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Classe Seconda Percorso Rosso Secondo bimestre 1 DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani EQUIPE SCUOLA A CURA DI SAMARANI BARBARA CLASSE SECONDA: PERCORSO ROSSO Secondo bimestre: Dicembre - Gennaio N. 2: IL NATALE DI GESU’ Obiettivi Specifici di Apprendimento: Gesù, il Messia, compimento delle promesse di Dio. Cogliere, attraverso alcune pagine evangeliche, come Gesù viene incontro alle attese di perdono e di pace, di giustizia e di vita eterna. Traguardi per lo sviluppo: l’alunno individua gli avvenimenti principali della festa del Natale, ne riconosce attraverso i segni un periodo di celebrazioni, di incontri, di gioia e di fraternità, sviluppando disponibilità alla condivisione e all’accoglienza. Inoltre riconosce che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo. Percorsi di Apprendimento: prima di Natale a) L’Avvento b) L’annunciazione c) S. Lucia d) Natività e) Epifania dopo il Natale f) Visita ad un presepe g) La fuga in Egitto Nel quartiere dei Sabbioni della città di Crema in via Rossi Martini, dalla notte del 24 dicembre fino alla fine di Gennaio circa, viene allestito tutti gli anni un bellissimo presepe a grandezza naturale, visitabile anche dalle scolaresche. Ne consiglio la visita, guidata dai volontari, al rientro dalle vacanze natalizie per l’atmosfera che si vive. Oltre alle spiegazioni degli usi e costumi di un tempo, alla fine viene offerto un caldo bicchiere di thè agli alunni riuniti intorno al falò.

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Classe Seconda Percorso Rosso Secondo bimestre

1 DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani

EQUIPE SCUOLA

A CURA DI SAMARANI BARBARA

CLASSE SECONDA: PERCORSO ROSSO

Secondo bimestre: Dicembre - Gennaio

N. 2: IL NATALE DI GESU’ Obiettivi Specifici di Apprendimento:

� Gesù, il Messia, compimento delle promesse di Dio.

� Cogliere, attraverso alcune pagine evangeliche, come Gesù viene incontro alle attese di perdono e di pace, di giustizia e di vita eterna.

Traguardi per lo sviluppo: l’alunno individua gli avvenimenti principali della festa del Natale, ne riconosce attraverso i segni un periodo di celebrazioni, di incontri, di gioia e di fraternità, sviluppando disponibilità alla condivisione e all’accoglienza. Inoltre riconosce che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo. Percorsi di Apprendimento: prima di Natale a) L’Avvento b) L’annunciazione c) S. Lucia d) Natività e) Epifania

dopo il Natale f) Visita ad un presepe g) La fuga in Egitto Nel quartiere dei Sabbioni della città di Crema in via Rossi Martini, dalla notte del 24 dicembre fino alla fine di Gennaio circa, viene allestito tutti gli anni un bellissimo presepe a grandezza naturale, visitabile anche dalle scolaresche. Ne consiglio la visita, guidata dai volontari, al rientro dalle vacanze natalizie per l’atmosfera che si vive. Oltre alle spiegazioni degli usi e costumi di un tempo, alla fine viene offerto un caldo bicchiere di thè agli alunni riuniti intorno al falò.

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Dato che la richiesta dell’uscita \ viaggio d’istruzione ha il suo lungo iter burocratico e vi sono le vacanze natalizie suggerisco di anticipare di molto i tempi dell’organizzazione. Ecco un depliant informativo (purtroppo un po’ datato, ma che può dare comunque delle valide informazioni a chi ne è interessato):

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1° incontro (2 ore) Materiale: calendario – un breve canto di Natale - immagini di preparativi per la festa del Natale, ritagliate dai giornali – schede del calendario d’Avvento per gli alunni (sono 2 da sovrapporre) – una scheda già ingrandita e preparata, come modello del calendario d’Avvento, da tenere poi in classe (con le immagini non colorate).

