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periodico a distribuzione gratuita - freepress La rivista turistica delle Valli dell’Ossola anno III - numero 7 - 2010

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La rivista turistica delle valli dell'Ossola.

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periodico a distribuzione gratuita - freepress

La rivista turistica delle Valli dell’Ossolaanno III - numero 7 - 2010

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a b b i g l i a m e n t o e c a l z a t u r e

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Parco Nat.Veglia Devero

Valle Formazza

Passo delSempione

Gomba

Montescheno

Varzo

Baceno

Devero

DOMODOSSOLA

Ornavasso

Crodo

Trontano

CroveoOsso

Esigo

Crego

Chioso

Fondovalle

Sottofrua

Cheggio

Mergozzo

Calasca

Baveno

Stresa

Druogno

Coimo

Candoglia

Verbania

Lago Maggiore

Briga

Locarno Re

Viceno

Foppiano

Alpe Lusentino

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Parco Nat.Veglia Devero

Valle Formazza

Passo delSempione

Gomba

Montescheno

Varzo

Baceno

Devero

DOMODOSSOLA

Ornavasso

Crodo

Trontano

CroveoOsso

Esigo

Crego

Chioso

Fondovalle

Sottofrua

Cheggio

Mergozzo

Calasca

Baveno

Stresa

Druogno

Coimo

Candoglia

Verbania

Lago Maggiore

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vati.

A proposito di...Natale 4

Oscure presenze nelpaesaggio alpino... 8

Andar con le ciaspole 12

IlPizzettoeIlMonteAlom 14

Il libro CiaspoleinValdossola 20

AlpeGenuina 22

daCoipoaGiovera... 24

Gastrofilosofia 28

Oira e Case d’Ossola 32

Pagine fragili 40

James Bond 44

Snowboardlenuovetendenze 46

Neve 50

Alpe lusentino 56

San Domenico 60

Alpe Devero 65

Formazza 69

Positivity 72

Legno e neve 74

Anno III - N. 7 - 2010

EditoreFaggianaRiccardoTel.3292259589Sede e redazioneViaMadonnadiLoreto,728805Vogogna(VB)Tel/[email protected]

Direttore ResponsabileMassimoParma

Direttore EditorialeRiccardoFaggiana

Capo RedattoreClaudioZellaGeddo

RedattoriPaoloCrosaLenz,RosellaFavino,GiulioFrangioni,UbertoGandolfi,CeciliaMarone,AdrianoMigliorati,MarilenaPanziera,MassimoParma,PaoloPirocchi,FabioPizzicoli,MichelaZucca.

Coordinamento grafico e [email protected]

CollaboratoriStefanoDeLuca,ToninoGalmarini,DavideIardella,FeliceJerich,AnnaProletti,DiovuoleProletti,GiorgioRava,PaolaRovelli,MariaAntoniaSironiDiemberger,CarloSolfrini,MarcoValsesia.

Hanno collaborato a questo numeroProvinciadelVerbanoCusioOssola,GrossiEditoreComunediVogogna,PatrickBacher,PaoloCerutti.

FotografiaArchivio© RiccardoFaggianaAndreaGiordan,AdrianoMigliorati,SaraNazzaro

TraduzioniChiaraCane,AnnaMariaBacher,CristianVeldman

StampaPRESSGRAFICAS.r.l.-GravellonaToce(VB)

Ossola.itèunperiodicoregistratopressoilTribunalediVerbaniaindata10/04/08coniln.3/08.

Sommario

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a proposito di ... Nataledi Marilena Panziera

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a proposito di ... Natale

Lecelebrazioninatalizieealtrimomen-ti importanti della stagione invernale,

hanno secondo alcuni origini comuni ecollegate,ilSolstizio,ilNatale,i12giornidelNatale chedurano sino al 6 gennaio,cioèlaBefana,l’Hannukkàebraica.Hannotutteincomunelaluce,comeformadicol-legamentofralalucespiritualeel’umani-tà,nonchélaricerca,ancheinconsapevoledapartedellepersone,dellanecessitàdielevarsi ad ideali più mistici. È festa perla riuscita, la rinascita, la ricostruzionediquanto pareva perduto con l’anno appe-

natrascorso.Letradizionisonocomuniamoltipopoli, infattidasempresiparladiuna forza portatrice di luce, di energia econoscenza per l’uomo da risvegliare. Lanottedel25dicembresecondo i cristianinasceva Gesù, ma già secondo i Persia-ni nascevaMitra, incarnazione della vitaeterna,messiasalvifico.Nasceva lanottedelsolstizioinvernale(chealloraeraqual-chegiornodoporispettoadoggi)amez-zanotte, cioè nel momento di passaggiodal massimo dell’oscurità al ricominciarela riconquista della luce, nella notte piùlunga dell’anno, quale simbolo di vittoria

del sole edella vita sulle tenebree sullamorte.Nelletradizioniancorpiùantiche,chesiritrovanoinmodosimileinvaricul-ti, si può identificare la nascita diHorus,dioegizio,comeavventodell’esseredivinofattouomo.Siraccontadellasuanascita,in seguito all’unione di Iside eOsiride, edalla suadiscesa in formadimateriaperlanecessitàdisalvareilmondo,cosìcomeCristo viene per salvare l’uomo, che staportandoinrovinagrazieallasuaempietà.Il Solstizio d’Inverno per le popolazioninordiche rappresentava il “Natale” del-

la luce, la forza vittoriosa sulla tenebra,la luce della conoscenza che sconfiggel’ignoranza, quindi la ricerca della veritàedivalorisacrali, intimiedeterni.AlSol-stizio invernale il sole tocca il punto piùbassodell’orbitarealedescrittadallaTerraintornoadesso;paretramontareesparirenelbuiomasubitodoporisorgeconnuovovigoreenuovavita,aprendounnuovoci-clo.IRomanichiamavanoquestoperiododell’anno“saturnale”,loidentificavanoconlanascitadellacittàdiRoma,poiadattatoalleesigenzedellapopolazioneconvertita-sialcristianesimospostandoladiqualche

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giornopersoppiantareilcultopagano.Piùprobabilmente il passaggio fu graduale esenzatraumi,inunasocietàchesiricono-scevasemprepiùneivaloricristiani.Le luci che a Natale sistemiamo un po’ovunque derivano da queste tradizioni,sonounasortadiaiutopervincereilbuioelanottepiùlunga,ognilucerappresentaanchelascintilladiun’animaelestelledelfirmamento(“ogniuomoèunastella...”).I12giornidiNatale,consacratidallatradi-zioneanglosassone,assomiglianoalmitoegiziodeigiorniaggiuntividell’anno,cioèunperiodoincuinascevanoglideioppuresuccedevanocose,allequalinoioggidia-molaseguentedefinizione“potevasucce-deresoloaNatale...”.Latradizionepiùcontroversaecontestatadelpianetanatalizioèquellalegataallafi-guradiBabboNatale,partitodaSanNico-ladiMira,vescovocristianodelIV°secoloD.c., da qui la barba lunga e l’alto copri-capo, si èviaviaoccidentalizzatofinoadessere accostato nella tradizione tedescaal dio Odino. Nel ‘600 Oliver Cromwell,dopo aver abbattuto temporaneamentelamonarchiainglese,abolìBabboNatale,che venne poi riabilitato alla sua cadutaconunprocesso farsa, dove gli inglesi dialloracercaronodimettere inevidenza illatobuffodiquestacircostanza.InrealtàlaguerraaBabboNataleproseguetutt’oggia voce di chi contesta l’aspetto commer-cialedella festa.Nella nostrasocietàse-colarizzata e consumistica forse, i regalianziché testimonianzediaffetto,come levoleva la tradizione, stanno diventandosemprepiùaffermazionedistatussocialeechisilamentaharagione.

Buon Natale e Felice 2011!!!

ViaCavallini,13-28842BognancoTerme(VB)-Tel.+390324482626

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GRANDAZZI DAL 1924 A DOMODOSSOLAVia Castellazzo, 23 - 28845 Domodossola (VB)

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di Michela Zucca

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Buche delle streghe. Piana delle streghe.Boschidellestreghe.Sassidellestreghe.

Laghi delle streghe. E poi: case dei pagani.Castellideipagani.Pontideldiavolo.Murideldiavolo...echipiùnehapiùnemetta.Sem-bra che gli antichi abitatori dellemontagneabbiano lasciato innumerevoli tracce dellaloro presenza prima di essere eliminati persempre(manoncancellatidallamemoria!).D’altra parte, non è facile dimenticare, eli-minaredalricordopopolarequellocheoggipotremmodefinireunmaxiprocesso,chesicelebròcontroledonnedellaValleAntigorio,chevenivanodaipaesidiCroveoediBaceno,trailmarzo1610eildicembre1611:trese-coliesatti,troppopochiperdissolvereeper-donarelamortedidiecidonnenellecarcerivescovilidiNovara.Donnecheadoravanogliantichidei,echesiriunivanoperballare,egruppicherifiutava-nodiaderireallanuovafededevononascon-dersi,trovareunriparo,inventarsideisistemiper procurarsi da mangiare. Talvolta anchegli insospettabili sono costretti all’illegalità:comequeimercantiambulantiossolaniper-seguiti come eretici calvinisti perché, spintidal bisogno e da una tradizionemillenaria,si spingevano lungo le antiche vie che sca-valcavano i versanti, portando lemercanziefino in Svizzera, nazione che nel frattempo- senza che magari loro se ne fossero maiaccorti,abituaticom’erano,damigliaiadige-nerazioni, ad “andaredi là”dalNeolitico inpoi-eradiventataprotestante.Lorodabuonicristiani,interrastranieraandavanoames-sa ladomenica,senzaporsitroppiproblemidi rituale: anche perché probabilmente, iltedescoliturgicolocapivanobenpocoeas-sistereallafunzioneerapiùunattodovutocheun’espressionedisinceraconvinzionere-ligiosa....ecosìalritorno,sitrovavanosottoprocessocongliinquisitoricheliaccusavanodiaverfattosoltantoillorodovere!Difatto,diversiordinanzevescovilicercanodiproibi-re-oquantomenodilimitare-iltrafficodimercanti,artigianie“spalloni”fral’OssolaelaSvizzera,senzamairiuscirci.

Disicuroisentieridelleterrealteeranoper-corsi di notte e di giorno, da gente che simuovevasuegiùperiversanti,camminandosuviequasi indistinguibiliagliocchidicitta-diniediprelati,chenonsapevanodistingue-reisegnidellanaturaeisegnalichel’uomoavevalasciatosullemontagneperindicareleantichestrade.Tuttequestenotiziesembranoproprio,aino-striocchidicittadinidelXX°secolo,abituatiallecronachediguerreediintolleranzeepo-cali, letraccediunpopoloinfuga:profughidelle foreste e delle cime. Erano gli ultimiaborigeni delle valli, disadattati e ridotti avivere in clandestinitàda gruppi umani cheprogressivamentesiandavanoamalgamandocongentivenutedafuori,oppuredasituazio-ni climatiche peggiorate, che costringevanogliabitantidellevalliadabbandonareipaesiincercadiunfuturomigliore.Eranogiàdegli“extralegali” che si accompagnavaaquanti,allora,abitavanolaselvachecoprival’Europaquasicompletamente, lasciandopochispazivuoti in cui c’erano città e villaggi, collegatidastrademaltenute,cheattraversavanolafrontieracostituitadalla lineadeglialberi, ilmondoselvaticoinantitesiconquellocivile.Pernonparlarepoi,diquellachemoltistu-diosi chiamano “popolation flottante”, po-polazione errante, invisibile, spesso clande-stina, che si nascondeva fra le foreste e legrotte dellemontagne. Oltre alle streghe eaipagani,aidiavolieaibriganti,agliereticie ai contrabbandieri, ai disertori e all’ebreoerrante (tutte figure ben presenti nella tra-dizionealpina), stiamoparlandodei folli, dipersone comunqueportatrici diunqualchedisagio psichico, o di qualche disavventura,di gente bandita dalla comunità, lebbrosi,donne“perdute”,picari,mendicanti,“chiericierranti”ecosìvia:quelli,insomma,cheave-vanounaqualcheragioneperfardimenticarelapropriaesistenza,esidavanoallamacchia:erano loro che circolavano liberamente nelbosco,edisicuroavrannoacquisitounaspet-toalquantoselvaggio,parlatounproprioger-goincomprensibileaipiù,assuntoicompor-

