misericordia di roma appio tuscolano lezione del 3 dicembre 2012
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MISERICORDIA DI ROMA APPIO TUSCOLANO
Lezione del 3 DICEMBRE 2012
ALTERAZIONI DEL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
Lipotimia: è una sensazione di debolezza improvvisa che non comporta la perdita di coscienza.
Sincope: perdita di coscienza completa e improvvisa che altera le funzioni vitali.
Shock: condizione di inadeguato apporto di ossigeno agli organi vitali.
Emorragia: fuoriuscita massiva di sangue dai vasi sanguigni.
LIPOTIMIAÈ una riduzione dell’irrorazione cerebrale dovuta ad un abbassamento improvviso della pressione arteriosa.
Cause: digiuno
posizione eretta e immobile per lungo tempo
forti emozioni
affaticamento
Il paziente è pallido, suda freddo, ha le vertigini ,
la visione è offuscata e il polso è debole e lento.
Come intervengo? Metto il paziente in posizione di Trendelemburg (supino, con gli arti inferiori sollevati) e gli assicuro un ambiente ventilato e ossigenato.
SINCOPEÈ la perdita improvvisa e completa della coscienza.
È dovuta a una riduzione improvvisa dell’apporto di sangue al cervello a causa di malattie cardiache, nervose, polmonari o a traumi.
Il paziente: 1. si sente instabile e stordito
2. è pallido e suda freddo
3. perdo il tono muscolare e ha polso debole
4. perde la coscienza
Che faccio? Posizione di Trendelemburg
Controllo i parametri vitali
Eseguo il BLS
SHOCKÈ l’inadeguato apporto di ossigeno agli organi vitali.
Tipi di shock: ipovolemico → es. in seguito a emorragia massiva
Cardiogeno → es. seguente a infarto cardiaco massivo
Neurogeno → es. da danno cerebrale o spinale
Settico → per eccessiva risposta immunitaria
Il paziente ha il polso debole e accelerato!!!!!!
È pallido e freddo e può tremare.
Può essere dispnoico ( es. nello shock cardiogeno)
Come intervengo? Elimino le cause dello shock, se possibile
Controllo i parametri vitali
Posizione di Trendelemburg (se non conosco la causa)
BLS
EMORRAGIAE' la fuoriuscita massiva di sangue dai vasi sanguigni.
Quanto sangue circola nel nostro corpo? 5 litri!!
Nell'uomo può essere tollerata la perdita fino a 1/3 del volume ematico circolante.
L'emorragia può essere: esterna arteriosa
esteriorizzata venosa
interna
Inizialmente l'organismo risponde aumentando la frequenza cardiaca e quella respiratoria; se non si interviene immediatamente → shock!
Come interveniamo?
EMORRAGIA INTERNA: controllo i parametri vitali e trasporto rapidamente il paziente in pronto soccorso.
EMORRAGIA ESTERIORIZZATA:
1. dal naso → faccio inclinare la testa in avanti
comprimo la narice per almeno 10 minuti
applico impacchi freddi sella fronte e sulla nuca
SI → NO →
2. dall'orecchio: far girare la testa dalla parte che sanguina
non tamponare ma lasciar uscire il sangue
applicare ghiaccio sulla testa
coprire l'orecchio con una garza sterile
trasportare al paziente in ospedale.
EMORRAGIA ESTERNA:
1. Compressione manuale sul punto sanguinante e sull'arteria principale della regione anatomica . La compressione si fa preferibilmente su un piano osseo.
Es. arteria ascellare per l'emorragia della spalla, arteria femorale per l'emorragia della coscia.
2. Applicazione del laccio emostatico → da utilizzare solo quando non è possibile effettuare la compressione manuale.
È uno strumento pericoloso perchè esclude tutta la regione a valle dalla circolazione.
Va posto tra cuore e ferita.
Utilizzabile solo per le emorragie degli arti: si mette su braccio e coscia.
NO su avambraccio e gamba!
Il laccio, una volta posizionato, deve essre allentato ogni 20 minuti. Il soccorritore scriverà sulla fronte del paziente
“laccio” + ora di posizionamento.
