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Alimentazione antinfiammatoria
7 maggio 2016
dott.ssa Samantha di Geso
L’ intest ino
Com’è fatto l’intestino?
MICROBIOMA INTESTINALE
11 metri, 250mq di superficie assorbente
2 kg di batteri circa 800 specie di 700 ceppi 55 famiglie 100 trilioni di individui batterici
• sintetizza le vitamine B1 e B12, acido folico, acido pantotenico
• metabolizza ormoni steroidei ed acidi biliari
• permette la digestione dei grassi • regolarizza il materiale fecale ed i
gas intestinali • produce antibiotici naturali e
sostanze antibatteriche naturali • predigerisce i cibi e facilitano
l’assorbimento dei nutrienti • modula il funzionamento del nostro
sistema immunitario
dott.ssa Samantha di Geso
L’intestino produce il 95% della Serotonina
• L'intestino rilascia serotonina in seguito a stimoli esterni, come immissione di cibo, ma anche suoni o colori.
• E in seguito a input interni: emozioni e abitudini..
• Nel sistema nervoso centrale, la serotonina svolge un ruolo importante nella regolazione dell‘umore, del sonno, della temperatura corporea, della sessualità e dell’appetito.
An update on post-infectious irritable bowel syndrome: role of genetics, immune activation, serotonin and altered microbiome R Spiller, C Lam - 2012 - jnmjournal.org
Cambiamenti del microbiota umano con l’età
http://www.reuflor.com/uploads/[email protected]
Durante la vita la composizione microbiotica intestinale cambia con una diminuzione dei batteroidi e un aumento dei firmicutes
Fattori che alterano il microbiota
• Microbiota materno, intrauterino e al momento della nascita
• Tipo di nascita (parto naturale o cesareo) • Tipo di allattamento e svezzamento • Età • Farmaci, lassativi e antibiotici • Dieta • Stress • Malattie • Obesità
Cosa succede durante l’infiammazione?
http://www.codicepaleo.com/leaky-gut/
http://www.mednat.org/cure_natur/colon_irritabile.htm
Cattivo assorbimento
Malattie autoimmuni
Intolleranze alimentari
Infiammazione sistemica
Problemi alla barriera emato -
encefalica
Il MALASSORBIMENTO può causare:
• Deficit di vitamine e Sali minerali
Es. Verranno assorbite male le vitamine (K e del gruppo B), la vitamina D, minerali come calcio e ferro, elettroliti e folati.
• Abbassamento delle difese immunitarie
• Patologie croniche
Es. malattie autoimmuni, allergie
Disbiosi Il termine indica un disequilibrio dei batteri intestinali dovuta a: Alimentazione non adatta e/o industrializzata Ritmi lavorativi stressanti Mancanza di attività fisica Utilizzo di farmaci • PATOLOGIE LOCALI: le coliti croniche; il morbo di Crohn e la colite ulcerosa;
le poliposi intestinali; le diverticolosi, le neoformazioni tumorali. • PATOLOGIE EPATICHE: l’insufficienza epatica e la cirrosi fino all’
ipertensione portale. • PATOLOGIE DISMETABOLICHE: il diabete mellito • PATOLOGIE IMMUNITARIE: le allergie e le intolleranze alimentari; i disturbi
reumatico-simili. • PATOLOGIE PSICOSOMATICHE: gli stati depressivi. • PATOLOGIE CIRCOLATORIE: le insufficienze venose agli arti inferiori; le
sindromi emorroidarie; l’aterosclerosi e l’ipertensione arteriosa conseguente.
S. Nervi 2015
PRINCIPALI CAUSE E CONSEGUENZE DELLA DISBIOSI INTESTINALE
The Effect of Infections on Susceptibility to Autoimmune and Allergic Diseases Jean-François Bach, M.D., D.Sc. N Engl J Med 2002; 347:911-920September 19, 2002DOI: 10.1056/NEJMra020100
Allergie, Intolleranze e incompatibilità alimentari
“Cos’è un’intolleranza?” ”E un’allergia alimentare?” “Si può essere allergici a un alimento?” “O, meglio, è possibile essere intolleranti ad un alimento?”
