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i celebra oggi la Giornata mondia- le del migrante e del rifugiato che, anche quest’anno, rappresenterà un appuntamento particolarmente rile- vante per riflettere su una tematica di stringente attualità. Il 15 agosto scor- so il Santo Padre Francesco ha indiriz- zato una lettere di indizione della Gior- nata, nella quale egli si dice certo che «la nostra comune risposta si potreb- be articolare attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina del- la Chiesa: accogliere, proteggere, pro- muovere e integrare». Chiudendo il messaggio, il Papa ha voluto riaffer- mare come la Chiesa si muova «in conformità con la sua tradizione pa- storale» nell’impegnarsi in prima per- sona nel soccorso e l’integrazione ai fratelli che lasciano la propria Nazio- ne d’appartenenza. Anche l’arcidioce- si di Bologna sarà impegnata nelle ce- lebrazioni di questa Giornata partico- lare: alle 10.30 sarà celebrata una Mes- sa all’interno dell’Hub di via Mattei, che ha anche rappresentato la prima tappa della visita del Pontefice alla città lo scorso 1° ottobre. La celebrazione sarà preceduta da un indirizzo di saluto dell’arcivescovo Matteo Zuppi. Dalle 14.30 nel cinema Tivoli di via Massa- renti avrà luogo uno spettacolo di ma- rionette proposto da alcuni artisti di strada, al quale sono invitati tutti co- loro che risiedono nei pressi del Cen- tro di smistamento. Un modo diverso per conoscere queste persone che vi- vono un periodo non semplice della loro esistenza, al quale possono par- tecipare tutte le parrocchie che hanno già conosciuto gli ospiti del centro o che desiderano farlo. (M. P.) S Migranti, la Giornata mondiale abato 21 aprile la diocesi andrà pellegrina a Roma, per partecipare all’udienza speciale concessa, alle 12 in Aula Paolo VI, da papa Francesco alla nostra comunità e a quella di Cesena. Il pellegrinaggio sarà guidato dall’arcivescovo Matteo Zuppi, che alle 15 celebrerà la Messa nella basilica di San Pietro, all’Altare della Cattedra. Per informazioni ci si può rivolgere alla Segreteria organizzativa, alla mail segreteria21aprile2018@chiesa dibologna.it o al tel.0516480737 (martedì e venerdì ore 9–13). Referente per le prenotazioni è Petroniana Viaggi, via del Monte 3/G, tel. 051261036, mail [email protected] Chi desidera viaggiare in forma autonoma deve comunque ottenere da Petroniana viaggi il «Kit del pellegrino» per accedere all’udienza papale, al costo di euro 5 per persona. La stessa Petroniana propone tre «pacchetti di viaggio»; ne indichiamo le caratteristiche essenziali. Il primo è: in bus 1 giorno, con iscrizioni entro il 6 febbraio. Quota di partecipazione euro 75 (minimo 45 paganti per pullman). Quote speciali per famiglie: 2 genitori + 1 figlio euro 190; 2 genitori + 2 figli euro 220; 2 genitori + 3 figli euro 250; 2 genitori + 4 figli euro 270. Il programma prevede il ritrovo alle 4.30 a Bologna (parrocchie o Autostazione Pensilina 25) e il rientro in serata. Il secondo «pacchetto» è: in bus 2 giorni, con iscrizioni entro il 6 febbraio. Qui le riduzioni per famiglie verrano quantificate all’atto dell’iscrizione. Quota di partecipazione euro 155 (minimo 45 paganti per pullman), supplemento camera singola per il pernottamento euro 30. Il programma della seconda giornata (domenica 22 aprile) prevede alle 9 la Messa nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, poi il trasferimento in Vaticano per assistere alle 12 all’Angelus del Papa in Piazza San Pietro; pranzo libero; nel pomeriggio rientro a Bologna. Infine la possibilità in treno speciale con arrivo alla stazione San Pietro, 1 giorno, ancora in corso di definizione, compresa la quota di partecipazione che sarà indicativamente euro 100. S L A RIFLESSIONE I POVERI A TAVOLA, L ’EUCARISTIA SI FA CARITÀ P. MENGOLI E M. CEVENINI l pranzo coi poveri di Papa Francesco in San Petronio il 1° ottobre 2017 ha confermato la Chiesa di Bologna nella sua storia di attenzione al «momento del banchetto», luogo di nutrimento e di comunicazione amichevole. La Chiesa di Bologna ci ha insegnato che la consumazione del pranzo con il povero non è un momento da sfruttare in chiave pubblicitaria, per la presenza di giornali o televisioni in cerca di emozioni a buon mercato, ma ha la sua vera efficacia solo se si completa con la mensa eucaristica domenicale, dove la fame di eternità è saziata nell’incontro con il Signore Gesù. Per i cattolici bolognesi, quest’attenzione al pasto ha origini antiche, come ricordava il compianto cardinale Carlo Caffarra nel 2011: «Nella tradizione cultuale di san Petronio vi sono due filoni, il primo che evidenzia il salvataggio della città, l’altro che si richiama al santo come padre dei poveri e lo rappresenta proprio mentre dà cibo a persone indigenti». Nella memoria di molti sono ancora vive le testimonianze dirette ed indirette di alcuni «giganti della carità», come il pioniere dell’Ottocento, il venerabile monsignor Giuseppe Bedetti e nel secolo successivo il mai dimenticato don Olinto Marella, che nella mensa trovarono l’occasione per evangelizzare il povero. Una schiera di testimoni, guidati dai Vescovi che si sono succeduti sulla cattedra di san Petronio a partire dal secondo dopoguerra, hanno seguito le orme di questi precursori. Il cardinal Lercaro, che resse la Chiesa bolognese dal 1952 al 1968, ricordava spesso l’imperativo derivante dall’Eucaristia. «Se condividiamo il pane celeste, come non condivideremo il pane terreno?». Il suo successore, il cardinale Poma, volle istituire la Mensa della Fraternità, come segno permanente del Congresso Eucaristico 1977, successivamente potenziata dal cardinale Biffi nel 1987. Questa mensa copriva e copre molte delle esigenze alimentari serali della popolazione sola e senza casa. Un’iniziativa che, accompagnata da alcune mense serali parrocchiali e dalla Tavola di fraternità nel Dormitorio comunale di via Sabatucci, stupisce ancor oggi per la sua longevità e vivacità. Si farebbe un torto poi a non ricordare l’antica Mensa dei frati dell’Antoniano, fondata dal compianto padre Ernesto Caroli, e la più recente mensa «in piedi» dei frati Agostiniani di via Zamboni o i pranzi domenicali della Confraternita della Misericordia, e altri che per mancanza di spazio non citiamo. Le mense approntate dalla Chiesa petroniana per i poveri, interpretate come riverbero dell’Eucaristia, sono diventate suo prolungamento dell’Eucaristia, segno di fratellanza, attesa del banchetto del Regno. Lo stare a tavola, essendo momento e luogo d’incontro, porta a confrontare la propria storia con quella del vicino, aiuta a porsi domande che interpellano l’intimo del nostro animo, a chiederci come mai possano sussistere situazioni di disagio e marginalità anche estreme che restano tali nel tempo, anzi che si moltiplicano. I DI MATTEO ZUPPI * uanto è importante conoscere e far conoscere! E cercare di farlo unendo umanesimo, attenzione alla persona e professionalità. Quanto è importante dare voce ai tanti che non la hanno, che significa certo raccontare di loro, ma anche spiegare il mondo parlando di quello che resta invisibile, che non interessa perché non si impone e che non viene descritto dai meccanismi di informazione. Rischiamo di vedere tutto senza capire, di giudicare condizionati dalle «fake news» e dalle sconsiderate modalità dei social, in cui più che capire è importante insultarsi, eccitarsi con il protagonismo per cui si crede di contare in modo narcisistico per un «like» in più, prendere posizione senza però entrare nella complessità de problemi. Ecco perché ci serve Avvenire. Viviamo in un mare di opinioni, spesso così svariate e stravaganti da rendere difficile riconoscere il «seme di vero» che ciascuna porta con sé e che viene dallo Spirito. E rimaniamo condizionati dalle «letture» che alcuni mezzi di informazione presentano e che diventano più «vere» dei fatti stessi: perché i fatti non vengono raccontati, ma interpretati. Quante volte basta solo i titolo! I mezzi di comunicazione di ispirazione cristiana svolgono un prezioso servizio di cultura e di orientamento. Avvenire è uno dei pochi giornali che ha una sezione dedicata al «mondo» degna di questo nome, con informazioni che non si trovano in altri organi di stampa nazionali. Il giornale cerca di aiutarci a vedere e capire i «segni dei tempi», quelli che dobbiamo discernere perché Dio parla attraverso di loro. Per questo oggi è la Giornata di Avvenire e di Bologna Sette, la realtà della nostra Chiesa di Bologna. Usiamoli come uno strumento di comunione «nostro» da circondare di attenzione, da conoscere meglio e da fare conoscere. * arcivescovo Q «I mezzi di comunicazione di ispirazione cristiana fanno un prezioso servizio di orientamento» Piazza San Pietro focus Media per capire la realtà Pellegrini a Roma il 21 aprile Come abbonarsi a «Bologna Sette» e ad «Avvenire» l costo dell’abbonamento annuale al settimanale diocesano Bologna Sette, inserto domenicale di Avvenire, è di 58 euro. Si può scegliere di ricevere il settimanale la domenica in parrocchia, di ritirarlo in edicola sempre la domenica, esibendo i coupons che l’abbonato può farsi spedire, oppure di riceverlo per posta nella giornata di lunedì. Per abbonarsi si può effettuare un versamento sul Conto corrente postale numero 24751406, intestato a «Arcidiocesi di Bologna C.S.G. – via Altabella 6 – 40126 Bologna», oppure un bonifico bancario presso Unicredit Banca (Iban: IT 02 Z0200802513 000002969227), intestato a «Centro servizi generali arcidiocesi di Bologna – via Altabella 6 – 40126 Bologna». Per quanto riguarda Avvenire nazionale, ci sono abbonamenti postali con accesso online alla sezione «Il giornale online» del sito, disponibile a colori, con tutte le edizioni «Sette» e un anno di archivio. Ecco le varie tipologie di abbonamento: 6 numeri settimanali (con «Noi famiglia & vita» + «Luoghi dell’Infinito») 289 euro; 5 numeri settimanali (con «Luoghi dell’Infinito») 284 euro; 6 numeri settimanali (con «Noi famiglia & vita») 270 euro; 5 numeri settimanali (senza inserti) 266 euro; 2 numeri settimanali (con «Popotus», martedì e giovedì) 92 euro; un numero settimanale 58 euro; Avvenire + «Luoghi dell’Infinito» (11 numeri l’anno, primo martedì del mese) 36 euro; Avvenire + «Noi famiglia e vita» (11 numeri l’anno, ultima domenica del mese) 20 euro. Per informazioni: Segreteria generale dell’arcidiocesi, via Altabella 6, tel. 051.6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9–13 e 15– 17.30), e-mail: [email protected] Per l’abbonamento online consultare il sito www.avvenire.it: l’abbonamento solo domenica (con Bologna Sette) per 1 anno costa 39,99 euro, la singola copia 0,77 euro. I le modalità per cartaceo e online www.bo7.it Pagine a cura del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi narra un momento di transizione, di passaggio, che è particolarmente importane sul piano educativo. Si tratta del momento in cui il maestro a cui si sono affidati i primi discepoli, Giovanni il Battista, ritiene concluso il proprio compito con loro e li affida al Maestro per antonomasia. Nella vita di uno studente ci sono tanti momenti di passaggio, dalla scuola dell’infanzia a quella primaria, alla secondaria di primo grado, di secondo grado, all’Università. In ogni momento di passaggio vi è un percorso che si chiude (quello compiuto assieme ai propri insegnanti) ed un percorso che si apre, verso cui ciascuno degli allievi muoverà i propri passi. In quel momento difficilmente si potrà «ritualizzare» il passaggio ad altri maestri in modo così plastico come racconta il Vangelo: «Ecco l’agnello di Dio!», ma è essenziale che sul piano ideale si dia ai propri allievi un »viatico», una serie di indicazioni (non solo culturali) che possano generare la motivazione a seguire i nuovi maestri con la stessa passione e lo stesso entusiasmo con cui (si spera) hanno seguito noi. È il momento in cui tutto il «credito» di stima, di fiducia, di affetto che abbiamo acquisito nei confronti delle persone a noi affidate deve essere «speso» perché possano seguire qualcun altro e trarre il massimo profitto dal nuovo cammino che inizia, rendendole anche capaci di contagiare altre persone con l’entusiasmo del nuovo cammino, come fa Andrea con il fratello Simone, conducendolo da quel Gesù che Giovanni gli ha indicato come Maestro. Andrea Porcarelli I Un’esistenza fatta di passaggi Unità dei cristiani settimana preghiera L’eredità spirituale di don Novello Simone dei Crocefissi, restauro di un’opera a pagina 3 a pagina 2 a pagina 5 Domenica, 14 gennaio 2018 Numero 2 – Supplemento al numero odierno di Avvenire Una panoramica del centro di Bologna oggi. La Giornata di Bologna Sette e Avvenire: messaggio dell’arcivescovo La diocesi parteciperà all’udienza del Papa Alle 15 Messa di Zuppi in San Pietro Le proposte di viaggio di Petroniana

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i celebra oggi la Giornata mondia-le del migrante e del rifugiato che,

anche quest’anno, rappresenterà unappuntamento particolarmente rile-vante per riflettere su una tematica distringente attualità. Il 15 agosto scor-so il Santo Padre Francesco ha indiriz-zato una lettere di indizione della Gior-nata, nella quale egli si dice certo che«la nostra comune risposta si potreb-be articolare attorno a quattro verbifondati sui principi della dottrina del-la Chiesa: accogliere, proteggere, pro-muovere e integrare». Chiudendo ilmessaggio, il Papa ha voluto riaffer-mare come la Chiesa si muova «inconformità con la sua tradizione pa-storale» nell’impegnarsi in prima per-sona nel soccorso e l’integrazione aifratelli che lasciano la propria Nazio-ne d’appartenenza. Anche l’arcidioce-

si di Bologna sarà impegnata nelle ce-lebrazioni di questa Giornata partico-lare: alle 10.30 sarà celebrata una Mes-sa all’interno dell’Hub di via Mattei,che ha anche rappresentato la primatappa della visita del Pontefice alla cittàlo scorso 1° ottobre. La celebrazionesarà preceduta da un indirizzo di salutodell’arcivescovo Matteo Zuppi. Dalle14.30 nel cinema Tivoli di via Massa-renti avrà luogo uno spettacolo di ma-rionette proposto da alcuni artisti distrada, al quale sono invitati tutti co-loro che risiedono nei pressi del Cen-tro di smistamento. Un modo diversoper conoscere queste persone che vi-vono un periodo non semplice dellaloro esistenza, al quale possono par-tecipare tutte le parrocchie che hannogià conosciuto gli ospiti del centro oche desiderano farlo. (M. P.)

