p ff rr - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/lmg-01/psicogiuri/rosa/meccanismi_attenzione/… ·...

27
I MECCANISMI D'ATTENZIONE NELLE PRIME FASI PROCESSUALIPROF. FRANCESCO ROSA

Upload: others

Post on 30-Sep-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

““II MMEECCCCAANNIISSMMII DD''AATTTTEENNZZIIOONNEE NNEELLLLEE

PPRRIIMMEE FFAASSII PPRROOCCEESSSSUUAALLII””

PPRROOFF.. FFRRAANNCCEESSCCOO RROOSSAA

Page 2: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

2 di 27

Indice

1 L’”ATTENZIONE” E LA PRIMA FASE PROCESSUALE ---------------------------------------------------------- 3

2 I MECCANISMI DELL’”ATTENZIONE” ------------------------------------------------------------------------------- 9

BIBLIOGRAFIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 11

Page 3: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

3 di 27

1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

L’attenzione è, come la coscienza, un attributo dell’attività mentale e si caratterizza come

una funzione della mente che, posta a livello conscio, può essere diretta volontariamente o

richiamata in modo automatico dalle caratteristiche dello stimolo (Canestrari e Godino, 1997). Si

tratta, quindi, di un fenomeno del quale abbiamo consapevolezza e che nel processo penale

(specialmente nella fase degli atti introduttivi) svolge due importanti effetti:

• quella di permettere al giudice di mettere in evidenza alcune informazioni;

• quella di fargli escludere dalla coscienza tutte le altre.

Particolarmente, se non esistesse questa doppia salvaguardia dello scegliere e dell’escludere,

il giudice sarebbe letteralmente sommerso dalla massa di segnali che gli pervengono continuamente

e contestualmente al cervello, in questa fase in cui, oltre a verificare il regolare instaurarsi del

contraddittorio tra le parti processuali e valutare le eventuali questioni preliminari e pregiudiziali,

formulate dalle parti, è tenuto a regolamentare il comportamento degli altri soggetti presenti in aula,

al fine di garantire l’ordinato svolgimento del processo e, se necessario, la definitiva conclusione

dello stesso. Questo meccanismo semplice, che viene utilizzato anche dal Giudice per indirizzare

l’attenzione, è quello fisiologico, che si ottiene orientando i recettori sensoriali verso lo stimolo che

interessa. Tuttavia, vedere qualcosa con gli occhi non sempre significa notarla o prestarvi

attenzione, potendo il nostro pensiero attestarsi alla valutazione di altro. Tutti, d’altro canto,

abbiamo avuto l’esperienza di fissare qualche cosa o qualcuno pensando ad altro, come se questo

qualcosa o qualcuno, pur se presente nel nostro campo visivo, non esistesse. Il giudice, inoltre, in

tale attività, dispone, anche di una “attenzione selettiva psicologica” (Canestrari e Godino,1997)

Page 4: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

4 di 27

che gli permette, quando raggiunto contemporaneamente da una pluralità di suoni, di escludere

quelli ritenuti meno importanti, (voci di persone che in aula parlano fra di loro, squilli di telefonini,

etc.) per continuare ad interloquire con il Pubblico Ministero o il Difensore, anche quando il suono

delle loro parole è più basso rispetto a tutti gli altri rumori e alle voci dell’ambiente circostante.

Grazie ad esperimenti di laboratorio, è stato dimostrato che l’attenzione selettiva funziona non solo

per gli stimoli acustici ma anche per quelli visivi. Nel caso delle voci è più facile prestare attenzione

selettiva se la voce della persona cui ci volgiamo si distingue dalle altre per il timbro (per esempio,

se è una voce maschile su uno sfondo di voci femminili), oppure se la produzione verbale risulta

soggettivamente più chiara e coerente. Nell’insieme, vigono quali facilitatori della “attenzione

selettiva psicologica” gli stessi fattori gestaltici di organizzazione e configurazione dello stimolo,

quali la salienza, la buona forma, la coerenza, il destino comune, la simmetria, il contrasto fra la

figura e lo sfondo (Norman e Bobrow, 1975). Ne deriva che gli stimoli con un buon rilievo

percettivo (un suono che venga rimarcato con l’accento, una pausa che sia seguita da un aumento di

volume, etc.) destano più facilmente l’attenzione e vengono registrati con maggiore facilità. Questa

cosa è ben nota agli avvocati, quando cercano di dare alla loro voce un’espressione non monotona.

Tutto ciò è possibile a motivo del modo di verificarsi della situazione processuale. Certamente, se

inviassimo in contemporanea, tramite apposite cuffie, due messaggi differenti alle due orecchie del

Giudice (tecnica dell’ascolto dicotico o binaurale) letti, seppur in modo distinto e parallelo, dalla

stessa voce, questi avrebbe serie difficoltà a prestare una attenzione selettiva ad uno solo di essi,

escludendo gli altri. Se, invece, ad uno dei suoi orecchi venisse inviata una voce e all’altro una

melodia musicale, non avrebbe la minima difficoltà a prestare attenzione ad un canale, escludendo

completamente l’altro. L’attenzione selettiva alle immagini è stata studiata proiettando

contemporaneamente due filmati, emergendo che la selezione attentiva psicologica è possibile solo

se esiste una marcata differenziazione di organizzazione tra i due stimoli (come differenze di colore,

Page 5: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

5 di 27

di contrasto, di tessitura di linee, etc.), mentre il compito diverrebbe arduo se i due stimoli

contemporanei fossero percettivamente simili. Un ulteriore quesito, trattando della attenzione,

riguarda il destino dello stimolo che non viene seguito perché l’attenzione è stata diretta altrove.

