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■`,antesimi 10 il numero — Arretrate 90. Al\,1NO 1X Num. 51 25 Giugno 1874 Giovedì .1.1313IIONAMENTI NEL REGNO !pir 10 anno — 5 eemeetre — 2, 60 trimestre Fuori Stato aumento spese postali Uffizio Limo:~ N. 1. LI GIORNALE POLITICO pagamenti non sono validi se non fatti bontro ricevuta firmata dal Direttore pmpriotorie .1.1 Giornale Avv. Gaetano Frediani. 0111[11 DI PIA ANNL NZI E INSERZIONI Atti giudiziari, amministrativi e avvisi particolari cant. 26 per linea o spazio di linea. inserzioni nel corpo del giornale lire una per linea o spazio corrispondente: dopo la flrum del gerente ceni. eo per linea o spazio corrispondente. enaisipot .-„- PUbbli CMiOflo Giovedì e Domenica UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI Nou si A88111110 responsabilità che pii: le ausocnizioni fatte sii' unititi del giornale. E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE 1.• p h e Pisa, 24 giugno PARTE NON UFFICIALE — Attesa la grande importanza, che ha la legge sulla riforma del Giurì, riproduciamo riaesumendole, le istruzioni che l'onarevole guardasigilli ha indirizzate alle commissioni municipali. 11 primo punto su cui agli chiama l'atten- zione 1eL Coininiseioni è che naLa riforma, del Giuri è stato abban tonato il criterio che basti la qualità di elettore politico per poter eseere anche giurato; ed e invece sostituita il principio che per eseere giurato occorra aver- ne la capacità o provata, o almeno ragione- volmente presunta. La nuova legge he pertanto determinate le categorie delle persone, che, o per le cariche di cui sono rivestite, o per le professioni che esercitano, • per gli stadi percorei, o anche porcile pagano un censo assai più elevato di quello fissato per l'emmiesione alle liete elet- torali politiche, sono ritenuti capaci di com- piere degnamente l'ufficio di giurate. Le Commissioni comunali debbono formare l'elenco in cui categoria per categoria siano inscritte le persone che si trovino nelle con- dizioni volute dalla legge • che abbiano nel comune la residenza abituele. Non ispetta alle Commissioni comunali i1 risolvere i casi di dispensa di esclusione di incapacità, con- templati negli articoli da 3 a 8 della nuova legge, perebe le listo dei giurati debbono es- sere rivedute in secondo e terzo esame dalla Giunta mandamentale e del a Giunta distret- tuale. Prima che si formi l'elenco per categorie dei cittedini che la legge dichiara capaci delle funzioni dei Giurati, nel mese di aprile (e per questeinno tra il giugno e il luglio) il 'indaco invit •re, con pubblico manifesto tutti i citta- dini che si credano ferniti dei requisiti neces- sari per oseere compreei nell'albo dei giurati, a inseriverei non più tardi del mese di luglio, APPENDICE LINA PAGINA il1o3ofia della storia coutemoradea, Ma la storia assunse anche un indirizzo artistico . In quel movimento filosofico s'era creata l'estetica, che intendeva a ricercare le supreme ragioni e le norme del bello e dell'arte. Questa nuova scienza, applicata a tutti i rami della letteratura, fu applicata anche alla storia, la quale si venne a poco a poco piegando ad una forma artistica ed attraente. In conseguenza si pose molto studio per drammatizzare i fatti e trasfondere nei personaggi la vita. Le passioni ed i ca- ratteri, senza perdere punto della loro realtà, vennero animati dall' ideale del- l'arte. Questa tendenza artistica si spinse tant' oltre, che venne portato il romanzo nella storia; ed il romanzo storico è una nuova forma letteraria del nostro secolo che accenna evidentemente a codesto con- nubio della storia coll'arte. nel registro speciale che ogni comune dovrà tenere nell'ufficio comunale, ricordando ai re- nitenti la penale sancita nell'ultimo paragra- fo dell'articolo 23. Le Commissioni coinu• sali dovranno fare accurate indagini per ac- certarsi che tutti coloro i quali hanno titolo all'ufficio di giurato, sieno iscritti, e nel caso di mancanza curare perclie siano completati gli elenchi delle varie categorie. — Le liste degli elettori politici potranno servire (li gui- da alle Commissioni comunali; ma le Commis- sioni (articolo 23) potranno richiedere aitresì le informazioni, di cui abbisogna.ssero, tento a privati e reputati cittadini, ,i tianto ai pub- blici funzionari che siano in grado di darle; e nei casi Ii renitenza proinuovoianno l'appli- cazione delle penalità contemplate nell'ultimo capoverso dell'art. 23. Gli elenchi saranno completati entro il me- d'agosto (per questo primo anno però il termine è protratto fino al 15 settembre) e do- vranno indicare; 1.9 il nome cognome del giu- rato; 2.0 il nome del padre; 3.0 l'età; 4.0 il do- micilio o la resi lenza; 5.0 infine la categoria in ordine alla quele ciascuno viene inscritto. L'elenco sarà in doppio esemplare l'uno da conservarsi all'ufficio del comune, l' altro da trasmettersi al pretore per Peealue di controllo affilato alla Giunta mendamentale. La trasmissione dovrà esser effettuata que- st'anno dentro il 20 settembre e gli altri anni entro il 10 settembre, •■■•■•111~. L'egregio prof. F. Madini ha indiriz- zato all'amico nostro signore Giuseppe Soldritini la lettera seguente che; ottenuta facoltà di stampare, pubblichiamo con molto piacere: Egregio signore, Ho letto gli Studj sulla declamazione che Le piacque inviarmi e che ora Le re- stituisco. Ella non ha bisogno del parere mio il quale val poco sempre, nulla nel caso presente; perchè il lavoro da lei compiuto con tanta diligenza ebbe già le lodi di ALAMANNO MORELLI, artista come Ve ne sono pochi e più valente e più culto e più coscenzioso, secondo me, di altri che la critica e il pubblico gli preferiscono. Ad IX. Fin qui abbiamo dimostrato l' influenza che la rivoluzione filosofica ebbe a dispie- gare sulla storia, considerata e come cri- tica e come arte. Ci resta ora a dimo- strare quale influenza abbia essa esercitato sulla costituzione e sull'ordinamento della società moderna. È un fatto oramai incontrastabile che all'apparire d' ogni nuova idea nell' oriz- zonte intellettuale dei popoli, scoppia fatale una lotta fra il nuovo e l' antico, finchè l'uno o l'altro organizza le menti e trionfa. È questa precisamente la via che hanno percorso i sistemi filosofici di già enume- rati nei §§ precedenti. Cotesti sistemi, per l'indole stessa dei _principii a cui s'infor- mavano, tennero in conflitto con le vec- chie idee e capovolsero l'antico ordine di cose. Essi,. in parte precorsero e in parte Seguirono la rivoluzione, mondialmente storica dell'ottantanove, di guisa che fu- rono causa insiememente ed effetto; e il loro progressivo svolgimento e le loro ul- time risultanze si possono per fermo rias- sumere così: 1.0 I sistemi posero implicitamente i principii, che venuti a lotta con le vecchie istituzioni, produssero un doppio rivolgi- mento nell' ordine delle idee e in quello dei fatti ("). Le battaglie delle spade fu- rono prima lotte di principii. ogni modo poichè Ella desidera eh' io Le dica ciò che penso di questo scritto, lo di- rò. — Le idee mi paiono savissime, retti i giudiziì, opportuni i consigli; e se la maggior parte degli attori italiani non odiasse la lettura come la peste, direi che dal suo libro verrà all' arte rappresenta- tiva molto giovamento. Nella raccolta ci' esempi che sta in fon- do al volume, desidererei più severa e più scrupolosa la scelta. Mettiamoci bene in testa questo: che gli attori non potranno mai recitar bene i versi, finchè i poeti drammatici non scriveranno versi recita- bili. Non parlo dei versi brevi, più brevi dell'endecasillabo e del martelliano; prima perché non sono in uso sul teatro, poi per- ché se Garrick e Lekain e Talma e Mode- na tornassero al mondo non potrebbero non canterellare dicendo una cabaletta del Metastasio. E non c' è tragico in Italia, i cui versi possano recitarsi con una cer- ta naturalezza; dal lato della recitazione i migliori mi paiono quelli del Pellico — si figuri l Ma col metodo odierno, ch' è il solo buono, e ch' Ella raccomanda con tanto calore ed espone con così sicura i chiarezza, non si recitano tollerabilmente I gli endecasillabili del Monti quelli del Niccolini. E non dirò nulla dei martel- liani che sono pure i versi più duttili, più adatti al linguaggio comico, e che il pub- blico ha preso a noia con molta ragione dacchè gli autori non sanno tenerli nella via di mezzo e li conducono a pompeg- giare per l' aria o li strascicano trivial- mente per terra. Come farebbe lei a dire con naturalezza quei versi del Frugoni: Con lo stil rivestito di splender, che s'ammira, Pinder°, immenso d' ingegno, re della greca lira, Da l' olimpica polve portò sino agli Dei Sui coronati rami i vincitori elei. ecc.? E come medicherebbe colla dizione la mo- notonia e la volgarità di questi altri del Goldoni: 2.0 La rivoluzione assicurò il trionfo dei principii e li proclamò. 3.0 I sistemi organizzarono le menti ed esplicarono la razionalità dei principii proclamati dalla rivoluzione. Radicate e maturate le idee, la mente spinge ineso- rabilmente il braccio dell'azione; sicché 4.0 Il secolo XIX è chiamato ad at- tuare. L' eguaglianza e il pieno esplicamento di tutti i diritti sono per fermo i due grandi e ultimi risultati della rivoluzione filoso- fica del secolo XVIII, e sono insieme i principii e la base sulla quale si sono co- stituite le società moderne. Cotesti due principii, nel secolo presente, si sono venuti svolgendo in due linee pa- rallele, in due grandi fatti culminanti: lo svolgimento del principio di nazionalità e la trasformazione" del cattolicismo. Questi due' fatti, quantunque discordi, pure sono così intimamente e .sostanzial- menti connessi, che in verità costituiscono i termini di un solo problema: la Chiese e lo Stato. Problema fondamentale, in cui si risolvono e si sintetizzano tutti gli altri fatti della presente civiltà. Nella storia non è mica nuovo questo problema: esso è stato posto ab antiquo, e sorge dall' in- tima natura dei popoli, che sentono il di- ritto della propria personalità e il bisogno di svolgersi e perfezionarsi continuamente Nel cammino dei secoli, spinto dalla forza del diritto, è riapparso più volte; ma solo dopo il movimento filosofico del secolo Resina è assai più buona e senza la genuina, 31 eco I avrei trovata condiscendente o umana Anzi parche non dicano di me quel che hanno detto Vo maritar Rosine, vo' farlo per dispetto. lo so che è innamorata di un gievine onorato Di un gioviue innocente che Ippolito è dilaniato ecc.? Mettiamo da parte l' ina-ona-ana del primo verso; l' ata-ato del quinto. Ma è tutto intero il sesto verso / Nessuno ha mai detto parlando: un giovine che Ippo- lito chiamato: tutti bensì: un giooine che si chiama Ippolito ; se la giacitura della frase 'non è parlata è impossibile chi l' attore la ripeta naturalmente : ag- giungerà l' artificioso del pórgere all'ar- tifi io che lo autore adoperò nello seri- vei e; e il pubblico che ascolta, secondo le norme della giustizia umana, invece di pigliarsela col poeta che vuol far versi e non sa, fischierà l'attore, o condannerà il martelliano all' ostracismo. Posto che il verso martelliano è il solo idoneo al linguaggio comico, bisogna che chi lo adopera gli dia scioltezza con dignità, eviti le rime volgari, le trasposizioni pur bagnandolo col profumo della poe- sia; lavori insomma con arte. E qui i cri- tici sapientissimi domandano: ma perché scrivere versi se debbono sembrare prosa ed essere recitati come prosa? — Il per- che c' è: e lo troverebbero gli appendici- sti se ci pensassero: anzi se, tutti occu- pati a scrivere, avessero tempo di pensare a qualcosa. A me pare che il suo libro meriti dc voero d' esser accolto con molto lavo- re temo che non ne ottenga quanto ne m erita. Ella scrivendolo mostrò piuttosto il vivo desiderio del bene, che la cono- scenza del tempo nostro. Si celebra il ri- sorgimento del teatro italiano e con be- nigna ipocrisia si figura di crederci; e a me pare non soltanto che il teatro non risorga, ma che ogni giorno si butti sul suo cadavere una palata di terra di più. Il teatro in parte è oggi affare di cassetta sc orso fu possibile il suo trionfo, perché la coscienza dell'umanità, acquistata nuo- potenza e consapevolezza, fu matura a P( rre energicamente il problema nei veri SU oi termini. Oggi il pensiero europeo é tutto inteso pieno svolgimento di questi due fatti; overà quindi analizzarli attentamente. (16) I grandi scrittori che avean raggiato gr an luce, avean già aperte al pensiero delle vi e, il cui accesso non era stato dalle classi Pr ivilegiate potuto chiudere al popolo. Essi el odussero negli animi una immensa cottimo- zi one, la quale si è poi fino a noi propagata. N in una questione di filosofia, non una di eco- mia o di politica si rimase indiscussa; tutte le armi erano state messe in opera, i ragiona- In enti e il sarcasmo, l'indignazione e Wridicolo de sbarbicare fino all'ultima radice i vecchi abusi e le vecchie credenze. Così lo spirito pubblico, di sbalzo iniziato alle più gravi que- stioni, di cui fino allora non avea saputo nulla, vi si era addentrato con un'enfasi che sapeva di entusiasmo. Così nell'ordine delle idee, la rivoluzione potè dirsi compiuta; e gli uomini di genio, dalle idee presenti che l'avevano in Fr ancia, divinavano la catastrofe avvenire. Vol. taire fin dal 1761 aveo. scritto: La luce si è tal- mente sparsa, che raggerà alla prima occasione. ed allora si che avrà a sentirsi un bei chiasso! (Continua) R. C.

