflitto di fondo, assunti, albero della realtà corrente

IN CHE COSA CAMBIARE 2. Disaccordo sulla direzione della soluzione

Injections

3. Mancanza di fiducia nella completezza della soluzione Albero della realtà futura

4. Paura di conseguenze negative generate dalla soluzione Nuvola delle implicazioni negative

COME RENDERE POSSIBILE IL CAMBIAMENTO 5. Troppi ostacoli sulla strada che conduce al cambiamento

Albero dei prerequisiti 6. Riserve sulla nostra capacità/volontà di implementare la

soluzione (e su quella degli altri) Albero della transizione

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Uno   o   più   UDE   -­‐   effe-o   indesiderato   -­‐   è/sono     la  conseguenza  logica  di  uno  o  più  confli;  non  risol<.  

I  confli;  non  risol<  da  cui  dipendono  tu;  gli  UDE  di  una  realtà  sono  molto  pochi  (1-­‐3)  

La   soluzione   al   confli-o   del   cliente   è   l’innovazione  che  dobbiamo  realizzare  (tecnica  o  di  poli<che)  

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RACCOGLIERE  E  CONTESTUALIZZARE  UDEs  

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Ragione-motivo Anche i concorrenti

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Bisogna rispondere a 4 domande fondamentali che sfidano la logica strategica e il modello di business del settore:

•  Tra I fattori che l’industria dà per scontati quali andrebbero eliminati? - obbliga a considerare l’opportunità di eliminare fattori che sono oggetto di concorrenza da lungo tempo, vengono dati per scontati, benchè non abbiano più valore o sino addirittura arrivati a distruggere il valore esistente. A volte la percezione di valore degli acquirenti attraversa un cambiamento fondamentale ma le aziende concentrate sul benchmarking reciproco non se ne accorgono.

•  Quali fattori andrebbero ridotti ben al di sotto dello standard di settore? – obbliga a determinare se la progettazione dei prodotti/servizi non si sia spinta troppo oltre, le aziende erogano un servzio eccessivo, aumentando I costi, senza ottenere nulla in cambio.

•  Quali fattori andrebbero aumentati ben al di sopra dello standard di settore? – costringe a scoprire ed eliminare I compromessi imposti ai clienti dall’intero settore

•  Quali fattori, mai offerti dal settore, andrebbero inseriti? – aiuta a scoprire fonti totalmente nuove per la creazione di valore per gli acquirenti, a creare uova domanda e a spostare il pricing strategico del settore.

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UDE rilevanza frequenza frustrazione

Per rilevanza, frequenza e frustrazione usare la scala: bassa, media, alta

Quale cliente/tipologia di cliente Che vendi/potresti vendere

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21 ottime domande per lo sviluppo di nuovi prodotti-servizi

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analizzare i successi inaspettati

1. Chi sta usando il nostro prodotto in modi per noi inattesi o per usi diversi da quelli per cui è stato pensato? 2. Chi sta usando il nostro prodotto in grandi quantità?

esaminare i vincoli limitanti

3. Qual è la seccatura più evidente che deriva dall’acquisto o dall’utilizzo del nostro prodotto? 4. Quali sono alcuni esempi di modifica personale che i consumatori hanno apportato al nostro prodotto? 5. Per quali dei nostri clienti attuali i nostri prodotti sono meno adatti? 6. Per quali particolari “occasioni di utilizzo” il nostro prodotto è meno adatto? 7. Quali sono i clienti che il settore preferisce ignorare e perché? 8. Quali clienti potrebbero essere grandi utilizzatori del nostro prodotto, se solo riuscissimo ad eliminare una particolare barriera di utilizzo cui non abbiamo mai pensato

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guardare al di la’ dei confini della nostra azienda

1. Chi altro si sta confrontando con il nostro stesso tipo di problema (generale) ma per motivi del tutto diversi? Chiunque sia chi l’ha risolto? 2. Quali importanti innovazioni abbiamo introdotto nel nostro sistema d’efficienza o efficacia aziendale che si possa trasferire in un altro settore? 3. Quali informazioni sui clienti e sull’utilizzo del prodotto provenienti da uno dei nstri prodotti secondari potrebbe essere la chiave per trasformare in modo radicale l’economia di un’altra azienda?

acquirenti e utilizzatori “fuori dalla media”