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tamentitipicideimarginaliodierni.Ederanoloro che si mescolavano, si incrociavano e,spesso,siconfondevano,conl’AnticoPopolo.D’altraparte,ancheoggi, iprofughi in terrastraniera frequentano gli stessi posti, e siconfondono,conemarginatiedelinquentidivariogenere:bastipensareaglizingari.Maesisteunrapportofrastregoneriaepae-saggio?Sembrapropriodisì.Comemainoncisonostreghenéspiritichesiaggiranofrale periferiemetropolitane? Eppure gli sfon-di possono essere tanto spaventosi quantoquellideiprecipizialpini,eilsensodell’horrornonfadifettonéallediscaricheurbanenéaiparcheggisotterranei.Malepresenzenonnevoglionosaperediinsediarsidovec’ètroppagente,forseperchécorronoilrischiodiesse-redisturbate....ovaiasapere....comunquechivuoleancoraincontrare“qualcosa”deveprenderelaviadellevette,orivolgersiaica-stelliscozzesi.Ineffetti,fralepropostecheattiranodipiùituristiesiste l’enormepatrimonioartisticoeculturale,soprattuttoinuncontinentecomel’Europa, antropizzato e civilizzato da moltimillenni.Ilmodelloclassicodivacanza,basa-tosulle“treS”,Sun,Sand&Sex,staperdendodiappealanchealivellodimassa.Chiinvestepartedelsuodenaroinunavacanza,speciesedeveprendereunaereoperraggiungereil luogodi soggiorno,non si accontentapiùdi“naturaepaesaggio”sulleAlpi,odi“mareediscoteca”sullecoste,odi“gastronomiaetranquillità” nell’entroterra. Cerca qualchecosadi diverso, di particolare, che lo facciasognare, che lo faccia “entrare” inmanieraprofondanellaculturadelpaesechestavi-sitando, gli faccia fare esperienze strane eindimenticabili, colorate, da poter “fissare”conlamacchinafotografica;pienedimusica,dapoterascoltareefarascoltare:scampolidivitavissutapropriodalui,dicuipoi,alritor-no,potersivantarecongliamici.Eccoquindichesemprepiùspessoanchechisceglie la vacanza in spiaggia non disdegnala visita alle cittàd’arte o ai siti archeologi-ci più vicini e facilmente raggiungibili; o silascia tentaredaunconcertodimusicaan-

tica,speciesevieneambientatoinunluogo“d’atmosfera”;pernonparlarepoidifiereemercati di prodotti tipici e di antiquariato,considerati ormai delle attrattive turistichediprim’ordine.Tuttoquesto,poi,senzacon-tare il turismod’arteveroeproprio, inco-stanteaumentoognianno,destagionalizzato,molto redditizio per il paese ospite perchégeneralmenteècompostodapersonedispo-steaspendereinbenidiqualitàeinservizi,menodistruttivoperl’ambiente(equindipiù“sostenibile”)perchénonnecessitadigran-de infrastrutture, in quanto il materiale dasfruttare, il patrimonioculturale,esistegià,edadesserefruitoneidovutimodinonsolononsideteriora,mapuòancheaccrescersiemigliorare. E se proporre obiettivi e attivitàimpegnativipuòincerticasirisultareelitario,l’enormericchezzadellaculturapopolareeu-ropea,invece,siprestaottimamenteanchealconnubiocolturismodimassa,epuòriusci-reancheafar“partecipare”ilturistaallavitadellagentedelluogo,equindiadaffezionarloadunadeterminatalocalità,eafarlotorna-rel’annoseguente,rendendolociòcheognioperatoreturisticosogna:unhabituée.Noi,checiabitiamoecilavoriamo,nonsia-moabituatiaconsiderareleAlpicomepos-sibilemetadelturismod’arte,perchéleuni-cherisorsesfruttatefinoadorasonoquelleambientali e sportive. Ciò è assolutamenteerratoeperfinoautolesionista, inquanto lacatenaalpinaèstatoluogodi insediamentoumano fin dalla preistoria, e, fino al Rina-scimento, una delle zone economicamentee culturalmente più ricche d’Europa. Le te-stimonianze artistiche di quell’epoca sonomolteebenconservate,siaalivellodiarchi-tettura signorile e religioso, sia per quantoriguardal’architetturaspontaneaepopolare.Per non parlare del patrimonio culturale,fattodifesteetradizioni,gastronomiaearti-gianato,paesaggiagrari,miti,leggende,mu-siche, costumi, minoranze etniche e lingui-stiche:coseacuinonèmaistatoassegnatounaquotazionedimercato,mache,nell’im-maginario turistico e identitario, sono unverocapitalenonsfruttato.Chel’arcoalpino

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èstatocapacediconservareattraversoise-coli.Ilretaggiosciamanico,poi,lasciatodallaciviltàdellemontagneedelle foreste,èan-corabenvivonellatradizione,e,daquandolaChiesahaallentatolamorsadelcontrollosociale e della denigrazione dell’antica reli-gioneanimista,residentieturistihannorico-minciatoadidentificarenellestregheigeniilocipereccellenza,isimboliportafortuna,leprotettrici della natura selvaggia ma anchedellecasedegliuomini:tantocheipupazziinformadifattucchierasonofraisuovenirspiùvenduti,elesaleincuisiparladiquestoar-gomentosonosemprepiene.Diospiti,cosìcomediabitantidellazona,ansiosidisentirsiraccontarele“storiedellapropriastoria”.Questo processo è stato favorito dalla pre-senza,sulterritorioalpino,ditestimonianzeartistichepreistorichediorigineceltica, cherimandanodirettamenteallaculturaarcaica:dolmen,menhir,cromlech,di immediatain-dividuazione e interpretazione da parte delgrande pubblico. E poi dalla permanenza,sotto forma cristiana, di divinità e riti lega-ti alla civiltà precedente: in questo caso, lacomprensionenonè così facile,ma vame-diataattraversounaspiegazionedell’esperto,condottainmanieradafarpartecipareturistieresidenti.Per creare il turismo a partire dalla culturapopolare,puòesseredecisivolosfruttamen-to,interminituristici,dellasferadell’imma-ginario, di cui le nostre civiltà nascondonole vestigia sotto secoli di cristianizzazione.IntuttaEuropa,comeancheinAmericaeinmoltealtrepartidelglobo.L’Inquisizioneeimissionari hanno egregiamente funzionato,ma hanno lasciato nella gente il rimpiantoe la nostalgia per qualcosa che non hannopotuto né conoscere né scegliere; per unareligionepiùvicinaall’uomo;perdivinitàconcui sipuòdialogare;peresseri fantasticidaevocare; per unamoralepiù libera emenorepressiva;perunanatura intatta. Si trattadiriscoprireformedireligiositàarcaica,che,però,spessosonoancoraviveevegetetra-vestitedacerimoniepiùortodosse;metterlein rapporto colpatrimonioartistico, tradi-

zionale, musicale; andare alla ricerca dellamemoriaarchetipae in sostanzadelgeniusloci di un posto; organizzare delle iniziativeincuiilturistasisentapartediquestolavorodiricerca,edellemanifestazionichefaccianorivivere l’anticaspiritualità, ilsensodellafe-sta,ilretaggioarcaicocheciportiamodietrosenzasaperlo.Il tema della magia, come espressione diculturapopolare,èaffascinanteemoltoat-traenteperglioperatoridelturismo:pensia-moallaScoziaeall’Irlanda,cheorganizzanoighosttours(viaggideifantasmi),al lagodiLochNesscolsuocelebremostro,aicastellialtoatesinidovesifannoiweekendallasco-pertadell’assassinosenzatesta,allafortunadei“paesidellestreghe”suiPireneispagnoli,airadunideigiochidiruolo...C’èlapossibili-tà,fral’altro,diriunirelelocalità“magiche”incircuito,inmododapoterconfezionareun’of-fertaintegrata,edastringerecontattiperini-ziative culturali e turistiche comuni. Inoltre,quandosi“vende”unalocalità,sioffreanchel’artigianato, la gastronomia, l’ambiente, lefeste, le testimonianze storiche e architet-toniche.Lamagiapuòessereilcatalizzatoredituttaunaseriediinteressi,dipossibilitàdifaredelturismointegratonell’ambitodiunosvilupposostenibile, recuperando lapropriaidentità,ilpatrimoniostorico,architettonico,ecologico,agricolo,ecosìvia.

Hidden souls in Alpine lan-dscapes.... magic toursim and evaluation of territoryDoes a relationship between witchcraft and landscape exist? It seems yes. Among the proposals that attract more tourists there is an enormous cultural and ar-tistic heritage, especially in a continent like Europe, civilized for many millen-nia. The classic model of vacation, based on the “three S”, Sun, Sand & Sex, is losing appeal. The magic and traditional heritage based on ancient Alpine culture could be a new idea for a new kind of tourism.

e

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ciaspole, il termineutilizzatonelleAlpiorientali per definire gli attrezzi che,

calzati,permettonodimuoversisuterreniinnevati,aprendocosìunmondonuovoachi nonappartieneaquella categoria (gliscialpinisti) che d'inverno si muove consciepelli.Ciaspole,dicevamo,èormaidi-ventato il terminecomuneperdefinire le“racchette da neve”, sino a pochi anni facostituite da un semplice telaio in legnoe corde intrecciate (una grossolana rac-chettadatennissenzamanico)per lopiù

utilizzate da qualche raro appassionato odaoperatoridellamontagnapermuoversiinambientidilavoro.Quelleodiernenullahanno a che vedere, sotto l'aspettoeste-tico, con i vecchi modelli ma, grazie allatecnologia,svolgonoancoramegliolefun-zioniallorademandateaquestiattrezzi,ilgalleggiamentosullaneveinprimis.Quasitutteinplasticaemetallo,leggerissime,fa-cilidacalzareespessomunitedirampon-ciniperaffrontareeventualipendiigelati.L'attrezzo ha subito un'evoluzione che lo

ciaspoledi Marco Valsesia

Andar con le

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haresoaltamenteaffidabileepratico,allaportataditutti,manontuttiancoraingra-dodiutilizzarloinmodoappropriato.Enonmiriferiscoallapartetecnica,relativamen-tefaciledaapprenderemaallaconoscen-zadell'ambiente che, grazie alle ciaspole,possiamofrequentare.Unpercorso,anchemoltosemplicefattoinestate,puòpresen-tare caratteristiche e difficoltà completa-mentediverseconlaneve,diventafonda-mentalequindi,conoscereledinamicheeleproprietàdelmantonevoso,cosìcomele regole base di comportamento in am-bienteinnevatononcontrollato.Bastereb-bepocoperfrequentarelamontagnaconmaggiorsicurezza;seguirequalchesempli-cecorsochesemprepiùspessolesezionidelClubAlpino Italianoo leGuideAlpineorganizzano, consultare i bollettinimeteoe valanghe e, anche all'ultimomomento,ascoltare i consigli di chi da anni vive sulposto.Aquestopunto laciaspolata,oltreche indimenticabile, diventa un'esperien-zasicura(rinunciareoggi,neldubbio,vuoldireandarecomunqueunaprossimavoltaincondizioniottimalieintuttasicurezza).Conquestepremessesiapreunmondoaf-fascinante, innumerevolipercorsi immersinellanatura,eunsanomovimentoaccom-pagnatodasensazioniprimordialidipaceetranquillità.Iltuttoacosticontenuti:l'ac-quisto(intornoai100eurosenetrovanodiottime)oilnoleggio(circa7euroalgiorno)delleciaspoleelavogliadimuoversi(costasolounpo'disanafatica),sonol'indispen-sabile. Per chi volesse cimentarsi in tuttatranquillità su percorsi sicuri, troviamo inVal Formazza, a Riale e SanMichele due

percorsiadanello,esclusivamentepercia-spolatori,dicirca5kml'uno.Adunaquotaintornoai1700mt. ilprimo, conpanora-midiampiorespirotralaconcadiRialeeipendiidellaCascatadelToce,piùpianeg-gianteepiù“intimo”ilsecondo(intornoai1200mtdi quota)nei boschi tra SanMi-cheleeChiesaelungolespondedelfiumeToce.CuratidaATCF(AssociazioneTurismoCommercio Formazza) e dai gestori dellepiste di fondo, entrambi i percorsi sonosegnalatiebattutiall'occorrenzaedilloroutilizzoècompletamentegratuito.Perchinon leavesse,presso i centridel fondoècomunquepossibilenoleggiareleciaspoleesiainvallecheinquota,nelleimmediatevicinanze, troviamo numerosi punti di ri-storo.Peripiùintraprendentipoi,itinerariclassici, negli ultimi anni, sono diventatiquellicheconduconoairifugiMariaLuisaeMargaroli(perquest'ultimoèconsigliatol'utilizzo della seggiovia del Sagersbodennel primo tratto) e mano a mano che siacquisisce esperienza tantissime sono lecimeeipercorsichelamontagnafiabesca-mente innevata ci puòoffrire lungo tuttol'invernoduranteilgiornooinunaroman-ticanottedilunapiena!

CentroFondoFormazza(SanMichele)Tel.032463223

CentroFondoRialeTel.3291256379RifugioMargaroliTel.032463155

RifugioMariaLuisaTel.032463086SeggioviaSagersboden-Formazzaski

Tel.3480941964UfficioTuristicoFormazza

Tel.032463059

i nfo

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Il Pizzetto e Il Monte Alom

di Adriano Migliorati

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Sonotrascorsiquasi20annidaquan-doabbiamoiniziatoacalzarelecia-

spole,girovagandonelleValliOssolanealla ricercadeipostimigliori. Eravamodellemoschebianche,alloraifrequen-tatori invernali della montagna eranoquasiesclusivamentescialpinisti.Capi-tava spesso di condividere delle salitein loro compagnia che ci guardavanostupiti, osservando le nostre curiosecalzature,erasoloquestioneditempopoiinevitabilmentescattavalalorodo-

manda:Mapoicomefateascendere?Scendiamonellostessomododicomesiamosalitisemplicementecamminan-do:ciòsuscitavalaloroperplessità.In questi anni la musica è cambiatagrazie alle racchette che hanno datolapossibilitàdiandare inmontagna ininvernoadescursionistichenonutiliz-zanogli sci, sipuòdire che i ciaspola-tori probabilmente hanno addirittura

superatocomenumerodipraticantigliscialpinisti.Bisognasottolinearechetraleduedisciplinenoncorrebuonsangueinquantoiracchettarinonsonovistidibuonocchiodachipraticascialpinismoacausadeibuchicreatidalleracchettenella tracciadegli sci. Fortunatamentegrazieallagrandecapacitàchepossie-de lamontagna di unire le persone enondidividerleènataunasortadibuo-naconvivenza.Nel tempo questi attrezzi hanno subi-

toun’evoluzione radicale, inizialmenteeranocostruiteinlegnoecordalaclas-sica racchetta detta “a fagiolo” per laformaoriginalechericordaillegume,sipotevano utilizzare esclusivamente suterreni pianeggianti, ora non vengonopiùusatefannosolamentebellamostraappese nelle taverne. Poi i materialiplasticihannopreso ilpostodel legnogarantendo leggerezza e una buona

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portanzainnevefrescagrazieallelorogenerose dimensioni. Oggi sono ulte-riormentemiglioratiimaterialiriducen-docosìlenumeroserottureeledimen-sionigarantendouncomodoutilizzoecon l’applicazionenellaparte inferiored’un rampone metallico che assicuraunabuonatenutaincondizionidineveghiacciata o indurita dal vento (neveventata). Grazie a questi accorgimentisono aumentate notevolmente le per-formance possibili con queste ciaspe:nonè raro incontrarechine fausosuitinerariscialpinisticiimpegnativi,comeil Breithorn (3438 m) nella zona delSempioneoppure la Puntad’Arbola inValFormazza(3235m).Oraleracchettesonoentratediprepo-tenzaanchenelmondodell’agonismo,si organizzano infatti nell’arco alpinonumerose competizioni che attiranouna moltitudine di atleti e sempliciamanti della montagna da tutt’Italia.Ne è un esempio “La Traccia Bianca”che si tiene nell’incantevole scenariodell’alpeDevero,unanellomoltospet-tacolaredi8Kmchecomprendel’attra-versamentodellagoghiacciatodiCode-lago.uneventocherichiamaogniannotantissimepersone,bastapensarechelaprimaedizionenel2005contava540concorrenti, mentre l’ultima nel 2010ben1280.certonumeridistantidallareginadelleciaspolate che si chiama appunto “LaCiaspolada” che si organizza in val diNoninTrentinocon6000partecipanti,manelnostropiccolopossiamosicura-mentedirelanostrasenzasfigurare.InOssolalezonepiùadatteperciaspo-lare sono l’Alpe Devero l’alta Val For-mazzaelaValBognanco.Inquestonumerovogliamodescriveredueescursioni chepossonoessere in-trapresesiaconleciaspolecheconglisci,menoconosciutemanonperque-stomenointeressanti.

