numero 3, anno xiv, ilgrilloparlante
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Il giornale della scuola secondaria di primo grado "Sandro Pertini" - Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj, DesioTRANSCRIPT
pagina 1 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j
T utti da piccoli sognavamo di fare l'astronauta,
il medico, il pilota di F1 o il calciatore, ma ora
siamo davvero chiamati a prendere in mano il
nostro futuro, perché noi ragazzi di terza siamo alle
prese con una decisione importante: l'iscrizione alla
scuola superiore, che sarà determinante per la nostra
vita.
La scelta, che non è assolutamente facile, si deve basa-
re sulle nostre capacità, sui nostri gusti, ma anche sul
metodo di studio che, se è stato impostato bene alle
medie, ci servirà ad affrontare le superiori senza
grandi problemi.
Per chiarirci le idee ne discutiamo a lungo tra di noi, in
famiglia e con i professori. A
scuola, infatti, non mancano
gli aiuti: un'ora alla settima-
na alcuni insegnanti ci sotto-
pongono a dei test, questiona-
ri e letture per capire meglio
se ci stiamo indirizzando ver-
so la strada giusta. Non scor-
diamo, inoltre, il confronto
con i fratelli maggiori, che a
volte ci spaventano per tutto
il tempo che trascorrono in
casa a studiare, invece di u-
(Continua a pagina 9)
Una scelta difficile
C ari ragazzi, sono
trascorsi quattro
mesi da quando
abbiamo visto le vostre
facce un po' intimorite en-
trare nella nostra scuola, e
pensare che tre anni fa al
posto vostro c'eravamo noi.
Bei tempi quelli! Così ab-
biamo pensato: ci vorrebbe
una bella inchiesta per ca-
pire le impressioni sul vo-
stro viaggio, appena co-
minciato. Abbiamo deciso
quindi di distribuire un
sondaggio.
Analizzando i risultati sia-
mo rimaste colpite dalle
vostre risposte, per noi non
così scontate.
Le domande che abbiamo
posto sono sette:
1. Qual è stato il primo
impatto con la scuola
media, come ti sei tro-
vato?
2. Com’è stata la tua setti-
mana di accoglienza?
3. Come ti sei trovato con
i professori?
4. Sei soddisfatto della tua
classe?
5. Hai fatto nuove amici-
zie e ti sei integrato
nella classe?
6. Te l’aspettavi così la
scuola media?
7. Sei soddisfatto dei la-
boratori proposti?
Per quanto riguarda il pri-
mo impatto con la scuola,
dai dati ottenuti risulta che
l'esperienza è stata positiva
(Continua a pagina 16)
Natale è alle porte. Per
caso siete a corto di idee?
Forse noi possiamo
aiutarvi. Anziché i soliti
doni materiali, sarebbe
bello poter dispensare una
manciata di consigli, virtù,
capacità … Anche perché
un pizzico di fantasia e di
buona volontà possono
contribuire a rendere il
mondo migliore.
Ai paesi più sviluppati
potremmo regalare un
briciolo di generosità in
più: se cedessero una parte
della loro ricchezza agli
abitanti delle aree più
arretrate del mondo, anche
questi comincerebbero a
vivere meglio.
Ai politici ci piacerebbe
donare la capacità di
ascoltare, comprendere e
cercare di risolvere i
problemi dei cittadini del
loro paese, cosa che non
(Continua a pagina 4)
5
6
8-9
11
12
Con una semplice ...
Una giornata non ...
Una giornata alle ...
Non solo i grandi ...
Natale gustoso
ALL'INTERNO
Impressioni
sul nuovo
viaggio
(continua a pagina 9
Idee
regalo
Il Grillo Parlante Istituto Comprensivo Statale via Tolstoj
scuola secondaria di 1° grado “S. Pertini”
Desio
Anno XIV, Numero 3 - 18 dicembre 2010
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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
Q uest'anno a noi ragazzi di terza A e C è stata
offerta la possibilità di iscriverci al
laboratorio di robotica nel quale ci diletteremo
a costruire un piccolo robot, prodotto dalla Lego,
chiamato Mindstorms NXT.
Prima di passare alla pratica, è cosa buona sapere
sempre la parte teorica, quindi abbiamo studiato
l'etimologia di “robot”, i vari tipi di pezzi Lego ecc.
Dopo tre lezioni, abbiamo finalmente aperto le
scatole dei robot, ma non per costruirli, ma per
riordinare i pezzi. Finalmente nel mese di novembre
siamo entrati in azione: costruire il primo tipo di
robot è stato emozionante, ma ancora di più lo è stato
programmarlo.
Dopo un po' di pratica, ad esempio lo slalom tra
birilli, io e il mio gruppo ecco che abbiamo aggiunto al
robot il sensore ad ultrasuoni, che gli permette di
controllare la distanza da un ostacolo. “Fantastico! Il
sensore funziona!” abbiamo esclamato in coro.
E il lavoro non è ancora finito: dovremo aggiungere
altri sensori, luminoso, acustico e di contatto, al
nostro mitico robot, che gli consentiranno di fare
ulteriori progressi.
Assistere di persona a questa attività è tutt'altro
che sentirla raccontare, perciò oggi, 18 dicembre, è il
giorno giusto per mostrarvi come si evolve la
tecnologia: vi aspettiamo nel nostro laboratorio.
Marco Gardina, 3^A
QUASI … COME UN UOMO
I l treno … la metropolitana … ed eccola,
“La Scala”!!
L'esterno ce lo aspettavamo più impo-
nente, pensavamo di vedere statue, vetrate
immense e mille decorazioni.
In realtà l'edificio è di poco effetto, ma co-
munque sia è bello, ti trasmette un'intensa
emozione!!
Dopo un'ansiosa attesa, finalmente è stato il
nostro turno.
Il salone d'ingresso ha rappresentato un pic-
colo biglietto da visita che annunciava la mae-
stosità del teatro vero e proprio.
Mentre salivamo le scale, sempre più emozio-
nati, ammiravamo gli sfarzosi specchi posti su
ogni piano.
Arrivati ai nostri palchi non potevamo fare a
meno di stupirci di fronte ai preziosi interni
di velluto rosso, inconsapevoli di quello che ci
aspettava. Spinti dalla curiosità ci affaccia-
vamo al balconcino e notavamo il maestoso
lampadario che illuminava l'immenso teatro.
Che meraviglia!!
Le luci si abbassavano...il sipario si apriva: aveva inizio
lo spettacolo!!
Le coreografie perfette. Le luci soffuse davano l'ide-
a di essere parte della storia.
Tra emozioni e colpi di scena due ore scivolavano via
rapidamente: lo spettacolo era già finito!!
Tornati a casa non potevamo fare a meno di racconta-
re tutto ai nostri genitori.
Elena Cerliani & Andrea Ferrari 3^E
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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
he cos'è per voi la felicità? Vedere sorgere
e tramontare il sole, uscire con i vostri ami-
ci, prendere un bel voto?
Partendo da una frase del libro “Il giardino
segreto” i ragazzi della classe 3^C hanno raccontato
alcuni momenti in cui si sentono veramente felici.
“Una delle cose strane della vita di questo mondo è che solo qualche volta uno si sente veramente conten-to di vivere”.
… quando sono allo stadio e, allo scadere di una partita
sofferta, segna la mia squadra del cuore: capita che
abbracci gente che neanche conosco ma che, solo per
il fatto che condivide la mia stessa passione, ammiro.
