metodi di analisi quantitativa della risposta sismica ... · capostipite dei programmi...
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Metodi di analisi quantitativa Metodi di analisi quantitativa della risposta sismica locale: della risposta sismica locale:
livello 3 di "Indirizzi e Criteri per la livello 3 di "Indirizzi e Criteri per la microzonazionemicrozonazione
sismica 2008"sismica 2008"
Casi studioCasi studio
Floriana Floriana PergalaniPergalaniPolitecnico di Milano Politecnico di Milano ––
Dipartimento di Ingegneria StrutturaleDipartimento di Ingegneria Strutturale
STUDI DI
MICROZONAZIONE
SISMICA: TEORIA E APPLICAZIONIAosta, 18 -19
ottobre 2011
Sigla SCENARIO PERICOLOSITA’ SISMICA LOCALE EFFETTIZ1a Zona caratterizzata da movimenti franosi attivi Z1b Zona caratterizzata da movimenti franosi quiescenti
Z1c Zona potenzialmente franosa o esposta a rischio di frana
Instabilità
Z2 Zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti (riporti poco addensati, terreni granulari fini con falda superficiale)
Cedimenti e/o liquefazioni
Z3a Zona di ciglio H > 10 m (scarpata con parete subverticale, bordo di cava, nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o di natura antropica)
Z3b Zona di cresta rocciosa e/o cocuzzolo: appuntite - arrotondate
Amplificazioni topografiche
Z4a Zona di fondovalle con presenza di depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali granulari e/o coesivi
Z4b Zona pedemontana di falda di detrito, conoide alluvionale e conoide deltizio-lacustre
Z4c Zona morenica con presenza di depositi granulari e/o coesivi (compresi le coltri loessiche)
Z4d Zone con presenza di argille residuali e terre rosse di origine eluvio-colluviale
Amplificazioni litologiche e geometriche
Z5 Zona di contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse
Comportamenti differenziali
Effetti localiEffetti locali
Effetti di instabilità• Movimenti franosi• Cedimenti, densificazioni, liquefazioniTerreni con comportamento INSTABILE
nei
riguardi del sisma
Effetti di sito o di amplificazione sismica• Litologiche• MorfologicheTerreni con comportamento STABILE nei riguardi del sisma
Effetti localiEffetti locali
Effetti di sito di tipo areale estesi su tutta l’area con modalità
diverseEffetti di instabilità
di tipo puntuale concentrati in piccoli areali
Comportamento non lineare descritto dall’evoluzione dei parametri G e D
al crescere di
l = soglia elastica o di linearità (0.0001 –
0.01 %)
v
= soglia volumetrica(0.01 –
0.1 %)
a)
Modello elastico lineare (se D0
=0) o visco-elastico
(D0
)b)
Modello elastico lineare equivalente (coppie G-D)
c)
Modello non lineare elasto- plastico
con incrudimento
(accoppiamento deformazioni distorsionali
e volumetriche)
Effetti localiEffetti locali
In funzione della scala di lavoro e dei risultati che si intende ottenere:
• Approccio qualitativo –
Livello 1 (ICMS)
• Approccio semiquantitativo –
Livello 2 (ICMS)
• Approccio quantitativo –
Livello 3 (ICMS)
Effetti localiEffetti locali
Due metodologieDue metodologie:
• Analisi numeriche
• Analisi sperimentali
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
Livello di approfondimento di zone suscettibili di amplificazioni o di instabilità, nei casi di situazioni geologiche e geotecniche complesse, non risolvibili con abachi o metodi semplificati
Può modificare sostanzialmente le carte di microzonazione di livello 2 (es. Inversione di velocità)Indagini
• campagne di acquisizione dati sismometrici, sondaggi, prove in foro e in superficie per la determinazione di profili di Vs, sismica a rifrazione, prove geotecniche in situ e in laboratorio, microtremori, finalizzate alla definizione del modello del sottosuolo di riferimento
Elaborazioni
• Definizione dell’input sismico
• analisi numeriche 1D, 2D e 3D per le amplificazioni e/o analisi sperimentali
Prodotti
• carta delle indagini
• carta di microzonazione
sismica con approfondimenti e relazione illustrativa
Livello 3
Indirizzi e Criteri per la Indirizzi e Criteri per la MicrozonazioneMicrozonazione
SismicaSismica
Zone di deformazione permanente
Zone stabili suscettibili di amplificazione caratterizzate da spettri di risposta in
accelerazione al 5% dello smorzamento critico
Zone stabili
Livello 3
Indirizzi e Criteri per la Indirizzi e Criteri per la MicrozonazioneMicrozonazione
SismicaSismica
0.000
0.100
0.200
0.300
0.400
0.500
0.600
0.700
0 0.5 1 1.5 2 2.5Periodo (s)
PSV
(m/s
)
∫5.0
1.05.01.0 )dT(T, PSVoutput)( PSVoutputSI
∫5.0
1.05.01.0 )dT,PSVinput(T)( PSVinputSI 5.01.0Fa
Indirizzi e Criteri per la Indirizzi e Criteri per la MicrozonazioneMicrozonazione
SismicaSismica
Psa
(g)
0.2 1.40.4 0.80.6 1.0 1.2
0.2
0.1
0.3
0.5
0.4
T
(s)Oscillatore
elementare ad 1 grado di libertà
Equazione del moto: x’’+x’+x=-a(t)
x=spostamento spettralex’=velocità
spettralex’’=accelerazione spettrale
=b/2m fattore di smorzamento=k/m pulsazione naturale oscillatore=2f ove f frequenza propriaMassa m Coefficiente
smorzamento b
Costante elastica k
Applicando l’accelerogramma di input ad oscillatori con n assegnato
(convenzionalmente 0.05 o 5%) e T variabile e riportando il valore massimo di x, x’
o x’’
si ottengono gli spettri in spostamento, in velocità
e in accelerazione
Indirizzi e Criteri per la Indirizzi e Criteri per la MicrozonazioneMicrozonazione
SismicaSismica
SPETTRO DI FOURIER
Indirizzi e Criteri per la Indirizzi e Criteri per la MicrozonazioneMicrozonazione
SismicaSismica
•
Spettro di ampiezza Ai
•
Spettro di fase i
•
Spettro di potenza Ai2
SPETTRO DI FOURIER
Indirizzi e Criteri per la Indirizzi e Criteri per la MicrozonazioneMicrozonazione
SismicaSismica
Dati e strumenti necessariDati e strumenti necessari:
• Moto sismico di riferimento (input sismico)
• Stratigrafia del sottosuolo
• Proprietà
meccaniche dei materiali
• Codici di calcolo
Analisi numericaAnalisi numerica
MOTO SISMICO MOTO SISMICO DIDI
RIFERIMENTORIFERIMENTO• 5 registrazioni (ITACA, 2006);
• Caratteristiche sismogenetiche
della sorgente;
• Coppia magnitudo-distanza dalla sorgente (da dati di disaggregazione prodotti dal Gruppo di Lavoro, 2004);
• Massima accelerazione orizzontale attesa (Gruppo di Lavoro, 2004);
• Registrazioni effettuate su bedrock
sismico (sottosuolo di categoria A, NTC).