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■`,antesimi 10 il numero — Arretrate 90.

•Al\,1NO 1X Num. 51 25 Giugno 1874Giovedì.1.1313IIONAMENTI NEL REGNO

!pir10 anno — 5 eemeetre — 2, 60 trimestre

Fuori Stato aumento spese postali

Uffizio — Limo:~ N. 1. LIGIORNALE POLITICO

pagamenti non sono validi se non fattibontro ricevuta firmata dal Direttore pmpriotorie.1.1 Giornale Avv. Gaetano Frediani.

0111[11 DI PIA ANNL NZI E INSERZIONI

Atti giudiziari, amministrativi e avvisi particolaricant. 26 per linea o spazio di linea. inserzioninel corpo del giornale lire una per linea o spaziocorrispondente: dopo la flrum del gerente ceni.eo per linea o spazio corrispondente.

enaisipot.-„-

PUbbli CMiOflo Giovedì e DomenicaUFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVINou si A88111110 responsabilità che pii: le

ausocnizioni fatte sii' unititi del giornale.E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE

1.•

p

h

e

Pisa, 24 giugno

PARTE NON UFFICIALE

— Attesa la grande importanza, che hala legge sulla riforma del Giurì, riproduciamoriaesumendole, le istruzioni che l'onarevoleguardasigilli ha indirizzate alle commissionimunicipali.

11 primo punto su cui agli chiama l'atten-zione 1eL Coininiseioni è che naLa riforma,del Giuri è stato abban tonato il criterio chebasti la qualità di elettore politico per potereseere anche giurato; ed e invece sostituita ilprincipio che per eseere giurato occorra aver-ne la capacità o provata, o almeno ragione-volmente presunta.

La nuova legge he pertanto determinate lecategorie delle persone, che, o per le carichedi cui sono rivestite, o per le professioni cheesercitano, • per gli stadi percorei, o ancheporcile pagano un censo assai più elevato diquello fissato per l'emmiesione alle liete elet-torali politiche, sono ritenuti capaci di com-piere degnamente l'ufficio di giurate.

Le Commissioni comunali debbono formarel'elenco in cui categoria per categoria sianoinscritte le persone che si trovino nelle con-dizioni volute dalla legge • che abbiano nelcomune la residenza abituele. Non ispettaalle Commissioni comunali i1 risolvere i casidi dispensa di esclusione di incapacità, con-templati negli articoli da 3 a 8 della nuovalegge, perebe le listo dei giurati debbono es-sere rivedute in secondo e terzo esame dallaGiunta mandamentale e del a Giunta distret-tuale.

Prima che si formi l'elenco per categoriedei cittedini che la legge dichiara capaci dellefunzioni dei Giurati, nel mese di aprile (e perquesteinno tra il giugno e il luglio) il 'indacoinvit •re, con pubblico manifesto tutti i citta-dini che si credano ferniti dei requisiti neces-sari per oseere compreei nell'albo dei giurati,a inseriverei non più tardi del mese di luglio,

APPENDICE

LINA PAGINA

il1o3ofia della storia coutemoradea,

Ma la storia assunse anche un indirizzoartistico . In quel movimento filosoficos'era creata l'estetica, che intendeva aricercare le supreme ragioni e le normedel bello e dell'arte. Questa nuova scienza,applicata a tutti i rami della letteratura,fu applicata anche alla storia, la quale sivenne a poco a poco piegando ad unaforma artistica ed attraente.

In conseguenza si pose molto studio perdrammatizzare i fatti e trasfondere neipersonaggi la vita. Le passioni ed i ca-ratteri, senza perdere punto della lororealtà, vennero animati dall' ideale del-l'arte. Questa tendenza artistica si spinsetant' oltre, che venne portato il romanzonella storia; ed il romanzo storico è unanuova forma letteraria del nostro secoloche accenna evidentemente a codesto con-nubio della storia coll'arte.

nel registro speciale che ogni comune dovràtenere nell'ufficio comunale, ricordando ai re-nitenti la penale sancita nell'ultimo paragra-fo dell'articolo 23. — Le Commissioni coinu•sali dovranno fare accurate indagini per ac-certarsi che tutti coloro i quali hanno titoloall'ufficio di giurato, sieno iscritti, e nel casodi mancanza curare perclie siano completatigli elenchi delle varie categorie. — Le listedegli elettori politici potranno servire (li gui-da alle Commissioni comunali; ma le Commis-sioni (articolo 23) potranno richiedere aitresìle informazioni, di cui abbisogna.ssero, tentoa privati e reputati cittadini, ,i tianto ai pub-blici funzionari che siano in grado di darle; enei casi Ii renitenza proinuovoianno l'appli-cazione delle penalità contemplate nell'ultimocapoverso dell'art. 23.

Gli elenchi saranno completati entro il me-d'agosto (per questo primo anno però il

termine è protratto fino al 15 settembre) e do-vranno indicare; 1.9 il nome cognome del giu-rato; 2.0 il nome del padre; 3.0 l'età; 4.0 il do-micilio o la resi lenza; 5.0 infine la categoriain ordine alla quele ciascuno viene inscritto.

L'elenco sarà in doppio esemplare l'unoda conservarsi all'ufficio del comune, l' altroda trasmettersi al pretore per Peealue dicontrollo affilato alla Giunta mendamentale.La trasmissione dovrà esser effettuata que-st'anno dentro il 20 settembre e gli altrianni entro il 10 settembre,

•■■•■•111~.

