l'ora di giurisprudenza numero 1 anno iii

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L ’Ora di Giurisprudenza Roma Tre Numero 1 Anno III Ottobre 2012 E noi? Saremo davvero diversi da loro? Università Come richiedere una borsa di collaborazione pag. 4 Muoversi a Roma I disagi e le alternative nella jungla capitolina pag. 8 Cinema On the Road, di Walter Salles pag. 15 loragiur.blogspot.com Analisi sull’etica e la civiltà di noi giovani

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Il periodico di facoltà di RDS Giurisprudenza

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Page 1: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

L’Ora di Giurisprudenza’’ ’’’ ’ ’’

’Roma TreNumero 1 Anno III

Ottobre 2012

E noi? Saremo davvero diversi da loro?

Università Come richiedere una

borsa di collaborazionepag. 4

Muoversi a RomaI disagi e le alternative nella jungla capitolina

pag. 8

CinemaOn the Road,

di Walter Salles pag. 15

loragiur.blogspot.com

Analisi sull’etica e la civiltà di noi giovani

Page 2: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

2 L’Ora di Giurisprudenza

Etica e cultura: l’«acculturazione»può salvarci

Alla luce degli ultimi accadimenti che

hanno scosso il mondo politico i citta-

dini italiani si indignano della classe

dirigente, come se in un paese democratico

fosse calata dall’alto. Ora tutti dicono che con

il sistema delle liste bloccate non abbiamo

possibilità di scegliere i candidati, ma voglio

ricordare che quel sistema venne abbando-

nato perché aveva generato voto di scambio,

corruzione, clientelismo,dunque, aumento

della spesa pubblica e inefficienza della pub-

blica amministrazione. Io ritengo che in questo

momento ogni cittadino debba assumersi la

propria responsabilità, perché la classe diri-

gente credo che sia la proiezione di un popolo,

non esatta ovviamente, ma che ne rappresenti

per la maggior parte i costumi in un momento

storico preciso. E’ troppo comodo prendersela

con l’attuale classe dirigente dimenticando le

nostre responsabilità di comuni cittadini. Infatti

ciò che mi preoccupa è la posizione di noi gio-

vani oggi, perché non scorgo personalmente una

reale volontà di cambiamento,di deviazione da

questo degrado etico e morale che oggi tocca la

società italiana, e non mi riferisco ad un even-

tuale rivoluzione armata ovviamente, ma ai

modelli comportamentali di parte di noi che

EDITORIALE

Numero 1 Anno III Ottobre 2012

In questo numero:Borse di collaborazione............ p. 04Facoltà............................................. p. 06Muoversi a Roma......................... p. 08Corruzione e politica................. p. 10Il nuovo volto della politica..... p. 12Libro................................................ p. 14Cinema........................................... p. 15

Periodico di informazione e approfondimento a cura di Ricomincio dagli Studenti Giurisprudenza

L’Ora di Giurisprudenza’’ ’

’’ ’ ’’

’Roma Tre

Contatti

348.2448250

[email protected]

loragiur.blogspot.com

facebook.com/ora.giornale

Responsabili:

