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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Giugno 2011 n.279 TAZZA D’ORO di Catellani Letizia & C. BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA NOVELLARA (RE) via Cavour, 48 tel. 3465772503

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Mensile novellarese n.279 giugno 2011il Portico

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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Giugno 2011 n.279

TAZZA D’OROdi Catellani Letizia & C.

BAR - PIZZERIA TAVOLA CALDA

NOVELLARA (RE)via Cavour, 48 tel. 3465772503

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La pagina politica

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Nel 2006 vi era stato un ottimo risultato alle amministra-tive. Sulla base delle elezioni 2008-2009 e 2010 non si sarebbe confermato. Invece il centrosinistra ha migliorato rispetto al 2006. Abbiamo confermato il 7 a 4 nelle provin-ce, siamo passati da 20 a 22 città capoluogo e da 55 a 66 città sopra i 15.000 abitanti. Dei 29 sindaci città capoluogo e presidenti di provincia, 24 sono del PD. Milano, Napoli, Torino, Bologna, Cagliari e Trieste danno il senso di un voto con un’omogeneità nazionale.Il nord di cui parla la Lega non esiste. Tutti i capoluogo di regione del nord sono governati dal centrosinistra. Se il voto è una bocciatura netta del centrodestra, Pdl e Lega, è anche un incoraggiamento al PD su due piani: intervenire, porre al centro i problemi dei cittadini e del Paese e lavo-rare per le alleanze più ampie possibili. Le due questioni si tengono. I problemi del Paese e dei cittadini sono la ri-costruzione di regole democratiche condivise, di un nuovo senso civico, sono la necessità di politiche di crescita, per il lavoro e l’impresa, di maggiore equità, che sono indispen-sabili anche per affrontare le forti manovre sulla finanza pubblica che si prospettano. Senza crescita non si paga il debito pubblico. Se non si opera per il lavoro e le imprese si perde competitività e si cresce troppo poco, ultimi in Europa.Tra i problemi del Paese e dei cittadini vi sono anche quelli della legalità e della lotta alle organizzazioni criminali ma-fiose.Le mafie non sono un problema di quattro regioni del sud. Sono un problema mondiale (vi sono mafie cinesi, russe, albanesi, africane, americane; la ‘ndrangheta ha presen-ze in tutti i cinque continenti) e quindi di tutta Italia. Le mafie riciclano le enormi ricchezze che accumulano con le attività illegali e criminali, come il traffico degli stupefa-centi, nell’economia legale, acquistando posizioni sempre più forti e investono dove c’è più ricchezza, quindi al nord (Lombardia in primo luogo, ma anche nelle altre regioni, Emilia Romagna compresa).Contro di esse va condotta una lotta forte e determinata. La Regione Emilia Romagna, in questo primo anno di legi-slatura, ha già approvato due leggi regionali, una sull’edi-lizia e gli appalti e una di carattere più generale, in primo luogo finalizzata a promuovere la cultura della legalità.I Comuni reggiani e la Provincia hanno siglato o lo stanno

facendo, protocolli di legalità con la Prefettura. Si stanno consolidando le collaborazioni tra tutte le istituzioni inte-ressate. C’è anche un miglior coordinamento tra le pro-cure della regione e la Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, che ha intensificato la sua attività.La Prefettura ha assunto provvedimenti di contrasto alle penetrazioni. La Regione ha anche avanzato una richiesta specifica al Governo. Il 30 marzo, l’Assemblea legislativa

On. Maino Marchi

Dalle elezioni amministrative una grande spinta per l’azione e l’iniziativa del PD

Netto è stato il successo elettorale del centro-sinistra alle ultime elezioni amministrative. Netta è stata la sconfitta di chi non sta di fatto governando l’Italia. Questo è il dato eloquente che emerge dai seggi. Un dato piuttosto omogeneo che deve essere però spunto di am-pie riflessioni. I successi, su tutti, di Milano e Napoli infatti dimostrano che, se risvegliata, esiste ancora una coscienza sociale che si muove indipendentemente dai partiti, spinta da una voglia di rinnovamento e di risposte.Risposte che , evidentemente il centro destra non è in gra-do di dare ne a livello centrale ne dai territori, anche nelle roccaforti storiche della Lega, che inaspettatamente hanno ceduto il passo. E’ giusto cantare vittoria quindi, ma con saggio equilibrio è giusto anche fare alcune considerazioni.Il centro-sinistra ha vinto laddove tutte le sue componenti si sono presentate unite. Questo vuol dire che prima di tutto bisogna mantenere compatto il fronte alla sinistra del PD. Consolidare un programma condiviso per prepararsi a governare con alcuni punti comuni essenziali.Il tema del leader può aspettare. Non ci può essere leader senza un programma su cui basare la propria azione.Consiglierei anche ai vertici del mio partito di abbandonare momentaneamente il mito del terzo polo. Non possiamo, giustificare qualsiasi tipo di compromesso politico con la necessità della caduta di Berlusconi.Ricordiamo che il terzo polo non è nient’altro che un agglo-

ha approvato, all’unanimità, una risoluzione in cui impe-gnava la Giunta ad attivarsi presso il Ministero degli Interni per richiedere che anche nella nostra regione venga co-stituita un’Agenzia operativa della Direzione Investigativa Antimafia. Il 5 maggio il Presidente Errani ha inviato for-malmente la richiesta al Ministro Maroni.Il 1° giugno abbiamo presentato un’interpellanza urgente al Ministro Maroni, firmata dal sottoscritto, da tutti i par-lamentari PD dell’Emilia Romagna e della Commissione Antimafia e da altri parlamentari PD, con cui abbiamo chie-sto cosa intendesse fare il Ministro. Il 9 giugno l’interpel-lanza è stata discussa in Aula.Il sottosegretario Bellotti ha risposto che la richiesta è all’attenzione del Ministero dell’Interno e della DIA, che il Ministero la valuta favorevolmente, l’appoggia e la sostie-ne. La realizzazione ha delle difficoltà sul piano della logi-stica e del potenziamento dell’organico, ma si vuole con-seguire questo obiettivo. Il PD seguirà passo passo questa questione, per avere un altro strumento di contrasto alle mafie nella nostra regione.

merato di esuli dal PDL (o dal PD vedi Rutelli) che momen-taneamente è in attesa di creare un forza di centro-destra non appena si scalzerà il cavaliere.Al di là di alcune intese di massima su temi come la leg-ge elettorale dove è lecito ricercare un’intesa, non si può prospettare una futura alleanza politica, nonostante alcune esperienze di governo nei territori.Abbandonando però la scena nazionale , i territori dovran-no prendersi la responsabilità di portare avanti una politica di ammodernamento strutturale..Se si vorrà ottimizzare il successo elettorale infatti, anche in territori come il nostro, tradizionalmente progressisti, occorrerà non perdere una certa tensione “agonistica” e propulsione al cambiamento. Il sistema politico “Emilia Romagna” deve necessariamente evolvere, conscio che non è più il tempo di sedersi sugli allori.La spinta popolare e sociale che è pervenuta dalle ultime elezioni deve essere un “motore” finalizzato alla determi-nazione di una nuova coesione nei territori , atta a produr-re una nuova classe dirigente che emerga possibilmente con logiche meritocratiche.Il principio dei vasi comunicanti che vede la politica come un muoversi da “sedia” a “sedia” o da CDA a CDA deve essere progressivamente eliminato se si vuole restituire legittimità alla pubblica amministrazione e quindi alla poli-tica al tempo stesso.

di Alessandro Baracchi

Dalle elezioni amministrative la voglia di rinnovamento e di risposte

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Si è da poco conclusa la Festa del Pesce organizzata dal Partito Democratico di Novellara, una festa che ha offerto oltre che una buona cucina anche momenti di intratteni-mento musicale e di approfondimento politico.Un sentito ringraziamento va a tutti i volontari che hanno lavorato e impegnato parte del loro tempo permettendo un’ottima riuscita della festa!Le feste rappresentano da sempre, per le nostre comunità, un momento di incontro e di svago. Appuntamenti sani e di ritrovo, a cui noi teniamo molto. Per stare in compagnia ma anche per parlare di politica. Ogni anno le nostre feste vedono impegnati centinaia di volontari che danno valore ad una parola importante che dovremmo far tornare al primo posto nel nostro quotidiano, ”volontariato” appun-to. Una parola che unisce diversi ambiti, di tipo sociale, politico e ricreativo. Grazie di nuovo a tutti quanti!

Milena Saccani Vezzani (segretaria Circolo PD di Novellara)

Alessandro Baracchi (vice-segretario Circolo PD di Novellara)

Il Circolo PD di Novellara ringrazia tutti i volontari

Questo numero è stato chiuso venerdì 10 giugno quindi non è stato possibile inserirvi i risultati dei referendum nel nostro comune.

Notizie a cura dell’Amministrazione Comunale

L’Amministrazione Comunale insieme alle GGEV che si occupano di vigilanza, tutela di flora e fauna protetta ed educazione ambientale anche con l’apertura ogni prima domenica del mese della Chiavica Vecchia desidera pun-tualizzare rispetto alle varie inesattezze comunicate pubbli-camente in merito alla manutenzione delle Valli di Novella-ra e Reggiolo dalla consigliere Fantinati.Tra le macroscopiche imprecisioni vorremmo segnalare: L’introvabile viola pumila: come ogni viola fiorisce tra marzo e aprile. Una volta sfiorita le foglie si confondono tra le altre erbe. Il sito in cui si trovano diverse piantine, og-getto di studi con l’Orto Botanico dell’Università di Modena e Reggio, è segnalato da un cartello di grandi dimensioni.L’altezza dell’erba degli argini: la biodiversità si mantiene lasciando che le erbe fioriscano e producano semi che poi cadono a terra: tagli frequenti avrebbero come risultato un prato tipo campo da golf con biodiversità inesistente. Il ta-glio d’erba del 5 giugno osservato dalla Fantinati riguarda una piccolissima parte della manutenzione annuale pro-grammata già da tempo – e realizzato dalle GGEV - per assicurare la biodiversità dei prati polifiti, il cui primo taglio deve essere fatto tra fine maggio ed inizio giugno ed il se-condo, in caso di necessità, tra fine settembre ed inizio ottobre.Cartelli nascosti: la cosiddetta “vegetazione selvaggia” menzionata dal PDL riguarda nello specifico il prugnolo e l’amorpha fruticosa. Un’area di riequilibrio ecologico non può essere sottoposta a continue potature, pena la perdita della fioritura delle siepi, quindi meno bacche e meno cibo per gli uccelli.Cartelli che perdono i pezzi: L’unico cartello “nascosto” è quello che viene messo per avvertenza quando si posi-ziona una particolare gabbia in epoca di cattura delle nu-trie e che viene spostato quando non serve. La Provincia ha recentemente confermato un contributo per realizzare nuova cartellonistica nell’area.Rifiuti vari: quando si trovano si raccolgono, purtroppo non è facile estirpare l’inciviltà di alcuni frequentatori, ma fortunatamente accade di rado. Sentieri inesistenti: i sentieri sono volutamente stretti in modo che camminando in fila indiana non si danneggi la flora. Danni agli argini: concordiamo assolutamente sugli evi-denti danni causati alle arginature durante i lavori di estir-

pazione dei pioppi, lavori che dovevano essere eseguiti in un momento più propizio, cioè quando il terreno non fos-se stato saturo di pioggia come era a gennaio e febbraio. Le GGEV hanno vigilato ed anche segnalato a questo catti-vo uso delle valli che comporterà ingenti spese di ripristino a carico del Consorzio di Bonifica e quindi a carico della collettività. Ricordiamo inoltre che tutte le valli: Bagna; Valletta e Bruciati sono tutelate da Direttive Europee quali zone SIC e ZPS poiché popolate da animali e piante appa-rentemente semplici, ma rari a livello mondiale. Proprio per tutelare queste biodiversità gli argini e i canali delle valli si presentano come luoghi “selvatici” in cui le visite vanno fatte con guide competenti e nei periodi adatti. Questa lunga ed esaustiva replica non toglie il fatto che come al solito le critiche delle opposizioni sono infondate, pretestuose e in questo caso per la maggior parte riferite a zone che non sono nemmeno di competenza del Comune di Novellara. L’amministrazione invita quindi Cristina Fan-tinati (PDL) a partecipare ad una visita guidata a queste zone protette insieme alle GGEV per scoprirne le ricchezze (la prossima visita, prevista per il tre luglio, avrà come tema ” il cocomero asinino”).

L’Amministrazione Comunale protegge la biodiversità delle Valli

di Sara Germani segreteria del Sindaco

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Quella del Tempo Prolungato è un’esperienza radicata da anni nella Comunità di Novellara, in un progetto di scuola, per i nostri giovani, in cui si è andata costituendo una rete di sostegno e collaborazione con le diverse realtà del territorio. E’ un’esperienza per la quale ogni cittadino ha dato e continua ad offrire un suo personale contributo, per essere vicini e attenti alla formazione delle nuove generazioni. Diversi gruppi e associazioni di Novellara, con i genitori, sostengono l’iniziativa..Se ne fa portavoce l’Associazione “Volontari per la scuola e…”, costituita da persone che hanno vissuto il nascere e l’evolversi dell’esperienza di una scuola che ha continuato, di fronte ai cambiamenti, ad interrogarsi sui bisogni educativi e formativi degli adolescenti. In una società “nuova”, con un ritmo di eventi e trasformazioni eccessivo per essere interiorizzato ed elaborato dai singoli ed anche da istituzioni complesse, si riconosce alla scuola di Novellara un continuo sforzo di comprensione e attivazione di esperienze per cercare di adeguare il proprio progetto alle esigenze e alle sfide poste dai mutamenti sociali, salvaguardando, anzi, qualificando, il ruolo e i compiti dell’Istituzione Scolastica. Riteniamo

Un gruppo di genitori si fa promotore di una raccolta di firme per sostenere l’esperienza della Scuola Media e informare che dal prossimo anno scolastico è prevista una forte riduzione del Tempo Prolungato.

Raccolta di firme per il tempo prolungato alla Scuola Media

che l’esperienza sia quella di una scuola “laboratorio vivente”, che con tutte le sue difficoltà e punti critici, ha comunque cercato, grazie all’impegno di tanti operatori, di non subire i luoghi comuni, di non chiudersi in se stessa, di non abdicare di fronte alle sfide, di mantenersi viva e per quanto possibile adeguata.L’intera Comunità ha sostenuto e sostiene l’esperienza anche con contributi concreti perché ci possano essere i mezzi idonei per una scuola laboratorio, ricca di uno spirito di ricerca, innovazione e vivacità. E’ per questo che non ci si può arrendere; è per questo che non ci si può fermare, pur consapevoli delle difficoltà che il cammino di ricerca intrapreso può incontrare.

L’Associazione ”Volontari per la scuola e...”

TUTTI PER LA SCUOLASABATO 11 GIUGNO

SORTEGGIO LOTTERIASabato 11 giugno 2011 presso l’aula magna della scuola media “Lelio Orsi” è avvenuto il sorteggio della lotteria organizzata dai volontari “VOLONTARI A SCUOLA E…”.Il sorteggio è avvenuto alla presenza di un de-legato del Sindaco, del presidente dell’associa-zione e altri membri dell’associazione. I numeri vincenti i primi 19 premi sono:

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I numeri vincenti gli altri premi in palio sa-ranno esposti nelle bacheche delle scuole, nei negozi che hanno aderito all’iniziativa, negli uffici del comune.Si ricorda che il ricavato della lotteria verrà utilizzato per l’acquisto di apparecchiature multimediali per gli alunni dell’istituto com-prensivo.

Rossana Scazzapresidente dell’associazione

Medaglia d’onore Menozzi Leoun omaggio commosso alla sua memoria

Giovedì 2 giugno ho avuto l’onore di partecipare, in veste istituzionale, alla consegna da parte del Prefet-to di Reggio della medaglia d’onore alla memoria di un nostro concittadino.La medaglia è stata consegnata agli eredi di Menozzi Leo, deceduto una decina di anni fa, ma che in gio-vane età ha dovuto subire i tormenti della prigionia in campi tedeschi durante la seconda guerra mon-diale.E’ stato un momento molto emozionante soprattutto perché a ritirare quella medaglia c’erano i giovani ni-poti: Giorgia e Daniele a testimonianza della grande stima e affetto verso il nonno, ma soprattutto per-ché è fondamentale tenere viva la memoria di chi ha sacrificato, in nome della libertà e della demo-crazia, la propria giovinezza e per tanti anche vita. Commemorazioni di questo tipo acquistano ancora maggior valore in un anno così speciale come il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ricordando per questo ogni piccolo o grande contributo alla Patria.Un commosso abbraccio alla famiglia Menozzi da parte mia e da parte dei novellaresi.

Il Vice Sindaco Barbara Cantarelli

Da una circolare emanata dal dirigente scolastico alle famiglie dei “primini” della scuola elementare si deducono gli sforzi che il nostro Istituto sta facendo per garantire ai richiedenti la terza classe a tempo pieno, inizialmente non autorizzata dal provveditorato. Di questo certamente si ringrazia il lavoro del dirigente D’Agostino e di tutto l’organico che crede in questa nostra scuola. Ma come possiamo notare, anno dopo anno gli effetti di questa riforma scolastica voluta dal ministro Gelmini si stanno materializzando anche sotto i nostri occhi: il tempo pieno vacilla sempre più, ore pomeridiane opzionali alle medie che non partiranno, ore di sostegno ai disabili diminuite …insomma “grazie” ai tagli del governo Berlusconi la nostra scuola pubblica è messa a dura prova. Fino a oggi, insegnanti, genitori volontari, bidelli, Comune, hanno cercato di “tappare” queste perdite ma non possiamo all’infinito confidare solo su questi soggetti per garantire a tutti una scuola pubblica di qualità con un modello formativo che ha dato molti vantaggi a tutto il territorio.Nei decenni passati si è investito molto e in poco tempo, con un colpo di spugna, pare che tutto voglia essere cancellato. Facciamo in modo, ognuno con le proprie forze e responsabilità, di tenerci stretto un patrimonio importante che, anziché cancellato andrebbe, a mio avviso valorizzato.

Barbara Cantarelli

Tempo pieno, patrimonio da preservare

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Mercoledì 1 giugno il Centro Ricreativo Nevellarese in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di No-vellara ha organizzato una cena sotto le stelle, che proprio sotto le stelle non è stata a causa del mal-tempo. L’iniziativa, tuttavia, ha avuto un grandissimo successo e vi hanno partecipato circa 200 persone, i fondi raccolti saranno devoluti alle scuole del ter-ritorio.Il Centro Ricreativo Novellarese non è nuovo a que-ste iniziative, alcuni mesi fa ha organizzato, in colla-borazione con il Conad di Novellara, una tombolata

La classe quinta A della scuola “D. Milani” ha vinto il con-corso bandito da COOP CONSUMATORI NORDEST di Campagnola e Novellara, una menzione speciale e stata assegnata anche alla classe quinta B. I lavori prodotti dal-le scuole sono stati esposti sabato 28 maggio 2011 nella piazzetta del centro commerciale in Galleria dei Coopera-tori di Novellara. Alle classi vincitrici è stato donato mate-riale di cancelleria e alla scuola un buono spesa di 500,00 euro. Ai dirigenti e ai soci coop di Campagnola e Novella-ra vanno i ringraziamenti di tutto il personale dell’Istituto Comprensivo di Novellara per il concorso di pittura e per tutte le iniziative che mettono in campo per la scuola du-rante tutto l’anno scolastico.

il personale dell’I.C. di Novellara

Venerdì 3 giugno 2011 nel cortile della scuola prima-ria di Novellara tutti i bambini delle classi prime han-no festeggiato e inaugurato le due aiuole realizzate in collaborazione con la Bonifica Emilia centrale ed il Comune di Novellara.Alla presenza del Sindaco e di altre autorità i bam-bini, dopo aver indossato la fascia tricolore, hanno tagliato il nastro e applaudito ai “due angoli di giardi-no”, come risultato di un lavoro comune utile a favo-rire e a diffondere la cura e l’amore verso le piante.I piccoli protagonisti hanno raccontato: “ …con Va-leria (esperta agraria della Bonifica) abbiamo cono-sciuto e studiato in classe e nei parchi molte piante…abbiamo progettato con disegni il nostro giardino…abbiamo scavato con le mani …abbiamo piantato lavande, nandine, rose canine…e ogni giorno siamo venuti ad innaffiarle…”“Abbiamo ripulito il nostro giardino dalle cartacce e lo abbiamo abbellito con sassi e fiori colorati…”.

