partecipazione anno ii numero 4

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Promosso dalle Compagne e dai Compagni del circolo SEL CasadellaSinistra XIII Municipio Partecipazione”: L’autobiografia del nostro territorio, scritta dai nostri cuori anche su Partecipazione [email protected] Anno II Numero 4 Filippo Lange, Presidente di Affabulazione : “Salvare il Teatro del Lido” È con grande piacere che annunciamo l’apertura della nostra seconda sede. Dopo aver inaugurato il locale di Via Pucci Boncabi n 59 ad Ostia Lido, Venerdì 18 ab- biamo aperto la nuova sede ad Ostia Antica. Oltre un anno fa avevamo deciso di chiudere la piccola casa che avevamo in Via delle Saline, per trasferirci in un locale più grande, delle difficoltà sopraggiunte, non dipendenti dalla nostra volontà hanno pero impedito che questo nostro progetto potesse realizzarsi. Siamo rimasti oltre un anno sen- za sede, ma non abbiamo mai rinunciato al nostro progetto, ed ora finalmente siamo riusciti a realizzarlo la nostra nuova sede è realtà. Una sede più grande e più centrale della precedente, Anche noi, siamo più grandi e più centrali di un anno fa e lo siamo grazie al nostro lavoro e nostro impegno. Lavoro ed impegno di Compagne e Compagni che come Alberto Corsi non hanno mai smesso di lavorare per ricostruire la sinistra. La sede la abbiamo intitolata proprio ad Alberto Corsi, perché questa sede è stata un suo sogno, ed averlo realizzato è anche una sua vittoria. Perché SEL è un sogno che insieme a lui abbiamo perseguito,e che nel suo ricordo vogliamo continuare a perseguire. “La Casa della Sinistra” Raddoppia di Maurizio Carrozzi (Coordinatore “Casa della Sinistra” Municipio XIII) dopo aver letto questa pubblicità, vieni al ns. punto vendita e potrai fruire dello sconto In Questo Numero: Intervista a Filippo Lange di Assunta Giacca Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in Italia di Vita solaro Cose strane di questo mondo di Anna Grazia Barsanti Piazza Cultura di Assunta Giacca Arsenico nel Cimino di Edgardo Signoretti di Assunta Giacca Affabulazione è senza dubbio una delle più importanti realtà culturali presenti ad Ostia e nel XIII Municipio. Filippo Lange ne è il coordinatore ed è da sempre impegnato nelle iniziative culturali del territorio,nella difesa del teatro del Lido e nel recupero di alcuni locali della struttura dell’Ex Vittorio Emanuele per la realizzazione del progetto della Casa della Cultura. A lui rivol- giamo alcune domande…. Continua a pag. 2

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Page 1: Partecipazione anno II  numero 4

Promosso dalle Compagne e dai Compagni del circolo SEL CasadellaSinistra XIII Municipio

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“Partecipazione”: L’autobiografia del nostro territorio, scritta dai nostri cuori anche su

Partecipazione [email protected]

Anno II Numero 4

Filippo Lange, Presidente di Affabulazione : “Salvare il Teatro del Lido”

È con grande piacere che annunciamo l’apertura della nostra seconda sede. Dopo

aver inaugurato il locale di Via Pucci Boncabi n 59 ad Ostia Lido, Venerdì 18 ab-

biamo aperto la nuova sede ad Ostia Antica. Oltre un anno fa avevamo deciso di

chiudere la piccola casa che avevamo in Via delle Saline, per trasferirci in un locale

più grande, delle difficoltà sopraggiunte, non dipendenti dalla nostra volontà hanno

pero impedito che questo nostro progetto potesse realizzarsi. Siamo rimasti oltre un anno sen-

za sede, ma non abbiamo mai rinunciato al nostro progetto, ed ora finalmente siamo riusciti a

realizzarlo la nostra nuova sede è realtà. Una sede più grande e più centrale della precedente,

Anche noi, siamo più grandi e più centrali di un anno fa e lo siamo grazie al nostro lavoro e

nostro impegno. Lavoro ed impegno di Compagne e Compagni che come Alberto Corsi non

hanno mai smesso di lavorare per ricostruire la sinistra. La sede la abbiamo intitolata proprio

ad Alberto Corsi, perché questa sede è stata un suo sogno, ed averlo realizzato è anche una sua

vittoria. Perché SEL è un sogno che insieme a lui abbiamo perseguito,e che nel suo ricordo

vogliamo continuare a perseguire.

