presentazione concorso primaria

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Concorso personale docente Candidata: CLAUDIA PIZZO Palermo, 21 agosto 2013

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Concorso personale docente

Candidata: CLAUDIA PIZZO

Palermo, 21 agosto 2013

Traccia estratta:

Il candidato presenti la progettazione e lo svolgimento di una lezione per permettere agli alunni di

confrontare diversi paesaggi costieri della propria regione e descriverne gli elementi caratterizzanti.

Lo svolgimento della lezione terrà conto del contesto della classe, dell’utilizzo delle TIC e delle esigenze di didattica personalizzata, compresa l’eventuale presenza di alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Fasi della progettazione:

FASE PRE-ATTIVA

FASE ATTIVA

FASE POST-ATTIVA

Apprendimento unitario da promuovere:

I bambini saranno in grado di osservare, descrivere, confrontare e rappresentare i paesaggi geografici costieri della regione siciliana, utilizzando specifici linguaggi disciplinari. Prenderanno, quindi, coscienza della struttura e delle caratteristiche del territorio in cui vivono in modo da poterne rilevare punti di forza e di debolezza.

PER Conoscenza

Creare un futuro

Analisi del contesto

CONTESTO

SCUOLA

CLASSE

CONTESTO: territorio urbano

SCUOLA: scuola primaria facente parte dell’I.C. La scuola mette a disposizione degli studenti e degli insegnanti un laboratorio scientifico e un’aula multimediale

CLASSE: classe III. Nella classe sono presenti bambini con bisogni educativi speciali

EUROPA

• COMPETENZE CHIAVE EUROPEE U.E. Raccomandazioni del 18/12/2006

STATO ITALIANO

• INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012

SCUOLA • PIANO OFFERTA FORMATIVA

CLASSE • PROGETTAZIONE

Competenze chiave europee

�  Comunicazione nella madrelingua

�  Competenze matematiche e competenze di base in scienze e tecnologie

�  Competenza digitale

�  Imparare a imparare

�  Competenze sociali e civiche

�  Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Indicazioni per il curricolo 2012:

“La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che li ospita. È disciplina di <<cerniera>> per eccellenza poiché consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi”

Piano di

studi

U.A. U.A

Prerequisiti �  ORA LO SGUARDO TENDERA’

AD AMPLIARSI PER ABBRACCIARE IL TERRITORIO PROVINCIALE E REGIONALE, FINO AGLI ASPETTI DI CUI NON SEMPRE IL BAMBINO HA ESPERIENZA DIRETTA.

�  SI PASSA AD UNA SISTEMAZIONE ORGANICA DELLE ESPERIENZE IN CUI PRENDONO FORMA IL LINGUAGGIO E LA SIMBOLOGIA PROPRI DELLA DISCIPLINA.

I bambini, durante i primi due anni della scuola primaria, hanno acquisito i concetti topologici di base e sanno utilizzare semplici

rappresentazioni simboliche. Hanno già analizzato gli spazi in

cui vivono (casa, scuola, quartiere,…).

Disciplina prevalente: GEOGRAFIA

FAR COMPRENDERE ALL’ALUNNO LA CONTINUA E

DINAMICA INTERAZIONE E SPECIFICA INTERDIPENDENZA

ESISTENTE TRA I FATTORI FISICI DELL’AMBIENTE

GEOGRAFICO E I FATTORI UMANI, VALE A DIRE IL

PAESAGGIO GEOGRAFICO COME RISULTANTE DELLA

SINTESI DEI CONDIZIONAMENTI E DELLE INFLUENZE DELL’AMBIENTE

FISICO.

AMBIENTE NEI SUOI ASPETTI FISICI, UMANI E SOCIALI

Altre discipline coinvolte:

MATEMATICA: saper classificare elementi in base ad una caratteristica comune. ITALIANO: conoscere ed usare

linguaggi e terminologie specifiche

STORIA: storia locale. Torri di avvistamento. Tonnare. Saline.

Obiettivi Individuare le attività ecologicamente

dannose per l’ambiente marino

Comprendere come l’uomo utilizza le risorse del mare

Nominare correttamente gli

elementi principali di un ambiente utilizzando il linguaggio specifico

Conoscere le caratteristiche fisiche del paesaggio marino

Da trasformare in

Riconoscere gli elementi principali di un ambiente, nella

realtà, in foto e sulla carta

Sviluppare atteggiamenti di

analisi, ricerca e spirito critico

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

CONOSCERE IL TERRITORIO CIRCOSTANTE ATTRAVERSO L’APPROCCIO PERCETTIVO E L’OSSERVAZIONE DIRETTA. INDIVIDUARE E DESCRIVERE GLI ELEMENTI FISICI E ANTROPICI CHE CARATTERIZZANO I PAESAGGI DELL’AMBIENTE DI VITA DELLA PROPRIA REGIONE