Speciale scuola

Piccoli giardinieri in erba alla Scuola primaria Don Milani

di Federica Freddi

Le piante-cespuglio cresceranno con i bambini nei prossimi 5 anni, lasceranno una traccia nella scuola rendendo anche più gradevole esteticamente il no-stro cortile, convinti che, come già affermava Bernar-do di Chiaravalle nel 1000 “imparerai più nei boschi che dai libri…Gli alberi ti insegneranno cose che nes-sun maestro ti dirà mai”.È stato possibile realizzare il progetto grazie alla collaborazione della Bonifica, che ha fornito tutte le piante e la presenza di un esperto in agraria, alla collaborazione con il Comune, in particolare nella persona del geom. Claudio Rossi, per lo scavo del terreno e il sistema d’irrigazione, ai referenti del progetto ambiente del nostro Istituto le insegnanti Pavarini e Lusetti, per aver sostenuto l’iniziativa, ai volontari Auser che ci hanno aiutato nell’allestimento delle aiuole e a tutti i prossimi volontari che vorranno aiutarci a mantenere vive le piante nei mesi estivi, innaffiandole.

Mercoledì 25 maggio tutte le classi 4^ e le 5^ D e E della scuola primaria Don Milani hanno partecipato alle olimpia-di promosse dalla Bonifica Emilia Centrale per verificare le conoscenze sull’ambiente del nostro territorio dalla flora alla fauna agli interventi di bonifica realizzati dall’uomo. Ore 10.00 postazioni di partenza : il computer! I quiz sono arrivati a scuola per posta elettronica e gruppi di alunni hanno risposto alle domande e hanno redatto una breve relazione sui temi della flora e della fauna del nostro ter-ritorio. La gara aveva termine alle ore 12.00, ma i ragaz-zi della Don Milani hanno mandato gli elaborati entro le 11.30 circa. Tutte le risposte erano corrette e si sono clas-sificati primi tra tutte le scuole partecipanti della provincia!Bravi ragazzi!!! E Complimenti alle maestre!

F.F.

Olimpiadi della Bonifica: la scuola Don Milani vince il 1° premio

“Cena sotto le stelle”, un grande successo

e anche in quell’occasione i fondi sono stati devoluti alla scuola. Sono molte le associazioni di volontariato del terri-torio che collaborano con la scuola ed è per merito loro se la scuola può dotarsi di tante apparecchiature multimediali all’avanguardia.Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato, per la buona riuscita della serata, alla Can-tina Lombardini e al Conad che hanno sponsorizza-to bevande e parte degli alimenti.

il personale dell’I.C. di Novellara

Concorso Coop: la scuola ancora protagonista

foto - Paolo Zini

Nelle scorse settimane il settore opere pubbliche del Comune di Novellara ha provveduto ad installare un servo scala con pedana omologato per abbattere le barriere architettoniche nel palcoscenico del Teatro Comunale. L’intervento costato oltre 8.000 euro ha reso accessibile il palcoscenico alle persone diversamente abili, fino a quel momento raggiungibile solo attraverso le scale interne ed esterne. Lo scorso sabato c’è stata la prima occasione per utilizzarle questa nuova funzionale struttura essendo in programma già da tempo uno spettacolo a cura di Altrarte e G.R.D (Genitori ragazzi down). Associazione e gruppo di genitori hanno avuto modo di apprezzare il nuovo servizio che sarà utile per molte altre associazioni teatrali che collaborano da anni con persone diversamente abili.Non è sempre semplice realizzare accessi agevoli all’interno di strutture storiche e tutelate, come lo è la Rocca dei Gonzaga, ma l’amministrazione desidera perseguire al massimo la realizzazione di interventi in grado di garantire l’accesso a tutte le sedi pubbliche. In questi anni all’interno della Rocca dei Gonzaga è stata collocata una pedana mobile nella sede della polizia municipale e sempre in Teatro è stato realizzato un bagno a piano terra, mentre nel cimitero del capoluogo sono stati realizzati accessi agevolati.

Teatro comunale più accessibile

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L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico

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SCADENZA ICI: ERRATA CORRIGEErrata corrige in merito ad un avviso pubblicato sul numero di maggio del mensile Il Portico, ri-volto ai cittadini che devono pa-gare la prima rata dell’ICI. Ecco il testo corretto:Se sei in ritardo o non hai paga-to l’ICI entro il 16 giugno, ricor-

diamo che è sufficiente effettuare dal 17 GIUGNO il “ravvedimento operoso” direttamente presso un CAAF o all’Ufficio Tributi del Comune, PRIMA di fare il versamento. Dai controlli sulle posizioni dell’ICI ri-sulta purtroppo spesso che molti contribuenti paga-no l’imposta in ritardo, a volte solo pochi giorni dopo e sono quindi costretti a pagare, in più, il 30% della somma dovuta. E’ bene ricordare che se il ravvedi-mento operoso: - si fa entro 30 giorni dalla data di scadenza, si paga il 3,00% in più dell’imposta dovuta (più gli interessi); - se si fa entro il 31 luglio dell’anno successivo dalla data di scadenza (cioè entro il termi-ne per la presentazione della denuncia I.C.I.) si paga il 3,75% in più dell’imposta dovuta (più gli interessi).Ricordiamo che sanzioni ed interessi devono essere versati insieme all’imposta dovuta.

PIU’ TEMPO PER LE IMPOSTE – MOD. 730Sono stati fissati i nuovi termini per la consegna del Modello 730. I contribuenti possono presentarlo a Caf e professionisti entro il 20 giugno.

FONDO NUOVI NATI IN SCADENZA IL 30 GIUGNOIl 30 giugno 2011 scade il termine per la presenta-zione delle domande di prestito agevolato - “Fondo di credito per i nuovi nati” - previsto per le famiglie i cui figli siano nati, o siano stati adottati, nell’an-no 2010. Per i bambini nati o adottati nel 2011 la domanda potrà essere presentata entro il mese di giugno 2012. Tale agevolazione, riferita ai bambi-ni nati o adottati nel triennio 2009-2011, consente ai genitori di richiedere un prestito, a tasso agevo-lato, di un massimo di 5000 euro presso le ban-che che hanno aderito all’iniziativa governativa. Per conoscere nel dettaglio tutti i vantaggi di questo fondo visitate il www.fondonuovinati.it oppure chia-mare il numero verde 803.164.

TELEMARKETING – SI PUO’ DIRE DI NO!Se ricevi continue telefonate da società che ti propon-gono l’acquisto di cose o servizi di vario genere e non vuoi più essere disturbato, puoi telefonare al numero verde: 800.265.265 oppure collegarti al sito www.registrodelleopposizioni.it e chiedere di essere can-cellato dall’elenco degli abbonati per il telemarketing.

ESPATRIO MINORI – NOVITA’Con il Decreto Legge n. 70 del 13 maggio 2011 sono cambiate nuovamente le disposizione in materia di espatrio dei minori di 15 anni. Si consiglia dun-que, prima di mettersi in viaggio, di consultare il sito www.viaggiaresicuri.it oppure di contattare l’URP al numero 0522 .655417 oppure via mail: [email protected]

PASSAPORTO PER ANIMALISe vai all’estero con il tuo animale da compagnia, consulta prima il sito del comune www.comune.novellara.re.it alla voce: “mi interessa – avere o tu-telare un animale – documento di viaggio per ani-mali”. Ti ricordiamo inoltre che chi ha un animale è responsabile del suo benessere e della sua salute e deve provvedere alla sua idonea sistemazione, for-nendogli cure adeguate ed attenzioni, tenendo conto dei suoi bisogni. Per chi maltratta o abbandona un animale sono previste sanzioni penali. In particolare, con la legge n.189 del 20/07/2004, sono state ina-sprite le pene che prevedono il carcere per l’abban-dono e il maltrattamento dell’animale o l’uccisione immotivata.

FORNI: I TURNI DI FERIE ESTIVI 2011Questi i turni di ferie estivi dei forni e panifici di No-vellara: Forno al Pan in via Cavour 72, 10 luglio al 7 agosto - Forno Currieri Piazza Unità d’Italia n. 66 dall’8 agosto al 5 settembre – Forno Bottoli in via I° Maggio n. 4 dall’8 al 28 agosto – Forno Panificio Barbieri di San Giovanni dal 24 al 31 luglio, mentre il Forno Paroli in via Cavour n. 20 e il forno Crotti in strada Provinciale Nord saranno aperti per tutto il periodo estivo.

CHIUSURA ESTIVA DELLE FARMACIEInformiamo sui periodi di chiusura estivi delle farma-cie presenti a Novellara comunicati fin’ora: Farmacia Antica di Corso Garibaldi 15 dal 27 al 30 luglio e dal 16 al 27 agosto, Farmacia Nuova di corso Garibaldi 8 dall’11 al 23 luglio e dall’8 al 13 agosto.

25 - 26 GIUGNO 2011 - FESTA DELLO SPORTA Novellara, presso il campo sportivo di via Indipen-denza, grande Festa dello Sport nei giorni 25 e 26 giugno 2011. Saranno presenti le associazioni spor-tive novellaresi e le comunità straniere che presen-teranno momenti dimostrativi e competitivi di sport tradizionali, conosciuti e non. Inoltre verranno garan-titi punti di ristoro per i partecipanti.

BONUS FISCALE PER L’ACQUISTO DI GASOLIO E GPL AD USO RISCALDAMENTO.Resta in vigore la delibera di Consiglio Comunale nu-mero 22 del 29 aprile 2010 che individua le zone non metanizzate per cui è possibile richiedere ed usufrui-re del bonus gas/metano per il riscaldamento ad uso residenziale. Sul sito del Comune, alla voce “Guida ai servizi: procedimenti e modulistica” basterà inserire nella casella “parola nel titolo” zone non metanizzate per capire se l’edificio per cui si richiede lo sgravio ri-entra nella fascia non metanizzata, ossia se lo stesso è posto a più di 70 metri dalla più vicina conduttura gas . Attraverso una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (corredata da fotocopia di un documen-to d’identità) sempre scaricabile dal sito internet, da presentare alla ditta fornitrice del combustibile sarà possibile per ottenere lo stesso a prezzo agevolato.

IN ATTESA DEL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONESono già in corso alcune rilevazioni preparatorie al 15° Censimento della Popolazione indetto dall’ISTAT

per il 9 ottobre 2011. Si avvisano i cittadini che in questo periodo è stato affidato alla Ditta Abaco S.p.A. il

controllo dei numeri civici esterni ed interni di tutte le abitazioni. Gli incaricati saranno muniti di cartellino identificativo e i loro nominativi depositati presso gli uffici della Polizia Municipale e presso la sede dei Ca-rabinieri di Novellara. Gli addetti ai lavori avranno il compito di rilevare eventuali numeri civici mancanti e chiedere informazioni sugli occupanti delle abitazioni. Non sono tenuti a riscossioni in denaro né ad entrare all’interno delle abitazioni. Si ringrazia fin d’ora per la collaborazione di tutti i cittadini ai fini della buona riuscita delle operazioni.

VIVI LE FORZE ARMATE. MILITARE PER TRE SETTIMANE Urp informa che anche quest’anno il Ministero della Difesa (Gazzetta Ufficiale n. 37 del 10/05/2011) ha attivato il corso di formazione denominato “VIVI LE FORZE ARMATE. MILITARE PER TRE SETTIMANE”, un’iniziativa che si pone l’obiettivo di avvicinare sem-pre più il mondo dei giovani a quello delle “stellette”. Ogni informazione è disponibile sui siti del Ministero della Difesa (www.difesa.it) e delle singole Forze Ar-mate (www.esercito.difesa.it - www.marina.difesa.it - www.aeronautica.difesa.it - www.carabinieri.it).

UN MARE DI LIBRI…GRAZIE A TUTTI!Lo staff della biblioteca di Novellara ringrazia i nume-rosi cittadini che con le loro donazioni di libri han-no contributo alla buona riuscita della iniziativa “Un mare di libri” , creata dalla biblioteca dal 10 al 28 maggio in occasione della seconda giornata naziona-le della promozione alla lettura. Un ringraziamento particolare ad Aliberti Editore e in particolar modo alla gentilissima Sig.ra Cecilia Lombardini, che tramite la casa editrice del marito ha procurato per la biblioteca interessanti volumi sia per adulti che per bambini.

2011 – ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO“Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee”.La decisione del consiglio 2010/37/ce pubblicata a Bruxelles sulla Gazzetta Ufficiale dell’unione euro-pea il 22/01/2010 proclama il 2011 Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la citta-dinanza attiva. In questo numero di URP-INFORMA si vuole porre l’attenzione sul SERVIZIO CIVILE VO-LONTARIO NAZIONALE e SULLA LEVA GIOVANI (da non confondere con la leva militare). Un esempio di leva giovani attivata nel comune di Novellara è il cor-so di informatica per adulti/anziani progetto “Nonno bit – Nonno byte”. Attualmente non ci sono altre leve attive, ma per l’estate se ne prevedono alcune. Ap-pena i progetti saranno pronti sarà cura del Comune pubblicizzarli… ma soprattutto siete voi giovani i pro-tagonisti, i portatori di nuove idee da realizzare sul nostro territorio.

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Nei giorni scorsi le poste hanno subito molti problemi a causa dell’aggiornamen-to del sistema informatico. Evidentemente non erano stati valutati tutti i fattori o qualcosa è andato storto perché per diversi giorni non è stato sempre possibile effettuare operazioni quali pagamento bollette, ritiro pensione o operazioni sul conto corrente. Chissà se anche in altre nazioni sono accaduti fatti simili anche se è lecito dubitarne, certo che ancora una volta a essere penalizzate sono state le fasce più deboli della popolazione. E a Novellara come è stata vissuta la vi-cenda? Male, a giudicare da quanti cittadini hanno chiesto al portico di scrivere qualcosa a riguardo. Anche perché il tutto si è aggiunto ad una situazione già di sofferenza dell’ufficio di Novellara. Infatti molti novellaresi hanno deciso di non recarsi più in via Nazario Sauro ma di spostarsi per le proprie necessità a Cam-pagnola o a S. Maria. Forse trovano il personale della sede novellarese, pigro. scortese o incompetente? Assolutamente no, semplicemente non accettano più le lunghe attese. La nostra cittadina negli anni ha visto aumentare i residenti e le poste hanno ampliato i propri servizi, ma gli organici non sono cresciuti propor-zionalmente, con le ovvie conseguenze. La più negativa è l’orario di apertura, limitato al mattino. Basta recarsi in uno di quei comuni che sono aperti anche al pomeriggio, per notare la differenza: attese limitate a pochi minuti e impiegati visibilmente meno tesi. Allora ci chiediamo, esiste un’alternativa alla migrazione verso i paesi vicini? Un comune che ha superato i 14.000 abitanti non avrebbe diritto a maggiore considerazione, da parte di direzioni provinciali, regionali o na-zionali? E’ davvero utopistico sperare che l’ufficio locale possa avere un organico che permetta un orario di apertura più esteso?

Poste, così non va!

di Marco Villa

Gli inconvenienti informatici dell’inizio del mese di giugno si sono aggiunti ad una situazione che a Novellara già era critica

Festa campestre e pranzo in un contesto suggestivo: l’Antica Corte di S. Bernardino alla Riviera.

L’assunzione di impegni verso gli altri, si tratti di singoli beneficiari, di organizzazioni o di collettività più ampie. Partecipare ad associazioni di volontariato implica una scelta di servizio verso l’esterno, nella maggior parte dei casi rivolto a persone che manifestano un bisogno, una carenza, una difficoltà di vario genere. Per molti giovani questa scelta si traduce in un’assunzione di responsabilità verso terzi, forse per la prima volta nella vita; può essere una via per superare il narcisismo adolescenziale, sviluppando capacità di ascolto e di condivisione verso le persone che si incontrano e a cui ci si accosta con l’intento di aiutarle. Forse molti di loro dovranno imparare a gestire le proprie emozioni, a confrontarsi con le sofferenze, a comprendere quanto possono effettivamente dare, senza nutrire sensi di colpa o presunzioni di onnipotenza, e decidere quanto è giusto lasciarsi coinvolgere e quale sia il sottile equilibrio da perseguire, tra empatia e distacco. Per gli studenti e per i giovani che non hanno ancora una collocazione definita nel mercato del lavoro, l’impegno nel volontariato può rappresentare anche un’opportunità di orientamento professionale di verifica delle proprie attitudini, talvolta anche di col-legamento con ambienti che possono offrire concrete opportunità di lavoro, basti pensare al legame tra volontariato nelle pubbliche assistenze e professioni sanitarie, almeno in termini di verifica e prima socializzazione. In un’epoca storica in cui i contenitori tradizionali della vita politica hanno cessato di svolgere una funzione

L’azione volontaria, un’esperienza che conduce chi la pratica ad aprirsi verso il mondo esterno

di collegamento efficace tra società civile e istituzioni, e l’accostamento da parte dei giovani allo sfere politica è sempre più difficoltoso e improbabile, la partecipa-zione ad associazioni di volontariato è un’opportunità di presa di coscienza della dimensione politica dei problemi, a partire da quelli affrontati quotidianamente con l’impegno diretto sul territorio. Dati di ricerca hanno dimostrato che l’apportenenza ad associazioni di volontariato accresce la propensione alla partecipazione politica. Distinguiamo nettamente due tipologie completamente opposte di volontariato: “il commerciale” e quello libero. Il volontariato “commerciale” è rappresentato da quelle forme di pretese da parte dei mass media per contribuire ad aiutare paesi bisognosi di aiuto a causa di varie tematiche, ove non vi è l’azione solidale perso-nale ma un’induzione da parte della commercializzazione; invece il volontariato libero è la forma di libera scelta di aiutare coloro che ne necessitano, è sollecitato dalla propria predisposizione a vedere l’emarginato o lo straniero come prossimo, come un membro della comunità locale, portatore di bisogni e titolare di diritti che non trovano adeguate risposte dei dispositivi istituzionali. E’ frequente nel mondo del volontariato la constatazione di aver ricevuto più di ciò che si è riusciti a dare. C’ è una gratificazione intrinseca nel rapporto umano costruito a partire da quello che dovrebbe essere una relazione d’aiuto, apparentemente unidirezionale, ma in realtà densa di rimandi e di scambi reciproci. Le varie esperienze di tirocinio fatte negli ultimi anni in istituzioni assistenziali mi hanno portato a comprendere l’importanza di aiutare il prossimo; il maggior beneficio reciproco non è dato da ciò che è possibile fare per loro ne ascoltare, senza avere pregiudizi o pressioni, lasciare che pian piano si aprano con noi rendendoci partecipi dei dolori e delle esperienze di vita che hanno attraversato.