“La Casa della Sinistra” Raddoppia di Maurizio Carrozzi (Coordinatore “Casa della Sinistra” Municipio XIII)

dopo aver letto questa pubblicità, vieni al ns.

punto vendita e potrai fruire dello sconto

In Questo Numero:

Intervista a Filippo Lange

di Assunta Giacca

Gli Ospedali Psichiatrici

Giudiziari in Italia

di Vita solaro

Cose strane di questo mondo

di Anna Grazia Barsanti

Piazza Cultura

di Assunta Giacca

Arsenico nel Cimino

di Edgardo Signoretti

di Assunta Giacca

Affabulazione è senza dubbio una delle più importanti realtà culturali presenti ad Ostia e nel XIII Municipio. Filippo Lange ne è

il coordinatore ed è da sempre impegnato nelle iniziative culturali del territorio,nella difesa del teatro del Lido e nel recupero di

alcuni locali della struttura dell’Ex Vittorio Emanuele per la realizzazione del progetto della Casa della Cultura. A lui rivol-

giamo alcune domande….Continua a pag. 2

Page 2: Partecipazione anno II  numero 4

2 Partecipazione Partecipazione

pensato bene di disperdere milioni di euro e di sotterrare lette-

ralmente nei seminterrati, umidi e inadeguati, le funzioni per

l’infanzia e l’adolescenza, che meritano invece di essere collo-

cate in spazi più adatti, nel primo o secondo piano dell’ultimo

pettine della ex colonia, a fianco della mensa Caritas per inten-

derci.

L’atteggiamento dimostrato verso le potenzialità e le funzioni

istituzionali della ex colonia dimostrano tutta l’inadeguatezza

di questa giunta, che ha una visione gretta e arretrata nei con-

fronti della cultura. Non capisce, o non vuole capire, la funzio-

ne strategica della cultura non solo verso la coesione del terri-

torio ma anche verso la promozione turistica e civile, due ele-

menti di crescita economica e sociale. Mi auguro la prossima

amministrazione possa rilanciare la colonia che per la sua natu-

ra polivalente rappresenta il polo di aggregazione più importan-

te della città.

Pensi ci siano potenzialità culturali non ancora espresse che

debbano essere ricercate e stimolate ed in che modo?

Penso che la città abbia bisogno di una programmazione cultu-

rale sensata e non di spot elettorali come è avvenuto per l’ex

depo’ in corso duca di Genova. Che senso ha aprire un museo

di cintura con una mostra di mosaici romani quando gli scavi

archeologici sono a 2 km da noi. Una brutta operazione, confu-

sa, priva di un ragionamento. Eppure Il territorio è ricco di sto-

rie da raccontare per valorizzare il paesaggio culturale: penso a

Pasolini oppure alla vicenda epica della bonifica da parte dei

romagnoli. Occorre inoltre uscire da una concezione provincia-

le dell’Estate ostiense o romana e passare invece a programma-

re il contemporaneo, elemento che attira l’attenzione di un

pubblico più attento, che guarda alla qualità della proposta e

non si accontenta delle pizze in tour.

Ci sono progetti e proposte di recupero di spazi e luoghi per la

produzione culturale nell’ entroterra?

Sarebbe utile mettere maggiormente in rete gli spazi teatrali

esistenti, anche quelli meno visibili e connetterli alle scuole per

favorire una formazione più costante. Noi abitiamo un territorio

dispersivo che ha due grandi centralità (Ostia e Acilia) e poi

centri più piccoli disseminati in un territorio vastissimo. Esiste

un tessuto associativo molto denso e ricco di idee. Faremmo un

buon servizio a creare un terreno di progettazione partecipata,

non solo nell’ambito delle iniziative culturali ma anche in quel-

lo delle scelte urbanistiche. Penso al Bilancio Partecipato come

leva per riannodare i fili della partecipazione attiva: si tratta di

uno strumento già sperimentato ma che necessita di continuità

per raccogliere i frutti più maturi.