...quando, in una mattina fredda e buia, entro a scuola
stanchissimo e mi comunicano che il professore è as-
sente oppure che ha dimenticato le verifiche a casa:
una gioia immensa! Daniele
… quando mi sento considerata dagli altri e mi accorgo
che ci sono persone che si rendono conto del mio im-
pegno nel fare qualsiasi cosa. Serena
… quando sto con i miei coetanei e con loro mi diverto,
mi sfogo, discuto e mi confronto sui problemi e le gioie
dei ragazzi della mia età. Ilaria
… quando vedo sorridere la mia migliore amica per me-
rito mio.
… quando mi intrattengo con un bambino piccolo che mi
stringe il dito nel suo pugno minuscolo. Elena
… quando mi sveglio alla mattina sapendo che in questo
mondo non sono sola, ma ho accanto a me persone che
mi vogliono un bene dell'anima. Chiara
… quando in spiaggia scende la sera, accompagnata da
una piacevole brezza e, mentre osservo il mare e il
paesaggio attorno, mi accorgo che sta calando il sole: i
colori del tramonto che si riflettono nelle onde mi
rendono profondamente contento di essere uno di co-
loro che sta ammirando quello spettacolo.
Andrea B.
… quando è nato il mio fratellino Riccardo e sono stata
la prima a prenderlo in braccio, ho sentito una forte
emozione e un grande senso di responsabilità e, ba-
ciando la sua testolina, ho pianto di gioia: ero vera-
mente felice. Valeria
… quando leggo un libro, perché mi immedesimo nel
protagonista e tutto il resto, anche se solo per poco
tempo, sparisce. Paola
… quando durante le festività, come Natale o Capodan-
no, mi ritrovo con i parenti per il cenone: è uno di quei
momenti in cui tutta la famiglia, molto numerosa, si
riunisce in un clima di grande felicità. Riccardo
… quando ammiro spettacoli della natura bellissimi e
penso che non potrò mai dire: “ Ho visto tutto”, per-
ché ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire. È
anche per questo che voglio vivere, deciso a vedere il
più possibile e a rimanere ogni volta a bocca aperta. Lorenzo
… quando cammino in montagna e so che prima o poi
raggiungerò la cima e da lì tutto il mondo sarà sotto di
me.
… quando l'aereo decolla verso il cielo dove si disper-
dono mille pensieri, cattivi, buoni, tristi, allegri, e pos-
so ammirare l'immensità del cielo e le forme inimmagi-
nabili delle nuvole. Catalina
C
Frammenti di felicità
Buon riciclo non mente
se lo fai salvi l'ambiente!
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cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura cULTURA cultura Cultura cultura CULTURA cultura CULTURA
C osa pensereste se la vostra vita fosse già programma-
ta? Se senza accorgervene steste vivendo i vostri gior-
ni senza prendere neanche una decisione, perchè tutto
è già deciso? E se poi la vostra vita, tutto ciò che fate e dite
fosse visto da milioni di persone in diretta 24 ore su 24?
Allora, che cosa ne pensereste?
Questa è la vita di Truman Burbank (interpretato da Jim Car-
rey) che non sa in realtà di essere il protagonista del reality
show più seguito al mondo: “THE TRUMAN SHOW”. Sotto
gli occhi di milioni di persone vive i suoi giorni controllato
da 5000 telecamere nascoste, che rendono pubblica la sua
esistenza.
Il paese dove abita, Seahaven, situato su un isolotto, è un
gigantesco studio televisivo dove anche il giorno e la notte
sono artificiali. Tutte le persone con cui si relaziona sono
degli attori, compresi i famigliari e gli amici più cari e tutte le
vicende della sua vita vengono pianificate dalla produzione.
A causa di imprevisti tecnici, piano piano si renderà conto
dell’atroce verità e per questo nascerà in lui la voglia di fug-
gire; questo fatto metterà sempre più in difficoltà gli sceneg-
giatori, che cercheranno in tutti i modi una soluzione per evi-
tare che questo accada.
Insomma si accorgerà di questa triste realtà? E come reagirà
scoprendo che tutti i suoi affetti più cari sono fasulli? Quale
decisione prenderà: rimanere nel cast o affrontare i veri pro-
blemi della vita reale?
Sta a voi scoprirlo!!!
Secondo noi è un film che fa riflettere, guardandolo abbiamo
capito che scegliere non è per niente facile, anche quando si
tratta di piccole decisioni e che nella vita bisogna avere il
coraggio di andare avanti superando ogni ostacolo.
Chiara Arienti 3^A & Daphne Monici 3^E
“The Truman Show” Diretto da: Jon Chu
Durata: 107 min
Musiche: Bear McCreary
Genere: musicale
Camilla e Moose, due amici per la pelle, vanno a New York
per studiare ingegneria. Moose, ottimo ballerino, ha lasciato
la danza da tempo, spinto dai genitori a continuare gli studi.
Per caso partecipa a una competizione di ballo e si scontra
con un ragazzo che fa parte della “crew” dei Samurai, gruppo
temuto da tutti gli altri. Moose inspiegabilmente riesce a bat-
terlo tra lo stupore di molti. Così Luke, notandolo, gli propo-
ne di entrare a far parte della sua “crew”: i Pirati. Lui e il suo
gruppo, formato da ballerini di strada, alloggiano in un vec-
chio magazzino decadente e si ritrovano con rate dell'ipoteca
da pagare sempre più alte, corrono addirittura il rischio di
perdere lo stabile. Moose, attratto da questa vita, frequenta
raramente le lezioni di ingegneria, si dedica al ballo con i suoi
nuovi amici.
Luke un giorno nota nel suo locale una ballerina di talento e
la chiama a far parte della sua squadra. Lei accetta volentieri
e tutti insieme si mettono al lavoro per vincere la “World
Jam”. E' una sfida all'ultimo sangue, con in palio un premio
di 100.000 dollari, riservato ai migliori ballerini di strada del
mondo. Nel frattempo, Luke si innamora di Natalie, ma sco-
pre che è la sorella del suo accanito nemico che balla nei Sa-
murai, e che lei è entrata nella squadra solo per spiarli. Come
se non bastasse il loro covo viene requisito per i debiti accu-
mulati. Così i Pirati si rassegnano ad abbandonare i loro pro-
getti, ma non Moose …. Ce la farà?
Per me, che sono un'amante della danza, questo film è stato
stupendo. Le coreografie lasciano a bocca aperta, le musiche
sono fantastiche e spaziano su più generi, non solo sull'Hip-
Hop. La narrazione è intrigante. Tra l'altro potete vivere
quest'emozione anche in 3D.
E' davvero bello, ve lo consiglio!
Daphne Monici, 3^E
Step up 3
sempre fanno.
Poi inviteremmo gli sportivi a non doparsi, ma a sfruttare le
proprie capacità, anche se non sempre li portano alla vittoria, e
a ricordarsi del proverbio: “L'importante è partecipare”.
Dono sicuramente gradito ai bambini sarebbe la possibilità di
viaggiare nel mondo delle favole per vivere un’esperienza
indimenticabile: incontrare Robin Hood, Alice nel paese delle
meraviglie, Biancaneve o Peter Pan per vivere con loro un
giorno da principessa o da eroe.
Agli animali sarebbe bello donare la voce perché anche loro
possano esprimersi, far sentire le loro ragioni e chiedere aiuto
per le loro sofferenze, ad esempio nel caso in cui vengano
maltrattati o abbandonati in mezzo a una strada.
Ai personaggi famosi vorremmo offrire
per un attimo la voglia di mettere da
parte gli impegni, i viaggi e gli ingaggi,
per dedicare parte del loro tempo ai
bambini ricoverati in ospedale, che
proprio in quel momento hanno tanto
bisogno di distrazioni e conforto
morale. Siamo sicure che riuscirebbero
a regalare loro un sorriso.