Nella maggior parte delle ricerche, i soggetti sono in grado di dire in modo generico quale sia il tipo

di messaggio non seguito (parole o musica, una figura umana o un paesaggio, o altro ancora) ma

non sono capaci di ricordare nulla nel dettaglio. Questo ricordo ombra di carattere globale è inoltre

labile come una memorizzazione a breve termine e svanisce nello spazio di pochissimi secondi (non

più di cinque o dieci). E’ un fenomeno abbastanza analogo a quanto si verifica allorchè in aula il

giudice dirige lo sguardo verso un testimone presente insieme ad altre persone che fanno parte del

pubblico: i visi delle altre persone in aula sono tutti presenti nel suo campo visivo e per qualche

secondo sarà forse in grado di dire che c’erano, se erano molte o poche o anche se erano più uomini

o più donne, ma ben presto questo ricordo incidentale ed immediato svanirà completamente. Questo

fenomeno si spiega col fatto che il messaggio cui non si presta attenzione non viene elaborato

percettivamente e quindi non passa dalla memoria immediata, ossia da quella a breve termine a

quella a lungo termine. Secondo questa teoria (definita “del filtro primario”) (Broadbent, 1958) il

filtro dell’attenzione blocca i segnali a livello di uscita dal recettore sensoriale nel percorso verso il

cervello e così i segnali bloccati (ovvero tutti quelli ai quali non si presta attenzione) non

raggiungono la corteccia cerebrale e non vengono pertanto né elaborati né registrati in memoria.

Contraddirebbe però questa teoria la costatazione che alcuni segnali particolari ( come sentire il

proprio nome in un elenco di nomi estranei) sono raccolti percettivamente anche senza che si presti

attenzione. Queste eccezioni indicano che il filtro non è assoluto, ma solo attenuativo della

accessibilità del segnale, in modo che, se il segnale è saliente da un punto di vista percettivo o

affettivo, esso può comunque essere raccolto. Spesso, infatti, il Giudice sembra non soffermarsi

sulle situazioni diverse da quelle che lo riguardano immediatamente, fino a quando una parola,

Page 6: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

6 di 27

espressa in un insieme di voci, o un comportamento, tra quello di altri, rilevanti processualmente,

non lo ridestano. Una diversa teoria capace di spiegare un numero maggiore di fenomeni e quindi

maggiormente convincente, sembra essere quella del “filtro tardivo terminale”. Secondo questa

teoria anche i segnali cui non si presta attenzione arrivano al cervello e vengono tutti elaborati

almeno parzialmente. Tale elaborazione sarebbe però inconscia ed automatica e l’informazione non

verrebbe immagazzinata in modo permanente in memoria. Il filtro dell’attenzione, posto a livello

corticale, si dirigerebbe allora verso i segnali prescelti per operare su di essi una elaborazione

consapevole e volontaria, che ne consentirebbe la stabile memorizzazione (Norman e Bobrow,

1975). Esiste una ulteriore teoria, proposta da Neisser (1981), che respinge l’idea che esista un

meccanismo attivo di selezione attentiva e sostiene invece che il processo di focalizzazione

dell’attenzione derivi molto semplicemente dalla limitata disponibilità del sistema mentale ad

elaborare contemporaneamente i segnali. La capacità di prestare attenzione a più stimoli che

giungono contemporaneamente entro il sistema è quindi legata alla difficoltà del compito da un

punto di vista cognitivo più ancora che percettivo. Se, per esempio, un giudice è molto esperto e con

molti anni di attività professionale avrà, diversamente da uno di prima nomina, una minore

difficoltà a prestare contemporaneamente attenzione al processo e a quanto avviene in aula. Il

giovane Uditore, al contrario, sarà talmente concentrato che non riuscirà né a pensare nè a prestare

attenzione ad altro. Questo esempio ci riporta al tema dell’attenzione divisa cioè della possibilità di

prestare contemporaneamente attenzione a più di un segnale. Un primo fattore che la facilita è

sicuramente la “automatizzazione” esecutiva di un compito che deriva dalla pratica. Alcuni noti

campioni di scacchi sono stati capaci di giocare contemporaneamente, vincendo, fino a 38 partite.