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Tipo itinerario:sudorsalequota di partenza (m):800quota della vetta (m): 1879dislivello complessivo (m):1079difficoltà:MR(Mediracchettari)esposizione:Nord-Estlocalità partenza: FrazioneFontane(Bannio)ValleAnzasca.cartografia: C.N.S.Mischabeln°2841:50.000/MonteMoron°13491:25.000

Descrizione itinerario:UsciredallasuperstradadelSempioneaPiedimuleraeproseguireperMacugnaga.APontegrandeprimadellastrettoiadeviareasinistraperBannioeraggiungernelaFrazioneFontane,parcheggiandoneglispiazzisullastrada.IniziarelasalitanelboscoseguendolamulattieracheconduceallebaitedellalocalitàBalmo,poiproseguirefinoasbucareincampoapertosullepistedasciabbandonatedelProvaccio.Guadagnarequotasupendenzepiùsostenutetoccandolebaitedell’AlpeLoro,inquestopuntoinizialapercorrenzadell’ampiadorsale,quindisirientranelboscofinoasbucareallaRausadiBannio.Affrontareancoraun’impennatacheportaallaRausadiSanCarlodovefabellamostradisèVillaSamonini,eproseguiresuterrenopianeggiante(CampoAostano)indirezioneovestnelbosco,sfiorandosulladestraunpiccolochaletinlegno.OrasalendosullasinistrasiraggiungelacrestacheconalcunisaliscendicipermettediarrivareallacimadelPizzetto,belpanoramasulMonteRosa.

N.B. Itinerario molto sicuro in caso di pericolo valanghe, grazie alle modeste pendenze, percorribile anche dopo una abbondante nevicata.

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Tipo itinerario: sudorsalequota di partenza (m):480quota vetta (m):2011dislivello complessivo (m):1531difficoltà:BS(Bravisciatori)esposizione prevalente: Sud-Ovestlocalità di partenza:FrazioneRancoMasera(VB)cartografia: C.N.S.ValleAntigoriofoglio275

Descrizione itinerario:UsciredallasuperstradadelSempioneaMaseraesalireinautofinoallafrazioneRanco,pocoprimadellasbarra,parcheggiareadestranellapiazzettadellachiesettadisanRocco.Selecondizionid’innevamentolopermettonocalzaregliscieavviarsisullastrada,altrimentiapiediimboccareilsentierosegnalatoasinistrache,attraversandoilborgopermettediaccorciaresbucandodinuovosullacarrozzabilepocoprimadiAvonso(Onzo).Daquisciaipiedipercorrerelastradabattutadallemotoslitte,finoall’alpePescia.Proseguirefinoall’ultimogruppodibaiteinaltoasinistraedentrarenelbosconellastradinabenvisibile,mantenendoladirezionedell’alturadenominata“LaSella“(nord/est)finoadunaradura,raggiuntal’ampiacrestadeviareasinistraspostandosisulversantevalleVigezzo,poicontaglioorizzontalepianeggianteoltrepassareunacappellettaeprendereladorsale.Tenendoilpiùpossibileilfilodicresta,inqualchetrattoeventualmenteappoggiandosisulversantesinistro(ValleIsorno/Fenecchio),toccareprimalaCrocediRovareccioesuccessivamenteilMonteAlom,contrassegnatodaun’altracrocedilegno.

N.B. Fare attenzione nella parte finale alla formazione di eventuali cornici, con relativi lastroni sul versante Valle Vigezzo.

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IL LIBRO

132 pagine, 40 splendide fotografie, esaurienti cartine, 38 itinerari que-sti sono gli ingredienti di successo dell’ultima guida di Paolo Crosa Lenz e Giulio Frangioni Ciaspole in Valdos-sola edita nella primavera 2010 per i tipi di Grossi Edizioni Domodossola.Il volume è un ulteriore prezioso tas-sello di quella precisa e accattivante opera di valorizzazione e descrizione che i due autori, nel corso degli anni, hanno dedicato alle mille bellezze della Valdossola.Mancava appunto una guida che de-scrivesse, illustrasse le possibili escur-sioni invernali praticabili con le rac-chette da neve (o ciaspole) ai piedi. Attività sportiva, veramente per tutti, che sta ottenendo un sempre più gran-de riscontro fra chi ama gli incantati paesaggi alpini e questo modo del tut-to silenzioso per gustare, anche nella stagione meno favorevole, la natura.Preceduta da utili pagine dedicate alla nivologia ed alle necessarie precauzio-ni da prendere per evitare le valanghe, la guida offre all’appassionato molte-plici possibilità di divertimento gra-duate secondo livelli di difficoltà. Dalle alture da cui si può ammirare il Lago Maggiore (Monte Faiè ), al limi-tare della Val Grande (Alpe Scaredi), ai laghi alpini che durante la stagione bianca riposano (Lago d’Andromia), agli antichi villaggi walser (Salec-chio), al Grande Nord dell’alta Val Formazza.

Ciaspole in Valdossola

Insostituibile dunque nello zaino questa guida è un vero e proprio va-demecum per trascorrere momenti indimenticabili nella magica atmosfe-ra delle terre alte che, ammantate di bianco, ancor più suscitano emozione e desiderio di percorrerle tra la memo-ria di antichi insediamenti e il più na-scosto profilo dell’ambiente naturale.

Paolo Crosa Lenz Giulio Frangioni Ciaspole in Valdossola,Edizioni Grossi - 2010, Euro 20,00www.grossiedizioni.it

diClaudioZellaGeddo

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Alpe Genuina 1711m

EstrattodaCiaspoleinValdossoladiPaoloCrosaLenzeGiulioFrangioniEdizioneGrossi

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Luogo di partenza:Viceno-Foppiano1200mDislivello:511mTempo di salita: ore2,30Difficoltà:Escursionistico

Unatipicagitadipienoinverno,quandosipuòpartiretardi,lametaèliberaelaneverimanesempreinbuonecondizioni.L’itine-rariosisvolgeinteramente,anchesullador-sale,nella grande foresta che copre i ver-santi montuosi della “riviera antigoriana”sopraCrodo.Nellapartebassasicamminanellafaggetaconbetullechestannoaccer-chiandoglialpeggi;nellapartealtanelbo-scomistodiconifereconabetirossielarici.LadorsaledellaColminediCrevolaseparalaValleAntigorio ad est dallaValDivedroadovest.DalPassodellaColmineilcamminoperrag-giungerel’alpeGenuina,inequilibriotraleduevalli,avvieneperdossiondulatievastipianori boscati dove ognuno può libera-mentetracciareilpropriopercorsoedoveè interessante leggere le trasformazionidellanevenelbosco.L’ampiaraduradell’al-peGenuina è unmodello d’insediamentoruraleinmontagnaed’adattamentoall’am-biente:lebaitedipietra,imuridirecinzio-ne a separare i poderi, i pozzi scavatiperraccogliereeconservare lapioggiaperchésulladorsalenonvisonosorgenti.Tuttoèarmoniosonel silenziodell’inverno.AGe-nuina la tradizionepopolare racconta chevivesseunbellissimodragodallapelleva-riopintaedallealiazzurre,mafuscacciatodagliuominichelovolevanocomeambitotrofeodicaccia.

DaCrodosisaleaMozzioequindiaVice-no; su strada asfaltatamantenuta percor-ribile durante l’inverno si raggiunge l’alpeFoppiano. Di fronte all’albergo “Pizzo delFrate”silascial’autoe,ciaspoleaipiedi,sipercorronoasinistraivastipianoriinneva-ti.Lungounastradaconsortile,solitamen-

teprovvistaditracciabenbattuta,sientrapianeggiando nel bosco e, guadagnandodolcemente quota a destra, si raggiungel’alpeCampleroconbellebaiteammoder-nate e ampi pendii. Sopra le baite si saleindiagonaleversosinistraperraggiungerei rustici dell’alpe Cavoraga per poi uscireancoraasinistra lungoun’ampiapistacheguadagna rapidamente quota nel boscoeportaalla selladelPassodellaColmine.Dal valico (cartelli segnaletici) si proseguea sinistra indirezione sudeperdolci pia-nori fragli alberi si guadagnano100mdidislivello, per raggiungere l’alpe Genuina,camminando liberamente lungo l’ampiadorsale.

NoteSentiero G7. Punto di appoggio: albergoPizzodelFrate(Tel.032461233).Dal Passo della Colmine aGenuina il per-corsoè segnalatoconbolli arancioni suglialberi e su rocce; sonoda seguire conat-tenzione, diversamente si corre il rischiodi perdersi. Con buone condizioni d’inne-vamentoetracciapresente,sipuòtornarealluogodipartenzalungounitinerarioadanello.DaGenuinasiscendevelocementealgran-dealpediCheggioequindidallaCappellacon lungadiagonalesi raggiungeFlecchio.Qui si risale a Camplero e all’itinerario diandata.

Itinerario

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da Coipoa Giovera...

di Adriano Migliorati

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Itinerario Tipo itinerario:pendiiampiQuota di partenza (m): 750Quota della vetta (m):1630Dislivello complessivo (m):880Difficoltà:MR(Mediracchettari)Esposizione:SudSviluppo:14Kma/rLocalità partenza:FrazioneAltoggiodiMontecresteseCartografia:C.N.S.ValleAntigorion°2751:50.000

NoteBellazonapanoramicasullapianaos-solana,conesposizionesud.Da sfruttare dopo una nevicata inquantoestremamentesicura.Ottimaperracchette.

Descrizione itinerarioUsciredalla superstradadel Sempio-neaMontecresteseeraggiungere lafrazione più alta (Altoggio). All'iniziodel paese girare a sinistra e percor-rere la stradapoderaleValleAgarinafinoalprimotornante,dovegeneral-menteterminalapulituradellastradaoppureentrarenellafrazioneepocoprimadellapiazzasvoltareadx,pro-seguendofinoalla chiesa,possibilitàdiparcheggio.Ilsentieroafiancodell'ultimacasadainizio alla salita della dorsale, pocodopo si incrocia la strada poc'anzicitata. Alla prima deviazione seguirel'indicazioneCoipo,sfruttando l'arte-riasolitamentebattutadalgattoedaqualchesporadicamotoslitta,finoallaMadonnadiSanLuca.(Doveèpossi-biletagliarenelradobosco,seguendoilsentieroestivosegnaviabianco/ros-sosuglialberi).Proseguendoincam-poapertosudolcependio,sitoccano

le localitàUl Puzz (Il pozzo), CascineBertolini e successivamente Coipo1400m.Rimanendo su percorso obbligato,mantenendo il versante destro ValleIsorno,siragggiungeGioveradisottoe a breve distanza Giovera di sopra,contrassegnato da un grande pratoimmersonellafaggetaconunaman-ciatadibaite.

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Eccofinalmenteunanuovaru-bricadicarattereenogastro-nomico,chenonpretendedi

insegnarenullaanessuno.Invece di darvi ricette, che poiognuno prepara amodo suo, o ècostrettoadadattareaiproprigu-sti personali, approfittiamo dellospazio su Ossola.it, per darvi im-portantissime e decisive informa-zioniriguardoilverograndesegre-to di tutti i cuochi: la scelta degliingredienti.Si!Perchésonogliingredientigiu-stialpostogiustochefannoladif-ferenzatrauncuocoel’altro.Glichefpiùespertilosannobenis-simo,manonlodiconoanessuno:labuonacucinaèsoprattuttoquel-lafattaconingredientidialtissimaqualità.Se l’ingrediente è assolutamentebuono, ilcuoco,attraverso l’utiliz-zodelletecnichedicottura(ovverodi trasformazione chimico fisicadell’alimento organico) può solopenalizzarne le caratteristicheori-ginarie.L’ingrediente perfetto fa grandi icuochi,(oltreovviamenteallaper-

fettapadronanzadelletecnichedipreparazioneecottura.Maquestoèunaltrodiscorso).Maquandounalimentoèbuono?Quando soddisfa livelli di qualitàassoluta sia in senso orizzontalesiainsensoverticale.Cosa significa? Quando vogliamocucinareuncrostaceocomeigam-beri,primadi tuttovaluteremo insenso orizzontale quale gamberoutilizzare:a)quellidell’OceanoIn-diano,b)OceanoAtlantico,c)MarMediterraneo?Imparareavalutarelaqualitàoriz-zontale, richiede solo una fortedosediesperienza.E’soloprovan-do tutte le qualità presenti sulmercato,cheilcuocoèingradodidecidereescegliere lavarietàmi-gliore.Laglobalizzazione,difattoharesodifficilissimoquestocompitodise-lezione orizzontale, perché ha ri-versato sulle nostre tavole, unaquantità enorme di prodotti, pro-venientidaognipartedell’univer-so,inognigiornodell’anno,obbli-gandoci aprovarli e sperimentarliunoaduno,primadidefinirequel-

LA TRIDIMENSIONALITà DEGLI ALIMENTI

SCEGLIERE GLI INGREDIENTI

SECONDO LA QUALITàacuradiPizzicoDaChef

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lo adatto al nostro uso. Pensatecheperognisingoloalimentoesi-stono in commercio, centinaia divarietà.E’cosiperlepatateipepe-roni e l’insalata,ma anche per lecarni di manzo, vitello, coniglio,pollotacchino,eancorapericon-dimenti come il burro, l’olio e viadiscorrendo. Alcune di queste va-rietà si sono (più o meno giusta-mente)meritate fama e successosul mercato globale, ma moltissi-me altre restano ancora assoluta-mentesconosciutealgrandepub-blico. Dopo avere individuato ilmiglior ingrediente in senso oriz-zontale,alloravitoccheràessereingradodiriconoscerelaqualitàver-ticale.Laqualitàverticaleèrelativamen-tepiù sempliceda riconoscere ri-spettoallaqualitàorizzontale.E’dataprincipalmentedalrispettodelle qualità organolettiche origi-nariedelprodottoalimentare.An-chequiperòlevariabilisonoinfini-

te,eognialimentohaleproprie.Pensate alla nocciola del Piemon-te:è senzadubbiounprodottodi

qualità orizzontale eccellen-te,ealloraloutilizziamocon

fiduciaper lenostrecreazionigastronomiche, preferendola, adaltritipidinocciole,diprovenienzaestera.Adessoimmaginatelastes-sanocciola,maltrattatadalpuntodi vista di raccolto, e lavorazione,confezionamento,stoccaggio,ecc.Ecco,quellochevivieneconsegna-to è una nocciola piemonte i.g.p.dipessimaqualitàverticale.Avetecapito?Laqualitàèdifficiledavalutareperchéhaunadimen-sionetridimensionale.Ecco loscopodiquestanuovaru-brica: VALORIZZARE gli alimentiprodotti nella nostra provincia,analizzandonegliaspettitridimen-sionali.NelprossimonumeroparleremodiMiele.

