numero uno

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TANTI AUGURI, SUOR ASSUNTA! A cura della Redazione L’intervento del nostro Preside, Ing. Leonardo Micelli, durante la festa Anno II Numero 1 BLACK & WHITE NOTA DEI CURATORI Riparte un nuovo anno scola- stico, ed eccoci di nuovo pronti a ricominciare con l’avventura del giornalino del nostro istituto, ossia Black & White. Con alcune novità (restyling grafico, nuovi contenuti), ma sempre con l’invito a tutti (Preside, Docenti e Studenti) a partecipare alla sua realiz- zazione. Ringraziamo, pertanto, viva- mente coloro che hanno parte- cipato alla costruzione di questo primo numero dell’anno, dedicato in particolare alla festa, piccola ma sentita, in occasione del pensionamento di Suor Maria Assunta Luca- telli, per tanti anni Insegnan- te, Preside e Madre Superiora del Virgo Fidelis, dotata per tutto il corso della carriera dell’autorevolezza e della dolcezza necessarie all’esple- tamento del suo triplice ruolo. Da parte di tutti i Docenti del Virgo Fidelis, molti dei quali svezzati professionalmente grazie alla sua esperienza ed alla sua disponibilità, a lei vadano gli auguri di un periodo di riposo meritato, ma, come si dice, attivo. PROFF. ANTONELLO CORRADO FRANCESCA PARISE Tanti Auguri, Suor Assunta! 1 Letti e Visti Per Voi! 4 Ars Gratia Artis Les Demoiselles d’Avi- gnon 6 Aggiungi un Posto a Tavola 7 Paper Games 8 Sommario: Periodico dei Licei Paritari Linguistico e Psico-Socio-Pedagogico Virgo Fidelis di Trebisacce (Cs) Settembre/Ottobre 2009 Suor Assunta ed il Preside Micelli circondati da alcuni dei Docenti del Virgo Fidelis Continua »» Fotografie a cura del Prof. Pasquale Tisci

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Page 1: Numero uno

TANTI AUGURI, SUOR ASSUNTA! A cura della Redazione

L’intervento del nostro Preside, Ing. Leonardo Micelli, durante la festa

Anno II Numero 1

BLACK & WHITE

NOTA DEI CURATORI

Riparte un nuovo anno scola-stico, ed eccoci di nuovo pronti a ricominciare con l’avventura del giornalino del nostro istituto, ossia Black & White.

Con alcune novità (restyling grafico, nuovi contenuti), ma sempre con l’invito a tutti (Preside, Docenti e Studenti) a partecipare alla sua realiz-zazione.

Ringraziamo, pertanto, viva-mente coloro che hanno parte-cipato alla costruzione di questo primo numero dell’anno, dedicato in particolare alla festa, piccola ma sentita, in occasione del pensionamento di Suor Maria Assunta Luca-telli, per tanti anni Insegnan-te, Preside e Madre Superiora del Virgo Fidelis, dotata per tutto il corso della carriera dell’autorevolezza e della dolcezza necessarie all’esple-tamento del suo triplice ruolo.

Da parte di tutti i Docenti del Virgo Fidelis, molti dei quali svezzati professionalmente grazie alla sua esperienza ed alla sua disponibilità, a lei vadano gli auguri di un periodo di riposo meritato, ma, come si dice, attivo.

PROFF. ANTONELLO CORRADO

FRANCESCA PARISE

Tanti Auguri, Suor Assunta!

1

Letti e Visti Per Voi!

4

Ars Gratia Artis Les Demoiselles d’Avi-gnon

6

Aggiungi un Posto a Tavola

7

Paper Games 8

Sommario:

Periodico dei Licei Paritari Linguistico e Psico-Socio-Pedagogico Virgo Fidelis di Trebisacce (Cs)

Settembre/Ottobre 2009

Suor Assunta ed il Preside Micelli circondati da alcuni dei Docenti del Virgo Fidelis Continua »»