SMigranti, la Giornata mondiale

abato 21 aprile la diocesiandrà pellegrina a Roma,

per partecipare all’udienzaspeciale concessa, alle 12 inAula Paolo VI, da papaFrancesco alla nostra comunitàe a quella di Cesena. Ilpellegrinaggio sarà guidatodall’arcivescovo Matteo Zuppi,che alle 15 celebrerà la Messanella basilica di San Pietro,all’Altare della Cattedra. Per

informazioni ci si può rivolgerealla Segreteria organizzativa,alla mail [email protected] o altel.0516480737 (martedì evenerdì ore 9–13). Referenteper le prenotazioni èPetroniana Viaggi, via delMonte 3/G, tel. 051261036,mail [email protected] desidera viaggiare in formaautonoma deve comunqueottenere da Petroniana viaggi il«Kit del pellegrino» peraccedere all’udienza papale, alcosto di euro 5 per persona. Lastessa Petroniana propone tre«pacchetti di viaggio»; neindichiamo le caratteristicheessenziali. Il primo è: in bus 1giorno, con iscrizioni entro il 6

febbraio. Quota dipartecipazione euro 75(minimo 45 paganti perpullman). Quote speciali perfamiglie: 2 genitori + 1 figlioeuro 190; 2 genitori + 2 figlieuro 220; 2 genitori + 3 figlieuro 250; 2 genitori + 4 figlieuro 270. Il programmaprevede il ritrovo alle 4.30 aBologna (parrocchie oAutostazione Pensilina 25) e ilrientro in serata. Il secondo«pacchetto» è: in bus 2 giorni,con iscrizioni entro il 6febbraio. Qui le riduzioni perfamiglie verrano quantificateall’atto dell’iscrizione. Quota dipartecipazione euro 155(minimo 45 paganti perpullman), supplemento camerasingola per il pernottamento

euro 30. Il programma dellaseconda giornata (domenica 22aprile) prevede alle 9 la Messanella Basilica di San PaoloFuori le Mura, poi iltrasferimento in Vaticano perassistere alle 12 all’Angelus delPapa in Piazza San Pietro;

pranzo libero; nel pomeriggiorientro a Bologna. Infine lapossibilità in treno speciale conarrivo alla stazione San Pietro,1 giorno, ancora in corso didefinizione, compresa la quotadi partecipazione che saràindicativamente euro 100.

S

L A R I F L E S S I O N E

I POVERI A TAVOLA,L’EUCARISTIASI FA CARITÀ

P. MENGOLI E M. CEVENINI

l pranzo coi poveri di Papa Francescoin San Petronio il 1° ottobre 2017 haconfermato la Chiesa di Bologna nella

sua storia di attenzione al «momento delbanchetto», luogo di nutrimento e dicomunicazione amichevole. La Chiesa diBologna ci ha insegnato che laconsumazione del pranzo con il povero nonè un momento da sfruttare in chiavepubblicitaria, per la presenza di giornali otelevisioni in cerca di emozioni a buonmercato, ma ha la sua vera efficacia solose si completa con la mensa eucaristicadomenicale, dove la fame di eternità èsaziata nell’incontro con il Signore Gesù.Per i cattolici bolognesi, quest’attenzioneal pasto ha origini antiche, come ricordavail compianto cardinale Carlo Caffarra nel2011: «Nella tradizione cultuale di sanPetronio vi sono due filoni, il primo cheevidenzia il salvataggio della città, l’altroche si richiama al santo come padre deipoveri e lo rappresenta proprio mentre dàcibo a persone indigenti». Nella memoriadi molti sono ancora vive le testimonianzedirette ed indirette di alcuni «giganti dellacarità», come il pioniere dell’Ottocento, ilvenerabile monsignor Giuseppe Bedetti enel secolo successivo il mai dimenticatodon Olinto Marella, che nella mensatrovarono l’occasione per evangelizzare ilpovero. Una schiera di testimoni, guidatidai Vescovi che si sono succeduti sullacattedra di san Petronio a partire dalsecondo dopoguerra, hanno seguito le ormedi questi precursori. Il cardinal Lercaro,che resse la Chiesa bolognese dal 1952 al1968, ricordava spesso l’imperativoderivante dall’Eucaristia. «Secondividiamo il pane celeste, come noncondivideremo il pane terreno?». Il suosuccessore, il cardinale Poma, volleistituire la Mensa della Fraternità, comesegno permanente del CongressoEucaristico 1977, successivamentepotenziata dal cardinale Biffi nel 1987.Questa mensa copriva e copre molte delleesigenze alimentari serali dellapopolazione sola e senza casa.Un’iniziativa che, accompagnata daalcune mense serali parrocchiali e dallaTavola di fraternità nel Dormitoriocomunale di via Sabatucci, stupisce ancoroggi per la sua longevità e vivacità. Sifarebbe un torto poi a non ricordarel’antica Mensa dei frati dell’Antoniano,fondata dal compianto padre ErnestoCaroli, e la più recente mensa «in piedi»dei frati Agostiniani di via Zamboni o ipranzi domenicali della Confraternitadella Misericordia, e altri che permancanza di spazio non citiamo. Lemense approntate dalla Chiesa petronianaper i poveri, interpretate come riverberodell’Eucaristia, sono diventate suoprolungamento dell’Eucaristia, segno difratellanza, attesa del banchetto delRegno. Lo stare a tavola, essendo momentoe luogo d’incontro, porta a confrontare lapropria storia con quella del vicino, aiutaa porsi domande che interpellano l’intimodel nostro animo, a chiederci come maipossano sussistere situazioni di disagio emarginalità anche estreme che restano talinel tempo, anzi che si moltiplicano.

I

DI MATTEO ZUPPI *

uanto è importante conoscere efar conoscere! E cercare di farlounendo umanesimo, attenzione

alla persona e professionalità. Quantoè importante dare voce ai tanti chenon la hanno, che significa certoraccontare di loro, ma anche spiegareil mondo parlando di quello che restainvisibile, che non interessa perchénon si impone e chenon viene descritto daimeccanismi diinformazione.Rischiamo di vederetutto senza capire, digiudicare condizionatidalle «fake news» e dallesconsiderate modalitàdei social, in cui più checapire è importanteinsultarsi, eccitarsi con ilprotagonismo per cui sicrede di contare inmodo narcisistico perun «like» in più,prendere posizione senza però entrarenella complessità de problemi. Eccoperché ci serve Avvenire. Viviamo in un mare di opinioni,spesso così svariate e stravaganti darendere difficile riconoscere il «seme di

vero» che ciascuna porta con sé e cheviene dallo Spirito. E rimaniamocondizionati dalle «letture» che alcunimezzi di informazione presentano eche diventano più «vere» dei fattistessi: perché i fatti non vengonoraccontati, ma interpretati. Quantevolte basta solo i titolo!I mezzi di comunicazione diispirazione cristiana svolgono unprezioso servizio di cultura e di

orientamento. Avvenire èuno dei pochi giornali cheha una sezione dedicata al«mondo» degna di questonome, con informazioniche non si trovano in altriorgani di stampanazionali. Il giornale cercadi aiutarci a vedere e capirei «segni dei tempi», quelliche dobbiamo discernereperché Dio parla attraversodi loro. Per questo oggi è laGiornata di Avvenire e diBologna Sette, la realtà

della nostra Chiesa di Bologna.Usiamoli come uno strumento dicomunione «nostro» da circondare diattenzione, da conoscere meglio e dafare conoscere.

* arcivescovo

Q

«I mezzi dicomunicazionedi ispirazionecristiana fannoun preziososervizio diorientamento»

Piazza San Pietro

focus

Media per capire la realtà

Pellegrini a Roma il 21 aprile

Come abbonarsi a «Bologna Sette» e ad «Avvenire»l costo dell’abbonamento annuale al settimanale diocesano Bologna Sette, insertodomenicale di Avvenire, è di 58 euro. Si può scegliere di ricevere il settimanale la

domenica in parrocchia, di ritirarlo in edicola sempre ladomenica, esibendo i coupons che l’abbonato può farsispedire, oppure di riceverlo per posta nella giornata dilunedì. Per abbonarsi si può effettuare un versamento sulConto corrente postale numero 24751406, intestato a«Arcidiocesi di Bologna C.S.G. – via Altabella 6 – 40126Bologna», oppure un bonifico bancario presso UnicreditBanca (Iban: IT 02 Z0200802513 000002969227), intestatoa «Centro servizi generali arcidiocesi di Bologna – viaAltabella 6 – 40126 Bologna».Per quanto riguarda Avvenire nazionale, ci sonoabbonamenti postali con accesso online alla sezione «Ilgiornale online» del sito, disponibile a colori, con tutte leedizioni «Sette» e un anno di archivio. Ecco le varie tipologiedi abbonamento: 6 numeri settimanali (con «Noi famiglia &vita» + «Luoghi dell’Infinito») 289 euro; 5 numeri settimanali(con «Luoghi dell’Infinito») 284 euro; 6 numeri settimanali(con «Noi famiglia & vita») 270 euro; 5 numeri settimanali(senza inserti) 266 euro; 2 numeri settimanali (con «Popotus», martedì e giovedì) 92euro; un numero settimanale 58 euro; Avvenire + «Luoghi dell’Infinito» (11 numeril’anno, primo martedì del mese) 36 euro; Avvenire + «Noi famiglia e vita» (11 numeril’anno, ultima domenica del mese) 20 euro. Per informazioni: Segreteria generaledell’arcidiocesi, via Altabella 6, tel. 051.6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9–13 e 15–17.30), e-mail: [email protected] l’abbonamento online consultare il sito www.avvenire.it: l’abbonamento solodomenica (con Bologna Sette) per 1 anno costa 39,99 euro, la singola copia 0,77 euro.

I

le modalità per cartaceo e online

www.bo7.it

Pagine a cura del Centro Servizi Generalidell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07email: [email protected]

Abbonamento annuale: euro 58 - Contocorrente postale n.° 24751406 intestatoad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G.Per informazioni e sottoscrizioni:051. 6480777 (dal lunedì al venerdì,orario 9-13 e 15-17.30)

la traccia e il segno

l Vangelo di oggi narra un momento di transizione, di passaggio, che èparticolarmente importane sul piano educativo. Si tratta del momento in

cui il maestro a cui si sono affidati i primi discepoli, Giovanni il Battista,ritiene concluso il proprio compito con loro e li affida al Maestro per

antonomasia. Nella vita di uno studente ci sono tanti momenti dipassaggio, dalla scuola dell’infanzia a quella primaria, alla secondaria

di primo grado, di secondo grado, all’Università. In ogni momento dipassaggio vi è un percorso che si chiude (quello compiuto assiemeai propri insegnanti) ed un percorso che si apre, verso cui ciascunodegli allievi muoverà i propri passi. In quel momento difficilmentesi potrà «ritualizzare» il passaggio ad altri maestri in modo così

plastico come racconta il Vangelo: «Ecco l’agnello di Dio!», ma èessenziale che sul piano ideale si dia ai propri allievi un »viatico», unaserie di indicazioni (non solo culturali) che possano generare la

motivazione a seguire i nuovi maestri con la stessa passione e lo stessoentusiasmo con cui (si spera) hanno seguito noi. È il momento in cuitutto il «credito» di stima, di fiducia, di affetto che abbiamo acquisito neiconfronti delle persone a noi affidate deve essere «speso» perché possanoseguire qualcun altro e trarre il massimo profitto dal nuovo cammino cheinizia, rendendole anche capaci di contagiare altre persone conl’entusiasmo del nuovo cammino, come fa Andrea con il fratello Simone,

conducendolo da quel Gesù che Giovanni gli ha indicato come Maestro. Andrea Porcarelli

IUn’esistenza fatta di passaggi

Unità dei cristianisettimana preghiera

L’eredità spiritualedi don Novello

Simone dei Crocefissi,restauro di un’opera

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 5Domenica, 14 gennaio 2018 Numero 2 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

Una panoramica del centro di Bologna

oggi.La Giornata di Bologna Sette e Avvenire: messaggio dell’arcivescovo

La diocesi parteciperàall’udienza del Papa Alle 15 Messa diZuppi in San PietroLe proposte di viaggiodi Petroniana

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costituendo “Consiglio di Chiese” cittadino.Ci tengo a sottolineare il fortecoinvolgimento dei giovani in questocammino, che ritengo fondamentale perpromuovere un autentico spirito di fraternitàcristiana e ampliare il dialogo tra le Chiesein una prospettiva che sappia guardare confiducia al futuro. Per questo motivo, unodegli appuntamenti principali della“Settimana” – la veglia di giovedì 18 nellachiesa cristiana avventista – sarà animata dairagazzi». Non solo. «Proprio in questi giorni– continua Mandreoli – stiamo avviando unbel progetto dal titolo “Viaggio intorno almondo… nella mia città, nella mia chiesa”. I

protagonisti di questa avventura saranno ungruppo di ragazzi che, insieme a me e adaltri amici, partiranno alla scoperta dellenuove presenze religiose, etniche e nazionalidella nostra città. Una città che oggi ospita60000 stranieri residenti di ben 149nazionalità e che quindi conosce una nutritacompresenza di appartenenze e pratichereligiose. Il nostro sarà quindi un viaggio trale fedi, le culture, le lingue e i costumi “degli

altri” per capire in primo luogo chi sono “glialtri” che pregano a Bologna e come lofanno. Stabiliremo la nostra base inparrocchia, dove ci incontreremo perstudiare insieme, discutere e interrogareesperti e poi partiremo per una missioneesplorativa sul territorio. Incontreremofisicamente “gli altri” per scoprirli eriscoprire allo stesso tempo noi stessi,cercando anche di capire come ci

La testimonianza su Giovanni XXIIInella tesi del metropolita Nikodim

DI GIULIA CELLA

a testimonianza evangelica el’impegno sociale delle Chiese oggidevono confrontarsi con la realtà

multiculturale e interreligiosa senza paure esenza preconcetti. Come stiamo nella societàin quanto cristiani? Come ci stiamo conquello spirito di pace che ci dovrebbecaratterizzare?». Con questi interrogativi,contenuti nel Messaggio delle Chiesecristiane pronunciato al termine di unconvegno ad Assisi dello scorso novembre,la Chiesa di Bologna si prepara a celebrare la«Settimana di preghiera per l’unità deicristiani», al via il prossimo 18 gennaio. Unappuntamento annuale che rappresentaanche l’occasione per riflettere, come indicalo stesso Messaggio, sul cammino intrapresoper «rafforzare il dialogo a livello locale» efavorire così la presenza di unatestimonianza concreta della dimensioneecumenica della fede cristiana. «A Bologna – spiega don FabrizioMandreoli, responsabile della Commissionediocesana per l’ecumenismo e il dialogointerreligioso – ci stiamo impegnandoseriamente in questa direzione e infatti la“Settimana”, quest’anno dedicata al tema“Potente è la tua mano, Signore” (Esodo15,6), è il frutto dell’intenso lavoro del