4. Quali sono i clienti che usano o acquistano il nostro prodotto nel modo più insolito? 5. Ci sono clienti che necessitano di molta più – o molta meno – attenzione nella fase di acquisto e assistenza rispetto alla maggioranza? 6. Per quali clienti i costi di sostegno (invio dell’ordine, trasporto, design personalizzato) sono insolitamente alti o insolitamente bassi? 7. Potremmo soddisfare le esigenze di una significativa nicchia di consumatori se eliminassimo il 25% dei costi hard o soft del nostro prodotto? 8. C’è qualcuno che spende almeno il 50% del prezzo del nostro prodotto per modificarlo o adattarlo ai propri bisogni specifici?

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rivedere le premesse che stanno alla base dei nostri processi e dei nostri prodotti

1. Quali sono le tecnologie radicate nel nostro prodotto che sono cambiate maggiormente nel corso dell’ultima riprogettazione? 2. Quali sono le tecnologie che stanno alla base dei nostri processi produttivi che sono cambiate maggiormente con l’ultima ristrutturazione dei nostri processi produttivi e distributivi? 3. I bisogni di quali clienti si stanno modificando più velocemente? Come si presenteranno nei prossimi 5 anni?

immaginare la perfezione

4. In che modo fareste le cose se aveste informazioni complete sui nostri acquirenti, sull’utilizzo dei nostri prodotti, sui canali distributivi e così via? 5. In che modo cambierebbe il nostro prodotto se fosse adatto alle esigenze di ogni singolo cliente?

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LA  CATENA  DEL  VALORE  DEL  CLIENTE  

LA  MAPPA  LOGICA  DELLA  REALTA’  DEL  CLIENTE  

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CRT  –  CURRENT  REALITY  TREE  Mappa  logica  della  realtà  aziendale  per  comprendere  

insieme  le  ragioni  degli  UDEs  e  individuare  i  “constraint”  

DA  UNA  MOLTITUDINE  DI  UDEs  AL  CORE  CONFLICT  CLOUD  

IL  RUOLO  DEL  CRT  –  CURRENT  REALITY  TREE  

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La  catena  del  valore  del  cliente  

L’AZIENDA  –  STAMPIPERFETTI  SPA  

Progettazione  Prodotto  Processi  Produttivi  

Industrializzazione   Costruzione  Impianto    Produttivo  

Progettazione  Prototipazione  Industrializzaizione  Costruzione    STAMPO  

Produzione  e  Distribuzione  prodotto  

6m 6m 6-9m >5y

Prodotto  venduto  in  miliardi  di  pezzi  anno,  quasi  senza  concorrenza,  per  molti  anni,  con  margini  unitari  bassi  

OE  =  Σ  costi  della  catena  T  =  V  –  TVC  =  unitariamente  basso  Ogni  ora  di  produzione  (stampo)  persa  è  un  pezzo  di  Tput  perso  UDES:  lo  stampo  si  ferma  (è  lontano  dal  costruttore),  produce  pezzi  scarto,  è  lento,  ha  un  setup  lento  e/o  difAicile  Più  lo  stampo  è  durevole,  produttivo,  efAiciente,  semplice  da  condurre  più  contribuisce  al  Tput  del  cliente  

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La  catena  del  valore  del  cliente  -­  MODIFICATA  

L’AZIENDA  –  STAMPIPERFETTI  SPA  

Si  vende  attraverso  la  GDO,  molti  competitor,  per  vendere  servono  nuovi  prodotti  a  ritmo  costante.  Il  prodotto  non  si  vende  solo  per  le  funzionalità  ma  anche  (soprattutto)  per  l’estetica.  IdentiAicare  il  prodotto  che  piace  è  difAicile  sulla  carta,  si  tenta  di  usare  il  metodo  del  panel  di  consumatori,  moltiplico  i  prodotti  e  cerco  di  imbroccare  quello  giusto  

UDEs  di  STAMPIPERFETTI  che,  se  correttamente  interpretati,  segnalano  il  cambiamento:    Il  cliente  cambia  idea  spesso  Il  cliente  mi  chiede  prototipi  anche  di  scarsa  qualità  purchè  veloci  Il  cliente  ordina  meno  stampi  di  produzione  e  più  prototipi  Il  cliente  tira  sul  prezzo  dello  stampo  di  produzione  

Marketing  (concepts  di  prodotto)  

Prototipo  prodotto  

Test  di  mercato)   Produzione    

Progetto  stampo  

Costruisco  stampo  prototipo  

Prodotti  venduti  in  milioni  di  pezzi  con  TPUT  unitario  molto  più  alto,  con  vita  utile  molto  più  corta  

Il  constraint  del  Tput  del  cliente  non  è  più  lo  stampo!  