Qualcosa anche per i giovani di oggi, che vivono un'epoca
molto difficile: trovare lavoro, rendersi indipendenti, formarsi
una famiglia, in una parola costruirsi un futuro.
Infine regaleremmo agli anziani più rispetto e più attenzione da
parte dei loro cari, che spesso non possono o non vogliono
dedicarsi a loro.
Che Natale diverso sarebbe! Finalmente questa festa sarebbe
una ragione in più per essere felici!
Serena Scarfato & Ilaria Zogno, 3^C
(Continua da pagina 1)
Idee regalo
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cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura cULTURA cultura Cultura cultura CULTURA cultura CULTURA
- LICENZIATO?! Lei non mi può licenziare!!! - Gridai
dentro il ricevitore del telefono. - Eccome se posso:
l’ho appena fatto. Ha incolpato di omicidio una persona
innocente! - rispose il capo della polizia. La sua voce
rimbombava nella cornetta. - Si sbaglia di grosso.
Sono il miglior detective che ha e le assicuro che
quello era il colpevole. - - Adesso si calmi, “super
detective”, così le ridico le ultime parole, anzi no, le
faccio un riassunto di quello che lei ha detto al signor
De Amicis per accusarla- e imitando la mia voce disse:
– “Lei signor De Amicis ha ucciso con una telefonata”-
e riprendendo il suo tono gridò – Quindi lei è
licenziato!!! - E, prima che potessi aggiungere qualsiasi
altra parola, aveva già riattaccato e sul telefono
rimbalzava solo un semplice -Tuuuut... Tuuuut...
Tuuuut...- Ero furioso. Nessuno capiva. Ma io avrei
dimostrato che avevo ragione.
Tutto era iniziato come al solito una mattina mentre
sulla mia poltrona sorseggiavo una calda tazza di latte
macchiato. Purtroppo i miei pensieri non erano dei
migliori. Stavo pensando al film che avevo visto la sera
prima con il commissario, “The Ring”, e alla telefonata
che conteneva la minaccia: “Tra sette giorni morirai”.
E proprio mentre stavo rivedendo nella mia testa
questa scena, il mio telefono squillò facendomi
rovesciare il latte macchiato sulla mia camicia nuova. -
Ma perché tutte a me?! - mi lamentai andando a
rispondere – Pronto - e una voce familiare mi rispose –
Ehilà detective, dormito bene? - Era il commissario. -
Cosa c'è?- domandai con una certa malavoglia.
-C'è un morto: ti dirò i dettagli dopo - mi informò. -
Ah, commissario: mi devi un latte macchiato ed una
camicia nuova-. -"The Ring"?-. - Esatto! - e la
telefonata si chiuse.
Mi rivestii e con la sirena della mia Aston Martin mi
precipitai sul luogo dell'accaduto. Quando mi vide, il
commissario mi venne incontro – Ah, eccoti! La vittima
è un uomo sulla cinquantina, di nome Arac Scorpion,
collezionista di animali pericolosi come scorpioni e
ragni. Soffriva anche di cuore ed ha già rischiato più
volte di morire d'infarto, ma si è sempre salvato.
Questa volta però...- -...ci ha lasciato la pelle - conclusi
io.
Entrai nella sua casa a fare un sopralluogo e arrivai al
punto in cui era morto. Un uomo della scientifica mi
venne incontro – Buongiorno detective - mi salutò. –
Dimmi tutto-. – L’uomo è morto di infarto. Si è seduto
sopra lo scorpione più pericoloso e velenoso che aveva,
ma non è morto avvelenato e non abbiamo trovato
tracce di veleno dentro di lui. Probabilmente il suo
cuore non ha retto quando si è sentito punto e ha
scoperto di che scorpione si trattava -. Ringraziai e
tornai dal commissario, che mi aggiornò: la teca in cui
c’era lo scorpione era stata distrutta manualmente. –
Probabilmente un ladro è entrato per rubare alcuni
animali e ha spaccato per sbaglio la teca. Abbiamo
infatti visto che alcuni insetti mancavano. Ma non
capisco ancora come lo scorpione possa essere salito
sulla sedia e aver provocato questo incidente -. – Non
sono tanto sicuro che sia stato un incidente - gli
confidai. Il commissario continuò ignorando il mio
commento. – La prima persona che ha scoperto Arac è
stato il signor De Amicis, suo grande amico e socio di
affari, che mentre stava telefonando nella sua
Limousine a lui, lo ha sentito gridare e si è precipitato
a casa sua, ma come sappiamo …- -… troppo tardi -
terminai. - Lo abbiamo interrogato e il suo autista era
con lui in macchina quindi è da scagionare come
sospetto-. – Posso parlare con il suo autista? -
domandai. – Sì, certo: è lì - e mi indicò la limousine,
accanto alla quale c’era un uomo di alta statura e
robusto tipo un bodygard. – Buongiorno Signor…- Limo,
Limo Sine detective - concluse. –Le vorrei fare alcune
domande anche se è già venuto un poliziotto prima di
me. Lei ha sentito la telefonata del sig. De Amicis?- -
No, c’era il vetro oscurante tra me e lui e non ho
potuto ascoltare. Mi ha parlato soltanto per cambiare
rotta per dirigerci a casa del sig. Scorpion- - Un’altra
domanda: Lei ha seguito il signor De Amicis dentro la
casa di Arac. - - Sì, certo-. – E mi può ricostruire la
scena? - - Va bene: siamo entrati di corsa e, quando
siamo entrati nello studio del Signor Arac, lo abbiamo
trovato a terra vicino alla sedia sui cui c’era uno
scorpione e a quel punto De Amicis mi ha detto di
chiamare la polizia - - Scusi un attimo: mi può ripetere
quello che le ha detto De Amicis quando avete visto
Arac a terra? - - Sì, mi ha detto “Limo, chiama la
polizia!” -. – Grazie mille signor Sine - e tornai dal
commissario. – E’ stato omicidio. Ora ne sono sicuro -
dichiarai.
Lorenzo Galizia 3°C
Se volete conoscere l'assassino, comprate il prossimo numero!!!
Con una semplice telefonata
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V ogliamo fare un saluto al tassista milanese Luca Mas-
sari, quarantenne, morto dopo un mese di coma per
avere investito accidentalmente un cane senza guinza-
glio: era sceso per soccorrerlo, quando venne aggredito e pic-
chiato brutalmente da due uomini e una donna, proprietari del
cane, che poi se ne andarono lasciandolo lì, immobile, in fin di
vita. Oggi gli aggressori sono in carcere.
I suoi colleghi, tra i quali anche il mio papà, sconvolti e profon-
damente addolorati per l'accaduto, vogliono ricordarlo circolan-
do per Milano con un nastrino nero sull’antenna del taxi.
Il 18.11.10 si è svolto il suo funerale a Locate Triulzi: la piazza
piena di colleghi e abitanti del paese e delle località vicine per
dargli un ultimo saluto, saracinesche abbassate in segno di lut-
to, la bara ricoperta da rose bianche e arancioni (il colore della
sua fede buddista) accompagnata da un
caloroso applauso da parte della folla.
È impensabile che si possa perdere la
vita in questo modo, che si possa finire
in coma e morire, pur avendo cercato di
rimediare a un errore involontario. Sia-
mo nel 2010, si parla tanto di un Mondo
migliore, ma un Mondo migliore lo fa la
gente, lo facciamo noi, purtroppo se sia-
mo ancora a questi livelli un Mondo mi-
gliore possiamo solo sognarlo.