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Una mostra su Augusto al raduno dei Nomadi fans in Rocca

di Franco Malaguti

Venerdì 24 e sabato 25 giugno la terza edizione della Primavera nomade del fans club “La nostra terra”. L’Associazione Augusto per la vita presenta in prima assoluta la mostra “Il canto nomade di un poeta vagabondo”

Augusto se ne è andato il sette ottobre del 1992. Leggiamo bene, 1992, quasi vent’anni fa in un secolo che ha visto guerre, regimi, lo sterminio che lui cantava in Auschwitz e quella che ora chiamano mondializzazione.Augusto la anticipò con la voglia di lasciare (…io vagabondo) la sua pianura senza mai abbandonarla, come se già capisse l’impatto di telefono, radio, cinema e televisione sugli umori del mondo e con la rete di oggi che è solo mettere su uno schermo stesse colleganze. Cantava, la creatività come diversità, il lasciarsi alle spalle le ipocrisie dei benpensanti, le convenzioni statiche di una società piena di conformismi.Ci si comportava così, si vestiva così, ci si sposava così si pensava così, senza amore (cos’è?). Le passioni appassite dal conformismo e dalle abitudini.Chiediamoci il perché della impressionante longevità del suo messaggio, del calore che i suoi “Nomadi” mantengono dopo mezzo secolo e tutto fa pensare che continueranno a lungo. Era il secolo delle aquile, come Augusto, che cantava “nel cielo della vita volerò”. Ora è il secolo degli avvoltoi che si buttano sugli avanzi, delle civette appollaiate e lugubri, dei gufi che temono la luce e dei pappagalli che ripetono e basta e che lui aveva già crudamente imbalsamato in un disegno memorabile che campeggia nella mostra che Novellara gli dedica questo mese. Ora Rosanna Fantuzzi, sua compagna di vita e di pensiero, ha aperto la miniera impressionante di creatività e tenerezza del nostro ragazzo che ha disceso le scale della sua casa in via De Amicis per salire nel cielo dei poeti. Sarà esposta qui, nella sua Rocca, dove era avvenuto l’ultimo incontro con la sua gente.Torniamo ad ascoltare le sue poesie, a guardare i suoi quadri, a riscorrere i sorrisi dolci delle sue fotografie più vive che mai. E i pensieri straziati dell’esercito ammutolito dei suoi fans, i ragazzi che sognano di “vagabondare” e ora possono farlo, tra tutte le diversità. L’associazione “Augusto per la vita” con il suo ricordo fa cose meravigliose per la ricerca contro il tumore che ce l’ha portato via. Ma Augusto è restato qui a dirci la sua. Nell’ultimo pannello scrive appunto: “ma che film… la vita”

Abbiamo chiacchierato con William Cattabiani, timoniere della LEA, l’azienda a conduzione familiare in cui opera con passione e dedizione da oltre un decennio, per farci raccontare le peculiarità della propria attività, così particolare e difficile per il settore in cui si inserisce. Gli anziani ed i disabili sono infatti le persone a cui i prodotti di LEA sono destinati.

Partendo dall’installazione delle prime frizioni idrauliche nelle autovetture, nel lontano 1994, e facendo tesoro di queste esperienze, Willy si è poi aperto e specializzato nella creazione e commercializzazione di veicoli e attrezzature per l’aiuto alla mobilità di anziani e disabili, diventando un punto di riferimento per questo mercato. Stati Uniti, Danimarca e Belgio sono i paesi con i produttori più importanti, e da queste piazze Willy importa i suoi prodotti, per poi personalizzarli in azienda sulla base delle esigenze più diverse di ogni cliente. Infatti Willy ci tiene a precisarmi che alla LEA il cliente ha la possibilità di venire e vedere i vari prodotti, toccarli con mano, e solo in seguito si preparano e personalizzano, per soddisfare così nel modo più completo possibile ogni più disparata esigenza. Si parla di veicoli ad alimentazione elettrica, con un autonomia media di circa 30 Km, e che semplicemente basta attaccare ad una presa di corrente 220 V per ricaricarli. Con 20 millesimi di euro circa di assorbimenti di energia, la batteria è pronta per ripartire. Parlando con Willy e osservando in azione i suoi veicoli è facile capire quanto siano importanti per migliorare la situazione di tante persone, anziani e disabili, ma forse non solo. Basti pensare ad un uso cittadino per lo spostamento nei centri città, che attraverso questi mini motocicli permetterebbero una maggiore godibilità del territorio. Pensando invece alla loro missione, è facile intuire come i veicoli LEA potrebbero aiutare nel rendere maggiormente autonomi anziani e disabili, liberando in tal modo risorse nel settore socio assistenziale. LEA ha mercato in tutta europa, ma soprattutto in Italia e Francia, paesi in cui può vantare una vasta rete di collaboratori. Willy mi racconta poi con orgoglio il sistema da lui ideato per l’assistenza post vendita… L’assistenza viene fatta direttamente nella propria officina, sostituendo nel frattempo il mezzo in panne con un altro equivalente, attraverso un sistema di “casse” per il trasporto. Domando a Willy che cos’è che caratterizza LEA, e la risposta gli viene forte e spontanea: LEA è l’unica azienda in Italia che “noleggia”, oltre che vendere, tali mezzi. Mi racconta che recentemente ha noleggiato a due americani in visita a Parigi un veicolo elettrico, che lo hanno fortemenente voluto per essere autonomi e liberi di girare la città senza impedimenti di alcun genere. Parlando di prodotti Willy mi racconta con orgoglio che LEA è anche esclusivista per tutto il sud Italia e la Francia di LEAQUATIC, l’unico sollevatore per disabili da usare in piscina. Attraverso questo sistema brevettato in tutto il mondo, è possibile immergere in acqua per poi riprendere il disabile in completa sicurezza e con la massima semplicità. Per poter visionare meglio tutta la gamma di prodotti e servizi offerti da LEA, è possibile visitare il sito web: www.veicolielettricilea.it

“LEA AUSILI”, punto di riferimento per la mobilità di anziani e disabiliNella zona industriale verso Reggiolo è presente da oltre un decennio la ditta LEA srl, attiva nel settore delle attrezzature per la mobilità di anziani e disabili, che vanta una posizione di leader nel ramo, oltre che per la qualità dei propri veicoli, anche per la competenza e la professionalità del personale.

di Paolo Bigi

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Da oggi anche a Novellara

la rivoluzionaria dieta Tisanoreica!

La dieta per chi non ha tempo

Esclusivamente presso Farmacia Nuova

Il Portico intervista Cagossi che ha avuto la possibilità di partecipare a un gruppo di discussione in cui ha fatto parte anche Elinor Ostrom, premio Nobel per l’econo-mia nel 2009. Ostrom è la prima donna a cui è stato conferito il premio Nobel all’economia e il primo scien-ziato politico in assoluto ad aver ricevuto un premio Nobel. Alessandro, in quale occasione hai incontrato il pre-mio Nobel?L’occasione è avvenuta durante la recente conferen-za del Consorzio Europeo per lo Studio della Politica (ECPR) tenutasi in Svizzera, presso l’Università di San Gallo. La conferenza a cui ho partecipato rappresenta uno dei maggiori eventi promossi dall’ECPR ed è orga-nizzata per gruppi di lavoro in cui si discute collegial-mente su alcuni temi di ricerca. L’ECPR è un consorzio formato da circa 350 università di quaranta paesi che si occupa di promuovere tutto ciò che ruota attorno al mondo della politica organizzando conferenze, dibattiti, tavole rotonde, pubblicazioni, tirocini e corsi di forma-zione. Come è possibile che giovani ricercatori come te rie-scano ad avere a che fare con luminari di rango come Ostrom?Uno degli obiettivi di queste sessioni di discussione è proprio di mettere assieme intellettuali affermati e giovani ricercatori per creare una atmosfera di coope-razione e interscambio. Nel gruppo di lavoro a cui ho partecipato in tutto eravamo una ventina di persone. Mentre io ho presentato alcune ricerche in fatto di unio-ne monetaria dell’Europa unita, Ostrom ha presentato uno dei suoi cavalli di battaglia che l’hanno resa famosa al punto di meritare il premio Nobel. Come mai il premio Nobel è stato assegnato a Ostrom?Soprattutto per il suo contributo allo studio delle risor-se comuni, ovvero quei beni utilizzati dalle collettività e il cui consumo riduce le possibilità di utilizzo da parte degli altri. Il riconoscimento è dovuto in particolare per aver dimostrato come la proprietà pubblica possa esse-re gestita virtuosamente da chi ne usufruisce. Ostrom si occupa quindi di tutti quei casi in cui ci sia da scegliere su come gestire determinate risorse che devono essere spartite tra una collettività come per esempio sistemi di irrigazione, prati per alpeggio, legname da foreste, laghi da pesca. Cosa ti ha insegnato il premio Nobel?

A lezione con il premio Nobel per l’economiaE’ successo al nostro concittadino Alessandro Cagossi, ricercatore e docente in scienze politiche presso la West Virginia University

Personalmente l’ho trovata una persona molto sempli-ce, molto umana, nonostante l’improvvisa celebrità che un premio Nobel da’ a chi lo riceve. Avere avuto la pos-sibilita’ di interloquire con una benefattrice dell’umani-ta’ ha rappresentato un grande onore.Un ritratto di Elinor OstromOstrom insegna e fa ricerca all’Università dell’Indiana negli Stati Uniti, ma soprattutto è riuscita a mettere in pratica sul campo le sue scoperte scientifiche. Spes-so si è spinta in zone remote del mondo (dagli india-ni d’America, alle comunità africane, passando per il Nepal e per la Mongolia) per testare sul campo le sue teorie. Grazie a lei molte persone hanno avuto miglio-ramenti concreti della propria qualità di vita. Un caso tra i più recenti che hanno visto Ostrom all’opera è il progressivo prosciugamento del lago Ciad, in Africa, che sta causando carestie a trenta milioni di persone. Una delle ragioni è lo sfruttamento intensivo dell’acqua dei suoi affluenti che sta creando enormi difficoltà per l’agricoltura, la pastorizia e la pescicultura locale. Lo studio di Ostrom rivede la cosiddetta “tragedia delle proprietà comuni”. Questa teoria presuppone che un bene comune, che non appartiene a nessuno, tende ad essere eccessivamente sfruttato poiché, essendo ad accesso libero, le persone se ne possono appropriare, a basso costo, ed usarlo a proprio piacimento senza preoccuparsi né di migliorarlo né di proteggerlo. Ciò giustifica la necessità che i beni comuni siano gestiti dallo Stato (a cui si accompagnano costi amministrativi molto elevati) o affidati a privati (con conseguente sfrut-tamento eccessivo). Pubblico o privato, quindi?Il merito della studiosa è quello d’avere aperto una una “terza via” tra lo Stato ed il mercato. Le persone che fanno parte delle comunità potenzialmente interessate alla gestione di queste risorse comuni decidono chi è intitolato a goderne, ne regolamentano e monitorano lo sfruttamento, predispongono meccanismi di arbitrato a portata di mano per tutti e prevedono sanzioni in caso di violazioni delle regole comunitarie. In ogni momento di questo processo decisionale, Ostrom sottolinea che la partecipazione dal basso è la chiave per ottenere ri-sultati. Le ricerche di Ostrom si sono concentrate sui diversi casi i casi in cui, nel corso della storia, gli uomini han-no saputo adottare soluzioni in grado di garantire l’ap-provvigionamento continuo delle risorse scongiurando

al tempo stesso un collasso dell’ecosistema. Questo modello implica una visione dei rapporti tra beni collet-tivi e persone improntati sulla consapevolezza sociale, quando i singoli individui si accorgono che la gestione condivisa è più fruttuosa e protegge il bene comune ga-rantendone nel tempo la disponibilità per tutti. Se mes-so in pratica, questo approccio evidenzia uno spirito comunitaristico o auto-gestionale, laddove le persone scoprono i vantaggi di assumere comportamenti coo-perativi. Ne risulta che Ostrom richiama la necessità di recuperare un approccio interdisciplinare che veda la cooperazione fra economia, scienze politiche, sociolo-gia, antropologia ed ecologia. In sintesi, infatti, le sco-perte di Ostrom presuppongono: un calcolo economico basato sull’approvvigionamento continuo di risorse evi-tando che si esauriscano per struttamenteo eccessivo; un aspetto politico di democrazia partecipativa affinché il processo decisionale sia condiviso ed equo per tut-ti; elementi sociologici e antropologici imperniati sul rispetto degli usi e costumi locali; e un fattore ecologi-co per impedire la distruzione dell’ambiente legata allo sfruttamento.Ostrom fa capire che il successo o il fallimento della gestione comunitaria delle risorse può segnare il sot-tile confine tra la vita e la morte, tra la preservazione dell’ambiente o il disastro ecologico. Complessivamen-te, si tratta di un dilemma che riguarda miliardi di per-sone che ogni giorno cercano di procacciarsi risorse per sopravvivere. Per Ostrom facili ricette non esistono, ma in larga parte dipende dagli assetti istituzionali e da-gli stili decisionali che i popoli si sono dati nel tempo e non imporre modelli estranei.

Ciao Ermes, ci manchi

sempre molto.

Famiglia Cagossi.

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Ecco i loro nomi: Casali Adriano, Fusari Eros, Vezzani Ennio, Figini Giuseppe, di Fabbrico, Lodini Giampiero, Gozzi Pierluigi, Ferrari Alfredo, Manicardi Francesco, di Novellara e Soncini Mario,di Reggio Emilia. Così, indos-sando le divise tricolore, sono diventati ambasciatori di una Italia unita sotto il vessillo della città del Tricolore. L’impresa storico – sportiva si è svolta dal 6 al 15 aprile 2011.Imbarcatisi a Quarto, sono salpati per la Sicilia, per poi ri-salire in bici sino a Teano. Già dal primo incontro con le au-torità di Marsala e dalla partecipazione della gente, è stato evidente quanto sia sentito il desiderio di unità. Nelle suc-cessive tappe, con sede a Palermo, Acquedolci, Messina, Pizzo Calabro, Scalea, Vallo della Lucania, Positano e Teano, si è potuto assistere ad una vera gara da parte delle varie amministrazioni, per festeggiare e onorare al meglio questi nuovi garibaldini.Al momento dello scambio di omaggi, a ricordo del loro passaggio, hanno ricevuto, oltre ai doni, una bella lezione sui valori che, purtroppo, non sono sempre presenti nelle nostre amministrazioni le quali, contattate in fase di or-ganizzazione, in alcuni casi, non solo non hanno saputo cogliere il valore della manifestazione, ma l’hanno addirit-tura snobbata. Hanno così perso una fantastica occasione per una celebrazione unica nel suo genere, occasione col-ta dai comuni di Reggio Emilia, come città del Tricolore e Novellara, città di quattro dei garibaldini.I nostri baldi giovani, con età anagrafica media di 60 anni, ma con spirito da giovanotti, sono rientrati portando con sé ricordi e immagini indelebili.Descrivere il nostro viaggio risulta difficile e forse impos-sibile riuscire ad esprimere le emozioni vissute. Certo, quando con l’amico Adriano Casali abbiamo iniziato ad or-ganizzare il nostro sogno lo abbiamo fatto convinti e orgo-gliosi di portare in giro il Tricolore e lo abbiamo organizza-to come se avessimo dovuto costruire una scala, gradino dopo gradino, ma mai pensando di arrivare così in alto!È stata un’esperienza irripetibile; abbiamo incontrato tanta gente, amministrazioni che, pur con grandi problemi eco-nomici e disoccupazione a livelli spaventosi, non ci hanno fatto mancare nulla.Diversi sono gli episodi da ricordare, dalla festa riservataci a Marsala, sede di partenza del nostro viaggio, con tanta gente ad applaudire, a Palermo, dove alle porte della città una pattuglia della polizia ci aspettava per scortarci a sirene spiegate, bloccando il traffico al nostro passaggio, sino a

Villa Niscemi, sede degli incontri ufficiali. Il giorno succes-sivo Acquedolci ci ha accolti con tutto il calore della gente che crede in certi valori e il panettiere, nonostante fosse un giorno festivo, non ci ha fatto mancare il pane fresco per i nostri rifornimenti. Il comune di Messina, aperto nel po-meriggio della domenica, ci ha ricevuti nella sala delle ban-diere, sala che ha visto la prima riunione della Comunità Europea. Pizzo Calabro ci ha messo a disposizione il ca-stello aragonese, mentre a Scalea il sindaco ha voluto rice-verci nella piazza, con la cittadinanza a festeggiare il nostro arrivo (il tutto immortalato dalla Rai regionale). Poi ancora, Vallo della Lucania si è fermata, al mattino, per salutarci prima della partenza, per poi “accompagnarci” per il primo tratto della tappa con un gruppo di ciclisti locali. Positano, perla della costiera amalfitana, ha inviato alcuni ciclisti per scortarci, bloccando poi il traffico per un arrivo emozio-nante, con il benvenuto di tutti i presenti. Teano, ultimo traguardo, dopo i festeggiamenti ha chiesto una nostra di-visa tricolore, da apporre nel museo locale, che ricorda i garibaldini e le celebrazioni più significative.Insomma, un viaggio irripetibile!

Sulle orme dei mille, in biciclettaQuesto il modo originale, quanto geniale, scelto da nove ciclisti della provincia di Reggio Emilia, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia.

di Gianpiero Lodini

L’immagine che abbiamo dell’Italia al nostro ritorno è quel-la di una pietra preziosa, composta da tante facce, in alcuni casi opposte una all’altra, ma che, messe insieme, ne fan-no un gioiello di una bellezza senza pari.Questo dovrebbero ricordare quei “politici e amministra-tori” che, per interessi poco comprensibili, la vorrebbero dividere.L’iniziativa organizzata dai nostri ciclisti ha trovato la colla-borazione del Comune di Reggio Emilia, del Comitato per le Celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e del Comune di Novellara, nonché il supporto di Coop Service, Unipol, CoopSette, Assicurazioni Generali di Correggio, Coop Selios, V.S. Fabbrico, Consorzio Parmigiano Reggiano, Cantine Lombardini di Novellara, Mazzali irrigazioni di Rolo,Tecnopress di Novellara, Salumificio BBS e La Vela gruppo elettricariese.A tutti un sentito ringraziamento.

La foto allegata, rappresenta il ritorno in campo (il 2 giugno scorso), dei resti del “Nubilaria”, squadra Amatori fondata nel 1974 in Bar Centrale (ora non più esistente) che disputò una serie di campionati tra Uisp e Csi, fino al 1980.La rimpatriata è avvenuta nel campo della Bernolda, data la non più verde età di molti dei “reduci”, per completare i ranghi è stato necessario l’aiuto di amici un po’ più giovani.Un splendida giornata, completata con la classica tavolata, formata da 35 persone. E’ stata l’occasione per rivedere all’opera e per ritrovarsi tra amici, e l’ex allenatore-giocatore Osvaldo Cammellini ha ricordato gli amici scomparsi in questo lasso di tempo: dal primo presidente che fu Ivan Parmiggiani, ad alcuni dei giocatori (Amos Iotti, Maurizio Ferraguti, Luigi Becchi, Fabio Fellini, Angelo Costa, Fabio Fornaciari).Un’offerta è stata fatta dai partecipanti all’incontro per le iniziative estere di don Nino e del Gruppo Bernolda.

