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legacoop LIGURIA info Aprile 2016 4 Anno XIX Bilanci 2015: nota bene! Avvicinandosi le scadenze relative alla predisposizione dei bilanci, desidero con la presente fornire alcune utili indicazioni: 1) non essendo più previsto il modello C17 che accompagnava i bilanci (documento ufficiale che poteva sempre essere preso a riferimento, anche dalla cooperativa stessa), si rende opportuno inserire in nota integrativa una tabellina che renda conto dei seguenti dati: pag. 6 inevidenza IRAP: le principali novità infolavoro Bando Garanzia Giovani pag. 3 pag. 12 inbiblioteca Alfred Marshall e la cooperazione infoeconomia SPID: al via l’identità digitale unica per le imprese pag. 4 infodiritto Collegio sindacale: verbali e procedure pag. 5 inagenda Coop di comunità: al via l’Alta Scuola Ligure! pag. 11 SOCI totali maschi femmine SOCI under 40 totali maschi femmine ADDETTI totali soci lavoratori tot. maschi femmine dipendenti non soci maschi femmine Nell’organo amministrativo in carica maschi di cui under 40 femmine di cui under 40 In questo modo diventano facilmente accessibili e consultabili informazioni che risultano utili sia a fini conoscitivi interni, sia per diverse occasioni nelle quali la cooperativa è tenuta a comunicarli (a fini statistici, in sede di revisione, per la presentazione di progetti o dichiarazioni verso Soggetti pubblici ecc.). continua a pag.3

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l e g a c o o p L I G U R I A

infoAprile 2016n° 4Anno XIX

Bilanci 2015: nota bene!Avvicinandosi le scadenze relative alla predisposizione dei bilanci, desidero con la presente fornire alcune utili indicazioni:

1) non essendo più previsto il modello C17 che accompagnava i bilanci (documento ufficiale che poteva sempre essere preso a riferimento, anche dalla cooperativa stessa), si rende opportuno inserire in nota integrativa una tabellina che renda conto dei seguenti dati:

pag. 6

inevidenzaIRAP: le principali novità

infolavoroBando Garanzia Giovanipag. 3

pag. 12

inbibliotecaAlfred Marshall e la cooperazione

infoeconomiaSPID: al via l’identità digitale unica per le impresepag. 4

infodirittoCollegio sindacale: verbali e procedurepag. 5

inagendaCoop di comunità: al via l’Alta Scuola Ligure!pag. 11

SOCI totali maschi

femmine

SOCI under 40 totali maschi

femmine

ADDETTI totali soci lavoratori tot. maschi

femmine

dipendenti non soci maschi

femmine

Nell’organo amministrativo in carica maschi di cui under 40

femmine di cui under 40

In questo modo diventano facilmente accessibili e consultabili informazioni che risultano utili sia a fini conoscitivi interni, sia per diverse occasioni nelle quali la cooperativa è tenuta a comunicarli (a fini statistici, in sede di revisione, per la presentazione di progetti o dichiarazioni verso Soggetti pubblici ecc.).

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GENOVASede regionale e Ufficio territoriale di Genovavia Brigata Liguria, 105 r - 16121 Genovatel. 010.572111fax 010.57211223

LA SPEZIAComitato territoriale della Speziavia Lunigiana, 229/A - 19125 La Speziatel. 0187.503170fax 0187.504395

SAVONAComitato territoriale di Savonavia Cesare Battisti, 4/6 - 17100 Savonatel. 019.8386847fax 019.805753

IMPERIAComitato territoriale di Imperiavia G. Airenti, 5 - 18100 Imperiatel. 0183.666165fax 0183.666277

RedazionePaola BellottiEnrico CasarinoBarbara EspostoMaria Teresa PitturruMario Sottili

Progetto Graficowww.homeadv.it

Segretaria di RedazioneElisabetta Dondero

FotografiaArchivio Fotolia / 123rfArchivio Legacoop

SEDI

Liguria

l e g a c o o p L I G U R I A

info

CONVENZIONEUNIPOLIS - LEGACOOPNUOVI SCONTI PER TE L I G U R I A

Per maggiori informazioni visita la pagina web dedicata: www.convenzioni.unipol.it/Legacoop

Aprile 2016n° 4

infodiritto

inscadenza

Bando Garanzia Giovani

Agevolazioni alle imprese: una guida dal MISESPID: al via l’identità digitale unica per le impreseCoopfond: il nuovo sitoIl nuovo codice doganaleStart-up innovative: i vantaggi

Collegio sindacale: verbali e procedure

Bilanci 2015: nota bene!IRAP: le principali novità DURC: le novità5 per mille 2016, al via le iscrizioni“Start Up innovative: tecniche e strumenti operativi per creare nuove imprese”Liguria: Ricerca e Innovazione, due bandiContinuano i laboratori cooperativi a GenovaIl nuovo Codice degli appaltiAssemblea Regionale delle Cooperative del Comparto Agroalimentare della Liguria BRAND QUALITÀ COOPERATIVA: firmato a Savona il protocollo su Responsabilità e TrasparenzaLa Spezia: il GAL presenta il nuovo PSR

Ames presenta il libro di Tito Menzani Cooperative: persone oltre che impreseCoop di comunità: al via l’Alta Scuola Ligure!

Alfred Marshall e la cooperazione

PROSSIME SCADENZE

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infolavoroinfoeconomia

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info aprile 2016

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• mutualità prevalente: evidenziare i motivi di un’eventuale riduzione della percentuale del requisito della prevalenza mutualistica di cui all’articolo 2513 c.c., considerando che l’attenzione alla riduzione della percentuale relativa al requisito della prevalenza mutualistica è giustificata non solo per i riflessi fiscali che una perdita del requisito stesso potrebbe comportare, ma anche per comprendere se la riduzione dell’attività mutualistica dipenda da una difficoltà della cooperativa a rinnovare la compagine sociale o ad una progressiva perdita di “appeal” della cooperativa rispetto ai lavoratori o agli utenti;

• ristorno: motivi del mancato ristorno e della misura del ristorno rispetto ad altre destinazioni facoltative degli avanzi di gestione;

• dialettica democratica interna: forme ed intensità della partecipazione dei soci (compreso ruolo e produttività delle commissioni consultive e/o dei comitati territoriali, delle sezioni soci ecc.; formazione dei soci e degli amministratori;

• informazioni sull’’andamento economico delle eventuali società controllare e relativi effetti sul servizio mutualistico: elementi particolarmente importanti ai fini di una esaustiva rappresentazione della gestione mutualistica della cooperativa, per comprendere i motivi che hanno portato ad investire risorse finanziarie in società di scopo, il grado di coerenza di tali investimenti con l’attività economica propria della cooperativa, gli effetti che la partecipazione in altre società hanno prodotto sulla tenuta complessiva dell’iniziativa imprenditoriale della cooperativa e sullo svolgimento dello scambio mutualistico con i soci.