L'egregio prof. F. Madini ha indiriz-zato all'amico nostro signore GiuseppeSoldritini la lettera seguente che; ottenutafacoltà di stampare, pubblichiamo conmolto piacere:

Egregio signore,

Ho letto gli Studj sulla declamazioneche Le piacque inviarmi e che ora Le re-stituisco. Ella non ha bisogno del pareremio il quale val poco sempre, nulla nel casopresente; perchè il lavoro da lei compiutocon tanta diligenza ebbe già le lodi diALAMANNO MORELLI, artista come Ve nesono pochi e più valente e più culto e piùcoscenzioso, secondo me, di altri che lacritica e il pubblico gli preferiscono. Ad

IX.

Fin qui abbiamo dimostrato l' influenzache la rivoluzione filosofica ebbe a dispie-gare sulla storia, considerata e come cri-tica e come arte. Ci resta ora a dimo-strare quale influenza abbia essa esercitatosulla costituzione e sull'ordinamento dellasocietà moderna.

È un fatto oramai incontrastabile cheall'apparire d' ogni nuova idea nell' oriz-zonte intellettuale dei popoli, scoppia fataleuna lotta fra il nuovo e l' antico, finchèl'uno o l'altro organizza le menti e trionfa.È questa precisamente la via che hannopercorso i sistemi filosofici di già enume-rati nei §§ precedenti. Cotesti sistemi, perl'indole stessa dei _principii a cui s'infor-mavano, tennero in conflitto con le vec-chie idee e capovolsero l'antico ordine dicose. Essi,. in parte precorsero e in parteSeguirono la rivoluzione, mondialmentestorica dell'ottantanove, di guisa che fu-rono causa insiememente ed effetto; e illoro progressivo svolgimento e le loro ul-time risultanze si possono per fermo rias-sumere così:

1.0 I sistemi posero implicitamente iprincipii, che venuti a lotta con le vecchieistituzioni, produssero un doppio rivolgi-mento nell' ordine delle idee e in quellodei fatti ("). Le battaglie delle spade fu-rono prima lotte di principii.

ogni modo poichè Ella desidera eh' io Ledica ciò che penso di questo scritto, lo di-rò. — Le idee mi paiono savissime, rettii giudiziì, opportuni i consigli; e se lamaggior parte degli attori italiani nonodiasse la lettura come la peste, direi chedal suo libro verrà all' arte rappresenta-tiva molto giovamento.

Nella raccolta ci' esempi che sta in fon-do al volume, desidererei più severa e piùscrupolosa la scelta. Mettiamoci bene intesta questo: che gli attori non potrannomai recitar bene i versi, finchè i poetidrammatici non scriveranno versi recita-bili. Non parlo dei versi brevi, più brevidell'endecasillabo e del martelliano; primaperché non sono in uso sul teatro, poi per-ché se Garrick e Lekain e Talma e Mode-na tornassero al mondo non potrebberonon canterellare dicendo una cabaletta delMetastasio. E non c' è tragico in Italia,i cui versi possano recitarsi con una cer-ta naturalezza; dal lato della recitazionei migliori mi paiono quelli del Pellico —si figuri l Ma col metodo odierno, ch' è ilsolo buono, e ch' Ella raccomanda contanto calore ed espone con così sicura

i chiarezza, non si recitano tollerabilmenteI gli endecasillabili del Monti nè quelli del

Niccolini. E non dirò nulla dei martel-liani che sono pure i versi più duttili, piùadatti al linguaggio comico, e che il pub-blico ha preso a noia con molta ragionedacchè gli autori non sanno tenerli nellavia di mezzo e li conducono a pompeg-giare per l' aria o li strascicano trivial-mente per terra. Come farebbe lei a direcon naturalezza quei versi del Frugoni:

Con lo stil rivestito di splender, che s'ammira,Pinder°, immenso d' ingegno, re della greca lira,Da l' olimpica polve portò sino agli DeiSui coronati rami i vincitori elei. ecc.?

E come medicherebbe colla dizione la mo-notonia e la volgarità di questi altri delGoldoni:

2.0 La rivoluzione assicurò il trionfodei principii e li proclamò.

3.0 I sistemi organizzarono le mentied esplicarono la razionalità dei principiiproclamati dalla rivoluzione. Radicate ematurate le idee, la mente spinge ineso-rabilmente il braccio dell'azione; sicché

4.0 Il secolo XIX è chiamato ad at-tuare.

L' eguaglianza e il pieno esplicamentodi tutti i diritti sono per fermo i due grandie ultimi risultati della rivoluzione filoso-fica del secolo XVIII, e sono insieme iprincipii e la base sulla quale si sono co-stituite le società moderne.

Cotesti due principii, nel secolo presente,si sono venuti svolgendo in due linee pa-rallele, in due grandi fatti culminanti: losvolgimento del principio di nazionalitàe la trasformazione" del cattolicismo.

Questi due' fatti, quantunque discordi,pure sono così intimamente e .sostanzial-menti connessi, che in verità costituisconoi termini di un solo problema: la Chiesee lo Stato. Problema fondamentale, in cuisi risolvono e si sintetizzano tutti gli altrifatti della presente civiltà. Nella storia nonè mica nuovo questo problema: esso èstato posto ab antiquo, e sorge dall' in-tima natura dei popoli, che sentono il di-ritto della propria personalità e il bisognodi svolgersi e perfezionarsi continuamenteNel cammino dei secoli, spinto dalla forzadel diritto, è riapparso più volte; ma solodopo il movimento filosofico del secolo

Resina è assai più buona e senza la genuina,31 eco I avrei trovata condiscendente o umanaAnzi parche non dicano di me quel che hanno dettoVo maritar Rosine, vo' farlo per dispetto.lo so che è innamorata di un gievine onoratoDi un gioviue innocente che Ippolito è dilaniato ecc.?

Mettiamo da parte l' ina-ona-ana delprimo verso; l' ata-ato del quinto. Maè tutto intero il sesto verso / Nessuno hamai detto parlando: un giovine che Ippo-lito chiamato: tutti bensì: un giooineche si chiama Ippolito ; se la giacituradella frase 'non è parlata è impossibilechi l' attore la ripeta naturalmente : ag-giungerà l' artificioso del pórgere all'ar-tifi io che lo autore adoperò nello seri-vei e; e il pubblico che ascolta, secondole norme della giustizia umana, invecedi pigliarsela col poeta che vuol far versie non sa, fischierà l'attore, o condanneràil martelliano all' ostracismo. Posto cheil verso martelliano è il solo idoneo allinguaggio comico, bisogna che chi loadopera gli dia scioltezza con dignità,eviti le rime volgari, le trasposizionipur bagnandolo col profumo della poe-sia; lavori insomma con arte. E qui i cri-tici sapientissimi domandano: ma perchéscrivere versi se debbono sembrare prosaed essere recitati come prosa? — Il per-che c' è: e lo troverebbero gli appendici-sti se ci pensassero: anzi se, tutti occu-pati a scrivere, avessero tempo di pensarea qualcosa.

A me pare che il suo libro meritidc voero d' esser accolto con molto lavo-re • temo che non ne ottenga quanto nem erita. Ella scrivendolo mostrò piuttostoil vivo desiderio del bene, che la cono-scenza del tempo nostro. Si celebra il ri-sorgimento del teatro italiano e con be-nigna ipocrisia si figura di crederci; e ame pare non soltanto che il teatro nonrisorga, ma che ogni giorno si butti sulsuo cadavere una palata di terra di più.Il teatro in parte è oggi affare di cassetta

sc orso fu possibile il suo trionfo, perchéla coscienza dell'umanità, acquistata nuo-

potenza e consapevolezza, fu matura aP( rre energicamente il problema nei veriSU oi termini.

Oggi il pensiero europeo é tutto intesopieno svolgimento di questi due fatti;

overà quindi analizzarli attentamente.

(16) I grandi scrittori che avean raggiatogr an luce, avean già aperte al pensiero dellevi e, il cui accesso non era stato dalle classiPr ivilegiate potuto chiudere al popolo. Essiel odussero negli animi una immensa cottimo-zi one, la quale si è poi fino a noi propagata.N in una questione di filosofia, non una di eco-

mia o di politica si rimase indiscussa; tuttele armi erano state messe in opera, i ragiona-In enti e il sarcasmo, l'indignazione e Wridicolo

de sbarbicare fino all'ultima radice i vecchiabusi e le vecchie credenze. Così lo spiritopubblico, di sbalzo iniziato alle più gravi que-stioni, di cui fino allora non avea saputo nulla,vi si era addentrato con un'enfasi che sapevadi entusiasmo. Così nell'ordine delle idee, larivoluzione potè dirsi compiuta; e gli uominidi genio, dalle idee presenti che l'avevano inFrancia, divinavano la catastrofe avvenire. Vol.taire fin dal 1761 aveo. scritto: La luce si è tal-mente sparsa, che raggerà alla prima occasione.ed allora si che avrà a sentirsi un bei chiasso!

(Continua) R. C.

PIO"'

A!

ss di diritti d' autore; in parte affare dididattica e di pedagogia. Basta che l'au-tore insegni ai padri di famiglia che chiha cento d' entrata non può spender 200senza andar incontro a qualche seccatura,contemplata nel codice sotto il titolo diarresto personale ec; alle ragazze che nonè senza utilità pratica l' evitare di starchiuse in una stanza per ventiquattro ore-di seguito con un giovinotto: ai bambiniche il galateo proibisce di mangiar collemani nonostante la contraria opinionedei Turchi eccetera eccetera; basta que-sto perchè lo scrittore sia grande e la

,commedia ottima. E poichè questo basta,poco importa se le figure del drammarivaleggiano per morbidezza e per varietàcoi pali del telegrafo, se il linguaggioSparlato sulla scena è un olia podrida dibarbarismi, di non sensi e di sgramma-ticature, un miscuglio babelico di frasitratte da tutti i dialetti d' Italia; poco im-porta se le Duchesse di certe commediecolle loro parole e co' loro atti rivelanod'aver frequentato la bettola e le clinichedel prof. Pellizzari, se le popolane sapu-te e melliflue di certe altre mostrano diaver tutti a mente i blandi versi del Se-natore Aleardi. Sicuro; l' arte chiedereb-be ben altro; ma 1' arte è un lusso, un

, di più ; un po' di discretezza santo Dio lnon si può domandare agli scrittori dram-matici d' essere apostoli e poeti nel tem-po stesso; e oggi quel che preme è ilpredicare alla turbe.