Giulia Costa

Giuseppe Falla

Page 3: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

Ottobre 2012 3

dovrà essere la classe dirigente futura. A cosa

mi riferisco precisamente: al rispetto delle

regole base per una convivenza civile, basta

vedere lo stato delle strade, delle piazze di

Roma( un esempio per tutti piazza San Lorenzo

sporcata proprio da coloro che si ritengono

ambientalisti di sinistra); alle relazioni sociali,

cioè al non sapere ascoltare gli altri, alla man-

cata presa di posizione nei confronti delle

persone che ci circondano quando assumono

atteggiamenti eticamente riprovevoli; al man-

cato rispetto delle decisioni da parte di un

organo terzo( basta vedere che cosa accade

nelle sessioni di esame nei confronti di assi-

stenti e professori); per non parlare di quello

che accade nella nostra facoltà, l’altro giorno

alla fine di una lezione di diritto penale rischiai

di essere travolto da un gruppo di studenti che

faceva a gara per occupare dei posti in aula,

nella biblioteca vengono occupati posti per

ore ed ore da studenti che trascorrono la loro

giornata al bar, o che passano la loro giornata

a chiacchierare come se stessero in un salotto

disturbando coloro che invece intendono

studiare. Gli esempi potrebbero continuare

a migliaia ma non voglio annoiare il lettore

con queste che mi si potrebbe eccepire sono

cose di poco conto. Io ritengo che sia proprio

da queste piccole cose che si misura il livello

culturale di un giovane, e non dagli esami che

ha sostenuto,dalle lingue che parla, dai viaggi

che ha fatto; la sua volontà di cambiamento si

desume dal comportamento che assume tutti

i giorni e devo constatare, che, ahimè questa

volontà non c’è, e allora questa è la classe

dirigente che ci meritiamo oggi in questo

momento. Ricette miracolose non esistono,

sono solo l’oggetto delle derive qualunqui-

ste e populiste (dei Renzi, Grillo e Berlusconi

di turno) che si ripresentano periodicamente

nella storia nei momenti di grande crisi. Il poli-

tico onesto con gli altri e con se stesso sa che

un cambiamento vero e radicale potrà venire

soltanto da un progressivo grado di “accul-

turazione”, e con tale termine non intendo

soltanto l’educazione civica, l’etica, la cultura,

ma anche l’atteggiamento di noi giovani: avere

il coraggio di chiamare le cose con il loro nome,

ammettere i nostri errori, prendere posizione

anche a costo di rimanere soli, percorrere la

strada più lunga quando occorre. Certo è un

percorso di cambiamento che potrebbe richie-

dere decenni e anche più, ma credo che alla

fine valga la pena provarci, per lo meno per

poter guardare negli occhi i nostri figli e dire

loro che ci abbiamo provato.

Donato Bochicchio

EDITORIALE

Con questo numero nasce “La Bussola: 3 cose su Roma3” un piccolo focus che si propone di mettere in luce ogni mese alcune delle iniziative esistenti nel nostro ateneo ma purtroppo sconosciute per moltissimi.

a cura di Marta Cerrito

Page 4: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

4 L’Ora di Giurisprudenza

Vivere l’università: borse di collaborazione

Essere studenti universitari non significa sola-

mente frequentare le lezioni e sostenere gli

esami: esistono anche diverse forme di par-

tecipazione attiva e formativa alla vita universitaria.

Un esempio su tutti è quello delle borse di col-

laborazione grazie alle quali a partire dal II anno

del corso di laurea tutti gli studenti possono

collaborare per migliorare e rafforzare i servizi

dell’Università. In che modo? Ogni anno vengono

bandite centinaia di borse di collaborazione che

prevedono 150 ore di lavoro (per un massimo di

3 ore giornaliere) prevalentemente all’interno

delle biblioteche, dei centri di ricerca e degli

uffici pubblici ed amministrativi e la retribuzione

annua di 1050 euro. La partecipazione è aperta a

tutti gli studenti che abbiano i requisiti di merito

e di reddito indicati nel bando rettorale che

ogni anno viene pubblicato intorno al mese di

Novembre sul sito di Ateneo (www.uniromatre.it)

in base al quale viene stilata una graduatoria per

l’assegnazione delle borse ai vincitori. Nella sola

facoltà di Giurisprudenza è possibile prestare la

propria collaborazione in biblioteca, in segreteria

didattica, nel laboratorio informatico e negli uffici

amministrativi e girando un po’ è facile imbattersi

in qualche esemplare di borsista. Cosa spinge gli

studenti a partecipare a quasta attività e soprat-

tutto a parte l’interesse meramente economico

quai sono gli aspetti positivi di questa esperienza?

Racconta M.C. che l’esperienza della borsa di col-

laborazione si è rivelata molto formativa poiché

imparare un lavoro come quello in biblioteca, che

prevede l’assistenza dell’utenza universitaria, si è

rivelato utilissimo per la sua vita studentesca “...

saper consultare senza problemi cataloghi, rivi-

ste e manuali rende più veloce e facile lo studio

universitario(...)”.F.F. ci dice che anche il fattore

delle relazioni con il pubblico è fondamentale

perché collaborando nei vari uffici ci si deve

confrontare con altri studenti, ma soprattutto

con ricercatori e professori al di fuori delle aule

accademiche e del “rigoroso cerimoniale” degli

esami. L’esperienza da borsista, afferma S.C., è

una sorta di entrata silenziosa nel mondo del

lavoro perchè spesso e volentieri capita che ci

siano problemi con i “superiori” o incompren-

sioni con l’utenza, anche tra i borsisti ci sono casi

di chi il proprio lavoro non lo svolge o lo svolge

malamente lasciando il carico sulle spalle di altri.