Enrico Casarino

Anche Legacoop, che ha bisogno periodicamente di presentare i dati complessivi delle proprie Associate (in occasione di convegni, in sede di presentazione di progetti, rendiconti o dichiarazioni verso Regione, Camere di Commercio ecc.), potrà evitare di chiederli ogni volta alle singole cooperative, avendo una fonte ufficiale, quale è la nota integrativa, da cui estrarli direttamente.

2) si ricorda che gli amministratori e i sindaci sono tenuti a documentare la condizione di prevalenza (o meno) nella nota integrativa al bilancio, evidenziando contabilmente i relativi parametri: quest’obbligo, previsto e descritto dall’articolo 2513 del Codice civile, vale sempre per tutte le cooperative;

3) si ricorda che, ai sensi dell’articolo 2545 del Codice civile, “gli amministratori e i sindaci della società, in occasione della approvazione del bilancio di esercizio debbono, nelle relazioni previste dagli articoli 2428 e 2429 indicare specificamente i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico”.

Sono tutti elementi che, inseriti nella nota integrativa, risultano fondamentali per illustrare, in primo luogo ai soci e poi a tutti i soggetti legittimamente interessati, le caratteristiche salienti della specifica valenza cooperativa della singola società: non a caso, i dati sui soci e sugli addetti, il grado di mutualità e i criteri seguiti nella gestione sociale sono tra i primi elementi che vengono rilevati anche in sede di revisione.

Con specifico riguardo all’ultimo punto, di seguito espongo alcune tematiche che possono riguardare tutte le società cooperative ai fini di una esaustiva compilazione della relazione mutualistica:

• politiche relative all’ammissione di nuovi soci: occorre tener presente che la norma contenuta nell’articolo 2528 c.c. stabilisce che “gli amministratori nella relazione al bilancio illustrano le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi soci”. Si tratta quindi di cogliere l’opportunità di relazionare sull’ammissione dei nuovi soci nell’ambito della relazione più complessiva sulla mutualità (domande accolte o respinte; incidenza delle scelte sul requisito della prevalenza mutualistica di cui all’articolo 2513 c.c.; gestione e trattamento dei soci speciali, se presenti; grado di attenzione ai giovani o alle donne; politiche di formazione degli aspiranti soci e/o dei soci appena ammessi);

Bando Garanzia Giovani

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha attivato il Fondo SELFIEmployment (http://www.invitalia.it/site/new/home/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/selfiemployment.html), gestito da Invitalia, finalizzato all’erogazione di finanziamenti agevolati di importo variabile da un minimo di 5.000 ad un massimo di 50.000 Euro, a favore degli iscritti a Garanzia Giovani che intendano avviare iniziative di autoimpiego e di autoimprenditorialità.

Le agevolazioni sono rivolte ai giovani fino a 29 anni, che non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi di studio o di formazione professionale (i cosiddetti Neet - Not in education, employment or training), che hanno aderito al Programma Garanzia Giovani e concluso il percorso di accompagnamento all’avvio e supporto allo start-up di impresa.

Tra i soggetti ammessi, anche le cooperative con un numero di soci non maggiore di 9 costituite nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda purché inattive o non ancora costituite.

Per ogni dettaglio sul nuovo bando cliccare qui: http://goo.gl/GAOF4k.

Le domande, presentate online sul sito di Invitalia (http://www.invitalia.it/site/new/home/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/selfiemployment/invia-la-domanda/articolo19012286.html), vengono valutate in base all’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento dei fondi.

infolavoro

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infoaprile 2016

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infoeconomia

Agevolazioni alle imprese: una guida dal MISEIl Ministero dello Sviluppo Economico, con un comunicato stampa del 22 marzo 2016, ha reso noto che è a disposizione, sul proprio sito istituzionale, una guida dal titolo “Agevolazioni MiSE per le imprese”, nella quale sono elencate tutte le agevolazioni adottate dal dicastero e attualmente fruibili dalle imprese.

La guida, redatta sia in italiano sia in inglese, rappresenta un vademecum di tutte le misure agevolative adottate dal Ministero dello Sviluppo Economico in un’ottica di modernizzazione e rafforzamento del sistema imprenditoriale italiano; la guida consente una visione integrata, unitaria e non frammentata delle misure.

Infatti essa raccoglie tutte le agevolazioni attualmente fruibili dalle imprese, suddivise in quattro macro-aree di intervento (sostegno alla competitività, sostegno all’innovazione, efficienza energetica, internazionalizzazione) e un focus speciale sulle Start-up e PMI innovative.

Per ognuna delle agevolazioni, il manuale prevede una scheda con l’indicazione dei beneficiari, dell’entità del contributo, modalità di richiesta e relative scadenze.

Per saperne di più e per scaricare il testo della guida clicca qui: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/per-i-media/pubblicazioni/2034271-handbook-agevolazioni-per-le-imprese.

SPID: al via l’identità digitale unica per le impreseSPID è il nuovo sistema di login che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. Grazie a SPID vengono meno le decine di password, chiavi e codici necessari oggi per utilizzare i servizi online di Pubblica Amministrazione ed imprese.

Saranno oltre 600 le amministrazioni che permetteranno l’accesso tramite SPID ai propri servizi, tra cui le prime saranno l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’INAIL.

Per ogni dettaglio clicca qui: http://goo.gl/RLUieu.

Coopfond: il nuovo sitoÈ on line il nuovo sito di Coopfond, uno strumento fondamentale per garantire la massima trasparenza raccontando alle cooperative non solo le opportunità che il Fondo mette loro a disposizione ma anche i risultati che questi interventi hanno consentito di raggiungere.

Un modo per far vivere anche così il valore della mutualità e sostenere l’impegno di tutti nelle sfide che ci attendono.

Visita il nuovo sito: www.coopfond.it.

Il nuovo codice doganaleDal prossimo dal 1° maggio entrerà in vigore il codice doganale dell’Unione europea (regolamento UE 9 ottobre 2013, n. 952), che sostituirà integralmente i regolamenti 2913/1992 e 2454/1993.

Per tutte le società che operano con l’estero si tratta di un cambiamento estremamente importante, che rende necessaria una revisione complessiva delle procedure in essere e dei rapporti con fornitori e clienti, nell’ottica di ridurre le aree di potenziale rischio di contestazione e di ottimizzare la tassazione doganale dei prodotti esteri.

Il nuovo codice prevede importanti novità in materia di valore delle merci, procedure doganali, origine, regimi doganali speciali, agevolazioni per gli Aeo (Operatore economico autorizzato).

È importante conoscere cosa cambia, in vista di questa importante scadenza, considerati anche i concreti profili di semplificazione e di risparmio per le aziende.

Questo il testo: http://goo.gl/5VDAzs.

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info aprile 2016

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Start-up innovative: i vantaggiA certificare i vantaggi del particolare tipo di impresa definita Start Up Innovativa (ex art. 25 del D.Lgs. 179/2012) è una Guida del Ministero dello Sviluppo Economico (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Scheda_di_sintesi_policy_startup_innovative_04_02_2016.pdf), che, tra l’altro, cita:

• Esonero da diritti camerali e imposte di bolloNiente diritto annuale camerale, diritti di segreteria e niente imposta di bollo per gli adempimenti da effettuare presso il Registro delle Imprese.

