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Noi in poche pagine Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio" Sede di Via Trebbia XVII EDIZIONE ~ ANNO 2015 - 2016 07 MARZO 2016 Bisogna essere coraggiosi e avere speranza per spiccare il volo e realizzare i propri sogni. SOMMARIO CLASSE 2ªF 1. AUDIZIONE DI PIANOFORTE 2. LA GIORNATA DELLA MEMORIA 3. IL CALCIO: UNO SPORT POSSIBILE A SCUOLA? 4. “TU CHIAMALE SE VUOI……. EMOZIONI”

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Page 1: Noi in poche pagine · 2016-03-10 · 12 alunni. Dei 6 alunni che non praticano affatto sport, abbiamo 4 alunne e 2 alunni. Per quanto riguarda il secondo quesito, ovvero il tipo

N o i i n p o c h e p a g i n e

Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio" Sede di Via Trebbia

XVII EDIZIONE ~ ANNO 2015 - 2016 07 MARZO 2016

Bisogna essere coraggiosi e avere speranza per spiccare il volo e realizzare i propri sogni.

SOMMARIO

CLASSE 2ªF

1. AUDIZIONE DI PIANOFORTE

2. LA GIORNATA DELLA MEMORIA

3. IL CALCIO: UNO SPORT POSSIBILE A SCUOLA?

4. “TU CHIAMALE SE VUOI……. EMOZIONI”

 

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AUDIZIONE DI PIANOFORTE

Il Corriere della Sera ha organizzato una conferenza rivolta ai bambini sulla musica di J. S. Bach tenuta dal pianista Ramin Bahrami, specializzato proprio sulle opere del compositore tedesco.

Per l’occasione il Conservatorio “G. Verdi” di Milano ha deciso di far suonare 25 minuti di Bach a sei allievi pianisti giovanissimi in età scolare che sono stati selezionati attraverso un’audizione, alla quale ho partecipato anch’io.

Quella mattina ricordo di essere stata molto emozionata e per quella giornata sia io che mia mamma eravamo del parere che sarebbe stato meglio rimanere a casa da scuola a studiare i brani che avrei dovuto suonare al pomeriggio.

Intorno alle ore 13.00 sono arrivata a Milano e per raggiungere il Conservatorio ho preso la metro e invece di scendere alla fermata Missori, per distrazione sono arrivata fino al Duomo. Il tempo era bellissimo, la Madonnina d’oro in cima al Duomo splendeva nel cielo azzurro completamente sprovvisto di nuvole: a lei ho rivolto per un secondo il mio pensiero perché suonassi bene quel giorno. Ho anche approfittato per scattare una foto alla facciata della chiesa.

Avevo ancora due ore libere prima dell’inizio dell’audizione e i saldi stavano per finire… non ho resistito alla tentazione e ho guardato un po’ le vetrine dei negozi, ma non ho trovato nulla di carino che potesse interessarmi.

Così ho preso il tram e sono arrivata in Conservatorio. Ho cercato un’aula per ripassare ed in qualche modo ho suonato fino a 10 minuti prima dell’inizio dell’audizione. Poi sono andata al piano superiore per vedere se avevano iniziato a fare l’appello. Eravamo in sei: io, un ragazzino che conoscevo, una ragazza con la mia stessa età ed altri tre allievi . La mia prof. aveva un impegno quel pomeriggio e per questo non c’era, così aveva chiesto a Martino, un diplomando seguito sempre da lei, di ascoltare me e Vittorio.

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Io ho suonato per penultima, perché seguivano l’ordine alfabetico; la commissione era costituita da tre professori e il pianoforte era bello, ma un po’ scivoloso perché aveva i tasti d’avorio appena puliti dalla bidella.

Ho suonato molto bene, ho sbagliato due note, ma come mi ha poi detto la prof., questo non è l’importante e comunque ero l’unica a suonare il Clavicembalo Ben Temperato, mentre tutti gli altri eseguivano le Invenzioni.

Durante la mia esecuzione avevo tanto caldo, sentivo che le mie guance erano molto arrossate dall’emozione, mentre avevo le mani fredde.

Finita l’audizione, ci hanno comunicato che ci avrebbero fatto sapere l’esito per via mail.

La sera stessa, però, mi ha chiamata la prof. per dirmi che ero passata….. anzi tutti eravamo passati. Non ci credevo, perché di solito eliminano sempre qualcuno.