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quale Tisci

Page 2: Numero uno

Le ragazze della Classe V

Pagina 2 Anno II

Alcuni degli studenti della Classe IV

I ragazzi della Classe III del Liceo Linguistico

Le ragazze della Classe II

“Suor Assunta, vi scriviamo questa lettera per rin-

graziarvi di quello che ci avete insegnato nei primi

due anni di scuola. Grazie a Voi siamo riusciti ad af-

frontare una nuova avventura, il Liceo, con tutte le

problematiche che comporta; ci avete aiutati a cre-

scere, a trovare il nostro metodo di studio”. “Si dice che gli angeli arrivino, ci sorridano e se ne

vadano, per lasciarci un ricordo lungo una vita. E noi

ringraziamo Dio per averci mandato voi... un Angelo

meraviglioso, che vivrà per sempre nei nostri cuori e

che ci guiderà nel lungo cammino che è la vita attra-

verso il vostro meraviglioso ricordo”.

Page 3: Numero uno

Cara Suor Assunta, il non avervi come insegnante in questo secondo anno s c o l a s t i c o , p e r n o i è davvero un grande dolore. Voi che per noi siete stata una seconda mamma, Voi che ci avete fatto capire ciò che real-mente è importante nella vita, Voi che ci avete insegnato a far valere le nostre idee senza aver paura degli altri. Voi che per noi siete stata una grande guida, nello spazio di un anno … l’anno più bello, grazie a Voi. Voi che per noi siete stata, siete tutt’ora e sarete sempre molto importante … e non sap-piamo in che modo ci siamo a f f e z i o n a t e c o s ì tanto a Voi. Ciò che sappiamo è che ci mancate già moltissimo … nonostante la scuola sia iniziata da poche settimane. In queste settimane ogni qual volta che avevamo le lezioni d’italiano, pensa-vamo a come sarebbero state meravigliose insieme a Voi. Ci manca tutto di Voi. Ci mancano i vostri consigli, i vostri rimproveri, le vostre battute

che ci facevano rimanere senza fiato dal troppo ridere. Ci manca ogni cosa di Voi. Voi che siete la donna più straordinaria e meravigliosa che esista al mondo, quella donna incredibile che non si ferma davanti a niente e a nessu-no, che lotta ogni giorno per p r o m u o v e r e i valori come l’amore e la fede, così importanti per ognuno, ma già così dimenticati da tutti o quasi. Vorremmo vedervi tanto, domani mattina, salire le scale con i libri in mano, pronta per spiegare una nuova lezione d’italiano, storia o geografia c h e s i a , m a . . . sappiamo che questo non accadrà e a questo pensiero il cuore si riempie di tristezza. Ci scusiamo per tutte quelle volte che vi abbiamo delusa, vorremmo ringraziarvi immensa-mente per averci indirizzato s u l g i u s t o c amm i n o che pian piano ci porta a diventare donne, e se siamo persone diverse, più

mature , giudiziose e coscienti , dobbia-mo ringraziare solo Voi. Si dice che gli angeli arrivino, ci sorridano e se ne vadano, per lasciarci un ricordo lungo una vita. E noi ringraziamo Dio per averci mandato voi... un Angelo meraviglioso, che vivrà per sempre nei nostri cuori e che ci guiderà nel lungo cammino che è la vita attraverso il vostro meraviglioso ricordo. Grazie di tutto, grazie e ancora grazie. Grazie per tutto ciò che di prezioso ci avete insegnato, lo porteremo sempre nel cuore. Scusate se non abbiamo p a r o l e p e r dirvi di più; solo oggi ci rendiamo conto d i q u a n t o u n a persona sia speciale e importante per noi, solo quando questa ci l a s c i a l a m a n o nel cammino della vita. Vi vogliamo tantissimo bene. Grazie, grazie, grazie!

gnante vuole il bene dei propri alunni. E voi, come tale, con qual-che urlo in più e con qualche rim-provero, ce lo avete fatto capire. La cosa che ci manca di più è il vostro accento romano che, nono-stante i molti anni passati in Cala-bria, non avete perduto. Ci man-cano anche le vostre espressioni come “bellè dovete studiare” o “ah ni ma che stai a dì”. Vi diciamo

Suor Assunta, vi scriviamo questa lettera per ringraziarvi di quello che ci avete insegnato nei primi due anni di scuola. Grazie a Voi siamo riusciti ad affrontare una nuova avventura, il Liceo, con tut-te le problematiche che comporta; ci avete aiutati a crescere, a tro-vare il nostro metodo di studio. È vero che spesso ci rimproverava-te, ma è normale perché ogni inse-

grazie per esserci stata sempre vicina nei momenti della nostra vita scolastica, siete stata una guida importante e un punto di riferimento costante, ma soprat-tutto vi ringraziamo per averci sopportati.