E sta bene, e per conto mio, non honulla che ridire; soltanto non si parli piùdi risorgimento del teatro ; togliamo ilmanto alla Musa ( in una stanza buia,s' intende, per non dare scandalo allagente ammodo ) e poniamole addosso latonaca d' un padre missionario messo ariposo per soppressione di ufficio; faccia-mo un busto all' Avelloni e una statua alFederici; proponiamo il centenario delBerquin, a suo tempo, e decretiamo un

. premio a chi scriva la miglior commediain tre atti sulle tre virtù teologali; laquale, con una virtù per atto, rimanga co-me tipo e modello dalle commedie avve-nire.

Alla verità non badiamo; e poichè al-i' attore è impossibile mostrarsi vero, senon esponendo sentimenti veri con lin-

guaggio vero in situazioni vere rassegnia-moci a vedere ripristinata la scuola delMorrocchesi e del Medoni; alla quale tor-neremo fra poco, egregio signore, malgra-do il libro che è bella testimonianza delsuo amore per l' arte del suo gusto edei suoi studj, se si compiano i voti deiprofessori che balbettano sentenze intorno

•alla letteratura drammatica, e dei colle-giali di belle speranze che c' insegnanosui giornali 'ci' Italia la scienza della vitae i segreti dell'arte.

Punto e daccapo : facciamo il bilanciodel teatro italiano a tutt' oggi e deposi-tiamolo in mano di notaro: diciamo che,non per miseria d' ingegno ma per fal-sità di scuola, su qualche migliaio dicommedie scritte in Italia dal 1850 adora, ce ne sono a male pena dodici degned' esser ricordate nella storia delle letteree chiudiamo i conti. Ci torneremo soprae ci scriveremo le entrate dell' arte bellaquando in grazia dell'arte buona il mondosarà migliorato così, moralmente e fisica- ,

mente, che i bimbi seguiranno l' esempiodi San Sergio il quale venne al mondorecitando i comandamenti di Dio, e tuttii babbi saranno savi e tutte ingenue lespose e tra le spallette d' Arno scorreràil caffè e latte sopra un letto di semel im-burrati.

Mi perdoni, egregio signore, la troppolunga cicalata. Ella ha col suo librotoccato un tasto delicatissimo: indul-gente corn è per natura e per consuetu-dine, saprà scusarmi. Da un pezzetto inqua io son divenuto la bète noire di certigiornali i quali, pur sapendo come la soio, la mia piccolezza, si divertono a in-grandirmi pel solo gusto di avere a' lorocolpi un più largo bersaglio. Ad essi siaggiungono ora anche alcuni dei cosidetti

fratelli d' arte, che profittano della gaz-zarra per scagliarmi addosso frecce piùrare ma più acute. Non c' é dunque piùragione perch' io stia colle mani in manoe colla bocca chiusa. E poichè que'signorimi dicono con tanta lodevole sincerità ciòche pensano dei miei principii artistici,sarà lecito a me dire ciò che penso deiloro lavori. . . . vorrei aggiungere io pureartistici, ma in coscienza non posso.

Mi abbia, egregio signore, perDevotissimo suoF. MARTINI.

19 giugno 1874.

ottenuta l'iscrizione nel relativo albo, è evi-dente la necessità di compiere le operazionidell'art. 59 demandate per la prima voltaalle Corti ed ai Tribunali per la formazionetanto dell' uno che dell'altro albo, primache termini il periodo dei due mesi dallapubblicazione della legge come sopra stabi-iito dall'art. 65.

Or non essendo lieve nè esente da qual-che difficoltà l'incarico commesso alle auto-rità giudiziarie, per quanto riguarda special-mente lo maggiori città dove è numerosa laclasse forense, sia perchè l'iscrizione nell'albo

dipen le dalla valutazio ne dello stato dipossesso, in cui taluno pretenda di essere,della qualità ed' avvocato, di patrocinatore odi causidico, Peso che non sempre e dap-pertutto risulta da un albo già esistente, oda documenti formali ed espliciti, sia perchèè necessario procedere colla maggiore dili-genza per porre nn freno a non lievi abusifavoriti finora dalla diversità degli ordina-menti in vigore, le SS. LL. ben compren-deranno, come il tempo concesso dalla leggenon sia aoverchio, e debba con grande stu-dio esser messo a profitto nel raccoglieretutti gli elementi necessari ad ultimare, en-tro il ter mine prefisso, il lavoro di cui sitratta. Reputo quindi opportuno che i capidelle Corti e dei Tribunali adoperino a taleeffetto con tutti i mezzi che sono a loro di-ripetizione, invitando anche con pubblici av-visi, ove lo credano, gli aspiranti alla iscri-zione a presentare senza indugio le loro do-mande eorredate dei titoli occorrenti, affine,hèsi possa, tosto cominciarne l'esame , e pro-muovere indi di mano in mano le relativedeliberazioni.

Chiamando le SS. LL. a compiere questiprimi atti co ncernenti una riforma lunga-mente desiderata ed aepettata, nei nostri or-dinamenti giuridici, mi riservo di fare le altredisposizioni occorrenti ala piena sua attua-zione: e intanto confido che colla loro saviezzavorranno concorrere a iniziarne nel migliormodo possibile la esecuzione, e che perciòriuscirà la riforma stessa feconsa di tuttiquegli utili risultati che a buon diritto seno aspettano.

Unisco pesi capi delle Corti d'Appello unsuffieiente numero di esemplari della presenteper la distribuzione a farsene ai signori pre-sidenti dei tribunali, o procuratori del Re,e no attendo un cenno di ricevuta.

Il MinistroVigilaci.

A.cys—naraturemp~ii.

1:11 (J INT CA.

24 Giugno

— Avvicinandosi il tempo delle elezioniamministrative diamo l'Elenco dei signoriConsiglieri provinciali, che in quest'annoscadono d' ufficio per anziRnità o hannocessato per data renunzia, o avvenuta

morte.Scadono per anzianità, e possono essere

rieletti i signori

1. Mastiani Brunacci conte Francesco. —Mandamento 1. Pisa (città).

2. Dauielli cav. dott. Domenico. — Man-damento 1V. Vicopisauo.

3. Simonelli cav. uff. dott. Ranieri, Depu-tato al Parlamento. — MandamentoRosignano.

4. Maglioli avv. Andrea. — .Mandamen-to VI. Pontedera.

5. Roncucci dott. Silvestro. — Manda-

mento VII. Cascina.

6. Grassi dott. Francesco. — D'andamen-

to IX. Peccioli.

7. Bargilli Luigi. — Illandantento XV.Fitto di Cecina.

Scade d'Ufficio per anzianità e per re-nuuzia data per incompatibilità di ufficioa termine dell'art. 162 della legge comu-nale provinciale il signor1. Papasogli avv. Oreste. — Mandamen-

to VIII. Lari.Hanno cessato per morte i signori

1. Viti avv. Antonio. — Mandamento IX.Peccioli.

2. Regnoli cav. dott. Carlo. — Manda-mento 11. Pisa.

Deve essere inoltre eletto un Cansigliereprovinciale pel Mandamento X, Faugliavacante fino dalle Elezioni del decorsoanno.

Nel decorso nostro numero parlandodella deliberazione stata presa dal consi-glio Comunale intorno al Ponte Solferino,dicemmo per errore che la prima partedell'ordine del giorno per appello nomi-nale era stata approvata ad unanimità,mentre quella prima parte fu approvatacon voti 29 favorevoli e 4 contrari.

— Nella adunanza generale della SocietàFilologica che ebbe luogo domenica scorsa, mapprovò il bilancio della gestione 1873-74, laquale si chiuse con un avanzo di eines un cen-tinaio di lire. Fu quindi deliberata la nominadi una Commissione con incarico di rivedere eriformare lo statuto della Società, e di stu-diare i mezzi più acconci per l'impianto di uncircolo di conversarzione e di lettura che do-vrebbe aprirsi nel prossimo anno.

Questa Commissione riuscì così composta.D'Ancona prof. Alessandro.Grassini avv. Francesco.Supino dott. Devid.

Facciamo fervidi voti affinché l'ottimo pen-siero si traduca presto in atto, e la città no-stra, a,nchn »otto que.sto rapporto non restiinferiore alle più colte d'Italia.

— I Delegati ed applicati dipendenti dal-l'uffizio di pubblica siciirezza di questa cittàappena conobbero che l' Ispettore sig. avv.Pirro Coppi era stato nominato cavalieredell' ordine della Coroua d'Italia, ebbero ilpensiero gentilissimo di farli dono delle in-segne dell'ordine stesso che accompagnaronocol seguente indirizzo;

Illustrissimo signor Cavaliere,Le virtù vostre, tanto più rare e pregevoli,

quanto più nascoste sotto il velo di non men-tita moderstia, vi rendevano degno che il di-stintivo dell'onore splendesse sul vostro petto;ed un tal premio ben meritato voi ottenesteallorché S. Maestà degna,vaei nominarvi Ca-valiere dell' ordine della Corona d' Italia.

