presentazione progetto in concorso
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CONCORSO NAZIONALE L'ITALIA DELLE FIABETRANSCRIPT
Concorso Nazionale
L’Italia delle Fiabe
In viaggio con “Le Fiabe italiane”
di Italo Calvino
Scuola Secondaria di I grado“Nicola Festa“
Matera
CLASSE I B
Anno Scolastico 2010 – 2011
La classe I B della Scuola Secondaria di I grado
“N. Festa” di Matera partecipa al Concorso Nazionale
“L’Italia delle Fiabe” proponendo un originale percorso
di scrittura creativa e di illustrazione.
Fiaba prescelta è “Liombruno”, contenuta nella sezione lucana della raccolta
“Le Fiabe italiane” di Italo Calvino.
Grazie alla stimolante collaborazione con l’Associazione Tolbà di Matera,
la fiaba lucana è stata messa a confronto con una fiaba senegalese, intitolata “La moglie di Buur Téngéen”.
Le due storie, pur così lontane geograficamente e culturalmente, presentano diverse somiglianze,
sottolineate successivamente nell’analisi testuale dei personaggi ponte.
Il percorso compiuto ha previsto varie tappe :
Incontro di pura affabulazione,
per emozionare i ragazzi e sollecitare la loro immaginazione,
grazie alla collaborazione con l’Associazione Teatro dei Sassi
( come voce narrante della fiaba lucana ) e l’Associazione Tolbà
( per la presenza di una giovane senegalese che, alternando l’italiano alla sua lingua
madre, ha raccontato la seconda fiaba ).
Attività di brain-storming per far emergere,
nella riflessione e nel confronto reciproco, le somiglianze e le differenze tra le due fiabe
; il tutto naturalmente è stato inserito in un discorso più ampio
sulla naturale mescolanza delle storie, pur lontane nel tempo e nello spazio.
Attività di scrittura creativa
con la docente di Lettere per dar vita ad una nuova ed originale fiaba,
nata dalla mescolanza delle due storie analizzate.
Nel prologo compare il personaggio di uno scrittore intento al suo lavoro
( Italo Calvino ??? ) …una folata di vento che
confonde i fogli …
Il passo iniziale della fiaba lucana “Liombruno” apre la nuova storia,
che vede protagonisti gli stessi personaggi delle due fiabe,
ma spesso con ruoli completamente diversi, sino alla conclusione della vicenda,
che si riaggancia perfettamente al finale della fiaba senegalese
“La moglie di Buur Téngéen”. La stessa fusione avviene nel titolo della Fiaba presentata in Concorso,
“La moglie di…Liombruno”.
Attività di illustrazione
con la docente di Arte per dar forma e corpo ai diversi personaggi.
I disegni e i bozzetti iniziali hanno creato la base per
la successiva realizzazione di sagome da animare.
I ragazzi hanno, infatti, dato vita ad un complesso ed
articolato lavoro finale, caratterizzato da momenti di recitazione, di animazione delle differenti sagome e
di creazione degli effetti sonori.
PERSONAGGI PONTE
FIABA LUCANA
“ Liombruno ”
FIABA SENEGALESE “ La moglie
di Buur Téngéen ”
I Pescatori
In entrambe le fiabe sono i genitori dei due protagonisti,
Liombruno e Mbeex.
Le Famiglie
Nel caso della fiaba lucana si tratta di una famiglia povera :
per sopravvivere, insieme a sua moglie e ai suoi quattro
figli, il pescatore è costretto a vendere ogni cosa,
poiché da tre anni non riesce a pescare neanche un’acciuga.
Nella fiaba senegalese, invece, proprio grazie alla pesca abbondante
e al lavoro produttivo, il pescatore ha la possibilità
di metter su famiglia, sposando una brava donna.
Probabilmente in questo le due fiabe rispecchiano
la realtà sociale ed economica di appartenenza :
in Basilicata la pesca non ha la stessa rilevanza economica dell’agricoltura,
mentre il Senegal può contare sulla produttiva pescosità
dell’Oceano Atlantico.
Le Entità Superiori
Nella fiaba lucana compare il personaggio del Nemico,
un’entità superiore dalle caratteristiche un po’ malefiche
( simile ad un Diavolo, vedi l’episodio delle croci ),
che stipula il patto con il pescatore soltanto per avere l’anima di
Liombruno.