a) L’Avvento Dialoghiamo con gli alunni sulla festa imminente del Natale: utilizzando un qualsiasi calendario che riporti i Santi e le festività cattoliche, mostriamo agli alunni che nelle 4 domeniche precedenti il Natale vi sono riportate le scritte 1^ DOMENICA D’AVVENTO, 2^ DOMENICA D’AVVENTO, 3^ DOMENICA D’AVVENTO e 4^ DOMENICA D’AVVENTO. Alla lavagna scriviamo le date in colonna e facciamo leggere a quattro alunni diversi le sopra citate scritte, aggiungendole in una seconda colonna adiacente. Inoltre possiamo aggiungere che l’ultima domenica prima dell’ Avvento è sempre dedicata a CRISTO RE. Ascoltiamo il canto di Natale e invitiamo gli alunni a fare un cerchio, seduti in terra accanto a noi. Terminata la musica mostriamo le immagini di preparativi per la festa del Natale, relative non solo a immagini del “Natale consumistico” (preparazione di pacchi regalo, dolci, alberi sfarzosi, …), ma anche ad avvenimenti che caratterizzano il “vero Natale cristiano” (aiuto ai bisognosi, dono del proprio tempo a chi è solo, preghiera, …). Poniamo le immagini in terra nel cerchio dopo averle descritte insieme a loro. Commentiamole insieme ponendo alcune semplici domande: quale festa i cristiani stanno aspettando? Quale di queste azioni è più frequente in occasione del Natale? Possiamo fare una scaletta dall’immagine più importante alla meno importante? (insieme proviamo a realizzarla) Qual è la più importante? Perché? Portiamo gli alunni a riflettere che il Natale è per gli uomini una festa molto importante perché ricevono da Dio Padre il più grande dono d’amore: Gesù Bambino. A Natale si fa festa perché si ricorda che è nato Gesù (il suo nome significa “Dio salva”). Durante il periodo d’Avvento i cristiani si preparano a vivere bene la festa del Natale. Quindi chiediamo agli alunni: che cosa fanno i cristiani che pregano, aiutano i bisognosi, adornano la casa, …? “Aspettano” chi? Spieghiamo che la parola Avvento vuol proprio dire “venuta, attesa dell’arrivo” di qualcuno molto importante. Ora mostriamo il calendario d’Avvento modello (per la classe) e quello che ognuno di loro riceverà da mettere sul quaderno. Apriamo la prima persiana che indica la prima settimana d’Avvento e spieghiamo ai bambini che sarà l’argomento della prossima lezione. Invitiamo gli alunni a recarsi ordinatamente al posto e a preparare il quaderno alla pagina nuova con la data, che sarà, ad es.: 1^ settimana d’Avvento, 30 novembre 2009. Dettiamo il titolo: AVVENTO = ATTESA DELL’ARRIVO e invitiamo gli alunni a preparare i pastelli per colorare l’albero della scheda con le persiane e i festoni. Spieghiamo che quando hanno colorato bene l’albero di verde e le persiane di un colore a scelta, possono mostrarci il risultato. Così noi li aiuteremo ad aprire le persiane e dopo prenderanno le forbici per ritagliare il contorno dell’abete. Mentre loro lavorano attacchiamo il modello del calendario d’Avvento vicino all’immagine di Noè con l’arca e mettiamo le immagini, che abbiamo utilizzato per dialogare e riflettere, sul cartellone rispettando sempre l’ordine di importanza che insieme abbiamo stabilito, e lasciando lo spazio per il titolo (lo sceglieremo la prossima lezione). Pronta la prima scheda la custodiranno nel quaderno il tempo necessario per colorare lo sfondo all’abete della seconda scheda e il disegno relativo alla prima settimana di Avvento.

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Ecco la prima scheda:

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Ecco la seconda scheda:

(tratte da VIVERE CON GLI ALTRI – ELLEDICI) Questa fase operativa con due schede è impegnativa, ma se abbiamo bisogno di una attività più semplice, che rende lo stesso contenuto, possiamo utilizzare la successiva scheda:

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(tratta da COME IL SOLE – EMI) VALENZA EDUCATIVA: conoscere usanze e tradizioni dell’Avvento. L’IRC aiuta l’alunno a intuire globalmente i valori essenziali umani e religiosi.

