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1 di N erio A gostini di N erio A gostini Problematiche gestionali nella biblioteca pubblica

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d i N er i o A g o st i n id i N er i o A g o st i n i

Problematiche gestionali nellabiblioteca pubblica

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D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.

D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione.

Contesto normativo dell’ente localeContesto normativo dell’ente locale

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CentralitàGli elementi più importantiGli elementi più importanti

Riorganizzazione strutturale

Autonomia regolamentare e gestionale

Semplificazione amministrativa

Centralità del cittadino

Centralità della professionalità

Rapporto di lavoro di diritto privato

Programmazione, pianificazione, controllo e misurazione

Separazione dei poteri

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Direttore Generale

Comitato di Direzione

Settore A Settore B

Settore C

Settore N

Servizio X

Gestione complessiva

Gestione settoriale

Gestione Servizi

Servizio Y

Servizio Z

SINDACO e

ASSESSORI

Governo Indirizzo e Controllo

Consiglio Comunale

Bilanci Relazione

programmatica

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La pianificazione si esplica nei bilanci di previsione con l’indicazione, a livello generale, degli obiettivi previsti.

La programmazione si colloca nel “provvedimento programmatorio” della Giunta cioè nel PEG, facoltativo negli enti locali con meno di 15.000 abitanti, con il quale essa procede all’assegnazione, a ciascun Dirigente/Responsabile dei Servizi, le risorse per raggiungere gli obiettivi.

I capisaldi gestionaliI capisaldi gestionali

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…………e quindi poter operare nella certezza !e quindi poter operare nella certezza !

La programmazione e pianificazione forniscono la certezza delle risorse e impediscono di:

perseguire obiettivi non sufficientemente definiti o non condivisi tra Responsabile di servizio, Bibliotecario ed Amministratori

essere esposti al continuo stillicidio degli Amministratori

Proprio per questi motivi è caldamente consigliato il ricorso al PEG in tutti gli enti , ma soprattutto in quelli piccoli e medi.

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Ruolo gestionale del BibliotecarioRuolo gestionale del Bibliotecario

1. Predisporre la proposta tecnica di Scheda Peg della Biblioteca con i necessari elementi di supporto informativo

1. Sottoporre ed esaminare la proposta con il Responsabile dei Servizi (pre-negoziazione)

1. Rielaborare la Scheda Peg nella “forma e contenuti condivisi” che il Responsabile dei Servizi trasferirà nel confronto-negoziazione con gli Amministratori

1. Ricevere la Scheda definitiva di Peg risultante dalla “negoziazione” e che la Giunta adotterà dopo l’approvazione del bilancio di previsione in C.C.

1. Attuare i programmi e raggiungere gli obiettivi

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Gli obiettivi sono dei risultati prestabiliti o attesi, più o meno diluiti nel tempo, previsti nella programmazione, che la biblioteca si prefigge di raggiungere con determinate azioni. La definizione operativa (il budgeting), che il bibliotecario deve proporre, condividere, curare attentamente, consiste nella precisazione di dettaglio, in un piano degli obiettivi (Pdo)piano degli obiettivi (Pdo) relativo al servizio Biblioteca.

Strategicità degli obiettiviStrategicità degli obiettivi

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Definizione degli obiettiviDefinizione degli obiettivi

Gli obiettivi del Servizio Biblioteca devono essere definiti in maniera rigorosa per essere efficaci e quindi secondo il metodo SMART devono essere:

Semplici (comprensibili)

Misurabili (definizione di modalità ed indicatori)

Raggiungibili (Achievable) (per contenuto e scadenze)

Realistici (compatibili con le strategie e le risorse)

Con Tempi definiti

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SCHEMA DI PROGRAMMAZIONE

DEFINIZIONE OBIETTIVI GENERALI(Planning)

PROGRAMMAZIONE OPERATIVA(Programming)

DEFINIZIONE DI DETTAGLIO (Budget ing)

Indicatori Risultat i Risorse: Finanziarie Umane StrumentaliResponsabili de i

Servizi• Attuazione de i programmi• Raggiungimento degli obiet t ivi• Conseguimento de i risulta t i