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3  conAlitti  «fondamentali»:  

Il  conTlitto  della  vostra  azienda  nei  confronti  dell’innovazione  

Il  conTlitto  con  il  mercato  

Il  conTlitto  del  project  manager  

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Il  conTlitto  della  vostra  azienda  nei  confronti  dell’innovazione  

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Il  conTlitto  con  il  mercato  

vendere  la  capacità  in  eccesso  e  allo  stesso  tempo  avere  una  redditività  stabile  

ed  essere  competitivi  

decidere  e  agire  in  accordo  con  la  percezione  di  valore  del  mercato  

vendere  ad  un  prezzo  che  ci  permetta  di  fare  proAitti  

1.Per  ottenereA:    

3.  e  quindi  siamo  costrettia  fare  D:    2.  dobbiamo  avere  B:    

4.  D’altra  parte  per  ottenereA:    

5.dobbiamo  avere  C  6.  e  quindi  siamo  costretti  a  fare  D’:    

aumentare  le  vendite  

decidere  e  agire  in  accordo  con  la  percezione  di  valore  del  fornitore  

Page 49: Produrre innovazione-2011

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Fare magazzino di prodotti speciali

D

Non fare magazzino

D’ C

Disponibilità di denaro, sostenere la

crescita

A

Fare il business

B

Chi risponde alla prima richiesta dimostra di essere in grado di fornire e si accaparra

il cliente

I clienti sono poco fedeli ai fornitori di prodotti

normali

Sui prodotti normali c’è forte concorrenza

Valorizzo il magazzino al prezzo di vendita

Non c’è modo di conoscere con un

anticipo sufficiente (vicino al mio lead time di

produzione) le richieste del cliente (assortimento)

Rispondere alle richieste dei clienti (diventare fornitore

unico)

Il magazzino è un’arma strategica in

questo business

Non siamo banche L’assortimento necessario per soddisfare le richieste dei clienti costa

molto (400k euro)

Questo assortimento non è l’unico che devo tenere a magazzino

Il  conTlitto  con  il  mercato  

Page 50: Produrre innovazione-2011

50

•  Riuscite a garantire la puntualità e il rispetto dei budget dei progetti?

•  Le criticità: definizione delle durate;

sforzo delle risorse:

- sindrome dello studente

- legge di Parkinson

multi-tasking

Page 51: Produrre innovazione-2011

51

Il  conTlitto  del  project  manager  

Inserire protezione da incertezza nelle stime

Assicurare rapidità

Assicurare affidabilità

Completare il progetto nei tempi, budget e specs

Togliere protezione da stime

Page 52: Produrre innovazione-2011

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Criticità nella gestione progetti

•  La buona gestione del progetto prevede che ogni attività finisca on time

•  Il sistema “azienda” penalizza la risorsa / team che conclude la propria attività in ritardo.

•  La durata di ciascuna attività del progetto determinata dalle risorse coinvolte risente del margine di

sicurezza che ciascuno in modo più o meno conscio introduce nella stima.

probabilità

50 % 80 %

Protezione introdotta sulla durata della singola attività

Page 53: Produrre innovazione-2011

53

La sindrome dello studente impatta sulla distribuzione statistica della durata dell’attività

come indicato dalla linea blu.

Criticità nella gestione progetti

Sforzi

tempo

probabilità

50 % 80 %

Page 54: Produrre innovazione-2011

54

Ogni risorsa sovrastima e protegge la sua parte del progetto perché è consuetudine

colpevolizzare chi finisce in ritardo, mentre:

•  chi finisce in anticipo la prossima volta si vedrà accorciato il tempo a disposizione;

•  chi non spende il budget la prossima volta ne avrà a disposizione uno inferiore.