(Continua da pag. 1)

Ad Oggi qual è la situazione del Teatro del Lido, ci sono

possibilità che i cittadini di Ostia possano usufruire di que-

sto importante spazio pubblico? E quali sono oggi le propo-

ste per rilanciarne l’attività?

Il Teatro deve essere ristrutturato per rispondere agli stan-

dard sulla sicurezza dei locali pubblici. La società Zetema

Progetto Cultura è incaricata di coordinare i lavori che sono

stati già assegnati ad una ditta. Per avviare i lavori è necessa-

rio che il Comune e il Municipio rispettino gli accordi presi

con il comitato cittadino, che nello specifico sono: 1) forma-

lizzare l’associazione di associazioni deputata alla program-

mazione del teatro del Lido 2) riassumere gli ex lavoratore

3) confermare il modello di management del teatro pubblico

e partecipato previo un contratto di servizio che affida a Ze-

tema la responsabilità amministrativa dello stabile e

all’associazione di associazione la funzione della program-

mazione artistica e culturale. Ci auguriamo che gli enti pub-

blici rispettino tutti gli impegni assunti e che lo facciano

senza perdere altro tempo prezioso. La durata del cantiere

sarà di circa 4 mesi per cui prevedo che il teatro riapra vero-

similmente nel mese di settembre del 2013.

Lo stato di abbandono della ex Colonia Vittorio Emanuele

fa il paio con il disinteresse mostrato verso il Teatro del

Lido, quali sono le proposte per far vivere questo importante

spazio e come si pensa poterlo rendere fruibile a tutti i citta-

dini?

La giunta Vizzani/Alemanno non ha solo mostrato disinte-

resse verso le funzioni socioculturali della ex colonia, ha

fatto molto peggio aggredendo le progettualità esistenti: se

da una parte ha chiuso il Teatro del Lido disperdendo scia-

guratamente opportunità esistenti e già finanziate dall’altra

ha affossato il progetto denominato Casa della cultura, un

importante polo socio culturale formativo che avrebbe dovu-

to vedere la luce già nel 2010. Invece la giunta Vizzani ha

Page 3: Partecipazione anno II  numero 4

3

“Davanti a noi uno

spettacolo imbarazzan-

te. Le lenzuola sporche,

i muri scrostati

dall’umidità, la muffa, i

materassi accatastati,

gli uomini lasciati sen-

za cure e costretti a

condizioni disumane. Il primo uomo che

ho visto era nudo, legato con delle gar-

ze, sdraiato su un letto. Era in queste

condizioni da cinque giorni”. cosi si

espresse il senatore Ignazio Marino,

presidente della commissione

d’inchiesta del Senato sull’efficacia ed

efficienza del Servizio sanitario nazio-

nale quando entrò nel manicomio crimi-

nale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me).

Un vecchio detto italiano recita: meglio

tardi che mai. Il proverbio calza a pen-

nello a proposito del d.l. 22/12/2011, n.

211, convertito in legge il 17/2/2012, n.

9, che dispone all'art. 3-ter la chiusura

degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

(Opg) per la data del 31 marzo 2013. La

prima legge in Italia a disporre il ricove-

ro coattivo all'interno dei manicomi è

stata la legge 14 febbraio 1904, n. 26.

Successivamente, con la riforma

dell'ordinamento penitenziario del ‘75 e

con il relativo regolamento di attuazione

di cui al D.P.R. 29/4/1976, n. 431, gli

ospedali psichiatrici giudiziari entrarono

a far parte del sistema penale italiano.