Controllo-ValutazioneControllo di Gest ione e Strategico

Consiglio

Giunta

GIUNTA

Responsabili de i Servizi

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forme associativeforme associative

forme di gestioneforme di gestione

nel primo ambito vengono previste le forme di associazione tra gli enti per l’esercizio di funzioni e di servizi (Cooperazione)

nel secondo ambito vengono previste le forme di gestione dei servizi pubblici locali che “abbiano per oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali ”

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Unione

Azienda Speciale

Convenzione

Fondazione

Società di capitali

Consorzio

Il contesto normativo attuale prevedeIl contesto normativo attuale prevede(D. Lgs. 267/2000)(D. Lgs. 267/2000)

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La forma di gestione ottimaleLa forma di gestione ottimale

E’ molto diffusa, se non la prevalente, la gestione mistagestione mista che sino ad oggi si è sviluppata nei servizi informativi e nelle biblioteche in particolare, più per esigenze strutturali che per scelta consapevole.

Oggi diventa una scelta di programmazione !

Essa consiste nella contemporaneità di : a) gestione diretta (in economia) del serviziob) gestione in cooperazione di attività comuni

c) gestione in affidamento a terzi, a tempo

determinato, di alcune attività

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Convenzione (Art. 30 D. Lgs. 267/2000)

"al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, i Comuni e le Province possono stipulare tra loro apposite Convenzioni …”

“… Le Convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie".

E' questa la tipica associazione volontaria tra enti per la gestione di servizi comuni delle Biblioteche che ha trovato la sua pratica applicazione, nei Sistemi bibliotecariSistemi bibliotecari

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Evoluzione possibile del sistema bibliotecarioEvoluzione possibile del sistema bibliotecario

La via di uscita alle problematiche ed ai limiti dei sistemi La via di uscita alle problematiche ed ai limiti dei sistemi basati sulla Biblioteca Centro-sistema è stata quella di basati sulla Biblioteca Centro-sistema è stata quella di pensare al sistema come pensare al sistema come “rete”“rete” e come “ e come “unicaunica biblioteca biblioteca virtualevirtuale” e creare quindi il ” e creare quindi il Centro Rete o Centro ServiziCentro Rete o Centro Servizi

E’ questa una soluzione gestionale capace di garantire E’ questa una soluzione gestionale capace di garantire i punti di interesse cooperativo con i punti di interesse cooperativo con una certa una certa autonomiaautonomia, ma soprattutto essere , ma soprattutto essere operativamente operativamente distaccatodistaccato dalla gestione delle singole biblioteche anche dalla gestione delle singole biblioteche anche se comunque in carico ad uno degli enti se comunque in carico ad uno degli enti associati.associati.

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I possibili punti di interesse cooperativo / 1I possibili punti di interesse cooperativo / 1

Possono essere innumerevoli, ma quelli più sperimentati sono:

• la catalogazione e la gestione del catalogo collettivo

• il prestito interbibliotecario continuo • il sistema informatico unico• la condivisione di risorse in rete • sviluppo coordinato delle collezioni

(dall’acquisto alla revisione)• la realizzazione e gestione di un Sito Web

comune e di un Forum dei bibliotecari del sistema territoriale

• l’aggiornamento professionale

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I possibili punti di interesse cooperativo / 2I possibili punti di interesse cooperativo / 2

Si aggiungono quelli in via di positiva sperimentazione:

• la gestione di un magazzino centralizzato (documenti “allontanati” dalle biblioteche associate negli interventi di revisione del patrimonio)

• i progetti di animazione condivisa • la promozione dei servizi e delle attività culturali e

interculturali • la predisposizione di guide ai servizi, carte delle

collezioni e carte dei servizi comuni• il monitoraggio e la misurazione dei servizi• il reperimento e la gestione del personale

(a fronte dei bisogni delle biblioteche associate)

• la rilevazione della customer satisfaction

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Affidamento a Terzi

quando sussistano ragioni tecniche, economiche o di utilità sociale , i servizi…possono essere affidati a Terzi, in base a procedure di evidenza pubblica, secondo le modalità stabilite dalle normative di settore