L«percepiscono e cosa si attendono dallaChiesa, nello spirito del prossimo Sinodosui giovani. Con il nostro “Viaggio”vorremmo situarci sugli orizzonti di dialogocosì efficacemente indicati nel Messaggio delconvegno di Assisi». Un progettocoinvolgente e ambizioso, dunque. «Perprepararci a questo importanteappuntamento – conclude don Mandreoli –nei mesi scorsi abbiamo preso parte ad unaimportante attività di coprogettazione degliinterventi di dialogo interculturale einterreligioso tra le varie associazionibolognesi e l’Istituzione per l’inclusionesociale e comunitaria Don Paolo SerraZanetti. Il Comune di Bologna dedica infattigrande attenzione alla necessità divalorizzare le religioni per promuoverecoesione e solidarietà, prevenendo lechiusure settarie e i conflitti. Conoscersi,creare reti e luoghi di riflessione, diprogrammazione e di condivisione sui temidel dialogo interculturale e interreligioso èassolutamente necessario e l’apporto deigiovani decisivo. La “Settimana” che stiamoper celebrare ci invita a riflettere sull’urgenzadi una piena riconciliazione dell’interafamiglia cristiana, fuori dalle logiche divisivedel passato. Aprirci tra di noi e allo stessoaprirci agli “altri”: è un obiettivo che puòsolo arricchirci e arricchire la nostra fede».

a tesi su papa GiovanniXXIII per conseguire iltitolo di magister del

metropolita Nikodim(Rotov) è stata tradotta inmolte lingue e ancora oggiinteressa gli studiosi russi.Anche Ol’ga Vasil’eva, futuroministro dell’istruzione dellaFederazione Russa, nel 2008ha scritto una sua relazionesu questo lavoro scientificodel vescovo russo. Com’è noto, il metropolitaNikodim nell’aprile 1970 hadiscusso con successoall’Accademia teologica diMosca la sua tesi intitolata«Giovanni XXIII, papa diRoma». L’interesse dell’eminenteuomo di Chiesa per il Papatoe per la Chiesa cattolicaromana è stato continuo.Egli voleva cogliere l’essenzadi questa personalità, cometale, in sé. Soprattutto, perlui il Papato è divenutocomprensibile e spiegabileproprio nella personalità diGiovanni XXIII. Egli amavacitare questa frase diGiovanni XXIII: «La storia èuna grande maestra». Il potere sovietico a questoriguardo però avevaun’opinione diversa. Ilpresidente del Consiglio pergli affari religiosi V.Kuroldov, essendo venuto aconoscenza dell’oggetto dellatesi, dichiarò: «È maipossibile che non abbiapotuto trovare qualchepatriarca ortodosso ometropolita per la sua tesi?».

Oltre a ciò, il secondo uomodell’Urss per importanza,Jurij Andropov, divenuto nel1967 capo del Kgb, ebbel’idea inopportuna che ilVaticano covasse un pianoper smembrare l’Urss,elaborato dal vicesegretariodi Stato cardinale GiovanniBenelli (1921–1982).Nonostante questo contestostorico – politico, ilmetropolita Nikodim hacomunque scritto la sua tesi. La ricerca scientifica delmetropolita Nikodim è statala prima in lingua russa,grazie alla quale il lettoreortodosso ha potutoconoscere nella sua pienezzala vita e l’opera di papaGiovanni XXIII, il cuisignificato esclusivo nellaChiesa cattolica è indiscusso. «Perché ho scelto questotema?», si chiese in sede didiscussione dell’elaborato, lostesso metropolita Nikodim.La risposta penso che saràassolutamente chiara se siconsidera con attenzione chenel corso degli ultimiquattordici anni l’autore,direttamente oindirettamente, attivamenteo passivamente, maspontaneamente, hapartecipato a quelli che ainostri giorni si chiamanoincontri ecumenici. E cheinoltre l’autore ha presoparte a questi contatti a varilivelli e in varie circostanze, acominciare dalla suaposizione, quando eraancora ieromonaco (cioè

monaco–prete), membrodella Russia Spirituale aGerusalemme, fino al ruolodi metropolita della secondacapitale russa, Capo del«Dipartimento dellerelazioni esterneecclesiastiche». Il metropolita Nikodim haintenzionalmente evitato unmetodo critico nel descriverela vita e l’opera di papaGiovanni XXIII. Secondo lasua opinione un tonodescrittivo sereno aiutava, dauna parte, ad analizzare glieventi storici di quel tempo,mentre, dall’altra, favoriva lacreazione di un’atmosfera direciproca, fraternabenevolenza, nella quale erapossibile anche affrontare letematiche più dolorose, ipunti nevralgici che sono allabase della separazione tra laChiesa d’Oriente e la Chiesad’Occidente e che pian pianohanno approfondito, anchepsicologicamente, laconsapevolezza delladivisione tra i cristianid’Oriente e quellid’Occidente. È indiscutibile che ilmetropolita Nikodim harealizzato un lavoro diricerca scientifica dal valoreunico, meritevole di essereconosciuto dai cattoliciitaliani e da tutti coloro chesono interessati allapersonalità di papa GiovanniXXIII, attualmenteannoverato tra i santi.

Enrico Morini, diaconoUniversità di Bologna

L

A sinistra, la chiesa di Sant’Antonio di Padova a La Dozza; sopra, il metropolita Nikodim durante l’incontro con papa Giovanni Paolo I

appuntamenti

Le iniziative in diocesiotente è la tua mano, Si-gnore» (Esodo 15,6). Il gran-

de canto di lode a Dio innalzato daMosè dopo il passaggio del mare el’uscita dall’Egitto, è al centro della«Settimana di preghiera per l’unitàdei cristiani 2018». L’iniziativa (dal18 al 25 gennaio), rappresenta un in-vito a trovare, nell’arco dell’anno,opportunità per esprimere il gradodi comunione già raggiunto tra leChiese e per pregare insieme per ilraggiungimento della piena unità. ABologna sarà possibile partecipareall’annuale appuntamento grazie adalcune proposte del costituendo«Consiglio di Chiese» in città, da tem-po impegnato in incontri periodicidi preghiera, riflessione e cono-scenza tra persone appartenenti al-le comunità cristiane. Tre le inizia-tive principali. Giovedì 18, alle 20.45,veglia animata dai giovani nellachiesa cristiana avventista (via del-la Selva Pescarola 21); martedì 23,alle 20.45, veglia comunitaria nellachiesa metodista di via Venezian 1.Infine, giovedì 25 alle 18, celebra-zione del Vespro nella chiesa di SanPaolo Maggiore in via Carbonesi 18.In programma anche due appunta-menti collaterali alla Settimana. Sa-bato 20, alle 18, alla parrocchia diSant’Antonio di Padova a La Dozza(via della Dozza 5/2), lettura conti-nua del Vangelo di Marco, alle 20.30buffet e, alle 21, relazioni sulla Pa-rola di Dio di padre Andrea Wade(ortodosso) e don Francesco Scimè(cattolico). Ancora, lunedì 5 febbraio,alle 19.30, incontro di riflessione eripresa del cammino ecumenico ver-so la costituzione del «Consiglio diChiese» nella chiesa evangelica del-la Riconciliazione (via di Corticella218/b). Per chi volesse unirsi allameditazione, sul sito internetwww.prounione.it è disponibile ilsussidio che raccoglie le letture bi-bliche e il commento per ogni gior-no della «Settimana». (G.C.)

P«La «Settimanadi preghieraper l’unità dei cristiani» nel segno dellacomunione edel confronto

Dialogo più ampiotra le Chiese sorelle

el contesto della cinquantesima«Settimana di preghiera perl’unità dei cristiani» e in rapporto

al tema della centralità della Parola diDio nella vita cristiana proposto dallaChiesa cattolica bolognese,l’Associazione Icona e le Famiglie dellaVisitazione invitano tutti coloro che lodesiderano ad un incontro che avràcome argomento centrale la Parola diDio nella vita delle Chiese. Tale eventosi svolgerà nella parrocchia cattolica diSant’Antonio di Padova a La Dozza (viadella Dozza 5/2, zona Parco Nord)sabato 20 a partire dalle ore 18. IlVangelo secondo Marco, proclamatoper intero dall’inizio alla fine in letturacontinua, ci convocherà in un comuneascolto dalle ore 18 alle ore 20.30. Essosarà proclamato nella chiesaparrocchiale nelle diverse lingue delleChiese cristiane presenti all’evento. Per

candidarsi a leggere un passo occorreiscriversi al seguente indirizzo email:[email protected] Dopouna breve pausa di ristorazione, alle ore21 seguiranno nel salone parrocchialedue relazioni, una ortodossa ed unacattolica. La prima sarà tenutadall’Igumeno padre Andrea Wade,superiore del Priorato di San Mamante,Rettore delle parrocchie della Nativitàdella Madre di Dio a Pistoia e di SanNicola ad Alessandria e avrà cometitolo: «La Parola di Dionell’Ortodossia». La seconda relazionesarà tenuta da don Francesco Scimè,fratello delle Famiglie della Visitazione,presbitero diocesano della Chiesa diBologna, parroco a Sammartini,Ronchi, Bolognina e Caselle, direttoredell’Ufficio diocesano di pastorale dellasalute, incaricato diocesano per lapastorale della salute della Regione

Emilia Romagna, e avrà come titolo:«La riscoperta della Lectio Divina nellaChiesa cattolica». Dopo le due relazionisarà possibile intervenire per porre aidue relatori domande e osservazioni.Gli enti promotori, cioè l’AssociazioneIcona e le Famiglie della Visitazione,sono fin d’ora molto grati a tutti coloroche accoglieranno questa piccola «voce»della Parola. La parrocchia diSant’Antonio di Padova a La Dozza èraggiungibile in auto (per chi provienedal centro) imboccando viaStalingrado, direzione Ferrara. Dopo latangenziale e il Parco Nord e primadella rotonda dei Vigili del fuoco, si giraa sinistra in via della Dozza. La chiesacon l’annesso salone si trova sulladestra a 100 metri di distanza. Inautobus col 25 direzione Dozza:scendere alla fermata presso il borgo(indicazioni sopra).

N

«A Bologna – spiega don Fabrizio Mandreoli, responsabile della Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso – l’appuntamento annuale è frutto dell’intenso lavoro del costituendo “Consiglio di Chiese”»

Alla Dozza il Vangelo in lingue diverse

unità dei cristiani2 BOLOGNASETTE

Domenica14 gennaio 2018

Page 3: Media per capire la realtà...i celebra oggi la Giornata mondia-le del migrante e del rifugiato che, anche quest’anno, rappresenterà un appuntamento particolarmente rile-vante per

vita ecclesialeIl pellegrinaggio estivo dei giovani a RomaUn momento di preparazione al Sinodo

l Servizio diocesano di Pastorale giovanilepropone per la prossima estate, dal 5 al 12

agosto, un pellegrinaggio a piedi per i giovani,in preparazione al Sinodo della Chiesamondiale e pre–Gmg, per chi non potràpartecipare a Panama 2019. La Chiesa italianasi metterà in cammino in quei giorni nelleproprie zone e convoglierà a Roma per unaVeglia e una Messa col Papa in stile Gmg. Nonsarà solo un cammino fisico, ma anchespirituale e di discernimento. L’età dipartecipazione sarà dai 18 ai 35 anni.Muovendo dalla propria parrocchia con unaMessa di partenza, i giovani sono convocati inPiazza Maggiore la sera di domenica 5 agostoper un incontro con l’Arcivescovo durante ilquale egli consegnerà il mandato ai pellegrini(per significare il doppio mandato: a livellolocale e diocesano); la mattina seguente,passando per il Santuario di San Luca per unaffidamento del cammino alla Madonna, siarriverà a Pontecchio Marconi; così via ogni

I giorno in un posto diverso toccando MonteSole, Montovolo e Castiglione dei Pepoli, finoad arrivare a Boccadirio venerdì 10 agosto. Lamattina del sabato si partirà poi alla volta diRoma. Le iscrizioni sono già aperte. Almomento dell’iscrizione si dovrà consegnare:modulo debitamente compilato e firmato,quota di euro 110. Informazioni sul sito e tutti icanali social della Pastorale giovanilediocesana. Iscrizioni in segreteria, via Altabella6, martedì e venerdì, dalle 10 alle 13 o suappuntamento. Il Pacchetto 1 (all inclusive)comprende: alloggio modalità sacchi a pelonelle tappe del pellegrinaggio; vitto dalla cenadel 5 alla colazione dell’11 agosto; spese dilogistica (pernottamento, bagni chimici, docce).Costo, euro 280. Il Pacchetto 2 (solo Roma, 11–12 agosto) comprende: viaggio in pullman espese autisti; alloggio nelle modalità offertedall’organizzazione nazionale; cena del sabato,colazione e pranzo della domenica a Roma;pass di entrata agli eventi. Costo, euro 110.

Albero di Cirene, in Africa per solidarietà

omenica 21 gennaio 2018alle 21, presso la

parrocchia di Sant’Antonio diSavena (via Massarenti 59,Bologna), l’associazione Alberodi Cirene terrà il primo incontrodel progetto Pamoja 2018, per leesperienze estive di condivisionemissionaria in Africa. Si tratta dioccasioni che arricchiscono ivolontari e al rientro l’impegnocontinua nella sensibilizzazionee testimonianza. L’incontroautentico con altre culture erealtà aiuta a farci portavoceanche nel nostro ambiente delvalore del dialogo e dellaconoscenza tra i popoli. Dopo leesperienze estive sosteniamomaterialmente edeconomicamente micro–progetti di sviluppo sociale. Ilpaese in cui al momentoseguiamo vari progetti è laTanzania.