Le risorse tendono ad utilizzare tutto il tempo / budget

che hanno a disposizione

Criticità nella gestione progetti

Page 55: Produrre innovazione-2011

55

TASK A

TASK C

TASK B

3 giorni

3 giorni

3 giorni

TASK A TASK B TASK C

3 giorni 3 giorni 3 giorni

Dovrebbe accadere

TASK A TASK A TASK C TASK C TASK B TASK B

TASK A TASK A TASK C TASK C TASK B TASK B Potrebbe accadere

6 giorni 6 giorni

6 giorni

Produttività persa

Accade realmente

Criticità nella gestione progetti

Page 56: Produrre innovazione-2011

56

Non solo TOC

Page 57: Produrre innovazione-2011

57

CONCLUSIONI  Esempio  di  Intervento  

Fase  1  –  analisi  di  mercato    

•  I  sintomi  del  mercato  •  La  nuvola  di  conAlitto  per  mettere  a  fuoco  il  problema  del  cliente  potenziale  •  ProAilazione  del  target  •  DeAinizione  degli  obiettivi  di  innovazione  

Fase  2  –  costruzione  del  piano  strategico  di  innovazione    

•  Mappa  della  realtà  corrente  dell’innovazione  •  Sviluppo  processo  sistematico  di  innovazione  •  IdentiAicazione  degli  ostacoli  pratici  al  raggiungimento  dell’obiettivo  •  Predisposizione  di  un  piano  di  progetto  per  il  raggiungimento  dell’obiettivo  

Page 58: Produrre innovazione-2011

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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INNOVAZIONE

INNOVAZIONE Di valore (Oceano Blu)

INNOVAZIONE Prodotto-processo TRIZ

INNOVAZIONE Dirompente-business model

USCIRE DA SCHEMI MENTALI VINCOLANTI (CONSOLIDATI)

APPROCCIO OLISTICO SISTEMA DI MISURA NON DEVIANTE THINKING PROCESSES TOOLS DELLA TOC

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Un modello di business è composto da 4 elementi interconnessi che, nel loro insieme, creano e forniscono valore.

 La Customer value proposition (Cvp), o proposta di valore per il cliente.

 La formula del profitto  Le risorse chiave  I processi chiave

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Customer Value Proposition (Cvp)

  Cliente target   Job-to-be-done: il lavoro da compiere per risolvere

un importante problema o soddisfare un importante bisogno del cliente target

  Proposta che risolve il problema o soddisfa il bisogno. E’ definita non solo da quello che viene venduto, ma anche da come viene proposto.

Formula del profitto

  Modello delle entrate. Quanto si può guadagnare: prezzo x volume. Pensato anche in termini di dimensioni del mercato, frequenza di acquisto, vendite collegate, ecc.

  Struttura dei costi. Come sono allocati i costi: costo delle risorse chiave, costi diretti e indiretti, economie di scala, ecc..

  Modello del margine. Quale deve essere l’utile netto di ogni transazione per ottenere i livelli di profitto desiderati.

  Velocità di rotazione delle risorse. In quanto tempo devono essere usate tutte le risorse per produrre il volume desiderato: tempi di consegna, output netto, rotazione del magazzino, utilizzazione delle risorse, ecc..

Processi Chiave: Insieme a regole, metriche e norme

rendono ripetibile la fornitura redditizia della Cvp anche aumentando la scala. Possono essere:

  Processi. Progettazione, sviluppo del prodotto, approvvigionamento, produzione, marketing, reclutamento e formazione delle persone, IT.

  Regole e Metriche. Margine richiesto sugli investimenti, condizioni di pagamento, tempi di consegna, condizioni per i fornitori.

  Norme. Potenzialità richieste per effettuare gli investimenti, approccio al cliente, canali.

Risorse Chiave Necessarie a fornire la Cvp in maniera

redditizia. Possono includere   Persone   Tecnologie, prodotti   Attrezzature   Informazioni   Canali   Partnership, alleanze   Marchi

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Customer Value Proposition (Cvp)

 Cliente target  Job-to-be-done: il lavoro da compiere per risolvere un

importante problema o soddisfare un importante bisogno del cliente target

 Proposta che risolve il problema o soddisfa il bisogno. E’ definita non solo da quello che viene venduto, ma anche da come viene proposto.

COME

1 – individuare problema fondamentale 2 – legandolo al processo completo che serve per ottenere il risultato 3 – valutandone la soddisfazione e il valore per il cliente

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Formula del profitto

 Modello delle entrate. Quanto si può guadagnare: prezzo x volume. Pensato anche in termini di dimensioni del mercato, frequenza di acquisto, vendite collegate, ecc.