Ma anche senza essere campioni, tutti quanti siamo capaci di camminare (un movimento

automatizzato) e contemporaneamente di parlare, pensare ed osservare il paesaggio. Oppure, se

guidiamo la macchina già da anni ed il traffico è fluido, siamo certamente in grado di pilotarla

Page 7: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

7 di 27

sintonizzando contemporaneamente la radio o accendendoci una sigaretta. Il secondo fattore che

permette di suddividere l’attenzione è il fatto che i segnali derivano da canali diversi fra loro. E’

agevole parlare al telefono e contemporaneamente guardare la televisione, mentre è quasi

impossibile parlare al telefono e contemporaneamente stare attenti a ciò che si dice alla radio. Ha

una notevole importanza pratica capire come le persone possano sostenere l’attenzione selettiva per

lunghi periodi di tempo. Sono infatti numerose le attività che richiedono una attenzione sostenuta, o

vigilanza focalizzata, come la guida per lunghe distanze, il controllo di una catena di montaggio, la

sorveglianza di polizia, l’esecuzione di complessi interventi chirurgici, per fare solo alcuni esempi.

Anche per il Giudice, pertanto, il mantenimento di una buona e duratura vigilanza, ovvero il

mantenere per lungo tempo una attenzione sostenuta, senza commettere errori, è facilitato dalle

caratteristiche dello stimolo (Canestrari e Godino, 1997). Quando lo stimolo è intenso ed ha un

ritmo velocemente variabile, la vigilanza è maggiormente facilitata, mentre l’attenzione e la

vigilanza si assopiscono con stimoli di bassa intensità e con un ritmo di variazione molto lento. La

guida sportiva in una strada di montagna favorisce il mantenimento della vigilanza, mentre guidare

sempre a velocità ridotta e costante in un rettilineo autostradale di notte può ridurla al punto da

provocare colpi di sonno. Se lo stimolo è statico e se teniamo lo sguardo a lungo fisso su di esso,

oppure se esso si muove sempre nello stesso modo, la vigilanza può cedere nello spazio di pochi

secondi, come si verifica con le tecniche di induzione ipnotica. La vigilanza sostenuta e la qualità

della prestazione sono anche in rapporto alla condizione neuro-funzionale del soggetto. In

particolare sono legate al suo livello di attivazione o eccitabilità. Se il livello di attivazione è molto

basso lo è anche il livello della sua prestazione. Con una attivazione molto alta il livello della

prestazione diventa molto scadente e, particolarmente, se il compito è impegnativo. Il livello

ottimale di prestazione e la vigilanza ottimale si registrano di norma con gravi intermedi di

attivazione. Comunque, la capacità di prestare attenzione non è una funzione diretta dello stato di

Page 8: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

8 di 27

vigilanza o della capienza del canale sensoriale (Canestrari e Godino, 1997). Si è visto, ad esempio,

che le capacità sensoriali dei bambini di sei/sette anni sono del tutto analoghe a quelle di un

soggetto adulto ma la loro capacità di filtrare le informazioni e di prestare una attenzione selettiva

non è di norma la stessa. Questa capacità è uguale solo nel caso che il messaggio sia atteso, ovvero

quando le abilità cognitive del soggetto consentono di selezionare certi aspetti rilevanti degli eventi,

ovvero di astrarre regole che permettono di organizzare cognitivamente una sequenza probabile. E’

attraverso la comprensione e l’elaborazione cognitiva che gli eventi non si fanno più inaspettati e si

rende possibile una diversa regolazione dell’attenzione. Spesso, infatti, in questa fase definita

“degli atti introduttivi del Giudizio”, il verificarsi di situazioni più o meno analoghe, inducono il

Giudice quasi a prevedere le eccezioni che il Pubblico Ministero o il Difensore intendono

argomentare, arguendone il più delle volte l’ordine logico di espressione o addirittura una maggiore

e più motivata contestazione di quanto lo stesso richiedente non arguisce di formulare. L’attenzione

non va perciò intesa come un semplice correlato funzionale dello stato di vigilanza, ma piuttosto

come un processo selettivo presente fin dalla nascita e che si perfeziona ed incrementa nella sua

capacità, insieme al progredire delle abilità percettive e cognitive. L’attenzione indica inoltre il

processo grazie al quale alcune “parti” dell’informazione sensoriale vengono codificate ed

elaborate, mentre altre vengono escluse. In questo senso il processo attentivo è connesso con il

meccanismo di selezione.

Page 9: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

9 di 27

2 I meccanismi dell’”Attenzione”

L’attenzione, infatti, richiede almeno cinque meccanismi, e precisamente:

1) allerta;

2) attivazione;

3) orientamento;

4) detezione;

5) consapevolezza.

La prima indica la quantità di attenzione implicata in un compito e questa quantità dipende

dal livello di attivazione, determinato a sua volta sia dallo stato generale dell’organismo, sia dagli

stimoli nuovi provenienti dall’esterno; la seconda costituisce il meccanismo più direttamente

coinvolto nell’elaborazione dell’informazione, poiché implica sia l’attivazione di determinati

percorsi, o circuiti neurali, sia l’attivazione di un sistema di codifica soggettivo, che genera la

rappresentazione interna dello stimolo percepito; la terza il meccanismo che direziona e coordina

l’attenzione verso la sorgente dello stimolo sensoriale nello spazio. Sono state individuate due

modalità con cui l’attenzione può orientarsi nello spazio (attenzione orientata in modo esplicito e

orientata in modo implicito), delle quali l’una è connessa al movimento del capo e degli occhi, al

fine di individuare ed elaborare uno stimolo localizzato nello spazio esterno e l’altra che avviene in

assenza di tali movimenti e soprattutto di quelli oculari; la quarta un meccanismo decisamente

cognitivo in quanto implica una elaborazione dell’informazione che è stata selezionata. Secondo

alcuni autori le singole caratteristiche di uno stimolo sono elaborate in modo preattentivo, cioè