Le registrazioni scelte possono essere oggetto di scalatura, per ottenere un valore medio del picco di accelerazione scalato più
vicino possibile al valore di amax
atteso conformemente a quanto previsto dalle NTC.
Analisi numericaAnalisi numerica
Analisi numericaAnalisi numerica
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0T(s)
Sa (g
)
NZZ_NS*0.9 NZZ_WETRT_NS*2 TRT_WEPNR_NS*2 mediaNTC-Categoria di sottosuolo A
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
NZZ_NS*0.9
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0 5 10 15 20Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
PNR_NS*2
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
NZZ_WE
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0 5 10 15 20 25 30 35 40Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
TRT_NS*2
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0 5 10 15 20 25 30 35 40Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
TRT_WE
MOTO SISMICO MOTO SISMICO DIDI
RIFERIMENTORIFERIMENTO
CARATTERIZZAZIONE DELLE SITUAZIONICARATTERIZZAZIONE DELLE SITUAZIONI• Costruzione delle sezioni da modellare
• Reperimento dei parametri geotecnici e geofisici necessari per la modellazione (velocità
onde S, velocità
onde P,
modulo di taglio, coefficiente di Poisson, rapporto di smorzamento, densità, curve di decadimento)
Analisi numericaAnalisi numerica
MODELLAZIONEMODELLAZIONE
• Scelta dei programmi di calcolo (monodimensionali, bidimensionali, ecc.)
• Scelta dei parametri che definiscono l’amplificazione (Pga, accelerogrammi, spettri di risposta, ecc.)
Analisi numericaAnalisi numerica
PROGRAMMI DI CALCOLO MONODIMENSIONALIPROGRAMMI DI CALCOLO MONODIMENSIONALI
Shake:
modello a strati continui parallelidominio frequenze lineare equivalentesforzi totali
Desra
-
Onda:
modello a masse concentratenon linearesforzi efficaci
Analisi numericaAnalisi numerica
Modello a strati continui
Analisi numericaAnalisi numericaModello a masse
concentrate
Analisi numericaAnalisi numerica
PROGRAMMI DI CALCOLO MONODIMENSIONALIPROGRAMMI DI CALCOLO MONODIMENSIONALI
Limiti:modello a volte troppo semplicistico per alcune situazioni reali
Vantaggi:applicabilità
su aree vaste (colonnine tipo)
non necessita della conoscenza della geometria sepolta bidimensionale
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKEAlgoritmo di calcolo più
semplice per analisi di RSL
frequentemente adottato nel settore tecnico-professionaleMonodimensionale –
Strati continui paralleli
SHAKE: “A computer program for
earthquake
response
analysis
of horizontally
layered
sites”Report n. EERC 72-12 Dicembre 1972 (B. Schnabel
–
J. Lysmer
–
H. Bolton
Seed
Berkeley
California)Compilato in FORTRAN IV (o FORTRAN 66)
SHAKE91: “A computer program for
conducting
equivalent
linear
seismic
response
analyses
of
horizontally
layered
soils
deposits”
1992 (J. Idriss
e J. I. Sun
Davis California)Compilato in FORTRAN 90
Miglioramenti nella struttura dei dati di input, maggiore elasticità
e potenzialità
di calcolo
Introduzione di nuove relazioni G/G0 e D in funzione di
Negli ultimi 15 anni sono state sviluppate numerose versioni che
lavorano in ambiente Windows e che utilizzano l’algoritmo SHAKE91 implementato in pre-
processing
e post-processing per fornire diverse applicazioni di utilizzo comune. Tra i più
noti si ricordano:
WSHAKE -
PROSHAKE –
EERA –
SHAKEM e PSHAKE -
SHAKE2000
Tipo
: MonodimensionaleDiscretizzazione
: A strati continui
Modello terreno
: Visco-elastico
lineareAnalisi
: Sforzi totali
Implementazione non linearità
: Equivalente lineareTipo di soluzione
: Funzione trasferimento
Dominio di analisi
: FrequenzeTipo di frontiera basale
: Assorbente -
deformabile
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKECapostipite dei programmi monodimensionali di analisi del comportamento sismico del terreno -
adotta una serie
di scelte di modellazione poi riprese in altri codici numerici
MONODIMENSIONALE (metodo della trave a taglio)Terreno soggetto solo ad oscillazione orizzontale e deformazioni
di
taglio puro trascurando le dimensioni trasversali
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKE
CAMPO DI APPLICAZIONESituazioni piano-parallele ad uno o più
strati ipotizzando lateralmente
omogenea la stratigrafia presente ai lati della verticale di analisiEsempio di situazioni riconducibili ad uno schema monodimensionale:aree centrali di estese valli alluvionali superficiali
FENOMENI CONSIDERATIAmplificazione del moto sismico per effetto litologico:INTRAPPOLAMENTO di onde S all’interno del deposito, favorito dal
contrasto di impedenza fra terreno e bedrock sismicoRISONANZA determinata dalla prossimità
tra le frequenze del moto al
bedrock sismico e quelle naturali di vibrazione del deposito