Gianni Verzelloni

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(in caso di maltempo le proiezioni saranno effettuate in teatro)

GIOVEDI’ 07 LUGLIO 2011Qualunquemente

GENERE: CommediaANNO: 2011 DATA: 21/01/2011NAZIONALITÀ: ItaliaREGIA: Giulio ManfredoniaCAST: Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Nicola Rignanese, Davide Giordano, Luigi Maria Burruano

MARTEDI’ 12 LUGLIO 2011Il cigno nero – Black Swan

GENERE: Drammatico, ThrillerANNO: 2010 DATA: 18/02/2011NAZIONALITÀ: USAREGIA: Darren AronofskyCAST: Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Winona Ryder, Barbara Hershey, Kristina Anapau

GIOVEDI’ 14 LUGLIO 2011Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare

GENERE: Azione, Commedia, Fantasy, AvventuraANNO: 2011 DATA: 18/05/2011NAZIONALITÀ: USAREGIA: Rob MarshallCAST: Johnny Depp, Penélope Cruz, Ian McShane, Geoffrey Rush, Astrid Berges-Frisbey, Gemma Ward

MARTEDI’ 19 LUGLIO 2011Rio

GENERE: Animazione, Commedia, Avventura, FamilyANNO: 2011 DATA: 15/04/2011NAZIONALITÀ: USAREGIA: Carlos SaldanhaCAST: Jesse Eisenberg, Anne Hathaway, Rodrigo Santoro, Kate del Castillo, Fabio De Luigi, Victoria Cabello

GIOVEDI’ 21 LUGLIO 2011Tatanka (tratto dal libro “La bellezza e l’inferno” di Roberto Saviano)

GENERE: DrammaticoANNO: 2011 DATA: 06/05/2011NAZIONALITÀ: ItaliaREGIA: Giuseppe GagliardiCAST: Clemente Russo, Carmine Recano, Giorgio Colangeli, Rade Serbedzija, Susanne Wolff

MARTEDI’ 26 LUGLIO 2011Benvenuti al Sud

GENERE: CommediaANNO: 2010 DATA: 01/10/2010NAZIONALITÀ: ItaliaREGIA: Luca MinieroCAST: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone, Giacomo Rizzo

GIOVEDI’ 28 LUGLIO 2011Habemus Papam

GENERE: Commedia, DrammaticoANNO: 2011 DATA: 15/04/2011NAZIONALITÀ: ItaliaREGIA: Nanni MorettiCAST: Nanni Moretti, Michel Piccoli, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Margherita Buy, Franco Graziosi

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Diretti dalla mano esperta di Sara, la loro maestra di musica, sul palco i piccoli attori hanno messo in sce-na il lavoro didattico sulle emozioni svolto durante l’anno. Quindi sui volti di tanti uccellini, gattini, ana-tre, lupi, Pierini e amici, nonni e cacciatori, abbiamo visto “dipinte”:gioia, rabbia e paura. E’ sorprendente come la direttrice Simonetta e tut-te le maestre, con l’aiuto di Stefania, siano riuscite a coordinare diverse attività ludico-didattiche su un argomento tanto astratto come quello dei sentimen-ti che possono nascere all’interno dell’animo di un bambino, ma di difficile comprensione a questa età. Eppure, con pazienza e grande capacità hanno in-segnato ai nostri figli la sicurezza di calcare il pal-coscenico, di calarsi nella parte da interpretare e la gioia che deriva dalla collaborazione con i compagni, quest’ultima indispensabile virtù per il percorso che li attende in futuro.A conclusione della rappresentazione della sezione dei grandi i nostri bambini ci hanno deliziato con al-cune canzoni inglesi imparate durante l’attività di 2a lingua che viene svolta nell’ultimo anno di frequen-za, grazie alla guida di Felicia, la loro maestra spe-

Pierino, il lupo e biancaneve, alla scuola dell’infanzia Lombardini

cialista. Tutto ciò è avvenuto sotto l’occhio vigile della Maggi, che anche quest’anno ha voluto contribuire all’apertura e alla chiusura del sipario e che con la sua rassicurante presenza ci fa sentire a casa.Come di rito, dopo i piccoli sono andati in scena i genitori del gruppo teatrale “I Lombardinet” che quest’anno hanno intrattenuto e divertito i loro piccoli spettatori con la fiaba dei fratelli Grimm:

Nei giorni 25,26 e 30 Maggio, in occasione delle feste di chiusura dell’anno scolastico, i bambini della scuola dell’infanzia A.I.Lombardini, ci hanno trasportato nel magico mondo della fiaba sonora di Pierino e il lupo scritta da S.Prokofiev.

di Monica Guidetti

“Biancaneve e i sette nani”.A vederli recitare risulta difficile credere che operai, maestre, impiegati e casalinghe siano riusciti a calar-si nei panni di animali, nanetti , principi, principesse e streghe così bene da rapire l’attenzione di adulti e bambini, che in alcuni casi si sono veramente emo-zionati. La fiaba di Biancaneve, che a prima vista può sembrare semplice, in realtà è molto difficile da portare in scena, in quanto la sceneggiatura cambia repentinamente, le canzoni raggiungono note molto alte, i costumi sono elaboratissimi (tra cui gli ani-mali del bosco) e ci sono parecchi personaggi che interagiscono tra loro all’interno della stessa scena. Eppure, con grande impegno il gruppo teatrale dei genitori ha saputo unire le proprie forze e sfruttare al meglio le capacità di ognuno! Notevoli sono stati i costumi realizzati dalle Mama Spry: Gepi, Morena, Barbara, Rossana, Stefania, Manuela, Roberta e Francesca. Preciso e insostituibile il tocco di Luca Bartoli sull’eccezionale scenografia e inconfondibili i particolari realizzati da Gaetano Cucco e da Stefano. Le musiche e gli effetti sonori sono di Paul D’Errico, che ogni anno ci regala la sua preziosa collaborazio-ne di musicista professionista. Marcello Montanari si è prodigato tra luci, suoni ed effetti speciali, renden-do l’atmosfera fiabesca ancora più magica. Chi ha avuto il compito più arduo è stato Massimo Arduini, che ha dovuto coordinare la regia di un gruppo di genitori aspiranti attori. Un grazie di cuore a Paola Spaggiari che, oltre ad avere un grande talento, ha dedicato ogni minuto del suo tempo libero alla rea-lizzazione di questo spettacolo. Siamo consapevoli che senza il suo decisivo apporto non avremmo rag-giunto certi livelli da “musical”! Tutti i genitori, partecipando e contribuendo allo spettacolo, hanno voluto restituire ai bambini le emozioni e la vitalità ricevute durante la prima parte della serata. Insomma: Pierino e Biancaneve si sono incontrati tra emozioni, canti e sorrisi, con un im-mancabile lieto fine!

Maggio 2011 - Teatro della Rocca: i protagonisti del musical “Adriatico”.

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Che cos’è l’obesità e perché se ne parla anche riferita ai cani? Per definizione l’obesità è un accumulo eccessivo di grasso nelle aree di deposito con conseguente aumento del peso corporeo oltre il 15-20% rispetto al peso ideale. Nella pratica viene valutata osservando e palpando, in particolare l’area delle costole. Se queste sono chiara-mente visibili l’animale è considerato sottopeso, mentre se sono difficili da palpare con le dita, il cane viene con-siderato sovrappeso; se proprio non si sentono, il cane è clinicamente obeso. L’ideale sarebbe di poterle sentire con le dita senza vederle. Si parla di obesità, e di come curarla, anche nei cani perché purtroppo sta diventando sempre più comune vedere cani decisamente sovrappeso.Quali sono le cause dell’obesità nei nostri cani? Vi sono diversi fattori che influenzano/predispongono all’obesità e che possono essere suddivisi in tre categorie principali: A) Fattori organici: intesi come malattie che richiedono un vero e proprio trattamento medico; B) Fattori com-portamentali: il cane può presentare uno o più disturbi comportamentali che lo inducono a mangiare di più o che portano i proprietari a ridurre l’esercizio fisico (es. paura, depressione, disubbidienza, aggressività verso

altri cani e persone) e C) fattori ambientali: cioè la scelta da parte del proprietario sulla quantità e qualità del cibo somministrato e sulla quantità e qualità dell’esercizio fisico cui il cane è sottoposto.Cosa comporta l’obesità? L’obesità è purtroppo un fattore di rischio aggiuntivo nello sviluppo di molte patologie: osteoar-trite, malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie, etc. In generale, è provato che un’eccessiva massa grassa nei nostri cani, ne accorcia la vita. Come si può prevenire? Escluse tutte le cause organiche dell’obesità, occorre ragio-nare sui fattori comportamentali/ambientali. Il cibo è una componente importante della relazione cane-proprietario, ma ha per i due soggetti un significato diverso. Per l’uomo, condividere il cibo con il cane è segno d’amicizia e offrire “bocconcini” può servire per conquistare il cane o per allevia-re sensi di colpa. Per il cane, la mancanza di limitazioni per quanto riguarda l’accesso al cibo può causare diversi conflitti e molta confusione. Durante la crescita del cucciolo, le regole in fatto di alimentazione servono a favorire l’acquisizione dell’autocontrollo ed incoraggiano l’instaurarsi di corrette relazioni sociali. Fornire fin da subito molti alimenti differenti, ad orari e con modalità diverse, può favorire l’instaurarsi di preferenze alimentari (“il mio cane non mangia le crocchette ma va matto per la pasta al ragù”) e la ricerca eccessiva di

cibo, che può portare poi all’obesità. Fornire regole precise riguardo i tempi, i luoghi e la modalità di somministrazione del cibo, non è essere troppo severi o crudeli ma fornisce al cucciolo delle sicurezze e contemporaneamente gli inse-gna come affrontare le frustrazioni. Sarebbe troppo lungo trattare qui di tutti gli aspetti relativi alla terapia dell’obesità, vorrei perciò soltanto elencare le > Dieci cose da non fare per il proprietario del cane <, elaborate da esperti del settore, che possono aiutare ad instaurare un corretto rapporto “proprietario-cane-cibo”, nella speranza che ciò possa prevenire l’instaurarsi di comportamenti scorretti riguardanti l’alimentazione del cane e di conseguenza, l’obesità. 1) Non modificare l’alimentazione del cucciolo il primo giorno appena portato a casa (fare il cambio di alimentazione gradualmente nel corso di una settimana); 2) Non controllare il cucciolo mentre mangia; 3) Non dare cibo dalla tavola al cane; 4) Non forzare il cane a mangiare e non dargli cibo con le mani; 5) Non aggiungere nulla al cibo secco per incoraggiare il cane a mangiarlo perché può alterare significativamente il valore calorico del pasto; 6) Non allontanare la ciotola con il cibo del cucciolo mentre sta mangiando; 7) Non fornire bocconcini per alleviare i propri sensi di colpa o per salutare il cane; 8) Non fornire al cane un “pasto speciale” della domenica; 9) non usare il cibo come mezzo per rendere felice il cane (piuttosto dedicargli tempo ed attenzioni attraverso il gioco o le passeggiate); 10) Non preoccuparsi se il cane non man-gia l’esatta quantità indicata sulle linee guida nutrizionali

Tubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi

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Il mio cane è obeso?

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Ciao Ciccio, il tempo passa inesorabile, il tuo ricordo, la tua presenza sono sempre vivi nei nostri cuori.L’amore e i valori che ci hai trasmesso ci accompagnano ogni giorno.

Con affetto Arianna, Mirco e Valentina

Lo scorso aprile si è conclusa con successo l’attività agonistica della SAT (Scuola addestramento tennis) del circolo tennis La Rocca di Novellara che ha visto l’avvicendarsi di un nutrito gruppo di ragazzi dai 6 ai 12 anni per i campi del CT durante tutto l’inver-no. Le squadre di Paolo Tagliavini hanno affrontato con determinazione e superato alcune fasi elimina-torie (denominati concentramenti) disputate lungo il

corso della stagione sportiva appena trascorsa, per approdare nel mese di aprile alle fasi finali con tutte le categorie che si sono presentate ai rispettivi cam-pionati e cioè Under 8 U10, U12, U14 ed U16. Con l’eccezione del gruppo Under 16, che ha terminato il suo brillante percorso alle semifinali, tutti gli altri hanno disputato le finali provinciali il 16 e 17 aprile scorsi, che si sono giocate in parte al Circolo tennis

Ancora successi per il CT La RoccaSPORT / TENNIS

di Anna Maria Ferrari

di Canali (RE) ed in parte sui campi del nostro circolo tennis; si sono aggiudicati tre primi posti in classifica, rispettivamente nelle categorie U10, U12, U14 ed i piccoli dell’Under 8 hanno guadagnato il quinto po-sto ma hanno raggiunto la finale provinciale in tempi record dal primo colpo di racchetta! Possiamo solo complimentarci con loro per gli importanti successi che hanno collezionato e per l’impegno che han-no dimostrato durante gli allenamenti della scuola Tennis e ci auguriamo che si siano divertiti molto! Grazie anche alle famiglie che hanno seguito e so-stenuto i ragazzi nelle trasferte e durante la stagione agonistica, alle quali rinnoviamo l’invito alle iscrizioni per la SAT del prossimo anno e per i corsi estivi che avranno inizio dal 10 giugno prossimo.

Gli amici dell’Arginone ricordano Rudi

Under-8 Under-12 Under-14Under-10

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Questo caldo ti uccide?RINFRESCATI CON NOI!!

Gruppo Arginone,in collaborazione con DrinkBar Street 88 ed i ragazzi di www.calcettosaponato.it organizzano: II TORNEO MASCHILE & FEMMINILE DI CALCETTO SAPONATO a 16 squadre presso zona scuole a S.Giovanni di Novellara (RE) nei giorni: 1-2-3 Luglio 2011. Venerdì si gioca dalle 19 alle 24.30, sabato e domenica dalle 16 in poi. Durante il torneo sarà attivo un servizio bar con panini, piadine, birra e... tanta musica!Al torneo può partecipare chiunque, purché abbia compiuto il 16°anno d’età.Si gioca su un campo gonfiabile di 24 x 12mt sul quale viene steso uno strato di acqua e sapone.Un ringraziamento speciale all’Avis di S.Giovanni ed al Comune di Novellara Anche se non partecipi, vieni a trovarci, sicuramente ti divertirai anche da spettatore!! Vi aspettiamo.

Giovedì 02 giugno si sono svolte le finali regionali UISP a Mirandola ed uninuoto ha conquistato 12 finali con 7 atleti.Due gli scudetti regionali conquistati dai nostri atleti: grandissima prestazione di Giovanni Pilati nei 50 farfalla, partito con la 7 postazione si è aggiudicato la medaglia d’oro fermando il crono a 35’’43.Altro podio, sul gradino più alto, per Lorenzo Ruggiero nei 50 stile libero con il tempo di 32’’93 mentre nei 100 misti si è piazzato quarto. Sempre al quarto posto, Matteo Ceci nei 50 dorso mentre Eleonora Tosi nei 100 misti si è classificata al sesto posto. Le qualificazioni si erano svolte domenica 08 maggio 2011 nella piscina di via Melato a Reggio Emilia, nei “provinciali UISP” e la società sportiva nuoto di Correggio e Novellara a.S.D.Uninuoto, presente con le categorie più giovani si era classificata al secondo posto con 6 titoli provinciali: Eleonora Tosi nei 100 misti e nei 50 farfalla; Lorenzo Ruggiero nei 100 mx e nei 50 stile; Matteo Ceci nei 50 dorso e Giovanni Pilati nei 50 farfalla. Prossimo appuntamento per gli esordienti B a Montecatini Terme con i campionati nazionali UISP in programma il 25 e 26 giugno p.v.

SPORT / NUOTO

Lorenzo Ruggiero e Giovanni Pilati Campioni Regionali Uisp

di Anna Torelli

Lorenzo Ruggiero sul podio

E’ ufficiale: VARINI Erica l’atleta di Coopernuoto che si allena presso la piscina di Novellara è fra gli atleti convocati per i futuri impegni della Squadra Nazionale “Ragazzi” nati 1995-1996 maschi, 1997-1998 femmine. Erica parteciperà alla manifestazione internaziona-le della “Coppa COMEN” a Paphos (Cipro) in programma il 25 e 26 giugno e sarà accompagnata dal tecnico di Coopernuoto Gabriele Bonazzi anch’egli inserito nello staff tecnico della Nazio-nale.

Erica premiata dall’As-sessore allo Sport di Correggio sig.ra Ema-nuela Gobbi.

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Era poca la voglia di festeggia-re dopo un finale “adrenalinico valerianico”difficile da accet-tare. Ad ogni buon conto si festeggerà questo secondo po-sto come se fosse una vittoria, anche se la vittoria ha tutto un altro gusto. In realtà si sapeva di sfidare la storia, la cosa più difficile delle finali è arrivarci. Per Pavone e soci quella di Cesenatico è stata la quarta fi-nale regionale in quattro anni e questo vuol dire essere una grande società prima di essere una grande squadra. Se poi, si vuole avere una di-mensione anche a livello na-zionale essere arrivati in finale (superando le qualificazioni di febbraio) è un passag-gio obbligato per le qualificazioni ai tornei Elitè (Na-zionali e Coppa Italia). Il motto è sempre lo stesso vinciamo e divertiamoci nel fine settimana. Non si è vinto e anche fra i lettini e gli ombrelloni giove pluvio ha scaricato acqua, consegnandoci una giornata da inizio Novembre anzichè di fine Maggio. L’overture in effetti poteva farci pensare, con i brividi corsi la sera precedente in quel di Imola dove da spettatori si assisteva a gara 1 semifinale play Off serie C Imola – Riese Energy group. Poi la corsa verso il mare ove l’indomani ci si giocava il titolo Regionale sul parquet del Palasport di Cesenatico. Inizia male con il sor-teggio, dove peschiamo per le due gare consecutive due squadre di Rimini praticamente in simultanea, con una sosta di 15 minuti fra le due gare, che non

agevola. Gara 1 è una passeggiata, ruotano giocatori e quintetti, con un occhio a salvaguardare le energie. Deportivo Novellara –Basket Cavaliers Rimini 70/52, risultato mai in discussione. La finale vede affrontarsi le due squadre imbattute delle qualificazioni Deporti-vo e Coop Michelangelo Rimini. Due compagini con sistemi di gioco differenti ma entrambi forti nella te-sta e nell’animo se giunte alla finalissima ed il peso della regia affidato a play di qualità. Una partita che alla fine risulterà persa e com’era logico dovesse andare “nessun terzo viaggio in pa-radiso”, ma non come doveva andare guardando al campo. Perchè il Deportivo, lascia il titolo regionale offrendo a tratti un gioco “stellare”,andando in soffe-renza nel momento chiave, quando tutto sembrava andare per il verso giusto, dopo un inizio gara così così. Ed il peso delle due gare consecutive si faceva

BASKET UISP AMATORI / CAMPIONATO REGIONALE

Il Deportivo manca il tris regionale

di Giovanni Panini

Dopo le vittorie nelle edizioni 2009 e 2010, la squadra Novellarese deve “accon-tentarsi” del secondo gradino del podio nelle finali di Cesenatico.

sentire sulla condizione e nella testa dei Novellaresi, sempre avanti anche se mai in controllo completo della partita. Ma questo è il basket ove succedono cose che nessuno crede che accadano. Noi “ci si” scoglie negli ultimi 30” pagando a caro prezzo le scarse percentuali di tiro e la fluidità del gioco che si perde nelle trappole della difesa a uomo rimine-se. Probabilmente nell’ultima parte dell’incontro si è perso il ritmo partita e non lo si è più ripreso. Poi ci stanno i pianti per i tiri sbagliati che non sono entrati, per una difesa che non ha “morso” come do-veva, una qualche opportunità buttata in contropie-de ed il 62% dalla lunetta. Troppi errori per vincere e sull’operato degli arbi-tri. Però due palloni sparati fuori consecutivamente nell’ultima azione per superare l’avversario o andare all’over time, ti raccontano “che non sei stato bravo nei momenti decisivi”, quando devi pensare solo a giocare e segnare e quando non fai canestro è giusto che perdi. Ed è così che arriva la sconfitta in extremis di 2 soli punti, che però non cambia, di una virgola, il giudizio sulla grande stagione dei campioni d’Italia in carica. Chiamati a fare i conti con una “longevità vincente” che quest’anno sembra appannarsi in un cocktail terribile di emozioni gioie e dolori. Deportivo No-vellara –Coop Michelangelo Rimini 64/66 (16/14-42/36-57/53). Un secondo posto che garantisce all’equipo novellarese, la partecipazione alla Coppa Italia Nazionale.