Page 10: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

10 di 27

senza l’intervento dell’attenzione che è invece richiesta per combinare più caratteristiche; la quinta,

uno stretto rapporto tra attenzione e coscienza. Dalle ricerche sono emerse due linee interpretative:

una linea riconosce all’attenzione una funzione psichica autonoma, mentre l’altra considera

l’attenzione come una attività della coscienza. L’attenzione, infine, in quanto focalizzazione

cosciente, può essere di tipo “extratensivo”, cioè rivolta verso il mondo esterno, oppure

“intratensivo”, rivolta al mondo interno.

Page 11: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

11 di 27

Bibliografia

AAVV, Introduzione ai processi di base della comunicazione e dello stress, Com. Ministero

dell'Interno, Roma 1998.

AAVV (1999), Per aspera ad vertiatem, Rivista Penale, n. 14, maggio-agosto

Abbagnano N., Dizionario di filosofia, Torino: Utet, 1983.

Adelsward V., Aronsson K., Jonsson L., Linell P., The unequal distribution of interactional

space: Dominance and control in courtroom interaction, Text, 7, 313-346.

Ainsworth P.B. (1998), Psychology, law, and eyewitness testimony, John Wiley & Sons,

Chichester;

Alexy, R. (1989). A Theory of Legal Argumentation. Oxford: Clarendon Press.

Alibrandi A. (1988), Fictus-emptor: riflessioni in tema di agente provocatore, Rivista Penale

Allport G., Postman L., Le basi psicologiche delle dicerie. In A. Levy A., Psicologia

sociale, O. S.: 1965.

Amato G. (1966), La definizione della posizione processuale dell'agente provocatore:

capacità a rendere testimonianza, Cassazione Penale.

Anderson J. R., (1993) Psicologia e sue applicazioni, Zanichelli, Bologna.

Antolisei F., L'azione e l'evento nel reato, Giuffrè: Milano, 1928.

Arlacchi P., La mafia imprenditrice, il Mulino: Bologna, 1983.

Page 12: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

12 di 27

Aronson K. (1991) Social interaction and the re cycling of legal evidence, in Coupland, H.,

Giles, J.M. Wieman (a cura di) , Miscommunication and problematic talk, Sage, Newbury

Park, 215-243.

Atkinson R.C. Shiffrin R.M. (1968) “Human memory: A proposed system and its control

process”. In K. W. Spence e J.T. Spence (Eds), The psychology of learning and motivation:

Advences in research and theory, Academic Press, New York, 89-195;

Atkinson J.M., Drew P. (1979), Order in court. The organization of verbal interaction in

judicial settings, Humanities Press, New Jersey.

Atkinson J.M. Heritage J. (a cura di) (1984), Structures of social action, Cambridge

University Press, Cambridge.

Aubry A. S., Caputo R., Criminal interrogation, Chicago: Springfield, 3rd ed., 1980.

Band S.R., Sheehan D.C. (1990), Managing undercover stress, Bulletin of Law.

Bakeman R., Quera V. (1995), Analyzing interaction. Sequentialanalysis with SDIS and

GSEQ, Cambridge University Press, New York.

Bara B.G. (a cura di), Linguistica Computazionale, Milano: Franco Angeli, 1977.

Bara B.G., Scienza Cognitiva. Un approccio evolutivo alla simulazione della mente, Torino:

Bollati Boringhieri, 1990.

Bartlett F.C. (1932) , Remembering, Cambridge University Press, Cambridge (tr.it. La

memoria, Fanco Angeli, Milano, 1974);

Barone F., (2000) Logica formale e logica trascendentale, Unicopli, Milano

Page 13: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

13 di 27

Bazzocchi L, Intelligenza artificiale e sistemi esperti, in “Nuova civiltà delle macchine”,

n.3-4 del 1987

Bazzocchi L., Appunti di intelligenza artificiale, in “Office Automation”, set.1991, ott.1991,

dic.1991, gen.1992, feb.1992, mar.1992

Binet A., La suggestibilité, Paris: Scheicher-Frères, 1990.

Blair J. P., Wrongful convictions resulting from induced false confessions, Unpublished

manuscript, 2003.

Boncinelli L., (2000) Cervello, mente e anima, Mondadori

Bracco F., Spinelli G. (2004). L’insostenibile ricchezza dell’ambiente: tre dimensioni per

l’accesso conscio all’informazione, Giornale Italiano di Psicologia, XXXI, 3, 121-150.

Bransford J.D., Sherwood R.D., Sturdevant T (1987), “Teaching thinking and problem

solving”. In J.B. Baron e R J. Sternberg (Eds), Teaching thinking skills: Theory and

practice, W.H. Freeman, New York, 162-181;

Broadbent D.E., Perception and Communication, London: Pergamon Press, 1958.

Bruner J. S., (1984) Alla ricerca della mente, Armando, Roma.

Bruner J., (1992) La ricerca del significato, Boringhieri

o Calissano P., (2001) Mente e cervello: un falso dilemma?, Il Melangolo, Genova.