D

San Severino, canti e parole di pace

In sintonia con la Giornata dellapace, sarà organizzato domenica21 alle 18 nella Parrocchia di SanSeverino (Largo Cardinale Lercaro3) un concerto evento sul tema «LaChiesa e la Pace oggi». Il concertosarà tenuto dal Coro Leone.Interverrà Matteo Marabini

Ebrei-cristianiun camminodi amiciziaA «I Martedì» di San Domenico unaserata con rabbini e vescovi nel segnodella ricerca delle radici comuni

DI ROBERTA FESTI

a giornata per il dialogo cristiano–ebraico. Una buona eccezioneitaliana?». È questo il tema del

prossimo incontro nel calendario dei«Martedì di San Domenico», che si terràmartedì 16 alle 21 nel salone Bolognini delconvento San Domenico (Piazza SanDomenico 13). I relatori saranno monsignorAmbrogio Spreafico, presidente dellaCommissione Cei per l’ecumenismo e ildialogo, e Rav Alfonso Arbib, presidentedell’Assemblea rabbinica italiana;moderatore Piero Stefani, presidente del Sae,e saluti introduttivi dell’arcivescovo MatteoZuppi e del Rav Alberto Sermoneta, rabbinocapo di Bologna. Gli incontri, con ingressoad offerta libera, sono organizzati dal CentroSan Domenico in collaborazione con la Fter. Monsignor Ambrogio Spreafico, in qualemisura e come l’antigiudaismo cristiano el’antisemitismo appartengono al presente? L’antisemitismo e il pregiudizio antiebraico,che oggi si sposa a volte con l’antisionismo,non è per nulla morto. Basti pensare che ilWorld Jewish Congress ha contato nel 2016sul web ben 382 mila post antisemiti, unoogni 83 secondi. Non credo che coloro che lihanno postati siano tutti atei. Il rigurgito inEuropa di gruppi di estrema destra si nutredell’antisemitismo come del pane della suapropaganda! Per questo le giornate comequesta sono ancor più necessarie eandrebbero celebrate ovunque. Abbiamobisogno di riflettere, di capire, aiutando lenostre comunità, parlo ovviamente per icattolici, a recepire l’insegnamento che si èsviluppato a partire dal Concilio comequalcosa di fondamentale non solo per il

L«nostro rapporto con l’ebraismo, ma ancheper la comprensione stessa della nostra fedein Gesù di Nazareth, ebreo a tutti gli effetti. Come si può descrivere il camminopercorso verso il dialogo cristiano–ebraico? Il cammino fatto finora, partito dalla Nostraaetate, ha portato a riscoprire le radiciebraiche del cristianesimo e a combatterel’antisemitismo, che ha tragicamentesegnato la storia europea nei secoli.Numerosi sono i documenti della SantaSede che hanno aiutato la nostra Chiesa acontinuare questa riflessione che si èarricchita da quando è stata istituita dallaCEI la «Giornata del dialogo ebraico–cristiano» (1990). Due documenti chehanno celebrato i 50 anni dalla Nostra aetatesuggellano questo percorso. Il primo, curato

dalla Pontificia Commissione per i Rapportoreligiosi con l’ebraismo nel 2015: «Perché idoni e la chiamata di Dio sono irrevocabili»(Rm 11,29). Riflessioni su questioni teologicheattinenti alle relazioni cattolico–ebraiche inoccasione del 50° anniversario di Nostra Aetate.Il secondo, sottoscritto per la prima volta darabbini ortodossi rappresentantidell’ebraismo europeo, americano eisraeliano nel 2017: «Between Jerusalem andRome. Reflections on 50 Years of NostraAetate». Molto è stato fatto… Ma molto resta da costruire nel mondoglobalizzato, dove purtroppo si accettanotroppo facilmente parole e gesti contro, edove l’antisemitismo, come il razzismo,sembrano diventate la soluzione e larisposte a paure che hanno ben altra origine.

Spot sulla gioia all’Antoniano uali sono le cose che ti danno gioiaogni giorno?, chi o cosa ti fasorridere di gioia nel quotidiano?,

quando e/o dove provi la gioia?: sonoqueste le domande alle quali rispondereper realizzare uno spot che promuova lagioia nella vita nel quadro del concorso«Qual è la gioia della vita di oggi?» che sisvolgerà al mattino del 16 febbraio alTeatro Antoniano di Bologna (viaGuinizelli 3), presente l’arcivescovoMatteo Zuppi. Possono partecipare tuttigli studenti bolognesi (sezione Primariae Secondaria di primo grado), giovani,

gruppi, scuole e insegnanti. Si puòpresentare lo spot attraverso unadescrizione in forma di disegno/testoscritto o in altro formato, grafico o conl’ausilio di supporti multimediali:fotografia, video, canzone,rappresentazione scenica ecc… Si lasciaautonomia e spazio nella scelta e nellalibera iniziativa metodologica ma dovràessere di una durata massima dilettura/visione/ascolto di 5 minuti.L’adesione gratuita, si effettua inviandoentro martedì 30 gli elaborati conscheda di partecipazione a:[email protected]

Q

Assisi, la Tre giorni invernale del cleroorrei che la prossima tre Giorni invernali fosse per ilClero diocesano momento principalmente di ascolto

della parola di orientamento nel silenzio, nella preghiera,nella meditazione per ritrovare noi stessi e per crescerenel sentire comune» . Così l’Arcivescovo Matteo Zuppi avevascritto nella lettera pastorale «Non ci ardeva forse il cuore»proprio in riferimento all’incontro del clero che ha avutoluogo ad Assisi alla Porziuncola dall’ 8 all’ 11 gennaio. Unbuon gruppo di sacerdoti bolognesi si sono riuniti presso laDomus Pacis di Santa Maria degli Angeli per trascorrerealcune giornate di fraternità. Le giornate sono statepreparate a cura della commissione per la formazionepermanente del Consiglio presbiterale. Accanto a momentidi incontro comune, di scambi informali, il programma haofferto ai sacerdoti la possibilità di alcuni approfondimentiparticolari. Il vescovo di Rimini monsignor FrancescoLambiasi ha proposto una riflessione sul rapporto parola epreghiera nella vita dei pastori e dei discepoli. Il biblista

fra Giulio Michelini, francescano, comedocumentano gli immagini, ha poi offertouna riflessione sul tema della predicazionealla luce del vangelo e della «EvangeliiGaudium». Particolare approfondimento èstato dedicato al tema dell’omelia conlaboratori pratici condotti dal gesuita padreGaetano Piccolo. Per i sacerdoti bolognesi, latre giorni è stata anche un’occasione divisita ai luoghi di San Francesco e diimmersione nella sua particolare esperienzadi ascolto della parola di Dio e dipredicazione popolare. Sono state giornatedi incontri e di ascolto reciproco anche percrescere nella condivisione di un progetto dirinnovamento pastorale che vede la nostradiocesi particolarmente impegnata in quellaconversione missionaria richiesta dal nostrotempo.

V«Il tradizionale appuntamento dei sacerdotisi è svoltoall’ombra della Porziuncola con momenti di riflessione e condivisionesul tema della predicazione

l’ultimo libro. L’importanzadi ritornare ancora a sorridere

ricordo. Il testamento spiritualedi monsignor Novello Pederzini

a tua apparizione inquesto mondo fu accolta

da un grande e festososorriso. I tuoi genitori, alvederti, «impazzirono» perla gioia, e ti inondarono dibaci e sorrisi. Il sorriso fu ilprimo mezzo dicomunicazione fra te e loro;fra te e il mondo che ticircondava. Hai iniziato

L

l’avventura così: ricevendo edonando sorrisi, in unoscambio di sentimentispontanei e irripetibili!... Colpassare degli anni, isentimenti, purtroppo,hanno cambiato natura edanzi si sono capovolti. Isorrisi sono scomparsi e nonsono più quelli di un tempo.Siamo diventati più portati achiuderci agli altri e piùcalcolati nell’aprirci aldialogo. Il mondo non è piùbello e dorato come untempo e le persone non cisorridono più con l’occhioinnocente e puro come neglianni felici dell’infanzia.Come è difficile allorasorridere al prossimo! Non

abbiamo più voglia disorridere perché abbiamoperduto la fiducia nelprossimo e nella vita.Avanzando negli anni,impariamo a conosceredifetti, lacune e ipocrisiedelle persone a noi vicine,diventiamo sospettosi,increduli, pessimisti.Finiamo per non credere piùa nessuno e trattare tutti consospetto e sfiducia. E persopravvivere, finiamo peradattarci ad una vita isolatae distaccata, ben diversa dalcome era sbocciata!...Crescendo in età, maturandonell’esperienza, ci rendiamoconto che non possiamodonare un vero sorriso: senon ci sentiamo bene connoi stessi; se il nostro cuoreè arido e senza amore; senon siamo disposti acomunicare un po’ di questo

amore; se siamo succubi delnostro carattere che esplodein atteggiamenti di collera,nervosismo, malumore; se cilasciamo trascinare da facilie istintive antipatie; se nonriusciamo ad essereequilibrati e umili; se nonconosciamo ancora la parola«scusa». E’ solo quindimaturando che si riesce acrescere, e maturando si puòe si deve sorridere!... Non soffocare il tuo sorriso,riappropriati di tutta la gioiadi esistere che ti spetta didiritto. Lasciati cullare eaccarezzare dall’infinitoamore con cui la vita ti siapre con la sua sacralità, isuoi misteri, le suemeraviglie. Apriti all’infinitoche è dentro di te! Imparaad amarti! Impara asorridere innanzi tutto a testesso!

Pubblichiamo un ampio stralcio dell’ultima fatica letteraria di don Novello, «Il sorriso», ancora inedito

n vita e in morte sono delSignore, e a lui vado incontro

festante, con la convinzione diavere in lui il Padre e l’Amicomigliore che mi attende. Accetto disoffrire e di morire come a Luipiacerà, tutto accogliendo comedono della sua misericordia e delsuo amore. Chiedo perdono a Dioper i peccati che ho commesso eper non averlo servito con tutta ladisponibilità che Egli attendeva dame. So di sperare nella salvezza,non per i miei meriti, ma per la suabontà e la sua misericordia. Chiedoperdono ai superiori, ai confratelli eai fratelli per il male che possoavere loro fatto e anche per il beneche avrei dovuto fare e, purtroppo,non ho fatto. Ai parrocchiani deiSanti Francesco Saverio e Mamolo

I

tutto il mio affetto, il mioringraziamento e le mie scuse pernon essere stato, in tutto, unpastore secondo il cuore di Dio.Ringrazio tutti coloro che, lungotutta la vita, mi sono stati amici ecollaboratori fedeli: non possonominarli tutti, ma li porto e liporterò sempre con me.Desidero morire in comunione colPapa, col mio Vescovo e con tutto ilPresbiterio diocesano; pienamenteinserito nella santa Chiesa cattolicaromana: di essa mi sono sempregloriato di essere umile figlio eindegno ministro. Lascio questomondo benedicendo la vita e nellafede profonda di saperlatrasformata e glorificata in Cristo,morto e risorto per me. A tuttichiedo il dono della preghiera el’impegno di una vita degna delBattesimo ricevuto. E tutti attendoin Paradiso, ove la nostracomunione sarà piena e definitivafra le braccia del Padre. Amen.

Monsignor NovelloPederzini

concorso

Domenica14 gennaio 2018

BOLOGNA 3SETTE

Page 4: Media per capire la realtà...i celebra oggi la Giornata mondia-le del migrante e del rifugiato che, anche quest’anno, rappresenterà un appuntamento particolarmente rile-vante per

società

«Tutti i preti sono anti mafia»o un prete antimafia? Sono un prete e ba-sta. E un prete non può che essere anti ma-fia, anti camorra, anti n’drangheta». Essere

un «prete anti mafia non significa nulla: se uno siimpegna, fa qualcosa, è evidente che dà fastidio»E di fastidio il don, da tutti chiamato padre, ne hadato parecchio. Don Maurizio Patriciello parrocodi San Paolo apostolo a Caivano, la terra dei fuo-chi, interverrà al cinema Bristol domani sera in u-na serata sulle mafie. Vive in una terra tra Napolie Caserta dove le zolle avvelenate fumano. Un in-ferno dove ci si ammala di tumore e si muore: gio-vani o meno giovani. Una terra che nasconde ve-leni, si nutre di rifiuti tossici sepolti dalla camor-ra e da politici corrotti. «La monnezza è oro dis-se il boss del Rione Traiano, Nunzio Perrella e loè per tutti». «Tutti siamo chiamati», esordisce il pa-dre, un fiume in piena che travolge e coinvolge. Ilproblema «è quando qualcuno diventa “eroe”: per-ché gli altri no?». Solo perché quel qualcuno «hafatto il suo dovere. Quando la camorra ha uccisodon Peppino Diana mi sono chiesto perché lui sìe io no. Lo stesso quando Cosa nostra ha ucciso

I« padre Pino Puglisi … se vuoi essere coerente conil Vangelo non ci si può sottrarre: basta solo pren-dere posizione per la legalità, la trasparenza». Sem-plice? Forse. Ma non del tutto. «Ci vuole volontà.Tante sere uno è solo». E a chi gli chiede se ha pau-ra, padre Maurizio risponde senza infingimenti econ voce salda: «Certo, ma voglio essere coerentecon ciò in cui credo». Del resto «è la paura che cirende uomini. Non ho paura delle idee diversedalle mie, ma dei vigliacchi; della camorra, dellamafia perché sono dei grandissimi vigliacchi».Snocciola la sua vita in modo vorticoso. «A trent’an-ni ho lascito l’ospedale in cui ero caporeparto e so-no diventato prete, ma non sono un prete am-bientalista». Semmai, «parroco di periferia». «So-no un prete chiamato ad annunciare il Vangelo; ècome avere un fuoco tra le mani: dare da mangiarea chi ha fame, dare da bere a chi ha sete, far respi-rare aria pure a chi non la respira. Il prete si calanella realtà in cui vive». Certo quando in semina-rio «sostenevo gli esami di storia della chiesa o difilosofia mai avrei pensato» alla terra dei fuochi.«Ho imparato stando sul campo». (F.G.S.)

Gioco d’azzardo, è emergenza

vete mai considerato il fatto che moltecoppie si separano perché nessuno pro-pone loro un’alternativa? Credereste mai

che esistono avvocati che rinunciano a uncliente pur di non farlo divorziare? Avrestemai pensato che un invito a cena può salva-re un’altra famiglia dalla disgregazione? Gio-vedì 18, insieme all’autore, l’avvocato Massi-miliano Fiorin, presenteremo al Circolo dilettura sull’attualità della parrocchia di SantaMaria di Fossolo (ore 17) il volume «L’amo-re non si arrende. Introduzione alla concilia-zione familiare». Il libro presenta il metodomesso a punto dall’autore e dagli altri pro-fessionisti della conciliazione familiare perproporre alle coppie in crisi, soprattutto nel-l’interesse dei figli, un’alternativa alla separa-zione. Il libro non si rivolge solo ai profes-sionisti cui le coppie in crisi possono rivolgersiper lavoro (avvocati, psicologi, consulenti),ma anche alle famiglie e alle persone comu-

A ni che, per se stesse, ma più probabilmente perle coppie di amici, figli, conoscenti, che in-corrono nella tentazione di «gettare la spugna»e porre fine all’unione, possono giocare unruolo determinante nel mostrare loro cheun’alternativa è possibile. L’esperienza dellosportello di conciliazione familiare, cui le cop-pie possono rivolgersi per mediare il conflit-to creatosi ed evitare la frattura, ha dimostra-to che, spesso, la prima segnalazione viene daanziani nonni preoccupati per i nipoti, difronte alla crisi coniugale dei figli; da sacer-doti, da amici, che hanno a cuore la stabilitàdella coppia e il benessere della famiglia, pri-ma di tutto nell’interesse dei membri più fra-gili. Dunque, nessuno deve sentirsi escluso: o-gni matrimonio in difficoltà (o quasi) puòessere salvato da un invito a cena, da una pa-rola giusta, dal consiglio di rivolgersi a unconciliatore familiare.