Chi volesse segnalarci ingredienti da trattare, può farlo al nostro in-dirizzo [email protected]

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acuradelRistoranteLagodelleRose

L’angolo del gusto

IngredIentIRavioli di Brasato - burro - spicchio d’aglio - rosmarino - formaggio grana

PrePArAZIOneMettere a bollire i ravioli. Nel frattempo fate scaldare il burro in una pentola fino a farlo diventare nero, questa è la parte più delicata, prestate attenzione al burro, da nocciola diventerà piu scuro.In questa fase aggiungete lo spicchio d’aglio schiacciato e il rosmarino, continuate la cottura osservando sempre il colore del burro che via via diventerà nero sul fondo, questo è il momento in cui togliere la padella dal fuoco. Nel frattempo i ravioli in bollitura, una volta saliti in superfice verranno scolati e sistemati su un piatto piano cosparsi di formaggio grana grattuggiato, fine e a scagliette.Bene tutto è pronto, con un mestolo cospargete di burro i ravioli che produrranno una schiuma superficiale.Il piatto e’ pronto e da servire immediatamente.A questo piatto lo chef ci consiglia in abbinamento un vino bianco tutto ossolano il Dicrodo. Questo vino bianco sarà gradevole poichè detergerà il palato dal grasso del burro, ed è un ottimo vino.

NoteLe pentole di ferro di una volta sono perfette per questa preparazione, qui abbiamo usato una pentola di alluminio.

Ravioli di brasato al burro nero

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31www.lagodellerose.it - [email protected]

Via Pietro Iorio Ornavasso (VB) - Cell. 333.982 9810

Specialità ossolane e di pesceAmpia sala ristorante per cerimonie

Pesca sportiva

Ristorante

Chiuso il Lunedì

Lago delle Rose

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Oiraèunodiqueipiccoligioielliarchi-tettoniciossolani.Letraccedocumen-

tarie, nella tipologia architettonica unica,risalgonoalmenoal 1100,quando la “viaFrancisca”, stradadi collegamento fra Ita-lia, Svizzera e Francia portava pellegrini,viandanti e commerci e soldati tra le no-stremontagne. La località Canova, che èchiamataancheVilladisotto,fuunposse-dimentodellafamiglianobiliaredeiDaRo-dis,alungofeudataridellavalleAntigorio.Oggiilpiccolocentroconservanelladecina

dicasechelocompongonoun’architetturache,grazieaun importanterestaurocon-servativo,èpresocomemodellocostrutti-vo,consolidandol’interessealivellointer-nazionale.

Borghi da scoprire

di Cecilia MaroneOira di CrevoladossolaLocalità Canova

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ASSOCIAZIONE CANOVAFondata nel 2001, l’Associazione Ca-

nova,grupposenzascopodilucromutuailproprionomedallabella località incuiha sede, nel comune di Crevoladossola.Lo scopodell’Associazione “è il recuperoelavalorizzazionedell’architetturaruraleinpietra;accantoaquestotrovanospaziola promozione di attività artistiche qualiad esempio: concerti,mostre ed esposi-zioni”. L’Associazione crea e promuoveilrecuperomiratodelleabitazionirurali

che,maicomeoggi,devonoesserepro-tette e conservate, senza dimenticarela loro funzione primaria: essere casetecnologicamente efficienti, in gradodi soddisfare, con lamagiadel fascinocheemanano, leesigenzedelladomo-tica integrata.Perogni informazioneèutileconsultareilsitodell’associazionewww.canovacanova.com dal quale sipossono eventualmente ricavare indi-rizzomailenotizieutiliadunprimoap-proccioconisocieilorointenti.

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CASE d’OSSOLAdi Cecilia Marone

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Canov

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ell'ar

te

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compratori.Unacasaincuiipro-prietariAnnaePaolohannomes-so passione cuore, impegno edevozionechetraspaionoinogniangolo, in ogni oggetto sistema-to in una nicchia temporale chelo colloca, come se nonpotesseavere altra vita fuori da quellepossentipietre, in una specie divivaesposizioneartistica.La distribuzione interna degliambientidellacasaricalcafedel-

Una costruzione disposta sudue piani, risalente al 1600

come riporta la data sul caminoche la sormonta, racconta quat-trosecolidi storia tantochean-ticamente l’attuale taverna eraadibita a scuderia per il cambiodeicavallichepercorrevanolaviadelGries,nododicomunicazionecommercialetraMilanoeBerna,percorsodaviandanti,viaggiato-ri, eserciti, pellegrini venditori e

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mente latipologiaspazialedellecase rurali: taverna e cantine alpianoterra,sopraelevazionedel-lacucina,delsalottoedellasaladabagno,ricavataovviamenteinun secondo momento da un’in-tercapedine; stanze da letto esala biblioteca-studio al pianosuperiore, con mansarda e tor-

rettadallaqualerecentementeèstata ricavata la camerada lettopadronale.Ilrestauroèstatocoscienzioso,af-finchéglispazivitaliaccogliesseroi proprietari con le necessarie in-novazioni tecnologiche della vitacontemporanea fusa alla peculia-rità dell’ambiente che già vi era.Sièdecisoquindidimantenere il

piùpossibilelastrutturaoriginale,comeilgrandecaminochetroneg-gia nella sala, accompagnando ilvissuto con soluzioni amate dallafamiglia.Lascaladicollegamentofra iduepiani ad esempio è una scultu-ra contemporanea, rivestita concangianti formelle provenienti

dall’IsoladiMurano;leparetidellazonacotturaedellasaladabagnosonostaterivestiteconceramicheKamares,lacuiproduzioneeven-ditaèaffidataaiproprietaristessi.Ampiospazioèstatodatoancheamateriali ossolani antichi, recupe-ratie reinseritinella ristrutturazio-ne: da un palazzo storico domesesono stati ricavati alcune travi e il

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pavimento, insiemeadalcunepie-treprovienedaunabaitasituatainvalleAntigorio. E’ nell’arredodegliambientichelapassionediAnnaePaolo traspare: lui ha disegnato iltavolodelsalotto,studiatoladispo-sizionedellazonacottura,seguitole

fasilavorativeedipintoiquadricheingentiliscono le pareti. Anna congraziafemminileeunafortecreati-vità,harealizzatovasiescultureesièoccupatadiogniminimodetta-glio,insiemehannoresolacasaunpiccologioiellotuttoossolano.

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Viaggio di una signora intorno al Monte Rosa

PAGINE FRAGILIdiRosellaFavino

Era il 1859: Quintino Sella non ave-vaancorasalitoilMonvisoeilClub

AlpinoItalianononesisteva;l’Italia,delresto,comeStatonazionaleeraun’am-bizione non ancora realizzata dei realiPiemontesieleAlpieranometadiviaggiavventurosichevenivanopoiracconta-tineisalottidelnordEuropa.Laparolaturismostessasi stavaaffermandoperdescrivereunmododiviaggiarefattodiesplorazione,contattoconlanatura,sfi-daconsestessi.Inquell’annol’editoreLongmanpubbli-cavaaLondralememorieditreintensiviaggisvoltiintornoalMonteRosatrail1850eil1858daunacoppiainglese, ilgiudiceHenryW.ColeconlamoglieEli-zaRobinsonCole.Il racconto si rivolge a quanti, donnespecialmente,vorrannoseguirel’esem-pio dell’autrice nel visitare le valli checontornanoilmassicciodelMonteRosa,montagnadefinitaReginadelleAlpi, lacuibellezza indusse l’autriceaprefigu-rare un futuro sviluppo turistico conlocandeerifugiancheinluoghiimperviall’epocainimmaginabili.Per trevolte,allafinedell’estate,aca-vallotraagostoesettembre,LadyColeinsiemealmarito,unfiglioealcuniamicisiavventurònellevalli intornoalMon-te Rosa, visitando Gressoney, Aosta eCogne, Zermatt e la Valle del Rodano,ilSempioneeDomodossola,attraverso

laValDivedro,poiMacugnagaperbendue volte, e ancora Alagna, Varallo...Instancabile, entusiasta della natura edelpaesaggio,prontaadassorbireogniemozione,LadyColeviaggiavaapiedi,adorsodimulooacavallo,sucarrozzeecarrettiaffidandosiallagentedelluogo,in un mondo alpino povero ancora distruttureturistiche.Cosa portava con sé questa intrepidaturistad’altri tempi?Ce lo racconta leistessa…

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“Qualche parola sull’abbigliamento non è fuori luogo nel resoconto del viaggio di una signora, che potrebbe indurre altre a fare lo stesso. Le signore che visitano i passi al-pini non dovrebbero portare con sé altro che l’indispensabile […]Certamente ogni signora impegnata in un viaggio nelle Alpi dovrà indossare un cap-pello a tesa larga, che la solleverà dall’im-paccio di un parasole. Dovrebbe avere anche un abito di lana leggera, come la vigogna o l’alpaca che, in caso di cattivo tempo, non abbia l’aspetto trasandato una volta inzuppato e asciugato. Piccoli anelli dovrebbero essere inseriti nelle cuciture dell’abito, con un cordino passato attraver-so, le estremità del quale dovranno essere annodate insieme in modo che l’intero abi-to possa essere sollevato all’altezza richie-sta con poco preavviso. Se l’abito è troppo lungo, si impiccia nelle pietre, specialmen-te in discesa, e le fa rotolare verso valle. […] Un abito da signora è scomodo per viag-giare in montagna, anche prestando la massima attenzione, perciò dovrà essere adottato ogni sistema per renderlo meno d’impaccio. Anche una gonna da cavalle-rizza, senza il corpetto, che possa essere messa e tolta rapidamente, è di valore in-calcolabile: dovrebbe essere fatta di stoffa impermeabile leggera, lunga abbastanza per coprire i piedi cavalcando. Questo ac-corgimento evita di sporcare l’abito e in caso di cattivo tempo aiuta a mantenersi asciutti. Saranno utili anche un plaid scoz-zese o due, che possono fare da scialle, coperte o anche da lenzuola, secondo le esigenze e le circostanze, e una cappa im-permeabile con cappuccio. Ma una delle cose più importanti di tutte è un paio di comodi e forti scarpe, dalla pianta larga e con una buona suola, in cui andranno mes-si alcuni chiodi, più piccoli ma dello stesso di tipo di quelli usati per gli scarponi ma-schili da caccia; e sebbene, prima della par-tenza, si considerino con orrore tali pesanti calzature, ho riscontrato con l’esperienza

“A few words about dress may not be out of place in the account of a Lady’s Tour, which may perhaps induce others to make the same journey. Ladies who visit the Al-pine passes should take nothing with them which can possibly be dispensed with […].Of course every Lady engaged on an Al-pine journey will wear a broad-brimmed hat, which will relieve her from the incum-brance of a parasol. She should also have a dress of some light woollen material, such as carmelite or alpaca, which, in case of bad weather, does not look utterly forlorn when it has once been wetted and dried. Small rings should be sewn inside the se-ams of the dress, and a cord passed throu-gh them, the ends of which should be knot-ted together in such a way that the whole dress may be drawn up at a moment’s noti-ce to the requisite height. If the dress is too long, it catches the stones, especially when coming down hill, and sends them rolling on those below. […] A lady’s dress is inconvenient for mountain travelling, even under the most careful management, and therefore every device which may render it less so should be adop-ted. A riding skirt, without a body, which can be slipped on and off in a moment, is also invaluable: it should be made of light waterproof cloth, only just long enough to cover the feet when riding. This prevents the dress from being soiled, and in case of bad weather also serves to keep one dry. A Scotch plaid or two, which may serve as shawls, blankets or even sheets, according to the exigency or circumstances, and a macintosh cape with hood, will be found most useful. But one of the most impor-tant things of all is to have a pair of easily-fitting strong, treble-soled, broad-footed boots, in which some hob-nails should be put - smaller but of the same kind of those used for gentlemen’s shooting boots; and although, before leaving home, one looks with perfect horror at such heavy boots, I have found from experience that they save