PAESAGGIO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze : �  Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte

geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio

�  Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie)

�  Riconosce e denomina i principali <<oggetti>>geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)

�  Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani

�  Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza

Organizzando gli spazi funzionalmente al lavoro: �  Molti lavori saranno fatti insieme all’intero gruppo

classe, per cui i banchi saranno disposti a ferro di cavallo

�  Altre attività verranno fatte a piccoli gruppi pertanto si sistemeranno i banchi per permettere la realizzazione di tali attività

Tempi

�  Il percorso educativo-didattico sarà svolto durante il mese di maggio perché per il conseguimento degli obiettivi, nel progetto sono previste alcune uscite didattiche.

�  Si prevedono incontri di due ore per due volte a settimana

Materiali

Facendo ricorso ai mediatori didattici:

ATTIVI

ICONICI

ANALOGICI

SIMBOLICI

FANNO RICORSO ALL’ESPERIENZA DIRETTA

CONSISTONO NEI CODICI DI RAPPRESENTAZIONE PIU’

SIMBOLICI E CONVENZIONALI

SI ESPRIMONO ATTRAVERSO SIMULAZIONI

CONTANO SULLA RAPPRESENTAZIONE PROPRIA DEL LINGUAGGIO GRAFICO E SPAZIALE

-ESPLORAZIONI -ESPERIMENTI

-RICERCA

-DISCUSSIONI -NARRAZIONI -DEFINIZIONI -RIFLESSIONI

-GIOCHI DI RUOLO -GIOCHI DI

SIMULAZIONE DRAMMATIZZAZIONE

-DISEGNI -SCHEMI

RUOLO DELL’INSEGNANTE �  predispone lo spazio e i materiali in relazione ai

bambini;

�  osserva le scoperte dei bambini per valorizzarle;

�  guida il bambino nel prendere coscienza di sé,

�  valuta le sue esigenze e riequilibra via via le proposte educative in base a tali esigenze.

Svolge un’azione di regista e facilitatore dell’apprendimento motivando, incoraggiando, comprendendo i sentimenti dei bambini, rispettando i loro ritmi di apprendimento, valorizzando le loro potenzialità, favorendo il dialogo, la partecipazione e l’interazione.

Metodologia

Learning by doing

Cooperative

learning

Circle time

Brainstorming

Problem solving

Strategie

Il compito della scuola è da una parte cercare di fornire al bambino con bisogni educativi speciali le abilità necessarie ad affrontare situazioni problematiche, evitando la messa in atto di meccanismi di difesa che, se reiterati nel corso degli anni, potrebbero essere causa di disturbi della personalità difficili da gestire; dall’altra, aiutarlo a valorizzare le proprie risorse, ad impiegarle in maniera ottimale, motivandolo all’impegno, all’autocritica e alla condivisione dei propri risultati con gli altri.

Personalizzare il percorso:

FORMARE INDIVIDUO

COMPETENTE

-stimolare capacità e personalità

VALORIZZARE IL NATURALE BISOGNO

DI CONOSCERE

VALORIZZARE IL BAGAGLIO

CONOSCITIVO

-esperienze pregresse -realtà di origine -bisogni formativi

COLMARE LACUNE LACUNE

ESPERENZIALI

-individualizzazione dei percorsi

FAVORIRE LA FIDUCIA E LA MOTIVAZIONE

Personalizzare il percorso:

VALORIZZARE LA FLESSIBILITA’

PREDISPORRE CONTESTI

SIMULATIVI E OPERATIVI

FAR LEVA SUI PUNTI DI FORZA

LIFE LONG LEARNING

RICONOSCERE E DAR VALORE ALLA

DIVERSITA’

GRAZIE AI PERCORSI PERSONALIZZATI AD OGNI ALUNNO VIENE ASSICURATA LA POSSIBILITA’ DI TRASFORMARE LE POTENZIALITA’ IN COMPETENZE. I PUNTI DI FORZA VENGONO VALORIZZARI; I PUNTI DEBOLI VALORIZZATI E RAFFORZATI. LA MOTIVAZIONE E L’INTERESSE SI ATTIVANO.

Recupero

�  Attività di recupero e potenziamento legata al lessico specifico dell’ambiente marino. Creeremo un plastico dell’ambiente costiero e incolleremo su di esso i cartellini con i nomi delle diverse parti.

Sviluppo

�  Approfondimento di alcune attività umane determinate dalla presenza del mare. Ad esempio: la ristorazione.