 Struttura dei costi. Come sono allocati i costi: costo delle risorse chiave, costi diretti e indiretti, economie di scala, ecc..

 Modello del margine. Quale deve essere l’utile netto di ogni transazione per ottenere i livelli di profitto desiderati.

 Velocità di rotazione delle risorse. In quanto tempo devono essere usate tutte le risorse per produrre il volume desiderato: tempi di consegna, output netto, rotazione del magazzino, utilizzazione delle risorse, ecc..

COME

1.  Sistema di misura non deviante, compromettente la Cvp. 2.  Evitare regole, metriche, politiche che inibiscono la creazione di valore

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Processi Chiave: Insieme a regole, metriche e norme

rendono ripetibile la fornitura redditizia della Cvp anche aumentando la scala. Possono essere:

 Processi. Progettazione, sviluppo del prodotto, approvvigionamento, produzione, marketing, reclutamento e formazione delle persone, IT.

 Regole e Metriche. Margine richiesto sugli investimenti, condizioni di pagamento, tempi di consegna, condizioni per i fornitori.

 Norme. Potenzialità richieste per effettuare gli investimenti, approccio al cliente, canali.

Risorse Chiave Necessarie a fornire la Cvp in maniera

redditizia. Possono includere  Persone  Tecnologie, prodotti  Attrezzature  Informazioni  Canali  Partnership, alleanze  Marchi

COME

Ottimizzare il risultato agendo sui “rapporti” tra risorse e processi

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Customer Value Proposition (Cvp) Formula del profitto

  Modello delle entrate.   Struttura dei costi.   Modello del margine.   Velocità di rotazione delle risorse.

Processi Chiave: Insieme a regole, metriche e norme rendono

ripetibile la fornitura redditizia della Cvp anche aumentando la scala.

Risorse Chiave Necessarie a fornire la Cvp in maniera redditizia.

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Come si costruisce un grande modello di business Sviluppare una solida

Customer Value Proposition (Cvp) per il cliente

Il successo viene dall’immaginare come soddisfare un cliente reale che deve svolgere un compito concreto

Costruite una Formula del profitto che permetta alla vostra azienda

di creare valore

Stabilite poi quali sono le risorse e i processi necessari.

Attenzione che le regole, norme e metriche che caratterizzano l’attuale modello di business non ostacolino

la Cvp

Il modello di business si annida nelle regole, norme, metriche istituite per salvaguardare lo status quo.

Confrontate il nuovo modello con quello attuale

per decidere se è realizzabile all’interno dell’organizzazione esistente o è necessario costituire una unità indipendente

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Strategia  "oceano  blu".  Cos'è?  

Dall'oceano  rosso  della  compe/zione  spietata,  all'oceano  blu  calmo  e  senza  concorrenza,  dove  per  vincere  bisogna  innovarsi  e  espandere  il  proprio  mercato.  Le  mosse  da  fare  per  darsi  regole  capaci  di  aprire  merca/  incontrasta/,  in  cui  la  crescita  è  garan/ta  

La  Strategia  Oceano  Blu  è  la  teoria  secondo  la  quale  i  merca/  in  cui  operano  le  imprese  di  qualsiasi  /po  sono  metaforicamente  vis/  come  due  oceani  paralleli  di  colore  diverso,  uno  rosso  ed  uno  blu,  a  seconda  del  modo  in  cui  si  decide  di  operare  sul  mercato  stesso.  

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Oceano  rosso  è  un  mercato  ipote/co  in  cui  i  manager  delle  imprese  si  sono  focalizza/  da  tempo,  che  comprende  tu>  i  se?ori  esisten/,  dove  vige  una  con/nua  lo?a  tra  compe/tors  per  aggiudicarsi  una  maggiore  fe?a  di  domanda  all'interno  dello  stesso  se?ore  e  dove  c'è  completa  assenza  di  innovazione.  

In  questo  /po  di  mercato  le  imprese  devono  accontentarsi  di  bassi  margini  di  profi>o,  perché  l'approccio  strategico  è  quello  tradizionale,  basato  sulla  sconfi?a  della  concorrenza.    

Viceversa,  un  oceano  blu  è  cara?erizzato  da  innovazione!  