Elena Brambilla, 3^ C
& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE
LA VITA DI UN CANE VALE PIÙ DI QUELLA DI UN UOMO?
abato 27 novembre per noi ragazzi consiglieri, che
abbiamo aderito al progetto “Fare in ComunE”, è
stata una mattinata importante: l'occasione per
esporre le proposte che avevamo formulato
nell’ambito del percorso svolto in questi mesi.
Eravamo più o meno una ventina, circa la metà dei
rappresentanti. Erano stati invitati tutti i genitori dei ragazzi e i
cittadini. Il pubblico era abbastanza numeroso, c'erano anche
diversi nostri compagni che ci hanno sostenuto moralmente.
L’assemblea è cominciata con l’introduzione del progetto da
parte del Sindaco. Così a turno, molto emozionati, sei
rappresentanti hanno illustrato tutto il programma che abbiamo
svolto e gli obiettivi raggiunti, supportati anche da una
presentazione esplicativa. In alcuni momenti eravamo
veramente imbarazzati per i troppi flash del fotografo, inviato
da “Il Cittadino”.
Il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale, dopo
numerosi complimenti e ringraziamenti, ci hanno spiegato la
situazione difficile del Comune: “Tutto è ora nelle nostre mani,
il futuro siete voi” queste sono state le parole del Sindaco che ci
hanno veramente colpito.
In particolare modo la commozione espressa da una preside
presente ci ha fatto ragionare sull'importanza del nostro lavoro.
C’è stato anche un fuori programma che non ci aspettavamo:
l'approvazione del verbale per l'insediamento ufficiale del
nostro Consiglio. È stato molto emozionante e coinvolgente. In
conclusione, tra calorosi applausi, noi rappresentanti abbiamo
invitato il pubblico a visitare la mostra con i nostri lavori di
gruppo.
Speriamo vivamente che il progetto possa continuare …
Annachiara Burgio 3^A,
Christian Balzano & Daphne Monici 3^E, Massimiliano Arosio 3^B
Una giornata non … “Comune” ...
S
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& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE
"Fino a otto, dieci anni sopravvivono chiedendo l'elemo-
sina, poi iniziano a rubare o a far parte di piccole ban-
de di delinquenti o addirittura a prostituirsi."
Queste sono le parole dei testi letti recentemente in
classe che più ci hanno colpito.
Noi ragazzi spesso non ci accontentiamo di ciò che ab-
biamo e vogliamo sempre di più, ma non pensiamo mai ai
nostri coetanei che vivono in condizioni drammatiche
nei paesi poveri e spesso anche in guerra: questo è sta-
to l'argomento trattato ultimamente nelle ore di anto-
logia.
È impressionante apprendere la quantità di ragazzi che
hanno la strada come unica compagna di vita, che cer-
cano cibo nei cassonetti e che competono con altri ra-
gazzi come loro per sopravvivere: sono più di 100 milio-
ni.
La loro esistenza non è rovinata solo dalla mancanza di
beni materiali, ma anche dalla privazione di valori af-
fettivi e diritti fondamentali come l'istruzione, la fa-
miglia e lo svago di cui noi, invece, godiamo pienamente.
Inoltre nei paesi in guerra, questi ragazzi indifesi sono
altamente sfruttati nei conflitti, molti vengono reclu-
tati come veri e propri soldati, altri vengono utilizzati
per il trasporto di munizioni e vettovaglie: in questo
modo non vengono riconosciuti i diritti che spettano
loro.
É molto difficile per noi riuscire a immaginare il loro
stato d'animo di fronte a questa pessima situazione,
infatti quando abbiamo letto alcune testimonianze di
giovani della nostra età, se non più piccoli, siamo rima-
sti colpiti nell'apprendere che molti hanno perso i geni-
tori, hanno visto morire un amico o addirittura sono
stati costretti a uccidere un compagno in fuga.
Nel 2000 è stato introdotto il Protocollo Onu che vieta
il reclutamento dei minori nelle forze armate, ma nono-
stante molti paesi l'abbiano firmato, solo pochi l'hanno
ratificato.
Un altro passo importante, secondo noi, è la campagna
“Riscriviamo il Futuro”, lanciata nel 2006, che si occupa
di garantire l'istruzione a tutti i bambini soldato; tutti
noi possiamo sostenere questa iniziativa versando un
piccolo contributo.
Per saperne di più visita il sito
www.riscriviamoilfuturo.it
Chiara Arienti & Annachiara Burgio, 3^A
L’istruzione combatte la guerra
Oramai uscire di pomeriggio con gli amici diventa peri-
coloso.
Troppi adulti prendono di mira le giovani ragazze, come
è successo a Yara Gambirasio, 13enne di Brembate
scomparsa venerdì 26 novembre. Dopo essere stata in
palestra, sembra essersi dileguata senza lasciare trac-
ce, o meglio lasciando un piccolo indizio che ha portato
gli inquirenti verso Mapello, dove si trova il cantiere di
un nuovo centro commerciale.
Yara faceva ginnastica ritmica, lo sport che amava di
più al mondo, non mancava ad un allenamento e, ora che
non c'è più, tutti i suoi amici, tra i quali ci sono anch'io
che la vedevo sempre gareggiare, sono sconvolti.
Una ragazza solare, piena di grinta e di voglia di cono-
scere che dava il meglio di sé in tutto ciò che faceva.
Nemmeno la pedana le faceva paura: di solito le ginna-
ste entrano ansiose in gara, ma lei era sicura, precisa e
non vedeva l'ora di mostrare i suoi esercizi ai giudici.
Ragazzi, quando ci arrabbiamo con i nostri genitori
perché non ci lasciano uscire di casa il pomeriggio tar-
di, pensiamoci bene: hanno ragione. Troppi bambini e
adolescenti sono scomparsi, ci sembra assurdo e inac-
cettabile, ma è così.
Yara, manchi a tutte noi ginnaste: vorremmo rivederti
volare su quella grande pedana, vorremmo rivederti sul
gradino più alto del podio!
Elena Cerliani, 3^E
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!
Il Grillo Parlante sostiene progetti
in Camerun
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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
N ei giorni 4-5 novembre ci siamo recati al Liceo
delle Scienze Umane “Parini”di Seregno per
partecipare ad uno stage. L’obbiettivo di que-
sta attività era quello di cercare di raccogliere infor-
mazioni sulla scuola superiore, per una futura scelta.
Prima dello stage sapevamo già che la scuola, essendo
un liceo, richiede molto impegno a chi la frequenta e
avevamo già un’idea delle discipline insegnate.
Durante i due giorni abbiamo svolto attività diverse.
Il primo giorno abbiamo per prima cosa ascoltato la
professoressa di psicologia che ci ha presentato la
scuola, spiegandoci com’è organizzato il liceo.
Dopo la visita ai laboratori, abbiamo svolto dei giochi,
che avevano come scopo quello di scoprire le materie
d’indirizzo (psicologia, sociologia, pedagogia, antropolo-
gia culturale, filosofia), i giochi li hanno curati le no-
stre ragazze-tutor, che hanno anche risposto alle no-
stre domande. Mentre nella prima giornata abbiamo
avuto modo di partecipare alle attività, nella seconda
invece non abbiamo potuto intervenire, perché abbiamo
assistito a delle lezioni di latino, epica e storia.