Chiara Pazzaglia

DI FEDERICA GIERI SAMOGGIA

ttorno al gioco c’è molta ipocrisia».Basti pensare che il giro di affarigenerato da slot, corse, estrazioni

di ogni foggia e colore o gratta subito e vincichissà quando, produce un giro di affari dacapogiro; con cifre doppie a sei zeri. «E loStato “biscazziere” – provoca Paolo Puggiolidella Fondazione San Matteo Apostolo –incassa al pari degli enti locali». E cosìaccade che «sulla materia si sentano moltebelle parole quando, invece, occorrono

limitazioni serie. E’ ora di dire bastadavvero». Non bluffa e non fa scontiPuggioli, coordinatore della fondazione«San Matteo Apostolo», nata un decennio fasu indicazione della Cei per combatterel’usura sia prevenendola sia fornendosostegno agli usurati. «Ma da qualche annoassistiamo anche le persone sovra–indebitate»; come accade appunto per iludopatici. Le vittime delle scommesse:giocatori, ma anche familiari. «Abbiamocominciato dopo un incontro» con lacooperativa sociale di Reggio Emilia, PapaGiovanni XXIII. «Il gioco anestetizza lapersona – osserva Puggioli –. A monte c’èuna fragilità morale molto forte, ci sonopaure e c’è soprattutto la voglia molto fortedi vivere meglio». E che ciòavvenga in fretta. Insommapresto e bene si conciliano inmodo perfetto nei numeriestratti, nelle carte, nelle corse.Solo nel 2017, la fondazioneha seguito, in regione, unacinquantina di malati delgioco, affiancandoli inpercorso teso a tirarli fuori dalbuco nero finanziario in cuisono precipitati. «I giocatorihanno abilità diaboliche»,inimmaginabili. «La facoltà diaccesso al credito così facile èla loro rovina». E la ricaduta,per chi ne esce, è sempredietro l’ultima carta, quelladella svolta. «Non si guariscemai. Il gioco porta adestraniarsi dal mondocircostante: alla primadifficoltà, c’è il rischio

A«concreto di tornare a giocare». Anche perché«chi smette solo allora si rende conto deidisastri che ha causato». Dapprima brucia leproprie risorse, poi passa a quelle deifamiliari, degli amici e quando è indebitatofino al collo «chiede prestiti». Ecco che allorasi bussa alla fondazione (cell. 3458866999)che cerca di razionalizzare il groviglio didebiti, stabilizzando la situazionefinanziaria per «dare a queste persone lasperanza di un futuro». Soldi: vinco peravere più euro o per ripianare il debito; maanche famiglie che «si spaccano, vanno inpezzi se non si trovano in tempo supporti,soluzioni». Aumentano i malati di gioco:donne o uomini non c’è differenza. Daiquaranta in su. La vera novità è che ora«cominciano anche i giovani: l’accesso algioco è fin troppo semplice». Fino a tre,quattro anni fa, «i casi di ludopatia notierano pochi perché chi giocava provavamolta vergogna». Ora no. Una sorta diemersione che ha fatto scendere in campo ilSert dell’Ausl con medici–psicologi, gruppidi auto–mutuo aiuto. «Si lavora insieme»,sottolinea Puggioli. Anche l’associazionePapa Giovanni XXIII è scesa in campo peraiutare le persone affette da questadipendenza. Bussano «e ci chiedono diiniziare un percorso», ricorda FabioBernansconi, responsabile della Comunitàterapeutica della Papa Giovanni XXIII diBologna. Ascolto è la parola chiavedell’impegno dell’associazione. Salvo poiinserire queste persone all’interno dellaComunità terapeutica dove si lavora duro suse stessi e dove si può anche imparare unmestiere attraverso corsi di formazione adhoc. Perché «il lavoro è uno degli aspetti»del percorso terapeutico. Anche la famigliaviene coinvolta attraverso azioni disupporto.

I giocatori hanno «abilitàdiaboliche», inimmaginabili. Lafacoltà di accesso al credito cosìfacile è la loro rovina. E con lorotrascinano intere famiglie nelbaratro della povertà

La «Fondazione San Matteo» e la PapaGiovanni XXIII in prima linea nella lottacontro la ludopatia e nell’assistenza dellevittime, sempre più numerose

Nella foto a destra don Maurizio Patriciello, il prete della Terra dei fuochi: domani interverrà alle 21 alla serata sulleinfiltrazioni dei clanCi sarà anche monsignor Zuppi

Don Patriciello domanis sera a «Bristol Talk»iprendono gli appuntamenti di Bristol Talk. Domani alle21, al cinema–teatro Bristol, si affronterà un tema di forte

attualità quale «Mafia: cronaca di una guerra raccontata da chila combatte». Intervengono: l’arcivescovo Matteo Zuppi; ilcomandante provinciale dei Carabinieri di Bologna ValerioGiardina; Elia Minari, dell’Associazione «Cortocircuito»;Salvatore Ognibene, giornalista e scrittore e don MaurizioPatriciello, parroco nella Terra dei fuochi. Si parlerà del

rapporto tra mafiae Chiesa e dellapresenza delfenomeno mafiosonel Nord Italia.Inoltre sisottolineeràl’importanzadell’impegno dellaChiesa e dellealtre parti socialinell’attuare unprogetto educativoe culturale capacedi generare untessuto socialesempre piùresistente allamentalitàmafiosa. Per chi lodesidera, alle20.15, è previstoun aperitivo incompagnia degliospiti della seratacon i prodotti di«Libera».

R

Conciliazione familiare, manuale di istruzioni per l’uso

Il Piano d’azione regionalePrevenire, attraverso progetti e iniziative mirate, rafforzan-do la qualità dell’assistenza per i soggetti con problemi didipendenza dal gioco d’azzardo patologico, rendendo o-mogeneo ed efficace il percorso diagnostico e terapeutico:sono alcuni degli obiettivi del Piano d’azione regionalecontro la ludopatia approvato dalla Regione dopo il via li-bera dell’Osservatorio nazionale per il contrasto della dif-fusione del gioco d’azzardo. Ottenendo l’autorizzazionedel ministero della Salute all’utilizzo dei poco meno diquattro milioni di euro dell’apposito Fondo. Le risorse ser-viranno a realizzare interventi di carattere territoriale e,per questo, verranno trasferite alle Ausl. In città arriveran-no 708661 euro. Nel 2016 le persone affette da ludopatiaseguite dai Servizi per le dipendenze sono state 1382: unaattività assistenziale in crescita se si pensa che nel 2010 igiocatori sono stati 512.

Un welfare per non autosufficientia sfida della non autosufficienza èsempre più centrale in ogni agenda

pubblica». Solo nel 2016 sono stati oltre 15milagli anziani assistiti a domicilio e quasinovemila hanno ricevuto un sussidioeconomico. Senza considerare che, in EmiliaRomagna, gli ultra 75enni rappresentano oltreil 23% dei residenti. Ecco perché, osserva lavicepresidente della Regione con delega alwelfare Elisabetta Gualmini, «bisognacominciare a ragionare in termini didomiciliarità permanente, anche in caso dinon autosufficienza, per allontanare sempre dipiù la via sanitaria spinta». Dal canto suo, vialeAldo Moro ha messo in campo molti interventiper un welfare dedicato agli anziani e allepersone non autosufficienti. La cornice è ilPiano sociale e sanitario regionale e il Piano diazione per la comunità regionale, entrambifinanziati per lo più con il Fondo regionale perla non autosufficienza. Sommando tutte lerisorse assegnate i finanziamenti superano i500 milioni di euro.

(F. G. S.)

a Riforma del Terzo settore al via»:questo il tema portante degli in-contri organizzati dalla Scuola dio-

cesana di formazione all’impegno sociale epolitico, in collaborazione con Istituto Ve-ritatis Splendor e Fondazione Ipsser. Gli in-contri si svolgeranno il sabato, dalle 10 alle12, a partire dal 3 febbraio, nella sede del-l’Ivs in via Riva di Reno 57 (info: Segreteria,tel. 0516566233).«L’impianto della Riformadel Terzo settore è ormaidelineato – sottolinea ladirettrice della Scuola Ve-ra Negri Zamagni –. Poi-ché molte sono le novitàin essa contenute, che so-no d’interesse per le nu-merose attività di volon-tariato, associazionismo,cooperazione, imprendi-

L« torialità sociale presenti nel mondo del-l’impegno sociale cattolico, la Scuola hapensato di dedicare il programma del 2018all’approfondimento dei suoi aspetti piùinnovativi».Questo il calendario degli incontri. 3 feb-braio: «Sussidiarietà, inclusione, fraternità»,don Matteo Prodi e don Paolo Boschini del-la Fter; 10 febbraio: «L’architettura della

Riforma del Terzo settore»,Stefano Zamagni, dell’U-niversità di Bologna (con-duce Valerio Baroncini, delResto del Carlino); 17 feb-braio: «L’iter legislativo e leprincipali novità dellaRiforma», Luigi Bobba, sot-tosegretario ministero delLavoro (L’incontro si terrànella sede provinciale Aclidi via delle Lame 116); 24

febbraio: «Finanza sociale per il Terzo set-tore», Gabriele Giuglietti, Banca popolare e-tica; 3 marzo: «La nuova fiscalità del Terzosettore», Gabriele Sepio, Università Roma«Tor Vergata» (testimonianza di Luca Mar-chi, Fondazione «Dopo di Noi»; 10 marzo:«Il ruolo del volontariato e il servizio civi-le», Stefano Tabò, «CSVnet» e Cinzia Miga-ni, «VolaBO» (testimonianza di Carlo Bru-ni, «Anteas Imola»); 17 marzo: «L’impresasociale nei nostri territori», Elisabetta Gual-mini, vicepresidente Regione Emilia Roma-gna, Gianluca Mingozzi, ConfcooperativeEmilia Romagna; 24 marzo: «Terzo settoree processi di integrazione dei migranti»,monsignor Gian Carlo Perego, direttore Fon-dazione Migrantes della Cei (testimonian-ze di Fatima Mochrik, «UST Area metropo-litana bolognese, e Aryan Melody Ramfar(l’incontro si terrà dalle 9.30 alle 12.30, nel-la sede Cisl di via Milazzo 16).

Obiettivo puntato sulla Riforma del Terzo settore

La Scuola diocesana di forma-zione all’impegno sociale e po-litico ha pensato di dedicare ilprogramma di quest’annoall’approfondimento dei suoi a-spetti più innovativi. Primo in-contro il 3 febbraio nella sededell’Istituto Veritatis Splendor

Si parla di miracoli all’Ivsono «I miracoli secondo la filosofia ela teologia» il tema della lezione del

Master in Scienza e Fede che saràtrasmessa in videoconferenza martedì 16alle 17.10 all’Istituto Veritatis Splendor(via Riva Reno 57). Ingresso libero. Perinformazioni e iscrizioni: Ivs Tel.0516566239; Fax. 0516566260([email protected]). In cattedra Hrvoje Reljadell’Università di Split in Croazia. Adattivare il Master, l’Ateneo pontificioRegina Apostolorum insieme all’Ivs che,grazie alle videoconferenze, diventa sededistaccata dell’ateneo romano. Rivolto achi vuole approfondire il rapporto trascienza e fede, il Master scandaglia untema su cui ci si confronta sempre piùspesso alla luce degli sviluppi scientificiche suscitano nuove questioni etico–antropologiche.

S

Master in Scienza e Fede

l’intervento

Mediazione familiare

4 BOLOGNASETTE

Domenica14 gennaio 2018

Page 5: Media per capire la realtà...i celebra oggi la Giornata mondia-le del migrante e del rifugiato che, anche quest’anno, rappresenterà un appuntamento particolarmente rile-vante per

cultura

La «Madonnaincoronata»vista da vicino

La Fondazione Lercaro apre di nuovo le porte a un restauro: gli espertilavoreranno «in diretta» sull’opera di Simone di Filippo Benvenuti

L’idea innovativa permette ai visitatoridi assistere agli interventi sul dipintoe di interloquire con il restauratore Un particolare dell’«Incoronazione della Vergine», di Simone di Filippo Benvenuti detto «Simone dei Crocifissi»

DI CHIARA SIRK

a Fondazione Lercaro, vera fucinad’iniziative, apre di nuovo le porte aduna delicata operazione di restauro che

si svolgerà nei suoi spazi museali. Si trattadel restauro dell’«Incoronazione dellaVergine», realizzata da Simone di FilippoBenvenuti conosciuto come «Simone deiCrocifissi» (Bologna, 1330 circa–1399) perla sua capacità di dipingere «immaginigrandi del Redentore per amor nostroconfitto in croce» (Malvasia). L’idea, davveroinnovativa, permette ai visitatori diosservare, in determinati momenti, il lavoro«in fieri», di interloquire con i restauratori,in questo caso il laboratorio di CamilloTarozzi (sotto l’alta sorveglianza dellaSoprintendenza Archeologia, Belle Arti ePaesaggio per la città metropolitana diBologna e le province di Modena, ReggioEmilia e Ferrara), di vedere l’opera da vicinoin modo unico. In questo caso l’occasione èparticolarmente ghiotta, in quanto l’opera èpressoché sconosciuta ai più, essendo statada poco ritrovata dalle Suore della Carità diSanta Giovanna Antida Thouret all’internodei locali dell’Istituto Zoni, sorto accantoalla piccola chiesa di Santa MariaIncoronata, nel tratto di mura tra Porta SanVitale e Porta San Donato. La straordinariatempera su tavola, firmata e datata 1382,giunta alla chiesa dell’Incoronata nel 1669 ecollocata sull’altare maggiore in sostituzionedell’antico e ormai rovinato affresco dalquale si era originata la devozione a MariaRegina, secondo le fonti proveniva dalla casadelle suore Terziarie dell’Annunciata inBorgo Orfeo. Alla fine del secolo scorso sene erano perse le tracce. Ritrovata

Lfortuitamente, torna oggi alla luce ed,esposta nella sede della Raccolta Lercaro (viaRiva di Reno 57) grazie a un accordo tra laFondazione Lercaro e l’Istituto Zoni, rivelauno straordinario Simone dei Crocifissi. Iltema dell’Incoronazione della Vergine, chesolitamente costituisce la scena finale deicicli a lei dedicati, dopo la morte el’assunzione in cielo, trova una suaautonomia iconografica e devozionale apartire dal XIII secolo, trattodall’antichissimo testo «Transitus Virginis» epoi diffuso dalla «Legenda aurea» di Jacopoda Varagine. In Simone dei Crocifissil’iconografia è frequente. Tuttavia il dipintoritrovato presenta una qualità pittoricaaltissima e un’integrità conservativastraordinaria. Al termine del restauro l’operaresterà esposta nelle sale della RaccoltaLercaro. In ragione dell’eccezionalità di

questo momento la Fondazione Lercaro, inaccordo con l’Istituto Zoni e con laSoprintendenza, offre la possibilità diassistere a incontri tesi a mettere in luceaspetti legati alla matericità e allo statoconservativo del dipinto, unitamente acontenuti più specificamente connessi allasua storia, alla sua iconografia e ai significatiteologici. Le modalità di partecipazionesono due: per i singoli, prenotando in unadelle date prestabilite, che verrannocomunicate; per i gruppi (min. 8 persone–max. 35) facendone richiesta contattando laSegreteria del museo (con preavviso dialmeno 10 giorni). Il primo incontro si terràgiovedì 18 alle 18, e sarà tenuto da FrancoFaranda. Prenotazione obbligatoria (postilimitati). Info e prenotazioni: RaccoltaLercaro, tel. 051 6566210 – 211; e–mail:[email protected]

«Andrea, il santo bevitore»abato 20 alle 21, nel cinema teatroGamaliele (via Mascarella 46, angolo

via Irnerio) Carlo Pastori e Marino Zerbinmettono in scena «Storia di Andrea, ilsanto bevitore», liberamente tratto dalracconto di Joseph Roth ed arricchito concanzoni e poesie di Franco Loi. La serataè promossa in collaborazione con ilCentro culturale Enrico Manfredini eservirà a raccogliere fondi per l’ong Avsi,associazione di volontariatointernazionale attiva soprattutto nelcampo educativo. In scena c’è la storia di

Andrea, barbone parigino toccato dallagrazia di un incontro con un benefattoreche gli offre una somma in denaro di cuipoter disporre liberamente, a patto cheessa venga restituita alla piccola SantaTeresa nella chiesa di Santa Maria diBatignolles. Nell’allestimento teatrale lavicenda si trasferisce da Parigi a Milano.La Senna è sostituita dai Navigli, la chiesadiventa l’Abbazia di Chiaravalle, che,nelle due settimane in cui si svolge lavicenda, ospita le spoglie di Santa Teresadi Lisieux. Ed è lì che Andrea arriverà persaldare, alla fine, il suo debito. (C.S.)