CARA SUOR ASSUNTA… II Liceo Linguistico

sempre ballare”. Tu lo sai chi è!!!, “u padr di minzinie”! Io sono suo figlio, come dici tu. Giusto ieri sera mi diceva, quel nostro amico, che ora a scuola può indurre in tentazione più ragazzi, oltre me, perché tanto non ci sarai tu a cacciarlo. Così n o n s a r ò p i ù l’unico. Penso che se avessi contato tutte le volte che hai detto “vai a studiare”, avrei raggiunto un record mondiale! Forse quella f r a s e n o n l ’ a v r a i detta più volte di quante l’hai

detta a me neanche in tutta l a t u a e s p e r i e n z a scolastica. Tutti questi rimpro-veri, però, puoi starne certa, m i s o n o s e r v i t i . Me ne rendo conto soprat-tutto ora che sono cresciuto. P e r q ue s to e pe r t a nto altro ti dico: GRAZIE!

CARMINE DI BELLA

CLASSE IV

Cara “Tunta”, il giorno che aspettavi da tanto tempo è arrivato. B a s t a c o n i compiti da correggere, basta con le lezioni da preparare, basta c o n i r e g i s t r i da compilare, con le tracce dei com-piti da scrivere. Ormai l’ambito scolastico è uscito dalla tua vita. Ora non hai più nessuno con c u i a r r a b b i a r t i , se non il sottoscritto, al quale “stoni la testa” ogni giorno nominandogli “quel nostro amico che”, dici, “faccio

CARA “TUNTA”…

SUOR ASSUNTA… IV Liceo Linguistico

P U B B L I C H I AMO

A L C U N E

TESTIMONIANZE

D E L L ’ A F F E T T O

V E R S O S U O R

A S S U N T A D A

PARTE DEI SUOI

S T U D E N T I ,

L A S C I A N D O

A L C U N E

ESPRESSIONI CHE

HANNO IL PREGIO

DI MOSTRARE LA

GENUINITA’ DEI

S E N T I M E N T I

Pagina 3 Anno II

Page 4: Numero uno

È il primo romanzo dell’attrice Downham Jenny. Il romanzo è in corso di traduzione in altre quindi-ci lingue. Tessa ha sedici anni; da quattro è malata di tumore. La sua vita si è trasformata in una lotta contro il tempo. È stanca di tutte l e c u r e c h e l e permettono di sopravvivere ma non di vivere. Allora, decide di compila-re un elenco delle dieci cose da fare prima di morire. L’elenco con-tiene i suoi desideri più grandi: viaggiare, riuscire a far tornare insieme i suoi genitori che sono separati e, soprattutto, la speran-za di innamorarsi almeno una volta nella vita. Questo desiderio era forse il più irrealizzabile, fino a

q u a n d o n o n incontra Adam, con il quale nasce un grande amore; un amore di quelli veri, un amore destinato ad andare anche oltre la morte. Ad accompa-gnarla in questo viaggio all’interno della malattia, oltre la sua famiglia e Adam, c’è anche la sua migliore amica Zaey, che proprio da Tessa ha imparato tante cose. Sfortuna-tamente arriva il giorno in cui Tes-sa vola via … e non aveva nemmeno finito il suo elenco; ma tutto quello che aveva fatto fino a quel momen-to lo aveva fatto con tutta se stes-sa. Questo libro mi è piaciuto tan-tissimo; mi ha fatto commuovere e mi ha fatto riflettere. Mi ha aiuta-ta a capire che la vita deve essere

vissuta intensamente, fino alla fine e che, anche se in ritardo, essa ci può fare dei regali bellissimi. Ne consiglio la lettura a tutti perché ne trarranno sicuramente un inse-gnamento di vita attraverso il viag-gio all’interno di una tematica im-portante e molto attuale con la protagonista, una ragazza in appa-renza forte ma in realtà molto fragile.

