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PROCESSO METODOLOGICO Il seguente schema consente al professionista il controllo del corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura verificandone la conformità delle soluzioni adottate al regolamento regionale DPRG 62R/05 Lo schema è suddiviso in tre sezioni: 1. Transito in copertura 2. Accesso alla copertura 3. Percorso d’accesso Ognuna delle quali deve essere verificata per consentire il passaggio alla sezione successiva, solo quando tutte le sezioni sono verificate è possibile definire come corretto l’iter progettuale e di procedere all’elaborazione dell’elaborato tecnico Come il Regolamento lo schema suddivide le coperture in funzione dell’età di costruzione: esistente e nuovo indicando le diverse possibilità progettuali in funzione anche delle loro caratteristiche strutturali. In base alla possibilità di manutenzioni frequenti sono state aggiunte delle considerazioni progettuali non strettamente obbligatorie ma che risultano delle buone pratiche ai fini di progettazione attenta per una successiva manutenzione sicura. Riunendo in gruppi omogenei di soluzioni progettuali le casistiche che si possono presentare sono state prese in considerazione le seguenti possibilità : C PORTANTE NUOVA PARZIALMENTE PORTANTE A PORTANTE ESISTENTE PARZIALMENTE PORTANTE B NON PORTANTE ESISTENTE D NON PORTANTE NUOVA Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it

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Page 1: PROCESSO ETODOLOGICO€¦ · PROCESSO METODOLOGICO Il seguente schema consente al professionista il controllo del corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura verificandone

PROCESSO METODOLOGICO

Il seguente schema consente al professionista il controllo del corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura verificandone la conformità delle soluzioni adottate al regolamento regionale DPRG 62R/05

Lo schema è suddiviso in tre sezioni:

1. Transito in copertura

2. Accesso alla copertura

3. Percorso d’accesso

Ognuna delle quali deve essere verificata per consentire il passaggio alla sezione successiva, solo quando tutte le sezioni sono verificate è possibile definire come corretto l’iter progettuale e di procedere all’elaborazione dell’elaborato tecnico

Come il Regolamento lo schema suddivide le coperture in funzione dell’età di costruzione: esistente e nuovo indicando le diverse possibilità progettuali in funzione anche delle loro caratteristiche strutturali. In base alla possibilità di manutenzioni frequenti sono state aggiunte delle considerazioni progettuali non strettamente obbligatorie ma che risultano delle buone pratiche ai fini di progettazione attenta per una successiva manutenzione sicura.

Riunendo in gruppi omogenei di soluzioni progettuali le casistiche che si possono presentare sono state prese in considerazione le seguenti possibilità :

C

PORTANTE NUOVA PARZIALMENTE PORTANTE

A

PORTANTE ESISTENTE PARZIALMENTE PORTANTE

B

NON PORTANTE

ESISTENTE

D

NON PORTANTE

NUOVA

Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it

Page 2: PROCESSO ETODOLOGICO€¦ · PROCESSO METODOLOGICO Il seguente schema consente al professionista il controllo del corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura verificandone

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CES

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LEGENDA

PORTANTE: Copertura che per la sua intera superficie ha consistenza tale da sostenere sia il personale manu-tentore che eventuali strumenti, materiali, attrezzature di lavoro dello stesso. .

IMPIANTI MECCANICI: Ascensore, montacarichi impianto termico impianto di condizionamento impianto di climatizzazione impianto di ventilazione impianto di depurazione impianto di sollevamento acque impianto di refrigerazione impianto di spegnimento altro

PARZIALMENTE PORTANTE: Copertura che presenta porzioni sfondabili (non portanti).

NON PORTANTE: Copertura totalmente sfondabile. Caratterizzata da una capacità portante insufficiente a reggere i carichi accidentali dell’attività manutentiva, in relazione alla sua componente strutturale, o per lo stato di degrado della stessa. .

ELEMENTI FISSI: Camini Sfiati Antenne Pannelli solari Pannelli fotovoltaici altro

CONCLUSIONE ITER METODOLOGICO E COPERTURA CONFORME:

Copertura che rispetta i requisiti della normativa LRT 1/05 e del relativo Regolamento d’attuazione.

DIREZIONE PREFERENZIALE E CONFORME

DIREZIONE CHE NECESSITA DI CONFORMITA’

COPERTURA RAGGIUNGIBILE DALL’ESTERNO

COPERTURA RAGGIUNGIBILE ATTRAVERSO UN PERCORSO DEDICATO FISSO

ISOLA TECNOLOGICA PROTETTA

PASSAGGIO A VERIFICA SUCCESSIVA

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ESISTE UN TIRANTE D’ARIA SUFFICIENTE ?

Caduta trattenuta Posizionamento degli ancoraggi e scelta dei DPI in grado di evitare una caduta

Arresto Caduta Ammissibile solo nei casi in cui possa esse-re ipotizzata una facile recuperabilità dell’operatore mediante mezzi di soccorso o

procedure di emergenza, tempo massimo di recupero 30 minuti.

Caduta trattenuta Posizionamento degli ancoraggi e scelta dei DPI in grado di evitare una caduta

LA COPERTURA SARÀ DOTATA DI PARAPETTO SUI BORDI CONFORME?