• Facilitazioni nel ripianamento delle perdite In caso di perdite sistematiche, ai fini della riduzione del capitale, godono di una moratoria di un anno per il ripianamento delle perdite superiori ad un terzo.

• Inapplicabilità della disciplina sulle società di comodo Non si effettua il test di operatività per verificare lo status di società non operativa.

• Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVALa misura assicura rilevanti benefici in termini di liquidità durante la fase degli investimenti in innovazione.

• Incentivi fiscali per gli investimentiLe agevolazioni sono riconosciute alle persone fisiche (detrazione IRPEF del 19% dell’investimento fino a un massimo investito pari a 500mila euro) ed a quelle giuridiche (deduzione dall’imponibile IRES del 20% dell’investimento fino a un massimo investito pari a 1,8 milioni di euro) per gli anni 2013, 2014, 2015 e 2016.

• Introduzione dell’equity crowdfundingSi possono avviare campagne di raccolta di capitale diffuso attraverso portali on-line autorizzati.

• Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie ImpreseIntervento semplificato, gratuito e diretto al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, per la concessione di garanzie sui prestiti bancari.

• Sostegno nel processo di internazionalizzazione delle Start Up da parte dell’Agenzia ICEAssistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia, ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali ed attività volta a favorire l’incontro delle startup innovative con investitori potenziali per le fasi di early stage capital e di capitale di espansione.

Per un approfondimento sul tema delle start up innovative clicca qui: http://www.tuttocamere.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=493.

Collegio sindacale: verbali e procedureIn prossimità della scadenza dei bilanci 2015, il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha pubblicato un documento intitolato “Verbali e procedure del collegio sindacale”.Si tratta di una rielaborazione di un documento diffuso nel 2013 dalla Fondazione nazionale di categoria, resasi necessaria a seguito dell’entrata in vigore (30 settembre 2015) delle nuove Norme di comportamento del collegio sindacale.

Le nuove 55 bozze di verbali, con le relative dichiarazioni, valutazioni, comunicazioni e relazioni e i 3 schemi procedurali sono stati suddivisi in 7 sezioni relative all’insediamento del collegio sindacale, all’attività di vigilanza, al riscontro di gravi irregolarità, alle operazioni sul capitale sociale, alle operazioni straordinarie e di liquidazione, alle società quotate e alla crisi d’impresa.

Esse rappresentano mere tracce e dovranno essere utilizzati in modo flessibile, dal momento che non possono ovviamente rappresentare tutte le variegate situazioni che nella prassi professionale possono verificarsi concretamente.

I verbali sono fruibili, in quanto compatibili e con gli opportuni adeguamenti ad esigenze o a criteri specifici, anche nelle ipotesi in cui l’organo di controllo abbia composizione monocratica, ossia in presenza di “sindaco unico”. In tal caso è necessario fare riferimento alle “Linee guida per il sindaco unico”, emanate dal CNDCEC e vigenti dal dicembre 2015.

Il testo del documento: http://goo.gl/RLWQS8.

infodiritto

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infoaprile 2016

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IRAP: le principali novità Con l’avvicinarsi dei tempi di predisposizione dei bilanci di esercizio (nella realtà dal mese di marzo siamo già pienamente in mezzo ai “conti”) e, necessariamente, del calcolo delle imposte, pensiamo di fare cosa gradita ed utile nel riassumere brevemente alcune delle novità introdotte in materia di IRAP dalle Legge di Stabilità 2015 (legge n. 190 del 23.12.2014).

L’IRAP

In via preliminare dobbiamo ricordare che l’IRAP è un’imposta reale sul valore aggiunto che deriva dall’esercizio di attività d’impresa o professionali (ove gestite in forma organizzata), in relazione al territorio di produzione. Il gettito di tale imposta è quindi di spettanza della Regione territorialmente competente; nel caso in cui il contribuente operi su due o più territori regionali, il medesimo dovrà provvedere ad operare una ripartizione in proporzione alle retribuzioni effettivamente erogate ai fini previdenziali su ciascun territorio. Soggetti passivi sono dunque tutti coloro che esercitano un’attività, in forma autonoma ed organizzata, diretta alla produzione ovvero allo scambio di beni e/o di servizi.

Le società, fra cui le cooperative, sono sempre soggette all’IRAP. L’aliquota ordinaria è pari al 3,9%. Sono previste aliquote diverse per alcuni settori di attività; in particolare, per tutti i contribuenti del settore agricolo, per le cooperative di piccola pesca e loro consorzi, l’aliquota è ridotta al 1,9% (con la legge di stabilità 2016, vedremo che tale aliquota non sarà più in vigore); per le società di capitali ed enti commerciali che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, l’aliquota è invece incrementata al 4,2%. Per le banche ed altri soggetti finanziari si ha un ulteriore incremento dell’aliquota al 4,65%, mentre per le imprese di assicurazione si arriva sino al 5,9%. Maggiorazioni ovvero riduzioni di aliquota, di detrazioni ovvero di deduzioni, possono essere disposte in via discrezionale dalle Regioni, le quali comunque non possono mai modificare le modalità di calcolo della base imponibile. La Regione Liguria, in particolare, per l’anno d’imposta 2015, ha disposto per le cooperative sociali ed i loro consorzi, di cui all’art. 1, comma a), della legge 381/91, iscritte all’albo regionale di cui alla L.R. 23/93, l’aliquota ridotta del 3%; si precisa che nei confronti dei consorzi di cooperative sociali tale aliquota agevolata si applica alla condizione che i medesimi abbiano la base sociale formata per il 100% da cooperative sociali di cui all’art. 1, comma a), della legge 381/91. In ordine invece alle cooperative sociali e loro consorzi di cui all’art. 1, comma 1, lettera b) delle legge 381/91, iscritte all’albo regionale di cui alla L.R. 23/93, l’aliquota agevolata disposta dalla Regione Liguria è del 2,98%. Per una migliore specifica delle altre aliquote previste dalla Regione Liguria si rinvia al sito della medesima Regione www.regione.liguria.it (tasse e tributi>imposta sulle attività produttive).

Per i soggetti cd. IRES, quindi anche con riferimento alle cooperative, la regola generale è quella della derivazione diretta della base imponibile IRAP dagli elementi del conto economico previsto dal codice civile (art. 2425), sulla base di corretti principi contabili di qualificazione, inerenza ed imputazione temporale. Il linea generale, quindi, la base imponibile è costituita dalla differenza fra il valore della produzione (macroclasse A del conto economico) ed i costi ad esso correlati della produzione (macroclasse B del conto economico), fatta esclusione delle voci contabili di cui ai numeri 9), costi per il personale, 10 lett. c) e lett. d), svalutazione delle immobilizzazioni, dei crediti

e delle disponibilità liquide, 12), quote di accantonamento per rischi e 13), altri accantonamenti.