MASTROLORENZO ANTONELLA

II LICEO LINGUISTICO

poppa della nave viene tratta in salvo da Jack Dawson (interpretato da Leonardo DiCaprio), un giovane arti-sta giramondo che viaggia in terza classe grazie ai biglietti vinti a una partita di poker. L’iniziale complicità tra i due arriva a sfociare in una relazione clandestina. La loro storia, però, oltre ad essere osteg-giata dal fidanzato ufficiale di lei, viene travolta dalla più grande trage-dia navale di tutti i tempi: l’affonda-mento dell’”inaffondabile” Titanic. Questo film riesce a trasmettere mille emozioni, quelle emozioni che sconvolgono cuore e mente. Le emo-zioni più forti e intense sicuramente le riceviamo dalle scene più importan-ti e quelle più drammatiche. Vedendo quelle scene per un attimo ci si imme-desima in quello che è la tragedia che i protagonisti stanno vivendo, ed è una sensazione meravigliosa. Tutte queste spettacolari emozioni sono accompagnate dalla bellissima voce di Céline Dion, sulle note della meravi-gliosa canzone My heart will go on, divenuta celebre proprio grazie al film Titanic. Questa canzone è una d e l l e p a r t i fondamentali del film, quella parte che contribuisce a trasmettere emo-zioni. Infatti se ci soffermassimo a vedere con attenzione il film, ci ac-corgeremmo che a seconda delle scene varia il tono della musica. Nelle

Il Titanic è sicuramente uno dei film più celebri al mondo, per la sua tragi-cità, che però riesce a trasmetterci mille diverse e inspiegabili emozioni. Titanic è uno dei film più realistici che sia mai stato realizzato. Storia vera, messa in scena negli anni “90” dal regista James Cameron. Il Titanic racconta la storia dell’esploratore Brock Lovett (interpretato da Bill Paxton) che è alla ricerca di un pre-zioso diamante: il Cuore dell’oceano, gioiello dell’epoca di Luigi XVI, che si ritiene affondato con il transatlanti-co Titanic. Durante le ricerche la sua équipe rinviene un ritratto di donna con al collo il prezioso diamante: è Rose Calvert (Gloria Stuart che in-terpreta Rose De Witt Bukater da anziana ), una signora ormai ultracen-tenaria che gli racconta del suo viag-gio a bordo del più grande transatlan-tico del mondo. Si torna così al 10 aprile 1912, quando il Titanic salpa dall’Inghilterra per il suo viaggio inaugurale verso New York. La giova-ne Rose (interpretata da Kate Win-slet) è all’epoca un’infelice ragazza aristocratica che viaggia in prima classe con l’oppressiva madre Ruth De Witt Bukater interpretata da Fran-ces Fisher) e il fidanzato (che le è stato imposto) Caledon Hockley (interpretato da Billy Zane). In un momento di crisi Rose tenta il suici-dio, ma quando sta per gettarsi dalla

scene più drammatiche per esempio vediamo che il tono della musica si alza di molto e contribuisce a creare ancor di più l’effetto di drammatici-tà. Nelle scene in cui domina una situazione di tranquillità, vediamo che anche la musica è di un tono più sere-no, che dona quel tocco di equilibrio in più alla scena. I due protagonisti principali del Titanic, Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, sono attori di fama internazionale; tutti gli altri sono meno conosciuti. Dalla tragedia del Titanic è passato moltissimo tempo: questo transatlantico, defini-to inaffondabile, affondò nell’aprile del 1912. Ed oggi possiamo dire che anche se esso è affondato … la sua storia non affonderà mai e così come dice la canzone My heart will go on, o s s i a i l mio cuore continuerà a battere, allo stesso modo i nostri cuori continue-ranno a palpitare nel rivedere il Tita-nic, anche se solo attraverso uno schermo televisivo, solcare maestosa-mente le acque dell’oceano.