Nella fiaba senegalese compare, sin dal titolo, il personaggio
del Genio del Mare, Buur Téngéen : egli ascolta le preghiere del pescatore,
intenerito dal suo dolore, per cui compie un gesto d’amore,
anche se condizionato dal suo volere.
I Patti
In entrambe le fiabe viene stipulato un patto
tra un padre e un’entità superiore, che concede un figlio/a.
Liombruno giunge, però, inaspettato, solo per assecondare il
desiderio del Nemico e non del pescatore.
Mbeex, invece, è desiderata dal padre per dare valore alla famiglia ;
al tempo stesso è desiderata da Buur, quale sua sposa ideale.
I Protagonisti
Liombruno e Mbeex vengono al mondo solo grazie all’intervento
delle due entità superiori : sono entrambi figli del patto.
Diversa è la natura del contratto, che influisce di conseguenza sul sesso dei due protagonisti.
“ La moglie di Buur Téngéen ”Fiaba Senegalese
( tratta da “ Ti racconto una storia? ”-Edizione La Biblioteca di Tolbà )
“ Ti ho mai raccontato questa storia ? ”“ Quale storia ? ”
“ Questa che ti sto per raccontare. ”“ Raccontamela e lo saprò. ”
“ C’era una volta un bravo pescatore di nome Mamadou. Viveva sulla
spiaggia e con il suo lavoro, in pochi anni, fu in condizione di sposare una
brava donna.
Passava il tempo, ma dalla loro unione non nascevano figli : marito e moglie erano molto tristi, perché, si
sa, chi non ha figli non conta niente.
Per questo Mamadou, quando si riposava sull’isoletta in mezzo alla
laguna, nel sonno si lamentava per i figli
che non erano mai nati.
Su quell’isoletta viveva Buur Téngéen,
il potente Genio del Mare che decideva, secondo il suo umore, di
far fare buona pesca o di scatenare tempeste
terribili, che costringevano i pescatori
a tornare a riva per non annegare.
Buur Téngéen ascoltò molte volte
il lamento di Mamadou.
Un giorno, intenerito dal dolore di quel padre mancato, comparve a
Mamadou : gli disse che lo avrebbe fatto diventare padre, a condizione che la figlia che sarebbe nata non avrebbe dovuto mai sposarsi ed
essere per sempre fedele a lui, il vecchio Buur Téngéen.
Mamadou, fuori di sé dalla gioia, non ci pensò due volte e giurò,
senza esitazione, che avrebbe fatto tutto ciò che il Genio del Mare chiedeva, pur di avere la gioia di
diventare padre.
Passò un anno e la moglie di Mamadou mise al mondo una
bambina : era bella e radiosa da non dirsi.
Le fu dato nome Mbeex, acqua di mare.
Mano a mano che cresceva, Mbeex diventata sempre più bella e radiosa,
a tal punto che nessun ragazzo del villaggio osava chiederla in sposa.
Un giorno giunse nel villaggio, da un
paese lontano, un ricchissimo mercante, che vide Mbeex e chiese
di sposarla : il padre, non si sa perché, dimenticò il giuramento fatto a Buur Téngéen
e acconsentì alle nozze.
Lo stesso giorno la bella Mbeex si ammalò, tanto che fu sul punto di
morire. Allora Mamadou capì che ciò avveniva perché aveva tradito la
promessa fatta tanti anni fa a Buur Téngéen, il Genio del Mare : andò da
lui e gli chiese perdono.
Il Genio perdonò a patto che la bella Mbeex non sposasse il forestiero
né fosse data in moglie ad alcuno. Mbeex guarì immediatamente.
Da quel giorno, ogni sera,
al calare del sole, la bella Mbeex si vestiva dei suoi abiti più belli,
si acconciava i suoi bellissimi capelli
e si recava sulla spiaggia. Restava lì per tutta la notte
a guardare l’isola di Buur Téngéen e non prese mai marito.
E così finisce la storia. ”
Scuola Secondaria di I grado “ N. Festa ” - Matera
“ LA MOGLIE DI…LIOMBRUNO ”
Classe I Ba. s. 2010-2011
Una sera, davanti ad una grande scrivania sommersa da numerosi
fogli sparpagliati, sedeva un illustre scrittore,
intento al suo lavoro.
Si chiamava Italo. Nel profondo del suo cuore ardeva un grande sogno :
raccogliere tutte le fiabe del mondo e creare la Fiaba delle Fiabe !
