portico 270

32
ANNO XXIV MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Settembre 2010 n.270 TAZZA D’ORO di Catellani Letizia & C. BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA NOVELLARA (RE) via Cavour, 48 tel. 3465772503 Franco Tagliavini Novellara saluta per l’ultima volta il grande artista che dopo essersi esibito in tutto il mondo tornò al suo paese natale che che amava profondamente. Tagliavini mentre si esibisce al Deutsche Opera di Berlino

Upload: il-portico

Post on 18-Jan-2015

1.765 views

Category:

News & Politics


9 download

DESCRIPTION

Ilportico mensile novellareseè ora anche online suwww.ilportico.wordpress.com

TRANSCRIPT

Page 1: Portico 270

ANNO XXIV MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Settembre 2010 n.270

TAZZA D’OROdi Catellani Letizia & C.

BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA

NOVELLARA (RE)via Cavour, 48 tel. 3465772503

Franco TagliaviniNovellara saluta per l’ultima volta il grande artista che dopo essersi esibito in tutto il mondo tornò al suo paese natale che che amava profondamente.

Tagliavini mentre si esibisce al Deutsche Opera di Berlino

Page 2: Portico 270

2

PROTEGGI LA TUA VISTACONSULTA SEMPRE

L'OTTICO OPTOMETRISTA

OTTICA

NOVELLARA (RE) via Cavour, 16 tel. 654127

STUDIO APPLICAZIONI LENTI A CONTATTOANALISI VISIVA COMPUTERIZZATA

IN NOVELLARA Via C. Cantoni, 21

COSTRUISCE E VENDECampagnola E. via Levi

Villette abbinate e maisonette“Lago di Garda”

Maisonette a Nago TorboleAppartamenti a Limone del Garda

SardegnaVillette in Costa ParadisoVillette ed appartamenti a BadesiAppartamenti a Valledoria

V.le Roma, 4 NOVELLARA (RE) tel.fax 0522/654808

In quest’ ultimo periodo l’attenzione è stata catalizzata dal centrodestra: scandali che hanno coinvolto uomini del governo (Scajola, Brancher, Cosentino), scontro tra Berlu-sconi e Fini e la manovra Finanziaria. Vi è anche un “mec-canismo mediatico” per cui quando l’opposizione propone ragionamenti, distingue ciò che è condivisibile da ciò che va rifiutato nelle scelte della maggioranza di governo, al-lora la cosa non fa notizia e finisce con l’essere invisibile. Farebbero sicuramente più notizia scene faziose con urla e insulti piuttosto che interventi incisivi e critici ma non aggressivi. L’immagine della sinistra che arriva nelle case non è sempre quella della sinistra che fa il suo lavoro nelle aule del Parlamento.Vediamo cosa ha fatto il PD in Parlamento in un anno di opposizione alla Camera….. vediamo quello che non si dice……e che pochi sanno. Per essere informati sull’attivi-tà dei nostri parlamentari si può consultare il sito internet www.deputatipd.itIl gruppo del PD si è confermato il più presente in aula con percentuali di assoluto rispetto, l’ 81,8%. Sono stati i più presenti sia fra quelli di opposizione, sia fra tutti i gruppi parlamentari. La forte presenza in aula ha permesso all’op-posizione di battere il governo 53 volte. Alcuni esempi….- Crisi Economica: il Pd ha proposto con una mozione del-le misure per sostenere i redditi più bassi che hanno sof-ferto più di altri l’erosione del potere d’acquisto, ma questa preoccupazione non è stata condivisa da maggioranza e governo.- Decreto e Mozione Scuola: il Pd ha presentato una mo-zione sui precari della scuola per stabilizzare appunto i precari e regolarizzare chi era stato assunto con contratti a tempo determinato. Il governo ha bocciato queste pro-poste.- Finanziaria: è stata proposta dal Pd una “contro-mano-vra” mettendo al centro lavoro, imprese e famiglie. L’en-nesimo voto di fiducia sulla Finanziaria ha trovato la ferma opposizione del Pd. Porre la fiducia è servito al governo ad evitare un dibattito e un confronto seri di fronte ad una grave crisi economica e sociale.- Decreto Dirigenti scolastici: con questo decreto più di un terzo dei Presidi avrebbero dovuto occuparsi contempora-

neamente di due istituti collocati in comuni o province di-verse. Grazie all’intervento dei nostri deputati si è impedito questo e messo quindi al riparo le scuole da ulteriori guai.- Testamento Biologico: l’impegno del Pd per una legge “mite” ,che non sia di ostacolo all’autonomia e alla re-sponsabilità del medico, che rispetti le scelte del paziente e valorizzi la relazione di fiducia tra paziente-medico-fidu-ciario-familiari, si è scontrata con l’arroganza di Lega e Pdl che con il testo Calabrò negano in modo crudele l’autode-terminazione dei pazienti e non tiene conto delle richieste avanzate dai medici per modificare la legge. - Sud: governo battuto sulla mozione del Pd per favorire l’occupazione nel Mezzogiorno. La mozione ha impegnato il governo a reintegrare le risorse del Fondo Aree Sotto-sviluppate per destinarle ad un programma per il rilancio del tessuto produttivo del Mezzogiorno e quindi dell’oc-cupazione.- Sostenere il credito delle Piccole Medie Imprese: è stato chiesto al governo di assumere iniziative per costituire un Fondo di garanzia pubblico sui finanziamenti a medio e lungo termine concessi dalle banche alle piccole e medie imprese.- Carceri: è stata approvata la mozione presentata dal PD sulla situazione del sistema carcerario italiano. Si è chiesto di intervenire per superare l’emergenza umanitaria deter-minata dal sovraffollamento delle carceri e risorse neces-sarie per una dotazione di polizia penitenziaria efficace. Dal governo però ancora nessuna risposta o nessun piano.- Alimenti: è stata approvata all’unanimità la proposta del PD per assicurare i corretti processi di preparazione, confe-zionamento, conservazione e distribuzione dei prodotti. Le norme consentono di definire gli standard igienico-sanitari dell’intero ciclo di produzione e conservazione e le infor-mazioni da garantire ai consumatori. E’ un fatto positivo per l’intero settore agroalimentare, che avrà ricadute sulla qualità dei nostri prodotti e permetterà al mondo agricolo di accrescere il proprio valore aggiunto.- Decreto Protezione Civile Spa: su questo decreto il PD ha ottenuto una vittoria importante: si è impedito la privatiz-zazione della protezione civile e fatto fare al governo molti passi indietro. La creazione di una società avrebbe modi-

ficato una struttura che serve ad assicurare maggiori livelli di sicurezza alle popolazioni in caso di calamità naturali, trasformandola in un grande “comitato d’affari”. I nostri deputati si sono battuti per l’efficienza, la trasparenza e la pulizia negli appalti.- Cure palliative: grazie al lavoro fatto in commissione e in aula, l’accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore viene finalmente riconosciuto come un diritto per garantire il rispetto della dignità della persona umana. - Decreto Salvaliste: il decreto è stato varato da governo per rimediare ai pasticci fatti dal PDL nella fase di presen-tazione delle liste. Con un emendamento del PD si è ri-usciti a far decadere il decreto. Battendo la maggioranza e governo si è evitato uno scasso senza precedenti delle regole costituzionali: le leggi elettorali non possono essere cambiate per decreto.- LAVORO: grazia all’iniziativa del PD, nel mese di Aprile, si è discusso in Parlamento di diritti dei lavoratori e di soste-gno al reddito. La destra ha votato contro tutte le proposte del Pd volte a dare un aiuto a chi è colpito dalla crisi. Du-rante le votazioni sul DDL Lavoro, il governo è stato battuto su un emendamento del PD che restituisce ai lavoratori , in caso di controversia con il datore di lavoro, la possibilità di scegliere volta per volta se ricorrere alla giustizia ordinaria o all’arbitrato. Mentre nel testo del governo si imponeva ai lavoratori un’unica opzione all’inizio del rapporto di lavoro.- Ammortizzatori sociali: proposta del PD (bocciata dal go-verno) per il sostegno ai lavoratori come il prolungamento della cassa integrazione ordinaria da 12 a 18 mesi. - Giovani e Lavoro: approvata all’unanimità la proposta di legge voluta dal PD sul cosiddetto “rientro dei cervelli”. Saranno molti i giovani di talento impegnati all’estero che potranno beneficiare di sgravi fiscali deliberati a favore del-le aziende intenzionate ad assumerli in Italia.- Piano Antimafia: ha ottenuto l’approvazione l’emenda-mento del PD sulla tracciabilità dei flussi finanziari legati agli appalti pubblici.- Abusivismo: le opposizioni hanno bloccato il provve-dimento che avrebbe impedito le demolizioni delle case abusive in Campania.- Commercio Ambulante: il PD ha chiesto al governo di at-tivarsi per individuare criteri minimi e omogenei su tutto il territorio nazionale per le attività di commercio ambulante. Questo è un passo avanti nella lotta all’illegalità economi-ca, alla contraffazione, al commercio sleale e all’evasione fiscale.- Trasporti Pubblici: il gruppo PD si è fatto promotore di una mozione che ha portato all’elaborazione di un testo per sostenere e rilanciare il trasporto ferroviario in Italia.- Sanità: approvata mozione PD che chiede al governo di predisporre un progetto nazionale per la prevenzione dei tumori al seno.- Intercettazioni: il Pd ha ottenuto un allentamento del “ba-vaglio” all’informazione e l’abolizione di norme che avreb-bero creato una vera e propria intromissione degli editori sulle libere scelte delle redazioni dei giornali.

Cosa fa il PD in Parlamento? POLITICA

Si sente spesso dire che il Partito Democratico è inesistente, è il partito “che non c’è” e come opposizione fa poco in Parlamento. Ma sempre in pochi dicono quello che fa.Da una parte è vero che l’azione politica del PD su alcune questioni non si è mai distinta per incisività e chiarezza, ma dall’altra parte è anche vero che per colpa dello strapotere mediatico del premier la stampa italiana preferisce dedicare spazio ad altre questioni.

di Milena Saccani Vezzani Segretaria Circolo PD Novellara

Page 3: Portico 270

3

MACELLAZIONE E LAVORAZIONE CARNE SUINA

CENTRO CARNI vendita al minuto di carni bovine - suine - avicoledi Bartoli & C. snc

NOVELLARA (RE) via C. Colombo, 90 tel. 0522/654166 - CARPI (MO) via Germania, 1 tel.059/691248

SALUMIFICIO

Il problema è dare la possibilità a chi si trova in stato di incoscienza di poter scegliere se accettare o meno determinati tipi di trattamenti sanitari, possibilità che allo stato attuale sembra certa solo per chi può esprimerla direttamente. Il registro che è stato istituito permetterà quindi di avere nero su bianco le volontà di chi vorrà depositarle, in modo che nell’eventualità i familiari e i medici sappiano chiaramente che tipo di scelta vorrebbe fare il paziente non in grado di esprimersi in quel momento.“Ho seguito il percorso – dice l’assessore Gelosini - che ci ha condotto a istituire il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento indipendentemente dal mio assessorato ai lavori pubblici perché credo fermamente nei diritti delle persone e credo che questi debbano sempre essere tutelati e da tenere in considerazione ogni qual volta vengono effettuate delle scelte.” Lo stallo che si sta consumando in Parlamento con la legge Calabrò ha spinto diversi comuni e province a provvedere autonomamente a individuare soluzioni efficaci per tutelare le volontà dei singoli individui. In questo modo si offre aiuto anche ai familiari che si trovino a decidere per un paziente in stato di incoscienza. Novellara ha guardato all’esperienza di Pisa, ed abbiamo approfondito il tema con esperti del settore e aperto dibattiti e confronti all’interno del gruppo di lavoro e delle commissioni Welfare e Affari istituzionali. “Abbiamo cercato di evitare di ingarbugliarci nelle questioni più etiche e morali del problema. I recenti fatti di cronaca (Englaro, Welby, Coscioni) dimostrano che il sistema non tutela i diritti dei singoli e abbiamo individuato una modalità efficace per evitare che nessuno sia obbligato a subire alcun trattamento sanitario (art. 32 della Costituzione) ma che possa scegliere prima. I cittadini infatti devono avere gli stessi diritti in qualsiasi condizione di salute versino ed avere la stessa dignità sociale (art. 2 e art. 3 della Costituzione), di godere della propria libertà personale di scelta in qualsiasi condizione (art.13). La nostra riflessione è così partita dalla Costituzione che ne ha segnato il cammino”.Elaborare un testamento biologico non è cosa semplice. Trovarsi davanti ad un foglio A4 in cui si dichiara che trattamento si desidera avere in casi estremi è tutt’altro

A proposito del testamento…L’Amministrazione comunale di Novellara si è attrezzata per fornire alla cittadinanza la possibilità di effettuare la Dichiarazione Anticipata di Trattamento sanitario (DAT) con un registro specifico già operativo presso gli uffici del Comune. L’assessore Roberto Gelosini ci spiega come nasce questa proposta. (Simone Oliva).

che semplice. La formula proposta permette comunque di evitare che certe dichiarazioni siano lasciate sulla scia di onde emotive forti. Infatti il cittadino che vorrà depositare le sue volontà consegnerà una busta chiusa all’apposito personale dentro cui potrà lasciare il modulo che l’Amministrazione ha stilato. “ Il modulo – continua Gelosini – è redatto in modo che possa essere più chiara possibile la volontà del cittadino. In particolar modo potrà essere firmata per questo, dal medico e da due garanti che in caso di situazione estrema faranno valere le volontà del paziente. Questa formula crediamo possa essere una ulteriore tutela per i diritti di tutti. Nessuno potrà aprire quella busta se non i garanti al momento del bisogno, solo loro, assieme al medico, sono i depositari delle volontà di chi deciderà di lasciare la propria Dichiarazione Anticipata di Trattamento.”In ultimo sottolineiamo che nel tempo tutti cambiamo idee su certi aspetti della vita e affrontiamo la realtà in modo diverso a seconda della nostra maturità, per questo motivo allora la dichiarazione lasciata ha validità quinquennale e dovrà essere depositata di nuovo allo scadere del termine, naturalmente è modificabile in qualsiasi momento. In questo modo c’è spazio anche per i ripensamenti.

Roberto Gelosini

La realizzazione del distributore d’acqua pubblica a Novel-lara, inaugurato il 4 maggio di quest’anno, è frutto di una accordo sottoscritto nel mese di aprile tra il Comune di Novellara ed Enia Spa. Questa convenzione mira a valorizzare e diffondere fra la popolazione l’utilizzo ad uso potabile dell’acqua dell’ac-quedotto, in quanto sicura, controllata e pienamente ri-spondente ai parametri richiesti dalla vigente normativa di legge, intende inoltre ridurre l’inquinamento prodotto per il trasporto dell’acqua in bottiglia ed abbassare la produzio-ne di rifiuti (plastica, vetro,…) grazie al riutilizzo dei conte-nitori. Enia si è resa disponibile a realizzare a proprie spese il distributore di acqua dell’acquedotto offerta gratuitamen-te ai cittadini nelle forme naturale, refrigerata e frizzante.La realizzazione del distributore di acqua pubblica è stata finanziata da Enìa spa mediante risorse proprie non deri-vanti dalla tariffa e la gestione risulta sempre a carico di Enìa spa, ad eccezione del costo annuale a carico del Co-mune a titolo di compartecipazione per le spese di gestio-ne. Il costo annuale a carico del Comune dipende dal vo-lume di acqua annualmente distribuito, che per Novellara si stima possa rientrare nella fascia tra i 900 mc ed i 1100 mc, pari ad un contributo di 3.000 euro/anno.Il Comune si impegna a concedere gratuitamente ad Enia S.p.A. l’occupazione di suolo pubblico, l’area necessaria per posare, collegare, rendere completo e fruibile il di-stributore. A carico del Comune risultano le richieste di allacciamento acqua ed energia elettrica ai rispettivi Enti e la stipula dei relativi contratti di fornitura. Al consumo del distributore verrà applicata la tariffa acqua relativa agli “Usi non domestici – Utenze normali”, priva delle quote fognatura e depurazione. La spesa annuale dei consumi di acqua ed energia elettrica a carico del Comune è prevista intorno ai 2.000 euro. Per i cittadini questo servizio è totalmente gratuito.Questo accordo ha per ora durata sino al 31/12/2011, ma, in seguito alla buona riuscita dell’iniziativa, sarà sicura-mente prorogato. Il distributore di Novellara somministra infatti mediamente, da quando è stato attivato, oltre 3.600 litri d’acqua al giorno, di cui il 40-45% sono di acqua friz-zante (dati aggiornati al mese di agosto). Il volume giorna-liero di acqua erogata a Novellara risulta essere inoltre tra i più elevati in confronto ai distributori fino ad ora installati negli altri comuni della provincia.

Distributore di acqua pubblica: per i cittadini un servizio totalmente gratuitoDa quando è stato attivato somministra mediamente oltre 3600 litri d’acqua al giorno di cui il 40/45% di acqua frizzante (dati aggiornati al mese di agosto).

di Roberto Blundetto - Assessore all’Urbanistica

Il cospicuo risparmio economico derivante dalla mancata spesa per l’acquisto dell’acqua in bottiglia unito alla cre-scente sensibilità verso l’uso potabile dell’acqua dell’ac-quedotto, che comporta anche una riduzione di inquina-

mento e un calo nella produzione di rifiuti stanno produ-cendo gli effetti positivi contenuti nell’accordo descritto. Spero che questo sia solo l’inizio di una serie di compor-tamenti virtuosi.

Miss Anguria 2010

Mercoledì 29 settembre alle ore 21.00

presso il Circolo Aperto Novellarese il Comu-ne, insieme a medici ed esperti legati invita-no ad un incontro informativo sul testamento biologico. saranno presenti: il dott. Fiorenzo Orlandini (Coordinatore team MMG, Hospice Guastalla – Ausl) e il dott. Carlo Hanau (pro-fessore associato di Programmazione e Orga-nizzazione dei Servizi Sociali e Sanitari presso l’Università di Modena e Reggio Emilia).

TESTAMENTO BIOLOGICO

Foto Artoni

Page 4: Portico 270

4

SALTINI ROBERTOEscavazioni, preparazione aree cortilive con posa autobloccanti

- Irrigazione - Lavori edili in genere - Materiali ghiaiosiNOVELLARA (RE) Cel. 338/3620702

SCUOLE ELEMENTARI: ultimati i lavori per il consolida-mento statico dell’edificio necessari ad aumentare la tenu-ta sismica del plesso risalente agli anni Trenta. Sono stati eseguiti degli interventi per il rifacimento della copertura nella zona centrale della scuola, per un importo comples-sivo di 132 mila euro. Inoltre, sono state applicate delle pellicole su tutti i vetri della scuola, per renderli infrangibili ed evitare qualsiasi incidente. NIDO AQUILONE E LA SCUOLA DELL’INFANZIA GIRA-SOLE CAMBIANO “FACCIA”Terminati i lavori di rifacimento della pavimentazione, di tinteggio delle parti esterne e di ripristino dei cornicioni ammalorati in cemento armato, per un totale di 60 mila euro. La resa del colore è particolarmente d’effetto, grazie alla collaborazione di Vania Tagliavini, pedagogista di Pro-gettinfanzia, che ha fornito un valido supporto per rendere il più accogliente possibile la zona esterna. Inoltre sono state applicate delle lavagne esterne per permettere ai bimbi di realizzare ogni giorno disegni diversi.

La calda estate dei cantieri estiviSi sa, l’estate è il periodo migliore per realizzare importanti cantieri pubblici. A No-vellara l’estate 2010 si ricorderà come un periodo particolarmente impegnativo sul fronte dell’adeguamento delle strutture scolastiche. Qui di seguito elenchiamo i principali lavori realizzati, che sfiorano un impegno di spesa di 850 mila euro:

SCUOLA MEDIA: Il cantiere più complesso e rilevante ha interessato la scuola media a partire dal 12 luglio scor-so. L’intervento di oltre 500mila euro ha previsto l’ade-guamento e la manutenzione straordinaria degli impianti elettrici e di riscaldamento. Sono stati sostituiti oltre 200 corpi illuminanti ed in ogni aula sono state predisposte nuove prese elettriche, compresa l’idonea cablatura per il collegamento ad internet. Il tutto con la dovuta attenzio-ne al miglioramento del comfort di studenti ed operatori scolastici, grazie ad impianti ad illuminazione anti-riflesso. Inoltre, sono stati integralmente rimossi i vecchi e rumoro-si condotti di aria calda, che convogliavano molta polvere, con nuovi impianti termici. Corridoi, aula magna e singole classi sono state controsof-fittate con appositi pannelli fonoassorbenti che migliore-ranno sicuramente il comfort nelle singole aule. In questo controsoffitto ha trovato collocamento tutta la nuova im-piantistica, rendendola così inaccessibile ai ragazzi.IMPIANTO FOTOVOLTAICO: grazie ad un accordo tra

Comune e l’ex Enia, oggi Iren, è stato possibile realizzare il progetto “A scuola con il sole”, collocando così sul tetto della scuola media diversi pannelli fotovoltaici da 20 Kwp di picco. Questi pannelli produrranno 1/3 dell’energia con-sumata dalla scuola, con una conseguente riduzione della bolletta elettrica. L’investimento da parte di Iren si aggira sui 100 mila euro.