È stata per me una giornata stupenda, ma già mi preparo mentalmente ad affrontare l’evento musicale che, ora posso finalmente dire, mi coinvolgerà personalmente presso la sede milanese del Corriere della Sera.

Isa Trotta Classe 2ªF

LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Con la mia classe ho assistito nell’aula magna della mia scuola ad uno spettacolo sulla Giornata della Memoria.

L’attore, Mario Caraffini, prima di iniziare il suo racconto, tratto da “Io sono una stella” scritto da una bambina sopravvissuta al campo di concentramento di Teresin, ci ha parlato un po’ di sé: ci ha detto che da piccolo viveva in cascina e all’età di 5 anni aveva chiesto a Santa Lucia delle armi giocattolo, ma aveva ricevuto tutt’altro. Sua nonna gli spiegò perché non aveva ricevuto ciò che desiderava.

In seguito ha iniziato a raccontarci la storia di Inge, una bimba di 3

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anni e protagonista del libro: in particolar modo ci ha detto che lei, per quanto i suoi genitori cercassero di nasconderle la guerra, capiva che qualcosa non andava, soprattutto perché non la lasciavano uscire.

Un giorno la nonna le regalò una bambola: Marlene. La bambina si affezionò subito al giocattolo, lo portava sempre con sé.

Una notte alcuni soldati con dei cani mostruosi fecero irruzione nella casa della famiglia e portarono via tutti. Inge venne prima separata dal padre, poi venne portata via la madre e così rimase sola con la sua bambola.

Prima di salire sul treno che l’avrebbe portata a Teresin, un soldato le prese la bambola e ne staccò la testa per controllare che non contenesse oggetti di valore. Una bambina più grande dopo l’aiutò a risistemare Marlene e da lì diventarono amiche. Di notte nella baracca le bambine giocavano con le loro bambole per non cedere alla paura. Quando Inge aveva freddo o paura, veniva sempre abbracciata dall’amica.

Un giorno la maggiore delle due si ammalò e, prima di essere portata via, lasciò ad Inge i vestiti della sua bambola. Inge non la vide mai più. In seguito i soldati tedeschi raggrupparono i bambini nel centro del campo, iniziarono a sparare (qui il racconto assunse toni molto drammatici) e li uccisero quasi tutti. Inge nel caos generale riuscì a fuggire.

Poche ore dopo arrivarono le truppe alleate, ma non trovarono nulla perché le baracche erano state distrutte e i bambini morti sotterrati.

Inge, essendo orfana, venne mandata in orfanotrofio. Fu poi adottata da una sua zia.

Terminata la narrazione, l’attore ha comunicato il suo rammarico per non essere riuscito con la sua arte a cambiare il mondo, in quanto purtroppo le guerre infuriano ed insanguinano ancora l’umanità. Quindi affida alle nuove generazioni il compito di mantenere vivo il ricordo delle vittime dell’olocausto e di suscitare riflessioni su quanto è accaduto affinché non si ripetano mai più quei terribili errori.

Zendri Emma Classe 2ªF

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IL CALCIO: UNO SPORT POSSIBILE A SCUOLA?

Il calcio è uno sport praticato, tifato e amato da molti adolescenti, uno sport che appassiona tanto.

Noi ragazzi di 2^F abbiamo condotto un mini sondaggio sullo sport tra i nostri compagni di classe, ponendo loro i seguenti quesiti:

1. Quanti alunni della 2ªF praticano sport? 2. Quale sport praticano?

I risultati raccolti relativi al primo quesito si sintetizzano in questo modo: su 24 alunni, 18 praticano almeno uno sport (un alunno ne pratica due – calcio e boxe), di cui 6 alunne e 12 alunni. Dei 6 alunni che non praticano affatto sport, abbiamo 4 alunne e 2 alunni.

Per quanto riguarda il secondo quesito, ovvero il tipo di sport praticato, i risultati sono stati i seguenti:

TIPO DI SPORT N. ALUNNI Calcio 8 Danza 3 Nuoto 2 Ping pong 1 Canottaggio 1 Hockey 1 Boxe 1 Pallavolo 1 Atletica 1

Dai dati raccolti emerge che il calcio è sempre lo sport più praticato dai maschi, con 8 preferenze su 14, mentre tra le femmine è la danza che riscuote maggiore successo, con 3 preferenze su 10.

A questo punto ci siamo chiesti dove i nostri compagni praticassero il calcio ed è emerso che le società sportive maggiormente frequentate sono le seguenti: Sant’Ilario - Sported Maris – Fiorenzuola – Grumulus – Castelverde.

