newsletter n.11 officina creativa interculturale

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Associazione di promozione sociale “Officina Creativa Interculturale” C.F. 97232760823 Indirizzo: Piazza Zisa, 17 90135 Palermo Tel: +39 3296653514 / +39 3297439670 Email: [email protected] Sito web: www.myspace.com/officreaintercultura Newsletter n.11 Newsletter n.11 Newsletter n.11 Newsletter n.11 Marzo Marzo Marzo Marzo – Aprile Aprile Aprile Aprile 2011 2011 2011 2011

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Page 1: newsletter n.11 Officina Creativa Interculturale

Associazione di promozione sociale “Officina Creati va Interculturale” C.F. 97232760823

Indirizzo: Piazza Zisa, 17 90135 Palermo Tel: +39 3296653514 / +39 3297439670 Email: [email protected]

Sito web: www.myspace.com/officreaintercultura

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Marzo Marzo Marzo Marzo –––– Aprile Aprile Aprile Aprile 2011201120112011

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BATIK E SPEZIE, laboratorio creativo di pittura su tessuto

Il BATIK è una tecnica usata per colorare i tessuti di tradizione indonesiana, ma oggi diffusa in molti Paesi dell'Asia e dell'Africa. Il termine deriva dalle parole indonesiane AMBA, “scrivere” e TITIK, "punto”, “goccia”. La tecnica di colorazione utilizza alcuni materiali impermeabili come cera o argilla, resina, paste vegetali, amido, pasta di semi di arachide mescolata a calce (Giacarta), colla di riso (Giappone), pasta di riso (Giava), formaggio di soia (Cina). Con questi materiali vengono coperte le parti che non si vogliono colorare e poi si immerge il tessuto in una tintura speciale.

Inizialmente in Indonesia la tecnica dei batik e i batik stessi erano riservati alle donne dell’aristocrazia, ma dopo sono diventati un costume nazionale, anche se ancora oggi, soprattutto in occasione delle feste pubbliche, i partecipanti indossano batik diversi nei decori e nei colori a seconda del loro rango di appartenenza. I batik sono presenti nei riti e nei momenti salienti della vita degli individui quali il matrimonio, la circoncisione, la malattia e la procreazione e la loro decorazione cambia a seconda della circostanza. In situazioni particolari si utilizza addirittura la polvere d’oro attaccata con un sottile strato di colla, anche se oggi è stata più che altro sostituita dai colori brillanti. I neonati sono trasportati in marsupi batik decorati con i simboli della fortuna.

I sensi oltre l’educazione

Da questa esperienza nascono domande educative a cui non si cercano risposte istantanee e preconfezionate, ma che vengono ascoltate e preservate, per maturare nei tempi lunghi e nella giusta cura. È possibile con-vivere in momenti di apprendimento? È possibile cogliere e raccogliere attraverso i sensi un modo nuovo di fare e vivere le relazioni con gli altri e con il mondo? Possono le esperienze sensoriali aprire la mente e ispirare riflessione, mutamento, concentrazione, impegno? Forse l’idea stessa di educazione ha bisogno di liberarsi della progettualità, della strutturazione, delle fasi previste e delle valutazioni per entrare nel cuore delle cose, per affondare in una nuova idea di ‘persona’. A partire dai sensi.

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A Giava il batik è diventato un linguaggio di espressione della filosofia indonesiana, la quale è fortemente simbolica e che ispira tutta la vita anche nei suoi più piccoli particolari. I colori più utilizzati ad esempio, che sono l’indaco, il marrone e il bianco, rappresentano le tre maggiori divinità induiste. I disegni batik sono simbolici anche presso le altre culture (si pensi alla presenza ricorrente del fiore di loto nei paesi arabi o alla presenza del drago in Cina). I batik cinesi e quelli arabi si caratterizzano per dei colori molto vivaci che poco hanno a che fare con i colori naturali, mentre i batik del Kenya, che rappresentano scene di vita quotidiana, sono caratterizzati da colori che richiamano la terra e la natura. I Paesi Bassi, precisamente Amsterdam, ospitano un museo dei tropici dove è conservata la più grande collezione di batik del mondo, la cui presenza si deve alla colonizzazione olandese dell’Indonesia. Il 2 ottobre del 2009 l’Unesco ha dichiarato i batik indonesiani “Patrimonio dell’umanità”. Grazie a Matilde Bucca e ad Antonio Arcidiacono per aver sperimentato la loro fantasia nella casa-officina, coinvolgendo grandi e piccoli in un’esperienza di odori e figure semplici.

