prevenzione e management delle … intestinali in corso di chirurgia laparoscopica di base...
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CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA
GINECOLOGICA DI BASE
Bologna 25 Maggio 2010
PREVENZIONE E
MANAGEMENT DELLE
COMPLICANZE DELLA
LAPAROSCOPIA
GINECOLOGICA DI BASE
Carlo Alboni U.O. Ostetricia e Ginecologia Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo
Dottorato di Ricerca In Scienze Ostetriche e Ginecologiche
Università degli Studi di Parma
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI
BASE
Riflessione
Danno termico da Elettrochirurgia
Lesione intestinale
Lesione urologica
Lesione vascolare
COMPLICANZE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
DIMENSIONI DEL PROBLEMA
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE DELL’ISTERECTOMIA LAPAROSCOPICA
- Curva di apprendimento
fattore chiave in laparoscopia
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
PRINCIPI DI ELETTROCHIRURGIA
ELETTROCHIRURGIA Applicazione di corrente ad
alta frequenza al tessuto umano
Corrente da TAGLIO : fornisce corrente ad alta
frequenza , non interrotta a basso voltaggio
Corrente da COAGULO fornisce una corrente con
interruzioni di erogazione, ad alto voltaggio; si
producono cicli ON (6% tempo) - OFF.
FOLGORAZIONE : ottenuta sfruttando l’alto
voltaggio della modalità coagulo, l’effetto è quello
di carbonizzare in superficie aumentando
l’impedenza del tessuto ed impedendo diffusione
del calore in profondità.
Corrente MISTA: corrente continua da taglio
interrotta creando cicli on-off.
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
MODALITA’ DI APPLICAZIONE DELLA
CORRENTE
MONOPOLARE BIPOLARE
PIASTRA
Elettrodo passivo
L’ Elettrodo attivo è sulla
punta dello strumento
chirurgico , il paziente è
compreso nel circuito che
si chiude con l’elettrodo
passivo (piastra)
I Due elettrodi sono sulla
punta dello strumento, la
corrente attraversa il
tessuto compreso fra le
due superfici
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
FATTORI CHE CONDIZIONANO IL RISCHIO DI
DANNO TERMICO
Tipo di corrente applicata
Potenza
Tempo di applicazione della
corrente (capacitive coupling)
Tipo di tessuto ( ≠ impedenza)
Caratteristiche dello strumento
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
TIPOLOGIA DI DANNO TERMICO IN CORSO DI
ELETTROCHIRURGIA
1. Lesione (ustione) diretta
2. Direct coupling
3. Capacitive coupling (unica prevenzione utilizzo di trocar monomateriale)
2 3
1. Difetto di isolamento
2. Trasmissione diretta attraverso
altro conduttore (es. aspiratore)
1. Trasferimento di corrente da un
conduttore ad un altro separati da
isolante integro. Scarica di energia
accumulata.
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI
CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
1. Lesione durante l’esecuzione di
pneumoperitoneo
2. Lesione accidentale meccanica
3. Lesione accidentale termica
4. Ernia accessi dei trocar
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
39% diagnosi postoperatoria
3.6%
154 intraop (61%)
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
1. Lesione durante l’esecuzione di pneumoperitoneo
FATTORI DI RISCHIO
Rischio di aderenze entero-colo parietali
Precedente chirurgia, neoplasia, peritonite pregressa o in atto
DIAGNOSI
Aspirazione di materiale fecale attraverso il Verres
Odore feci dopo posizionamento di ago/trocar
Visualizzazione di mucosa “intestinale” con laparoscopio inserito
Se difficoltà a mobilizzare il laparoscopio e dubbio di aderenze in
sede di inserimento : spostare ottica laparoscopica in altro accesso
/ retrazione lenta e osservazione
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
1. Lesione durante l’esecuzione di pneumoperitoneo
GESTIONE
Nel DUBBIO …..verificare !!
Verifica dell’entità del danno
Attivazione di chirurgia generale per consulenza
PREVENZIONE
Selezione anamnestica accurata delle pazienti
Non sostanziale differenza di rischio fra le ≠ vie di accesso
Esecuzione di ecografia TA (sonda lineare) a pz a rischio
Applicazione di sondino nasogastrico prima di eseguire
pneumoperitoneo (concetto base di organi cavi “ SGONFI”)
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
2. Lesione accidentale meccanica
FATTORI DI RISCHIO
Sd aderenziale
Non corretta visione campo operatorio
DIAGNOSI
Comparsa di materiale fecale nel campo operatorio
Visione diretta
Leak test
Blue dye test (transrettale)
Retto-sigma
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
GESTIONE
Nel DUBBIO …..verificare !!