In queste due giornate abbiamo ricavato molte infor-
mazioni, abbiamo visitato la scuola notando che è molto
grande e dotata di numerosi laboratori, che spesso
però, dicono le ragazze, non vengono sfruttati. In essi
vi sono apparecchiature nuove e moderne, come compu-
ter a schermo piatto o la lavagna interattiva, nei corri-
doi ci sono anche dei monitor che mostrano degli avvisi
per studenti e insegnanti.
Come già sapevamo ci hanno detto che bisogna studiare
moltissimo, anche 4-5 ore al giorno e che è bene quindi
avere un buon metodo di studio: molte ragazze ad e-
sempio fanno degli schemi, altre leggono e ripetono il
pezzo da studiare, tutte comunque consigliano di stu-
diare regolarmente e non tutto all’ultimo minuto. Le
tutor ci hanno detto anche che le materie sono nume-
rose e difficoltose, soprattutto matematica, e risulta-
no più interessanti le materie d’indirizzo, che potranno
essere approfondite all’università, naturalmente però
sarà possibile iscriversi a qualsiasi tipo di facoltà, per-
ché la scuola fornisce un’ampia e completa preparazio-
ne di base. Gli sbocchi lavorativi che offre questo liceo
sono ad esempio: la psicologa, l’insegnante, l’avvocato o
l’assistente sociale.
Data appunto la difficoltà delle materie, durante il pri-
mo anno ci sono gli insegnanti-tutor che aiutano i ra-
gazzi a trovare un metodo per avere buoni risultati e
per non arrivare a fine anno, come accade purtroppo a
molti, con i debiti.
La riforma ha introdotto molti cambiamenti, per quan-
to riguarda le materie, ad esempio, chi frequenterà
questa scuola il prossimo anno non avrà come discipline
musica e arte; da quest’anno inoltre il Liceo delle
Scienze Umane ha l’opzione economico-sociale dove non
c’è il latino sostituito da una lingua straniera in più.
Il rapporto tra studenti e professori dicono gli allievi è
molto buono, gli insegnanti sono severi e pretendono
molto, ma nei momenti di bisogno sanno essere com-
prensivi e sono disponibili ad aiutarti. Anche il rappor-
to tra i ragazzi è positivo, ma nel caso sorgano dei pro-
blemi all’interno della classe, gli alunni possono richie-
dere, una volta al mese per un’ora, ”l’ora dell’assemblea
di classe”, in cui il professore esce dall’aula e lascia i
ragazzi a discutere del problema emerso.
Oltre a questa ci sono altre differenze tra la scuola
media e superiore, le ragazze-tutor ci hanno racconta-
to che si è sicuramente più liberi, ma che bisogna esse-
re maturi e responsabili, in grado di organizzarsi auto-
nomamente, le valutazioni inoltre sono più basse e i
professori spiegano più velocemente.
Grazie all’esperienza dello stage siamo riusciti a racco-
gliere numerose informazioni, che certamente risulte-
ranno molto utili, in quanto ci consentiranno di sceglie-
re la scuola superiore con maggiori cognizioni di causa.
Martina Di Natali, 3^B
Una giornata alle superiori
Riciclare ogni giorno
toglie la spazzatura di torno
pagina 9 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
scire con gli amici.
Anche a Desio, come in molte altre città, esistono dei
centri di orientamento che possono consigliarci che
scuola scegliere, attraverso colloqui e serate per noi
ragazzi e per i nostri genitori. A novembre poi si è te-
nuto a Seregno il “Salone dell'Orientamento”, dove
tutte le scuole della Brianza erano presenti con un loro
stand.
Per aiutarci, infine, molti istituti superiori del territo-
rio hanno organizzato degli stages per offrirci la pos-
sibilità di vedere da vicino la realtà delle scuole supe-
riori, scoprendo come sono organizzate.
È davvero una decisione difficile, anche perché noi ab-
biamo paura di non trovarci bene con i nuovi compagni o
di iscriverci a una scuola non adatta a noi e magari di
vederci costretti a cambiarla.
Questa scelta, però, non comporta solo dubbi e timori,
ma rappresenta anche un momento di crescita impor-
tante, nel quale si matura e si diventa più autonomi e
responsabili.
Molti hanno già deciso, ma molti ancora no: in ogni caso
la scelta spetta a noi e il tempo a disposizione per de-
cidere è quasi scaduto, quindi sbrighiamoci ragazzi!!!
Paola Cirigliano 3^C & Elena Cerliani, 3^E
(Continua da pagina 1)
UNA SCELTA DIFFICILE
A nche quest’anno la nostra scuola ha proposto a noi
alunni delle classi terze degli stages, organizzati da
"Insieme in Rete", presso gli istituti superiori del
territorio. Abbiamo scelto quello in cui, per due giorni, poter
vivere un'esperienza che ci aiutasse nella scelta della scuola che
frequenteremo l'anno prossimo.
Io e altri miei compagni siamo andati al Liceo Majorana di
Desio, dove ci hanno accolto in aula magna e ci hanno
presentato il programma delle giornate. Suonata la campanella,
abbiamo partecipato alle attività nei laboratori. In quello di
latino la prof. ci ha consegnato un foglio con scritti molti modi
di dire in lingua latina che si usano ancora oggi in italiano. Noi,
dopo averli letti, dovevamo cercare di spiegarli. Poi abbiamo
assistito ad una lezione di fisica sulla pressione atmosferica,
seguendo da vicino l'esecuzione di esperimenti con la pompa
del vuoto, che in una campana di vetro toglieva l’aria. L’ora
successiva, dopo l'intervallo, siamo andati nel laboratorio di
chimica, dove ci hanno proposto un esperimento con un
bunsen, un fornelletto. Con un filo di ferro la prof. prendeva dei
sali e li metteva sulla fiamma del bunsen: ogni sale la colorava
diversamente. Questo esperimento è quello che mi ha colpito
maggiormente soprattutto nel momento in cui la fiamma
cambiava colore.
Mentre qui alla scuola media abbiamo un solo laboratorio di
scienze, il liceo dispone di due laboratori distinti, di chimica e
di fisica, dotati di attrezzature completamente diverse:
impianto del gas, corrente elettrica e rubinetti nel primo,
strumentazione completamente computerizzata nel secondo.
Il secondo giorno, quello che mi è piaciuto di più, siamo stati
inseriti in alcune classi per assistere a diverse lezioni. In 3^D la
lezione di inglese per noi è risultata un po' pesante, perché gli
argomenti affrontati non erano “facili” come quelli
abitualmente trattati alle medie. In 2^ C la lezione di storia ci è
sembrata un po' noiosa, come del resto agli studenti della
classe. Infine nella 2^ B del classico, nella sede nuova, la
lezione di matematica ci ha maggiormente coinvolto poiché era
una lezione di algebra, che siamo riusciti a seguire di più.
Ci sono bastati due giorni per capire che alla scuola superiore si
approfondiscono maggiormente gli argomenti e che il
passaggio dalla scuola media a quella superiore sarà molto più
pesante e impegnativo di quello dalla primaria e alla
secondaria.
Ci siamo accorti inoltre che il rapporto studenti-insegnanti è
basato su maggior autonomia e senso di responsabilità richiesti
ai ragazzi. Le materie poi sono più approfondite.
Questa esperienza è servita a molti di noi per confermare la
nostra scelta di una scuola scientifica, ma un altro problema si
profila all'orizzonte: liceo scientifico tradizionale o opzione
delle scienze applicate?
Marco Gardina, 3^ A
LA PRIMA VERA SCELTA
pagina 10 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j
& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style
C are lettrici,
Natale è alle porte, sicuramente vi sarete già domandate
cosa regalare alle amiche e ne avrete approfittato per
fare shopping tra centri commerciali e negozi che, in questo
periodo, offrono notevoli sconti e propongono numerose novi-
tà.