Canestrari R. Godino A, (1997) Trattato di Psicologia, Clueb, Bologna.

Page 14: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

14 di 27

Canter D., Alison L., Il profilo psicologico - L'indagine investigativa fra teoria e prassi,

Roma: Carocci Editore, 1999.

Caramelli N. (1983), La psicologia cognitivista, Il Mulino, Bologna.

Carponi Schittar D. (1990), L'interrogatorio incrociato nella teoria e nella pratica, Atti del

seminario di studi sul tema, Venezia - Mestre, ottobre.

Carulli N., Diritto di difesa dell'imputato, Jovene: Napoli, 1967.

Catellani P., Il giudice esperto. Psicologia cognitiva e ragionamento giudiziario, Bologna: Il

Mulino, 1992.

Cavazzana E., Comunicazione e persuasione, il Mulino: Bologna, 1997.

Cavedon A., Calzolari M.G. (1999), Interrogare un testimone: tecniche di interrogatorio a

confronto, Rivista di Psicologia Giuridica, I/Il, 23-34.

Cavedon A. - Calzolari M.G, Come si esamina un testimone, Giuffrè Editore, 2001.

Cherry, E. C. (1953). Some experiments on the recognition of speech, with one and with two

ears. Journal of Acoustical Society of America, 25(5), 975-979.

Cherubini P – Giarretta P - Marraffa M – Paternoster A., (a cura di), Cognizione e

computazione. Problemi, metodi e prospettive delle spiegazioni computazionali nelle scienze

cognitive, Cluep, Padova, 2006.

Chi M.T., Feltovich P.J., Glaser R. (1981), “Categorization and representation of physics

problems by experts and novices”, Cognitive Science, 5, 121-152;

Page 15: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

15 di 27

Cimatti F., (2004) Il senso della mente. Per una critica del cognitivismo, Bollati Boringhieri,

Torino.

Clark A., (1994) Microcognizione. Filosofia, scienza cognitiva e reti neurali, Il Mulino,

Bologna.

Cohen R.L., Harnick M.A. (1980), The susceptibility of child witness to suggestion, Law

and Human Behaviour.

Cohen, L. & Gelber, E. R. (1975). Infant visual memory. In L. Cohen & Salapatek (Eds.),

Infant perception: From sensation to cognition, Vol.1 (pp. 347-403). New York: Academic

Press.

Colamussi M. (1993), In tema di domande suggestive nell’esame testimoniale, Cassazione

Penale.

Colombo G, Riciclaggio. Gli strumenti giudiziari di controllo dei flussi monetari illeciti con

le modifiche introdotte dalla nuova legge antimafia, Giuffrè: Milano, 1991.

Cholla C., II ciclo metodologico della ricerca sociale, Roma: Franco Angeli, 2000.

Conte R. (a cura di), Numero monografico di "Sistemi intelligenti", Bologna: Il Mulino,

anno VI (1994), n.1.

Cornoldi C., (1995), Metacognizione e apprendimento, Il Mulino, Bologna;

Crispiani P., (2004) Didattica cognitivista, Armando, Roma,

Damasio A., (1995) L’errore di Cartesio, Adelphi.

Page 16: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

16 di 27

Darnton R. (1968), The Grub Street Style of Revolution: J.-P. Brissot, Police Spy, Journal

of modern History, vol. 40, pp. 301-327.

Davies T.R. & Russel S.J., A Logical Approach to Reasoning by Analogy. Proceedings of

the 3th IJCAI. Los Altos, CA: Morgan Kaufmann Publishers, 1987.

De Cataldo Neuburger L., Psicologia della testimonianza e prova testimoniale, Giuffrè,

1988.

Deffenbacher K. A. (1980), Eyewitnesses accuracy and confidence: can we infer anything

about their relationship?, Law and Human Behaviour.

Deutsch J. A. & Deutsch D. (1968). Attention: some theoretical considerations.

Psychological Review, 70, 80-90.

De Maglie C, L'agente provocatore, Giuffrè, Milano 1991.

De Maglie C. (1993), Gli infiltrati nelle organizzazioni criminali, Riv. It. Dir. E Proc. Pen..

De Toni, A. F. Comello L. (2007), Viaggio nella complessità, Marsilio,Venezia;

Diotti A., Dossi S., Signoracci F., Letteratura,antologia e autori latini, 1, Dalle origini alla

fine della Repubblica, SEI, 2001.

Ebbinghaus H. (1885), Uber das Gedachtnis (tr. It. La memoria, Zanichelli, Bologna, 1975);

Ekman P., I volti della menzogna, Giunti, 1995.

Ekman R, La seduzione delle bugie, Di Renzo Editore, 1999.

Page 17: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

17 di 27

Ekman P. & Friesen W. V., The repertoire of Nonverbal Behavior, Semiotica, 1,1969, pp.

49-98.

Elhadi M. T. & Vamos T., An IR-CBR Approach to Legal Indexing and Retrieval in

Bankrupty Law. Atti del Workshop on Legal Applications del Convegno Dexa'99, 769-774.

IEEE Publishing.