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«Aggiungi un posto a tavola» con Guidi registaggiungi un posto a tavola», commedia musicale diPietro Garinei e Sandro Giovannini, sarà

all’Europauditorium da venerdì 19 a domenica 21 (feriali ore21, festivi ore 16,30). Dopo 43 anni dal suo primo debutto,torna in scena in una nuova produzione. Rappresentata perla prima volta nel 1974, è considerata un classico del teatroitaliano, affermatosi anche sulla scena internazionale conoltre 50 allestimenti tra Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia,Portogallo, Spagna, Russia. Nel rispetto della tradizione, laregia di Pietro Garinei e Sandro Giovannini è ripresa daGianluca Guidi, le coreografie sono di Gino Landi, mentre lascena con la grande arca e i costumi si rifanno a quelli dellaprima edizione. Guidi, che vestirà anche la tonaca di DonSilvestro, è figlio del primo indimenticabile interprete dellacommedia, Johnny Dorelli. Alla conferenza di presentazionea Roma, al Teatro Brancaccio che ha prodotto lo spettacolo,ha detto scherzando: «Sapete benissimo che “Aggiungi unposto a tavola” appartiene quasi per “usucapione” alla miafamiglia, quindi per la prossima edizione sarete costretti ad

aspettare mio figlio Giacomo che oggi ha 9anni». Sul testo non sono state apportatemodifiche o attualizzazioni: «Rimaniamofedeli all’originale – dice Guidi – perché è unospettacolo ancora fortemente attuale.All’epoca ebbero un’illuminazione pazzesca; itemi affrontati toccano molte generazioni,per motivi diversi. Dire che “Aggiungi unposto a tavola” sia un evergreen è sminuente,eppure lo è; è un piccolo capolavoroitaliano!». La parte dello spettacolo che luipreferisce è quella in cui Don Silvestro parlacon Dio sull’Arca: «Lo induce al ragionamentoper bloccare il diluvio; quello è il momento amio avviso più toccante di tutto lospettacolo». Il cast è composto da 22 artisti, leindimenticabili musiche sono di ArmandoTrovajoli. (C.S.)

Cesana, librotra psicologiae educazione

Comunale,«La bohème»apre venerdìla stagionedella lirica

er l’inaugurazionedella stagione lirica

2018, in programmavenerdì 19 alle 20, ilTeatro Comunale mette inscena una delle opere piùcelebri di GiacomoPuccini, «La bohème»,presentata in un nuovoallestimento firmato daGraham Vick e conMichele Mariotti sulpodio. Grande è l’aspettativa per l’allestimentodi Vick, ch’è solito cercare nei capolavori idettagli, le «piccole cose» che fanno ladifferenza. Sul podio Mariotti, impegnato perla prima volta in un titolo pucciniano. Il Coro eil Coro di voci bianche del Comunale sonopreparati rispettivamente da Andrea Faidutti eAlhambra Superchi. Nel ruolo di Mimì èimpegnata Mariangela Sicilia, in quello delpoeta Rodolfo Francesco Demuro, Musetta è

Hasmik Torosyan e il pittore Marcello è NicolaAlaimo. Con loro sul palco Andrea VincenzoBonsignore (Schaunard), Evgeny Stavinsky(Colline), Bruno Lazzaretti (Benoit / Alcindoro) eGuang Hi (Parpignol). Repliche fino a domenica28. Lo spettacolo, ripreso da Rai Cultura, saràtrasmesso in diretta nei cinema il 24 gennaioore 20 e in differita su Rai5 il 25, ore 21,15. La«prima» di venerdì 19 ore 20 sarà trasmessa indiretta su Radio3 Rai. (C.D.)

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ercoledì 17 alle 21 al-l’Auditorium di Illumia(via de’ Carracci 69/2)

sarà presentato il libro «Ed io chesono? Tra psicologia ed educa-zione» (edizioni La Fontana di Si-loe). Dialogheranno GiancarloCesana, autore del libro e docen-te di Igiene generale e applicatadell’Università di Milano Bicoccae Luigi Guerra, docente di Didat-tica e pedagogia e direttore delDipartimento di Scienze dell’e-ducazione dell’Università di Bo-logna. L’incontro, realizzato incollaborazione con l’Associazio-ne Esserci di cui Cesana è uno deipromotori, sarà moderato da Pao-lo Vestrucci del Comitato diretti-vo dell’Associazione culturale pergli Incontri esistenziali.

M

S. Antonio,l’organoè in restauro

o scorso novembre sonoiniziati i lavori di restau-ro dell’organo a canne

della basilica di Sant’Antoniodi Padova (via Jacopo dellaLana 2). Lo strumento fu co-struito da Franz Zanin di Ca-mino al Tagliamento, per vo-lontà di padre Bonifacio Man-duchi, concertista e organistadella basilica e fu inauguratonel 1972 da Luigi FerdinandoTagliavini. Il restauro, affida-to alla Bottega organara Del-l’Orto & Lanzini, è possibilegrazie alla generosità dei pri-vati e all’importante sostegnodel Convento Sant’Antonio edella parrocchia. Chi vuolepuò ancora contribuire; ter-mine lavori previsto in aprile.

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Il Prazák Quartet torna al Manzoniomani all’Auditorium Manzoni(via de’ Monari 1/2) alle 20.30

Musica Insieme saluterà il ritorno aBologna dopo 25 anni del «PrazákQuartet», tra i più apprezzatiquartetti della scena internazionale.Per il suo ritorno il Prazák propone icapolavori di due tra i più grandicompositori cechi: Bedrich Smetanae Antonín Dvorák. Del primo verràeseguito il «Quartetto n. 1 in miminore “Dalla mia vita”», sorta di

autobiografia in musica. Di Dvorák, invece, proporrà il«Quartetto n. 12 in fa maggiore op. 96 “Americano”»,composto durante il soggiorno di Smetana in America.L’incipit del primo movimento sembra alludere a unospiritual, omaggio al luogo che lo stava felicementeospitando e di cui stava assorbendo le sonorità.«Quando ho scritto il Quartetto – ricordò Dvorák –volevo comporre qualcosa che fosse molto melodico eschietto, e il caro padre Haydn è comparso davanti aimiei occhi». Per questo, preludio al programma sarà il«Quartetto n. 81 in sol maggiore op. 77 n. 1“Lobkowitz–Quartett”» di Haydn.

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Da oggi al 28febbraio al MueoMagi 900un’esposizionededicata alcartone di Picasso,che raffigura il bombardamentodella città basca

«Guernica, icona di pace», mostra a Pieve di Centoopo l’anteprima al Senato, dove èstata presentata dal Presidente

Pietro Grasso e visitata dal Presidentedella Repubblica Sergio Mattarella, apreoggi, al museo «Magi ‘900» di Pieve diCento, la suggestiva esposizione«Guernica, icona di pace» (fino al 28febbraio), dedicata al cartone realizzatoda Pablo Picasso raffigurante la suaopera capolavoro, da cui è nato l’arazzoesposto all’ingresso della sala delConsiglio di Sicurezza dell’Onu. L’ideaespositiva parte da una ricerca fatta dallastorica dell’arte Serena Baccaglini che,nel corso dei suoi studi dedicati algrande artista spagnolo, ha scopertoun’eccezionale collaborazione a tre traPicasso, Nelson Rockefeller, uno tra i piùgrandi mecenati del Novecento e l’artistaJacqueline de la Baume Durrbach, chetessé il dipinto di Guernica mediante

l’antica arte dell’arazzo. L’adesione alprogetto espositivo del cartone da partedel Museo Magi‘900 e del suo fondatoreGiulio Bargellini si pone in linea con lavisione espressa da Picasso: con l’artefare un appello al mondo perché non girimai la testa dall’altra parte. Percomprendere la portata della vicendaoccorre fare un passo indietro, partendodalla storia dell’olio «Guernica», oggi alMuseo Reina Sofia di Madrid. Guernica,una cittadina basca, ha un tristeprimato: fu la prima città al mondo asubire un bombardamento aereo, la seradel 26 aprile 1937, ad operadell’aviazione militare tedesca. Il luogonon era teatro di azioni belliche,cosicché la furia distruttrice delbombardamento si abbatté sullapopolazione civile uccidendo soprattuttodonne e bambini.

Quando la notizia si diffuse, Picassodecise di realizzare un quadro chedenunciasse l’atrocità delbombardamento su Guernica e l’opera,di notevoli dimensioni (metri 3,5 x 8), furealizzata in soli 33 giorni, preceduta daun’intensa fase di studio, testimoniata daben 45 schizzi preparatori. L’opera ebbeun successo immediato e fu richiesta innumerose esposizioni internazionali peril suo messaggio morale e civileuniversale. Anni dopo Rockefeller chiesedi poter acquistare l’arazzo che lariproduce, realizzato da Picasso grazie altalento di Jacqueline de la BaumeDurrbach, la geniale artista francesedalle dita d’oro, capace di «tessere undipinto». Oggi l’archivio Rockefeller diNew York contiene memoria di quellungo e fruttuoso accordo tra i treprotagonisti, durato diciotto anni, dal

1955 al 1973, anno della morte diPicasso. Dall’archivio emergonodocumenti che informano sulle modalitàtecniche scelte per realizzare l’opera,fatta sotto la supervisione e direzione diPicasso, che scelse personalmente leundici tonalità cromatiche utilizzate perl’arazzo, rendendolo in questo diversorispetto al dipinto, creato in bianco enero. Il compiacimento dell’artista perquesta prima esperienza favorì poi lanascita di una collezione in cui 26 operedell’artista vennero trasformate in arazzi«per poter portare la bellezza alla gente»,come disse Rockefeller per descrivere ilprogetto. Il cartone, di proprietà dellafamiglia Durrbach – dopo l’esposizione aPraga (2011–12), a San Paolo in Brasile(2014) e a Wròclaw (2014) – viene espostoper la prima volta in Italia.

Chiara Sirk

DGli appuntamenti in città

ggi alle 18, all’Oratorio SantaCecilia, via Zamboni 14, San

Giacomo Festival presenta un con-certo del duo Luciano Franca, oboe,e Filippo Pantieri, pianoforte. Sa-bato 20, stesso luogo e orario, reci-tal pianistico di Sara Bacchini. Dal 19 al 25, inizio ore 21, ArchivioZeta presenta la ripresa di Edipo Redi Sofocle, in un nuovo allestimen-to pensato in relazione all’architet-tura dell’ex chiesa di San Mattia (viaSant’Isaia). Diretto e interpretato daEnrica Sangiovanni e Gianluca Gui-dotti, traduzione di Federico Con-dello. Nelle sei repliche program-mate si avvicenderanno ospiti invi-tati per la loro conoscenza del mi-to di Edipo, ai quali, dopo lo spet-tacolo, sarà affidato in forma di dia-logo il compito di approfondire.

O

Nel rispettodella tradizione,la regia diGarinei eGiovannini(coreografie diGino Landi) èripresa dal figliodi JohnnyDorelli, primointerprete dellacommedia

Particolare del cartone

«Aggiungi un posto a tavola»

Il Quartetto

calendario

teatro Gamaliele

Domenica14 gennaio 2018

BOLOGNA 5SETTE

Page 6: Media per capire la realtà...i celebra oggi la Giornata mondia-le del migrante e del rifugiato che, anche quest’anno, rappresenterà un appuntamento particolarmente rile-vante per

arà un momento di fraternità tra consacrati econsacrate, ma anche di formazione e diriflessione circa il proprio futuro, la Giornata

regionale per la vita consacrata che si terrà sabato20 nel convento dei Padri Cappuccini di Bologna,in via Bellinzona 6. Essainizierà alle 9.30 con lariflessione di monsignorFrancesco Lambiasi, vescovodi Rimini e Delegato dellaConferenza episcopaledell’Emilia–Romagna per laVita consacrata, ed i salutidell’arcivescovo di BolognaMatteo Zuppi. Poi avrà luogo la relazionedel teologo padre BrunoSecondini, dal titolo«Testimonials–testimoni–profeti per rinnovare il soffiocarismatico», che analizzeràanche l’attuale presenza edazione della vita consacratain Regione. Dopo la relazione, laGiornata si snoderà con ilavori di gruppo, con ilmetodo di Firenze, cheapporteranno poi le loroconclusioni al termine nell’assemblea. Seguirà la proiezione di due video. Il primo trattadell’impegno a Bologna di consacrati, sia uominiche donne, nell’assistenza umana e spirituale allepersone detenute. Essa è un’esperienza che, sottolinea padre CesareAntonelli, presidente regionale della Cism, è assai

significativa perché dimostra quanto la vitaconsacrata è accanto alle persone che oggi soffronoe soprattutto che questo avviene grazie a unacollaborazione fraterna tra consacrati appartenentia diversi istituti.

Il secondo filmato riguardala comunità monasticaMonte Tauro a Rimini, lasua vita vita quotidianaincentrata sul particolarecarisma di unione tra lapreghiera e la carità,specialmente per i piùsofferenti. Alla Giornata regionaleparteciperanno anche idelegati diocesani per la vitaconsacrata delle diocesi

emiliano–romagnole cheapporteranno una lororiflessione sul contributo chei diversi carismi possonooffrire nella pastoralediocesana. La Giornata sarà pertantoun’occasione per l’analisisignificativa della vitaconsacrata nell’EmiliaRomagna ed anche l’inizio di

un «laboratorio»per comprendere oggi, nel calovocazionale, come le persone consacrate possanomaggiormente contribuire all’opera di annunciomissionario della Chiesa nella nostra Regione.