De Mari Concetta Anna Pia

II Liceo Linguistico

LIBRI VOGLIO VIVERE PRIMA DI MORIRE DOWNHAM JENNY

TITANIC JAMES CAMERON CINEMA

Pagina 4 Anno II

Copertina del libro di cui si parla nell’articolo

La locandina del film di James Cameron del 1997

Fondamentale, come in molti film, la colonna sonora, che culmina nella celebre canzone My Heart Will Go On, canta-ta da Céline Dion (foto)

Page 5: Numero uno

L’anno scolastico è iniziato con un incitamento alla vita. Già dai primi giorni si è af-frontata la tematica del Carpe Diem grazie alla visio-ne del noto film L’Attimo Fuggente con Robin Wil-liams, e si è compresa l’im-portanza del vivere intensa-mente ogni attimo della no-stra esistenza assaporando fino in fondo ogni emozione, perché come diceva il noto poeta Walt Withman, “cogli la rosa quando è il momento perché lo sai il tempo vola e lo stesso fiore che sboccia oggi domani appassirà”. Il film è ambientato alla fine degli anni 50, in un elitario e conformista college privato degli Stati Uniti, frequenta-

to da studenti appartenenti ad agiate classi sociali, che un giorno vedono sconvolta la propria vita grazie ai me-todi d’insegnamento anticon-formista del prof. Keating, arrivato da poco nell’istitu-to. Questi incoraggia gli al-lievi a cogliere l’attimo fug-gente e a strappare dai loro libri le pagine che insegnano ad affrontare la poesia in modo analitico, invitandoli piuttosto a viverla come oc-casione di vita piena, di emo-zioni forti e di scelte corag-giose così da capire quali sono le proprie inclinazioni per poter essere realizzati domani, rompendo i rigidi schemi del formalismo tra-dizionale. Grazie alla visione

di questo stupendo film si è capita, inoltre, l’importanza che riveste il colloquio tra giovani ed adulti, i quali tal-volta devono forse fare un passo indietro cercando di assecondare le inclinazioni dei propri figli e non vivere una seconda vita attraverso di loro. La comprensione è saper ascoltare anche chi è più giovane, dal momento che costui sarà l’adulto di domani, capace magari di rendere migliore la società oppressa da troppe bruttu-re.

III Liceo Pedagogico

uomini con il pigiama a righe che abitavano al di là della sua casa. Avvie-ne così l’incontro con Shmel, bambino ebreo, di cui Bruno diventa ben presto amico. Ma, a cau-sa dei continui litigi dei genitori, il nostro picco-lo eroe è costretto a trasferirsi nuovamente a Berlino; prima di parti-re, decide di rivedere per l’ultima volta Shmel, che è costretto a dargli la cattiva notizia della scomparsa del padre di quest’ultimo. Bruno, col-pito dall’infausto evento, si avventura al di là del

Il bambino con il pigiama a righe, romanzo scritto nel 2008 dall’irlandese John Boyne, è stato tra-dotto in oltre trenta lin-gue divenendo uno dei bestseller del 2007.

La vicenda è ambientata negli anni Quaranta del secolo scorso, nella Ger-mania nazista.

Al centro del racconto vi è Bruno, un bambino di nove anni, figlio di un comandante nazista. Trasferitosi ad Au-schwitz, solo e malinco-nico, il piccolo Bruno vie-ne spinto dalla curiosità di conoscere gli strani

filo spinato alla ricerca del padre dell’amico.

Il film è sostanzialmen-te fedele al libro, tran-ne nel finale: nella pelli-cola, infatti, si chiarisce la sorte dei protagoni-sti, che nel libro viene lasciata in sospeso. Il film, a nostro parere, è probabilmente più com-pleto ed interessante rispetto al romanzo, e lo consigliamo agli amanti di storie drammatiche e che invitano alla rifles-sione.

Classe V

Liceo Linguistico

CINEMA L’ATTIMO FUGGENTE PETER WEIR

DAL LIBRO AL FILM IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

Pagina 5 Anno II

Locandina originale del famoso film L’attimo fug-gente di Peter Weir del 1989

Copertina del libro (sopra) e locandina originale (sotto) del bel film di cui si parla nell’articolo