Verifica dell’entità del danno
Attivazione di chirurgia generale per consulenza
Se sutura : eseguire sutura (trasversale) parallela alla circonferenza
per evitare riduzione del lume
Adesiolisi difficile….chirurgia di II livello
2. Lesione accidentale meccanica
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
FATTORI DI RISCHIO
Cattiva dissezione
Coupling
Non corretta visione campo operatorio
DIAGNOSI
Valutazione della causa !! poi estensione, profondità, ev.
multifocalità
Esperienza-operatore dipendente
Consulenza chirurgica
3. Lesione accidentale termica
GESTIONE
Attivazione di chirurgia generale per consulenza
Valutazione del ginecologo se esperto
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
4. Ernia degli accessi dei trocar
FATTORI DI RISCHIO
Dimensioni della breccia
d’accesso
Rimozione drenaggi in
aspirazione
Rimozione trocar in
“aspirazione”
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
PREVENZIONE
Sutura della fascia se accesso > 10 mm
Rimozione dei trocar accessori sotto visione
Utilizzo di trocar da 5 mm
Rimozione trocar ombelicale in “visione”
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
DIAGNOSI TARDIVA - POSTOPERATORIA
COMPLICANZE INTESTINALI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
E’ frequente la mancata diagnosi intraoperatoria
Aumento di morbilità , mortalità, probabilità di contenzioso
medico legale
La perforazione si manifesta con sintomi dopo 24-48 ore
La lesione da danno termico non ha tempo standard: 4-10
gg ??
Sintomatologia iniziale non specifica: malessere
generalizzato, nausea, vomito, distensione addominale
Solo più tardivamente segni di peritonismo, modificazione
indici laboratorio, febbre
Sospettare lesione intestinale se comparsa di sintomi entro
15gg dall’intervento
Istruzioni chiare in DIMISSIONE alla paziente e al curante
per re-invio tempestivo presso la struttura ospedaliera
Prognosi
Timing
diagnosi
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI
CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Lesioni ureterali
Lesioni vescicali
An
ato
mia
ure
tere
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE DELL’ISTERECTOMIA LAPAROSCOPICA
Frequenza
lesione
vescicale in
corso di TLH
0.2 – 2%
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE DELL’ISTERECTOMIA LAPAROSCOPICA
Principale fattore di
rischio : aderenze
vescico-uterine
pregresso TC
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE DELL’ISTERECTOMIA LAPAROSCOPICA
VALUTAZIONE
PREOPERATORIA
DEFINIZIONE DELLA
PAZIENTE A RISCHIO DI
LESIONE UROLOGICA
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA
LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
FATTORI DI
RISCHIO
Leiomiomi cervicali-istmici
Endometriosi (leg. Utero sacrale/
retroperitoneale)
Residui di ovaio (pregressa chirurgia)
Processi infiammatori pelvici
Ematomi – linfocele
Patologia maligna
Prolasso genitale
Diverticolosi
Pregressa chirurgia pelvica (taglio
cesareo)
Precedente terapia radiante
(chemiotp?)
Anomalie congenite (uretere doppio 0.5%)
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Sedi comuni di “lesioni” iatrogene ureterali
LESIONI IATROGENE In tutte le casistiche analizzate lesioni dx e
sx hanno la stessa frequenza
Legatura
Lacerazione (parziale o
completa)
Compressione
Sezione
Devascolarizzazione
Perdita di un segmento
Penetrazione
Danno termico JK Chan, Am J Obstet Gynecol. 2003
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione di LESIONI URETERALI in Sala Operatoria
Routine chirurgica
Ricordare hot-spots (infundibolo-uterina-utero
sacrale)
Small + precise bites ( rischio di danno termico )
Visualizzazione del decorso dell’uretere
Incrocio con vasi iliaci
Incisione peritoneale
Diretta visualizzazione ( OBBLIGATORIA in LPSC !!)
Conservazione del “mesouretere” durante
dissezione
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Diagnosi di LESIONI URETERALI
Iniezione ureterale di
colorante
Iniezione di indaco carminio
con ago da 22-gauge a
monte del punto di lesione
sospetta. Il riscontro di
resistenza suggerisce la
presenza di ostruzione
(compressione –legatura); la
fuoriuscita del colorante
localizza la sede della
lesione; la presenza
nell’urina evidenzia pervietà
dell’uretere.