MODELLO A STRATI CONTINUITiene in conto l’eterogeneità
verticale del terreno in considerazione del
fatto che l’ipotesi ad unico strato omogeneo equivalente (per cui esistono soluzioni analitiche in forma chiusa) sottostima notevolmente gli effetti di amplificazione del moto sismico
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKE
MEZZO CONTINUO MULTISTRATO (ricostruito dal modello geologico
geotecnico e geofisico)
Soluzione per ciascun strato i dell’equazione differenziale di equilibrio dinamico della propagazione delle onde
ECCITAZIONE SISMICA(applicata verticalmente alla base ed espressa in storia temporale dell’accelerazione)
+
u (z,t) = spostamento orizzontale = densità= coefficiente di viscositàG = modulo di taglio z = coordinata locale (0 ≤
z ≤
h)
h = spessore
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKEFRONTIERA ASSORBENTE O DEFORMABILEFRONTIERA ASSORBENTE O DEFORMABILE
Si introducono i parametri del substrato (r
– Vsr
) in modo da evitare l’intrappolamento nel modello delle onde riflesse verso il basso Con la frontiera deformabile parte dell’energia dell’onda riflessa incidente sulla base viene assorbita (per smorzamento di radiazione) Viene definito il rapporto tra l’impedenza sismica della roccia e quella del terreno sovrastante:
sss
srr
VV
I
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKEFUNZIONE DI TRASFERIMENTOFUNZIONE DI TRASFERIMENTO
In funzione delle condizioni al contorno imposte all’interfaccia di ciascun strato:Condizione di continuità: lo spostamento e le tensioni tangenziali al tetto dello strato i
sono uguali a quelli della
base dello strato i+1Condizione di superficie libera: al tetto dello strato più
superficiale la tensione tangenziale è
nulla (onda incidente e riflessa di pari ampiezza)
Hik
()
Funzione di trasferimento tra due livelli i
e kA
ampiezza onde che si propagano verso l’alto
B
ampiezza onde che si propagano verso il basso
ii
kkik BA
BAH
)(
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKEDOMINIO DELLE FREQUENZEDOMINIO DELLE FREQUENZE
OPERAZIONE DI CONVOLUZIONE (prodotto frequenza per frequenza)Fs
() = H () * Fb
()Fs
()
Spettro di Fourier del moto in superficieH ()
Funzione di trasferimento
Fb
()
Spettro di Fourier del moto alla base
Dallo spettro di Fourier, utilizzando la trasformata inversa di Fourier, si ottiene il moto alla superficie in termini di storia temporale dell’accelerazione
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKESCHEMA RIASSUNTIVOSCHEMA RIASSUNTIVO
Parametri fondamentali necessariParametri fondamentali necessariMODELLO
• Stratigrafia del sottosuolo, spessore di ciascun strato omogeneo di terreno e profondità
del bedrock
sismico (Vs>800 m/s)
• Densità
di ciascun strato e del bedrock sismico
• Modulo di taglio elastico iniziale G0
o valore della velocità
delle onde S
• Rapporto di smorzamento
iniziale D0
Curve di correlazione G-
e D- cioè
leggi di variazione del
modulo di taglio e del rapporto di smorzamento con la deformazione tangenziale
+
Codice di calcolo SHAKECodice di calcolo SHAKE
+ECCITAZIONE SISMICA applicata verticalmente alla base ed espressa in storia temporale dell’accelerazione
PROGRAMMI DI CALCOLO BIDIMENSIONALIPROGRAMMI DI CALCOLO BIDIMENSIONALIFlac:
differenze finite (DFM)varie leggi costitutive
Quad
-
Flush:
elementi finiti (FEM)modello a masse concentratelineare equivalentedominio del tempo
Besoil
–
Elco:
elementi di contorno (DEM)elasticodominio delle frequenze
Else:
elementi spettrali (SM)elasticopossibili versioni 3D
Ahnse: metodo ibrido SM-FEM
Analisi numericaAnalisi numerica
Analisi numericaAnalisi numerica
260
270
280
290
300
310
320
330
340
350
0 50 100 150 200 250 300 350 400
FEM
BEM
Analisi numericaAnalisi numericaPROGRAMMI DI CALCOLO BIDIMENSIONALIPROGRAMMI DI CALCOLO BIDIMENSIONALI
Limiti:complessità
nella costruzione del modello
necessità
di conoscenza delle caratteristichegeometriche sepolte (> indagini)
Vantaggi:buona rispostapossibilità
di modellazione per casi particolari
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4MAlgoritmo di calcolo più
complesso per analisi di RSL non
frequentemente adottato nel settore tecnico-professionale Bidimensionale –
Elementi finiti
QUAD4 -
A computer program
for
evaluating
the seismic
response
of
soil
structures
by
variable
damping
finite element
procedures, UCB EERC Report No 73-16, 1973 (Idriss
I.M., Lysmer
J., Hwang
R. & Seed
H.B.)Compilato in FORTRAN IV (o FORTRAN 66)
QUAD4M, A computer program for evaluating the seismic response of soil structure by variable damping finite element procedures. Report of Dip. of Civil & Environmental Eng., University of California, Davis, 1993 (Hudson M.B., Idriss
I.M., Beikae
M.