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che esse salvano i piedi dalle ammaccatu-re nella discesa su sentieri petrosi, e che in qualche giorno, dopo avere sperimentato la loro protezione, si impara a considerarli con grande compiacimento e gratitudine. I cosiddetti “tacchi militari” sono pericolosi e devono essere evitati; ma il tacco deve essere sufficientemente elevato per evitare che la suola sia troppo liscia e piana. Se le suole sono spesse abbastanza da permet-tere il montaggio di chiodi da ghiaccio di Lund, in caso di necessità, l’attraversamen-to di un ghiacciaio avverrà con un maggio-re senso di sicurezza. La semplice sensazio-ne di avere i piedi protetti dà confidenza e davvero aiuta a prevenire le scivolate.Il viaggiatore dovrebbe anche possedere una piccola borsa impermeabile, grande abbastanza per contenere l’indispensa-bile “Manuale” di Murray, alcune buone mappe, un piccoli binocolo, alcuni lacci di riserva e veli per attraversare i nevai. E’ sempre prudente tenere in questa borsa una borraccia, un panino, biscotti o qual-cosa da mangiare, da prendere facilmente all’occorrenza, senza dover spacchettare le provviste portate per il pranzo. Questa bor-sa dovrebbe avere anche un laccio col qua-le fissarla alla sella o per portarla a mano, e dovrebbe essere dotata di una chiusura.Una grande difficoltà che si incontra viag-giando sul versante Italiano è trovare selle per signora; generalmente non si trovano nemmeno cavalli, di solito solo un mulo e a volte nulla più di un asino, e nessuna sella per signora per alcuno di essi. […]”

Ilviaggioiniziavaacasa,conl’ascoltoelalettura dei resoconti di altri viaggiatori enei circoli dell’alta società inglese, dovel’appartenenza all’Alpine Club era un se-gno distintivo di coraggio, capacità tecni-ca, vera esperienza alpinistica. Il giudiceColeneeramembromarestònegliannalisoprattuttoper la suacapacitàdi scovarele parti poco note delle Alpi; d’altro can-

to, i suoi viaggi erano mossi non tantodall’ambizioneperlealtevetteodallospi-ritodiricercascientificaquantodall’indoledell’esploratore,elacompagniadellamo-glieerainquestofondamentale.LadyColeportavaconsélibrisufiorieanimalidelleAlpi,mappeeuna carta geologica, e rac-comandava“di ridurre con coraggio e fer-mezza la libreria di viaggio entro limiti ra-

the feet from bruises in coming down stony paths, and that in a few days , after having felt the protection they afford, one learns to regard them with great complacence and gratitude. What are called “military heels” would be dangerous, and must be avoided; but the heel should be just suf-ficiently raised to prevent the sole being too smooth and level. If the soles are thick enough to admit of having Lund’s glacier nails screwed into them, when necessa-ry, great additional security will be felt in walking over a glacier. The mere feeling of surefootedness gives confidence, and ac-tually saves one from slipping. The traveler should also have a small wa-terproof bag, large enough to contain Murray’s indispensable “Handbook”, some good maps, a small opera-glass, a few spa-re straps, and veils for crossing the snow. It is always prudent to keep in this bag a fla-sk, with a roll, biscuit or some trifling thing to eat, and to which one can get access at the moment it is required, without the trouble of unpacking the provisions carri-ed for lunch. This bag should have a strap round it, by which it may be fastened to the saddle or carried in the hand, and should be provided with a lock. One great difficulty in travelling on the Ita-lian side is to find sidesaddles for ladies; indeed, as a general rule, no horse can be obtained, usually only a mule, and someti-mes nothing but a donkey, and no sidesad-dle for either. […]”

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gionevoli.”Ellaconfrontavacostantementeleautorevolidescrizionidichil’avevapre-cedutaneltourconlarealtàdelsuoviag-gio, meticolosamente pesando la qualitàdell’ospitalitàe laduratadei trasferimen-ti, la bellezza del paesaggio e il caratteredei personaggi incontrati nel cammino.Fondamentale nel viaggio inglese era in-fine il ritornoacasa,tourè letteralmentea journey out and home again, perché ilviaggioaquestoserviva:dareluce,brioenuovaricchezzaallapropriavitadisempre.

A Lady’s Tour round Monte Rosa, with visits to the Italian Valleys of Anzasca, Mastalo-ne, Camasco, Sesia, Lys, Challant, Aosta, and Cogne,London:Longman,Brown,Gre-en,Longmans,andRoberts,1859.

E. Robinson Cole, Viaggio di una signoraintorno alMonte Rosa, Art Point LibreriaAntiquaria,Courmayeur,2008.

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diUbertoGandolfi

celebrità, cortigiani, sceicchi, politici,grossiindustriali,agentidispionaggio,

ricchi borghesi. Sino alla metà del seco-lo scorso furono centinaia le personalitàcheattraversaronoiltunnelferroviariodelSempioneabordodeglisfarzosivagonidelprimo treno di gran classe della storia, ilcui nome, ancor oggi, rievoca atmosfereda"Belleepoque"concarrozzefinementearredateconottoniedilegnipregiati,eca-merieri in livreacheservonoai tavoliflutdichampagneetartinedicaviale.L'OrientExpres, il treno più famoso del mondo,inaugurato nel 1919 per la rotta che daParigigiungevaaIstanbul,attraversandolagalleria transalpina del Sempione (apertanel1906)epassandoperMilano,Venezia,Trieste e Belgrado, fu anche lo scenarioperfettodoveambientareromanzi,spessointricati gialli, come il celebre "Assassiniosull'OrientExpress"diAgathaChristie,maanche storie di spionaggio, come la pri-mascrittadaIanFleming,erail1957,che

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avevacomeprotagonistal'agentese-gretopiùfamosodellastoria,ovveroJemesBond. L'agente007al serviziodiSuaMaestàBritannica,nel roman-zo"FromRussiawithlove",viveinfattiuna movimentata avventura proprioattraversando il tunnel del Sempione.Purtropponellariproposizionecinema-tograficadelromanzo,ilfilm"DallaRus-sia con amore" interpretato nei primianni'60daSeanConnery,l'azionevienespostata in Jugoslavia, perdarmododichiudere la vicendaaVenezia, dove007accompagneràl'immancabileav-venente pupa in una romantica gitasuunagondola.BendiversoquantoraccontatodaIanFleming nel suo romanzo: "Il trenocominciò a perdere velocità. Domo-dossola. La frontiera italiana- così nellibro edito da Garzanti nel 1965- E ladogana?Ma Bond si ricordò che per ipasseggeri in transito non era previstaalcunaformalitàprimadiarrivareaVal-lorbe. (il confine tra Svizzera e Franciandr.)Nonc'eraaltrosuonosenonilcon-tinuorimbombodeltrenocheattraversavail Sempione, iltintinniodelbicchieree loscricchioliodel rivestimentodi legno".Edancora "Il galoppo fragorosodel treno ri-suonòpocoapocopiùvuoto.Conunrim-bombanteruggitofinale.L'OrientExpresssfrecciòfuori,sottolalucedella luna, e rallentò la velocità. Bond sialzòpigramentee scostò la tendina.Videdeidepositiedeibinarimorti.Deifascidilucesplendevanosuivagonimerciinatte-sa.Buone,potentiluci.LelucidellaSvizze-ra.Iltrenosifermòlentamente".La storia fu poi trasportata in fumetti epubblicataper leEdizioniCamilloContidiRoma, i disegni di John Mc Lusky ritrag-gono l'Orien Express che sfreccia dentroefuorilagalleriadelSempione,masenzamainominareDomodossola.UnacitazionepiùrecentedelSempioneinunfumettosiritrovanel1976perlaColla-naMetalHurlant,SerieNera,delleEdizioni

Nuo-va Frontiera, dove il

protagonistaStephaneClementfuggedallaFranciaegiungeinItalia,primapensandodifarloabordodellacorrieraGstein-Gabi-Domodossola,mapoipassandoapiediperlavecchiaviadeicontrabbandieri,soprailMonscera,giungendoinfineaSanLorenzo.A Domodossola recupererà del denaro esalirà sul treno, ovviamente l'Orient Ex-press,direttoadIstanbul.

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di Davide Iardella

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Negli ultimi anni le tavole da snow-boardhannosubitodellevariazioni,non tantonella costruzione, che inlineadimassimasièstandardizzata,anche se comunque le ditte prin-

cipali propongongo sul mercato dei mo-delli ad alto costo costruiti con materialiall’avanguardia.Icambiamentiprincipalisifocalizzanoinvecesulprofilolaterale,quin-di sullo snowboard visto di taglio. Dopol’immissione sul mercato di alcune tavo-le diverse dallo standard, ora ognimarcaproponelasua idea,facendocrederechela sua forma e il piccolo particolare cheha introdotto,opiù chealtro leggermen-te modificato per questioni di copyright,tifacciaandaredapauraotiraredeitrickimpensabilifinoaquelmomento.Beh,nonèdeltuttocosì:inrealtàèsolopervenderedipiùedènormalechesiacosì.Ancheseundiscorsoaparte va fattoper lenuovefreestyle con camber inverso che vannodavverobene.Oraspiegoilmiopareresullequattrofor-mebase a cui poi le ditte ap-portanopiccolicambiamenti.A - camber classico o convex camber: reattività, precisioneinconduzione,spintauscitadicurva, stabilità in atterraggioeintransizionesiainpipecheinkiker.Infrescatendelegger-menteadaffondare.Maggioredifficoltà o sforzo nel cambiolamina.B - camber piatto, definitoflat camber: consigliata perrail. Trovo comunque chenonsia una grande scoperta, unavolta le tavole che perdevanoil ponte venivano scartate amalincuore perché comunquedovevi spendere per farteneunanuova,quindiperchécom-prarlepiattenel2010?C - camber inverso o conca-ve camber o bananata: Buoncompromessoneljibbing.Gal-

TRADITIONAL CAMBER

Convex rise from contact points

ZERO CAMBER

BANANA CAMBER

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leggia inneve fresca,adattaper imparareperchèdàmenopossibilitàdiagganciaredilamina,risultapiùfacileneljibbing.Assorbeilcambiamentodelterreno.Instabileafor-tevelocitàeinatterraggio.D-camber ibido:èunmixin cui al centro è per unapiccola porzione concavee sulle estremità invececonvex:difficiledagiudica-re, laprimaedunicacosache mi viene in mente èche,essendocosìincasina-ta,potrebbeesserebuonaper piste con condizionivariabili di terreno, mapeccadibruttoneirailper-chésicurosbilancia.

Combination of camber

convex camber

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Negli anni ottanta fino al novanta le tavoleavevanocomunquegiàunaformaunpo’ba-nanata,inseguitoperòvenneroeliminatepervent’anni,finoa tornarealla ribaltanegliul-timitempi.Conil lororitornolamenteiniziaamacinarepossibilitàdinuovesensazioniinnevefresca.Nelmiolaboratorio,hocredutochelenuovetavolebananatepotesserodarebuonefeddinfrescaequindialvoloarealizzaredeiprototi-picercandoditirarfuoridelletavolesimiliadunamarcachespacca.Ilfattoèchenonsonostatosoddisfattodelle loro ideeedicomesicomportavano le tavole in certe situazioni ocondizionidinevenonbuonae,datochenonviviamoinAlaska,dovevofareassolutamentequalcosadimeglio.Nonabbandonoilproget-toecontinuoapensareaun’innovazionecherimediadeidifettievidenti. Inseggioviaconunmioamicomivienel’ideadiintrodurreunconcettocostruttivodeinuoviscidafresca.Ilmix,pochigiornidopo,èprontosuunnuovoprototipo e viene provato dandoqualche ri-sultatomigliore.Manonvaancorabene,non

riescoadesserevelocecomevorreiesentoiltuttotroppoingombrante.Dopovaritentatividimisureeccocheescedallamiapressaunatavolanuovachenonèmaistatarealizzatadanessunamarca,una formaunica ...contento,lausogiùduroinognicondizionepercercaredicapire ilpiùpossibile.Footjob,questoè ilsuo nome, è una tavola sbananata, da nevefresca,chefavenireibrividiperfacilitàeleg-gerezzanelriding,sensazioniditotalecontrol-loelibertàinarrivabilenelladistribuzionedeipesi. Snowbordando con un passo centraleelargosiprovanocosemaiprovateprimainpowder.Ora,dopounannodiutilizzoforsennato,perla nuova stagione footjob è stata allungataqualche cmnelnosedandounanuovapun-taveramente tostaeun tailmaivistoprimasuunosnowboards.Diminuendolosbanana-mento per raggiungere velocitàmaggiori hointrodottoancheunnuovo legnopiù spessodelprecedenteperdarlemaggiorconcretezzainvelocitàeannullareognivibrazione.Giùduro!

RISPARMI FINO AL

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di Giulio Frangioni

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Lavitadiuncristallodineveinizianell’at-mosfera dove il vapore acqueo, quindi

l’umiditàdell’aria,perragionifisicheassaicomplesserimaneallostatoliquidoancheinpresenzadivalorinegativichepossonoarrivareanche -30°,eoltre.Bastaperò lacollisione con una particella di pulvisco-lo che immediatamente l’acqua ghiaccia,dando vita al cristallo chepuòavere sva-riateforme;inpresenzadibassetempera-turesolitamenteèramificataa6punte,mapresentaanchestruttureadago,acolonnaomiste.Il cristallo aggregandosi ad altri cristalliraggiungedimensioniepesotalidapreci-pitarealsuolo;nelladiscesaincontratem-perature positive può sciogliersi e quindiavremodellapioggiaoviceversa,unane-vicata.Il limite della trasformazione in acqua èlegato alla quota dove si incontra lo zerotermicocioèlalineadipassaggiofratem-peraturepositiveenegativeedèriferitaadunamassadiariapostainatmosferalibera,quindi lontanodall’influenzadimontagnecomeadesempiosopralaPianuraPadana.