Come ogni esperienza quella delle borse di col-

laborazione è formativa dal punto di vista umano

e professionale ma non si deve dimenticare che

rappresenta uno degli strumenti di sostegno alla

carriera universitaria di coloro che sono”capaci

e meritevoli”e per i quali “la Repubblica rende

effettivo questo diritto con borse di studio, asse-

gni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono

essere attribuite per concorso” secondo quanto

leggiamo nell’art. 34 della Costituzione e dunque

sorge spontanea una domanda: è un caso che

l’informazione al riguardo sia così misteriosa?

Marta Cerrito

UNIVERSITA’

Page 5: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

Ottobre 2012 5

Diario di una matricola fuorisede

È come se finalmente avessi trovato il mio

posto. Quante vite viviamo? Quante volte si

ripercorre l’inizio? L’inizio che è il momento

più magico, l’esplosione di desideri e aspettative.

Penso alle matricole, in particolare fuorisede,

come me le quali sanno che non è facile essere

travolti dall’entusiasmo e contemporaneamente

dalla nostalgia di casa, diventare grandi tutto

d’un colpo e assumersi l’intera responsabilità di

se stessi. L’indipendenza ha un prezzo e adesso

me ne accorgo: quanto è noioso doversi preoccu-

pare di cosa cucinare a pranzo o a cena?! Sapete

come ci si sente quando, nel mezzo della lezione

di Filosofia del diritto, ci si ricorda di non aver

steso i panni ?! Non avrei mai immaginato di pas-

sare ore al supermercato per scegliere la marca

migliore dei prodotti per lavare casa. Dicono

che per i sogni bisogna lottare, e noi adesso ini-

ziamo la nostra battaglia. Finalmente studiamo

ciò che nello specifico ci interessa, siamo uniti

dalla stessa passione, da un senso di giustizia che,

anche se in modo diverso, tutti noi proviamo inna-

tamente e nel profondo del cuore. Vedere tanta

gente con gli stessi sogni, con una gran forza di

volontà e un gran potenziale mi fa continuare a

sperare di poter essere un giorno davvero fiera

di me stessa diventando ciò per cui sono stata

messa al mondo. Per far questo è necessario che

ognuno segua la propria strada; quando ho messo

piede in questa facoltà ho capito che questo era

il mio cammino e che non avrei avuto bisogno di

tornare sui miei passi e che non avevo per corso

tanta strada invano. Ho trovato una facoltà in cui

ognuno può essere se stesso; superata l’euforia

dei primi giorni, quella in cui si va a caccia di bei

ragazzi, di nuovi amici, di nuova vita, ho capito

che a Roma3 c’è di più. Ho trovato un ambiente

pulito nel senso più generale ed ho visto che die-

tro quella “Pulizia” c’era il lavoro di tanti studenti

che mi avevano preceduta, di tante ex-matricole

che hanno lasciato il segno rendendo la nostra

università un po’ migliore di come l’avevano tro-

vata, permettendo a ogni matricola di provare la

stessa sensazione di benvenuto che ho provato io

e che spero sia stata comune a tutti i miei colleghi.

Colgo l’occasione per ringraziare queste persone e

mi impegno a seguirne l’esempio. Accanto all’eu-

foria però c’è anche la paura, paura di fallimenti

a cui non siamo preparati, paura di chi potrebbe

pretendere tanto , apparentemente troppo, da

noi. C’è la paura di essere ancora troppo piccoli

per questo “intermondo” che ci ha accolto e ci

prepara ad entrare nel vero mondo, quello per cui

saremo sempre troppo piccoli, quello pronto ad

ingannarci e da cui non possiamo farci cogliere

impreparati. Ho lasciato la mia isola promettendo

che vi sarei tornata più forte e più ricca ( perlo-

meno culturalmente! ). Sono una matricola e

sono un’oceano di speranza che spero non venga

troppo spesso delusa. In bocca al lupo matricole.

Giulia Romano

Page 6: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

6 L’Ora di Giurisprudenza

Welcome to Roma Trendy

Ed ecchice di nuovo qua.