)Compilato in FORTRAN V
Miglioramenti nella struttura dei dati di input, maggiore elasticità
e potenzialità
di calcolo
Introduzione di nuove relazioni G/G0
e D in funzione di Implementazione della frontiera inferiore di tipo assorbente/deformabile, introducendo smorzatori viscosi
Negli ultimi anni sono state sviluppate altre versioni che lavorano in ambiente Windows e che utilizzano l’algoritmo di QUAD4M. Tra i più
noti si ricordano: Q4MESH, QUAKE/W
Tipo
: BidimensionaleDiscretizzazione
: A masse concentrate
Modello terreno
: Visco-elastico
lineareAnalisi
: Sforzi totali
Implementazione non linearità
: Equivalente lineareTipo di soluzione
: Derivazione numerica (u)
Dominio di analisi
: TempoTipo di frontiera basale
: Assorbente -
deformabile
Capostipite dei programmi bidimensionali di analisi del comportamento sismico del terreno -
adotta una serie di
scelte di modellazione poi riprese in altri codici numerici
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4M
BIDIMENSIONALE Terreno discretizzato
attraverso una FEM per cogliere le variazioni
laterali geometriche e meccaniche
CAMPO DI APPLICAZIONESituazioni di bacini sedimentari ad uno o più
strati
Valli limitate lateralmente da affioramenti di bedrock sismico, per limitare l’influenza degli effetti di bordo
FENOMENI CONSIDERATIAmplificazione del moto sismico per effetto litologico:INTRAPPOLAMENTO di onde S all’interno del deposito, favorito dal
contrasto di impedenza fra terreno e bedrock sismicoRISONANZA determinata dalla prossimità
tra le frequenze del moto al
bedrock sismico e quelle naturali di vibrazione del depositoGEOMETRIA rapporti geometrici complessi tra vari corpi sedimentari
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4M
MODELLO A MASSE CONCENTRATETiene in conto l’eterogeneità
verticale del terreno in considerazione del
fatto che l’ipotesi ad unico strato omogeneo equivalente (per cui esistono soluzioni analitiche in forma chiusa) sottostima notevolmente gli effetti di amplificazione del moto sismico
MEZZO DISCRETO MULTISTRATO (ricostruito dal modello geologico
geotecnico e geofisico)
Soluzione per ciascuna massa mi
dell’equazione differenziale di equilibrio dinamico della propagazione delle onde; massa concentrata in corrispondenza dei nodi degli elementi
ECCITAZIONE SISMICA(applicata verticalmente alla base ed espressa in storia temporale dell’accelerazione)
+
u (z,t) = spostamento orizzontale = densità= coefficiente di viscositàG = modulo di taglio h = spessoreMatrici: M, C, K
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4M
MODELLO VISCO-ELASTICO LINEARE (Kelvin -
Voigt) Tiene conto dei fenomeni di dissipazione per smorzamento interno
[M] (d2u/dt2) + [C] (du/dt) + [K] (u) = (J) a(t)
[M] =
m1
m2
…..
mn+1
[C] =
c1
-c1
-c1 c1
+c2
-c2
…..
-cn
cn
+cn+1
[K] =
k1
-k1
-k1 k1
+k2
-k2
…..
-kn
kn
(J) è
il vettore delle sollecitazioni esterne a(t)
La matrice C
non è
di facile soluzione, si utilizza il criterio di Rayleigh legandola alle matrici M e K
Integrazione diretta per via numerica passo-passo dell’equazione del moto
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4M
NON LINEARITA’
MATERIALITramite una serie di analisi elastiche lineari si riaggiornano
i
parametri G
e
D
in funzione del livello di deformazione efficace (eff
) raggiunto in ogni ciclo fino alla convergenza (tolleranze)eff
= 0.65 max
max
è
la sollecitazione massima raggiunta nei nodi della mesh
durante l’evento sismico
Importanza delle curve G/ e D/
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4M
FRONTIERA ASSORBENTE O DEFORMABILE
Si introducono i parametri del bedrock sismico (r
–
Vsr
- Vpr
) in modo da evitare l’intrappolamento nel modello delle onde riflesse verso la frontieraCon la frontiera deformabile parte dell’energia dell’onda riflessa incidente sulla base viene assorbita (per smorzamento di radiazione) attraverso l’introduzione di uno smorzatore viscoso con coefficiente cn+1
pari all’impedenza del bedrock sismico r
Vr
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4M
Parametri fondamentali necessariParametri fondamentali necessariMODELLO
• Stratigrafia del sottosuolo, spessore di ciascun strato omogeneo di terreno e profondità
del bedrock
sismico (Vs>800 m/s) • Discretizzazione
in una
mesh
FEM• Densità • Coefficiente di Poisson
()
• Modulo di taglio elastico iniziale G0
• Valore della velocità
delle onde S
e P
del bedrock
sismico• Rapporto di smorzamento
iniziale D0
Curve di correlazione G-
e D- cioè
leggi di variazione del
modulo di taglio e del rapporto di smorzamento con la deformazione tangenziale
+
+ECCITAZIONE SISMICA applicata verticalmente alla base ed espressa in storia temporale dell’accelerazione
REGOLA DI
DISCRETIZZAZIONEhmax
= Vs / (6÷8)fmax
Lmax
= 10hmax
Codice di calcolo QUAD4MCodice di calcolo QUAD4M
Codice di calcolo ELCOCodice di calcolo ELCO
Algoritmo di calcolo più
complesso per analisi di RSL non frequentemente adottato nel settore tecnico-professionale Elementi di contorno
ELCO, A program for two-dimensional analyses using boundary
element method. Rapporto Tecnico, IRRS, Milano. Callerio
A., Petrini
V., Pergalani
F., 2000Compilato in FORTRAN VI
Tipo
: BidimensionaleDiscretizzazione
: Elementi di contorno
Modello terreno
: ElasticoAnalisi
: Sforzi totali
Tipo di soluzione
: Funzioni di GreenDominio di analisi
: Frequenze