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PROGETTO “P.IN.O.K.I.O” (Pupils for INnOvation as a Key to Intercultural and social inclusiOn)

Diario di bordo

Lunedì 14 marzo e mercoledì 16 marzo abbiamo realizzato due incontri con i genitori dei bambini coinvolti nel progetto “P.in.o.k.i.o.” a Palermo. Il primo intercultural workshop è stato fatto con bambini, genitori e insegnanti: sono stati presentati il progetto e i percorsi nelle classi e sono stati proiettati il movie e l'e-book. I bambini si sono emozionati vedendo i loro disegni trasformati in un video, e con loro le mamme e le insegnanti. Un altro momento intenso è stata la narrazione bilingue in italiano e in arabo di Tariq e sua mamma Sadia della fiaba "Heina e il Ghul": grandi e piccoli hanno ascoltato con attenzione e curiosità. Infine, il momento collettivo con i biscotti siciliani, i dolci arabi e il tè alla menta portati da mamme e insegnanti. Il secondo incontro è stato un workshop sulle fiabe dedicato a genitori e insegnanti: le mamme e i papà hanno arricchito veramente questo progetto mettendosi in gioco e dimostrando fiducia negli insegnanti e nella scuola. Ciascuno di loro ha ascoltato con

Il progetto europeo LLP-Comenius “P.IN.O.K.I.O” è finalizzato a sperimentare le possibilità educative della fiaba in contesti multiculturali: a partire da alcuni personaggi-ponte, in cui diversi luoghi e diversi bambini possono ritrovarsi, verranno realizzati nuovi racconti inventati dalle classi partecipanti. L’uso delle tecnologie multimediali darà voce e corpo originali alle storie dei bambini, che verranno così vissute e raccontate non solo alle famiglie e agli altri compagni di scuola, ma anche ai bambini e agli insegnanti degli altri Paesi europei. Il progetto è in collaborazione con la Fondazione Nazionale Carlo Collodi (Italia), l’Università di Madeira (Portogallo), l’Università “Aristotele” di Thessaloniki (Grecia), l’Università Ca’ Foscari di Venezia (Italia), l’ente “Mosaic Art and Sound” di Londra (Inghilterra) e La Fondazione internazionale “Yehudi Menuhin” ASBL di Bruxelles (Belgio).

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attenzione la storia giapponese "Come nacque il crisantemo", raccontato per introdurre il tema delle fiabe come strumento di immedesimazione ed espressione di sé (la storia parla dell'amore che lega madre e figlia). Poi, tutti hanno partecipato con un disegno o una storia scritta e raccontata in cerchio, richiamando alla memoria un personaggio a cui si sentono legati. La narrazione di mamma Rosi è stata intensa e significativa, perché nonostante le prime titubanze, si è aperta alla magia delle fiabe. Andrea è stato un papà bravissimo, perché in mezzo a tante donne non si è scoraggiato e ha raccontato un momento della sua infanzia. Sono stati momenti speciali che hanno reso visibile l'importanza di credere in progetti come questo e costruire insieme pratiche educative realmente partecipative. Grazie alle insegnanti e alla scuola "Francesco Paolo Perez", ai bambini e ai genitori che si impegnano per rendere concreto questo progetto.

“L’ITALIA DELLE FIABE: UN VIAGGIO INTERCULTURALE”

INCONTRO CON VINICIO ONGINI

Le fiabe hanno le gambe lunghe…

Incontrarsi per scambiarsi strumenti e percorsi per leggere la diversità: questo è stato il filo che ha tessuto il workshop per educatori e bibliotecari organizzato alla Biblioteca delle Balate, venerdì 15 aprile. L’appuntamento è stato pensato in occasione del concorso nazionale “L’Italia delle fiabe”, coordinato da Vinicio Ongini, esperto dell’Ufficio intercultura e integrazione alunni stranieri del MIUR. L’Officina Creativa Interculturale ha partecipato attraverso il racconto della propria esperienza artigiana di accoglienza, convivenza e condivisione di storie e lingue provenienti da tante parti nel mondo.

Le “Fiabe italiane” (sono 200 in tutto) scelte e trascritte da Italo Calvino, è stato pubblicato la prima volta nel 1956 dall’editore Einaudi. Il progetto prese forma dall’idea di compilare una raccolta di materiali delle diverse regioni, cosi da avere una sintesi nazionale, con caratteristiche italiane, da collocare accanto alle fiabe tedesche dei fratelli Grimm o alle fiabe russe di Afanasiev. L’impegno era dunque di riconoscere, catalogare, dare ordine, trascrivere e dare una lingua italiana a materiali eterogenei, provenienti dai vari dialetti e in gran parte da raccolte dell’800, ovvero proprio dall’epoca in cui nasceva l’Italia come stato unitario. Insomma si trattava di fare “l’Italia delle fiabe”, di conferire al libro un’espressione, un colore, un timbro “italiano”. Ciò non ha impedito a Calvino di mantenere piccole tracce capaci di consegnare ogni testo ad una singola regione, di mantenere attiva sullo sfondo l’ombra delle varie realtà territoriali, che si può ritrovare, di volta in volta, nelle varianti e nei dialetti locali.