Da Settembre il Centro InformaGiovani riapre all’insegna del rinnovamento. In primo luogo la novità assoluta ri-guarderà le aperture pomeridiane, che saranno dedicate ai ragazzi dai 12 ai 16 anni. La scelta di porre dei limiti d’età è stata presa di concerto con l’Assessorato ai Gio-vani al fine di creare uno spazio “protetto” all’interno del quale poter accogliere sia i ragazzi che abbiamo avuto il piacere di conoscere l’anno scorso durante le attività svol-te in collaborazione con la scuola media, sia tutti coloro i quali faticano ad approcciarsi allo spazio frenati dalla pre-senza di ragazzi di molto più grandi. Durante i pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì quindi dalle ore 16:00 alle 19:00 tutti i ragazzi che avessero voglia di vivere uno spa-zio, colorarlo ed allestirlo a seconda delle loro necessità forti della collaborazione di un comune che da sempre è molto attento alle dinamiche giovanili e alla qualità della vita, sono invitati a farci un giro e, perché no, formare un bel gruppo che abbia come obiettivo quello di costruirsi uno spazio alternativo a quelli che già hanno, per passare le bigie giornate invernali. Il limite d’età che sarà in vigore per quanto riguarda le aperture pomeridiane sarà di svan-taggio per alcuni, soprattutto per i più grandicelli. A tal pro-posito, si è pensato di effettuare altre due aperture durante le quali invece non ci sarà alcun limite d’età, il che non significherà dover riallestire volta per volta gli spazi, ma che chi sin’ora ci ha scelto potrà continuare ad usufruire dello spazio come ha sempre fatto il martedì sera dalle

21:00 alle 23:00 e il giovedi mattina dalle 10.00 alle 13:00.In questi ultimi anni si è evoluto attorno all’attività del cen-tro giovani un gruppo di lavoro che dallo scorso anno si è definito “Progetto Giovani” e che vede al suo interno figure appartenenti a diversi servizi tra i quali oltre al Centro Infor-magiovani il Progetto Giovani in giro (GIG) e rappresenta uno splendido esempio di come sia possibile per un co-mune, senza gravare eccessivamente sul bilancio, dotarsi di una sorta di agenzia volta a determinare, intercettare e risolvere le diverse problematiche che man mano emer-gono nel territorio. Con l’arrivo dell’autunno riprenderemo la nostra attività relativa ai Sunday Party, come anche l’or-ganizzazione della felicissima esperienza di “Note Basse”, che siamo certi avrà un seguito sempre maggiore.Tra le attività non ancora giunte a termine come non citare la questione “Skate park”, un progetto fortemente voluto dall’amministrazione e da un folto gruppo di appassionati. Come spesso accade quando si tratta di denaro pubblico e innovazioni sono state diverse le voci che si sono spese contro tale progetto, dal canto nostro possiamo assicura-re un forte impegno affinchè le problematiche che sorge-ranno in seguito alla costruzione del parco saranno il più possibile contenute e comunque il loro peso non supererà quello dei vantaggi che porterà tanto all’area coinvolta, quanto alla popolazione più o meno giovane che vivrà lo spazio. Con l’inizio delle scuole confermiamo la nostra presenza a fianco delle insegnanti per quanto riguarda le

attività pomeridiane. L’anno scorso abbiamo iniziato que-sto esperimento vivendo quell’esperienza come qualcosa di nuovo, che senza dubbio ci avrebbe sì fatto conoscere a parecchi ragazzi, ma che da un altro punto di vista non avevamo idea di che ripercussioni avrebbe potuto avere. Nonostante (e forse grazie) ai mille dubbi che avevamo all’inizio di questa esperienza, ne siamo usciti con molta soddisfazione, nostra innanzitutto, oltre che della scuola, che pare abbia molto gradito il nostro aiuto tanto nei modi quanto nei contenuti. Per quest’anno quindi è quasi certo che ripeteremo l’espe-rienza a fianco della Prof.ssa Pavarini, che ringraziamo sin-ceramente per la possibilità che ci ha dato e per quanto ci ha fatti sentire a nostro agio nella nostra veste di “docenti”. Al CentroInformaGiovani sarà possibile organizzare usci-te, tornei di varia natura e qualsiasi attività sia in grado di coinvolgervi (e sia come dire possibile, ancora i miracoli non li facciamo per quelli bisogna rivolgersi ad altri), basta venire!

Le azioni per i giovani a NovellaraNasce uno “spazio protetto” al Centro Giovani, ritorna il Sunday Party riprendono le attività di GIG e presso le scuole medie

di Youssef Salmi e operatori del Progetto Giovani

Page 5: Portico 270

5

Sono iniziati lo scorso 25 agosto, dopo l’approva-zione del progetto da parte della Giunta Comunale e della condivisione da parte dei capi gruppo consiliari, gli interventi di adeguamento funzionale di Piazzale Prampolini, la piazzola di fermata degli autobus ACT.La pausa estiva ha permesso ai tecnici ACT, comu-nali e della Provincia di sviluppare una progettazione condivisa, conclusasi nei giorni scorsi attraverso ve-rifiche sul luogo e test con raggi di curvatura. E’ stata una progettazione piuttosto complessa perché Piazzale Prampolini è soggetto a molteplici funzioni d’uso: esercizi commerciali, uffici, traffico

Iniziati interventi di adeguamento funzionale su Piazzale Prampolini (stazione)Comune, ACT e Provincia hanno lavorato in questi mesi per intervenire in modo efficace sulla stazione dei treni-bus

di pendolari per lo scambio ferro/gomma e per la percorrenza degli autobus. Si è cercato di rendere maggiormente efficiente lo spazio pubblico prevedendo l’eliminazione della pesa inutilizzata, la riduzione dei parcheggi trasfor-mati in soste a tempo estremamente breve e lo spo-stamento all’interno della stazione della pensilina per il parcheggio delle bici.Sarà un investimento di circa 45 mila euro ricava-to dalle economie sull’intervento dell’ex Convento dei Gesuiti da parte dell’Unieco e che prevede la creazione di tre spazi divisi in base agli specifici usi:

uno dedicato alla movimentazione di bus, uno per la creazione di parcheggi a tempo (al massimo sei) ed infine una striscia protetta più interna dedicata al passaggio ciclo-pedonale. La piazzola di fermata e le pensiline saranno spostate dall’attuale posizione per realizzare un’isola di sosta recintata e raggiungibile con attraversamenti pedonali e semaforici a chiama-ta. Questa suddivisione degli spazi sarà testata fino alla fine dell’anno per consentire ai tecnici di verifica-re eventuali criticità e apporre i dovuti adeguamenti.L’intervento che si concluderà entro la riapertura dell’anno scolastico, sarà realizzato per singoli in-terventi suddivisi funzionalmente in modo tale da consentire in ogni momento l’utilizzabilità in sicurez-za da parte dei mezzi pubblici e degli utenti. Questi lavori sono comunque degli interventi parziali rispet-to all’intero progetto di adeguamento delle fermate ACT da e per Carpi-Reggiolo. Non appena ci saranno tutte le autorizzazioni ed il reperimento delle risorse finanziarie, l’amministrazione ha intenzione di ade-guare le altre fermate presenti, soprattutto quella in località Bernolda e quella di fronte al mercato orto-frutticolo in direziona Campagnola, particolarmente trafficate ed utilizzate dagli studenti.

L’amministrazione comunale denuncia, con profon-da preoccupazione e rammarico, la ripercussione che i tagli decisi dallo Stato centrale avranno sull’Isti-tuto Comprensivo di Novellara.Il problema più grave si verificherà per i genitori ed alunni delle classi prime e seconde elementari che avevano optato per l’offerta a moduli (con il rientro pomeridiano). L’istituto comprensivo per accogliere tali richieste aveva richiesto a tempo debito 48 do-centi, ma ne riceverà solo 46, assolutamente insuf-ficienti per sopperire alle richieste di rientro pomeri-diano che saranno annullate.Pesanti riduzioni dell’organico confermati anche per le famiglie con figli diversamente abili. A Novellara sono 24 i ragazzi certificati che necessitano di soste-gno e frequentano le scuole di primo e secondo gra-

do; purtroppo delle 9 richieste di insegnati alle scuole elementari ne arriveranno solo 6, mentre alle scuole medie delle 7 richieste ne sono stati confermati solo 5. Quest’emergenza sarà sopperita dal Comune di Novellara che integrerà ulteriori 58 ore di sostengo per questi ragazzi.Già l’anno scorso i tagli decisi dallo Stato avevano molto preoccupato docenti e famiglie anche se poi, di fatto, si era riusciti a tamponare le criticità con mi-sure di emergenza; per l’anno scolastico 2010-2011 queste preoccupazioni sono diventate certezze. Stefano Mazzi assessore alla scuola del Comune di Novellara contesta questa situazione e dichiara: “Nella nostra realtà, i tagli del governo alla scuola pubblica sono passati quasi inosservati lo scorso anno, e questo grazie soprattutto alla competen-

za e alla disponibilità degli operatori dell’Istituto Comprensivo che sono riusciti a fornire comunque il modello di scuola richiesto dalla maggior parte delle famiglie. Quest’anno invece non sarà più possibile fare fronte ai tagli con la sola buona volontà e quindi, per la prima volta, anche a Novellara risulteranno evidenti i drastici effetti della riforma Gelmini. E’ una condizione molto grave che mette a rischio la qualità e l’efficacia del nostro modello di scuola.” Le riduzioni di fondi per la scuola non finiscono qui perché pesanti tagli alle spese per le pulizie met-teranno a rischio il servizio mattiniero pre-scuola, inoltre anche per l’accoglienza di studenti stranieri lo Stato non ha fornito alcun docente.

Il Comune denuncia: l’avvio dell’anno scolastico sarà amaro per molte famiglieI pesanti tagli all’organico renderanno impossibili i rientri pomeridiani per le classi pri-me e seconde. L’assessore Mazzi “Così mettono a rischio il nostro modello educativo”

di Bassoli Ulisse & C. snc

Sezionatura e squadratura

pannelli semilavorati

Costruzione mobili

Complementi d’arredo

NOVELLARA (RE) Via Ampere, 42 tel. e fax0522/661666

email: [email protected]

Page 6: Portico 270

6

CAMPAGNOLA E. (RE) Via E.Fermi, 3/5 - loc. Ponte Vettiganotel. e fax 0522/649500 - cell.335/7226166 - 335/7226167

VILLA SINGOLA (TIPOLOGIA A CORTE) via Grande Campagnola Em.

VILLETTE A SCHIERA + ABBINATE + TERRENOvia Parrocchia - Cognento Campagnola Em.

ULTIMI 2 APPARTAMENTI via Valli Campagnola Em.

VILLETTE A SCHIERA + CASE SINGOLE + TERRENOVia Verdi - Rolo (RE)

TERRENO ARTIGIANALE (loc. S.Giulia) Ponte Vettigano Campagnola Em.

L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico

L’ANAGRAFE ARRIVA ON-LINE!Ti serve un certificato e non vuoi fare la fila allo sportello? Nei pros-simi mesi verrà attivato da parte dell’Amministrazione Comunale di Novellara un nuovo servizio infor-matico per rispondere alle tue esi-genze e per semplificare l’accesso

ad uno degli sportelli comunali più frequentati – l’Uf-ficio Anagrafe. Il servizio Anagrafe on-line, posto nel lato a sinistra del sito internet, permetterà al cittadino di accreditarsi, consultare i propri dati anagrafici e se lo vuole procedere alla compilazione di moduli di auto-certificazione o richiedere di ricevere (anche telefonica-mente) a domicilio i certificati anagrafici o di stato civile di cui ha bisogno. Tra le novità anche la possibilità di pagare i certificati on-line ed effettuare sempre on-line le variazioni di indirizzo all’interno del Comune.- Attualmente sono già attivi, al domicilio, i seguen-ti servizi: Autenticazione di firma e sottoscrizione di Carta di identità. Per maggiori informazioni contattare l’URP all’indirizzo [email protected] oppure al n. di telefono: 0522/655417CORSO DI ITALIANO PER STRANIERISi ripete anche per l’anno scolastico 2010/2011 il cor-so di Alfabetizzazione di Lingua Italiana rivolto agli stranieri tenuto dal Prof. Francesco Le Rose per conto del Centro Territoriale Permanente di Luzzara (R.E.). Le iscrizioni verranno effettuate presso la Scuola Ele-mentare di Novellara presentando un documento di riconoscimento in corso di validità ed il permesso di soggiorno. Nel mese di settembre le iscrizioni possono essere presentate presso l’ufficio dei mediatori (di fron-te all’URP) nei giorni 13 – 20 – 27 dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e presso l’URP nei giorni 14 – 21 – 28 dalle ore 17.00 alle ore 18.30. La sede del corso è la Scuola Elementare di Novellara. Gli orari e le date verranno comunicate al più presto (indicativamente i corsi si ter-ranno in orario pomeridiano/serale a seconda delle esigenze degli iscritti). Le lezioni si svolgeranno dal lu-nedì al venerdì. A fine anno scolastico verrà rilasciato un attestato di partecipazione al corso. Per maggiori in-formazioni contattare l’URP all’indirizzo [email protected] oppure al n. di telefono: 0522/655417, l’Ufficio Scuola e l’Istituzione I Millefiori.MONDOPENTOLA Pane, Amore, Fantasia, voglia di stare insieme… e il piatto sarà servito! Mondopentola riparte. Dopo il successo della scorsa edizione prende il via il se-condo corso di cucina tra le pentole del mondo. Gli aromi e i profumi dei cibi porteranno gli amanti della buona tavola a condire la vita di tutti i giorni con un

pizzico di curiosità. Prenotatevi presso i negozi che espongono la locandina sotto riportata e che hanno sponsorizzato l’iniziativa.Per informazioni rivolgersi all’URP all’indirizzo [email protected] oppure al n. di telefono: 0522/655417 e ai mediatori interculturali.CITTADINANZA - IL NUOVO SERVIZIO DEL MINI-STERO DELL’INTERNOE’ partito il 5 luglio 2010 il servizio che per-mette a tutti coloro che hanno presentato do-manda di cittadinanza italiana di consulta-re in tempo reale lo stato della propria pratica. Il nuovo servizio, realizzato dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, consente ai cittadini stranieri di verificare on-line lo stato della propria do-manda, accedendo ad una banca dati costantemente aggiornata.Utilizzare il nuovo servizio risulta estremamente facile: dalla home-page di www.interno.it accedere al tema ‘Cittadinanza’ poi puntare al link ‘Consulta la tua prati-ca’ ed effettuare la registrazione indicando i propri dati anagrafici ed un indirizzo e-mail. Infine inserire il codi-ce assegnato alla propria domanda di cittadinanza per avere accesso alle informazioni.BILANCIO DEMOGRAFICO LOCALE – 31.12.2009Per un confronto con la realtà locale Novellara ha visto un incremento dello 0,56% portando la popo-lazione al 31.12.2009 a n. 13.625. Anche in questo caso l’incremento è attribuibile all’immigrazione. Il saldo naturale è stato in positivo di + 24 mentre il sal-do sociale è stato in positivo di + 77. Gli stranieri rap-presentano il 14,9 % della popolazione. La mortalità ha avuto un tasso del 11‰ e la natalità è di 12,77‰.CENSIMENTI AI BLOCCHI DI PARTENZASi avvicinano i Censimenti generali 2010-2011. Un im-pegno ingente per un grande obiettivo di conoscenza. Ad Ottobre prende il via il censimento dell’agricoltura. I dati provvisori regionali e nazionali saranno diffusi a partire da aprile 2011. Ad ottobre 2011 verrà realizzato invece il l 15° Censimento generale della popolazio-ne e delle abitazioni, che sarà realizzato secondo la tecnica innovativa del censimento assistito da lista. I dati saranno accessibili dal 2012. Nell’ambito delle attività preparatorie, l’Istat ha progettato una rilevazio-ne sperimentale (che coinvolge 1848 Comuni) volta a verificare la qualità, completezza e accuratezza dei dati contenuti nei registri di Anagrafe comunale, nonché a collaudare il processo della loro trasmissione all’Istitu-to. Novellara è stato inserito nei Comuni campione.ACER REGGIO EMILIA - NUOVI ORARI Da lunedì 6 settembre 2010 ACER Reggio Emilia am-plierà l’orario di ricevimento al pubblico al fine di faci-

litare i rapporti e le comunicazioni coi propri utenti.Il nuovo orario sarà il seguente: lunedì – mercoledì – venerdì dalle 8.30 alle 13.00, martedì – giovedì

dalle 14.30 alle 17.00. Per urgenze l’Ufficio per le Re-lazioni con il Pubblico ACER riceve su appuntamento il martedì e il giovedì pomeriggio dalle ore 17.00 alle ore 18.00. Per maggiori informazioni è possibile contattare Infocasa scrivendo a [email protected] oppure telefonando al seguente n. 0522/236666.MASTER TRANSCULTURALE NEL CAMPO DEL-LA SALUTE, DEL SOCIALE E DEL WELFARE Presso l’Università di Modena e Reggio sono disponi-bili 35 posti e 16 borse di studio per l’anno scolastico 2010 /2011. La scadenza per presentare le domande è il 16 novembre 2010. Per maggiori dettagli www.mastertransculturale.unimore.itALBO PRESIDENTI SEGGIO E ALBO UNICO SCRU-TATORI Ad Ottobre scade il termine per presentare la domanda di iscrizione all’Albo dei Presidenti di seggio elettora-le. Gli interessati dovranno far pervenire le domande all’Ufficio Elettorale del Comune. I moduli necessari alla richiesta possono essere scaricati dalla pagina web del comune all’indirizzo (sezione “cittadino” > “essere cittadino” > Albo Presidente o Albo Scrutatori) oppure direttamente all’Ufficio Elettorale. Ricordiamo che è possibile iscriversi anche all’Albo Unico Scrutatori di seggio elettorale. Gli interessati do-vranno far pervenire le richieste entro il mese di No-vembre. Anche in questo caso i moduli necessari pos-sono essere presi dal sito web del comune o all’ufficio elettorale al momento della domanda. Entro il 15 Gen-naio la commissione elettorale Comunale, esaminate le domande pervenute, procederà all’aggiornamento dell’Albo. LO SWITCH-OFF A NOVELLARADal 23 novembre al 2 dicembre 2010 ci sarà il pas-saggio completo alla nuova tecnologia del digitale ter-restre. Sarà quindi necessario avere a disposizione un “decoder”, direttamente integrato all’interno di un tele-visore di nuova generazione o esterno e interconnesso tra la presa di antenna e il televisore convenzionale; oppure verificare l’ idoneità del proprio impianto di antenna ricevente ed il relativo eventuale adattamen-to. Per coloro che hanno oltre i 65 anni e un reddito non superiore ai euro 10.000 è previsto un contributo statale per l’acquisto del decoder. Informazioni sui de-coder e sui contributi sono disponibili nel sito www.decoder.comunicazioni.it oltre che al numero verde 800.022.000.

331/4798959

Il Computer è lento e si blocca..Cosa fare?

risolverà i tuoi problemi direttamente a casa tua

NOVELLARA (RE) via A. Negri, 10

Page 7: Portico 270

7

CENTRO REVISIONI AUTOVEICOLI E MOTOCICLICON AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE

INSTALLATORE AUTORIZZATO IMPIANTI

GPL E METANO

Chiosco piazzale del CimiteroPiante - Addobbi floreali

Articoli da regalo NOVELLARA (RE) Via Toscanini, 12 (Viale Cimitero) Cell. Gloria: 347/5840670 - Mirella 339/2830885

Parlare di giovani significa, in prima battuta, interrogar-si sul futuro, sulla prospettiva, senza dimenticare che

il termine “gio-vani” coinvolge il “presente”; infatti troppe volte dietro al classico “i gio-vani sono il nostro futuro” si nascon-

de un processo che non fa altro che porli ai margini della società lasciando questa in mano agli adulti e non considerandoli invece parte integrante della stessa. Noi giovani quotidianamente sperimentiamo sulla no-stra pelle che il futuro genera apprensione e ansia. La maggioranza di noi guarda al domani con un misto di rassegnazione ed energia, con la voglia di fare, di es-sere protagonisti, ma anche con la concreta coscienza che viviamo in un Paese che non vuole puntare sui gio-vani, che non investe sui giovani, che non lascia spazi, che non crea condizioni e processi virtuosi.Un Paese a maglie corte, strette e rigide che chiede ai giovani di essere attendisti, flessibili, di aspettare il loro turno, se mai il turno arriverà…Ci sono fattori che alimentano il pessimismo della no-stra generazione, sono gli stessi killer dello sviluppo nazionale e sono ben chiari nel vissuto dei giovani ita-liani. Si chiamano gerontocrazia, corruzione, inadegua-tezza della classe politica e di quella dirigente, scarsa valorizzazione di chi sa fare e vuole fare. Un Paese in

I grandi non capiscono maitutto da soli ed è faticosoper i piccoli dover sempredare spiegazioni.

Il piccolo Principe

cui il potere resta saldamente concentrato nelle mani degli anziani; in cui è diffusa, in maniera inaccettabile, la corruzione (non solo quella che riguarda la Pubblica Amministrazione, ma anche una sorta di corruzione dei costumi, del modo di pensare le carriere, del modo di vivere le relazioni tra soggetti, e non è questa forse la corruzione peggiore?); in cui la meritocrazia è una delle parole meno ricordate e usate. I killer dello svi-luppo, tuttavia, hanno anche altri nomi: precarizzazio-ne del lavoro; pervasività della criminalità organizzata; scarso senso civico; onnipresenza e onnipotenza delle corporazioni che bloccano le carriere e l’accesso al la-voro di tante migliaia di ragazzi; scarsa valorizzazione e applicazione delle pari opportunità; litigiosità estrema esistemica tra le mille fazioni presenti nel tessuto na-zionale.Tuttavia anche se le proiezioni dei giovani disegnano un Paese decadente è indispensabile che avvertiamo tutte le nostre responsabilità per invertire la rotta, per contribuire ad un’ evoluzione virtuosa della nostra so-cietà. Non siamo un corpo estraneo, anche noi siamo la società. Abbiamo la profonda consapevolezza che è possibile cambiare, molti di noi sono pronti a scendere in campo per il loro Paese. Abbiamo la consapevolez-za che dobbiamo mettere sotto accusa le troppe ca-ste che costituiscono le costellazioni del sistema Italia. Vorremmo un Paese in cui si riesca finalmente a porre un argine alla corruzione e alle clientele, al sistema che fin qui ha generato involuzioni e ritardi nello sviluppo.

di Francesca Luppi

Generazione giovani: rappresentano il futuro ma sono anche e soprattutto il presenteVeramente non ho mai capito chi siano i giovani, nonostante tutti si impegnino a definirne l’età, caratteristiche comuni, difetti. I giovani sanno loro stessi di esserlo e in questo momento hanno il bisogno primario di essere ascoltati con fiducia e aiutati.