C 1- TRANSITO IN COPERTURA

Copertura dotata di sistemi anticaduta conformi norme UNI Direttamente raggiungibili dal punto di accesso (linea vita o ganci, conformi UNI).

pendenza ≥ 50%. • protezione dei bordi e delle parti sfondabili con parapetto pieno e di altezza supe-

riore a 100 cm (UNI 8088 punto 4.2), • verifica della spinta dinamica dovuta a rotolamento dell’operatore contro il para-

petto; 15% < pendenza <50%. Verifica della tenuta del manto: • manto antisdrucciolo e ben ancorato (laterizio o guaine goffrate). Prescrizione:

parapetto con parapiedi; • manto liscio (lamiere metalliche) o non perfettamente ancorato al fondo. Prescri-

zione: parapetto e fascia parapiedi; verifica della spinta dinamica; 0% < pendenza <15%. • prescrizione: segnalazione e protezione fisse delle superfici sfondabili

(parapetto )

NO

TRANSITO CONFORME PASSAGGIO ALLA VERIFICA SUCCESSIVA

SI

Soluzione A: messa in sicurezza me-diante protezione dei bordi

Soluzione B: messa in sicurezza mediante sistemi anticaduta

SI

NO

PORTANTE NUOVA PARZIALMENTE PORTANTE

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E’ NECESSARIA UNA MANUTENZIONE FREQUENTE ?

C 1 - TRANSITO IN COPERTURA IN PRESENZA D’ IMPIANTI

IN COPERTURA SARANNO PRESENTI DOTAZIONI IMPIANTISTICHE O ELEMEN-

TI FISSI DI CUI È PREVEDIBILE UNA MANUTENZIONE ?

Soluzione di Buona Pratica

Aree di transito Collocazione degli impianti in area circoscritta e protezione di questa con parapetti (isola tecnologica circoscritta ) vedi UNI EN ISO 14122-3

Soluzione di Buona Pratica

Aree di transito E’ sufficiente realizzare una protezione delle cadu-te mediante dispositivi anticaduta conformi norme UNI in prossimità delle aree manutentive

SI

NO

SI

TRANSITO CONFORME PASSAGGIO ALLA VERIFICA SUCCESSIVA

NO

IMPIANTI MECCANICI

ELEMENTI FISSI

PORTANTE NUOVA PARZIALMENTE PORTANTE

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Page 5: PROCESSO ETODOLOGICO€¦ · PROCESSO METODOLOGICO Il seguente schema consente al professionista il controllo del corretto approccio alla progettazione di una copertura sicura verificandone

LA COPERTURA SARÀ DOTATA DI UN PUNTO D’ ACCESSO PERMANENTE CON LE

CARATTERISTICHE DEL REGOLAMENTO?

Accesso Interno Per risultare conforme al regolamento l’apertura di accesso oltre ad avere un serramento privo di parti taglienti o spor-genti e possedere un sistema di apertura dell’anta deve essere agevole e sicuro. deve presentare le seguenti caratteristi-che: • Apertura verticale.

Dimensioni minime: h 120; L 70 cm; • Apertura Orizzontale.

Dimensioni minime: sup. 0,50 mq, L 70 cm.

Accesso Esterno Per risultare conforme deve presentare almeno una di queste caratteristiche: • Ancoraggi permanenti • Area protetta alla zona di sbarco • Parapetto • Maniglioni

ACCESSO CONFORME PASSAGGIO ALLA VERIFICA SUCCESSIVA

C 2 - ACCESSO IN COPERTURA

NO SI

Soluzione A: Realizzazione del punto di accesso permanente

PORTANTE NUOVA PARZIALMENTE PORTANTE

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E’ realizzato da un percorso verticale costituito da scale fisse a gradini a sviluppo rettilineo ?

L’accessibilità della copertura deve es-sere garantita, prioritariamente, da sca-la a rampa ad andamento rettilineo a-vente pedata ed alzata (NON scala a pioli), fissa e dotata di protezioni laterali sui fronti aperti (parapetto/corrimano). Si considera conforme anche una scala retrattile purché dotata di pedata non inferiore a 8 cm e inclinazione tra 60° e 70° rispetto al piano di appoggio, come riportato dalla norma tecnica UNI EN 131/1, punto 4.5.

PERCORSO D’ACCESSO CONFORME

C 3 - PERCORSO D’ ACCESSO IN COPERTURA

COPERTURA CONFORME

Nell’elaborato tecnico redigere una Relazione Tecnica Illustrativa in cui sia giustificata l’impossibilità a realizzare prioritariamente un percorso verticale di acces-so con scale fisse a gradini a sviluppo rettilineo con l’indicazione delle misure sostitutive quali: • Scala fissa a pioli dotata di dispositivo an-

ticaduta Uni 353.1 o 353.2 • Scala fissa a pioli con gabbia

di protezione • scala a pioli retrattile;

NO SI

Soluzione A: Realizzazione del percorso di accesso perma-nente

SI

Redazione ELABORATO TECNICO

NO

LA COPERTURA SARÀ DOTATA DI UN PERCORSO D’ACCESSO PERMANENTE CON LE CARATTERISTICHE

DESCRITTE DAL REGOLAMENTO? • Larghezza ≥ 60 cm. • Illuminazione ≥ 20 lux. • Esente da ostacoli o avere segnalazione degli stessi. • Parti orizzontali devono avere lati prospicienti il vuoto protetti con parapetto

PORTANTE NUOVA PARZIALMENTE PORTANTE

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