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SCAMBIO DI GIOVANI “COR LEONE – SOMEWHERE OVER THE RAINBOW”,

RIGA (LETTONIA)

Dal 24 al 29 aprile si è svolto a Riga (Lettonia) il secondo incontro “Cor Leone – Somewhere over the rainbow” del progetto Youth in Action (Gioventù in Azione) che coinvolge gruppi di giovani da Slovacchia, Italia, Grecia e Lettonia. Fare tesoro dei momenti in cui si dialogava in piccoli gruppi, ascoltare altri punti di vista, lasciarsi impressionare dalle reazioni degli altri, credere nelle possibilità di ciascuno, perdersi in una risata liberatoria, correre sulla spiaggia e lasciarsi catturare dai sognatori che vivono nel mondo. Questi giorni sono stati colorati dagli umori, dalle domande, dalle scoperte che ciascuno di noi ha avuto la libertà di assaporare e raccontare agli altri.

Grazie a tutti i partecipanti. Con attenzione, impegno e allegria hanno donato la parte migliore di sé e l’hanno trovata negli altri.

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PROGETTO “GENITORI E FIGLI IN/CON-TATTO”

Si è concluso il progetto sperimentale “Genitori e figli in/con-tatto”, in rete con l’Istituto Comprensivo “A. Ugo” di Palermo e altre associazioni presenti nel quartiere, finalizzato ad ampliare e favorire gli interventi sociali destinati alle famiglie. Le mamme che hanno aderito hanno seguito i corsi di lettura, di musica e di benessere, mentre l’associazione “Officina Creativa Interculturale” ha lavorato con i bambini con proposte educative sulla narrazione e i giochi cooperativi, sulla scrittura creativa e le attività teatrali. Negli ultimi incontri piccoli e grandi si sono incontrati in momenti di condivisione e scambio delle esperienze vissute, portando a casa sensazioni, racconti e ricordi comuni.

CORSI DI LINGUA E INCONTRI

INCONTRI “AL AZIZ” Corso di lingua araba per adulti

Leggere le prime parole in arabo è un entusiasmante passo. Ma gli studenti del corso di lingua araba hanno desiderio di camminare a lungo, e attraversano i Paesi, i nomi, le parole con un senso dell’avventura e della scoperta simile a quello dei viaggiatori. Sostando nei luoghi per chiedere, incontrando le persone per conoscere.

Gli incontri “Al Aziz” non sono solo momenti di conversazione, ma spazi di libero apprendimento e di reciproco arricchimento: a partire da un tema, un argomento concordato, tutti contribuiscono ad approfondire aspetti differenti sulla base dei propri vissuti, dei libri letti, delle conoscenze personali. Soprattutto, questi spazi ispirano domande espresse in libertà, senza la

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paura di essere giudicati, ma con la fiducia di ricevere una risposta che possa smontare gli stereotipi e decostruire i pregiudizi. Si discute così di fatti storici, di personaggi importanti, di letteratura, di luoghi e geografie con uno spirito di comunità che fa crescere il sapere di tutti. Da “Le parole della politica” a “i nomi e i luoghi in Sicilia” abbiamo costruito materiali utili per conoscere aspetti importanti della lingua e della cultura araba.

THE SPRINGTREE – L’ALBERO DI PRIMAVERA

Laboratorio di lingua inglese per bambini

Are you hungry? Yes, I am!

Può la primavera fiorire nella casa-officina? Durante il laboratorio “Around the world”, condotto da un’insegnante madrelingua e rivolto ai bambini dai 3 ai 5 anni, è germogliato un albero fatto di carta, di colori e di pop-corn. I bambini imparano così non solo parole e frasi, ma vivono l’apprendimento con serenità e motivazione. Le attività di gruppo, i piccoli riti all’inizio e alla fine degli incontri, le canzoni che accompagnano i minuti, l’amato momento del pic-nic trasformano la casa-officina in un laboratorio di vita comune, dove ognuno ha differenti responsabilità e tutti hanno cura dello spazio, dei luoghi e delle persone che ne fanno parte.

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NATI PER LEGGERE IN TANTE LINGUE

La casa-officina è uno spazio di ricerca educativa e di esperienze comuni di vita, e accoglie la prima biblioteca a Palermo che nasce con l’obiettivo di raccogliere testi in più lingue per l’infanzia. La convivenza di decine di lingue è il punto di partenza di un progetto educativo che intende costituire e sviluppare un modo nuovo di intendere e sperimentare l’intercultura.