Cerchiamo di fare il punto della situazione.
Un’intolleranza alimentare è sempre riconducibile alla quantità di cibo assunto nel singolo pasto o nel tempo di assunzione dell’alimento stesso, e non provoca alcuna risposta immunitaria.
L’intolleranza provoca una vera e propria intossicazione, cronica, con alterazione delle funzioni enzimatiche coinvolte nella digestione e quindi nel metabolismo di quel particolare alimento. Si genera un cattivo assorbimento di quell’alimento stesso: viene provocata un’alterazione fisiologica, strutturale e di concentrazione della flora batterica intestinale. La risposta tossica si presenta, talvolta, anche come quella delle reazioni allergiche, ed è direttamente proporzionale sia alla quantità di cibo ingerito sia alla presenza dell’additivo che provoca la risposta tossica.
Un’allergia alimentare, al contrario, è mediata tramite sistema immunitario, “cellulo-mediata”, con reazione e produzione di anticorpi: le IgE (immunogrobuline). I sintomi si presentano con l’assunzione anche di piccolissime dosi di alimento e si manifestano in pochi minuti. Possono essere anche di intensa gravità.
ALLERGIE E INTOLLERANZE
L’insorgenza di fenomeni di intolleranze agli
alimenti, la cui manifestazione è legata
soprattutto alla quantità ingerita, compaiono
dopo un certo periodo di tempo con disturbi a
vari livelli per produzione di tossine che,
nell’inquinare il sistema fisiologico e biologico,
vengono sopportate fino ad una certa soglia
(che cambia da individuo a individuo).
Le tossine sviluppate dalle infiammazioni intestinali hanno organi bersaglio specifici.
Una volta assorbiti nell’intestino e passati nel circolo sanguigno arrivano agli organi creando dei piccoli disastri a volte irreversibili.
Test specifici documentano, con esiti positivi a diverse percentuali, un “pool” di malattie che apparentemente, fino a pochi anni fa, non trovavano causa:
• nevrosi, depressione, labilità di umore, crisi neurovegetative, disturbi psichici
• cefalee, emicranie, nevralgie, vertigini, crisi convulsive
• ipertensione, tachicardia, angina, crampi arti inferiori
• obesità, dismetabolismo, ipo e ipertiroidismo
• insufficienze renali, cistiti croniche, enuresi, perdite vaginali
• ulcera gastroduodenale, colite ulcerosa, colon irritabile, costipazione, diarrea, dispepsia, morbo di Crohn, afte
• sterilità, amenorrea, dismenorrea
• artriti, artrosi, mialgie, sclerosi
• psoriasi, acne, dermatiti, orticaria
• disbiosi intestinale
Conseguenze delle intolleranze
Per eliminare tutti i disturbi si elimina l’alimento completamente dalla dieta e, dopo un tempo necessario di smaltimento delle tossine (di regola a partire da 4 a 7 giorni), i sintomi spariscono gradualmente.
Per eliminare gli effetti intolleranti di un cibo sull’intestino bisognerebbe eliminare dalla dieta l’alimento per 30/90 gg e non di più per evitare una cronicizzazione del non riconoscimento dell’elemento.
Cross intolleranze
Con il termine allergie crociate si intendono tutte quelle reazioni allergiche che si possono manifestare dopo l’assunzione di alimenti contenenti un allergene comune a quello di una determinata pianta.
Es: Graminacee -- Albicocca, Arachidi, Arancia, Ciliegia, Cocomero, Grano, Kiwi, Limone, Mandarancio, Mandarino, Mandorla, Melone estivo, Melone invernale, Pesca, Pomodoro, Pompelmo, Prugna.
Ma veramente le intolleranze esistono?
• Le intolleranze sono delle MOMENTANEE manifestazioni di incompatibilità verso un alimento troppo abusato o altamente irritante o tossico e mangiato comunque spesso.
• Sono anche MOMENTANEE risposte a delle infiammazioni a volte silenti di organi forse troppo maltratati dal cibo, dallo stress, dal bere, dai cattivi pensieri, dagli stressanti sentimenti.