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Si è svolto il 16 giugno presso il campetto dell’oratorio di Campagnola

il I° MEMORIAL “GHIZZONI EMANUELE”, su iniziativa dei colleghi di lavoro.Un minitorneo di calcio per ricordare un collega, ma ancor di più… un amico, prematuramente scomparso l’ 11 giugno dello scorso anno. Con questa iniziativa tutti i colleghi e gli amici che lo conoscevano hanno voluto ricordare Emanuele.

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Un sabato costellato dalla motobirrokka e strumen kawasape: uno spettacolo acrobatico divertente con il mitico mezzo “Ape” che ha rappresentato la novità rispetto al trial acrobatico degli scorsi anni. Una volontà degli organizzatori che si prefissano di proporre sempre cose nuove unite all’intramontabile esposizione di moto; il tutto annaffiato da birra, salsiccia e grigliata e dall’intrattenimento musicale dei Sewing Machine e Jhonny La Rosa. Tanti giovani ma anche vecchie glorie che hanno partecipato rendendo la serata un piacevole connubio di rombanti motori e sonore risate. Divertimento insomma sotto tutte le sfaccettature che ha continuato il suo percorso nella domenica mattina con esposizione di moto d’epoca, da competizione, stand Ducati e Test drive. E chi dice che le moto sono solo x uomini duri non sa che la Motosvalvolata è meta di tante famiglie e bambini che aspettano trepidanti l’arrivo della giornata per poter guidare i mini quad e sfrecciare sotto al loro casco davanti ad amici e parenti. Un bell’appuntamento insomma, sotto tutti gli aspetti, che ha preso forma grazie alla volontà e all’immane lavoro dei ragazzi del motoclub producendo un motoraduno di quelli da ricordare triplicando i coperti del vitto e facendo sapere a tanta gente nuova, cosa si può fare su due ruote oltre ad aprire il gas senza dimenticare chi già

conosce e non vuole mancare. Tanti gli sponsor che hanno sostenuto la manifestazione permettendo a questo gruppo di pensare a cosa proporre per gli anni futuri e dimostrando che la località tiene molto a questo evento. Intramontabile la chiusura dell’appuntamento con il pranzo in compagnia di tutti i partecipanti dove la piazza si è riempita di piccoli e grandi per ricordare che la passione per la moto e le due ruote in generale crea aggregazione e divertimento. Tanti i commenti positivi dei cittadini che si chiedono cosa ci sarà l’anno prossimo per il nuovo appuntamento. La risposta agli organizzatori, che si stanno chiedendo se non valga la pena di allungare l’incontro a tre giorni, rendendo un trittico questa festa su due ruote. Ci auguriamo di sì e personalmente sono convinta che la passione e l’impegno di questi ragazzi sia la dimostrazione che anche a Novellara si può organizzare qualcosa di valido che unisce i novellaresi di tantissime età per una passione. A tutti loro va il mio plauso nell’augurio che l’anno prossimo non solo ci sia di nuovo il motoraduno ma che riescano a stupirmi nuovamente con la loro simpatia e voglia di fare. Complimenti a tutti i collaboratori e partecipanti e arrivederci al 2012 e mi raccomando, scaldate le gomme!

Motosvalvolata alla 6a edizione con motori rombanti e sonore risateDi appuntamenti su due ruote ce ne sono tanti ma sentiti come la “Motosvalvolata” assai pochi e arrivare alla sesta edizione in crescita non è un traguardo da poco. Un incontro sentito e apprezzato che si è svolto in due tornate nella centrale Piazza Unità d’italia.

di Sara Lanza

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Nasce da una passione sfrenata per tutto ciò che è fatto a mano. Partire da un’idea che mi è venuta guardando una torta o facendo una passeggiata in campagna, capire come la pos-so realizzare abbinando più materiali, osare accostamenti a volte anche un po’ azzardati...e infine avere tra le mani l’oggetto finito sapendo che il prossimo non potrà mai essere nemme-no simile, è una cosa per me estremamente gratificante. La maggior parte delle cose che ci sono nel mio negozio sono fatte così, tutte a mano, tutte diverse : borse, grembiuli, cuscini, tovagliette, lenzuolini e copertine, sono solo un esempio, e se queste cose sono invece uno spunto per chi è pratico di cucito, può trovare tutto l’occorrente per realizzare le proprie idee, quindi tessuti americani, feltro, imbottiture, passamanerie...Mi sono resa conto però che nonostante il negozio abbia già quattro anni di vita molte novellaresi ancora non sanno che ci sono al suo interno moltissimi altri articoli di uso più, come dire, comune, di merceria classica, tipo cerniere, sbieco, elastico, aghi , spilli, filo, qualche bottone, e davvero molto altro perchè la merceria racchiude un’ infinità di articoli che magari non sono da vetrina ma..se non si ve-dono non significa che non ci siano, e se non ci sono faccio in modo di procurarli, insomma massima disponibilità. Questa scelta di incre-mentare col tempo gli articoli di merceria è dovuta dal fatto che negli anni Filodicotone ha subito dei cambiamenti piuttosto forti: quando è stato inaugurato, appunto quattro anni fa, era-vamo due socie, avevamo anche abbigliamento intimo e per dirne un’altra seguivamo orari di apertura certamente più consueti. Dall’inizio del 2011 invece, una delle due socie, l’Antonella, dopo circa 12 anni nel commercio, ha deciso di provare altre strade, mentre io, Cristina che invece continuo quest’avventura ho dovuto apportare qualche cambiamento per ragioni di logica e praticità, quindi, basta abbigliamento intimo perchè la sua gestione per una sola persona è davvero troppo impegnativa, incremento degli articoli di mer-ceria ma anche filati per la maglia e l’uncinetto, perchè più consoni al tipo di negozio, in ultimo un ridimensionamento degli orari di apertura al pubblico, infatti l’orario è tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,30 mentre i pomeriggi sono mercoledì e sabato dalle 15,30 alle 19.30, questo per avere la possibilità di preparare gli articoli per la vetrina, il negozio e i clienti che ne fanno richiesta. Non mi resta che aspettarvi per fornirvi tutto l’occorrente per le vostre esigenze e perchè no, anche qualche consiglio, a chi abbia voglia di mettere in pratica la propria manualità.

Cristina Alessi

La merceria creativa di “Filodicotone”

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Gianni Bonfà è nato a Novellara (Reggio Emilia) il 22 agosto 1938, nel quartiere più antico e popoloso, quello detto “Cantarana”. Il nome “Cantarana” deriva dal gracidare delle rane

che numerose si trovavano nel Canale delle Scuderie che circondava il quartiere, dopo aver ricevuto acqua in abbondanza dal Canale dei Mulini. Questo canale scaricava le acque nelle fosse della Rocca dei Gonzaga. A otto anni, nel 1946 si appassiona misteriosamente al disegno e cominciò a dipingere sui muri del cortile di casa, con il suo straripante immaginario, animali (pappagalli parlanti, uccelli, gatti, serpenti....).Questa fondamentale libertà assoluta darà a Gianni si-curezza di sé che gli consentirà di procedere seguendo la sua ispirazione. I genitori, dal loro canto, si arrabat-tavano da mattina a sera per fare trovare un pezzo di pane per i numerosi figli. Non contrasteranno, in un' epoca in cui era difficile non farlo, le attitudini creative del figlio e le sue scelte non convenzionali. A tredici anni costruisce i giocattoli di Santa Lucia per i fratelli minori. Sono in legno, a volte in creta, e carta crespa. Sempre a quell'età, il comune di Novellara indice un

concorso di aquiloni da costruirsi con canne, carta e colla di farina. Partecipa classificandosi primo, terzo e quarto. A diciotto anni, per alcuni mesi, di sera fino a tarda notte, dopo aver lavorato da imbianchino, si

reca a casa del pittore Gia-cinto Sgarbi, per imparare le diverse tecniche pittoriche.Durante questo periodo di-pinge alcune tele a olio con paesaggi, fiori e animali. Nel 1958, a ventun anni, viene arruolato nel Genio Corpo Mascheratori e in tale ruolo dipinge, su tela, finti carri armati e cataste di legna. Nell'interno del cortile della caserma di Torino dipinge anche un murale di 5 metri lineari, ottenendo il plauso di tutto il Comando. A venti-quattro anni si sposa e a ven-totto incomincia a costruire la prima casa, da solo, lavoran-do alla sera e alla domenica. Durante la giornata continua

a svolgere il lavoro di imbianchino e di restauratore di pareti e soffitti. Gianni Bonfà ha un DNA robusto, se teniamo presente la fatica che doveva smaltire ogni giorno. Nel 1972 inizia a costruire la villa dove abita attualmente, sempre lavorando di domenica e fuori dall'orario normale di lavoro. Nel 1980 costruisce i mobili per la sua casa. Avendo ottenuto buoni risul-tati si iscrive alla Camera di Commercio – Albo dei falegnami arredatori.Inizia così una nuova professione che lo porterà a realizzare camere da letto, sale da pranzo e cucine in muratura. Nel 1994 si ritira a vita privata e inizia a dare sfogo alla sua fantasia e creatività. Fantasia e creatività che aveva represso per tanti anni. I risultati sono esposti in questa mostra antologica: vasi in legno (o in cemento), semplici o decorati con fiori o senza, animali dal colorito piumaggio, uccelli..., statue, og-getti in legno. Nell'anno 2000 inizia a creare statue in

cemento (materia difficili da plasmare) e in scagliola, busti, volti di persone...Tra le opere ricordiamo: il busto di Totò, collocato dal Comune di Novellara nel piazzale della Scuola Elementare di S. Giovanni e le statue a figura intera di S. Francesco d'Assisi (2000) e di Madre Teresa di Calcutta (2004) donata quest'ultima all'Hospice di Guastalla e poi sistemata nella Cappella dell'ospedale, il busto di Gandhi (2006) , la lapide commemorati-va dei Martiri di Cervarolo e la statua di Papà Cervi (2008), ora nel Museo omonimo di Gattatico (RE).Quest'ultima opera è particolarmente ricca di signi-ficati, anche simbolici. Nell'arte di Bonfà il prodotto finito esprime sempre un significato comprensibile, chiaro, sconcertatamente a portata di mano. Bonfà, nelle sue opere, cerca di rendere evidente il lavoro, il sacrificio di queste straordinarie personalità, infatti tali opere presentano le impronte digitali della sua stessa personalità d'autore. Ha costruito strumenti musicali bellissimi per la scuola di musicoterapia di Novellara ed allestito la scenogra-fia di alcuni spettacoli teatrali promossi dalla cantante Mirca Bonomi, successivamente presentati nel teatro comunale di Novellara; ne ricordiamo alcuni: “10 piccoli indiani” (20 dicembre 2003), “Il crepuscolo degli Dei” (20 maggio 2007) replicato al teatro Asioli di Correggio, ecc. Tutti hanno avuto successo. Bonfà non ha ancora partecipato a grandi mostre.In seguito alla partecipazione nella 20^ Mostra Na-zionale degli Hobby a Vezzano sul Crostolo (RE),

Naturalismo e fantasia nelle opere dello scultore Gianni Bonfà

di Sergio Ciroldi

La sua è un’arte naturalistica ispirata dalle cose e dalle persone, nella quale appare un segno, un’impronta di memoria francescana. Nello scegliere i soggetti umani delle sue opere, Bonfà è mosso da grande sensibilità e partecipazione sociale

Foto Semeghini

Gianni Bonfà abbraccia la statua in cemento raffigurante Madre Teresa di Calcutta realizzata nel 2004

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promossa dal Circolo Aspa “Don Mazzolari” con il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale e del Co-mune di Reggio Emilia del 2004. Bonfà ha conseguito il premio assoluto, creato appositamente per lui al di sopra di qualsiasi graduatoria.Per valutare l'arte di Gianni Bonfà e quindi le difficoltà che ha dovuto affrontare, occorre tenere presente che egli riscatta una materia povera, primaria (pezzi di le-gno, cemento, scagliola), senza storia, dandole nobiltà con la sua forza creativa; non si serve di modellini o di sostegni, ma costruisce le sue opere gradualmente sospinto unicamente dalla sua convinzione, dalla sua inventiva e da un'accurata conoscenza dei materiali.La sua è un'arte naturalistica ispirata dalle cose e dalle persone, nella quale appare un segno, un'impronta di memoria francescana.Nello scegliere i soggetti umani delle sue opere, Bonfà è mosso da grande sensibilità e partecipazione sociale: preferisce le personalità che, in tempi diversi, in vari ambiti hanno agito per il riscatto dei più umili, poveri ed emarginati della terra. Tra gli animali sono nume-rosi i predatori, quasi a voler fermare nella materia l'energia, la forza il potere occulto che spesso governa il mondo; tra tutti spicca l'aquila dalle grandi ali e dalla vista acuta che ogni cosa sovrasta e sa ghermire: sem-bra la personificazione di un potere sovraumano, qua-si divino e temuto, ma anche ambito dall'uomo che spesso si appropria di questa immagine per esprimere il diritto ad esercitare ogni potere e giustizia in perfetta autonomia. Il confronto del Nostro con i moderni scultori americani, inglesi e giapponesi orientati verso un'arte astratta, appare improprio perchè è tanta la differenza di stile e di orientamento; la stessa cosa si può dire con gli artisti italiani del Novecento: Arturo Martini (1889-1947), Alberto Giacometti (1901-1966), Pablo Picasso (1881-1973), Amedeo Modigliani (1884-1920). Nella provincia di Reggio gli artisti del XX secolo che si sono occupati di scultura sono meno di dieci come Carmela Adani (1899-1965), Guglielmo Fornaciari, Ferruccio Orlandini (1896-1983), Emile Gilioli (1911-1977), Carlo Santachiara (1937-2000), Renato Marino Mazzacurati (1907-1969), Armando Giuffredi (1909-?) e Mario Pavesi (nostro conterraneo e contemporaneo). L'unico confronto pertinente che si può fare è con Armando Giuffredi perchè nelle opere di entrambi appare un naturalismo di fondo, un'asciutta sobrietà permeata di una delicata espres-sività. Giuffredi ha avuto un importante e recente riconoscimento; Gianni Bonfà è un artista di valore a cui è finora mancata un'adeguata valorizzazione. Vale, però, la pena di avvicinarsi alle sue opere con disponibilità. I nostri sensi ed il nostro animo saranno allora in grado di avvertire quelle sensazioni e quei sentimenti primordiali che caratterizzano l'essere umano come la forza, la rivalità, la violenza, ma anche la pietà, il sacrificio, la fiducia e la pace.

Il 9 maggio scorso, in occasione della settimana nazionale della musica a scuola e della festa dell’Europa l’Orchestra Giovanile Reggiana, formatasi recentemente presso la Scuola civica di musica di Novellara, unendo giovani della scuola stessa e di altra provenienza ha partecipato all’ini-ziativa “L’unione fa la festa”. Scuole di musica e musica a scuola” promossa dalla Regione Emilia Romagna in col-laborazione con l’associazione “Assonanza” (associazione regionale delle scuole di musica).La formazione di Novellara è stata selezionata insieme a soli altri 9 gruppi nati nelle scuole emiliano romagnole ri-conosciute dalla Regione.La scuola di musica di Novellara ha infatti ottenuto, da tempo, il riconoscimento della Regione quale Ente specia-lizzato nella organizzazione e gestione di attività formative di didattica e pratica regionale, questo perché rientrava nei parametri e nei requisiti prescritti da apposita delibe-ra regionale. E’ stato giusto riconoscimento alla scuola, e motivo di legittimo orgoglio, che l’orchestra dei ragazzi di Novellara rientrasse nei “top 10” selezionati per partecipa-re alla prestigiosa iniziativa.La mattina, mentre si esibivano i 10 gruppi, contestual-mente si svolgevano laboratori e seminari rivolti agli stu-denti, per sensibilizzare i giovani da un punto divista ge-ografico, storico e istituzionale alle nozioni fondamentali all’Unione Europea e dare informazioni sulle opportunità che l’Europa offre ai giovani.La giornata si proponeva, infatti, di valorizzare la cultura musicale educativa nelle scuole e di riflettere sull’Europa dei giovani. Ci corre obbligo di segnalare il sostegno mani-

festato per l’esibizione dell’ orchestra di Novellara dall’as-sessorato alla pubblica istruzione della Provincia di Reggio Emilia, e sottolineare altresì che al concerto era presente un gruppo di adulti della struttura “L’arca del fiume”.La scuola di Novellara, dunque, ha strutturato un progetto per integrare i componenti di tale gruppo nell’orchestra e pertanto ha pensato di invitarli alla prestigiosa vetrina, di-mostrando anche un’alta sensibilità sociale.E’ stato molto bello ed emozionante quando al termine della mattinata, l’orchestra di Novellara, insieme agli altri gruppi intervenuti, radunati nel piazzale Renzo Imbeni a Bologna ha intonato l’Inno di Mameli e l’Inno alla gioia.Ricordiamo tutti i nostri ragazzi tributando loro un caloroso applauso ed un invito a continuare nella formativa espe-rienza. I ragazzi che hanno partecipato:Violini: Ottavia Reggiani, Alice Avanzi, Cecilia Bolognesi, Elena Ambrogi, Lisa Manzini, Giovanni Magnani, Silvia Mariotti, Rita Ronzoni, Mariacostanza Fallacara, Enrico Bazzani.Viola: Laura Bertocchi. Violoncelli: Paolo Seri, Gloria Vezzani.Trombe: Alessandro Menozzi, Fabio Torreggiani, Arnaldo Bartoli, Pietro Monari, Nicola Ligabue.Tuba: Erik Cantarelli. Oboe: Marcello Rizzello.Clarinetto: Francesca Pecorini, Jacopo Seri, Martina Mon-truccoli, Enrico Daviddi.Flauti: Gioia Tagliavini, Matilde Mariotti, Sarah Imperatori, Benedetta Gandini.Saxofoni: Matteo O. Campani, Manuel Caliumi, Lorenzo Gambaiani.

La scuola di musica di Novellara selezionata per una prestigiosa iniziativaLa formazione di Novellara è stata scelta insieme ad altri 9 gruppi nati nelle scuole emiliano romagnole riconosciute dalla regione Emilia Romagna.