Avuto riguardo alle modalità sopra riassunte di determinazione della base imponibile ai fini IRAP, sino dalla sua introduzione è stato subito evidente che tale imposta, di fatto, andava a colpire essenzialmente il costo del personale e l’indebitamento finanziario sotto forma di interessi passivi maturati; ciò in modo particolare, in anni di crisi, in cui si verificava il paradosso che un’impresa in perdita, si vedeva “colpita” dal tributo IRAP, pur non avendo conseguito alcun avanzo di gestione.

Negli anni passati il legislatore fiscale aveva iniziato, con una serie di provvedimenti, a porre un “argine” a tale effetto distorsivo, con la introduzione, del cd. cuneo fiscale, ossia del riconoscimento su base forfettaria di una serie di deduzioni dalla base imponibile IRAP, le quali avevano l’effetto di ridurre, appunto, l’incidenza del costo del lavoro su detta imposta.

In particolare, dalla base imponibile IRAP sono deducibili i seguenti importi: a) i contributi assicurativi (Inail), purché i medesimi abbiano effettivamente concorso alla formazione della base imponibile; b) la deduzione forfettaria pari ad euro 7.500/00 su base annua, per ogni lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato ed impiegato nel processo produttivo; se il lavoratore è di sesso femminile ovvero è di età inferiore ai 35 anni, la deduzione si incrementa sino ad euro 13.500/00 sempre su base annua; c) i contributi previdenziali ed assistenziali inerenti i lavoratori assunti a tempo indeterminato, ivi compresi i contributi corrisposti a forme pensionistiche complementari e ad altre gestioni previste dal contrato collettivo di lavoro; d) le spese relative agli apprendisti, ai disabili ed al personale assunto con contratti di formazione e lavoro; e) i costi sostenuti per il personale addetto alla ricerca e sviluppo, sia di base che applicata; f) una deduzione di euro 1.850/00 per ogni dipendente impiegato, fino ad un massimo di cinque, qualora i componenti positivi ai fini IRAP non siano eccedenti l’importo di euro 400.000/00. Si precisa che le deduzioni di cui alle lettere e) ed f) sono alternative a quelle di cui alle lettere b) e c).

LE NOVITÀ

Dall’anno d’imposta 2015, in riferimento agli esercizi coincidenti con l’anno solare, è stata prevista una deduzione di euro 15.000/00, sempre su base annua, per ogni nuovo dipendente alla condizione che la sua assunzione determini un incremento del numero dei dipendenti

inevidenza

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info aprile 2016

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assunti a tempo indeterminato rispetto alla media dei dipendenti assunti a tempo indeterminato dell’anno precedente.Inoltre, a decorrere dall’anno 2015, con riferimento agli esercizi coincidenti con l’anno solare, è stata prevista la deducibilità della differenza tra il costo complessivo del personale dipendente assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato e le deduzioni dalla base imponibile spettanti alla società di cui prima. Tale previsione ha di fatto reso pertanto deducibile integralmente dalla base imponibile IRAP il costo complessivo del lavoro dei lavoratori dipendenti (ovvero anche dei soci lavoratori per le stesse cooperative di produzione e lavoro) assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. In tale ambito, pertanto, l’agevolazione è frutto di un mix di politiche fiscali e del lavoro, con il fine ultimo di incentivare la stabilità occupazionale utilizzando la leva fiscale.In caso di distacco di personale, l’agevolazione in commento compete all’impresa distaccataria, ossia a quella che utilizza la forza lavoro.

Infine è prevista un’ulteriore deduzione dalla base imponibile IRAP per le società di capitali, fra cui le cooperative, che è cosi modulata, in funzione del valore della suddetta base imponibile ed è ragguagliata alla durata dell’esercizio: sino ad euro 180.759,91 euro 8.000/00; tra euro 180.759,91 ed euro 180.839,91: euro 6.000/00; tra euro 180.839,91 ed euro 180.919,91: euro 4.000/00; tra euro 180.919,91 ed euro 180.999,91: euro 2.000/00.

Per le imprese autorizzate all’attività di autotrasporto merci deve rilevarsi che sono ammesse in deduzione dalla base imponibile IRAP le indennità di trasferta previste contrattualmente per la parte che non costituisce reddito imponibile per il dipendente.

Per le “società agricole” di cui all’art. 2 del D. Lgs. 99/2004, è stato prevista la possibilità di deduzione in via integrale del costo complessivo dei lavoratori agricoli assunti con contratto di lavoro a tempo determinato a condizione che: 1) il lavoratore sia stato assunto con contratto di durata almeno triennale 2) il lavoratore abbia almeno lavorato 150 giornate nel corso del periodo d’imposta.

In via generale, ed in ordine alla corretta compilazione del modello IRAP 2016, il contribuente dovrà dapprima continuare a calcolare tutte le deduzioni dalla base imponibile previste ai fini IRAP dall’art. 11 del D. Lgs. 446/97 (istitutivo dell’imposta IRAP) così come per gli esercizi passati; poi, in via residuale e sino a concorrenza dell’ammontare del costo complessivo del lavoro relativo ai rapporti a tempo indeterminato che è a carico del datore di lavoro, potrà applicare la nuova deduzione introdotta dalla Legge di Stabilità 2015.

Sono esclusi da tali agevolazioni i soggetti passivi d’imposta che determinano la base imponibile IRAP con il criterio cd. retributivo; in particolare, si tratta degli enti non commerciali in ordine all’attività di natura istituzionale dai medesimi perseguita e le cooperative edilizie a proprietà divisa ed indivisa in relazione alla loro attività istituzionale.

ATTRIBUZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA PARI AL 10% DELL’IMPOSTA LORDA

La legge di stabilità 2015 prevede anche la possibilità di fruire di un credito d’imposta, pari al 10% dell’Irap lorda dell’esercizio, (senza tenere quindi conto di eventuali acconti versati o crediti derivanti dall’esercizio precedente) soltanto per i soggetti che non si sono avvalsi in alcun modo di lavoratori dipendenti, a prescindere dalla tipologia contrattuale adottata (tempo determinato/indeterminato) e dal periodo di tempo lavorativo (circolare 22/E del 09/06/2015 dell’Agenzia Delle Entrate – Direzione Centrale Normativa). Tale possibilità decorre dal periodo di imposta 2015.Sono esclusi anche in questo caso i soggetti che determinano l’imposta con il metodo retributivo: gli enti non commerciali in ordine alla loro attività istituzionale e le cooperative edilizie a proprietà divisa ed indivisa in relazione all’attività istituzionale.Il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione mediante modello F24 (codice tributo 3883) a decorrere dall’anno 2016.

Gioacchino Dell’Olio e Luca Mazzitelli

DURC: le novità

Parliamo del nuovo modulo per l’autocertificazione da inoltrare alla Direzione Territoriale del Lavoro.

Come noto, ai sensi dell’art. 8, comma 4, del Decreto Ministeriale 30 gennaio 2015, ai fini della regolarità contributiva, l’interessato è tenuto ad autocertificare alla competente Direzione Territoriale del Lavoro, che ne verifica a campione la veridicità, l’inesistenza a suo carico di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi in ordine alla commissione delle violazioni di cui all’allegato A al medesimo decreto, ovvero il decorso del periodo indicato dallo stesso allegato relativo a ciascun illecito.