Carlo Maria Veronesioratorio di san Filippo Neri,

presidente regionale Cism

SVita consacrata, una Giornata regionale

Il Seminario arcivescovile

DI FEDERICA GIERI SAMOGGIA

a media che non c’è è un video che fabrillare gli occhi: aule spaziose, laboratorida far invidia a chiunque, lavagne–pareti,

vetrate su cui scrivere e tanta, tanta luce. Lascuola che non c’è ci sarà, a settembre, quandonell’ala nord del Seminario arcivescovile apriràla sede distaccata della media Malpighi di viaAudinot. Era dalla fine degli anni ’90 che a VillaRevedin non si sentiva lo scalpiccio di ragazziniin un’età che, avverte la preside del liceoMalpighi, Elena Ugolini, «non è vero che sia dabuttare: l’adolescenza è un’età ricca disollecitazioni e di potenzialità». Ecco perché«costruiremo un luogo che ora non c’è, maquando ci sarà, sarà a misura di ragazzo»,osserva Ugolini che si è imbarcata in questaennesima impresa poiché era dispiaciuta di dire

L

«non abbiamo posto» a chi bussava in viaAudinot. «Porte aperte a tutti», bandita ogniselezione all’ingresso. «Portiamo avanti tuttiperché ogni ragazzo ha la sua acqua in cuinuotare». E crescere. Ecco perché al Malpighi cheè una media paritaria, sono previste borse distudio per merito e reddito. Sfoglia planimetrie,guarda video con la media che sarà la preside.Di fronte a lei, Paolo Bassani, preside dellamedia e Francesca Guizzardi, che diventerà lavicaria della sede distaccata. Una media che,però, non sarà modello classico, bensì uncampus dove gli oltre 200 ragazzini entrerannoalle 8 per uscire poco prima delle 17 (mensainterna). Per di più senza lo zaino, essendo ognistudente dotato di armadietto personale. Unlungo slalom tra mille e una attività, lezioni oper meglio dire stimoli «per appassionare iragazzi alla bellezza della scoperta e dello studioe renderli così autonomi». Perché «non è veroche l’adolescenza è da buttare: è un’età ricca disollecitazioni e potenzialità».E allora largo ai 2200 mq. dell’ala nord di VillaRevedin che porteranno la firma dello studioRgr – Lorenzo Raggi e Francesco Pasqualini,bombardati di richieste sul cosa dev’esserci:classi e soprattutto laboratori a cominciare

dall’osservatorio astronomico fino a quelli discienze, musica, lingue (potenziamento diinglese per tutti più francese, tedesco ospagnolo), informatica (coding incluso), arte(maxi atelier) e un’aula multifunzionale. Maanche un punto cucina in cui conoscere emanipolare i prodotti dell’orto. Perché ilcampus ha anche un «fuori» spettacolare: ilparco di Villa Revedin che sarà dotato di campida calcio, basket e tennis. Una media innovativanegli spazi e nella didattica. Impossibile lalezione frontale vecchio modello. A parte l’orada 50 minuti, queste saranno raggruppate inblocchi di tre così da permettere flessibilità etempi distesi. Tre ore durante le quali si puògiocare, leggere, confrontarsi, studiare, fare icompiti oppure approfondire... Col vantaggioche ciò avviene col proprio insegnante che «creauna relazione più stretta col proprio alunno».Partendo dal dato incontrovertibile che gli annidelle medie sono «fondamentali per la crescitadi un ragazzo perché, in questa età, si delinea ilsuo atteggiamento nei confronti dello studio edella realtà». Affinché il ragazzo «possa trovarela propria strada è essenziale avere professoripreparati, ma ancora prima motivati, capaci dicomunicare passione».

Frate Jacopa, la città e la paceromosso dalla Fraternità FrancescanaFrate Jacopa con la parrocchia Santa

Maria Annunziata di Fossolo e la rivista «IlCantico», si terrà a Bologna un ciclo diincontri (da gennaio a marzo) perinterrogarci sul nostro essere seminatori disperanza in questo tempo in cui assistiamoad un’assenza di speranza che produce voltisenza identità e vite senza futuro. «Occorredare spazio al diritto alla speranza», comeci ha ricordato papa Francesco,richiamandoci ad essere «artigiani disperanza». Il primo incontro, nelpomeriggio di domenica 21 alla parrocchiaS. Maria Annunziata di Fossolo, sarà sultema «Città accogliente cantiere di pace»proposto dal vescovo di Faenza–Modiglianamonsignor Mario Toso, con una lettura delMessaggio per la Giornata mondiale dellaPace 2018, che ci interpella a considerare lapresenza di migranti e rifugiati non comeminaccia, ma come opportunità percostruire un futuro di pace, dando corpo aduna convivenza a misura della famigliaumana. Il secondo incontro, domenica 18febbraio, sarà incentrato sul passaggio dallacultura dello scarto alla fraternità, con unariflessione a cura dell’economista PaoloRizzi, dell’Università cattolica di Piacenza. Ilterzo incontro infine, domenica 25 marzo,sarà guidato dalla parola dell’arcivescovoMatteo Zuppi, sul cruciale rapportosperanza e lavoro. Per info:[email protected] –www.fratejacopa.net.

Argia Passoni

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Il Seminario si aprealle medie MalpighiLa sede distaccata di via Audinot aprirà asettembre nell’ala nord di Villa Revedin. Unamedia che non sarà «modello classico», bensìun campus dove gli oltre duecento ragazzinientreranno alle 8 per uscire poco prima delle17 (mensa interna).

Classi e soprattutto laboratori acominciare dall’osservatorio a-stronomico fino a quelli discienze, musica, lingue (poten-ziamento di inglese più france-se, tedesco o spagnolo), infor-matica, arte (maxi atelier)e un’aula multifunzionale

Sabato, con la partecipazione dell’arcivescovo Matteo Zuppi e la riflessione del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, un momento d’incontro al convento dei Cappuccini di Bologna

IN E

VIDE

NZA primo piano

OGGIAlle 10.30 nella parrocchia diSant’Antonio Maria PucciMessa per la Festa dellaFamiglia, poi incontro con lacomunità. Alle 16 nella parrocchia di SanCristoforo guida un incontronell’ambito della Decennaleeucaristica.

DOMANIAlle 9.30 a Villa San Giacomopresiede l’incontro dellaConferenza episcopaledell’Emilia Romagna (Ceer). Ale 21 al teatro Bristolpartecipa ad un incontro su«Mafia: cronaca di una guerraraccontata da chi la combatte».

MARTEDÌ 16 Alle 9 a Pescara, incontro con isacerdoti della diocesi. Alle 21 nel Convento SanDomenico partecipa aldibattito su «La giornata per ildialogo cristiano–ebraico. Unabuona eccezione italiana?»nell’ambito dei «Martedì di SanDomenico».

MERCOLEDÌ 17 Alle 16.30 a Cento incontro coni volontari del doposcuola e del

cinema dell’Unità pastorale.

GIOVEDÌ 18 Alle 19 nella parrocchia diCastello d’Argile Messa eincontro con i profughiospitati.

SABATO 20 Alle 9.30 nella parrocchia diSan Giuseppe Sposo saluto alConvegno regionale della vitaconsacrata. Alle 10.15 alla Casa dellaConoscenza di Casalecchio diReno interviene al convegno«Coi tempi che corrono... Lafamiglia nei sistemi locali diwelfare» promosso da «LeQuerce di Mamre». Alle 17 nella parrocchia di SanLorenzo del Farneto Messa perla festa di san Disma.

DOMENICA 21 Alle 10 nella parrocchia di SanPietro in Casale Messa eAssemblea. Alle 15.30 nella parrocchia diCastenaso guida la preghieradella «Giornata della Pace»dell’Acr. Alle 17.30 in Cattedrale Messae ordinazione di tre nuoviDiaconi permanenti.

6 BOLOGNASETTE

Domenica14 gennaio 2018

Page 7: Media per capire la realtà...i celebra oggi la Giornata mondia-le del migrante e del rifugiato che, anche quest’anno, rappresenterà un appuntamento particolarmente rile-vante per

Proseguono a Villa Revedin l’itinerario per giovani «Fede, discernimento, vocazione» e i «Sabati dei cresimandi»Torna domenica 21 a Castenaso la «Festa interreligiosa della pace», promossa dall’Azione cattolica ragazzi

diocesiITINERARIO PER GIOVANI. Prosegue alSeminario arcivescovile (piazzale Bacchelli4) l’itinerario per giovani «Fede,Discernimento, Vocazione», propostodall’équipe dell’Ufficio diocesano per laPastorale vocazionale e dal Seminarioarcivescovile in collaborazione con l’Ufficiodiocesano per la Pastorale giovanile.Domenica 21 alle 15.30 «Venite e vedrete.Indicatori vocazionali»; alle 18.45 momentoconviviale.«APRI GLI OCCHI». Mercoledì 17 alla Casadella Carità di Borgo Panigale, alle 20.45incontro per il percorso di discernimentovocazionale «Apri gli occhi. Cosa vuole Dioda te?» dedicato ai giovani dai 18 ai 30 anni.Per informazioni contattare don MarcoMalavasi, mail:[email protected] o donMarco Bonfiglioli: [email protected] FAMILIARE. Continua «Love inprogress», il cammino per giovani coppienon prossime al Matrimonio, chedesiderano fare un cammino di crescitainsieme. Il quarto incontro si terrà domenica21 alle 17 nella parrocchia di Gesù BuonPastore (via Martiri di Monte Sole 10) e siconcluderà con la cena insieme. La propostaè organizzata dagli Uffici di Pastoralefamiliare e Pastorale giovanile, incollaborazione con l’Azione cattolicadiocesana, ed è guidata da giovani famiglie eda un presbitero diocesano. Info:[email protected];[email protected]; Ufficiopastorale famiglia: 0516480736; Marco3389143157; Maria Giulia 3386335978;pagina Facebook.CRESIMANDI. Proseguono in Seminario(piazzale Bacchelli 4) gli incontri dei Sabatidei cresimandi. Il prossimo incontro sabato20: alle 15.20 accoglienza, alle 15.30incontro e testimonianze, alle 16.45merenda (da portare e da condividere) egioco voc, alle 17.15 preghiera conclusiva,alle 17.45 saluti e partenza. Per informazionie iscrizioni: segreteria del Seminarioarcivescovile, tel. 0513392912 (dal lunedì algiovedì, ore 10–13).

parrocchie e chiese SANT’ANTONIO MARIA PUCCI. Oggi laparrocchia di Sant’Antonio Maria Pucci, inoccasione della visita pastoraledell’arcivescovo Matteo Zuppi, celebra la

«Festa della famiglia». Alle 10.30 Messapresieduta dall’Arcivescovo, al terminemonsignor Zuppi incontrerà la comunitàparrocchiale, per riflettere sul brano deidiscepoli di Emmaus e sulle tre paroledonate alla nostra diocesi da papa Francescolo scorso 1° ottobre: «Parola, pane, poveri»;alle 13 pranzo comunitario; alle 15laboratori e attività per tutta la famiglia; alle16.30 merendone.

spiritualità CENACOLO MARIANO. Prosegue al Cenacolomariano di Borgonuovo di Sasso Marconi,l’itinerario per coppie e famiglie «Amare sipuò? Approfondimento del documentoAmoris Laetitia». Il terzo incontro si svolgeràoggi dalle 15 alle 17.30 sul tema: «Il“terzo”… : un dono o un intruso? Noi due el’amore fecondo (A.L. cap. 5)». I temisaranno sviluppati da esperti di pastoralefamiliare. Per i bambini è previsto unprogramma parallelo.

associazioni e gruppiACR. Torna la Festa interreligiosa della pace,promossa dall’Azione cattolica ragazzidomenica 21 a Castenaso, titolo «Scattiamola pace». La giornata si terrà alle Opereparrocchiali di Castenaso invia XXI Ottobre 4/2, con ilseguente programma: alle9.30 Messa, alle 11iscrizioni, lancio dellagiornata e giochi; alle 13pranzo al sacco (anche per igenitori!), alle 14.30 attivitàdel pomeriggio e alle 15.30preghiera interreligiosa conl’arcivescovo Matteo Zuppi.Per gli adulti alle 11 incontroper genitori con la comunitàmusulmana e alle 14 ripresadelle attività e incontro conBeatrice Draghetti. Per leiscrizioni: parrocchia,numero partecipantielementari/medie, referentegruppo, scrivere [email protected] DELLAPREGHIERA. Martedì 16 alle 16 si terràl’incontro formativo dell’Apostolato dellapreghiera nella sede di via Santo Stefano 63.MCL CASTEL D’ARGILE. «La bellezza delle etàdella vita: collaboratori del mistero di Dio» èil tema della riflessione che monsignorRoberto Mastacchi, vicario episcopale per illaicato, terrà mercoledì 17 alle 20.45 nelteatro parrocchiale di Castello d’Argile (viaMarconi 5). L’incontro, promosso dalleparrocchie e dai Circoli Mcl della zona, faparte di un ciclo formativo sul laicato.MAC. Sabato prossimo il Movimentoapostolico ciechi si incontrerà nella Casalavoro, in via Mazzini 28. Programma: alle15.15 accoglienza in Cappella dove verràletta la lettera dell’assistente nazionale, don

Alfonso Giorgio, inviata al gruppo inoccasione delle feste natalizie; alle 15.45Messa prefestiva. Al termine, inizierà iltesseramento per l’anno in corso e sarannofesteggiati diversi compleanni.SALE E LIEVITO. Continua il laboratorio dinarrazione e drammatizzazione della Parola,«Chi sei tu, figlio mio?» organizzatodall’associazione «Sale e Lievito». Sabato 20dalle 9.30 alle 12.30, nella parrocchia di SanGiuseppe Lavoratore (via Marziale 7) primoincontro del secondo modulo: «Gesù, figliod’Israele», relatore Miche Grassilli.SERVI DELL’ETERNA SAPIENZA. Proseguono icicli di conferenze tenute dal domenicanopadre Fausto Arici e organizzate dallacongregazione «Servi dell’Eterna Sapienza».

le saledellacomunità

Martedì 16 alle 16.30 continua il terzo ciclosulle lettere di Giovanni «Non amiamo aparole» con il secondo incontro su «L’ultimaora».

cultura MENS–A. Proseguono gli incontri mensili diMens–a inverno 2017–2018 sul tema«Orientarsi nel mondo ed essere fiduciosi».Sabato 20 alle 10 in Sala Tassinari (Cortiled’onore di Palazzo d’Accursio, piazzaMaggiore 6) quarto incontro sul tema « Ritirassicuranti ed esigenze morali» Info: tel.3395991149. GAIA EVENTI. Gaia eventi organizza oggi alle10 una visita guidata da Laura Franchi eMonica Fiumi alla scoperta dei «Bagni diMario». Partenza da via Bagni di Mario 10;costo 15 (comprensivi di ingresso e visitaguidata). Prenotazione obbligatoria. Sirichiede un abbigliamento comodo e scarpechiuse con suola di gomma. iscrizioni: Gaia,via San Vitale 3, tel. 0519911923.SAN GIROLAMO DELLA CERTOSA. Sabato 20alle 12,30 nel convento dei Padri Passionistia Casalecchio di Reno (via Belvedere 4) siterrà un pranzo di pesce per raccogliere fondiper i restauri alla chiesa e al complesso diSan Girolamo della Certosa. Per i dettagli ela prenotazione indispensabile, finoall’esaurimento dei posti disponibili,contattare il superiore padre Mario Micuccial tel. 3393297179 (preferibilmente orepasti).