L' annunzio di (poeto premio da voi con-seguito, colmava i nostri cuori di gioia sin-cera, poichè più d' ogni altro, noi fuenneo ingrado di apprezzare i meriti vostri, di sti smarvi, od amarvi.

A dimostrare pertanto qnesti sentimenti dacui siamo cempreei, nacque in noi il pensiersdi presentarvi le insegne dell'Ordine, che laMaestà del Re nostro a voi conferiva; e el

parve buono il mandarlo ad effetto, poich.allorquando vi fregerete di esse non solo visarà grato il ricordare che gli onorati servigi da voi resi alla patria ve ne f, cero meritevole, ma vi rammenteranno ancora, ehnel faticoso disimpegno delle difficili vostrattribuzioni, sapeste procacciarvi l' amore e

e la stima di quelli che sotto la vostra dipendenza ebbero a prestare l'opera loro al Paese

Accogliete adunque con lieto animo questsegno della nostra affettuosa osservanza edell'alta stima colla quale ci professiamo

Pisa 21 giugno 1874

Vostri devotissimiFulvio Diligenti, Paolo Testoni, Amilca

Lippi, Demetrio Renzoni, Enea Magnol°tinto Bartolini, Francesco Baraccani, Dinigio Coli, Enrico Carboni, Carlo &girini'Placido Lenzi, Fabio Bartalini, Gustavo Mgnolfi, Mentore Parenti, Annunzio CappellettFilippo Gori.

— Comizio Agrario di PisaIl Comizio Agrario del Circondario di Pi

si adunerà in seconda convocazione porsessione ordinaria il giorno 27 a ore uponi. in Comunità, nella sala del consiglmunicipale, per discutere e deliberare sulmaterie notate qui appresso; e l' adunanprenderà le sue deliberazioni qualunqueil numero dei soci presenti a norma deart. 2, cap. 1.0 del regolamento generaleftsbbrajo 1872.

Le Adunanze continueranno successir

DOCUMENTI GOVERNATIVI

L'onorevole ministro guarlatigilli ha in-dirizseta la seguente circolare, ai signori.Primi Presidenti e Procuratori Generali pres-so l e Certi, Presidenti e Procuratori del Represso i Tribunali Civili e Corresionali:

Roma, addì 15 giugno 1874La legge sull' esercizio delle professioni

(l'avvocato e di procuratore teste approvatadai due rami del Parlamento, sanzionata daS. M. nel giorno 8 corrente, e pubblicatanella Gazzetta Ufficiale del Regno d'oggi,verrà prontamente distribuita, onde p ossa

ri ce vere sollecita, e completa esecuzione.Nel recar ciò a notizia delle SS. LL. cre-

do opportuno di non indugiare a chiamarela loro attenzione sulle disposizioni degli ar-ticoli 59 e 65 da quali trascrivo il tenore:

« Art. 59. Coloro che nelle. pubblicazionedella presente logge si trovassero in possessodelle qualità di avvocato, di patrocinatore o

eausidieo, secondo le speciali disposizionivigenti in ciascuna provincia dello Stato,hanno il diritto d'essere inscritti nel relativoalbo che ai dovrà compilare a norma dellapresente legge.

« Per la prima volta, dopo la pubblica-zione della presente legge, l'albo degli av-vocati e quello dei procuratori esercenti pres-so la Corte (l'Appello e presso il tribunaleche ha sode nella medesima dove siede laCorte, sarà formato dalle Corti, le quali, inseguito ad individuali domande, vi farannoregisttare in ordine di anzianità, di eserci-zio i nomi e cognomi degli avvocati e pro-curatori che hanno diritto d' esercitare laprofessione, giusta le leggi ed i regolamentiattualmente in vigore, con tutte le indica-zt oni prisseritte dal(' art. 5. Lo stesso saràeseguito dai tribunali quanto ai procuratoriesercenti presso i tribunali che hanno sedenelle altre città.

« Altrettanto sarà praticato dalla Cortedi Cessazione per l'albo degli avvocati e deiprocuratori che si trovino ammessi al pa-trocinio d' innanzi ad essa.

« In questo albo avranno diritto di faraiinscrivere anehe agli avvocati o procuratoristati ammessi avanti la Sacra Ruota e laSegnatura.

• Saranno inscritti di diritto nel nuovoalbo coloro che già ai trovano compresi inun albo secondo le leggi ora vigenti.

• Art. 65. Entro due mesi dal giorno dellapubblicazione della presente legge sarannoconvocate straordinariamente per cura deipresidenti delle Corti d'Appello e dei tribu-nali le adunanze generali dei collegi degliavvocati e dei procuratori, i quali abbianoottenuta Viscrieione nel rispettivo albo, alfine di procedere alla nomina dei Consigiidell' ordino e di disciplina.

« Lo adunanze sono presiedute dell' avvo-cato o dal procuratore più anziano di etàfra grintervenuti, e adempie le funzioni disegretario l'avvocato e il procuratore menoanziano.

e Per gli avvocati e procuratori già am-messi al patrocinio alla pubblicazione diquesta legge terrà luogo della iscrizione nell'albo,richiesta dall'art. 20 per la eleggibilità amembri dei Consigli dell'ordine o di disci-plina, l'ottenuta commissione al patrocinio.

Siccome ai termini di quest'ultimo articolola convocazione delle adunanze generali de-gli avvocati e dei procuratori per la nominadei respettivi loro Consigli deve farsi entrodue mesi dalla pubblicazione della leggo, eda tali adunanze devono essere chiamati gliavvocati ed i procuratori, quali abbiano

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mente nei giorni di mercoledì e sabato al-l'ora medesima, fino a tanto che non sarannoesaurite le materie in discussione

Il PresidenteallIOLAMO C•IMS0

Ordine del giorno1. Nomina della Commissione per l'esa-

me del Bilancio consuntivo 1873.2. Approvazione del Bilancio di previ-

sione 1874.3. Concorso Agrario regionale.

4. Relazione sullt modificazione della con-suetudine per il pagamenta del bestiame.

5. Relazione sulla malattia dei castagni.

6. Progetto di scritta colonica per l'Ita-lia centrale compilato dal socio signor Luigi

Petrini.7. Elezione della Direzione.

— Il R. Provveditore agli Studiiper le Provincie di Pisa e di Livorno

Notifica:Che le prove scritte per la Licenza Liceale

nella prassime, sessione di esami verrannodate nell'ordine e nei giorni, come apprese° si

legge:La prova nello Inttera italiane, mercoledì

15 luglio.nelle Lettera latine, venerdì 17 id.nelle Lettere greche, lunedì 20 id.nelle Matematiche, mercoledì 22 id.

Compiuto la prove scritte, seguiranno le

•prove orali in quei giorni che la Commissioneesaminatrice locale avrà stabilito.

Pisa, 20 giugno 1874Il Provveditore

Graài.

— Il giorno di martedì 30 corrente alle ore8 antimeridiane nella R. Bibliateca universi-taria di Pisa asranne principio gli esami poiconferimento di un posto di assistente di3. classe e di due posti di distributore, l'uno

di 3.`, l' altro di 4.` classe.Gli esami saranno dati da una Commis-

sione presieduta dal professor Bibliotecario.■..-4111n1••■■

— Riceviamo dall' egregio prof. Simi laseguente lettera che ci affrettiamo a pubbli-care:

Pregiatissimo sig. Direttore

Ha veduto il numero 46 dal suo accredi-tato giornale, e affincliè non si facciano in-terpetrazioni poca esatte o prematuri giudi-zi sul mio conto, credo necessario renderloinformato delle mie intenzioni relativamenteal riaprirsi dello Stabilimento O flalmoiatricoPisano.

Le molte difficoltà economiche provatealtra volta non mi hanno dato ancora ilcoraggio di riaprire completamente il mioStabilimento, senza aver prima presi dei con-

-certi e aver fatto convenzioni che sto trattan-do e che spero riusciranno a bene. Ma in-tanto i oliai desiderii e i bisogni degli am-malati poveri non potrebbero eseer soddi-sfatti fino alla riapertura, con certo danno,credo, dei malati stessi e con dispiacere dime che moltissimo interesse sempre portaialle cose di Pisa. Il rimedio l' ho trovato edapplicato, e dal vederne i buoni effetti chegià, ne risultano mi applaudo meco stessodella felice idea. — [n attesa della completariapertura dallo Stabilimento ho attivato unservizio di consultazioni e di medicature gra-tuite a forma di dispensario poi poveri ma-lati d'occhi, nel quale essi vengono visitatie curati colle atesse norme che adottai inpassato, non perdendo così nessuno dei van-taggi che offriva loro le Stabilimento oftal-moiatrico pisano.

Mentre io tengo la direzione di cotesto di-spensario ed una volta la settimana mi vireco, lascio i inalati sotto la direzione e curadel mio amico dottor La,mpredi che mi rap-presenta completamente in Pisa.

Questa nuova istituzione cui il Lanipredied io consacriamo tutta la nostra attenzionefunziona già da assai tempo; e considerevoleè il numero dei malati che giornalmente bi

recano al dispensario.Ho sto.biliti per la visita i giorni di mar-

tedì, giovedì e sabato dalle oro 9 alle 10antitneridiane e mi studio, per quanto malpermettono le mie occupazioni, di presenziarela visita del giovedì.

Prendo occasioae intanto per presentarloi miei ossequi e dirmi.

Di lei signor DirettoreFirenze, 19 giugno 1874

Umilissimo devotissimoD. A. Simi.

— Nella sala del R. Casino dei Bagni S.Giuliano, la sera del 24 avrà luogo un'acca-demia vocale e strumentale a cui prenderàparte anche il bravo dilettante di tromba sig.Fortunato Benvenuti.

Nel prossimo numero renderemo conto diquesta accademia.