PAESAGGIO COSTIERO SICILIANO

ECOLOGIA

RISORSE

ASPETTI FISICI

All’interno di ogni attività il processo di insegnamento-apprendimento sarà diviso in tre fasi:

INPUT

SITUAZIONE INIZIALE MOTIVANTE

ELABORAZIONE

ESPERIENZA DIRETTA

OUTPUT

ATTIVITA’ DI SVILUPPO

MEDIAZIONE DIDATTICA

INPUT

ELABORAZIONE

OUTPUT

AZIONE DELL’ALUNNO CHE APPRENDE

ASPETTI FISICI

ESAME DELLE DIVERSE TIPOLOGIE

DI COSTE

ELEMENTI NATURALI DELLE COSTE

ELEMENTI ANTROPICI DELLE

COSTE

Attività

�  L’insegnate chiederà ai bambini di portare immagini, fotografie, cartoline raffiguranti diversi paesaggi costieri della Sicilia.

�  L’insegnante proietterà sulla LIM immagini di costa sabbiosa e costa rocciosa e insieme ai bambini si rileveranno gli elementi di differenza

�  L’insegnante dividerà gli alunni in gruppi di 5 elementi e li inviterà a dividere le immagini che i bambini stessi hanno portato a scuola in due gruppi secondo le caratteristiche evidenziate precedentemente

Ci sono rocce … e … rocce… Spiaggia con rocce vulcaniche.

DOVE? PERCHE’?

Falesia: a picco sul mare Roccia: calcarea

DOVE E’?

Attività:

�  L’insegnante fornirà a ciascun bambino una fotocopia di un’immagine, che contiene vari elementi del paesaggio costiero.

�  L’insegnante leggerà delle definizioni e inviterà ciascun alunno a riflettere, osservare l’immagine e collegare il nome con l’elemento.

�  Esercizio individuale dopo discussione collettiva

Tutti al mare…

�  Si effettuerà un’uscita didattica, per osservare da vicino gli elementi osservati nelle attività precedenti. Si inviteranno gli alunni a fotografare ed osservare vari elementi presenti.

�  La località scelta, per la vicinanza alla scuola, è il paese marinaro di Aspra. In esso protremmo osservare la spiaggia sabbiosa e il litorale roccioso. Inoltre si potranno osservare il porticciolo con le barche dei pescatori.

Le torri marinare…

�  Altro elemento tipico caratterizzante la costa siciliana sono le antiche torri di avvistamento. Sparse lungo tutto il litorale.

�  L’insegnante mostrerà loro delle foto.

�  Inoltre con l’aiuto di google earth si visualizzerà la disposizione di queste lungo tutta la costa siciliana

Dal libro di testo:

RISORSE

RUOLO ECONOMICO DELLA PESCA E DELLE INDUSTRIE

CONSERVIERE

RUOLO ECONOMICO DEL TURISMO

Il pesce è servito…

�  Si inviteranno quindi gli alunni a riflettere sull’importanza della costa come elemento indispensabile per lo sviluppo della pesca.

�  Si potrà visitare inoltre nella stessa località di Aspra i locali dove vengono lavorate e conservate le acciughe; e l’annesso museo delle acciughe.

IL MUSEO DELLE ACCIUGHE

�  Tornati in classe si guarderanno le fotografie e si evidenzierà come l’uomo ha cercato di sfruttare e modificare l’ambiente costiero secondo le proprie esigenze, creando porti, pontili, ecc.

IL PORTO TURISTICO DI SAN NICOLA L’ARENA

Solanto e la tonnara

�  Un’altra uscita, sempre nel territorio in cui è ubicata la scuola potrà essere fatta a Solanto, dove esisteva una tonnara.

�  Lì i bambini potranno osservare e ripercorrere, guidati da un esperto, le antiche fasi di cattura dei tonni.

�  Tornati in classe i bambini, creeranno un cartellone in cui incolleranno le fotografie realizzate e le correderanno di un’apposita didascalia contenente le informazioni che hanno appreso

�  Riferendosi a quanto visto e osservato nelle uscite precedenti si inviteranno i bambini a notare che le coste basse e sabbiose si prestano allo sviluppo del turismo balneare.

�  Tra le foto scattate ce n’è una che evidenzia il divieto di balneazione. Riflettiamo sul perché. Evidenzieremo poi su una mappa i buoni comportamenti da adottare affinché il mare e la costa restino sempre una risorsa

�  Si organizzerà un’uscita didattica per visitare le Saline di Trapani per comprendere come il mare sia fonte inesauribile di attività.

Dia

gnos

tica

Analisi della situazione di partenza attraverso l’osservazione sistematica e occasionale e attraverso un periodico colloquio con i genitori

Form

ativ

a Osservazione occasionale e sistematica volta a verificare la partecipazione alla realizzazione delle varie attività del progetto, la progressiva conquista di autonomia operativa, l’impegno , l’attenzione, la creatività, la capacità di lavorare in gruppo

Som

mat

iva Documentazione e

lavori creati dai Bambini, griglie di valutazione

Valutazione

Compito in situazione: CARO SINDACO TI SCRIVO…

I BAMBINI DELLA CLASSE III SCRIVERANNO UNA LETTERA AL SINDACO CON UN PROGETTO PER LA VALORIZZAZIONE DEL LITORALE CITTADINO.