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Rubrica mensile di musica e spettacoli a cura di Luca Lombardini e alcuni amici

Eccomi giunto al giro di boa dei 5 anni. Sono 5 anni che scrivo questa ru-brica. Lasciatemi dire che è un piacere poterlo fare. In fondo scrivere su un giornale della propria passione è una cosa che ti permette di poterti esprimere, e rimanere aggiornato sull’argomento. Alcuni mi chiedono “Lomba : ma chi sono i tuoi amici?” , in effetti se leggete in alto il titolo dice “Rubrica mensile di musica e spettacolo a cura di Luca Lombardini e alcuni amici”. Sveliamo l’arcano… In questi 5 anni tutti quelli che mi conoscono, a vario titolo, mi hanno sempre dato delle preziose notizie, consigli per gli ascolti e qualche cd da ascoltare. Vorrei quindi ringra-ziarli tutti, il Bengi per la sua visione funky jumping, Marcello Ponti per le sue chiacchiere al negozio sulle uscite e anticipazioni nonché critiche alle stesse, Marcello Montanari per i CSI, Paolo “lian” per la sua visione rockettara e per la sua assidua lettura degli articoli (anche se ci vediamo poco, sono sempre belle chiacchiere sul tema), i miei amici del tavolo della “Matta Evolution” con i quali si scambia sempre qualche battuta su un cd o una anticipazione o si discute di un cd appena uscito, e con i quali si scambiano cd per l’ascolto (ricordo a tutti che il Boffo numerolo-go è grande appassionato e frequentatore di concerti live nei locali della bassa e non solo), Il Doc per la sua passione per il soul “roco” di Biondi e per “Kevin Spacey” di Caparezza, Paolo “Sixtynine” per gli ACDC, Mirko per la sua “devozione” per i Rojksopp (It’s a tricky tricky ….. ), il maestro Lasagni per la sua drum passion, e tutti gli altri che , mi ripeto, a vario titolo per i portici del paese si sono soffermati su un mio articolo e per commentare magari la recensione o per darmi suggerimenti. In fondo è bello così, vuol dire che alla fine questa passione per la musica, è condivisa e in ottica di amicizia, può solo essere positiva. Ringrazio anche lo staff del Portico che pazientemente aspetta i miei articoli mese dopo mese, sempre agli sgoccioli sui tempi, grazie Paolo e Rinaldo, continuate così. Quindi un sentito grazie a tutti.

Consigli per questo mese? Proviamo.RADIOHEAD: “The king of limb”. Disco (a mio pare-re) un po meno brillante del precedente, che rimane inar-rivabile a livello di contenuti musicali. Questo ultimo la-voro è più cupo, si sente che Tom Yorke (quello sciroccato del cantante) ha dato un im-printing notevole alle tracce. Lo dico perché se riprendo in mano il cd di Yorke soli-

sta di 2 o 3 anni fa, sento la sua vena cupa riflettersi su “The king ol limb”. Rimane comunque il fatto che ad un primo ascolto del cd, tutto

sommato non lo trovo così entusiasmante, lo lascio scorrere senza dare peso alle note e alle trame. Dopo un paio di giorni, ci riprovo con più attenzione e lo lascio scorrere in ufficio mentre lavoro. Ancora non mi convince , anche se colgo piano piano le sfumature dell’ordito musicale di Tom e i suoi compari. Alla fine dopo un po di ascolti, per farla breve, trovo che sia un lavoro che prenda spunto da dei “lati B” di qualche traccia rimasta dall’ultimo lavoro e che abbia preso forma consistente solo dopo un attento rimaneggiamento , le hanno “rimaneggiate” per bene quelle tracce, fino a renderle piccole perle. In generale ritengo que-sto cd molto interessante, difficile ma non scontato per nulla, anzi, alla fine, è un delirio (come al solito per i RH) musicale ben congeniato e architettato. All’ascolto difficile, ma per i fan dei RH, non può mancare nella cd-teca.

Cambiamo versante e vediamo di divertirci un po.CAPAREZZA “Il sogno ereti-co” … dunque vediamo di capirci. Io ho sempre cercato di ascoltare i cd di Caparezza con spirito “costruttivo/pro-positivo” diciamo così. E ra-ramente, a parte qualche sin-golo di successo, non ero mai rimasto entusiasta dell’artista. E siamo alle solite, mi devo ricredere. In questo “Sogno

eretico” ci sono alcuni pezzi che davvero sono indovinatissimi. Sono indovinatissimi per molteplici lati degli stessi. Se ascoltiamo i testi, la vena politica è evidente (e ben centrata) in alcuni, oltre che in altri pura autocritica e divago ben congeniato. Indovinatissimi anche dal sound generato dalle tracce. Ce n’è per tutti. C’è pure il singolo da hit “Good bye malinconia” dove canta la meteora Tony Hadley (cantante dei gloriosi Spandau Ballet ). Al di la dei contenuti è pure inciso bene. Mai un basso fuori posto o un suono acido. Anzi. La miscela di rap-voce nasale-rock-afro è super. C’è pure spazio per le voci dei cartoni della Disney (topolino e paperino). Se ascoltate “Kevin spacey” ascolterete un pezzo tirato alla giusta maniera con un testo inverosimile ma azzeccatissimo, “Legalize” è un pezzo alla Bob Marley che ineggia a vicende recenti di politica ma che se non ascoltate il testo (se non lo condividete) rimane un esempio di quel sound incredibile. “Marchetta di popolino” anche qui il tiro c’è e si sente. “Messa in moto” altro pezzo rockettaro ben fatto. “Non siete stato voi” altro bel pezzo rap italiano. Tralasciando gli aspetti (evidenti) politici dei testi, questo cd è veramente un bel lavoro del nostro artista pugliese con la super chioma.. Diciamo che il 70% del cd è pazzesco, il restante 30% si lascia ascoltare e non è da buttare. Ottimo lavoro. Complimenti.

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La Voce di S.Maria e S.GiovanniPagina a cura del Gruppo volontari S.Maria e S.Giovanni

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PROSSIMI APPUNTAMENTI--------------------------------------Sagra S.Giovanni 26 giugno

Sagra del Tortello 9-10 Luglio

Incontrare persone di Paesi diversi è un’occasione per arricchire le nostre conoscenze e per confron-tarci. Durante un’indagine relativa all’educazione ali-mentare abbiamo scoperto che nelle nostre famiglie ci sono abitudini alimentari differenti. Queste diver-sità risultano più evidenti se facciamo riferimento ai Paesi più lontani, ma emergono anche dal raffronto tra le varie regioni italiane.Prendendo spunto da un brano tratto dal nostro libro di lettura, intitolato “Il cuscus di Mohammed”, abbia-mo pensato di raccogliere, con l’aiuto dei genitori, ricette tipiche dei vari luoghi di provenienza: India, Turchia, Pakistan, Marocco, Cina, Romania, Russia e Brasile. Alcuni bambini, insieme alle ricette, hanno portato a scuola i loro piatti preferiti da far assaggiare ai compagni.In occasione della Festa della mamma, abbiamo creato un piccolo ricettario, trascrivendo ed illustran-do le ricette. Abbiamo deciso di intitolare questo li-

Il mondo in cucinaLa nostra classe rispecchia la multiculturalità dell’attuale società italiana ed in par-ticolar modo della realtà novellararese. E’ infatti composta per il 25% da bambini extracomunitari, per il 25% da bambini nati da matrimoni misti (mamma stranie-ra) e per il restante 50% da bambini italiani.

Gli alunni e le insegnanti della classe 3a di S.Giovanni

bricino !Il mondo in cucina”. Vi proponiamo alcune delle ricette più particolari.BUON APPETITO A TUTTI

CUSCUS (Lamia, Marocco)

INGREDIENTI (per 4 persone): mezzo kg di cuscus, mezzo kg di zucca, mezzo kg di carne, 1 melanzana, 3 carote, 1 zucchina, 1 cipolla, 2 pomodori, 20 g di ceci, pepe, un pizzico di sale, mezzo litro di acqua

PROCEDIMENTO: mettere la carne nella pentola a vapore, ta-gliare la cipolla, mescolare con sale, pepe e carne, bagnare il cuscus con l’acqua e mesco-lare, versare mezzo litro di acqua sulla carne e mettere a cuocere, aggiungere le verdure, mettere il cuscus sulla pentola a vapore e to-gliere dopo 3-4 minuti, bagnare ancora il cu-scus per due volte e servire a tavola

Risotto con le lumache (Maicol, Mantova)

INGREDIENTI:riso, lumache pulite, cipolla e aglio, basilico, prezzemolo, noce moscata, vino bianco, bro-do, burro, sale e pepe

PROCEDIMENTO:pulire e tagliare a pezzetti le lumache, dpo averle spurgate e lavate benepreparare la salsa, cuocendola a fuoco basso per 20 minuti, con burro, cipolla, aglio, basili-co e prezzemolo tritato con un altro po’ di bur-ro e cipolla tostare il riso, aggiungere il vino e farlo evaporare, versare il brodo per la cottura, a cottura ultimata unire la salsa

ZEPPOLE (Alessia, Napoli)

INGREDIENTI (per 6 persone):1/2 kg di patate1 kg di farina, 4 uova, 1 bustina di lievito di birra100 g di zucchero1 limone e della cannella

PROCEDIMENTO:impastare le uova intere, le patate, la farina, il lievito di birra, un cucchiaio di zucchero e la buccia grattugiata di un limone, dopo aver impastato il tutto in modo perfetto, lasciar lie-vitare.

Tutto pronto per l’appuntamento con

“La Sagra del Tortello”Anche quest’anno si rinnoverà il rito in onore dei Tortelli alla moda della cucina Reggiana.Da parte degli organizzatori è stato prodotto un grande sforzo per mettere nelle migliori condi-zioni tutta la struttura ricettiva con un gazebo di protezione per le file in attesa che si spera siano adeguate ai riscontri degli ultimi anni.Il programma sarà sempre lo stesso con in-trattenimenti musicali, giochi per i bambini e,soprattutto, la ormai famosa cucina dei cuo-chi della “Sagra del Tortello”.La cucina verrà aperta come al solito nelle due serate di Sabato 9 e Domenica 10 Luglio alle ore 20.Nella mattinata di Domenica 10 Luglio ci sarà, nel circuito di S.Giovanni, lo svolgimento del 6° Memorial Bruno Taschini, gara ciclistica per Allievi Nazionali.L’ormai collaudato staff della “Sagra” assicura che i “Tortelli” saranno all’altezza della loro or-mai consolidata fama.

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Alimentazione, stile di vita e saluterubrica a cura della Dott. Marta Fontanesi Biologo Nutrizionista Specialista in Scienze dell’Alimentazione

Centro Medico Anemos Via M. Ruini, 6 Reggio Emilia

Il mese scorso abbiamo visto i danni che può arrecare alla salute l’abuso di sale, ma è anche vero che il cibo senza sale non sempre è gradevole al palato, allora l’alternativa quale può essere?

La risposta è utilizzare Aromi e Spezie in cucina. Questi alimenti non solo sono in grado di migliorare la palatabilità dei cibi ma spesso, oltre ad un’azione antisettica e antimicrobica, hanno anche azione antitumorale. Infatti, in laboratorio, è stato dimostrato che contengono composti fitochimici in grado di contrastare molti processi utilizzati dalle cellule tumorali maligne per la loro crescita, ad esempio sono in grado di rallentare la proliferazione delle cellule tumorali o di provocare la morte di queste per apoptosi (morte cellulare programmata). Nell’antichità, spezie e aromi erano considerati alimenti di preziosi destinati soltanto a pochi privilegiati, per lo più a ricchi e potenti, mentre oggi sono alla portata di tutti, anche se utilizzate solo per una questione di gusto “gusto” mentre già gli speziali, nei secoli scorsi, le utilizzavano per la cura di molti disturbi. Le spezie più studiate e utilizzate sono:Curcuma, Zenzero, Chiodi di garofano, Peperoncino, Curry (mix di spezie a base di Coriandolo,Cumino, Cardamomo e vari tipi di pepe nero). Per quanto riguarda gli “aromi” tutti conosciamo: Menta, Rosmarino, Timo, Maggiorana, Origano, Basilico, Erba cipollina, Porro, Scalogno e Aglio il cui consumo regolare, oltre a migliorare il gusto di molti alimenti, ci permette di consumare meno sale e ridurre il rischio di ammalarsi di ipertensivo, cancro, malattie renali ecc. L’ideale sarebbe tenere sempre a portata di mano, possibilmente vicino alla cucina o su un davanzale, tutte queste aromatiche e utilizzarle con maggior frequenza.

L’alternativa al sale: aromi e spezie

Il Distretto sociale Novellara Campagnola in col-laborazione con il Comitato Locale Croce Rossa Novellara, ha organizzato, nella mattinata di Sabato 7 Maggio, la prova gratuita della PressioneArteriosa e della Glicemia nella piazzetta del Su-permercato COOP.L’esame è stato effettuato a tutte le persone che uscendo dal Supermercato Coop. o da tutti gli altri negozi ed attività commerciali ne facevano richiesta. Tutto ha funzionato tranquillamente, con una notevole partecipazione. Per l’organiz-zazioneun sentito ringraziamento ai soci volontari del Distretto COOP; al Presidente della Croce Rossa Sig. Grotti Roberto, coi suoi collaboratori sempre presenti che hanno montato la struttura dove avvenivano i controlli con Ambulanza a disposizione; inoltre alla dott.ssa Taffurelli Mara che è rimasta tutta la mattinata a controllare e diagnosticare i vari casi. Non dimentichiamo i rin-graziamenti ricevuti dalle persone per aver potuto usufruire di questa utile iniziativa che il Distretto di Novellara Campagnola è riuscito a offrire.

Il Presidente - Beltrami Umberto

Prova gratuita pressione arteriosa e glicemia al supermercato Coop

Finalmente è estate. L’inverno è stato lungo e freddo. E ora il caldo si fa già sentire. C’è voglia di vacanze, di abiti leggeri, di serate da passare alla ricerca del refrigerio, della passeggiata da concludersi al bar, in pizzeria, gelateria, cocomeraia. L’estate porta con sé uno spirito rinnovato e lo scrollarsi di dosso un po’ di noia e di pigrizia che l’inverno inevitabilmente imprime al nostro modo di vivere. Allora: viva l’estate. Anche i commercianti vogliono contribuire ad alimentare questo clima di festa, questa voglia di stare insieme in modo semplice e allegro. In che modo? Come in che modo? Con il “Mercatino dell’estate”, che si terrà nelle giornata del 8 e 9 Luglio p.v. sotto i portici tra la piazzetta Borgonuovo e l’incrocio tra Viale Roma e Corso Garibaldi. Le novità? Sono tante e principalmente riguardano l’assortimento merceologico del tutto interessante, innovativo e all’insegna della convenienza che sa offrire una manifestazione che sa durare nel tempo perché è entrata nel cuore dei novellaresi.Altre novità non mancheranno e sapranno caratterizzare il mercatino di questa estate 2011. La prima riguarda lo svolgimento anche dopo cena delle attività mercantili di venerdì 8 luglio. Nella stessa serata (ed è la seconda e crediamo graditissima novità) la musica accompagnerà le vendite, il passare da un banco all’altro alla ricerca del buon affare, del prodotto di qualità a prezzi scontatissimi, dello “scompigliare” le mercanzie, della prova estemporanea per cogliere se il profumo e quello giusto piuttosto che il colore della maglietta s’accompagna alla tintarella che ha già fatto capolino sulla nostra pelle.Tutto questo fa parte del clima di festa che si diceva e che si vuole riproporre. Per il l’intrattenimento mu-sicale, esprimiamo un grazie di cuore al “Caffè del Borgo” e al “Conad” che ancora una volta sanno ben accompagnare le iniziative che promuovono Novellara e la voglia dei novellaresi di essere protagonisti e di stare insieme. Vi aspettiamo tutti. Noi saremo pronti ad accogliervi.

Gli Empori della Rocca

L’8 e il 9 luglio il “Mercatino dell’estate”

Maggio 2011 - I ragazzi del Musical Adriatico

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Forte come il DNA della nostra terra, nell’affrontare la vita là dove le prove non risparmiavano la durezza per affrontarle e richiedevano la lotta per non soc-combere alle loro avanzate spesso ingiuste e crudeli. Mai mobile identità che cambia al primo vento o si spezza. Ma “precisa” identità come può avere una quercia arrivata al 100 anni, festeggiati il 23 maggio fra i suoi nipoti, Mirka e Luigi e circondata dalle per-sone care che ebbero modo di conoscerla e stimarla durante il cammino della sua lunga vita. Buon com-pleanno zia, con tutto il sentimento del cuore.

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BRAV’ UOMODopo aver riflettuto oggi mi rivolgo a te che hai un amico, un parente, un conoscente che ha problemi con l’alcol per dirti come io ho per ora risolto questo problema e per farti sapere che una soluzione esiste, perché non è giusto rassegnarsi a soffrire quando c’è una via d’uscita. Chi ti parla è Rino alcolista che 13 anni fa, il 7 Gennaio 1997 ha smesso completamente di bere come hanno fatto altri innumerevoli amici con il metodo degli Alcolisti Anonimi. Perché sono andato al Gruppo? Vivevo una doppia personalità, una all’esterno con l’immagine del brav’uomo onesto, laborioso, disponibile, cordiale, un’altra dove mostravo il mio vero volto in casa: lì mi comportavo da dittatore, con momenti di ira incontrollabile che talvolta mi portava a picchiare mia moglie, figli ed a sfasciare il mobilio (sedie, cassetti, piatti, ecc.). Un vero inferno per me e per i miei cari che soppor-tavano in silenzio questo uomo che l’alcol rendeva pazzo; ultimamente avevo trasferito questo comportamento nell’ambiente di lavoro, non ne potevo più di questa vita che mi procurava sensi di colpa, ansia e frustrazione causa il mio distorto modo di vivere, solo e disperato. Un giorno mia figlia allora studentessa ricevette notizie da un suo coetaneo su Alcolisti Anonimi e scelse il giusto momento per parlarmene. Dopo un anno andai alla prima riunione di Gruppo; lì incontrai delle persone educate che parlavano a turno senza interrompere e che emanavano amore sia nel tono della voce che dalle espressioni dei toro visi, non mi hanno posto domande, mi hanno messo proprio a mio agio e questo mi

ha fatto sentire bene, non sono persone perfette ma d’altronde chi lo è? Sono però persone squisite però è lo stesso dei familiari degli alcolisti. Sono entrato in Gruppo all’età di 42 anni, non sono mai stato ricoverato all’ospedale a causa dell’alcol e non no mai perso una giornata di lavoro causa il bere anche se talvolta ero molto in-tontito per le eccessive bevute ma sono sicuro di essere un alcolista perché se bevo il primo bicchiere continuo in modo insaziabile, perché ho perso il contrallo. Senza alcol vivo benissimo nonostante le vicissitudini e i problemi che la vita ci offre però è bello affrontarli e cercare di risolverli nei limiti possibili “responsabilmente”, senza fuggire come facevo prima.