Auspicherebbero un Paese in cui venga bandita l’attua-le concezione del lavoro, che ha precarizzato l’esisten-za di migliaia di noi. Vorremmo uno stivale costellato di maggiore efficienza, con un sistema giudiziario più efficace e capace di assicurare sicurezza alle persone. Non pensiamo sia impossibile: occorre dare più spa-zio ai giovani e, soprattutto, a chi ha idee e voglia di fare. Occorre premiare chi fa. Occorre ridurre la sterile conflittualità politica tra le diverse parti e, al contempo, ampliare le forme di partecipazione delle persone, dei cittadini, dei giovani alla costruzione del futuro.Noi giovani chiediamo spazio, ma non lo chiediamo in mero senso generazionale. Chiediamo opportunità per chi è dinamico, per chi vuole fare. Chiediamo alla società italiana di allargare le maglie e ai giovani, ai nostri coetanei, mandiamo un messaggio energico: più coraggio. È vero che i giovani rappresentano il futuro, ma sono, anche e soprattutto, il presente. Iniziamo a prenderci il nostro tempo e il nostro spazio, iniziamo a farlo dalle realtà locali, abbiamo la competenza, l’intel-ligenza, la passione per riuscirci. Credo che basti sentirsi ognuno un po’ più giovane per saper comprendere le varie generazioni e capire gli aspetti di come si vive oggi l’essere giovani. Fra giovani ci si capisce.

Foto Ivan M.

Page 8: Portico 270

8

E’ questo infatti che noi adulti ci aspettiamo dalla Scuola per i nostri figli. Ci aspettiamo che, dopo la Sc. Elementare e la Sc. Media inf. i ragazzi siano pronti- capaci di ”leggere” tutto ciò che nella Scuola successiva o nel lavoro dovran-no “leggere”, per accrescere le loro conoscenze; capaci di “scrivere” per esprimere al meglio la loro personalità e per istaurare buone relazioni sociali capaci di “far di conto”, poiché sempre in più ambiti i futuri cittadini avranno mol-to da “calcolare”!Tutto quanto però parte dal “saper leggere” e dall’interes-se per i LIBRI.Più i ragazzi ameranno leggere e più raggiungeranno una lettura fluida-veloce e più sapranno districarsi tra Libri e messaggi audiovisivi, quanti più ne esploreranno con spi-rito critico più facile sarà per loro “apprendere”, aumentare le proprie conoscenze e orientare i propri talenti nella so-cietà in cui si troveranno a vivere da adulti.I genitori possono fare molto per indurre l’interesse per i Libri e L’amore per la Lettura nei bambini…fin dai primi anni di vita.Narrare molto, leggere molte storie, far manipolare molti libri ai figli fin dai 2 - 3 - 4 anni è già un fatto molto positivo, i bambini acquisiranno l’abitudine ai libri, ai luoghi dove si trovano e senz’altro il piacere del sentir raccontare, la “curiosità di imparare a decifrare quei segni”.C’è un momento tuttavia in cui quasi tutti i genitori si cari-cano d’ansia ed i bambini sentono gravare su loro un gran peso di aspettative: è l’ingresso alla Scuola Elementare!“Imparerà a leggere mio figlio?” “Avrà difficoltà?“ “Quale metodo userà l’insegnante?“ “Devo aiutarlo o no?“ e anco-ra “più avanti, saprà studiare? Riuscirà bene negli studi?“.E’ dall’inizio che bisogna star loro vicini ed in particolare nei momenti di passaggio dobbiamo farci sentire sempre interessati a loro e condividere il cammino con molti mo-menti di “lettura insieme”, per facilitar loro il percorso e i ragazzi , gratificati dalla nostra presenza e partecipazione, s’impegneranno senz’altro di più. Come LEGGERE INSIEME?Già prima della Scuola, leggendo molti libri per nostro fi-glio ad alta voce, creando un momento intimo; prima di dormire o mentre si aspetta di mettersi a tavola bastano 10 minuti al giorno, lasciandogli manipolare il Libro…te-nendolo a fianco, affinchè veda le figure ma anche i segni che compongono le parole.Senza insistere, ma via via sempre più verso i 5-6 anni, si faranno notare parole facili, diversità di caratteri la direzio-ne della lettura la punteggiatura.Quando il bambino comincerà a “decifrare”, in classe prima, leggiamo insieme a lui : prima noi, ad alta voce-toccando le varie parole, poi proverà lui sulla pagina o la scheda, che l’insegnante avrà dato lo aiuteremo nei punti più difficili, proprio come faremmo se fosse sui pattini e barcollasse e stesse per cadere! Senza troppi esercizi, non dovrà sentirci come giudici: leggi 5 volte che poi ti sento! …finchè non leggi bene , niente Tivù ! Il “leggere-insieme” deve diventare un “piacevole momento condiviso”.

Questo gli sarà di sprone per continuare nelle sua fatica! Perché IMPARARE A LEGGERE è FATICOSO !! Poi, anche quando un po’ saprà leggere continuiamo a leggergli storie, per il “piacere di fargliene DONO per mantenere “quel momento intimo-magico”, che si creava quando era piccolo. Non diciamogli mai: - Ora che sai leg-gere, leggitelo da solo!” E se “amerà sentirci leggere” forse “vorrà leggere a sua volta”.Quindi farà meno fatica quando dovrà cominciare a leg-

gere per studiare scienze, storia, geografia però, anche in questo momento e persino quando sarà alle medie, aiu-tiamolo un po’, nei punti più difficili , “leggiamo qualche pezzo” per lui o con lui.E’ sempre una buona filosofia “condividere un po’ la fa-tica”, ci fa sentire vicini, ci fa venir voglia di condividere anche la gioia dei buoni risultati. La certezza che “l’altro ci è vicino e ci vuole bene” non è poco, oggigiorno; credo siamo tutti d’accordo, senza scomodare pareri di grandi esperti! “Leggere Insieme” sarà un momento affettivo mol-to importante tra genitore e figlio, l’empatia che si crea non solo ci farà godere di “belle storie”, ma per il ragazzo signi-ficherà: se il mio genitore mi dedica questo tempo leggen-do per me, se condividiamo tanti momenti di avventure, sogni, nuove conoscenze, stando così bene, vuol dire che ci vogliamo proprio bene noi due !!PER APPROFONDIRE QUESTA TEMATICA si terranno, presso la Libreria del Caffè Letterario, quattro incontri ,rivolti ai genitori ,in cui saranno esplicitate strategie e modalità di “lettura ad alta voce” e consigliati libri adatti alle varie fasce d’età. (Dal 28 settembre, il martedi).

di Maura Belluti

Il piacere di leggere insiemeSta per iniziare un nuovo Anno Scolastico… un periodo di 8 mesi di “ croce e delizia” per moltissimi genitori e figli. Nonostante i tempi che cambiano, nono-stante le sperimentazioni, le Riforme più o meno valide più o meno penalizzanti, la Scuola dell’obbligo resta sempre, per i “giovani cittadini italiani”, la Scuola del LEGGERE, dello SCRIVERE e del FAR di CONTO.

La fiera di San Matteo sembrava destinata a rimanere solo nella storia un po’ come la fiera di S. Anna a Novellara e invece improvvisamente il calendario degli eventi del no-stro comune il 25 e 26 settembre ripresenta questa antica manifestazione. Una fiera “low cost” per usare un termine di moda oggi ma che vuole essere, almeno nelle intenzioni dei promotori, uno stimolo a ragionare su cosa deve esse-re la vita della frazione. Quando e come è nata l’idea di riprendere la tradizione della fiera di San Matteo in piazza della fiera a Vezzola ?All’inizio di luglio durante la festa del tortello, poiché come gruppo di volontari avevamo organizzato diversi eventi fummo contattati da società ciclistica e parrocchia per or-ganizzare una gara per esordienti e per la fiera. Poi la gara non si è potuta fare perché le strade non sono dichiarate idonee e dopo aver discusso un po’ noi volontari abbiamo deciso di andare avanti, per portare avanti un’idea di festa che non fosse solo gastronomica ma anche un modo di collegarsi alla nostra storia ed un momento di riflessione.Riflessione su cosa?

Ad esempio sulla viabilità, in quelle stra-de in passato corse Coppi e adesso non è possibile neppure fare una gara per ragaz-zi, sulle esigenze del territorio e sui suoi problemi, sull’identità e sul futuro della frazione. Dato che è una fiera ci saranno ovvia-mente anche momenti di divertimento.Certamente, soprattutto rivolti ai più pic-coli con gonfiabili e con un balletto a cura di ragazzi di Santa Maria. Anche questo è un elemento che deve essere sottolineato, ci sono molti giovanissimi che vivono nel-le frazioni ed è auspicabile che si riesca a mantenere la scuola elementare.Una fiera in così poco tempo non è uno scherzo, come avete fatto?Oltre al lavoro dei volontari del gruppo ci sono state molte collaborazioni a titolo

pressoché gratuito da parte di gruppi e associazioni come la scuola di musica che effettuerà un concerto, del coro del monte cusna, dalla Confraternita dell’aceto Balsamico che farà la cottura del mosto, o da privati che ci hanno permesso di completare il programma con sfilate di moda e raduni d’auto d’epoca.Voglio mettere le mani avanti e specificare che non vanno fatti confronti col passato, questa è una fiera per forza di cose limitata, che vuole vedere se c’è un interesse da par-te della gente delle frazioni, per magari nei prossimi anni prendere in esame ogni proposta migliorativa. Se la Fiera dovesse crescere e con la nuova tangenziale nei prossimi anni si potrebbe tornare a chiudere la strada. Ma questo riguarda il futuro, per adesso siamo più tranquilli pun-tando maggiormente sui momenti per la comunità come l’inaugurazione del “Salotto di periferia” là dove c’era il centro diurno o la proiezione di diapositive d’epoca dedi-cate Santa Maria. Bene arrivederci a Santa Maria e ben tornata Fiera.

Ritorna a S.Maria la fiera di S.MatteoLa rinascita grazie al gruppo di volontari di S.Giovanni. Eugenio Cepelli ci racconta come e perché dopo quasi un decennio l’ultima domenica di settembre è tornata ad ospitare la Sagra di S.Maria.

di Marco Villa

Page 9: Portico 270

9

Quello che sta succedendo in alcuni Comuni della Bassa ne è un esempio: la percentuale di alunni stranieri in al-cune classi sta superando quella degli italiani e i continui arrivi di alunni senza nessuna conoscenza della lingua ita-liana, sta creando difficoltà a vari livelli. La preoccupazione dei docenti è evidente e tangibile, dal momento che tale situazione implica maggior eterogeneità del gruppo classe, attività differenziate e di conseguenza maggior difficoltà nell’organizzazione del lavoro. Anche nei genitori la pre-occupazione è aumentata, quanti sarebbero tranquilli ad iscrivere il proprio figlio in una classe con il 60% di alunni stranieri? Non si tratta di razzismo, la preoccupazione è comprensibile e legittima, perchè la multiculturalità nel no-stro paese è ancora un fenomeno troppo recente e anche noi insegnanti non siamo veramente preparati a lavorare in classi multietniche. Lo straniero è ancora fonte di stere-otipi e pregiudizi e il passaggio dalla multiculturalità alla interculturalità richiede tempo e attenzione. La mia voglia di scrivere a questo proposito viene da molto lontano, perchè da diversi anni mi oc-cupo nella scuola di problematiche legate all’inse-gnamento linguistico dell’italiano come lingua se-conda, dell’integrazione degli alunni stranieri nelle nostre scuole e della formazione degli insegnanti in questo campo. Da tempo in molte scuole della no-stra provincia, si sono organizzati protocolli di ac-coglienza e laboratori linguistici a favore degli alun-ni che arrivano da altri paesi, cercando soluzioni adeguate, ma nelle realtà dove gli arrivi in corso d’anno sono numerosi, risulta difficile organizzare percorsi efficaci. Nessuno ha ricette precostituite: al momento esistono solo Linee guida e Indicazioni Nazio-nali che però, come spesso accade, sono completamen-te scollegate dalla realtà delle scuole. Per chi si occupa di educazione è ormai chiaro come le teorie pedagogiche spesso si scontrino con la dura realtà delle scuole:i tagli degli organici, l’abolizione della compresenza, la scarsità delle risorse materiali, gli spazi inadeguati, la mancan-za di una formazione specifica degli insegnanti, e questi sono solo alcuni dei problemi connessi all’inserimento di questi alunni nelle classi. Per non parlare delle differenze culturali, di cui tanti si riempiono la bocca, utilizzando a sproposito la frase: “la diversità è una ricchezza”. Sarebbe bene interrogarsi e riflettere sul significato di questa frase, perchè la diversità è ricchezza solo per chi la sperimenta in prima persona e per chi la vuole vedere!Proprio nella scuola le diversità possono diventare disu-guaglianze, se non si mettono in atto adeguati percorsi di conoscenza e relazione. La maggior parte di coloro che si interessano di integrazione solo a livello teorico, non si accorge certo dell’ipocrisia che spesso si nasconde dietro questa parola. Purtroppo solo chi tutti i giorni deve far fronte ai problemi concreti legati all’incontro tra culture, può sapere quello che avviene realmente. Certo, si può continuare a dire che siamo tutti uguali, che l’integrazione avviene spontaneamente e che avere una classe a mag-

gioranza di alunni stranieri non costituisce un problema per le nostre scuole. Credo sia molto più facile sostenere l’integrazione con le teorie e la politica e che sia veramente dannoso e pericoloso strumentalizzare quelli che maggior-mente andrebbero tutelati. Vorrei che la scuola non fosse né di destra né di sinistra e che la politica non ne condizionasse le scelte educative e didattiche. Credo in chi promuove un’integrazione vera, fatta di azioni più che di parole, fatta di comportamenti coerenti e scelte educative realistiche e di buon senso, che non hanno niente a che fare con la retorica e con la politi-ca, ma con la professionalità e la tenacia di molti insegnan-ti che nella loro quotidianità, senza nessun aiuto e con po-che risorse, sperimentano da soli modelli di integrazione, proprio perchè la scuola italiana non ha ancora deciso di affrontare seriamente questo problema.

La mia voglia di scrivere viene sicuramente anche dalla de-lusione e dall’amarezza nel vedere come anche tra adulti si continui a “fare a gara” su chi è il più bravo, su chi scopre per primo modelli ritenuti vincenti, senza considerare che molto probabilmente il dialogo e il confronto che tanto au-spichiamo tra i nostri alunni siamo noi per primi a doverlo mettere in pratica.Leggere in un articolo apparso proprio sul Portico, che esistono due modelli di riferimento per l’in-tegrazione degli alunni stranieri e riassumerli nelle “classi ponte” o nell’inserimento immediato in una classe, è sem-plice e riduttivo, come lo è dire, che il primo modello non è inclusivo mentre il secondo favorisce l’apprendimento linguistico. Probabilmente chi ha scritto queste parole ha ben presente solo l’idea delle “classi ponte”, quelle della “Lega”, che per fortuna non si sono mai concretizzate in nessuna azione, ma questo è bastato ai molti per fare di tutta l’erba un fascio e per parlare a sproposito di progetti completamente differenti, nati e sperimentati all’interno delle scuole e con un’idea di fondo che non è certo quella dell’allontanamento degli alunni. Mi stupisce e nello stes-so tempo mi addolora, che proprio dalla scuola spesso vengano queste parole, quando si sa perfettamente quali e quante siano le problematiche da gestire. Il più delle vol-te chi ci rimette sono proprio gli stessi alunni stranieri ai quali spesso non si riescono a garantire le stesse opportu-

nità educative degli alunni italiani, anche perchè il termine alunni stranieri comprende una varietà infinita di culture e provenienze linguistiche, che vanno dai bambini e ragaz-zi con competenze linguistiche adeguate nella loro lingua madre ai bambini e ragazzi analfabeti; da quelli con lingue neolatine molto simili alla nostra, a quelli con un sistema linguistico totalmente differente.E’ più facile continuare a sostenere che tutti i ragazzi stra-nieri impareranno autonomamente l’italiano tra gli altri alunni, che chiedersi: “Cosa succede quando arriva un ra-gazzo analfabeta nella scuola? Quante ore trascorre nella classe di appartenenza e quante nei cosidetti “laboratori”? E’ più frustrante per un ragazzo stare per ore in classe senza capire nulla di ciò che si dice o essere inserito mo-mentaneamente in un gruppo di alunni che condividono gli stessi bisogni?Come si può parlare di allontanamento quando i ragazzi neoarrivati non sono ancora inseriti in alcun gruppo classe?Questi periodi che preparano l’inse-rimento dell’alunno in classe, non sono preposti esclusi-vamente all’insegnamento della lingua italiana, come chi scrive sostiene, ma sono fondamentali per accogliere in modo meno traumatico l’alunno, conoscere le sue compe-tenze pregresse, fornire maggiori strumenti di conoscenza agli insegnanti che lo riceveranno e sicuramente insegnar-gli quelle competenze linguistiche, comunicative e culturali indispensabili a farlo sentire parte di un gruppo e a parteci-pare in modo più attivo alle attività della classe.Crediamo davvero che sia sufficiente la vicinanza fisica con i coetanei italiani per favorire l’integrazione? Quanto spazio

si dedica a scuola alla comunicazione e alla rela-zione tra i ragazzi?Come accogliere e creare un clima di accoglienza nelle nostre scuole? Quale didattica attuare in classi multietniche e multili-vello? Questi e molti altri interrogativi bisogna porsi per affrontare il problema dell’integrazione. Noti studiosi e linguisti si stanno confrontando in Italia e all’estero su queste problematiche, pro-prio perchè non esiste ancora un vero e proprio modello di riferimento. Forse proprio per questo motivo in molte delle nostre scuole, regna anco-ra il caos più completo. Le realtà sono estrema-mente variegate e disomogenee e anche in molte scuole della nostra provincia, spesso i comuni devono intervenire con risorse aggiuntive che

spesso non sono sufficienti a coprire i bisogni. Si assiste pertanto in numerose realtà ad una frammentarietà di in-terventi, ad una mancanza di continuità delle azioni e delle figure di riferimento e ad un utilizzo di personale che non ha neanche una preparazione adeguata all’insegnamento dell’italiano come L2. Molto probabilmente proprio nelle nostre scuole, con percentuali così alte di alunni stranieri, stiamo costruendo e sperimentando modelli che purtrop-po non sono mai come si vorrebbero o come quello che i pedagogisti scrivono sui libri: dobbiamo fare i conti con la realtà in cui versano i nostri Istituti....Allora, non sarebbe meglio aprire un reale e costruttivo confronto tra chi vive in prima persona i problemi, tra chi nella scuola sa quali siano le problematiche da affrontare e quali le risorse in campo, tra chi studia e si occupa a livello teorico dell’inse-gnamento linguistico, ma sa offrire anche soluzioni prati-che e realistiche, piuttosto che chiudersi nella cieca difesa delle proprie scelte? Se veramente crediamo nel valore dell’integrazione, non sarebbe meglio trovare insieme le strategie migliori per garantire un insegnamento linguistico adeguato, che rispetti i ritmi e i tempi di ciascuno? Spero che le mie riflessioni possano contribuire a sviluppare in modo costruttivo un dibattito culturale indispensabile a favorire l’integrazione senza alimentare inutili e dannose polemiche.

L’integrazione nella scuola degli alunni immigratiE’ una problematica molto sentita in tutto il nostro territorio, in particolare nella nostra pro-vincia, dove negli ultimi anni il numero degli alunni immigrati è notevolmente aumentato, creando sicuramente un’emergenza a livello scolastico.