Eysenck M. W., (1995) Manuale di psicologia cognitiva, Edizioni Sorbona, Milano.

Fanchiotti V., La testimonianza nel processo adversary, ECIG, 1988.

Fassone E.(2002), Nuovo manuale pratico del processo penale ,Cedam, Torino;

Ferracuti E, Appunti di psicologia giudiziaria, 1959, Ed. Riservata, Roma.

Fodor J., (1999) Dove sbaglia la scienza cognitiva, McGraw-Hill, Milano.

Fornariu, Compendio di psichiatria forense, Torino: EGES, 1984.

Freeman K. & Farley A.M., Burden of Proof in Legal Argumentation. Proceedings of the

Fifth International Conference on Artificial Intelligence and Law (ICAIL). New York:

ACM Press, 1995.

Gagné E.D., Psicologia cognitiva e apprendimento scolastico, SEI, 1989.

Galindo F., A communicative Concept of Law, 1999.

Gärdenfors P., Knowledge in Flux. Cambridge, MA: MIT Press, 1988.

Page 18: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

18 di 27

Gärdenfors P. & Makinson D., Revision of Knowledge Systems Using Epistemic

Entrenchment, in (M.Vardi ed.) Proceedings of the Second Conference of Theoretical

Aspects of Reasoning about Knowledge. Los Altos, CA: Morgan Kaufmann, 1988.

Gardner H., La nuova scienza della mente, Milano: Feltrinelli, 1985.

Gazzaniga M.S. Ivry R.B., Mangun G.R. (1998), Cognitive neuroscience:The biology of the

mind, Norton &Co., New York-London;

Gianformaggio L., Gli argomenti di Perelman. Dalla neutralità dello Scienziato

all’imparzialità del giudice, Milano, 1973.

Giarda A., Codice di procedura penale. IPSOA, Milano, 1989.

Gibson, E. & Rader, N. (1979). Attention: The perceiver as performer. In G. Hale & M.

Lewis Editors, Attention and cognitive development. New York: Plenum.

Gibson J.J. (1979),The Ecological Approach to Visual Perception. Boston, MA: Houghton

Mifflin;

Gnisci A., Bakeman R., (2000), L’osservazione e l’analisi sequenziale dell’interazione,

LED, Milano.

Goffman E. (1968), Asylums, Einaudi, Torino;

Goffman E. (1968), Espresione e identità. Gioco, ruoli e teatralità, Il Mulino, Bologna;

Gudjonsson G H., The psychology of interrogations and confessions: A handbook, Hoboken,

NJ: Wiley, 2003.

Page 19: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

19 di 27

Gullotta G, La investigazione e la cross-examination, Giuffrè Editore, 2003.

Gullotta G, L'uso strategico delle domande nel nuovo processo penale - Un nuovo codice

per una nuova giustizia, Cedam, 1989.

Gulotta G. (a cura di) (1987), Trattato di psicologia giudiziaria nel sistema penale, Giuffrè,

Milano.

Hayes J.R., Simon H.A. (1977), “Psychological differences among problem isomorphs”. In

N.J. Castellan et al. (Eds), Cognitive theory, vol. 2, LEA, Hillsdale, 21-41;

Hart H.L.A., The Concept of Law. Oxford (UK): Clarendon Press, 1961.

Haugeland J., Intelligenza artificiale, Boringhieri 1988.

Hess J. E., Inteviewing and interrogation far law enforcement. Cincinnati, OH: Anderson

Publishing, 1997.

Heuer F., Reisberg D. (1990), “Vivid memories of emotional events: The accuracy of

remembering minutiae”, Memory and Cognition, 18, 496-506;

Holmes W. D., Criminal interrogation: a modem format for interrogating criminal suspects

based on the intelleclual approach. Springfield, IL: Charles C. Thomas, 2002.

Inbau F. E., Reid E., Buckley J. P., Jayne B. C, Criminal interrogation and confessions (4th

ed.). Gaithersburg, MD: Aspen, 2001.

Intini A., Casto A.R., Scali D.A., Investigazioni di polizia giudiziaria, Laurus-Robuffo,

Roma 2003.

Page 20: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

20 di 27

Kahneman, D., Attention and Effort, Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall, 1973.

Karmiloff-Smith A., (1995) Oltre la mente modulare. Una prospettiva evolutiva sulle

scienze cognitive, Il Mulino, Bologna

Kalinowski. G., 1965. Introduction à la logique juridique, Paris, Pichon & Durand-Auzias,

1965. Trad.it.: Introduzione alla logica giuridica, Milano: Giuffrè.

Karmel B. (1969). The effect of age, complexity, and amount of contour on pattern

preferences in human infants. Journal of Experimental Child Psychology, 7(2), 339-354.

Kassin S. M., Goldstein C. C., Savitsky K. (1996), The social, psychology of false

confessions: compilane, internalization and confabulation. Psychological science, 7, 125-

128.

Kohler W. (1960), L’intelligenza nelle scimmie antropoidi, Giunti, Firenze (ed. it. di

“Intelligenz-prufungen an Antropoiden”, Abhadlungen der Preuss Akademie der

Wissenshaften, 1917, e di “Zur Psychologie des Schimpansen”, Psychologische Forschung,

1922);

Kosko B., Il fuzzy-pensiero, Baldini&Castoldi 1997.