La Direzione Generale per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro, con la nota del 15 marzo 2016 n. 5081, indirizzata alle Direzioni territoriali ed interregionali del lavoro, ha comunicato l’adozione di una nuova versione del modello attraverso il quale i datori di lavoro sono chiamati a dichiarare la non commissione di illeciti ostativi al rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).

Questo nuovo modello sostituisce il precedente e dovrà essere utilizzato dai datori di lavoro, oltre che per le nuove autocertificazioni decorrenti dalla data del 15 marzo 2016, anche per quelle già trasmesse in data successiva al 1° luglio 2015 (data di entrata in vigore del decreto) con il modello precedente.Il modello reso disponibile è in formato pdf compilabile.

Una volta compilata, la dichiarazione va trasmessa a mezzo fax, raccomandata, posta elettronica o PEC alla Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) competente.

Per scaricare il testo della nota ministeriale clicca qui: http://www.lavorofisco.it/docs/Ministero-Lavoro-nota-5081-2016-dichiarazione-non-commissione-i l lecit i -ostativi-al-rilascio-del-durc-online-il-nuovo-modello.pdf.

Per scaricare il nuovo modello clicca qui: http://www.lavoro.gov.it/strumenti-e-servizi/Modulistica/Documents/Autocertificazione-agevolazioni-assunzioni.pdf.

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5 per mille 2016, al via le iscrizioniFino al 9 maggio gli enti del volontariato (comprese le cooperative sociali) e le associazioni sportive dilettantistiche possono iscriversi al 5 per mille 2016 utilizzando esclusivamente i canali telematici Entratel e Fisconline.

Gli enti del volontariato devono trasmettere la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà entro il 30 giugno alla Direzione regionale dell’Agenzia nel cui ambito territoriale si trova il domicilio fiscale.

Gli elenchi provvisori saranno disponibili entro il prossimo 14 maggio; in caso di errori di iscrizione, gli enti potranno chiederne la correzione entro il 20 maggio. Gli enti che non hanno assolto in tutto o in parte, entro i termini di scadenza, agli adempimenti richiesti, possono regolarizzare la propria posizione ed essere ammessi alla ripartizione delle quote entro il 30 settembre.

“Start Up innovative: tecniche e strumenti operativi per creare nuove imprese”Fino al 27 aprile 2016 sono aperte le iscrizioni al corso di specializzazione “Start Up innovative: tecniche e strumenti operativi per creare nuove imprese”, che si rivolge ad aspiranti imprenditori e offre conoscenze e strumenti per trasformare un’idea di business in un progetto imprenditoriale.

Il Corso è realizzato dall’Università di Genova in collaborazione con Camera di Commercio di Genova e altri stakeholder locali, tra i quali Coop Liguria e Legacoop Liguria.

Sono disponibili 3 premi per i migliori progetti imprenditoriali e 8 borse di studio per la partecipazione gratuita al corso.

Tutte le informazioni in questa scheda: http://images.ge.camcom.gov.it/f/News_2016/sc/scheda_corso_startup.pdf.

Liguria: Ricerca e Innovazione, due bandi“Ricerca industriale e sviluppo sperimentale” e “Innovazione”: nell’ambito del POR FESR 2014 – 2020 emanati due bandi dedicati alle imprese, in forma singola o associata, e ai centri di ricerca.

20 milioni di euro per promuovere e rilanciare la capacità tecnologica dei settori portanti dell’economia regionale e due scadenze per la presentazione delle domande, per permettere a tutte le aziende di programmare gli interventi: dal 12 al 29 aprile e dal 15 al 30 settembre 2016.

Per saperne di più• Asse 1 - azione 1.1.3 - Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione http://customer48492.musvc2.net/e/t?q=0%3dEbOfC%26F%3dQ%26K%3http://www.regione.liguria.it/argomenti/affari-e-fondi-europei/por-fesr-2014-2020/i-bandi-del-por-fesr-2014-2020/asse-1-ricerca-e-innovazione/azione-113-sostegno-alla-valorizzazione-economica-dellinnovazione.html?por_fesr_news_15_06_2016• Asse 1 - azione 1.2.4 - Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricercahttp://www.regione.liguria.it/argomenti/affari-e-fondi-europei/por-fesr-2014-2020/i-bandi-del-por-fesr-2014-2020/asse-1-ricerca-e-innovazione/azione-124-supporto-alla-realizzazione-di-progetti-complessi-di-attivita-di-ricerca.html?por_fesr_news_15_06_2016

Per eventuali necessità di approfondimento:d.ssa Paola BellottiResponsabile Regionale Area Finanza e CreditoVia Brigata Liguria n. 105 r - 16121 Genova (GE)Cell. +39.337.1050485 - Tel. +39.010.572111 - Fax +39.010.57211223www.legaliguria.coop

Continuano i laboratori cooperativi a GenovaTerminati con successo i laboratori di Savona proseguono, invece, i laboratori cooperativi a Genova.I laboratori della serie ALL YOU NEED IS sono organizzati dall’Università degli Studi di Genova, in collaborazione con Comune di Genova, Legacoop Liguria e Confcooperative.Nell’ambito di questa iniziativa, Legacoop Liguria e Confcooperative organizzano alcuni laboratori sull’impresa in forma cooperativa.

Ecco le prossime date:

• Mercoledì 6 Aprile, Ore 14.30/16.30 presso Sportello Cooperativo, Informagiovani, Palazzo Ducale.Testimonianze: “Gli imprenditori raccontano. La tenuta dell’impresa, la governance e il processo decisionale”;

• Mercoledì 27 Aprile, Ore 14.30/16.30 presso Sportello Cooperativo, Informagiovani, Palazzo DucaleSimulazione: “L’idea di business: valutazione e stesura del business plan. Il Canvas Model”.

Per partecipare è necessario collegarsi a https://www.studenti.unige.it/lavoro/studenti/laboratori/È possibile partecipare anche a singoli incontri.

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Il nuovo Codice degli appaltiSulla scorta della legge delega del 28 gennaio 2016, n. 11, approvata dalle Camere il 14 gennaio 2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato in data 3 marzo 2016 in esame preliminare in un unico decreto le direttive appalti pubblici e concessioni e riordina la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e contratti di concessione.

Si tratta di un decreto legislativo che dà attuazione alle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori speciali dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché sul riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

Il nuovo “Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione”, che è attualmente all’esame delle competenti Commissioni parlamentari. contiene criteri di semplificazione, snellimento, riduzione delle norme in materia.

La sintesi del provvedimento è riportata in questo comunicato: http://www.governo.i t /art icolo/comunicato-s t a m p a - d e l - c o n s i g l i o - d e i -ministri-n-107/4292.

Vi informiamo che è in corso di organizzazione un Seminario regionale – come Alleanza Cooperative della Liguria – sul nuovo Codice degli appalti e il tema della legalità d’impresa, dalle norme agli strumenti di autoregolamentazione.