In città, però, esistono anche altre società sportive abbastanza conosciute come Torrazzo – Corona – Esperia.

In tutte gli allenamenti variano da due a tre volte a settimana, della durata di due ore circa ciascuna. Inoltre nei fine settimana ci sono le partite di campionato.

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Non va dimenticata, a tal proposito, la “madre” delle società sportive del circondario, ovvero la Cremonese, che a differenza delle altre si pone su di un livello più alto e l’accesso è regolato da una selezione fatta dagli osservatori della stessa società che vanno in giro alla ricerca di nuove leve. La città di Cremona deve la sua fama anche alla notorietà dei giocatori talentuosi usciti dal vivaio della Cremonese e, tanto per citarne qualcuno, ricordiamo il celebre Vialli (giocatore di Juventus e nazionale), Cabrini e Romagnoli (tutt’ora attivo nel Carpi).

A noi, grandi amatori del calcio, piacerebbe che anche nella nostra scuola, parallelamente alle numerose attività opzionali ormai in pieno vigore, fosse organizzato un corso/torneo di calcio che desse la possibilità non solo a chi lo pratica già, ma anche a quanti ancora non l’hanno scoperto, di accostarsi ad uno sport così coinvolgente ed emozionante, e perché no gratificante, come il “Signor Calcio”.

Proponiamo, inoltre, la formazione di una squadra di calcio femminile per promuovere questo sport anche tra le ragazze.

Ricordiamo, infine, che il 2016 è l’anno dei campionati europei di calcio che si svolgeranno in Francia e……..FORZA AZZURRI!!!!

Matteo Natali e Luca Rozzi Classe 2ªF

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S.M.S. VIRGILIO

VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2016 IN AULA MAGNA

“TU CHIAMALE SE VUOI……. EMOZIONI” SPETTACOLO CONCLUSIVO DEGLI ALUNNI

DEL LABORATORIO TEATRALE

Quest’anno scolastico con la rimodulazione orario la scuola ha offerto a noi studenti

tantissime attività pomeridiane opzionali. Alcune alunne della classe 2^F hanno scelto di

partecipare al corso di teatro tenuto dalla prof. Cavalli che si è svolto ogni venerdì del

primo quadrimestre dalla 14:30 alle 16:00 nell’aula magna della nostra scuola.

È stato molto istruttivo e divertente esprimere attraverso la recitazione i propri sentimenti:

la pazzia, l’amore, la rabbia, la stupidità, l’allegria e l’euforia tipici della pre-adolescenza.

Il corso di teatro, durante il quale abbiamo imparato a muovere i primi passi in questa

bellissima arte, si è concluso con uno spettacolo preparato da noi ragazzi con la

supervisione della professoressa e si è tenuto venerdì 12 febbraio nell’aula magna con la

presenza di genitori, parenti, amici, compagni di classe ed alcuni prof. che sono venuti per

sostenerci.

Tutto era pronto, la tensione era alle stelle e molti avevano il terrore di dimenticare le

battute.

Lo spettacolo è iniziato: è partita una musica dolce e tranquilla, in seguito noi attrici ed

attori ci siamo disposti su due file parallele, passandoci una palla, abbiamo detto il nostro

nome ed espresso il nostro sentimento predominante.

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Sul finire del brano musicale abbiamo iniziato a camminare liberamente occupando lo

spazio scenico: a questo punto è iniziata la canzone molto più energica dal titolo Roma

Bangkok e ci siamo disposti a semicerchio cantando e ballando.

Verso la metà dello spettacolo ci siamo disposti in gruppi già predefiniti ed abbiamo

rappresentato attraverso brevi scenette le nostre emozioni.

Infine, stanchi ma felici, abbiamo intonato le note piene di speranza della canzone Buon

viaggio di Cremonini ed è esploso l’applauso del pubblico.

Per concludere lo spettacolo abbiamo fatto il classico inchino riscuotendo ancora applausi

da parte degli spettatori.

È stata un’esperienza davvero fantastica che ha cambiato un po’ il

nostro modo di vedere, abituati come siamo a guardare sempre

davanti e fuori da noi, per la prima volta, forse, ci siamo osservate

da dentro, scoprendo i nostri sentimenti ed imparando ad esprimerli liberamente.

Giulia Mancini, Simona David, Martina Baronchelli, Nancy Kobly,

Sofia Agostini, Delia Mihaileanu, Emma Zendri, Isa Trotta, Classe 2ªF