Al 30 giugno 2010 tali strutture conte-

nevano un totale di 1.547 detenuti che

sono prevalentemente persone colpevo-

li di reati di lieve entità, per lo più in

ambito familiare e in genere in crisi

d’astinenza da stupefacenti. Quali sono

state le motivazione culturali che hanno

portato alla costituzione degli Opg? La

normativa sugli Opg risale al codice

Rocco del 1930 e risente della concezio-

ne che si aveva a quei tempi della ma-

lattia mentale. Il folle era considerato

incurabile, pericoloso e irresponsabile e

quindi da isolare dalla società. La dia-

gnosi di infermità mentale apriva le

porte del manicomio o quelle del mani-

comio criminale se l’azione folle era

inquadrabile come reato le porte. Oggi

una maggiore conoscenza delle patolo-

gie psichiatriche e una buona efficacia

degli psicofarmaci, in grado di dare al

malato una responsabilità, una capacità

critica e di giudizio e un comportamento

adeguato alle circostanze rende la conce-

zione della pericolosità sociale del mala-

to psichiatrico modificabile con le op-

portune terapia e trattamenti di riabilita-

zione. Mentre negli altri paesi europei il

responsabile di un reato con diagnosi di

vizio totale o parziale di mente, conside-

rato incapace di intendere e di volere,

viene preso in carico dal sistema sanita-

rio per la riabilitazione e la risocializza-

zione, in Italia il reo rimaneva in carico

al sistema giudiziario. Gli Opg sono

strutture custodialistiche, strutture cioè

nate per proteggere la società dalle per-

sone pericolose. La presa in carico di

queste persone finora internate da parte

del sistema sanitario è una vera e propria

rivoluzione culturale: si tratta di persone

che hanno bisogno di cure e la pericolo-

sità sociale ha semore un ruolo impor-

tante ma secondario. Infatti solo poco

più della metà dei pazienti rinchiusi nei

manicomi criminali, sono internati per-

ché ritenuti socialmente pericolosi. Tutti

gli altri non sono stati liberati perché

non avevano un progetto terapeutico,

una famiglia che li accogliesse o una Asl

che li potesse assistere. E’ come se fos-

sero rifiutati dai “loro” territori perché

mancano le risorse. La domanda sorge

spontanea: dove andranno a finire? Il

futuro governo come pensa di far fronte

alle difficoltà di queste persone e delle

loro famiglie? La soluzione dovrebbe

essere costruire strutture sanitarie in

ogni Regione, composte da team di psi-

cologi, psichiatri e personale medico

pronto ad affrontare le esigenze dei ma-

lati autori di reato. Costruire, cioè, un

welfare e un sistema sanitario degno di

un paese veramente europeo. Nel ringra-

ziare la Commissione del Senato presie-

duta dal senatore Ignazio Marino che si

è occupata egregiamente della condizio-

ne dei cosiddetti Opg, ho creduto dove-

roso, come cittadina italiana che si occu-

pa di problemi relativi alla salute menta-

le, condividere con tutti i lettori una se-

rie di riflessioni su questa pagina oscura

della nostra storia perché la memoria e

la conoscenza rappresenta una condizio-

ne indispensabile per elaborare gli orro-

ri di una società.

Partecipazione

Inviate articoli e foto a: [email protected] siamo anche su

Gli Ospedali psichiatrici giudiziari: una pagina nera della storia d’Italia

di Vita Solaro

Spazio Salute Mentale

Ogni Lunedì dalle 17.00 alle 19.00

Presso il Circolo SEL

“Casa della Sinistra”Alberto Corsi

A cura di Enzo Caserta

Page 4: Partecipazione anno II  numero 4

4 Partecipazione Partecipazione

Come al solito sono

gli intralci burocratici

a far aumentare i

disagi di chi vuol

fruire della sanità

pubblica.

Con ordine,dopo lunghe indecisioni la

ASL RM/D ha trasferito le attività svol-

te nel Poliambulatorio di Via Paolini al

Sant'Agostino, con plauso di tutte le

forze Politiche e Sindacali del Munici-

pio.

Si ridava una struttura sanitaria alla città

e si potevano utilizzare le risorse messe

a disposizione dalla Protezione Civile

per la ristrutturazione e la messa a nor-

ma del Poliambulatorio di Via Paolini.