Monica Righini - insegnante

Page 10: Portico 270

10

Ci ha lasciato Franco Tagliavini, nostro concittadino, artista e gentiluomo

E’ il 15 agosto, ferragosto, il giorno delle ferie estive, della gita fuori città, della scampagnata per chi non ha potuto prendersi una seppur breve vacanza. E’ anche il giorno dell’Assun-ta, l’assunzione in cielo della Beata Vergine Maria, una festa grande per la co-

munità cattolica.E’ il classico giorno dove c’è poca gente in giro, in genere trascorso, per chi rimane tra le mura dome-stiche, con amici e familiari. E’ in questo contesto che apprendiamo (io e un gruppo di amici) la notizia della scomparsa del tenore Franco Tagliavini, avve-nuta a metà mattinata all’ospedale di Guastalla. Noti-zia che ti prende dentro, che produce un sentimento di grande tristezza, forte emozione, solitudine, scon-certo, senso di vuoto.Il passa parola ha fatto il giro della cittadina ed una-nimemente (non è il classico modo di dire) la nostra gente ha tributato a Franco (voleva essere chiamato semplicemente così, e da tutti) un affetto spontaneo, vero, decisamente intenso e sincero.Perché tanto calore umano? Perché tanto affetto e tanta riconoscenza? Le risposte le sappiamo tutti e sono straordinariamente semplici: Franco era amato perché era uno di noi. L’uomo, l’artista celebrato, il personaggio di succes-so, il tenore capace di incantare le platee di tutto il mondo, mai si è vantato o ha fatto pesare queste sue prerogative: doti ricevute, da Lui perseverate e portate ad espressioni canore di assoluta eccellenza nel gotha della lirica a livello mondiale. Franco, da grande uomo qual era, non aveva bisogno di metter-si in vetrina, perché la vetrina di fa emergere, rifulge la tua immagine, ma è fatua e ingannatrice, e nel volgere di poco ti ripone in disparte. Franco era un uomo vero, figlio di gente di una terra

che conosce bene cosa costa il sacrificio e che dà un valore preciso alle persone, alle azioni, a quanto viene fatto, alla valenza delle realizzazioni. La sua di-mensione umana, l’innata signorilità, uno stile sobrio ma non privo di grande fascino, lo rendevano divo e antidivo allo stesso tempo, artista dei palcosceni-ci più conclamati del mondo e uomo del portico di Novellara, semplice cittadino come ognuno di noi.E pensare che questo uomo in 27 anni di fulgida car-riera ha cantato nei teatri più importanti del mondo: dalla Scala di Milano, al Cover Garden di Londra, al Bolscioi di Mosca, al Metropolitan di New York , al San Carlo di Napoli, all’Opera di Roma e di Parigi, senza tralasciare Berlino, Melbourne e gli stessi tea-tri di Reggio Emilia e di Parma. Esibizioni nelle quali ha avuto come partner le grandi voci del suo tempo, dalla Kabaivanska alla Tebaldi, dalla Callas alla Freni, dalla Scotto alla Cossotto. Ha rappresentato oltre 40 opere ed è stato accompagnato dai più grandi diret-tori d’orchestra.Nel 2001 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha concesso il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica per gli indubbi meriti culturali, so-ciali, professionali e per il lustro arrecato nel mondo alla nostra Nazione. Alla fine del secondo millennio l’Amministrazione Comunale di Novellara ha de-cretato Franco Tagliavini, assieme ad altri 17 illustri concittadini, grande del ‘900, insignendolo del titolo di personaggio del secolo. La stessa Amministrazio-ne Comunale ha poi conferito a Franco Tagliavini la “Rocca d’Oro”, onorificenza legata al prestigio reso a Novellara e alle grandi doti umane ed artistiche espresse dal grande tenore.Delle qualità e delle valenze artistiche si sono interes-sati, anche in questi giorni, i giornali, le televisioni, gli organi d’informazione, perciò credo valga la pena parlare ancora un po’ della dimensione umana di Franco, al fine di rendere testimonianza e offrire ai giovani la visione di una vita vissuta che non rifugge il successo, ma che non fa del successo il perno della

vita stessa, dei suoi rapporto interpersonali, dell’es-sere uomo vero, marito premuroso, membro di una comunità di gente che si stima al di là dei ruoli, dei titoli, delle benemerenze vere o presunte. Pochi for-se sanno che Franco, assieme a Raina Kabaivanska, approdò ai 18 anni in quel di Milano alla scuola di Zita Fumagalli Riva, soprano di rango e maestra con doti particolari d’educazione e di istruzione nell’arte del bel canto. Franco e Raina erano figli di famiglie economicamente non con grandi possibilità. La si-gnora Fumagalli passò sopra al lato economico e colse e sviluppò, nei due giovani talenti, doti innate ma che dovevano essere scoperte, ammaestrate, esaltate e rese pronte per i grandi palcoscenici del mondo. Zita Fumagalli Riva, morì prossima ai cento anni alla casa protetta di Novellara curata, onorata ed amata da Franco e Raina. Prima del suo ricovero nella struttura protetta di Novellara, la signora Fuma-galli visse parte della sua vecchiaia a casa di Franco Tagliavini.Prima di finire vorrei fare alcune riflessioni. La prima riguarda tutti noi che nel volgere di poco tempo siamo stati privati della saggezza, intelligenza, caparbietà e signorilità di personaggi del calibro di Marta Beltrami, Edda Ferretti, Antonio Mariani Cerati e ora di Franco Tagliavini. Spesso penso a loro e da cattolico ringrazio Dio di averceli donati. Penso an-che che figure di quello spessore culturale, sociale, umano dobbiamo saperle tenere sempre lì davanti a noi, perché il loro esempio permetta ai nostri gio-vani di recepirne le esperienze, i valori, i principi e gli stili di una vita che, se imitata, portano all’essere bene, all’affermazione vera, al sentirsi utili e parte vera e attiva della nostra comunità. Nella speranza (che sento non andrà perduta) che alcuni di questi giovani sappiano ricalcarne le orme e raggiungere la dignità e lo spessore umano di questi nostri grandi maestri di vita.L’altra riflessione riguarda la dipartita di Franco Ta-gliavini, avvenuta nel silenzio di un giorno di ferra-gosto, lontano dai clamori, dai rumors, dalle televi-sioni, dalla stampa. Si direbbe nel suo stile, dove il clamore era confusione e non animazione, l’apparire fine a se stesso era il contrasto con l’esserci nei mo-menti che contano: ne sanno qualcosa l’inseparabi-le Elyane, moglie e compagna di una vita, i nipoti, veri e propri figli, gli amici dell’Omnibus e i membri dell’associazione lirica a Lui intestata. Inoltre in con-clusione, riprendendo le parole dell’omelia di Don Nino nel giorno delle esequie, vorrei fermarmi un attimo sul fatto che Franco è andato in cielo nel gior-no dell’assunzione per entrare a far parte del coro degli Angeli: forse sarà per una semplice coincidenza del destino o forse potrebbe essere che anche lassù qualcuno l’ama.

di Sergio Calzari

Fu capace di incantare le platee di tutto il mondo con espressioni canore di asso-luta eccellenza nel gotha della lirica a livello mondiale senza mai sentire il bisogno di mettersi in vetrina. La sua dimensione umana, l’innata signorilità, uno stile sobrio ma non privo di grande fascino, lo rendevano divo e antidivo allo stesso tempo, uomo del portico di Novellara, semplice cittadino come ognuno di noi.

Page 11: Portico 270

11

NOVELLARA (RE) C.so Garibaldi, 70

tel. 0522.661035

CULT - BIKKEMBERG - NERO GIARDINIDOOCK STEPS - CK - FRANKIE MORELLO

in via Andrea Costa Novellara (RE)

calzature e pelletteria

Moda Chic Uomo

Sarò più sincero del solito nel rivolgermi ai tanti lettori del Portico. Subito dopo le esequie dell’illustre concit-tadino Franco Tagliavini, volevo scrivere alcune righe ma ho pensato di aspettare per non usare toni troppo pesanti.Franco meritava in vita più riconoscenza dal suo paese natio. Almeno questo lo posso scrivere anche se qual-cuno non concordà pienamente. Pazienza.La cerimonia Pubblica- Religiosa è stata degna di tutto quanto ha fatto nel campo canoro. Toccante e commo-vente. Si è dato l’addio a un grande. Per chi lo ha spes-so incontrato per le vie del paese, dopo la decisione di abbandonare il palcoscenico, il popolo novellarese do-veva essergli più vicino. Almeno qualche suo amico di infanzia. Cercando di capire che il suo comportamento dall’aspetto distaccato, era una reazione alle ansie che uno prova, quando affronta il pubblico in tutte le parti del mondo. Le sue attese negli aereoporti, la sciarpa al collo, anche con il caldo, e le stanze d’albergo.

Ciao Franco, amico, signore d’altri tempi e grande artista

di Giovanni Franzoni

Novellara ha dato l’addio al nostro illustre concittadino Franco Tagliavini, scom-parso lo scorso 15 agosto. Nel corso della sua carriera si esibì nei più importanti teatri del mondo. Cantò con Maria Callas, Kabaivanska e Tebaldi. Rappresentò oltre 40 opere accompagnato dai più grandi direttori d’orchestra.

Anni 45/50 - gruppo di amici tra i quali si riconosce in primo piano un giovanissimo Franco Tagliavini

Doveva scaricare le tensioni accumulate rifugiandosi in un “distacco” silenzioso anche nel suo paese.Tutta la sua vita è stata un continuo sacrificio che alla lunga pesava nell’animo. Pensare a come contraccam-biò con tanto amore la sua Maestra Zita Fumagalli fu un grande segno d’affetto e riconoscenza.Sarà stato per il mio carattere aperto e portato al dia-logo che con lui riuscivo a conversare. Da sempre e , specialmente, quando rientrava da tournè all’estero.Gli piaceva passeggiare per la sua natia Novellara con al guinzaglio un cagnolino che gli portava il giornale. Anche in un gesto così semplice dimostrava di essere un artista. Non era l’uomo da concedersi ai giornalisti o alle televisioni per essere adulato e incensato. Per lui era sufficiente il solo giudizio dopo una interpretazione che aveva preparato con scrupolo e fatica.Ricordo quando dopo una interpretazione meravigliosa di Tosca al Municipale di Reggio lo incontrai all’Hotel Astoria, e nell’esprimergli tutte le mie congratulazioni

“PARCO AUGUSTO” Le scelte non condivisibili

dell’Amministrazione

Il Comune sta partendo con i lavori per la realizza-zione del Parco Augusto Davolio. Il primo stralcio di lavori riguarda la parte di parco già piantumata e già praticabile. La disponibilità finanziaria per que-sto primo stralcio è di circa 230 mila Euro. Ben 80 mila di questi sono destinati alla realizzazione dello Skate Park. Quello che come Comitato contestiamo è l’utilizzo del 40% delle risorse a disposizione per la realizzazione di una struttura che riteniamo non prio-ritaria rispetto all’interesse generale, che è il Parco Augusto, per tutta la cittadinanza di Novellara.Infatti l’area rimanente, a destinazione del Parco, è già disponibile per essere integrata nel progetto ge-nerale, quindi non si capisce perché non si utilizzano queste risorse per l’impostazione del Parco intero e poi, alla fine delle realizzazioni, si installeranno strut-ture ausiliarie a completamento delle esigenze di gruppi di cittadini. Quindi ribadiamo la incoerenza della scelta dell’Amministrazione che ci pare incom-prensibile e non dettata dalle regole del buon gover-no nella direzione dell’interesse della comunità. Per-tanto vorremmo chiarire, con spirito collaborativo, che non siamo pregiudizialmente contrari allo Skate Park, anche se la sua naturale collocazione la ve-dremmo meglio in un’area sportiva, ma vorremmo vedere tutta l’area del parco prima minimamente definita e poi investire importanti risorse in strutture singole.

Comitato “Parco Augusto Daolio”

Lettere al giornale

mi abbracciò stringendomi forte. Quando poi gli feci notare che molti novellaresi presenti si erano commos-si lo vidi asciugarsi due grosse lacrime di gioia. Per i suoi concittadini non era insensibile e a questo punto caro Franco ti mando un sentito grazie.Per ultimo, volutamente, voglio esprimere un caloroso abbraccio alla sua signora che da sempre lo ha amato e seguito per tutta la sua carriera. Credo sia stata determinante se ha raggiunto in tutto il mondo tanti meravigliosi traguardi.Infine mi rivolgo al bravo e instancabile Bruno Orlandini perché organizzi una audizione in onore del caro Fran-co. Da parte mia e di tutta la redazione del “Portico” ci sarà la più ampia collaborazione. Forza Bruno perché Franco lo merita e tu sei uno splendido organizzatore.

Page 12: Portico 270

12

Immobiliare 4M SrlCostruzione e vendita diretta immobili civili e industriali - Via Provinciale sud, 74 – S. Maria di Novellara (RE)

ULTIMI APPARTAMENTI E ATTICI da noi costruiti e curati nelle finiture

VENDESILOTTI EDIFICABILI

Realizzazione diVILLETTE

MONO/BIFAMIGLIARIMAISONETTES

A risparmio energeticoProgettazione personalizzata

A S. Maria di Novellara Zona Scuola Materna

INFO: tel– 0522.654748 - 347 5854343 - email: [email protected]

VENDESI

PRONTA CONSEGNA

A NOVELLARA IN VIA GIOTTO n. 20 - “RESIDENZIALE IL TIGLIO”PREZZO MOLTO INTERESSANTE

Alcool tolleranza zero

di Giovanni Panini

Alcune considerazioni sulle recenti norme approvate dal parlamento in tema di sicurezza stradale. Molte le novità: inasprimento multe, test antidroga per alcune categorie al momento del rinnovo, divieto vendita alcolici in locali pubblici, ecc.

Vi sono cose che al giorno d’oggi hanno perso la loro “verginità”. Immagini simili che a distanza di anni l’analisi del tempo ci rende diverse. Una di queste immagini è quella di un buon bicchiere di vino. Un tempo visto come momento di aggrega-zione gioviale con contesti “socio-enoculturali”. Im-magine oggigiorno sempre più spesso associata ad un tema di doverosa attualità quale è la sicurezza stradale e il prezzo “umano”da pagare per chi si pone alla guida in stato di ebbrezza. L’Italia è un paese che da sempre va orgogliosa nel mondo per le sue eccellenze, nel campo dei vini questa eccel-lenza è rappresentata dalle centinaia di etichette diverse che i distretti vinicoli del bel paese sanno offrire, Le recenti norme approvate dal parlamen-to in tema di sicurezza stradale, contengono anche “un giro di vite” sull’alcool, inasprendo ulteriormen-te i tanti emendamenti “antigrappino” approvati in passato. Per qualcuno: giovani patentati nei primi 3 anni e conducenti professionali di autoveicoli con patenti C,D,E ( in pratica tassisti, autotrasportatori e conducenti di autobus) scatta la regola o bevi o guidi. In sintesi via la patente al primo sorso. La nuova regolamentazione prevede altri aspetti qua-li: inasprimento multe, test antidroga per alcune categorie al momento del rinnovo, divieto vendi-ta alcolici in locali pubblici e autogrill in fasce ora-rie, obbligo da Novembre dell’etilometro nei locali pubblici, l’obbligo di notificare le multe entro 60 gg (non più 150 gg), visita medica obbligatoria per chi guida dopo gli 80 anni. Ed altro quali : il foglio rosa dopo l’esame di teoria, limiti di velocità inferiori per i neopatentati, a 17 anni se conseguita la patente A la possibilità degli esercizi di guida, il “medico spia”, introduzione dell’educazione stradale obbligatoria nelle scuole. Normative che rappresentano un im-pegno a tutto campo in tema di sicurezza stradale. Ma che rischiano di “massificare” fra chi consuma un bicchiere di vino durante una cena al ristorante e chi beve ed ingurgita qualunque e qualsiasi cosa, tanto e a ogni costo, facendo prima di tutto male a se stesso e potenzialmente ad altri, una volta che si pone alla guida. In pratica fra chi beve per il gu-

sto di un buon bicchiere di vino e fra chi cerca lo sballo anche attraverso l’alcool. Correndo il rischio di accomunare una qualsiasi persona ad un pira-ta della strada solo per aver bevuto un bicchiere di vino. Per qualcuno, potranno sembrare parole tronfie e banali, ma assodato che l’abuso di alcool provoca un’alterazione della capacità di reazione e deve essere giustamente punito. Quando però di abuso si tratta, se no il rischio è quello di colpirne uno per educarne 100 e le soluzioni repressive da sempre risultano approssimative, spesso sbagliate e non riproducibili nel tempo. Devono esistere li-nee di confine. In caso contrario il messaggio che rischia di passare è quello di criminalizzare qualsiasi approccio al vino, anche per coloro che degustano un calice di vino durante il pasto. A tale proposito abbiamo sentito alcune opinioni: Cremaschi Giuseppe (autista)

Penso sia giusto non bere vino o al-tro se ti devi mettere alla guida. Ma è sbagliato il modo e le circostanze, in cui e con cui vengono sanziona-te queste violazioni a seconda di chi sei. Un buon bicchiere di vino non si nega a nessuno a tavola ed

aiuta la digestione senza alterare nulla. In altri pa-esi Europei,(Germania-Francia-Spagna),per stare nel mio campo,le velocità sui mezzi pesanti sono molto più controllate e sanzionate, in Italia con un Autobus, posso fare i 100Km/h, un Camion gli 80 Km/h, allora come mai in Autostrada riesco a mala-pena a sorpassarli e nessuno fa o dice niente?Lugli Alessandra (neopatentata)

I proibizionismi, i divieti, le regole ri-gide e assolute non sono costruttive né per i giovani né per gli adulti. Oggi noi giovani siamo etichettati come degli sballati, come delle persone che cercano solo il divertimento ad ogni costo, senza riflettere sulle con-

seguenze che la ricerca di questo delirio può portare. In realtà, come è stato anche per le generazioni che ci hanno preceduto, ci sono i “buoni” e i “cattivi” ra-

gazzi; l’unica differenza è che oggi i “cattivi” vengo-no osannati, i mass media che li propongono come modelli di riferimento, come idoli del momento da emulare, anche implicitamente...E così purtroppo si può arrivare agli eccessi... E come al solito, si pensa che l’irrigidimento delle regole sia l’unico modo per fermarli e contenerli In realtà credo che sia l’edu-cazione l’unico modo per trovare una soluzione, o almeno per cercare di dare ai giovani degli esempi positivi: l’educazione al rispetto di sé e degli altri... Questo è quello che oggi manca davvero a noi ra-gazzi... Non sarà di certo un divieto a bere un birra in compagnia che farà cambiare la testa alla gente! Vanni Dallaglio (ristoratore)

Non ho ancora capito quali interessi ci possano essere dietro questa re-pressione così sanguinaria nei con-fronti del popolo della notte e non solo! Il troppo stroppa, ahimè, in

qualsiasi campo. Siamo sicuri che prendere così di punta il problema lo si possa estirpare alla radice ? Il sequestro dell’auto, le gigantesche ammende e le trafile burocratiche interminabili (spesso pro-tratte per anni) sono sinceramente, a mio modo di vedere, esagerate. Controlli sul posto di lavoro su alcool e droghe, posti di blocco di giorno e di notte hanno letteralmente terrorizzato la gente! … e negli altri paesi Europei? L’ Olanda, l’ Inghilterra e i paesi dell’estremo nord sono dilaniati dal pro-blema dell’alcool, eppure sono anni che hanno attuato politiche di tolleranza Zero! … Se vi capita fateci un giro! Che fare…….. Educare! EDUCARE a scuola, EDUCARE nelle famiglie,EDUCARE nelle Istituzioni!A tal proposito ho un Carissimo AMICO, Marco Battini, che da anni si impegna in questa direzione, senza demonizzare o additare niente e nessuno. Fa informazione,quella vera,per strada, mettendo in risalto i rischi a cui i giovani vanno in-contro tenendo certi comportamenti!Quindi è facile e molto più d’impatto dire niente alcool dopo le 20 e tutti a nanna… A voi “ben pensanti… Auguro una Buona Notte!Raul Daoli (Sindaco): Il tema dell’abuso di alcol è

quanto mai attuale e doveroso da porre al centro della prevenzione dei disagi, alla pari delle dipendenze da stupefacenti e dal gioco. Tuttavia, se è stato provato scientifi-camente che anche solo un bicchie-re di vino può alterare la capacità

psico-fisiche del conducente, questo può capitare tanto al neo-patentato quanto all’adulto, il ché mi lascia qualche dubbio su queste modifiche appena apportate al codice della strada.

Page 13: Portico 270

13

Via Cavour, n°62 – 42017 Novellara (RE)Tel e Fax: 0522 654100 Cell: 348 4446131

CASA SINGOLA su lotto di terreno di 800 mq., predisposta per due nuclei famigliari, composta da:

P.T.: Cucina abitabile, soggiorno, due camere matrimoniali , bagno - lavanderia.

1° P: Cucina abitabile, soggiorno, tre camere matri-moniali , bagno e terrazzo. Ampia soffitta abitabile con

camino. Garage in corpo staccato.

VERO AFFARE - PREZZO: 260.000,00 euro

OTTIMA OCCASIONEVENDESI

CAMPAGNOLA EM.

e-mail: [email protected] www.immobiliarebertolini.it

Aut

oriz

z.22

del

25/

09/2

000

dott. M.Bigi, dott.ssa R.Bocedi

dal lunedì al venerdì09.30 - 12.0013.00 - 16.0017.00 - 19.30

sabato 13.00 - 15.00altri orari e visite a domicilio su appuntamento

Novellara (RE) via Manzoni, 14 tel. 0522/654710

cell. 337/584683 - 340/2751010

Continuano le audizioni per partecipare al musical ADRIATICO di Cristian Cattini e Simone Oliva

La seconda audizione sarà Domenica 17 Otto-bre alle ore 9.00 presso il Teatro della Rocca di Novellara. Si cercano due ruoli mashili e uno femminile con età scenica 20/25 anni, uan donna adulta, un uomo adulto e due bambini età tra i 10/12 anni. tutti dovranno presentare un breve mono-logo e cantare una canzone in italiano. Per informazioni e iscrizioni [email protected] oppure 328.1812199.

Il Comune di Novellara farà rispettare la legge e proseguirà nella campagna di prevenzione, vigilan-do soprattutto nelle ore serali e notturne laddove il rischio aumenta. Ricordo inoltre che sul territorio è presente l’ACAT (Associazione dei Club degli alcolisti in Trattamen-to) il servizio GIG (Giovani in Giro), il Disco Bus, sono stati svolti incontri rivolti a giovani e genitori per prevenire l’abuso di alcool e proseguono an-che quest’anno le feste Sunday Party dove l’alcol è rigorosamente bandito. Infine sarebbe necessario bandire la pubblicità di alcol e superalcolici, come già succede in molti paesi, su giornali e tv.G. R. (farmacista)In democrazia tutti abbiamo un idea è la possia-mo esporre e purtroppo le leggi non possono ac-contentare tutti. In merito alle problematiche sulla guida dopo aver bevuto sostanze alcoliche, il mio pensiero a riguardo è che tutto ciò non sarebbe ne-cessario, se ci fosse “più” buon senso ed un etica di comportamento più civile. Si dice che la ragione stia nel mezzo. Quindi in linea di principio non sareb-be necessaria una legge tanto restrittiva ; purtroppo vista la situazione odierna ed il fatto che è in gioco la vita umana e spesso a farne le spese sono perso-ne innocenti. Ritengo che questo approccio “forte e repressivo” sia da leggere come una conseguenza. Da prendere in considerazione che questa impo-stazione legislativa “poco tollerante”, sia adottata anche in altri paesi occidentali,quindi non siamo gli unici ad affrontare il problema in maniera “invasi-va”. L’azione repressiva non è tutto e non può tutto (risolvere il problema). Non serve a nulla, se non vi è una presa di coscienza comune, di come sia bella, unica e meravigliosa la vita. Per andare a metterla stupidamente in gioco alla ricerca di una leggerez-za che diventa “sballo” ad ogni costo. Se prima di certi comportamenti lesivi per noi e dannosi per gli altri, non mettiamo un etica minima. E siamo con-sapevoli che bere a dismisura, rincorrendo la felici-tà nell’illusione di risolvere i tuoi problemi in fondo ad un bicchiere non è la soluzione. Mai si riuscirà a sconfiggere il problema, anche se si tornasse al proibizionismo, stile America. Ergo meno divieti e più formazione cosciente E ad ogni qual modo, la storia ci insegna che quando i giovani vengono op-pressi da tanti divieti, la reazione giovanile è quella di superarli, anzi spesso i divieti accentuano il fe-nomeno, alimentando il senso di trasgressione dei giovani, e anche dei meno giovani. Altresì è vero che con norme severe la società (politici, famiglie, esercenti dei locali, consumatori e produttori di so-stanze alcoliche) “ci si lavano” in qualche modo la coscienza.