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Necessita aggiornamento del Regolamento di contabilità dell’ente

Le nuove procedure di aggiudicazioneLe nuove procedure di aggiudicazione(D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 – Codice dei contratti pubblici relativi (D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 – Codice dei contratti pubblici relativi

a lavori, servizi e forniture)a lavori, servizi e forniture)

Art. 54

Per l’individuazione degli operatori economici che possono presentare offerte per l’affidamento di un contratto pubblico, le stazioni appaltanti utilizzano le procedure:

• Aperte• Ristrette• Negoziate (con o senza bando)• Il dialogo competitivo

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i criteri di aggiudicazionei criteri di aggiudicazione

1.Prezzo più basso ( unico elemento)

2.Offerta economicamente più vantaggiosa (più elementi: prezzo, qualità, requisiti tecnici, tempo, ecc. definiti in valore percentuale)

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testi diNerio Agostini

Betarice BargagnaPera Colarusso

Fabrizio MarchioriMarzia MieleFausto Rosa

Ivana TruccoloLoredana Vaccani

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i requisiti di professionalitài requisiti di professionalità

la definizione dei profili professionali necessari per lo svolgimento delle attività

il corretto riconoscimento contrattuale e la conseguente corretta retribuzione

le modalità di formazione, aggiornamento e riqualificazione del personale incaricato

i rapporti con il personale dipendente dell’ente

i controlli sul rispetto delle singole voci di capitolato

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CONTRATTO DI SERVIZIO il progetto di gestione le modalità organizzative dell’attività i livelli di quantità e qualità i livelli di cooperazione minimi

da mantenere gli oneri finanziari da riconoscere la certezza dei pagamenti le clausole di ritardo, di fermo o

di eventi non prevedibili e non dipendenti dal gestore

le clausole di risoluzione le penalità per inadempienze

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Rafforzare il collegamento con il Sistema Interbibliotecario, con la partecipazione alle riunioni tecniche e alle decisioni operative del Responsabile di Servizio o dell'Assistente. Completare spazio reception, esposizione novità e postazione multimediale al pubblico. Consolidare la visibilità del servizio, caratterizzando le singole iniziative con la promozione. Adeguare orari di apertura al pubblico per far fronte alle esigenze interne e dell'utenza. Attivare sistema recupero spese per solleciti e altri servizi. Attivare acquisto libri in lingua straniera.

PROGRAMMA nr. 6 RESPONSABILE Giorgio PROGETTO N° 5 BIBLIOTECA

OBIETTIVO N. 1 CONSOLIDAMENTO SERVIZI ALL’UTENZA

RISULTATI DA CONSEGUIRE Aggiornare e potenziare il patrimonio librario, predisponendo un "piano acquisti". Realizzare la costante revisione e scarto del patrimonio librario esistente. Qualificare il personale, favorendone la partecipazione a corsi, seminari e convegni da programmare con Servizio Personale . Migliorare il "dialogo" con gli utenti, sviluppando l'informazione. Elaborare dati statistici e gli indicatori di servizio relativi al prestito libri. Consolidare il servizio prestito audiovisivi. Consolidare il servizio emeroteca, con miglioramento spazio.

Divulgare la Guida ai ServiziRealizzare la Carta dei Servizi

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guida ai serviziguida ai servizi

Un documento semplice nella forma e nel linguaggio con cui la biblioteca rende noti:

i servizi che offrele modalità e i tempi di erogazione dei servizi dove e in quali orari si può accederea chi sono rivolti i serviziquali iniziative vengono attivate

Un documento informativo amichevole da diffondere nel territorio e comunque da offrire a tutti coloro che in qualche modo si rapportano con la biblioteca.

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Cos’è la carta dei servizi ?Cos’è la carta dei servizi ?

I contenuti della carta dei servizi caratterizzano il “patto tra la biblioteca e il cittadino”, tra il servizio pubblico erogatore e l’utente-cliente. .

La Carta dei Servizi è uno “strumento gestionale e di programmazione dinamica”, ben collegato alla programmazione, e quindi da aggiornare periodicamente (es. realizzata a fogli separati) a seconda delle novità o cambiamenti gestionali.