Se siete indecise e non sapete proprio quale sia il regalo più
adatto, avete fatto numerosi tentativi, ma non avete trovato nul-
la che vi abbia soddisfatto, nessun problema, vi aiutiamo noi!
Abbiamo girato per alcuni negozi alla ricerca di capi e accesso-
ri tra i più “in” della stagione, che pensiamo possano essere
graditi alla maggior parte delle adolescenti e tra cui potrete
scegliere quello che fa per voi, naturalmente hanno tutti dei
prezzi accessibili alle nostre paghette!
Se volete sorprendere la vostra amica del cuore con un regalo
unico e speciale, ma non potete permettervi di spendere una
cifra esagerata, vi consigliamo un semplice ma utile portafo-
glio, che è sempre apprezzato; potete scegliere tra uno elegante
e raffinato dall’aspetto inconfondibile oppure tra uno sportivo e
comodo adatto al tempo libero o ancora uno casual per i pome-
riggi di shopping con le amiche; l’importante è che rispecchi lo
stile della vostra amica che sicuramente rimarrà contenta del
vostro regalo.
Per le migliori amiche invece, abbiamo pensato a dei pensierini
carini e uguali per tutte, come i braccialetti che a noi ragazze
piacciono molto, e che spesso portiamo; attenzione a non acqui-
stare quelli con troppi ciondoli ma quelli “comodi”che non dan-
no fastidio mentre si scrive ad esempio.
Li potete trovare ovunque: nelle cartolerie, nei negozi di bigiot-
teria., ce ne sono tantissimi, tutti molto fashion. Di certo chi li
indosserà non passerà inosservato!
Se non vi piace l’idea dei braccialetti vi suggeriamo qualcosa
che le ragazze adorano e di cui non potrebbero fare a me-
no ...come i trucchi!! Ombretti colorati, gloss profumati o smal-
ti di tutti i tipi piaceranno moltissimo e voi colpirete nel segno
… oltre che nel cuore!
Per finire vi consigliamo l’ultimo tocco strategico per il regalo
perfetto: richiudete il vostro regalo in una scatola natalizia o in
un sacchettino trasparente da chiudere con un nastro colorato,
oppure un bel fiocco, ricordatevi sempre che la confezione con-
ta molto, perché mette in risalto il vostro regalo.
Speriamo di esservi state d’aiuto, ma non dimenticate che il
Natale non è fatto solo di regali, a volte basta il pensiero, e
spesso un abbraccio può significare molto di più di un dono.
Martina Di Natali & Jessica Micò, 3^B
O ltre alle persone che seguono sempre la moda
e ogni suo cambiamento, così fanno la maggior
parte delle ragazze (e anche i ragazzi!!), ce ne
sono altre con uno stile personale, come Giulia, una fan
accanita di Micheal Jackson, a cui si ispira nel modo di
vestire fin dall’età di 11 anni. Parlando con lei abbiamo
scoperto che, oltre ad essere simpaticissima, ama ave-
re uno stile inconfondibile perché le piace apparire ed
essere diversa dagli altri; ci ha raccontato che se qual-
cuno imita anche solo in parte il suo look, lei cerca un
altro nuovo indumento o accessorio che la faccia ritor-
nare la più originale di tutti. Proprio per questo Giulia
non compra i propri vestiti in negozi conosciuti, molto
frequentati dai teenagers, ma preferisce acquistarli
dove si spende poco e dove i ragazzi non vanno, come
ad esempio al mercato.
I suoi genitori amano il suo stile e la assecondano, per-
ché pensano che a questa età sia giusto manifestare la
propria personalità anche attraverso l’abbigliamento; i
suoi amici invece considerano il suo stile strano e appa-
riscente, ma nessuno la giudica.
Per far sì che tutti capiscano, anche coloro che non
conoscono Giulia, vi descriviamo il suo guardaroba: l'ac-
cessorio che utilizza di più sono i cappelli, di lana in
inverno o di tela di canapa in estate (ne ha tantissimi!);
indossa gilet neri sopra a magliette bianche o nere a
maniche corte o lunghe e jeans colorati attillatissimi;
una particolarità del suo abbigliamento sono le cravat-
te, a quadretti o a fantasia scozzese, insolite
nell’armadio di una adolescente. Ama calzare scarpe di
marca e portare i capelli colorati, non si trucca moltis-
simo perché i suoi genitori non vogliono, tuttavia le pia-
cerebbe molto esprimersi anche attraverso il make-up.
Noi pensiamo che lo stile di Giulia, pur essendo molto
stravagante, sia altrettanto curioso e interessante,
siamo convinte che non sia giusto giudicare una persona
solo per il suo aspetto esteriore, per noi tutti devono
essere liberi di esprimere la loro creatività (non solo
nell’abbigliamento) senza il timore di essere derisi da-
gli altri.
Martina Di Natali, Jessica Micò 3^B & Sara Salvagno 3^A
Fantasia e singolarità per uno stile unico!!
Il regalo perfetto per un Natale coi fiocchi
pagina 11 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j
SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI
S ì, anche noi ragazzi abbiamo dei problemi che spesso ci
demoralizzano, di fronte ai quali solitamente ci tiriamo
indietro o abbiamo bisogno di una figura adulta che ci
dia una mano.
Vorrei parlare di un episodio che mi ha toccato particolarmente,
nato in palestra, da uno sport che mi piaceva e mi piace tuttora,
ma che mi ha fatto stare così male che a un certo punto ho deci-
so di mettere la mia felicità al primo posto.
L'anno scorso sono entrata a far parte di una squadra di pallavo-
lo di Milano, ho passato una bellissima stagione piena di av-
venture, con un gruppo molto unito. A giugno, però, è cambiato
tutto: i dirigenti hanno comunicato a cinque mie compagne che
non servivano più alla società e che quindi sarebbe stato meglio
se avessero cambiato squadra, quindi siamo rimaste sette; a
settembre se ne sono aggiunte altre tre. Con tutti questi cambia-
menti naturalmente la squadra non è stata più la stessa, niente
era più come prima, si erano formati i gruppetti e poi, come se
non bastasse, è arrivato un altro allenatore.
E il mio problema era proprio lui: l’allenatore.
Ha iniziato a scegliersi le titolari e le riserve e io sono finita tra
queste. Durante le partite non entravo quasi mai in campo e per
me, abituata l’anno scorso a giocare sempre, è stato un passag-
gio molto duro.
Dopo ogni partita era sempre un trauma, ero sempre triste, an-
che nei giorni successivi, e quando finalmente riuscivo a ripren-
dermi, arrivava il week end, che voleva dire … PARTITA!
Questo stato d’animo è durato due mesi; la forza più grande che
mi spingeva ad andare avanti me l’hanno data i miei genitori.
Forse vi starete chiedendo perché non ho abbandonato a set-
tembre la squadra. Beh, perché io comunque ci speravo: mi
allenavo al massimo per riuscire a riprendermi il posto, ma tut-
to il mio impegno non aveva mai una ricompensa. Alla fine ho
fatto il punto della situazione e ho capito che non valeva la pe-
na farmi un’ora di treno quattro volte a settimana, tornare a
casa alle undici di sera, per poi non giocare, quindi perché do-
vevo praticare uno sport, che mi piace così tanto, portandomi
dietro ogni volta un peso? Non mi andava più.
Così ho deciso di “dare le dimissioni”: ho restituito divisa, bor-
sone, tuta e me ne sono andata felice dal quel posto che ormai
non mi divertiva più.