Programma bidimensionali di analisi del comportamento sismico del terreno -
adotta una serie di scelte di
modellazione
Codice di calcolo ELCOCodice di calcolo ELCO
BIDIMENSIONALE Terreno discretizzato
attraverso un BEM per cogliere le variazioni
laterali geometriche e morfologiche della superficie topografica
CAMPO DI APPLICAZIONESituazioni di creste o scarpate caratterizzate da affioramenti di bedrock sismico, quindi a comportamento elastico sotto sollecitazione sismica
FENOMENI CONSIDERATIAmplificazione del moto sismico per effetto morfologico:FOCALIZZAZIONE delle onde sismiche che si genera solo quando la
lunghezza dell’onda incidente λ
è
comparabile con la semilarghezza L della base dell’irregolarità
Codice di calcolo ELCOCodice di calcolo ELCO
MODELLO A ELEMENTI DI
CONTORNOL’entità
dei fenomeni di amplificazione in sommità
è
direttamente correlata al
fattore di forma del rilievo (H/L), mentre lungo i fianchi l’interazione tra onde incidenti ed onde diffratte
produce variazioni in ampiezza e frequenza delle
onde sismiche, generando fenomeni di amplificazione ed attenuazione
MEZZO OMOGENEO(ricostruito dalla topografia)
La soluzione è
la funzione di Green Il contorno viene discretizzato
in
segmenti rettilineiConsidera una sola discontinuità
rappresentata dall’interfaccia mezzo- aria
e considera un mezzo
omogeneo, continuo, elastico
ECCITAZIONE SISMICA(applicata alla base ed espressa in storia temporale dell’accelerazione)+
= densitàVs
= velocità
delle onde S
x, y = coordinate della superficie topografica
Codice di calcolo ELCOCodice di calcolo ELCO
RISULTATIRISULTATI
• Accelerogrammi in superficie• Spettri risposta elastici e di Fourier in
superficie• Fattori di amplificazione (Fa)
Rapporti di intensità
spettrale (SI) calcolati per gli spettri in pseudovelocità, 5% di smorzamento, per diversi intervalli di periodo (es: 0.1-0.5s)
Fa = SIout
/ SIinp
Analisi numericaAnalisi numerica
Due metodologie:
• Analisi numeriche
• Analisi sperimentali
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
•
Acquisizione di dati strumentali
attraverso campagne di registrazione eseguite in sito usando velocimetri o accelerometri
• Registrazioni
di rumore di fondo (microtremore di origine naturale o artificiale) o eventi sismici di magnitudo variabile; i dati acquisiti elaborati permettono di definire la direzionalità
del
segnale sismico e la geometria della zona sismogenetica-sorgente
I metodi di analisi strumentale più
diffusi ed utilizzati sono il metodo HVSR di
Nakamura
(1989) e il metodo dei rapporti spettrali HHSR di Kanai
e Tanaka
(1961)
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
METODO DI NAKAMURA METODO DI NAKAMURA --
HVSRHVSR• Componente verticale del moto non risente di effetti di
amplificazione • Al bedrock
il rapporto tra la componente verticale e
quella orizzontale è
prossimo all’unità• Il rapporto tra la componente orizzontale e quella
verticale fornisce un fattore di amplificazione e il periodo proprio dei depositi
• In generale è
necessario effettuare la media di quanti più
eventi possibile; in questo modo si può inoltre
valutare l'effetto di più
sorgenti di rumore tra loro combinate, superando il problema di una loro eventuale accentuata localizzazione
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
METODO DI NAKAMURA METODO DI NAKAMURA ––
HVSRHVSRDefinendo come HS
e VS
gli spettri di Fourier delle componenti
orizzontali e verticali del moto misurato in superficie, come HB
e VBquelle misurate su bedrock
e AS
e AB
la componente della sorgente locale si ottiene:
RV
= VS
/ VB
= AS
/ AB
RH
= HS
/ HB
= [AS
SS
] / AB
RH
/ RV
= SS
= [HS
VB
] / [HB
VS
]
VB
/ HB
= 1
SS
= HS
/ VS
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
METODO DEI RAPPORTI SPETTRALI METODO DEI RAPPORTI SPETTRALI --
HHSRHHSR
• Basato su registrazioni accelerometriche, velocimetriche
o di spostamento in
corrispondenza di varie stazioni tra cui una considerata di riferimento (posta su bedrock)
• Il rapporto tra lo spettro di Fourier delle stazioni e lo spettro di Fourier del riferimento permette di calcolare le funzioni di trasferimento del deposito che, applicate al moto di input, forniscono il grado di amplificazione
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
Il metodo si articola nelle seguenti fasi– lettura degli arrivi primari delle onde S
– calcolo degli spettri di Fourier
– lisciamento degli spettri
– calcolo dei rapporti spettrali (FUNZIONE DI
TRASFERIMENTO DEL SITO) ottenuti calcolando il
rapporto per ogni frequenza tra lo spettro di ciascun
sito e lo spettro del sito di riferimento
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
HVSR Funzione ricevitore
HHSR Funzione di
trasferimento
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
HVSR HVSR --
HHSRHHSRLimiti:Risposta solo in campo elastico
Difficoltà
nella scelta del sito di riferimento (HHSR)
Tempi di acquisizione sufficientemente lunghi
Vantaggi:Semplicità
ed economicità
(HVSR)
Determinazione periodo proprio deposito (HVSR)
Determinazione funzione di trasferimento (HHSR)
Approccio quantitativoApproccio quantitativo
OBIETTIVIOBIETTIVI
• Microzonazione
sismica di livello 3 utilizzando sia analisi numeriche sia analisi sperimentali del centro urbano;
• Rendere disponibili strumenti operativi per la pianificazione urbanistica, per la pianificazione delle emergenze per la protezione civile e per la progettazione.