Assemblea Regionale delle Cooperative del Comparto Agroalimentare della Liguria

Il 20 febbraio 2016 si è tenuta Assemblea Regionale delle Cooperative del Comparto Agroalimentare della Liguria, in preparazione all’Assemblea Nazionale, presso la sede della Cooperativa Spes di Ventimiglia (Im).

Erano presenti delegati di 13 cooperative su 28 attive associate, in rappresentanza di 4942 soci su 5806, per il comparto agroalimentare e 9 cooperative su 19 del comparto pesca, in rappresentanza di circa 159 soci complessivamente era presenti circa 80 persone in sala.

L’assemblea si è aperta, alle ore 10.00, coordinata dal Presidente Regionale di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero, con i cordiali e affettuosi saluti della Vicesindaco dell’Amministrazione comunale di Ventimiglia.

In una bella giornata, quasi primaverile, ha preso quindi la parola Marcello Maimone, responsabile del comparto agroalimentare per Legacoop Liguria, che ha dapprima ricordato l’importante ruolo svolto dalle locali cooperativa Spes (sociale e agricola), che ci ha ospitato, e Turi Nirvane (coop di comunità), per poi analizzare le peculiarità e l’evoluzione del comparto cooperativo agricolo associato a Legacoop Liguria (si allega l’intervento).

Barbara Esposto, coordinatrice del settore Pesca, ha fatto il punto sulle problematiche del settore ed in particolare della vicenda che ha visto sequestrare da parte della Dogana francese un peschereccio appartenente ad una cooperativa associata a Legacoop nelle acque territoriali italiane.

È poi intervenuto l’Assessore Regionale all’Agricoltura Stefano Mai su tutte le sollecitazioni venute dalle due relazioni, con particolare attenzione al nuovo Psr, sul suo intervento è nata una vivace discussione, portata avanti dai pescatori presenti, sulla vicenda del peschereccio sequestrato e delle enormi difficoltà che il mondo della pesca sta attraversando.

Per lasciare spazio agli altri interventi, si è deciso, di continuare la parte dedicata alla pesca al termine dei lavori.

Sono quindi intervenuti: Ivano Moscamora, direttore regionale della CIA, Franco Berardini, presidente di Coop Liguria, Matteo Lupi, Massimo Candela, Giancarlo Cassini, Presidente della Cooperativa Riviera dei Fiori, Mario Cimino, presidente del Florcoop, Stefano Chellini, presidente della Cooperativa Monte di Capenardo, Luciano Gallizia, presidente della Olivicola di Arnasco, Maurizio Castellari, presidente della coop Tracce, Fabrizio Ferrari, consulente.

Tutti gli interventi hanno portato dei contributi non formali, il dibattito è stato partecipato, perché molto legato alla realtà territoriale.

Ha concluso, tra la grande attenzione e con la consueta lucidità, Giuseppe Piscopo, Direttore Legacoop Agroalimentare, il cui intervento è stato molto apprezzato dalle imprese presenti, come dalle autorità.

Alle 14.10, dopo aver eletto i delegati al congresso nazionale, un allegro pranzo a base di prodotti liguri presentati dalla coop Spes, innaffiati dal vino Rossese della coop Riviera dei Fiori, conditi dall’olio delle Cooperative Olivicole di Arnasco e Sestri Levante, mentre i pescatori continuavano la discussione con l’Assessore Regionale, ha concluso i lavori.

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BRAND QUALITÀ COOPERATIVA: firmato a Savona il protocollo su Responsabilità e TrasparenzaFirmato a Savona il protocollo per la valorizzazione della responsabilità delle cooperative e delle pubbliche amministrazioni nell’ambito della gestione e dell’affidamento di servizi.Comune di Savona, Camera di Commercio di Savona, Confcooperative Savona e Imperia, Legacoop Liguria, CGIL, CISL e UIL hanno siglato questo accordo operativo - unico in Italia - che ha come obiettivi principali la valorizzazione della qualità dei progetti nell’ambito delle procedure di affidamento dei servizi, semplificare le procedure di gara, monitorare l’esecuzione di affidamento dei lavori, favorire l’inserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate mediante l’introduzione di clausole sociali per appalti di importo superiore alla soglia comunitaria e di convenzioni per appalti sotto la soglia comunitaria.Un protocollo che riunisce enti pubblici e imprese e che le cooperative potranno sottoscrivere singolarmente assumendo una serie di impegni in termini di legalità e trasparenza.“È un protocollo che aumenta il percorso di riconoscibilità delle cooperative – spiegano Mattia Rossi e Riccardo Viaggi dell’Alleanza delle Cooperative – e ci costringe a seguire passo dopo passo la creazione di un sistema virtuoso. Gli appalti al massimo ribasso finiscono spesso con il favorire situazioni di illegalità. Dobbiamo arrivare all’inserimento nelle procedure di gara di elementi che riconoscano anche gli elementi di qualità che caratterizzano le imprese. Questo protocollo favorisce questo percorso che, da questo momento, diventa un percorso comune tra imprese, enti pubblici e sindacati”.

Il protocollo si inserisce in un lavoro più ampio che ha visto nei mesi scorsi la raccolta di firme contro le false cooperative e un Protocollo di Legalità che il Ministero dell’Interno e l’Alleanza delle Cooperative Italiane hanno firmato e che sarà collegato ad un vero e proprio Albo dove le cooperative potranno essere iscritte con un riconoscimento etico della loro attività.”Il protocollo firmato oggi a Savona – sottolinea Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio di Savona - è una tappa fondamentale per combattere il fenomeno della concorrenza sleale. Il modello cooperativo oggi rappresenta una soluzione ideale per aiutare i giovani a fare impresa, il protocollo favorisce un sistema con regole più chiare dove le imprese possono crescere. Il meccanismo è facile. Più le imprese sono trasparenti, più saremo in grado di fornire loro procedure burocratiche veloci e altrettanto trasparenti”. Un protocollo che avvicina il mondo pubblico al mondo delle imprese. ”Questo è uno dei grandi valori aggiunti di questo progetto – ha ricordato l’Avv. Luciano Gallo che ha moderato il dibattito -. Senza lavoro non si va da nessuna parte. Ma deve essere un lavoro trasparente, con regole chiare, senza sommerso. C’è bisogno di scelte e protocolli precisi. Questo protocollo mette un segno distintivo”.

La Spezia: il GAL presenta il nuovo PSRProseguono gli incontri di Informazione - Animazione del GAL Provincia della Spezia dal titolo: LE OPPORTUNITÀ DEL NUOVO PSR 2014-2020 PER IL TERRITORIO DEL GAL PROVINCIA DELLA SPEZIA

Lo scopo degli incontri è quello di informare le imprese del settore agricolo - forestale e turistiche del territorio in merito alle nuove opportunità del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Tutte le Associazioni di categoria sono attivamente coinvolte nell’attività di diffusione e promozione dei finanziamenti accessibili.

Negli incontri organizzati sul territorio sono sempre presenti esperti di Legacoop per rispondere anche alle domande attraverso colloqui individuali.