E’inoltreininfluentel’oradelgiornooallanotte. Infatti una massa d’aria è pratica-mente insensibile ai raggi del sole diretti,mentresiscaldaosiraffreddapassandosurocce,ghiacciai,terrenooneve.In invernoènaturale che lozerotermicosiaspessoallivellodelsuoloèquestaèlaragione per cui i bollettini meteorologiciseridannoancheivaloriditemperaturaa1500 o 2000metri di quota. Dall’altitudi-nedello zero termico si ricava facilmenteachequotasarà il livellodellanevicataequella che si fermeràal suolo;anchequiper ragioni abbastanza complesse, gene-ralmente lanevicata sarà300metri sottolozeroedanchecontemperaturedi1o2gradipositive.Perragionidimicroclimadovuteinparteancheall’azionedel vento chemescola lemassed’aria,inmontagnaenellevallatelozerotermicopuòesserepiùbassoanchedi800/900metririspettoalvaloreteoricoinatmosfera libera, quindi si possono avereprecipitazioni nevose anche 1000/1200metrialdisottodiquestodato.Ilcristallodinevehaunsolodestino,quellodiritornareacquaequestopuòavvenireinun secondo, inunora, inungiornood inanni,comeaccadeaifiocchidineved’altamontagnachesitrasformanoinnevatirac-chiusineighiacciai.Questetrasformazioni,cheilcristallosubisce,sonochiamatedagliespertimetamorfismieclassificatiinmodidiversi:chilidefiniscedineveseccaoneveumida,costruttiviodistruttivio legatiallatemperatura. In questo ultimo caso avre-mo3tipidimetamorfismo:dagradiente,da isotermia e da fusione ognuno di essitipicoperundeterminatomanto,indicatividiuncertoperiododell’anno,matalvoltaaddirittura presenti nella stessa struttu-ra. Ancora una volta le variabile presentiin unamassa nevosa sono così tante chestabilireconcertezzalafragilitàdelmantodiventaassaidifficile.Per il calore accumulato durante l’estate,e in parte per quello geotermico, la tem-peratura al suolo anche in pieno inverno

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è di poco inferiore a zero gradi, a voltesolo di mezzo grado. Se dopo una nevi-cata, ad esempio di unmetro di neve, latemperaturadell’ariaesternasaràdi -20°,vuoldirecheinquelmantonevosocisaràunadifferenza di 20° fra i duepunti: unoacontattodell’ariae l’altroacontattodelterreno.Dato che la natura tende a livel-lare gli estremi e raggiunge in ogni casol’equilibrio, ci sarà una migrazione di ca-lore dal punto relativamente più caldo aquellopiùfreddo.Ciòcomportaancheunospostamentodi umidità (èunpo’ difficilepensareall’umiditàcontemperaturenega-tive),chedeterminalamodificadeicristallicheandrannoadassumereformeangolateequindiconpocastabilitàdell’interoman-to nevoso. Con basse temperature sononecessarie anche settimane prima che siassistaadunconsolidamentopiuttostosi-gnificativo.Nelcasoinvececheladifferenzaditempe-ratura sia costante andremo incontro adunmetamorfismo da isotermia, come adesempioduranteunanevicatao,nelperio-doprimaverile,con la formazionedinevevecchiaegranulare.L’ultimotipodimetamorfismoèquellodi

fusione, quando le temperature delman-tonevososonoprossimeaglizerogradiequindiall’internodellanevecircoladell’ac-quache,lubrificandoivaristrati,nedeter-mina la rotturacon lacreazionedigrossevalanghedifondo,chearrivanosinoalter-reno,inglobandoanchelepartipiùsuper-ficialidelsuolo.Durante la notte l’abbassarsi delle tem-perature ricompatta il manto che sarà dinuovo ben solido. E’ la condizione tipicadellaprimavera inoltrataedestiva,ancheinaltaquota,dovealmattinosicamminasuneveduraecompattamentrenelprimopomeriggio si sfonda,anchediparecchio,muovendosisunevefradicia.Oltre ai cambiamenti creati dall’innalza-mento termico unmanto nevoso può es-sererimaneggiatoanchepercausemecca-niche,quali ilsovraccaricodovutoalpesodinuovenevicate,checomprimonoipre-esistenti strati, il vento che rimaneggia espostagrandiquantitàdineve,ilpassaggiodianimaliodisciatori.Tendenzialmenteilcambiamentodovutoadagentimeccaniciè positivo in quanto tende a stabilizzaretuttoilmantonevosointempiabbastanzarapidi. Tipico esempio è la battitura delle

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pistedicui ipendiipiùripidi,senontrat-tati,potrebberoesseresoggettididistaccovalanghe.Esistono infinità di cristalli e qualcuno haanche tentato di contarli, ma per chi simuoveinmontagna,perfortuna,solopo-chitipidineve,anchesenellostessoman-tosenepossonoincontraredidiversi.La neve fresca èmolto leggera: dai 60 ai120Kgdipesopermetrocubo,soffice,dif-ficilmente comprimibile (non si riesce adappallottolare),contienemoltaariaeconicristalliastellachesiaggancianofradiloroeaqualunquesuperficie,ancheverticale,essendomoltoadesiva.Pocodopolanevi-cataconilrialzotermico,icristalliperdonolaparteperifericaperingrossarealcentroed assumereuna formapiùarrotondata,perdendocosìlafeltraturael’adesività.Sihacosìunacompressionedelmantonevo-socon lapossibilitàdicadutadivalanghespontanee,cioèsenzal’interventodell’uo-mo,eadebolecoesione.La neve ventata è un manto fortementerimaneggiato dal vento con una superficiemolto accidentata, caratterizzata da fortierosionierelativezonediaccumulo.Lasu-perficiesipresentamoltoduraecompatta;e sopravento sarà ben assestata ma negliaccumulisicuramentesitroverannodeipe-ricolosi lastroni.Giàconunventoa10kmall’ora,pocopiùdiunabrezza,laneveiniziaarotolareedesserespostata.Lanevecrostosaèilfruttodelgeloerigeloincuilasuperficie,molleduranteilgiorno,si solidifica la notte creando uno strato dineveduraecompatta,anchesealpropriointernopuònasconderestratimoltomenocoesi.Avoltereggeilpesodiunosciatore,in altri viene facilmentebucata. In casodinuoveprecipitazionicostituisceunperfettopianodiscivolamentoperglistratisuperio-ri,conconseguentepericolodivalanghechesitrascinaalungo,sinoatardaprimavera.Ilfirn,dioriginetedesca,èiltermineusatoperdefinirelostatodellaneveprimaverileincuiduranteilgiornosololapartesuper-ficiale si rammolla mentre il resto rimane

moltocompatto:ottimoperlegitediscial-pinismomaanchepertutteleescursioniingenerale. La brina di superficie e una for-mazione cristallina che si produce quandol’umidità dell’aria, a contatto con ilmantonevosopiùfreddo,sublimainghiaccioedèiltipicofenomenodellenottifreddeestel-late. Icristalli sonogeneralmentedi formapiana e raggiungono dimensioni ragguar-devoli, anche di alcuni centimetri; cammi-nandoci sopradanno la sensazionedelve-trochesifrantuma.Inpresenzadiulteriorinevicatenonleganoconisottostantistratiediventanounpuntodirotturamoltoperi-colosoperildistaccodivalanghe,chesipro-traeperlungotemposinoaquandononsisono innescati fenomeni dimetamorfismodafusione,ecioèintardaprimavera.Con lo stesso principio e con le stesse ca-ratteristiche, ma con l’apporto del caloree dell’umidità generate dal terreno, anchesul fondo si possono creare questi cristalliche, in gergo, sonodefiniti come“brinadiprofondità”.Anchelorosiformanoquandofàmolto freddoed ilmantonevosononètroppospesso.Questicristallihannoeffettideleteri su tutto il soprastantemanto ne-voso, con situazionidi forte instabilità chepossonogenerarevalanghedifondo,ancheinpienoinverno.Daquestabreveesposizionesicomprendecomelanaturadiunmantonevosoincludain sè diverse caratteristiche, a volte con-trastanti, che rendono complicato capireilrealestatodellanevesucuisicammina.E’ utile seguire l’andamento delle preci-pitazioni nevose durante la stagione sinodallaprimanevicata,abbinandoleallecon-dizionimeteo.Peresempio:dopooduran-te una nevicata soffia il vento si sarannoformati lastroni, repentini innalzamentidellatemperaturaportanoadungenericoinnalzamentodelpericolovalanghe,perio-didi lungofreddononassestanoilmantonevoso,mentretemperaturepiuttostoalteecostanti lo solidificanoabreve termine.Maquestisonosolodeipiccoliesempichevannoconfrontaticonlarealtà.

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9 stazioni, 150 km di pisteun solo skipass stagionale

per il Verbano Cusio Ossola

Ciano = 100 Magenta = 70 Nero = 10 (Pantone DE 197-1)

Colore fondo = 100%

Ciano = 100 Magenta = 70 Nero = 10 (Pantone DE 197-1)

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De mooiste bergen voor iedereen in Ossola.

Neemdekansomtegenietenopdemeestsim-pelemaniervandegroteemotiesdiedeberg-

toppen,skiebanenmetmeerdannegenstartpuntenmeteentotaleafstandvanongeveer150kmbieden.Een mogelijkheid om niet te missen en geschiktvoorieder;zowelvoorbeginnersalsvoorpersonenmetervaring;voorhethelegezin,atletenen'snow-board'-artiesten,liefhebbersvandebochtentussende betoverende bossen en fabelachtige scènes, ofvoorverkennersmetsneeuwschoenen.Vrij baan dus, via skieliften van de nieuwste gene-ratie:deafdaling vande 'Baitina' vanDruogno; deafdalingvandevlaktevanVigezzo,ineenvalleizon-dergrenzenmeteenbijnaaltijdblauwehemel;deafdalingnaarDevero,beslisteen'must'voordelief-hebbersvansneeuw;deafdalingvanDomobianca,bovenDomodossola,demeestnoordelijkestadvandeprovincvie,deechte'entree'vandeAlpen.EnookinderichtingvandeSimplonpass langshet'kantwerk'vanrotsensneeuwvandeCairascavalleitotaanhetlevendigeenkomfortabeleSan Domeni-cogeflankeerddoorhetprofielvandeMonte Leone.Velenhebbendedichterlijkeomgevingvande'Wal-ser'valleien ontdekt zoalsFormazza enAnzasca enzijngeintrigeerdgeraaktdoorderijkdomvandena-tuurindeomgevingvanMacugnagaonderhetpro-fielvandeMonte Rosa.Al de betoveringen van de meren en bovenal deskie-pisteszoalsPian di SoledezonnigevlaktebovenVerbaniaofvandeMottaronedieaanzijnbezoekersdemogelijkheidbiedtzichondertedompelenindesneeuw, skieend of met sneeuwschoenen, tussenhet'Lago Maggiore'endeBorromeeeilanden.Maar dat is nog niet alles;Verbano, Cusio Ossola biedt ook uitzonderlijke gastronomische mogelijk-heden:dezeergewaardeerderauwehamuitValVi-gezzo,degrotevariatiealpenkazen,dekaraktervollewijnenmeteen jarenlange traditie,develeverlok-kingenvanwildbraadinkombinatiemetdetraditio-nele'polenta'(maispap).Kortomeen kompletewereld van kleuren, smakenenemotiesdieopengaat-vooralook indewinter-periode - voor de liefhebber ongerepte natuur eneeuwenoudetradities.

NL

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Alpe Lusentino

divertimento a 360°

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Asolo10chilometridaDomodos-sola un’oraemezzadaMilano,

gli appassionati di neve, sci e snow-boardpotrannoscoprirelabellezzadiDomobianca. Lameta idealedi tutticolorocheprediligonolesciateancheinfrasettimanalitrapistediognidiffi-coltàsempresciabiligrazieamoderniimpiantid’innevamentoartificiale.I tracciati diDomobiancapropongo-noaglisciatori21kmdipistedall’AlpeLusentinoai1900m.delMoncucco,

quattropistenere(4km)immerseinuno straordinario scenario alpino,settepisterosse(15.3km)eunapistaverde(1.7km).Inoltre,alcunedique-stediscesesonoomologatepergareFISIeFISingradodiospitarecompe-tizionia livellonazionaleed interna-zionale.Il comprensorio sciistico è dotato disei impianti di risalita, quattro seg-giovie, due skilift, nonché di posta-zionidiprontosoccorsoedellaScuo-

ladiSciovesipuòprenderelezionidaMaestrifederali.Per i più golosi e per un attimo direlax, al Lusentino troviamo il Rifu-gio,cheoffreottimipiattiossolani,ilBar Ristorante Domobianca, situatoall’arrivo della prima seggiovia, ar-ricchitodiampiosalone,selfservicee Solarium, con una vasta scelta dipanini,piadineepiattidigustosasel-vagginaconpolenta.Più su,appenasottol’arrivodellasecondaseggiovia,

direttamentesullepiste,loSkibar,of-freristorodicaffetteria,ottimipaniniepiadine.Ifanaticidellosnowboardnonposso-nopoiperderel’occasionediprovareilLusePark,unnuovissimosnowparkconsaltidi variemisure,dai2ai12metri,econdiversestruttureperas-saporareundivertimentoa360gra-ditralineedikickers,adatteatuttiilivelli, lineeconrailebox. Il tutto inunambiente rilassatoegiovialeove

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spessosiorganizzanocontestefeste.Manonbastaognivenerdìsera,dal-leore19.00alle23.00,Domobiancaèanchescinotturno,lungounapistadi3km,illuminataagiornoeservitadadueimpiantidiseggioviechepor-tanoglisciatorisufinoai1.700metridell’Alpe Casalavera. Un’esperienzaunica!

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San DomenicoAlpe Ciamporino-Trasquera Una località in pieno rilancio

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SanDomenicodiVarzo,frazionealpinadelcomunediVarzo,èilpuntodipartenzad’invernoperlepistedascidell’AlpeCiamporino(1.420m-2.550m).