PARTO.
Procedere con il trasferimento immediato in ospedale!
Ricorda!!! Per le donne in gravidanza la posizione laterale di sicurezza è SEMPRE sul lato sinistro!!!
ALTERAZIONI DEL SISTEMA RESPIRATORIO.
Edema polmonare acuto.
È l'accumulo del plasma del sangue nella zona polmonare compresa tra i capillari polmonari e l'alveolo (la più piccola unità costitutiva del polmone).
Il paziente ha difficoltà a respirare, le labbra e le estremità sono cianotiche, tossisce con escreato schiumoso roseo, è pallido e la cute è fredda, si agita molto.
Come intervenire?
Posizioniamo il paziente semiseduto con gli arti inferiori declivi.
Trasportiamo immediatamente il paziente in pronto soccorso.
CRISI ASMATICA
E' lo spasmo improvviso dei bronchi nei soggetti predisposti.
Il paziente non riesce a respirare, ha la tosse, è ansioso, utilizza i muscoli accessori della respirazione, è cianotico e tachicardico.
Come intervengo?
Posiziono il paziente in posizione semiseduta e gli somministro O2, oltre a tranquillizzarlo.
DIABETEE’ una malattia metabolica caratterizzata da alti livelli di zucchero (glucosio) nel sangue.
Cause: 1) deficit di insulina
2) insulino-resistenza
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che regolarizza l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule dell’organismo; permette la trasformazione del glucosio in energia utilizzabile da parte del nostro corpo.
Quanti tipi di diabete? Diabete 1
Diabete 2
COMPLICANZE DEL DIABETE
Glicemia normale: 65- 110 mg/dl
IPOGLICEMIA: valori di glicemia inferiori a 60 mg/dl.
Cause: alimentazione insufficiente
attività fisica eccessiva senza un’alimentazione adeguata
somministrazione di eccessiva insulina
Come appare il paziente? Debole, sudato e freddo, confuso, ha la vista annebbiata, ha mal di testa
Nei casi più gravi si arriva alla perdita di coscienza e al coma ipoglicemico.
Che faccio? Se il paziente è cosciente somministro zucchero, caramelle.
Se il paziente è incosciente lo metto in posizione laterale di sicurezza e lo trasporto in ospedale.
IPERGLICEMIA: valori di glicemia superiori a 200 mg/dl.
Cause: ridotta somministrazione di terapia in persone già diabetiche
malattie febbrili
disordini alimentari
Com’è il paziente? Stanco
Ha molta sete
Urina molto
Vomita
Si può alterare lo stato di coscienza fino al coma
Che faccio? Se è cosciente → gli faccio bere molta acqua
Se è incosciente → lo trasporto in PS in posizione laterale di sicurezza.
DOLORE ACUTO STENOCARDICOÈ causato dall'ostruzione delle arterie coronarie che irrorano il
muscolo cardiaco.
Se l'ostruzione è parziale → angina pectoris
Se l'ostruzione è completa → infarto del miocardio
ANGINA PECTORIS
Dolore retrosternale
Irradiazione a spalla e braccio sx
Durata = max 20 min
INFARTO ACUTO
Dolore retrosternale
Irradiazione a spalla e braccio sx
Durata = ore
Tachicardia
Pallore e sudorazione fredda
Dispnea
Angoscia
Come intervenire?
Tranquillizzare il paziente
Somministrare O2
Trasporto immediato al pronto soccorso
EPILESSIAE' una malattia del sistema nervoso centrale caratterizzata
dalla scarica anomala dei neuroni.
Può manifestarsi come -piccolo male
- grande male
Il paziente va incontro a crisi convulsive che interessano tutti muscoli volontari del corpo.
Si possono associare: difficoltà respiratorie, fuoriuscita di saliva dalla bocca, incontinenza.
Cosa fare? NON ostacolare i movimenti convulsivi!!!
Evitare che il paziente si faccia male
Garantire sostegno psicologico al pz alla fine della crisi
GRAZIE!