Il prossimo incontro in programma, che si svolgerà il 7 aprile 2016 nella sala polivalente di Piazza Garibaldi a Follo, sarà introdotto dall’esperto indicato da Legacoop nella persona del prof. Marcello Maimone.

Tutte le cooperative del territorio sono invitate a partecipare.

Ames presenta il libro di Tito Menzani Cooperative:persone oltre che impreseVenerdì 8 aprile 2016 alle ore 17 presso la Pasticceria-Liquoreria Marescotti di Cavo, via di Fossatello 35R Genova, Ames presenta il libro di Tito Menzani Cooperative: persone oltre che imprese (Rubbettino 2016) che abbiamo recensito qui: www.infolega.coop/it /art icolo/persone-speciali-per-imprese-speciali/903.

Insieme a Tito Menzani, docente di Storia economica e dell’impresa all’Università di Bologna, interverranno il presidente di Legacoop Liguria Gianluigi Granero, il direttore scientifico della Fondazione Memorie Cooperative Enrico Mannari e il coordinatore nazionale Legacoop Cultura Roberto Calari, moderati dal direttore scientifico di Ames Sebastiano Tringali. Il presidente di Ames Silvano Bozzo porterà i saluti dell’Associazione.La partecipazione è libera e gratuita e seguirà rinfresco.

Per informazioni:E-mail [email protected] Tel. 010 57211225 www.legaliguria.coop

inagenda

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Coop di comunità: al via l’Alta Scuola Ligure!Pronta a partire l’ALTA SCUOLA DI COOPERATIVE DI COMUNITÀ IN LIGURIA, organizzata da ANCI Liguria e LEGACOOP con la collaborazione di Legambiente.

Si tratta di approfondire il tema di una modalità di partecipazione dei cittadini all’economia circolare per Amministratori e Funzionari di Comuni, Unioni di Comuni, Province, Città Metropolitana, Regione, Parchi, Riserve e altre Aree Naturali Protette.

Le sedi sono per IMPERIA-SAVONA ad Albenga nella Sala Consiliare Giovedì 14 APRILE 2016 dalle 9.30 alle 13.30, dove si affronteranno i temi dei Valori dell’identità e della storia: un excursus sul modello di impresa cooperativa come modello che favorisce la coesione sociale e uno sviluppo sostenibile fortemente ancorato alla comunità.L’Alta Scuola vedrà la presenza come DISCUSSANT di STEFANO PEZZINI del Quotidiano La Stampa, mentre l’introduzione verrà svolta da Giovanni Novello e Mattia Rossi, entrambi di Legacoop Liguria, mentre x i Principi e valori cooperativi il Docente sarà Gianluigi Granero, Presidente di Legacoop Liguria.Il Segretario Generale di ANCI Liguria Pierluigi Vinai spiegherà Il ruolo degli Enti Pubblici, mentre Paola Bellotti di Legacoop Liguria illustrerà le possibilità offerte dai Fondi europei e leggi regionali. Santo Grammatico di Legambiente Liguria terrà la sua lezione sul tema del ruolo delle comunità, tra trasformazioni sociali, opportunità ambientali ed economia.Al termine si esamineranno le Testimonianze cooperative con case history di cooperative di comunità, illustrate da Maria Ramella della Cooperativa Brigì, Mendatica (IM), Lucilla Borio della Cooperativa Ture Nirvane di Torri Superiore (IM), Giorgio Gambaro della Cooperativa di Comunità di Orco Feglino, e Luciano Gallizia della Cooperativa Olivicoltori di Arnasco (SV)

Successivamente si terranno altre due sessioni alla Spezia Giovedì 19 MAGGIO 2016 e a Genova Giovedì 26 MAGGIO 2016 con l’EVENTO CONCLUSIVO CON TUTTI I PARTECIPANTI, di cui tratteremo nel prossimo articolo. La PARTECIPAZIONE È GRATUITA ed è necessario iscriversi presso la Segreteria Organizzativa:

ANCI Liguria Tel. 010 5574075-6-7 E-mail: [email protected] Liguria Tel. 010 572111 E-mail: [email protected]

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Alfred Marshall e la cooperazione «Ciò che distingue la cooperazione da tutti gli altri movimenti è che appare allo stesso tempo una solida, serena e saggia impresa, e una forte, intensa e attraente fede».

Quando pronuncia queste lusinghiere parole, nel suo discorso inaugurale al XXI Congresso dei cooperatori tenutosi a Ipswich il 10 giugno 1889, il 65enne Alfred Marshall (1842-1924) è al culmine della carriera accademica come docente a Cambridge, ed è prossimo a dare alle stampe la sua opera più importante, i Principles of Economics (1890). Chiamato a presiedere il Congresso nel ruolo assolto prima di lui da cooperatori del calibro di George Jacob Holyoake e Vansittart Neale, l’economista assume il compito assai seriamente, tanto da tralasciare l’opera di revisione dei Principles per dedicarsi alla stesura del testo pubblicato ora in questa preziosa antologia.

Sinora noto agli studiosi solo in inglese, il discorso di Ipswich (On Co-operation), è stato ora finalmente tradotto da Tito Menzani e pubblicato negli Scritti di economia cooperativa, editi dal Mulino con la curatela di Antonio Zanotti preceduti da una introduzione di Stefano Zamagni, che ben sottolinea la valenza di questa pubblicazione promossa dalla Fondazione Barberini, dalla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche e dal Consorzio nazionale «Meuccio Ruini», che va a colmare una enorme lacuna nella bibliografia italiana sulla cooperazione, dando sostanza e alimento alla fortuna del pensiero dell’economista inglese nella teoria cooperativa.

La prefazione di Zanotti dà brillantemente conto della evoluzione del ragionamento sugli aspetti economici e sociali della forma cooperativa da parte dello studioso britannico. Se questo scritto, infatti, rappresenta meglio di altri la passione e l’interesse di un economista avvezzo a ragionare a mente fredda ma con il cuore caldo, non meno interessanti gli altri brani (precedenti e successivi) inclusi nell’antologia, privi della naturale enfasi legata alla circostanza e alla tipologia di uditori: il capitolo IX di The Economics of Industry, scritto con la moglie Mary Paley nel 1879; parte dei capitoli VII e XII del libro quarto dei Principles of Economics del 1890 (Lo sviluppo della ricchezza: l’amministrazione delle imprese); i capitoli XII del libro quarto e VII del libro sesto degli Elements of Economics of Industry del 1892 (La gestione dell’impresa); infine i capitoli VII e VIII del libro secondo di Industry and Trade, pubblicato nel 1919 (Problemi generali di mercato: il commercio al minuto in massa).

Testi che evidenziano una visione articolata dell’organizzazione economica cooperativa, che tiene insieme l’associazione tra produttori o consumatori in senso stretto con le strutture di secondo grado e con i fenomeni di collaborazione tra soggetti imprenditoriali di varia natura, nel quadro complessivo di una attenzione verso tutti i fenomeni di associazione economica in grado di far risaltare le attitudini e le energie migliori dei lavoratori, che altrimenti andrebbero disperse. Soltanto il movimento cooperativo, sostiene Marshall, è in grado di trattenere e mettere a profitto questo surplus di capacità, questo capitale umano che l’organizzazione capitalistica dell’impresa (che non ha il medesimo scopo sociale) non tiene in considerazione.