Vorrei esprimere un caloroso ringraziamento al gruppo di ragazzi che nella giornata del 9 settembre 2010 hanno accettato la sfida di pulire il Parco Primavera con l’obiettivo di dire grazie ai volontari che si impegnano ogni giorno da anni dedicando molto del loro tempo per tenere in ordine uno dei più bel parchi di Novellara. Grazie carissimi per aver accettato questo mio invito, grazie anche per le belle parole che mi avete detto. Se devo essere sincero non ci credevo più di tanto, ho detto provo e poi vediamo, ma quando sono arrivato al parco e ho visto che eravate già in 5 ad aspettare, mi si aperto il cuore e mi sono detto, questi sono davvero i giovani con il quale vorre cambiare le politiche giovanili a Novellara. Piano piano sono arrivati tutti gli altri, alla fine eravamo in 16, grazie di cuore.Mi ha fatto piacere anche il commento di tanti cittadini che erano sorpresi a vedervi sparsi in tutto il parco in quella inconsueta operazione di pulizia. Siete stati grandi.Sono convinto che se domani mentre siete al Parco qualche vostro amico dovesse finire di mangiare la sua merenda e gettasse la carta per terra sarete voi i primi a ricordagli che non si fa così, che ci sono i cestini porta rifiuti. Grazie ragazzi sono orgoglioso di voi.

Youssef Salmi - Assessore alla Politiche Giovanili

Una giornata a ripulire il Parco Primavera. Grazie ragazzi !

Page 14: Portico 270

14

42017 NOVELLARA (RE) via Veneto, 18 tel.0522/662989www.erboristeriasanfrancesco.com

ERBORISTERIA

San Francescosnc

di Bigliardi e Barilli

BENESSERE ASCOLTO E CONSULENZA PER

•Depurazione: tisane e prodotti per drenanti sgonfianti, stimo-lanti per la diuresi del metabo-lismo e del transito intestinale.

•Alimentazione: test intolleranze Itala Bertinelli Naturopata Riza

•Energia e riposo: prodotti per favorire sonno e rilassamento

•Massaggio bioenergetico e cali-forniano per energia ed equili-brio psicofisico

Marco Benassi Naturopata Riza

BELLEZZA

•Solari e bagno doccia pro-lunga abbronzatura e crema illuminante

•Fanghi e creme Guam•Olio d’Argan viso capelli corpo

e massaggi•Crema fluida e deodorante•Fiori di Bach•Linea L’ERBOLARIO•REVIDOX

PER ALLUNGARE L’EFFETTO VACANZE

La Nuvola s.n.c.

di Righi & C.NOVELLARA (RE) P.zza Mazzini, 11/1 (piazzetta)

tel.0522/937521 fax 0522/662736 Email: [email protected]

TENDE INTERNE TENDE DA SOLE

Benedetta Massari campionessa nazionale di ginnastica artistica e ritmica

La giovanissima atleta novellarese Benedetta Massari (14 anni) da alcuni anni partecipa a gare regionali e nazionali di ginnastica artistica ottenendo grandi risultati, con una progressione impressionante che lascia esterefatti.Infatti quest’anno, il 3 giugno 2010 ha sbaragliato tutte le avversarie vincendo il Primo Premio Nazionale a Lignano Sabbiadoro. Un vero sucesso. Attraverso alcune splendide foto che riportiamo quii a fianco il Portico in questa edizione vi regala

di Giovanni Franzoni

un’anticipo delle performances di Benedetta. Un po’ alla volta come il buon vino.Il grande merito dei suoi successi va attribuito all’insegnante sig.ra Fulvia Boschi di Reggio Emilia. Complimenti e felicitazioni a Benedetta.

Page 15: Portico 270

15

CORREGGIO (RE) via Don Minzoni, 12 tel.0522-691231 - Piazza S.Rocco, 7 tel. 0522-732169 CAMPAGNOLA E. (RE) Piazza Roma, 70 tel. 0522/631733 - SAN MARTINO IN RIO (RE) via San Rocco, 29 tel. 0522/695930

dal 1981Qualità, Convenienza e Cortesia

al Vostro Servizionei punti vendita di:

I PROFESSIONISTI DELLE CARNInoi non vendiamo prodotti sottocosto

ma carni di primissima sceltaa prezzi sempre competitivi

Dal 04 al 07 agosto si sono svolti allo Stadio Olimpi-co di Roma i “Campionati Nazionali Giovanili Estivi” in vasca lunga 50 metri per la Categoria Ragazzi e Gregorio Paltrinieri è salito per tre volte sul podio dei Nazionali a Roma: ha conquistato tre meritate me-daglie d’argento nei 400 stile, 1500 stile libero e nei 400 misti. Andiamo per gradi: per la sezione ragazzi, Cooper-nuoto era presente con un bel gruppo di atleti: Gre-gorio Paltrinieri iscritto nei 200-400-1500 SL e 400 misti, Luca Vezzadini nei 100-200 farfalla e 50 e 100 stile; Francesco Caroso nei 400 e 1500 stile;Erica Va-rini con 100-200 rana e 200 -400 misti, Martina Reg-giani nei 100 dorso; Tommaso Viani nei 100 rana; Samuele Perna nei 200 stile e le staffette femmine 4x100 misti e 4x200 stile e la staffetta maschi 4x200 stile. Buona la partenza di Gregorio: il primo giorno ha disputato i 400 stile che lo hanno visto arrivare al se-condo posto con l’ottimo 3’58’’66 a due secondi dal primo, con un miglioramento del bel risultato crono-metrico. Il secondo giorno conquista la finale A dei 200 stile libero ma riesce a piazzarsi solo al 6° posto.Il terzo giorno, Gregorio dopo una gara praticamente a due, chiude con 15’35’’47 e un bellissimo argento, migliorando il suo personale e nuovo record assolu-to per Coopernuoto.L’ultimo giorno di gara è impegnato nei 400 misti e Gregorio conquista la terza medaglia d’argento con 4’35’’83 a solo 20 centesimi dal primo, migliorando ancora una volta il suo personale. Ottime le prestazioni di Luca Vezzadini: nei 100 far-

Nuoto: tre argenti per Gregorio Paltrinieri ai Campionati Nazionali Giovanili Estivi

di Anna Torelli

falla con 58’’80 si è piazzato 10°e nei 200 farfalla nel-le eliminatorie del mattino ha fermato il cronometro a 2’09’’68 suo miglior tempo stagionale conquistan-do la finale e poi chiuso nel pomeriggio peggiorando leggermente ma arrivando sempre 10°.La grande soddisfazione è venuta dalla “matricola” Erica Varini classe ’97 al suo 1° anno categoria Ra-gazze ed esordio ai Nazionali: per nulla intimorita ha affrontato i 100 rana chiudendo in 1’18’’82; i 200 misti in 2’32’’90; i 400 misti in 5’30’’42; i 200 rana in 2’46’’36 conquistando la finale nel pomeriggio. Erica ha migliorato in tutte le gare i suoi personali.Altro ingresso nello stadio dei nazionali per Samuele Perna nei 200 stile e Martina Reggiani nei 100 dorso.Bellissimo il risultato nei 1500 stile di Francesco Ca-roso: con 16’43’’76 migliora nettamente il suo per-sonale di ben 17 secondi. Francesco ha gareggiato anche nei 400 stile.Anche Tommaso Viani ha migliorato nei 200 rana chiudendo in 2’34’’27.Infine le staffette 4x100 mista con Martina Reggiani, Erica Varini, Alessandra Geti ed Alice Ferrari mentre nella 4x200 stile erano impegnate A.Geti, Susanna Brioni, Tea Beltrami e A.Ferrari Nella 4x200 stile maschi sono scesi in acqua Perna, Paltrinieri,Viani e Caroso. Con il mese di settembre inizia la nuova stagione sportiva 2010-2011 e il primo appuntamento vede le categorie Esordienti A e Assoluti impegnate in un collegiale a San Valentino Brentonico dal 06 al 10 unitamente ai pari età di Podium nuoto di Parma e Ober Ferrari di Reggio Emilia. Prossimamente, men-

tre gli Assoluti entreranno subito in acqua, gli Esor-dienti si uniranno al resto della squadra per una set-timana di allenamento a secco al campo di atletica a Correggio. Dal 20 di settembre tutte le squadre di Uninuoto e Coopernuoto( un totale di circa 140 atleti solo nella piscina di Novellara) inizieranno l’allena-mento in acqua.Un sincero e beneaugurato “ in bocca al lupo”….Nella foto Gregorio Paltrinieri.

Page 16: Portico 270

16

Page 17: Portico 270

17

Page 18: Portico 270

18

RISTORANTE - PIZZERIA

NOVELLARA (RE) via Provinciale, Nord, 51 (chiuso il mercoledì) tel. 0522-653122NOVELLARA (RE) Via Costituzione, 113 tel. 0522/661175

Gelateria, torte e semifreddidi produzione propria

VASTA DISTESA ESTIVA

Trattamento Corpo - VisoEpilazione Corpo - Viso

Manicure - Ricostruzione unghiePedicure - Trucco - Solarium

di Lusetti Paola

Centro Estetico - Abbronzatura

Tel. 0522 758213Via V. Marchi, 4 - 42017 Novellara (RE)

Auguri

a Leonardo Lombardiniper il suo 3° compleanno

da mamma Lara, papà Andrea, nonni e zii.

Auguri

a Gabriele BarilliVederti crescere è la nostra gioia.

E ora che compi 3 anni sei proprio grande!Tanti auguri Gabriele da mamma Manuela,

papà Giovanni, nonni Giancarlo, Ave e Franca, zii Luca, Mery e Davide.

Informazioni utili dalla Piscina Comunale Ricordiamo a tutti gli utenti dell’impianto sportivo che inizia la nuova stagione sportiva 2010/2011.l’11 settembre sono partiti i nuovi corsi di nuoto per bambini, ragazzi e adulti. inoltre attività per anziani e terza età di gruppo in fascia mattutina a prezzi scontatissimi e acquaticità per baby da 3 mesi a 3 anni e mezzo oltre che per gestanti.È possibile effettuare attività agonistica adatta per ogni età, dai 5 anni ai 70.Grande novità nell’acquafitness: si possono fare iscrizioni a cicli di lezioni sempre recupera-bili, alla fine del ciclo scelto, e non solo per l’aquabike e il tapis roulant acquatico ma anche per l’acquagym.Sconti famiglia e buoni spesa per chi si iscrive a più corsi.Possibilità di nuoto libero tutti i giorni con orario continuato dalle 9,30 alle 18,00 e dalle 19,40 alle 22,00 lunedì, martedì e giovedì.GRANDE NOVITÀ 2010: NUOVA PISCINA CON ACQUA A 33 GRADI PER ATTIVITÀ CON ANZIANI, DISABILI E RECUPERO FUNZIONALE.E ANCORA NUOVA VASCA SEMPRE A 33 GRADI CON IDROMASSAGGIO E LETTINI IN ACQUA PER IL RELAX DEL PUBBLICO ASSOLUTAMENTE GRATUITO. PER FINIRE BAGNO TURCO A COMPLETARE LA CURA E IL BENESSERE DEL CORPO.Per informazioni www.coopernuoto.it - indirizzo mail: [email protected] - telefono: 0522-662900.

Auguri

a Ambra e Federico Subazzoli

per il loro 1° e 3° compleanno.Li festeggiano nella lieta ricorrenza

insieme alla mamma Lucia per il suo prossimo compleanno, Nunzia,

il papà Paolo, il fratello Marco e Mara.

Page 19: Portico 270

19

Trattiamo pneumatici di tutte le marche a ottimi prezzi,oltre a cerchi in lega, assetti e freni delle migliori marche.

Venite a trovarci per un preventivo gratuito!PNEUS DRIFT, passione e cura per la vostra auto.

PNEUS DRIFT gommista

NOVELLARA (RE) V. Ampere, 69 cell: 338 4811717

Auguri

a Jacopo Pedrazzoli

per il suo 3° compleanno da mamma, papà, il fratellino Nicola

i nonni e le bisnonne!

Auguri

a Elisa Mattioniper il suo 1° compleanno da mamma Mar-cella, papà Andrea, i nonni Carla, Livio, Athos, Roberta e zio Gianpaolo.

--------Ha festeggiato il suo 7° compleanno

Andrea Surianotanti auguri da mamma Marcella, il com-pagno Andrea, i nonni Athos, Roberta, zio Gianpaolo, Carla e Livio.

Auguri

a Chiara e Matteo Rossi

che festeggiano il loro 5° compleanno.Auguri dai genitori Laura e Oddone

e dai nonni Rosanna, Gianni e Pierina e bisnonna Lucia.

Auguri

a Viola Verzaniper il suo 3° compleanno

da mamma Carlotta, papà Massimiliano, i nonni Odette, Paolo, Angela e Mirco,

gli zii e i bisnonni.

Page 20: Portico 270

20

DAL 2010 ANCHE REVISIONI MOTO

Poiché il Portico non esce al agosto solo ora è possi-bile ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno collaborato alla festa di Miss Anguria. L’intenzione dei promotori era di animare Novellara, offrendo sano divertimento per tutte le fasce di età e dare la dimostrazione che la nostra è una cittadina brillante ed aperta che non vive solo di glorie passate. In più attraverso le iniziative collaterali quali la mostra foto-grafica, i concorsi dei vini e dei liquori fatti in casa si è voluto intraprendere un cammino di riscoperta del nostro territorio e un recupero delle tradizioni fami-liari. Ma soprattutto si è voluto mettere in evidenza come il mondo dell’agricoltura e della campagna sia qualcosa di più che uno sfondo per ricostruzioni no-stalgiche ma una parte viva e importante del nostro tessuto sociale. Sperando di aver inviato un messaggio chiaro come componenti del consiglio della Pro Loco città di No-vellara non possiamo fare a meno di ringraziare i produttori agricoli che ci hanno scelto come partner per questa iniziativa e che continuano a darci fidu-cia e sostegno: Bartoli Gabriella - Bartoli William e Ivan - Zarantonello Paolo - Bartoli Gabriele - Barto-li Roberto - Brioni Fabio - Torelli Mauro.Ribadiamo ancora una volta che la festa non si sa-rebbe potuta fare senza l’indispensabile apporto di tutte le associazioni, i gruppi e i singoli cittadini che

hanno fornito a titolo gratuito beni e servizi alla fe-sta, collaborando ai preparativi, all’allestimento (che brave le signore che hanno cucito i costumi delle co-comerine!) e allo svolgimento della manifestazione. Ci ha fatto enorme piacere il fatto che alcuni eserci-zi commerciali abbiano offerto spettacoli aggiuntivi (Caffè del Borgo, Gelateria la Fresca Voglia, Non solo cappelletti, La Fragola, Enoteca, Benetton) ma anche chi ha semplicemente tenuto aperto la propria attività sabato 17 luglio ha reso più bella la festa. Degno di menzione è stato anche l’apporto di quel-le ditte (Conad, Banca Reggiana, Andria, Pavimenti di Rio, Al Molein) che malgrado la crisi non hanno fatto mancare l’appoggio economico. UN GRAZIE DI CUORE! Un ringraziamento inoltre a: Jogging Team Paterlini - Comitato Feste PD - CT9 - Circolo Ricreativo No-vellarese - Franco Malaguti - Angolo Arte - Provin-cia di Reggio Emilia - Comitato Parco Primavera.Infine credo che non sia giusto dimenticare chi al di là del proprio dovere, svolto con scrupolo, ha mo-strato simpatia verso l’evento Miss anguria: l’ispetto-re Paola Rossini della Polizia Municipale e i geometri Stefania Barbieri e Claudio Meschieri dell’ufficio tec-nico comunale.

Per il consiglio della Pro loco Marco Villa

Miss anguria 2010: la Proloco ringrazia

Vengo a sapere da un amico imprenditore agri-colo di Novellara, che nella sua azienda lavorano dei ragazzi pakistani che oltre a essere dei bravi lavoratori, sono anche dei campioni di pallavolo, e così abbiamo deciso di farci raccontare meglio della loro passione sportiva…Questi ragazzi gioca-no da ormai tre anni con il consenso del Comune, nel campetto in erba sito nelle basse della rocca, e quando hanno capito di essere anche bravi oltre che divertirsi, hanno avuto l’intuizione di formare una squadra vera e propria e partecipare così a tor-nei di rilevanza nazionale ma anche europea. La pallavolo a cui giocano è diversa da quella euro-pea, giocano ad esempio con una palla leggermen-te più piccola e soprattutto più dura, non esiste il

“bagher” con le braccia basse ma solo alto e con le mani unite, e altre piccole differenze. Questi ragazzi hanno composto la TAMOOR CLUB NOVELLARA e hanno vinto quest’estate il torneo italiano a Brescia, contro la squadra della città. Sono considerati i più forti d’Italia e molto riconosciuti anche in Europa, al punto che alcuni giocatori della squadra sono stati richiesti in Francia. Recentemente sono andati fino in Norvegia a partecipare ad un torneo, dove sono risultati la miglior squadra italiana. Quello che colpisce di questi ragazzi è la grande passione che ci mettono, dovendo anche autofi-nanziarsi per allenarsi e per partecipare a queste lunghe trasferte. Quindi forza TAMOOR CLUB, No-vellara tifa per voi !

La pallavolo pakistana va forte anche a Novellara

di Paolo Bigi

Page 21: Portico 270

21

Nova Costruzioni Srl

NOVELLARA (RE) Via Roma, 10 tel.0522/662835 fax 0522/661354 e-mail: [email protected]

Costruzioni

civili

e industriali

• Assistenza

• Consulenza tecnica

• Preventivazione

• Ristrutturazioni

• Restauri

• Manutenzioni

Interventi di riqualificazione

energetica (detrazione fiscale 55%)

Il Karate si pratica tutta una vita

KARATE NOVELLARA

www.shitosportingclub.com

Si svolge su strade pubbliche utilizzando vetture spesso simili (almeno nell’aspetto esteriore) a quelle della produzione di serie, da cui derivano. I rally sono un misto tra gare di regolarità, visto che sui tratti di trasferimento le vetture devono rispet-tare il Codice della strada, e gare di velocità vere e proprie, considerato che in prova speciale (tratto di strada chiuso al traffico) l’unico giudice supremo è il cronometro.Ogni equipaggio che partecipa ad un rally è com-posto da due conduttori (1° e 2° conduttore), di

norma il primo conduttore è il pilota e il secondo conduttore è il navigatore (definito anche copilo-ta), quest’ultimo ha il compito lungo i trasferimen-ti di seguire il “road book” (detto “radar”) fornito dagli organizzatori ove sono rappresentati in pian-ta i bivi stradali con la direzione da seguire, pena l’esclusione dalla gara, oltre alle distanze ed altre informazioni, nonché di controllare i tempi di per-correnza al fine di non giungere in ritardo ai “C.O.” Durante la prova speciale il navigatore legge le “note” (una particolare codifica alfanumerica estremamente personalizzata da ogni equipaggio) che descrivono al pilota quale tipo di curva o tratto di strada sta per percorrere.Ed e proprio cosi, facendo il navigatore, che un ra-gazzo Astigiano di nascita, ma ormai da un paio di anni circa Novellarese di adozione, Falletta Claudio classe 1985 si diverte a passare i weekend in giro per l’Italia; in zona uno dei pochi appassionati e pra-ticanti di questo sport.Dopo aver seguito questo sport come spettato-re a bordo strada sin dall’età di 8 anni e dopo aver preso la patente di guida, ha debuttato nel 2005 nell’agonismo ottenendo buoni risultati e mettendo da parte un buon bagaglio di esperienze. Dopo uno stop di 4 anni ha ripreso l’attività quest’an-no con il forte driver ligure Luca Fidale e la sua 106 Rallye Gr. FA5, il quale è attualmente in testa al tro-feo Techno Race riservato alla vetture di classe FA5. “Ho deciso di ricominciare a correre dalla mia “nuo-va terra” <<dice Falletta>> partecipando al 1° RALLY RONDE CITTA DEL VULCANETTO svoltosi a Viano il

6-7 Agosto 2010; vista la grande voglia di ricomin-ciare, non nascondo la mia forte emozione allo start della prima prova; la gara è stata molto selettiva e le strade dei monti reggiani oltre che insidiose erano nuove sia per me che per Luca , abituato anche a strade diverse, ma il nostro obbiettivo era arrivare alla fine ottenendo il meglio ma soprattutto porta-re a casa la macchina senza danni e fare chilometri per instaurare il maggior feeling tra di noi in vista dei futuri appuntamenti rallystici;affiatamento che si è ottenuto senza problemi sin dalle ricognizioni ; alla fine abbiamo concluso la gara 38° assoluti e 4° di classe FA5; abbiamo mancato il podio ma ottenuto i nostri obbiettivi primari.Ora siamo in attesa di svolgere il rally di Sanre-mo il 24-25 settembre gara che dal nome ricorda con fascino strade percorse da piloti e auto di altri tempi che hanno fatto la storia di questa discipli-na e che quest’anno sarà valida per il campionato europeo e per l’Intercontinental Rally Challenge. Sara un onore percorrere quelle strade vissute da spet-tatore negli anni precedenti , su una vettura da gara. Ormai la stagione e il trofeo salvo imprevisti stan-no per volgere al termine,mancano ancora due gare dopodichè si inizierà a stilare il programma per il 2011 cercando di riuscire ad avere il supporto di nuovi sponsor. Poi ci sarebbe anche un sogno da smuovere….io la butto li…..portare i rally a Novel-lara”

Il rally: disciplina sportiva dell’automobilismoUno sport motoristico poco diffuso nella bassa ma più conosciuto sui monti reggiani.“Il mio sogno: portare i rally a Novellara”.

di Claudio Falletta

Page 22: Portico 270

22

VENDE A NOVELLARA: Case abbinate e lotto singolo in Via Nova

Ultimi appartamenti in Via Marco Polo

VENDE A ROLO:

Apparrtamenti

e Maisonnettes

VENDE A S.VITTORIA DI GUALTIERI:

Nuovo appartamento (ottimo affare)

Auguri

a Rosina Bedogniper il suo 90° compleanno.