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
ENTI COINVOLTIENTI COINVOLTI• Regione Umbria• Comune di Perugia
ENTI ENTI DIDI
RICERCARICERCA• INOGS di Trieste• CNR-IDPA di Milano• Politecnico di Milano• Dipartimento Scienze della Terra di Pisa
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
FASI FONDAMENTALI DELLO STUDIOFASI FONDAMENTALI DELLO STUDIORilevamento geologico di 4 sezioni (scala 1:10.000)
Redazione di carte geologiche e di pericolosità
sismica locale
Raccolta dati geologici, geomorfologici, geofisici e geotecnici sia esistenti sia da indagini in sito e in laboratorio effettuate nell’ambito del progetto
Studio storico e d’archivio sul danneggiamento da terremoti della città
di Perugia
Costruzione del modello geologico-geofisico
ed individuazione delle sezioni rappresentative
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
FASI FONDAMENTALI DELLO STUDIOFASI FONDAMENTALI DELLO STUDIOIndividuazione dell’input sismico
Modellazione numerica 1D e 2D e determinazione dei fattori di amplificazione e degli spettri di risposta elastici in accelerazione
Analisi strumentale in punti significativi e determinazione dei fattori di amplificazione e degli spettri di risposta elastici in accelerazione
Confronti tra i risultati delle modellazioni numeriche e delle analisi sperimentali
Prime proposte per un uso dei risultati sia in ambito pianificatorio
sia in ambito progettuale
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
RACCOLTA DATIRACCOLTA DATIIndagini geologiche e geotecniche (800 sondaggi)
Informazioni sul danneggiamento storico da terremoti (500 dati)
Carte geografiche storiche realizzate a partire dal 1572 (156 mappe)
Nuova campagna geognostica:• 12 sondaggi a carotaggio continuo della profondità
di 40 m
ciascuno, con relativi down hole• 11 prove SPT• 11 stendimenti
di sismica superficiale a rifrazione (138 m ognuna)
con restituzione tomografica
per onde SH e P• 3 profili sismici con tecniche MASW e Remi• prove di laboratorio statiche e dinamiche su 23 campioni
indisturbati (proprietà
fisiche, analisi granulometrica, prova edometrica, prova triassiale
e colonna risonante)
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
Sondaggi
Sismica a rifrazione
Nuove campagne di indagini
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1
0.00001 0.0001 0.001 0.01 0.1Deformazione tangenziale (g%)
G/G
0
S1C2 APM S5C2 SS-LAS6C2 SM S8C2 AMS9C3 TA S12C1 EC-F-RRollins (1998) CP-CT-GA Sintema di Fighille (2001) AM
0.00
2.00
4.00
6.00
8.00
10.00
12.00
14.00
16.00
18.00
20.00
0.00001 0.0001 0.001 0.01 0.1Deformazione tangenziale (g%)
D%
S1C2 APM S5C2 SS-LAS6C2 SM S8C2 AMS9C3 TA S12C1 EC-F-RRollins (1998) CP-CT-GA Sintema di Fighille (2001) AM
unità geofisica sigla Vs (m/s) Vp (m/s) (kN/m3)riporti R 220 710 19.2frane F 250 750 19.2unità eluvio-colluviale EC 260 830 19.6unità ghiaiosa alluvionale GA 300 1020 19.7unità limosa alluvionale LA 270 780 19.4unità argillosa Pian di Massiano APM 250 1800 19.7unità argillosa S. Sisto SS 350 1350 19.3unità conglomeratica Tassello CT 510 1890 20.2unità sabbiosa Monterone SM 470 2060 21unità argillosa Monteluce AM 500 1870 20unità conglomeratica Piscille CP 650 2200 20unità torbiditica alterata TA 540 2120 20unità Marnoso-Arenacea MA 760 2440 20.9unità Schlier S 900 2300 21unità Bisciaro B 900 2400 23.5unità Scaglia Cinerea SC 1000 2520 24.2unità Scaglia Rossa SR 1800 4560 25.5
MODELLO MODELLO GEOLOGICO GEOLOGICO GEOFISICOGEOFISICO
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
SEZIONI GEOLOGICHE SEZIONI GEOLOGICHE --
GEOFISICHEGEOFISICHE
0100200300400500
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 800
GA
AM TA
CT
1 2
3 4
5 6 7 8 9
10 11 12 13 14
15
16
CT AM
TA EC
EC R R EC
0100200300400500
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 5000 5500 6000 6500 7000 7500 8000 8500
GA
CT
TA
CT
1 2
3 4
5 6
7 8
9 10 11 12
13
CT SM TA CT EC
R F EC
APM
CT
EC
TA AM
TA