Johnson-Laird O., Girotto V., Legrenzi P., Modelli mentali:una guida facile per il profano,

in Sistemi intelligenti, XI, n.1, 1999.

Jones A. & Sergot M., (1993). On the Characterization of Law and Computer Sustems: The

Normative Systems Perspective, in J. Ch. Meyer e R. J. Wieringa Editors, Deontic Logic in

Computer Science. Chichester, UK: Wiley.

Page 21: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

21 di 27

Jones A., 1990. Deontic Logic and Legal Knowledge Representation, in Ratio Iuris, n.3, (2),

237-244.

Leo R. A. (1996), Inside the interrogation room, Journal of Criminal Law and Criminology,

86, 266-303.

LeDoux J., (1998) Il cervello emotivo, Baldini&Castoldi

Lindsay P. H.- Norman D.A., (1983) L'uomo elaboratore di informazioni. Introduzione

cognitivista alla psicologia, Giunti Barbèra, Firenze.

Loftus E., Eyewitness, Harvard University Press, 1979.

Loftus E. F. (1996). Eyewitness Testimony. Cambridge, MA: Harvard University Press

(prima edizione nel 1979).

Loftus E. F. (2003a). "Make-believe memories," American Psychologist, 864-873.

Loftus E. F. (2003b). "Our changeable memories: legal and practical implications," in

Nature Reviews: Neuroscience, 231-234.

Loftus E.F., Burns T.E. (1982), “Mental shock can cause retrograde amnesia”, Memory and

Cognition, 10, 318-323;

Lucchetti L., L'operatore di polizia sfida lo stress, Laurus-Robuffo, Roma 2003.

Mackworth AK. (1976). Model-driven interpretation in intelligent vision systems.

Perception, 5(3), 349-370.

Page 22: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

22 di 27

Manzoni C., Il signor Veneranda, Rizzoli 1984.

Maraffa M., (2004), Menti, cervelli e calcolatori. Storia delle scienze cognitive, Laterza,

Bari.

Maraffa M., (2002) Scienza cognitiva. Un'introduzione filosofica, CLUEP.

Marconi D.,( 2001) Filosofia e scienza cognitiva, Laterza, Roma-Bari.

Mariani P. e Tiscornia D. (a cura di), Sistemi esperti giuridici. L’intelligenza Artificiale

applicata al diritto. Milano:Franco Angeli, 1989.

Maslow A., Modification and Personality, Harper, New York, 1954.

Mazzoni G., Si può credere a un testimone?, Il Mulino, 2003.

McClelland D. C, Testingfor competence rather than intelligence, New York, 1973.

McDonald J. M. & Michaud D. L., Criminal interrogations for police officers. Denver, CO:

Apache Press, 1992.

Mestiz A., Chiedere, rispondere e ricordare, Roma: Carocci, 2003.

Metcalfe J., Wiebe D, (1987), “Intuition in insight and non insight problem solving”,

Memory and Cognition, 15, 238-246;

Miller GA. (1956), The magical number seven, plus or minus two: some lìmits on our

capacity for processing Information, Psychological Review, 63.

Minsky M., La società della mente, Milano: Adelphi, 1986.

Page 23: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

23 di 27

Nannini S., (2007) Naturalismo cognitivo. Per una teoria materialistica della mente,

Macerata, Quodlibet.

Neisser U., Cognitive Psychology, Appleton-Century-Crofts, New York, 1967.

Neisser U. (1981), “John Dean’s memory: A case study”, Cognition, 9, 1-22;

Norman, D., & Bobrow, D. (1975). On data-limited and resource-limited processing.

Journal of Cognitive Psychology, 7, 44-60.

Novara F., Sarchielli G., Fondamenti di psicologia del lavoro, Bologna: il Mulino, 1996.

Oliviero A., L'arte di ricordare, Rizzoli, 1998.

Papa M., Brevi spunti sulle forme di escussione del testimone nel processo penale, in De

Cataldo Neuburger L., La giustizia penale e la fluidità del sapere: ragionando sul metodo,

Cedam, 1988.

Perelman C. e Olbrechts-Tyeca L., Traité de l'argumentation. La nouvelle rhétorique, Paris,

PUF, 1958. Trad. it.: Trattato dell'argomentazione. La nuova retorica. Torino: Einaudi,

1966.

Perelman C., voce “Logica”, da Dizionario Enciclopedico Treccani, 1968.

Pessa E. – Penna M.P., (2000) Manuale di scienza cognitiva. Intelligenza artificiale classica

e psicologia cognitiva, Laterza, Roma-Bari.

Pessa E., (1994) La rappresentazione della conoscenza. Introduzione alla psicologia dei

processi cognitivi, Armando, Roma.

Page 24: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

24 di 27

Piattelli Palmarini M., (2008) Le scienze cognitive classiche: un panorama, Einaudi, Torino.

Piaget J. (1946), La psychologie de l’intelligence (tr.it. La psicologia dell’intelligenza,

Giunti Barbera, Firenze, 1952);

Posner M.I. (1980). Orienting of attention. Quat. J. Exper. Psych., 32, 2-25.