La festeggiano la sorella, le cognate i nipoti e Valentina

Auguri

Auguri Piero!Ogni anno dici a tutti che compi 45 anni,

questa volta però sono quasi giusti.... sono 45 per gamba!

Tanti auguri dai tuoi figli, nuora, genero, nipoti e pronipote.

Nuovi corsi con NoveTeatroLo scorso maggio il Teatro della Rocca ha ospitato IntraNos 2010, la terza rassegna di fine corsi organizzata da NoveTeatro. Il bilancio è positivo: tre spettacoli diversi, ognuno tappa finale di un differente corso; pubblico numeroso e partecipe. Anche quest’anno NoveTeatro è riuscita dunque a portare i novellaresi nel loro teatro, come spettatori e come attori in prima persona degli spettacoli che hanno costituito la rassegna. Un dato che parla chiaro: l’associazione e la sua offerta culturale sono parte del paese e del territorio, la pratica teatrale entra a far parte della vita delle persone.Per quest’inverno NoveTeatro sta preparando una ricca serie di attività: ritornerà il corso di Commedia dell’arte, così come l’ormai consueto e sempre apprezzato corso di Teatro di regia. Ma NoveTeatro ha in serbo alcune importanti novità: per saperne di più, vi invitiamo pertanto alla serata di presentazione dei corsi 2010/2011, che avrà luogo giovedì 16 settembre presso la Rocca di Novellara. Non mancate!

Lorenzo Baldini

Auguri

Guerrina Fornaciari

Al nostra mamma, nonna e bisnonna tantissimi auguri per i suoi 93 anni

Page 23: Portico 270

23

S.GIOVANNI DI NOVELLARA (RE) via Provinciale Sud, 45 tel.0522657123 - fax 657735 email: [email protected]

RingraziamentoISTITUTO COMPRENSIVOScuola Materna - Elementare - MediaVia Don P. Borghi,2 -42017 Novellara (RE)Tei. e Fax 0522654218

Si ringrazia il GRUPPO PODISTICO AVIS, per aver elargito a questo Istituto Compren-sivo un contributo volontario pari ad euro 2.000. Detto contributo sarà utilizzato per attivare parte del progetto di Educazione Motoria della scuola Primaria di Novellara e S. Gio-vanni previsto nel Piano dell’Offerta Forma-tiva dell’anno scolastico 2009/2010.Tale somma è stata regolarmente inserita nel programma annuale 2010.

Il dirigente scolasticoprof. Demetrio D’Agostino

Si tratta di sei cicli di lezioni che abbracceranno argo-menti che vanno dalle neuroscienze, alla ginnastica per il cervello, alle tematiche inerenti l’inquinamento dell’aria, alla scoperta del Vicino Oriente, ai 150 di unità italiana, e quale ultima serie verranno proposte riflessioni su brani della nostra letteratura collegate alle vita civile di personaggi che vanno da Dante a Pasolini, passando da Petrarca, Machiavelli, Leopar-di e Carducci.Si tratta di un pool di argomenti già portati all’atten-zione dell’assemblea del Circolo e ritenuti interes-santi dalla base sociale.Si fornisce in proposito il programma completo degli argomenti, dei docenti, delle date ed orari di effettua-zione delle lezioni. Il programma e ulteriori informa-zioni si potranno ricevere presso la sede del Circolo in Via Vittorio Veneto,30, aperta nei giorni di giovedì e sabato dalle ore 9,30 alle ore 11,00. Si fornisce il

Le attività del Circolo culturale “Marta BeltramiCon il prossimo mese di ottobre partiranno le attività programmate dal Circolo culturale “Marta Beltrami”-Università dell’Età libera.

di Sergio Calzari

recapito telefonico di Enzo Tondelli: 335 – 5336123, al quale potrete inoltre rivolgervi per formalizzare l’iscrizione al Circolo e alle attività in programma.E’ previsto un piccolo contributo alla partecipazione ai corsi e una quota d’iscrizione al Circolo. Le lezioni si terranno i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 a partire dal giorno 4 ottobre 2010. Le lezioni verranno tenute da docenti di riconosciuta capacità e professionalità..Verrà rilasciato un libretto “universitario” sul quale verranno annotate le lezioni seguite, debitamente controfirmate dal rispettivo docente.L’iscrizione al Circolo e alle lezioni è libera. Chiun-que può aderire e partecipare, Non ci sono limiti o preclusioni collegati all’anagrafe (età), alla posizione sociale (studente, lavoratore, pensionato, ecc) e ad altri particolari: un motivo in più per partecipare nu-merosi.

Programma anno accademico 2010/2011 NEURO SCIENZE - Dr. Marco Ruini 1. Rapporto mente e cervello – Razionalità e istinto - 2. La memoria e capacità decisionaleLunedì ore 15.30 4 ottobre – 11 ottobre 2010

GINNASTICA PER IL CERVELLOCorso per scoprire e approfondire il mondo dell’enigmistica e dei giochi di linguaggio, di logica, di matematica, visivi e di orintamento, di pensiero laterale, ossia tutto l’universo ludico che agevola il benessere della nostra mente. 6 LezioniLunedì ore 15.30 – 18 e 25 ottobre 2010 - 8-15-22-29 novembre 2010

INQUINAMENTO DELL’ARIACosa respiriamo in casa e fuori - 2 LezioniLunedì ore 15.30 6 e 13 dicembre 2010

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL VICINO ORIENTE - Prof. Ferruccio Crotti1 - Alle origini della Storia. Il Vicino Oriente grande crocevia di popoli e civiltà.2 - Turchia e Armenia - 3 - Siria e Giordania - 4 - IsraeleLunedì ore 15.30 - 10-17-24-31 gennaio 2011 150 ANNI DI UNITÀ ITALIANA: L’OCCASIONE PER UNA VERIFICAProf. Fabrizio Solieri – Il quarto incontro sarà a cura di m. Lena Bonazzi e Luciana Boccaletti1 - Lezione istituzionale: il Risorgimento italiano dalla Restaurazione alla presa di Roma.2 - Lezione monografica. Garibaldi e il Risorgimento italiano.3 - Il dibattito sul Risorgimento a 150 anni dall’Unità d’Italia4 - Uno sguardo alla periferia: il Risorgimento a Novellara 5 - Visita guidata al Museo del tricolore a Reggio Emilia.Lunedì ore 15.30 7-14-21-28 febbraio 2011 e 7 marzo 2011

LETTURA E VITA CIVILE: DA DANTE A PASOLINI - Prof. William Spaggiari1 - Dante e L’Islam (lettura di Inferno, XXVIII).2 - Le canzoni politiche di Petrarca3 - Macchiavelli: la nascita del Principe:4 - “Sol io combatterò” : Leopardi “eroico”5 - Carducci giacobino: dall’Inno a Satana a Ça ira.6 - “La disperata passione di essere nel mondo”: lettura di Le ceneri di Gramsci di Pasolini.Lunedì ore 15.30 14-21-28 marzo 2011 e 4-11-18 aprile 2011

Una Lim (Lavagna Interattiva Multimediale) è una la-vagna su cui si può scrivere e disegnare, ma è anche lo schermo gigante di un computer. Da analisi svolte dal MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) emerge che con una Lim si può innovare l’ambien-te di apprendimento e le metodologie didattiche. E’ adatta a tutte le discipline, influisce positivamente sull’attenzione, sulla motivazione e nel coinvolgi-mento degli alunni.Contribuisce a migliorare la comunicazione stimo-lando la partecipazione attraverso l’uso di diversi strumenti multimediali. Occorrerebbe una Lim in ogni classe! Due sono già state installate e sperimen-tate alla scuola media nello scorso anno scolastico.Alcune altre sono o saranno installate a breve nell’Istituto Comprensivo.In parte l’acquisto è stato possibile grazie ad alcuni gruppi che hanno donato fondi in questo periodo estivo per acquistare delle “Lim”.Un ringraziamento quindi a Telefono Amico (Mil-lefiori) che con il loro contributo hanno permesso l’acquisto di una Lim completa.Grazie anche agli organizzatori del Sunday Party e alla Pro Loco (Cocomeriadi) e in particolare a Sal-mi Youssef e Rossella Eunini per i loro aiuti che hanno contribuito all’acquisto di un’altra Lim.

di Edie Pavarini

Una Lavagna Interattiva Multimediale per il futuroE’ settembre e per i bambini e i ragazzi sta iniziando un nuovo anno scolastico carico di speranze, preoccupazioni, at-tese. Qualche alunno oltre ai soliti arre-di troverà in classe subito, o a breve, un nuovo strumento, una lavagna spe-ciale: una LIM.

Page 24: Portico 270

24

L’eroismo dei cacciatori delle AlpiNel 1858 a Plombières, in un incontro segreto, Cavour ot-tenne l’impegno dall’imperatore francese Napoleone III di entrare in guerra a fianco del Piemonte contro l’Austria.A guerra conclusa i Savoia avrebbero creato un regno comprendente, oltre il Piemonte, il Lombardo-Veneto e l’Emilia. In cambio Napoleone III (1808-1873) avrebbe annesso la Savoia e la città di Nizza. A questo punto il destino del ducato estense era ormai segnato.Il 10 gennaio 1859, giorno di apertura della camera dei deputati a Torino, Vittorio Emanuele II (1820-1878) pro-nunciò il famoso discorso del “grido di dolore”1, che pra-ticamente preannunciava la ripresa della guerra contro l’Austria. Molti giudicarono il discorso coraggioso, altri ad-dirittura temerario. Nessuno sapeva che il testo era stato manipolato da Napoleone III, ormai deciso a intervenire a fianco dei piemontesi. L’accordo era frutto della diplo-mazia di Cavour (1810-1861). Nella primavera del 1859, il governo piemontese in previsione della guerra accorpò tre reggimenti di volontari con il 52° Battaglione “Alpi” formando la Brigata Cacciatori delle Alpi. Al comando di queste leggendaria Brigata il governo nominò Giuseppe Garibaldi(1807-1882). Il 7 marzo un grosso manipolo di volontari novellaresi, cri-stiani e israeliti, si arruolarono presso l’Ambasciata fran-cese a Parma.Il primo volontario fu lo studente in teologia Luigi Rossi, ma fu impedito nell’arruolarsi dai superiori del convento dei Liguorini a Montecchio.Seguirono il generoso esempio, Namias Angelo (ebreo, convertito al cristianesimo), Namias Guglielmo (ebreo), Segrè Orazio (ebreo), Segrè Augusto (ebreo), Levi Giusep-pe (ebreo), Bonetti Andrea, Siliprandi Attilio, Fantuzzi Lui-gi, Guidi Cassiano, Parmigiani Valentino, Spagni Giuseppe, Taschini Giuseppe, Guidi Angelo, Torelli Angelo, Germani Giovanni, Borsari Vincenzo, Zanetti Felice; e il 19 succes-sivo si arruolarono: Milli Achille, Gandini Pompeo, Storchi Leopoldo, Namias Eugenio (ebreo) e Fantuzzi Mamante. Per organizzare e dare impulso al reclutamento, il generale Riboty passò dalla Toscana nel modenese alla testa dei suoi Cacciatori della Magra.Ai volontari, il Comune di Novellara concesse, per un anno, l’esenzione dalla tassa personale e un contributo di cinquanta lire. L’età media dei patrioti era di diciannove anni.In netta prevalenza lasciarono la loro famiglia per com-battere e cacciare gli austriaci, i muratori, seguiti dai sarti, fabbri, braccianti e dai “possidenti” ebrei. Assenti gli agricoltori e i “possidenti” cattolici.L’esercito sabaudo diede ai volontari (ma non a tutti) la divisa grigio-verde, fucili e munizioni.Francia e Piemonte misero in atto una serie di provoca-zioni per spingere l’Austria a dichiarare guerra. Questa effettivamente avvenne il 26 aprile 1859 e subito i franco-piemontesi ebbero la meglio sugli austriaci, penetrando in Lombardia e conquistando Milano.Le imprese militari contro l’armata austriaca dei Cacciatori delle Alpi sono state molto importanti per la vittoria finale.Esse rappresentano, anche oggi, un modello di riferimento per le operazioni militari in montagna.Lasciato libero di agire come avrebbe ritenuto più opportu-

no, Garibaldi con decisione coraggiosa mosse verso il Lago Maggiore. I circa tremila Cacciatori entrarono in Lombardia a parecchie giornate dalle truppe piemontesi più avanzate, senza sapere né come né quando i franco-sardi avrebbero potuto aiutarli. Per assicurare una maggiore celerità di ma-novra, il generale ordinò ai volontari di lasciare gli zaini e di sostituirli con grandi tasche applicate all’interno dei cap-potti e vietò qualsiasi bagaglio all’infuori delle munizioni e del materiale sanitario. Il 20 maggio 1859 la brigata partì da Biella per Arona marciando a sud su Castelletto.Nella notte dal 22 al 23 due compagnie passarono il Ticino occupando Sesto Calende e Varese.Il vittorioso combattimento di Varese impose ai Caccia-tori la perdita di 85 volontari tra i quali Ernesto Cairoli (1832-1859), primo dei quattro fratelli che offrirono la vita all’Italia.Dopo la vittoria di Varese i Cacciatori marciarono su Como, lasciando quale retroguardia cinque compagnie di volontari a San Fermo, con l’ordine di resistere tena-cemente al nemico. Occupata Como, il Generale Garibal-di richiamò le cinque compagnie avendo come obiettivo quello occupare Camerata (Camerata Cornello, Bergamo). Il possesso di Como apriva al generale le vie della Valtelli-na e del bergamasco dove l’insurrezione già serpeggiava. L’occupazione di questa importante città non costituiva per i Cacciatori delle Alpi che una premessa per un’azione più incisiva sulle retrovie austriache. Il generale austriaco Ur-ban consapevole del pericolo, riorganizzò l’esercito in quel periodo disperso in varie località, per rioccupare Como. Il Generale Garibaldi, non volendo rassegnarsi ad una lotta difensiva nella quale difficilmente la sua abilità manovriera e l’impegno di volontari avrebbe potuto compensare l’esi-guità delle forze a disposizione, decise di lasciare Como per dirigersi a Laveno dove tentò, con un colpo di mano, di occupare il forte. Ma non riuscì nel suo intento. Informato che gli austriaci avevano bombardato Varese, Garibaldi at-traversò la montagna ritornò presso la città e poi, sempre percorrendo sentieri di montagna, ritornò a Como senza che l’armata austriaca osasse attaccarlo. Intanto l’esercito franco-piemontese passava il Ticino e sconfiggeva il 4 giugno 1859 gli austriaci a Magenta(prov. Milano). Garibaldi con le sue azioni fulminee aveva assolto al compito di distrarre il nemico dalle azioni delle truppe franco-piemontesi. Dopo la vittoria di Magenta i Cacciatori delle Alpi continuarono a combattere e ad esercitare una forte pressione nel settore di sinistra dello schieramento militare austriaco. I garibaldini entrarono per primi a Ber-gamo ( 8 giugno) e a Brescia (12 giugno). Inviato in Valtel-lina per impedire la possibile discesa di un Corpo d’Armata austriaco nel Trentino, i Cacciatori delle Alpi terminarono la campagna militare allo Stelvio. In Emilia a differenza di altre regioni non c’era una grossa forza militare a cui fare capo.Gli unici nuclei regolari appartenevano all’esercito parmen-se o all’esercito pontificio. Le notizie provenienti dagli altri stati parlavano di battaglie e di successi per le truppe franco-piemontesi. Raccontaro-no che il duca Francesco V, ricevute la notizie militari si sia ritirato nella cappella ducale e abbia pianto. Furono per lui giorni di malinconica rassegnazione.Dopo la sconfitta austriaca a Magenta, l’11 giugno 1859 il duca lasciò definitivamente la sua capitale per rifugiarsi

a Mantova, in territorio governato dalla corona d’Austria.Le truppe dell’esercito estense al comando del quale era il generale correggese Agostino Saccozzi preferirono seguire il loro Duca nella speranza di riconquistare il loro Stato.Lasciarono la famiglia, i beni. Rifiutarono le ammistie del governo italiano. Per quattro anni, 3200 modenesi armati peregrinarono con Francesco V ( 1819-1875). Fin quando fu la stessa Vienna a costringerli a sciogliersi ( 24 settem-bre 1863). All’alba del 15 giugno, Garibaldi, disobbeden-do agli ordini del generale Cialdini (Enrico Cialdini, 1811-1892), con una manovra molto audace, lasciava una com-pagnia a Santa Eufemia e si mise in marcia verso Tre Ponti (prov. Brescia). Per non avere sorprese dietro al suo fianco destro, divise la brigata in tre tronconi: il 1° reggimento a Tre Ponti; il 2°battaglione alla Bettola di Ciliverghe ( Ponte San Marco) e il resto del battaglione al terzo ponte detto Bettoletta. Il combattimento con le truppe austriache della divisione Urban fu durissimo, ma vittorioso.Nel combattimento di Tre Ponti si ebbero, fra i Cacciatori delle Alpi, 15 morti e 120 feriti, più del quinto della forza che prese parte all’azione militare.Il 18 Garibaldi entrò a Salò. Il 19 giugno un ordine di Cial-dini obbligò la brigata Cacciatori delle Alpi di occupare la Valtellina e lo Stelvio per sbarrare il passo ad un grosso contingente austriaco che, attraverso lo Stelvio, si diceva che volesse irrompere su Como.Nella notte dal 24 al 25 si seppe della Vittoria di Solferino. Garibaldi, in quel momento, era a Lovere sul Lago d’Iseo. Il Feldzeugmeister Urban fu collocato a riposo per avere perso la battaglia dei Tre Ponti.

La nascita dell’Esercito ItalianoGli anni dell’indipendenza nazionale. Le imprese militari dei Cacciatori delle Alpi e dell’eser-cito franco piemontese (1859)

di Sergio Ciroldi

Una ricetta al meseRubrica a cura di Eletta Panizza

Rotolo di pollo, zucchine e gambero rosso di Sicilia alla soia

Ingredienti:1 petto di pollo intero - 8 gamberetti rossi di Si-cilia (oppure gamberoni) - 3 zucchine grosse - salsa di soia - timo, rosmarino, sale e pepe - olio extravergine di oliva -1 decilitro di vino bianco.Procedimento: togliere l’ossicino dal petto di pollo, scalopparlo per ottenere quattro fettine, mettere a marinare con olio, sale, rosmarino e salsa di soia.Pulire i gamberi, togliere il sbudellino, aprirli e batterli su di un foglio di carta da forno, insapori-re con olio, sale e timo. Tagliare delle fette sottili di zucchina per la loro lunghezza e salare leg-germente. Mettere sul tagliere il pollo marinato, le fette di zucchine, i gamberi e arrotolare ben stretto per ottenere un involtino che andremo a fermare con uno spiedo. Passare in padella con olio e sale, sfumare con vino bianco e uni-re la salsa di soia. Cuocere a fuoco moderato per 5-8 minuti, servire con la salsa di cottura. Vino consigliato: Colilo bianco.