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BEL COLPO…NONNA

Sabato sera di fine maggio, si va a ballare. Ci dirigiamo in un locale della provincia di Cremona. Dopo circa tre quarti d’ora varchiamo la soglia del locale. Il locale è provvisto di due sale separate, una per il liscio e una per il latino-americano. Ci dirigiamo verso quest’ultima e appena entrati sono colpito da una donna o meglio da una nonna. Una persona abba-stanza avanti negli anni si aggira con fare ammiccante tra i tavoli. Poveretta, penso, deve avere sbagliato sala, oppure è solo un po’ fuori. La perdo di vista, penso alla nostra serata. La pista è ottima, il parquet per ballare non ha confronti. Mi prendo una pausa per recarmi al banco del bar, per farlo devo passare nella sala del liscio. Mente salgo sul soppalco per vedere meglio, una coppia di arzilli anzianotti mi passa accanto roteando come una meteora spandendo nell’aria una scia vaporizzata di bo-rotalco. Noto, con una certa invidia, delle piacenti quaranta/cinquantenni ballare con attempati ballerini di almeno quindici –venti anni più avanti negli anni. E’ vero c’è carenza di uomini che sappiano ballare. L’orchestra ci “tira dentro”, sento salire il livello di coinvolgimento delle persone. Su qualche tavolino spunta “la merenda”, tartine, salatini e dolcetti formano una perfetta coreografia a bordo pista, casomai ci fosse un calo di zuccheri. Ritorno alla sala giusto in tempo per assistere allo spettacolo. Una scuola di ballo del bresciano si esibisce al gran completo. Tutto fila liscio o quasi, quando viene annunciato il numero clou della serata. Dalla semioscurità ecco apparire la coppia che ballerà una bachata….ma..ma lei è quella la, la nonna di prima. La musica parte, il maestro di ballo guida la dama che inizia a muoversi mica male, anzi. Lei ha un abitino attillato, di colore rosso, con tanto di petunia del medesimo colore tra i capelli. Parte un applauso corale, che carica ancora di più la coppia. Che forza nonna, complimenti occorre un notevole pelo sullo stomaco per esporsi così a ottantadue anni!! Non bisogna arrendersi mai, ci possono essere delle belle opportunità da cogliere anche quando l’età ti farebbe pensare il contrario. Bisogna crederci e certo occorre anche con po’ di fortuna. Si è fatto tardi, decidiamo di rientrare. La nottata è tiepida, le strade sono deserte, lascio il finestrino dell’auto socchiuso, una fragranza di terra e di fieno invadono l’abitacolo, la luna bassa crea contorni inusuali nei campi… mentalmente ringra-zio nonna Pina, (si chiama così), per la lezione di vita che mi ha dato.

Ettore Lusetti ‘57

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Rubrica a cura di Giovanni Franzoni

Conoscere la flora

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Novellara è stata grande anche nella musica (e spero lo sia ancora)

In un mio recente racconto ho richiamato l’attenzione su alcuni bravi musicisti del passato: Amerigo Tosi, Carlo Torelli, Bruno Berni, Mariani Cerati Melchiorre, Arturo Pavesi e altri. E’ stata una fortuna vederli sul palco e sentirli suonare perché il mio grande amore per la musica, penso, sia dovuto anche a loro. Sono nato nel periodo giusto e pur avendo frequentato la scuola di musica con il M° Curzio Confetta non mi sono mai dedicato allo strumento. Ho scelto altri studi ma credo onestamente che non avrei avuto le capacità di que grandi musici.Di recente la sig.ra Luciana Villa. moglie del bravo Torelli, mi ha consegnato una bellissima fotografia dove al centro si nota il maestro con la sua grande orchestra. Elegantissimo. Con tale splendida formazione ha viaggiato in lungo e in largo l’Europa attirando l’attenzione degli spettatori e degli artisti del rinomato Circo Togni. Lo hanno “costretto” a tale impegno dal 1956 al 1961.Il programma musicale di uno spettacolo circense è molto impegnativo. Torelli è stato veramente grande: compositore, arrangiatore e esecutore. Aveva tutto per esserlo e la fatica è stata tanta.Calmare le tigri; togliere l’ansia ai giocolieri, equilibristi, agli acrobati, strappare gli applausi del pubblico con stacchi musicali e in particolare modo accompagnare le battute spiritose dei clown non è semplice. Un lettore si può chiedere: e gli altri anni dove si è fatto applaudire? Facile scriverlo adesso perché musica classica e la lirica erano la sua vera passione di musicista esecutore.Questa è la verità che deve essere scritta e il novellarese Giovanni, modestamente, lo sta facendo nel suo amato Portico.

Il Meliloto pianta del miele e foraggio aromatico

Questa erba è presente saltuariamente nel-la praterie spontanee, ma a volte, su terreni smossi, ai bordi della vie, si sviluppa in gros-si popolamenti che caratterizzano questi am-bienti in modo vistoso. Il meliloto giallo (ne esiste una specie a fiori bianchi), è una pian-ta di dimensioni notevoli poiché in condizio-ni favorevoli può raggiungere l’altezza di 1,5 m; appartiene alla grande famiglia dei trifogli poiché le sue foglie hanno le caratteristiche di tali erbe. Il termine “Lotos”, nel mondo greco stava ad indicare in modo generico questo gruppo di piante con foglie compo-ste da tre foglioline. La grande famiglia delle Leguminose comprende anche il “Meliloto officinalis”, nome scientifico di questa pian-ta inclusa fin dall’antichità nella terapeutica basata sulle piante. Fu Galeno, medico del 1° secolo, precursore della farmacia galenica, a base di droghe vegetali, che per primo ne affermò le proprietà antispasmodiche. Le proprietà medicinali vennero confermate anche in occasione della moderna denominazione botanica allorché alla specie fu attribuito il termine “officinalis” che sta ad indicare che la pianta era un componente delle officine o farmacie di quel tempo. “Meliloto” signifi-ca letteralmente loto che dispensa miele, per sottolineare un’altra caratteristica, quella di pianta nettarifera e mellifera. La sua radice è molto forte, fittonante, semilegnosa, il fusto è molto ramificato, cavo all’interno, le foglie alterne sul fusto, come detto sono composte da tre foglioline ovato-ellittiche, arrotondate all’apice, dalla ascella di quelle superiori si sviluppano i grappoli fioriferi compo-sti da 30-70 fiorellini gialli, penduli, dalle caratteristiche tipiche delle leguminose. Oltre che un buon foraggio aromatico, la pianta sfalciata in fase di essiccazione emette fortissimo il caratteristico profumo di fieno. Questa proprietà è sfruttata ad esempio per aromatizzare il groviera, similmente a quanto avviene per altri formaggi stagionati nel fieno. Anche alcune Vodke polacche sono aromatizzate con semi e foglie di meliloto. In cucina questi aromi delle sommità fiorite es-siccate sono impiegati per insaporire arrosti, spezzatini e per preparare sughi. La parte della pianta, o droga, usata in erboristeria e in genere in fitoterapia, è costituita dalle sommità fiorite. Le componenti più importanti appartengono ai glucosidi cumarinici che si scindono in fase di essiccazione dando origine, tra altre sostanze attive, alla cumarina, sono però presenti anche oli essenziali e re-sine. Le proprietà sono quelle sedative, antispasmodiche, digestive, diuretiche, decongestionanti, anticoagulanti, antiedematose, astringenti. Dalla cumarina in particolare discende quella di influire sui centri nervosi, sulla eccitabilità, quella antispasmodica e ipnotica. Sempre dalla cumarina deriva l’azione sul drenaggio linfatico, l’aumento del volume delle urine rese inoltre più limpide, rivelandosi un buon antisettico delle vie urinarie.

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Nel mese di Maggio infatti si è svolta la sesta edizione dell’Italian Gekko Meeting. Presso il Sisten Irish Pub di Via Costa 11, locale che con le sue calde ambien-tazioni ed i suoi cromatismi crea quei rimandi visivi che si muovono dal materiale all’immateriale . Riferi-menti a quel mondo semplice, visto dal basso un pò alternativo che si richiama al mondo dei Gechi, questi “animaletti” con abitudini notturne, che spesso li ren-dono parte delle narrazioni popolari in vari paesi del mondo. Basti pensare al geco Matoatoa, che in lin-gua del Madagascar significa fantasma. E proprio sui gechi del Madagascar si è improntata l’edizione 2011 dell’Italian Gekko Meeting. Tre gli avvenimenti in pro-gramma oltre alla possibilità di avvicinarsi a questo mondo, incontrando gli allevatori, scambiarsi gechi e informazioni ed accessoristica. Molto interessante la conferenza “Non solo al verde”, relatore il Dott. Franco Androne, conservatore del museo di scienze naturali di Torino, che ha offerto la sua impareggiabi-le esperienza, sulla straordinaria diversità dei gechi in

Madagascar. Conferenza che oltre a parlare dei gechi malgasci, si è occupata dei temi dell’ambiente di que-sta magnifica isola africana. A seguire, il laureando in veterinaria Gabriele Carsana, ha trattato il tema delle principali patologie dei gechi da allevamento, come riconoscerle e prevenirle. Tematica, che ha partico-larmente interessato i tanti allevatori provenienti da tutte le regioni d’Italia presenti al meeting. Dopo il pranzo la manifestazione sponsorizzata dalla rappre-sentanza italiana di Tennent’s scotland ‘s beer, si è conclusa con l’ultima conferenza tenuta da Emanuele Scanarini, uno dei maggiori allevatori italiani di Gechi, che ha parlato del Pristurus carteri, la storia naturale e l’allevamento del Pristurus Carteri, gechi provenien-ti dallo Yemen e da alcune zone del Medio Oriente. Programmi per il 2012, ci raccontano gli organizza-tori, sarebbe di provare ad organizzare una vera e propria fiera esposizione dei gechi . Per il momento per maggiori informazioni www. italiangekko. net

Per il terzo anno consecutivo, Novellara si è proposta come la capitale Italiana dei Gechi.

Italian gekko meeting 2011

di Giovanni Panini

I GECHI Gekkonidae sono una famiglia di piccoli rettili comu-nemente noti come gechi. Vivono negli ambienti caldi di tutto il mondo, sono imparentati con le lucertole e sono innocui per l’uomo. La maggior parte dei gechi nei paesi temperati sono di colore grigio o beige, ma-culati, molte specie possono cambiare colore per mi-metizzarsi o per altri scopi, adattandosi per esempio all’ambiente circostante. Altre specie, caratteristiche dei paesi caldi, possono avere colori brillanti, special-mente quelle con abitudini prevalentemente diurne. I gechi sono i soli rettili nostrani dotati di voce, emetto-no cioè un verso, che non è un sibilo. Si nutrono di insetti (insettivori) e a volte anche di frutta e nettare. Per cacciare, rimangono completamente fermi fissan-do la preda e scattano rapidissimi all’attacco dopo alcuni secondi o addirittura minuti di attesa. Quando interagiscono con altri gechi emettono caratteristici versi, simili a gridolini o squittii. La maggior parte dei gechi è dotata di speciali cuscinetti sulle zampe che consentono loro di arrampicarsi su superfici verticali lisce, o addirittura sui soffitti delle case, con facilità. Il geco comune delle case, si trova nelle abitazioni si-tuate in ambienti caldi e umidi e, visto che è un ret-tile innocuo, è bene non allontanarlo poiché si nutre di insetti fastidiosi per l’uomo come falene, mosche, moscerini e zanzare. Alcune specie si generano per partenogenesi, con le femmine che sono capaci di riprodursi senza accoppiarsi con il maschio. Questa particolarità è la causa della grande abilità di diffusione dei gechi. Abitano in tutte le regioni calde del mondo. Comunemente vivono nelle abitazioni umane, spe-cialmente nelle regioni con climi caldi. Sono molto co-muni nell’Italia meridionale. I gechi sono anche usati come animali domestici in terrari. Il simbolo del geco è comunemente raffigurato in collane, ciondoli o gioielli. La loro raffigurazione è anche usata come modello di tatuaggi. Si dice che portino fortuna. Le varie specie di gechi sono spesso conosciute con un nome comune o volgare, che differisce dal nome scientifico.

EDUCAZIONE SANITARIA

Carie e gengiviti nel bambino asmaticoL’Asma è una patologia dell’apparato respirato-rio caratterizzato da diminuzione del volume dei bronchi con conseguente difficoltà alla inspira-zione ed alla espirazione (sintomi classici sono rappresentati da respirazione affannosa sibili e/o rantoli con relativa immobilità del piccolo paziente). Sono stati condotti studi presso le Università di Svezia, India e Pennsylvania dove l’incidenza di tale patologia è pari a circa il 10% dei bambini in età prescolare.La salute orale veniva misurata sulla base del numero di carie presenti e la presenza di gengivite. All’età di tre anni i bambini asmatici presentano un numero di carie molto maggiore

rispetto ai bambini sani, in media 45% contro 26%. Le carie negli spazi interdentali sono state riscontrate solo nei bambini asmatici. Per ciò che riguarda la gengivite l’andamento era sovrapponibile sia dall’età di tre anni che a sei anni, gli asmatici avevano un numero maggiore di siti infiammati.L’asma pare anche scatenare l’esordio della carie ed aumentarne la gravità. Tra le cause imputabili sono state individuate l’incidenza fra gli asmatici e l’utilizzo di bevande dolci, maggiore anch’esso fra questi ultimi.Ulteriori studi di approfondimento sono in essere e sarà mia premura sensibilizzarvi non appena ne verrò a conoscenza.

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Ringraziamento

“Le belle” del nido chiamano:“Le vecchie glorie” rispondono

Il giorno 6 Maggio 2011 si è svolto, presso il Circolo Ricreativo Novellarese in Via Veneto, un mitico incontro! Finalmente, dopo tanti anni, molte persone che in passato avevano fondato e lavorato all’Asilo Nido si sono ritrovate. La serata è stata un successo e l’iniziativa è stata gradita dai partecipanti. Vorremmo ringraziare di persona ogni “amico” che ha contribuito e lavorato per il buon esito della festa… ma è impossibile per cui lo facciamo dalle pagine del Portico! Il nostro ringraziamento particolare a:Silvana Selogna, Miro, Ivan Montanari, Sabrina Copelli ed a tutti i volontari Auser.

Nanda e Luisa

N.B. chi fosse interessato ad avere copia del video e delle foto scattate durante la festa può telefonare a Nanda al n. 0522661758 dalle ore 20 in poi.

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Un pizzicotto ai più piccol i e non soloRubrica a cura di Luisa Torelli

Le cose dette nelle fiabe devono essere intese come rappresentazioni simboliche di fondamentali esperienze di vita. Il bambino lo percepisce intuitivamente, anche se non lo sa esplicitamente.

BIANCANEVEC’era una volta una regina molto bella, ma vanitosa a tal punto, che il suo passatempo preferito era quello di starsene tutto il giorno davanti ad un vecchio specchio fatato.La regina lo inter-rogava circa la sua bellezza e lui le ri-spondeva che, in tutto il reame, non c’era nessuna più

bella di lei.Ma procediamo con ordine: nel castello viveva an-che BIANCANEVE, figlia del re e di una bella e buona regina, che si ammalò e che morì quando Biancaneve aveva appena imparato a camminare. Il re impazzì dal dolore, ma passò un po’ di tempo e pensò di dare un’altra mamma alla bambina. Fu così che si risposò con una principessa bellissima, ma molto vanitosa, l’attuale regina, appunto.Biancaneve aveva cercato, invano, di farsi voler bene da lei, che ora era la sua nuova mamma; il tempo passava e Biancaneve diventava sempre più bella, nessuno, però, parve accorgersene, tranne lo specchio fatato. Infatti, un giorno, come era solita fare, la regina gli chiese chi fosse la più bella del reame: questa volta lo specchio rispose che la più bella di tutte, ora, era Biancaneve.All’udire queste parole, la regina rimase a bocca aperta, il suo viso diventò paonazzo, prese lo spec-chio, stava per gettarlo in terra, per romperlo in mil-le pezzi, quando le venne un’idea.Chiamò il guardiacaccia, gli ordinò di uccidere Biancaneve e di portarle il suo cuore; in cambio, come ricompensa, avrebbe avuto una borsa piena d’oro, in caso contrario sarebbe stato giustiziato.Il guardiacaccia, spaventatissimo, obbedì. Cercò Biancaneve, l’invitò a fare una passeggiata nel bo-sco, quando furono abbastanza lontani, tirò fuori il pugnale, ma non poté ucciderla: piangendo le rac-contò tutto, le disse di scappare e di non tornare mai più; avrebbe portato alla regina un cuore di ca-priolo, sperando che non se ne accorgesse.Stava calando la sera e Biancaneve era disperata, fuggì piangendo per la foresta e le ombre cupe degli alberi la inseguivano come se volessero afferrarla, gli uccellini non cantavano più e, tutt’intorno, si sentivano rumori strani e minacciosi: per la prima volta, ebbe paura. Poi, finalmente, la notte lasciò il posto all’alba e, mentre Biancaneve stava per ca-dere in terra, tanta era la stanchezza e tanta era la fame, tra gli alberi si scorse un pennacchio di fumo. Camminò in quella direzione, in una piccola radura vide una deliziosa casetta e il suo cuore si riempì di felicità. Si avvicinò, bussò, ma nessuno rispose; allora spinse la porta, che era socchiusa ed entrò: il fuoco scoppiettava nel camino e, sul tavolo, c’erano sette piattini pieni di cose buone. Biancaneve aveva troppa fame, poco dopo i sette piattini, con le por-zioni così piccine,erano vuoti.Pensò, poi, di riposare un po’, salì le scale e trovò

un’altra stanzetta con sette lettini sui quali si coricò e si addormentò.Mentre dormiva, tornarono i padroni di casa: erano sette nanetti che lavoravano tutto il giorno nella mi-niera d’oro e, alla fine della giornata, erano stanchi e affamati. Rimasero sorpresi e delusi nel vedere i loro piattini vuoti, ma ancora più grande fu la loro sorpre-sa e il loro spavento quando videro quella specie di gigante che dormiva nei loro lettini: si avvicinarono piano piano ,col cuore in gola , per guardare meglio e, un attimo dopo , la loro paura svanì. Stettero lì, in adorazione e, quando Biancaneve sì svegliò, si sor-prese a vedere quegli strani ometti che la fissavano sbalorditi, si scusò, per aver mangiato la loro cena e raccontò loro la sua storia. I nanetti erano commossi e la invitarono a restare con loro. Tutte le mattine, pri-ma di andare a lavorare, le raccomandavano di stare attenta, di non uscire e di non parlare con nessuno. La fanciulla li rassicurava, si metteva a riordinare la casa e a preparare gustosi pranzetti. Intanto, al ca-stello, la regina cattiva, sicura che Biancaneve fosse morta, viveva tranquilla e senza il minimo rimorso; un giorno, però, volle consultare di nuovo il suo spec-chio e lo specchio le rispose di riconoscere quanto fosse bella, ma che Biancaneve lo era ancora di più.Allora, la regina, verde di rabbia, capì che il guardia-caccia l’aveva tradita , furibonda, pensò di sistemare la fanciulla con le sue stesse mani. Fu così che prese un potente veleno, lo versò su di una grossa mela rossa, preparò uno strano filtro, lo bevve e, immedia-tamente, si trasformò in una brutta vecchia rugosa. Si mise in cammino verso la casa dei sette nani; quan-do arrivò, Biancaneve era alla finestra, le si avvicinò e, facendo una voce dolce dolce , la salutò, le chiese un bicchiere d’acqua, dicendo di avere una gran sete.Senza pensare alle raccomandazioni dei nanetti, la fanciulla rispose con slancio: dopo aver bevuto, la vecchia tirò fuori la mela avvelenata e, in segno di gratitudine, la porse a Biancaneve che, commossa la prese e, per non sembrare scortese, le diede subito un morso.Il veleno era così potente che la poverina cadde su-bito in terra. Quando i nani tornarono la trovarono immobile e fredda e, invano, tentarono in tutti i modi di farla rinvenire: alla fine si arresero alla triste realtà.I poveri ometti piansero e si disperarono e, con loro, piansero tutti gli animali della foresta.I nani, poi, le fecero una bara stupenda, tutta di cri-stallo, la sistemarono nel bosco tra i fiori e gli animali che lei aveva tanto amato e tutti i giorni andarono a trovarla. Un giorno, però, passò di lì un bellissimo Principe in groppa al suo cavallo bianco: quando vide la meravigliosa fanciulla, che sembrava dormire nell’urna di cristallo, restò incantato, sollevò il coper-chio, la baciò. Biancaneve si svegliò, si stropicciò gli occhi e si mise a sedere. Il Principe, allora, le chiese se voleva diventare la sua sposa; la fanciulla accettò con gioia, salutò i nanetti che, da quel giorno, non litigarono più. Quante cose avevano imparato!L’unica a non avere imparato niente era la regina, che un giorno interrogò lo specchio che le disse , nuova-mente, quanto la bellezza di Biancaneve fosse supe-riore alla sua. La regina impazzì dalla rabbia, afferrò lo specchio, lo scagliò in terra e, in quel momento, il castello esplose in un fragore assordante. Della regina cattiva nessuno seppe più nulla.