TA Centro Storico
Centro Storico
Pian di Massiano
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
INPUT SISMICOINPUT SISMICOCome previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/08):
5 accelerogrammi registrati su suolo di categoria A
Compatibili con le caratteristiche sismogenetiche
dell’area
Compatibili convalore
di amax
atteso (GdL, 2004)
Compatibili con coppia magnitudo-distanza da analisi di disaggregazione
Database ITACA
Evento Data Ora Lat (°)
Long (°)
Profondità (km) Mw ML Regime tettonico
VAL NERINA 1979-09-19 21:35:37 42.800 13.040 6.0 5.8 5.5 Faglia normale
GUBBIO 1984-04-29 05:03:00 43.208 12.568 6.0 5.6 5.2 Faglia normale
UMBRIA-MARCHE 1° SHOCK
1997-09-26 00:33:12 43.023 12.891 3.5 5.7 5.6 Faglia normale
UMBRIA-MARCHE 2° SHOCK
1997-09-26 09:40:25 43.015 12.854 9.9 6.0 5.8 Faglia normale
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
0.00
0.10
0.20
0.30
0.40
0.50
0.60
0.70
0.80
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0Periodo (s)
PSA
(g)
VAL NERINA_CSC_W-E
GUBBIO_PTL_N-S
GUBBIO_PTL_W-E
U-M 1° shock_ASS_N-S
U-M 2° shock_ASS_W-E
MEDIA
NTC_Categoria A_Perugia
Sigla Lat (°)
Long (°)
Distanza epicentrale (km) Evento Stazione Comp. Litologia
Pga (g)
CSC 42.710 13.010 9.3 VAL NERINA Cascia W-E Roccia 0.203
PTL 43.420 12.440 26.1 GUBBIO Pietralunga N-S Roccia - 0.172
PTL 43.420 12.440 26.1 GUBBIO Pietralunga W-E Roccia - 0.177
ASS 43.070 12.600 24.0 UMBRIA-MARCHE 1° SHOCK Assisi N-S Roccia 0.155
ASS 43.070 12.600 21.4 UMBRIA-MARCHE 2° SHOCK Assisi W-E Roccia 0.188
INPUT SISMICOINPUT SISMICOApplicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
-0.20
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0 5 10 15 20 25 30
Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
VAL NERINA_CSC_WE
-0.20
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0 5 10 15 20 25 30
Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
GUBBIO_PTL_NS
-0.20
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0 5 10 15 20 25 30
Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
GUBBIO_PTL_WE
-0.20
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0 5 10 15 20 25 30
Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
U-M 1° SHOCK_ASS_NS
-0.20
-0.15
-0.10
-0.05
0.00
0.05
0.10
0.15
0.20
0 5 10 15 20 25 30
Tempo (s)
Acc
eler
azio
ne (g
)
U-M 2° SHOCK_ASS_WE
INPUT INPUT SISMICOSISMICO
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
VAL NERINA_CSC_WE
0.000
0.001
0.002
0.003
0.004
0.005
0.006
0.007
0.008
0.009
0.010
0 5 10 15 20 25 30Frequenza (Hz)
Am
piez
za (g
*s)
GUBBIO_PTL_NS
0.000
0.001
0.002
0.003
0.004
0.005
0.006
0.007
0.008
0.009
0.010
0 5 10 15 20 25 30Frequenza (Hz)
Am
piez
za (g
*s)
GUBBIO_PTL_WE
0.000
0.001
0.002
0.003
0.004
0.005
0.006
0.007
0.008
0.009
0.010
0 5 10 15 20 25 30Frequenza (Hz)
Am
piez
za (g
*s)
U-M 1° SHOCK_ASS_NS
0.000
0.001
0.002
0.003
0.004
0.005
0.006
0.007
0.008
0.009
0.010
0 5 10 15 20 25 30Frequenza (Hz)
Am
piez
za (g
*s)
U-M 2°SHOCK_ASS_WE
0.000
0.001
0.002
0.003
0.004
0.005
0.006
0.007
0.008
0.009
0.010
0 5 10 15 20 25 30Frequenza (Hz)
Am
piez
za (g
*s)
INPUT INPUT SISMICOSISMICO
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
CODICI CODICI DIDI
CALCOLO CALCOLO
In relazione alle caratteristiche geologiche, geotecniche e geofisiche dell’area in esame, che presentano un andamento degli strati più
superficiali assimilabili a strati piano-paralleli, è
stato
scelto di utilizzare principalmente un codice di calcolo monodimensionale 1D
Lungo la sezione n. 2 sono state individuate due morfologie bidimensionali, che sono state oggetto di analisi 2D:
una valle (Pian di Massiano) -
FEM
un rilievo (centro storico Perugia) -
BEM
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
RISULTATI RISULTATI
Nei punti di indagine, riportati nelle sezioni, scelti in modo da avere una rappresentatività
dei profili
caratterizzati da diverse sequenze di unità
geofisiche e diversi spessori.