• Le intolleranze sono anche MOMENTANEE conseguenze a infezioni batteriche es. candida, fasciola epatica, funghi der. Candida, ossiuri…..
IN UN INTESTINO SANO
LE INTOLLERANZE
NON ESISTONO!
Cibo IN-FORMAZIONE
IN-TRASFORMAZIONE
NUTRIMENTO VITA SALUTE
MANGIARE DEVE SIGNIFICARE NUTRIRE
IL NOSTRO BISOGNO DI SALUTE
OUTPUT
INPUT A
D
A
T
T
A
M
E
N
T
O
100 miliardi di cellule con diversi bisogni, in comunicazione tra loro con milioni di interconnessioni
Risposta del microbiota fatta di vari stati di equilibrio tra infiammazione e risposta di riadattamento.
ADATTAMENTO E INFIAMMAZIONE
In risposta all’input ogni corpo si riadatta o tende a farlo. La lunghezza e la durata dell’infiammazione dipende dagli stimoli e dalla capacità che il corpo di riadattarsi.
Il graduale esaurimento energetico porta auna infiammazione cronica che può determinare anche malattie.
OUTPUT
INPUT A
D
A
T
T
A
M
E
N
T
O
UN ECCESSO DI INPUT GENERA UNA ALTERAZIONE DELLA CAPACITA’ ADATTATIVA E DELLA REGOLAZIONE METABOLICA CON UN ECCESSO DI STRESS CHE DIVENTA CRONICO
ARIA CIBO ACQUA RELAZIONI
STATI DI DISNUTRIZIONE PER UN ECCESSO DI CONSUMO DI SOSTANZE E PRODUZIONE DI TOSSINE GENERANDO UN CORPO INTOSSICATO E INFIAMMATO
Dieta ad esclusione ?
Riscontri psicologici di diete ad esclusione
esempi - celiachia e depressione
- sindrome da digiuno da carboidrato e rabbia
Diete in cui uno o più gruppi alimentari vengono esclusi espongono a carenze nutrizionali.
Alla scoperta delle tradizioni e della italianità basata su:
cereali integrali, verdure, frutta, pesce, carni, latte
…………
Per evitare le esclusioni totali di alimenti dalle diete, basterebbe utilizzare a rotazione i cibi «alternativi» facendo la conoscenza anche di pregiate risorse della Natura.
FARRO:
combatte la stitichezza, il diabete e l’obesità
Importante per il buon funzionamento del fegato, del cervello
e del Sistema Nervoso
Ricco di amminoacidi essenziali, vitamine (B1-B2-D-E-K-PP),
sali minerali (Calcio-ferro-Sodio-Fosforo-Silicio-Potassio),
oligoelementi (Zinco- Rame-Manganese-Iodio…) e Magnesio.
Il FARRO veniva utilizzato dagli antichi Romani cotto in polenta o con i legumi per fare in modo di avere massimo rendimento senza appesantirsi……
Ditelo ad Otzi….
carboidrati
proteine
ANIMALI: • CARNE BIANCA • CARNE ROSSA • PESCE • LATTE E LATTICINI • UOVA
VEGETALI: • I LEGUMI
verdure ….di stagione
Ma le conosciamo tutte?
Nel Paleolitico l’uomo ingeriva 150 tipologie di ingredienti a settimana, mentre oggi solo alcune decine.
lattuga cavolfiore patate americane cavolo verde vari tipi d'insalata radicchio rape rape rosse cipolle porri asparagi fagioli freschi fagiolini fave fresche piselli freschi bieta da coste spinaci crudi rapano rapanelli
sedano cavolo rapa verza cavolo rosso cavolo bianco crauti acidi zucca cavoletti di Bruxelles pomodori crudi funghi zucchine fagioli mais ravanelli barbabietole
asparagi carote capperi cavolfiore carciofi cetrioli cavolo rapa cipolle olive pomodori peperoni patate radicchio spinaci verza rapa scalogno piselli melanzane
verdure
Ma le conosciamo tutte?
frutta ….di stagione
MAI DOPO IL PASTO E MAI LA SERA!!!