— Nella mattina di salata scorso la gio-vinetta Giuseppa Marrazzini cadde disgrazia-tamente in Arno dal Ponte alla fortezza,ma non mancò chi coraggiosamente potèsalvarla da certa morte. Su questo salvatag-gio ci vengono comunicate le seguenti notizie:

Un popolano, Emilio Carlini detto .ilBello, di professione carbonajo, coraggiosa-mente elanciavasi dal Ponte alle Piagge persalvarla ed avrebbe corso pericolo di rima-nere anch'egli annegato se Giuseppe Fai:Diccisocio soccorritore della Società di Soccorso agliAefiltici, non slanciavasi egli pure in soccorsodel Carlini. Ambedue trasportarono in salvola Marrazzini con i segni di morte apparen-te, e con l'aiut dei soci soccorritori signorCagnacci impiegato al Dazio consumo, SantiGatti ed Emilio Martini detto il moriuo,principiarono a mettere in pratica quelloistruzioni , che nel mese scorso, essendoaddetti alla squadriglia di Porta a Marericevettero dai medici della Società. Essiripulirono la bocca, tennero in convenienteposizione l'annegata , estrassero la linguae senza stancarsi fecero la respirazione artt-ficiale tanto che, dopo poco, dava manifestisegni di vita. Essendo quindi l'asilo più pros-simo alla Misericordia la trasportarono abraccia seguitando sempre a fare la respira-zione artificiale. Ivi vennero i medici assi-stenti sig. dott. Fedarigo Lampredi, Carlo edlgino Pardocchi e coll'aiuto dei fratelli del-Misericordia seguitarono a fare quelli ulte-riori soccorsi tanto che la Marrazzini venivaquindi trasportata sana e salva all'Ospe tale.

La Società di Soccorso agli Asfittici nol-i' adnnanza di Consiglio che ebbe luogo ilgiorno suecessivo, a forma degli statuti so-ciali, nominava una Commissione per riferiresullo istanze avanzate onde proporre qualepremio spetti a coloro che, con manifestopericolo della propria vita non mancaronodi fare il loro dovere.

— I signori fratelli Menichetti proprietaridel Caffè posto fuori di porta alle piaggiosul nuovo passeggio hanno adattato il caffèstesso a giardino per darvi variati tratteni-menti , i quali avranno principio dome-nica prossima, giorno in cui la fanfara diSan Marco alle Cappelle vi eeeguirà sceltipezzi di musica dalle oro 6 alle ore 10 pone.Uerranno pure iaalzati dai globi areostatioi.

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Giovedì, 18 corrente, a benefizio del va-lente attore caratterista Enrico Belli-Blaneevenne rappresentato una Corte nel secolo XVII,commedia in 4 atti di Achille Torcili, nuo-va per Pisa, non per il repertorio dramma-tico nel quale figura da qualche tempo.Questa commedia fu scritta dall' Autore,quando era giovanissimo, perchè giovane èancora, e fu scritta per difendersi da alcuniche l'accusavano di esser troppo aristocrati-co nei suoi lavori. Egli intasi con questa difar la satira ai costumi del secolo XVII: sesi vuole la satira è un po' troppo palese,l'ironia troppo scoperta; ma non si può direperò che queste non siano finissimo e benriuscite. L'Autore non si curò di rifarla, co-me fece ad altre commedie; soltanto la ri-toccò qua e là nel verso, che ci appare mae-strevoltnente tornito, disinvolto o facile. Lospirito secondo noi vi è profuso con savia eprovvida. copia, e l'intreccio e le situazioni mo-strano una vena comica felicisei ma e fecondissi-ma. Anche a questa commedia leggera, sosi vuole, ma piena di grazia e di brio,

il pubblico fece il viso dell'armo; e, diciamofrancamente, non la intese come poteva edoveva essere intesa. E poi a proposito del-la Contessa di I3erga abbiam detto il nostroparere su siffatto contegno, nè, con nostrodiipiacere, possiamo adesso mutarne unaparola.

Gli Attori in ambedue le commedie ado-prarono tutta la loro intelligenza per farleriuscire gradite, e, come sempre, dobbiamorendere giusto tributo di lode alle signoreMarchi e Zoppetti, ai signori Ceresa, MaggiBelli-Blanee.

Lunedì, 22 corrente, ebbe luoga l' annun-ziata recita a benefizio della signora PiaMarchi. La stagione incostante e il vantoimpetuoso non impedirono che in teatrosi raccogliesse una folla niunerositseima e fraquesta, la società, più eletta e intelligente diPisa.

Della commedia non è il caso di parlarelungo, percliò essa non è nuova per Pisa,

dove fu rappresentata l'anno decorso l' 11luglio. Corto non è la migliore delle comme-die dovute al potente ingegno di Sudo% al'artefice così originali, o valente dei Nostriintimi, dei Nostri buoni Valici, della Serafi-na o delle Zampe di Mosca, ricorre in 'qua-stn lavoro a mezei che ricordano un po' laVarietà Italiana e la Feerie Francese. In ognimodo non vi manca il fino spirito d'oaserva-alone, la varietà l'intreccio, le situazioni co-miche. Questa commedia fu interiestrata egre-giamente larga copia di applausi ebbero ilsignor Ceresa che recitò la sna parte consentimento e con dignità: e il Belli-Blanesche fele una crea,ziene di epiel carattere diBa,Iditesare così viro, così felicemente ideato.La signora Marchi poi fu inappuntabilenella sua parte che miniò a perfezione, sedu-cente per la potenza dei sudi vezzi, per laricchezza e il gusto delle sue acconciature.

Ebbe in regalo due inazei bellissimi, unodella. contessa M. l'altro dalla contessa R.

VIRGINIA MARINI a LivonrnoQaesta. celebre Artista, mercoledì scorso

diede per sua beneficiata « La signora delle

Camelie Nonostante l' aumento di prezzonel biglietto d'ingresso, nei posti distinti enelle sedie chiuse l'Arena Labrouica, nonrammenta., una piena CO9t straordinaria cal-

colata a circa quattromila persone, l'incassofu straordinario. Venne regalata di un ma-

gnifico bouquet, ornato di un bellissimo na-stro di prezzo. Gli applauii furono freneticiaccompagnati da ripetute chiamate all'onoredel proscenio.

Pareliù non potremo avere il piacere diaverla in Pisa per una recita di beneficienzaavendo essa annuito allo preghiere a talescopo a lei diretta perchò dotate di un cuoremagnanimo, e di nobili sentirne nti?

vs9:37P

STATO CIVILE

fui d} 1 3 al dl 20 giugno 1,974 inclusive.Nascite denunziate

Maschi 19 — Femmina 42.Matrimoni.

Niccedemi Giovanni fu Antonio, impiegato allaferrovia, con Malasoma Rosa di Ranieri, atten-dente a casa, ambedue celibi, di san Marco alleCappelle —Di-Gaddo Torello di Pietro, bracciante,con Zaire Taddei di Mariano, attendente a casa,ambedue celibi, di san Pietro a Grado—Gemignanidottor Egidio di Antonio, celibe, notare, di Via-reggia, con Martini Elisabetta fu Grato, nubile,benestante, di Pisa — De Sivo Leopoldo dell' av-vocato Vincenzo celibe, luogotenente d'artiglieriacon Poggesi nobile Fanny del cavaliere Gaetano,nubile, benestante, ambedue di Pisa — Menicliet-ti Stefano di Francesco, con Taddei Maria fu Gio-vanni. ambedue celibi, braccianti, della Madonnadell'Acqua, comune di Pisa — Davini Sahatine fuRanieri, vedovo, bracciante, dei Bagni san Giulia-no con Zannotti Maria Domenica fu Pellegrino,nubile, bracciante, di Pisa.

Ihrti

Pugelli Raffaella, di questi Spedali 1, di Pisa—Banchi Giuseppe fu Cosimo, vedovo 65 , fabbro ,di Pisa — Bonannini Giuditta fu Giov. Batta., nu-bile 76, religiosa ospitaliera, di Pisa — BenedettiIsola di Romualdo, nubile 17, tessitrice, di Pon-tasserai° — Nannicini Silvia di Antonio 5. disan Giovanni al Gatano - Tozzini Oreste di Pie-tro t, di S. Stefano — Morelli nei Dinelli Cesiradi Ceccardo 25, attendente a casa di Pisa — Ca-stalli Alfea di Angiolo 8, di san Marco alle Cap-

pelle — Gronchi nei Passetti Giuseppa fu Antonio27, tessitrice, di san Frediano a Settimo, comunedi Cascina —Pifferi Assunta di Costantino,11, oblata ospitaliera di Pisa — Prosperi Angiolafu Bruno, nubile 51, bracciante, di Calci — NutiAntonio fu Angiolo, vedovo 76, colono. dì san Gio-vanni al Gatano — Bracci Angiolo fu Ranieri, co-niugato 65, bracciante, di san Marco alle Cap-pelle — Fara vedova Falciola Marianns fu Ranieri,64 , affitta camere • di Pisa — 8oldainl vedovaTofanari Angiola di Biagio 37, bracciante, di Pisa-Degl' Innocenti nei Rossi Teresa dei Regi Spodali,33, di Bibbona ;Fitto di Cecina - Menghi Nata-lina di Angiolo 2, di san Marco alle Cappelle —Vannini Isabella di Pietro 3, di Pisa — BettiniFrancesco, fu Ranieri , celibe 74 • bracciante, diBilibona (Comune di Fitto dì Cecina) Cini nei CiniAssunta, di Francesco 40, colono, di Putignano -Lunardi vedova Biagini Severina fu Francesco 68,attendente a casa, di Pisa Drizzi Goffredo diRauieri 1, di Putignano.

E più Il al disotto di un anno

Cambiamenti di residenzaLuperini Domenico fu Lorenzo, da Fitto di

Cecina a Pisa — Quattrini Luigi fu Indaniro dalColle di Val d' Elsa a Pisa — Giennini Enricod' Angiolo dal Bagno a Ripoli a Pisa — ParlantiDaviti fu Antonio, da Vicopisano a Pisa — SalottiFelice di Giuseppe da Pisa a Empoli.