Questa è stata un’esperienza che sicuramente mi rimarrà im-
pressa per sempre, una brutta esperienza, ma che ha avuto un
risvolto positivo perché la vita non è tutta rose e fiori, trovere-
mo sempre degli ostacoli e quindi è bene che, incontrandoli fin
da piccoli, impariamo a superarli. Forse un giorno me ne penti-
rò, ma per ora sto bene così.
Può succedere che i ragazzi si scontrino con gli allenatori o che
non capiscano le loro scelte, ma se questi ultimi sanno fare be-
ne il loro mestiere e sanno rapportarsi con gli adolescenti, moti-
vandoli e spronandoli, anche punendoli, di sicuro non si arriva
alla rottura, come purtroppo è successo a me.
Elena Brambilla, 3^C
Non soli i grandi hanno i problemi
T apis roulant? Il mio migliore amico! La pale-
stra? La mia seconda casa! Il segreto è: brucia
più calorie di quelle che assumi!
Questi i pensieri delle ragazze che praticano sport
solo per dimagrire.
Stiamo parlando di una nuova ossessione che sta pren-
dendo piede tra i giovani: la Vigoressia, cioè la mania di
fare sport non per passione, ma per perdere peso.
Ecco a voi un test per smascherarla.
Quante ore dedichi allo sport ogni settimana? Dalle 2 alle 4 ore, ma in certi periodi salto.
Più o meno un'oretta almeno 5 giorni su 7.
Esattamente non lo so, ma faccio fitness tutti i
giorni.
Tra questi segreti quale potrebbe essere il tuo? Badare a quello che mangio.
Mettermi a dieta, quando l'ago della bilancia si spo-
sta.
Eliminare i carboidrati.
Con quanta frequenza ti pesi? Quando mi capita.
Una volta al mese.
Prima e dopo aver fatto fitness.
Quando ti pesi e l'ago della bilancia non ti soddisfa, come ti senti?
Se capita, mi do una regolata.
Mi demoralizzo e chiedo aiuto ai miei attrezzi e alla
mia palestra.
Mi deprimo, perché guardandomi allo specchio non
sono quella che vorrei.
Se tra le tue risposte c'è una maggioranza di a, stai
tranquilla, hai capito che l'importante è muoversi ogni
(Continua a pagina 16)
Quando lo sport diventa un’ossessione
pagina 12 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j
& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style
PLUM CAKE con
GOCCE di CIOCCOLATO
Ingredienti:
250gr di ricotta
1 vasetto (125gr) di yogurt naturale
300 gr di farina
200gr di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 uovo intero
1 pizzico di sale
125 gr di gocce di cioccolato
Preparazione:
Unire tutti gli ingredienti ed amalgamare bene con l'aiuto della
frusta o del mixer, l'impasto deve risultare soffice e omoge-
neo.
A questo punto unire le gocce di cioccolato, sempre amalga-
mando bene tutto il composto.
Infornare a 180°, in forno preriscaldato, e lasciare cuocere per
circa 30/35 minuti.
Sfornare il dolce, lasciare raffreddare e infine cospargerlo con
dello zucchero a velo vanigliato.
Lo stesso impasto può essere utilizzato per fare dei muffin,
quindi dolci monoporzione.
mamma Alessandra, 1^E
Un cortese e sentito ringraziamento a tutte le mam-
me e i papà che hanno contribuito ad arricchire que-
sto spazio dedicato alla cucina con idee o ricette
natalizie.
Un Natale gustoso
- Ingredienti per 8 persone.
- Preparazione 30 minuti.
- Cottura 25/30 minuti.
Ingredienti:
- 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda.
-400g. Di mascarpone.
-4 tuorli d'uovo.
-6 cucchiai di zucchero.
-3 cucchiai di brandy.
-100g di gherigli di noci.
-2 cucchiai di cacao amaro.
Preparazione:
Tritate le noci al mixer con lo zucchero e trasferite in una cioto-
la.
Unite i tuorli e mescolate benissimo.
Aggiungete il mascarpone, il cacao e il brandy ( se si vuole ) e
mescolare benissimo.
Stendete la sfoglia in una tortiera di circa 30 cm con la sua car-
ta antiaderente e versatevi il composto.
Lisciate bene la superficie e cuocete in forno a 200° per 30 mi-
nuti circa.
Lasciate intiepidire e refrigerate per almeno 2 ore prima di ser-
vire.
DOLCE BUONISSIMO!
mamma Giada, 3^B
Torta alla crema
di noci e mascarpone
PIZZOCCHERI
tipico piatto valtellinese
Ingredienti:
500 g di pizzoccheri
140 g di formaggio Bitto
140 g di formaggio Casera
2 patate di grandezza media
1 mazzo piccolo di coste
4 spicchi di aglio
10 foglie di salvia
Preparazione:
Portare a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola
molto capiente.
Aggiungere le coste, prima la parte del gambo tagliata a fettine
dopo 10 minuti le foglie tagliate grossolanamente.
Tagliare le patate a spicchi e aggiungerle nell'acqua bollente.
Nel frattempo tagliare i formaggi a dadini e tenerli da parte.
Quando le coste e le patate sono a cottura quasi ultimata ag-
giungere nell'acqua bollente i pizzoccheri e mescolare.
In una padella far sciogliere il burro a fuoco moderato, una
volta che il burro è fuso alzare il fuoco e mettere in padella
l'aglio a spicchi e la salvia.
Farli abbrustolire fino a che l'aglio non è del tutto ben dorato
tendente al colore marroncino.
A quel punto togliere la padella dal fuoco e se si preferisce but-
tare via l'aglio e le foglie di salvia che hanno aromatizzato il
burro.
I pizzoccheri richiedono circa 15 minuti di cottura, quando ri-
sultano cotti scolarli insieme alle coste e alle patate.
Prendere una pirofila e versarvi metà della pasta scolata, ver-
sarvi sopra metà del formaggio a dadini e bagnare con un
po' di burro fuso. Aggiungere la rimanente pasta e cospar-
gere con il formaggio rimanente.
Terminare con il burro fuso avanzato e con due cucchiai grandi
dare una bella mescolata agli ingredienti della pirofila.
Se si desidera dare una spruzzata di pepe nero e ...
BUON APPETITO A TUTTI!!
mamma Maria Grazia, 3^E PS: per una perfetta riuscita del piatto il burro fuso, quando verrà versato
sulla pasta e sui formaggi, dovrà essere ancora ben caldo in modo che i dadini
di formaggio fondano completamente... ...a quel punto potrete candidarvi al premio Nobel per la
CUOCA PERFETTA!!
pagina 13 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j
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REBUS SUBER REBUS SUBER REBUS SUBER REBUS SUBER REBUS
R isolvi il Sudoku inserendo nelle caselle vuote i nume-
ri da 1 a 4. Ricorda: in ogni quadrato, riga o colonna
i numeri non si devono ripetere!
Sara Maresca, 3^D & Paulina Moskwa, 3^E
4
3
1
2
SUDOKU
Cerca nella griglia le parole relative al Natale.
Quante ne riuscirai a trovare?
Parole da trovare
albero amici amore buon Natale
canzoni cari eco felicità
festa gioia Natale neve
notte occhi pace pupazzo
regali
Sara Maresca, 3^D & Paulina Moskwa, 3^E
GRIGLIA
E L O N O T T E U O N P I L M G
C F C A R I D T Q E P U E I F H
O P V T R V S N V M L P A C E N
E U C A M O R E Z A B A M I C I
F P O L B R C N C A N Z O N I O
I A R E G A L I L M D Z E H F N
S Z O I I L B A C H I O G G F T
I Z O K H B U O N N A T A L E V
X I J L F E L I C I T A' D B S P
A F M Q U R O P V C U Z X S T B
A R G S T O C C H I A R A Z A Q
- Ke A
G
?