In quella tranquilla sera d’estate un cielo ricamato di stelle
ipnotizzava la sua attenzione, facendo capolino dalla finestra
aperta proprio sopra la scrivania, quando … un’improvvisa folata di
vento fece volare tutti i fogli !
Alcuni caddero a terra,
altri volarono via dalla finestra ; altri ancora si bagnarono,
poiché, nel trambusto, si versò un po’ della bibita che lo scrittore stava sorseggiando.
Italo provò in tutti i modi
a raccogliere i fogli sparsi ovunque, a recuperare ciò che vi era scritto, ma il danno ormai era irreparabile :
fogli confusi = storie confuse …ma si sa, le Fiabe amano viaggiare …
nel tempo e nello spazio …e amano mescolarsi …
“ C’era una volta un pescatore disgraziato ( di nome Lucanio ) :
da tre anni non riusciva a pescare neanche un’acciuga. Per campare, lui con sua moglie e i suoi quattro
figli, s’era venduto ogni cosa e adesso
era all’elemosina. Ma ogni giorno metteva la barca in mare e
andava al largo, a tirare su le reti. Le ritirava senza neanche un granchio o un’arsella,
e scoppiava in imprecazioni terribili.
Una volta, appunto, stava imprecando dopo aver tirato su la
rete, quando in mezzo al mare gli si presentò il Nemico.
- Che hai che ti fa arrabbiare, marinaio ? ”
«Sono disperato ! Guarda queste reti :
da anni sono vuote ! La mia famiglia è distrutta ! I miei figli muoiono di
fame !» Lucanio fece una pausa, cercando
di calmarsi ; poi aggiunse : «Chi sei ? Perché ti interessi a me ?»
Il Nemico sorrise e rispose : «Sono qui per aiutarti ! Sei un brav’uomo, un marito e un padre esemplare : un
altro, al tuo posto, avrebbe mollato da
un pezzo, ma tu non l’hai fatto per il bene della tua famiglia ! Sono qui per proporti un patto !
Crescerai mio figlio Liombruno sino all’età di tredici anni : lo crescerai
sano, secondo principi morali saldi ed ineccepibili, proprio come hai fatto
con i tuoi figli. In segno di riconoscenza, avrai pesce in
abbondanza e ogni ricchezza per te e per la tua famiglia !»
Lucanio accettò senza esitazione. Amava i bambini, sarebbe stata
una grande gioia crescere un nuovo pargoletto : avrebbe dato anche la sua vita, pur di salvare la sua
famiglia ! Tutto ciò che il Nemico aveva
promesso si realizzò immediatamente,
tra lo stupore e l’immensa felicità del povero pescatore.
«In realtà ho ben altri piani : la mia non è stupida generosità ! – esclamò
tra sé e sé il Nemico – Mio figlio Liombruno sposerà la Fata Aquilina, saggia e potente Fata dell’Aria ; dalla
loro unione nascerà l’unico ed incontrastato
Signore dei Mari ! In questo Essere perfetto troveranno
armonia ed equilibrio i Tre Elementi della Vita : Acqua, in quanto mio
discendente, Malefico Genio del Mare ; Aria, grazie alla Fata Aquilina ;
Terra, perché allattato e cresciuto da umani !»
E il Fuoco ? Povero Genio del Mare,
ignora l’esistenza dell’Elemento più importante !
Comunque, meglio non intervenire :
nelle Fiabe nulla capita per caso … !
Il Nemico sperava, in tal modo,
di annientare per sempre il suo grande avversario, Buur
Téngéen.
Dall’altro lato del mondo esisteva, infatti, un secondo Genio del Mare :
egli era il Bene Supremo e aveva dato vita ad una realtà
parallela, lontana dal Male.
Ognuno dei due aveva così il suo
regno, governato secondo valori opposti :
due realtà molto distanti, ma nel profondo inseparabili …
Il Destino volle che nello stesso istante in cui il Nemico siglava il
patto con Lucanio, dall’altro lato del mondo
Buur Téngéen proponeva una richiesta simile ad un altro pescatore,
Mamadou.
«Mio caro e fidato amico, sono qui per chiedere il tuo aiuto : allevare
mia figlia Mbeex come se fosse tua, finché non avrà compiuto tredici anni ; la educherai secondo principi morali
saldi ed ineccepibili. Così un giorno potrà sposare chi
meriterà il suo cuore, ma chi le sarà accanto
dovrà dimostrare un valore degno della sua purezza ! Solo così potrà nascere
un Erede dalle qualità morali elevatissime,
frutto di un Amore Vero e Puro !»