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2° incontro (2 ore) Materiale: il canto di Natale della lezione precedente – immagine dell’annunciazione – cartina della Palestina ai tempi di Gesù - Bibbia per bambini

b) L’annunciazione

Iniziamo guardando con gli alunni il cartellone della lezione precedente e, riprendendo ciò che era emerso dall’osservazione e dal dialogo del gruppo classe, chiediamo di provare a trovare un titolo idoneo. Le varie proposte possono essere scritte alla lavagna e poi votate a maggioranza. Consegniamo il loro quaderno e li invitiamo a cercare la pagina con il calendario d’Avvento: guardiamo la seconda immagine, la commentiamo ripassando il concetto d’Avvento e la coloriamo. Noi o un alunno coloreremo l’immagine del calendario d’Avvento in classe. Quando tutti avranno terminato facciamo riascoltare il canto natalizio e intanto formiamo il “cerchio dell’ ascolto”. Mostriamo l’immagine dell’annunciazione e visualizziamo sulla cartina Nazareth. Qualsiasi immagine decidiamo di mostrare, facciamo in modo che sia abbastanza grande per una visione d’insieme significativa per bambini di questa età e che sia di facile comprensione: descriviamo i visi dei personaggi, i colori utilizzati dal pittore, gli elementi significativi, … l’arte trasmette, senza parole, forti sentimenti se riusciamo a stimolare la curiosità degli alunni.

(“Annunciazione” di Rosario Folcini)

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Raccontiamo agli alunni l’evento dell’annunciazione utilizzando la Bibbia per bambini, ponendo alla fine alcune domande: come si chiama l’angelo mandato da Dio? Cosa significa “angelo”? Dove l’angelo incontra Maria? Come Gabriele saluta Maria? Quando i cristiani pronunciano queste parole? Com’è Maria all’inizio, ha paura o si sente sicura? Poi cosa risponde? E’ contenta di aspettare il Figlio di Dio? Perché avere nel suo grembo Gesù la rende felice? La vostra mamma era contenta quando aveva voi bambini nel grembo? E adesso siete contenti quando state vicini alla vostra mamma? Cosa vi piace fare con la vostra mamma? E lei, cosa fa per voi? Come si chiama la vostra mamma? Conduciamo la discussione cercando di far cogliere ai bambini quanto è bello avere vicino a sé una mamma che ci cura e ci ama, che ci aiuta nel momento del bisogno e che ci perdona quando sbagliamo. Sul quaderno, dopo la data (2^ settimana d’Avvento, …) invitiamo gli alunni a piegare a metà verticalmente la pagina e a scrivere da una parte il titolo MARIA, LA MAMMA DI GESU’ e dall’altro: ……..… ,LA MIA MAMMA.

MARIA, LA MAMMA DI GESU’

………, LA MIA MAMMA

Invitiamo gli alunni a produrre sotto i due titoli i disegni corrispondenti. VALENZA EDUCATIVA: riflettere sugli eventi dell’annunciazione e cogliere la bellezza della nascita. L’IRC sviluppa una riflessione sull’importanza dell’accettazione materna verso la naturale nascita della vita. 3° incontro (2 ore) Materiale: lettera di Santa Lucia – santino di Santa Lucia - immagini, ritagliate da riviste, di bambini bisognosi (una per ogni alunno)

c) S. Lucia

Prima di cominciare l’incontro chiediamo ad un collaboratore scolastico di entrare dopo 10 minuti dall’inizio della nostra lezione in classe per consegnarci una busta speciale, quella di una “Signora”: … sarà dorata, brillantata, profumata, … con dentro un messaggio per noi e la foto di Santa Lucia. Intanto in classe con gli alunni cominciamo ripassando il contenuto della lezione precedente e colorando sul quaderno la terza immagine del calendario d’Avvento.