Mettere a disposizione una biblioteca plurilingue dedicata all’infanzia significa innanzitutto dare possibilità e occasione di scoprire ed esplorare la diversità in un luogo intimo e aperto allo stesso tempo. La scoperta di sonorità e di forme di scrittura differenti crea sempre spaesamento, vissuto insieme da grandi e piccoli. Il contesto accogliente e la felice convivenza dei libri offrono invece le condizioni favorevoli per rispondere alla complessità con un istantaneo senso di curiosità, con l’emozione di una nuova esplorazione, con un eccezionale gioco delle ipotesi in cui si provano a leggere, a interpretare i caratteri, ad indovinare i suoni che i libri contengono.

LETTURE A SCUOLA

“Occhi aperti, orecchie aperte,

cuore aperto… comincia una nuova storia”

I bambini della scuola d’infanzia “G.

Pascoli” hanno ascoltato anche in questi

mesi le storie provenienti da diversi luoghi

del mondo, raccontate dai volontari della

casa-officina. Gli incontri sono stati il 31

marzo e il 28 aprile.

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LE INIZIATIVE DI MAGGIO

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UN LIBRO, UN DONO Questo mese la nostra biblioteca ha ricevuto questi libri:

- La casa editrice Carthusia (Milano, Italia) ci ha donato tantissimi libri bilingue e albi illustrati su temi legati alla migrazione e all’intercultura, arrivati nella casa-officina con un magnifico pacco; - Adele Cammarata (Palermo, Italia) ha portato dalla Francia “Poésies, comptines et chansons pour tout les jours” e ci ha donato alcuni libri trovati durante il suo trasloco; - Matilde Bucca ed Antonio Arcidiacono (Siracusa-Lentini, Italia) hanno portato dalla Francia l’albo illustrato “Jojo la Mache, Mono le Cyclope, Yoyo l’Ascenseur”; - Annamaria Acquistapace (Corio-Sondrio, Italia) ha portato “El libro de Saladino” in spagnolo, “Racconti africani” di D. Lessing, “Gulliver’s Travels” in inglese e altri romanzi; - Il Centro Interculturale “MilleVoci” (Trento, Italia) ha donato la pubblicazione “La mediazione interculturale a scuola”;

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- Domenico Ciccarello (Palermo, Italia) ha donato i libri bilingue italiano-sloveno “Mesto 2000 – La città del 2000” e “Citronček in Giovanin – Giovanin e la farfalla”; - Maria Andronico (Palermo, Italia) ha donato due sussidiari di scuola primaria; - Gisella Mizio (Palermo, Italia) ha donato “La banda del mondo di sotto” su Miloud Ouklidi e i boskettari di Bucarest, e altri libri. Infine, nell’ultimo viaggio dell’Officina Creativa Interculturale a Riga (Lettonia) abbiamo preso “Pele, Punkts un Gutenbergs”, “Dzejoli māsai un brālim” e altri albi illustrati per la biblioteca plurilingue, che adesso accoglie 42 lingue ! Grazie per il vostro contributo!

La biblioteca interculturale della casa-officina è un prezioso angolo di lettura: contiene libri in lingua originale provenienti da tutto il mondo, ma anche testi scientifici e racconti di esperienze che riguardano l’educazione interculturale e le diverse culture. L’iniziativa “Un libro, un dono” permette alla biblioteca di crescere e diventare sempre più grande. Continua soprattutto ad accogliere libri per l’infanzia in più lingue, che diventano un dono per i bambini che vengono a trovarci e uno strumento educativo per noi e per gli insegnanti. Di questo luogo tutti possono condividerne la ricchezza. Chi crede nella libertà della condivisione ha già scoperto una parte importante della casa-officina, forse la più intima. Chi volesse contribuire alla costruzione di questo patrimonio, può donare un libro alla biblioteca, inviandolo all’indirizzo: Associazione Officina Creativa Interculturale, Piazza Zisa n.17 90135 Palermo (Italia).

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Cos’è la casa-officina?

È un angolo urbano immerso nella natura, un piccolo rifugio dentro la città, circondato dalle verdure di un orto, dagli alberi di un giardino pubblico, dalle sculture barocche di una chiesetta e dall’imponente

bellezza di un castello arabo-normanno costruito mille anni fa.

È uno spazio aperto di confronto, un contesto intimo e familiare messo a

disposizione di tutti, pensato in modo flessibile e creativo, funzionale all’accoglienza e alla condivisione.

È un luogo di ricerca e sperimentazione educativa, vissuto nella quotidianità come laboratorio di idee, materiali e attività, come un’officina di macchine meravigliose e antropologia fantastica.

Ci troviamo a Piazza Zisa n. 17, subito dopo l’arco Zisa. Potete trovarci su googlemaps cercando “Officina Creativa Interculturale”. Per conoscere il nostro progetto educativo e le nostre attività, visitate il sito www.casaofficina.it. Per essere aggiornati sugli incontri e per proporre idee progettuali, scriveteci a [email protected] e sulla pagina Facebook. .