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Diagnosi di LESIONI URETERALI
Iniezione ureterale di
colorante
Iniezione endovenosa
di colorante
Iniezione e.v. di indaco
carminio (5mL) dovrebbe
essere seguita da
fuoriuscita nell’urina dopo
5-10 min. (ostruzione
bilaterale). Associazione di
cistotomia o cistoscopia
intraoperatoria. La
fuoriuscita del colorante nel
campo operatorio permette
di individuare la sede di
lesione
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
PREVENIRE E DIAGNOSTICARE LE LESIONI UROLOGICHE IN CORSO DI
CHIRURGIA GINECOLOGICA
Diagnosi di LESIONI URETERALI
Iniezione ureterale di
colorante
Iniezione endovenosa
di colorante
Cateterizzazione
ureterale
intraoperatoria
La ureterotomia lineare
sopra il punto di lesione
sospetta permette il
passaggio di un catetere
nell’uretere e nella vescica.
La cistotomia inraoperatoria
permette la visualizzazione
degli orifizi ureterali (meati)
e il passaggio dei cateteri.
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
PREVENIRE E DIAGNOSTICARE LE LESIONI UROLOGICHE IN CORSO DI
CHIRURGIA GINECOLOGICA
Diagnosi di LESIONI URETERALI
Iniezione ureterale di
colorante
Iniezione endovenosa
di colorante
Cateterizzazione
ureterale
intraoperatoria
Dissezione
dell’uretere
La identificazione di una
lesione può richiedere,
prima di altre eventuali
prove, la ulteriore
dissezione anatomica
dell’uretere per consentirne
la visualizzazione e attività
peristaltica
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
PREVENIRE E DIAGNOSTICARE LE LESIONI UROLOGICHE IN CORSO DI
CHIRURGIA GINECOLOGICA
Routine chirurgica
Posizionamento trocar centrale sovrapubico
Identificazione limiti del viscere
Attenzione all’uso dell’elettrocoagulazione nella dissezione
cervico - vescicale
Visualizzazione della vescica
Mobilizzazione completa
Apertura spazio retropubico (Retzius)
Per evidenziarne i margini …..ricorda: si può
riempire/vuotare !! (blu di metilene + sol fisiologica 1fl/100mL Attenz.
FAVISMO!)
Prevenzione di LESIONI VESCICALI in Sala Operatoria
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
PREVENIRE E DIAGNOSTICARE LE LESIONI UROLOGICHE IN CORSO DI
CHIRURGIA GINECOLOGICA
Diagnosi di LESIONI VESCICALI
Passaggio di CO2
attraverso il Foley Il sacchetto che raccoglie
l’urina può gonfiarsi e si
riempie di anidride
carbonica
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
PREVENIRE E DIAGNOSTICARE LE LESIONI UROLOGICHE IN CORSO DI
CHIRURGIA GINECOLOGICA
Diagnosi di LESIONI VESCICALI
Iniezione endovenosa
di colorante
Iniezione e.v. di indaco
carminio (5mL) dovrebbe
raggiungere la vescica dopo
5-10 min. Utile
prevalentemente se coesiste
dubbio di lesione ureterale
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Passaggio di CO2
attraverso il Foley
Diagnosi di LESIONI VESCICALI
Iniezione endovenosa
di colorante
Iniezione diretta
(transuretrale) di
colorante
Iniezione diretta per via
transuretrale (catetere) di
almeno 150-200 cc di
colorante per
visualizzazione di soluzione
di continuo della parete.
Utilizzare sempre anche per
prova di tenuta di sutura di
lesione vescicale !
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Passaggio di CO2
attraverso il Foley
Diagnosi di LESIONI VESCICALI
Iniezione endovenosa
di colorante
Iniezione diretta
(transuretrale) di
colorante
Cistoscopia
Consente la visualizzazione
diretta della parete interna
vescicale e la possibilità di
visualizzare condizioni del
trigono, meati ureterali ed
ev. punti passanti o che
distorcono la normale
anatomia vescicale.
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Passaggio di CO2
attraverso il Foley
IMPLICAZIONI del momento (timing) della diagnosi di
LESIONI UROLOGICHE iatrogene
DIAGNOSI INTRAOPERATORIA
RIPARAZIONE INTRAOPERATORIA
MIGLIORE OUTCOME – RIDUZIONE
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
RIDUZIONE CONTROVERSIE
MEDICO-LEGALI
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
IMPLICAZIONI del momento (timing) della diagnosi di
LESIONI UROLOGICHE iatrogene
Mann WJ, Obstet Gynecol. 1988
A high percentage of intraoperative recognition of urinary tract
injuries should be the goal of every surgical service
If an individual sustains a urinary tract injury, there is an extremely
high risk of litigation (91-fold)
“Time of recognition” was predictive of legal outcome, legal costs,
duration of litigation.