Documentazione

�  Carpetta personale dell’alunno contenente le foto di ciascun bambino all’opera, le proprie produzioni, le didascalie con i commenti ai lavori ed alle attività.

�  Creazione di un Power Point con video, audio, foto che testimoniano tutte le fasi del percorso svolto da pubblicare sul sito della scuola in modo da renderlo visibile ai genitori.

Valutazione Valutare significa attribuire un valore ai risultati ottenuti. Data la natura del percorso d’apprendimento ho scelto l’osservazione come prima operazione della verifica e della valutazione.

L’osservazione permetterà di raccogliere dati che non si limitano propriamente ai campi cognitivi ma investono anche gli aspetti relazionali, affettivi, emotivi, psicomotori, creativi, comunicativi.

Valutazione del processo

Attraverso la valutazione si intende stabilire il grado in cui l’azione didattica è riuscita ad incidere sugli obiettivi programmati, non tanto per attribuire giudizi di merito, ma al fine di rilevare il sapere e il saper fare di c i a s c u n a l u n n o n on c h é l’efficacia delle strategie metodologiche-didattiche poste in essere.

Valutazione degli esiti

P e r e f f e t t u a r e u n ’ o s s e r v a z i o n e pedagogicamente adeguata alla fine di ogni situazione d i apprend imento ho i n d i v i d u a t o a l c u n i indicatori che permettono di rilevare le competenze a t t e s e a l l a f i n e dell’incontro e dopo le attività di consolidamento.

Attraverso la valutazione si intende stabilire il grado in cui l’azione didattica è riuscita ad incidere sugli obiettivi programmati, non tanto per attribuire giudizi di merito, ma al fine di rilevare il sapere e il saper fare di ciascun alunno nonché

l’efficacia delle strategie metodologiche-didattiche poste in essere.

AL TAL FINE E’ STATA PREDISPOSTA UNA GRIGLIA PER LA RILEVAZIONE

OBIETTIVO RAGGIUNTO (7-10) PARZIALMENTE RAGGIUNTO (5-6)

NON RAGGIUNTO (1-4)

Conoscere le caratteristiche fisiche del paesaggio marino

Comprendere come l’uomo utilizza le risorse del mare

Individuare le attività ecologicamente dannose per l’ambiente marino

Precisare il linguaggio

Riflessione e auto-valutazione dell’insegnante

Metodologia

Didattica

Relazione

Relazione

1.  Mi rivolgo a tutti gli alunni della classe utilizzando un linguaggio chiaro.

2.  Rispondo a tutte le domande che mi rivolgono i bambini.

3.  Incoraggio gli alunni che dimostrano difficoltà.

4.  So pormi in ascolto.

5.  Ho rispetto dei differenti tempi di apprendimento.

Metodologia 1.  Coinvolgo i bambini.

2.  Ricorro all’utilizzo di sussidi didattici idonei al contesto e al tema.

3.  Metto in atto strategie personalizzate in modo da coinvolgere tutti i canali di apprendimento.

4.  Alterno attività da svolgersi in autonomia con attività da eseguirsi in gruppo.

5.  Pongo attenzione ai processi emotivi e metacognitivi dei bambini.

Didattica

1.  Espongo con chiarezza quello che intendo fare.

2.  Tramite domande mi accerto che gli alunni abbiano capito chiaramente le mie consegne e il significato dei termini utilizzati.

3.  Riprendo alcune argomentazioni per accertarmi che gli alunni abbiano acquisito i concetti.

4.  Procedo proponendo attività da svolgere insieme che giustifichino le argomentazioni proposte.

5.  Osservo le produzioni degli alunni e, se necessario, aiuto individualmente il bambino.

Bibliografia e sitografia

�  http://l’educatore.it

�  http://blog.zonageografia.scuola.com/2012/il-decalogo-del-wwf-per-le-coste-italiane/

�  Rivista: Scuola Italiana Moderna, Editrice la scuola, annualità 2012-13

�  Giampietro Paci, Guardare il mondo, 2005 Zanichelli Editore

�  Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, 2012

�  Capaldo N, Cramerotti S., Ianes D., Rondanini L, Insegnare domani. Prova orale. Progettare e condurre una lezione, Ed Erickson, Trento, 2013

�  M. Belli - G. Santilli - L. e B. Petrocchi; La scatola magica. Percorsi di attività didattiche per la Scuola dell'Infanzia, Ed. Piccoli, 2012

�  M. Pantaleo M., Speciale C., Le unità di apprendimento, Ed. Immedia, 2005