Prakken H., From Logic to Dialectic in Legal Argument. Proceedings of the Fifth

International Conference on Artificial Intelligence and Law (ICAIL), 3-12. New York:

ACM Press, 1995.

Reisberg D., Heuer F. (1992), “Remembering details of emotional events”. In E. Winograd e

U. Neisser (Eds.), affect and accuracy in recall: Studies of “flashbulb memories”,

Cambridge University Press, New York, 163-190;

Ricciotti R., Ricciotti M.M., Gli stupefacenti, Cedam 2000.

Rogers, A theory of therapy, personality, and interpersonal relationship as developed in the

client-centered framework, in S. Koch, Formulations of person and the social context,

Psychology. A study of a science. Volili, Me Graw-Hill, New York,1959.

Rosa F., Tra le modalità comunicative della specie umana, Rubbettino Editore, 2005.

Rotella F., Stupefacenti e sostanze psicotrope, Ministero dell'Interno Direzione Centrale per

i Servizi Antidroga, Roma, 1978.

Samuel G., (1995). Ontology and Dimension in Legal Reasoning, in Bankowski, White e

Hahn Editors, Informatics and the Foundations of Legal Reasoning (205-224), Dordrecht:

Kluwer.

Page 25: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

25 di 27

Sanfilippo C.,(1982) Istituzioni di Diritto Romano, Galatea, Acireale-Catania

Sartor G., Artificial Intelligence in Law, Oslo: Tano, 1993.

Simon R.I., I buoni lo sognano i cattivi lo fanno, Raffaele Cortina Ed. Milano, 1997.

Swanson C. R., Chamelin N. C., Territo L., Criminal investigation (7th ed.). Columbus OH:

McGraw-Hill, 1999.

Swanson H.L. (1990), “Influence of metacognitive Knowledge and aptitude on problem

solving” Journal of Educational Psychology, 821, 306-314;

Sternberg R.J. (1985 b),Beyond IQ: A triarchic theory of human intelligence, Cambridge

University Press, Cambridge (tr.it. Teorie dell’intelligenza. Una teria tripolare

dell’intelligenza umana, Bompiani, Milano, 1987);

Summerfield A. (1977) La psicologia cognitivista, Franco Angeli, Milano.

Tabassi p.,(1997) Intelligenza naturale e intelligenza artificiale. Introduzione alla scienza

cognitiva, Il Mulino, Bologna.

Tiscornia D., Il diritto nei modelli dell’Intelligenza artificiale, Bologna: Clueb, 1996.

Treisman A.M. (1964). Selective attention in man. Rew. British Medical Bulletin, 20, 12-16.

Turing A., Macchine calcolatrici e intelligenza, 1950, in Vittorio Somenzi e Roberto

Cordeschi (a cura di), La filosofia degli automi, Boringhieri 1986

Page 26: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

26 di 27

Valentini M. (1996), Gli organismi di intelligence: idee per un progetto per il futuro, Per

aspera ad veritatem, n. 5, maggio-agosto.

Venceslai M.(2001), L'attività sottocopertura nel contrasto al riciclaggio, Rivista della

Guardia di. Finanza, Anno L, n. 1, gennaio-febbraio 2001.

Watzlavick R, Beavin H., Jackson D.D., Pragmatica della comunicazione umana,

Astrolabio, Roma 1971.

Wertheimer M. (1945), Productive thinking, Harper, New York (tr.it. Il pensiero produttivo,

Giunti, Firenze, 1965);

Wright D.B. (1996), “Misinformation methodologies: Explainig the effects of errant

information”. In G. Davies, S Lloyd-Bostock, M. Mc Murran e C. Wilson (Eds.),

Psychology, law, and criminal justice:International developments in research and practice ,

Walter de Gruyter, Berlin-New York, 39-45;

Viggiano M. P., (1995) Introduzione alla psicologia cognitiva, Laterza, Bari.

Wintgens L. J., Towards a New Theory of Legislation. Proceedings of the International

Conference on Philosophy of Law. New York, 1999.

Yarmey D. (1979), Psychology of eyewitness testimony, Free Press.

Yarmey D. A., Jones T. R, Rashild S., Eyewitness Memory of Elderly and Young Adutts, in

Muller D. J., Biackmann D. E., Chapman A. J., Psychology and Law, 1994, Wiley,

Chichester.

Page 27: P FF RR - video.unipegaso.itvideo.unipegaso.it/LMG-01/PsicoGiuri/Rosa/Meccanismi_Attenzione/… · (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 27 1 L’”Attenzione” e la prima fase processuale

Università Telematica Pegaso I meccanismi d'attenzione

nelle prime fasi processuali

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente

vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore

(L. 22.04.1941/n. 633)

27 di 27

Zaccaria G., 1999. Trends in Contemporary Hermeneutics and Analytical Philosophy, in

Ratio Iuris, n.3, 12, 274-284.

Zammuner VX., Tecniche dell'intervista e del questionario, Il Mulino, 1998.

Zulawski D. E. & Wicklander D. E., Practical aspects of interview and interrogation (2nd

ed.). New York: CRC Press, 2001.

Zampelli M., L'agente sottocopertura, Roma: Seam - Formello, 2003.