82% of the injuries recognized intraoperatively had a favorable legal
outcome (vs. 60%) Gilmour DT, Obstet Gynecol. 2005
Ureteral injuries detected postoperatively required 1.8 procedures
(vs. 1.2 if detected intraoperatively, p<0.0006) Selzman AA, J Urol 1996
COMPLICANZE UROLOGICHE IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
RIPARAZIONE DELLE LESIONI DELL’APPARATO URINARIO IN CORSO DI
CHIRURGIA PELVICA
LESIONE URETERALE
DIAGNOSI INTRAOPERATORIA
Valutazione del punto e dell’entità
della lesione
Lesione maggiore Lesione minore
Ureterocistotomia o reimpianto
ureterale: 4-5 cm terminali dell’uretere.
Migliori risultati rispetto ad anastomosi
termino-terminale
(ureteroureterostomia)
Ureteroureterostomia: se la lesione è in
prossimità dell’ingresso nella pelvi.
Tension-free.
Posizionamento di stent ureterale
via cistoscopica - cistotomia
Transureteroureterostomia / Uretero-
ileo-neocistostomia: se perdita di
significativa porzone di uretere distale.
In tutte le procedure
posizionare drenaggio
nella sede della
riparazione/lesione
Stent ureterale
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
RIPARAZIONE DELLE LESIONI DELL’APPARATO URINARIO IN CORSO DI
CHIRURGIA PELVICA
LESIONE VESCICALE
Possibilità di riparazione da parte del ginecologo
Visualizzazione meati ureterali
Filo a lento riassorbimento 3.0 (Vicryl)
Sutura in duplice strato (punti staccati/continua)
Fondamentale l’esecuzione di sutura “tension free”
Mobilizzazione della vescica mediante separazione dei
punti di adesione dalla parete anteriore
Prova di continenza (non gold standard)
Catetere vescicale 5-7gg
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
FOLLOW-UP DELLE LESIONI DELL’APPARATO URINARIO IN CORSO DI CHIRURGIA PELVICA
Se danno ureterale monolaterale è possibile solo rialzo
transitorio della creatinina
Diagnosi postoperatoria di lesione tipicamente avviene 7-10
giornata postop.
Dolore al fianco, ileo, febbre, indici di ematoma,
infiammazione e/o infezione nella sede della lesione
Prime indagini possibili: ecografia addominale, cistoscopia,
urografia
Test rapido per fistola vescico-vaginale :Blu di metilene in
vescica – tampone in vagina
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE VASCOLARI IN CORSO DI
CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Legamento infundibolo-pelvico (arteria e vena ovarica)
Legamento utero-ovarico (arteria utero-ovarica)
Arteria uterina
Vena uterina
Varici plesso venoso annessiale
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE VASCOLARI IN CORSO DI
CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE VASCOLARI IN CORSO DI CHIRURGIA
LAPAROSCOPICA DI BASE
Lesione facilmente diagnosticata
Lesione non frequente in laparoscopia di base ( > parte
nell’esecuzione del pneumoperitoneo)
Di norma lesione vascolare non controllabile conseguente a
mancata identificazione della struttura vascolare
Anatomia chirurgica & Dissezione chirurgica
Attenzione a lesione secondaria a danno vascolare : danno
termico
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
COMPLICANZE VASCOLARI IN CORSO DI CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
POSIZIONAMENTO DEI TROCARS
ACCESSORI
Parete addominale
Arteria e vena iliaca esterna
Migliora il controllo con esperienza
Corretta impugnatura
Posizione perpendicolare alla parete
Deviazione in sicurezza dopo
peritoneo
Pneumoperitoneo 25-30 mmHg
Prevenzione e management delle complicanze della laparoscopia ginecologica di base
RIDUZIONE DELLE COMPLICANZE E PREVENZIONE DELLE LESIONI
NELLA CHIRURGIA LAPAROSCOPICA DI BASE
(Riduzione delle COMPLICANZE successive alla lesione !!)
Selezione pazienti – stima del rischio di complicanze
Rischio di aderenze
Patologia complessa
Conoscenza e manutenzione strumenti chirurgici
Controllo impedenza
Diffusione energia termica
Tecnica chirurgica – Routine chirurgica
Dissezione
Adeguata esposizione delle struttrure
Controllo emostasi preventiva
Anatomia chirurgica – chirurgia anatomica
Endoscopia – VISIONE !!!
Nel dubbio – VERIFICARE ! ( 25% complicanze non diagnosticate intraop – Chapron 1998)
Adeguato follow-up: breve – medio e lungo periodo ! ( degenza breve arma a doppio taglio !)
LESIONI IATROGENE IN CORSO DI CHIRURGIA
PELVICA GINECOLOGICA
...these injuries will occur to every
operator sooner or later if he or she does
enough cases.
..these injuries occurred across the
range of pathologic conditions, across the
range of operators and across the range
of techniques.
TeLinde
PE Young, Am J Obstet Gynecol 1995