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Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorio

La carta dei serviziLa carta dei servizi della bibliotecadella bibliotecanon deve essere:non deve essere:

☻ la copia ben fatta del vecchio Regolamento

☻ la copia redazionalmente diversa della Guida ai Servizi

☻ un elenco di principi tratti e riportati letteralmente dalla direttiva ministeriale

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Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorio

Le differenzeLe differenzeIl Regolamento ha lo scopo di esplicitare e regolare le procedure e i protocolli definiti dalla biblioteca, ad uso di utenti e bibliotecari, per l'utilizzo della biblioteca stessa e dei suoi servizi.

La Guida ai Servizi si configura come il documento nel quale la biblioteca enumera e presenta tutti i servizi che rende e tutte le opportunità che offre all'utente, una sorta di depliant pubblicitario che la biblioteca può utilizzare per farsi conoscere al suo interno e all'esterno.

La Carta dei Servizi ha il compito di facilitare l'accesso ai servizi, esplicitare e rendere noti gli standard di qualità attesi, mettere gli utenti in condizione di valutare la qualità effettiva dei servizi e di esprimere tale valutazione oltrechè esprimere azioni di proposta, lamentela, reclamo.

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Le fontiLe fonti

Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorio

Carta dei Servizi Carta dei Servizi

Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri 27.01.94DL 163/95 Schemi carte dei servizi

Riforma controlli nelle P.A. - D. Lgs. 286/1999 – Art. 11

Testo Unico Enti locali – D. Lgs. 267/2000, Art 112

Codice dei beni culturali e del paesaggio D. L.vo 22.1.2004, n. 42 come modif. da D. Lgs 156/2006 e D. Lgs n. 62/2008

Art. 111 principi di valorizzazione,

Art. 114 livelli di qualità della valorizzazione,

Art. 115 forme di gestione

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RiferimentiRiferimenti

Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorio

Carta dei Servizi Carta dei Servizi

Alessandro Sardelli Dalla certificazione alla Qualità Totale

Check list di una Carta dei Servizi:

• Scopo (della Carta)• Struttura (della Biblioteca)• Principi (cui si informa il servizio)• Servizi (erogati)• Standard (che ci si impegna a mantenere)• Progetti di miglioramento (in programma)• I reclami (quando e come farli)• I risarcimenti (come ottenerli)

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Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorio

Carta dei servizi e standard di qualitàCarta dei servizi e standard di qualità

Nella Carta dei servizi il "patto" tra il soggetto erogatore e il cittadino utente deve basarsi su tre punti:

☺ la definizione di standard di qualità ragionevoli e rilevanti per l'utente

☺ la verifica del rispetto degli standard, attraverso sistemi di monitoraggio

☺ l’attuazione degli effetti prodotti dagli standard, sia in termini di miglioramento della qualità (aggiornamento e innalzamento degli standard), sia in termini di tutela degli utenti ( gestione delle proposte e dei reclami)

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Il profilo professionale

Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorio

Indi

cato

ri B

iblio

teca

di B

rugh

erio

Indi

cato

ri B

iblio

teca

di B

rugh

erio Indice Valore

2005 Obiettivo 2006-2008

Indice di prestito: numero prestiti annuali/popolazione

3,67 4

Indice di circolazione: numero prestiti annuali / dotazione documentaria

1,94 2

Indice di impatto: (iscritti al prestito nel corso dell'anno / popolazione) X 100

20,2% 23

Indice di costo: spesa corrente rapportata al numero dei prestiti (in Euro)

5,23 5,23

Bilancio per gli acquisti documenti: % sul bilancio totale della biblioteca

8,24% 11,5

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Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorioIn

dica

tori

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liote

ca d

i Bol

zano

Indi

cato

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iblio

teca

di B

olza

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Gli standard di Qualità proposti valgono per l’anno in corso ed i relativi valori previsti potranno essere aggiornati e migliorati progressivamente negli anni successivi.