GIUGNO - Il 21 è il giorno più lungo dell’anno: c’è il solstizio d’estate, il giorno con più ore di luce. Come il mese di maggio, anche giugno è un mese di colori, di fiori, di insetti e di farfalle.E’ il linguaggio dei colori in natura: i fiori sono profumati e colorati, per attirare gli insetti che, in questo modo, favoriscono l’impollinazione.

LE FARFALLE sono colorate per, meglio mi-metizzarsi con le tinte vivaci della primavera e dell’estate. Sulle ali hanno dipinti grandi occhi, per intimorire i predatori. Se, poi, si guarda con attenzione, si possono vedere sotto le fo-glie i bozzoli che proteggono i bruchi, mentre si trasformano in farfalle. Quando il bozzolo si apre, ecco che il bruco è diventato farfalla ed è già pronto a volare.

I BOZZOLI sono fatti con un filo molto resi-stente, prodotto dal bruco, per proteggersi. Furono i cinesi, molti secoli fa, ad imparare, per primi, l’arte di tessere i fili di seta, per tra-sformarli nelle meravigliose stoffe colorate, così ricercate in tutto il mondo. LE GEISHE giapponesi si vestivano di splendidi Kimono, che erano delle vere opere d’arte.

Se desideriamo parlare di ANIMALI, soffer-miamoci sullo STRAORDINARIO VIAGGIO DELLE FARFALLE.Le farfalle monarca sono protagoniste della più grande migrazione stagionale del nostro pianeta. Decine di milioni di esseri viventi, in-sieme, si muovono e, insieme, trasmigrano.Grandi farfalle gialle e rossobrune, da fine agosto a dicembre, viaggiano per 5.000 km, per tutta l’America, verso sud. Sono talmente numerose, che sembra, che in cielo, si muova una gigantesca nuvola. Quando giungono in Messico, creano colonie tra gli altissimi pini. In aprile, i loro “figli” e “nipoti”, altri milioni di esemplari compiono il viaggio inverso.

Dedichiamo, ora, un pensiero agli UOMINI e a una loro BELLA e DIFFICILE IMPRESA: La scalinata di oltre 10.000 scalini.Ogni anno, a giugno, si svolge una gara sulla scalinata più lunga del mondo, che si trova sulle Alpi svizzere, sul Monte Niesen. La scali-nata, da 11.674 scalini, parte da una quota di 693m e arriva sulla cima del monte a 2362m. La scalinata si snoda lungo la linea del trenino a cremagliera ed è utilizzata solo dal perso-nale di servizio della funicolare ma, una volta all’anno è aperta a 200 persone, che parteci-pano a una tradizionale corsa. Il record della competizione è di un’ora e due minuti.

ARRIVEDERCI al MESE di LUGLIO.

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Lettere al giornaleSpettabile redazione,perché lasciamo che NOVELLARA diventi SEMPRE PIU BRUTTA e perché l’AMMINISTRAZIONE STA A GUARDARE?Novellara sta diventando sempre più brutta, a cau-sa dell’edificazione selvaggia e della graduale scom-parsa delle sue zone verdi, come ci ha fatto notare Cristiana Pivetti, ne “Il Portico” del mese di aprile e con la quale concordo, ma sta diventando brutta an-che per la TOTALE MANCANZA di DECORO DEGLI SPAZI COMUNI, quali le zone antistanti le cancella-te prospicienti le strade, i bordi delle strade, le rive dei fossati e dei canali, i parchi, i portici, Vicolo dei Mille, il Piazzale Cesare Battisti, i lati della nostra Collegiata, tanto per citarne alcuni: VERE e PROPRIE TERRE di NESSUNO, covo di erbacce, pattume, cac-che, MOZZICONI di SIGARETTA, dai quali Novellara è invasa. Ma, signori FUMATORI e FUMATRICI, sfido io che, a casa vostra, non riempite il cortile e il prato , con la stessa noncuranza, con la quale RIEMPITE di MOZZICONI lo spazio di tutti, per il quale dovreste avere il doppio rispetto! Perché, in molti paesi, che spesso citiamo e che portiamo ad esempio, questo non succede? E’ vero, allora, il detto “il pesce puzza dalla testa?”Perché, poi, solo UN NUMERO ESIGUO di FORNAI NOVELLAREI ha adottato l’USO del GUANTO, per servirci il pane e per non toccarlo con le mani nude, dopo aver contato il denaro o essersi grattato il naso o la testa? Cos’è questo NON SENSO delle COSE, questo NON AVER CURA, questo LASCIAR CORRERE, che tanto tutti fanno così e che tanto non cambia niente? Balle, dove non arrivano l’intelligen-za ed il buon senso, INTERVENGANO le LEGGI, che ci sono, ma, a NOVELLARA, come altrove, MANCA l’AUTOREVOLEZZA, per farle rispettare.O aspettiamo che a qualcun altro vengano fratturate le costole, perché investito da un ciclista che transi-tava in bicicletta sotto il portico o che qualcun altro, a suo comodo, continui a transennare il parcheggio davanti alla propria casa o che qualcun altro, come me e la mia famiglia, continui a svegliarsi, dopo più di 15 anni, con lo scarico merci da parte del LIDL, in orario non consentito? In merito a quanto detto fino ad ora, consiglio di consultare il REGOLAMENTO COMUNALE di POLIZIA LOCALE, per rendersi con-to di tutto quello che VIENE REGOLARMENTE DISATTESO.UN GRANDE PRIMO CITTADINO di Novellara ave-va sostenuto la necessità di ESSERE SEMPRE UN PASSO DAVANTI alla LEGGE, quando fosse ritenu-to necessario e, se questo poté valere per le grandi cose, perché non avvalersene anche per quelle picco-le, quelle della quotidianità, che riguardano il nostro benessere insieme?Rientrano, in questo contesto, LA MANCANZA di

Camminata AVIS 2011

DECORO ed IL MANCATO RIPRISTINO del VERDE, propri dell’edificio situato al CONFINE della MIA ABITAZIONE, in VIA M. POLO,15. Questo edificio ospi-ta un esercizio commerciale ed un’agenzia viaggi, ge-stita da cittadini indiani ed un laboratorio gestito,fino a poco tempo fa, da cittadini cinesi. Storia vecchia, sotto-posta, nel corso degli anni, agli uffici preposti: Sindaco, tre Assessori, Polizia Municipale, Ufficio Ambiente, Difensore Civico, passando per l’Urp e LIQUIDATA con “OGNUNO, A CASA SUA, FA QUELLO CHE VUOLE e NON SI PUO’ OBBLIGARE A FARE IL CONTRARIO ( non è proprio così, per chi è visibile al pubblico passaggio, consultate nuovamente il Regolamento Comunale di Polizia Locale) ed IL MANCATO RIPRISTINO del VERDE LIQUIDATO come QUESTIONE tra PRIVATI.Non è così: questa è la CONSEGUENZA del TAGLIO INUTILE degli ALBERI, per fare spazio ad un PARCHEGGIO ALTRETTANTO INUTILE e la DISPUTA nata tra il PROPRIETARIO dell’EDIFICIO e l’AFFITTUA-RIO, in merito alla COMPETENZA del RIPRISTINO del VERDE. La vicenda,ben lontana dal raggiungere una soluzione condivisa, ha favorito L’INTERVENTO dell’UFFICIO AMBIENTE, che ha PROVVEDUTO alla PIANTUMAZIONE,ma in modo frettoloso e superficia-le, favorendo la CADUTA di ALCUNI ESEMPLARI, dopo poco tempo, lasciando UNO SPAZIO APERTO, rivolto ALL’INGRESSO DI CASA MIA. In merito a questo, da anni, non CHIEDIAMO niente di più e niente di diverso, se non DI TERMINARE IL LAVORO MAL FATTO. E perché NON LASCIARE, LA DOMENICA, VIA VESPUCCI, stretta, pericolosa, a disposizione dei PEDONI e dei CICLISTI e RISERVARE, a CHI SI RECA al TEMPIO SIKH, l’INGRESSO ed il PARCHEGGIO di via COLOMBO? Si eviterebbero pericolose gimkane di pe-doni con animali e di ciclisti con bambini, tra le auto che raggiungono il tempio, la congestione nei pressi e sul ponte di via Casella e le pipì nel cortile della casa al di là del ponte. All’Amministratore, che più di un anno fa aveva risposto a questa mia richiesta,dicendomi di un bellissimo percorso spirituale, che stava avvenendo all’interno del tempio, io replico che questo può andare di pari passo con la sicurezza, il decoro ed il benessere di chi è ospite e di chi ospita.

Luisa Torelli Santachiara

Spettabile redazioneA Novellara, città d’arte situata nella bassa reggiana, piove acqua dalle case, dai balconi e dalle finestre. Evento straordinario, considerato che si trova distante dai paesi rivieraschi del fiume Po’. Eppure è successo e nessuno se l’aspettava. Nessuno avrebbe mai pensato che la natura avrebbe invaso le abitazioni private dei cittadini. Il motivo scatenante, come sempre accade in que-sti casi, è stato l’intervento dell’uomo: i Consiglieri dell’opposizione di Novellara del Popolo delle Libertà, intimoriti forse dall’ultimo e decisivo affondo al gover-no Berlusconi, hanno denunciato immediatamente la comparsa di bandiere che esprimevano posizioni po-litiche rispetto al referendum del 12-13 Giugno con scritto: “Fermiamo il nucleare”, “ Sì all’acqua pubbli-ca”. Avete letto bene, denunciato. Un atto estremo

per fermare i pensieri che le persone si sentono di esprimere non in luogo pubblico, ma nelle proprie case (è noto che ogni casa sia viva grazie ai pensieri che la abitano). Questi cittadini oltre alla denuncia, hanno dovuto perdere tempo a tirare via le bandiere – prevista multa di euro 700 se l’avessero lasciata - fingere di essere d’accordo con la legge, trovare una collocazione interna e segreta nelle proprie dimore. Solo in seguito all’azione del gruppo di maggioranza e del Sindaco Daoli s’è potuta ripristinare la legalità , ora le bandiere si possono esporre all’esterno delle abitazioni. Allora ecco il momento in cui i cittadini si sono ribellati per il tempo perduto, ecco l’esplo-sione di bandiere che manifestano un dissenso, un pensiero proprio. Il grido silenzioso della cittadina si rivolge a coloro che fanno di tutto per contrastare la possibilità di esprimere il proprio pensiero con la pa-rola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente (articolo 21 della Costituzione Italiana). Divertente perché si tratta dell’articolo che più utilizza la minoranza politica di Novellara per attaccare, senza valide ragioni, l’Am-ministrazione. Quando il pensiero della popolazione va oltre posizioni politiche e crea un vero e proprio sviluppo di pensiero di comunità, ci si sente entusia-sti di amministrare. Calvino parlava di ‘città comu-nicativa’. “Lo sguardo percorre le vie come pagine scritte: la città dice tutto quello che pensa, ti fa ripete-re il suo discorso e, mentre credi di visitare Tamara, non fai che registrare i nomi con cui essa definisce se stessa e tutte le sue parti”. Novellara ha esposto i suoi simboli, i suoi significati. E voi, cittadini di ogni luogo, cosa fareste se vi dices-sero che non potete mostrare il vostro pensiero? Non decade la democrazia? In questo caso non è acqua sprecata quella che inon-da le abitazioni.

Francesca Luppi, Consigliere Comunale a Novellara

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Poeti di casa nostradi Bertozzi Copelli Marisa

...E NON SOLO

Su annoso stirpo una turgida rosa ostentava profumi e colori di vitaMirava alla rosa un tenero boccio ignorando le spine poggiato allo stirpoQuel giorno d’agosto avranno rizzato argentate chiome gli ulivi contortiQuando gli appelli facevano eco dove si mischia timo e salmastroRichiami accorati, parole e figure in tutte le case ... a tutte le oreFalse opinioni vantava la rosalacrimoso dolore lo stirpo spinosoIntrecci dubbiosi facevan temere un ratto oscuro o turbe d’amorePoco lontano su basse scogliere il mirto cresce fra le fenditurePiù sotto l’onda sommessa fremendo accarezza il rosato arenileNell’acqua limpida e poco profonda dovevan tuffarsi il boccio e la rosaProgetti mutati da crudele ripulsa sordido dramma ancora irrisoltoTanti dubbi mischiati a certezze entrano ancora in tutte le caseRimane adombrata la lieta figura circondata com’era da “gente sicura”D’amaro destino fu forse la svolta proprio quel dì mostrandosi donnaSui biondi capelli un fiocco rosato come quell’abito grazioso indossatoLa verità ... resta ancora celata ma ad AVETRANA la gente è mutataII fango schizzato calando il bocciolo ha avvolto la rosa, lo stirpo ... e non solo.

Pubblichiamo qui a fianco la lettera di ringraziamento che la famiglia Costa – Cocconcelli ha ricevuto dal Presidente AIDO Provinciale, a seguito della do-nazione alla associazione donatori organi, delle cornee della propria familiare Elvira, recentemente scomparsa.

Alla FAMIGLIA COSTA COCCONCELLIAbbiamo appreso del nobile gesto di umana solida-rietà da Voi compiuto acconsentendo la donazione delle cornee di Elvira dando così speranza di una vita migliore a persone in sofferenza.Nell’esprimere la nostra partecipazione al grave lutto, formuliamo le sentite condoglianze a Voi tutti famigliari che pur nel momento di grande dolore avete recepito lo spirito dell’AIDO volto a dare be-neficio alla sofferenza altrui. Con un commosso abbraccio,

Il Presidente AIDO Provinciale Cav. Gianfranco Bonacini

PER RICORDARVI DI MEVerrà il giorno in cui il mio corpogiacerà su un lenzuolo biancorincalzato con cura sotto i quattroangoli di un materasso in ospedale.A un certo momento un medico dichiarerà che il mio cervello hacessato di funzionare e che la miavita si fermata a tutti gli effetti.Allora non chiamate quel letto il mioletto di morte chiamatelo il letto divita e lasciate che tutte le parti delmio corpo vengano utilizzate perchéaltri possano vivere meglio.Date i miei occhi a un uomo che nonha mai visto un’aurora il viso di un bambino e l’amore negli occhi di una donna.Date il mio cuore a una persona cheper esso ha patito infinite sofferenze.Date i miei reni a chi legato a una macchina per sopravvivere.Se dovete seppellire qualcosa seppelite i miei difetti le miedebolezze e tutti i pregiudizi contro imiei simili.Se vorrete ricordarvi di me, fatelocon una buona azione con una parola di confronto per qualcuno che ha bisogno di Voi.Se farete tutto ciò vivrò per sempre.

Per informazioni Tel. 0522-304033

Artisti novellaresi di Romano Taschini

Chi fosse interessato all’acquisto del libro di Romano Taschini “Artisti Novellaresi”, ora potrà trovare le ultime copie disponibili presso tutte le edicole di Novellara.

Umberto Bertani (Namber)

Ad un anno dalla scomparsa il tuo ricordo è sempre vivo in noi.Il fratello Rainero con Rina e i nipoti.

mensile novellarese d'informazione

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Offerte in favore dei servizi Istituzione “I Millefiori”

In memoria di Lea GualdiI figli Ferretti Paolo, Miriam e Maria Rosa, Ferretti Nube e Zito. In memoria di Cocconcelli ElviraBallabeni Renzo, Faietti Clarice Anna, Fam Branchini Egidio, Famiglie Costa Benito, Franco, Maria, Fabio, Fabrizio, Fam. Borziani Mailli.In memoria di Pavarini Gianfranco Tiracchini Angela. In memoria di Monticelli OnegliaPugnaghi Giuliano. In memoria di Bo ZeaBattini Silla. Libera offertaSig.re Crotti Ilva, Bertozzi Anna Maria.

REDAZIONE: VIALE MONTEGRAPPA, 54 NOVELLARA (RE) TEL. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni, Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva,

Sara Lanza

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Sped. in abb. post. comma 27 art.2 Legge 549/95 - Fil. RE gr.III 70%

IDA MASSARINel 11° e 20° anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con affetto i figli, la nuora, il genero e i nipoti.

NATALE BRIONI

INES LOSCHI (GALEANA)

Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con affetto i figli Dino e Idina, i nipoti e i parenti tutti.

FERNANDO BENATI

JAMES BERTAZZONINel 20° anniversario della scompar-sa, lo ricordano con affetto la moglie Virginia, le figlie Savia e Claudia, i generi e i nipoti.

RENATO PATERLININel 3° anniversario, ti ricordano con l’affetto di sempre i figli, la nuora i nipoti e pronipoti.

Nell’ 17° anniversario della scom-parsa, lo ricordano con affetto i famigliari e i parenti tutti.

FIORAVANTE DALLAGLIO

GIACOMO LOSCHINel 20° anniversario della scom-parsa, lo ricordano con affetto il figlio Giorgio con la moglie Diana e il figlio Massimo.

Troppo presto ci hai lasciato ma per la tua bontà sarai sempre vivo tra noi.

I tuoi cari

MARCO SAVAZZA

Ti hanno portata via dalle nostre braccia senza averci dato il tempo per un ultimo saluto. Sarai per sempre nei nopstri cuori! Grazie di tutto.A 1° anno dalla scomparsa la ricor-dano con affetto il marito Massimi-liano, le figlie Lorena e Melissa, la nipote Denise e i generi.

TOMMASINA RAZZINI

EZIO BERTAZZONINell’ 6° anniversario della scomparsa, lo ricordano con affetto le sorelle e i nipoti.

Ad un anno dalla scomparsa il ricordo è sempre vivo. La moglie, i figli, mam-ma, fratelli, nuore e nipoti.

FRANCO SACCANI VEZZANINel 35° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie, i figli con le nuore il genero e i nipoti. Un pensiero anche dalle pronipoti Laura, Greta, Marlene e Sara.

ARTURO SACCANI VEZZANI

Anno 1949 - Un gruppo di amici novellaresi in week-end a Cervarezza

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Campagnola Emilia via Reggiolo, 22 tel.0522/663508

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