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Quando la busta arriva nelle nostre mani fingiamo sorpresa, aspettiamo che tutti terminino di colorare, poi accendiamo il canto di Natale per riunirci in cerchio e ascoltare il messaggio di Santa Lucia (legge l’insegnante): CARI BAMBINI DI CLASSE 2^, VOGLIO PASSARE IN TUTTE LE VOSTRE CASE, SPERO CHE ABBIATE PREPARATO IL MAZZOLINO DI FIENO PER IL MIO ASINELLO CHE TRASPORTA IL CARRETTO PIENO DEI VOSTRI REGALI … QUANDO SENTIRETE IL SUONO DEL MIO CAMPANELLINO, MI RACCOMANDO DORMITE SERENI! NON POTETE VEDERMI PERCHE’ SONO UNA SANTA CHE EMANA LUCE, LA MIA LUCE E’ QUELLA DI GESU’ CHE SI RIFLETTE SU DI ME E ARRIVA A VOI. IO SONO LA SANTA DEI DONI. VI RICORDATE PERCHE’? PERCHE’ QUANDO VIVEVO SULLA TERRA, IN SICILIA, MI PIACEVA PORTARE PACCHI DI DONI E IL SORRISO DI GESU’ ALLE PERSONE E AI BAMBINI POVERI E BISOGNOSI. ERO UNA RAGAZZA BUONA E TUTTI MI VOLEVANO BENE, MI ACCOGLIEVANO VOLENTIERI NELLE LORO CASE. DICEVO A TUTTI: “NON DITE GRAZIE A ME, MA A GESU’ CHE MI MANDA DA VOI”. POI ALCUNE PERSONE CATTIVE E INVIDIOSE MI HANNO ARRESTATA PERCHE’ ERO CRISTIANA. VOLEVANO FARMI RINNEGARE GESU’ … HO DETTO DI NO! ALLORA MI HANNO FATTO MOLTO MALE E ALLA FINE MI HANNO UCCISA. SONO DIVENTATA UNA MARTIRE PERCHE’ HO VOLUTO BENE A GESU’ FINO ALLA FINE DELLA MIA VITA. APPENA GIUNTA IN CIELO GESU’ MI HA INCONTRATA E MI HA DETTO: “LUCIA, SEI STATA CORAGGIOSA! ORA STARAI SEMPRE CON ME IN PARADISO. TI VOGLIO DARE UN COMPITO PERO’: OGNI ANNO, NEL GIORNO IN CUI SEI MORTA PER ME, PORTERAI A TUTTI I BAMBINI I DONI. COSI’ ANCHE LORO, RICEVENDOLI, DIVENTERANNO BUONI E IMPARERANNO COME E’ BELLO DONARE AI PIU’ POVERI E BISOGNOSI. PORTERANNO ANCHE IL MIO SORRISO, PER TESTIMONIARE CHE IO AMO TUTTI.” BAMBINI DOVETE DIVENTARE BUONI COME ME, SE VOLETE INCONTRARE GESU’. UN GROSSO BACIO A TUTTI VOI,

LA VOSTRA AMATA SANTA LUCIA.

Al termine della lettura vediamo coi bambini l’immagine della Santa e riassumiamo la storia focalizzando l’attenzione sulla richiesta di Gesù d’essere più buoni verso chi ha bisogno.

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Cerchiamo con gli alunni di riflettere sull’importanza del “dono gratuito”, quello “non di convenienza” per avere qualcosa in cambio, ma di quello donato col cuore. [Così scrive il Papa Benedetto XVI nel suo messaggio per la Quaresima 2008: “L’elemosina deve essere nascosta, perché tutto deve essere compiuto a gloria di Dio e non nostra. Questa consapevolezza deve accompagnare ogni gesto d’aiuto al prossimo evitando che si trasformi in un mezzo per porre evidenza noi stessi”. Con parole ed esempi semplici cerchiamo di far intuire ai bambini questo semplice messaggio] Consegniamo ad ogni alunno un’immagine di bambini bisognosi e chiediamo di osservarla in silenzio e di provare ad immaginare cosa stanno pensando o provando o chiedendo, i bambini che vedono nella loro immagine. A turno ogni bambino mostra l’immagine ed esprime cosa ha pensato, cosa lo ha colpito e di cosa ha bisogno il bambino della foto. Nella seconda fase dell’incontro, sul quaderno invitiamo gli alunni a scrivere la data ( 3^ settimana d’Avvento, …) e il titolo: LETTERA A SANTA LUCIA. Facciamo incollare ad ogni alunno la propria immagine sotto il titolo e proviamo tutti insieme a scrivere una letterina alla Santa con:

- ringraziamenti per averci scritto; - promessa di ricordarci dei più bisognosi; - rinuncia a qualche gioco in favore dei più poveri, terremotati, prigionieri, … - saluto.