Che per chi non fosse romano di Roma,

più o meno vuol dire: bentornato in

questa bella facoltà! Abbiamo avuto un mese

per RI-abituarci alla vita frenetica di lotta-

del-posto-in-biblioteca, fila agli armadietti,

ricerca del punto più morbido del pavimento

per seguire lezioni in aule piene di “colleghi”.

Per le nuove matricole, benvenuti! Se avete

superato il primo mese nella facoltà, state

tranquilli che non vuol dire ancora niente.

Ottobre è il mese delle pause infinite, del

bar, del cazzeggio all’italiana, e soprattutto

del bar. Ed è anche il mese delle lauree!

Giovani di belle speranze che si godono il

rosicare degli altri studenti che li guardano

sognanti.. e iniziano preparativi mentali

sulle loro lauree fin troppo lontane! Però non

demordete, citando uno dei tanti momenti di

cazzeggio personali, il primo anno è l’inizia-

zione, il secondo ti convince che diventerai

magistrato, procuratore nazionale, notaio

solo perché hai superato il primo… il terzo

serve per smontarti ogni illusione, il quarto

per capire che hai fatto la peggiore scelta

che potevi fa, e dopo basta che esci da lì e

trovi qualcosa, qualsiasi cosa!

Anche perché ti fai du’ conti su quanto hai

speso per la tua istruzione... e capisci che i

tuoi primi anni di lavoro, se lo trovi, te li sei

pagati da solo.

Ma ragazze/i, in fondo le tasse servono per

migliorare la nostra vita nella facoltà, per

darci aule spaziose in cui c’entriamo proprio

FACOLTA’

Page 7: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

Ottobre 2012 7tutti, bagni funzionati e illuminati, armadietti

e posti per studiare che bastano e avanzano

per tutti noi! E poi sta storia che le macchi-

nette stanno solo ai pieni degli uffici, non

so a voi, ma a me non va proprio giù! Ma sto

divagando.

Tornando alla vita universitaria, tra un po’

arriva Novembre. E Novembre porta con sé

le date d’esami. E le date d’esami portano

ansia, perché ti fanno capire che la sessione

si avvicina e non c’hai più tempo, anche per-

ché Dicembre è Natale, e a Natale si sa, non

si studia.

Aaah il Natale! Tutte quelle lucette e can-

zoncine che per tutti vogliono dire vacanza,

per uno studente universitario significano

solo crisi d’ansia in avvicinamento! Ma una

volta superato il periodo buio di Gennaio e

Febbraio di cui non mi sento di parlare, arriva

Marzo! E Marzo è bello tanto quanto Ottobre.

Si questi sono i mesi del “ma è presto”, “ c’è

tempo”, insomma “cazzeggio style”!

Quindi care matricole, mi rivolgo diretta-

mente a voi (anche perché i vostri colleghi

che non lo sono più o hanno chiuso anche

il cervello negli armadietti o hanno una

puzza sotto al naso tale da oscurargli pure la

vista) godetevi questa bella iniziazione con

taaaanta tranquillità, e concentratevi su che

ciò che conta veramente nella nostra bella

facoltà! Prima di tutto la moda. Si, avete letto

bene, la moda. State attenti come vi vestite,

non provate mai e poi mai a presentarvi in

tuta a Roma Trendy o rischiate il linciaggio!

(lo dico per esperienza personale.. non è pia-

cevole!) Imparate a portare avanti il nome di

Roma Trendy, perché ci vuole tanto impe-

gno per arrivare a certi livelli di eleganza.

Secondo me, c’è un corso di preparazione

estivo per pochi eletti , una setta in cui si

insegna agli studenti a vestirsi in modo

degno per quel soprannome, altrimenti

come fanno le matricole già a sapere che

è d’obbligo tenere la Burberry o una Louis

Vuitton sul banco durante le lezioni?