Questo avrebbe comportato dei disagi

soprattutto per i pazienti Odontoiatrici,

che non trovando locali sufficienti al

Sant'Agostino, si vedevano costretti a

recarsi a Commercity, per qualunque

problema dentario, ma tutti pensavamo

a tempi stringenti, poichè i fondi a di-

sposizione dovevano essere utilizzati

entro e non oltre il 15 Novembre.

Proprio dal 15 Novembre i lavori sono

fermi. Degli operai non c'è più traccia,

semplicemente perchè hanno ultimato i

lavori legati al finanziamento della Pro-

tezione Civile, finanziamento che non

prevedeva il completamento dei lavori

di ristrutturazione ma soltanto la messa

a norma. Morale della favola il Poliam-

bulatorio di Via Paolini riaprirà quando

si troveranno i fondi per ultimarne i

lavori e con i tempi che corrono....

Qualcuno dirà ma i 700 euro che c'en-

trano, proseguiamo il raccontino.

Al Sant'Agostino si è trasferito il Cen-

tro Vaccinazioni, che ha lasciato liberi i

locali di Via Vasco De gama, questo

avrebbe potuto dare il via ad una serie

di trasferimenti, che ha costo zero a-

vrebbero riportato il"dentista" ad Ostia.

Ma ripuliti i locali di via Vasco De

Gama ci si è accorti che mancano 700

euro per fare il trasloco di poche sup-

pellettili da via Cagni e questo impedi-

sce il ritorno dell'odontoiatria, i bambi-

ni a cui vengoo applicate le protesi

continueranno a recarsi a Commer city,

continueranno a saltare le lezioni ad

intasare la via Portuense, a farsi 30

Kilometri.

Il mio augurio è che il Direttore Gene-

rale, a cui non sono da attribuire le vi-

cende, dia disposizioni, trovi nel bilan-

cio milionario della ASL Rm/D 700

euro e permetta ai bambini di Ostia di

avvalersi di un servizio che è stato dato

loro per molti anni, con soddisfazione

dei fruitori

Eugenio Bellomo: “700 Euro bloccano il ritorno dell’Odontoiatria ad Ostia” di Eugenio Bellomo ( Circolo SEL Casa della Sinistra Municipio XIII )

Una volta si sarebbe detto cose dell’altro mondo, cioè cose da

non credersi, cose che fanno rabbrividire. Invece oggi cose

così strane accadono e come. Via di Castel Fusano è una stra-

da frequentatissima, da auto-

vetture, moto , biciclette ed

autoambulanze. Via di Castel

Fusano è da anni una strada

pericolosa, perché dissestata,

infatti c’è il limite di 30 KM

all’ora, da nessuno rispettato.

L’anno scorso Sinistra Ecolo-

gia e Libertà , dopo una for-

male richiesta, alla quale non era stata data risposta, fece una

manifestazione per denunciare il grave degrado della stada.

Dopo circa un mese arrivò una lettera nella quale si dichiarava

che al più presto il municipio avrebbe messo in programma

l’intervento richiesto. Nel mese di novembre grande dichiara-

zione degli amministratori municipali che si sarebbe provve-

duto all’asfaltatura. A dicembre viene asfaltato solo un picco-

lo tratto, tra l’altro il meno pericoloso. A Natale Sinistra Eco-

logia e Libertà scrive ironicamente una letterina a Babbo Na-

tale per chiedere l’asfaltatura, ricordando la grande pericolosi-

tà. A gennaio a via di Castel Fusano appaiono i seguenti car-

telli : strada dissestata e divieto alle biciclette

Pur di non asfaltarla si preoccupano di aumentare i divieti. I

ciclisti potranno rischiare la vita sulla strettissima Via Ostien-

se, unico collegamento rimasto per andare ad Ostia. Chissà se

stanno pensando di vietarla anche alle autoambulanze, visto

che non possono garantire l’incolumità degli ammalati, visti i

sobbalzi per i dossi e le buche, e che se l’autista vuole salvare

il paziente forse non può andare solo a 30 Km !!! Cose del

mondo attuale, cose che pos-

sono pensare solo coloro che

non sono capaci di imporre

l’impegno di spesa per un

asfaltatura indispensabile ed

urgente!!!! Sperando che le

istituzioni si ravvedono i

cittadini ringraziano!!!!