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Le  nuove  idee  sono  sviluppate  attraverso  mosse  strategiche,  cioè  da  un  insieme  di  azioni  e  decisioni  manageriali  che  portano  alla  nascita  di  nuovi  prodotti  e  servizi  che,  a  loro  volta,  fanno  nascere  nuovi  mercati.  Ma  come  si  passa  da  un  oceano  rosso  a  quello  blu?  

Anche  se  può  sembrare  dif=icilissimo  abbandonare  le  logiche  tradizionali  e  studiare  nuove  strategie,  la  svolta  non  è  nell'idea  geniale  che  sbaraglierà  la  concorrenza,  ma  è  dare  un  valore  innovativo  a  qualcosa  che  già  esiste,  interpretandolo  in  forma  diversa.  Si  tratta  di  creare  "innovazione  di  valore":  cambiare  l'approccio  mentale  e  superare  così  i  con?ini  tradizionali  del  proprio  settore  di  riferimento  per  esplorare  nuovi  territori,  guardando  soprattutto  ai  non-­‐clienti  e  creando  nuovi  spazi  mercato  incontaminati.  

Per  poter  dar  vita  ad  un  oceano  blu  non  è  suf=iciente  avere  a  disposizione  dirigenti  con  un  buon  senso  critico  e  in  grado  di  imparare  dagli  errori:  i  manager  dovranno  ri?lettere  sul  fatto  che  senz'altro  esiste  una  parte  di  mercato  completamente  libera,  con  una  struttura  differente  in  cui  possono  loro  stessi  decidere  le  regole.    

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Il  caso  

Quando  si  parla  di  "Strategia  oceano  blu"  non  si  può  non  citare  uno  degli  esempi  di  maggior  successo  dell'applicazione  della  strategia:  quello  del  Cirque  du  Soleil.  Il  Cirque  du  Soleil  ha  rivoluzionato  il  settore  dei  circhi  negli  Stati  Uniti,  arrivando  a  neutralizzare  la  concorrenza.  

L'idea  vincente  è  stata  quella  eliminare  tutti  gli  ostacoli  di  varia  natura  ed  inserire  elementi  nuovi  che  hanno  fatto  crescere  l'interesse  dei  clienti  andando  ad  acquisirli  anche  da  altri  settori,  ad  esempio  dal  teatro.  

La  mossa  strategica  ha  richiamato  un  segmento  di  clientela  assolutamente  nuovo:  adulti  e  professionisti,  pronti  a  pagare  un  prezzo  molto  più  alto  rispetto  alle  famiglie  con  bambini,  il  tradizionale  target  di  riferimento  dei  circhi.  

In  meno  di  vent'anni,  Cirque  du  Soleil  ha  raggiunto  un  fatturato  tale  da  consacrarlo  leader  mondiale  del  settore.  La  strategia  si  è  rivelata  di  straordinario  successo  soprattutto  perché  una  crescita  così  rapida  si  è  veri=icata  in  un  settore  in  crisi,  per  il  quale  le  analisi  strategiche  tradizionali  indicavano  un  potenziale  di  crescita  molto  limitato.  

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Strategia  "oceano  blu”  

Strumenti  diagnostici  –  creare  un  sense  of  urgency  

Strumenti  (prescrizioni)  per  formulare  la  strategia

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Strategia  "oceano  blu”  

Strumenti  diagnostici  –  creare  un  sense  of  urgency  

1.  Quadro  strategico  –  fotografare  lo  spazio  attuale  di  mercato  

2.  Il  framework  delle  4  azioni  –  ride=inire  elementi  del  potere  di  acquisto  /  spezzare  il  tradeoff  tra  differenziazione  e  contenimento  dei  costi  

3.  Lo  schema  per  eliminare-­‐ridurre-­‐aumentare-­‐creare  (le  azioni  conseguenti  alla  risposta  alle  domande  del  framework  precedente)  

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Strategia  "oceano  blu”  

Strumenti  (prescrizioni)  per  formulare  la  strategia  

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le  4  fasi  della  visualizzazione  strategica  

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I  3  livelli  dei  non-­clienti  

Differiscono  per  la  distanza  relativa  dal  vostro  mercato  

Livello  1  –  futuri  non-­‐clienti,  che  si  trovano  ai  bordi  del  vostro  mercato  e  aspettano  di  levare  le  tende.  Utilizzano  in  minima    parte  l’attuale  offerta  di  mercato,  aspettano  l’alternativa.  