Secondo poi, imparate ad amare il caffè, lui

diventerà il vostro migliore amico e l’unico

che sarà presente anche in quei momenti in

cui non vi sopporterà nessuno, ossia i giorni

prima di un esame. Una volta imparato ciò,

siete pronti per diventare dei Giuristi in tutto

e per tutto, c’è chi ci riuscirà meglio e chi

peggio, ma non demordete, alle brutte… si

fa pausa al bar! Giulia Cos

FACOLTA’

La BussolaBiglietteria Teatraleè possibile usufruire di sconti consi-derevoli su biglietti e abbonamenti per un gran numero di spettacoli del cartellone romano (per maggiori informazioni consultare il sito di ateneo www.uniromatre.it oppure rivolgersi agli sportelli della bigliet-teria in via Ostiense, 139)

a cura di Marta Cerrito

Page 8: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

8 L’Ora di Giurisprudenza

Muoversi a Roma: un viaggio nella folle città del

Car Sharing con la Multipla, dei semafori a due verdi, e di

un’ATAC con più impiegati che autisti.

Immaginate una capitale europea dove al

primo di ottobre i rivenditori autorizzati

non vendono gli abbonamenti di ottobre e

dove per l’abbonamento “Giovani e Studenti”

non basta essere giovani e studenti. Dove la

metropolitana ha le stesse due linee da quasi

un secolo, e dove alla stazione centrale è stata

demolita persino l’ombra dei bagni pubblici

pur di far allargare un supermercato privato.

Mentre nel mondo si rincorre la mobilità

alternativa Roma resta al palo. Gli unici due

progetti di mobilità sostenibile, Bicincittà

e il Car Sharing, hanno dato dei risultati da

Caporetto. Del resto bisognerebbe trovare

e dare un premio a quel genio che per il Car

Sharing nella città più ingarbugliata del globo

ha scelto la Multipla: oltre che la più brutta

la più ingombrante automobile mai pensata

- e purtroppo pure realizzata - dalla specie

umana.

Ma la vicenda degli abbonamenti non la batte

nessuno. Specialmente se si pensa che all’A-

TAC, che gestisce la mobilità capitolina, ci

sono più dipendenti negli uffici che autisti

sui mezzi. Infatti malgrado questa presenza

massiccia di tecnici e alte menti raffinate non

c’è stato verso di partorire una politica di dif-

ferenziazione delle tariffe degna della più

sgarrupata delle province d’Europa. Neanche

Alemanno, che sull’ATAC pare avesse lanciato

TERRITORIO

Page 9: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

Ottobre 2012 9un’OPA familiare, ha saputo sistemare le cose.

E così l’anno nuovo è arrivato e a prenderci la

batosta, e a raddrizzare il buco, sono gli utenti.

Oltre ai biglietti aumentati della metà, da un

euro a un euro e cinquanta, la beffa è arrivata

sugli abbonamenti. Sparito quello mensile

agevolato per Giovani e Studenti a 18 euro

(per i mensili c’è ora una tariffa unica a 35

euro), si è pensato di lasciare un solo Giovani

e Studenti annuale. Una beffa non da poco

se si considera che in realtà non basta essere

Giovani e Studenti: se ti fai le due ore di fila

al banchettino ATAC di Roma Termini ti illumi-

nano sulle regole ‘a margine’ che prevedono

come requisito essenziale un ISEE inferiore

ai 20mila euro. Un reddito così basso che se

è vero ti consentirebbe di prendere il ridotto,

difficilmente ti lasciarebbe uscire vivo da una

città, Roma, dove l’affitto medio di una singola

si aggira alla fine dei conti a poco meno di 500

euro mensili.

Per i pedoni poi non c’è scampo: provate a

fare la Cristoforo Colombo o la Ostiense nel

tratto dei Magazzini Generali per capire di

cosa parliamo. O ad attraversare un semaforo

di Piazza San Giovanni o zona del Colosseo

nell’’unica città al mondo dove esistono

semafori ai quali il verde vale doppio, per

auto e pedoni. “Bis!”, come al supermercato.

Del resto cosa pretendiamo se una pista

ciclabile non si è riusciti a crearla neanche in

quella arteria così larga da sembrare una por-

taerei che è Via dei Fori Imperiali (ve la potete

godere solo di domenica).

Nel frattempo abbiamo speso miliardi per una

Stazione Tiburtina dove dal tetto entrano (e

non solo) i piccioni e per un prolungamento

della metro B che funziona un po’ come le

targhe alterne (se va bene).