Concludiamo leggendo lentamente questo breve testo: - “MI PUOI MOSTRARE DIO?” - “ FORSE DIO E’ COME IL SOLE.” - “PERCHE’ E’ COME IL SOLE?” - “IL SOLE SORGE ALL’ALBA E RISCALDA E ILLUMINA TUTTO ATTORNO A NOI. ANIMALI E PIANTE, FIORI E UOMINI, TUTTI VIVONO PERCHE’ C’E’ LUI. SENZA SOLE NON CI SAREBBE LA VITA.” - “IL SOLE PERO’ NON BRILLA SEMPRE.” - “ANCHE QUANDO IL CIELO E’ GRIGIO E PIENO DI NUVOLE, SOPRA LE NUVOLE IL SOLE BRILLA ANCORA. PROPRIO COME DIO.” - “MA DIO, NOI NON POSSIAMO VEDERLO, NEMMENO NEI GIORNI SERENI.” - “NON CON GLI OCCHI POSSIAMO VEDERE DIO. CHI VUOL VEDERE DIO DEVE APRIRE GLI OCCHI DEL CUORE.”

(H. Halbfas) VALENZA EDUCATIVA: conoscere la storia e l’insegnamento di Santa Lucia. L’IRC educa l’alunno a venire incontro alle necessità del prossimo e a condividere con gli altri quanto per bontà divina possiede.

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4° incontro (2 o 4 ore) Materiale: cartina della Palestina - Bibbia per bambini – racconto “Le stelle litigiose” di B. Ferrero - stelline di carta crespa dorata o di cartoncino giallo brillantato applicate su un dischetto di cartoncino blu - sassi tanti quanti le stelline e una stella cometa – una natività – schede e vari materiali, … per l’attività operativa (indicazioni e spunti di seguito)

d) Natività Invitiamo gli alunni a cercare sul quaderno la pagina del loro calendario d’Avvento per colorare l’ultima casella. Ascoltiamo il canto di Natale e formiamo il cerchio dell’ascolto. Utilizzando la Bibbia raccontiamo agli alunni la nascita di Gesù e sulla cartina mostriamo il percorso fatto dai suoi genitori per giungere a Betlemme. Al termine del racconto evangelico poniamo le domande per verificare che i contenuti principali siano stati percepiti. Facciamo infine ai bambini questa domanda: sapete perché sopra la capanna di Gesù c’è stata una stella con la coda? Non era una coda di cavallo? Di coniglietto? Come era quella coda? Ascoltiamo i loro pensieri e poi li invitiamo a stare attenti alla storia: IL GIORNO IN CUI DIO (lo guardiamo nell’immagine appesa in classe, utilizzata nel punto d) del primo quadrimestre) DECISE CHE GLI UOMINI AVEVANO ASPETTATO ABBASTANZA E POTEVA FINALMENTE MANDARE SULLA TERRA IL SUO FIGLIO GESU’, PER PREPARARE L’EVENTO PRODIGIOSO CONVOCO’ ALLA SUA PRESENZA LE STELLE PIU’ BELLE E SPLENDENTI DEL CIELO (mostriamo tutte le stelline distribuendole in terra e più lontano mettiamo la natività), DICENDO CHE AVREBBE SCELTO UNA DI LORO PER SEGNALARE A TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA’ DOVE FOSSE IL RE DEI RE. LE STELLE, FIGURATEVI, COMINCIARONO A PROPORSI COME CANDIDATE PER QUESTA MISSIONE DAVVERO SPECIALE E, TUTTE AMMUCCHIATE DAVANTI AL TRONO DI DIO, FACEVANO BELLO SFOGGIO DI SE’ E, NELLE STESSO TEMPO, SI DAVANO SPINTONI RECIPROCI A CUI SEGUIVANO INSULTI E ANCHE PAROLACCE: “SIGNORE, MANDA ME CHE SONO LA PIU’ SPLENDENTE …”, “MACCHE’, STELLA DI LATTA, TI SEI GUARDATA ALLO SPECCHIO? …”, “STUPIDA CARABATTOLA, TOGLITI DI MEZZO, CHE MI SCIUPI IL VESTITO …”, “AHI, CHI E’ QUELLA RACCHIONA CHE MI HA DATO UNA GOMITATA NELLO STOMACO? …”. IL SIGNORE STAVA LI’ MUTO E OSSERVAVA LA SCENA. ED ECCO, IN FONDO, C’ERA UNA STELLINA TIMIDA TIMIDA, CON UNA STRANA CODA. NON OSAVA DIRE NEANCHE UNA PAROLA E MENO CHE MAI METTERSI A DISCUTERE. DIO LA GUARDO’ E SORRISE. INTANTO LE ALTRE STELLE CONTINUAVANO A LITIGARE E NON SI ACCORGEVANO CHE, MANO A MANO, LA LORO LUCE SI ATTENUAVA. QUANDO FINALMETE DIO DISSE: “BASTA!”, LE STELLE SI ERANO SPENTE TANTO DA DIVENTARE SASSI (giriamo i cartoncini blu, in modo che non si vedano più le stelle e vi distribuiamo sopra i sassi). SOLO LA STELLINA CON LA CODA STAVA LI’, ANCORA TIMOROSA, MA PIU’ LUCCICANTE CHE MAI. SAPETE CHI SCELSE DIO PER ANNUNCIARE LA NASCITA DEL SUO FIGLIO? (facciamo volare la stellina sulla natività) E SAPETE ANCHE PERCHE’? Riflettiamo con gli alunni sul racconto chiedendo: cosa fanno le stelline per far bella figura davanti a Dio? Cosa non piace a Dio? Perché? E’ bello litigare davanti a Dio Padre? Perché il Signore sceglie la stellina con la coda? E noi possiamo essere come lei? Qual è il compito della stellina? E’ felice? Perché? Invitiamo gli alunni a raggiungere il proprio posto e a scrivere la data (4^ settimana d’Avvento) e il titolo, che può essere: NATALE DI PACE.