Livello  2  –  non-­‐clienti  che  ri=iutano  –  quelli  che  hanno  scelto  consciamente  di  tenersi  fuori  dal  vostro  mercato.  Non  possono  o  non  vogliono  utilizzare  l’offerta.  La  ritengono  inaccettabile  o  al  di  sopra  delle  proprie  possibilità.  Soddisfano  I  bisogni  in  altro  modo  o  addirittura  li  ignorano.  

Livello  3  –  non-­‐clienti  inesplorati  –  che  si  trovano  in  mercati  distanti  dal  vostro  

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Superare  I  principali  ostacoli  organizzativi  

4  categorie:  cognitivo  (un’organizzazione  incatenata  allo  status  quo),  risorse  limitate,  motivazione  (l  mancanza  di  motivazione  dello  staff)  ,  politica  (l’ostilità  di  chi  ha  forti  interessi  In  gioco).  

1.  Cognitivo  –  incontrare  I  clienti  insoddisfatti  2.  Risorse  –  reindirizzre  le  risorse  su  I  punti  caldi  (constraints)  ,  livellare  la  

variabilità  nella  disponibiltà  di  risorse  (eliminare  budget  funzionali,  cumulare  variabilità).  

3.  Motivazionale  –  mirare  ai  primi  birilli,  mettere  I  primi  birilli  in  una  boccia  di  vetro,  l’atomizzazione  come  via  per  il  cambiamento  

4.  Politica  –  assicuratevi  di  avere  un  consigliere  nel  top  management,  sfruttate  al  meglio  I  vostri  angeli  e  zittite  I  demoni  

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Il  principio  di  equità  dei  processi  

1.  Coinvolgimento  –  prendere  input,  far  criticare  tutti  

2.  Chiarimento  –  far  capire  I  motivi  delle  scelte  

3.  Chiarezza  delle  aspettative  –  esporre  chiaramente  le  nuove  regole  del  gioco  –  no  compromessi  

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Che cosa è TRIZ

TRIZ = Teoriya Resheniya Izobreatatelskikh Zadatch

Teoria per la soluzione dei problemi inventivi

TRIZ rappresenta il risultato dell'applicazione del metodo scientifico alla soluzione di problemi inventivi.

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Che cosa è TRIZ

l'approccio "trial and error" tipico dell'attività tradizionale di problem solving

in un approccio sistematico, in grado di aumentare la capacità di risolvere problemi e quindi gettare le basi per costruire un processo strutturato di innovazione continua.

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strumenti e logiche per:

-  analizzare i problemi e trasformarli in modelli

- prevedere la probabile evoluzione del sistema tecnologico analizzato

- applicare logiche e soluzioni derivanti dall'analisi di innovazioni applicate a problemi simili

L'approccio TRIZ

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TRIZ = METODO = PROCESSO SISTEMATICO , RIPETIBILE

L'obiezione più comune rispetto a questo percorso è: i problemi tecnologici sono spesso molto diversi uno dall'altro. Non è possibile trovare degli elementi comuni ai brevetti e derivarne quindi delle regole più generali.

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Gli innumerevoli problemi tecnologici descritti e risolti dai brevetti, vengono ridotti ad un numero finito di modelli generali, attraverso un processo di focalizzazione sul problema fondamentale e di modellazione (astrazione).

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asciugare i panni in una lavatrice

togliere le particelle d’olio dall’aria di raffreddamento del carter di un motore

estrarre la polvere dall’aria (filtrazione in un aspirapolvere).

una soluzione per separare due sostanze.

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Il lavoro di analisi svolto da Altshuller ha evidenziato che la quasi totalità dei brevetti si riferisce ad applicazioni di

tecnologie, logiche e soluzioni già esistenti ed implementate.

Gli ostacoli principali al processo creativo

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Gli ostacoli principali al processo creativo

L'inerzia psicologica L'accesso alla conoscenza

più una persona è competente più cercherà la soluzione nell’ambito delle proprie competenze

La conoscenza è infinita, diventa cruciale sapersi fare la domanda giusta, occorre strutturare la conoscenza ad un livello di astrazione superiore

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I concetti fondamentali di TRIZ

•  funzioni •  idealità •  risorse •  contraddizioni •  leggi evolutive