Fortuna che in mezzo a tutta questa confu-

sione qualche buona notizia è arrivata, per

qualcuno. Pare che nell’ultimo bilancio della

Camera ci sia una voce di stanziamento di

oltre 5 milioni e mezzo di euro per la mobi-

lità. Dei parlamentari. Questi infatti hanno

scoperto che “dopotutto i mezzi pubblici a

Roma non funzionano” (Il Messaggero in uno

spettacolare virgolettato), e perciò si stanno

attrezzando per poterli fare arrivare fin quasi

sul loro scranno con mezzi propri, da Corso

del Popolo dritti al futuro, e nuovo, e allargato,

parcheggio di Piazza del Parlamento.

Nel 2012 dei tagli, dello spread, e della

Merkel una domanda sorge spontanea: Ma di

sistemare tutte queste cose e di aggiornarci

verso una mobilità sostenibile non “ce lo

chiede l’Europa”? Valerio Natale

TERRITORIO

La BussolaSporta tutti gli studenti l’ateneo offre la possibilità di praticare sport presso gli impianti convenzionati a prezzi decisa-mente “studenteschi”. Sito: www.r3sport.uniroma3.it

a cura di Marta Cerrito

Page 10: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

10 L’Ora di GiurisprudenzaATTUALITA’

Corruzione e politicaCome un’antinomia diventa realtà

L’anno 2012 sarà ricordato probabil-

mente più per gli scandali politici che per

la fine del mondo annunciata dai Maya.

Il Comune di Reggio Calabria, ad inizio

Ottobre, viene commissariato da parte del

Consiglio dei Ministri per importanti legami

fra il Comune e la ‘ndrangheta. Nello spe-

cifico spicca un appalto dato alla società

“Multiservizi”, le cui quote di maggioranza

sono intestate a uomini della Cosca Tegano.

Ma, per sottolineare che non parliamo mini-

mamente di “problema del mezzogiorno”,

la Lombardia, Regione preponderante nel

panorama economico Italiano, inizia il suo

calvario già sul finire del 2011 con l’arre-

sto di Pierangelo D’Accò per associazione a

delinquere e bancarotta fraudolenta. Verrà

condannato poi con rito abbreviato a 10

anni di carcere per aver utilizzato indebi-

tamente i fondi dell’ospedale San Raffaele.

Pierangelo D’Accò è divenuto ancor più

noto alla cronaca per la recente inchiesta

che lo vede nuovamente sotto ai riflettori,

sempre nell’entusiasmante ruolo di impu-

tato, per aver corrotto il Presidente della

Regione Lombardia, Roberto Formigoni.

L’accusa, nello specifico, è di aver “tentato”

di corrompere Formigoni per un totale

di 8 milioni di benefit in cambio di favori

amministrativo-economici dalla Regione.

La presunta corruzione di Roberto

Formigoni sarà valutata dalla Magistratura

Page 11: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

Ottobre 2012 11ATTUALITA’

che sta attualmente indagando sulla que-

stione ma l’intera regione è stata, negli

ultimi anni, costellata di eventi similari. E

con costellata si intendono 5 assessori

arrestati e ben 14 consiglieri indagati.

Il castello di carte però crolla a metà Ottobre di

questo famigerato 2012. Domenico Zambetti,

assessore, viene messo dietro le sbarre per

aver comprato 4mila voti dalla ‘Ndrangheta,

voti senza i quali non sarebbe stato eletto.

Quando il castello è ormai caduto la

Giunta viene “azzerata” da Formigoni .

Nonostante ciò non rassegna le proprie

dimissioni ma annuncia che verrà com-

posto un nuovo esecutivo per “tirare”

fino al 2015, ovvero a fine mandato.

Formigoni, dichiaratosi da sempre innocente,

non sembra fare i conti con quella che è l’etica

che chi investe un ruolo pubblico dovrebbe

osservare. Infatti, un funzionario dello Stato,

non dovrebbe forse fare in modo che la pro-

pria reputazione sia invidiabile agli occhi dei

cittadini? “La moglie di cesare deve essere

al di sopra di ogni sospetto” disse Cesare.

Unico sorriso, amaro, che strappa questa

vicenda è che le denunce fatte da Roberto

Saviano, definito due anni fa “pirla” per tal

motivo da Borghezio, sulle infiltrazioni della

‘Ndrangheta nel nord Italia non erano certo un

tentativo di catturare l’attenzione mediatica,

per quanto ne disse a suo tempo l’ex Ministro

degli Interni Maroni. Interessante è notare

che l’accusa fatta a Zambelli è di concorso

esterno in associazione mafiosa, il 416 bis.