Page 25: Portico 270

25

Rubrica mensile di musica e spettacoli a cura di Luca Lombardini e alcuni amici

ROCKOLTRERubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi

Medicina veterinaria per cani e gatti

ADOTTARE UN CUCCIOLOCome c si deve comportare quando si decide di adottare/acquistare un cucciolo? L’età migliore per accogliere un cucciolo in una nuova casa è generalmente intorno ai due mesi di età. Sebbene siano svezzati (cioè in grado di mangiare da soli cibo solido) ad un’età più precoce (4-5 settimane), la permanenza con la madre e/o i fratellini è molto utile dal punto di vista educativo. E’ in questo periodo che la mamma inizia ad impartire i primi “no”, facendo capire al cucciolo che certi comportamenti sono indesiderati. Quando si porta il cucciolo a casa è importante aver già stabilito il luogo in cui dormirà, possibilmente in una zona tranquilla, attrezzata con una cuccia, una cesta o un altro giaciglio adeguato. Un luogo in cui il cucciolo possa sentirsi tranquillo e rifugiarsi, se ne sente la necessità. Questo luogo dovrebbe essere separato dalla zona dove si mangia, gioca, etc. Una delle prime cose da insegnare al cucciolo è sporcare fuori casa. E’ importante armarsi di tempo e pazienza. Bisogna considerare i momenti in cui è più probabile che il cucciolo avrà più necessità di urinare/defecare: la mattina appena sveglio, dopo i pasti, dopo un lungo sonno, la sera prima d’andare a dormire. In questi momenti, portatelo fuori. Se inizia ad annusare e girare in circolo, portatelo fuori. I primi tempi, qualche “incidente” avverrà. Sgridarlo, urlargli, spingere il muso nell’urina non servirà ad educarlo ma solo a spaventarlo. Il cane non “sa di aver fatto qualcosa di sbagliato”, ma reagirà con paura al vostro tono di voce e comportamento. E probabilmente tenderà a fare i suoi bisogni sempre più di nascosto, in casa. Con i cani non serve punire i comportamenti indesiderati, ma invece premiare quelli voluti ( per esempio premiatelo o fategli i complimenti ogni volta che urina all’esterno). Un altro punto importante riguarda l’alimentazione. Un cucciolo fino ai 6 mesi dovrebbe mangiare almeno 3 volte al giorno. La dieta deve essere bilanciata ed adatta ad un animale in crescita. La maggior parte degli alimenti per animali che si trovano in commercio sono adeguati all’età ed alla taglia indicate sulle confezioni. Le esigenze sono normalmente abbastanza diverse tra un cucciolo di piccola ed uno di taglia grande. In questi ultimi è spesso necessario adottare qualche precauzione in più per ottenere un adeguato sviluppo muscolo-scheletrico. Molto importante è anche stabilire gli orari dei pasti e mantenerli. Mai lasciare il cibo sempre a disposizione. Dopo aver preparato il pasto lo si lascia a disposizione del cagnolino per 15-20 minuti, se in quel tempo non ha mangiato, non è il caso di preoccuparsi, lo farà al pasto successivo, sicuramente non si lascerà morire di fame. Anche il luogo dove il cane mangia va stabilito e lì mantenuto. I cani sono animali piuttosto abitudinari ed i cambiamenti frequenti possono essere un po’ sconcertanti, per loro. Generalmente intorno ai due mesi si deve anche affrontare la prima visita veterinaria e l’inizio delle vaccinazioni. Quelle base sono nei confronti di Parvovirosi, Cimurro, Leptospirosi ed Epatite infettiva, ma ve ne sono anche altre. Ad una prima iniezione segue poi un richiamo a distanza di 3-4 settimane. Sarebbe opportuno evitare di portare il cucciolo in passeggiata e /o a contatto con cani con situazione vaccinale ignota finchè non si termina con le vaccinazioni. Al cucciolo andrebbe poi anche somministrato un prodotto per i parassiti gastro-intestinali (“vermi”) e quelli cutanei (per es: pulci, zecche, etc). Inoltre, dalla 4° settimana al 3°-4° mese, il cucciolo si trova in quello che viene definito periodo di socializzazione, fondamentale per il futuro comportamento del cane adulto. E’ importante educarlo e sottoporlo a quanti più stimoli possibili (incontri con altri cani, gatti, persone, passeggiate in luoghi anche trafficati) in maniera tranquilla e rassicurante. Se ci si trova in difficoltà si può sempre chiedere consiglio al proprio veterinario o rivolgersi ad un educatore cinofilo professionale. Infine, prima di adottare/acquistare un cane, pensarci bene. E’ un’esperienza meravigliosa ma richiede tempo, dedizione e pazienza. Se siamo fortunati, il cucciolo che prendiamo oggi, rimarrà con noi per un periodo, in media, di 10-15 anni. Alcune esigenze e problematiche cambieranno con l’avanzare dell’età. Non ci si può “stancare” o “cambiare idea”, perché avere un cane “non è quello che pensavamo”. I canili sono anche troppo pieni di animali abbandonati, cerchiamo di non aggravare la situazione.

Eccoci qua in settembre, a scrivere di qualche bel disco ascoltato durante le vacanze. In realtà ad essere sincero avevo un tale bisogno di ferie che vi confesso che mi sono dedicato ampiamente a bagni di sole e di acqua in quella splendida terra chiamata Calabria (come tutte le altre regioni italiane, sia chiaro, l’Italia, si sa, del turismo dovrebbe e potrebbe farne ancora del bu-siness…). Da 10 anni a questa parte, quando io e mia moglie, ancora senza bimbi al seguito, vi facemmo visita, devo dire che almeno la Salerno Reggio Calabria, tanto famosa per gli intoppi, non ci ha dato dei grossi problemi. Meno male. E poi il mare… va beh, lasciamo perdere se no qua ci viene il “magone”… Diciamo quindi che in vacanza ho fatto pochi ascolti, se non in larghissima parte, la musica pop dance che impazza nelle radio. Una canzone che mi ha colpito e credo debba essere nominata, è quella di una certa Caro Emerald (non so chi sia, forse è un nome d’arte), dal titolo “Back it up!”. Un ritmo travolgente con giochi di parole che se non altro la rendono un tantino originale. Altro pezzo che mi piace un sacco è quello di N.E.R.D. con la par-tecipazione di quel matto di Pharrel Williams (collaborazioni con Madonna e altri bigs…) e della bella Nelly Furtado, dal titolo “Hot’n’fun”, bello davvero. 2 note, dico 2, e un giro di basso e 4 parole in croce. Bella alchimia. Che siano le canzoni semplici che vincono in questa estate? Beh. No. Ci sono 2 esempi di dischi che si fanno notare. Li ho ascoltati nel lungo viaggio di andata e di ritor-no, giusto per spezzare un po la frenesia della musica delle radio che dopo un

po… diciamo… ecco… è meglio cambiare.Il primo lavoro è l’ultimo in ordine cronologico di un gruppo che si chiama KULA SHAKER. Il tito-lo è “Pilgrim’s Progress”. Chi sono questi qua? A dire il vero è un gruppo in attività da un sacco di tempo, alle prime note della carriera furono anche invitati a San Remo, con un pezzo pop. Allora ef-fettivamente suonavano musica commerciale un

po’ orientaleggiante, poi hanno preso una strada più intricata e leggermente progressiva. Il lavoro che ho per le mani, e che per caso mi è arrivato, grazie al consiglio di Marcello Ponti, è davvero interessante. C’è un pezzo che gira per esempio su Virgin Radio, e un pezzo che parla di una donna vestita di rosso pronta darsi in tutto e per tutto all’amore con il compagno (cosi leggo anche i testi…). C’è poi un pezzo curioso, strumentale, che comincia con suoni e melodie tipo da film giapponese per arrivare a una ipotetica colonna sonora di un film di Tarantino tipo Kill Bill… è un caleidoscopio di sonorità questo cd. Il sound generale è a tratti visionario e arrangiato per benino. Suoni curati tantis-simo, registrati in una località sperduta tra le montagne della Francia centrale. Mixato da favola, bassi ben potenti e presenti e batteria tutta acustica. Non un accenno a campionature o sequenze, tutto rigorosamente acustico, pur non disdegnando la giusta dose di elettrico. A mio avviso credo che sia da tenere

in considerazione come uno dei lavori più inte-ressanti, nel suo genere, di tutto il 2010. Mi piace.Altro disco che mi affascina, anche se preferivo il precedente, è l’ultimo lavoro del gruppo AR-CADE FIRE. Titolo “Suburbs”. Ecco qui siamo di fronte al famoso terzo disco di una band. Abituati come eravamo da “Neon Bible” (il secondo, me-

glio del primo) che sprizzava originalità da tutti i bit del cd, qui siamo di fronte a un lavoro altalenante. Ci sono i primi 4 pezzi che sono fantastici, poi 2 o 3 episodi che non si capisce perché ci siano e poi verso la fine il tutto si ripiglia e ritorna ai livelli a cui eravamo abituati. Non so, magari avevano nelle corde della chitarra qualche pezzo tipo b-side, e lo hanno riarrangiato per renderlo vendibile. Tutto sommato a me piacciono comunque, anche se credo che an-che in rete i commenti non siano del tutto lodevoli per questo lavoro. Sappiate però che comunque il loro appeal musicale è tra i più innovativi degli ultimi anni e stanno avendo comunque consensi favorevoli in generale per la loro musicalità. Ecco è questo il termine giusto. Sono un gruppo musicale. Senza spigoli, ripescano un po indietro nel tempo tra i gruppi progressivi e quelli folk e ne fanno un mix interessante. Speriamo nel 4° disco dai! Anche se ripeto, questo non è da buttar via. Si lascia ascoltare.

Page 26: Portico 270

26

RIO SALICETO (RE) via R. Luxemburg, 24 tel. 0522/699991 Fax 0522/699899

Iotti rag. Adelmo

CERAMICHE ARTISTICHE - COTTO IMPRUNETINO - PARQUET LEGNO - SANITARI ARREDO BAGNO - CUCINE MURATURA - PIETRE NATURALI - MARMI E MOSAICI

E’ noto che l’asma sia una patologia complessa che si manifesta attraverso una infiammazione cronica delle vie aeree, la quale genera un aumento della responsività bronchiale e questa, a sua volta, causa episodi ricorrenti di crisi respiratorie (‘attacchi d’asma’), caratterizzati da: respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse. Questi attacchi d’asma, se non trattati in modo adeguato e per tempo, possono avere esiti gravi e talvolta fatali. I casi di morte sono infatti solitamente dovuti a non ade-guate cure.Ad uno sguardo superficiale, sembrerebbe quindi un problema solamente di carattere medico-sanitario. E d’altra parte sono molte le persone che raccontano di avere l’asma da polveri di casa, l’asma da polline... come se il problema si limitasse all’entrare in contatto con quello o quell’altro elemento disturbante.Ma non è così semplice. È necessario uno sforzo per andare oltre, per non confondere quelli che sono episodi di attacchi d’asma, con quella che è l’infiammazione di base, cronica, delle vie aeree e le conseguenze sulla qua-lità della vita. E viceversa: conoscere come la qualità del-la vita, il proprio ben-essere, influenza le crisi asmatiche.Per capire cosa significa avere l’asma, potremmo chie-derci come ci sentiamo quando abbiamo il raffreddore e non respiriamo bene. Avete presente? Ebbene, nessun cibo sembra aver sapore, tutto appare un po’ piatto e ovattato, la testa un po’ confusa, un generale senso di intorpidimento ci agguanta.In chiave psicologica, parliamo di “ambiguità”: le sensa-zioni non sono facilmente distinguibili le une dalle altre. Siccome siamo un “un corpo mente”, quello che succe-de da una parte ha degli effetti dall’altra.Così, curiosamente, l’ambiguità che troviamo nel corpo, che si esprime nella difficoltà di percepire e distinguere le sensazioni, è spesso presente anche sul piano emo-zionale e psicologico, nella difficoltà di dare un nome alle emozioni e ai pensieri.Prima o poi, però, anche se non ha esperienza di modi diversi dal suo, anche l’asmatico realizza che il suo respi-ro non va bene e che, come dice Luca Speciani, “la vita intera sembra un po’ di cartapesta”.Capire il valore di una funzione così importante come il respiro, attraverso la sua assenza, è causa di grande sofferenza, rabbia, paura, rifiuto, colpa, auto-censura. È un vero e proprio dramma quello che si consuma, specie in alcuni casi. L’aspetto nodale diventa allora la difficoltà di “riconosce-re (il sintomo) e farsi riconoscere (come persona)”, ver-sus il pericolo di un “misconoscimento”, a scapito della persona nella sua complessità. In questo mondo ovattato asmatico, infatti, non è sem-pre facile distinguere una cosa e l’altra, spesso tutto ap-pare un po’ con-fuso, e cioè fuso insieme. Il rischio di fraintendimenti è molto alto e sappiamo quanto possano

fare soffrire, se la partita che si gioca è quella della vita.Ciò che preme evidenziare, è anche la difficoltà conse-guente per l’asmatico di accedere a quell’area che Winni-cott chiamava area transizionale, che è un’area di gioco, di fantasia, di creatività e sogno.Con che serenità una madre lascerà andare il proprio figlio a giocare, sapendo che un attacco d’asma potrebbe ucciderlo? O metterlo in serie difficoltà?O con che coraggio un asmatico potrebbe iniziare un’at-tività che sente pericolosa per la propria salute?Certo, ci vuole molto coraggio.Fortunatamente i progressi della medicina consentono di individuare sempre nuovi farmaci, sempre più fun-zionali alla cura. Ma non bastano i farmaci, per il proprio ben-essere.Oltre agli effetti, infatti, non vanno dimenticate le cause: anche le emozioni possono scatenare attacchi di asma, a riprova dell’intreccio intimo corpo mente.Innanzitutto è importante arrivare ad una diagnosi il più precocemente possibile, per poter stabilire il livello mi-gliore di cura, e ciò diventa possibile solo se il paziente, il medico di base, lo specialista... possono sancire un patto di alleanza comune, contro la malattia.In secondo luogo, un supporto psicoterapico, è utile per poter sciogliere quei nodi che contribuiscono a tenerci intrappolato il respiro.Terzo, un sano riapprendimento della funzionalità re-spiratoria. Quarto, è importante un sano recupero ed esercizio della propria creatività e potenzialità ludiche, in grado di consentirci l’accesso a un mondo più consono ai nostri bisogni.Possiamo citare, come esempio, una ricerca sull’utilizzo della scrittura creativa.La ricerca ha dimostrato che tale pratica aiuta a pren-dere le distanze da una malattia così invasiva, e quindi aiuta a migliorare il senso di auto-efficacia e ben-essere personale. E ancora, è noto che l’asmatico non può fare attività su-bacquea con bombole e quant’altro in quanto in caso di attacco di asma non potrebbe effettuare le manovre di compensazione necessarie durante la risalita. Quindi rischierebbe seriamente di morire, in un modo o nell’al-tro. Diverso invece è il caso dell’apnea: forse non tutti sanno che il famoso recordman Pipin, iniziò a esplorare gli abissi in apnea proprio per guarire dall’asma. Direm-mo oggi, con ottimi risultati. E ancora, tra gli esempi, non possiamo certo non citare la vela. Al mare le con-dizioni dell’asmatico migliorano sensibilmente, anche se in modo temporaneo, per cui le attività sportive in mare (così come quelle in alta quota) sono decisamente molto salutari.Per approfondimenti: IL RESPIRO BREVE. VERSO UNA MEDICINA CLINICA E PSICOSOMATICA DELL’ASMA di Barbara Rossi (MC Mattioli Editore).

È possibile vivere bene con l’asma?Le malattie respiratorie, nel loro complesso, costituiscono la terza causa di morte nel mondo. Tra queste, l’asma è certa-mente una delle malattie croniche più diffuse e interessa ora il 10% circa della popolazione, anche con esiti invalidanti. Essa è in rapida diffusione a causa della convergenza di diversi fattori: genetici, ambientali, inquinamento, stili di vita, ecc.. e rappre-senta quindi un consistente problema di sanità pubblica.

di Barbara Rossi psicologa / psicoterapeuta e Giuseppe Leocata medico del lavoro

Domenica 10 ottobre 2010 dalle ore 9 in piazza della Resistenza a Novellara vi aspettiamo al

4° RADUNO DI AUTO D’EPOCA ANTIQUATO

Nel pomeriggio tante attività con la ludote-ca per i più piccoli.

Poeti di casa nostradi Fosca Soprani

IN RIVA AL MARE

Stridono nel silenzio dell’animai rumori e i colori del mare.Ruba e riporta sogni la risaccaio resto con la mente al limitare. Passano in cielo due ali lucentisicure e certe della metasonoro squilla il cellulareritorna la voce amica. L’orizzonte s’illuminae mi perdonel libero volo d’un gabbiano.

ESTATE

L’aratro spegne l’arsura delle stoppierivoltando a zolle il campoe nelle vigne cadeuna pioggia artificialeche disseta il verde acerbodi grappoli pampini e viticci. Come posso bagnare la mia sete? Sulla proda dei fossidella cicoria diffusa a cespicolgo l’azzurro cieloe dal suo volubile fustooffre agli occhi il vilucchioIl candore screziato di campanule eleganti. Basta poco alla mia sete.

Page 27: Portico 270

27

NOVELLARA (RE) via C. Colombo, 91/93Tel. 0522/662526

NOVELLARA (RE) via Cavour, 66tel. 0522.661977 fax 0522.651512e-mal: [email protected]: www.la-quercia.it

PARQUETS ECOLOGICI

Anno 1957 - Stadio di Mirandola - Si riconoscono da sinistra: Sergio Rossi, Clinio Corradini, Vittorio Rossi e Dario Iotti.Rossi e Corradini partecipavano nell’occasione alle selezioni Emilia Roma-gnia - Friuli Venezia Giulia per il successivo incontro calcistico da disputarsi a Trieste.

Circolo Ricreativo Aperto Novellarese

SERATE DANZANTI OTTOBRE 2010Domenica 3 orchestra Enza e gli ArmonyDomenica 10 orchestra Laura e Stefano ZizzaDomenica 17 orchestra Anna BezziDomenica 24 orchestra Nicola MarcheseDomenica 31 orchestra Marco e Ramon

DAL 4/9/2010 TUTTI I SABATI GNOCCO FRITTO

L’algia cervicale, cefalea, algia all’arto superiore, nausea, vomito e vertigini possono avere come causa una disfunzione cervicale. Il primo passo da compiere per la persona affetta da questi disturbi è quello di verificare, con l’aiuto del medico di base, la presenza di processi patologici in atto (ernia discale, artrosi ecc.). Scopo dell’approccio osteopatico è quello di interpretare se i disturbi sono l’espressione di una alterata funzionalità della cervicale (esempio il classico colpo di frusta) o sono il risultato di un disequilibrio della postura che crea zone di adattamenti e compensi determinando il dolore cervicale. Per arrivare ad una corretta interpretazione del dolore l’osteopata deve valutare la postura del soggetto ed eventuali fattori che possono influire su di essa.Uno studio approfondito dell’anatomia cervicale mette in risalto la funzione di questo tratto della colonna, che è quello di consentire la massima mobilità per orientare la testa nello spazio. Per ottemperare a questo compito la colonna cervicale ha bisogno di diversi gruppi muscolari che lavorano in sinergia e una base più stabile su cui appoggiarsi. La base solida è assicurata dal tratto dorsale alto che ha meno mobilità ma più stabilità della cervicale per la presenza delle coste. Quindi in una algia cervico-craniale occorre fare una valutazione muscolare di tutti i gruppi muscolari che sono in relazione con il tratto cervi-cale e una valutazione articolare della colonna cervico-dorsale.Inoltre il dott. Still (fondatore dell’osteopatia) sosteneva che l’apporto di liquidi e altre sostanze è supremo; il mancato equilibrio della struttura e l’alterazione della funzionalità di alcune zone del nostro corpo possono alterare la microcircolazione zonale dei liquidi e determinare stati di congestione che possono essere alla base o anche una concausa di forti attacchi di cefalea o mal di testa.. Non dobbiamo dimenticare che il tratto cervicale è una delle zone maggiormente colpite da fenomeni degenerativi; i disturbi possono essere lievi e moderati ma se sottovalutati si può arrivare ad una grossa limitazione della mobilità cervicale con algia cranio-cervicale. L’osteopata interviene manualmente per ristabilire equilibri perduti, l’ampiezza e l’armonia dei movimenti su tutto il corpo. Il trattamento è strettamente personalizzato alle disfunzioni individuate. Per ultimo vorrei invitare tutti co-loro che hanno problemi cervicali a non sottovalutare il problema; basta qualche esercizio di mobilità al mattino (includendo anche il tratto dorsale), migliorare la propria postura al lavoro (per chi ha un lavoro sedentario), cercare ove è possibile di non dormire pancia giù (con il collo ruotato per diverse ore) in modo da evitare almeno episodi acuti. Un arrivederci al prossimo mese quando parleremo del dolore all’anca.

EDUCAZIONE SANITARIA

Il dolore cervicaleNell’arco della nostra vita credo che chiunque si sia trovato nella condizione di confrontarsi con questo dolore e con i problemi ad esso collegati.

di Michelangelo Pavone - osteopata

Dopo il buon successo di pubblico riscosso alla festa della GIAREDA di Reggio Emilia, il PAN DEL RE sarà prodotto, a partire dal 13 set-tembre, a Novellara dal FORNO BOTTOLI di via 1° Maggio.Il “Pan del Re” a qualità controllata, fatto con farina tipo 1 (ricca in vi-tamine, sali minerali e fibre) non contiene grassi animali ma solo olio extra vergine di oliva, sale iodato in quantità non superiore all’1,5%, non può contenere additivi e sarà prodotto a lievitazione lenta.