Rebus 5, 6, 5, 1, 6, Ivan Fiore Classe, 3^D
pagina 14 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j
mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI
"Per placebo si intende ogni sostanza innocua o qualsia-
si altra terapia o provvedimento non farmacologico (un
consiglio, un conforto) che, pur privo di efficacia tera-
peutica specifica, sia deliberatamente somministrato
alla persona facendole credere che sia un trattamento
necessario. Per effetto placebo si intende una serie di
reazioni dell'organismo ad una terapia, non derivanti
dai principi attivi insiti nella terapia stessa, ma nella
attese dell'individuo."
In poche parole un paziente ha mal di testa e va dal
medico chiedendogli un rimedio. Il medico prende un
bicchiere d'acqua a cui aggiunge qualche altra sostanza
come Sprite o Coca cola o una pastiglia finta, senza
che lui se ne accorga, e gliela consegna. Il paziente è
convinto di aver preso un rimedio per il mal di testa e
qui entra in gioco l'effetto placebo: si sentirà subito
meglio.
Tutto questo è stato testato.
Adesso arriva lo scherzo: procuratevi un complice e
una vittima, che deve credere che anche l'altra perso-
na sia una “cavia”, e portateli in una stanza.
Ricordate: la vittima e il complice devono tutti e due
avere mal di pancia o mal di testa o qualsiasi altro ma-
lessere.
Prendete la vostra "pozione" (un bicchiere di acqua con
Sprite, Coca cola o qualche sostanza solubile) e pre-
sentatela dicendo che si tratta di una vostra invenzio-
ne (ma forse è meglio di no, non ci crederebbe nessu-
no) o che si tratta di un rimedio farmacologico per il
malessere in questione.
Per prima cosa datelo al vostro complice, che fingerà
di stare via via meglio (non esagerate con la scena, se
no il malcapitato potrebbe capire) e poi alla vittima.
Quest'ultima, avendo assistito alla reazione del com-
plice, sentirà a poco a poco svanire i suoi sintomi, con-
vinta che quella sostanza sia davvero un rimedio.
Infine se il benessere della vittima persiste, rivelatele
la verità, sarà felice di scoprire che si trattava di uno
scherzo a fin di bene e avrà capito che a volte la sug-
gestione e il credere in qualcosa producono effetti
reali.
Quindi non posso che augurarvi buono scherzo e buon
divertimento!
Lorenzo Galizia, 3^C
La boutique degli scherzi
Placebo
“Leggi l’incipit e …
scopri il libro”
Ecco i vincitori
Genere giallo:
Aurora Zazzarini, 1^D
Genere rosa:
Filippo Petecchi, 1^C
Genere azzurro:
Giorgia Seruggia, 2^B
che riceveranno
un buono di 5 € da utilizzare alla
Mostra-Mercato del Libro dal 21 al 26 marzo 2011
Complimenti ai vincitori!
Una goccia
… vale oro!
pagina 15 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via To lsto j
mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI
Individuate nel riquadro le seguenti parole:
produrre – riciclo – ecologia – rifiuto – spazzatura – enel – gelsia – consumo – vetro – eco-day – spreco - ambiente – acqua –
risparmi – gas – correnti – presa – umido – sporco – casa – aria - pulito
Possono essere scritte in verticale, orizzontale e diagonale. Le lettere rimanenti formeranno una frase. Non vi resta che scoprirla!
Buona Caccia!
Serena Scarfato & Ilaria Zogno 3^C
LOGOCACCIA
CE CADI 9
Rebus (6,6,2,9)
Sara Maresca, 3^D & Paulina Moskwa, 3^E
P R E S A G S P A Z Z A T U R A
R I C I C L O C O R R E N T I M
O I S P Q R A D A I S L E G S B
D V F E U S I O M U S N O C P I
U E C I A M A R I A E L A R A E
R T E P U L I T O L O N O N R N
R R E G I T U S O C R O P S M T
E O Y A D - O C E R P S T O I E
pagina 16 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo Stata le via Tolsto j
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
ISTITUTO COMPRENSIVO
via Tolstoj – DESIO
Scuola secondaria 1° grado
“S. Pertini”
IL GRILLO PARLANTE
anno XIV^ numero 3
redazione presso
3^ A - B - C - D - E
composta da
Andrea FERRARI
Annachiara BURGIO
Chiara ARIENTI
Christian BALZANO
Cristina CALDARONE
Daphne MONICI
Elena BRAMBILLA
Elena CERLIANI
Giulia GUERRA
Ilaria ZOGNO
Ivan FIORE
Jessica MICÒ
Lorenzo GALIZIA
Marco GARDINA
Martina DI NATALI
Massimiliano AROSIO
Paola CIRIGLIANO
Paulina MOSKWA
Sara MARESCA
Sara SALVAGNO
Serena SCARFATO
Valeria GALLIANI
per la maggior parte dei ragazzi, ma ben il 28% era preoccupa-
to, in particolare lo erano più della metà dei ragazzi di 1^C. Il
90% degli alunni è stato molto soddisfatto della sua settimana
di accoglienza dove si sono svolte attività-gioco divertenti, ma
nello stesso tempo impegnative. Con i professori buona parte
dei ragazzi si è trovata bene, solo tre alunni delle classi 1^E e
1^B hanno dichiarato di essersi trovati “molto male”.
Il 61% dei ragazzi è rimasto “molto soddisfatto” della propria
classe e l'83% si è integrato senza nessun problema, particolar-
mente uniti e felici appaiono i ragazzi di 1^A.
Oltre la metà degli interpellati sperava che la scuola media
fosse così, solo il 3% si è dichiarato deluso, ma ben il 31%
dichiara che è risultata migliore di quanto pensasse. In partico-
lare gli alunni hanno apprezzato molto i laboratori loro propo-
sti, tranne qualche caso in 1^B e in 1^E.
Giulia guerra 3^B & Daphne Monici 3^E
(Continua da pagina 1)
tanto, senza sentirsi obbligati a sudare tutti i giorni
in palestra!
Se tra le tue risposte prevalgono le b, datti una cal-
mata: non succede niente se hai un etto in più del soli-
to!
Se hai scelto soprattutto la risposta c, stai andando a
grandi passi verso la vigoressia: attenta!!
Ragazze, secondo noi è inutile dare tutta questa im-
portanza al nostro fisico, non diciamo di trascurarlo,
ma di curarlo nella giusta misura seguendo un'alimen-
tazione corretta e un esercizio fisico moderato. L'a-
spetto non è la cosa più importante!
Se continuate così a
farvi del “male”, sap-
piate che rischierete di
scivolare piano piano
verso una grave malat-
tia. Quindi se rientrate
nella terza tipologia,
parlatene al più presto
con qualcuno, perchè
ricordatevi che non siete sole, ci sono sempre delle
persone pronte ad aiutarvi.
Cristina Caldarone 3^B & Valeria Galliani 3^C
(Continua da pagina 11)
Quando lo sport diventa un’ossessione
Impressioni sul nuovo viaggio
27%
28%
41%
4% Qual è stato il primo impatto?
1=tranquillo
2=preoccupato
3=entusiasta
4=deluso
90%
4%4% 2% Come è stata l'accoglienza?
1=divertente
2=tranquilla
3=noiosa
4=stressante