La stessa arma che usò Giovanni Falcone

per colpire al cuore la mafia durante il “Maxi

processo”.

Ma queste armi,oggi, basteranno? Con una

mafia, come disse il Procuratore aggiunto

Ingroia,che è sempre più civile?

Ci domandiamo allora se questa fase politica,

segnata dalla corruzione e la collusione, dav-

vero riuscirà a cambiare oppure a cambiare

saranno solo i nomi.

Ludovico Tuoni

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tua espressività Collabora con noi!

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Page 12: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

12 L’Ora di Giurisprudenza

Il nuovo volto della politica

Dopo il blocco dovuto ai “lavori in

corso” dei tecnici, con le elezioni

politiche alle porte nell’aprile 2013,

i grandi partiti dell’ABC (Alfano, Bersani e

Casini), che timidamente hanno appoggiato

Monti, si ritrovano a dover combattere una

battaglia elettorale che si preannuncia dif-

ficile e dall’esito aleatorio. La mancanza di

risposte sui tagli alla politica e le continue

smentite sulla riforma della legge eletto-

rale, delineano una generale sfiducia nei

confronti del vecchio sistema partitico e

una crisi sistematica, aggravata dagli scan-

dali Fiorito e Formigoni. L’opinione pubblica

da questo punto di vista si spacca in un due

posizioni nettamente differenti, se da un

lato si considerano necessari i tecnici della

medicina amara, contemporaneamente si

sente la necessità di figure interpartitiche.

La cosiddetta “antipolitica” accusa soprat-

tutto il divario esistente tra istituzioni e

società civile, in quanto è percepita una

mancanza di rappresentazione. Chi si pone

in alternativa alla vecchia classe politica,

Movimento 5 stelle e Renzi in testa, cerca

di utilizzare nuovi canali di comunicazione

più reali per riempire questo vuoto. I gril-

lini ripropongono la forma della lista civica

come alternativa all’organismo partitico e

capace di far ripartire la cosiddetta “demo-

crazia dal basso”, forti del successo alle

elezioni amministrative culminato con la

ATTUALITA’

Page 13: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

Ottobre 2012 13

vittoria di Pizzarotti a Parma. Renzi, d’al-

tro canto, proprio in qualità di sindaco di

Firenze, si propone come mediatore tra le

istanze del territorio e Palazzo Chigi. In

accordo con questa linea, il “rottamatore”

si già è fatto promotore di eventi come Big

Bang (100 idee), dal nome accattivante e al

termine del quale sintetizza 100 proposte

tra quelle avanzate da partecipanti misti, in

cui gli ospiti potevano assaporare 5 minuti

di “governo ideale”, tra cui spiccano esperti

nella comunicazione come Giorgio Gori,

ex presidente della Magnolia e il regista

Fausto Brizzi, che si è occupato del montag-

gio della sigla di apertura. Grillo preferisce

da una parte il proprio blog, un canale che

somiglia più ad un diario di bordo che ad

un vero strumento comunicativo e privo del

contraddittorio proprio di ogni dialettica,

dall’altra i comizi organizzati nel territo-

rio che ricalcano l’esempio dei suoi show

comici. La parola d’ordine in questo caso

è apparire un primus inter pares, un citta-

dino privato prima che politico. Sia Grillo

che Renzi infatti precisano a più riprese di

essere dei meri portavoce delle esigenze

dei cittadini. L’atteggiamento derivante dal

voler prendere la forma di “non-politici”

causa non poche ambiguità. In questo clima

di incitamento alla partecipazione e al civi-

smo, i candidati sono accusati di trascurare i

temi “caldi”. Da una parte i diritti civili sono

appena accennati dal sindaco di Firenze,

facendo sospettare a molti un legame forte

con l’ambiente democristiano da cui è

emerso e dal quale Renzi, in quanto homo

novus, vuole prendere le distanze. Dall’altra

parte Grillo, nella sua concezione di iperde-

mocrazia, progetta di delegare questioni di

storica importanza, come la permanenza o

meno nell’Europa ad esempio, alla volontà

popolare attraverso referendum e la piat-

taforma liquid-feedback. Lo spostamento

del dibattito sulle esigenze delle piccole

realtà, oltre al suo utilizzo d’impatto, lascia

ancora aperti molti punti irrisolti appena lo

si guarda nell’ottica delle elezioni politiche.