societàDON SERRA ZANETTI. «La Consulta cittadinaper la denominazione delle vie cittadine» surichiesta dell’Associazione don Paolo SerraZanetti, ha deciso di denominare un’areacittadina al nome di don Paolo Serra Zanetti.Sarà denominata via don Paolo Serra Zanettiil tratto finale di strada che dà accesso aldormitorio comunale di via Sabatucci.MOSTRA SU DON PUGLISI. Prosegue fino adomenica 21, nel salone–teastroparrocchiale di Sant’Andrea della Barca(piazza Giovanni XXIII 1) la mostrafotografica «Non ho paura delle parole deiviolenti, ma del silenzio degli onesti – Lalotta alla criminalità organizzatadall’esempio di padre Pino Puglisi alprocesso Aemilia», organizzata dall’Azionecattolica della parrocchia di Sant’AndreaApostolo insieme con la parrocchia dellaBeata Vergine Immacolata. Giovedì 18 alle20.45, «Alla luce del sole», proiezione delfilm sulla vita di padre Pino Puglisi.SCUOLA DI CORANO. Piccola Famigliadell’Annunziata e Famiglie della Visitazionepromuovono una «Scuola itinerante didialogo» dedicata al «Corano: libro di unpopolo». Un viaggio in otto tappe, guidatoda Ignazio De Francesco, monaco dellaPiccola Famiglia dell’Annunziata eislamologo. Gli incontri si terranno dalle 17alle 18.30, a sabati alternati, nella parrocchiadi Sant’Antonio di Padova a La Dozza (via

della Dozza 5/2) e nella parrocchia diSammartini di Crevalcore (chiesa provvisoriadi San Giovanni XXIII papa). Primo incontrosabato 27 alla Dozza.«ITALIA LONGEVA». L’Associazione «ItaliaLongeva» riunisce giovedì 18 alle 15.30,all’Auditorium Biagi – Biblioteca Salaborsa,cittadini, esperti e testimonial del mondodella cultura per un confronto su quanto siapiù facile conquistare la longevità se si partedalla prevenzione. Interverranno, tra gli altri:Roberto Bernabei, presidente di «ItaliaLongeva», Sergio Venturi, assessore allePolitiche per la Salute della Regione, LidiaRavera, assessore alla Cultura e Politichegiovanili della Regione Lazio, Fausto Francia,presidente Società italiana di Igiene, RenzoLe Pera, segretario Federazione italianamedici di Medicina generale, Marco Zoli,direttore Scuola di specializzazione geriatriadell’Università di Bologna, Nelson Bova,giornalista del TG3 ed altri rappresentantidelle istituzioni sanitarie, del mondo dellacultura, dell’associazionismo e dell’impresa.

musica e spettacoli CINE TEATRO FANIN. Oggi alle 16.30, al TeatroFanin di San Giovanni in Persiceto, laCompagnia Fantateatro presenterà «Alice nelpentagramma delle meraviglie»; ingresso:prezzo unico 7 euro. Domenica 21 alle 16.30al Teatro comunale di San Giovanni inPersiceto la «Compagnia Circolo dipendentiCr Cento» andrà in scena con «Sbrujer unimbroj»; prezzo intero: 10 euro, ridotto: 8.

«La gioia di credere». Verso il Sinodo dei giovaniun incontro di preparazione ai Santi Vitale e Agricola

omani alle 20.45 nella parrocchia dei Santi Vitale e Agricola in A-rena (via San Vitale 50) si terrà un incontro guidato da don Valen-tino Salvoldi, in preparazione al Sinodo dei giovani «preziosi per-

ché fragili» sul tema «La gioia di credere». Don Valentino Salvoldi, mis-sionario, già docente di Filosofia e Teologia morale all’Accademia Alfon-siana (Università del Laterano) è ora «professore visitatore» dei seminaridelle giovani Chiese (Africa e Asia). I suoi numerosi libri, scritti con stilesemplice e tradotti in molte lingue, nascono dalla vita e tornano tra la gen-te per dare speranza, per rendere il mondo più giusto e fraterno, più vici-no al regno di Dio. «Per oltre 25 anni – dice di sé – ho studiato. Per al-trettanti ho insegnato filosofia e teologia morale nei Paesi impoveriti co-me “professore visitatore”. Ora sono al servizio della Santa Sede per la for-mazione del clero delle giovani Chiese. Guida la mia attività di giornalistae scrittore il desiderio di dare a tutti un anticipo di fiducia e un’indicazio-ne: “Se il mondo è così, non è colpa tua. Sarà colpa tua se lo lasci così”. Perquesto mi rivolgo soprattutto ai giovani. Li invito a cercare senza sosta laverità, li incoraggio a scoprire la loro bellezza, li esorto a non buttarsi via».

D

Le Querce di Mamre. Welfare e «buone pratiche»se ne parla alla Casa della Conoscenza di Casalecchio

oi tempi che corrono... Lafamiglia nei sistemi loca-li di welfare. Pratiche di

promozione familiare del benesse-re». Questo il tema dell’incontro or-ganizzato dall’associazione Le Quer-ce di Mamre» che si terrà sabato 20alle ore 9, alla Casa della Cono-scenza di Casalecchio di Reno (viaPorrettana 360). Interverranno l’ar-civescovo Matteo Zuppi, LucianoMalfer (dirigente dell’Agenzia per lafamiglia della Provincia autonomadi Trento), Riccardo Prandini (do-cente di Sociologia all’Università diBologna), Elisabetta Gualmini (vi-cepresidente della Regione Emilia

Romagna), Isabella Covili Faggioli(presidente Associazione italiana di-rezione personale) e Simone Gam-berini (direttore Legacoop Bologna).I tempi di vita e di lavoro si sonomessi a correre. Le famiglie, coi lorocarichi di cura, sembrano faticare aconciliare i vari impegni. Complicela crisi economica, il sistema dei ser-vizi di welfare pare aver meno risor-se a disposizione per supportarle. At-tori istituzionali, ricercatori e pro-motori di esperienze di buone pra-tiche aiuteranno nell’incontro di sa-bato 20 a ragionare sulle modalitàcon cui promuovere oggi a livellolocale il benessere familiare.

Cento. Zuppi con i volontaridel doposcuola e del cinema

ncontrerà varie realtà centesi ilvescovo Matteo Zuppi mercoledì 17gennaio durante la visita nella

parrocchia di San Biagio di Cento.«Arriverà alle 16.30 nei localidell’oratorio dove si svolge il doposcuola

per i ragazzi delle Medie – spiega il parroco monsignorStefano Guizzardi – e sarà accolto dai ragazzi, dagliinsegnanti volontari, tutti docenti delle medie ora inpensione, e dalle suore Figlie di Maria Ausiliatrice, chedescriveranno all’Arcivescovo come si svolge questoservizio. I ragazzi che lo frequentano sono ventidue, di cuiventi stranieri, e precisamente marocchini e pakistani. Ildoposcuola è aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle14.30 alle 16.30 e al termine quasi tutti i ragazzi sifermano a trascorrere le restanti ore pomeridiane inoratorio. All’arrivo monsignor Zuppi incontrerà anche ilpersonale dell’asilo nido paritario “Spazio bambiniGirotondo”. Successivamente, il Vescovo incontrerà ilgruppo di volontari che provvede al funzionamento dellasala cinematografica “Don Zucchini”, una sala dellacomunità, la cui programmazione è curata dall’Acec. Ilgruppo è formato da una ventina di giovani tra i 25 e i 30anni che si occupano della gestione operativa del cinema».

I

compleanno. L’arcivescovofesteggia Cristina Magrini

Cristina il vero dono per questa co-munità e per noi tutti», ha dettomonsignor Zuppi nel consegnare

due regali al papà di Cristina Magrini che il5 gennaio scorso ha compiuto 52 anni, 36vissuti in stato di minima coscienza, nuo-

vo triste record europeo: una copia della croce custodita in Cat-tedrale e un libro fotografico che racconta la visita di papa Fran-cesco in città. Due regali accolti con piacere dal papà Roma-no, emozionato per la visita dell’Arcivescovo, accompagnatoda monsignor Allori, nell’abitazione all’interno del villaggiodi Villa Pallavicini. «Viviamo in pace qui – ha detto – ma ilfuturo di Cristina mi preoccupa. Infatti non c’è una strutturache possa garantirle la qualità di vita per cui mi sono battutoin questi anni. Unica consolazione è che qui a Villa Pallavici-ni si realizzi il sogno che mi ha condotto a Bologna, dopo tan-ti anni vissuti a Sarzana. Vorrei che dopo di me ci si prendes-se cura di lei in questa casa, senza abbandonarla in mane e-stranee». Un sogno che lo stesso Arcivescovo auspica possa rea-lizzarsi grazie all’impegno delle realtà che oggi sono vicine aCristina: in prima linea l’associazione «Insieme per Cristina»,animata da Gianluigi Poggi, paladino delle tante famiglie i-taliane che affrontano quotidianamente tra le mura dome-stiche le sofferenze di parenti in stato di minima coscienza.

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cine

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Le trasmissionidi Nettuno Tv

canale 99

ettuno Tv (canale 99 del digitale terre-stre e in streaming sul sito www.nettu-

notv.tv) presenta la consueta programma-zione: Rassegna stampa dal lunedì al venerdì(dalle 7 alle 10); le due edizioni del Tele-giornale alle 13.15 e alle 19.15, con servizi edirette su attualità, cronaca, politica, sporte le notizie sulla vita della Chiesa bologne-se. Sono trasmessi in diretta i principali ap-puntamenti dell’Arcivescovo. Il giovedì alle21 il tradizionale appuntamento col setti-manale televisivo diocesano «12 Porte».

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Polisportiva Villaggio del Fanciullo er le neo mamme e i loro bambini, la PolisportivaVillaggio del Fanciullo attiverà da giovedì 18 di un

corso di Massaggio infantile, per creare un forte legamed’amore coi propri piccoli. Recenti ricerche hanno con-fermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppodel bambino a livello fisico, psicologico ed emotivo. Ogniciclo di incontri, rivolto a genitori e bambini dagli 0 agli8 mesi, prevede 5 lezioni di 90 minuti. È prevista una le-zione il sabato mattina per dare l’opportunità ai papà dipartecipare. Gli incontri si terranno il 18 e 25 gennaio, 1,8, 17 febbraio e saranno tentuti da Lisa Artegiani, diplo-mata all’Aimi (Associazione italiana Massaggio infantile).Per info contattare la segreteria in orario di apertura al-lo 0515877764 o scrivendo a [email protected] o mandando un WhatsApp al 3357189712.

P

Vezzani a S. Pietro in Casaleenditi disponibile e vedraiMeraviglie!». È questo iltitolo della testimonianza

con concerto di Debora Vezzani,che si svolgerà venerdì 26 gennaioalle 20.45 nella chiesa parrocchialedi San Pietro in Casale. Durante ilconcerto è previsto l’intervento delmarito di Debora, Jury Castellana,sulla bellezza della purezza. Fra lecanzoni proposte nellatestimonianza con concerto ci sonobrani autobiografici, passi trattidalla Parola di Dio e preghiere.

Badia, è uscitoil calendario 2018

reperibile presso laparrocchia di Santa

Maria in Strada (viaStradellazzo 5, Anzoladell’Emilia) il nuovocalendario del 2018della Badia («Ponti» iltema centrale, conparole di PatriziaVannini e fotografie delparroco don GiulioMatteuzzi). Il ricavatodella vendita delcalendario è destinato afinanziare i restauridella chiesa della Badiadi Santa Maria in Strada.

È

Gli anniversari della settimana

15 GENNAIO Agostini monsignor Enrico (1965) Rossi don Adelio (1969) Lolli monsignor Celso (1974) Della Casa monsignor Dante (1975)

16 GENNAIO Venturi don Vincenzo (1958) Degli Esposti don Giovanni (1991) Baroni don Alfonso (1999) Corazza padre Corrado, cappuccino(2007) Polazzi padre Giordano, cappuccino(2012)

17 GENNAIO Pedrelli monsignor Luigi (1945) Brusori don Antonio (1954) Gagliardi monsignor Olivo (1963) Severi don Gabriele (2000) Totti don Vittorio (2001) Trevisan don Giampaolo (2012)

18 GENNAIO Folli don Elviro (1963) Paradisi don Domenico (1967) Chelli don Dante (1979)

19 GENNAIO Ricci don Giacomo (1966) Marzocchi don Mauro (2017)

20 GENNAIO Gallerani don Luigi (1947) Bassi don Umberto (1956) Bentivogli don Vittorino (1977) Romiti don Ugo (1981) Rossetti don Leopoldo (2005) Zardoni monsignor Serafino (2007)

21 GENNAIO Santi don Giovanni (2003) Salmi monsignor Giulio (2006)

in memoria

Il campanileA cura dell’Acec–Emilia Romagna

ALBA v. Arcoveggio Paddington 2 051.352906 Ore 15 – 16.50 – 18.40

ANTONIANO v. Guinizelli Sasha e il Polo Nord 051.3940212 Ore 16

Morto Stalin,se ne fa un altroOre 18.15 – 20.30

BELLINZONA v. Bellinzona 50 primavere 051.6446940 Ore 16.30 – 18.30 – 20.30

BRISTOL v. Toscana 146 Come un gatto 051.477672 in tangenziale

Ore 16 – 18.15 – 20.30

CHAPLIN P.ta Saragozza Come un gatto 051.585253 in tangenziale

Ore 16.30 – 18.45 – 21.15

GALLIERA v. Matteotti 25 Corpo e anima 051.4151762 Ore 16.30 – 19 – 21.30

ORIONE v. Cimabue 14 Arietty 051.382403 Ore 15 051.435119 Due sotto il burqa

Ore 16.30 – 19.45Dove non ho maiabitatoOre 18Corpo e animaOre 21.15

TIVOLI v. Massarenti 418 La ragazza 051.532417 nella nebbia

Ore 16 – 18.15 – 20.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco) v. Marconi 5 50 primavere 051.976490 Ore 17.30 – 21

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 Wonder 051.944976 Ore 16 – 18.30 – 21

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Due sotto il burqa 051.902058 Ore 16 – 21

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 Coco 051.6544091 Ore 16.30 – 18.45

Morto Stalinse ne fa un altroOre 21 – 22.45

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII Wonder 051.818100 Ore 16.30 – 18.45 – 21

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi The greatest showman 051.6740092 Ore 21

Domenica14 gennaio 2018

BOLOGNA 7SETTEnotizie

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