~1~ a V'

ARCHIVIO GIURIDICODiretto da Filippo Serafini

unitati' nte agli altri professori digiurisprudenza dell a Univeesità pisana

Volume XII — Fascicolo 5 e 6Pedrazzi — azione Pauliana o revo-

catoria secondo il codice civile italiano.Mhlhaff — Sulla proporzione, in cui più

coeredi debbnno soddisfare un legato loroimposto (continuarione • fine).

Zabban — Del miglior metodo per com-b More la pena di morte.

Tango — Peeulato, giudizio penale e giu-dizio di conto.

Gatteschi — Questioni sul diritto di peeett.Lelli — Se il ven litoro di merci che in-

ganna il compratore sulla qualità venduta,usando pesi e misure legali, commetta unfatto che sfugge alla sanzione della leggopenale e che solo può dar luogo ad azionecivile di risarcimento di danni, ovvero unproprio e vero delitto.

Serafini — Rivista generale della giuri.spia lenza pratica civile e commerciale delRegno.

Serafini Riassunto delle massime recen-tissime della giurisprudenza pratica italiana.

Salandra, Pedrazzi, Grillentoni, Magenta —Bibliografia giuridica (esame dello opere diMaine, Maierini, Bring e Morpurgo.

Supino — Bollettino bibliografico. Esamedelle opere di Vacca, Cesarini , Calenda,Manduca, Floreno, Seghieri, De Meo,Boetti, Fulvio, Smania, Lo Savio, Cuzzeri,Nani, Unger, Forlani, Bortolucci, Feroci,Curcio, Munfredini, Cusumano, FarMi,niolo e Cipelli.

ir:20,37> «12.•~1111,

COMUNICAZIONIPoche parole sull' Agricoltura

Mentre esultiame che la scionza ci ha in-segnato quali sono i sistemi più certi, e piùproduttivi in agricoltura e ci ha posto inmano anche gli arnesi più acconci a facili-.tare il perfezionamento della medesima; ciduole il dirlo che in pratica poco o nulla siè progredito: poiché, poco giova a noi l' averpreparato per tempo la terra alla nuovasementa, l' aver concimate o seminato a re-gola d' arte, quando per l' incostanza, atmo-sferica le piogge ci metton sotto acqua iterreni o ci guastano la sementa.

Tenendo presente i due periodi di stagionedalli ottobre 1871 al 1872, e dall'ottobre 1872al 1873 noi rammenteremo gli scareiseimiraccolti ottenuti, e ciò accadde porcile pochifurono quei terreni che non restarono pre-giudicati dall' acquazione.

In Italia, ovo fra le maggiori risorse esserdeve l' Agricoltura, perchè non ci occupiamopiù arditamente di questa senza fermarsi allascienza, ma estendersi all' atto pratico con;radicali provvedimenti? perchè devono vedersituttora incolti sia nell' Agro Romano comein quello di Napoli migliaia di chilometriquadrati di suolo ?

Parlando dalla. nostra Provincia quanteare di terreno abbiamo le quali se non vanno

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stagioni propizie (a noi rare) ci troviamonel caso di raccorre poco più del seme?

Noi abbiamo il fiume Arno che ci offreinesauribili teeori e non sappiamo profittarne.

Per esempio: guardate in che istato Si trovail piano fecondo del lago di Bientina che sel' ufficio d' arte di quel tempo invece di averecousigliato il Governo della. Toscana a fare

botte sott' Arno con epesa grave avesserocoiniato col mezzo della Serezza, con tenuespeee nei non ci troveremmo a vederci rapirekialle v iaggi) autunnali i più belli e rideutiraccol ti.

Volgendo ora uno sguardo ai terreni pressoPica vi citerò per esempio quelli della \Tet-toia (fra. S. Giovanni e S. Piero a Grado)che comprendono circa a 8 chilometri dicirconferenza: Voi trovate un suolo fertilis-simo ma per essere al quanto deprimo e fri-gido se nell' inverno abbondano ie piogge, siperde quasi tutto, e ci facciamo meraviglia,di tanti proprietari che tuttora VIV0110

l' IDOI•Zilt, mentre iiuniti in un solo volerepotrebbe 'essere colmata col mezzo del dottofiume Con tenuissima, spesa.

Spero però che tale proposizione non abbiad' uopo di preghiera, e credo senza ritardosia messo mano all' opra per non trovarsiintralciati Ialla strada che sere fatta quan i oprime. per Marina, poiché esaminano il dafersi voi troverete che la maggiore spesaconsiste nella ohiavice con . cateratta chepassar deve sotto l' argine dell' Arno e sottola strada Livornese: che pochi soldi può im-portare l' incrostatura (lel fossette che servirdeve per breve tratto d' emissario, delle ac-que torbe dall'Amo all' argine: che a tenuta

quest' acqne abbiamo por un buon trattoargine del fosso dei Navicelli, e per un

buon tratto ancora abbiamo la detta strada.Livornese, e che per poco arginello che sifeccia sì da quello, che de questa, noi ten-ghiamo chiuso le acque torbe a guisa di unvaso, e riflettete che se si perdono i primiraccolti (il grano) non si perdono se si vuolei secondi.

Speriamo che dai nostri buoni risultatiprenderanno esempio molti altri che posseg-gono terreni frigidi e poco sani.

x.`4•111..

Associazione di Mutuo SoccorsoFRA. GLI OPERAI IN PISA

Entrate e spese verificatesi nell' annataeconomiva dal 1.° gennaio al 31 dicem-bre 1873.

SpeseDegradazione dei mobili calcolata

in ragione del 5 per cento del lorovalore

Pigioni Stipendi Spese diversoSussidiati in massa, come app.° 2212, 92In contanti. . . L. 1495, 60In medicinali . . 257, 32Onorari ai medici. 460, 00

L. 2212, 92

Sussidi straordinari . . . . L. 52, 00

Gratifioazioni 125, 00

L. 3184,56Avanzo netto verificato nella

gestione economica dell' annata al31 dicembre 1573 1840, 70

L. 5025, 26

EntrateFrutti derivanti da pubblici fondi L. 312, 48Frutti sulle somme depositate alla

Banca Pisana e 34,50Tasse de' soci onorari

490, 10Dette de' soci effettivi

3919, 30

Elargizioni 40, 00Entrate, e riprese diverse . e 228, 88

L. 5025,26

Stato attivo e passivo al 31 dicembre 1873

Passivo

Fondo poi sussidi ai cronici . L. 259, 36Società Operaia di Colorno . 13, 00Obiezioni per una memoria al

fu Segretario Ranfagni . • .

16, 34

Società Operaia di Pontedera,

4, 90Soci effettivi per tasse antici-

pate e 13, 15Farnesi Sabatino cassiere per

soprapaga.to

78, 32Stato attivo netto al 31 di-

cembre 1873 e 8465, 59

L. 8850, 66

A.tti‘r o

Ammontare del valore di pub-L 5278, 40blici fondi

Mobili

933, 60Banca Pisana, per capitale e

• 1734, 50frutti ietà Operaia di Pontassieve

74, 15Soci effettivi per tasse arretrate > 391, 40Debitori diversi, infruttiferi .

438,61

L. 8850, 66

V.0 II Presidente — Lima Taddei.Il Ragioniere — Dario Bellani.Il Cassiere — Sabetino Farnesi.Gli Economi — Giuseppe Menocci e

Ferdinando Montefiori.Il Segretario — Ferdinando Di Colo.

ALESSANDRO BELLONI Gerente resp.

AVVISO

Banca di Credito RomanoA norma delle deliberazioni prese nell'Adu-

nanza generale straordinaria del 30 marzoprossimo passato, si invitano i signori Azio-nisti della Banca di Credito Romano a pre-sentare lo loro Azioni dal 25 (lel corrente al26 del prossimo luglio alla Sede della Bancain Roma, via Condotti, N. 11, primo pianopor essere cembiate con altrettante AzioniTipo nuovo in oro. Dovranno contemporanea-mente essere pagate L. 40 per Azione, menol'importare dei Cnponi del 1.° e 2.* semestredell'anno in corso.

I possessori delle Azioni provvisorie dinuova Emissione e completamente saldatepotranno ottenere egualmente il cambio deiloro Titoli con altrettante azioni nuove.

.415.

AVVI

Società di Monte MarioI signori Azionisti della Società di Monte

Mario sono invitati a presentare, dal 25 delcorrente a tutte il 25 del prossimo luglio,' alpiù tardi, le loro Azioni alla Banca di CreditoRomano in Roma., via Condotti, N.0 11, p. p.,per essere cambiate in ragione di una con duedi quelle della detta Banca.

Conte in dovranno pagarsiL. 881 por ogni Azione della Società di MonteMario, meno l'ammontare dei Coupons di 1.0e 2.0 semestre del corrente anno in L. 30 perAzione. E ciò in esecuzione di quanto fu deli-berato dagli Azionisti della Società riuniti inAdunanza generale straordinaria il 24 mag-gio p. p. e da quelli della Banca di CreditoRomano, nelle adunanze del 30 marzo e del25 maggio detto.

WEB"'

11. 49,13• 213,00• 345, 00• 187,5L

2

AVVISOIl sattescritto Valentino del fù

Gaetano Pezzini, commerciante dicuoiami doiniciliato a Livorno e de-gente in Pisa, rendo noto, che esso haaperto rine botteg L per la rivenditadi cuoiami, e pellami, a prezzi di-scrotiesimi, poste in Pisa via SanMedino al n• 592, stabile di pro-prietà del sig. marchese Luigi Mala-pine, ed ha affidato la custodia e di-

CZ ione di (letta riven lite al di luioperante giornaliere signor MichelePezzi ni.