Quando cioè, oltre ad attaccare l’imma-

gine della politica, se ne dovrà riformare la

sostanza ed indirizzarne l’operato a livello

nazionale e internazionale.

Domiano Zotaj

ATTUALITA’

La BussolaConvenzioniRoma Tre ha stipulato una serie di convenzioni con aziende com-merciali di diversa natura (cinema, agenzie viaggi, banche...) grazie alle quali è possibile usufruire di tariffe agevolate (per consultare l’elenco delle convenzioni: www.uniroma3.it/page.php?page=Convenzio55 )

a cura di Marta Cerrito

Page 14: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

14 L’Ora di Giurisprudenza

La banda degli invisibili, di Fabio Bartolomei

Tra gag esilaranti e realismi dolceamari

si snodano le vicende di un gruppo di

amici della Montagnola, quattro vec-

chietti mai troppo stanchi per uno scherzo ai

danni di padroni che non puliscono i rifiuti dei

cani o per una discussione politica. A ottan-

tasette anni si dovrebbe avere di meglio da

fare che brigare per un amore irraggiungibile,

impegnarsi in operazioni di disturbo delle auto

blu in corsia preferenziale o studiare un piano

per rapire … Silvio Berlusconi!Ma gli ex parti-

giani Angelo, Osvaldo, Ettore e Filippo, con la

pensione minima e superati gli ottanta, hanno

deciso che non gli basta dedicarsi alle partite

di scopa al centro anziani e restare a guardare

il paese che va in malora. Insieme metteranno

a punto un piano incruento e geniale per farsi

dare quello che credono spetti loro di diritto,

proprio dal presidente del consiglio. Fabio

B a r t o l o m e i ,

già autore di

Giulia 1300 e

altri miracoli,

m e s c o l a l a

critica sociale

con sogni mai

tramontati, file

per la pen-

sione, fantasmi

della guerra e

panchine nel parco. Un libro divertente, roman-

tico ed attuale, la cronaca di una rassegnata

accettazione del decadimento fisico e di una

fiera opposizione al degrado mentale. Perché se

la vita che hanno davanti è più breve rispetto a

quella già alle loro spalle, non vuol dire che non

si possa resistere ancora un po’, ancora insieme.

Livia Siclari

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CULTURA

Page 15: L'Ora di Giurisprudenza numero 1 anno III

Ottobre 2012 15

Cinema: On the road, di Walter Salles

“Perché le uniche persone che esistono

per me sono i pazzi, i pazzi di voglia

di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi

del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai

e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano,

bruciano come favolosi fuochi d’artificio gialli.”

On the Road è innanzitutto un libro, o meglio, IL libro

che ha ispirato i giovani degli anni ‘60 raccontando

della smania di vivere, di sperimentare, di essere

capiti e di essere protagonisti viaggiando Coast to

Coast in un’America a tratti caotica a tratti desolata.

Leggendolo qualche anno fa rimasi folgorato dallo

stile di Kerouac e dalla fantastica follia creativa nel

raccontare le sue avventure Sulla Strada. Il film che ne

è stato finalmente tratto (il romanzo fu pubblicato nel

1957) non poteva che deludere gli amanti del libro,

il quale potrebbe difficilmente essere trasposto per

intero in pellicola, e al contempo non può che lasciare

coloro che il libro non lo conoscevano con un po’ di

dubbi per questo film a tratti vuoto, a tratti confusio-

nario. Al di là delle critiche che possono riguardare

una difficile sceneggiatura e le qualità recitative di

una coprotagonista che proviene da un passato poco

glorioso di seduci-vampiri bisogna riconoscere una

grande interpretazione a Garrett Hedlund e Sam

Riley che centrano appieno le caratteristiche dei

loro febbrili personaggi, a Walter Salles una regia

convincente corredata da una fotografia fantastica

e dinamica che rende perfettamente quella che

è “la strada” e infine una colonna sonora che cat-

tura lo spettatore catapultandolo negli anni ’50.

Un film da non mancare in qualsiasi caso,

sarebbe come perdersi la beat generation!

Flavio Proietti

CULTURA

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