Mamadou offrì, senza esitare, i suoi servigi a Buur Téngéen.“Quale onore crescere la figlia
del Genio del Mare, il Bene Supremo ! Quale immensa felicità
per me e per mia moglie, che mai fummo allietati
dalla nascita di un figlio ! Si sa, chi non ha figli non conta niente …
ma non sarà più così !”
Gli anni trascorsero serenamente : i due giovani crescevano belli e forti,
seguiti amorevolmente, senza mai sospettare la verità
nascosta.Giunse così il loro tredicesimo
compleanno: Liombruno e Mbeex sarebbero stati consegnati ai
rispettivi padri, secondo i patti stabiliti.
Lucanio avrebbe dovuto accompagnare Liombruno sull’isola abitata dal Nemico, abbandonandolo
al suo destino.
In lui, però, si combatteva una feroce guerra :
onorare il patto con il Nemico o sfidare la sua terribile ira,
tenendo con sé Liombruno ?
L’amore per quel ragazzo, ritenuto un vero figlio, era così forte che Lucanio decise di nascondere Liombruno in
un luogo segreto : avrebbe guadagnato tempo, sperando nella
clemenza del Nemico …
Cambiarono così rotta, navigando per diverse ore, finché giunsero su un’isola a loro sconosciuta.
Il Destino era nuovamente in agguato …
e fu così che Lucanio e Liombruno si trovarono faccia a faccia con Mamadou e Mbeex ! In quello stesso istante
giunse Buur Téngéen …
Ai suoi occhi fu subito lampante la verità, per cui decise di rivelare ai presenti ogni particolare di quella
vicenda.
Il Destino pose ancora una volta la sua mano su quella storia …
e fu così che tra Liombruno e Mbeex scoccò il colpo di fulmine !
In ogni Fiaba che si rispetti non manca mai una storia d’amore
! Ah, l’Amore …
l’unico antidoto contro il Male !
Erano giovanissimi, splendidi nella loro bellezza e nella loro purezza !
Mbeex era una vera dea : acqua di mare
i suoi occhi, prezioso ebano la sua pelle, lunghi capelli scuri ed ondulati,
racchiusi in treccine decorate con corallini rossi, rendevano il suo
portamento regale.Liombruno sembrava un piccolo
grande uomo : folti capelli scuri e ricci, occhi neri come l’oscurità più
profonda, pelle ambrata, sguardo fiero.
Buur Téngéen seppe leggere, nei cuori dei due giovani, l’Amore Vero e Puro
che stava nascendo tra di loro. Si rivolse così a Liombruno : « Ragazzo
mio, voglio confidarti una grande verità : quando ti sentirai in trappola,
sconfitto e senza via d’uscita, rimani in silenzio
e ascolta il tuo cuore ! E’ lì che troverai la risposta ai tuoi perché, è lì che
scoprirai la forza interiore per riconquistare la tua libertà ! »
Buur guardò intensamente i due giovani ; poi continuò : « In te vedo purezza d’animo
e grande coraggio : solo tu puoi sconfiggere il Nemico ! Dovrai, però, dimostrare il tuo valore
superando tre difficili prove : l’Amore per Mbeex, se Vero e Puro,
ti guiderà e ti sosterrà ! »
Nel frattempo, il Nemico aveva scoperto l’inganno
ordito alle sue spalle : convocò i Venti, suoi alleati, mentre
la sua ira esplodeva contro i colpevoli.
« Tramontana, Libeccio, Maestrale, Scirocco, Grecale !!! O miei fidati compagni, invoco il vostro aiuto !
Vi ordino di catturare chi ha osato sfidare il mio volere … vivo o morto !
Il suo nome è Liombruno ! »
Quale padre vorrebbe mai la morte del proprio figlio ? Che essere spregevole …
ma in fondo
il Male è Male …!
Buur non si fece intimorire : invocò la Fata Aquilina, rivelandole la verità, di cui era all’oscuro.
Sentendosi tradita dalle malvagie intenzioni del Nemico,
la potente e saggia Fata dell’Aria decise di proteggere Liombruno
durante le tre prove.
Liombruno fu posto di fronte alla prima prova :
recuperare il Medaglione Sacro, scendendo negli abissi più profondi
ed oscuri dell’oceano. Gli sembrò un gioco da ragazzi, perché era un abile nuotatore.