I risultati sono stati espressi in termini:
Fattori di amplificazione Fa (0.1-0.5s; 0.5-1.5s; 0.1-2.5s)
Spettri di risposta elastici in accelerazione al 5% dello smorzamento critico
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
RISULTATI RISULTATI I risultati delle analisi in termini di fattore di amplificazione mostrano in generale modesti valori di amplificazione se si escludono le aree caratterizzate dalla presenza di riporti (R), coltri eluvio-colluviali (EC) e unità
limose e ghiaiose alluvionali (LA e
GA) con spessori maggiori di 5 m
1.25
1.41
1.07
1.19
1.08 1.08
1.67
1.04
1.28
1.86
1.221.19 1.20
1.09
1.27
1.35
1.18 1.18
1.31
1.23
1.35 1.35
1.48
1.31
1.39 1.38 1.36 1.36
1.22
1.351.31
1.201.18
1.22 1.231.19
1.25 1.25
1.48
1.24
1.33
1.47
1.281.31
1.19
1.25 1.261.22
1.0
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
2.0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16Profili analizzati
Fa
fa .1-0.5 fa .5-1.5 fa .1-2.5
1.46
1.40
1.10
1.24 1.22
1.53
1.79
1.13
1.80
1.29
1.74
1.961.91
1.33
1.06
1.35
1.26
1.55
1.41
1.32 1.31
1.18
1.13
1.27
1.76
1.68
1.23
1.10
1.28
1.20
1.511.46
1.22 1.22
1.33
1.16
1.37
1.0
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
2.0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13Profili analizzati
Fa
fa .1-0.5 fa .5-1.5 fa .1-2.5
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
Gli spettri di risposta elastici in accelerazione mostrano modesti livelli di amplificazione, ben rappresentati dagli spettri di normativa associati alle relative categorie di sottosuolo, ad esclusione dei casi sopra citati. Si riportano i risultati nei punti 2 e 10 della sezione n. 1, che mostrano rispettivamente un caso di adeguatezza e un caso di
non adeguatezza della norma
RISULTATI RISULTATI
0.00
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0Periodo (s)
PSA
(g)
VAL NERINA_CSC_W-E
GUBBIO_PTL_N-S
GUBBIO_PTL-_W-E
U-M 1°SHOCK_ASS_N-S
U-M 2°SHOCK_ASS_W-E
MEDIA
NTC_Categoria B_Perugia
0.00
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0Periodo (s)
PSA
(g)
VAL NERINA_CSC_W-E
GUBBIO_PTL_N-S
GUBBIO_PTL-_W-E
U-M 1°SHOCK_ASS_N-S
U-M 2°SHOCK_ASS_W-E
MEDIA
NTC_Categoria C_Perugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
L’analisi 2D effettuata sul rilievo del centro storico non ha evidenziato sostanziali effetti di amplificazione topografica: è
mostrato il confronto tra gli spettri di risposta medi ottenuti in corrispondenza del punto sommitale del rilievo (punto 6 sezione 2) dalle analisi 1D e 2D
RISULTATI RISULTATI
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0Periodo (s)
PSA
(g)
Media_1D Media_2D NTC_Categoria B_Perugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
RISULTATI RISULTATI L’analisi 2D condotta in corrispondenza del Pian di Massiano
ha
evidenziato valori di amplificazione molto simili a quelli ottenuti dalle analisi 1D, mostrando una scarsa influenza delle geometrie
sepolte sull’amplificazione: è
mostrato il confronto tra gli spettri di risposta medi ottenuti in corrispondenza del punto 2 sezione 2 dalle analisi 1D e 2D
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0Periodo (s)
PSA
(g)
Media_1D Media_2D NTC_Categoria C_Perugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
ANALISI SPERIMENTALIANALISI SPERIMENTALIMetodo dei rapporti spettrali
28 siti di cui 2 di riferimento su substrato rigido
Sensori a 3 componenti Lennartz
Le-3Dlite
Registrazioni per 9 mesi
2100 eventi, Ml = 1.0-5.8, D = 20-500 Km
METODOLOGIA:
Calcolo rapporti spettrali
Funzione di amplificazione
Calcolo di Fa e spettri di risposta ai siti utilizzando input sismici della modellazione numerica
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
UBICAZIONE SITI REGISTRAZIONIUBICAZIONE SITI REGISTRAZIONI
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
RAPPORTI SPETTRALI RAPPORTI SPETTRALI
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
RISULTATI RISULTATI
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
CONFRONTO RISULTATI CONFRONTO RISULTATI I risultati ottenuti dalle analisi numeriche stati confrontati con quelli ottenuti dalla campagna strumentale: sono in generale tra loro concordi sia in termini di Fa sia in termini di spettri di risposta come mostrato nei due esempi punto 10 sezione n. 1 con presenza di riporto con spessore maggiore di 5 m, punto 2 sezione n. 1 con presenza di coltri eluvio-colluviali con spessore inferiore a 5 m
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5Periodo (s)
PSA
(g)
NUMERICA STRUMENTALE INPUT
0.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5Periodo (s)
PSA
(g)
NUMERICA STRUMENTALE INPUT
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
UTILIZZO DEI RISULTATI UTILIZZO DEI RISULTATI
Considerando la robustezza dei risultati ottenuti si può prevedere:
• per i valori di Fa un utilizzo in fase di pianificazione per definire una graduatoria di pericolosità
delle aree, previa estrapolazione
geologica e geofisica e relativa redazione di opportune carte
• per gli spettri di risposta elastici un utilizzo diretto in fase
di progettazione oppure un utilizzo indiretto per l’ottimizzazione della scelta dello spettro di norma che meglio rappresenta la situazione analizzata
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
UTILIZZO DEI RISULTATI UTILIZZO DEI RISULTATI
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia
UTILIZZO DEI RISULTATI UTILIZZO DEI RISULTATI
0.00
0.10
0.20
0.30
0.40
0.50
0.60
0.70
0.80
0.90
1.00
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0Periodo (s)
PS
A (g
)
P1 P2P3 P4P5-P6 P8P9 P11P12 P13P14 P15P16 NTC_Categoria B_Perugia
0.00
0.10
0.20
0.30
0.40
0.50
0.60
0.70
0.80
0.90
1.00
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0Periodo (s)
PS
A (g
)
P7 P10 NTC_Categoria C_Perugia
Applicazione Applicazione -- PerugiaPerugia