La località di San Domenico, il cui abitato sorge a quo-ta 1.420m, offre 30 kmdi piste da sci, infrastrutture perlo snowboarde il freestyle, spaziapertiepercorsipergliappassionati di passeggiate nella natura, sci alpinismo eciaspole il tutto accompagnato da un’offerta ristorativa ericettivadiqualità.NumeroseNOVITA’ impreziosiscono lastagione 2010/2011, fruttodell’ambizioso progettodi va-lorizzazionedellalocalitàgiàiniziatolascorsastagioneeinpienocorsodisviluppo.UnprogettochemiraafarediSanDomenico il punto di riferimento per le attività invernalinell’Ossolaepiùingeneralenell’altoPiemonte.Dal punto di vista delle attività sportive invernali, che lapropriapassione sia lo sci alpino, lo snowboardo il free-ride,SanDomenicoè ingradodisoddisfareappienoogniaspettativa. La ski area si sviluppa su un dislivello di piùdi 1.100m dai 1.420mdell’abitato di SanDomenico finoai2.550mdelDossoattraversandol’assolataeaccoglienteconcadell’AlpeCiamporinoaquota1.950m.L'aperturadegliimpiantidirisalitaègarantitadainiziodi-cembrea iniziomaggiograzieauninnevamentonaturaledialtissimaqualitàchenonhaparagoniintuttal’Ossolaecheprobabilmenterisultatraimiglioridituttol’arcoalpino.Lacollocazionegeograficadellamaggiorpartedeipendiialdisopradei2.000m,l’esposizionefavorevoleelafrequen-zadelleprecipitazionisonoinfattiingredienticheconfigura-nounquadroidealedaquestopuntodivista.Perloscialpino,30kmdipistepreparateinmodoprofes-sionaleeserviteda6impiantidirisalitasonoadisposizionedegli sciatori. Lepiste facili e ampiedell’AlpeCiamporinoattendono iprincipiantiperconsentirglidiavvicinarsialloscioperfezionarelapropriatecnicaintuttatranquillitàap-profittandovolendoanchedellaprofessionalitàedellasim-patiadeimaestridellaScuolaSciSanDomenico.Pistecomela“Salarioli”e la“CampoScuola”hanno infattipendenzedolci intorno al 10-12% e ampiezza del tracciato battuto

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cheinalcunipuntisuperai150m:caratte-risticheidealiperunapprendimentoeunmiglioramentoassicurato!Le piste più impegnative e tecniche delPassoSellaedelDossosonoinvecededica-teaglisciatoripiùesigentieagliatletidellesquadreagonistiche.Lependenzeraggiun-teeilgradodidifficoltàtecnicadiquestepistesonoinfattitalidaaverconsentitoaSanDomenicodiotteneredalcomitatoin-ternazionaledi sci FIS l’omologazioneperl’organizzazionedigareinternazionali(FIS)didisciplineveloci(DiscesaLiberaeSuperG):riconoscimentochesoloSanDomenicohaintuttal’Ossola!Pistecome“LaSella”,“Diei” e le varianti “Bondolero 1, 2 e 3”offronomuri tecniciconpendenzefinoal55%, cambi rapidi di direzione, compres-sioniedecompressioniingradodimetterealla prova anche la tenuta dello sciatorepiùavanzato!GrandeNOVITA’dellastagione2010/2011èlanuovissimapistaCasaRossa–SanDo-menicochesisnodaconuntracciatospet-tacolareneiboschi incantatichedall’AlpeCiamporino scendono fino all’abitato diSanDomenico.Dal punto di vista dello snowboard, SanDomenicovantaunalungaeaffermatatra-dizionecheaffondalesueoriginiaglialbo-ri delladisciplina. I pendii innevatidi SanDomenico,soprattuttoquellisofficementeimbiancati e incontaminati al di fuori deitracciatibattuti, sonodadecennimetadiunaflottaconsistentediappassionati.Peri principianti, la Scuola Sci San Domeni-comette a disposizionemaestri di snow-boardspecializzatiperapprenderealme-glioeinsicurezzalamiglioretecnica.L’offerta si arricchiscepoi quest’anno conuna grandissimaNOVITA’: uno snowparktotalmente rinnovato con attrezzaturenuove dove sperimentare acrobaticheevoluzioniesaltiinun’areaappositamentededicataedelimitataaipiedidelmassicciodei“Salarioli”checonlasiaimponenzare-galaunambientemozzafiato.PergliamantidelFreeride,gliampispazi

liberi e coperti da una spessa coltre ne-vosa dei pendii al di sopra dei 2.000msono terreno ideale per i rider più esi-genti. "Cavalcate" in tutta sicurezza sonopossibili su percorsi che si snodanodai2.500mdelDossofinoall’abitatodiSanDomenicoaquota1.420m.L’offertanell’ambitodellosciedellosnow-board si completa poi con un noleggioattrezzaturemodernoeaffidabilediretta-menteinquota,sullepistedasci,pressoilRifugio2000.Per coloro che preferiscono attività piùrilassanti emeno impegnative, la localitàoffre la possibilità di passeggiate a piedio con le ciaspole su sentieri innevati chesalgonosiaversol’AlpeCiamporinosiachescendonoversolaconcadiPonteCampo,una vallatadal paesaggioda cartolina at-traversatadaltorrenteCairascaaipiedidelMonteLeone (3.552m).Pergliappassio-natidiscidifondo,aTrasquera,unabellapistadimediadifficoltàlunga5kmsisno-da in un incantevole bosco di conifere inlocalitàLaSotta.La ricettività e la ristorazione sono di pri-missimo livello grazie alle attente iniziativedirilancioavviateancheinquestosettoreapartiredalloscorsoanno.Inquota,ilrinnovatoRifugio2000offreser-viziodiristorante,barealbergocon45postilettodirettamentesullepistedasci.Partico-larmenteemozionantisono lecene inquo-taorganizzatepresso ilRifugio2000dove ipartecipantiraggiungonolastrutturaabor-dodiungattodellenevispecialeadibitoaltrasporto persone su un tracciato innevatonellamagiadell’AlpeCiamporinoinnotturnaalchiarodiluna.InSanDomenicopaeseinvece,l’accoglienzaègarantitadalrinatoAlbergoRistoranteCuc-cini.Inunambienteraffinatomaallostessofamigliare,lastrutturaassicuraun’offertacu-linariadiqualitàconpiattitipiciedelaboratinonchélapossibilitàdipernottareinstanzedotate di tutti i comfort per un piacevolesoggiornoinunadellezonepiùincantevoliecaratteristichenelleAlpiLepontine.

62 Mountain. My Energy

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Il Residence Orso Bianco è situato in posizione panoramica e in un

suggestivo scenario naturale, nel pieno centro di San Domenico a pochi

passi dagli impianti di risalita per il Ciamporino e per la piana

dell' Alpe Veglia e gode di un'immensa quiete nel verde dei boschi di

larici e dei pascoli alpini.I 5 appartamenti indipendenti con vista

panoramica e balcone sono completamente arredati e corredati

con cucina e bagno con doccia, termoautonomi e con servizio di

biancheria, TV, Internet WII FII e box.La struttura inoltre è dotata di sauna,

piscina coperta e riscaldata e pub, dove poter trascorrere momenti

divertendovi con sfide a biliardo e a calcetto oppure degustando le

ottime birre o i taglieri tipici con formaggi d'alpe che potrete poi trovare in vendita nel nostro rifornito market.

Facilmente raggiungibile e a soli 100 km da Milano, San Domenico

e l'Orso Bianco sono i posti perfetti per trascorrere una sana vacanza

e godersi tanto relax. Vi aspettiamo.

San Domenico di Varzo(VB)Tel./Fax 0324.73024Cell. 340.3262198

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Alpedeveroun capolavoro della natura

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L’AlpeDeveroèsoprattuttounascoperta,unincanto.Nellastagioneinvernale,da

novembreadaprile,proponeagliappassio-nati,bambinieadulti,espertieprincipianti,moltepossibilitàperpraticarelosciinognisuaspecialità:dalloscialpinoalloscidifon-do,supistedidiversedifficoltà.LaconcadelDeveroèancheilregnoincon-trastatodegliamantidellosnowboard,delfreerideedel fuoripista. Imperdibileallorail freeridesullapistadiMisanco,cavallodibattagliadi tutti i riders: tra canali da sur-farechealzano l'adrenalinaecaricanoperaffrontarelevariantidipercorsonelladisce-sa,accantoaclifforoccioni,finoalpianorodi200mcheportaallapartenzadellanuovaseggiovia.LoskiliftpiùinaltoovveroilCazzolaTredàinoltrelapossibilitàdicostruirebeisaltonioppurediunabelladiscesainfrescasupen-denzechepossonoanchediventaremoltoripideaprovadivertigine.Un funbox,unquartereun rail si trovanopoisottolaseggiovia.Inpiùagliamantidel-losnowboard,l’AlpeDeverooffreil“Jambo-park”,unazonabenattrezzataperevoluzio-niesaltiinperfettofreestyle.TreimpiantidirisalitaraggiungonolacimadelMonte Cazzola: permettendo di sciarefinoaun’altitudinedi2212metrisu4pistebattute, per una lunghezza complessiva di8kme lungo infinitipercorsi in fuoripista,traiboschi.I fondisti amantidel pattinatoodel passoclassico trovano invece sinuosi tracciati,breviefacili,chesisnodanolungolapianaperuntotaledi7km.Perchiinveceamaanched’invernoguarda-reoltrel’orizzontedaquest'annoèdisponi-bileunnuovopercorsochedall'AlpeDeverosaledal"Vallaro"perraggiungereCrampio-loequindi il LagodelDevero. Sciare sullasuperficieghiacciatadellago,avvoltiepro-tettidallemeravigliosemontagnechelocir-condano,èun’emozioneunicaedautenticapraticabiledadicembreafebbraio.Più in là il percorso completo da Deveroa Codelago è un anello di 18 km. che fa

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dell'Alpeilnuovoedesclusivoparadisodeifondisti.Molti,annodopoanno,gliescursionisticonleracchettedanevecheamanoaddentrarsinelboscoperunesperienzaunicaecoinvol-gente immersinelbiancotraabetie larici.I sentieri invernaliportanodalla concadelDeveroall’AlpeSangiattoosuversoilMon-teCazzola; itineraridovesipossonoanchetrovare piste immacolate per i praticantidelloscialpinismo.

PARCHEGGIOIlcostodelbigliettogiornalieroèdi€5,00.All’acquisto dello skipass giornaliero taleimpportovienerimborsato.Rimborsodi€3,00conskipassdimezzagiornata.

NOLEGGIOPossibilità di noleggiare l’attrezzaturacompletapersnowboard,sci,ciaspoleeslittini.

SCHEDATECNICAAltitudine:1640mKmdipiste:7km

PistediscialpinoAltitudine:1640-2212mImpiantidirisalita:4Kmdipiste:8kmDifficoltà:1facile,3medie,1camposcuola

Pistediscidifondo

DEVEROSKIINFO:SocietàImpiantiTel.0324.619106

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LaScuolaItalianaSciFormazzaèinteramentecompostadamaestridisciesnowboardqualificatiF.I.S.I.specializzatiindisciplinealpine.LasededidiscesaèinfrazioneValdo,inposizioneottimale,adiacentelastradastataleeallapartenzadegliimpiantidelcamposcuola.

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ORGANIzzANO CORSI DI SCI pER bAMbINI E RAGAzzI

Formazzaèunadellepochelocalitàincui i campidasci sonoa ridossodel

paeseelepisteconsentonoilrientronel-le strutture di accoglienza e nelle case,conglisciaipiedi.Perloscialpinoesisteunottimocamposcuola infrazioneVal-do,conparcogiochiperbambinieneveprogrammata.La seggiovia del Sagersboden permet-te di sciare sulla “pista dei campioni”,completamenterinnovataintuttalasualunghezza. Qui i più esperti troverannole giuste pendenze per praticare unasciataaggressiva.Untracciatoverticale,tanto che, sembra di volare sull'abitatodiFormazza.Unabellasensazione, chegrazieapistebenbattute tuttipossonoaffrontare.Il moderno snowboarder troverà quispazioperentusiasmantidiscese,tagliinfrescae il nuovissimoFoRail SnowParkservitodaunoskiliftdedicato.

Altitudine:da1286ma1796mImpiantidirisalita:4+2Kmdipiste:10Difficoltà:3facili-1medio-1difficile

FORMAZZASKI-FrazioneValdoTel.032463114biglietteriaimpiantiCell.+393480941964OrariBiglietteria:tuttiigiornidalle9.00alle16.30

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IlForailParkèunideanatadaungruppodiamiciPatrick,Tia,WillieWaltercheloscorsoannograzieaicontributieconomiciottenutidalComunediFormazzael’A.T.C.F(associazione turistica commercianti For-mazza),hannopotutoportareatermineilprogettonatocomerailparkdadovepren-deilnomeForail(For=Formazzaerail).Per ilprimoannodivitaèandatobene ilparkeracompostodatrelineeunaconraildoppiotubo3m,boxpiatto5mx25cm,railscatolatopiattodiscesaebonkbidone, lasecondalineaeraformatadaunkickdi5meunpic-nictable,laterzalineaeracompo-stadarinbowdi7mx25cmepoiunboxda6mx17cm.Questoanno il Forail si riproponeconunparkraddoppiatoesituatosullapistadel-lo skilift “Ponte”, a fianco dalla seggioviaSagersboden,quindi loskiliftsaràpratica-

mentesoloperilpark,ilprogettoedicre-are4tablecondiverselineeeunquorterin chiusura, il primo table sarà compostodabonkepoaljam,ilsecondoconkickda2meuno3me,ilterzotableavràkickda4m6m8m,ilquartotablesaràformatodakickdi6m9m12m, lestrutturechesonoadisposizionesono le stessedello scorsoanno, con l’aggiunta di un wall e un boxda5mx40cm,madaquestastagioneèadisposizionematerialediDoorssnowparkstructures ditta n.°1 in Italia nella crea-zione di strutture per snowpark. Insiemea loroafinestagionesaràorganizzatounrail contest. sicuramentequestanon saràl’unicafestainprogrammaperchéilForailospiteràlaprimaedizionedelwinterPosi-tivityeperilsecondoannolemonkeyinvi-tationalopen.Si ringrazia A.T.C.F, Comune di Formazza,Formazzaski, Doors e D.S.O (dipartimen-tosnowboardossola)perchécredononelnostro progetto chemira a incrementareilturismogiovanileinVallegraziealForailPark.L’aperturadelparkeprevistaper levacanzenatalizie,nevepermettendo.Ilgiornalieroparkcosteràsolo10euro,viaspettiamonumerosi!!

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IlPositivityèl’unicocampnoprofitazeroimpattoambientaledellealpi!!