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12 DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani

Dettiamo un breve riassunto del racconto evangelico e passiamo all’attività iconica, che può essere:

- un presepe da costruire insieme: ad esempio il libro “Io invece faccio il presepio” – ELLEDICI è un semplice libro cartonato con tanti personaggi pronti, devono essere solo ritagliati e assemblati i vari pezzi;

- un disegno libero della natività; - una scheda della natività da colorare; - una stella cometa da decorare con brillantini, carta dorata, … (per la pagina del

quaderno, ma anche per la classe); - un biglietto d’auguri per la famiglia.

Ecco alcune idee:

(tratta da COME IL SOLE – EMI)

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(tratte da L’ ORA DI RELIGIONE – ELLEDICI)

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VALENZA EDUCATIVA: cogliere il messaggio di pace che porta Gesù venendo nel mondo. L’IRC sviluppa la riflessione sull’importanza della pace svelata da Gesù, alla quale siamo chiamati nella nostra vita per essere felici in famiglia, a scuola e con tutto il mondo. 5° incontro (2 ore) Materiale: Bibbia per bambini o video riguardante gli argomenti affrontati fin’ora e l’ arrivo dei magi – 3 cofanetti: uno con monete d’oro (… di cioccolato, tipiche dei dolci di Natale), uno con l’incenso (… se non lo troviamo, possiamo procurarci una manciata di cenere con gocce di profumo) e uno con la mirra (è un unguento molto prezioso … può essere sostituito da una delicata crema per la pelle)

e) L’Epifania

Se non abbiamo la possibilità di visionare un video, ascoltando il canto di Natale formiamo il cerchio dell’ascolto e raccontiamo il viaggio dei magi verso Betlemme, mostrando le immagini proposte dalla Bibbia e i 3 cofanetti. Nel racconto diamo ampio spazio ai doni dei magi, ai loro simboli e significati:

- ORO: GESU’ E’ RE; - INCENSO: GESU’ E’ FIGLIO DI DIO; - MIRRA: GESU’ DOVRA’ SOFFRIRE MOLTO, MORIRA’ IN CROC E.

Con i tre cofanetti al centro del cerchio instauriamo un dialogo sul perché questi doni rivelano la vita di Gesù, domandiamo ad esempio: l’ORO cos’è? Chi ne ha tanto? Gesù, che nasce in una capanna come fa ad essere re? Che tipo di re è? … L’INCENSO cos’è? Quando oggi i cristiani lo usano? Cosa indica? … La MIRRA cos’è? A cosa serviva un tempo? Cosa indica donata a Gesù? … diamo agli alunni le semplici informazioni che collegano i 3 doni alla sua vita: l’ oro al tempo di Gesù è dei re, il possedere molto oro