Questo dì 22 giugno 1874(1316) Valentiuo Pezzini.

AVVISO

Si fa noto al pubblico che all' u-di•nza del tribunale civile di Peatdel dì 19 giugno corrente non ebbeluogo per mancanze di offerentil'incanto dei beni escussi sulleistanza dei signori avvocato Angicdo,e cavalier Pietro Pesserini, e Leo-nilda Pesserini a pregiudizio dei si-gnori Demenico, Prete Olimpio, Giu-seppe, e Pietro padre e figlio Ste-fanini, o che l'incanto stesso è statoI inviato udienza del dì dieciluglio 1874 a ore dieci antimeri-diano avanti lo stesso tribunale connn quinto ebasso del dieci per centosui prezzo di stima, e così sul prez-zo ridotto, quanto al primo lotto,di lire ottomilacinquecentonovanta-sette, e centesimi 16, e quanto alsecondo lotto di lire cingnemiladu-geutottauta, e centesimi 40.

Lotto primoUn fabbricato dì numero 4 piani

da terra a tetto, distinto dai nu-meri comunali IO e 12, posto inPisa in cura di San Sepolcro pa-ralleli°, alla via, deile Belle Don-ne, a cui confina a l.' detta stra-da, 2.0 Casa, ed orto degli ere li

del fu Giovanni Mazeoni, 3.0 partodebitori eepropriati Stetanini, e partosignor Niccola Mecherini, 4.e Casa,di Giovanni Puntoni,,enrrisponilenteal catasto delle Comunità di Pisain sezione G. particelle 'di numero1834 o 1335, articolo di stima 1869con rendita imponibile approssitua-ivI li lirei novecentottantuna.

Lotto secondoUn fabbricato di tre piani, com-

preso il terreno, e più le soffittecon giardino annesso, distinto dalnumero comunale 5, suddiviso indue quartieri per piano, situato inPisa, cura di San Sepolcro, paral-leli° alla via della Foglia, con giar-

dinetto, al quale confina a 1. ° via,

2.0 signori fratelli Nelli, 3.0 ortoin parte, e l in parte erede del fuGiovanni Mazzoni, altri proprie-ta.rj, 4•0 signor Niccola Mecherini,corrispondente al catasto della co-munità di Pisa in sezione C, parti-celle di numero 1859, e 1894, ar-ticolo di stima 4259 e 1847, gra-vato della mi lita imponibile (lilire 52.4 e centesimi 16.

Pisa, li 20 giugno :874.(1345) P. Pieri Proc.

AVVISO

Il sottoscritto esattore per gliarretrati dol Comune di Pisa, noti-fica come al seguito di ordinanzadell' illino. signor pretore del 1.0mandeenento di Pisa laGvendita deibeni immobili in pregiudizio del sig.Vincenzo fu Francesco Sbrana (oraeredi) doecritti noll' avviso d' astapubblicato i1 . 12 maggio 1874 avràluogo innanzi il signor pretore sud-detto la mattina del 29 giugno cor-rente a ore 10.

Pisa il 22 giugno 1874.L' Esattore

(1349)

R. Romani.

Regia Prefettura della Provinciadi risa

AV VISOSi rende noto che all'oggetto di

eseguire alcuni lavori addizionalial canale navigabile da Pisa aLivorno nel tratto compreso tra ilPonte delle Bugie e quello a Pi-glieri, verrà il Canale medesimo,unicamente nel citato tronco, chiusoalla pubblica navigezione dal 15luglio prossimo a tutto il giorno 3del successivo mese di agosto.

Pisa, dalla Prefettura.LI 23 giugno 1874

Il Segretario Delegato(1350) S. Moriani.

AVVISO D' ASTASi pubblica, che la mattina del

dì diciassette luglio 1874 a ore 10antimeridiane, avanti il Pretore diPontedera, avra luogo la venditaal pubblico incauto, dei fendi quiappresso descritti , per debiti dinupoete arretrato a tutto il 1871più le penali e spese relative.

1.° Una. stanze terrena posta inPontedera sulla Via dei Cedri, rap-presentata al catasto lIella Comu-nità di Poutedera, in sezione l, par-ticella numero 318 con rendita im-ponibile di lire 44,10, cui confinavia dei Cedri suddetta e PierattiniAntonio salvo cc., di proprietà delsignor Antonio Tizzoni del fu Luigidi Pontedera, sul prezzo minimo dilire 429,97.

2.0 Una cada ad uso di pigionaliposta nella Coumuità di Pontederain via del Cimitero rappresentata alcatasto in sezione I, dalla parti-cella di numero 57 con rendita nu-pouibile di lire 282,24, cui confiuitdetta via, Fabrizi Coneiglier Fedelee Chelli Giuseppe salvo ec., di pro-prietà dei signori Venni Niktaie,Luigi e Settimo del fu Giovacchinodi Pontedera sul prezzo minimo dilire 2751,84.

I concorrenti dovranno, a garan-zia dell'offerta, aver depositato 'incancelleria il 5 per cento sul prez-zo che sopra.

'Dovendosi procedere ad un se-condo e terzo esperimento; il pri-me di questi avrà luogo il 24 edil secondo il 31 luglio 1874.

Tanto le spese di asta, registroe contrattuali sono a carico dell'ag-giudicatario.

Pontedera li 22 giugno 1874L' Esattore Speciale

(1348) Marco Conti.

AVVISOIl sottose. ritto rende pubblicamente

noto che con atto da esso ricevutonel giorno decorso il signor Carlodel fu 'signor Giudice avv. Giusep-pe Giorgini, qual tutore del mino-renne di lui fratello Giovanni, ha,dichiarato nel' interesse e per contodel medesimo di accettare con bene-zio di legge o d' inventario la ere-

- TIPOGRAFIA NISTRI

dità relitta dal rammentato signorGiuseppe Giorgini, cessato di viverein Viareggio il dì 2 settembre 1866.

Dalla Cancelleria della Preturadel 1.0 maudamento di Pisa.

Questo clì 23 giugno 1874

Il Cancelliere(1351) Augusto Bardini.

Avviso per secondo incantoSi rende noto che ala!, pubblica

udienza tenuta dal Tribunale civiledi Volterra li 28 maggio ultimo,ritnese invenduto appreseci immo-bile, che sulle istanze del signorGiovanni Barbafiera come ex Ca-marlingo del Comune di Volterra,domiciliato in detta città, rappre-sentato dal sottoscritto procuratoreva eepropriandoti a danno di Gio-vacchina ,Anichini di detta città, eche lo stesso Tribunale • alla dettaudienza ordinò il reincanto kl 1' im-mobile stesso col ribasso del 10 percento sul Prezzo di stima e così pelprezzo ridotto di liee 8460, allestesse con lizioni di che nel primi-tivo bando dei 4 aprile 1874 o suc-cessiva annotazione al medesimo' dei2 giugno stante , debiiamonte regi-strati, destinando pel reincanto P u-dienza, dei 9 luglio 1874, a ore 10antimeridiane.

Descrizione dell' immobileUna essa posta in Volterra nel

popolo della Cattedrale avente undistinto ingresso dalla via dell' Or-taccio e dalla via dei Sarti, com-posta di più e diverse stanze daterra a tetto con bottega a terrenonella via dei Sarti, confinata da viadell' Ortaccio, Zucconi, via dei Sartie Del Bava salvo cc., rappresentataal catasto della Comunità di Volterrain sezione U, dalle particele din.° 652, 653, con rendita, imponi-bile di lire 121, 43 portata oggisul ruolo prineipale dietro dichiara-zione del ponessero ad una renditatassabile di lire 532, 50 sulla qualepertanto viene a gravare una ren-dita verso lo Stato di lire 66, 56.

Volterra li 19 giugno 1874

Il Procuratore(1347) Dott. Raffaello Falugi.

SI 11-T1 'L'E _A.UNA VILLA con giardino posta

nel comune d'Uliveto. Per le trat-tative dirigersi dal proprietario sig.Ranieri Taccola , Uliveto , oppureal negozio del signor N. Schmidt ecompagni fuori la Barriera allePiagge.

(1330)

AVVISO

Si rende pubblicamente noto, cheil Tribunale di Pisa, con sentenzadel 19 giugno corrente, dichiaròche il fallito Albino Bottero nego-ziante orefice in questa città, cessòdai suoi pagamenti nel giorno dueottobre 1872, e di conseguenza ladata, del suo fallimento, devesi re-trotrarre all'epoca antedetto.

Dalla Cancelleria del Tribunaledi Pisa, li 24 giugno 1874.

3511 U . Razzetti.

AVVISO

Si fa pubblicamente noto, ehe ilsig. avvocato Silvio Salvi Giudicedelegato al fellimento di GiuseppeBarboni di Pisa, ha. destinato lamattina del dì 30 luglio 1874 aOre 10 per la verificazione dei cre-dili, e tale adunanza avrà . luogonella Camera di Consiglio di questeTribunale avanti il nominato sig.Giudice delegato.

Dalla Cancelleria del TribunalePisa, li 24 giugno 1874. .

(1352) C. Razzetti.

AVVISO

Si fe pubblicamente noto che ilSig. avvocato Ottorino PianigiamGiudice Delegato al fallimento diEceilio Marchetti di Ponte& ra hadestinato la mattina del dì 6 lu-glio prossitno a ore 10 per l' adu-nanza dei creditori di detto falli-mento, all'oggetto di procedere allaformazione del eoneordato, e taliadunanza avrà luogo nella saladella pubblica udienza civile diquesto tribunale avanti il Gindicedelegeto sig. avvocato Silvio Salvi.

Dalla, Cancelleria del Tribunaledi Pisa, li 24 giugno 1874.(1353) C. Razzetti.

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