Situatoa2960m.eraggiungibilesoloapie-dioinelicottero,ilpiccolonevaiodelSidelin Val Formazza ospita dal 2000, quandoun gruppo di ragazzi ossolani decisero diorganizzarelaprimaedizionedelPositivity,un rifugio, il 3Aeuno skiliftentrambi ge-stitidal’OMG(operazionematogrosso).Daalloranullaècambiatosenonilpark,tra-sformatonegliultimidueanni inunparkecoazeroimpattoambientale,contuttelestruttureinneveelegno.Il park si sviluppa su due piste, unamol-todivertenteper tutti i livelli e l’altra conkickpiugrossiperlesessiondifotoevideodeinumerosiprorider.Quest’annochierapresentehapotutovedere inazioneLolloBarbieri,StefanoMunari,RuggeroNaccari,

POSITIVITYdi Patrick Bacherfoto: A. Giordan

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Aie Benusi, Lorenzo Buzzoni, IanninoMo-rell,MarcoFeichtner,RenèSchnoeller,SebiMüller,MatthieuPerez.IlparkènatodallamentedelgattistaSte-fanPlattner(VansPenkenParkdiMayrho-fen park manager), degli organizzatoriD.S.O (dipartimento snowboard ossola)Maurino Castellani,Mauro Cameroni, An-dreaGiordan,edalgrupposhapersRabba,Diego, Alessandro Bina, Iannino Morell,FabioMagni,LolloBarbieri,PatrickBacher,GionaBucher. La strutturaquest’annoeraarticolatainunamediumlinecompostadauntroncodabonkare,pooljam,duekickinlineaeunwall,unboxinlegnoindiscesaeunquarter,mentrelaprolineeracostituitadaunkickda15meunkickda19m.QuestaedizionedelPositivityhavistooltre90partecipanti che si sonoalternatinelladue settimanedi camp;anche se il tempononèstatodeimigliorituttihannoraggiun-toilnevaioesisonodivertitiparecchio!!Il Positivity si può considerare come unostiledivita,infattisolochièappassionatoaquestosportarrivaalcamp,facendosidue

oredicamminomagaricontuttal’attrezza-tura in spalla per poi passare ilweek-endo la settimana inun rifugio fra ilnulla, senonunpanoramamozzafiato,lemarmotteeperipiufortunati“lefoxi”unavolpechevivenellevicinanzedelrifugio.Comunquechi partecipa si porterà addosso alla finedelcampunricordobellissimopoichéilPo-sitivityèunafamilydovesistatuttiinsiemeeseancheiltempononpermettediuscireinparksitrovasempreunpassatempoperdivertirsi:carte,pin-pong,TV,chiacchierareconunpo’dimusicadisottofondo...Inveceperchinonriesceatogliersilosnowdai piedi si può sempre creare un minishreddietroal rifugioedivertirsiorganiz-zandoun trickcontest; comunque la cosapiùbellaechealPositivitysivatuttid’ac-cordo!!Laprossimaedizioneègiàallestitaperdi-cembre/gennaiosipotrannoavereinfosul-ladataeiprezzi.Novitàèl’organizzazionedella prima edizione invernale, il WinterPosidivity,chesisvolgerànellosnowparkdiFormazza(ForailPark).

Albergo Ristorante

RotenthalPonte di Formazza (VB)

Tel. +39.0324.63060www.rotenthal.it

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Legno e neve

di Claudio Zella Geddoimmagini Sara Nazzaro

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L’inverno è tornato con tutti suoicolori,lasuaatmosferaintimasta-

gioneadattasoprattuttopergliappas-sionati di neve e ghiaccio, sciatori ecamminatori.La Valle Formazza nei primi anni delsecoloscorsoèstatalaculladiun’ap-plicazione ingegnosa ma soprattuttoavventurosa:losci.Guido Matli, incuriosito da questi“pezzi” di legno, decise di farsenespedire un paio dalla svizzera e congrande abilità artistica ne riprodusselafisionomia.Iprimiscisonostatirealizzatiinlegnoresistente, frassino con l’aggiunta dicuoio e ferro per legarli agli scarpo-ni.Conquestostrumentoiformazzinieranosolitimuoversitralediversifra-zioniinmodorapidoeveloce.Vale la pena ricordare che ancoraesiste il laboratoriodegliscidiGuidoMatli,gestitodalnipoteClaudio,noto

eabilescultore ligneodellazona;os-servando gli utensili, gli esemplari discibens’intendel’accuratezzaconcuivenivano intagliati per essere prontiadaffrontaregelidi inverni. Si riallac-cia alla tradizione formazzina la re-

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cente1^edizione“PomattTelemark”occasione in cuiè riportataalla luce,anche grazie adun abbigliamento adhoc,questaanticatecnicasciistica.IlTelemarkèunmovimentoagambesfalsateconiltalloneliberocomeperloscidifondo.Siarretraconlagambainternael’Alpenstock,unlungobasto-ne in legno, si pone all’interno dellacurvafacilitandocosìilcambiodidire-zione.Losci,lungo2.10m,flettesullapunta.Perchipraticaquestosport, ilfuori pista apporta sicuramente piùsoddisfazione rispetto alla pista, an-

cheseèdaessachesidevepartire.Èuna sciataantica,affascinantedave-dere,comeunadanza.Nel 2011 ricorrerà il centenario del-losci clubFormazza, fondatodaDonRoccoBeltraminel1911.Perricordar-loverràorganizzata,afebbraio,lase-conda edizionedel PomattTelemark.Un repechage d’antan che ricreeràsullepisteatmosfereesuggestioni.

ristorante - Pizzeria Via Mazzorini, 6Crevoladossola (VB) Tel. +39 032445192

Aperto la sera dalle h 18 alle h 24

Chiuso il martedi

gambrinus

PIZZA FUNGHI PORCINI E BETTELMATT

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• BACENO: Comune e Uffico Informazioni - Meublè Isotta - Albergo Vecchio Scarpone - Ristorante Pizze-

ria Cistella - Albergo Ristorante Villa Gina • Alpe Devero: Rifugio CAI Capanna Castiglioni - Bar Pensione

Fattorini - Bar Pensione Funivia - Albergo Ristorante La Lanca - Casa Vacanze La Rossa - Agriturismo

Alpe Crampiolo - Albergo Ristorante La Baita • BOGNANCO: Pro Loco - Albergo Edelweiss - Albergo

Rossi - Hotel Panorama - Rifugio Alpe Laghetto - Yolki Palki Camping Village - Albergo Ristorante Da

Cecilia - Rifugio San Bernardo • DOMODOSSOLA: Comune - Pro Loco - Edicola Via Binda - Bar Roma - Bar

Mignon - Bar Milano - Bar Caffè Regina - Bar Moderno - Caffè del Borgo - Acosta Cafè - Caffè Vecchia

Domo - Caffè Istriano - Caffè Bistrot - GVM sport - Edicola sul Corso - Edicola Ultime Notizie Via Binda -

Lolli collezioni - Centro Commerciale Sempione - Ristorante La Meridiana - Edicola Via Galletti - Lucchini

Foto Video - Residence Fiordaliso - Rifugio Lusentino - Edicola della Stazione - Buffet della stazione

- Edicola Alagia Patrizia V. Giovanni XXIII - Simplon Caffè - Snack Bar Le Dune • DRUOGNO: Albergo

Ristorante Stella Alpina - Bar Gelateria - Bar Tabacchi • CREVOLADOSSOLA: Centro Commercia-

le Val d’Ossola Shopping Center - Alimentari Tomà - Ristorante Gambrinus - Ristorante C’era

una volta - Circolo Oira - Bistrot S. Germain - Bar Vecchio Mulino • CRODO: Albergo Ristorante

Buongusto - Albergo Ristorante Edelweiss - Albergo Ristorante Pizzo del Frate - Ristorante Bar del Parco •

FONDOTOCE: Ristorante La Gallina che fuma • FORMAZZA: Comune e uff. Turistico - Albergo Edelweiss

- Albergo Ristorante Pernice Bianca - Albergo Ristorante Rotenthal - Edicola Zarini - B&B Schtêbli - Bar

Barulussa - Ristorante Walser Schtuba - Ristorante Cascata del Toce - Rifugio Maria Luisa - Rifugio Città di

Busto - Ristorante Igli • GALLARATE Libreria Carù • GRAVELLONA TOCE: Sportway Megastore e Spor-

tway Kids • MACUGNAGA: Uff. Turistico - Hotel Cima Jazzi - Funivie Monterosa - Bar Mignon - Ristorante

Roffel • MALESCO: Pro Loco - Bar Orso Bianco - Ristorante La Peschiera - Bar La Sosta • MASERA: Alimen-

tari e Bed & Breakfast Tomà - Ristorante Del Divin Porcello - Edicola tabacchi - Bar Tati • MERGOZZO: Il

Forno Shop - Gelateria Bar Aurora - Bar Calumet, Candoglia • MILANO: Libreria HOEPLI - Monti in Città,

Viale Monte Nero • MONTECRESTESE: Osteria Gallo Nero - Bar Gufo’s • MONTESCHENO: Ufficio Turistico

NOVARA: Sportway • OMEGNA: Pro Loco • ORNAVASSO: Comune - Bar Beba Bar Baraonda - Angel’s

Caffè - Lago delle Rose - Edicola Tabacchi - Antica trattoria del Boden • PALLANZENO: Edicola PREMIA:

Uff. Turistico - Albergo del Ponte - Albergo Minoli Miravalle - Albergo Monte Giove • PREMOSELLO: B&B

Cà dal Preu - Bar Pasticceria - Supermercato Conad - Edicola Borella • PIEVE VERGONTE: Bar Hg • PIE-

DIMULERA: Supermercato Sisa - Bar Aurora - Bar Monterosa - Caffè Piemonte • S. MARIA MAGGIORE:

Comune - Ufficio Turistico - Immobiliare Vigezzo - Centro Fondo • STRESA: Bar Idrovolante - Libreria Leo-

ne • SVIZZERA: Salone del turismo - Gondo - Simplon Dorf • VARZO: Sede Parco Naturale Veglia Devero

- Hotel Sempione - Cartolibreria Borghi Wilmo - Ca’ del vino - Pub e Alimentari Orso Bianco • VERBANIA:

Tecnobar co. Palazzo della Provincia - Ufficio Turismo Pro Loco - Bar gelateria Milano - Gelateria

Isola del Gelato - Bar Villa Giulia • VILLADOSSOLA: Edicola Rinaldi G. - Comune Bar Plaza - Bar Gelateria

Settimo Cielo - Tabaccheria Pergrossi - Ristorante La Tavernetta - Ristorante Serenella - Erica Arioli Foto-

grafa • VOGOGNA: Comune Bar Jolly - Tabaccheria Edicola - Pizzeria Roxy - Motel Bar Ristorante Monte-

rosa - Centro Calzaturiero - B&B al Teatro - Supermercato Sisa - Albergo Ristorante Vecchio Borgo - Centro

Calzaturiero - Casarotti Calzature.

Per nuovi punti di distribuzione: [email protected] - 329 2259589

La rivista delle Valli dell’Ossolala puoi trovare qui...

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Una selezione di ristoranti ossolani provati per voi, dove gustare i piatti e i prodotti locali

VecchioScarpone Baceno ViaRoma,48 032462023

LaMeridiana Domodossola ViaRosmini,11 0324240858

Moncalvese Domodossola CorsoDissegna,32 0324243691

RifugioAlpeLusentino Domodossola AlpeLusentino 0324240468

Gambrinus Crevoladossola ViaMazzorini,6 032445192

Buongusto Crodo Fraz.Mozzio 032461680

DelParco Crodo ViaVegno,3 032461018

Edelweiss Crodo Fraz.Viceno 0324618791

PizzodelFrate Crodo Fraz.Foppiano 032461233

Cistella Croveo Loc.Croveo 032462085

WalserSchtuba Formazza Loc.Riale 0324634352

Rotenthal Formazza Loc.Ponte 032463060

z’MakanàStubu Macugnaga ViaMonteRosa,114 032465847

LaPeschiera Malesco ViaPeschiera,23 032494458

DivinPorcello Masera Fraz.Cresta,11 032435035

TrattoriaVigezzina Masera ViaStatale337,56 0324232874

GalloNero Montecrestese Fraz.Pontetto,102 0324232870

C’eraunavolta Oira ViaValleFormazza,15 032433294

LagodelleRose Ornavasso ViaPietroIorio 3339829810

AnticaTrattoriadelBodenOrnavasso P.zzaBoden 3455552299

Ca’delvino Varzo ViaDomodossola,2 03247007

VillaGiulia VerbaniaPallanza Lungolago 3923330826

LaTavernetta Villadossola C.soItalia,4 032454303

VecchioBorgo Vogogna P.zzaChiesa,7 032487504

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Baceno Casa Vacanze La Rossa Loc.Devero (+39335458769

Baceno La Beula Croveo (+393473474453

Crevoladossola La Toce Fraz.Pontemaglio,15 (+393382245767

Crevoladossola Cà d’Matè Loc.Oira (+393357507609

Domodossola Le Camelie B.taS.Quirico,20 (+390324220926

Formazza Zumsteg Loc.Ponte (+39032463080

Formazza Eichorä Loc.Riale (+393395331578

Formazza Schtêbli Loc.Riale (+393283391368

Masera Casa Tomà ViaMenogno (+390324232084

Masera Divin Porcello Fraz.Cresta (+39032435035

Meina Casa del Sole ViaChiosi (+393475585486

Premosello Cà dal Preu Loc.Colloro (+39032488745

Vogogna Palazzo del Gabelliere ViaRoma,17/19 (+393381749100

Vogogna Al Teatro ViaTeatro,3 (+393402415782

Premia Casa Vacanze La Meridiana Fraz.Cadarese,13 (+390324240858

Premia Premia Vacanze ViaDomodossola,154 (+393923331484

Bed & Breakfast - Case Vacanza - Residence

OIRA DI CREVOLADOSSOLA Via Valle Formazza, 13Tel. 0324.33738 Fax 0324.247297 Cell. 335.7507609 www.cadmate.it - www.garronevini.it

PrünentCà d’Matè

TarlapOssolanum

DicrodoGrappa di Prünent

Grappa di Cà d’Matè

Dal 1921 produciamo Vini Ossolani

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80Via Nazionale Dresio, 3 - Vogogna Tel. 0324 878805

Piazza Gramsci, 6 - Piedimulera (VB) Tel. 0324 83563

MACELLERIA DEL BORGOdi Pella Mario e Asmondo Sebastiano V.

CARNE PIEMONTESE

a Vogogna e Piedimulera

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28855 MASERA (VB) - Fraz. Cresta, 11 - Tel. 0324.35035 - Cell. 348.2202612

[email protected] - www.divinporcello.itPer chi volesse pernottare disponiamo di accoglienti camere.

Il ristorante tipico ossolano

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