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indica la potenza e la forza per guidare un popolo, Gesù è di famiglia povera ma ha da Dio il compito di scendere sulla terra per guidare tutti gli uomini verso un mondo di pace. L’incenso al tempo di Gesù serve per glorificare le divinità, ed Egli è figlio di Dio quindi divino. La mirra secondo la tradizione simboleggia l'unzione di Cristo, o l'espiazione dei peccati tramite la sofferenza e la morte corporale (la mirra era utilizzata anche per le imbalsamazioni). Quindi indica che Gesù soffrirà per perdonare a tutti gli uomini i loro peccati. Proseguiamo le domande: a chi si “manifesta” Gesù? Perché lo fa in una capanna? Chi sono i primi ad essere chiamati dagli angeli? Spieghiamo agli alunni che i testimoni della nascita di Gesù sono “alcuni pastori” e gli “stranieri”, cioè i magi. Stupisce che siano delle persone molto povere e umili insieme a stranieri a godere della venuta del Salvatore, ma ciò sta ad indicare un importante messaggio che Dio vuole dare a tutto il mondo: il Figlio di Dio è nato per tutti gli uomini, non solo per i ricchi e non solo per gli Ebrei. Dio non esclude nessuno dal suo piano di Salvezza, in modo speciale i poveri, i deboli, i peccatori, gli esclusi ed emarginati da tutti (riflettiamo sulle immagini legate alla lettera di S. Lucia). Nella fase operativa, dopo la data e il titolo: EPIFANIA = MANIFESTAZIONE, dettiamo un breve riassunto o proponiamo un quiz, dettato o sulla scheda (il seguente è tratto da L’ ORA DI RELIGIONE – ELLEDICI).

I MAGI VENIVANO

a) dall’Oriente b) da Gerusalemme c) da Roma

ESSI VOLEVANO

a) visitare la Palestina b) cercare il vero Re c) incontrare Erode

I MAGI ERANO

a) uomini con poteri straordinari b) studiosi di astronomia c) guerrieri persiani

ARRIVATI ALLA CAPANNA

a) furono delusi di trovare un povero bambino b) riconobbero Gesù, lo adorarono e gli offrirono doni c) furono finalmente contenti e riposati

I MAGI SONO UN SIMBOLO

a) dell’uomo che cerca Dio b) della curiosità del saggio c) di chi cerca avventure per non annoiarsi

LA PAROLA EPIFANIA SIGNIFICA

a) doni b) adorazione c) Manifestazione

Invitiamo ora gli alunni a disegnare 3 scrigni e a scrivere sotto ad ognuno il contenuto con il relativo significato (mentre cominciano a disegnare, l’insegnante scrive alla lavagna il breve testo per ogni scrigno).

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Oppure consegniamo questa semplice scheda, compilandola insieme, dettando le didascalie sotto gli scrigni (vedi sopra in grassetto):

(tratta da SEMI DI PACE – PIEMME Scuola) VALENZA EDUCATIVA: intuire il messaggio di Dio nel racconto biblico dell’ Epifania. L’IRC conduce l’alunno a cogliere il messaggio di pace fraterna indicato da Dio e lo contestualizza nella società odierna.

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6° incontro (2 ore) Visita al presepe

f) Visita ad un presepe Portiamo i bambini a visitare un presepe: è uno dei segni del Natale, che la tradizione cristiana vuole esposto nelle chiese e nelle case. La parola “presepio” deriva dal latino e significa “davanti alla mangiatoia”. L’origine del presepe è legata alle sacre rappresentazioni del Medioevo, eseguite durante le feste natalizie. Secondo la tradizione, ad esse si sarebbe ispirato San Francesco realizzando a Greccio, nel Natale del 1223 il primo presepe.[…] Nel 1400 la tradizione si diffuse soprattutto nell’Italia centrale e meridionale; Napoli divenne il centro di una vera e propria arte che produsse opere pregevoli in legno e terracotta.[…] (da L’ ORA DI RELIGIONE – ELLEDICI - R. e G.L. Ferrarotti) Al rientro in classe concludiamo con la lettura e dettatura di una poesia, la seguente è di R. Piumini:

QUEST’ANNO NATALE

QUEST’ANNO NATALE

MI HA FATTO UN BEL DONO, UN DONO SPECIALE.

MI HA DATO ALLEGRIA, CANZONI CANTATE IN GRAN COMPAGNI.

MI HA DATO PENSIERI, PAROLE E SORRISI DI AMICI SINCERI.

DEI VECCHI REGALI NON VOGLIO PIU’ NIENTE:

AD OGNI NATALE IO VOGLIO LA GENTE.