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Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorioIn

dica

tori

Bib

liote

ca d

i Blz

anoo

Indi

cato

ri B

iblio

teca

di B

lzan

ooIn particolare, nel caso di mancato rispetto degli standard promessi, si prevedono le seguenti forme di rimborso, tra cui i cittadini possono scegliere, anche in base alle disponibilità:

1 CD-ROM o libro o catalogo di mostre

bonus per n. 20 fotocopie gratuite

fornitura di un servizio integrativo o personalizzato (ad es. reference ad hoc)

1 biglietto d’ingresso ridotto per uno spettacolo teatrale o evento culturale organizzato dal Comune (Bolzano Poesia, Bolzano Danza, etc.)

2 biglietti d’ingresso ridotti per il Lido comunale

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Carta dei servizi della biblioteca: elemento gestionale programmatorio

Il RegolamentoIl Regolamento

Conseguente all’adozione della guida ai servizi e della carta dei servizi è l’annullamento e comunque la non necessità per naturale obsolescenza del Regolamento della Biblioteca.

Il Regolamento è nato negli anni 70 come utile strumento operativo in assenza di altro. Ora i Regolamenti nell’ente locale hanno assunto tutta un’altra valenza dopo il Testo Unico e la modifica del Titolo V della Costituzione.

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Riferimento normativoRiferimento normativo

Il D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in materia di protezione dei dati personali

cioè il codice della e sulla Privacy

La PrivacyLa Privacy

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Gli elementi più importantiGli elementi più importanti

Responsabili del trattamento

Trattamento dei dati sensibili

Trattamento dei dati personali

Tutela del cittadino

Intervento del Garante della Privacy

Obbligo informativo dell’ente

Regolamento di sicurezza

Diritto di accesso

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La PrivacyLa Privacy Il D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 -

Codice in materia di protezione dei dati personali è il codice della e sulla Privacy

Dopo varie proroghe per alcuni dei suoi articoli, finalmente dal 28 febbraio 2007 (decreto Bersani) deve essere applicato in tutte le sue parti e in tutte le realtà pubbliche o private (vi sono aggiornamenti recenti es. DL 112/2008).

IL Garante della Privacy è la figura istituzionale prevista a tutela dei cittadini.

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per gli operatori

valgono le “linee guida” adottate il 14 giugno 2007 aventi lo scopo di garantire la riservatezza dei dipendenti pubblici senza venir meno al principio di trasparenza della pubblica amministrazione.

I punti più importanti riguardano: Assenze per malattia, certificati e visite mediche Diffusione dei dati in Internet Dati biometrici dei lavoratori Comunicazioni tra amministrazione e lavoratore

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per gli operatori

Queste linee guida si collegano con quelle precedenti, sempre del 2007 relativi alla tutela dei dati personali nella pubblicazione degli atti degli enti locali.

Vi sono anche le linee guida del 2007 in ordine all’uso del computer sul luogo di lavoro ovvero di Internet e l’utilizzo della posta elettronica compresa quella privata al fine di prevenire usi arbitrari, ma anche la lesione della riservatezza degli operatori.

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per gli utenti

Innanzitutto nel Codice vi è un obbligo, previsto dall’art. 13 e dall’art. 22, comma 2, con minuziosa descrizione, ancora poco applicato: l'informativa all'interessato da parte del titolare di trattamento.

Per gli utenti ci sono 6 aspetti da affrontare per la tutela dei dati personali che a loro vengono richiesti dal bibliotecario all’atto dell’iscrizione o rinnovo della stessa.

L’informativa rappresenta un significativo profilo di trasparenza del trattamento, che si aggiunge a quello importante per la possibile richiesta esplicita di accesso dell'interessato previsto dall’art. 7.

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per gli utenti

Il bibliotecario per la eventuale mancata informativa si assume una precisa responsabilitàresponsabilità..

Infatti l’art. 161 del Codice per “omessa o inidonea informativa”, quindi violazione dell’art. 13, prevede una sanzione di base piuttosto onerosa, da 3000 a 18.000 Euro con ulteriori variazioni in rialzo a seconda dei casi di importanza o gravità.