Liombruno scoprì senza problemi il nascondiglio segreto del Medaglione,
ma nell’istante in cui stava per afferrarlo, i Venti, soffiando dal freddo Nord, gelarono l’acqua
dell’oceano !
La Fata Aquilina avvolse il giovane in una bolla d’acqua incandescente :
il ghiaccio si sciolse e Liombruno riuscì
a recuperare l’oggetto magico !
Il Medaglione custodiva i semi del Baobab Sacro :
la seconda prova consisteva nel cogliere
la Foglia d’Oro dalla cima dell’albero.
I semi generavano immediatamente una pianta enorme, dal tronco largo
e nodoso, con i caratteristici rami intricati simili a radici.
I Venti, spirando forte, scossero a tal punto l’albero da far cadere
tutte le foglie. Solo la Foglia d’Oro riuscì a resistere !
La Fata Aquilina rimpicciolì Liombruno, permettendogli di
scalare il tronco dall’interno.
Nel momento in cui il giovane prese la Foglia,
la tempesta si placò : seconda prova superata !
La terza ed ultima impresa era la più difficile : Liombruno doveva
immergere la Foglia d’Oro nella Goccia Sacra,
sorgente dell’Arcobaleno.
Come fare ? Il coraggio dimostrato sino a quel momento cominciò a vacillare : Liombruno fu colto da mille dubbi e
paure…Come poteva pretendere di sconfiggere il Nemico,
lui, un ragazzino di tredici anni ?
Ancora una volta l’intervento della Fata Aquilina si rivelò
provvidenziale. « Ragazzo mio, ricorda le parole
di Buur Téngéen : ascolta la voce del tuo cuore
e riaccendi la tua forza interiore al Fuoco di quell’Amore Vero e Puro
che ti unisce a Mbeex ! »
Poi la Fata fu avvolta da una luce abbagliante e si trasformò
in un’enorme splendida Aquila ! Dolcemente, raccolse Liombruno
e volò via verso l’Arcobaleno.
I Venti non si diedero per vinti : provocarono un violentissimo
vortice per travolgere l’Aquila, ma ogni loro tentativo si rivelò vano !
Liombruno si rifugiò agilmente nel folto piumaggio dell’Aquila,
per proteggersi finché non fossero giunti dinanzi
all’Arcobaleno.
Nell’istante in cui Liombruno immerse la Foglia d’Oro nella Goccia Sacra,
una luce accecante inondò l’intero universo,
in un’atmosfera irreale !
Un’energia positiva e un’armonia sovrumana si sprigionarono
grazie alla fusione dei Quattro Elementi della Vita :
Acqua, Aria, Terra e Fuoco, l’elemento mancante nel malefico piano del
Nemico, l’Amore Vero e Puro dimostrato da
un piccolo grande uomo …un amore così forte da sconfiggere
le avversità del Male !
La Luce annientò l’Oscurità …e il Male svanì per sempre dal creato
…
I Venti, strumenti del Male, furono dominati dalla potenza della Natura
…
Un’immensa felicità esplose nei cuori di tutti i protagonisti
di quella straordinaria avventura …ma durò poco …
Oddio, che cosa succederà ancora ?
Sarà il colpo di scena finale …
Il Nemico, infatti, approfittando della distrazione generale, aveva
colpito la bella Mbeex con un terribile
maleficio : la ragazza giaceva in fin di vita !
Buur Téngéen esclamò con solennità :
« Solo io posso riportare in vita mia figlia: chi può amarla più della
persona che l’ha generata ? »
Così si compì il più grande dono d’amore : Buur abbracciò sua figlia,
dissolvendosi nell’Acqua della Vita …Il maleficio svanì … proprio come
erano svaniti i due Geni del Mare …simboli del Bene e del Male …
Liombruno e Mbeex si sposarono, celebrando il loro Vero Amore dinanzi all’intero universo …
che, da quel momento in poi, sarebbe esistito solo in virtù
di un Essere Superiore, frutto di quell’Amore Puro !
L’unico Signore dei Mari avrebbe racchiuso in sé il Bene e il Male, le due opposte realtà della vita : due elementi inscindibili come
il giorno e la notte, il Sole e la Luna …
“ Da quel giorno, ogni sera, al calar del sole la bella Mbeex
si vestiva dei suoi abiti più belli, si acconciava i suoi bellissimi
capelli e si recava sulla spiaggia.
Restava lì per tutta la notte a guardare l’isola di Buur Téngéen
…E così finisce la storia. ”
… e vissero tutti felici e contenti !