COSA SIGNIFICA OSSIDARSI?
I radicali liberi sono delle molecole caricate positivamente (ORP+) quindi incomplete perché prive di un elettrone libero. Queste molecole per cercare di ritrovare un equilibrio, cercano di trovare intorno a se l’elettrone libero mancante e di solito lo rubano a una cellula indifesa. Il risultato è che la cellula perde energia e forza vitale con tutte e conseguenze relative. Inoltre si innesca una reazione a catena, perchè la molecola a cui è stata sottratto l’elettrone diventa un radicale libero e quindi va a caccia di un nuovo elettrone per poter ristabilire l’equilibrio… e così via….IL TESSUTO SI OSSIDA!
ANTIOSSIDANTI
Amminoacidi: Cisteina, Arginina e Lisina
COENZIMA Q10
CAROTENOIDI Licopeni
Minerali: Selenio, Zinco, Rame, Manganese
Vitamine: Vit C, vit E, Betacarotene (provit A)
Polifenoli: flavonoidi
PUFA (LA e ALA)
CAROTENOIDI
I carotenoidi sono pigmenti vegetali di natura lipidica, presenti in alcuni alimenti, ma in particolare in zucca, carota, anguria, peperone, pomodoro, albicocca e melone. Essi esercitano effetti protettivi nei confronti di svariate patologie; il tutto grazie alla neutralizzazione di sostanze aggressive, quali i radicali liberi.
FLAVONOIDI
Potenti antiossidanti con capacità di bloccare il danno provocato dai radicali liberi. Presenti in agrumi, mele, albicocche ecc.) ed ortaggi (cavoli, broccoli, spinaci, pomodori, finocchi, cipolle ecc.). I flavonoidi si possono ritrovare anche nei semi, nelle cortecce, nei rizomi, nelle foglie e nelle radici di molte piante, nonché in alcune bevande (vino rosso, tè, succhi di frutta).
Coenzima Q10
Il potentissimo ruolo antiossidante del Coenzima Q10, efficace nel controllare la perossidazione dei lipidi di membrana.
Si trova nelle carni rosse, olii di semi, Pesce, legumi,spinaci, broccoli, patate americane, peperoni, aglio, piselli, cavolfiori, carote,fragole e arance.
termosensibile
il complesso vitaminico A-C-E è noto per le sue proprietà antiradicaliche. La vitamina A si trova soprattutto in verdure a foglia verde, ciliegie, prugne, cavolini di bruxelles, cavolo e carote La vitamina C è solubile nell'acqua (vitamina idrosolubile) e si trova abbondantemente negli agrumi, nelle fragole, nel kiwi, nel cavolfiore, nel prezzemolo e nei peperoni. La vitamina E si trova negli oli vegetali in particolare, ma anche latte e uova . .
ACIDI GRASSI
La perossidasi lipidica è un sacrificarsi dei lipidi per neutralizzare l’effetto dei radicali liberi. I lipidi esposti a questa immolazione sono i PUFA, LA e ALA, che si trovano negli oli vegetali, nella frutta secca, nei pesci grassi e nei semi.
Bere
Acqua naturale residuo fisso < 50mg/l Ph > 7
Rispettare il pH del corpo
e riequilibrarlo
Poche regole dello star bene:
• Cibi semplici e non industriali • Mangiare variegato • Seguire la stagionalità • Bere acqua durante il giorno • Dieta prevalentemente vegetariana • Verdure cotte e crude • Poca carne e formaggi • Ascoltare il proprio corpo • Ascoltare la propria mente • Amarsi nel cucinare e nel mangiare • Rispettare le proprie origini
5 pasti
colazione
merenda
pranzo
merenda
cena
Fette biscottate burro chiarificato e marmellata senza zuccheri
Un frutto dolce
Un frutto acido
80% carboidrati 20% proteine con tante verdure
20% carboidrati 80% proteine con tante verdure pref. cotte
Se vissuta come l’eccezione da una vita sana, un panino con la salamella e con una birra non uccide nessuno!!!
Lo staff di dNa Milano
Grazie per l’attenzione, spero di non avervi annoiato!