Cose Strane di Questo Mondo di Anna Grazia Barsanti

Inviate le foto relative al dissesto stradale a :

[email protected]

Page 5: Partecipazione anno II  numero 4

5 Partecipazione Partecipazione

Nel Lazio la pre-

senza dell’arsenico

nell’acqua è nota

da tempo (IRSA-

CNR). La Regione

Lazio sin dal 2003

ha fatto ricorso

all’istituto della deroga, una conces-

sione fatta per permettere la risoluzio-

ne di un problema e nel contempo

informare la popolazione (art. 13

comma 11 del D. Lgs. 31/2001: ” La

Regione o Provincia autonoma che si

avvale delle deroghe di cui al presen-

te articolo provvede affinché la popo-

lazione interessata sia tempestiva-

mente e adeguatamente informata

delle deroghe applicate e delle condi-

zioni che le disciplinano. ….Le infor-

mazioni e raccomandazioni fornite

alla popolazione fanno parte inte-

grante del provvedimento di dero-

ga“). Nel Lazio la cittadinanza non è

stata adeguatamente informata e mes-

sa in condizioni di potersi cautelare.

Alla fine, scaduti i termini ultimi per

mettersi in regola, l’Organizzazione

Mondiale Della Sanità dell’ONU ha

intimato la chiusura dei rubinetti. La

principale motivazione è che le popo-

lazioni esposte ad acque potabili ric-

che in arsenico potrebbero avere nel

tempo gravi problemi di salute (tra cui

cancro della pelle, cancro polmonare,

cancro al fegato e cancro linfatico).

Così dal 1° gennaio 2013 sono fuori

legge i territori (oltre 128 comuni del

Lazio) dove la concentrazione

dell’elemento As era superiore al li-

mite previsto: 10 μg/l. di As, ossia 10

microgrammi di arsenico per litro.

Maglia nera per la concentrazione

dell’arsenico nell’acqua sono alcuni

comuni della Tuscia con punte massi-

me a Viterbo fino a 40 μg/l ed a Ve-

tralla (48 μg/l.), ma non sono immuni

da inquinamento nemmeno località

dei Colli Albani, dei Sabatini e dei

Vulsini. Dieci anni non sono bastati

affinché la regione e i comuni interes-

sati si attrezzassero per la dearsenifi-

cazione delle acque potabili, nono-

stante siano attualmente disponibili

molte soluzioni tecnologiche, operati-

ve in Italia con procedimenti e metodi

fra loro diversi. Le più utilizzate sono:

la precipitazione, i processi a mem-

brana, i processi di adsorbimento, la

rimozione biologica, i processi a

scambio ionico. Per adeguare la rete idri-

ca ai parametri consentiti basterebbe in-

serire i dearsenificatori (dal costo di po-

che decina di migliaia di euro ) all’inizio

degli acquedotti. Sebbene i sindaci siano

i principali responsabili del disastro, il

ruolo chiave lo ha svolto l'ex presidente

della Regione Lazio Renata Polverini che

nel 2011 si è fatta nominare commissaria

per l'emergenza arsenico nella regione.

Nel suo piano rientrava un’ulteriore dero-

ga e le situazioni dove i valori di As

superavano i 20 μg/l (milligrammi litro).

Nel corso degli anni si è voluto sottoline-

are (anche attraverso la stampa locale)

che le responsabilità erano da ricercarsi

in una dissennata gestione del territorio

da parte dell’uomo. Ciò è vero solo in

parte poiché un piccola parte

dell’arsenico riscontrato nelle acque può

essere oggettivamente attribuito a cause

antropogeniche quali la produzione del

rame (lavorazione dell’arsenopirite Fe-

SAs) o del piombo e dello zinco, o per

largo utilizzo del metallo a scopo agrico-

lo. In passato l’arseniato di piombo è

stato largamente usato come pesticida

sugli alberi da frutto e l’arsenocromato di

rame come trattamento del legno contro

gli attacchi degli insetti. L’arsenico è

ancora usato, nonostante la sua pericolo-

sità, negli insetticidi, erbicidi, pesticidi,

fuochi d’artificio e in molti farmaci;

l’arseniuro di gallio (GaAs) è usato nel

laser, nelle celle fotovoltaiche e nei LED.