Il “Pan del Re”

Page 28: Portico 270

28

Un pizzicotto ai più piccoli e non soloRubrica a cura di Luisa Torelli

Ne “Il pescatore e il genio”, un gigante spaventoso è in conflitto con una persona comune. In tutto il mondo i bambini vivono nel timore e nel risentimento, per il potere che gli adulti hanno su di loro e sanno che, se non ubbidiscono ai loro ordini, l’unico sistema che hanno, per essere al sicuro dalla loro collera, è quello di vincerli con l’astuzia.Il pescatore può essere visto come un adulto e un padre, minacciato da potenze più grandi di lui, quali il genio o gigante, con la capacità di sconfiggerle, ma può essere visto anche nel ruolo del bambino capace di superare il genio, che a sua volta diviene il genitore. Questa duplice interpretazione, che si può dare al pe-scatore, può dare così sollievo in diversi modi.Il piccolo, quando è “abbandonato”, si sente come il genio rinchiuso nella bottiglia. Prima, pensa a quanto sarà felice al ritorno della mamma, ma più il tempo passa, più si arrabbia e fantastica la terribile vendetta che si prenderà.Una volta accadde che i genitori di un bambino di tre anni fossero andati all’estero per alcune settimane. Il bimbo, che parlava benissimo, continuò a farlo con le persone che lo accudirono in loro assenza. Alla fine della prima settimana, disse loro di essere in collera con i genitori e che gliela avrebbe fatta pagare;la se-conda settimana si rifiutò di parlare di loro e si infuriò se qualcuno gliene parlava. Quando tornarono voltò loro le spalle e non li degnò di una parola. Ci vollero parecchie settimane di comprensione, perché il bam-bino potesse tornare quello di prima, perché la sua collera, che era aumentata con il passare del tempo, divenne così violenta ed impetuosa, da fargli temere

di distruggere i suoi genitori o di esserne distrutto per rappresaglia.Il rifiuto di parlare fu la sua difesa, per difendere se stes-so e i suoi genitori dalla sua ira.L’immagine della prigionia in una bottiglia, che si riferi-sce ai “sentimenti imbottigliati” era adeguata nel periodo in cui fu scritto “Il pescatore e il genio”, come lo è per noi oggi.Il fatto di non saper controllare le sue emozioni, così travolgenti, allarma il bambino e lo porta a non accet-tarle, non pensando ancora in modo razionale ,alme-no fino alla pubertà. Fino ad allora, i processi inconsci possono chiarirglisi solo per immagini che gli parlano direttamente: sono le immagini evocate dalle fiabe che hanno questo effetto:Bambino:-quando la mamma torna, le darò qualcosa!Genio:-chiunque mi libererà, lo farò ricco!Bambino:-quando la vedo, la uccido!Genio:-ucciderò chiunque verrà a liberarmi!Se viene detto che una persona “reale”pensa e agisce così, suscita troppa ansia, ma il bambino sa che il genio è un personaggio immaginario e quindi può permettersi di riconoscere le sue motivazioni, senza essere costret-to a estenderle direttamente a sé stesso. Intessendo fantasie intorno alla storia, egli familiarizza lentamen-te col modo in cui il genio reagisce alla frustrazione e alla prigionia : l’esagerazione di un imbottigliamento lungo secoli è più accettabile dell’assenza del genitore che sembra lunga un’eternità,anche se nella realtà può trattarsi di mezz’ora. Le esagerazioni fantastiche della fiaba le conferiscono la verità psicologica, le spiegazioni realistiche sembrano psicologicamente false, per quan-

to possa essere vero il fatto. Inoltre, il passaggio che fa il genio, dal desiderio di ricompensare al deside-rio di punire, permette al bambino d’immedesimarsi nei personaggi della storia, assorbendo le emozioni, ricevendo sollievo, a livello fantastico, alla necessità di vivere sotto il potere degli adulti: ecco il valore di farla in barba a un gigante o a un genio,quali personaggi fantastici,piuttosto che a un adulto, mantenendo que-sto, nella realtà, come protettore autentico e affidabile. Il pescatore, poi,deve subire tre fiaschi, prima di pren-dere il contenitore giusto, ad indicare che il successo non si raggiunge né al primo, né al secondo, a volte neppure al terzo tentativo e a sottolineare la necessità di non cedere, nonostante gli insuccessi iniziali, per-ché è grazie agli sforzi, all’impegno e all’ingegno che si possono ottenere i risultati desiderati. Se confrontia-mo, poi, i quattro tentativi del pescatore con le quattro impennate del genio, ci accorgiamo come la maturità del genitore-pescatore si contrapponga all’immaturità del genio ed evidenzia il problema dell’essere gover-nati dalle nostre emozioni o dalla nostra razionalità, in termini psicanalitici questo simboleggia la difficile bat-taglia tra il PRINCIPIO DI PIACERE e il PRINCIPIO DI REALTA’(scelto dal pescatore).Il MITO ci dice, inoltre, che ERCOLE fu messo davanti a questa scelta: mentre se ne stava seduto a meditare, vide arrivare due don-ne d’alta statura, una era bellissima e nobile,dal porta-mento modesto. L’altra era prosperosa e seducente e aveva un’aria sfrontata. La prima donna è LA VIRTU’, la seconda IL PIACERE. Ciascuna delle due fa a ER-COLE delle promesse per il futuro, a patto che segua, nella vita,il sentiero che essa gli suggerisce: “cogliere i frutti della fatica altrui e non rifiutarsi nulla che possa recarci profitto” dice il PIACERE. “Una via lunga e dura per arrivare alla soddisfazione, poiché nulla è assicurato all’uomo senza sforzo e fati-ca “ dice LA VIRTU’.IL MITO affronta, dunque,i problemi in modo diretto e pone soluzioni in modo esplicito. LA FIABA, invece, aiuta il bambino a sviluppare il desiderio di una co-scienza superiore tramite le implicazioni della storia, convince col richiamo che esercita sulla nostra imma-ginazione e all’esito positivo degli eventi narrati.

Arrivederci al mese prossimo con Hansel e Gretel dei fratelli Grimm.

--- --- --- --- --- ---Siamo nel mese di SETTEMBRE: il 22 c’è l’equinozio d’autunno, con uguale durata del giorno e della notte.

1) A settembre, dopo aver ricevuto tutto il sole dell’estate, i grappoli d’uva sono dolci al punto giusto, per essere raccol-ti e mangiati, oppure per diventare vino.

2) L’uva matura è così deli-ziosa che anche una volpe, una volta, volle assaggiarla. Saltò e saltò, ma non riuscì a prenderla. Allora disse: “Non importa, tanto è acerba” e se ne andò con la coda tra le zampe.

3) Il vino è una bevanda antichissima ed è diffusa in ogni parte del mondo:è così apprezzata che, nell’antica Grecia, si dice-va fosse la bevanda prefe-rita dagli dei.

4) Si narra che il primo a scoprire l’arte di produrre il vino, fu proprio il dio greco Dioniso. Un giorno pigiò dei chicchi d’uva in una coppa d’oro e ne uscì un liquido che gli piacque moltissimo. Decise così di viaggiare per il mondo per insegnare agli uomini l’arte del vino.Il suo carro era trainato da animali feroci e il suo seguito era molto allegro, tutti cantavano e danzavano. E, in effetti, la vendemmia è sempre stata una grande festa per tutti i contadini.Un tempo, si pigiava l’uva a piedi nudi: bisognava poi imbottigliare il vino con la luna calante altrimenti il tappo saltava via.

L’uomo è l’unico animale che anche da vecchio resta sempre un po’ bambino…(Gianni Rodari)

La fiaba si situa “nel paese delle fate” in una dimensione in cui pericoli spa-ventosi minacciano l’eroe, ma dove le difficoltà vengono superate, il male viene punito e la virtù riceve la sua ricompensa…

Page 29: Portico 270

29

LAVORAZIONE LAMIERE - SERBATOI OLEODINAMICISALDATURA ROBOTIZZATA - TAGLIO LASER

42017 NOVELLARA (RE) via E.Ferrari, 8/10 tel.0522/651041/651047 - fax 0522/651449http: www.simonazziremo.it - Email: [email protected]

CERCHIAMO PERSONALE SPECIALIZZATO NEL SETTORE LAMIERA

S.r.l.

Conoscere la flora

Nato a NOVELLARA nel 1966 dopo la maturità, nel 1985, entra nell’Accademia Militare di Modena per frequentare il 167° Corso “Fermezza”. È da quei primi giorni manife-sta la ferma volontà di diventare Ufficiale della specialità lagunari, che, ora, è andato a comandare. Durante l’iter formativo consegue, fra l’altro, il brevetto di paracadutista abilitato al lancio e di pattugliatore scelto. Dopo l’Acca-demia, viene assegnato alle “Truppe Anfibie”, in partico-lare al battaglione anfibio “Sile” di stanza sull’isola delle “Vignole” in Venezia. Il suo primo incarico è quello di comandante di plotone mezzi anfibi (LVTP-7), in seguito

viene nominato comandante del plotone esploratori anfibi, unità particolare per vocazione ed impiego, in cui affina l’addestramento specifico e di specialità. Par-tecipa all’operazione “Vespri Siciliani”, condotta nella città di Palermo nel 1993. Viene inviato come Comandante di Compagnia Allievi Ufficiali presso l’Accademia Militare di MODENA. Frequenta e supera brillantemente il 124° corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia, al termine del quale viene trasferito presso il Comando delle Forze Operative Terrestri di Verona.Partecipa alla missione SFOR in Bosnia Erzegovina e frequenta il corso di “Piani-ficazione anfibia” presso la Royal Navy nel sud Inghilterra. Partecipa alle selezioni per l’ammissione al corso superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) e, quale vincitore, viene destinato alla frequenza corso ISSMI straniero presso il “COLLÈGE INTERARMÉE DE DÉFENSE”di PARIGI. Al rientro in Italia viene di nuovo trasferito, questa volta presso lo Stato Maggiore della Difesa in Roma. Nel 2004 assume l’incarico di Comandante il battaglione lagunari del Reggimento lagunari “SERENISSIMA”. In seguito, per tre anni ricopre l’incarico di Assistente per l’Esercito presso l’Amba-sciata d’Italia in Francia e, successivamente, passa al comando dell’85° Reggimen-to Addestramento Volontari “VERONA”. Il Colonnello Parmiggiani è in possesso di due lauree: in Scienze Strategiche pres-so l’Università degli studi di Torino ed in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’università degli studi di Trieste; oltre al master di secondo livello in scienze strategiche ed al diploma di studi approfonditi in metodi della storia, dell’archeolo-gia e della storia dell’arte conseguito presso la “scuola pratica di alti studi” di Parigi. Sposato, è padre di tre splendidi bambini di 6, 4 ed un anno.l Reggimento Lagunari “Serenissima” è in procinto di partire per la missione in Af-ghanistan, al seguito della Brigata alpina “Julia”. Quelli che un tempo erano i “fanti de mar” della Repubblica Serenissima di Venezia rivivono oggi in uno dei reparti di eccellenza dell’Esercito Italiano con a capo un nostro concittadino.

Un Novellarese comandante dei lagunari dell’EsercitoÉ il Colonnello Giovanni Parmiggiani che dopo sei mesi alla gui-da dell’85° Reggimento “Verona”, unità addestrativa dei volontari dell’Esercito di stanza a MONTORIO VERONESE, ha lasciato l’85° “Verona” a fine maggio 2010 ed è andato a comandare il Reggi-mento lagunari “SERENISSIMA” di VENEZIA, prestigioso reparto anfibio dell’Esercito che può operare in ogni situazione.

La Dulcamara o corallo delle biscie Questa pianta ha un aspetto elegante per le sue foglie verde brillante, per i fiori a struttura singolare e soprattutto, quando maturano, per i frutti di un bel colore lucido rosso vivo. La dulcamara, nome cosmopolita, in molte lingue viene così popolarmente definita, non è altro che un piccolo pomodorino selvatico. Appartiene alla famiglia delle Solanacee che annovera tra i membri più noti oltre al pomodoro, patata, peperone, tabacco, ecc , e, di recente anche nuove specie ornamentali, di provenienza americana.La dulcamara è comunque indigena ed è diffusa ovunque in Europa, tanto come si diceva, da portare nelle diverse lingue nomi corrispondenti: bittersweet, bittersuss, douce-amère, ecc. Nel nostro ambiente la denominazione più pittoresca era quella di corallo delle biscie, poiché oltre alle caratteristiche dei frutti maturi, simili a granuli di corallo, cresce in luoghi umidi vicino a opere idrauliche o ai corsi d’acqua, dove di solito si ritrovano anche le biscie. A sostegno del nostro modo di denominare la dulcamara si ricorda che in altre zone è nota come “corallini” e che tra coloro che le attribuirono la doppia denominazione scientifica ci fu chi la definì “Solanum serpentini”.Il nome botanico, Solanum dulcamara, riflette le caratteristiche della specie . Solanum deriva dal latino “Solamen” che significa conforto, attribuito per le proprietà che molte piante del genere presentano di lenire diversi malanni, “dulcamara” per il fatto che i giovani rametti, che un tempo si masticavano come quelli della liquirizia, presentano dapprima un sapore dolciastro che poi passa all’amaro. Come caratteristiche fisiche la pianta presenta fusti prostrati, legnosi alla base, ramificati, che si sostengono a cespugli e manufatti, tanto da sembrare rampicanti; le foglie sono ovato-lanceolate, appuntite, i fiori, tipici da solanacea, sono di un bel colore blù-violetto con contrasto delle antere pollinee giallo brillante. Dei frutti si è detto del colore rosso, sono penduli, distanziati, la loro dimensione si aggira sui 4-6 mm. La dulcamara è pianta tossica in tutte le parti per la presenza di gluco-alcaloidi (solanina), saponine ecc. Largamente utilizzata nella medicina popolare per le sue proprietà depurative, purganti, diuretiche, narcotiche, espettoranti, è sempre stata riguardata con diffidenza per gli esiti talvolta letali. In natura il contenuto dei principi attivi è molto variabile e l’esperienza a volta tradisce. Solo gli uccelli possono alimentarsi dei frutti e diffondere i semi per la propagazione della specie.

Il Comune, insieme a medici ed esperti legati invitano ad un incontro infor-mativo sul TESTAMENTO BIOLOGICO. Ha già confermato il dott. Fiorenzo Orlandini (Coordinatore team MMG, Hospice Guastalla – Ausl ) e il dott. Carlo Hanau. (professore associato di Programmazione e Organizzazione dei Servizi Sociali e Sanitari presso l’Università di Modena e Reggio Emilia)

Sara Germani

Mercoledì 29 settembre alle ore 21.00 presso il Circolo Aperto Novellarese

Page 30: Portico 270

30

Cav. Egisto FestantiSezione Comunale di Novellara

AVIS INFORMASabato 09 e domenica 10 ottobre 2010, presso la sede AVIS di Novellara, ci sarà la consueta donazione di sangue. Presentarsi dalle ore 7,30 alle 11,00Alimenti permessi prima della donazione compresi gli esami annuali: acqua, camomilla, caffè, spremute, il tutto senza zucchero.Evitare tassativamente latte e suoi derivati.

RINGRAZIAMENTOL’AVIS ringrazia Verri Tilde e Costa Orlando che hanno donato in memoria di Cagossi Ermes. Stesso ringrazia-mento va a Mazzi Gianni per la sua donazione.

Il Segretario Piero Ghidini

Più che camminare “avanzava” sotto il portico con un passo svelto da non tenergli dietro. “Number one” anche in quello. Allenato da lunghe camminate mattutine lo fermavi per una chiacchiera so-prattutto se ti mettevi a parlare di musica, della televisione che non era più la stessa da quando avevano tagliato i migliori, i sempre-verdi, come la sua adorata Milva. Allora i suoi begli occhi azzurri diventavano luminosi nel parlare di una grande del canto di cui era un estimatore. Di più: era un amico perche la grande cantante aveva trovato in lui, questo appassionato che vedeva sovente ai suoi concerti, un pezzo di Quel Paese meraviglioso che amava i veri artisti, quelli che non si improvvisano, i professionisti che stu-diano l’evoluzione senza perdere le proprie salde radici. Umberto era così anche lui: affabile come si conviene, simpatico nel porta-mento, sgargiante quanto basta per essere un eterno entusiasta.

Del suo lavoro, della sua mercanzia, della sua casa e delle sue passioni. Del suo seguito di amici, noi, che trascinava con organizzazione ed entusiasmo al bei canto che unisce gli animi. Ci è man-cato presto, e se il poeta disse che dopo un raccolto ne viene un altro, noi sappiamo che dopo il numero uno, non viene il numero due, ne il numero tré ecc. La fila dei suoi amici, della sua felicità lo ricorda come unico. “Number One” era solo Umberto.

Le amiche Rosa e Anna

Il ricordo di Umberto “Number One” l’appassionato cultore del bel canto

Con Milva come amica e come simboloDall’odio all’amoreDa giovane come vuole la tradizione del Veneto, ho iniziato a bere, i miei genitori erano bevitori normali ma non avrei mai immaginato a cosa andavo incontro. Io molto religioso, sono arrivato ad odiare tutto quello che mi avevano insegnato: non avevo ancora venti anni quando lungo il Brenta mentre prendevo il sole, naturalmente ubriaco, feci una paresi che mi prese metà corpo; rimasi a letto per circa due anni e da qui la mia astinenza forzata. Passarono gli anni e conobbi la donna che doveva poi diventare mia moglie e madre di una magnifica bambina. Cercavo di essere felice ma quel maledetto alcol mi ossessionava, era un tormento. Casa e lavoro per paura di ricascare, una sera però mi fermai in un bar con l’intenzione di prendere un caffè, quando entrai invece ordinai subito un “quarto”; incominciò di nuovo il mio triste calvario. Furono vani tutti i tentativi di mia moglie che mi supplicava di farmi ricoverare ed io le rispondevo «tesoro vedrai che domani non bevo più». Non era vero. Giorno dopo giorno l’alcol prendeva il sopravvento sulla mia umanità, diventavo cattivo in casa, odiavo mia moglie, lei si stancò ed una mattina decise di andarsene. Ero quasi felice, potevo bere a mio piacimento ed un lavoro l’avevo, così pensavo di essere a posto. Questa illusione durò ben poco; la mia casetta era diventata una piccola cantina, ormai non uscivo più di casa e continuai a bestemmiare quel Dio che da giovane avevo tanto pregato. Una mattina mi svegliai e davanti vidi mia moglie che amorevolmente era venuta a chiedermi di andare all’ospedale; non so perché ma accettai subito. Il resto è cosa recente, mi sono messo in contatto con il Gruppo di Alcolisti Anonimi, trovandomi subito a mio agio partecipando alle riunioni. L’odio contro tutto e contro tutti diminuiva di riunione in riunione. Da due anni sono sobrio, continuo ad andare in A.A., ho ritrovato la fede, entro nei bar non per bere “quarti” di vino ma ciò che il mio organismo può ricevere. Non mi stancherò mai di ringraziare gli amici di Alcolisti Anonimi che oltre ad avermi liberato dalla schiavitù alcolica, mi hanno insegnato ad aiutare tanti altri che ancora sono nel problema.

NOVELLARA (RE)Via Labriola, 36 tel.0522/756639 fax 651397

di Marco Faietti

Stampa serigraficaEtichette adesiveTarghe e tastiere

Cartellonistica e decorazioneCartellini per abbigliamento

Studio graficoNOVELLARA (RE) Corso Garibaldi, 21 tel. 654658CAMPAGNOLA EM. (RE) P.zza Roma tel.669883

ROLO (RE) Corso Repubblica, 67 tel.658376

OTTICA - OPTOMETRIACONTATTOLOGIA

Page 31: Portico 270

31

In memoria di Saccani Vezzani FrancoBonetti Emer e Righi Antonio

In memoria di Mamma Elvira La figlia Dolli, il genero Ermanno, le amiche Chiara V., Mirca M., Maura B, Manuela D., Adele L. , Marisa P. , Mariella M. , Ebe S.

REDAZIONE: VIALE MONTEGRAPPA, 54 NOVELLARA (RE) TEL. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Angelo Veroni, Marco Villa,

Elena Carletti, Giovanni Franzoni, Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva,

Sara Lanza

Impaginazione: Ci&Wi Corso Garibaldi, 36 Stampato presso Tipolito Lugli Novellara via Prov.le Nord, 20/C

Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione

mensile novellarese d'informazione Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

Sped. in abb. post. comma 27 art.2 Legge 549/95 - Fil. RE gr.III 70%

Troppo presto ci hai lasciato ma per la tua bontà sarai sempre vivo tra di noi.

I tuoi cari

MARCO SAVAZZA

GINO BASSOLINell'anniversario della scomparsa dei propri genitori li ricorda

a quanti li amarono e li stimarono, il figlio Carlo.

AFRA DENTI

ORNELLA BOCEDINel 9° anniversario della scomparsa di Oscher e nel 3 di Ornella li ricordano

con affetto, il figlio Tienno, la nuora Roberta e le nipoti Morena e Tiziana e il pronipote Andrea.

OSCHER FERRARI

Nell 8° anniversario della scom-parsa la ricordano con immutato affetto il fratello Bruno, la sorella Loretta i figli e i parenti tutti.

VASCO GHIZZONI

GUERRINA SACCHI Nel 2° anniversario della scomparsa di Guerrina, la ricordano, assieme al loro papà

a 40 anni dalla scomparsa, le figlie Rosanna, Lucilla e Ave, i generi Gianni e Giuseppe e i nipoti tutti.

GUGLIELMO MENOTTI

Nell’ 1° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Anna il figlio Claudio e la nipote Martina.

QUIRINO MARZIA due mesi dalla scomparsa lo ricor-dano con affetto i famigliari.

SILVANO VERONESI

A 2 anni dalla tua dipartita ti ricor-dano con affetto i tuoi cari.

MANSUETO PATERLINI

A tre mesi dalla scomparsa la ricordano con affetto il marito Mas-similiano, le figlie Lorena e Melissa, la nipote Denise e i generi.

TOMMASINA RAZZINI(PITA)

La famiglia Benevelli - Razzini coglie l’occasione per ringraziare sen-titamente tutti coloro che hanno partecipato al proprio dolore per la scomparsa della cara Tommasina.

RINGRAZIAMENTO

Ad un anno dalla scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Santina Tassoni, i figli le nuore e i nipoti.

CORNELIO PEDRAZZOLI

A UNA CARA AMICAAnche la mia cara amica Vanna ci ha lasciato dopo cinque anni difficili pieni di sofferenza sopportati con tanta forza d’animo; lei amava la vita e ha lottato tanto per non perderla ma questo male terribile ha vinto su di lei. Il suo distintivo più importante era l’amore soprattutto per suo marito che in questi anni le e sempre stato vicino con tanta pazienza, cura,costanza; perche non voleva mai lasciarlo neppure per breve tempo; probabilmente solo lui le sapeva dare sicurezza, forza, protezione necessaria per andare avanti.Era una persona davvero speciale: generosa, buona, semplice, disponibile ad aiutare i più bisognosi,molto laboriosa, nell eseguire il suo lavoro di sarta che adorava. Sapeva confezzionare meravigliosi ed elegantissimi vestiti, dei veri capolavori che confezionava anche per noi amiche. era dav-vero una sarta eccellente. Complimenti Vanna! Non ti dimenti-

cheremo mai.Con queste poche righe voglio dirle anche a nome delle nostre amiche: “GRAZIE DI CUORE” per la tua vera amicizia e per averci riempito una parte della nostra vita con i tuoi ricordi!

Con tanto affetto e gratitudineMaria Grazia Branchetli

Foto proprietà Antonella Rapacchi

Page 32: Portico 270

32

Campagnola Emilia via Reggiolo, 22 tel.0522/663508

Tel.0522/654224 - Fax 0522/654545 - Email [email protected] - Internet www.lombardinivini.it

(ex Adamo) NOVELLARA (RE) via XXV Aprile, 33/35

tel. 0522/653594

NUOVO PUNTO MODAabbigliamento uomo e donna

MODA GIOVANE E TAGLIE OVERvasta scelta

PREZZI SPECIALI