Le pagine che Marshall dedica alla cooperazione testimoniano un interesse critico verso la teoria e la pratica cooperativa ampiamente condiviso dagli economisti liberali dell’ultimo quarto di secolo, nutritisi filosoficamente alle teorie positiviste alimentate dalla cultura del self-help e dalle suggestioni darwiniane. Il milieu nel quale si forma Marshall è l’Inghilterra vittoriana, industriale, coloniale e mercantilista, tesa alla ricerca di misure correttive allo sviluppo della concorrenza, improntate all’equità sociale e al miglioramento individuale attraverso pratiche di auto organizzazione. Prima di lui, John Stuart Mill aveva individuato tra i punti di forza della azione cooperativa l’elevazione morale e spirituale del individuo attraverso il lavoro affrancato dalla dipendenza e il perseguimento del bene comune, in un moto ascendente che avrebbe portato al superamento del lavoro salariato. Marshall si discosta dalla visione utopistica della cooperazione, sottolineandone invece la piena compatibilità con l’economia della libera iniziativa e con la proprietà privata.

Critico nei confronti delle ipotesi più radicali proposte da una parte del socialismo, il teorico del marginalismo e dei distretti industriali anticipa in queste pagine alcune grandi questioni che ancora nel presente gravano sulle organizzazioni: dal controllo

inbiblioteca

da parte dei soci alla scelta e formazione della governance, dal reperimento delle risorse per formare il capitale sociale sino alla dialettica centralizzazione/autonomia e agli ambiti potenziali di sviluppo dell’attività delle società cooperative, da cui resterebbero preclusi secondo l’economista inglese i settori in cui fosse richiesta alta capacità manageriale.

Tale visione riduttiva dell’azione cooperativa (peraltro comune ad altri teorici coevi, come Paul Leroy-Beaulieu) a settori a bassa intensità innovativa si stempererà poi nel tempo, riflettendo il tasso di maturità e di sviluppo raggiunto dalle imprese cooperative a lui contemporanee, avanzando nel contempo altre argomentazioni critiche: in specie nell’ultimo testo qui proposto, del 1919, è sì possibile leggere tra le righe dedicate alla cooperazione di consumo i benefici dell’azione calmieratrice dei prezzi condotta da queste nell’isola e nel continente durante il primo conflitto mondiale, ma nello stesso tempo le preoccupazioni, attualissime, sull’identità e sulla tenuta dei valori del movimento in un contesto di crescita esponenziale dei volumi.

Sebastiano Tringali**direttore scientifico Ames

Alfred Marshall, Scritti sull’economia cooperativa, edizione italiana a cura di Antonio Zanotti, con una introduzione di Stefano Zamagni, Il Mulino, Bologna 2014, 272 pp., € 22,00.

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info aprile 2016

ADESIONI FON.COOP

ADDIZIONALI Versamento addizionali regionali/comunali su redditi da lavoro dipendente del mese precedente

CONTRIBUTI INPS MENSILI Versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente

CONTRIBUTI INPS GESTIONE EX ENPALS MENSILI Termine per il versamento contributi previdenziali a favore dei lavoratori dello spettacolo

CONTRIBUTI INPGI Versamento dei contributi previdenziali dei giornalisti professionisti relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente

GESTIONE SEPARATA INPS COLLABORATORI Versamento dei contributi previdenziali per i collaboratori a progetto, occasionali e associati in partecipazione corrisposti nel mese precedente

20 AprileSoggetti passivi IVA che non effettuano la liquidazione mensile ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)Comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2015. Per le sole cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2015 per le quali non sussiste l’obbligo di emissione della fattura, la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora l’importo unitario dell’operazione sia pari o superiore ad EUR 3.600,00, al lordo dell’Iva

PREVINDAI E PREVINDAPIVersamento dei contributi previdenziali integrativi a favore dei dirigenti di aziende industriali relativi alle retribuzioni maturate nel trimestre precedente

26 AprileOperatori intracomunitari con obbligo mensilePresentazione degli elenchi riepilogativi (INTRASTAT) delle cessioni e/o acquisti intracomunitari di beni nonché delle prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese precedente

Operatori intracomunitari con obbligo trimestrale (per il 1° trimestre 2016)Presentazione degli elenchi riepilogativi (INTRASTAT) delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni nonché delle prestazioni di servizi in ambito comunitario, resi nei confronti di o ricevuti da soggetti passivi stabiliti in altri stati membri

2 MaggioDENUNCIA UNIEMENS (marzo 2016) Denuncia telematica delle retribuzioni e dei contributi (INPS - ex INPDAP - ex ENPALS) di marzo 2016

LIBRO UNICO (marzo 2016) Registrazioni relative al mese di marzo

inscadenza

Pagina a cura di Nord Ovest Servizi s.r.l. - Liguria

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11 Aprile 2016Soggetti passivi IVA che effettuano la liquidazione mensile ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)Comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2015. Per le sole cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2015 per le quali non sussiste l’obbligo di emissione della fattura, la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora l’importo unitario dell’operazione sia pari o superiore ad EUR 3.600,00, al lordo dell’Iva

18 AprileContribuenti Iva mensiliLiquidazione e versamento dell’Iva relativa al mese precedente

Contribuenti IVA che hanno scelto il pagamento rateale del saldo dell’imposta dovuta per il 2015Versamento 2^ rata dell’IVA relativa all’anno d’imposta 2015 risultante dalla dichiarazione annuale con la maggiorazione dello 0,33% mensile a titolo di interessi

RITENUTE Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni nonché su corrispettivi per contratti d’appalto nei confronti dei condomini (mese precedente)

ADESIONI FON.COOPL’adesione a Fon.Coop consente all’impresa di richiedere un contributo per finanziare la formazione dei propri lavoratori presentando un piano concordato. Con l’adesione l’impresa autorizza l’Inps a versare lo 0,30% del monte salari al Fondo.

Possono aderire al Fondo tutte le cooperative italiane. Possono inoltre aderire tutti i datori di lavoro: le spa, le srl, le associazioni, le imprese sociali, le imprese non-profit, ong, onlus e le altre organizzazioni del Terzo Settore.

Le cooperative agricole possono aderire utilizzando il modello trimestrale UNICO DMAG.

1 L’adesione al Fondo è gratuita e si effettua attraverso il flusso Uniemens, con appositaprocedura 2 L’impresa aderente ad un altro Fondo può aderire a Fon.Coop effettuando la revoca3 L’adesione viene fatta una volta sola ed il rinnovo annuale è automatico

PER INFORMAZIONI: [email protected]

ADERITE A FON.COOP, È GRATUITO E POTRETE USARE IL FONDO PER LA VOSTRA FORMAZIONE

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cooperativa del mese