L’As è anche usato in alcune leghe metal-

liche, nella lavorazione del vetro, della

carta e delle munizioni. Inoltre è un in-

quinante del carbone, per cui centrali

elettriche a carbone sono fonti

d’inquinamento così come le fonderie ed

i cementifici. Ma tutto ciò non basterebbe

a giustificare una così alta concentrazione

del metallo nelle acque potabili del Lazio.

In realtà il Lazio è notoriamente una re-

gione di origine vulcanica, per cui la pre-

senza di arsenico nelle acque sotterranee

dei Distretti Vulcanici Laziali

(particolarmente nel Cimino-Vicano) è

essenzialmente dovuta a particolari con-

dizioni idrogeologiche: Nel suo scorrere

attraverso la roccia vulcanica l’acqua

raccoglie minuscole quantità di arsenico,

che si accumula così nella falda. Le mi-

nuscole quantità di arsenico sono prodot-

te dalla dissoluzione di arsenolite

(As2O3), anidride arsenica (As2O5) o

Realgar (AsS).

Arsenico Nell’Acqua Potabile del Lazio di Edgardo Signoretti

Page 6: Partecipazione anno II  numero 4

6 Partecipazione

Nasce, da questo numero di

“Partecipazione”, la rubrica Piazza

Cultura. Grazie alla collaborazione

di ognuno di voi e con l’aiuto di tutte

le realtà aggregative operanti nel Mu-

nicipio XIII, abbiamo costruito questa

rubrica che non vuole solamente in-

formare su quali siano le attività cul-

turali presenti nel nostro territorio, ma

ha l’ambizione di essere un vero e

proprio spazio culturale aperto e plu-

rale, costruito insieme a voi, con le

vostre idee e i vostri suggerimenti.

Nelle prossime edizioni ci saranno

interviste, approfondimenti culturali,

recensioni cinematografiche e lettera-

rie, il programma delle principali atti-

vità nel Municipio XIII. Questo spa-

zio è aperto a tutti, vi invitiamo a se-

gnalarci iniziative, eventi, mostre,

presentazioni di libri. Inviate i vostri

contributi, articoli e suggerimenti. In

questo numero troverete l’intervista a

Filippo Lange, Presidente di Affabu-

lazione. Vi Aspettiamo.

Piazza Cultura di Assunta Giacca

Scrivete a [email protected] siamo anche su

ESSENZA TEATRO

ogni sabato e domenica propone i

suoi spettacoli anche in streaming

su

http://www.essenzateatro.it/

CENTRO ANZIANI LO SCA-

RIOLANTE

Domenica 10 Polentata in sede

Domenica 17 per le Passeggiate

romane - Visita alla Sinagoga di

Roma

ASSOCIAZIONE MUSICALE

A.CORELLI

Venerdì 8 ore 21 Omaggio a

Fabrizio de Andrè per vo-

ce,chitarra e percussioni

Domenica 17 ore 11 AperiConceto

- lezione concerto"L'armonia della

musica" a seguire aperitivo a Lo

sbarco di Enea

Venerdì 22 ore 21 Omaggio a D.

SHOSTAKOVICH e N.ROTA -

Concerto per pianoforte,tromba e

orchestra d'archi.

Essenza teatro presentera' saba-

to e domenica 2 e 3 Febbraio lo

spettacolo Soliloquio Magico dalle

16 alle 19

Affabulazione sabato 2 Febbra-

io serata Amnesty international e

domenica 3 Dance dance...e a se-

guire Contest Breakdance

Febbraio 2013

Principali Appuntamenti

Piazza Cultura consiglia...

Page 7: Partecipazione anno II  numero 4

7 Partecipazione