Page 6: Numero uno

temporanei che la ritenevano oltraggiosa nei confronti del movimento moderno per la predilezione mostrata dall’au-tore verso ambienti squallidi e personaggi malinconici oltre che per l’utilizzo di un linguag-gio pittorico assolutamente “nuovo”, l’opera passò per varie fasi preparatorie e schizzi prima di giungere alla sua orga-nizzazione finale. Rimane però sempre viva l’attenzione di Picasso sulla figura umana resa attraverso forme geometriche taglienti e spigolose, dove tut-to sembra essere scomposto, dove oggetti e piani sembrano ribaltarsi verso lo spettatore in una totale frantumazione della prospettiva e abolizione

della resa spazio-temporale. In questo dipinto Picasso riesce magistralmente a sintetizzare l’arte moderna con l’arte antica, presente e passato senza pre-occuparsi degli scarti stilistici presenti nell’opera stessa, con-siderata il più importante qua-dro del XX secolo in cui sono contenuti tutti i presupposti della futura rivoluzione cubista.

Vignale Maria Teresa Classe I

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento molti ar-tisti europei manifestarono un forte interesse per l’arte extraeuropea, in particolare per quella africana. Le statue e le maschere appartenenti a culture “primitive” vennero ac-colte con entusiasmo, diventan-do materia d’ispirazione di una ricca produzione artistica. Nel-le Demoiselles d’Avignon, olio su tela, realizzato nel 1907 e oggi esposto nel Museum of Modern Art di New York, Pablo Picasso rappresenta un gruppo di pro-stitute in un bordello di Barcel-lona, ritraendo i loro visi simili a quelli di dipinti egiziani, di ma-schere africane e affreschi medioevali della Catalogna. No-tevolmente criticata dai con-

ARS GRATIA ARTIS Les Demoiselles d’Avignon PABLO PICASSO

“ R i m a n e p e r ò

s e m p r e v i v a

l ’ a t t e n z i o n e d i

Picasso sulla figura

u m a n a r e s a

attraverso forme

geometriche taglienti

e spigolose, dove

tutto sembra essere

scomposto [...]”.

Pagina 6 Anno II

Page 7: Numero uno

INGREDIENTI

500 gr di farina tipo “0” 3 uova + 1 tuorlo 30 gr di burro Mezzo cubetto di lievito di birra Un po’ di latte 4 cucchiai di zucchero

PREPARAZIONE

Impastare tutti gli ingredienti, ricavare dei cilindri e intrecciarli formando delle treccine. Coprire con un canovaccio e farle lievitare per 3 ore, fino al raddoppio del loro volume. Pri-ma di infornarle spennellare con il tuorlo. Sfornare, far raffreddare e spolverizzare di zuc-c h e r o a v e l o p r i m a d i s e r v i r e .

VOLPE GRAZIELLA

CLASSE IV

INGREDIENTI

300 gr di gruyère 150 gr di emmenthal 150 gr di asiago 3 dl di vino bianco 3 spicchi d’aglio 1 cucchiaino da caffè di fecola 1 bicchierino di cherry Pane tostato a cubetti

PREPARAZIONE

Si prende una pentola di terracotta, si strofina l’aglio sul fondo della pentola e si mettono prima i formaggi grattugiati, si bagna con il vino bianco e, a fuoco dolce, si fa sciogliere il tutto, mescolando spesso. Quando la preparazione ha assunto la consistenza di una crema, si unisce la fecola e lo cherry. Portare subito in tavola, possibilmente sul fornelletto tipico della fonduta, dove ogni commensale intingerà i cubetti di pane .

A cura della Redazione

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA TRECCINE LIEVITATE

FONDUTA DI FORMAGGIO AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Pagina 7 Anno II

“La speranza è una buona prima colazione, ma è una pessima ce-na”. (Francis Bacon)

“A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della co-scienza o da quelli della fa-me”. (Totò)

Page 8: Numero uno

SOLUZIONI

PAPER GAMES JUNGEN– UND MÄDCHENNAMEN

A Cura della Prof.ssa Graziella Riccardi

LICEO VIRGO FIDELIS DIRIGENTE SCOLASTICO: ING. LEONARDO MICELLI TEL. PRESIDENZA: +39 098151480

LINGUISTICO E PSICO-SOCIO-PEDAGOGICO VIA GIACOMO LEOPARDI, SNC SEGRETERIA: +39 0981235177

SCUOLA PARITARIA 87075 TREBISACCE (CS) MAIL: [email protected]/[email protected]