Le modalità con cui gli enti propongono le "informative" e chiedono il consenso al cittadino sono spesso diverse tra loro perchè dipende da come hanno organizzato il trattamento dei dati e descritto questo processo organizzativo nel loro DPS (documento programmatico per la sicurezza)DPS (documento programmatico per la sicurezza).

Page 43: Problematiche gestionali nella biblioteca pubblica · Rapporto di lavoro di diritto privato Programmazione, pianificazione, controllo e misurazione Separazione dei poteri. 4 Direttore

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per gli utentiIl DPS è il secondo elemento importante, anch’esso obbligatorio e da aggiornare ogni annoobbligatorio e da aggiornare ogni anno. Questo riporta le informazioni circa le modalità di gestione informatica secretata dei dati personali e le modalità di accesso e i responsabili della gestione.

Nel documento oltre al titolare responsabile del trattamentoresponsabile del trattamento, devono essere elencati tutti gli operatori per le postazioni informatiche, ai quali andrà fornita una password di password di accessoaccesso al sistema, che andrà dettagliato indicando le misure di sicurezza adottate.

Il DPS dovrebbe obbligare inoltre le biblioteche a registrare gli registrare gli accessi e l'utilizzo delle postazioni Internetaccessi e l'utilizzo delle postazioni Internet, ma questo coincide con altri aspetti relativi alle prescrizioni di sicurezza.

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per gli utenti

Il terzo aspetto riguarda ovviamente l’assensoassenso all’uso dei dati personali finalizzato alle attività del servizio biblioteca.

Va fatta firmare apposita dichiarazionefirmare apposita dichiarazione ? ?

Sarebbe invece opportuno cogliere l’occasione per chiedere la possibilità di avere il numero di cellulare e l’indirizzo e-mail con l’autorizzazione al solo utilizzo per le comunicazioni di servizio dirette e personali.

No per gli enti pubbliciNo per gli enti pubblici secondo art. 23 del Codice secondo art. 23 del Codice

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per il rapporto utenti-documenti

(quarto aspetto)

Adozione di strumentazioni/attrezzature self-service (es. fotocopie e autoprestito).

Ricorso alla gestione informatizzata dellevarie operazioni con software che permettano l’uso del bar-code o del Rfid o tessera Sanitaria.

Adeguamento sofware per rendere non visibile (solo utilizzo statistico) lo “storico dei prestiti” dei singoli utenti. La visibilità dovrebbe avvenire in modalitàself-service e utilizzo stampa con password all’utente. In alternativa serve autorizzazione specifica individuale.

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La Privacy in BibliotecaLa Privacy in Biblioteca Per la comunicazione agli utenti

(quinto aspetto)

Apposita dichiarazione-autorizzazioneall’uso della posta elettronica e sms.Nota prestampata (a fondo mail) di garanzia.

Nota prestampata nell’uso delle news-letter

Attenzione particolare nella gestione dei dati nelle postazioni Internet.No a filtri e a modalità varie di controllo e censuranella navigazione Internet.

Per l’utilizzo delle postazioni Internet (sesto aspetto)

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Devono essere esplicitamente richiamate le modalità operative e i regolamenti che garantiscono la tutela della privacy dei cittadini-utenti in biblioteca.

Relazioni con la Carta dei serviziRelazioni con la Carta dei servizi

Devono essere esplicitati i diritti di informazione e le modalità di accesso alla verifica della garanzia.

Devono essere indicati quali sono i soggetti (funzione e ruolo) che sono autorizzati all’accesso dei dati personali.

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Postazioni InternetPostazioni Internet

L’utilizzo di Internet deve essere adeguatamente regolamentato, con attenzione alla tutela dei minori, prevedendo anche l’eventuale prenotazione d’utilizzo, ma soprattutto la « registrazione di accesso » utile per ragioni statistiche e, se richiesto, anche giudiziarie.

La registrazione può essere fatta manualmente rilevando il numero di tessera di iscrizione alla biblioteca e facendo apporre firma su apposito registro in cui sono riportate la data e l’ora di utilizzo della postazione, oppure con l’uso della penna ottica e l’ora indicata dal computer, o meglio ancora se il tutto avviene attraverso apposito software che registra delle coordinate di accesso temporali e individuali anche quando ci sono più postazioni.