VALENZA EDUCATIVA: riconoscere ed apprezzare l’identità culturale del proprio Paese. L’IRC conduce l’alunno a scoprire che a Natale i cristiani accolgono con grande gioia Gesù, dono di Dio agli uomini. 7° incontro (2 ore) Materiale: Bibbia – un immagine della presentazione al Tempio (la troviamo nel libro “La famiglia di Gesù”, PIEMME JUNIOR o nell’arte cristiana - un’immagine della fuga della Sacra Famiglia in Egitto, dell’arte cristiana – cartina della Palestina – scheda del viaggio da Betlemme all’Egitto

g) La fuga in Egitto Ci allacciamo al racconto della visita dei magi per continuare a raccontare agli alunni la vicenda di Gesù Bambino, della sua condizione di fuggiasco, del pericolo che ha scampato e dell’aiuto del Padre che ha ricevuto.

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Classe Seconda Percorso Rosso Secondo bimestre

18 DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani

Raccontiamo il brano biblico della presentazione al Tempio di Gerusalemme (Lc 2, 21-35) mostrando e spiegando sinteticamente il rito ebraico. Raccontiamo poi il brano biblico della fuga in Egitto (Mt 2, 13-23) semplificandolo con parole adatte all’età degli alunni, poniamo semplici domande per focalizzare i punti essenziali del racconto e per riflettere: chi avvisa Giuseppe del pericolo? Dove gli indica di andare con Maria e il Bambino? Fino a quando deve restare in una terra straniera? Per quanto tempo viaggiano? Ci sono pericoli nel viaggio? (nei “Vangeli apocrifi” si parla di miracoli e sorprese: la fame e la sete, le belve feroci, … possiamo raccontare quelle più semplici per far comprendere che chi scappa da casa per un pericolo ha paura, si sente solo e abbandonato da tutti) Oggi ci sono persone che fuggono dalla loro casa? Perché? Dove l’avete sentito? (molti sono gli immigrati che se ne vanno dai loro Paesi non solo per cercarne uno ricco in cui vivere, ma anche per fuggire dalle guerre, dalle persecuzioni dei regimi, per la fame, per la paura, per l’esilio, per le catastrofi naturali, … Gesù è il fratello di tutti coloro per i quali “non c’ è posto” nelle nostre città) Quando giungono in Egitto conoscono qualcuno? Cosa deve cercare Giuseppe per sfamare la sua famiglia? E’ importante avere un lavoro? (riflettiamo sul fatto che il lavoro non serve ad arricchirsi per diventare vanitosi, ma serve per vivere dignitosamente e poter allevare e curare coloro che non sono in grado di farlo, i bambini e gli anziani) Quanti anni la Sacra Famiglia passa in Egitto? Chi avvisa Giuseppe che Erode è morto? Rientrati in Palestina dove vanno a vivere Gesù e i suoi genitori? Guardando l’immagine vediamo che Dio veglia su Gesù e i suoi genitori attraverso lo sguardo dei suoi angeli, Egli lo guida e lo protegge. Anche noi siamo chiamati da Dio ad aiutare i bisognosi, a pregare per loro e a fare ciò che è nelle nostre possibilità.

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19 DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani

(Per l’insegnante: il volume “In cammino”, edito da Leonardo Arte, dell’autore brasiliano Sebastiào Salgado, in Italia distribuito dall’agenzia Contrasto, mostra con delle foto le terribili odissee dei nostri tempi, dei rifugiati di molte guerre.) Nella fase operativa, dopo la data consegniamo la scheda della cartina (da colorare insieme) e dettiamo un breve riassunto del brano evangelico:

( tratta da VIVERE NELLA PACE – PIEMME Scuola) Il testo può essere: mentre i magi tornano in Oriente Erode ordina ai suoi soldati di uccidere Gesù. Ma un angelo avvisa Giuseppe del pericolo e gli ordina di fuggire con la sua famiglia in Egitto. Prima di partire i genitori di Gesù lo presentano al Tempio di Gerusalemme. Dopo circa 3 anni, quando Erode è morto, la famiglia di Gesù torna nel suo paese: la Palestina. Vanno a vivere a Nazareth. Diamo le indicazioni per colorare la cartina. VALENZA EDUCATIVA: intuire il messaggio di Dio nel racconto biblico della fuga in Egitto. L’IRC conduce l’alunno a cogliere il messaggio di pace fraterna indicato da Dio e lo contestualizza nella società odierna.