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Postazioni InternetPostazioni Internet

Va garantito il rispetto delle norme

sulla

privacy e la libertà individuale

di accesso

all’informazione su cui il

bibliotecario non

ha nessun diritto

di interferire Principi da rispettare

“I servizi della biblioteca pubblica sono forniti

sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti,

senza distinzione di età, razza, sesso, religione,

nazionalità o condizione sociale “

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Postazioni InternetPostazioni Internet

Per la messa a disposizione dell’utenza della biblioteca di postazioni Internet non occorre alcuna autorizzazione particolare.

Il Ministero per le Comunicazioni allo scopo interpellato ha risposto che:“ai sensi della delibera a.g.com 102/03/CONS,[1] le biblioteche non devono richiedere alcuna autorizzazione poiché esercitano un’attività primaria che non è la fornitura di servizi di telecomunicazioni.[1] http://www.agcom.it/provv/d_102_03_CONS.htm .

Non è assolutamente opportuno invece attivare nella biblioteca il servizio di Internet point per permettere agli utenti di chattare o usare la posta elettronica

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Postazioni InternetPostazioni Internet

È evidente che l’utilizzo o l’esclusione o limitazione dell’invio e ricevimento posta nell’uso di Internet va adeguatamente prevista nel Regolamento specifico e resa esplicitamente nota all’utenza.

L’eventuale non rispetto della limitazione da parte di qualche utente che comporti un « controllo di tipo giudiziario » determinerà una responsabilità soggettiva (a livello amministrativo, civile e penale) del trasgressore e non del bibliotecario e dell’ente locale gestore della biblioteca.

Le restrizioni e autorizzazioni imposte dalla legge sull’antiterrorismo , è bene ricordare, onde evitare confusioni interpretative, non sono nate per le biblioteche e non è previsto il controllo delle attività o servizi delle medesime, bensì per gli esercizi pubblici di telecomunicazioni.

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(*) Il Consiglio dei Ministri del 1 aprile 2008 ha adottato il Decreto Legislativo n. 81/2008: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La sicurezza ambientaleLa sicurezza ambientale Gli ambienti, le attrezzature, le strumentazioni, le postazioni di lavoro, gli impianti e le condizioni igienico-sanitarie devono rispettare le prescrizioni delle leggi specifiche. (*)

Gli impianti (elettrici, telefonici, informatici, idraulici, ecc.) dei vecchi edifici necessitano di interventi di “messa a norma programmata” a cura dei tecnici preposti, ma il bibliotecario deve farsene carico sotto tre profili: richiesta di verifica di idoneità programmazione pluriennale, concordata con

gli altri uffici, degli interventi di adeguamentosegnalazione di eventuali inadempienze

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La sicurezza ambientaleLa sicurezza ambientale La biblioteca deve essere dotata, inoltre, di particolari sistemi di “rilevazione dei fumi e di antincendio” e di un conseguente “piano di emergenza[1] e di evacuazione” che deve essere esposto e reso visibile agli utenti come tutta l’altra segnaletica.

Tutti gli interventi vanno programmati e inseriti nel Peg della biblioteca e degli altri “servizi di supporto”.

[1] DM 10 marzo 1998, Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.

Attenzione: fare periodicamente la prova di evacuazione e l’addestramento di intervento antincendio.

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La sicurezza ambientaleLa sicurezza ambientale

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• Non va trascurato il “benessere psico-fisico” del bibliotecario e a tale proposito deve essere applicata la Direttiva emanata dal Ministro della Funzione Pubblica [1] sulle misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni, e relativo Manuale operativo.[1] Direttiva del 24 marzo 2004 - (in G.U. n. 80 del 5 aprile 2004) che da contenuto a quanto previsto in particolare all’art. 7 del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

Nel Decreto Legislative del 1 aprile 2008viene introdotta la tutela della salute a 3 livelli:fisico, mentale, relazionale

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Nerio [email protected]

Il Bibliotecario di ente locale(in pubblicazione)